Produrre il futuro - Conferenza Nazionale per lo sviluppo e l'impresa

In Italy
Come cifra di riconoscimento dei nostri prodotti
Tre in prese fuori dai confini italiani
Come sul palco mi presento subito ci sono comincio la sinistra Andrea Riello che il presidente di Confindustria Veneto
Vita all'aria sistemi ne parleremo dell'azienda e di altre cose colui tra pochissimo
Presente poi l'unica donna sul palco che va pulita con maggiore vigore Anna Gandolfi chi si occupa nel Bresciano dell'impresa al femminile
Poi abbiamo un altro personaggio molto conosciuto nel Bresciano che Marco Bonometti gruppo o m m
A proposito dei prese campioni in pratica dovesse che producono e aiutano a mietere successi mondiali privo di identità
E poi con noi PRPC netti del gruppo sintesi che si occupa di arredare case uffici e altre
Sono faccio componenti divertito lo stesso made in Italy
Che se parliamo facciamo subito con Andrea Riello
Parliamo di un marchio consolidato tra pochissimi anni l'aziendalismo nasce nel mille novecentoventisette
Come casa produttrice di bruciatori
Poi la sua la famiglia cresciute l'azienda cresciuta
Te la chiedo a Riello
Che cosa ha portato Riello e i suoi fratelli e la sua generazione ad un'impresa già consolidata
E credo che i tempi di sfida globale che viviamo Riello non consentono di mantenere lo status quo ma impongono a chi voglia mantenere i livelli di eccellenza di andare avanti a voi in che modo la sua generazione è andata avanti
Grazie dottore buongiorno a tutti
Allora mille novecentoventisette vero da un'officina meccanica una delle tante storie di eccellenza delle straordinarie realtà che abbiamo nel nostro Paese
Nasce la Riello bruciatori specializzata nel benessere ambientale dal ventisette oggi di anni ne sono passati naturalmente siamo cresciuti numerosi siamo cresciuti in dimensioni settore attività tra familiari e logico
Stupisce
Se facciamo il conto di tutte le attività di tutti i rami che scontro al mente dopo quattro generazioni sono tanti circa uno virgola cinque miliardi di euro di fatturato
Si spazia quindi dal benessere ambientale alla meccanica all'Elettronica la finanza e io in particolar modo poi mi sono appassionato di meccanica e mi considero un metalmeccanico puro che ah ma etere trascorre anche buona parte suo tempo tra le valli bresciane nel cercare di vendere i propri prodotti
Io penso che
Essere figli di grandi imprenditori sia sicuramente un vantaggio
Nel senso che io non ho mai rinnegato
E di essere nato non fortunato ma fortunatissimo
Ho sempre chiesto agli altri però di non far bere una colpa
Ci sono degli aspetti positivi quindi ad avere già qualcuno che ha creato qualche cosa di importante alle spalle qui io penso che l'aspetto politico sia quello di non dover partire da zero e quindi partire avvantaggiati rispetto a chi ancora oggi parte da zero tre a delle grandissime opportunità
Naturalmente ci sono anche degli aspetti negativi che sono quelle che alla fine quando si nasce all'interno di una famiglia chiese già imposta sul mercato come famiglia imprenditori nessuno ti riconosce niente alla fine perché se ti va bene
è merito del Papa o di chi ti ha preceduto stia male colpa del figlio Monaco ma semplicemente la nostra parte che naturalmente non è bravo come papà
Questo lato negativo posso dire che però abbastanza marginale
Io nell'ottantotto
Nell'ambito delle diverse attività ho incominciato a lavorare in un'aziendina di macchine utensili che avanza all'interno della famiglia allora si faceva si faceva circa quattro cinque milioni di euro di fatturato
Oggi amiamo definire una piccola multinazionale tascabile appartenente a quel settore che il machinery che non è solo macchine utensili ma anche macchine per il legno per il marmo
Che un settore di eccellenza dell'Italia nel mondo siamo nei diversi segmenti tra i primi cinque al mondo con una produzione complessiva di ventisei miliardi di euro esportazioni per sedici miliardi siamo noi che sappiamo fare prodotti e oggi arriviamo a più di centodieci milioni di euro di fatturato con due stabilimenti in Italia un in Germania uno in America di produzione uno quasi di produzione in cinque
Sono vent'anni
Quest'anno che lavoro in azienda
E qui quindi parliamo da un responsabilità rispetto di quelli che sono venuti prima di me grande fortuna nell'aver ricevuto qualche cosa grande impegno nel cercare di portarla avanti senza accontentarsi
Ammettendo che è difficile che è diverso oggi con una considerazione poi chiudono questo primo giro interventi
Essere figli di imprenditori oggi bollire continuare l'attività che ti sono state mandate a mio avviso non è più facile e non è nemmeno più difficile sostanzialmente diverso
Io penso che la mia generazione è quella che attorno ai quarant'anni abbia avuto la grande opportunità rispetto ai nostri padri e sicuramente rispetto verso i nonni di avere una formazione più completa molto spesso internazionale
E quindi di essere un po'più Ménez e dei nostri tappa ecco io penso che gli imprenditori di oggi non debbano vergognarsi di essere un pochettino più meno incerto anzi
Debbano considerare questo comunque allora e per poter guardare distante non soltanto al torneo sto a casa
E dall'altra parte abbia bisogno anche di collaboratori che invece siano un pochettino più imprenditori rispetto al passato quindi il collaboratore interno all'azienda deve sapersi assumere più rischi
Dicevo che sono vent'anni non sono tanti non sono pochi siamo in un convegno politico io mi permetto di fare la prima raccomandazione che industriale alla rappresentanza politica dice ospita oggi che la costanza importanti in Italia governato fino a qualche giorno fa ecco fino a qualche anno fa con vent'anni di anzianità si poteva andare in pensione
Oggi stiamo vivendo per quanto riguarda il problema pensionistico un passaggio molto importante per quanto riguarda la legge Biagi un altro passaggio molto importante allora io penso che Alleanza nazionale all'interno del Polo della libertà
Libertà veramente fare una battaglia fortissima perché noi siamo d'accordo che non debbono essere toccati i diritti acquisiti però i privilegi acquisiti veramente è ora che in questo Paese si eliminino perché non se ne può più
Grazie del
Alla dottoressa Gandolfi onoriamo mi perdoni
Non è una domanda generica
Ma un'azienda come la sua che vola in Italia e all'estero ce lo diceva poco fa
E ancora in pista per aiutare a farla a far volare di nuovo l'Italia
Stato di Alitalia salita no guardi battezzano se avessero le ferrovie quindi io non posso parlare di Alitalia Vegas sarà in concorrenza però faccio un discorso che mi appassiona
E che riguarda il nostro Paese il nostro territorio e lasciatemi dire soprattutto il nord del nostro territorio e noi abbiamo fatto degli investimenti in passato importanti
Che ho la grande preoccupazione vengono buttati al vento se questo processo di privatizzazione non starà molto attento ai progetti industriali e non alle offerte economiche che ci sono vie io ogni tanto faccio una domanda non capisco perché non ci sia nessun aereo in questo Paese che collega la mia Verona all'aeroporto di Malpensa come non c'è nessun aereo in questo Paese che collega la mia Verona Torino
E parliamo tanto di corridoio cinque questa è un'altra battaglia sulla quale si è qua
Va be'bisogna puntare i piedi e non mollare neanche un attimo e permettetemi che sento parlare della tratta milione Torino Torino Milano un pochettino e poi da Milano ci si dimentica che c'è un'altra parte d'Italia che passa anche da Brescia che altrettanto importante
Parliamo di corridoio cinque per l'alta velocità parliamo di corridoio cinque per il trasporto su gomma io l'ho ripetuto più volte se non ci muoviamo
Il corridoio cinque se lo fanno gli autotrasportatori perché una volta che devono approvare il passo i passi di piemontesi il vincolo di Milano il vincolo di Mestre quelli passano sopra Italia quindi siamo tagliati fuori dal traffico merci e qui da mercati riferimento
Io parlo anche il corridoio cinque l'aria alcuna boh come Banteay Malpensa fintanto che ha un'Alitalia
Che vuole mantenere la propria struttura su Roma
Legittimamente a mio avviso invece di girare gli occhi da Roma guardare verso il Medio Oriente i mercati emergenti le tesi che se io da Verona voglio andare a vendere una macchina utensile in Turchia prendono era va da Francoforte
Che come venire da Verona Brescia e passare a Trento alla stessa logica in questo senso
Finché l'Alitalia vuole tenere il centro delle sue attività Roma Malpensa non decollerà e io penso che potremmo perdere definitivamente la gestione del flusso turistico e anche economico nel nord del nostro Paese
E scusate mi sia Brescia lo diciamo fa l'ottanta per cento del prodotto interno lordo di questa nazione quindi bisogna ricordarselo
Grazie che allora dottoressa Gandolfi esiste un problema di quota rosa nell'imprenditoria c'è più difficile essere imprenditori donne
Ma io dire innanzitutto buongiorno e grazie per questo intervento che mi è concesso
Diretto lei ha detto sì esiste un problema io partirei con le suggerirle di cambiarle parola è un'opportunità
Venendo al fatto impresa al femminile e diciamo che Brescia rispetto a tante altre città ha dato modo di verificare questa crescita questo momento dell'imprenditoria femminile sul nostro territorio
Non mi attengo solamente a dire a capitani d'impresa che esistono sia nella piccola azienda che nella media nella grande Max soprattutto anche delle donne che sono inserite nel contesto dell'impresa
Dove il titolare il proprio marito
O comunque un uomo io appartengo alla piccola impresa e ho verificato nel contesto di questo ambito che è un settore prettamente maschile
Nell'ambito artigiano le donne sono molto molto inserite anche se non sono titolari ma prestano la loro attività dalla mattina alla sera
Non lo sto inventando io il dato di lavoro della donna italiana un dato comunque dato da statistiche da ricerche la donna italiana lavora più nella media rispetto a tutte le altre quindi non solamente l'ambito del lavoro prettamente stretto ma anche in ambito familiare est ci atteniamo sulla media delle sedici ore al giorno
Allora l'imprenditoria femminile a Brescia mi vede con la fortuna di essere presidente di un comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile insediato nella Camera di Commercio
Devo dire che questo comitato ha operato in modo molto attivo i addirittura cercando di avvenire ottenere delle sinergie con le istituzioni locali perché molto importante dire anche questo che da sole non non si va da nessuna parte
E si è siglato un protocollo d'intesa e oserei dire il comitato di Brescia grazie anche al supporto della Camera di Commercio
Ha siglato un protocollo d'intesa per primo con la provincia di Brescia ancora cinque anni fa
Prima in assoluto quindi voglio dire il comitato di Brescia
Che è sempre stato molto attivo oggi copre sedici è composto da sedici donne
Molto attive al loro interno quasi da doverle frenare per tutte queste idee di di sviluppo e di sostegno si sta oggi interessando a quello che sono i problemi legati alla legge cinquantatré la conciliazione dei tempi
Anche qui devo sostenere comunque che il comitato è fermamente convinto di raccogliere e fare sinergia con tutte le istituzioni quindi partendo dal Comune alla Provincia le università
Anche l'ex provveditorato agli studi che tanto sia interessato su un progetto che l'anno scorso abbiamo sviluppato nelle scuole
Il comitato è andato in tutte in tante scuole istituti superiori proprio per portare la voce dell'imprenditoria femminile
Devo dire un'altra cosa che a livello di in prese artigiane piccole industria
Media industria si punta moltissimo a quello che è l'associazionismo io sono impegnata anche in un'associazione l'associazione artigiani pertanto queste opportunità io ho cercato di coglierle come esperienze personali per poterle poi riversare anche a
Tutte le varie opportunità che mi vengono
Consente grazie grazie vado a parlare con Marco Bonometti
Ho M. R. che quando si parla di fare squadra come elemento indispensabile del fare impresa legga un esempio tra i più più comprensibili
Ho in mente per esempio dico soltanto alcune cose produce
Nell'ambito tra mobili isterico e dei trasporti
In genere lamiere speciali tecnologia del taglio al laser tecniche di verniciatura no
Ho sbagliato tutto ho sbagliato foglietto
Adesso mi corregge l'idea di fondo però forse è buona
E cioè sul podio Ferrari campione c'è anche Omr
Come si mantiene l'eccellenza nel dettaglio della cura del particolare nel pezzo che serve con altri pezzi a creare l'eccellenza e come si contratta la corporazione né da ogni parte del mondo non lo pone come quella che viviamo
Conosceva tutti
Prima di rispondere alla tua domanda direttore vorrei ringraziare AN per aver organizzato questa conferenza nazionale sullo sviluppo e l'impresa
Confermando l'attenzione che Alleanza nazionale ha sempre dato al mondo dell'impresa e del lavoro in genere
Tema che è molto caro a noi industriali
Sono onorato poiché orgoglioso di essere qui a raccontare la mia esperienza a rispondere a queste domande
Qui a Brescia
Proprio dove
Il mestiere dell'industriale e nel DNA di ognuno di noi bresciani
E dove vi posso dire che al di là di tutto e nonostante tutto
Le prese industriali e i lavoratori che lavorano nelle imprese stanno facendo qualsiasi sforzo per mantenere vive e soprattutto per far crescere e sviluppare l'industria bresciana a conferma del ruolo che l'industria manifatturiera bresciana ha sempre avuto non solo sull'economia locale ma sull'economia nazionale è vero forse facendo pezzi meccanici lavorando duramente
Non si hanno quei facili guadagni che magari altri settori come quelli della finanza hanno generato in questi anni
Però abbiamo creato posti di lavoro abbiamo fatto crescere i nostri lavoratori abbiamo dato la possibilità alle famiglie dei nostri lavoratori
Di far crescere i figli e dare un lavoro ai figli per cui vorrei riaffermare qui a Brescia l'impegno per gli imprenditori degli industriali sull'industria manifatturiera perché non è vero quello che si legge sui giornali
Che l'industria italiana in modo particolare quella bresciana e in una fase di declino siamo più vivi che mai e lo dimostrano i risultati che stanno tenendo la nostra gente non solo sui mercati nazionali ma sui mercati internazionali
Per venire alla domanda del direttore
Come facciamo a difendere i nostri prodotti
Perché secondo me le imprese e gli imprenditori
Non vanno con le leggi delle politica o le regole della politica oggi le regole le detta il mercato
E per stare sul mercato devi fare innovazione ricerca e sviluppo devi lavorare tanto
E soprattutto vedi produrre dei prodotti che altri non riescono a fare
E per far questo bisogna progettare intentare avere delle idee nuove
Che ti permettono di darle i prodotti sempre più performanti ma nello stesso tempo sempre più competitivi perché il mercato della componentistica dove noi operiamo
è un mercato molto aggressivo essendo un mercato molto grosso basti pensare che è un allegato che ha interni di fatturato un fatturato che è pari al settantacinque per cento del fatturato delle case automobilistiche
Oggi il modo di produrre cambiato sono per cambiarsi gli attori della produzione
Gli attori e la produzione siamo noi componentistica
I costi di ricerca e sviluppo sono molto alti si va verso la specializzazione quindi le case automobilistiche si sono concentrate più sul versante sull'assemblaggio di componenti che noi forniamo e hanno delegato agli specialisti dei vari settori
Di fornirgli i componenti
Questo ha fatto sì che
Il mondo in cui operiamo
Ha subito delle delle trasformazioni violente e i significative
Chi è riuscito prima degli altri a capire che stava cambiando impostazione dei nostri committenti è riuscito
Avere successo e far crescere la propria azienda
Devo dire che il mondo della componentistica oggi parlando del made in Italy ha trovato e troppa ancora una
Un grosso una grossa attenzione verso l'esterno perché riusciamo a dare dei prodotti tecnologicamente più validi
E soprattutto più competitivi e questo nonostante sistema paese
In cui viviamo non riusciamo a capire perché all'interno dello Stefano obliqui il prodotto è competitivo e apprezzato sia in termini qualitativi sia in termini di presso UD costo dei nostri clienti ma come dice la nostre fabbriche non esiste il sistema ecco perché secondo me l'azienda italiana il made in Italy avrà comunque un successo all'estero perché ci sono le imprese
E gli uomini che ci lavorano che comunque col loro ingegno riescono a sopperire anche queste carenze strutturali del sistema
Però io penso che non si può andare avanti individualmente e pensare che il singolo imprenditore Pozza sempre sopperire bisogna fare veramente sistema e però bisogna passare dalle parole ai fatti
Perché non vorrei come diceva anche stamattina ieri nei vari interventi che le decisioni che non vengono prese oggi condizionano e metodo a serio rischio il futuro per cui secondo me anche la classe politica coloro che devono prendere delle decisioni si devono rendere conto e a mio avviso l'esperienza di questi giorni
Dove la classe politica la classe dirigente ha voluto confrontarsi
Con coloro che sono gli operatori sono gli attori della vita economica del paese per sentire quali sono le priorità è un fatto positivo e secondo me è una novità nel mondo politico attuale io mi auguro che le considerazioni che vengono fuori son venute fuori serva no per dare un indicazione alla futura classe dirigente alla futura classe politica che vista l'esperienza passata cercherà di dare delle risposte chiare e concrete ai bisogni che tutti i giorni noi abbiamo grazie grazie
Chiudiamo questo primo giro poi parliamo dei rapporti con la politica la parte finale della nostro incontro compia Tropici inetti gruppo sintesi arredi per casa per ufficio per alberghi Costabile mentine milanese a metà a vicenza Pordenone lei era un manager della ottimi
Poi si è svegliato una mattina c'erano faccio impresa per conto mio
Come le è venuta ad un'umiliazione un processo lento chi gliel'ha fatto fare
Anzitutto buonasera grazie di avermi invitato restano a questa importante meeting fra parente con importantissimi aziende diciamo vi sono un piccolo imprenditore la storia io nasco manager del gruppo Olivetti avuto la fortuna di treni Olivetti L'Olivetti quella importante del made in Italy della dell'eccellenza italiana e la tecnologia ho avuto anche la fortuna di lavorare all'estero con il gruppo Olivetti senso d'America che negli Stati Uniti poi negli anni Novanta sono rientrati in Italia ho avuto la fortuna anche l'idea di approfittare dei primi fondi di Venture Capital
Di parete equity
E di un giorno ho detto devo rischiare anch'io ho venduto un appartamento ho investito nella verità e da lì sono diventati imprenditori
Con grandissima soddisfazione
Oggi un milione di pezzi di fronte aziende come Gruppo Riello ne siamo piccolissimi legata prima generazione Ariano partiva avvantaggiato l'ha ammesso anche noi noi siamo veramente la zero niente esportiamo in tutto il mondo siamo molto anzi l'ottanta per cento del nostro fatturato viene dall'export
Ancora oggi nonostante il cambio dollaro Euro sfavorevoli se non riusciamo ancora a vendere sia grazie all'eccellenza italiana del made in Italy e del design riusciamo a vendere in Paesi come Stati Uniti e Giappone
Questo un po'la nostra storia
Il prodotto e differenziato in rapporto alla cultura al gusto alla predilezione per ciascuna possibile clientela e diversi Paesi assolutamente sì abbiamo comunque la fortuna di quello zoccolo duro
Che l'Italia nel suo contesto il suo nella sua complessità come immagine abbiamo una bellissima immagine noi all'interno qui
In Italia ci facciamo del male da soli ma fuori fortunatamente l'Italia una bellissima io sono anche consigliere della Camera di Commercio italocinese perché da dieci anni che siamo lì presenti in Cina
Devo dire che particolarmente in un Paese emergente Novissima una grandissima economia ormai abbiamo detto di tutto di più della Cina la Cina ci stima tantissimo sia come cultura e come storico c'abbiamo questo grandissimo vantaggio di rappresentare l'Italia
Dal punto di vista del prodotto il diciamo le nicchie del made in Italy sono comunque hanno diciamo un livello completamente omogenea in tutto il mondo grazie se al secondo giro di opinioni è quello conclusivo
Che precede l'appuntamento più atteso del nostro pomeriggio all'aria il rapporto con la politica che non è tanto quello di Confindustria con la politica
Ma quello di un'azienda come quella che lei guida con la politica
Fra poco parlerà Gianfranco Fini se lei lo avesse qui dovesse fare una domanda direttamente con risponda pubblicamente da poco cosa di chiedere
Siamo già lì
Siamo lì sì sì siamo lì perché i tempi stringono quello spero solo una cosa e l'azione di carattere generale imprenditore poi parlo come Presidente Confindustria Veneto faccio domanda al presidente Fini
A me è piaciuta la frase ho venduto un appartamento caccia
E mi sono messo a fare l'imprenditore
Ha ragione Marco Bonometti quando dice grazie a me è piaciuta anche la parola produrre il futuro e non un immaginare il futuro
Sento un'aria lo dicevo poco prima delle elezioni che ero molto preoccupato del vento che incominciava a tirare di italiano
Sento in questo momento sempre più forte un'area in cui impresa produzione reddito profitto
Sono guardati male sono visti ma
E l'impresa poi alla fine si è se un'impresa metalmeccanica
Per inciso riesce se così bravo perché usa che le macchine Luigi Ciapparelli
La l'impresa metà che sia metalmeccanico e si è finanziare sia un solo le imprese che creano veramente la ricchezza allora siamo stati accusati nel recente passato di aver venduto le aziende per comprarsi le case gli appartamenti e fare l'immobiliarista
Può essere
Può essere vero in qualche caso ma non generalizziamo basta fare un giro nelle nostre Province nostri territori per capire quanta gente continua a vendersi le campagne gli appartamenti perché crede all'azienda e questo è un invito che
L'ha fatto anche la politica nel tener conto delle modalità nel tipologia di legislazione che deve supportare i passaggi generazionali reinvestimenti nelle imprese che cariche
Onorevole Fini guardi io le dico
Non spiccio
Fazio questo non posso dirlo Guardiola d'odio di col privato l'ospizio ragazzi
Allora stare attenti il carattere faccia capire
Allora la domanda è questa nei caso dovesse tornare al governo nel caso avesse ci sono alcuni piccoli segnali perché che per noi anche piccoli imprenditori magari dal nome Agrama più sono importanti
Le do le dà un segnale piccolo tra le tante cose una domanda banale una domanda politica in questi giorni c'è stata l'inaugurazione degli anni accademici in giro all'età
Io come Presidente Confindustria Veneto sono stato invitato a partecipare all'inaugurazione delle tre universitari venete
Ne abbiamo tre e sono quattrocento ventisette corsi di laurea
In Veneto
Oltre a novantasei ospedale
Io penso che il futuro del nostro Paese sia nel sistema formativo sistema formativo che è cresciuto negli anni influenzato da idee ideologie che hanno portato i ragazzi a fare a botte fuori dagli Stati
Perché non hanno valori di riferimento
Allora all'inaugurazione questi anni accade cinici io non ci sono andato onorevole Fini
Perché mi sembra che quei signori arroccati nel loro bordi feudale come io definisco la maggioranza di università oggi
Che vestono la pelliccia di ermellino per inaugurare l'anno accademico siano fuori dal tempo mi faccia la cortesia faccio una legge la Vietti che vadano vestiti in giacca e cravatta grazie
Anche a nome degli animali difendono Maradona
è una considerazione la capito onorevole politica
Grazie del dottoressa Gandolfi pre
Sì io avrei due particolari domande una che riguarda in generale il mondo della piccola impresa che tanto si dice essere la spina dorsale di questo Paese
Se va avanti così questa spina dorsale altro che discopatia onorevole Pizzini
Pertanto già avete dimostrato come partito di sostenere la piccola impresa ma ancora molto c'è da fare sulla sua burocratizzazione dell'impresa
Su queste che incombenze che la piccola impresa a e quindi l'auspicio grande che proprio questo l'aiuto alla piccola impresa affinché abbia sicuramente anche quell'aspetto della formazione e ha ragione
E l'imprenditore ma non come la stanno facendo adesso e mondo dell'apprendistato per noi è penalizzato e tante altre cose quindi c'è molto molto da fare
E poi un particolare riguardo all'imprenditoria femminile onorevole Fini e il giallo che dimostrato però c'è ancora molto da fare grazie grazie
Pregare Bonometti di fare la domanda qualche imbarazzo perché Bonetti oltre a essere noto per essere un bravissimo imprenditore anche noto per le sue idee di estrema sinistra quindi o qualcosa paura che la cosa possa degenerare però faccia pure rischiamo faccio la domanda per finta
Direttore
Non c'è pericolo io posso dare PSR cosa abbiamo che faccio pellicola tratta io a differenza di livello sono alla terza generazione ho cominciato a fare l'industriale perché purtroppo perso il papà quando avevo diciott'anni da un giorno all'altro e mi son dovuto più sulle Praga e per come dicono a Brescia da solo
E ti posso garantire che non è stato facile
Essendo dichiarato concerti ideali e certi principi non di Pagliaro foglietto l'altra volta verrà continuerò di aver avuto la tessera solo perché difendevo quella eredità morale interni ideali i di principi fare l'imprenditore essendo di destra è stato veramente difficile non oggi ma soprattutto in quel periodo il sì che avevamo ghettizzati
E quindi la difficoltà è scattato
All'onorevole Fini la prima domanda che mi faccio che dobbiamo vincere le elezioni prima
La seconda
Visto l'attenzione e di visto l'importanza di questo partito attribuisce al mondo del lavoro e dell'impresa cioè quello poi
Quel mondo che genera ricchezza del Paese che poi viene distribuita sulla gente cerchiamo di non fare gli orrori
Del governo di quando eravamo al governo cioè prendiamo quattro decisioni ma portiamo la perché il mondo dell'impresa non può aspettare
I girotondi di destra o di sinistra
Certi concetti certi discorsi che abbiamo fatto anche in questi giorni che non non hanno un colore politico perché il mercato non ha un colore politico
Quando andremo al governo quando andrete al governo
Dovrete cercare di prenda decisioni anche se queste decisioni possono essere impopolari il mondo dell'economia al mondo dell'industria non può più aspettare grazie
Che anche a me ha fatto compito primaverile che vende l'appartamento usufruisce di qualche fondo che arriva allora io e nasce l'intrapresa no ecco il suo è uno dei tanti casi di cui in cui ci si realizza nonostante è possibile immaginare grazie anche a una politica attenta alle vostre esigenze
Che ci si possa realizzare consolidare anche grazie nonostante la poetica assolutamente sì devo dire anche però per amor del vero che negli ultimi anni le cose sono migliorate io sono venticinque anni che giro nel mondo vendendo i prodotti italiani
Presenti una cosa che conosco molto bene il commercio essere devo dire che negli ultimi anni anche la struttura ICE per esempio
è migliorata oggi sono dei professionisti delle persone che lavorano io mi ricordo i miei tempi so dieci quindici anni fa il era difficile anche trovare in ufficio perché magari giocavano a tennis golf oggi devo dire che in effetti ci danno un aiuto le persone sono state preparate professionalmente dedicata è questo
Io però volevo chiedere all'onorevole Fini qualora anzi sicuramente da me al governo noi siamo piccole aziende le piccole aziende come ho sentito stamattina una quegli interventi molto molto interessante e grazie di nuovo per questo convegno organizzato sul discorso della ricerca io son d'accordo con il presidente la Compagnia delle opere che non è vero che la piccola mediazione italiana non faccia ricerca noi la faccia voglio farmi facciamo settanta mila il fatturato siamo piccoli però ogni anno dobbiamo investire per essere sempre competitivi dai tre ai quattro e a volte anche cinque milioni di euro di fatturato per fare una sedia signorine vendiamo l'arredo vendiamo il bello vendiamo il Metheny tagliamo la cultura servono circa dai trecento ai quattrocento mila euro di investimento per un prodotto e qui dobbiamo fare tanti ogni anno persone o definì un'attenzione particolare alla piccola e media impresa la defiscalizzazione degli investimenti per per ricerca veramente importante perché la i campioni italiani che ci sono nomi fortunatamente vinciamo sui mercati esteri nonostante anche avvolte certe politiche errate sbagliate però un aiuto in quel senso
Alla ricerca e allo sviluppo sarebbe veramente importante e poi pretendendo la battuta che ha fatto il dottor Riello tocco ferro grazie
Grazie a tutti siamo siete stati fatali anche nel rispetto dei tempi
Il programma prosegue così grazie potete accomodarvi ora c'è un video che riassume le proposte di alleanza nazionale e riassume i due giorni di lavoro
Poi qui troverete durissimi colleghi che sono Ferruccio de Bortoli direttore del Sole ventiquattro Ore e la collega Jennifer Clark del Wall Street Journal che intervisterà del presidente Gianfranco Fini grazie
Bongiorno grazie
Per l'invito
Questo incontro con il presidente Fini insieme alla collega Jennifer Clark conclude questa iniziativa di alleanza nazionale
Naturalmente la base di discussione saranno le proposte che Alleanza Nazionale rivolge alla società ma in particolare al mondo dell'economia e della produzione però prima di passare la parola a Jennifer che farà la prima domanda
Al presidente Fini noi abbiamo ascoltato quattro domande che spaziavano dal tema
Della piccola impresa per la ricerca della centralità nel mondo nella produzione della società e allora io sarei subito la parola
Al presidente Fini perché si realizzi questo dialogo con i quattro imprenditori
Che ci hanno raccontato la loro storia di successo e di eccellenza prego presidente grazie direttore buona sera a tutti e
Come diceva prima il direttore de Bortoli questa è la
Parte conclusiva di una due giorni che Alleanza nazionale ha organizzato a Brescia
Ragion per cui o il dovere sincero di ringraziare coloro che hanno reso possibile questa bella manifestazione in particolar modo Viviana Beccalossi Stefano Saglia padroni di casa Marchetti sì
Del riuscitissimo convegno
Altrettanto ovviamente altrettanto sinceramente ringrazio tutti gli illustri ospiti tutti coloro che in rappresentanza delle istituzioni rappresentanza
Della mondo dell'economia cantante delle parti sociali hanno dialogato con noi si sono confrontati
Partendo come ricordava il direttore dal documento costruire produrre il futuro che l'esecutivo del partito ha approvato e che l'onorevole Urso ha illustrato anche nella nostra città
Infine ma soltanto in termini cronologici il ringraziamento a Gianni per Clark e a Ferruccio de Bortoli per aver accettato di animare insieme a me questa conclusione della manifestazione una conclusione permettetemelo abbastanza inusuale nel senso che solitamente gli esponenti politici concludono le loro manifestazioni con comizi più o meno azzeccati
Io credo che in questa fase in cui giustamente si dice all'opposizione sì voi contestate tutto quello che fa il governo di sinistra ma poi che cosa volete fare in questa fase credo che sia giusto sia significativo
Che Alleanza nazionale rinunci almeno per ora ad un comizio e accetti invece di confrontarsi su proposte concrete
Ciò detto rapidamente le risposte ai quattro imprenditori ai quattro campioni del successo italiano
Che sono stati intervistati poc'anzi da a Mauro Mazza partendo dalla dottor Riello
Che mi ha chiesto in buona sostanza appena tornata al Governo se è tornato al governo abolite le toghe di ermellino con cui i magnifici rettori inaugurano gli anni accademici
Personalmente non credo che il problema sia come un magnifico rettore si veste dottor Riello ovviamente d'accordo come il problema è
Se la nostra università è in grado o meno di essere in presa diretta con il mondo della produzione con il mondo dell'economia se le nostre università riescono meno
A fornire all'imprenditoria italiane all'economia italiana quei cervelli di cui la nostra società ha bisogno
Certamente da questo punto di vista dobbiamo ricordare che tra i record negativi che l'Italia ahimè a
Vi è anche quella fuga di cervelli che in molti casi è la diretta conseguenza di una scarsa attenzione che le istituzioni nel passato avevano nei confronti della istituzioni universitarie però e la scheda pubblicata
Qualche istante fa lo ricordava però nei cinque anni in cui abbiamo governato tra le indicazioni di priorità abbia un proprio posto la riforma del sistema universitario
Perché la questione di una università
Che sia non soltanto un momento di formazione culturale ma anche momento di specializzazione momento di incontro tra quelle che sono le richieste che soprattutto l'impresa fa e
L'offerta che in qualche modo dalle nostre istituzioni universitarie deve saper raggiungere la riforma del sistema universitario abbiamo congegnata proprio con questo criterio
Mi preoccupa che in una strategia che almeno una parte dell'attuale maggioranza mette in campo
Mi preoccupa che in questa strategia ci sia anche chi dice be tra le tante riforme da cancellare cancelliamo anche la riforma che porta il nome del ministro Moratti
Nel senso che il sistema formativo per usare l'espressione della dottor Riello deve essere
Basato anche sulla necessità che le nostre istituzioni universitarie devono avvertire di fornire delle risposte a quelle che sono i problemi reali dell'economia
Aggiungo e mi collego anche alla domanda della dottoressa Gandolfi che
Nella azione di rinnovamento di cui gli l'Italia bisogna che abbiamo avviato e quindi anche nell'azione volta ad archiviare dei momenti persino troppo lunghi del nostro recente passato uno dei
Degli impieghi più significativi è secondo me
Nella necessitati smantellare uno dei luoghi comuni
Della sessantotto del post sessantotto allargo un attimo anche perché siamo in una logica che non è solo italiana
Qualche collega colto delle similitudine tra nostro programma quello che vuol fare Sarkozy in Francia l'esperienza
Di Cameron in Gran Bretagna perché dico archiviare una delle conseguenze negative del sessantotto sessantotto tra le sue conseguenze negative ha avuto anche
La conseguenza di imporre nella società e poi purtroppo anche nelle istituzioni scolastiche
Il luogo comune l'affermazione secondo la quale il diritto allo studio dovesse essere inteso in molte circostanze come diritto di giungere al diploma
O come scarsa selezione meritocratica nell'ambito del CUS subisce honorum ma che porta alla compimento degli studi
Io credo che anche a costo di dire una cosa politicamente non corretta occorre riaffermare e quando abbiamo governato l'abbiamo fatto che il ragazzo
Che decide di cominciare a lavorare
E quindi di cominciare a lavorare al termine ovviamente della fase in cui c'è l'obbligo istruzione quindi dopo i sedici anni quel ragazzo deve trovare delle istituzioni capaci di insegnargli un mestiere
