PMI e cooperazione: volano di un'economia che cresce

Siamo fotocopie di poter
Anche una comunicazione di servizio
Il dibattito rispetto dei diritti umani nel contrasto al terrorismo internazionale delle dieci sarà presso il Teatro quindi non più in area verde ma presso il teatro per questioni veramente dovute al tempo
Se prima di cominciare
Prima di cominciare vorrei chiedere a tutti un minuto di silenzio come voi sapete questa notte mancata Oriana Fallaci credo che sì a doveroso renda lì questo omaggio alla nostra festa grazie
Grazie
All'onorevole Teresio Delfino per il dibattito a Bona giornata a tutti
Grazie grazie un saluto cordiale a tutte un ringraziamento particolare a voi a malgrado il tempo inclemente siete qui puntuale a questa tavola rotonda questo confronto un ringraziamento e un saluto cordiale al ministro viceministro Roberto Pinza alla Presidente ricompra cooperative no
Luigi Marino alla rappresentante vicepresidente vicario dei Confartigianato dottor Truglio UE possa
Alla presidente al vice presidente di Confedilizia l'avvocato Nino scritte Lippi
Bevo
Ancora far presente che dovrebbero arrivare i rappresentanti dei concambi Confcommercio il presidente che aveva annunciato la sua disponibilità e la sua presenza degli Confapi Paolo Galassi saluto naturalmente
I colleghi dei partito gli onorevoli dal però Formisano e Galati è il nostro dirigente a me la secca salutò a tutti voi che siete in sala ringrazio il segretario nazionale che qui Cornovaglia testimonianza che questa tavola rotonda questo confronto segnala un'attenzione una volontà di grande confronto dei grande dialogo con tutto il mondo della produzione vorrei in particolare dire che noi abbiamo da sempre come rappresentanti del UDC manifestato questa a sensibilità e questa attenzione allora volendo anch'io restare in tempi adeguati
Per non appesantire il nostro confronto io mi limiterò a richiamare alcuni elementi di questo nostro confronto o solo quale noi attendiamo con grande attenzione quello che sarà il contributo che ci viene a dare il rappresentante di questo straordinario mondo produttivo
Che qui molto articolato perché sono rappresentante
Che hanno al loro interno piccola e media impresa in mano anche grande impresa io penso al mondo della cooperazione ma penso al mondo dei Confapi al mondo di confine edilizia certo che noi veniamo fuori da un quinquennio in cui il PIL
Era cresciuto complessivamente nei cinque anni solo del due virgola uno per cento un aumento e una crescita inferiore al tasso medio di sviluppo che c'era negli Stati Uniti
Per un anno quindi vuol dire che noi abbiamo attraversato
Una fase economica dei grandissima difficoltà ma io voglio qui richiamare un rapporto sulle piccole e medie imprese dell'Istituto Tagliacarne di Unioncamere
Dove comunque emerge che malgrado Huerta
Difficoltà noi siamo in presenza di una profonda trasformazione
Non di declino del nostro sistema delle piccole e medie imprese della nostra economia abbiamo avuto cioè un periodo congiunturale estremamente difficile
Che comunque non è trascorso invano una fase che è stata utilizzata da molte impresa per migliorare la loro situazione per qualificare le loro strategie
Per raggiungere un posizionamento competitivo più alta bene questo io credo che non sia indifferente e che sia collegato soprattutto ai valori che c'è dentro questa grande sistema economico produttivo delle piccole e medie imprese della cooperazione che sono fondamentali per la nostra economia e che caratterizzano il nostro tessuto e il nostro sistema produttivo ma anche perché lo caratterizzano perché hanno dentro un sistema di valori fortissimi noi in queste piccole medie impresa e c'è una anche una miriade di impresa a carattere familiare
Una sistema di impresa dove sono esaltate le capacità
Dentro appresa e la capacità di lavoro e dove c'è
Nel sito in questo sistema produttivo una grande mutualità una Guérande solidarietà e quindi io credo un mondo qualificato articolato rispetto al quale noi dobbiamo sicuramente
Procedere in avanti con una più alta attenzione sapendo che questa non è sicuramente solo una realtà italiana è una realtà
