Il laico esperimento. Lavoratori cristiani tra fedeltà e ricerca

Va
Ciò
Poi sono penso che valga
Allora buona sera tutti ringrazio tutti gli intervenuti ringrazio
Rosati per averci dato rotte sottrazione di riunirci ringrazio la Presidenza delle ACLI per l'ospitalità poi permettetemi anche un ringraziamento personale perché negli anni che lui ha raccontato in questo libro sono stati per me anni punto importante di formazione
è un grande debito verso Domenico che mi ha chiamato a guidare l'azione sociale quando avevo venticinque anni perché poi dopo diciamo
Negli anni successivi sono stato vicino all'UE la parte finale di questo libro
Io vorrei porre tre questioni che poi sono tre domande agli ospiti lo dico insomma
Non so se quanto saranno efficaci diciamo tre temi di questo libro che secondo me sono racconto di una storia ma sono anche domande sull'oggi la prima riguarda l'associazionismo cattolico se volete del laicato cattolico
Rosati nel libro parla ovviamente della sua esperienza male sofferenza i successi
Le tribolazioni di che descrive sono domande critiche sull'oggi
Io forse faccio violenza alla sua dimensione di storico ma siccome lo conosco
Non potevo non legge nella sua ricostruzione anche un sollecito un dubbio una riserva critica sull'associazionismo di oggi forse su alcune tendenze son po'conformiste su qualche mancanza di coraggio
La presidenza Rosati nasce nelle ACLI con l'obiettivo programmatico di ricucire lo strappo con la Chiesa dopo la deplorazione di Paolo sesto
Ma Rosati rivendica insomma il fatto di non fare abiure lo sua orgogliosa ricostruzione si fonda sulla difesa della dignità delle ACLI e anche delle ragioni delle scelte democratiche compiute
L'eredità delle ACLI di Livio Labor rivendicata con orgoglio e anche diciamo nel momento in cui pure con diplomazia lavora per una ricucitura per un pieno rientro delle anche in tutte le diocesi in tutte i luoghi dove insomma questo strappo provato qualche trauma nonostante questo diciamo resiste alla tentazione di espulsione della sinistra interna danze la ricomprende negli organi
Il questionario della Cei sull'auto collocazione dei movimenti viene rispedito al mittente il fatto provoca traumi
Difficoltà dubbi però insomma le ACLI decidono sempre sbagliare con la loro testa ecco naturalmente io pongo questo tema come anche al presidente delle ACLI di oggi se insomma queste vicende questa
Questa mia lettura insomma è giusta se c'è secoli una critica con le vicende di Oggiono metri sono tanti fatti oggettivi che oggi rendono le vicende del le vicende di oggi molto diversa da quelle di allora probabilmente anche l'ombrello dell'unità politica dei cattolici
Paradossalmente forse consentiva una maggiore libertà ma la domanda è se un'eccessiva chiusura un blocco delle associazioni cattoliche è un'eccessiva
Insomma costrizione non non ponga il rischio poi di una strumentalizzazione sul versante politico della dell'opera l'azione delle delle ACLI delle altre associazioni la questione no non domanda la pongo alla politica il trago così da libro questo libro nasce diciamo ora con la storia parte dalla solidarietà nazionale
La vocazione delle ACLI e la solidarietà nazionale il compimento di una missione che viene da lontano dalle ACLI di grani di Penazzato di labor
Allargamento della democrazia ricomporre il Paese
Far crescere le classi più svantaggiate
Le ACLI sono le prime poi a parlare di Società Civile il movimento della società civile per la riforma della politica non c'è allora diciamo all'all'inizio degli anni ottanta un antagonismo con i partiti
è per le anche il prolungamento della politica di solidarietà nazionale con i mezzi disponibili
Però già allora si avvertono i segni della crisi della politica che poi si evidenzierà nel modo più clamoroso negli anni successivi l'autonomia della politica
Viene portato dal craxismo al limite estremo ed è il contrario dell'impostazione solidaristica delle arti poi nel tempo ne abbiamo avuto riabilitazione della figura di Craxi in chiave di modernità di sono state anche io penso poi alla luce ma insomma dopo tanti anni anche riflessioni stimolanti però insomma senza quella cultura di coesione di partecipazione di altruismo senza la cultura della formazione io penso che oggi si comprenda come venga rischia di venir meno i presupposti della politica non soltanto di una politica l'Ulivo penso sia nato anche per quei semi gettati allora
E le attivi credo che ne hanno gettato in molti anche se allora penso che si cogliesse l'ho già i germi della crisi della politica
Io credo che ci sia materia per l'oggi e mi domando domando Veltroni vado manderò a Castagnetti se insomma in qualche modo anche diciamo il la il tentativo di parlare di di stare nella modernità fino a che punto possa poi far meno con la manifestazione di questi valori la coltivazione di questi valori l'ultima questione riguarda la chiesa e l'altro diciamo l'altro filone che si intrecciano in un libro
Dico soltanto una cosa molto semplice il libro vada evangelizzazione promozione umana Loreto e oltre racconta rotture svolte nella chiesa le anni stanno dentro la cultura della mediazione divano Loreto al pari dell'Azione cattolica come mezzo trauma quella storia finisce con un amore con una comprensione verso papa Giulio papa Giovanni Paolo secondo
Mi ha colpito molto il racconto che Rosati fate questo colloquio privato col cardinale Ballestrero che prima diciamo si lamenta per il comportamento delle armi di Torino
Poi diciamo perché non li cacciate dalle ali e poi il rosa degli dice ad Amato cacciavite Dalla Chiesa se pensi che fanno queste cose qua e lui dice ma io non mi non posso giudicare al non mi sento di giudicare
Non voglio sbagliare davanti a Gesù Cristo ecco io
Penso che la vicenda i rapporti l'associazionismo e gerarchia sono sempre nati tentativi di condizionamento di controllo a volte la gerarchia mostra il volto burbero qualche volta trova interlocutori resistenti qualche volta accondiscendenti però Somma nella chiesa al fondo non c'è un messaggio cristiano senza amore e lo dico pensando innanzitutto a questa vicenda sullo scontro di civiltà a la storia dei gli atei devoti e quant'altro
Cioè il non è non può esistere qualunque manifestazione che sei Simo credibile senza la manifestazione di amore verso l'uomo probabilmente questa vicenda riguarda la paura dell'estremismo islamico ma guarda riguarda anche le unioni civili e riguarda anche il modo col quale si seguono le vicende della politica
Questo sono tre specie di domande che ponga gli interlocutori il primo
A parlare
Walter Veltroni
Sì io devo scusarmi se
Dopo aver parlato però andar via ma se capisco citiamo facciamo la staffetta con Castagnetti uno Nadia e l'altra riva
Speriamo che questo non sia un segno diciamo della
No e
In questa casa di carattere volentieri se però per farmi perdonare di questo voglio darne notizia nel quale che credo faccia piacere alleati
E cioè che abbiamo allora deciso di intitolare una strada di Roma Livio Labor che
Siamo abbiamo votato in giunta a marzo è adesso passato diciamo tutte le trafile quindi siamo prossimi decideremo insieme a voi tempi e modi della inaugurazione perché sia l'occasione migliore possibile
Libro di Domenico
Un libro molto interessante perché prende almeno per quanto mi riguarda il periodo storico
Più complesso più contraddittorio più carico di io ombre di possibilità che la storia italiana abbia vissuto nel suo recente passato
è un decennio cruciale nel quale tutto cambia
Il decennio nel quale Domenico comincia il suo lavoro e presidente delle ACLI il l'anno in cui convincermi centosettantasei è un anno particolare
L'anno in cui finisce mille novecentottantasette è un anno in cui l'Italia del settantasei e un'altra Italia
In mezzo grazie ottantasei ottantasette nel breve periodo di undici anni che sono periodo diciamo
Praticamente quello che ci separa da da
Dal primo governo Prodi ad oggi ci sembra molto poco diciamo così beh in quel periodo storico cambiano moltissime cose
Intanto c'è il terrorismo
Che compare molto frequentemente sono molto belle pagine su su Moro sul rapporto con Moro su sull'idea che Moro aveva della democrazia cristiana e su come dentro quell'idea ci fosse una naturale dialettica o naturale confronto con un'esperienza come quella che le ACLI andavano facendo
Comincia e finisce nel settantasei
La stagione della collaborazione
Nel cuore di quello che era stato chiamato il compromesso storico da Berlinguer della collaborazione tra le grandi forze popolari italiane
Comincia e finisce veramente nel volgere di due anni settantasei settantotto settantanove l'atto della rottura finale ma insomma
Quella stagione lì finisce il sedici marzo mille centosettanta
Cambia l'economia italiana radicalmente
Cambiano gli equilibri di potere si affaccia un nuovo soggetto politico che il Partito socialista di Bettino Craxi
Entra in scena un nuovo papà
E anche qui bene molto affascinante dal mio punto di vista che diciamo è quello di una persona particolarmente interessata al rapporto tra la chiesa e i movimenti che nel sociale
Esprimono la la la cultura la coscienza cattolica e molto interessante il diciamo la modalità di rapporto prima con Paolo sesto a Papa Giovanni Paolo secondo
E nella apertura che Giovanni Paolo secondo fa posati racconta
C'è anche tutto il segno di quel grandissima meraviglioso pontificato che è stato quello di Giovanni Paolo secondo me non può non essere ricordato come un pontificato di
Di grande apertura di grande propensione al dialogo di grande consapevolezza del ruolo della Chiesa e del valore di alcuni principi indissolubili per l'uomo in qualsiasi parte del mondo sono i principi di libertà i democrazia che valevano in Polonia come