La riforma dell'apprendistato cui la dottoressa Candles in qualche modo ci indicava l'importanza nella esperienza del nostro governo è stata una riforma a quattro
E il collegamento scuola-lavoro il collegamento Cuni vestita mondo del lavoro e uno dei collegamenti indispensabili per evitare uso l'espressione del dottor Riello che gli università non tutte a dire il vero appaiano come distaccate rispetto alle esigenze dell'economia
Rapidissimo per le altre due questioni a Marco Bonometti che minimi mi inviti e ci invita ad essere più dieci sionisti
Non poteva che invitarci ad essere il Pdci sionisti la sua come dire esperienza di imprenditore ma la sua nota simpatia per l'estrema sinistra lo porta a ritenere che il decisionismo sia uno degli elementi caratterizzanti ma Scherzi a parte
Io credo che un governo che merita la definizione appunto di governo debba governare debba fare debba agire
E se c'è una esperienza che dobbiamo tener presente quando la democrazia dell'alternanza ci riporterà ad essere forza di governo esperienza del recente passato
è che è giusto cercare il dialogo è giusto cercare il confronto giusto certamente garantire la cosiddetta passa pace sociale quindi attraverso azioni volte a
Responsabilizzare le parti
Ma nello stesso momento in cui si verifica che questo dialogo rischia di essere fine a se stesso
Perché ci sono delle resistenze perché ci sono degli atteggiamenti preclusivi perché ci sono delle chiusure aprioristiche il governo che non fa quello che in qualche modo ha deciso perde una buona occasione
Perché la storia recente dimostra che non solo non garantisce la pace sociale ma perde magari quella opportunità quella occasione che ha reputato che reputa indispensabile per avviare una fase di rinnovamento
E infine al dottor vicine ti la defiscalizzazione quindi alcuni investimenti per la ricerca è un altro dei punti qualificanti della seconda finanziaria
Del quinquies di governo di centrodestra e soltanto quella congiuntura economica che ci siamo trovati dinanzi perché tipo pensa a quel che si vuole del centrodestra ma credo che un elemento acquisito sia molto semplice non abbiamo avuto in sorte di governare nel quinquennio economico più difficile degli ultimi trent'anni
Con la stagnazione con punte recessive avevamo avviato una fase anche piuttosto incisiva di interventi a sostegno delle imprese anche attraverso
Caratteri e azioni volte a far pagare meno tasse a chi investe quindi sono stati procedimento virtuoso non abbiamo fatto tutto quello che forse era indispensabile fare ma certamente anche da questo punto di vista abbiamo invertito la tendenza del precedente governo tendenza che è tornata ad essere attuale con l'esecutivo Prodi
Perché anche qui il tempo è galantuomo come
Ad una platea di imprenditori che in molte occasioni diceva noi non state facendo tutto quello che dovreste io credo che oggi si possa dire poco se mi giudico molto se mi confronto perché da quando è tornato alla sinistra cantonate anche
Grazie presidente allora la prima domanda credo pervenga anche rivolta nella sua qualità di ex ministro degli esteri
Alla collega Jennifer Clark grazie per il Che buonasera a tutti grazie dell'invito un onore per me
è ultimamente Lestat onesta cimici per un colloquio con il nostro mio ministra la segretaria di Stato Condoleezza Rice
Perché voleva portare il sostegno dall'Italia alla missione italiano in Afghanistan sostegno dall'opposizione per far sì che questa missione venga finanziato di nuovo
Ho notato purtroppo in Italia dalla storia della Repubblica ma anche dalla dall'Unità d'Italia poi il il paese ha un problema a volte di scuotere una politica estera e per il piede all'ente divisioni interne
Quindi ho trovato interessante il suo viaggio e volevo chiedere come pensa lei al suo partito di e risanare queste verso vari una politica di pace se ne politica strati facessero
Beh domanda di grandissima attualità viste le polemiche che stanno lacerando la maggioranza
Io sono convinto che un grande Paese come l'Italia
Quale che sia il governo che vince le elezioni debba avere una politica estera all'insegna di una sostanziale continuità sulla base di tre grandi valori che sono i valori che l'Italia ha fatto propri dall'immediato dopoguerra ad oggi primo valore è quello della Scelta
O ci vent'anni quindi di una politica in qualche modo atlantista
L'alleanza atlantica
Rappresentò una scelta di libertà all'epoca continua a rappresentare un valore oggi ovviamente cambiato lo scenario non c'è più l'Unione Sovietica ma l'alleanza atlantica continua ad essere un punto di riferimento di difesa dell'Occidente uno strumento di difesa dell'Occidente contro i nuovi pericoli quindi primo elemento di continuità
L'Alleanza atlantica l'Atlantis il secondo è certamente l'europeismo Italia un Paese che non a caso vide la propria capitale Roma come sede in cui esattamente cinquant'anni fa ricorre adesso l'anniversario furono firmati i Trattati da cui partì la Comunità economica europea oggi l'Unione Europea soggetto politico non solo economico
Il terzo
Pilastro di una ideale e politica europee di politica estera italiane in segno di continuità è il multilateralismo
Non c'è ombra di dubbio che
Affrontare e risolvere delle crisi
Con una leggina delle Nazioni Unite quindi con un ruolo attivo da parte del Palazzo di Vetro continua a rappresentare uno dei
Come dire delle soluzioni privilegiate della politica estera italiana quindi la continuità
Al di là di chi governa e devo dire questo detto allora ai soggetti in questo recente viaggio negli Stati Uniti che la politica italiana
Se pur con molte ambiguità
E ancora oggi coerente con questi tre filoni
Non c'è più il centrodestra c'è il centrosinistra ma su questi tre filoni
Almeno
Il presidente del consiglio e il ministro degli Esteri afferma in una politica di continuità
Io non avevo dubbi
Che il governo Prodi alla fine dicesse
Sì all'allargamento della base militare americana Ederle a vicenza non solo per i precedenti impegni ma perché nell'ambito appunto di questa politica di solidarietà transatlantica
Così come non avevo dubbi che almeno Prodi D'Alema avrebbero letto sì alla permanenza dei soldati italiani in Afghanistan nell'ambito di un'operazione che operazione in atto che si svolge con
Una risoluzione delle Nazioni Unite che in qualche modo legittima anche sul piano del multilateralismo quello che è paradossale
è che una parte consistente della maggioranza che sostiene il Governo Prodi D'Alema contesta proprio questi valori che sono valori in qualche modo
Duraturi
E che dovrebbero essere di valori che al di là dell'alternanza destra sinistra orientano l'azione in politica estera del governo italiano
Diciamolo francamente quello che sta accadendo
Per le proteste
Di Rifondazione Comunista dei verdi di una parte
Forse anche dello stesso partito del ministro degli Esteri è la riprova che nella maggioranza che sostiene l'attuale governo ci sono esponenti politici che contestano la scelta di campo dell'Italia nel nome dell'atlantismo
Che contestano la scelta di campo italiana nel nome di un forte impegno a difesa della sicurezza e della libertà contro il terrorismo nel caso afgano è la riprova cioè che l'attuale maggioranza in politica estera
In molte circostanze
Non è tale per il dissenso esplicito di queste componenti più radicali
Io non so che cosa accadrà ovviamente nelle prossime settimane ma una cosa va detta
Un governo che non è autosufficiente in politica estera un governo che non ha una maggioranza in politica estera soprattutto oggi che la politica estera anche strettamente connessa la politica di difesa un governo che non può governare
è un Governo che getta discredito sull'Italia a livello internazionale è un Governo che finisce per essere
Interlocutore non credibile
Non solo nelle varie occasioni di confronto multilaterale ma anche negli incontri bilaterali
Soltanto da noi poteva accadere quello che è accaduto al Senato un secondo solo
Perché quello che è accaduto al Senato rappresenta davvero
Il segno provato di un malessere molto profondo di tipo politico
Perché la mozione che è stata approvata con i voti del centrodestra diceva testualmente udita la relazione del ministro della Difesa l'approva
C'è il paradosso è che il centrodestra ha approvato le comunicazioni del ministro Parisi
Comunicazioni che erano relative alla necessità di dare corso all'accordo con gli Stati Uniti per la caserma di vicenza
La mozione della maggioranza quindi la mozione che avrebbe dovuto sostenere il ministro Parisi non diceva udita la relazione la Pro diceva si prende atto della relazione quindi non c'era la parola approva si prende atto della relazione
Così in modo notarile non la commento ne prendo atto e impegna il governo ad una conferenza sulle servitù militari
Argomento che era in qualche modo del tutto diverso rispetto a quello che era stato l'oggetto della comunicazione
Allora
Gli amici americani non solo gli amici americani
Sanno bene qual è la realtà italiana in queste ore
Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri gliene voglio dare atto un Ministro della Difesa che certamente
Tengono fede ad impegni internazionali dell'Italia
Ma all'interno della maggioranza non un bizzarro estremista ma almeno tre partiti della maggioranza medesima che dicono non si può continuare su questa linea occorre voltare pagina occorre segnare la discontinuità
Ecco concludo così non ci può essere discontinuità
Per la politica internazionale dell'Italia né su un approccio multilaterale
Né sulle irreversibile scelta Atlantico occidentale né tanto meno in quell'altro tanto irreversibile scelte europeista che caratterizza uno dei tre fondamenti della politica statista
Grazie presidente allora
Passiamo ai temi più strettamente economici che sono stati oggetto di questa conferenza di Alleanza Nazionale
Nelle nelle vostre tesi si
Sollecita una più decisa politica per la famiglia
Non solo come attenzione all'aumento del tasso di natalità ma anche con un fisco più amichevole nei confronti della famiglia quindi siccità introduzione del quoziente
Familiare e naturalmente comunque si affronta anche il tema di una società che invecchia ma anche di un'economia che ha bisogno di immigrati
Lei è l'autore
Di una legge che regola l'immigrazione nel nostro Paese
Ovviamente
Cioè un diversa emergenza che da un lato l'emergenza dell'economia che ha bisogno di profili la poca tipi che in qualche modo i residenti non sono più in grado di fornire e dall'altra l'altro c'è un problema di una società multietnica che si sta formando e allora probabilmente l'intervento del legislatore deve andare a oltre la sua legge
Deve avere una maggiore attenzione soprattutto per le piccole imprese che hanno anche il compito civile di integrare nuovi lavoratori che saranno nuovi cittadini
Cioè il tema ovviamente della cittadinanza ricette ma anche il diritto di voto che lei ha affrontato ecco da questo punto di vista c'è tutto il profilo di quella che sarà la nostra società non fra vent'anni ma fra dieci
è una grande sfida culturale prima ancora che economico sociale perché
Come lei giustamente mettere in evidenza noi siamo un Paese che anagraficamente
Si dimostra drammaticamente vecchio
L'Italia è l'ultimo o il penultimo Paese occidentale per crescita demografica
La prima risposta strategica che occorre dare è proprio quella che in qualche modo abbiamo ribadito anche nel documento
Una politica di incentivo alla natalità siano parola non ho paura di usare questa espressione che può apparire antica la vicinissima Francia è un paese in cui
Le donne francesi che tanto sono le donne più impegnate professionalmente il maggior numero di None occupate nell'economia donne francesi hanno un tasso di natalità di gran lunga maggiore rispetto a quello della media europea
Quindi una politica di incentivo di sostegno ad una
Famiglia che siano soltanto il centro la società ma in una famiglia e che non sia soltanto come attualmente
Il padre la madre e al massimo zero virgola otto figlio parco
Ma che avrà difetti
Ci saranno tra dieci quindici vent'anni
Direttore poneva invece il problema immediato
In una società come la nostra che è una società sempre più anziana in una società come la nostra in cui
Tante imprese cercano l'operaio cercando il lavoratore cercano l'addetto ad un servizio e non lo trovano non c'è ombra di dubbio mi ci metti l'immigrazione
Diventa una risorse
A Brescia
Se non ci fossero gli immigrati
Spero che i quattro quinti delle vostre imprese avrebbero enormi difficoltà nel trovare quegli operai quindi a detti che servono
Quindi parto con questa convinzione anche per rigettare a priori l'accusa che qualche volta si viene fatta che viene fatta anche a me visto che ho firmato quella legge con Bossi
Di aver fatto una legge che non è consapevole del fatto che l'immigrato è una risorsa l'immigrato aiuta il nostro Paese non solo ne sono convintissimo
Ma sono altresì convinto che l'immigrato che è una risorsa per la nostra economia
Deve essere aiutato ad integrarsi nella nostra società
Ci sono mille modi di integrazione
Personalmente credo che l'integrazione sia innanzitutto nel garantire alcuni elementari diritti cui ovviamente devono corrispondere altrettanto elementari doveri ma fatto tutta questa premessa quello che mi preoccupa nell'attuale
Iniziativa legislativa del centrosinistra
Sempre per l'influenza che nel centro sinistra una componente della sinistra molto radicale molto massimalista per molti aspetti molto demagogica
Quel che mi preoccupa è che nel momento in cui dicono rivediamo la Bossi-Fini
Non mettono in evidenza quello che anche secondo me oggi andrebbe rivisto nella legge che porta il mio nome e di qui ad un attimo spiego di che cosa parte
Mettono in discussione quando dicono rivediamo la legge il pilastro fondamentale della legge che non è secondo me discutibile perché lo stesso pilastro che in qualche modo salvato l'Europa qual è il pilastro
Che l'immigrato è una risorsa l'immigrato è in qualche modo un elemento di ricchezza di un Paese Sissi integre
Ma che l'unica vera garanzia di integrazione viene fornita dal lavoro
Il pilastro della legge qual è arriva in Italia con il permesso di soggiorno chi ha il contratto di lavoro
Non c'è ombra di dubbio che oggi alla luce anche dell'esperienza
Per andare incontro esempio imprese medio piccole
Dovremmo prevedere di modificare la legislazione
Con la pubblicizzazione all'estero attraverso anche le nostre reti diplomatiche ed ex ministro degli Esteri
Il rammarico di non aver altri cinque anni e anche su questo cui non so se riusciremo a parlare ma
Le ambasciate consolati
Devono essere strettamente collegati all'economia non è solo un problema di commercio con l'estero anche un problema di domanda e offerto al mercato del lavoro non c'è ombra di dubbio che un piccolissimo imprenditore che cerca un operaio
Ha difficoltà a fargli un contratto di lavoro senza nemmeno vederlo in faccia prima vuol capire chi è e allora portiamo all'estero portiamo nei luoghi da qui partono gli immigrati
L'offerta
Ci sono posti di lavoro disponibili poi si fa in qualche modo la selezione
Questa è una modifica io per primo oggi mi permetterei di suggerire quello che è inaccettabile eh
Stando almeno alle anticipazioni
Il tentativo della sinistra di demolire l'idea entri in Italia solo se il contratto di lavoro
E di tornare alla situazione precedente la nostra legge quando in Italia si veniva magari con la figura dello sponsor o partendo dal presupposto che poteva entrare anche chi cerca lavoro
Perché è pericoloso
Perché è evidente che tutti coloro che arriveranno qui diranno di venire a cercare lavoro poi in realtà non tutti saranno davvero in Italia per cercare lavoro
Molti saranno in Italia per altre non molto nobili ragioni
E la mia preoccupazione aumenta se penso che accanto a questo vulnus della legge
Quindi non più permesso di soggiorno contratto di lavoro ma è sufficiente che qualcuno garantisca quindi lo sponsor che vengono qui per cercar lavoro l'altra cosa che mi preoccupa ancora di più
E che sempre in questa logica molto demagogica di una parte della sinistra c'è chi dice quando entrano clandestinamente
E vengono
Trovati sul nostro territorio nazionale
Ovviamente senza documenti quindi in molti casi senza certezza alcuna di identità non li possiamo trattenere nei centri di permanenza temporanea perché i centri di permanenza temporanea sarebbero delle prigioni
Se facciamo venir meno
Il centro di permanenza temporanea che il luogo in cui inevitabilmente vanno trattenuti coloro di cui non si conosce l'identità coloro che sono entrati clandestinamente coloro che devono essere Abbiati ai Paesi di provenienza attraverso i procedimenti legali di espulsione
Se facciamo venir meno il centro di permanenza temporanea garantiamo in qualche modo la libertà di circolazione
E io credo che i primi e lo dico a ragion veduta che esprimerebbe un radicale dissenso nei confronti di siffatta legislazione italiana sarebbe va più nostri partner europei
Perché se l'Italia diventa in qualche modo uno degli anelli deboli della catena europea dopo scende
Entrare in Italia significa può in qualche modo avere libertà di circolazione in tutti i Paesi dell'Unione
Allora non è espressione di una logica come qualcuno dice a sinistra
Poliziesca quella di chi noi ha detto facciamo il centro di permanenza temporanea è un inevitabile strumento di difesa di un principio che un principio valido in tutta l'Unione Europea
Vale a dire si può entrare in un Paese soltanto se sia in qualche modo il visto
E quindi o per ragioni turistiche o per ragioni connesse al lavoro se lo si fa in modo clandestino si deve necessariamente essere espulsi la legge vede direttore sempre con l'esperienza che deriva dall'attuazione della legge dopo qualche mese non è carente
Nel pilastro
Come si fa ad entrare in Italia quali sono i titoli che si devono avere per entrare la legge debole nella parte relativa alla effettività delle espulsioni
E non solo perché abbiamo avuto alcune sentenze della magistratura molto molto bizzarri originali al riguardo mi fermo qui
Ma soprattutto perché è oggettivamente difficile in un mercato che è diventato globale anche da questo punto di vista perché non è più il povero immigrato che arriva ci sono centrali in qualche modo internazionali sfruttamento mercanti di schiavi è oggettivamente difficile se non sia la certezza delle identità
Se non si può dar vita alla rilievo dattiloscopico è oggettivamente difficile espellere coloro di cui non conoscendosi l'identità non si conosce ovviamente nemmeno il Paese di provenienza e se non c'è una stretta collaborazione internazionale
Si rischia di svuotare il mare con cucchiai problema dell'immigrazione non è un problema italiano è sempre di più un problema europeo e sempre di un problema che riguarda tutto
Quella parte del mondo ricca tra cui certamente alla nostra Europa nei confronti di quella stragrande parte del mondo povero poverissima da cui parte di quelle la Moldova Mola più forte quella massa immigrazione quasi biblica che animata dal viso
E allora il tema dell'immigrazione
Che lo in questo in questa logica possa essere affrontato non solo ecco con l'atteggiamento di chi vuol giustamente difendere in qualche modo le proprie frontiere l'identità del proprio popolo ma anche con la logica di chi sa che è una questione che lasceremo ai nostri figli ai nostri nipoti
Se mi permetto una sola osservazione ma non mi voglio dilungare molto
Cosa vuol dire integrare
Che la grande sfida culturale
Allora io approfitto della presenza di una giornalista di cultura anglosassone no
I terroristi che a Londra hanno messo le bombe nel mettono avevano in tasca il passaporto di sua Maestà britannica
I casseurs francesi che ogni tanto che bastano le periferie sono nati in Francia parlano in francese hanno studiato a scuola francese
Perché questi due esempi per dire che non è vero che la cittadinanza garantisce in modo quasi automatico l'integrazione
Che avere il passaporto scrittore pubbliche italiane quindi essere cittadini italiani significhi in qualche modo sentirsi ed essere pienamente integrati nella nostra società non è così facile non è così automatico
Perché l'integrazione significa far propri i valori di fondo della società che gli ospiti
Diventare cittadini cosa vuol dire vuol dire sentire l'Italia come la propria patria ovviamente la seconda parte è la patria di adozione ma il termine Patria che dobbiamo mettere nel cioè valori Colli
Questi valori come maturano come maturano questi valori innanzitutto attraverso l'educazione
Attraverso la conoscenza della lingua
Attraverso una azione volta
A
Diffondere quei valori che sono i valori tipici della nostra società e che non sempre sono i valori della società da cui provengono
Non tutti gli immigrati una parte degli immigrati
Perché il tema immigrazione diventato un tema esplosivo perché buona parte degli immigrati oggi sono di religione musulmana e quindi valori di riferimento di quelle società provenienza non sempre coincidono con i nostri allora tutto questo per dire che a me fa ridere quando qualcuno dice ma dieci anni per diventare cittadino o come ha proposto adesso il Governo cinque anni non è un problema di quanti anni e non è nemmeno il problema del superamento o meno delle Sannino
Dimostrarmi che parli italiano dimostrarmi che conosce l'articolo uno della Costituzione dimostra mica in un lavoro che paghi le tasse perché non è così facile
Prima di dire ma chi è ospite della nostra società sei cittadino italiano dobbiamo avere la certezza che si riconosce non solo dei valori formali costituzionali ma nei valori sostanziali della nostra società
E questo è certamente molto molto più complicato e non lo si misura col calendario
Per cioè
E interessante il tema dell'integrazione però torniamo più sulla sui temi dal convegno partendo dal tema un tema un'ottima estero vicenda autostrada apertissimo con la condanna dall'Unione europea all'Italia
Il documento che abbiamo visto qui presentato parla di la dicitura era campioni europei di origine italiana qualcosa simile
Una formula interessante spetta a lei era primo ministro veniva a trovarla Giobergia Benetton ha retto dicendo vogliamo fondere Autostrade con Abertis che cosa rispondeva
E cioè se c'era l'interesse a farlo certamente sì ma vede io credo che lo avrebbe detto chiunque
Perché ancora oggi non si è capita bene la ragione per la quale il ministro Di Pietro ha detto di no perché anche all'interno del governo e dell'ennesimo esempio che potrei fare
Non tutti hanno condiviso l'atteggiamento di netta chiusura del ministro Di Pietro nei confronti di una fusione
Che un effetto lo ha certamente determinato
Che gli spagnoli prima di fidarsi il nuovo dell'Italia ci penseranno tre volte
Ma in questo caso non perché non hanno fiducia nei confronti degli imprenditori italiani dei partner italiani dell'italianità perché non hanno fiducia in un sistema politico quale quello italiano
In modo assolutamente
Parziale e in molti casi in modo assolutamente partigiano cambia le regole
Lei giustamente cosa diceva la condanna europea ma la condanna europea era già scritta nelle cose perché se si sta all'interno di un sistema di regole che quello dell'Unione europea si deve dare per scontato che non è possibile dar corso ad un provvedimento quale quello che ha preso il ministro Di Pietro
Allora questa domanda sul caso Autostrade aperti se ci porta anche un tema più di carattere generale ma certamente di forte attualità che quello
Di chi del Paese la proprietà delle grandi reti chiedesse una proprietà pubblica che tipo di società può gestirle e soprattutto questo è un problema che si pone soprattutto e qui faccio
Cadeva sulla sua esperienza di ex ministro degli esteri c'è un problema anche geopolitico nel senso è giusto che vedi si separi dalla SNAM Rete Gas con il rischio magari che ci siano gli stessi
Produttori con gli stessi esportatori di gas di petrolio che possono avere una posizione estremamente forte sul mercato della distribuzione
Questo per esempio pone dei seri si di problemi
Nell'approvvigionamento del gas e sul fatto che i incassa ce la Russia Cina l'Algeria che sono certamente paesi non grande stabilita politica quindi c'è in Europa una tendenza farvi vedere un po'il tema della proprietà delle reti pubbliche allora abbiamo l'esperienza francese che più chiusa abbiamo l'esperienza inglese e più aperta
Almeno culturalmente sono più vicino all'esperienza francese nel senso che almeno la proprietà pubblica delle reti io credo che debba essere l'opzione preferita per garantire il legittimo interesse nazionale
Anche in ragione di un aspetto non secondario che strettamente collegato alla sicurezza nazionale
Sicurezza
Anche a fronte di pericoli di minacce che non sono più ipotetici sono pericoli e minacce estremamente reale
Per rendere chiaro
Un discorso forse un po'criptico io penso che
I binari della ferrovia debbano continuare a esserlo stato
I treni che camminano su quel binario possono essere anche in qualche modo gestiti da privati
Ma
La Rete
E in qualche modo se è di proprietà pubblica garanzia
Sempre per rimanere nell'esempio di interventi di manutenzione di interventi volti a garantire la sicurezza quello che in Gran Bretagna
Dopo un'azione che andava in direzione opposta a quella francese perché tendeva a privatizzare anche le reti il problema della qualità del servizio che viene prestato e per certi aspetti persino della sicurezza per l'utente si è diventato uno dei problemi di attualità
Quindi
Almeno su queste grandi questioni credo che uno Stato che voglia garantire il proprio interesse che è sempre legittimo e la sicurezza anche dei suoi cittadini
Il mantenimento in tutto o in parte di un possesso pubblico delle grandi reti poteva ancora considerare un punto di riferimento mi consenta soltanto la piccola interruzione poi lascio la parola Jennifer ma allora il famoso Piano scovati che in qualche modo prevedeva una mezza pubblicizzazione della rete Telecom non andava in una direzione sbagliata
No non è andato
Almeno a mio modo di vedere
Brini continuiamo su questi temi dell'economia sulla stampa nazionale l'asta tra Romano Prodi e Giovanni Bazoli presidente di Intesa Sanpaolo viene visto come molto stretto
E in questo periodo in molti successi di Bazzoli nel campo finanziario vengono anche Atridi gli altri miti approdi si crea un un asse tra la banca il mio ministro lei
Che cosa ne pensa
è chiaro che essere amici non è di per sé motivo di sospetto diciamo che quando c'è quel tipo di amicizia sospetto e non soltanto legittimo ma quasi doveroso
Nel senso che troppo spesso troppo spesso in Italia il sistema politico
Ha avuto delle commistioni con il potere economico ma soprattutto con il potere finanziario che sono andate al di là di quello che è il ruolo che la politica deve esercitare perché è chiaro che la politica per avere un ruolo centrale nella società ma di che tipo di ruolo si tratta quello di indirizzo ovviamente
In alcuni casi quello di regolamentazione
Ma non credo che compito della politica e sì anche quello di stringere cordate di favorire alleanze o peggio ancora ridar vita ad intese che favoriscono alcuni interlocutori e danneggiano altri interlocutori una politica di questo tipo non è solo la politica interventista nessuna politica in qualche modo tipo in alcuni casi dirigista è una politica che finisce per prestare il fianco
A quella sospetto di commistione tra interessi pubblici e interessi privati che poi nella storia del nostro Paese ha già portato a pagine tutt'altro che nobili
Perché se vogliamo pensare che Tangentopoli fosse soltanto il maldestro di qualcuno di intascare dei quattrini pensiamo pure ma il problema era molto molto più complicato era un connubio era una gestione
In qualche modo malavitosa
O comunque non rispettosa delle leggi tra interi segmenti del mondo politico istituzionali e sedimenti altrettanto importanti del mondo imprenditoriale e del mondo finanziario se abbiamo un po'di memoria ricordiamocelo ed evitiamo quindi di fare alla luce del sole quello che non dovrebbe essere fatto la politica faccia la politica
La finanza stia ovviamente al suo posto l'economia parlasse è il motore ha un collegamento con la finanza economia ma quando si mettono insieme i tre elementi e quando c'è chi addirittura in qualche modo si candida
Come punto di riferimento come pivot dei tre aspetti io credo che ci sia la necessità di aprire gli occhi Teti
Stare molto molto attraenti
Ecco Presidente la la domanda di Jennifer e
Mi sollecita una piccola integrazione visto che pensiamo anche a Brescia
Grazie professor Bazoli
Qual è il vostro giudizio rispetto ad alcune integrazioni bancarie che si sono formate in questo ultimo Periodo
E se anche lei alla stessa preoccupazione del suo successo dal ministero degli esteri D'Alema che preoccupato della italianità delle delle Generali
E se fosse il suo partito nel nella difesa a volte che è stata fatta
Periodi
Precedenti del dell'atteggiamento il il governatore che ha preceduto Terzaghi cioè Fazio non abbia in qualche modo contribuito a frenare questo processo di aggregazione di modernizzazione del sistema bancario
Allora dopo per buona la sua affermazione ho stima di lei quindi dopo è scontato anch'io che D'Alema sia preoccupato di mantenere nell'ambito come dire dell'italianità del generale
Siccome D'Alema è molto più preoccupato per l'iperattivismo di prova in materia di finanza che della difesa dell'italianità delle Generali però
Non voglio polemizzare non voglio polemizzare credo che la preoccupazione del ministro sia questa comunque
Non ho difficoltà a dirle che oggi con l'attuale governatore dalla Banca d'Italia un dinamismo chiamiamolo così
Nel mondo delle banche di cui l'Italia aveva bisogno si registra
Precedente governatore avuto sicuramente dei meriti ma non c'è ombra di dubbio che aveva una visione estremamente come dire riduttiva protezionistica in qualche modo tutto quello che tendeva a far crescere anche attraverso le fusioni anche attraverso l'educazione le banche italiane che agiscono elementi in una dimensione e sempre più globale non veniva salutato dal precedente governatore Fazio con incoraggiamento anzi in molti casi veniva ostacolato quindi
Penso che oggi
Banca d'Italia con il nuovo governatore
Abbiamo un assetto che favorisce quelle aggregazioni quelle fusioni
La nascita di soggetti in un mondo che è sempre più globale che siano campioni
Di origine italiana in un ambito in qualche modo europeo
Banche piccole finiscono per essere un elemento non a sostegno della nostra economia ed hanno sempre editoria ma finiscono per essere soggetti che a differenza di quel che accade in altri Paesi d'Europa passa per la Spagna stessa Francia non riescono a dare tutto il sostegno di cui le nostre imprese hanno perciò poi è vero che si può tranquillamente scegliere come partner come
Istituto di credito anche un istituto di credito non italiano
Ma è altrettanto vero che siccome di banche vitale ne abbiamo tante facciamoli crescere e se crescono attraverso degli accorpamenti delle fusioni perché no ovviamente dobbiamo garantire ma quello che ha detto Draghi oggi va anche in questa direzione che le fusioni incorporazioni non siano soltanto poi lo strumento attraverso cui dividere per due o per tre quelli che sono gli assenti e in alcuni casi per cercare servono se sono finalizzate a dare al cliente un servizio migliore e magari perché no ad un costo inferiore
Due anni fa
Una domanda sulle difforme guardando altri Paesi io no muro tema anche gli Stati Uniti notiamo un po'si può definire una crisi di democrazia in assenza che è difficile per i governi in carica a fare le riforme del limite non gli elettori è vengano cacciati dall'elettronica e poi vince il l'altra parte questo sì di avviene purtroppo
Naturalmente perché è così difficile fare le riforme vostro
Documento ne parla di molte riforme lei che ne pensa di queste difficoltà che si vede non soltanto in Italia ma anche in altri Paesi come si può superare
E riforme economiche o istituzionali economiche ma è difficile perché la nostra società create le resistenze molto diffuse però altrettanto vero che nei cinque anni in cui abbiamo governato almeno due riforme che sembravano impossibili da ben fatte
Se oggi c'è un mercato del lavoro molto più flessibile di quel che era prima
E perché questo esecutivo il nostro esecutivo si prese l'onere di tradurre in una legge quella che era stata l'intuizione poi anche l'elaborato di del professor Biagi e oggi abbiamo un mercato del lavoro che certamente
Da questo punto di vista competitivo con altri
Quante resistenze quante fatiche quanti scioperi quante proteste quante manifestazioni quanti incomprensioni inizialmente perché tanti all'inizio non capivamo perché fosse indispensabile oggi quando i numeri dimostrano che in Italia la disoccupazione arrivata al minimo storico perché è aumentato il numero degli occupati è aumentato il numero degli occupati soprattutto nel Meridione quindi uno dei tanti antichi problemi dell'Italia e non dico è avviato a soluzione allo stato è quella giusta
è aumentato il numero delle donne impegno impiega aumentato il numero dei giovani perché perché il mercato del lavoro flessibile quante volte nell'Assemblea imprenditoriali imprenditore rivendicava la possibilità di assumere in ragione dell'effettiva necessità dell'azienda
Quindi anche con contratti a termine anche con contratti in qualche modo meno rigorosi di quello che in precedenza è una riforma di cui andiamo fieri e non a caso è una delle riforme che la sinistra più radicale dice di voler cancellare e lo fa partendo da una affermazione apparentemente incontestabile
Ma estremamente pericolosa l'affermazione apparentemente incontestabile non si può garantire ad un giovane il futuro se il suo lavoro è un lavoro precario
Quindi il tema della precarietà è verissima come affermazione di principio ma è altrettanto vero
Che l'alternativa al cosiddetto contratto di lavoro flessibile oggi non è il contratto di lavoro a tempo indeterminato l'alternativa è il lavoro nero ed è la totale assenza anche del più piccolo ed elementare diritto
Io credo che tra chi ascolta
Magari tanti hanno dato vita a contratti di lavoro part-time lavoro in qualche modo non a tempo indefinito perché perché la legge oggi lo fosse se la legge fosse rimasta quella antecedente la nostra esperienza di governo è un piano che tanti imprenditori del bresciano della Lombardia avrebbero attivato con i contratti di lavoro flessibile
Perché come dicevate non si può assumere un giovane e poi dopo non avere più la possibilità di liberarsene di licenziarlo nemmeno se l'azienda va male
Molto probabilmente chi oggi lavora con un contratto di lavoro a termine
Lavorerebbe in nero quindi non avrebbe nemmeno il più piccolo ed elementare diritto anche qui la differenza tra il massimalismo e riformismo anche qui l'esperienza dimostra che i contratti di lavoro cosiddetti flessibili necessitano di garanzie sociali
La presenza qui di uomini come Baldassarri Viespoli quando eravamo al governo avevamo ben chiaro che bisognava introdurre forme in qualche modo di garanzia i cosiddetti ammortizzatori sociali ma c'era un problema di costo non è che ci sfugge quest'aspetto