Europea c'è anche la carta delle piccole imprese che venne approvato dal consiglio d'Europa svoltasi a Feira nel due mila e in Portogallo però le nostre piccole e medie imprese in particolare si caratterizzano per questi elementi che prima o richiamato comunque questo riconoscimento europeo al sistema delle piccole e medie imprese ma io voglio dire anche al sistema
Del mondo delle imprese cooperative è un elemento sul quale noi dobbiamo giocare
Per continuare il processo di trasformazione profondo del nostro sistema Paese
Allora io dico solo due cose ancora e vado alla conclusione come azioni dal Governo precedente si ricordava già in particolare anche ieri nella tavola del sulla macroeconomia sulle politiche economiche più strategiche in generale noi abbiamo avuto una capacità di affrontare alcuni Novo di alcune riforme che giocano anche sul ruolo del mondo delle imprese italiane cooperative piccole e medie io richiamo qui per tutte Caro Presidente Marino e la riforma del diritto societario richiamo la riforma sulla lavoro la riforma Biagi richiamo
I processi di sburocratizzazione che comunque abbiamo cercato di avviare ricordo il grande dibattito che in Parlamento abbiamo avuto sulle deleghe ambientale la riforma della scuola la riforma del sistema degli incentivi avevamo e abbiamo realizzato un sistema di riforme struttura Ali sul quale noi constatiamo che il governo di oggi a né i suoi rappresentanti manifestato la volontà se non di un'azione demolitoria certamente di una grande azione di modifica e allora noi vorremmo sapere anche da questo mondo produttivo che qui così qualificata mente rappresentato qual è l'atteggiamento che c'è in confronto a queste riforme quali sono le modifiche sulle quale noi possiamo costruire anche dei momenti di confronti parlamentari
Adeguati e positivi sempre che ce ne sia data possibilità perché se andiamo in un Parlamento
Solo con decreti legge e poi per la struttura di questa maggioranza si ricorra al voto di fiducia voi vedete capite agenti contributo e la volontà di un dialogo
Ed è una concertazione più un contributo al di là poi della posizione che noi coerentemente abbiamo di opposizione al governo non può essersi perché noi abbiamo e concludo con questa ultima elemento di riflessione dei nodi molto importanti da affrontare che sono i nodi della competitività che sono i nodi delle costo
Dei servizi che sono i nodi del costo delle materie prime che sono i nodi di una politica del credito che certamente presenta delle situazione di movimento verso la crescita verso l'aumento che non può che preoccupare questa impresa che sovente sono sotto capitalizzati e allora abbiamo necessità
Di trovare una linea comune per sostenere promuovere su queste i nodi delle azioni politiche delle azioni di le di legge che vadano nella direzione certamente lo dicevamo già anche ieri di promuovere la concorrenza dei combattere il lavoro abusivo di sostenere e incentivare l'innovazione l'internazionalizzazione
Delle in palese che non è solo questione di dimensione ma che soprattutto io vedo che lo vedo anche per la mia
Esperienza di governo come certa l'amico Galati ricorda ma che soprattutto un sistema di regole quando noi andavamo al dibattito
Nella dub del WTO a Doha o in questi round negoziali sovente vedevamo che noi eravamo un Paese obbligato come Unione europea tutto un sistema di regole e poi gli altri venivano qui a nel nostro Paese senza regole ecco quindi ci sono tutti una serie di elementi e rispetto ai quali noi dobbiamo giocare una azione intensa a livello parlamentare di confronto con la maggioranza qui concertazione con il mondo il sistema delle imprese quindi c'è la necessità di rispettare
I parametri
Dei mastri che i vincoli della finanza pubblica che certamente l'ansia minori margini di flessibilità rispetto a prima dell'ingresso nell'Unione europea dove noi potevamo con politiche di svalutazione con la politica monetaria recuperare
Belle incapacità diciamo così competitive ora non è così però e chiudo con questa nota di ottimismo c'è una ripresa in atto diffusa
Io credo solida noi dobbiamo occorre utilizzare tutti i margini che ci sono per fare delle politiche che
Consolidino questa ripresa della POR Piano al livello più alto possibile quindi ringrazio gli ospiti e ringrazio il ministro Pinto e più su questi temi vorranno veramente in inviato dare un dialogo darci degli spunti sul quale poi lavorare nel prossimo futuro grazie