Valevano in
Paesi che conoscevano le dittature ancora quando Giovanni Paolo secondo ha cominciato il suo lavoro
Missione nel mila centosettantotto c'erano in tanti Paesi del mondo
Se poi devo dire la cosa che più mi lega a a questo racconto per come l'ho conosciuto l'ho vissuto dando diciamo osservatore attento in qualche caso anche da interlocutore
E il fatto che l'esperienza di Domenico Rosati ma vorrei dire di più l'esperienza delle ACLI
è un'esperienza di costruttori ponti
In un tempo nel quale progressivamente si è fatta strada e si sta sempre più facendo strada
L'idea che la politica sia un confronto di mura invalicabili
Le acque hanno sempre avuto questa funzione in questo decennio Cruciani in quella particolarmente difficile averla
Questo ancora più valore cioè quello di costruire ponti
Ponti nel quale si potesse circolare in più direzioni
E dunque circolando incontrando se si potesse scambiare le esperienze le culture le conoscenze
E quello che c'è nei rapporti politici
è quello che c'è nell'idea di rapporto con la Chiesa il tutto ispirato ad un grande principio
Che anche questo è un principio non particolarmente diffuso
Né prima di quella stagione né dopo il principio della autonomia
Cioè si faccia i conti con una realtà associativa come quella degli altri ma altre a partire dalla loro autonomia
E dunque si stabiliscano vedete ci siamo tutto a posto tutto sotto controllo proprio torna no perché avevo detto che ci facevamo la staffetta io andavo non volevo che fosse un altro possibile premonizione e invece così tutto tornato secondo l'ordine l'autonomia cioè la valutazione della identità di ciascuno che in quanto tale deve essere riconosciuto la le ACLI rifiutano ogni forma di collateralismo pur essendo evidentemente collocati idealmente e culturalmente
Diciamo in una parte ben definita nel campo democratico
E svolgono costantemente una funzione coraggiosa di dialogo di incontro di contaminazione dei linguaggi e di superamento di steccati che per una parte erano reali per un'altra parte erano progressivamente sempre più riconoscibili come il prodotto di qualcosa che si aveva dietro le spalle
Non voglio non voglio attribuire alle ACLI diciamo nulla di più di quello che è lecito loro attribuire da parte di un osservatore esterno
Però non c'è dubbio che in esperienze come questa diceva adesso Claudio tra l'altro abbiamo scoperto che porta responsabilità di classe sardo sei tu questo diciamo e non è piccola
Sicuramente le altre sono state uno di quei laboratori nei quali prima del tempo è cresciuta l'idea dell'incontro delle diverse strutture
Ce ne sono state tante altre in questi laboratori otto Claudio sua ricorda perché diciamo sono i tempi nei quali
Diciamo ci si occupava un po'delle missioni degli studenti e ricordo che noi avevamo un grande movimento di studenti a Roma nella in quel periodo lì che si chiamava i Comitati unitari
E che altro non erano che in realtà l'idea di un'aggregazione più ampia che andasse oltre le sigle le identità delle organizzazioni giovanili che potesse insomma la cosa che assomigliava all'Ulivo ecco per dirla esplicitamente un ulivo
Dei ragazzi diciamo così che però funzionava speriamo funzioni anche quella dei grandi
E
E quindi reati sono stati sicuramente uno dei luoghi in cui questo incontro e cresciuto nel tempo Domenico Rosati è stato uno dei protagonisti
Di questo lavoro e poi ci sono tante intuizioni culturali penso tutto il tema dello sviluppo sostenibile
Penso ad una certa idea della concertazione
Insomma tutte cose che sono state dette
Prima del tempo che poi sono entrate nel metabolismo della vita politica e culturale del dibattito tra le forze politiche italiane quindi Illy predominio Rosati che tra l'altro mi fa piacere sia pubblicato da una casa editrice
Che fa riferimento ad un'esperienza sociale molto importante come facciamo a Roma che l'esperienza di questa università della terza età che è una cosa di grandissimo valore di grandissima importanza sociale
I libri Domenico Rosati va letto in questa doppia dimensione come testimonianza di un protagonista di un passaggio cruciale della storia italiana
Ma anche come la testimonianza di un costruttore di ponti
I ponti culturali e politici
Di un geloso difensore dell'autonomia della propria organizzazione e in generale dell'autonomia delle organizzazioni una società a politica fortemente strutturata
E penso che sono tutte e due dei valori dei quali oggi nel nostro cammino dobbiamo essere attenti di fare il il giusto tesoro di conservarne la giusta identità e potere su questa base costruire anche quella che a me pare lo dico proprio in conclusione
Modo tale da non cambiare il carattere di una valutazione che nessun libro
Che a me pare la naturale conclusione dello sforzo di decine e decine di anni di tante persone di buona volontà
Sparse in tante parti dello schieramento politico del centro sinistra in Italia
Quali che fossero le collocazioni in un tempo in cui c'era maggiore rigidità tante persone di buona volontà sognavano che avvenisse ciò che speriamo avvenga e questo sogno prima o poi dovrà realizzarsi se si realizzerà sarà un bene
Per questo campo ma penso che sarà un bene anche per il Paese a condizione che alcuni di questi valori
Valore dell'autonomia e il valore della costruzione di un soggetto che abbia delle radici popolari forti che abbia un'identità politico culturale tanto grande da rispettarne al suo interno diverse
Vengano valorizzati e penso che il libro di Domenico da questo triste sia benissimo e attuale contributo
Grazie ha Walter Veltroni
Per forza ad Atene
Possiamo continuare questo
Naturalmente salutiamo sindaco Veltroni
Crederci
Do la parola a monsignor mozzo
Prendo in considerazione tutte tetre le domande poste anche se
La prima e più diretta a al mondo dell'associazione la seconda
A quello della politica e la terza
Alla
Presenza l'esperienza di Chiesa
Innanzitutto dicendo
Grazie a Domenico
Un grazie diremmo così molto molto semplice ma riconoscente
Per il cammino che da diversi anni
Sta vivendo anche in riferimento a quanto Caritas italiana in questi anni dei suoi trentacinque anni di carità si d'Italia e nel mondo ha saputo esprimere un grazie direi molto semplice proprio perché la sua presenza la sua collaborazione
Per noi di forte stimolo anche per le tante cose che sono presenti in questo questo di e allora
Entrando nella lettura del testo del libro di Domenico mi sono direi così fortemente piaciute sono stato fortemente interessato in modo particolare da cinque cinque sei provocazioni l'elenco soltanto e quindi sarò piuttosto dai
La prima dice sono il presidente di un problema più che di un'associazione
E allora si coglie dentro questo testo un Domenico Rosati capace di sta e dentro
Ecco una situazione molto difficile molto pesante
E l'aver accettato di stare dentro per un mucchio di anni piuttosto consistente in una situazione diremmo così tesa costantemente tra l'autonomia
Dell'associazione la comunione costante da mantenere con la Chiesa
Ecco mi fa accogliere nel Libano un presidente diremmo così sì di un problema ma soprattutto un presidente di un'associazione di laici
Capace veramente di sapere
Non Sbarbati né sull'uno né sull'altra ma di mantenere fortemente la barca nella direzione giusta e quindi direi questa questa capacità di stare tra fedeltà e ricerca è la prima cosa che mi ha colpito nell'insieme del testo da lui
Direi scritto e consegnato noi in modo particolare in questa serata
La seconda cosa che mia colpito è il fatto di cogliere all'interno di questo testo il laico esperimento lavoristiche lavoratori cristiani tra fedeltà e ricerca
Di aver colto la collocazione di questa associazione Periodo piuttosto lungo in una cosiddetta terra di nessuno
Specifica affianca
E non tanto mi ha colpito diremmo questo essere stati collocati in una terra deserto
Ma il fatto che Domenico legga
Interpreti questo periodo come un periodo fecondo
Cioè come un periodo nel quale questa associazione ha potuto anche caratterizzarsi in maniera ricca in maniera arricchente
Un periodo che si sa di terra di nessuno sa di zona franca sa di deserto ma un perito fortemente stimolante
E quindi ho teso a leggere direi così questa sua questo suo modo di questa convinzione che poi ha espresso in maniera molto chiaro nel congresso di Bologna nel settantotto
Quasi dico una cosa sbagliata ma comunque quasi accogliere questa situazione come un auspicio un auspicio per poter affermare
Grazie il sette
Però direi
Cioè un aspetto fortemente negativo una difficoltà enorme in atto viene colta come portatrice di ricerca di riflessione e di approfondimento di sottolineatura di difesa di alcuni grossi valori in cui l'assegnazione vera rete fortemente recata
Terzo terzo aspetto terza cosa che mia
Diremmo così in maniera
Fortemente significativa
Colpito dentro la lettura di questo testo sta nel fatto che Domenico o a più riprese sottolinea afferma
La capacità di stare in ascolto del magistero ma di non mollare di un centimetro di un millimetro meglio
E da quella che direi la difesa della propria coscienza del non andare assolutamente contro la propria coscienza collocandosi in una via di mezzo tra Paolo sesto e
La linea sostenuta da Aldo Moro e sposando in modo diremmo così più preciso
Quella che la linea del cardinal Pellegrino che afferma e sottolinea il primato della coscienza il primato della coscienza un po'su tutto anche se un primato dalla coscienza illuminato dal magistero quindi anche diremmo così questo sintonizzare questo ascoltare questo non non portare l'orecchio dall'altra parte rispetto al magistero ma nello stesso tempo l'impegno a difendere profondamente in maniera bella la propria coscienza quarta quarta sottolineatura quarta affermazione che ho colto quarto filone che ho colto all'interno di questo testo