Ma non si butta il bambino con l'acqua sporca non è che in ragione di un punto debole e l'Abbiati si smantella tutti si torna indietro perché chi lo fa agisce in una logica che non ha nulla a che vedere con il mercato del lavoro e tutta di tipo ideologico qui la riforma del mercato del lavoro se fatte
Difficile abbiamo l'altra riforma grande attualità la riforma del sistema previdenziale
Io non so oggi credo che non lo sappia nessuno che cosa vuol fare il governo ormai tutti hanno capito che il sistema previdenziale italiano è un sistema che va ulteriormente riformato
Però voglio rivendicare il piccolo merito il piccolo non è di aver dato vita ad una riforma che pure attraverso il cosiddetto scalone quindi non in modo graduale ma a partire dal primo gennaio due otto in modo estremamente netto che però alza l'età pensionabile
Paradosso il mantenimento dello scalone sta diventando la linea più avanzata del riformismo del centrosinistra italiano
Ed è veramente un paradosso
Perché all'interno del centrosinistra sono in molti coloro che dicono aboliamo lo scalone e se si abolisce in qualche modo sia la l'effetto virtuoso della riforma che abbiamo fatto ed ero che qualcuno dice l'avete fatta per il futuro abbiamo fatta e se contemporaneamente all'abolizione dello scalone
Si introducono anche come qualcuno nella sinistra dice norme ulteriori per le quali non soltanto si può continuare ad andare in pensione con una età anagrafica che non trova riscontro negli altri Paesi d'Europa a peggio ancora si può continuare ad andare in pensione con un trattamento che salvo per coloro ai quali si applicherà il nuovo sistema continua ad essere tale da portare i conti pubblici fuori dal controllo rifacciamo interessa i nostri figli così
E non facciamo nemmeno l'interesse di coloro che lavorano oggi anche qui noi una riforma l'abbiamo fatta
Bello brutte che fosse la sinistra ne parla molto io non credo che faccia alcun tipo di riforma e ancora una volta se mette mano all'assetto previdenziale si spacca
Questo è un governo che su tutte le grandi questioni dalla politica estera alla riforma del sistema previdenziale non ne parliamo adesso ma alle unioni di fatto non a maggioranza
Ecco perché è difficile far le riforme ma in qualche caso seppur non con tutta la incisività magari necessaria non le riforme
Presidente quindi lei ha toccato ovviamente i temi del mercato del lavoro e della riforma previdenziale aggiungo su quest'ultimo punto
Che addirittura si discute sulla implicare applicazione della riforma Dini che il precedente quella Maroni e mi riferisco ecco alla revisione dei reggenti va fatta con un obbligo legale risentano tanti
Piccoli gradini ma estremamente significativi per Mina
Sostenibilità del sistema previdenziale italiano
In tema di mercato del lavoro le proposte sono diverse contenuto in questo documento presentano detassazione degli straordinari ma anche una diversa struttura della contrattazione nazionale locale in questo patto per la competitività e per lo sviluppo c'è soprattutto il tema della
Pubblica amministrazione selezione efficienza e meritocrazia
Beh qui probabilmente sia il centro destra sì del centrosinistra responsabilità ce le hanno è una responsabilità forse è il caso di ammetterla ce l'avete anche voi ne siete stati troppo generosi con il pubblico impiego
Nel due mila e due
E francamente questo dal mondo produttivo che si misura tutti i giorni con i mercati aperti che una globalizzazione francamente questo non è un esempio virtuoso e allora forse
Anche sforzi che sta facendo
Poi il governo forse in qualche modo qui
Per esempio anche in quelle proposte che riguardano chi non lavora forse un po'di
Le scelte bipartisan si potrebbero fare
è notorio che l'autocritica non appartiene come dire alla cultura politica della destra il più una espressione della cultura
Politica marxista
Però
Io accetto la sua provocazione
Non siamo stati generosi col Pubblico impiego tolto lo firmai io quel contratto nel due mila e due
Ci siamo illusi di che cosa della reale volontà di chi insieme a noi quel contratto giusto lo firmava
Della reale volontà e quei sindacati che filmavano col contratto che prevedeva in almeno due passaggi quello che oggi
La componente diciamo più illuminata del centrosinistra tenta di tradurre nel protocollo che cosa
Produttività e mobilità
Perché io credo che all'interno del pubblico impiego non sia tanto
Importante quanto è pacato il lavoratore la dinamica contrattuale tanto con contratto era scaduto da tempo immemorabile bisognava recuperare almeno l'effetto dell'inflazione
Ebbene la stessa dinamica che sposta il lavoratore privato al tavolo con la controparte a chiedere giustamente
Che la busta paga sia tutelata
La differenza non è il il quanto la differenza è nel fatto che all'interno del pubblico impiego
Non esiste sostanzialmente mobilità
Nonostante i sindacati abbiano almeno a parole accettato cominciare a discutere di questa questione e non c'è alcun nesso tra una busta paga la produttività allora per il futuro siccome dall'esperienza di una sempre imparare qualcosa io credo che il tema della contratto pubblico privato che si sempre di più
Debba vedere fermo restando che il Governo e soggetto attivo ovviamente solo per il pubblico impiego
Alloggi per il mercato fa sì che imprenditori sindacati e lavoratori nel privato se la vedano loro il governo tutt'al più interviene in caso di un conflitto insanabile ma almeno per quel che riguarda il pubblico in cui il governo è il datore di lavoro lo Stato il datore di lavoro
Cominciamo a pensare a forme contrattuali che accanto ad una retribuzione fissa
Sia sempre più in sintonia con l'esigenza che c'è nel pubblico quanto nel privato di legare la consistenza della busta paga al lavoro effettivamente svolto
Tema dei fannulloni noi fannulloni ci sono del pubblico come nel privato
La differenza ovviamente che nel pubblico in molti casi quel fannullone non può essere sottoposto ad un provvedimento di licenziamento come nel privato che comunque e difficile come ben sapete anche mi priva quindi legare parte consistente della busta paga a quanto effettivamente si produce
E in secondo luogo a quel criteri di mobilità che nel pubblico è ancora tutto da acquisire
E badate non è solo un problema del sud
Problema identico anche al Nord spostare un dipendente pubblico non da una città all'altra ma da un ufficio all'altro in molti casi continua ad essere una questione di difficile soluzione
Allora direttore non è vero che quel contratto era generoso perché in termini di compenso complessivo in termini quindi di risorse necessarie sto non era soltanto giusto perché non faceva altro che recuperare il tasso d'inflazione con un incremento che tra alterne inferiore a quello in molti settori privati e che in quel contratto chi aveva sottoscritto l'impegno a riforme per garantire produttività e mobilità
Non mantenne l'impegno
Vediamo se oggi l'attuale governo che sta seguendo la stessa strada che in qualche modo seguimmo voi perché ha firmato oltre un protocollo d'intesa con i sindacati
Vediamo se alle buone intenzioni seguiranno i fatti io ho molti dubbi ma se dovesse essere per davvero nessuna difficoltà in Parlamento a dire bene si sta facendo quello che anche noi puntavamo giusto e che non riuscì Moffa
Grazie gli anni fa e
Intervengo sulla domande di Ferruccio quindi lei leso per la mobilità nel pubblico impiega
Certo credo che non si possano essere contrari ad un principio così così valido anche qui dobbiamo capire si è perché spesso si fa riferimento alla situazione italiana altre situazioni europeo addirittura gli Stati Uniti
Ne parlavo stamattina con un autorevole esponente dell'imprenditoria Brescia
Benissimo la mobilità ma attenti perché se negli Stati Uniti un lavoratore si sente dire dal suo datore di lavoro sa che c'è di nuovo da domani vai a lavorare nella mia impresa ma a duecentocinquanta chilometri di distanza dove abiti
Quella muratore statunitense appena arriva in quella nuova città non al problema di trovare una casa in affitto
Da noi il problema della mobilità e anche strettamente collegato al fatto
Che in molte circostanze il lavoratore non si può trasferire da una città all'altra perché gli verrebbe meno innanzitutto la possibilità di trovare un'abitazione in affitto compatibile con lo stipendio che ha quindi problema bisogna guardarlo dall'una e dall'altra parte parlo ovviamente di mobilità in qualche modo intesa in senso geograficamente impegnativo la mobilità a un ufficio postale ad un altro amici miei
è una resistenza che deve essere vinta non si può pensare che se il lavoratore presta servizio nell'agenzia numero uno di Brescia e viene trasferito agenzie numero otto che dista dieci quindici chilometri sia impossibile perché l'impossibilità di infermità la mobilità poi comporta la impossibilità
Non in questo caso per le Poste per ipotetico ufficio pubblico di ottimizzare al massimo il personale di cui dispone di essere in qualche modo competitivo di strutturarlo in modo tale da essere in sintonia con quelle che sono le regole che vigono nel privato
Continuare a pensare che
Sì e lo diritti inalienabili
Quelli che nella stagione della deresponsabilizzazione sessantotto un'altra responsabilità atto solo sport tutta la deresponsabilizzazione anche nel nel mondo sindacale non sono quindi i diritti inalienabili elaborato
Presidente il tema liberalizzazioni affrontato in questo tour
Come Into con grande coraggio e nettezza tanto è vero che oggi per esempio c'è un apprezzamento da un riformista doc come Michele Salvati
Corriere della Sera
Le menti qui si parla di di penetrazione degli utili test ai servizi del sistema bancario assicurativo nel campo di eccetto in quei trasporti soprattutto le liberalizzazioni a livello locale qui c'è una critica a questo cosiddetto neo socialismo neo statalismo municipale
Però è anche vero che nella passata legislatura sono state moltissime le timidezze in questo senso per ragioni anche comprensibili anche elettorali insomma così come sono state notevoli anche prese di posizione contro il primo decreto Bersani non soltanto per quanto riguardava i tassisti a livello locale sono stati numerosi anche da parte di Alleanza Nazionale e le eccezioni alla privatizzazione della Centrale del latte
Fu della collocazione in Borsa chi una quota di una società elettrica insomma
Sono scelte che in qualche modo hanno un prezzo politico molto elevato
Non so se hanno un prezzo molto elevato io che lui siamo scelte che comunque vadano fatte in modo netto
Proprio il suo giornale qualche giorno fa ha messo in evidenza come in Italia siano
Non ricordo esattamente il numero ma quasi novecento società per azioni
A capitale prevalentemente pubblico o quasi totalmente pubblico novecento S.p.A. che operano a livello municipale quindi socialismo municipale chiamiamolo così
Operano nella settore del servizio delle Utilities costano venticinque miliardi di euro all'anno a chi al contribuente perché essendo società pubbliche sono società che in tutto in parte dicevano danaro dallo Stato alle Regioni
Credo che quello sia come dire un
Una sacca di socialismo reale livello municipale che deve essere aggredito la strategia di liberalizzazione di privatizzazione
Ovviamente ad alcune condizioni indispensabili la prima condizione qual è
Ed è anche la condizione che secondo me non c'era in misura sufficiente negli anni scorsi non è che voglio giustificare il perché non abbiamo fatto però oggettivamente la condizione del mercato negli anni scorsi riversa
All'Italia perché noi non la mettiamo sul mercato perché avevamo la certezza assoluta che
Qualche anno addietro Alitalia messo sul mercato avrebbe rappresentato una svendita un regalo
Perché in quel momento tutto il mercato internazionale Eva
Chiaramente orientato con
Una situazione per la quale non era appetibile la scalata in qualche modo ad una compagnia di bandiera chiamiamola così oggi la situazione è cambiata e io sfido chiunque a trovare una dichiarazione di esponente autorevole di Alleanza Nazionale che dice no al governo Stampalia
Quando ha fatto bene a metterlo sul mercato adesso chiediamo ovviamente se riesce a garantire quello che giustamente ieri il governo ha garantito con gli interlocutori vale a dire che rimane in qualche modo compagnia di bandiera e che per una prima fase non c'è
Caduta negativa in termini occupazionali rimettere sul mercato il giusto alcune condizioni ma garantito e la prima è proprio questa che non sia una svendita che non sia un regalo che non sia in qualche modo un privarsi i un come dire parte del patrimonio magari pur favorendo i soliti noti
Oppure
Personaggi ignoti ma molto capaci DTT imprinting di far scalate poi magari comprano subito dopo rivendono con intenti speculativi da questo punto di vista la storia delle privatizzazioni in Italia negli anni passati
è un po'come lo dicevo prima in riferimento al connubio tra finanza politica ed economia non tutto quello che è stato privatizzato cui alla fine si è rivelato in qualche modo di politicamente virtuoso l'altro aspetto che secondo me va tenuto in considerazione e il beneficio oggettivo per l'utente
Per il cittadino perché se si privatizza e si prescinde dalla qualità del servizio e dal costo del servizio per il cittadino non si fa l'interesse generale
Le faccio un esempio
Liberalizzare il numero delle licenze dei taxi
In molte città ha comportato per ora una sola conseguenze che ha aumentato il costo dalla corsa
E non credo che questo fosse nell'intendimento nel desiderio del cittadino né tanto meno fosse intendimento del governo però la conseguenza al momento è stata questa
Il cosiddetto decreto Bersani almeno il primo per noi era viziato non dal fatto di fare poco a parte che alcune conseguenze avevamo intuite proprio questa sui taxi ma era viziato dalla scelta di fondo
Di chi all'interno della maggioranza per il condizionamento ancora una volta della sinistra più radicale preferisce partire con politiche di piccola privatizzazione di piccola liberalizzazione in alcune case di deregolamentazione
Piuttosto che cominciare ad occuparsi di quelle che sono le sacche di socialismo municipale faccio un esempio io non credo che la qualità
Di vita di un italiano e men che meno il tenore della nostra economia migliori se i barbieri saranno aperti anche il lunedì perché per carità va benissimo aperti barbiere anche lunedì
Va benissimo che non occorrono più tante autorizzazioni per aprire una panetteria Bersani quando si vanta dice ma dopo il mio decreto ci sono seicento panetterie in più capito
Non credo che sia questo di cui ha bisogno come dire la nostra economia allora non diciamo no diciamo
Non partite l'arresto
Ma badate se uno cerca di essere intellettualmente onesto non è che lo dice l'opposizione in modo strumentale perché lo diceva Rutelli a Bersani
Non limitarsi alla lenzuolata cerchiamo di aggredire con i processi di liberalizzazione anche alcuni santuari dei comuni del socialismo municipale
Ma sempre nella dialettica che c'è all'interno della maggioranza alle componenti più riformatrice che quelli più massimaliste prevalgono i veti prevalgono le posizioni ideologiche
Bene grazie Presidente le abbiamo ancora dieci minuti perché fra le cinque e mezzo dobbiamo dobbiamo chiudere Jennifer
Chiudo con una domanda semplice il programma di trentadue pagine un documento parla dalla Polonia secondo lei qual è il problema maggioritario con la mia oggi per l'Italia
Uno
Va detto che la gente questa mattina lo hanno detto nel Fondo Monetario lo pensano e lo dicono tutti quelli che producono ricchezza e tutti quelli che vivono di lavoro problema è uno solo un carico fiscale che rischia di fermare o comunque di rallentare quella ripresa economica che nei fatti
Perché qui veramente un vizio ideologico della sinistra italiana che ricordiamocelo azzardo per nato
Quando noi abbiamo cominciato a governare due mila uno ci siamo trovati con un'evasione fiscale altissimo e con aliquote elevate in particolar modo in alcuni settori
In conseguenza di cose in conseguenza di una politica che la sinistra fatto e che la sinistra oggi sta esattamente ripete
Una politica per la quale si aumentano le aliquote nella speranza che aumentando le aliquote aumenti anche il gettito
Sì annunciano crociate contro l'evasione cosa giustissima senza però che da quelle crociate discendano delle conseguenze reali l'esperienza recente dimostra che abbiamo avuto ragione voi
Nei cinque anni in cui abbiamo governato nonostante una fase di stagnazione economica riducendo progressivamente le aliquote fiscali riducendole progressiva
E dando vita ad una lotta all'evasione non in base soltanto agli anatemi ma in base alla collaborazione tra lo stato e le categorie il risultato che abbiamo ottenuto è che nei primi sei mesi di quest'anno
C'è stato un gettito fiscale nelle casse dello Stato
Come ma anche l'accaduto in precedenza
La sinistra va nella direzione opposta aumenta le tasse e in qualche modo aumenta
L'idea che in particolar modo l'imprenditore ha di uno Stato poliziesco di uno Stato invasivo di uno Stato che controlla tutto io credo e come italiano ovviamente spererei tanto di sbagliarmi io credo che fra qualche tempo
I conti dimostreranno che si ripete esattamente quello che l'Italia ha conosciuto nel periodo novantasei due mila e uno l'evasione aumenta anziché diminuire perché se le tasse sono troppo alte in qualche modo c'è
Una sorta come diretti non legittimazione ma di tentazione della ad evadere e in secondo luogo mente il sommerso
Perché sommerso tende a crescere perché in qualche modo è il livello dell'acqua che è troppo alto se si continua seppur gradualmente a ridurlo
Gli effetti sono virtuose problema delle con italiane tutto qua
Ridurre il carico fiscale in particolar modo per chi produce ricchezza
La Finanziaria va nella direzione esattamente opposta
Non accettiamo alla conclusione allora ci limiteremmo a qualche
Paio di domande molto molto veloci nel documento c'è un'apertura al federalismo fiscale ne ha fatto cenno anche lei prima ma c'è anche una critica a un localismo vecchio estivo e ideologico
Che va nella direzione anche di qualche eccessiva apertura che è stata fatta nei confronti di qualche mito federalista che forse alla fine ha aumentato i livelli di decisione fosse anche costi complessi
Sì esatto cioè
Stiamo inconsapevolmente forse moltiplicando
Luoghi istituzionali momenti di decisione mentre il federalismo ha un senso se tende a semplificare la moltiplica se per federalismo si intende
Competenze dello Stato poche competenze delle regioni altrettanto poche ma definite il cittadino sa a chi si deve rivolgere
Il rapporto è in qualche modo un rapporto più diretto non devo andare a Roma per ma mi è sufficiente andare a Milano o a Brescia sempre federalismo si intende questo va tutto bene in realtà però negli ultimi tempi per una sorta come dire di di di di involuzione
I luoghi di decisione e anche i centri di spesa si sono moltiplicati
Comunità comunità montane comuni province regioni bisogna necessariamente dar corso ad una semplificazione anche di tipo istituzionale perché se si sommano i vari livelli si finisce per determinare per il cittadino un ulteriore problema che è quello o solo della confusione ma del non sapere che l'interlocutore
Ancora più evidente se le competenze non sono distribuite in modo
Non solo eccome in modo intelligente
Adesso si parla sempre della legge elettorale
Non ne parliamo qui perché non abbiamo tempo
Ma ricordate di un'altra cosa oggi c'è una Costituzione dopo che è stato bocciato
Il tentativo costituzionale che fece il centrodestra c'è una Costituzione kakapo quinto
Quando stabilisce le competenze delle Regioni competenza dello Stato
Ha delle autentiche sciocchezze
Dobbiamo rivederla quella parte della Costituzione
Potete mai pensare che la competenza primaria delle regioni
Sulle reti di distribuzione energetica
Salvo poi se c'è un blackout ad Hannover e rimaniamo senza luce in Calabria preoccuparci
Le reti di distribuzione energetiche non possono essere di competenza regionale perché se c'è una competenza che deve tornare ad essere che lo Stato è quello allora parliamo pure di federalismo ma stiamo attenti stiamo attenti a non determinare cui per il cittadino una situazione ancora peggiore rispetto a quella che c'era prima che si cominciasse a legiferare
In senso in qualche modo per avvicinare il cittadino il territorio e quindi decentrare federalismo
è una risposta se ovviamente semplifica e se costa di meno se al contrario compagni che finisce per costare di più credo che i primi che poi alla fine non era bisogno la necessità siamo di cittadini contribuenti
Grazie
Allora CELIP telegrafico facciamo
Domanda sala grafico Tatti cinque lei ha rivoluzionato concerto dalla destra iniziali globalmente con l'ormai riconosciuto come un partito democratico pienamente
E Fini e compiuta questa regolazione punizione o qual è il prossimo passo
No io credo che ormai Alleanza Nazionale sia non solo italiana
In tutta Europa riconosciuta per quello che c'è un partito che ha sicuramente delle radici di destra poi bisognerebbe capire cos'è la destra ma comunque una visione della società e della vita
Legata ad alcuni valori
La vera grande sfida culturale è secondo me dimostrare che proprio questi valori che sono valori che appartengono a pieno titolo ad una tradizione sono i valori indispensabili per dar vita ad un grande cambiamento
In termini più espliciti qualcuno continua a pensare che destra voglia dire difesa dell'esistente conservazione Nostalgia
La nostra grande scommessa è dimostrare che i valori della destra sono gli unici valori indispensabili per garantire un effettivo cambiamento cioè rompere l'equazione fasulla sinistro quale progresso sinistro quale giustizia sinistro quale domani migliore e cercare di scrivere l'equazione vera
Che è di destra che significa garanzia di un domani migliore perché significa garanzia di conservazione di alcuni valori ma di profonda trasformazione della Società Italia
Comunque io mi riserverei soltanto l'ultima battuta finale
Allora abbiamo visto un profilo riformista io mi domando visto che gli esempi stranieri sono stati numerosi Sarkozy per alcuni versi Cameron per altri anche Schwarzenegger il governatore della California la quanto ceti anima ardente che cresce all'interno di Alleanza Nazionale
Center verde intende la difesa dell'ambiente ma ovviamente la certezza che al centro dell'ambiente c'è la persona
Molto non c'è ombra di dubbio che dobbiamo garantire ai nostri figli di
Poter vivere in un mondo pulito
In un ambiente accogliente ma ricordiamoci che l'ambiente non è come quelle figurine del presepe che stanno sotto una cappa di vetro bellissime ma inavvicinabile l'ambiente va difeso perché noi siamo al centro dell'ambiente
E quando dicono intendo noi persone con la nostra vita vasta famiglia con la nostra impresa quindi nessuna logica di tipo bucolico la difesa dell'ambiente totem intoccabile nessuna batta l'altero perché se cade l'altro l'ecosistema sì rovina
Per fare l'autostrada bisogna volte a tagliare gli altari per fare i tunnel viene bucare le montagne e possibile un progresso rispettoso dell'ambiente non c'è contraddizione tra una politica di innovazione e la tutela dell'ambiente
Se non inchini faccio mia una nota e formidabile definizione della politica francese considera i verdi per quello che effettivamente sono cioè dei cocomeri verdi fuori e Rossi libiche cioè
Nel senso che ritratti difesa dell'ambiente
Dicendo sempre e solo no perché sono le posizioni ideologiche dell'attuale ministro Pecoraro Scanio i nostri Berti
Allora direttore nella testa del futuro la centralità dell'ambiente intesa come grande opportunità per migliorare la qualità della vita e grande opportunità anche per il business diciamolo francamente
Perché il turismo in molti casi è legato alla difesa dell'ambiente alla qualità della vita l'ambiente da questo punto di vista sì la logica per la quale non si deve fare nulla
Se si va ad intervenire sulla natura no perché quella è una logica non contraria allo sviluppo da una logica tutta prigioniera di una dimensione se volete di tipo culturale che non ci appartiene
Felice
Dente di Regione Lombardia impegnata ormai da anni ha seguirei i problemi degli imprenditori della comunità
Bresciana e lombarda e credo che sia anche per questo motivo che sia stata scelta la nostra città per sviluppare di batter sui temi così importanti come quelli che abbiamo dibattuto
Fin da ieri quindi se la politica è chiamata confrontarsi con le sfide dello sviluppo credo
Credo davvero che sia importante individuare le priorità in grado di garantire al nostro Paese ma soprattutto alla Lombardia che locomotiva economico-produttiva
Del nostro Paese nel ruolo di capofila di eccellenza a livello nazionale per questa ragione ho voluto intervenire per prima per cominciare a focalizzare perno in Regione Lombardia quali sono queste queste priorità senz'altro competitività crescita concetti questi che a mio avviso rappresentano l'estrema sintesi di uno status che ha sempre conta contraddistinto la nostra economia e il tessuto produttivo
Competitività e crescita che sono concetti poi interdipendenti e che possiamo considerare le istruzioni per l'insuccesso
Separato e l'innovazione
Innovazione e far crescere e crescere per essere competitivi proprio
Caro
Grazie
Proprio sul vino sull'innovazione deciso di puntare il governo
Di Regione Lombardia proprio perché siamo consapevoli e con noi tutti gli autorevoli testimoni della comunità civile che la Lombardia possa debba guidare la ripresa dando un nuovo e durevole
Significato allo sviluppo negli ultimi dieci anni abbiamo così contribuito a a dare basi solide di un modello che essa declinare le opportunità di crescita mettendo al centro la persona e le libertà di agire restituendo così fiducia
Fiducia sia sistema di piccole e medie impresa che sta rapidamente evolvendo sì l'abbiamo visto anche dai dati di ieri sia ai grandi gruppi industriali entrambi tra l'altro presenti nella nostra realtà non solo bresciani ama lombarda la Lombardia ha fatto quindi propria la scelta strategica operata dall'Unione europea con il consiglio di Lisbona e vuole dare il proprio contributo per posizionare il nostro continente tra le più avanzate economie basate sulla conoscenza e ne abbiamo parlato anche agli stati generali dell'economia
Abbiamo celebrato a Brescia la conoscenza come elemento di crescita e di sviluppo delle nostre in prese e credo che sia significativo dire che la Lombardia è al primo posto come performances nel settore scientifico anche per numero di grandi imprese innovative
Basti pensare che quasi la metà dei brevetti italiani sono di provenienza lombarda
Siamo la Regione che in Italia investe di più e ricerca circa tre miliardi di euro corrispondenti a circa il trentacinque per cento di quelli nazionali di cui circa settantacinque per cento di provenienza privata
Significativo credo e anche la prima per numero di addetti trentadue mila
Il venticinque per cento di quelli italiani
Vogliamo offrire agli imprenditori che sono disposti ad investire su questi progetti l'opportunità di innescare le ha la creatività e la competitività
Non a caso la settimana scorsa il Consiglio regionale della Lombardia ha proposto
Attraverso l'assessore Massimo Corsaro anche di alleanza nazionale che partecipava ad una tavola rotonda nella seconda metà di questa mattinata
Un progetto di legge oggi legge da una settimana legge sulla
Sulla competitività e alla Lombardia vuole investire per sempre più competitive appunto le nostre le nostre in impresa
Ma
Siccome sono schietta mi chiedo nonostante nonostante la tecnologia la ricerca e l'innovazione come come fa l'azienda ad essere competitiva se non riesce a correre sui mercati a causa dell'ingessatura infrastrutturale burocratica che ne blocca letteralmente l'operosità
E la gestione efficace delle risorse perché
Fino adesso abbiamo parlato solo di cose positive in Regione Lombardia ma c'è di fatto una problematica contro la quale ci ormai ci battiamo danni a fronte di illustri personalità che costituiscono poi questa tavola rotonda io vorrei porre l'attenzione anche su questi fattori che a mio avviso sono inscindibilmente connessi con la competitività che mi sembrano fondamentali affinché la nostra economia
E le nostre imprese possono muoversi verso il futuro della Lombardia e dell'intero Paese
I lavori di oggi alla presenza appunto del degli esponenti di spicco di Ferrovie dello Stato di Società Autostrade a maggior ragione credo ci consentiranno ne sono certa
Di avere con chiarezza sotto gli occhi
I nodi che sono ancora da sciogliere mostrando i ritardi che ancora purtroppo permangono nell'affrontare la nostra situazione infrastrutturale ed evidenziando
Le scelte che non sono più rinviabili ieri a tutte le tavole rotonde che si sono susseguite è stato detto che una scelta non fatta oggi
Implicherà al futuro dei prossimi dieci quindici anni c'è stato spiegato che se oggi dovessimo decidere
Di aprire una centrale nucleare non potremo aprirla non si aprirebbe prima di quindici sedici diciassette anni quindi
Questo spiega quanto fondamentale sia a vere la capacità e la voglia come politica di dover di dover decidere
I costi credo del non fare sono certamente più alti del fare che cosa intendo dire
Io credo che non sia più sostenibile quando si parla di infrastrutture
Portare alcun tipo di dilazione rispetto ad una situazione in cui credo lo sappia bene Confindustria e lo ha detto ieri in più occasioni tutte le regioni dal Nord soffrono di una carenza forte sia per quanto riguarda le autostrade noi abbiamo uno punto ventitré chilometri per dieci mila abitanti contro l'uno ottantotto della Baviera abbiamo due punto zero otto in Catalogna e due dieci a Ronaldo
Sia per quanto riguarda la questione delle ferrovie due punto sessantacinque chilometri per abitante
In regione Lombardia contro il quattro sessantacinque di Ronaldo occorre notare peraltro a questo proposito come le dinamiche di mobilità delle regioni dal Nord siano in linea con quelle registrate in Europa dove dal mille novecentosettanta ad oggi i trasporti sono più che raddoppiati ovvero sia più centottantacinque per cento
Per le merci e più centoquarantacinque per cento per le persone
Per questo la Lombardia
Ha voluto insieme alle altre Regioni del Nord a sottoscrivere un accordo per porre l'attenzione pubblica e quella del governo centrale
Le infrastrutture prioritarie che è indispensabile realizzare al più presto abbiamo voluto ricordare lo dicevo prima che i costi del non fare grandi opere sono superiori a quelle di bel farle lo dicono i numeri di una recente ricerca conto condotta da DC finanza d'impresa l'immobilismo infrastrutturale costerà al Paese qualcosa come duecento miliardi spalmati nei prossimi quindici anni il discorso chiaramente vale anche direi soprattutto per una regione come la nostra
Per un per il nord del nostro Paese essendo questo noi davvero un motore d'Europa è stato calcolato che un'autostrada di rilevanza regionale
Ad esempio di cinquanta chilometri d'un costo di investimento di uno punto sette miliardi di Euro costerebbe circa quattro punto nove miliardi di euro è il caso ad esempio della BreBeMi
Non farla costerebbe circa novantotto milioni di euro a chilometro
Si tratta di una cifra impressionante e che tiene conto dei rilevanti benefici che deriveranno dalla sua costruzione in termini di tempo risparmiato diminuzione di incidenti
Vite umane
Persone che rimangono vittime di incidenti sempre più gravi per non parlare della riduzione di inquinamento vi vorrei ricordare che la Pianura Padana è una delle zone critiche a livello di inquinamento più delicata a livello mondiale
Non più europeo mondiale
La Regione Lombardia è in infrazione con l'Europa sia per quanto riguarda l'inquinamento dar via sì sia per quanto riguarda lo sanno i miei amici agricoltori l'inquinamento da nitrati là dove danno erroneamente responsabilità più al settore agricolo che a tutti che a tutti gli altri
Io credo che questi questi dati ci dicono ancora una volta una cosa che non è uno slogan ma deve essere un impegno un impegno che anche da questo tavolo deve partire ovvero sia che la BreBeMi deve essere fatta che a tutti i livelli noi ci dobbiamo impegnare al di là dell'appartenenza politica di Cuesta o di quella parte
Khamenei che mi piacerebbe che potessero rimanere infila in coda sull'A quattro solo coloro che sono contrari ma ci sono anche quelli come la sottoscritta che e dodici anni che si fa questa strada a suo rischio e pericolo sapendo sempre più o meno quando entra al casello di Brescia Ovest
Ma scommettendo a volte facendosi il segno della croce su quando uscirà dalla barriera di Milano e finte la perdita di tempo e dalla sottoscritta
Credo che
Il il costo sia basso ma quando il tempo perso è quello di un camion che trasporta merci
O di gente che deve andare a lavorare bene questo diventa certamente un problema di tutti un problema di cui tutti dobbiamo davvero renderci conto che preoccupante allora a questo punto è se pubblichi i pubblici amministratori
Non si prendono a cuore la qualità della vita dei propri cittadini
Dico che un ministro
Se competente e a cuore lo sviluppo del proprio Paese non può dire che ha bisogno di un anno per studiare il problema della talpa
Che deve pensare ancora qualche mese per capire se la BreBeMi è importante o no tenendo ferma l'Italia mentre i Paesi che ne abbiamo vicino certamente non meno sensibili problemi ambientali certamente non solo non si fermano
Ma corrono la mobilità io credo che debba essere vista anche come libertà dei cittadini
Perché al dibattito politico infatti non si trasformi come spesso avviene in scontro ideologico corre credo porre in primo piano cosa sta dietro la sfida della mobilità la costruzione della pre della BreBeMi
Della Pedemontana o della tangenziale Esterna di Milano non è un braccio di ferro tra schieramenti politici di diverso colore bensì tra modi diversi di rapportarsi al problema della mobilità io credo che sviluppare la mobilità significa per noi trovare le forme più avanzate e sostenibili per favorire la libertà il movimento delle persone i problemi posti da lentischi dall'intensificarsi della moglie mobilità possono essere affrontati con la logica del pianificatore con quella di chi promuove la libertà di Di Centa
La sfida credo che i soggetti politici pubblici
Hanno di fronte a quella di rendere convenienti per il singolo consumatore in modi di trasporto più virtuosi come dice il libro bianco dell'unione europea e questa è una sfida che noi ci sentiamo di cogliere a tutti i livelli e a tal proposito alla luce dei fatti come come possiamo guardare in faccia a Quattrocchi proprio quel consumatore sesso studente imprenditore casalinga artigiana qui dovremmo garantire una reale possibilità di scelta rispetto un rispetto sincero per il suo lavoro
Lavoro che tra l'altro voglio ricordare contribuisce anche al benessere dell'intera regione oltre che del paese che spesso viene davvero boicottata dall'inefficienza di mezzi infrastruttura adeguati volendo fare un esempio molto pratico e chiaro prendiamo la persona lo dicevo prima che lavora a Milano ma che per sua sfortuna viti qui a Brescia come ad esempio la sottoscritta