Spetta a me il compito di coordinare questa tavola rotonda di solito il moderatore e quello che mette d'accordo eventuali situazioni di difficoltà
Io credo che invece questa Stogit sia da provocare il moderatore dovrà essere in qualche modo provocatore non soltanto per scaldare un po'la sala che ha avuto l'incrementa del tempo dalla sua parte ma perché credo che sulle cose che sono poste sul tappeto
Abbiamo detto tante di quelle cose continuiamo dire tante di quelle cose senza trovare due tre punti essenziali
Che stabiliscano per questo Paese quali sono i noccioli duri entro il quale giocarsi la partita della competitività internazionale vere e proprie
C'è un rischio sostanziale che viene e attanaglia sia il centrodestra che il centrosinistra che in qualche modo quali ragioni di fondo sfumano
Di fronte al concetto del governare quotidiano rispetto a una strategia Hump di ampio respiro che cambi sostanzialmente la ragione sociale del Paese
Faccio una considerazione subito per introdurre Pinza con una domanda estremamente provocatoria sappiamo perfettamente il nostro Paese
è un paese fortissimamente manufatturiero la struttura della nostra economia
Manifatturiera quella che in Europa alla più alta percentuale di PIL determinata dal manifatturiero i due Paesi importanti europei Italia e Germania sono in queste condizioni soli i due Paesi che trasformano materie prime e di fanno di questo il loro Pini
C'è un dato però che è incontrovertibile
Che mentre da noi il novantatré per cento dell'impresa e sotto i sette dipendenti questo non capita negli altri paesi soprattutto in Germania che la nostra diretta concorrente nella formulazione del PD
Allora il presidente del consiglio è andato in Cina e ha detto testualmente
La Cina è una grande opportunità
Non vorremmo
Guardiamo un attimo noi siamo alla ventunesimo posto mi pare intermedi investimenti in Cina cioè siamo fuorigioco in questo momento
Il sistema delle piccole imprese non so come la dimensione che vi ho dato non so quale opportunità abbiano di investire in Cina allora la Cina è un'opportunità per i soliti noti
E diventa invece purtroppo come capita è capitato in questi anni invece invece una grande oppressione del sistema manifatturiero italiano che del made in Italy affatto la bandiera e se questo deve diventare un meccanismo invece propulsivo per essere effettivamente una ragione di investimento serio
Cosa intende fare il governo per fare in modo che tutto quanto il sistema della piccola impresa
Concorra a questa dimensione di internazionalizzazione che non sia solo esclusivamente legata a quanti magari appaiono grandi ma di fatto poi sono coloro che hanno avuto i più grandi aiuti di Stato
Io rispondo sulla Cina non su altre cose solo sulla Cina
Intanto grazie grazie UDC grazie al suo segretario Cesa di tanti amici che sono su questo palco
E la questione noi abbiamo due questioni una quella del tentativo di reggere la spinta di altri paesi con delle attività protettive diciamo così sul nostro territorio ci sono delle attività che sono lecite che si possono fare
Che attengono soprattutto al tema dei controlli e la qualità sui prodotti agroalimentari anche controlli di tipo sanitario e su questi non bisogna essere buonisti
Il problema non c'è noi siamo aperti Tabet appare come fanno tutti i paesi sono seri quindi quelli prodotti in entrata ricontrollo riverificano
Non si va
Se si va per la storia dei dazi invece la vita è breve
A parte qualcosa che esso si è potuto fare nel tessile avete visto l'accordo che è stato raggiunto
A livello Honda a livello mondiale e linee feti è stato fatto in condizioni contingentamento almeno temporaneo dei volti sono delle situazioni che possono giustificare ma chi vuole andare perché sta strade come vuole andare
A suo tempo un partito dalla passate colli della passate coalizione di governo non va da nessuna parte perché negano appoggio ne sono cioè la parte che sia giusto o non giusto stati Vaticano appoggiare solo perché perché tutti i Paesi si guadagna lo porto la Cina cioè la Francia un rapporto attivo che aveva fatto la Cina la Francia importa dalla Cina come noi ma esporta molto più di quel che non importa in e siccome quando uno pone i dazi doganali la prima relazione dell'altro che impongono Ilazi sui suoi prodotti quando entrò nell'altro Paese in Cina