Il fatto che Domenico Rosati
Vada in maniera acritica dire di come sia estremamente importante mantenere come associazione costantemente l'attenzione nei confronti della persona dei problemi un po'quanto diceva il Sindaco Walter Veltroni cioè di una politica che in pratica sta costantemente dentro le situazioni di Jordi ogni giorno e su queste
L'associazione è chiamata a riflettere a discutere
Anche a contrapporsi
Ad elaborare e tutta una serie di proposte che in un certo senso rendono il mondo dei laici mondi dei laici mi rendono protagonisti di decisioni da assumere giorno per giorno dentro
La loro realtà e allora va a criticare il fatto che c'è rischio di uno spostamento verso una riflessione più di tipo teologico anziché stare fortemente sulla pratica sulle persone e sui bisogni sulla politica concreta per elaborare all'interno di tutto questo una serie di contributi
Una quinta provocazione che ho colto all'interno direi cose di questo testo di questo libro è il fatto che e preoccupato ha paura che venga abbandonato lo sguardo nei confronti del mondo del lavoro
E poi che l'associazione chiamato soprattutto ad accompagnare a sostenere a formare a diremmo così a rendere bella la presenza di chi lavora dentro la storia dei nostri territori
E dall'altra parte il rischio di andare a finire più su una gestione dei servizi e siccome questo è uno dei rischi che corre la stessa carretta Spotorno essendo un movimento pur non essendo un'associazione la cosa mia colpito e mi ha anche fortemente interrogato sul possibile rischio che la stessa Caritas italiana e le Caritas diocesane possano correre a questo riguardo non per disattendere
L'impegno di servizio nei confronti delle persone delle situazioni magari è più disastrati ma per il fatto che tutto questo comporta poi diremmo uno sbilanciamento dice lui lo sbilanciamento verso quanto sardi economia quanto sa di finanziamento quanto sa di andare quasi a dover dipendere in maniera costante e continua da chi ci governo l'ultimo spunto e concludo
Diremmo così è un po'quell'invito che gli ha fatto Paolo sesto di mettersi a strisciate serve a serpeggiare
Agli Oscar il proprio divertendosi a serpeggiare no perché giustamente lui evidenzia dicendo che
Sì a Ostuni sì sì sì sì uno spiccato Assisi
Si rifletteva dentro disse non tanto un invito a strisciare ma probabilmente a cercare direi così anche dei piccoli parchi che fosse lo strumento di ricerca di approfondimento di strade nuove
Delle umiliazioni nuove per poter porre poi quelle scelte opportune che è necessario e a questo riguardo ecco a me sembra colpo chiedo che ho conosciuto Domenico durante questi anni da parte mia Caritas italiana e da parte sua nella collaborazione con noi che veramente in questo è maestra ecco è capace proprio anche di stare dentro piccoli parchi piccoli piccole fessure
Per poter sapere per sapere poi porre quegli spunti quelle sollecitazioni che certamente
Se
Riflettuto in maniera più ampia se lei portati avanti in maniera più convinto un po'da parte di tutti diventano anche Cambini robusti e cammini che fanno storia
Dentro i nostri contesti ecco sono diremmo così ecco le quattro cinque sottolineature
Che il testo di Domenico in pratica mi sembra jingle segno oltre ad altre e che già sono state indicate anche dal sindaco di ed altre che verranno indicati quanti parleranno dopo di me grazie domestico
Grazie Nozza
Padrone di casa
Grazie a un posto
Ma io
Anch'io mi mi accodo ma senza naturalmente alcuno sforzo
Al ringraziamento mio personale anche a nome delle delle attività ed è per questo che abbiamo voluto fortemente anche questa questa serata insieme
Per a Domenico Rosati terrena questa ulteriore direi prova d'amore e di valorizzazione di una esperienza associativa che
Con la sua presenza nella società nella politica italiana sta lasciando un segno nella storia del nostro Paese credo tre parole pronunciate anche da dal sindaco siano a questo riguardo si
Possiamo dire che in modo diverso di questo sia avvenuto in questi in questi sessant'anni di storia da da Achille grande fino a a Luigi Bobba
Passando per tutte le nostre fasi anche travagliate del lager la storia sociale politica ma certamente quella di Di Domenico Rosati è stata una un'esperienza molto singolare e non soltanto perché è già stato ricordato è stata la la presidenza più lunga
Nella storia della del nostro del nostro movimento al sesso dal settantasei
All'ottantasette
Ma soprattutto perché ha dovuto ereditare quelle ACLI problema che come ricordava poc'anzi non si o no sa che dui definì fai una bella espressione che ho trovato in questo libro previdenza che espressione che estremamente stimolante
Ricordiamo punto atti travagliate atti che avevano cinque correnti al loro interno
Definiva bicicletta in quanto soggetto che stava in piedi soltanto se era costantemente in movimento
Credo che sia un po'tipico di questa nostra organizzazione sempre
Non so dove andremo perché avevo
Qui è un po'più preoccupante con quest'ultima ma mi fa pensare anche a Giovanni Bianchi che diceva che lei ci sono funzionano meglio quando sono sto sotto stress io ho conosciuto meglio le ATER Reebok va sicuramente Bobba le ha messe frequentemente sotto stress per la riuscire a a tenerla sempre in questo movimento e credo che sia un un tema questo interessante
Perché indica anche quanto da un lato i presidenti siano importanti nella storia della nostra associazione
Questo mi carica di responsabilità ma quanto anche la nostra associazione in fondo sia vivace il proprio a questa questa vivacità latte Inc in piedi
Faccia sì che abbia ancora un significato nell'oggi e anche probabilmente nel futuro
Come in altri libri di Rosati anche quest'ultimo come gli altri libri anche quest'ultimo si legge come come un romanzo con una prova narrazione gradevole fluida ricchissima di aneddoti e di ritratti che naturalmente colpiscono ancor più chi questa stagione non l'ha vissuta come sottoscritto quindi è stata per me probabilmente una lettura più stimolante interessante di quanto non lo sia stato non lo sarà per molti di voi ecco che a vette probabilmente del dei ricordi dei pensieri delle esperienze analoghe o comunque sì
E che ci rivela no però tutte queste appunto a analisi ci rivela una curiosità ci rivelano un'attenzione una passione dell'Autore come uomo come cristiano e come politico
Quale abbiamo punto imparato imparato tutti quanti a conoscerlo
E uno dei meriti principali che io riconosco questo questo volume quello di aver dato voce ad uno dei soggetti e la società civile come le ACLI che avvengono per lo più trascurati da una ingiustificata rimozione storiografica
Come se la storia del nostro Paese fosse unicamente il risultato di partite le istituzioni
Eppure quando leggiamo oggi Pastore cattolicesimo democratico tendenzialmente veniamo trascurato
Credo non sia non sia corretto il testo di Rosati invece mostra con chiarezza l'importanza di questo dei nostri movimenti di base dello iniziative delle loro alleanze le loro fatture
E chi dimentica io credo finisce per fare un scrive una storia soltanto verticistica dimezzato nel Paese senza appunto il protagonismo dei cittadini organizzati che tanto ha dato anche poi alla politica che
Tanti uomini appunto tale nostra la nostra figlia sono
Andati poi a
Si son dedicati poi in seguito all'impegno diretto anche da Napoli
Inoltre debbo dire ho ammirato il fatto che il libro sia dedicato a all'indimenticabile Giorgio Bonelli che per trent'anni è stato il nostro responsabile dell'ufficio stampa una persona che credo abbia davvero donato tutto se stesso le ansie quindi mi pare significativa
E ancora sfogliando questo testo si trovano tanti nomi di preti vescovi cardinali di Patti
Al punto del quale ci si domanda quale sia questo laico esperimento ma per fortuna ci sono anche tanti nomi di uomini politici di
Intellettuali con le quali abbiamo interloquito a vario titolo
Io vorrei molto rapidamente affrontare alcune questioni in particolare alcune questioni critiche che evidenziano anche come si può sicuramente assai ermeneutica di questo passato e alcuni elementi di continuità discontinuità tra le ACLI che ha presentato Domenico Rosati e gli altri di oggi
Io parlo con la grande schiettezza sapendo la molla che ha autoveicolo usati per da un lato la verità e dall'altro lato anche il dibattito
Mi hanno tutti raccontato su questo non c'è scritto naturalmente del divo ma tutti mi hanno raccontato di memorabili anche confronti dialettici Domenico nell'acqua senza neanche e credo che questi abbiano contribuito non poco a rendere Piva evitare l'associazione in anni difficili
Inganni appunto di deserto che credo appunto che sono la necessità di questa tempra di questa intelligenza messa costantemente però in discussione allora mi permetto anche di apportare qualche contributo critico che aiuterà sicuramente Rosati poi nella sua nel suo intervento
Per la questione della presa della laicità
La tesi storiografica che Rosati sembra mostrare in questo testo almeno così l'ho interpretato poi sentiremo l'autore
Che sembra secondo me attraversare in maniera quasi diagonale comune diagonale tutto il libro è che la sua presidenza abbia rappresentato appunto il laico esperimento cui prende nome il il testo mentre il cammino delle acque successive sarebbe in qualche modo interpretabile come lui ha detto in una recente intervista come un sacro allineamento
E quindi vedete l'espressione che usano il secondo l'espressione casuale va nitide ferme anche anche Domenico
Allora io debbo dire innanzitutto che questa visione mi sembra un po'parziale