A meno che non possiedo un elicottero per arrivare a destinazione può scegliere tra viaggi in automobile sull'A quattro oppure il treno a questo punto il pre ridico che se non si voglia impiegare due o più ora imbottiti nel traffico autostradale delle ore principali cosa che a me succede regolarmente
Quel giorno dovrà preferire il treno
Ma mi voglio chiedere molto schiettamente qualcuno di voi ha mai preso un semplice il treno Intercity sulla linea Milano Venezia in seconda classe nell'orario di punta come la stragrande maggioranza dei pendolari fa tutte le mattine
Io credo che la situazione sia al limite della sopportabilità e non lo dico con intento di polemica
Ma con la più serena oggettività
Io credo che da questo punto siamo messi male non solo una le nostre merci non riescono a circolare ad una velocità competitiva
Ma anche le nostre risorse umane vengono fortemente penalizzate da questo status pigro e decadente con incentiva di certo la crescita economica e sociale al contrario invece alimenta
Un diffuso malcontento ed una sfiducia nel nostro paese non è perché non era disabili in altri stati membri nostri competitors che come dicevamo prima non solo non si fermano a guardare noi che siamo fermi ma corrono e non è certamente il mio interesse colpevolizzare qualcuno o andare d'individuare come spesso accade in politica un capro espiatorio io credo che sia oggi ci sia oggi da prendere un impegno appunto su che cosa fare allora l'impegno
Che noi dobbiamo metterci credo una lingua l'impegno di questi due giorni sa quello di una politica cambia da un lato il coraggio di coinvolgere tutti gli enti e i soggetti pubblici e privati
Con non necessariamente una concertazione ma una condivisione in un principio di sussidiarietà che da anni stiamo impiegando e dall'altro qual però avere la capacità di scegliere di fare scelte la politica deve sapere come ha detto in in apertura ieri presidente Bettoni deve avere sempre più Nostalgia del futuro
Nostalgia dalla voglia di di guardare è avanti per troppo tempo io per prima ci siamo occupati come politica tutta anche soprattutto purtroppo a livello economico di correre ai ripari
Oggi la politica esattamente come il mondo dell'impresa deve avere il capo la capacità di programmare il futuro per sapere come investire le proprie risorse
Ecco credo che questa sia la ricetta che anche Alleanza Nazionale vuole dare con questo con questo contributo che mette là dove governa come l'esempio con voluto portare di esperienza in in Regione Lombardia che non è la regione dove tutte le cose vanno meglio nella regione dove gli imprenditori cittadini pretendono di più quei cittadini sono stati abituati da una pubblica amministrazione che al di là della questione ideologica normalmente ha lavorato bene ed hanno sospettano qualche cosa di più
Perché altrimenti ci tirano le orecchie e dunque per questa ragione
Se non si fa l'autostrada in Calabria lo danno per scontato se non si fa qui la gente si arrabbia per questa ragione l'impegno anche oggi ripeto di coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati e cominciava a dare la propria ricetta che non può partire dall'impegno di voler fare le cose chi sbaglia chi chi fa debiti prende delle decisioni a volte sbaglia ma credo che i cittadini sono preferiscono dover prenderà atto di qualche errore piuttosto che stava a guardare chi non decide mai
Che l'impegno nostra quello invece di cominciare a decidere
Bene intanto Bongiorno grazie ancora a voi tutti di essere qui stamane per questa seconda giornata
Che dedichiamo al secondo asse su cui il documento di Alleanza Nazionale
Ha inteso rivolgersi agli imprenditori al mondo economico e al mondo sociale per tratteggiare una nuova idea di sviluppo nel nostro Paese e per costruire insieme attraverso un confronto
Serio
E un aggiornamento anche di analisi rispetto ai cambiamenti che sono in atto i costruire un nel percorso di politica industriale nel nostro Paese
Fai bene la giornata di oggi va già introdotto parlando in particolare della regione Lombardia il vicepresidente Viviana Beccalossi riguarda proprio il tema che attiene a come costruire lo sviluppo territoriale
E come creare un contesto nel quale le imprese possano effettivamente acquisire una grado di competitività che le faccia reggere sul mercato interno e sul mercato internazionale
Il secondo asse non può che riguardare evidentemente quando parliamo di contesto ieri abbiamo parlato della importanza di scelte energetiche decisive
Oggi parliamo di quanto sia sostanziale per un'impresa operare in un sistema infrastrutturale che supporti sostanzialmente la loro capacità competitiva
Bene io credo che questo sia un tema che in qualche modo dobbiamo anche con un grande sforzo da parte nostra
Depotenziare di aggettivazioni e di colorazioni politiche quando si parla di infrastrutture in un Paese serio che in un Paese che guarda al futuro che vuole intervenire concretamente in questo settore
Non dovremmo aprire divisioni di natura ideologica
Purtroppo il nostro è uno strano Paese
Dove il residuo ideologico si trasferisce anche sul tema delle infrastrutture creando una terribile commistione che dà luogo poi a quei veti incrociati cui si riferiva anche con particolare riguardo ad alcuni segmenti che riguardano le infrastrutture lombarde proprio Viviana Beccalossi
è per questo motivo che con il precedente governo avevamo cercato in qualche modo di fotografare le criticità
Che accompagnavano la costruzione di un sistema integrato di sviluppo locale
Avevamo tutti trovato un punto di incontro su alcuni deficit decisionali che riguardavano le grandi scelte infrastrutturale nel nostro Paese ma anche alcuni sistemi che si erano terribilmente complicati grazie anche a quella concertazione
Portata fino all'ennesima potenza che di fatto poi si risolveva in un sostanziale rallentamento di qualunque decisione e quindi una sostanziale annullamento di qualunque possibilità non soltanto di dare all'investimento la redditività che occorre sapendo che l'investimento
Non ha non è legato ad un fattore tempo invariabile ma è connesso evidentemente a un determinato tempo un imprenditore nel momento stesso in cui investe deve sapere esattamente quali sono i tempi di realizzazione di un'opera
Altrimenti il rischio è troppo e troppo alto e troppo evidente
E per questa ragione che è nata la legge obiettivo
Io voglio dire oggi perché è stato già citato il ministro Di Pietro che proprio qualche giorno fa in un'audizione
Alla Camera
Di Pietro si è trovato in una situazione un po'particolare per la verità non è una novità per questo governo
Ma forse lo è per Di Pietro una ministro molto effervescente il quale a un certo punto ha dovuto ammettere che la legge obiettivo anche se presenta qualche aspetto critico nella sua complessità è una legge che ha funzionato ed è una legge fatta bene
Perché è una legge che innanzitutto ha tolto di mezzo quella rallentamento che sostanzialmente si registrava a livello di Conferenza di servizio
Quando la conferenza di servizio anche lì nata a suo tempo con buoni auspici nel tentativo di razionalizzare
Le decisioni e farle convergere l'unica sede in modo che si potesse poi procedere alla realizzazione dell'opera pubblica
Di fatto non era nient'altro che il luogo dove se diventavano le decisioni venivano rallentati ognuno continuava vede mantenere in sé
Una potere autorizzatorio che sostanzialmente non faceva assolutamente fare alcun passo in avanti alla realizzazione dell'opera pubblica
La legge obiettivo
Non abbai passato questo sistema costruito un sistema completamente nuovo che in qualche misura ci ha consentito di avviare quello che è stato definito non da noi
Ma da tutti gli osservatori il più grande piano di intervento infrastrutturale che ci sia stato nel dal dopoguerra ad oggi nel nostro Paese perché centoventicinque miliardi di investimento in questo settore non si erano mai visti
Sappiamo benissimo che occorrono ulteriori risorse
Ma quella era come dire il punto di partenza per cercare finalmente di affrontare il problema del ritardo infrastrutturale del nostro Paese non solo rispetto ai grandi corridoi europei
Ma anche rispetto alla capacità interconnessa Interna di muoversi delle aziende e questo è stato il primo elemento sul quale abbiamo fortemente insistito di Pietro l'altro giorno
Si è trovato di fronte ad una veemente reazione il riferimento alla TAV
Proprio di quella parte della sinistra radicale Rifondazione Verdi che gli contestavano il fatto di non voler comunque prendere atto della fallimento della legge Obiettivo
In un rigurgito di onestà intellettuale ammesso che invece la legge Obiettivo funzione
E anche detto ma voi non mi volete far costruire le ferrovie
Non mi volete far costruire le autostrade non mi volete far realizzare porti ma come faremo a camminare in questo Paese io aggiungo che probabilmente la prossima volta cercheranno anche di controllare la suola delle scarpe perché questo è il livello della ideologia a cui è arrivato una certa sinistra radicale che di fatto rischia di bloccare lo sviluppo del nostro Paese
E se anche rispetto a quel grande asse strategico che riguarda appunto la tazza
Noi siamo inattesa di una
Quasi certa non decisione
A livello di Conferenza di servizio di quel nuovo tavolo che è stato messo in piedi al ministero e tutto verrà rimandato alla decisione finale di Prodi con il rischio di uscire definitivamente
Dal meccanismo che evidentemente è stato concordato a livello europea voi capite in quale è difficile situazione si trova questo nostro Paese
E allora qui non abbiamo bisogno di concertazione
Abbiamo bisogno di una democrazia decisionale abbiamo bisogno di rimettere in piedi un rapporto corretto con tutti i soggetti che operano in questo campo che arrivi finalmente a decidere che cosa fare
Non possiamo più permetterci il lusso di disarticolare il sistema dei distretti che è stata una grande innovazione tra l'altro fortemente rafforzata all'interno dell'ultima finanziaria del governo Berlusconi quando abbiamo cercato di introdurre anche una concezione del distretto
Fortemente innovativa
Legata
A quel concetto di integrazione che fondamentali a quel concetto di filiera che fotografa anche la realtà di quel sistema produttivo italiano fatto di tante piccole e medie imprese
Che debbono fare condensa dal punto di vista della capacità di operare in un territorio in maniera tale da poter rafforzare il potenziale di crescita di quel territorio di poter essere internazionalizzate in un momento stesso in cui la globalizzazione ci pone dinanzi a sfide vie più selettive di è più complessa
E anche lì sui distretti c'è un non pensiero della sinistra c'è il tentativo di di strutturazione
E lo stesso riguarda il sistema dei trasporti che debbono oggi trovare della integrazione l'elemento centrale
Di connessione di questo sistema reticolare italiano dove evidentemente ancora oggi scontiamo il ritardo
Di interventi in alcuni settori penso alla portualità
Immaginata
Per troppo tempo come un luogo residuale non come quelle mento fortemente competitivo soprattutto dell'area del Mediterraneo ma che richiede una grande integrazione oggi abbiamo un sistema portuale che non è ancora interconnesso
Abbiamo una logistica integrata che fatica
A camminare in questo nostro Paese
E anche le aree più produttive come quella tra Lombardia rischiano di essere arie fortemente ingolfate fortemente congestionate perché non si riesce a portare avanti questa strategia di integrazione in modo tale che la mobilità possa essere finalmente affondata in termini fortemente innovativi
Questo è il tema centrale sul quale il nostro documento si sofferma
E sul quale interroghiamo oggi tanti amici che ci hanno onorato con la loro presenza sapendo che lo scenario infrastrutturale
è uno scenario decisivo per le sorti del nostro Paese e per la capacità di essere non solo all'interno dell'Europa per essere anche capaci di interagire con un mercato ben più ampio e ben più compresso se noi pensiamo quello che oggi accade nel Mediterraneo
E quanto questo mare stia per diventare ancora più centrale nell'economia mondiale
Soprattutto in vista del due mila undici ci rendiamo contro di come il ritardo italiano non sia più sopportabile
A questo si aggiungono altri elementi sul quale evidentemente Alleanza Nazionale poneva fra la tensione che sono i temi della liberalizzazione soprattutto con riferimento ai servizi pubblici locali e qui mi soffermo brevemente per dire
Che è mancata in questi anni anche una crescita culturale a livello amministrativo e a livello di autorità locali
Che in qualche modo inserisse
Elementi di pianificazione e di programmazione negoziata
Non fatta
Su dietro la logica della vecchia pianificazione che calava dall'alto e di fatto si bloccava perché non trova una rispondenza in quello che il territorio effettivamente poneva come elemento di confronto e di crescita ma una programmazione e una pianificazione abbottonata fatta dal basso con tutti i soggetti che debbono operare e che debbono creare sviluppo e creare condizioni di crescita del nostro Paese
Una pianificazione una programmazione strategica
Che implica evidentemente anche strumenti di di di natura diversa che consente anche di misurare la stessa sostenibilità ambientale io vorrei che su questo si aprisse un grande dibattito perché chi differente
L'ambiente lo deve fare anche con la capacità di guardare ad altre realtà che si sono mosse in Europa in Italia abbiamo faticato molto per introdurre l'ha voluto la valutazione strategica ambientale strategica che è qualcosa di completamente diverso dal via e che consente sostanzialmente
Di
Fare una verifica ex ante rispetto alle condizioni di crescita e di sviluppo di un territorio misurando anche come dire il fattore economico che all'interno della redazione di una grande opera o di una piccola e media opera in un territorio questa è una cultura amministrativa diversa
A volte noto un grande ritardo rispetto a quello che l'impresa pone oggettivamente come necessità di contesto nel quale poter operare
è una cultura amministrativa che ritarda accogliere anche queste opportunità in termini di sfida di crescita di qualità della politica
E in fondo attraverso questo nostro documento attraverso il dibattito la riflessione che oggi apriamo anche con il le relazioni di Giorgetti e Martinat e noi vogliamo puntare su una nuova qualità della politica anche su quel terreno delle infrastrutture
La cui il cui elemento diventa sempre più decisivo per le sorti del nostro paese grazie
Parola Giorgio
Per la parola io perché sono o la capacità di essere lungo e anche breve quando voglio
E quindi cercherò di essere breve proprio per rispetto ai nostri illustri ospiti che poi devono fa la tavola rotonda
Però credo sia indispensabile
Puntualizzare una serie di cose io partirei da questo dato
Trent'anni dopo
Perché dico trent'anni dopo
Nel mille novecentosettantasei nasce il primo monocolore democristiano con l'appoggio ufficiale del Partito Comunista Italiano
E nel mille novecentosettantasei l'Italia fa la prima legge demente
Ripeto demente
Su il piano delle infrastrutture cioè fa una legge in cui si dice in Italia non si costruiranno più autostrade eravamo la prima nazione europea la Viviana prima citato se i dati su ferrovie e Autostrade
Eravamo la prima nazione europea sul sistema autostradale e ferroviario trent'anni dopo siamo la sesta la settima
Nazione europea sul sistema autostradale ferroviario
Appoggio strano il PC non l'ho detto a caso
Trent'anni dopo non l'ho detto a caso
Oggi dilettanti allo sbaraglio tre questo governo che ci su governo e dilettanti allo sbaraglio stanno tentando di bloccare che ci stanno riuscendo
Tutto un sistema infrastrutturale
Di cui l'Italia no la Lombardia anche la Lombardia il Piemonte
Il Veneto ce ne sarà bisogno
Perché è un fatto ideologico amici miei
è un fatto politico
è inutile che ci stupiamo esso si stupiscono coloro che hanno votato a sinistra l'avevano detto l'hanno scritto
Il bloccare la BreBeMi eccome tentare bloccare il MOSE come aver bloccato l'alta velocità il continuare a discutere parlare
Perché la sinistra radicale esso si chiama così un'auto scavano comunisti e basta
E sono rimasti gli stessi poi qualcuno ha capito che era caduto il Muro di Berlino era finita un'epoca una storia
Uno che fa il ministro degli Esteri adesso non tira più le molotov fa si è messo un po'sia lucidato un po'ma
Ha capito che non potrà fare a continua a fare il comunista quindi anche lui ha cambiato un po'idea eccetera
Ma tutto il resto non ho ancora capito ma è parte determinante di questo governo
No io credo che per risolvere i problemi
Innanzitutto sia quello il primo problema coi mandarli a casa più fretta possibile
Perché vedi tua Moffa situano hai citato Di Pietro Di Pietro ragazzi viene a fare le audizioni in Commissione dice che la legge obiettivo è una buona legge dopodiché si comporta da demente
Cioè esattamente al contrario di quello che dice perché se la legge obiettivo una buona legge ci deve spiegare perché la Repubblica italiana grazie a Di Pietro e a Prodi perché il vero mandante Prodi fa un'operazione da Repubblica non italiana ma delle banane
Perché nel Milano due mila uno noi siamo andati al Governo
Con un sistema autostradale tra stato privatizzato da loro signori
Con Di Pietro e Prodi
Non voglio discutere se la privatizzazione è stata buona o cattiva
Se i contratti delle concessioni erano onerosi per il popolo italiano
Ma non essendo Repubblica delle banane amare pubblica italiana come sa all'amico Mario Baldassarri abbiamo rispettato quei cinque anni quei contratti forse uno Rossi ma che i contratti sono arrivano i dilettanti allo sbaraglio Di Pietro in primis Prodi mandante che vuole rio rizzare l'Italia del sistema del trasporto pubblico
E cosa fanno cambiano le carte in tavola
Oggi noi abbiamo il sistema autostradale ingessato
Cara Viviana BreBeMi avrebbe Michele come il sistema del se vuol far Di Pietro non si faranno e BreBeMi né per Bombay fosse proprio nulla
Perché e non si può pensare che lo Stato italiano ha più soldi e lo sappiamo tutti pone a pochissimi
Come si può uscire da un sistema con lo Stato che ha poco denaro in un modo solo utilizzando denaro dei privati come si fa a cominciare i privati a investire il denaro quando si dice scusate tu hai una concessione in mano che dura venti trent'anni a queste condizioni ma io ne frego scambio il coso cambio al Regolamento
Ti straccio il tuo contratto dice non mi interessa più se tu hai versato dodici mila miliardi nel novantotto per a questa l'autostrada che me ne frega ti cambia la regola in gioco e via cosa mi interessa se il contratto è scritto che il cinquanta sessanta per cento lo puoi costruire in house con letture società controllate lo costruisce Pedullà
E allora noi troviamo un privato italiano o straniero che venga in Italia dice qui ci sono un miliardo di euro dieci miliardi di euro da investire
Noi avevamo modificato abbiamo modificato il sistema del project Ciampi
In modo serio
Con la centosessantasei del due mila e due
Non abbiamo introdotto un sistema della così detta prelazione e il sistema oggi italiano del project financing e già il sedici virgola sei per cento di tutte le opere pubbliche fatte fino a ieri
E non è poca cosa sono svariati miliardi di euro tutti gli anni che vengono investiti dai privati in questo sistema
Come intendiamo proseguire ecco perché il problema progettare il futuro lo si diceva ieri lo si dirà anche oggi
Oggi bisogna prendere delle scelte politiche come non gli han preso come forza politica Alleanza Nazionale dicendo
Noi siamo per il nucleare siamo per arriva realizzasse rigassificatori eccetera eccetera perché bisogna oggi decidere quello che si verrà a costruire domani
Che si vuole tempi anni fare ferrovie fare strade autostrade costruire ci vuole anni qualche volta dieci quindici anni ma se non si progetta il futuro si programma futuro oggi non avremo più futuro e allora come si può uscire da questo sistema
Vedete il sistema del project e certamente importante ma non risolve
Il dato fondamentale sulle grandi soprattutto grandi infrastrutture voglio citare
Una ma potrei citarne decine di altre
La Orte Ravenna
Che è l'autostrada trasversale ma potremmo parlare della BreBeMi sette se ti interessa
Sono Investimenti dove uno dice costo dieci miliardi di euro il privato dice cinque li metto io nel mio progetto cinque mette lo Stato Postal cioè non tengo moneta
O quattro le metto io
E tra rimetti tu secondo il tipo di opera e lo Stato continua a dire non ci sono soldi
Come si può uscire da questo tipo ti sistema io credo che uno dei modi per non caricare riportiamo tutto il discorso io parlo agli operatori del settore e quindi mi capiscono perfettamente noi non possiamo caricare il debito allo Stato tredici abbiamo la comunità europea ci strappa la giacchetta
Possiamo caricare il debito sull'opera
Mi spiego meglio
Se si autorizza un operatore privato in project
A fare un'opera da un miliardo cinque dieci quello che è il valore esige il cinquanta sessanta per cento
Lo cacci tu
Il trenta quaranta cinquanta per cento del debito che rimane non è a carico lo Stato che non potrebbe né pagarlo perché non può sforare i parametri di Maastricht
Ne carica arso come debito futuro sempre lo disconosce Maastricht viene caricato sull'opera
Cioè si autorizza il privato a caricare sull'opera che comunque vale di più
Per il cinquanta per cento viene pagato nel corso di trenta quarant'anni
A caricare addebito questo importo
Che permetterà al concessionario futuro di caricarsi questo debito entrar Marotta per prossimi trenta quarant'anni certo è un'idea un po'innovativa certamente ma credo sia l'unica idea
Di cui mi son permesso di confrontarmi anche con illustri personaggi di banche italiane
Che è andato il loro assenso su operazioni di questo genere
Che stanno in piedi economicamente e finanziariamente per risolvere forse uno dei grandi nodi eccetera
Ma tutto questo vedette
A un problema
Che ci vuole la volontà politica per uscire da questa strettoia
E allora Alleanza nazionale a questa volontà politica fa queste scelte fa queste indicazioni
No stavolta politica del se poi suffragata possibilità deve tornare a governare perché se rimangono i dilettanti allo sbaraglio questa povera Italia non ora presente ma soprattutto ora futuro grazie
Un giorno tutti cercheremo di essere rapidi e penso che partirà anche la tavola rotonda di qui a qualche minuto
Il tema che volevo trattare questa mattina il tema della crescita delle reti per le imprese questione strategica questione di dibattito nazionale che ne vogliamo riprendere con particolare attenzione efficienza di un paese si valuta del suo livello di competitività
Oggi in Italia nonostante una significativa evoluzione in tal senso il tasso di crescita e di sviluppo subisce significativi rallentamenti per svariate causa i tanti modelli di sviluppo presenti nel Paese devono ricondursi Secondo danza nazionale in modo definitivo e costante di un'unica regia generale che sia in grado di integrare dal Muniz are fra essere molteplici innovazione tecnologica e l'organizzazione di impresa e le capacità imprenditoriale
Negli ultimi cinque anni a fronte di una competizione internazionale ci si è resi pienamente conto che fare rette non è più uno slogan ma una regola precisa cui attenersi non solo per superare momenti di crisi
Ma soprattutto per portare conforto e contribuito al prodotto le capacità italiane nel mondo
L'esempio dei distretti industriali qui largamente rappresentate oggi emblematico di una realtà che nel tempo riuscite a crescere ma non sempre in talune situazioni riuscita proprio fare rete
Nella misura in cui l'incremento di competitività si attua attraverso innovazione tecnologica la realizzazione dei prodotti più alto contenuto tecnologico richiede un'attività di ricerca e sviluppo che volto alla pure elevata capacità innovative dei distretti
Anche di quelli più grandi ed evoluti c'era necessità quindi di cercare di fare insieme ad altri c'è bisogno di integrare le conoscenze contestuali con conoscenze codificate da te lo scopo che devono essere prodotte direttamente in loco attraverso integrazione Settore Tecnico tipico del distretto il sapere scientifico tipico dei laboratori di ricerca sulle tecnologie
Abbiamo avuto quindi una fase di grande sviluppo e di grande riconoscimento anche in sede europea laddove è stato sono state dedicate sessioni specifiche del Consiglio europeo di Lisbona dal Consiglio europeo di Göteborg su questi argomenti
Quella sorta di buona volontà reciproca che ha permesso ai distretti loro esordi di svilupparsi oggi non è più sufficiente e per questo lo stesso progetto della Federazione dei distretti che si sostanzierà con una serie anche di iniziative nostre formazione
Legate le relezione
Con le incentivi ci sono politica induce a ragionare aziona comunitaria è sicuramente un passaggio molto importante
In cui anche Alleanza nazionale chi crede un progetto che porterà la federazione la possibilità di arrivare a forme di aggregazione che siano in grado di superare gli svantaggi derivanti dalle piccole dimensioni dell'impresa
La collocazione dell'impresa in Rete la strada maestra per superare i limiti della piccola dimensione le imprese più piccole non quelle Mede continuano a crescere dimensionalmente ma allo stesso tempo indica che pesi Italia in cui purtroppo dimensione dell'impresa
Non sempre legata dimensioni
Me elevate ha necessità di intraprendere una strada di in crescita anche dimensionale e competitiva
è necessario pensare una politica che preveda l'integrazione dei piani territoriali immaginare un progetto complessivo integrato di sviluppo locale
Non solo in linea generale ma anche legato a quelli che sono i temi stretti dei benefici dell'integrazione tra più livelli occorre a questo punto mette in evidenza che anche in alcune aree del Paese
In cui non sono rinvenibili modelli organizzativi improntati lo schema dei distretti produttivi si fanno largo sempre di più nuovi processi di cui dobbiamo tenere inesorabilmente conto reti di relazione tra imprese capaci di avviare all'interno delle comunità locale
Processi di apprendimento di sviluppo di nuove conoscenze di circolazione dell'informazione di collaborazione
Il territorio nazionale diventa sempre più innervato di Gela comunità vale a dire comunità agli individui di impresa è fortemente radicati nella propria specifica dimensione locale che non solo rilevano gli elevati livelli di coesione proprio dei distretti e che si organizzano intorno imprese capofila ma che manifestano comunque forme interessante di aggregazione
Di fronte alle trasformazioni nel senso di disorientamento che pervade tenente molti realtà distrettuali sempre più l'attenzione si concentra sull'esperienza dei che l'asta dei sistemi di attività industriali e terziarie
In cui alcune risorse intangibili quali la conoscenza la capacità di coordinamento di cooperazione fra impresa e tessuto locale assumono una rilevante determinante per lo sviluppo e su cui intendiamo investire
I territori sistemi di impresa si vanno trasformando rapidamente
Le più consolidate forme di aggregazione mutano a seguito delle sollecitazioni provenienti dall'esterno così come appare in molti distretti industriali
D'altra parte non aggregazione più o meno forti più o meno durature fanno la comparsa sul loro territorio in questo scenario caratterizzato dal rimescolamento alle forze competitive che mi avevano questo sistema produttivo complessivo
Risulta difficile individuare nuove aree produttive sulle quali scommettere
E territori capaci di fungere da capofila nei processi dello sviluppo locale così come era possibile fare negli anni ottanta come hanno fatto molte amministrazioni locali regionali in quel quadro era comunque più nitido
Questi anni processi di coesione sono stati assicurati generati dal doppio meccanismo da un lato l'azione di leadership esercitata da poche aziende che all'interno di una avendo assunto un ruolo guida per altre dall'altro l'azione di coagulo di interessi diffusi
All'interno dei distretti delle reti la linea sulla quale muoversi intendiamo muoverci potrebbe essere quella della massimizzazione dei vantaggi possibili rendendo ad esempio non occasionale ma continua ed organizzata la formatura dei servizi l'impresa
Consentendo alle aziende di concentrarsi sui problemi della produzione della come ce l'esazione
Ai distretti potrebbero essere affidati lo ricordavamo fa prima lo sforzo fatto da Scorsese finanziare ulteriori compiti diretti scavando punto l'impresa da una serie di incombenze superando gli appesantimenti burocratici
Che attualmente vanno ulteriormente ad appesantire rapporto con istituzione pubblica
è evidente che un altro tema fondamentale è stato quello del sostegno infrastrutture su cui non voglio ripetere così le questioni già poste dei miei colleghi superamento del nanismo delle nostre imprese
Risulta quindi essere un elemento di svantaggio competitivo notevole e quindi un altro degli elementi di interesse nazionale su cui è necessario lavorare
Nei prossimi anni moltissime imprese dovranno affrontare appunto il passaggio generazionale la rilevanza di questo dato evidenzia una marginale appunto sopra densa di imprese condotte dalla generazione successiva quella del fondatore
E questo è un elemento che non può essere più trattato con interventi in qualche modo spot deve essere trattato all'interno di un contesto fiscale di disciplina di diritto complessivamente organico
Dobbiamo quindi immaginare un percorso che porti le famiglie che hanno fatto costruire che hanno fatto crescere in questi anni le imprese
Ad immaginare un passaggio generazionale che veda una crescita dimensionale la prospettiva vera di presenza sul mercato in termini più semplici
Sostenere la piccola e media impresa significa incentivare la modernizzazione dei processi produttivi
Di processi distributivi delle politiche di mercato di posizionamento nell'arena globale attraverso l'incorporazione ricorso dal terziario avanzato elevata qualità incentivare rafforzare le reti produttivi modelli organizzativi di Statale
Migliorare il sistema di incentivi a favore della piccola impresa
Sostenere i processi di internazionalizzazione migliorare il sistema del credito con uno sforzo congiunto con le banche e con le autorità pubbliche
Le seconde più trasparenti ed efficienti nell'interlocuzione con appunto i servizi del credito insomma un progetto complessivo che veda il lo stato contribuire per fare crescere la competitività e la capacità innovativa delle nostre impresa insomma ne vorremmo proporre la necessità proprio di varare un vero programma per la competitività per l'innovazione è tema che l'Europa ha già affrontato e staff contando
In Europa è appena stato approvato un piano europeo due mila sette due mila tredici che riguarda il tema della competitività dell'innovazione
Con risorse stranamente ingenti che potranno essere disponibilità degli Stati in relazione Progetti che tengano conto di necessità equilibri sviluppo del territorio
Inserire quindi programma nazionale per l'innovazione e l'imprenditorialità che affianchi l'impresa che ma soprattutto quelle più piccole la loro scommessa però compiuto sviluppo è quanto mai opportuno e necessario chiudo per rispetto
Ai gentili ospiti che vogliono partecipare alla tavola rotonda tagliando altre questioni e facendo punto concludendo con una proposta concreta
Una sfida è quella di inserire all'interno del prossimo Documento di programmazione economica finanziaria pluriennale per gli anni due mila otto due mila e dodici uno vero e proprio settore legato alla programmazione pluriennale per la competitività e l'innovazione
è un elemento fondamentale e strategico che consentirà di fare inserire definitivamente all'interno della progettualità di legge finanziaria di Bilancio di adempimenti complessivi che riguardano i passaggi finanziari delle risorse pubbliche della loro destinazione all'Italia in una cornice europea che vede oggi stanziati circa sessanta miliardi di euro per immaginare iniziative che riguarda il tema della competitività dello sviluppo
Una proposta concreta che quindi al di là nella cornice complessiva di interventi che si potranno notare livello fiscale a livello di riconoscimento dei territorio dalla capacità distrettuale
Consentirà di avere una visione organica una volta per tutte su quelli che sono i fattori i motori di lo sviluppo della competitività dell'innovazione
Una vera propria fase nuova che darebbe anche un significato
A documenti
Di programmazione di bilancio che altrimenti rischiano di essere completamente estranee a quelle che sono di rame che da una parte del tema del controllo della spesa pubblica dall'altra quello di sviluppo quindi con questa nostra proposta intendo conclude la nostra relazione grazie all'attenzione
Invito il direttore Mazzuca
I vicentini ospiti per la tavola rotonda grazie
Più
Allora Bongiorno va bene siamo un po'in ritardo sulla tabella di marcia ma cercheremo chiaramente di recuperare stupore relazioni
Dei parlamentari vediamo un po'la situazione il problema delle per infrastrutture proprio dagli addetti ai lavori
Abbiamo la possibilità appunto di oggi un parterre molto buono gli addetti a lavori che ci racconta lo stato dei lavori per quanto riguarda le infrastrutture i problemi e la situazione
Futura è chiaro che il poveretto struttura è un problema basilare per l'economia italiana lo stesso titolo di questa tavola rotonda fare Rete produrre competitività è un poco contraddittoria perché sappiamo che il problema delle infrastrutture uno del punto delle palle
Al piede della competitività del made in Italy e quindi rischia di essere una contraddizione intende parla di competitività quando abbiamo una sistema infrastrutturale che bene o male per tanti problemi ci penalizza rispetto ai concorrenti europei
E quindi appunto è giunto il momento pur di verificare quali sono questi motivi di questa di questa contraddizione di temi di questa lentezza rispetto ai concorrenti abbiamo prima ascoltato un po'i motivi da parte del parlamentare di AN vediamo ora gli addetti a lavori quali sono i loro il loro grido di dolore
Quali sono le condizioni credo che i problemi sono tanti problemi dal punto di vista degli Investimenti definanziamento i per anni ci hanno detto che non c'erano i soldi e i finanziamenti pubblici destinati appunto infrastrutture adesso scopriamo che con la nuova Finanziaria invece una fino a metà una cocente parte può essere anche destinata al problema di infrastrutture e e poi abbiamo problemi chiaramente ambientalistici insoliti vedi che bloccò la targa abbiamo problemi di contraddizioni politica economica prima si farà il progetto del ponte di Messina e poi ci torno indietro avevo tante tante punti interrogativi che dovrebbero essere risolti i nel giro di breve tempo perché sulle non risolviamo questo problema di fondo chiaramente
In Italia è destinata a rimestare sempre indietro quindi approfitto e presento i gli addetti ai lavori che ci parleranno di questo problema abbiamo Gian Gian Maria Gros Pietro che è presidente della Società Autostrade