Chi si vedeva questa strada dura quindici giorni poi smette subito
La Germania non ci sarebbe mai ad un'operazione di questo genere perché la Germania ci guadagna poetico e Cina tutti guadagno nei rapporti con la Cina
Perché la Cina sta diventando un formidabile il Paese importatore è chiaro che anche un Paese esportatore che attacca su due livelli le tecnologie basse quelle che tutti conoscono cioè molta manodopera bassa tecnologia bassi prezzi per intenderci soprattutto nel settore del mobile nel settore della
Tessuti su queste evidentemente la concorrenza è pressoché impossibile ma attenzione Realacci attacca anche sugli atti simile mi perché avendo la capacità di risparmio pubblico enorme pubblico e privato
La Cina è in grado di orientare una buona parte dei risparmi del mondo quando la Cina ha deciso di scegliere di investire la metà dei suoi risparmi in euro anziché in dollari come faceva prima integralmente si è modificata finanza mondiale
Ah ma avendo fortissimo risparmi interno in grado anche di lavorare sulle altissime tecnologie questi questi sono i due punti d'attacco
Per il resto è un grande Paese importatore ora la domanda amico D'Agrò eh che si fa siamo a piangere semplicemente sulle merci cinesi che arriverà in Italia oppure entriamo in un'altra logica credo che la scelta della fatto nella parte finale del passato Governo
E proseguita dal Governo in questo momento con la missione in Cina sia di questo genere qui ma stavolta non se andate in Cina ho detto del l'ultima passato Governo perché fu preparata allora no quindi questa è la realtà
L'ha detta quella del governo attuale in Cina non è che Sissi andati con delle missioni diplomatiche che non se lo strumento è niente e neanche si è fatta la sceneggiati andare tutti a Pechino
Pechino è capitale economica darci la Cina se qualcuno c'è stata è una serie enorme di sotto paese
Ognuno dei quali ha dei punti di riferimento per i turchi vandeana anche in onore che per questo lo conosco a Shanghai e chi va a Shanghai non è che perché non lo conosco da quella che noi chiamiamo Cantone grata si chiama Vanzo o o Pechino eccetera gelosamente niente
Allora mi pare che l'operazione che viene fatta in questi giorni si un'operazione dimensioni grandi perché ma perché ci andiamo con tutta la forza di cui siamo in grado di disporre la piccola impresa da solo non ci andrà mai in Cina
La piccola impresa può fare l'operazione spot cioè vende che se io trenta pallets cedendo alla certe quantità di merci e lo fa una volta poi non lo fa più se lo abbiamo fatto e volte
E va bene anche questo è perché tutto giova ma se si vuole anche creare dei canali commerciali stabili con dei paesi di queste dimensioni con diciotto Paesi di dimensioni enormi anche siccome so alle varie le varie zone della Cina allora ci vogliono dei presidi cioè ci voglio denari rompighiaccio le navi rompighiaccio sono formati dalle industrie medie e grandi ormai Italia abbia un po'di problema dire grandine
Ormai stiamo scrivendo delle pagine quasi bianche
Là dove c'è scritto grande impresa perché si stanno riducendo sempre di più è l'ultimo dei problemi come tutti come tutti vediamo la stampa ma solo dall'impresa le imprese medie quelle che in realtà stanno sfondando sono il Marcegaglia sono i Ferrero
Sono impresa età se ciò diciamo in vecchie lire tre quattro mila miliardi fatturato due tre mila miliardi fatturato sono queste che stanno sfondando assieme alle banche perché assieme alle banche
Perché noi dobbiamo vincere la concorrenza tedesca che in questo momento è fortissima G. Manin pienissima ripreso
Le esportazioni tedesche sono scatenate da un anno a questa parte non siamo là in fondo al gradino come diceria doveva peso c'eravamo Italia e Germania anni passati oggi boh troppe l'ultimo gradino deteniamo Tosoni
Non c'è più il suo abbiamo questo triste primato di esse sono in fondo la Germania sta accelerando stagionale che sale a due punti e mezzo il tasso di sviluppo con delle esposizioni delle esportazioni
Assolutamente trainanti cosa fanno i tedeschi come affronto nel mercato cinese lo affrontano in questo modo con le banche Arrigo con le banche a ridosso dell'impresa e quindi quando ci sono dei programmi da fare