Che certamente funziona bene come slogan su questa non v'è dubbio ma che forse non approfondisce i appieno il senso di un percorso non certo facile nell'ideare ma
Che io credo sia stato fatto in questi anni nel solco delle fedeltà a Cristo
Infatti io credo che riteneva che le posizioni assunte dalle anche negli anni più recenti in materia in materia di temi eticamente sensibili o sui cosiddetti valori non negoziabili ormai siamo
Pieni sommersi direi
Da queste vicende
Sia
Di pensare che tutto questo sia soltanto un atto di obbedienza al magistero
E non invece anche il frutto di una leale e sofferta ricerca compiuto autonomamente all'interno l'associazione ecco io credo che si è un po'una forzatura la nostra associazione in questi anni ha cercato in ogni modo di utilizzare come bussola dottrina sociale della della chiesa certo ribadisco non non esente forse da arroventata
Rischi e problematiche comma
Però questo è il punto di riferimento
Bisogna salvare create diversamente da altre realtà ecclesiali insistono con forza su quattro pilastri da dottrina sociale
Non soltanto sul versante della vita e della libertà ma anche sul versante della pace della giustizia lo facevano
Con Domenico Rosati ma io credo lo facciano anche oggi tant'è che spesso ci troviamo in in difficoltà in dialogo anche che talvolta diventa discussione aperta con altri movimenti
Perché voi lo sapete perfettamente
Questa e altre due gambe appunto la la pace e la giustizia
Sono ancora spesso dimenticate da una parte del nostro modo vasto mondo ecclesiale che pur afferma a più riprese che la dottrina sociale ma colta nella sua interezza
Tant'è che
Ancora oggi fa notizia quando il Papa dice che l'eutanasia la Bortot e la fame
Come ha detto quest'oggi e la fame
Sono appunto insieme una uno proprio per il nostro mondo fa ancora notizia
Detta tra noi non dovrebbe più farlo perché da sempre la Chiesa ha detto questo è purtroppo però nel concreto non dicono lo stesso non sottolineano lo stesso
Taluni suoi taluni suoi esponenti
Dire che l'intera questione della laicità dovrebbe essere rivisitata alla luce delle nuove acquisizioni che non definiscono più la laicità soltanto partirà astrattamente il rapporto Stato Chiesa ma più concretamente a partire dei cittadini che sono credenti che sono non credenti che sono diversamente credenti oggi
In in gran numero
Le azioni parlano oggi di un nuovo statuto della laicità e della necessità di costruire insieme agli altri un'etica pubblica condivisa
Questo processo è faticoso questo processo faticose pluralista non esente da rischi ed accadute
Però forse appunto non è appunto definibile soltanto con un sacco allineamento ecco io credo che ci sia qualcosa di più almeno
Credo che molti dirigenti molti nostri
Appunto operatori e appassionati sostenitori ecco vivano questa esperienza comune esperienza più ricca ecco che non soltanto appunto mettersi dietro al riparo del del palo quarto in qualche modo nella chiesa
La questione della laicità cui si collega rapporto appunto con con la Chiesa c'è un paragrafo interessante volume che si intitola da Pietro senza il papà mi ha colpito e poi qui si narrano alcuni fatti che peraltro non conoscevo appieno perché no no non c'ero questa evidente ah non c'era il papà si no no l'ho capito infatti infatti perché appunto in si racconta qui credo abbia tutti visto che il quindici maggio dell'ottantuno
Appunto mica Rosati avrebbe dovuto incontrare il Papa
Allora una manifestazione già in calendario per l'anniversario della Rerum Novarum cosa che appunto non avvenne perché soltanto due giorni prima ci fu il il tragico attentato
In piazza San Pietro
E quindi incontro che che non si poté più organizzata
E
Voglio citarla perché siccome è significativa anche molto bella
La la targa che le ACLI
Avrebbero voluto donare in quell'occasione al papà operaio
La città appunto nel nel testo sulla strada aperta da leone il primo Papa degli operai incontriamo Giovanni Paolo il primo papà operaio
Difficoltà errori incomprensioni si appartengono
Ma sentiamo nostro quel segno dei tempi questo segno dei tempi la misericordia di Dio per la fatica di tutti rafforzi la nostra capacità di leggere le cose nuove di questa fine di secolo
Ecco
Io credo che perché prevalgono scusate non paura ed angoscia ma ragioni di vita e di speranza testimoniate da cristiani nel movimento operaio
Ma io credo che questa fase sia molto molto bella interessante poi soprattutto questa espressione appunto
Difficoltà errori incomprensioni ci appartengono denoti già i passi in avanti Straw portanti decisivi direi in qualche misura per poi quello che sarebbe venuto fili avanti
E credo che questo episodio dimostra anche se quell'incontro fosse avvenuto probabilmente le le udienze successive come quella di gioventù Christa del dell'ottantatré con Claudio Gentili e poi quelle tutta l'associazione del novantuno con Giovanni Bianchi forse non sarebbero risultate così storiche innovativo come di fatto è avvenuto e probabilmente lo stesso Domenico aggiudicherebbe comune meno severità forse questo processo di riavvicinamento alla Chiesa che immaginiamo e sarà stato anche un suo Progetto sia pure in tempi e forme diverse dalle
Da quelle in cui si è si è andato realizzando
Una altra questione quando rapidamente verso la conclusione
Che attraversa gran parte del volume
La questione della ideologia della riforma della politica dato questa espressione riforme la politica che uso molte volte mi causate
Un'espressione che abbiamo ripreso in questi anni
Debbo dire talvolta senza neanche più sapere cosa volesse dire
Talmente la sia usata che era era quasi retorica mai un anelito che sentiamo fortissima ed è un'istanza che noi continuiamo a portare avanti da quella da quella stagione
Presenta naturalmente questo un forte gancio che la questione della laicità ma ha una sua specificità che trova il suo contesto storico di riferimento
In quegli anni settanta che Soliani geologici più ideologici forse il dopoguerra nell'utopia socialista nella sua forza di attrazione nei confronti del movimento operaio
E quella scelta la scelta socialista e le altre che verrà deplorato da Paolo sesto nel settantuno non avviene sul piano dell'ortodossia come sappiamo da sempre ma da su quello dell'orto prassi
Come si evince anche dalla formula da cristiani del movimento operaio
Fino alle scelte politiche di sinistra di questo movimento all'insegna della giustizia sociale
Oggi appare piuttosto evidente che in quegli anni gli atti hanno pagato sulla loro pelle l'aver anticipato di almeno un ventennio
La sessantanove sui compensi Torino all'ottantanove c'è l'accordo caduta del muro di Berlino il principio di autonomia di non allineamento con la democrazia destinato a parte i cattolici in politica
Tant'è vero che in seguito sarà lo stesso magistero riconoscere anche per i cattolici la piena legittimità della scelta bipolare
Che cos'era cambiato al pontificato di Paolo sesto a cura di Giovanni Paolo secondo unicamente la fine della vecchia cornice ideologico militare a livello internazionale
Se la scelta socialista neanche l'avessero fatta non dopo il sessantanove ma dopo l'ottantanove
La la deplorazione di questo di quel pontefice io in pratica non ci sarebbe mai stato
Il fatto
Che già alla fine degli anni Settanta nei primi anni Ottanta le attrici otto definiscano come movimento della società civile ci fa vedere come esse adesso già smesso di considerarsi all'interno del mondo operaio e che stesso faticosamente e qui già veramente rendere onore anche chi l'ha fatto questo sforzo straordinario
Uscendo dagli anni dell'ideologia per porre mano alla riforma della politica appunto come ama ripetere ripeteva Rosati
Infine qualche indicazione sulla continuità discontinuità tra queste stagioni
Beh leggendo il libro di Rosati ci si imbatte in un'immagine delle arti alle prese con le i temi della trilogia tipicamente erano sorti Anna cioè la pace il lavoro la democrazia
è stato ricordato che peraltro sono anche le passioni del quale ci provoca anche oggi maniera tutt'altro che che banale naturalmente
Questa teologia infatti centrale senza di questa lunga criniera poco significato
Adesso tuttavia vanno aggiunte oggi anche altre tematiche che nell'ultimo periodo hanno acquisito un peso sempre più forte come la vita la famiglia all'immigrazione
Sacconi potermi c'erano in quell'epoca ma oggi appunto la situazione molto più importanti drammatica per certi versi il Guelfa
La fedeltà al futuro come abbiamo detto cioè
Il pessimismo che si diffonda entravano società
La continua ricerca di un nuovo alfabeto sociale ne abbiamo parlato in questi anni di Pio se poi sono di una cornice della globalizzazione
Mi è vero che nell'ottantatré neanche di Rosate organizzano la marcia per la pace Palermo Ginevra e ancora una pietra miliare della storia accetti importante è ricordata tutti anche da chi non era bambino all'epoca come sottoscritto ma altrettanto vero che nel due mila e sono tenute loro congresso a Brussel credo che in qualche modo ci sia una continuità su questa strada
Un'analoga osservazione questa fatta sulla locazione internazionale se è vero che già dopo la popolo rom progressione sessantasette dati si occupavano dei popoli del Sud del mondo per promuovere lo sviluppo è ugualmente vero che dal due mila sei prende forma la fai ce la Federazione della che internazionali
E via via acquisteranno consistenza tanti progetti di solidarietà internazionale non ultimo il progetto in Mozambico che ci ha trasmesso negli ultimi due anni creare un grande centro informazione in questo Paese