Paolo Terribile presidente dei distretti italiani Lanfranco Senn economista e ultimo ma non chiaramente ultimo per modo di dire Raffaele Bonanni segretario generale della CISL come e anche Mauro Moretti e mi sono delegato alle Ferrovie dello Stato quindi abbiamo il quadro completo manca soltanto non abbiamo Senna dei non abbiamo neanche Riello deperita compiuta senso comunque
Cercheremo di mantenere i tempi arrivare a chiudere entro mezzogiorno comincerei subito con lo spiedo con cui appunto ho avuto un lungo colloquio ieri sera e mi ha accennato i problemi delle autostrade ma non soltanto i problemi otto strade anche i problemi della logistica della sua seconda veste i problemi che appunto penalizza in questo momento l'Italia la lunga vicenda anche della passaggio autostrada gli spagnoli più o meno controversa e quindi è un po'sentire il punto di prospetta lei professore
Ma io accennavo ieri sera al direttore che
è riduttivo pensare alla logistica non solo alle infrastrutture richiama alla logistica come a qualcosa che si giustifica solo in quanto rende più competitivo il sistema sicuramente con lui que reste basta e avanza no perché se almeno le infrastrutture facessero questo ma fanno molto di più
Perché
Trasportare le persone elementi
è un qualche cosa di estremamente redditizie
Se voi guardate
Chi sono i principali operatori mondiali della logistica vedete che sono tutte grandissima impresa di paesi molto avanzate
Gli Stati Uniti
La Germania l'Olanda
Ora minore livello la Svizzera la Francia
Cioè sono Paesi ad altissimo reddito che hanno sviluppato queste attività perché sono attività
Complessa
Che richiedono tecnologie a perché come dire organizzative molto avanzate
Che non sono assolutamente de localizzabili esatto è un attimo la distribuzione delle merci o il trasporto delle persone in Italia non può essere fatto con il contributo di paesi rilocalizzazione a basso salario e quindi è tutto valore aggiunto che resta
Nel Paese ma c'è una cosa
Maggiore molto più importante
Si parla tanto del del rischio della globalizzazione
Io ho sentito fare questo ragionamento dal Chief Executive della brand
Successivamente hanno alcuni americani voi sapete c'è questa in America questa polemica non sulle sulla globalizzazione che toglie posti di lavoro agli americani si lamentano per le magliette cinesi
Prima considerazione quante magliette bisogna importare per pagare un aeroplano Barenghi
Ma non è solo questo a che prezzo arriva la maglietta cinese nei porti della costa pacifica
Diciamo un dollaro tanto per a che prezzo va sullo scaffale
Almeno dieci dollari allora vediamo la catena del valore aggiunto quei nove dollari tra il porto e la catena dove vanno a finire in quali tasche vanno a finire vanno a finire in buste paga americani
La
Dopo l'imputazione serve anche a portare dentro al Paese componenti e merci a basso costo che tengono basso corto dall'arrivo
E che alimentano poi un Harrier sporta azione o attività che si svolgono nel Paese tutte con un lavoro del Paese
Allora aveva prego parlare di infrastrutture direttore per fare questo il Paese deve essere competitivo come sistema da un solo come azienda cioè affinché questo processo di fertilizzazione
Che si fa con componenti a basso o medio corto che venga che permettono invece di costruire prodotti ad altissimo pregio come l'aereo o come i prodotti che si fanno qui in Lombardia
Che sono di una vastissima gamma mi pare giusto il concetto di stormo che avete usato nel vostro
Nella vostra proposta
Bisogna che il sistema sia competitivo che le strade ci siano che le persone si possano muovere tutto quello che ha detto l'onorevole Beccalossi che sottoscrivo impiego io non so direttore quanti minuti io
E quanti ne ha già consumati cinque
Brava allora negli altri cinque vediamo un po'come come si può fare quale risposta si può dare a questa esigenza del territorio bene le infrastrutture bisogna farle chi le deve fare
è ovvio che alcune infrastrutture hanno un costo tale un'importanza tale una durata tale del recupero che i privati non ce la fa a
Però prima di dire che molte infrastrutture non possono essere fatte dai privati io vorrei riprendere e sottoscrivere anche qui quello che ha detto prima l'onorevole Marco cioè oggi il mercato finanziario internazionale può farsi carico di opere che richiedono cinquanta settant'anni per essere recuperate ci sono già concessioni in Francia per esempio di settant'anni anche con questo sistema magari del porre a carico dell'opera un debito residuo che significa che l'opera poi verrà di nuovo messa in gara il nuovo contraente si farà carico del debito non ancora pagati ma perché farle fare dal privato
E io mi spiego la mia posizione
Non tanto e non solo come presidente la Società Autostrade quanto come economista si può benissimo fare un'opera pubblica come i soldi del contribuente cioè con i soldi dello Stato
Ma i casi sono due o si usano i fondi dei contribuenti
E quindi significa che oggi la gente vive peggio a vantaggio di chiuso era l'opera nel futuro
O si usa il debito
E quindi significa che lo Stato indebitandosi deve tagliare da qualche altra parte e quindi comprime lo sviluppo quindi non ci sono santi se l'opera viene fatta con i fondi pubblici e sempre a compressione del tenore di vita di oggi
E anche delle capacità di sviluppo perché se noi togliamo potere d'acquisto alle persone e queste ovviamente consumano di meno investono di meno e così via
Se invece non le facciamo fare l'opera dal mercato internazionale
E poi un un ultimo cenno sul sul perché il mercato oggi è così favorevole
Allora i contribuenti non pagano nulla lo Stato non si indebita però qualcuno paga chi pagherà qualità useranno
Quindi tra l'altro si toglie non solo l'ingiustizia intergenerazionale
Ma si toglie anche lì giustizia distributiva perché non si vede perché un'opera così costosa come sono le infrastrutture deve essere pagata da tutti anche da coloro che non la usano
Invece è giusto che le opere vengano pagate da coloro che le usano anche perché altrimenti si ha una distorsione nell'uso delle risorse con l'amico Moretti tutte e due abbiamo di fronte al problema
Dei pendolari cioè delle persone che ogni mattina da fuori della città devono andare in città
Ed è giusto che in qualche modo il sistema induca
La il la distribuzione territoriale delle persone e delle attività produttive a tener conto dei costi del trasferimento perché e certamente non è un problema che lo risolvono negli angeli nei miracoli
Trasferire le milioni di persone tutte le mattine in Italia Costa è un problema fisico e quindi è giusto che le risorse vadano a pagare
Le prestazioni
L'ultimissima cosa che voglio dire è oggi il mercato finanziario internazionale e sovrabbondante di liquidità quindi questi capitali si possono trovare a una sola condizione che sembrerebbe ovvia ma che forse non è stata ben capita
Chi mette soldi nelle infrastrutture è di solito una persona che quell'infrastruttura o la usa poco o comunque ne potrebbe costruire un'altra non c'è nessunissima ragione perché il mercato internazionale dei capitali finanzi una ferrovia piuttosto che un porto un'autostrada semplicemente metti dei quattrini per riprenderli
E vuole un tasso d'interesse la cosa più stupida che si possa fare è di seminare il dubbio che quei quattrini potrebbero non ritornare indietro o che le condizioni potrebbero non essere rispettate perché i quattrini non arriveranno più ho richiederanno un tasso di compenso più alto
Quindi se si non si fa chiarezza e non si danno delle certezze le opere non si fanno o costano di più
Sola perfetto ne dice bene bisogna avere delle certezze prima di investire per chiaramente investitori hanno bisogno di un ritorno finanziario il problema che con questa politica
Che partiamo portando avanti non da adesso ma danni sul discorso infrastrutturale noi andiamo assolutamente certezze ma diamo molta incertezza e quindi
è una contraddizione che queste che dovrebbe meritare quindi è un peccato sapere che c'è una liquidità i capitali pronti a essere investiti per per un settore importante come appunto infrastrutture e poi sapere che invece siamo destinati a prende questi finanziamenti ed effetti abbastanza incredibile se ci pensate il fatto che l'Italia che è la capitale la la numero uno al mondo per il turismo debba soffre in questo momento sul fronte delle infrastrutture abbiamo problemi del
Sulle autostrade è inutile nascondercelo
Parlava prima non aver la Beccalossi e della del problema di di Brescia Milano io attivo a Bologna
E posso punto testimoniali scoprirete Spano si stanno sono infatti discutono e poi per molti molti hanno avuto problemi fortissimi sulla Bologna Firenze o sulla Bologna Modena problemi sul fronte dei premi anche per le problematiche legate all'ambiente problemi legati all'Alitalia legati a ieri quindi abbiamo tutti i problemi di quelli che dovrebbero essere i cavalli di punta i cavilli nostri grandi cavalli di razza e abbiamo proprio problemi questo
Assolutamente paradossale assolutamente da superare appunto per sentire un po'i problemi sul fronte ferroviario darei la parola a Mauro Moretti camiciatura delegato delle Ferrovie dello Stato mezzo polmone
Grazie
Grazie tanto che il meritato Settimo gridare le mie opinioni in merito io credo che il primo problema grande chiamiamo affrontare che stiamo parlando sempre di opere che vanno al di sopra delle legislature dei singoli governi
E questo molto spesso non è chiaro
Seconda questione se uno fa un attimo l'esame di quello che successe in Italia dei perché
C'è stato un gran questo agli inizi degli anni novanta fino più o meno novantasette novantotto
Dovuto all'operazione Mani pulite
Per ricordare prostituzione
E in quel caso c'è stato quella che nel Carpi infrastrutturale penso che si possa vedere cioè il governo sto disposto a prenderlo che in qualche modo spezza hanno il fiato a quelli che sono profili di infarto correzioni che sono dei loro perdere dieci anni devo dire che in qualche modo si hanno dei ritardi notevolissimi
Devo dire e io vorrei dare più un senso anche un po'positivo perché mi pare che sia ripropone gratis
Che per fortuna partire più o meno dal novantotto novantanove sono credo abbastanza equilibrato per lo meno nel campo ferroviario
Se è stato ossia negli ultimi anni del novantadue perno di centrosinistra e i gli anni del governo centrodestra escluso l'ultimo anno due abbia avuto dei problemi e lo una continuità dei finanziamenti che ci ha consentito di portare avanti progetti importanti
E per fortuna questo è avvenuto perché adesso non possiamo solo parlare di quello che faremo ma posso anche iniziare a dire in maniera chiara le cose che stanno finendo come costruzione e che inizieranno produrre servizi
Perché se lo valorizziamo ma è quello che abbiamo e che cambieranno tra prese il volto dell'Italia rischieremmo noi Chiesa di masochisti
E non daremmo il senso al mondo di avere anche noi in embrione un sistema che può dare grandi per sottrazione
Vado con delle date delle opere molto concrete siamo in Lombardia dove Viviana Beccalossi
Al quale auguro da giugno di pigliare un treno nuovo che mettere due con succede succede ad esempio che tra Milano e Venezia che è uno dei punti più critici da ogni punto di vista infrastrutturali
Dobbiamo fare
Grandi Cotral richiedono qual è il pezzo più importante di ferrovia da fare in Italia io rispondo senza l'ho detto pubblicamente Milano Venezia prima ancora dei terzi valichi di ogni altra cosa
Se non si fa Milano Venezia è inutile che parliamo dei valichi e così via perché manca il pezzo più importante di connessione
Di tessuto in quella che la rete padana il pezzo più importante del corridoio quinto è questo
Non è né quello che sta in Francia né quello che sta in Ungheria
Però almeno a luglio a giugno noi finiremo la Milano Treviglio
Quattro binari del pezzo alta velocità cosa vuol dire Milano Treviglio vuol dire che tutto il quadrante est Italia da Lombardia verso Milano si spot figlia potremo fare il doppio oltre o due volte mezzi treni che facciamo oggi servendo Bergamo Brescia Cremona e non solo andando verso Venezia
Dall'altra parte per fortuna abbiamo già completato stiamo collaudando entrerà in funzione tra due mesi la Padova Mestre a Padova Venezia
Quello di cui si parla tanto delle autostrade che non se le somme a fare l'abbiam fatta inizierà a funzionare cosa vuol dire che i due colli di bottiglia fondamentali nei due grandi aree metropolitane in questo corridoio finalmente le avremmo fatte
Discuteremo e vorremmo discutere con le regione visto che soprattutto i servizi del trasporto locale
Per il tipo di pricing oggi in Italia che c'è cioè biglietti che passa pagare Haze essendo questi un terzo di quello che succede in Francia e Germania hanno bisogno di più contributi ha ragione bisogna che Regione ritardino altrimenti lo si fa in tre
Iniziamo a parlare di un'altra cosa allora del servizio dei treni
Ma vorrei essere ancora ottimista per la la per la Lombardia finiremo nel due mila otto il passante Milano anche a Rogoredo
Milano avrà un'operazione a x dentro Milano per servire da Est verso Ovest da nord sud
Tutta dentro Milano
Che può permettere ai treni che vengono da Bologna il perito vengo da Venezia e che vengono da Lecco da come te ne aveva a Torino da zero ai passa all'interno fermarsi ad ogni fermata come se fosse una metropolitana possiamo fare quattrocento treni al giorno
Cambia il volto cambia rapporto con Bergamo cambia rapporto compressa
Con la piccola cosa che ho detto ho proposto Crusoe non Letizia Moratti a luglio di fare un servizio nuovo di inaugurare un servizio nuovo magari con Massimo Cacciari per far sì che in treno da Milano a Venezia facendo quelle due opere estreme si possa andare in due ore
Se ci fermammo Presevo Verona in due ore dieci
Cambia la relazione
A settembre due mila e otto completeremo la Milano Bologna
Alla fine del due mila nove completeremo la Bologna Firenze abbiamo saltato la Milla Roma-Napoli non abbiamo completato l'ingresso nella prima se voi andate oggi tra Roma e Napoli che si va in un loro quarto troverete un servizio che è difficile trovare in qualsiasi altra altra parte al mondo anche zoppo
E riusciremo agli inizi del due mila dieci quindi domani ormai con delle fasi intermedie USA non so fino a settembre due mila otto da Roma a Milano andrà in vigore intere ore e mezzo
All'inizio di se in tre ore da Milano a Roma in quattro ore e un quarto fino a Torino cinque ore
Roma Venezia tre ore finiremo la Bologna Verona nel due mila otto provare a Verona tre ore cioè voglio dire se non riusciamo adesso
A distanza di due anni a ricostruire su queste cose che stanno venendo fuori anche delle iniziative economiche nuove rischieremmo di buttare a mare tutto il ritorno di investimento che le ha invece sfruttare
Così potrei elencare per altre città come Torino dove stiamo rifacendo il volto di Torino con i passanti interrati o Roma abbiamo inaugurato ieri l'altro un'altra linea metropolitana verso lunghezza Guidonia e così via
Dico questo perché non per dipingere tutto rosa per carità ma la politica deve sapere valorizzare anche le cose che in tanti anni ha seminato
Altrimenti non riesce a dare quell'afflato di ottimismo che serve per potere fare iniziative economiche con un mio richiusi questo Paese
Naturalmente non ci sono solamente le rose si sono che le spine voglio entrare sulle spine cioè mancano ancora molti pezzi
E quali sono ma io voglio dire semplicemente quali secondo me sono le partite che dovrebbero se guardate in termini strategici io ho apprezzato molto province mostrato una parentesi
In merito alla pianificazione territoriale e alla valutazione ambientale strategica che è una cosa che in Italia manca culturalmente
Immaginate un territorio come l'aria la Pianura Padana in cui per vent'anni si è seminata roba da quelle parti insediamenti senza nessuna logica
Adesso all'infrastruttura viene dato il compito di inseguire gli insediamenti
Lo posso dire ci si lamenta che costano troppo
Ovunque andiamo tutti vogliono che ne ha sottoterra ho presente che sono abbia Lapi vicenza due milioni due miliardi perché bisogna andare sotto per ma come fa un opera a inseguire una territorio che impazzito nella sua programmazione e che ogni volta che parte un progetto ha bisogno di trovare nel progetto le risorse per ricucire tutte le ferite antiche
Queste con le statue
Succede anche per la BreBeMi e per tutte le altre cose
Ora io li costruire in un territorio integrato la Val Padana
Un minimo di pianificazione territoriale coesa
Che riesca a stabilire dove vi saranno le espansioni urbane lievi saranno le espansioni te produttive dove vi saranno che cosa quel pezzo di territorio che deve essere vincolato per i corridoi europei
Lo si fa a pezzi questo cosa qua
Lo si inventa di volta in volta quando si fa un polo del bisogno di dire questa tratto di territorio che non vuol dire un chilometro in questa fascia di dieci chilometri qui passeranno le ferrovie le autostrade gli elettrodotti e gasdotti tutte le cui tutti divisi quando si parla di corridoi europei mica vuol dire corridoi ferroviaria
O dire quell'insieme di servizi di utilità is che devono servire cosa le grandi aree metropolitane del paese che fanno la nuova Europa
E dalle quali noi non possiamo spaccarci
Ed è in questa concezione che allora ha senso la politica dei vari per il fatto che le grandi aree metropolitane diventano in odi fondamentali di sviluppo in un sistema economico su base continentale non più su base nazionale
Che bisogna che anche noi ragioniamo sulla dimensione europea e non più su quella su quella solo nazionali
Ma questo cosa comporta che oltre che fare pianificazione territoriale e Valutazione ambientale strategica così a priori abbiamo Cambridge essi della gente per potere può inserire i singoli progetti
Su un piano già approvato vuol dire anche selezionare moltissimo i punti di Investimenti
Non mi riferisco qui ai corridoi perché son tracciati ma non quando dobbiamo in Italia fanno scelte di dove investire sui nodi fondamentali siamo al disastro
Ma in Germania hanno puntato su due porti poi ci hanno hanno qui han comprato anche quello di Rotterdam vi fa hanno quattro porti sui quali investire ne parliamo da politica portuali in Italia parliamo di centocinquanta porti e spendiamo su tutti senza mai fare ma si critica sulle sue sapete il più grande porto che Genova
Quanto produce per l'Europa il quattro per cento
Tutto il resto va tra Milano e Padova lo si può chiamare porto mondiale
A Genova c'è ancora la discussione dico qui come ho detto a Genova a Palazzo San Giorgio europei ma di dire queste cose c'è ancora discussione del retroporto fatto oltre l'Appennino sapete quando a Rotterdam hanno fatto è abbandonato cosa discussione vent'anni fa
Perché adesso a Rotterdam arrivano i treni lunghi un chilometro e mezzo la panchina scarni fontaniere vanno via
Non che sentono sulle banchine e cioè il peso risalgono sul treno e cioè lo ripeto scusate se l'intermediazione fanno trenta chilometri altra rottura di carico ma non si può fare un servizio di questo genere vuol dire uccidere qualsiasi nozione di ciò che è servito quindi la selezione forte dei grandi porti in Italia sono due al Sud sono due al nord non possono essere di più
E così per gli interporti sono tre punti sull'asse che va nel corridoio quinto quante volte dal palazzo un testone dico sempre le stesse cose Novara Verona troviamo un qualcosa che sta tra Milano e Brescia
Che sarà poi il punto di confluenza Della gronda che viene dal Gottardo e quella politica che si deve fare ma lì si concentra il tutto
Ed anche lì si fanno piattaforme logistiche di distribuzione se volete anche nel cuore di Milano come stiamo discutendo col Sindaco in cui per servire Milano non per servire la la Val Padana si toglie tutto ciò Milano smistamento che mezza Milano lo si porta fuori magari a Treviglio e si serve con quattro piattaforme positiva
Vuol dire che dobbiamo rivoluzionare culturalmente quello che ha fatto fino adesso
Ma ancora soldi
E qui sul problema Riario non sono così ottimista ammise che va presieduto ma per per storie vissute se volete era cottura che adesso è vero che il tutto parte da due questioni quando si fa prose penale
Uno e la capacità vera di creare valore di quell'opera
Che è legata ha delle regole
Se le regole in Italia sono che più di tanto il pedaggio proprietario perché deciso per legge dal governo e pilota a destra e sinistra prime sola cambia
La capacità di remunerare un'infrastruttura quella che finisco ad esempio terza pratico vale il nove per cento
Il resto sono soldi che prima o dopo il pubblico deve paga
Perché la capacità di remunerano prequel
Allora qui sopra dobbiamo anche qui iniziare le forme di finanziamento sono le più tante io l'ultima che ho fatto documentato sboccato il famoso operazione ISPA che sapeva e rischiavamo su quella partita non continuate anche i cantieri per completarla Torino Napoli quell'operazione vuol dire che chiusa Vespa
Il lo Stato se regolato i suoi conti per i fatti suoi doveva essere stato da Tremonti nel due mila e cinque è stato fatto nel due mila sei la stessa cosa abbia ripreso in mare per darsi a rischio nostro andiamo fare leva finanziaria per sei miliardi e mezzo
Ma in quel caso noi abbiamo una ragionevole possibilità di pagarlo tutto quello che fuori da ciò che per non è possibile rischio cosa questo due uno la possibilità concreta di avere quando silenzio no per la certezza del posto
E non sia sull'opera infrastrutturale con mille questioni con mille timbri e mille ragionamenti non è neanche un problema diverso obiettivo
Quando si devono fare settantadue chilometri di galleria come facciamo tra Bologna e Firenze ma chi quale privato Coffa
Magari una volta che è stato costruito l'ultimo buco come è successo verso fuori lì iniziare costruire un protette nasi per la parte residua ma la parte che viene prima purtroppo il pubblico deve pagare in queste grandi o per il problema io non lo vedo Fazio non ha creduto l'albero il ventinove sette investe con i soldi indietro
E noi non abbiamo ancora la capacità di dirci in maniera chiara che un Paese che ha settanta miliardi ogni anno di interessi da pagare a un differenziale rispetto a quelli che sono la Francia e la Germania del cinquanta per cento e che se fossero messi a disposizione divertimenti trentacinque miliardi cambierebbero da così a così la nostra capacità di vari fattori
Finisco con l'ultima questione la logistica io sono stato uno dei promotori quest'ultimi tempi di questa vicenda logistica nasce da una constatazione ho dovuto fare i conti con quello che è stata l'esperienza in giro per l'euro e mi sono accorto che la Germania ha fatto negli ultimi anni prima Cobra
Un'operazione di risanamento e loro
E si presenta alla globalizzazione collegato al porto
In particolare in questo via non ha fatto cioè dopo i ritagli e basta ha fatto grandi investimenti strategici attraverso due società
Do esposte dove sbaglio ha fatto quello che prima veniva dichiarato essere una spesa di miracoli quando miracolato comprato undici miliardi di società di logistica
Ha comprato danza sette ti attende ex cestino esercente ha comprato il mercato
Ora sono loro che decidono le rotte doveva e chiudo con questa per dare il senso di quello che voglio dire sempre siamo qui a discutere del quinto corridoio che vada da da Lisbona
Va quinto corridoio e soprattutto fatto dall'Italia e magari l'estensione verso Ovest dove ci sarà la crescita quello che sta succedendo inglese e che la Germania attraverso la sua forza logistica avendo ricostruito la base del nord i porti sta crescendo di nuovo a due punti percentuali hanno perché alla capacità di garantire il ricarico denari
Mentre i nostri sono stabili o vanno giù
Adesso sta facendo quella che la politica nuova della Germania l'asta Reno Danubio ricostruite in tutti i modi oltre che ovviamente ferroviario e si appresta a costruire solista voli porto su uno del Mediterraneo
Attori corridoio quinto
Dopodiché fatto questo noi avremo tutte le nostri sogni italiani messi in un cassetto per due garanti grazie la nostra piattaforma nel sepolcro grazie
Dottor Moretti estratto direttore
Io vorrei visto che siamo a Brescia
Non pensate che la BreBeMi non si riesca a finanziare si finanzia
No no no con con il sistema che diceva l'onorevole Martino si può finanziare ovviamente le le le le opere devono essere redditizie di solito le opere autostradali lo sono nel migliore segnale è che il legislatore al primo gennaio ha provveduto a metterci sopra delle nuove imposte
Quando il legislatore aggiunge delle imposte perché è convinto che il prezzo e più basso del valore
Bene
Punto Moretti è stato abbastanza confortante nazionale dato alcune date
Che speriamo tutti siano rispettate per quanto riguarda la Milano Bologna la Milano Firenze Bologna e Verona
Tra il due mila otto due mila nove ha però anche sottolineato come il problema sia un problema europeo cioè noi ci collochiamo in una dimensione europea e in questo caso abbiamo dei grossi problemi proprio sul discorso dimensione europea discorso Ester vorrei interpellare
Giancarlo Lanna che precedente la Simest e appunto la finanziaria destinata a finanziare i nostri in prese all'estero dottor Lanna lei
Io rispettiamo anche i tempi perché sono un po'leggero ritardo che per queste rapidissime considerazioni partirei dalla d'un'affermazione cardine nell'intervento del professor Rossi Pietro
Quando ha detto dobbiamo creare una competitività del sistema
Questa espressione mi pare che dia il senso della presenza anche di una società come si innesta all'interno di questo dibattito nel senso che non c'è dubbio con la competitività complessiva di sistema si determina con un sistema infrastrutturale efficiente valido in Italia
E con la capacità che il sistema Paese a di accompagnare l'impresa di sostenere le di farle competere sui mercati globalizzati quindi all'apparenza potrebbe sembrare non c'è dubbio che si messa tra Società oggi rappresentate quella meno conosciuta ma non c'è una dicotomia è una risorsa disarticolazione rispetto agli interventi che oggi stiamo facendo
Sì questa è una finanziaria a maggioranza pubblica ma con un consistente capitale privato sono rappresentate praticamente tutte le banche italiane del suo capitale
Che insieme a dice che Assad cioè al compito di sostenere i processi internazionali zio internazionalizzazione di export del sistema imprenditoriale italiano
Accompagnato in giro per il mondo circa ottocento imprese le ha sostenute finanziariamente entrambi una quota di capitale nella fase di start-up e soprattutto ha fatto sì che si creassero le condizioni affinché parte del sistema produttivo italiano potesse avere la possibilità di competere gareggiare ad armi pari
Mi pare che questo sia il nocciolo della questione cioè maggiore
E lo scontro in termini di competizione
In un'epoca di competizione così globalizzata maggiore deve essere l'impegno dei soggetti che si muovono nel mondo dell'internazionalizzazione a sostegno del sistema imprenditoriale italiano
Per metterla in perlomeno quanto meno in condizioni di parità quindi l'accompagnamento deve essere particolarmente forte e sostenuto ed è un accompagnamento che non si deve limitare soltanto alle attività istituzionale di soggetti che sono deputati istituzionalmente appare questo cioè
Attività promozionale attività di sostegno finanziario attività di assicurazione mi pare che occorra fare qualche cosa in più
Mi pare per esempio che occorra porsi il problema in un Paese che intende competere seriamente e come creare politiche che determinano la possibilità per il sistema delle piccole e medie imprese italiane di competere sui mercati internazionali questo il nocciolo della questione al sistema imprenditoriale come il nostro
Chiara evidenti problemi dimensionali deve avere la possibilità di competere anch'esso non soltanto
Attraverso una il tetto traino del sistema delle grandi imprese sui mercati internazionali sotto questo profilo qui fa piacere che c'è il Presidente
Dei distretti industriali italiani presente terribile evidente che l'esigenza di creare dei meccanismi aggregativi
Che siano ovviamente anche quelli della capacità di sviluppo che hanno dato i distretti ma non solo quelli evidentemente ci sono altre forme aggregative che possono determinare la possibilità alle imprese italiane di competere mi pare che sia lo strumento migliore anche se questo sotto questo profilo devo dire che lo sforzo che era stato fatto nella
Precedente finanziaria non l'ultima in quella prima quindi al precedente governo di dare un riconoscimento giuridico
Ai distretti di far sì che in qualche modo si avesse una loro capacità di determinare delle condizioni di competizione oggi con l'ultima finanziaria sì abbastanza perso questa possibilità come si è perso ai medi
La possibilità di avere un ulteriore finanziamento per la parte del sostegno finanziario ai fondi di capitale di rischio Fondital toccati dal che rappresentano per esempio per una società come la Simest il volano di sviluppo maggiore
Per sostegno al sistema delle piccole e medie imprese altre due rapide considerazioni
E che tutta evidenza che un sistema Paese che si pone in termini seri l'obiettivo di far sì che sempre più prese possono competere sui mercati esteri si deve porre anche l'obiettivo di determinare condizioni nuovi di partecipazione
E quindi ragionare in termini di fondi tanto il capital termini di fondi chiusi in termini di consentire strumenti finanziari più efficaci che sostengano il sistema imprenditoriale italiano
E accanto a questo mi pare che sia doveroso voglio sentito prima il presidente Beccalossi fare un appassionato intervento sul lavoro che sta facendo la Regione
Lombardia mi pare che sia doveroso anche sotto questo profilo dire qualche parola di chiarimento sul rapporto con le regioni che come sapete hanno una specifica competenza in tema di internazionalizzazione
Ritengo che si debba fare anche qua momento di chiarezza
Non mi pare
Obiettivamente è difficile pensare che l'unico sforzo che il le regioni fanno in tema di internazionalizzazione
Sia quello di determinare una serie di convegni anche di alto livello una serie di missioni anche di alto livello e non pensino seriamente a mettere in Rete una serie di rapporti per consentire che ci sia uno sviluppo produttivo che territorio dell'impresa è in cui che ovviamente sono regolate dalle Regioni di appartenenza sotto questo profilo uno sforzo anche qua sul piano normativo era stato fatto
Nel momento in cui consentiva di determinare una cessione di fondo di capitali di rischio
A sostegno degli sviluppi territoriali delle singole regioni questo sforzo oggi assiste non so se c'è la volontà politica di determinarne poi le condizioni di concreta applicabilità
Sicuramente un intervento del paese in termini di realtà che si muovono in una logica disarticolate quindi ogni singola regione che si pose mercati internazionali
Con gli altri soggetti che sono deputati a fare questo un sistema obiettivamente gli open e senza grandi sviluppi evidenti ancora che bisogna quindi creare le condizioni affinché tu
I soggetti che si muovono in quest'anno quindi la Simest la SACE dice le stesse regioni camere di commercio internazionale lesto
Le business community italiane che esistono all'estero che sono parte importantissima nella capacità di attirare i di aggregare impresa italiana e di farli maturare sui mercati internazionali
Uno sguardo forte quindi ai sostegni all'export uno sguardo forte ai sostegni all'internazionalizzazione
Una capacità di tentare di esportare l'idea dei distretti sui quali maggiori dal gruppo qui parlerà il presidente di orribile meglio e più di me ma di esportare l'idea la filosofia ovviamente attualizzate modernizzate rispetto a quelli che sono stati fenomeni tipicamente italiani creati in una logica assolutamente spontanei Istica ma che devono essere invece asportati come idea perché l'idea che in tutto il mondo ci invidiano
Noi sotto questo profilo un tentativo di migliorare e di rendere le condizioni migliori per l'impresa italiana lo stiamo facendo con l'ipotesi industria l'Otello cioè vale a dire delle strutture che consentano di eliminare le diseconomie che le imprese italiane
Trovano nei posti dove vanno insediarsi c'è molto lavoro da fare
Ma io ritengo ci possono essere anche le capacità per sostenere quello che è poi l'elemento importante non sfuggirà a nessuno per la crescita economica di questo Paese che la sua capacità di determinare politica esportativa è la sua capacità di internazionalizzarsi e la sua capacità di competere sui mercati internazionali
Inflazione il dottor l'annata del suo intervento hanno chiamato in causa il presidente Paolo Terribile presente il territoriale passo la parola al Presidente ecco ricordando appunto quello che era emerso nella relazione introduttiva come i distretti che erano un po'Fiore all'occhiello del made in Italy negli ultimi anni
Sono state un po'messo da parte o comunque sono stati sottovalutati indietro hanno anche mio parere
è un problema molto grosso è una quasi una politica suicida Vito che per molto tempo i distretti su Couto nella con come regione del Nord-Est in Emilia Romagna costato un punto di forza fondamentale a lei Presidente apribile
Da
Mi sembra una dimenticanza piuttosto grave considerando che i distretti sono il quarantasei per cento del nostro export totale e il ventisette per cento del PIL
Quindi voglio sperare che si tratti di una semplice dimenticanza
Cosa stiamo facendo noi come associazioni dei distretti italiani
Noi come distretti italiani stiamo cercando di arrivare per avere una veste giuridica diciamo più visibile alla Federazione dei distretti
Per l'elezione ristretti che vogliono fare in perfetto equilibrio con Confindustria e con Unioncamere
Per ovvi motivi Confindustria per le ragioni distese di fronte Union Camere qui stanno nascendo il Sud una serie di scritti agro alimentari che sono estremamente interessanti e vediamo con grande piacere analista equestris richiesto
A due cose che stiamo cercando di fare dosi abbiamo una grossa preoccupa preoccupazione per bah l'applicazione di Basilea due trattandosi distretti di piccole piccole a volte piccolissimi imprenditori il problema di un'applicazione rigida di Basilea due potrebbe diventare un problema piuttosto Caravà per riprese cosa abbiamo fatto abbiamo fatto un accordo fra un accordo quadro tra San Paolo IMI e distretti industriali stipulato Firenze la convenzione
Supporto internazionalizzazione naturalmente con rapporti Sace Simest Private equity prestiti subordinati al trentacinque per cento con è quindi boh distretto piattaforma tecnologica fatturazione on line servizi amministrativi consulenze per ricerca e sviluppo
Abbiamo fatto per siffatto sempre nel campo finanziario siamo partendo con la sperimentazione del bond ristretto con il distretto di Santa Croce di Santa Croce a Pisa
Anche questa è una cosa estremamente interessante vediamo come può funzionare per istituti bancari con il bond ristretto è una cosa innovativa che stiamo cercando di mettere in moto altro progetto che stiamo facendo adesso con Mazara del Vallo distretto della pesca e forse Bierhoff anche qua c'è un progetto che addirittura transnazionale che stiamo vedendo cosa si può fare insieme con gli altri Paesi che si affacciano sul bacino del per il terraneo