Vengono offerti dei programmi esporta Attilio di opere da fare già finanziati
Cioè questo è il vantaggio competitivo e questo Retta la Germania nella che che è la più efficace in questo momento in Cina è la stessa logica per cui noi siamo andati vicini questo ente con tutto il sistema bancario
Questo veto se fate una telefonata delle banche media non parliamo di quelle grandi trovate nel suo la risposta in Cina
E consisteva assicurativo
Se cominciamo a presidiare il territorio cinese in questo modo no andando cioè una volta come meritoriamente stiamo andando adesso come meritoriamente occupato l'orso
Nella passata legislatura ma ci si va in modo sistematico e si crea dei presidi
Allora la cosa cambia
Dia via segnalo perché siamo un po'anche demoralizzati Napoli vaccina quindi vedete bene invece che diciamo che cosa sta venendo fuori
Vi segnalo che in molte zone si cinese si comincia il ciclo eccessi di presìdi in cui alcuni casi un po'ridicoli c'è una camera di commercio una Regione regola non serve a niente ma si lascia la Regione da sola può andare insieme sono secondo deporre gli è arrivata
Però fate la complessità di indagine Azzi and Equality costituiscono dei punti di riferimento
Che cosa si deve fare questo cioè della prosegue in questo modo certamente un modo diverso
I nostri furono grandi esportatori
Negli anni cinquanta sessanta quando il mercato era domestico cioè che lo prendeva parliamo da loro allora giardinetta
Cioè perde allora macchinine andava in Germania e voi avevate gli imprenditori veneti emiliani e lombardi ma di tanti altri partita interessa niente
I quali gli raccontavano che conoscevo ridicoli di una cittadina tedesca molto meno di quel che non conosce sono loro era un mercato domestico andavano loro creavano i rapporti sui Paesi lunghi questo non si può fare
Ci paesi lontani non si può fare qui oggi andiamo come forza paese o non ci andiamo
E credo che questo sia uno dei temi centrali o sono appena reduce dall'India
Che è l'altro grande gigante una volta addormentata adesso invece in pieno in pieno risveglio esattamente altre cose ma attenzione però
Cioè che cosa ci chiedeva questi Paesi cioè ci chiede se si corre il Vietnam di fare come le italiane lungo stretto e lungo dieci di cento chilometri quando alla Orson cinque gradi al successo trenta
Va alla da la medesima conformazione ciance costano forzando facendo di questi Paesi paradossalmente stanno facendo quelli cui noi siamo maestre cioè stanno meccanizzato l'agricoltura e noi siamo i più grandi produttori di macchine nell'agricoltura
Le famiglie si stanno facendo la prima casa
E noi siamo sempre stati gli specializzati nel mondo per tutto quello che riguarda la casa c'è c'è una specie di interlocuzione diretta
Che ci dovrebbe facilitare quindi abbiamo tutte le condizioni per poter fare molto alla condizione che capiamo che son tutti sforzi paese
Questo è il punto essenziale su quale o dei tanti punti io credo Telese dagli Oakland
Erogatori siamo amici da sempre uno dei tanti punti su cui dovremo convivere poi interessi niente io non ce la maggioranza e l'opposizione Paese queste a queste esigenze e credo che queste sarebbero le cosa fare
Una piccola sottolineatura quando Pinza fa riferimento che la Francia mai sarebbe nelle condizioni di dire
Alziamo barriere protezionistiche per le merci europee capisco perfettamente qual è il punto di vista francese quando Carrefour
E la prima azienda di distribuzione di beni alimentari quotidiani in Cina capite perfettamente qual è la situazione di interesse che ha cosa che non capita in Italia per gli nostro Paese
Italia è a proposito di questo Marino
Le cooperative sono un asse importante io le vedo anche per esperienza personale una sì importante del sistema agroalimentare
Però una delle cose estranee del nostro Paese e che non c'eri noi siamo straordinariamente capaci di produrre
Di far bene le nostre cose in questo campo ma abbiamo una difficoltà enorme a chiudere la filiera
Per esempio anche nel nostro Paese ormai i sistemi di distribuzione media e grande sono altri stanno entrando in mano a francesi tedeschi e austriaci
Il che significa che gradualmente è facile che in queste strutture