Che tanto ha sofferto per la guerra abbiamo costruito attraverso la nostra organizzazione non governativa ma anche attraverso progetti diffusi di associazione tante iniziative nel sud del mondo pare con una
Vitalità che se non avesse quella storia quelle origini non ci sarebbe dice
Così pure un altro elemento di continuità il principio di autonomia che tutto ha un fondamento le nostre scelte politiche basti pensare lo slogan autonomamente schierati che pure ha lasciato taluni perplessi ma che sesto giustamente corre spiegato interpretato c'è appunto se questa autonomia si basa su un'autonoma capacità di elaborazione di pensiero e capace ancora oggi di dare significato
Inoltre ciò che durante la presidenza Rosati veniva espresso con il motivo da cristiani della società civile oggi è talmente evidente che costantemente il danno è ribadita la formula della politicità del Civile e sottolineato il ruolo trainante delle anche nel terzo settore
E via di seguito
Se poi cerchiamo anche qualche elemento di discontinuità colleghe di quegli anni e sia sicuramente individuabili nella rinnovata integra l'appartenenza alla vita della Chiesa
Un processo che è cresciuto in questi anni attraverso negli anni successivi data
Già lo dicevo partito con con Domenico Rosati poi le presenze bianco bianchi Passuello infine con la presenza di Bobba avevano anche una supina maturazione
Oggi vivono le ha che il loro radicamento ecclesiale a partire dalle singole diocesani comunità parrocchiale democristiani cercato anche fra soprattutto parrocchie di rientrare
All'interno di queste e si sentono in sintonia con il cammino di Chiesa pur riconoscendone i limiti ha difficoltà
Io dico serenamente non siamo diventati Quiriti accomodanti
Ma ci sentiamo chiamati a svolge il nostro compito di testimonianze anche di annunciò
Nell'appartenenza un valore che non ci impedisce di essere coraggiosamente presenti negli ambiti cruciali della vita sociale come sia detto Benedetto sedicesimo nello scorso gennaio
Per la parte la partecipazione anche al convegno presa di Velona di molti via Cristina come delegati delle chiese locali mi sembra sia significativo
Un'appartenenza dico in conclusione che non mi pare succube od omologata ma fatta anche di una laicità matura autonoma responsabile
Credo davvero figlia di quello spirito di quegli insegnamenti di quell'attenzione di quella radicalità che hanno vissuto le attrici negli anni che Domenico Rosati ci racconta sulle ed è anche per questo che che questo testo non è perso noi soltanto un testo di storia ma è anche in qualche modo un testo nel quale rileggere il nostro oggi e speriamo anche in parte il nostro futuro
Bene anche
In modo molto affettuoso Gentile ha messo un po'di pepe questa discussione io do la parola Francesco Provenzano che l'editore coi diciamo
La Rei successivamente a presidente Castagnetti e poi facciamo concludere
O meglio la sua
Ma il mio intanto vi ringrazio il mio più che un intervento concernente tutti i temi è una sorta di spot all'interno diciamo in questo di questo dibattito
Devo però anche dire che da quando abbiamo pensato di pubblicare questo libro
Abbiamo avuto un una promozione straordinaria da da parte Domenico Rosati in qualunque parte vado diciamo l'abbiamo incontrato ci ha parlato di questo tipo e quindi c'è un valore devo dire comunicativo strepitosa
A della pace ovviamente diciamo se devo volevo farle presente questa cosa perché questa casa editrice diceva che sta in effetti ma sono anni che dico Walter Veltroni ci chiamiamo Università Popolare non l'università della terza età però diciamo e si chiama Edizioni dell'università popolare che vale a dire che mette in pratica da un lato la parte diciamo formativa nella città dall'altra però
Casualmente in questi anni siamo riscrivendo attraverso volumi come questi
Pacchi di storia politica culturale del nostro Paese vi faccio un esempio questo libro accompagnato
Da un libro sul fondo sociale mondiale
Parto da uno dei fondatori da un libro sul Forum del terzo settore fatto da Edo Patriarca
Da un libro di Giovanni Franzoni anzi le opere di Giovanni Franzoni racconta tutto un periodo anche lui storico
Vi è da parte dell'Italia
E potrei citare anche alti volumi che riguardano tutto un periodo che da un tormento pensavamo che fossero quasi DB testimonianza e basta in realtà anche il dibattito che questa sera e gli interventi che ci sono stati mi fanno pensare che stiamo facendo una sorta di formazione politica nonostante che non avevamo come obiettivo fondamentale quando l'abbiamo istruita
Come proprio diciamo base della nostra partenza e quindi ci troviamo adesso con un catalogo sempre più ricco ditemi che fanno riflettere rispetto ad un passato molto vicino ma che tuttavia non deve essere assolutamente dimenticato Bernard prospettare un futuro sicuramente migliorare allora ecco perché dicevo rompono spot perché i piccoli editori specialmente poi quando stavo nell'ambito sociale come noi hanno bisogno di visibilità e quindi diciamo abbiamo portato anche un po'di cataloghi secondo un cuore diciamo sta fuori tutto qui volevo volevo anche ringraziare Domenico Savi perché è stato al di là di un grande promotore stato anche paziente rispetto alla pubblicazione di questo libro sono difficili
E prima diciamo di tanti uscire bisogna pensarci molto bisogna poi riuscire a distribuirli non è facile
Tuttavia però mi sembra che stiamo avendo grande risultato e quindi poi valuterà in questa parcella vediamo non diritti d'autore esageriamo
Castagnetti
Beh scusate è sempre stato una bella testa è una bella penna e quindi scritto molto bene questo libro che
Si legge con piacere soprattutto si legge con piacere da parte di chi ha la mia età e che quindi
Conosce quella stagione
Non considera inutile quella stagione non solo perché non c'è mai soluzione di continuità nella banda la narrazione della storia ma perché sono stati anni molto molto molto importanti anche quegli anni che hanno preparato le stagioni che sono succedute sia nella Chiesa che nella vita politica italiana
E le Atridi Domenico Rosati hanno giocato un ruolo molto importante
Non c'è dubbio quella è una stagione era stagione in cui nasce e muore parola politica il compromesso storico la questo tentativo di mettere di avvicinare gli antagonisti di dei due decenni precedenti i grandi antagonisti
Masse quell'esperimento di solidarietà nazionale finisse rapidamente con delle conseguenze sulla versante della politica anche sul versante sociale e non c'è dubbio che nelle atti di Domenico Rosati c'è il tentativo non di coltivare una nostra oggi aprono la stagione che sembrava essersi chiusa in tempi rapidi
La per evitare che si dissipa se il valore di quella stagione quando c'è l'impegno per l'educatrice l'educazione a una nuova coscienza civile del Paese c'era anche la preoccupazione di evitare che il Paese si divaricate semola mente ma che trovasse le ragioni della sua unità piuttosto che quel quelle della divisione ma anni importanti anche sul versante che risale basta dire appunto si colloca la presidenza di Rosai tra il convegno sulla promozione umana
A Roma il convegno di Loreto sono
Due tappe importantissimi della storia della Chiesa italiana
Però poi potrei continuare insomma nel senso che adesso ci dice facilmente
Ma il tema della pace il tema del lavoro ma insomma vi fu anche una preveggenza come giustamente ricorda Domenico Rosati quando dice fummo tra i primi a cogliere l'evaporazione della classe operaia la necessità di pensare le strategie lavoristiche al tema del lavoro in
Al mini nuovi ed è vero
Oggi tutto questo non lo si apprezza perché nella cultura
Di tutti ma insomma in quegli anni quando Rosati vice stare da cristiani dentro al mondo operaio però stare nel mondo operaio che cambia è cogliere i segni dei cambiamenti fu credo una funzione importante delle ACLI via allora ma il tema della pace io vorrei sottolineare quel è in quella stagione che le ATP
Assumono questo come uno degli obiettivi di impegno più importante e in quella stagione che le anche lui
Ed è una stagione in cui non possiamo dire che l'impegno della Chiesa fosse così esplicito sì c'era stato alle spalle c'erano stati dei pontificati di importanti quello di il Papa Giovanni e di papa Paolo
E però sembrava di fronte di fronte
Alle difficoltà del della della situazione internazionale che il tema della pace insomma non fosse così centrale anche nella nel pensiero dei cristiani e nell'attenzione dei cristiani anche dei cristiani che erano impegnati in politica sia chiaro
E quindi avere valorizzato questo tema in modo così importante da loro alleati vennero individuate nel mondo cattolico come quel movimento quell'organizzazione
A cui ci si riferiva quando si parlava del tema della pace
Penso a questo perché proprio in questi giorni in queste ore si sta ricordando a Bologna nel decimo nello stato la sua morte Giuseppe Dossetti che disse quelle parole così severe a proposito della gaudium et spes
Ricordate nella nella come l'azione che di Giuseppe Dossetti fece a un anno di distanza dalla sua morte del cardinal Martini
Che consentirono a Martini di dire che Dossetti stato profeta del nostro tempo Dossetti appunto lamentava il fatto che non ci fosse una teologia dalla pace e soprattutto che non ci fosse
La convinzione da parte della Chiesa che questo era il tema centrale il tema riassuntivo
Arrivo a dire la pace è un altro nome di Dio un modo di di chiamare Dio in altro modo ma questo è il tema ebbene quegli anni sono gli anni in cui le attivi appunto costruiscono questa loro identità di Movimento cristiano che assume il tema della pace come un tema centrale
Però vorrei
Anch'io introdurre qualche elemento di discussione insomma in una in una conversazione comunque in un intervento comunque che
Vuole essere molto pre pre