La terza iniziativa è una è una proposta della ai fini Associazione Italiana Private equity evento Capital
Anche con questi e stiamo sottoscrivendo un accordo per vedere la possibilità di fare entrare queste forme di finanziamento nei distretti presi nel loro insieme perché come piccole imprese potrebbero come dicevo prima essere essere preposto penalizzati da un'applicazione severa edilizia di Basilea due
Nacque iniziative da qui impegnativa e con le come con la società corrispondente a modi sim italiane di finanza Innovation
Inoltre credo che nel campo finanziario siamo volendo in questo modo per quanto riguarda invece il trasferimento tecnologico entro questo mese
Il abbiamo sottoscritto con l'Università di Pisa un accordo fra distretti italiani e Università di Pisa ma non è che disabili esclusiva abbiamo appreso Pisa essendo Pisa una università di assoluta eccellenza
Una società consortile a responsabilità limitata per il trasferimento tecnologico presso le piccole imprese apposti ittita detti crediti a costi ragionevoli
Inoltre Pisa già e disponibile per dati in tempo reale tutta la brevettazione che avviene in giro per il mondo avendoli diversità contatti con tutta onestà mondiali
E arrivare addirittura in qualche caso la prototipazione riteniamo che questo sia un passo importante per la piccola impresa e proprio per le sue dimensioni
Non ha possibilità di accedere da sola a questo tipo di interventi altra cosa che avevamo visto come estremo favore
Era quella proposta diciamo della Finanziaria Tremonti del due mila sei dove parlava di due tipi di fiscalità scandita concordata e fiscalità bilanciata noi vedevamo come estremo interesse queste due forme
La società bilanciata era di un raggruppamento di almeno quaranta imprese e la tassazione avveniva su compra chi guadagna e chi perde su quel che rimaneva e questo è sempre stata la semplificazione notevole ma soprattutto aggregava quaranta imprese
Mentre la concordata era praticamente la stessa cosa quaranta imprese si mettevano d'accordo col Fisco dicendo con per tre anni guadagniamo cinque per cento
Se poi guadagnavano in sei era un affare per i distretti si pagano tre euro da fare per il fisco ma anche queste acque la per quel che prevedeva la Tremonti era che non avessero più controlli fiscali
E per tre anni potessero lavorare in pace facendo solo il loro lavoro senza aver problemi di natura amministrativa fiscale
Proprio la piccola impresa questi lacci e lacciuoli sono cose estremamente gravi perché l'impresa che ha cinque operai non può permettersi di avere un cover chavista perseguire l'aspetto fiscale
O riproposto ho avuto come presidente della Camera di Commercio di Belluno per i duecento anni dalla Camera autori ministro Padoa Schioppa ospite dieci giorni fa io ho chiesto che fosse di attivata vecchio fossero ripresi questi questi questi temi temi che non sono così facili bisogna averlo soluzioni pur sempre applicare queste norme
Mi sembra che non ci sia da parte di questo governo simpatia per questo tipo di proposte ecco è una cosa che ci lascia un po'perplessi perché pensavamo che fosse un una delle cose semplici da fare
Per evitare lacci lacciuoli che perché vogliono le piccole imprese io mi fermo perché sapete in quanti molto limitato viene grazie presidente
Preoccupante questa stasi questa paralisi che riguarda appunto le le prospettive da dispetti proprio perché invece io almeno personalmente credo molto futuriste e sopra c'è la parola a Raffaele Bonanni segretario CISL che dove un po'trarre le conclusioni di questo primo dibattito mattutino
Sottolineando i punti essenziali questo dibattito il pro e il contro soprattutto parlando c'è anche di quello che viene definito come nuovo patto per lo sviluppo che dovrebbe
Essere andare in in cantiere nei prossimi nelle prossime settimane tra governo e sindacati come l'avete quali sono le prospettive eccome feci presente il quadro generale a lei Bonanni
Traffico pochi minuti
Ma credo che sia importante o ho letto anche il programma di Atm lo trovo veramente denso di spunti
Ivi posizioni per voi è molto molto interessanti da alcuni parlerò in particolare ma quello che dal mio punto di vista esce fuori perché sollecita anche
La nostra attenzione rinvigorito c'è anche alcune nostre convinzioni che bisogna concentrare gli sforzi il Paese avrà bisogno di essere sostenuto per servire di questo avvio medie vanno forte
Ma non hanno supporto e aziende medie sarò leggendo appunto la nostra nostri impatto che i mercati internazionali hanno bisogno di
Di sostegni tedeschi come si diceva poc'anzi hanno lavorato incessantemente per un decennio intero
E hanno lavorato sulle infrastrutture sulla logistica
Loro non hanno dato soldi all'impresa
Non sono impegnati su questo versante non credo di sbagliarmi
Loro hanno dato sostegni all'impresa attraverso infrastrutture logistiche servizi
E credo che i governi su questo devono impegnarsi
E su questo tutti dobbiamo darci una mano c'è una confusione che fa che fa spavento si si diceva pure poc'anzi ma come è possibile con un gap infrastrutturale
Di tutt'Italia ma anche al nord fortissimo rispetto ai nostri competitori e siamo quasi allo stesso
Poco più del cinquanta per cento con ma come si fa a a bloccare la trave non dire una parola chiara su questo
Come si fa
La mia organizzazione ha preso posizione non da ora su questo io stesso ho avuto dei problemi
In Val di Susa abbiano accerchiato perché sosteneva appunto dell'importanza di di dotarci
Di queste infrastrutture che peraltro ci sono costate pure care c'è nessuno ne parla ma voi abbiamo fatto una transazione
Un po'sotterranea con i francesi per i privilegi che Allegri coltura pur di far discendere più giù addurre appunto vero comunicazione ad eventuali nostre per inserirci nelle reti di comunicazione commerci e con persone
E questo è un problema se Como si parla come si fa ancora ritardare per esempio si parla tanto di concorrenza di liberalizzazione quando non si affronta il problema re nelle energie che tema d'attualità
Che riguarda anche la sicurezza nazionale non solo il mercato la sicurezza nazionale sulla vicenda dei dei rigassificatori che la vera occasione per toglierci dal peso appunto che il tubo russo algerino
Alle nostre condizioni cioè queste cose queste questioni perché le dico lo dico non solo per sostenere il da farsi ma anche aiutarci tutti a creare un clima più adatto qui proprio il caso io insisto da diverso tempo ci sono questioni essenziali che riguardano la sicurezza nazionale lo sviluppo nazionale che devono vedere i governi e opposizioni insieme
E e con tutte le forze sociali insieme per per un impegno senza sosta per lui allinearci alle altre condizioni degli altri paesi d'altra parte dicevo la Germania Surbo sconfessato
Niente l'impresa è tutto all'impresa attraverso i servizi e noi li abbiamo carenze con le infrastrutture materiali e immateriali la banda larga ancora
Una chimera eppure si sa è uno dei fattori principali per sostenere appunto le imprese ma anche lo sviluppo civile
Che in tante zone del Paese proprio soprattutto quelle di quelle diciamo così di Collina quella di montagna che se la dovrà vedere da un rapporto produttivo del Paese
Molto molto forte pari quasi al settanta per cento è proprio lì che vengono a mancare appunto delle condizioni appunto il sostegno allo sviluppo chimico dobbiamo aiutarci un po'tutti quanti perché sulle infrastrutture materiali materiale sui saperi siamo indietro
Molto molto molto indietro
E sulla vicenda dalla logistica se poco sentito parlare dei porti abbiamo questo progetto sull'autostrada del mare che insieme al alla alle ferrovie possono aiutarci a svelenire questo traffico troppo concentrato sulle sulla gomma che se lo vedete dappertutto è un muro no
Siamo a livelli veramente molto molto bassi non si può un dito troppi porti nessuno dice una parola su su sì perché se e il raccordo di Portico l'intero sistema bisogna scegliere quale perché non è che si può e questo vale pure per gli aeroporti lo che si può agire su tutto perché non abbiamo né risorse e faremo pure confusione
Ecco perché sostengo che bisogna concentrarsi governi o concentrarsi la politica italiana e le forze sociali su due tre questioni infrastruttura
Logistica e sui saperi e sulla pubblica amministrazione se no io penso che se noi ci contro incentrarsi tutto su questo probabilmente devo un faremo meno confusione daremo un un aiuto forte a al sistema impresa e poi semplificare anche la vicenda del dei servizi perché io voglio dire otto troppo o sottoporli Barroso stati liberalizzati male
Orso troppo pesantemente pubblici e piccoli e anche su questo bisogna io spero siccome il governo chiede anche noi l'abbiamo chiesto sulla scorta anche con gli stessi sentimenti intenzioni che abbiamo avuto problemi con l'altro Governo grande organizzazione
Discute con tutti non ha nei governi amici nei governi amici pensiamo al sindacato dei lavoratori ci interessa appunto quali interessi
Dei lavoratori e anche Generali perché attraverso questo interesse generale abbiamo una ricaduta positiva anche superiori io spero il governo ci venga con con chiarezza a una discussione del genere
E chiarisca innanzitutto tutti tutte quelle questioni che non si muovono perché c'è una parola chiara sensuale celata bisogna dirlo
Un avviso di una parola chiara sulla vicenda dei dicasi bisogna dirlo una parola chiara per esempio sul Pupin Pietro dovrà dirlo
è una parola chiave presente sui servizi locali
Dovrà pure
Su questo noi pensiamo che
Sull'infrastrutture bisogna fare la chiarezza sulle risorse disponibili io sono d'accordo e la mi organizzo io do un giudizio positivo sulla legge obiettivo
Perché se implica applicata davvero e fu la l'unica organizzano sostenne
Onorevole Martino se lo ricorda l'unica dicendo questo supera le tante difficoltà mentre insieme troppe autonomia nel decidere invece
Infrastrutture che interessa addirittura non solo con la realtà a realtà intere tutte interconnesse insomma no
Però dicevo anche che bisogna chiarire bene quali erano risorse in dotazione pesante che c'è un problema serio su queste bisogna chiarirlo e l'altra questione tant'è che hanno avuto facile gioco coloro che vanno la confusione
Bisogna lavorare molto di più perché una volta che semplifichi e si è fatto bene a semplificare bisogna rafforzare la capacità di dialogo con le comunità quando sono in buona fede
Quando invece sono alcuni che sono in malafede fanno confusione come mi sembra per esempio il versante di dove mi hanno accerchiato
E lì non in questo modo non si darà anche il fianco perché tu hai discusso ai coinvolto ai ai hai aperto una discussione molto molto molto forte quindi su queste questioni bisognerà fare una una chiarezza io spero che si posta all'escussione del malgoverno da presentarsi von con una posizione molto chiara su queste cose essenziali
Perché credo che insistono bisogna tanto lavorare per quanti soldi diamo imprese quando invece dotato dell'impresa tutto ciò che avrebbe possibile per loro essere più competitivo
E e quindi
Credo che l'opposizione è una forza opposizione come Alleanza nazionale debba a quel punto incalzare il governo a una discussione
Di convergenza su alcuni punti ci ascolti a sfidare una discussione che chiarisca tutte le questioni che appunto questo questa tavola rotonda appunto sono sono uscite fuori per il bene che dobbiamo appunto al al bene pubblico
Due cose e chiudo per quel che mi riguarda perché lo approvate molto interessanti molto coincidenti con l'opinione della riorganizzazione
E che fa parte anche dell'infrastruttura da parte di infrastrutture della partecipazione del e della condivisione del consenso che sono infrastrutture molto importanti perché il Paese fa sforzi forti se c'è un clima non avvelenata sezioni
In un clima di di consenso forte alcune cose essenziali per rilanciare appunto il Paese stesso
E riguarda proprio la dicitura che usi usa appunto in questo documento che può essere perfino estrapolata tale e quale va documenta la mia organizzazione su come innalzare la produttività nelle nostre aziende nostri territori e da questo trarre anche maggiore fama quindici aziende
Nel secondo livello di contrattazione Che caricando più sul serio secondo livello di contrattazione perché è lì che si produce e lì che bisogna mettere mano a un'intesa forte tra lavoratori e imprese le imprese
Loro hanno bisogno molto di elasticizzate gli orari ecco le imprese devono avvantaggiarsi queste noi dobbiamo avere più salario anche perché noi ci siamo molto al di là di ciò che dico alcuni siamo molto molto molto indeboliti
Salario e abbiamo visto i rafforzarle salario può venire solo se le aziende sono più produttive e innalzò la loro capacità di penetrazione in mercati noi di questo siamo convinti non abbiamo assolutamente l'opinione cioè salari a prescindere non l'abbiamo mai
E guai
Mai avuto e quindi c'è queste coincidenze io spero che il Governo incentivi fiscalmente
Eventuali accordi per innalzare la produttività e pratici solare
Io mi aspetto appunto che queste cose che dite voi siano anche occasione di spinta fuori l'altra questione che a me interessa moltissimo comici
E credo che interessa tutti perché noi siamo molto molto molto favorevoli alle liberalizzazioni che sono un'occasione per creare una nuova freschezza appunto dalla vicenda economiche sociali italiani
Creare appunto svecchiare moltissimo creano elogia nuove così dobbiamo porci il problema con quale segno lo facciamo con quale prospettiva la faccia
Con quali prospettive
Penso per esempio i servizi locali che dovranno essere ristrutturati in jeep dice ingranditi per fare massa critica e quindi servire ancora meglio cittadini e impresa
Riconosce un problema come c'è stato delle vecchie liberalizzazioni
Queste vecchie liberalizzazioni che poi sono sfociate spesse volte in cose diverse
Hanno bisogno senta ma farsi fare pendant con la forza la politica dei consumatori
E ma anche i lavoratori
Cioè ecco perché c'è una coincidenza di vedute di origine grazie anzi vogliosi di sottolineare cioè voi sostenete noi sosteniamo veramente da tanti anni che la partecipazione al rischio d'impresa da parte dell'oratore farà sui loro risparmi
E loro transazioni che possono avvenire il doppio produttività mila e più azioni e di metterli insieme al punto tale da fare
Da mettere collettivamente insieme il valore delle azioni e partecipare così al
Alla governance d'impresa nel sistema come dite voi nel sistema duale che noi abbiamo voluto
Se la duale scelto per c'è l'amministrazione c'è e c'è poi il consiglio di sorveglianza noi aspiriamo come in Germania dal fondo stare solo nel consiglio di sorveglianza per un fatto importante
Perché crea più condizioni positive chiuso una la prima condizione che e crea un equilibrio più vantaggioso
Per i cittadini secondo me anche per l'impresa
Perché a quel punto si resta sempre nel cammino appunto dell'equilibrio dell'interesse dall'azienda ma anche con aperture Cogliati
C'è un interesse da parte dell'autorità perché a quel punto non potrà avere superare coloro che si attardano ancora a stare nell'aria e nel clima dell'antagonismo i partecipa
Butta fuori dalla porta appunto la l'antagonismo partecipa ne è consapevole le aziende ci guadagnino perché si parla tanto di fidelizzazione può venire in modo paternalistico avviene perché si è consapevoli che attraverso la propria opera dei lavoratori attraverso l'impiego dei propri risparmi attraverso la partecipazione all'impresa a quel punto si realizza pienamente la propria dignità e di una forza anche per l'impresa io sono molto d'accordo naturalmente con queste opinioni e spero che queste nel giro Possa fecondare anche questa discussione un po'scomposta che c'è sulle liberalizzazioni che su una cosa importantissima ma devono assolutamente chiarire cosa è successo nell'ultimo decennio
Farle davvero adesso Energia per rinnovare il Paese
Nei prossimi anni grazie
Trovo
D'accordo con quanto ha sostenuto il segretario volano in particolare sulla prima avvelenato del paese che finisce poi per bloccare però per frenare consigli e possibilità di sviluppo e riprese e mi trova anche d'accordo su alcune sull'appoggio alcune iniziative come per esempio anche sulla necessità di fare chiarezza sull'ottava in Val di Susa ormai sono anni di quesiti stivati questo problema e assolutamente siamo ancora in alto mare
Detto questo la tavola rotonda sui conclude
Credo che dagli interventi di tutti i partecipanti sia emerso dalla necessità di considerare priorità Ambroveneto tutta unita in Italia è inutile parlare di maggiore competitività dell'impresa se non c'è al tempo stesso la possibilità di un contesto che fa operare al meglio le imprese italiane
Un altro punto importante sarà quello di battuto nella successiva tavola rotonda che il problema della ricerca e della città di produrre innovazione grazie a tutti buongiorno
Già oggi
Allora mentre i relatori del precedente convegno
Si allontanarono passeremmo
Alla ulteriore fase
Trovo Sherri subito
Fino ad oggi però
Oggi
Pietre
Dopo un giorno e mezzo
Roma cinquanta
Sì sì eccolo lì il direttore buongiorno ciao
Sì sì facciamo tessere che voi curioso buongiorno
Di
Allora
Ottocento euro fonica volevo
Lui che vediamo anche
Ringraziamo i relatori del precedente
Dibattito aperto da otto
Produrre il futuro anche sotto il profilo della ricerca e della innovazione quindi come fare ricerca come produrre innovazione tra qualche attimo sarò molto sintetico anche per l'economia dei lavori che essendo ricchi di presenze interventi ovviamente diventano voi anche a volte un po'infatti così
Ringrazio anche gli amici lì sulla nostra sinistra grazie
Ogni giorno si imbocca una maggiore a
Vediamo
Ogni giorno si invoca un maggiore impegno nel campo tra ricerca della innovazione ma spesso infatti sono deludenti rispetto ai propositi e mondo produttivo Confindustria nel mondo politico
Dibattono in ogni momento da questo convegno proprietà non sarà facile trovare delle soluzioni definitive però delle indicazioni coraggiose sono venute anche una scelta di riaprire la discussione sul nucleare una scelta coraggiosa che spesso i politici hanno omesso di fare è un paese pieno di antinuclearisti di un un realisti
E silenti e in questo caso Alleanza nazionale ha preso posizione su un tema che è connesso alla voglia di futuro di innovazione di ricerca perché il blocco innovazione dalla ricerca spesso si è accompagnato a tutta una serie di posizioni contro l'innovazione contro nove
Dare poi dallo al nucleare si ripassano notabile può farlo tutto e a tutte le sindromi che hanno avuto riflessi negative sui processi di innovazione di ricerca
Personalmente ritengo che sia importante anche la riflessione accanto al ruolo delle piccole e medie imprese il nostro documento ne parla molto ruolo anche delle grandi imprese che sono quelle che in termini di quantità di risorse possono fare investimenti più cospicui
E quindi fermo restando che piccolo è bello è che questo convegno ha dedicato dedica molte attenzionarlo delle piccole e medie imprese
Un impoverimento un attacco eccessivo a grandi gruppi può recare nocumento a processi di innovazione agli investimenti tra ricerca e di riflesso anche all'innovazione e alla ricerca che si applica nella piccola e media impresa che da sola non ha i mezzi per poter fare dei salti significativi nel futuro in questo senso anche fare rete tra piccole e medie imprese un obiettivo importante per consentire quegli investimenti e quei processi innovativi che da solo alcune imprese non fanno tutte le discussioni sul sistema delle telecomunicazioni sulle televisioni anche su alcune aziende dovrebbero essere affrontate anche tenendo conto che l'Italia ha bisogno lo dice nostro documento forse più che di campioni nazionali però di campioni europei di origine italiana ed io credo che noi senza un'enfasi
Come dire nazionalista però dobbiamo anche auspicare che restino dimensioni significative di alcune imprese
Spesso quelle che sono più nell'occhio
Del ciclone che sono più attaccate e che invece possono essere un volano un momento importante di sviluppo
Prima di dare la parola al senatore Valditara responsabile sita di Alleanza Nazionale vogliono su questo aspetto sottolineare lo siamo stati criticati come centrodestra per una presunta insensibilità nei rapporti con l'Università e quindi col mondo della ricerca strettamente legato a quello universitario
Beh devo dire che il livello di protesta che è emerso dagli Atenei dalle prese di posizione dei rettori non è stato mai così eclatante come in queste settimane
No nel rispetto come dire della piena autonomia del mondo universitario
Sappiamo che i lettori ho letto una statistica all'ottantasette per cento sarebbero orientati supposizioni non molto vicine diciamo così al centrodestra se non sarà l'ottantasette insomma sarà una percentuale cospicua tuttavia i toni
Di polemica porte addirittura la messa al bando questo hanno detto i rettori recentemente degli esponenti dell'attuale governo dagli atenei hanno detto non venite più nell'università peritali
La ricerca americani perfino alle spese ordinarie di pura sopravvivenza dell'università sono stati tali da creare
Una situazione che nelle intenzioni dei programmi dei nostri competitori politici insomma non essere vera altre Benante il ministro della università e della ricerca Mussi all'annunciato per sua libera scelta
L'intenzione di dimettersi se la finanziaria non avesse apportato dei correttivi in questo settore la senatrice Rita levi Montalcini
D'intesa con i presidenti degli enti di ricerca preso una posizione molto severa è contraria alla legge finanziaria causa ritardi alla ricerca
Italia non sono stati cancellati sono rimasti la senatrice ridevo tralci ed è una sua valutazione di cui prendiamo atto con il rispetto che si deve ha una personalità così rappresentativa ha comunque votato la Finanziaria
Mussi non si è dimesso i lettori sono rimasti molto arrabbiati ecco da questo dato quindi attualità
Voglio partire per esprimere non solo quella che è la nostra volontà di criticare
Le pessime realizzazione di chi ci accusava come parti politiche di scarsa attenzione la necessità già indicato di guardare anche a ruolo dalla grande impresa
Sotto questi profili dell'investimento che sono essenziali ma poi ritornando subito anche al tema del rapporto col mondo universitario con gli atenei che sono sicuramente fondamentali quell'apporto tra università e impresa
Che a nostro avviso resta un elemento centrale che non mi pare abbia registrato in queste settimane con questa Finanziaria
Dei momenti di brillante successo visto quello che abbiamo letto non abbiamo letto delle dimissioni di Mussi ma abbiamo letto della protesta vibrante ed elettori che da questo vuole partire nel dare la parola al senatore Beppe Valditara per una relazione introduttiva poi seguirà presentano da qui a poco perché anche il senatore Valditara di imiterà
Della capacità di sintesi che poi interverranno per approfondire quest'argomento grazie per la parola al senatore a vita
Ricerche all'Università capitale umano ma io credo che si debba partire intanto da un ulteriore dato dalla scuola futuro di un Paese parte dal suo sistema di istruzione ed a questo punto di vista sotto questo aspetto credo che la situazione sia piuttosto preoccupante ricito molto rapidamente soltanto qualche elemento pensate che sulla base di un'indagine dell'INVALSI del dicembre due mila cinque alle superiori cioè ai licei un ragazzo su quattro non è riuscito a calcolare il trenta per cento di trecento sei ragazzi su dieci non sono riusciti a calcolare l'aumento percentuale confrontando due bollette della luce solo il ventitré di per cento di risposte giuste
Per calcolare i tre quinti di centottanta e allora capite che se i Licei la formazione e di questo tipo cioè ovviamente da preoccuparsi è necessaria una pluralità di interventi nella scorsa legislatura si è varata una riforma della reclutamento della formazione i docenti che è stata bloccata da questo governo
Una riforma che presupponeva che soltanto i migliori accedessero al biennio specialistico per l'insegnamento che presupponeva l'introduzione di tirocinio che presupponeva tutta una serie di passaggi che erano sostanzialmente ricalcati su quella che è l'esperienza finlandese perché cito la Finlandia perché la pena in genere il paese che al mondo ha ottenuto i migliori risultati per quanto riguarda l'efficacia del suo sistema formativo
Occorre anche un grande piano di aggiornamento obbligatorio di incentivi all'auto aggiornamento degli insegnanti essenziale poi credo che qui sia uno dei momenti di svolta a pagare di più chi meglio è preparato e chi ovviamente ottiene i migliori risultati credo che sia assurdo che tutti i docenti siano pagati allo stesso modo si devono introdurre degli elementi meritocratici si devono anche valutare i risultati è dunque essenziale
Una valutazione periodica
Delle competenze e delle conoscenze degli studenti occorre che ogni top anni si valutino concretamente i risultati ottenuti dai ragazzi per intervenire in aiuto di quelle scuole che ottengono ovviamente dei risultati poco interessante poco validi
E poi un altro punto molto importante credo sia il discorso dell'istruzione professionale questo tema che sta molto a cuore all'impresa io sono preoccupato dalla decisione di questo governo
Di abbandonare
Il doppio canale che era stato varato nella scorsa legislatura se si va verso un sistema di biennio unico sino a sedici anni si rischia di uccidere da una parte il liceo classico ma dall'altra si rischia di uccidere l'istruzione e la formazione professionale credo
Ancora che sia importante un sistema di deduzioni
Deduzioni fiscali per tutti quei contributi e donazioni ma anche erette alle scuole sia statali siano stata se veniamo dunque con queste premesse al discorso dell'Università e della Ricerca ricerche certamente strategica alle imprese il più esportano sono quelle che fanno più innovazione
I paesi che più crescono sono quelli che fanno più che generano più innovazione sui brevetti si gioca la competitività di un sistema e allora a questo punto io credo che si è molto insistito sulla necessità di abbassare il costo del lavoro è certamente un fatto importante certamente un fatto giusto ma dato che la sfida è sempre più emerso anche in questo convegno con i Paesi emergenti dell'Asia
Con loro la competizione non si vince sul costo del lavoro ma si vince sull'innovazione e i dati sotto questo aspetto sono certamente preoccupanti un'indagine della Camera di commercio di Milano ha fornito questi elementi il nove per cento solo il nove per cento delle imprese fa innovazione il trentun per cento delle imprese aspira a fare innovazione
Ma non sa come farlo trova difficile farle il sessanta per cento non è interessata scontiamo anche il fatto che c'è in Italia un sistema di piccola media impresa che è certamente il l'asse portante ma che trova difficoltà ad accedere al mercato della ricerca alla ricerca appunto il dato si riflette sugli investimenti il nostro Paese per quanto riguarda gli investimenti privati in ricerca è agli ultimi posti solo lo zero virgola quattro per cento del prodotto interno lordo contro percentuali per esempio dell'uno e sessanta sette della Germania dell'uno settantuno
Degli Stati Uniti o del due cinquantanove della Svezia e via dicendo e allora che fare di fronte ad una panorama di questo tipo beh intanto io credo che innanzitutto io rapporti stretti fra imprese università sono una necessità del sistema produttivo non servono solo all'università
Per far affluire maggiori commesse dunque maggiori risorse la ricerca industriale negli ultimi trent'anni e sempre più concentrata nell'università pensate che se negli anni Settanta l'ottantacinque per cento della ricerca dei prodotti era sviluppato all'interno dell'impresa
Oggi solo il cinquanta per cento l'altro cinquanta per cento sviluppato all'interno dell'università recente ricerca pubblici
Vi è poi un problema di flessibilità del sistema
Una bella indagine dell'Economist notava che i sistemi universitari che più crescono sono quelli più flessibili i sistemi universitari invece che hanno maggiori difficoltà sono quelli troppo burocratizzati con un eccesso di regole uno accesso di legislazione
E allora certamente sono importanti le risorse Alleanza nazionale ha fatto sia nella scorsa che in questa legislatura una battaglia per farà affluire maggiore risorsa sistema di università e della ricerca tuttavia occorre anche un nuovo sistema
Nella passata legislatura di amicizia c'è ancora molto da fare
Benissimo più soldi intanto io faccio una proposta
Non passare chi investe in ricerca chi fa ricerca togliamo l'IVA dalla ricerca togliamo l'IVA su chi fa ricerca il modello deve essere poi ancora quello di una autonomia sempre più responsabile occorre a mio avviso assumere un modello di tipo competitivo abbandonando modelli tipo assistenziale occorre stimolare verso un fine di utilità collettiva gli interessi dei soggetti coinvolti interessi
Degli studenti interessi delle imprese gli interessi dell'università gli interessi dei docenti e a questo riguardo Alleanza nazionale è la prima forza politica in questa legislatura che ha presentato un disegno di legge organico e credo abbastanza coerenti innanzitutto i finanziamenti pubblici finanziamenti pubblici devono essere sempre più caratterizzati da una valutazione dei risultati
La valutazione ha un ruolo centrale ed era venire su parametri oggettivi la valutazione deve essere delle università nel loro complesso e l'unica valutazione possibile non può essere ovviamente la valutazione ai singoli professori la valutazione dei docenti deve essere fatta dalle università
E attenzione perché di valutazione si parla la tredicesima legislatura nella passata legislatura il ministro Moratti a varato un decreto che valutava i programmi io credo che si devono soprattutto valutare i risultati
Il ministro Mussi
A istituito Rumble che in realtà non è nient'altro che un'aggregazione dei due enti di valutazione già esistenti ma se poi i soldi non vengono dati
E per questa finalizzazione specifica per premiare le università eccellenti richiesta di maggiore qualità
è inutile introdurre dei sistemi di valutazione anzi devo dire che il detiene il è stato ritirato uno dei primi atti di questo governo ha ritirato il decreto Moratti che pianificando lo sviluppo triennale dell'università
Puntava a valorizzare quegli indicatori di efficienza valorizzare quell'università come presenta il Politecnico Milano che da questo punto di vista sono all'avanguardia in Italia
Ed allora accanto al fondo di finanziamento ordinario credo che ci debba essere anche un fondo specifico per lo sviluppo strategico e un fondo per il supporto ai piani di riequilibrio lo stesso fondo di finanziamento ordinario e grande fondo dell'università
Deve tener conto di alcuni parametri fra cui in primo luogo la qualità dei processi formativi e della ricerca
Ovviamente non potrà oscurare il numero degli studenti perché ci sono delle spese fisse ma deve anche considerare per esempio la capacità di attrazione di studenti stranieri la capacità di intercettare finanziamenti comunitari e via dicendo
Il Fondo Strategico deve finanziare esclusivamente le università che abbiano raggiunto risultati di eccellenza a livello internazionale e obiettivi specifici di grande rilievo nazionale
Selezionando i progetti sulla base dalla qualità il fondo per i piani di riequilibrio dell'intervenire a favore di quelle università svantaggiate con però una innovazione importante
Le risorse devono essere concessa a fronte di un piano triennale concordato con il ministero l'erogazione dei fondi deve essere vincolata alla raggiungimento degli interventi e degli obiettivi previsti basta con i finanziamenti a piè di lista
Le contribuzioni studentesche da più parti sì chiede un innalzamento delle tasse io credo che sia Dini come entrare le tasse si scoraggiano le iscrizioni si penalizzano le famiglie si colpiscono i soliti noti cioè quelli che dichiarano correttamente
I propri redditi meglio credo sia prevedere la possibilità di contribuzione differite
E cioè questa la proposta che fa Alleanza Nazionale
Una concordato fra studenti e università per cui lo studente si impegna a partire da un certo anno dopo la laurea
Nella dichiarazione dei redditi a destinare una piccola percentuale il suo reddito anche per un periodo lungo anche di vent'anni anche per trent'anni all'università che gli ha consentito di laurearsi presuppone ovviamente che abbia trovato un lavoro che gli consenta di fare una dichiarazione di reti
Non è dovuto all'aumento nella nostra proposta a chi abbia avuto a chi si sia laureato commedie particolarmente elevato
Occorre poi la flessibilità dello stato giuridico intanto per il reclutamento che lo è sì importante una lista nazionale di doni alla docenza con cui lo Stato ovviamente controlla la qualità e questo in qualche modo si è già fatto nella scorsa legislatura io parlerei più di lista di idoneità
Poi le università devono essere libere di scegliere
Per la carriera iniziale per e ricercatori le unità scelte hanno lo stato giuridico se fare contratti a termine o se assumere subito ma soprattutto fermo restando certi minimi previsti dalla legge
Si deve essere ci deve essere la possibilità concreta di contratti individuali in cui si preveda
Una retribuzione ulteriore contrattata con università ma anche qui si definiscano convenzionalmente anche gli impegni didattici di ricerca le dotazioni de eventuali altri vantarci
Poi ancora l'autonomia organizzativa occorre favorire certamente la trasformazione delle università in fondazioni l'autonomia deve essere piena non solo sotto il profilo contabile gestionale anche dal punto di vista amministrativo e fermo restando alcune garanzie di qualità
Anche gli ordinamenti didattici devono essere maggiormente flessibili la trasparenza i dati devono essere accessibili agli studenti in particolare devono essere pubblicati al momento dell'iscrizione al riguardo
Occorre dare pubblicità presso ogni università ad un'anagrafe degli studenti che testimoni la regolarità dei percorsi
Un'anagrafe dai al laureati che testimoni gli obiettivi ma soprattutto anche il successo dei laureati nel mondo del lavoro un'anagrafe dei docenti e dei ricercatori che attesti le pubblicazioni
E l'interazione con il sistema economico i brevetti
L'accreditamento altro dato importante vi deve essere un giudizio sulle università da parte del ministero sulla base delle valutazioni di quell'ente valutatore Rossi chiamiamolo come meglio si voglia che deve tener conto dei dati oggettivi la qualità del processo formativo con riferimento anche alla qualità dei corsi di laurea la presenza di adeguate strutture didattiche di ricerca la trasparenza nelle informazioni data agli studenti
L'occupazione dei laureati il posizionamento dell'ateneo rispetto a standard internazionali e poi occorre coinvolgere sempre di più le imprese questo è un dato che ormai viene riconosciuto ma che trova ancora troppi ostacoli