E beni che verranno consumati o che comunque saranno i beni civetta possono diventare i beni di questi Paesi e quindi siamo in qualche modo nella condizione futura di dover Inc
Anni
Eliminare il concetto di qualità per arrivare ancora il concetto apprezzo ecco il sistema della cooperazione che è un sistema sociale fra virgolette
Come fa a guardarsi intorno e a chiudere fino in fondo l'anello che dall'approdo dall'approdo dalla qualità alla produzione arriva alla commercializzazione e farla diventare anche possibilmente un fatto di internazionalizzazione
Non so se
Sì anch'io ringrazio l'UDC dell'invito il suo segretario doppiamente per questo invito e anche per quello che l'UDC ha fatto nella legislazione precedente in tema di cooperazione debbo dire che
E lo dico con piacere in questa sede senza lussi si la stagione della cooperazione sarebbe stata una stagione molto buia
E se abbiamo una legge sul diritto societario moderna
Non è la nostra legge non è la legge che la cooperazione avrebbe voluto ma che comunque consente alle cooperative di consolidarsi e di svilupparsi lo si deve al lavoro dell'UDC e dei suoi rappresentanti che ripeto voglio ancora una volta ringraziare
E vengo alla domanda che mi poneva il moderatore
C'è una vicenda che addetti ai lavori conoscono incominciano a conoscere di questi giorni d'questa settimana di questi mesi
Abbastanza significativa
Questa vicenda
è una a proposito di diritto societario e di provvedimenti fiscale sulle cooperative
è un ricorso che una associazione la Federdistribuzione aderente alla Confcommercio non mi pare che sia presente ancora mi dispiace
Ha presentato all'Unione Europea
Contro le cooperative o meglio contro la Coppa Italia
Dichiarando chiedendo che l'Unione Europea dichiarasse aiuti di Stato le cosiddette agevolazione cooperative che poi altro non sono che un giorno ne parleremo non so quando una sola una tutte queste grandiose agevolazione per le cooperative
Si riducono ad una sola circolazione che con il governo Berlusconi è stata nonostante l'intervento dell'UDC fortemente ridimensionato
Ed è quella che riguarda
Gli utili
Che l'impresa cooperativa come le altre imprese realizzata nel corso della vita ma proprio l'iter si realizza
Che se portati ad una riserva indivisibile
E indisponibile
Sempre sia in vita
Che in Morte di una cooperativa
Non possono essere appunto distribuiti
Ho trasmessi Radio e Reti
Questa e l'unica agevolazione su quegli utili lo Stato non tassa al cento per cento
Matassa secondo saputo da prevalente non prevalente i settanta del trenta per cento
Utili ripeto portate questa e l'unica sia ben chiaro agevolazione che le cooperative hanno rispetto l'impresa privata sì ho fosse un'impresa privata
Se fossi rappresentanti delle imprese private se fossi rappresentante della Federdistribuzione
Non farei ricorso all'Unione Europea
Ma chiederei allo stato un'analoga agevolazione
A condizione cioè che anche un'impresa di capitali
Se l'utile non viene distribuito e non di e non è disponibile in vita e in morte di quelle impresa sia passato alla stessa stregua delle cooperative
Ma le imprese capitalistiche evidentemente non hanno questo interesse non hanno questa finalità
Mentre per le cooperative si tratta rispetto evidentemente i limiti che le cooperative hanno di approvvigionamento sul mercato finanziario dei capitali di capitalizzare la propria impresa cooperativa
Se le cooperative sono diventate grandi e sono diventate forze strutturali in alcune settori e comparti dell'economia lo devono affatto che sono riusciti a capitalizzare proprio mediante questa operazione
Che anziché distribuire ripeto utili ai soci lo hanno questi utili messi all'interno di ma sono rimasti all'interno dell'impresa all'interno della società per produrre evidentemente Investimenti del gruppo
Ebbene questo attacco che è stato fatto che molto pericoloso per il tutto il sistema cooperativo la dice lunga sul nostro Paese
Perché questa associazione attaccato una non associata la Confcooperative come voi sapete perché la Coppa Italia
Associata la lega delle cooperative perché è stata attaccate da chi è stato attaccato
è stata pagata dall'associazione
Che al suo interno
Società
Che sono società di consumo di distribuzione che sono le principali società europee
Auchan tale forma rete distributiva olandese la rete distributiva tedesca