Non riusciamo ad apprezzare il valore della presidenza di Rosati disse dimentichiamo il mille novecentosettantuno sono presidente di un problema il problema era quello lì ecco inutile che lo nascondiamo il problema era quello lì
Cattolici senza mandato c'è un capitoletto di Rosati
Mi chiedo se il mandato c'è davvero stato anche in altri tempi o se
Era un'autorizzazione ma non un vero e proprio mandato nel senso che le ACLI anche nei tempi di di di di rapporti tranquilli con la chiesa
No non è non è
Che avessero la titolarità di altri movimenti del mondo cattolico quando parlavano
è una delle ragioni per cui la produzione culturale l'innovazione di pensiero delle armi
Non è mai stata tradotta in misura adeguato in cambiamenti della scena pubblica del Paese è perché le ACLI si avvertiva che erano movimento nel quale c'erano delle teste pensanti
Che erano dentro l'ortodossia ma non parlavano a nome di in nome di come ad esempio cadeva a terra altri movimenti importanti
E quindi
Preferendo dire che era un'autorizzazione quando c'era più che è un mandato però un elemento di discussione forse anche polemico che voglio
Introdurre ma per dire che se vi fosse stato mandato era insomma
Tutto quello che di nuovo le ACLI hanno pensato promettere potuto produrre ancora di più ancora di più di quanto non avesse prodotto sia nel dibattito politico che nel dibattito ecclesiale
Dicevo che non si capisce la presidenza di Rosati se si prescinde da quel mille novecentosettantuno
Erano anni difficili
Olivero adesso ha detto ma infestati intempestiva grana padano nel senso che se anziché dopo sessantanove
L'avesse detto dopo l'ottantanove probabilmente non ci sarebbe stato l'intervento dalla Chiesa mi chiedo e son d'accordo
Mi chiedo che e se fosse stato fatto dopo il mille novecentonovantanove siamo sicuri che non ci sarebbe stato l'intervento della chiesa
Dopo il sessantanove rende quasi inevitabile nel senso che è stato come dire forse un un eccesso di autonomia c'è stato un eccesso di ore dopo l'ottantanove era molto meno grave appunto perché era crollato tutto
Dopo il novantanove tornava ad essere lo voglio dire perché
Anche nella
Nel dibattito ecclesiale intra ecclesiale ecco stiamo assistendo stiamo assistendo a dei cambiamenti con cui dobbiamo fare i conti comunque io personalmente
Da semplice iscritto di base alleati ma non ho mai non ho mai avuto ruoli importanti
Ero iscritto a un circolo di Reggio Emilia ma non non avevo
Se non direzione provinciale una volta sono sono entrato ma
Non ho mai avuto ruoli
Però capisco che quello è stato un passaggio molto forte i tempi avrebbero dovuto suggerire una prudenza una prudenza ma non vogliono giudicare nessuno
Ma voglio richiamare quelli settantuno soprattutto per una valutazione mi chiedo siccome il Concilio su questo tema affatto delle aperture straordinarie io non non posso dimenticare il punto trentuno della Lumen Gentium
In ordine alla definizione del ruolo dei laici è compito dei laici trattare le cose temporali è compito e hanno letto ci fu quella discussione fra Lazzati e Bruno for don Bruno e Moshe adesso monsignore
Bruno Forte no quando Lazzati sosteneva che se compito dei laici vuol dire che e compito dei chierici farle altre cose carestia la parola
Questo è compito dei laici e se compito dei laici vuol dire che lo spirito quando si tratta delle cose temporali assiste i laici e non i chierici la competenza il carisma diceva Lazzati ce l'hanno i laici perché sono loro che sono assistiti dallo spirito essendo compito dei laici trattarle costa imporrà lì sono loro
Che sanno che sanno cos'è giusto dire fa
è un'apertura straordinaria
Mi chiedo se
Nella graduale risucchio di questa posizione così importante di questa tortura così forte
Fatta dal Concilio
Se alla base di questo risucchio euro restrizione di quell'apertura non ci sia una qualche involontaria responsabilità anche di quelle vicende delle arti del settantuno
Come a dire che sì è vero che il Concilio dicono se che compito dei laici
E quindi l'autonomia della ecco
Però è evidente che un uso eccessivo dell'autonomia può in un qualche modo avere suggerito ecco una qualche successiva come iniziativa di restrizione degli spazi
Lo voglio dire per caricare un il movimento acquista di una responsabilità particolare particolare allora fare il presidente delle ACLI dopo questa vicenda dopo questo terremoto deve essere stato un impresa molto difficile
A me pare che quindi a Domenico Rosati gli vada riconosciuto soprattutto questo lui parla di suo decennio ma sul suo decennio gravava questa questa ipotetica e insomma la sua abilità consistita proprio nella capacità in un qualche modo di riconquistare la fiducia riconquistarla fiducia attorno al movimento delle ACLI e in particolare di riaccreditare sia all'interno di nuovo di accreditarsi con il peso che meritava il movimento all'interno della chiesa
A proposito di quegli anni proprio oggi c'è una cosa
A vorrei interloquire
Un attimo siccome questo tema allora affrontato anche presidente Olivero strato saluto qua sono in imbarazzo che parlo di fronte a degli ex presidenti autorevoli che volete da salutato all'inizio
Insomma quella quella concezione della laicità che era scritta faccio fatica a usare il passato perché è ancora scritta non è che è stata cancellata e la scritta nelle costituzioni conciliari nella Lumen Gentium ragazzine specie
Ed è ancora scritta perché poi è stata tradotta trasferita nel Codice canonico perché nel Codice duecentoventicinque duecentoventisei duecentoventisette si traduce quel discorso che ho appena detto riassunto di diversa quindi è ancora scritta mai scritta ecco iscritta non so se
Io dico che
Quella concezione della laicità
Era importante perché in un qualche modo dislocata responsabilmente il laico cristiano di fronte all'lo start
Amate lo spettacolo
Proprio sono state ripubblicate le lezioni di Aldo Moro da da Cacucci sono belli
Ah ma dello stato che invece già stati alcuni uomini politici cristiani che hanno speso la loro vita per convince lei cristiani ad amare lo Stato
Ma quella concezione una concezione importante anche sul versante della chiesa perché quella concezione della laicità intesa Koné
Dove Eredi agire l'autonomia non come ho ho possibilità Murdoch vere di agire l'autonomia
Sturzo nel mille novecentoquattro sessanta anni prima del Concilio diceva
Noi dobbiamo fare sta roba
Per amore della nostra Chiesa
Per evitare che la Chiesa sia costretto ad occuparsi delle cose temporali per amore della nostra chiede a far questa cosa allora quella concezione della laicità e in un qualche modo configura anche una responsabilità dei laici cristiani verso la loro chiesa
Nel senso che attraverso questa esperienza dell'autonomia che essi possono portare dentro la comunità ecclesiale
Il sapore e il valore dell'esperienza dell'autonomia e quando la comunità ecclesiale non può utilizzare il valore originalissimo di una esperienza di autonomia si impoverisce nel suo complesso
Abbiamo la illusione che l'uniformità ora Roma il robusti Isca l'uniformità delle esperienze
E anche delle parole o robusti Scala Chiesa che via alla impressione di una Chiesa più solida più forte
Nel mondo mentre invece io credo che più forte se ognuno porta dentro assieme il proprio talento che ha ricevuto in dono anche la propria esperienza che è andato a cercare
Di farsi nella storia nel tempo insomma nel secolo è una cosa non dobbiamo mai dimenticarlo perché saranno cambiati i tempi
Non si potrà più uno sarà bene più parlare del Concilio in questo modo enfatico con cui faccio io però questa esigenza rimane allora davvero quello che dicevo di vero si pone il problema di definire una nuova cultura della laicità andiamo oltre lo corrivo diciamo come può essere declinata per secondo me è quella lì era un modo eccellente cioè possono essere altri però a noi l'onere nove reti dire quale quale deve essere la laicità per il cristiano
L'ultima cosa che è un po'la terra della Bhutto in politica siccome amo avete chiamato che veniva chiamato Domenico non è non è estranea perché tutta politica quella quel racconto lì è bello perché ci ha consentito non solo di vedere
La storia di dieci anni della della vita delle ATI ma è la vita del Paese quello che è scritto lì dentro quindi
E la storia di di che che ci riguarda tutti insomma ecco quindi oggi su un giornale sul Riformista c'è un un dibattito interessante a proposito di Pino c'è insomma morti in questi giorni e diede la ricaduta in Italia
In quella stagione non sono sono gli anni in cui nasce il il
L'esperimento della solidarietà nazionale dopo gli articoli di di Berlinguer
Non si può governare col cinquantuno per cento e e ci sono due storici Sabbatucci
Salvadori che vengono interpellati sostanzialmente
Cercano di raccontare che alla fine Berlinguer allora o sbaglio
Nel senso che si può governare questa è la regola tra democrazia si governa con cinque otto per cento qua sostiene che non si governa con il cinquantun per cento evincere cominciato lì
Il guaio del partito comunista che insomma
Si sentiva minoranza sentiva questo complesso di minorità e aveva sempre bisogno di avere appresso anche i cattolici anche la Democrazia Cristiana
è un problema che anche oggi nel dibattito sul partito democratico si riprodurre ripresenta
Questo complesso di inferiorità
Ecco io credo che ero cercò di dimostrare questi due storici appunto che insomma si può governare con il cinquantun per cento eccetera eccetera agli & addirittura aveva il trentatré
Io credo che non colgono quei due storici
Non colgono quei due storici
Un elemento
Che non era esplicitato da Berlinguer ma è che rappresenti Issime o nel ragionamento di ben
L'Italia