Indubbiamente ritengo che questo sia un passaggio decisivo occorre proseguire quella defiscalizzazione degli investimenti in ricerche iniziato nella passata legislatura occorre incoraggiare il finanziamento alle carte da parte delle imprese previsto dalla riforma Moratti ma troppo ostacolato
E in qualche modo rimasto marginale in questi e avvio di legislatura
Occorre favorire inserimento nei consigli d'amministrazione gli atenei parlo di consigli amministrazione del credo che questa sia in prospettiva la formula di quelle imprese che finanzino in modo rilevante le università favorire ovviamente sulla base dell'autonomia statutaria
Occorre prevedere per esempio che una parte dei valutatori di quell'Hamburg di quell'ente rivalutazione provenga per esempio dal sistema industriale da quei sistemi industriale che pesantemente fortemente finanzia l'università occorre anche favorire e così mi avvio a conclusione la consuetudine di rapporti sempre più stretti tra imprese università non solo le imprese nelle università ma anche le università nelle imprese per portare nuove idee nell'impresa si devono per esempio portare i dottorandi dentro le imprese tirò
X euro dieci mila euro dodici mila euro se poi fai lavorare studiare un dottorando di ricerca al tuo interno all'interno dell'impresa
Non più finanziamenti a fondo perduto che vanno per mille rivoli piuttosto lo Stato partecipi alla rischiosa dia una copertura alle banche per prestiti a tassi agevolati a tassi bassi per innovazione e ricerca lo Stato dunque non tira fuori soldi immediatamente i finanziamenti costano meno e soprattutto i finanziamenti delle banche alle imprese per la ricerca si fa più in generale si devono stimolare le competenze per acquisire una mentalità innovatrice occorre sviluppare una formazione diretta anche alle imprese per consentire loro di muoversi per far sì che quel trentun per cento di imprese che oggi non sa come fare
Sia messo nelle condizioni di fare ricerca occorre insomma una grande strategia di interventi a più livelli per dare un'accelerazione forte allo sviluppo dell'Italia
Grazie al senatore Valditara senatore io poi interverrà poi successivamente le cui allora chiamerei a cominciare da direttore Dario Di vico vicedirettore del Corriere la sera che coordinerà il dibattito al quale parteciperanno e l'invito a sedere qui accanto a noi
E il dottor Alberto Bombassei vicepresidente di Confindustria
Massimo Corsaro assessore alla Regione Lombardia Antonio Foccillo segretario confederale della UIL ma no
Potesse zone se adesso vediamo se vai Rizzi mentre salgono i terreni utilizzati
Fa reato attraverso il recupero della UIL Paolo Galassi presidente della Confapi genere Enrico Saggese vice presidente di Finmeccanica
Il dottor Raffaello Vignali presidente della compagnia delle opere Vito offeso posto lascio a lui coordinamento nel dibattito
Il sopravvento buongiorno a tutti sì quindi siamo come vedete c'è parecchia di arriva Holbrooke
Per la prima volta diciamo un po'probabilità va be'intanto che volevo dire ringrazio per l'invito gli organizzatori
Devo sottolineare che i lavori sia di questa mattinata ma il documento che ieri ha fatto da preparazione all'intera due giorni testimoniano una una capacità di ascolto e di ricerca che molto interessante per un osservatore un osservatore esterno si dice che i partiti si rinnovi no quando sono all'opposizione e poi quando vanno al governo invece come dire devono fare i conti con con con problemi più complessi beh devo dire che indubbiamente
Lo sforzo che viene fuori da da questa due giorni merita sicuramente attenzione
Per la sua qualità e la sua onestà intellettuale detto questo dato a Cesare quel che dice storico mi sembra giusto
Noi iniziamo dato che la relazione
Quindi Valditara ha introdotto i temi dell'universitaria ha sottolineato prevalentemente questi io chiedevo al rettore Ballio di fare il primo intervento e di dipinti darci un suo punto di vista da chiamiamo da tecnico del settore
Va premesso che concordo nella maggior Francers quasi tutte le cose c'è solo un punto che ci divide ai concorsi universitari col senatore Valditara ma quello sarà un è un punto che ormai storico tra noi due
E quindi è questo dal punto di vista personale concordo praticamente con tutto quello che ha detto il senatore Valditara
Certamente non
Non entro nel merito di che cos'è l'università oggi vorrei proprio restare nell'ambito del tema un sentimento e mi hanno detto iniziale questa tavola rotonda allora il problema secondo me questo da un punto di vista generale ricerca innovazione beh in tutto il mondo ormai si è concordi
Che la ricerca e l'innovazione la fanno i giovani e le fanno risorse umane quindi il problema è che non si può separare il problema di ricerca innovazione che formazione
è vero che ci sono in tutto il mondo università che sono Teaching Universities piuttosto che resurrezioni Diversity
In America si parla sempre di dieci o quindici università ma sapete quanto ci sono università statunitense su due mila trecento
Quindi non è il numero di università e la focalizzazione dell'università che importa
Ecco ricerca innovazione formazione sono tre attività che vanno quindi insieme sono delle attività che hanno una caratteristica sulla relatività che presuppongono un investimento
Questo investimento al lungo termine
De ad alto rischio
E quindi sono delle attività che sono con delle caratteristiche esattamente opposte a quelle che oggi la finanza la politica i mass media l'opinione pubblica predilige questa fondamentale difficoltà per noi
Oggi linea di principio sta Préval prevale l'ottica da tutte le parti
Che io ti do i soldi ma voglio dei risultati certi e subito
Che è esattamente il contrario delle caratteristiche di questa attività
Non tanto per fare un esempio lo cito solo questo poi lo si terrà un altro momento l'Università di cui io adesso sono rettore del Politecnico di Milano
Noi in linea di principio vendiamo scusate la brutalità della formazione e ricerca al sistema produttivo
Per circa cinquanta milioni di euro all'anno
Altri venti venticinque gli approvvigioniamo sul mercato dei finanziatori della ricerca e quindi avete l'idea tutto sommato quanto economica del rapporto che c'è tra il Politecnico di Milano il sistema produttivo
Ecco sono qui ecco il mio dubbio è come sto scusate dopo quattro anni Direttorato il mio dubbio ancora sto ma sono degli investimenti per il sistema produttivo questi cinquanta milioni di euro che loro ci danno tutti gli anni
Oppure sono essenzialmente
Delle esperienze per avere dei risultati da spendere subito
Cioè sono veramente innovazione questi ecco io una volta ho detto che molto brutalmente che ENI il Politecnico di Milano mi sembra qualche volta un supermercato in cui un'OPA i prodotti ritrova quelli di cui ha bisogno li compra se ne va risolte soddisfatto sabato dopo ritorno a far la spesa
Ma non sono un'innovazione forte del sistema proprio ecco io credo che dobbiamo invertire la logica tenendo prendendo gli esempi dall'estero
Perché da sempre quando mai scoprire l'ombrello
Allora per fare innovazione dato per scontato che comunque perché su molto concreto che l'ha detto senatore Valditara che ormai la ricerca in larghissima misura si fa nelle università o nelle poche università che fanno ricerca
Bisogna fare con con le aziende ricerca insieme formazione insieme e quindi anche innovazione insieme e bisogna andare insieme nel mondo
Noi in questo momento stiamo spingendo per andare insieme nel mondo insieme al aziende non abbiamo bisogno di andarci da soli
Ecco cosa chiediamo al sistema politico a cosa beh certamente noi chiediamo autonomia libertà sburocratizzazione poche regole tutto quello che lui ha detto
E ovviamente chiediamo un controllo dei risultati non il controllo burocratico sapete benissimo che la qualità se c'è qui qualche industriale Bombassei in primo sa benissimo che la qualità si può anche comprare a livello di certificazione ma la qualità è un'altra cosa
E allora noi chiediamo quell'altra cosa dalla qualità non la certificazione
Dall'altra parte è chiaro che bisogna sempre di più nelle università assumersi responsabilità capacità decisionale ecco controllo perché nell'ambito nella qualità c'è l'autovalutazione e quindi è fondamentale questo tipo di discorso ecco ci sono certe università che lo stanno facendo certuni vestita che non stanno facendo questo sarà un problema dello Stato che in fondo tutto sommato dà dei soldi università diagnosticare queste dove queste queste capacità
Il problema che io vedo e che quindi in un certo senso pongo alla parte politica che cui era presentata è la seguente
Certamente in Italia ci sono delle università che stanno competendo con il mondo nel mondo però stanno andando piano
Nel senso che lei altre con cui competiamo stanno andando più forte
E qui nasce il problema delle risorse soltanto su questo punto che nasce proprio adesso
Quando correndo Sir Walter diretto dal rettore del Politecnico Rino mi ha detto ma Giulio ma come fai a competere con noi noi riceviamo otto volte per studente risorse rispetto a te
E gli ho detto colorato Sei un matematico molto semplice come facciamo a competere due per due per due fa otto allora
Il primo due è Rankin internazionale tu sei al settanta per cento dell'Arma ittiche il primo noi siamo al quaranta per cento certificato dalla dalla dalla classifica di tanti Seduction quaranta settanta fa circa due su l'altro è molto semplice nove lavoriamo come risorse umane nel Politecnico il doppio c'è un'pagati la metà l'iscrizione punto è chiuso questa è la situazione
Per quanto tempo cioè questa è la domanda che io mi pongo un sistema del genere riesce a reggere
Ecco questa purtroppo l'altro l'unico pessimismo che avete visto in questo mio discorso grazie
Allora vicepresidente Bombassei mi aveva chiesto la domanda anche per sveltire i lavori
Dalle cose che ha detto il rettore Ballio quindi c'è un problema di risorse c'è indubbiamente un problema di intervento dello Stato però essendo lei
Un avendone una visione liberale del rapporto tra tra stato ed economia penso che
Sì anche in questo caso per un intervento leggero della politica nei confronti di questi di questi problemi quindi dove dove entra in gioco l'impresa che cosa l'impresa può fare per
Affrontare le questioni che Valditara e Ballio c'erano c'hanno messo davanti
Gli sono un pochettino più ottimista del rettore
Che ha una visione credo pur con tutte le difficoltà Politecnico di Milano ha fatto del teste i salti in avanti
Veramente apprezzabili non siamo ancora a livelli di altre università europeo del nord Europa e soprattutto americane Maio partivo da un concetto un pochettino più più a monte
Ecco e dire quali sono le esigenze del dette l'impresa in generale
Porti da un dato che credo che faccia meditare se pensiamo che fatto cento le la nostra esportazione noi viviamo in gran parte anche di esportazione soltanto il tredici per cento dei nostri prodotti che esportiamo sono considerati hi-tech
La dice lunga sul fatto che noi dobbiamo velocissimamente come paese cambiare la tipologia della nostra produzione
Quindi dobbiamo sostituire alcuni dei prodotti ad alto contenuto di mano d'opera dove siamo stati non solo bravi bravissimi credo che francamente io conosco abbastanza il mondo per poterlo dire siamo fossi fra i più bravi sicuramente in assoluto come trasformato però oggi non è più sufficiente perché abbiamo sollecitazioni da altri paesi dove il costo di manodopera talmente basso che siamo solo destinati
Quindi come possiamo fare a trasformare questa tipologia di produzione a produzioni con più alto contenuto intelligenza sicuramente bisogna prendere la la scienza dove c'è e mi sembra che la risposta sia quella che è stata detta prima
Sì nell'università nei centri di ricerca in centri ricerche in Italia sono molto pochi quindi le università sono il l'interlocutore a cui noi dobbiamo rivolgerci e qui arriva il primo il primo tipi la prima difficoltà alla prima difficoltà il fatto che la politica questo invece è compito della politica e credo che in passato
E anche adesso ci sia poca chiarezza nel tracciare una corretta e chiara politica industriale
Non possiamo penso fare della tuttologi a si parlava prima quando abbiamo parlato di infrastrutture il pensare di modernizzare centocinquanta apporti forse da un fatte una scelta dei quattro e qui su quelli stessa cosa credo che dobbiamo porcelo come problematica industriale
Quali sono i settori che fra dieci o quindici anni
Saranno vincenti per il nostro Paese e lì bisogna fare una politica di investimento una politica di investimento come ricerca e sviluppo
Una politica d'investimento come formazione quindi scuole università una politica di aiuto quell'impresa è che in quei settori operano e che quindi in qualche modo padovano aiutati c'è una vecchia regola che un aiuto del pubblico sul privato sull'innovazione mediamente nel giro di pochissimo tempo ritorna con almeno come effettuo Riva del doppio
E quel su questo non vi trova tanto concorde su come è stato detto prima dove le l'innovazione
In in interpretata dall'università comuni investimento a lungo termine mettere aziende credo chiedono un investimento a breve
Io credo che la verità sia una cosa infermeria si chiede l'Università di fare della ricerca che può avere una ricaduta a breve a Matthew anche a lungo termine si prendersi dipende da che cosa si vuol fare e qui ecco c'è una una statistica che dice abbastanza chiara quali sono le vere problematiche allora se è vero come è vero che il dato che noi investiamo in ricerca e fra i più bassi a livello europeo
è giusto dire però dividere fra quello che la ricerca pubblica e quello che la ricerca privata
E qui il primo il primo tabù che dobbiamo un momentino modificare la ricerca pubblica tutto sommato non è così scandalosamente più bassa degli altri Paesi europei
Mentre scandalosamente più bassa quella privata ciò non toglie che si debba investire di più in quella pubblica e in quella privata la differenza è proprio questa e fatta fra le piccole e le medie e grandi imprese lo se guardiamo le medie e grandi imprese
Dire che sono assoluta Bastards allineati a quello che investono le grandi imprese negli altri Paesi
Penso che impensabili il pensare che no son gruppo come FIAT investa meno nella ricerca e nell'innovazione di un gruppo come la Volkswagen o come non è noto
La difficoltà invece essendo la nostra tipologia di impresa una enorme quantità di piccole o piccolissime prese la è veramente difficile fare fare innovazione o fare ricerca
Allora la la vera sfida è la differenza con gli altri Paesi è proprio quello di come fare a fare quello che fanno gli altri paesi con una tipologia di imprese che riversa e qui qui bisogna allora questa qui è già stato detto ecco scusi posso una piccola provocazione si può mettere mano al portafoglio ha solitamente e che anzi tema non è io credo che non si è neanche l'adesione tanto di denaro in questo no no questo se sommati metodologie allora la prima cosa è chiaro che facendo un un po'di autocritica sono lei prese quindi gli imprenditori per primi che se ci credono devono investire delle proprie imprese
Ma non è neanche tanto quello perché spesso e volentieri si investono dei soldi che non vengono utilizzati al meglio allora
La la spinta che dobbiamo dare è quello che questi due mondi che nel passato storicamente ci sono sempre parlati poco il mondo universitario al mondo delle imprese si parlino molto di più
E come si fa si incentivano quindi le proposte che Confindustria aveva fatto col passato Governo e l'ha ripetuto oggi era quello di dare tutta una serie di azioni che potessero in qualche modo defiscalizzare per esempio le commesse
Che le imprese dovessero assegnare alla alla alle università allora e già questo è un incentivo tutto da Seriate corrette per brevità di tempo non vi sto ad elencare ma che sicuramente dolci posso ci possano fare
La seconda è quella di aggregare è stato detto anche prima del quei distretti in qualche modo le all'idea allora di mettere insieme il tante aziende in un distretto che aveva lanciato il il ministro allora
Era una buona idea un po'più difficile da realizzarsi ma comunque questo è un po'anche il senso quindi spesso e volentieri
Riuscire a trasformare i distretti da distretti produttivi a distretti in qualche modo dell'intelligenza e quindi del sapere che possedesse poi diffuso nelle aziende
Che posso che che sono nei club e nei vari distretti
Quindi questo credo che sia in qualche modo l'altra delle possibilità quindi di aggregare aziende e riuscire a facilitare colloquio fra il mondo delle piccole imprese
E adesso non per fare un un un auto ingessamento devo dire lì la la essendo vicini da fra Brescia e Bergamo lo possiamo anche dire piccolo spot pubblicitario il il fatto di essere stato personalmente promotore di quale iniziativa che tutti voi vedete quando delle lunghe code che facciamo venendo da Milano su autostrade che quel chilometro rosso che sta crescendo ecco lì è un esempio di come si può fertilizzare un territorio che non è quello bergamasco quindi non pensate immediatamente di fare un chilometro rosso a Brescia c'è
L'idea sarebbe quella di fare una cosa invece molto più vasta è un terreno di fertilizzazione per cercare di mettere insieme aziende piccole e medie università
La l'Università di Bergamo ma credo che con il Politecnico di Milano abbiamo discorso aperto abbiamo firmato per esempio con l'MIT un raccordo di scambi di informazioni
E tutta una serie di piccole imprese
Vivendo dello stesso in uno stesso territorio possono in qualche modo scambiarsi delle delle delle informazioni è stato citato prima ad esempio
Finlandese se qualcuno guarda i grandi fenomeni i Nokia o o quindi fenomeni svedesi sono tutti nati da dei fatti scientificità investimenti fatti di alcuni
Grande impresa che poi hanno fatto crescere il decine o centinaia di piccoli prese e università e quindi rischi di ricerca che hanno che hanno fatto quel fenomeno che ormai è uno dei sono il leader nella delle telecomunicazioni che sono i grandi costruttori di telefonini
Ecco io credo che questi siano le grandi possibilità che possiamo sfruttare
Ed è chiaro che se ci sono degli incentivi che ci portano verso e queste soluzioni anche le piccole imprese se vogliono sopravvivere debbono avere questo tipo di cultura perché io credo che al di là ripeto dei soldi al di là di altre cose
E il salto culturale che dobbiamo fare
Gli imprenditori per le loro imprese il sistema il territorio e qui devo dire che a livello di Lombardia si son fatte delle cose e gregge è stato fatto un comitato a livello regionale c'è ci sono dei documenti
Che chi non chi non riconoscersi o che non li abbia visti vi inviterei a vedere
Di tutta una serie di azioni che il territorio in questo caso la Lombardia sta facendo per incentivare la ricerca rinnovazione incentivare anche le le università
Che hanno tutti quei difetti che abbia sentito dire molto bene prima e che quindi dovranno in qualche modo evolversi io sono assolutamente contrario alle università di quartiere che fra un po'ecco se guardiamo l'ingegneria di competitori intesa dal rettore sono tantissimi perché Brescia Bergamo lecco Varese Pavia cioè tutti ingegneria si rischia di
Assolvere più al compito di qualche mamma preoccupata che per non mandare il figlio a Milano cita autentico dare piena di
E piena di di di di di di rischi domanda sotto all'università sotto casa perché solo perché più comoda ecco io penso che invece un genitore visto essere se il figlio non è così sveglio ditte vicine per conto suo debba dire qual è la cosa vuol fare mio figlio ingegneria bene qual è la migliore università
Se non vuol coprire del mondo dica in Europa di ingegneria sceglie l'università migliore università questo il salto culturale
E non facciamo queste scelte allora se io invito la politica meditare sorse un è un'idea così autoporto utopica poi mi taccio
Di pensare come è stato fatto per esempio con la sanità o con altre cose almeno nel percorso di del sogno di privatizzazione dell'Università se si potesse ma invece di farle almeno a livello regionale in modo che ci sia un maggior coordinamento dell'università secondo me in questa direzione faremmo non dissipa avremmo tante energie e riusciremo a fare una azione coordinata di avvicinamento sia per la formazione degli studenti più competenti e sia un avvicinamento al territorio industriale come quello del come il nostro della Lombardia
Allora
Chiedo al presidente della Confapi Paolo Galassi
Che un po'il tema che è venuto fuori quindi in questi giorni si cominciano a fare i rendiconti aziendali
Tra qualche mese vedremo che le aziende italiane hanno ricominciato a fare utili e non solo alcuni grandi aziende ma il tessuto industriale del Paese
Fa utili e questo è positivo ne va dato merito agli industriali che si sono rimboccati le maniche si sono battuti sui mercati esteri per invertire la crisi del made in Italy però giustamente per fare il salto qualitativo dell'offerta dei nostri prodotti bisogna finanziare le finanziare la ricerca lo stato più di tanto non potrà fare mettiamola così tanto al chilo insomma quindi si tratta di mettere mano al portafoglio ripeto Lele la piccola impresa la piccola e media impresa farà questo o investirà nelle pellicce delle delle signore
Sì
Ma no io penso
Che le risorse vengono drenate soprattutto al piccolo e medio imprenditore prima
Il falso ecco questo parco blog e allora quelle quelle nuove noi dobbiamo lavorare noi dobbiamo lavorare su quello perché
Il discorso sta proprio questo punto queste inefficienze io ho letto manifesto prodotto e ho sentito parecchie discussioni ma alla fine gli umili mi mi ritrovo in tutte queste idee anche tutte queste soluzioni anzi sono d'accordo su una semplificazione perché se non andiamo capire
L'esigenza del tipo dalla nostra imprenditoria che ormai tutta piccole e media chiaramente noi abbiamo abbiamo delle difficoltà
Io vi faccio l'esempio ormai sono in crisi le imprese di quaranta dipendenti
Perché ditte del del del CDEC Centro voi dite che producono più reddito si producono più fatturato forse poco più ma non producono un terzo ma c'è di risorse sufficienti e poi anche per finanziare quella che sono alla ricerca perché dire che la piccola e media impresa un affetto ricerca di di prodotto nell'Asia anzi reclama che non riesce a tutelare quella ricerca che fa quindi l'esatto contrario spesso non abbiamo neanche gli indici
Di quanta questa ricerca sia sul mercato perché se no mi scusi come potrebbe l'Italia che il quarto paese al mondo come despota settore Matt manufatturiero registra la competitità con palizzate aumentarle come dice
Quindi sicuramente una ricerca prodotto cioè non è indirizzata non è di settoriale non fa crescere l'impresa ma guardi che l'impresa non cresce anche perché non ha le risorse per crescere
Le faccio un esempio non abbiamo fatto una trasposizione di un'impresa di quaranta dipendenti del tessile che esporta il novantotto per cento è un prodotto di alta tecnologia
A parità di condizione si trova in Tunisia un reddito finale dopo le tasse duecento mila euro in Italia di trenta mila euro con duecento mila euro magari cinquanta sessanta mila euro potrebbero essere spese per la
Per la per l'innovazione quindi questo è il vero problema della piccola e media impresa che non riesce a crescere perché per troppi anni è rimasta senza
Risorse da destinare a comparti perché lei la prima cosa che mi dice quando un'azienda soprattutto a piccola va in crisi dove toglie
Toglie negli Enti nel settore del dell'innovazione
Va a controllare tutte le spese ma vediamo danni di assenso ad una politica economica e questo malessere ha portato a questo risultato oggi le soluzioni soffro
Io provocatoriamente ho lanciato manifesto Kerman cimento industriale con la detassazione una sarà una legge Tremonti don sugli impianti ma sugli incendi
Però questo è il coraggio che bisogna trovare a piene mani cioè se per cinque anni noi trovare troviamo questo coraggio son d'accordo con con la col dottor Bombassei che ha detto poi ci ritornerà bisogna trovare avere avere anche il coraggio di indebitarsi di trovare il coraggio di di di fare questo azione
Unitariamente sui vari tavoli e quindi vedremo che tranne nelle coppe se
Come diciotto comma sei e sono comunque concorre colui perché poi abbiamo i centri studi che erano gli stessi parametri
Si torna due volte poi pagarne anche l'interesse di quell'indebitamento quindi lo Stato deve diventare un po'anche imprenditore sotto questo aspetto scuse diciamolo francamente poi se c'è un problema di risorse noi diciamo più ricerca uguale più stato
I soldi non ci sono no ma non ha Rocca ma non è vero le ho fatto un altro discorso gli ho fatto un altro discorso
Mi scusi al su questo discorso qui potremmo discutere mille volte perché mi sembra che ultimamente lo Stato ha incassato molto semplicemente dalla destinato nei posti giusti scusi e
Bastava destinarlo su quelle posteriori allora ecco e questo meccanismo io non voglio fare polemiche centro destra e centro sinistra io voglio solo capire se qualcuno uno vuole investire ancora nell'impresa che sia grande o piccola perché anche questo sistema di impresa dove è sparita la grande impresa e qui dello ma come facciamo noi piccoli e medi imprenditori fare filiera parliamo di distretti e chi ci aiutava assetare ovalizzazione qualche distretto nasce sulla grande impresa che crea la filiera
Inoltre sempre dei ristretti questo qua
Quindi noi abbiamo al e l'abbiamo lasciati morire
Abbiamo permesso che la grande impresa si delocalizzarsi e senza nessun strumento diciamo di di di di coordinamento di protezione non so io
Sono allibito di fronte qui è una carenza di politica economica io non ritengo che ci siano atto bisogna sedersi a un tavolo a incominciare a corte a a a diciamo a a io ho colto questo invito per questo motivo a lavorare su questo tema costruire una politica economica sfruttando tutti i dati che abbiamo raccolto ormai diciamo il il nostro mercato e il quarto paese al mondo per manifatturiero cosa stiamo facendo per il fatto di ero e questo pane fattoria era espressione di piccole e medie imprese
Le vogliamo farle crescere le faremo crescere ma non possiamo in questo momento farle morire perché se no facciamo morire o le faremo crescere
Questo era sordo
Da riscoprire crescono Dio ce ne possono morire prego ma non è vero guardi che se lei ma non è vero devono crescere tutte le imprese e deve favorire anche la nascita di nuove piccoline che diventeranno grande io questa cultura questa coltura così
De de del non ricambi corpo e poi dite perché
Abbiamo abbandonato si riflette sull'innovazione tecnologica perché saremmo abbandona la questo turnover questo di mi ricambio mi di aziende mi toglie anche da piccole e medie media impresa il rinnovo dei prodotti un'azienda nuova che nasce nasceva una nuova idea
Poi nasce piccola può diventare grande
E quindi non è vero che dobbiamo uccidere proprio tutti dobbiamo fare un'analisi dei settori che non sono più produttivi una ricerca di quel discorso
So ma no dire piccolo è bello piccole brutto piccole grande grande bello il piccolo e brutto perché se no non usciamo da nessuna parte potrà partire dal tessuto capiamo
Sono d'accordo che le imprese devono crescere ma devono anche nascere tante piccole che cresceranno e devono esserci anche quelle grandi deve essere un sistema integrato guardi che noi siamo un Paese questo quattro
Quarto paese del mondo quel circo quarto paese al mondo per e sport nella produzione maggior manufatturiera siamo anche con le gambe di argilla
Cioè nel senso che momento ci in modo disordinato senza un coordinamento di una politica economica
è lasciato al fai da te dell'imprenditore io la politica non deve entrare nel scegliere ed è questo l'errore sta commettendo dove deve andare prodotto voglio essere io imprenditore a dire qual è il prodotto del futuro parola politica mi deve aiutare a fare sistema
Questa la differenza oggi manca la volontà di fare sistema soprattutto nel settore economico e imprenditoriale che è quello più importante vi ringrazio
Se pensavate di annoiarvi prima di pranzo proprio o l'abbiamo risolto chiedevo a Raffaele Raffaello Vignali di della Compagnia delle opere d'intervenire in questa piccola querelle che però diciamo penso che abbia un suo costruttore insomma
Io sul tema tasse son d'accordo con Galassi ma pollo
Lo fare però alcune osservazioni
Antenucci primo cioè è stato detto anche nel degli la tavola rotonda precedente
Ma valida anche per il sistema dell'innovazione l'innovazione avviene per sistemi ce n'è non possiamo pensare ha un'innovazione che non mette insieme il mondo della ricerca il mondo dell'impresa il mondo finanziario il sistema sociale il sistema delle politiche
Detto questo sul sistema della ricerca io intanto vorrei fare un intervento contro corrente sui dati perché mi sono stancato dei luoghi comuni e delle statistiche che non guarda alla realtà
Primo in Italia si fa dell'ottima ricerca
Con risorse infinitamente più basse di quelle che vengono investite all'estero quindi siamo bravi in alcuni punti siamo eccellenza mondiale
Molta di questa ottima ricerche al sud
E come dimostra il caso di SP se vogliamo uno sviluppo Sud dovremmo puntare su queste cose perché la mafia gli ingegneri non li manovra
I migliori tra i migliori centri di ricerche in Italia sulle nanotecnologie unica Napoli
Federico secondo nano tecnologia dei polimeri direttore professor Nicolais attualmente ministro
E questa è un'altra delle fantasia italiana e non dell'università e della ricerca ma della pubblica amministrazione che non capisco cosa c'entri
Sì no mah innovazione per dire se ai
Si va be'ma è l'innovazione capito se stan parlando della della esiti per la pubblica amministrazione che Mamola pure innovazione ma non è questo
No sì sì sì sì però Lecce
Sulle nanotecnologie dal punto di vista fisico ci sono delle realtà straordinari Catania la Calabria son tante
Quindi primo c'è Secondo nel sistema universitario ci sono anche delle novità
Esempio
Il trasferimento tecnologico diceva prima anche
Presidente Bombassei
Questi uffici che stanno iniziando a fare un lavoro io credo significativo la nascita di spin-off universitari
Che sono un altro
Bell'esempio che andrebbero favoriti presente Kilometro Rosso è sicuramente un'iniziativa positiva io ho scritto Giulio Ballio lo sa
Due anni fa un articolo sul Corriere della Sera di Milano per bloccare una una certa idea che aveva qualche politico locale di trasformare la Bovisa in una nuova periferia dicendo quell'aria alito abbiamo farla diventare dove c'è il Politecnico
Un parco scientifico tecnologico vero
Ci sono anche criticità autoreferenzialità che spesso non hanno responsabilità
E anche il fatto che la ricerca è sommersa cioè ce n'è tanta cene della buona ma nessuno sa che neanche i rettori spesso sanno che ricerca si fa nella propria casta figurarsi le piccole imprese
Vado veloce il sistema delle imprese ho qui mi diverto allora le piccole imprese innovano punto punto dati delli European Innovation scorporo due mila e quattro
Su nuovi prodotti per il mercato già pronte nuove per il mercato
Le imprese italiane sono al centro fatta cento la media europea dell'Europa a venticinque L'Italia centosessantadue la Francia novantasette la Germania centosei la Gran Bretagna trentadue
E allora se non facciamo innovazione mi dite come facciamo fare nuovi prodotti per i prodotti nuovi per il mercato
Forse questa innovazione non la sappiamo leggere perché perché su questo ha ragione Galassi non essendo sostenuta da un sistema fiscale adeguato finisce tra i costi ed è fatta in casa questo è invece un limite è una innovazione come si dice informale
Cioè non è fatta in un rapporto con l'università non è formalizzata per cui non la si vede ma c'è c'è eccome
Da questo punto di vista il problema appunto allora come che questo sistema si raccorda con sistema dell'università mi taccio sul discorso della del sistema finanziario
Ci son dei dati molto interessanti ne abbiamo INPS banche incapaci di valutare l'innovazione
Capaci di valutare gli asset materiali benissimo ma gli assetti materiali no e abbiamo un un Venture Capital high tech ieri specie assente e questo è un altro problema serio che la forza di altri sistemi io credo che ci sia da questo punto di vista per connettersi alla sfide connettere questi mondi c'è importante ruolo di quelli che vengono chiamati nella letteratura sulle delle innovazioni soggetti ponte che sono le associazioni le camere di commercio i distretti ma anche le persone
Che abbiano innanzitutto come scopo innanzitutto uno sviluppo di una cultura dell'innovazione perché è vero che i nostri imprenditori potrebbero investire di più in innovazione poi le politiche potrebbero sostenerli ma dovrebbero poterlo però potrebbero dovrebbero investire di più innovazione soprattutto in quella formalizzata
Secondo una partnership sugli Spino
Perché sporche spesso spinoff accademici rimangono nani perché sono fatti dei ricercatori bravi sulla tecnologia meno bravi sulla gestione sulla conoscenza del mercato sul ciclo finanziario
E poi fare da broker
Da quelli che sanno appunto cosa c'è nel sistema della ricerca capaci connettono con i bisogni dell'impresa
Da questo punto di vista io credo che sulle policy io ho sempre stato in questa idea lo Stato meno fa meglio è
E mi spiego così velocemente primo non gestione scuole università
Liberalizziamo veramente questi mercati non come non perché si è non poche non vanno resi mercati selvaggi
Son dei quasi mercati come si chiamano però garantire diritti anche sull'istruzione diverso che gestire
Garantire diritti compito dello Stato e dare pari opportunità non è livellare tutto verso il basso come si fa oggi in Italia
Anche tra gli atenei per cui anzi il Politecnico e penalizzato rispetto ad altri atenei con una maggiore qualità perché questi dati e che siamo tutti uguali tutti uguali podio tutto verso il basso no la vera uguaglianza e premiare ciascuno secondo il merito
E che nel caso dei giovani permettere lo sviluppo più alto della propria educazione istruzione indipendentemente dal reddito non dire tutti uguali perché tutti somari
E per questo ci vuole io credo l'abolizione del valore legale del titolo di studio ci vuole autonomia vera
E poi bisogna anche che chi e beneficiare di questa autonomia la sa più usare
E un sistema di concorrenza che non è una privatizzazione selvaggia quindi un sostegno alla domande non allo fare Secondo semplificazione quindi non produrre norme inutili vado velocissimo e chiudo
Secondo me alcune cose del dell'ultimo decreto sono positive però bisogna andare molto più avanti
Bisogna permettere lo scritto anche sui giornali che un'impresa possa nascere in un garage Bill Gates la Hewlett-Packard Sonata in un garage da noi oggi se uno apre l'azienda in un garage arriva l'ASL e lo chiude
Quindi noi però il mento in questi anni abbiamo ammazzato tanti Bill Gates nella culla
Dopo si lamenta anche non sulle grandi imprese
Terzo punto allora fine non togliere risorse cioè defiscalizzare
Per le nuove imprese