è un è un Paese particolare
Qui la chiesa c'è qui c'è il Vaticano PC alla Santa Sede
Quello che avviene in Italia non può prescindere da questo dato che è un dato oggettivo
Ma soprattutto qui cattolici ci sono con una loro
Storia un loro peso
Un loro peso sociale oltre che politico
E Berlinguer sostanzialmente diceva ma non si può prescindere da questa realtà
E cattiva che non è vero come intendono alcuni storici del movimento socialista
Che ricavai Savasta la tirare dritto sarebbe arrivata no alla storia italiano una storia diversa perché qua non c'era un grande partito socialdemocratico c'era un partito comunista
E in quegli anni in quello scenario mondiale faceva la differenza e non c'era un partito moderato non c'era l'assegno c'era un partito di cristiani impegnati in politica c'era la DC
Qua i cristiani aveva deciso in quanto tali di misurarsi con la storia del loro paese con l'impegno politico e non si poteva in un qualche modo non tenere conto di questa realtà
E non è capita in questi giorni dove si va a dibattere del Partito Democratico
Di dire che ecco estesa particolarità
L'altra sera ero con Mimmo Lucà a a Modena e di questa particolarità che noi dobbiamo tenere conto perché
Insomma
Per la storia di questo Paese
I cristiani impegnati in politica sono delle strane bestie
Animali insomma nel senso che
Sentono di appartenere non già le due città
Ma due comunità contemporaneamente e ritengono di dovere di potere e dovere rendere compatibile l'appartenenza a due comunità
Ed è una fatica notevole queste
Cioè sentirsi uti singoli non come me movimenti politici sia chiaro appartenente alla comunità alla
Ecclesiale
E quindi con tutto quello che comporta e nello stesso tempo a pieno titolo cittadini del della della città dell'uomo insomma
E
La fatica di questi cittadini particolari è una fatica che può arricchirla politica che beve arricchirla
Olivero ha citato i principi non negoziabili
Chiarissimo
L'altra sera a Modena con con Luca c'è stata una signora che ormai sono se non sono negoziabili Empoli che come si fa dal Raccordo
Politica e luogo in cui si deve negoziare
Se non sono negoziabili discorso chiuso ognuno si tiene i propri
In effetti è vero ma è quella la fatica
Io ricordo
Spesso un discorso fatto non molti mesi fa
Da Benedetto sedicesimo nella primavera scorsa quando ha ricevuto durante la campagna elettorale in mezzo a tante polemiche
La delegazione dei parlamentari europei del PPE
Erano venuti in Italia a fare il congresso del PPE
E in quell'occasione Luís fece un discorso molto chiaro sui principi non negoziabili e disse
Questi sono principi non negoziabili
Poi ha aggiunto mandante perché siano verità di fede non sono verità disse
Non sono negoziabili perché sono principi che attengono direttamente la natura dell'uomo
Allora si può essere d'accordo o non d'accordo
Ma allora su questo piano si può discutere anche con chi credente non è
Discutiamo dei diritti
Di natura naturali
Quando diciamo la Chiesa dice non negoziabili si riferisse a questo non perché è un dogma non siamo di fronte a dei doni
Allora si può essere d'accordo o non essere d'accordo ma non lo discutiamo di questo
E poi aggiunge in quell'intervento e se noi facciamo questo discorso lo facciamo solo io sottolineo questo sono solo
Per aiutarvi per evitare l'uomo di questo tempo a uscire dallo spaesamento in cui ci si trova
Allora secondo me il Berlinguer di quegli anni
Che contribuì insieme a Moro che
A dar vita a una stagione che vissuta parallelamente dalla presidenza Rosati dentro alleati
è un Berling qui in un qualche modo Eva sfidato da questi discorsi e accettava di essere sfidato da questi discorsi
Come vedete siccome Domenico Rosati si chiedeva utile fare memoria di queste cose è utile perché sono i temi di cui discutiamo anche oggi con cui ci dobbiamo subliminale anche oggi anche per questo io gli sono grato
Sì ma io ringrazio tutti davvero
E a questo punto il copione vorrebbe che io mi commuove essi e partecipa si con voi alla commemorazione che non c'è stata di questo sono grato a tutti quelli che hanno preso la parola perché mi sembra che siano entrati nel merito ho cercato di capire lo spirito di quello che io ho scritto e e a questo punto potrei fermarmi perché altre parole oltre quelle non saprei ritrovarle devo però dire qualcosa sull'annuncio che ha fatto qui il sindaco Veltroni
Dedicare una strada di Roma a Livio Labor nostro grande Presidente un atto di sensibilità
Politica culturale rende giustizia ad un amico che ha dato moltissimo stato il più grande presidente delle ACLI secondo me alla nostra organizzazione
La cui memoria memorie rivive intendo dire rischiava di essere obliterate da in quell'oblio del sociale di cui parlare in parlavi anche tu quindi grazie per questo quanto al resto
Beh le sollecitazioni sono state tante io dovrei come dire rifletterci e scrivere un altro libro Marco il suo punto acque a questo punto penso che l'uditorio ricorderebbe le copie visto che questo avrà un grande successo e quindi
Il mille novecentosettantotto ecco e sia Castagnetti che don Nozza hanno compreso il dramma del mille novecentosettantuno
Che c'entra nella mia presidenza
E mi ero centosettantotto
Io ho delle immagini che ho fissato anche nel libro l'assassinio di Moro mi precipito a Piazza del Gesù mi sento abbracciare in mezzo alla gente era Giovanni Berlinguer e piangeva
Ecco soldi sono cose che non si possono che cosa è successo nel mille novecentosettantotto
Che quella convergenza che in modo empirico per tentativi con mille dubbi i riflessi condizionati si stava verificando fu interrotta da un delitto
Questa è la storia del nostro Paese
Ed è chiaro che chi come me
Era stato iscritto d'ufficio diceva il povero Piero Pratesi al Pio sodalizio del compromesso storico e si trovava come dire
Depauperato della pista su cui io non la pensavo di poter camminare
L'episodio dell'iscrizione avvenne qui mi riferisco appunto detto Castagnetti nemmeno centosettantatré proprio nei giorni della dell'avvento delle dittature in Cile
Noi avevamo un convegno a a Rimini sulle classi sociali che è un convegno di revisione
Avevamo Sylos Labini Arvigo Gorrieri che
Padre Sorge cercavamo di vivere la nostra dottrina sulle classi
E Sylos Labini
Mentre io mi accingevo a a a preparare la mia relazione l'ho già scritto perché l'avevo mandata
Mi fece vedere un articolo di rinascita il terzo in bozze ancora in cui Berlinguer lanciava il compromesso storico
E io mi accorsi che senza aver letto che l'articolo io avevo scritto per le stesse cose
Non c'era possibilità di uscita dalla crisi se non attraverso una grande convergenza delle forze democratiche popolari questo era la frase canonica no eh mi viene il dubbio che faccio cambio sembrò che e non cambiare io andai avanti da quel momento in cui schedato vita natural durante e devo dire qui no no non ho granché cambiato idea comunque il trauma di Moro e l'altro trauma la morte di Paolo sesto
Paolo sesto non era stato gentile come atti di
Paolo sesto che ha deplorato la vigenza del Milan
Paolo sesto aveva ripreso e rimproverato i vescovi perché i vescovi nel mille novecentosettantuno quando conclusero la loro istruttoria sulle ACLI
Avevano detto che lei attivi
Erano andate fuori dalla regola che consentiva il consenso della chiesa non si parlava di mandato vive del mandato avvenuta molto dopo e prima si era parlato di autonomia e di autonomia relativa questo era l'investitura del mille novecentoquarantaquattro ma i vescovi hanno detto auguriamoci che pur nella nuova posizione
Le ACLI possono continuare il loro lavoro di formazione nemmeno centosettantotto io costruire un edificio
Su misura per la chiesa di Paolo sesto
La la mia relazione a centosettantotto è forse il punto più limpido di tutta la costruzione perché che cosa dico le armi sono autonome
Le api hanno sbagliato le atti però in questa nuova posizione vogliono ancora rendersi utili faranno il loro mestiere sociale culturale politico elaboreranno prenderanno posizione eccetera eccetera se la chiesa la gerarchia ritiene che queste attività possono essere di qualche utilità anche dal punto di vista pastorale noi siamo qui disponibili a collaborare
Quindi era forse presuntuosamente non rapporto da potenza a potenza ma da entità laica autonoma a gerarchia che aveva le sue giusta preoccupazioni eccetera
Questa impresa
Si concluse per la scomparsa di Paolo sesto perché tutti i lavori di interlocuzione in quella direzione uno immagina l'interlocutore
Furono troncati e ci trovammo dall'idea dover costruire una nuova mediazione a confrontarsi invece con la dottrina della presenza
Giovanni Paolo secondo già ma molto prima del convegno di Loreto aveva manifestato quest'idea della Chiesa forza sociale quindi
Il discorso della linea mento non viene adesso disco travisamento come richiesta viene da allora cioè l'idea di un di un nucleo forte cattolico che si confronta con il resto
All'obitorio come Enrico letta questa cosa precipitò nel senso che venne stroncata marinare la mediazione la fermata quella venne stroncata la linea di Lazzati e premiata quella di di forte che non era poi più agguerrito
C'è agli atti del delle pubblicazioni delle ACLI un dibattito fatto a lariano
L'altro ex centro di formazione Club una forte il professor Lazzati che merita di essere eletto proprio perché sono a confronto
Due visioni della laicità io immodestamente mi consideravo discepolo di Lazard ma questo non dice nulla anche se forte
Al convegno di Orvieto nella sua relazione introdusse
Il concetto che le ACLI erano un problema non per un'organizzazione ma per l'intera comunità ecclesiale comunque qual era il tentativo laico esperimento in questo senso
Era quello di affermare il dinamismo di un movimento che ricerca orienta testimonia sperimenta fa
A proprio rischio e pericolo in modo anche da contribuire
Alla
Implementazione
Della dottrina sociale della Chiesa
Vedi Andrea oggi sedici la dottrina sociale della Chiesa
Adesso addirittura compendia è un'entità statica dove ci sono dei cannoni ai quali ci si deve uniformare noi ci rifacciamo e no
La dottrina sociale della Chiesa e anche il frutto dell'esperienza dell'asse degli sforzi dei fallimenti i tanti che hanno concorso a dare ai vescovi l'imbuto da cui trarre poi è una dottrina sociale della Chiesa evolutiva
In quel adesso non giornalini redarguisce ma in quel relativismo diacronico
Che nella storia della Chiesa si registra
Sempre la Chiesa ha avuto sempre dei punti fermi io ricordo che il cardinal Siri
No non avrebbe mai fatto il centrosinistra se avesse dato retta a candidarsi punti fermi erano non mi ricordo non si devono fare le giunte con i socialisti non con i comunisti coi socialisti
Uno era un punto fermo così e Moro andò avanti
Sempre sostando i punti fermi ritenuti non negoziabili non si usava questa fraseologia ma poi nella pratica
Bisognava trovare una soluzione
è quella che io chiamo vedi anche a all'ultimo convegno di Verona le premesse per la ripresa di questo discorso io ne ho individuato persino nella relazione il cardinale Ruini
Quando dice abbiamo provato dopo il convegno di Palermo a
Puntare sui punti vitali famiglia eccetera eccetera
Non tutto è riuscito proprio perbene ora il nostro spazio preferenziale e quello spirituale e quello pedagogico mentre
L'operatività immediata e dei laici io tradotto questo con una indagine telefonica
L'ultimo miglio
Nelle concessioni telefoniche accetti il cavo comune poi nell'ultimo miglio ci sono vari gestori ecco che ai laici sia consentito
Almeno di praticare autonomamente l'ultimo miglio
Perché questo non appare
Poi ognuno certamente fa i conti con la propria coscienza col proprio vissuto quello passato e si verifica può riverificarsi quella situazione che decorava Sturzo
E in quale Sturzo diceva facendo una iniziativa autonoma laica come cattolici noi liberiamo la chiesa da Chicco
Dall'obbligo di fare essa stessa la mediazione storica
Perché questo accade
Nessuno si azzarderà a presentare un emendamento sulla procreazione assistita o sulle coppie di fatto se non saprà parlo di cattolici che quell'emendamento trova il gradimento di Lamberti e a questo punto l'onere dell'emendamento sarà di chi lo fa non di chi lo trasmette
Questo è il pericolo che noi abbiamo che avvertiamo lo dico disinteressatamente e fuori da ogni voglia di ipotecare in qualche misura il futuro perché e
Andrea ha ha caricato il mio libro che quasi scrupolosamente si era fermato al mille novecento e ottantasette con una frase di una intervista
Grazie figure Pietro Aiello
Anch'io ringrazio veramente gli amici che sono venuti per hanno lasciato altri impegni molto più importanti
E
Carichiamo so penso il filo vecchio pezzo anche Castagnetti quindi tenta due perdite
Straordinarie ecco questo discorso io credo che vada
Reach entrato in qualche modo e trovo che la responsabilità principale qui non è quella dei vescovi ai quali viene addosso questa piena ma è quella dei laici che devono a un certo punto rischiare delle proposte dire alla mediazione si può fare così noi non siamo d'accordo beh noi ci proviamo lo stesso tentiamo in un altro modo
Diversamente si alimenta anche a contrariis
L'anticlericalismo viscerale e assolutamente antistorico che si va rigenerando secondo me impropriamente anche in questa fase ecco queste sono alcune puntualizzazioni a mia volta Suma alcuni espunti che sono venuti poi altre cose sicuramente
Potrebbero essere riprese ma il tentativo fondamentale di questo esperimento di laicità termine messo lì potevo dire un'altra cosa è quello appunto di dimostrare che è possibile perché io nella mia presidenza da un certo punto in avanti ho avuto una una
Neutralità
Benevola
Che si manifestò con l'arrivo di Vibio Parisi che non era un prete codificato ma era un prete che apre qui e io olio salutare nel senso che si dava le anche in una sorta di limbo
Una sorta di come dire zona franca ecco l'opinione giusta è quella in cui sperimentarsi consigliere Carosi dessero da fare venissero che cosa riusciva a cavare dopo la crisi
L'udienza del mille novecentottantuno
Beh insomma l'udienza è nero centottantuno era un passaggio importante ai contravvenendo
Importante per due motivi
Il primo perché veniva concessa dopo che nel mille novecentosettantanove era stata negata
Ed era stata negata con un riscontro piuttosto pesante perché proprio all'ultimo piano io lessi la lettera del sostituto monsignor cabrio che negava l'udienza e me la ritrovai pubblicata suo Pd Mino Pecorelli con perché c'erano dei clericali interni e ricavano e trafficavano anche al di là del Pepe
Sono sempre stati
E quindi c'era un sinallagma negativo da questo punto di vista
Allora questa udienza fu mediata dagli amici siamo stati in Germania anche dagli amici della Cabello
Del cattolici alla banca Hammamet bevendo che sono alleati divina di lingua tedesca Livio tedesco non è adeguato ma insomma se lo produce la seconda opererebbe
Decidemmo di andare insieme ma il discorso del Papa quel giorno sarebbe stata la enciclica la Bohème Sergio
Che lui aveva già scritto e quindi rivolgendosi a questa platea di lavoratori adesso siamo a fare il processo alle intenzioni del passato del futuro non avrebbe potuto essere diverso perché era già pronto
Quindi avremmo avuto quella volta non un mandato una investitura per nulla ma un messaggio amplissimo di carattere mondiale in cui inserirci
Ecco io vedo non non sapevamo nulla di cosa avrebbe fatto il Papa poi quando uscì dalla vorremmo esserci Enzo visse non lo trasmessa allora perché era un po'impedito e quindi mi mi son dovuto aspra grafici a settembre no
Quindi anche rivedendo la storia e si trova si trovano le le spiegazioni quanto all'altra udienza quella di gioventù a Christa nella quale in inseriti forza beh io lì non discussi sul fatto che l'udienza veniva concessa
Inquieta il piuttosto pesantemente per il metodo perché erano stati i giovani a by passare la presidenza andare direttamente trafficare nella camera pontificio io mi trovai lì la la l'udienza convocata al senza saperlo troppo pesante per un presidente all'organizzazione così schierati tutto il comitato esecutivo
Davanti ai giovani con un atto un po'di prepotenza ma in quell'occasione debordava quella targa eppure ha avuto l'amabilità di leggere il teste
Ecco sono questi alcuni spunti il laico esperimento
Il sacro allineamento voglio può anche una variante possibile il devoto allineamento che forse più forse più appropriato
E probabile che scrivo un libro con questo
No no no ma e non c'è l'errore adesso bisogna che non non Farcas meno probabile visto il successo di questo Cosimo si scopre che eran no ma non riguarderà reattivo voglio rassicurare
Riguarderà riguarderà
Un modo di pensare la vita storia la politica
Che porta inevitabilmente non ha un solo allenamento
Ma tanti allineamenti
Che poi possono solo confliggere tra di loro
Sconfiggendo l'idea il dialogo questo è il punto mentre io sogno il Paese rimescolato di cui parlava Aldo Moro nel suo ultimo disco questo Paese che sia di mescolato un po'rendendo semiconduttori un porno e quindi essendo rimescola noi da quel rimescolamento siamo andati indietro qualche trimestre vero troppo ero nervosa no come direbbe provvidenze impazzita la maionese
No il punto è lesivo che dobbiamo trovare il modo di rimescolare questo Paese allora i tre Paladini ossessivi della pace e del lavoro e della democrazia
Sono anche i paradigmi di un'etica universale di cui parlerebbe per esempio Hans Küng e su cui dobbiamo insistere
Vogliamo tutti la stessa cosa no ma chiariamoci le idee ma se c'è quell'orientamento è possibile realizzare riprese quando alleati io
Dico sempre lo dica Olivero perché due cose la prima che se non lo fossi già stato piacerebbe fare il presidente
Se non lo fosse già stata la seconda e questo è un messaggio personale personale
Che la figura del presidente delle ACLI è importante
E importante dentro
Ed è importante fuori
Le api si riconoscono per i loro presidenti e sono riconosciute per i loro e sul presidente si scaricano tutte le attenzioni e tutti i fulmini lo dico qualcosa ne so
E se qualche volta bisogna serpeggiare non non non non non strisciare perché il Papa
Chi non ha letto il libro lo troverà insomma fu udienza occasionale io dissi al Papa che erano delle ACLI e lunghissima Altoviti dovete Paolo sesto non ricorda dovete dovete trovare la giusta via
E io dissi ma santità e difficile leggete la luce infonde vostri cuori e certamente l'approverebbe e intanto se lo portavano via perché e dico santità nel difficile torna indietro
Dovrete serpeggiare un pochino e sono certo che la troverete io torna il presidente di Sea amici e compagni la parola d'ordine serpeggiante
Ed anche la lotta mi sono rotto la schiena di così sono andate le cose
Io di parlerei ancora per un paio d'ore e però voi non resiste all'estero vedo che la presidenza e ringrazio e ringrazio
Andrea
Perché oggi per me è un momento importante dopo tanti anni non dico di
Indifferenza reciproca ma insomma
Mi sono sentito un po'
Ma regina le ecco oggi presidente delle ACLI ha ritenuto di ospitare di questo incontro di prendervi parte io ne sono contento anche per questo perché io nelle ACLI in fondo ci sono nato
Non mi sono ancora spezzato compie
Grazie
Abbiamo preparato un piccolo rinfresco operava
La conclusione di questa serata grazie anche in questo
Domanda avremo riesame alla alla sua
No
Avremo Mannarino
Solo
Altra