Cioè uno un po'come si può dire apre l'impresa in un giorno però ti applico dal primo giorno gli studi di settore una follia
Gli investimenti
Noi oggi ci lamentiamo che sono piccole dobbiamo pagare le tasse sul sui fondi sui soldi che mi sugli utili che mettiamo a capitale questa è una follia
Ci lamentiamo spesso sottocapitalizzate
Ma scusami Napoli terzo che invece il capitano dobbiamo ad esempio altri Paesi hanno detassato il capital gain delle risorse degli investitori che hanno investito in in braccio capita l'high tech Carey innovazione distesi ma seduto su quello se gli si possono fare di tutte queste cose il governo attuale
Quante ne sta facendo
Di queste cose c'è un po'sulla semplificazione mi aspetto io mi aspetto qualcosa da industria due mila quindici dove si parla delle reti perché comunque e vale anche sul discorso dei distretti
Se noi riusciamo a dare anche un livello di tassazione per la piccola impresa che oggi attorno al cinquantadue per cento renderla più omogenea quella della grande che per le compensazioni di gruppo arrivato ma trentacinque già abbiamo fatto abbiamo fatto molto
Però abbiamo ancora invece un livello io credo che il pericolo Hütter l'ultima finanziaria se quello stato quello che sia quello di aver tolto risorse che servono agli investimenti
Scusami non si può ingrassare lo Stato e poi lamentarsi che le imprese non investono
Il senatore Viespoli
Prego
Ieri al settore fare una riflessione che ritrovo dalle considerazioni emerse in particolare dall'intervento di galassie da ultimo di quello di vigna
E cioè
Mentre si chiede giustamente noi siamo convinti che così debba essere di finalizzare quanto più possibile le manovre di leva fiscale per accompagnare i processi innovazione d'investimento
Dall'altro dove ci troviamo di fronte ad una manovra chi è andata esattamente in una direzione opposta
Perché la stessa riflessione faceva Bombassei che sostanzialmente faceva emergere l'esigenza di una selettività dell'introduzione selettività rispetto alla all'accompagnamento in alcuni settori in particolare esattamente l'inverso di quel che è accaduto con la manovra che è stata fatta che una manovra che andate in direzione dell'automatismo
Ed è una manovra che andare in direzione del intervento esclusivo sul cuneo fiscale che sostanzialmente è un'operazione non strategica
Di breve momento ed è una sorta di meccanismo che sostanzialmente recupera la vecchia svaluta azione competitiva nell'epoca dell'Eur e quindi non ha nessuna caratteristica
Di politica economica che invece viene giustamente richiesta e dal dal mondo confindustriale e dal mondo delle piccole e delle piccole imprese aggiungo
Che ponga delle contestazioni che noi facemmo come Alleanza nazionale
Dialetti che a Tremonti fu in relazione alla alla l'ulteriore Tremonti Fo quella che ritenevamo fosse un intervento troppo fordista
O l'intervento troppo fordista che fosse necessario invece spostare molto di più l'attenzione
Verso e il mondo nella formazione nella ricerca e quindi costruire quella che galassia chiamato da Tremonti e l'ingegno debbo dire per la verità che questa dialettica futile perché la riedizione della Tremonti non è esattamente
La prima e c'è un primo dice
Avvio proprio nella direzione che è stata indicata fatta questa considerazione queste riflessioni di ordine di ordine generale io vorrei anche aggiungere rapidissimamente alcune cose
Nella precedente esperienza io rivendico invece un'organicità di intervento che noi stessi molte volte non siamo stati in grado di prospettare nella come dire costruzione sistemica che la compagnia penso alla riforma e distruzione penso alla riforma del mercato del lavoro penso alla riflessione in particolare l'ultima finanziaria sul tentativo di costruire la finanza di ristretta alla quale si faceva riferimento e che era esattamente un modo per affrontare il tema del nanismo non attraverso i soliti meccanismi ma quelli di accompagnare la crescita attraverso la capacità di valzer di fare servizi di fare finanza di fare economia di scala di costruire cioè dei meccanismi che non in maniera come dire
Calati dall'alto ma che partendo dal territorio dalla sua dimensione dalla vocazione dal eccetera cercassero di costruire una prospettiva di tipo di tipo diverso e lo dico perché questo mi consente rapidissimamente
Di dare alcune risposte a questioni che sono emerse penso all'ultima a cui faceva riferimento Vignali quando cioè si dice del rapporto con l'università
Io ricordo a me stesso primo
Chiede la Biagi si è detto tutto e il contrario di tutto
Tranne sottolineare che nella Biagi c'è un meccanismo attraverso il quale l'università entra nell'incrocio Offerta domanda di lavoro
E questo determina un fatto importantissimo significativo anche sul terreno della competizione tra università e sulla capacità dell'università di di di essere così come dire competitive anche da questo punto di vista di fare attrazione di studenti anche in relazione alle loro capacità di costruire servizi per l'intermediazione trofei tra domanda di lavoro
L'altra questione molto concreta che vorrei sottolineare
Guardate che nell'ultima fase del governo noi abbiamo chiuso un rapporto con l'università che significa in termini finanziari sessanta milioni di euro che non sono poco proprio poca poca poca cosa
E che riguarda esattamente l'unica cosa che ho portato vorrei citarle in maniera come dire dettagliata che riguarda esattamente un intervento col sistema universitario finalizzato a raggiungere l'obiettivo di costruire relazioni con sessanta università italiane a partire dalle prime dieci università su cui è stata avviata la sperimentazione
Che si riferisce al supporto dei servizi per il placement universitario al sostegno alla realizzazione di cinquanta mila tirocini formativi di qualificazione delle competenze di cui quindici mila all'inserimento lavorativo
A sostegno alla realizzazione di cinquecento per corsi di formazione teorica e on the job
Per il trasferimento tecnologico ed infine la riflessione che faceva veniali relativo allo spin-off al sostegno di cinquanta progetti di spin-off che consentano l'avvio da parte di giovani laureati e ricercatori di attività imprenditoriali per cercare di costruire i servizi il raccordo e la capacità quindi di affrontare questo nodo importante fondamentale il linea con un'impostazione e chiudo rapidamente che sposta un po'il tiro della riflessione complessiva che finora abbiamo fatto perché finora abbiamo fatto una riflessione sulle infrastrutture abbiamo fatto una riflessione sulla ricerca e sviluppo invece emerge un un dato
E lo cito soltanto e chiudo perché recentemente c'è stato uno studio del centro studi Banca d'Italia che esattamente si intitola di settembre due mila e sei
Che è esattamente si intitola determinanti della produttività regionale di lungo periodo il ruolo della ricerca e dello sviluppo del capitale umano e delle infrastrutture pubbliche perché cito questo
Questo studio di Bronzini e piselli perché sostanzialmente punta a dimostrare
Come rispetto a infrastrutture ricerche sviluppo capitale umano l'investimento che maggiormente produce in termini di resa competitiva e produttiva esattamente quello del capitale umano
Cioè il tema del capitale umano per questa strada diventa fondamentale e centrale ed emerge un modello econometrico che sostanzialmente si dice l'aumento dell'uno per cento di capitale umano
Aumenta la produttività di circa lo zero virgola quattro per cento
Rispetto allo zero virgola uno del capitale investito nelle infrastrutture pubbliche è una questione di straordinaria importanza di straordinario rilievo che credo vada attenzionata e che si lega chiudo davvero ad una considerazione che non so per quale ragione
Non viene assolutamente menzionate sulla quale non si è mai aperto un dibattito ad una riflessione vera
Cioè sul tema della formazione continua in Italia e su quello che ha rappresentato e rappresenta in questo Paese sul versante del capitale umano la partenza Bombassei il dottor Bombassei lo sa meglio di me
Come lo sai del dottor Galassi dei fondi paritetici interprofessionali cioè dell'investimento sugli occupati
Che finalmente ha messo in moto in Italia una leva finanziaria pari a circa trecento milioni di euro all'anno
Che finora ci ha riguardato la visione di circa cinquecento mila aziende
E che ha interessato circa sei milioni di lavoratori
E che introduce un elemento dottor Di vico che non riguarda le risorse il problema è che anche in questo settore peraltro risorse sorsero trenta cadono dall'impresa e quindi sostanzialmente le risorse sono come dire
Indiscutibilmente ma che riguarda piuttosto l'esigenza di individuare punti di coordinamento
Che metta a sistema la spesa tra i diversi soggetti i fondi paritetici in brodo interprofessionali le regioni i soldi del fondo sociale europeo cioè diretto problema di governare sono un problema di risorse è un problema che come dire deve consentire come si accompagnano
Torna la riflessione di Bombassei anche da questo punto di vista i settori le scelte sulle quali si vuole porre per rendere più competitivo il sistema Paese perché non c'è solo un problema di risorse c'è un problema di governo politico e c'è soprattutto un problema di ordine culturale rimettere al centro l'impresa non come insomma come risorsa
La questione delle risorse per animare la discussione era una domanda che faceva il rettore Ballio all'inizio perché per carità stiamo cercando di rispondere però insomma che la governance affronti il problema delle risorse sì anche
Polcenigo della UIL cioè il sindacato in questa in questa vicenda che che ruolo povere insomma il sindacato difende l'occupazione
Non solo
Gestisce anche gestisce
Risultano Como
Ma su questo credo che ci sia un consenso almeno da parte della mia organizzazione come pure della CISL
Aveva sottoscritto allora il Patto per l'Italia era proprio dietro c'era proprio questo l'idea di costruire un modello economico partecipato in cui non fosse appunto il principio teologico ma soprattutto quello di rimboccarsi le maniche farle io credo
Dalla discussione di stamattina emerge una situazione un po'credo meno pessimistica di come a volte la dipingiamo e c'è anche un contrasto su quali possono essere gli elementi di intervento io alla luce un po'del delle valutazioni che stiamo facendo
Credo che uno dei primi problemi lo affronteremo adesso corse si apre quando si apre la confronto col governo sul piano di sviluppo
E credo che saremmo tutti impegnati anche su queste questioni
Io credo che uno degli elementi centrali della carenza condivido molto le cose che diceva Bombassei prima
Tra le altre cose sulle questioni di innovazione di ricerca di sviluppo c'è un documenti e documenti fatti unitariamente CGIL CISL e UIL lei mondo dell'impresa
Il primo problema che noi abbiamo in Italia è che si parla dell'intero sistema non si parla mai di di specificità noi dovremmo tentare di ragionare sulla base appunto di un piano di intervento piano industriale chiamiamolo come vogliamo su quali possono essere i settori di eccellenza
Su cui puntare e su quello investire perché se pensiamo per le risorse per la situazione economica per la qualità della spesa per l'alto tasso che c'è
Del fisco dell'incidenza del fisco di non individuare alcuni livelli di eccellenza su cui puntare su quello poi investire e su quello costruire questo caffè questa capacità di stare insieme credo che difficilmente ne usciamo
La seconda questione o discussa io proprio per stare nei tempi cerco di ragionare propria titoli la seconda questione che si è discusso a poco in questo dibattito ma anche credo nel nostro Paese
Che noi bene o male facciamo parte di un sistema molto più ampio del sistema Italia che il sistema Europa
Ed è l'intero sistema Europa che dovrebbe acquisire questa capacità
Di crescere di competere sul mercato internazionale di diventare un vero e proprio sistema industriale ed economico e credo che a livello europeo
Ci siano delle grosse difficoltà poi di far competere perché in un mercato così globalizzato non è il singolo stato ma è un mercato molto più ampio che può competere la terza questione vado proprio a Flash secondo me
E che risorse e defiscalizzazione è un problema che non si può eludere cioè le risorse sono poche le risorse non sono destinate le risorse si Spare parava al di là se e come c'è stato un investimento non investimento ma problema che chi investe in innovazione ricerca in prodotti nuovi e quindi fa diventare competitivo il sistema deve avere un sistema fiscale diverso rispetto a chi non lo fa
Ci si lamenta in Italia che l impresa e fanno molto Investimenti nella rendita e più investimenti nel nel nell'industria nella nella capacità di produrre
Io credo che chiunque al posto dell'impresa con quella competitività fiscale fra rendita e investimento una tassa dal dodici una tassa dal quarantotto farebbe la stessa cosa allora non si può dire se non si creano le condizioni
Quarta questione anche qui credo che un ragionamento bisognerebbe farlo noi abbiamo a livello di management e quindi di ricerca e quindi di formazione nonostante le pecche le difficoltà anche qui degli elementi da non sottovalutare i nostri ricercatori non solo gli ultimi del mondo soprattutto nel modo come vivono come vengono pagati come vengono difesi e come vengono tutelati tanto è vero che quando vanno all'estero sono quelli che maggiormente
E e abbiamo però anche un problema di management
Ci sono alcune realtà
Che riescono ad a vere uno sviluppo perché hanno il management è giusto
Non voglio fare casi anche recente di aziende che sembravano decotto sul mercato ma che poi invece hanno dimostrato con la capacità del management con l'innovazione
Con l'evoluzione anche della capacità di costruire prodotti diversi e nuovi di stare sul mercato e di ritrovare la competitività
L'ultimo elemento non può che essere la politica
L'ora anche qui noi tutti sistema sindacale sistema imprenditoriale se non abbiamo un rapporto con chi poi c'è deve decidere
è un rapporto corretto ci possono essere momenti di conflitto e di tensione ma se tutti abbiamo l'interesse di tenere insieme
Il Paese il sistema Paese dobbiamo trovare un forme di non dico di codecisione ma almeno di partecipazione alle scelte in cui ognuno esprime quello che la sua rappresentanza e poi chi deve decidere decida guardate noi siamo abituati molto spesso a ognuno di noi parlo prima per me poi per gli altri a giustificare quello che avviene dando la colpa agli altri
Ora questo sistema politico stabilendo ormai l'undicesimo dodicesimo hanno avuto due governi di centrodestra due governi di centrosinistra se qualcosa non non va bene pur avendolo sperimentato tutte e due vuol dire che c'è anche un qui un problema di di regole di modo di governare cioè si è troppo pronti allo scontro si è troppo tifosi di se stessi
Allora se vogliamo costruire se tutti consideriamo che il sistema Paese debba avere un futuro dobbiamo metterci insieme senza più diffusi senza più scontri ideologici ma cercando tutti insieme di trovare le condizioni l'ultima cosa
Che a livello così di ipotesi di ragionamento
Io credo la pensa un po'diversamente da alcuni io credo che il sistema pubblico invece e bisognerebbe fare un ragionamento non è questo il tema la discussione ma su che cosa è avvenuto in questi anni in Italia sul piano della privatizzazione delle liberalizzazioni quali sono stati i risultati che cosa hanno prodotto che cos'hanno inciso sui cittadini perché gli eventi degli ultimi giorni e non dico solo quelli hanno dimostrato che senza un sistema pubblico a volte
Ma come ne fa una riflessione perché Lotito Cosplay io la faccio la faccia per tanto di fare un ragionamento su AN così com'era la sua generalità rimodulazione dell'indagato che ad esempio no io io avrei no no ma c'erano i nomi non parlo di statalismo
Io parlo di un'altra cosa io parlo di un'altra cosa però c'è stato un sistema industriale statale
Che ha prodotto management che ha prodotto innovazione che ha prodotto anche competitività industriale averlo abbandonato completamente al secondo me ha impoverito il Paese che poi ci siano problemi
Dini efficienza tutte le cose che si possono dire è tutto un altro tipo di disco l'ultima cosa dicevo è che bisognerà chiudere del tutto su tre questioni idee Progetti e capacità allora le idee vanno stimolate
Siccome sono convinto che questo Paese il livello di vita che ha e in grado di produrre idee vanno solo ricercate stimolate portate i le idee devono diventare Progetti e sono d'accordo con chi diceva che bisogna valorizzare la capacità di coloro i quali hanno idee ma hanno anche la capacità di trasformarli in project esclusione intanto polemizzano simpatico
Lei ci ha detto che cosa deve fare l'Europa dopo gli accordi al sindacato compagnia
Ma i sindacati il sindacato non fa niente
Può anche essere sbagliato il no non può anche essere presidente no senta il sindacato alcune cose in grado di farle altre cose che non è in grado di fare ha fatto delle proposte
No le ha fatto perché ci sono state delle proposta in questi ultimi due anni
Non la vostra parte ma sicuramente passeranno alla storia perché sindacato non ha fatto
Ma guardi guardi io posso dire una cosa se me lo concedete un minuto un secondo perché non voglio non voglio fare il difensore d'ufficio
Io dico una cosa che purtroppo lo scontro ideologico che c'è stato in questo Paese fra governo e sindacato o una parte di sindacato indebolito complessivamente all'Inter un sindacato
Ma io io io massone al Palavobis situazione svolgono scontri logica fallito lesioni laureata alla UIL si è tirata fuori tant'è vero che noi abbiamo sottoscritto il Patto per l'Italia convinti
Non perché ci siamo tirati indietro
E sapendo anche che e ne abbiamo sopportato anche le conseguenze che non era facile andare in giro nei luoghi di lavoro a spiegare le nostre scelte perché quell'intolleranza
E quella come si può tirar pressione nei confronti di coloro i quali avevano sottoscritto il patto diventava l'oggetto dello scontro cioè ce ne siamo assunti dalle quote bene
Be qua finanziari di provati su questo ne abbia discusso già in un convegno nazionale sai
Ripeto anche qui che con forza e con non troppa forza ma una delle poche organizzazioni che ha detto che non tutto gli andava bene
A partire dal cuneo fiscale è stata la mia organizzazione è chiaro che questo non assolve l'intero sindacato però anche qui se mi consentite l'ultima battuta
Credo che il sindacato soffra di quello che il livello generale paese della capacità
I progettualità ritenere la sua azione quotidiana concreta dentro un modello di società tendo un progetto più ampio come recuperarlo questi
Se si abbandona secondo me questa logica appunto della contrapposizione dello scontro e a volte anche dell'aggressione
Mi scuso comunque Foccillo sono messi in mezzo
Non c'ho problemi
No giusto giustamente essendo come rappresentante del sindacato riparliamo di sindacato i generali ma ci sono ben due documenti fatti da parte di Confindustria uno del due mila e quattro e uno del due mila cinque
Tema non erano solo i rapporti sindacali ma produttività innovazione del Paese che sono rimasti lettera morta
Perché prima parte del sindacato
Non si metteva d'accordo neanche sul collo delle cravatte perché c'era un certo tipo di governo e oggi che è cambiato il governo e quindi ingenuamente sottoscritto c'è l'uso di poter ricominciare a fare un comune un colloquio costruttivo continua a esserci una una un silenzio preoccupante
Oh io credo che veramente oggi se vogliamo fare parte anche delle colleghe sono emerse stamattina ci debba essere una grande buona volontà anche da parte del sindacato
Se noi guardiamo i nostri giornali di provincia o di aziende nelle nostre province dove le imprese sono la cosa più importante invece continuiamo a leggere soltanto aziende che riducono aziende che chiudono
Alla fine veramente sembra che sia assoluta allora in quel momento di parte devo dire anche allora quando un'azienda chiude salta fuori gli sci sci sindaci e politici del
Il sindacato ecco ma e prima che dobbiamo fare una politica perché questo non avvenga
Silenzio assoluto su questo tema quindi allora io credo lo dico come battuta limiti nel facile anche perché fa appresa ma perché vero fondamentalmente continua a dire sempre
Che un imprenditore può continuare a fare l'imprenditore anche se l'azienda ma fa in Slovenia e Slovacchia ma il lavoratore che perde il posto di lavoro no allora vogliamo veramente
Tirar via un po'un po'di ideologia e cominciare veramente a ragionare su che cosa si può fare adesso questo governo dice all'insegna della della concertazione cominciamo a fare
I primi segnali non sono positivi non tanto da parte del governo ma sicuramente da parte del sindacato magari no del suo però di fatto questo risultato quindi io ho solo fortemente preoccupato che questo non va bene
Massimo Corsaro l'assessore della Regione Lombardia a luglio la capacità ricollocare il tema regione in questa discussione
Ma io in teoria essendo l'assessore all'industria della Regione Lombardia dovrei essere un privilegiato perché evidentemente mio panorama di riferimento rispetto alla media nazionale più evoluto e più avanzato e quindi dovrebbe solo a livello teorico soffrire un po'meno i temi di differenze di necessità di recupero di cui si è parlato questa mattina viceversa credo che l'analisi del perché questa mattina stiamo ci stiamo confrontando su questa esigenza di investimento in ricerca innovazione debba muovere da una lettura di quella che è la morfologia del sistema industriale ed economico nazionale
Che si è sviluppato negli anni del boom industriale con due principali caratterizzazione
La prima è quella mediamente di avere costruito una propria capacità il proprio vantaggio competitivo rispetto agli altri sistemi occidentali basato sui sistemi produttivi a passo valore aggiunto in termini di manodopera di tecnologie d'innovazione perché questo ci consentiva comunque una realtà di vantaggio competitivo in termini di costo di produzione in termini quindi di concorrenzialità
Questo non può più essere evidentemente in un sistema globalizzato in cui ci confrontiamo con mercati che hanno sistemi e costi di produzione
Assolutamente non paragonabile al nostro perché mancano vincoli di carattere sociale perché mancano vincoli di carattere ambientale perché mancano vincoli di carattere sindacale quindi una un vantaggio competitivo che non solo non l'abbiamo più
Ma il cui dato non è congiunturale ma strutturale cioè noi non riusciremo più a ritornare a vincere la nostra competizione sotto questo aspetto
E quindi va da sé che per mantenere in piedi il sistema industriale è operativo economico italiano dobbiamo necessariamente con gli strumenti che le diverse forze in campo non solo la politica possono realizzare costruire quel percorso di modifica culturale lo dicevano molti prima di me questa mattina di stato di necessità rispetto agli investimenti in questo settore la seconda caratterizzazione morfologica del mercato italiano evidentemente quello dovuto a una dimensione mediamente assai inferiore delle nostre imprese
Il che se da un lato sono d'accordo con Vignali
Non è vero che ha impedito lo sviluppo della innovazione della ricerca Vignali ha citato dei dati ce ne sono tanti in Lombardia forse più che altrove di innovazione tecnologia realizzata studiata e applicata a muovere dalla piccola piccolissima impresa
Ma probabilmente ha creato anche le difficoltà strutturali con i mercati per i mercati con i quali ci confrontiamo oggi molto spesso la piccola impresa ancora oggi in grado di fare innovazione di fare ricerca non adesso le dimensioni per andare in giro per il mondo non ha da sola la struttura il know-how la capacità per far sapere che cosa sta facendo
E come e perché è in grado di mostrare un prodotto magari migliore di quello dei competitor internazionale ora questo credo che sia il motivo per il quale dobbiamo cercare di capire che cosa possono fare le strutture pubbliche che cosa può fare
La politica anche muovendo dalla considerazione di Bombassei che io totalmente condivido rispetto al fatto che poi questo vero Gatto di investimento nella ricerca in termini di spesa pubblica
è minore di quanto di quanto normalmente andiamo dire ci sono differenze percentuali di qualche decimo di punto nella media europea tra l'Italia e gli altri Paesi
C'è viceversa dovuto magari alla dimensione media delle nostre aziende un minore investimento in ricerca da parte del sistema d'impresa questo è l'aspetto allora che cosa può fare il ventuno ho detto io l'ho detto io papà ben con con galassie con Grassi
Credo che non ci sia polemica su queste perché stiamo lavorando nella stessa direzione peraltro lo stesso stesso dottor Bombassei ala ricordato come il percorso della regione e vengo un minuto solo a dire quali su quali possano essere gli strumenti ad arco triste amministrazione regionale
Abbiamo attivato dall'inizio di questa legislatura il cosiddetto tavolo della competitività cui fanno parte tanto tanto dottor Bombassei quanto il dottor Galassi che ha prodotto e sta producendo alcuni strumenti in questo senso
Che muovono dalla necessità concordata comunemente concordata di cambiare il modo di approccio e il modo di interazione tra mondo imprenditoriale ristrutturo e struttura istituzionale
Noi abbiamo approvato per esempio la scorsa settimana in Consiglio regionale una legge regionale sull'innovazione e la competitività di cui sono stato il il presentatore
In giunta e inaugura che sostanzialmente dice una cosa
Da oggi in poi in in uniamo il numero dei nostri interlocutori
Chiudiamo la procedura di emissione di bandi ripetitivi che raggiungono il numero assai esteso di impresa e ma con un apporto singolarmente molto parcellizzato non apprezzabile
Viceversa individuando quattro aree di azione che abbiamo concordato e che sono esattamente lo sviluppo del capitale umano la ricerca l'innovazione l'imprenditorialità il mercato all'internazionalizzazione su queste quattro aree
Cerchiamo di mettere insieme tutte le risorse di natura regionale di provenienza del fondo del fondo unico nazionale di provenienza la comunità europea di capitalizzazione delle nostre aziende pubbliche o private di settore nel nel mondo nel mondo della finanza nel mondo della dell'assistenza credito nel mondo bancario
E cerchiamo di definire che solo e soltanto
Su quei progetti che ci danno la garanzia di una potenziale risposte in termini di aumento delle capacità produttive per io metterei pile intermedi aumento della della della possibilità di creazione di posti di lavoro sono soltanto su quelli cerchiamo di investire quindi non più dieci interlocutore che possono essere finanziati ma magari cento proposte sulle quali dire uno o due sì e su quali cercare di creare insiste nella filiera una cosa importante
La necessità di non dire che il piccolo deve diventare grande perché non è vero perché non può essere perché non è nelle cose nel breve termine ma che il piccolo debba trovare gli altri piccoli e fare tratti di strada assieme quello sì
Il percorso dei distretti che nella nostra legge
Riconosciamo per la prima volta istituzionalmente come interlocutori che possono essi stessi presentare dei progetti e quindi i distretti in senso esteso Valeriano definiti meta di metadistretti cioè non solo distretto connotato all'appartenenza territoriale geografica ristretta
Ma soprattutto come filiere che possono avere in comune fasi diverso del ciclo produttivo del ciclo di internazionalizzazione della del ciclo di comunicazione dell'acquisto delle forniture
Perché a pensare che dobbiamo essere necessariamente vincolate circoscritti solo e soltanto a ad un settore e poi certamente un altro strumento che frutto sempre di quel tavolo la Regione Lombardia sta per attuare ne abbiamo parlato poche expo che se ne fa proprio con Galassi
E con Bombassei riguarda proprio una nuova norma di maggiore attenzione su questo tema per quello che riguarda l'azione che il mercato della formazione della scuola e dell'università almeno a partire dalla nostra regione devono fare e chiudo solo con una nota polemica perché una una riunione una riunione come questa serve anche per dirci le cose sulle quali non necessariamente se seriamente sia d'accordo ecco sulla formazione attenzione a chiedere sempre gran voce al pubblico di trovare nuove forme di investimento
Io voglio dire sapendo che mi assumo la responsabilità di essere fortemente impopolare che non esiste in campo pubblico io faccio l'assessore in Regione Lombardia da dodici anni avevo ancora col cappello in testa quando ho cominciato a farlo
Devo dire che
Devo dire che non esiste
Nel settore pubblico alcun altro settore che gode di finanziamenti di carattere regionale nazionale e soprattutto comunitario come la formazione professionale bisogna capire come la si fa perché io ho scoperto nel corso del mio sviluppo dell'azione amministrativa un popolo di formatori se noi dovessimo oggi riscrivere
Volessimo ritiro ricostruire il Palazzo della Civiltà in cima dovranno scrivere che l'Italia è un popolo di formatori scopre la gente che allora mi piacerebbe un giorno con un'analisi critica e scevra racconta ogni condizionamento
Sapere che dire stabilire esattamente fatto cento il dimensionamento dei finanziamenti pubblici per la formazione quanto serve per formare qualche cosa e quanto serve per alimentare la e l'esistenza di quelli che si sono inventati formatori non avendo né arte né parte cento
Ho lasciato in ultimo il vicepresidente la Finmeccanica Enrico Saggese perché diciamo in termini di ricerca o azienda informato dei fatti e poi ti devo dire siccome l'azienda pubblica così dimostro che non ho nessun pregiudizio
Va be porta pubblica votata però noi son quel giudizio contro il pubblico che The complete fa innovazione che era
Una porzione
Rimanga qui Cosimo Spagnolo
Ma volevo tratteggiare rapidissimamente quello che secondo noi è un esempio di successo e che probabilmente offre alcune indicazioni ad alcuni degli argomenti che sono stati tratteggiate
Il avverse per successo perché il management di Finmeccanica è partito cinque anni fa
A creato una società che ha raddoppiato il fatturato ha incrementato gli utili il valore in Borsa della società negli ultimi dodici mesi comitato del cinquanta per cento
E ha creato oltre al mercato domestico dell'Italia il mercato domestico in Inghilterra e sta creando un mercato domestico negli Stati Uniti il mercato domestico intendo dire che in Inghilterra abbiamo quindici mila occupati e ce ne sono cinque mila negli Stati Uniti
E la cosa principale quindi per rispondere alla domanda del tavola rotonda fa ricerche a produrre innovazione
E che è stato fatto uno studio dallo Studio Ambrosetti che mostra come l'incremento della produttività nel lavoro molto in termini di prodotto per addetto
Vale circa cinque otto volte l'aumento di spesa nella ricerca e sviluppo però questo non è vero in tutti nello stesso modo in tutti i settori industriali in particolare
Quello che estremamente importante come poi l'incremento della produzione la produttività che sia in un settore si ribalti negli altri settori limitrofi a livello mondiale per esempio
Il teste l'abbigliamento alimenti e l'alimentare valgono circa l'undici dodici per cento del fatturato mondiale
Però un incremento di produttività in questo settore non si ribalta praticamente in niente dal punto di vista del dell'aspetto esterno
Per quello che riguarda invece la parte della microelettronica lo spazio la difesa e la sicurezza su cui si è concentrata Finmeccanica questo vale soltanto l'uno punto sette per cento del PIL mondiale
Però influenza il cinquanta per cento di tutto quanto il PIL mondiale
E la differenza del contenuto ecologico che e proprio dei vari aspetti del sistema produttivo la cosa importante da dire e che l'innovazione senza pericolo girava le relativamente poco all'innovazione
E copiati rapidissimamente se corredata di incrementi teconologici rende siffatto che non si possa copiarla in maniera così banale
E questo ci porta una seconda considerazione lo sviluppo tecnologico a richiede grossissimi investimenti Grandi Progetti è un sistema produttivo che posso utilizzare queste risorse produrre risultati
E questo avviene solo se c'è la grande industria però parlato oggi molto della piccola e media impresa volevo riferire un aspetto che è successo a Finmeccanica che ha cambiato la realtà di Finmeccanica fin meccaniche era
Un sotto fornitore della Boeing e di altre attività
Diciamo nel campo dell'aeronautica e passata a essere un risk sharing cioè ad essa condivide il rischio e quindi a utilizzare per quota parte gli utili che i successi potevano portare probabilmente la stessa cosa si può fare con la piccola e media impresa e quindi un concetto in cui il traino
Sia in realtà non fornire più sotto contratti ma fare in modo che la piccola e media impresa condivida i rischi che con la grande impresa in testa e poi le condivida eventualmente gli utili anzi sicuramente gli ultimi
Per quello che riguarda il la ricerca e sviluppo volevo darvi anche due informazioni rapidissime anche per avere un minimo di orgoglio visto che poi ogni volta la discussione andiamo alla depressione
Finmeccanica è un'azienda che nei top cinquanta del due mila e cinque
Dell'International la rendi score bordo cioè quelli che più investono in ricerca e sviluppo a livello mondiale in tutte le categorie di aziende e investe un circa uno punto sette miliardi di euro inoltre e al quinto posto assoluto nell'incremento annuale degli investimenti ricerche sviluppo di nuova livello mondiale in tutte i campi
Incrementando del suo ricerche sviluppo del venti per cento volevo finire visto che ha cominciato il rettore dell'università
A parlare di dell'argomento diciamo in generale della formazione con il discorso relativo alla fuga dei cervelli Finmeccanica recentemente a giugno dell'anno scorso il seguito
Un master in International business engineering e i primi di luglio ha proposto questo master a livello mondiale nell'ambito di un mese abbiamo avuto tre mila cinquecento adesioni abbiamo selezionato circa ventinove giovani briciole per tre mila e cinquecento trecento pensate prima dell'India
Ventinove giovani che esso in cui sono dodici italiani e diciassette stranieri che vengono dalla Cina la Francia la Germania l'India la Lituania la Malesia il Marocco il Messico la Polonia la Romania la Spagna avete Länder la Turchia l'Inghilterra gli Stati Uniti
Che stanno attualmente studiando in Finmeccanica con orari dalle otto di mattina alle otto di sera con insegnanti del gruppo e insegnante extra-gruppo
Alla fine del corso devo avvertire non c'è previsto nessuna for diciamo assunzione dice è garantita all'interno del gruppo Finmeccanica certamente Finmeccanica non si farà scappare i migliori cervelli
Però non era questo il driver il driver e che si può c'è un'offerta si offre qualche cosa di interessante e allora si attivano i cervelli probabilmente questo stesso criterio
Applicato all'università popolo questi risultati del grazie
Anch'io vi ringrazio perché insomma è stata una tavola rotonda un po'pesante con molti interventi però spero alla fine sia stato interessante grazie