E a Brussel questa operazione è sostenuta dai governi francesi olandesi e tedeschi
Ora però mi chiede come fare filiera risposte in queste è che i campioni italiani cooperative non cooperativi
Devono essere comunque difese
I campioni cioè quelli che tirano la filiera
Sono elementi fondamentali per far crescere la filiera
Se noi cioè non realizziamo nel nostro Paese soprattutto in alcuni settori cosiddetti maturi come settore agroalimentare
Delle forti in prese di
Concentrazione trasformazione commercializzazione e distribuzione
è ovvio che ma romano avverrà in quei comparti in quei settori un declino economico
E nella distribuzione le nostre cooperative Lane prese agroalimentari anche capitalistiche italiane solo ormai costrette a vendere i prodotti italiani passando per Parigi
Cioè i nostri commerciali debbono andare a Parigi per supplicare e sostenere sforzi commerciali per fare in modo che in Italia si vendono prodotti italiani
Quindi questo è un tema ragione D'Agrò fondamentale ma è un tema sul quale il sistema Paese si deve muovere
Si pensi che delle prime venticinque grandi cooperative europea
Nel settore agroalimentare
Non ce ne nessuna italiana
Granarolo e conserve Italia che pure vengono ritenute delle grande impresa quelle che citava prima Pinzano siamo intorno ai due milioni due miliardi di Euro un milione e mezzo due miliardi di euro
Lunga
Non solo tra le prime venticinque impresa sono oltre la trentesima impresa
In Italia se si fosse realizzata la condizione di acquisire Parma Parmalat da parte di Granarolo
Granarolo non sarebbe stata in grado di acquisire Parmalat non dico e non tanto per i mezzi che sarebbero stati distrutti dovevano essere immessi in quest'operazione mezzi finanziari
Ma perché l'Antitrust italiana avrebbe impedito la concentrazione di impresa
Così grande Trap per il mercato italiano Trapani mentre invece con ogni probabilità ieri oggi o domani se Parmatour viene messa di fatto in vendita
Quell'azienda verrebbe preso in un sol boccone un sol boccone da una delle grandi cooperative europee
Quindi il sistema paese
Non può essere fuori o al di fuori di questi meccanismi io non chiedo uno Stato interventista per carità soprattutto tema di questi di queste ore di questi giorni sulla vicenda Telecom
Io chiedo però che lo Stato che i governi siano particolarmente attenti alla difesa di ciò che è peculiare per il nostro Paese la difesa del sistema distributivo distributivo
è un valore per il nostro Paese
Se noi non abbiamo in mano il sistema distributivo le nostre merci non veicolano abbiamo vuole dire che vogliamo innovare dobbiamo fare ricerca dobbiamo essere competitivi masse sugli scaffali non vale i nostri prodotti
Perché su quegli scaffali viene fatto spazio ai prodotti di altre nazioni anche europee non solo europee noi avremo un bel da dire ma non realizzeremo secolo a mente
Più efficienza più in preview
Competitività e soprattutto non apriremo certamente il mercato dei nostri prodotti voglio dato che ho la parola giungere un'altra considerazione perché non so se arriverà un altro giro credo che siamo in tanti quindi
Il tempo sostenuta s'se siete così unito il tema è piccole e medie imprese cooperazione volato icone che cresce poi stiamo divagando giustamente voglio stare al tema
Io ritengo che le piccole e medie imprese e le cooperative perché ci sono grandi cooperative ma le grandi cooperative sono l'uno virgola sei per cento alle medie cooperative tenendo conto e media impresa sono circa il cinque per cento quindi il novantacinque per cento dalla cooperazione fatto da piccole e microimprese
E in Italia e l'apparato produttivo delle piccole e medie imprese fatto per il novantacinque per cento da piccole e micro impresa industriale del terziario questa è la situazione del nostro Paese
Ora il nostro Paese fatto così
Non aumenta la competitività
Ha problemi di investimento ha problemi di produttività vuol dire una sola cosa
Che questo apparato questo sistema industriale e disservizi
Che è stato fondamentale fino all'altro ieri per realizzare la democrazia economica nel nostro Paese cioè per produrre ricchezza e distribuire più equamente questa ricchezza non è più in grado di competere
Sta perdendo colpi e bisogna trovarne le causa quindi non è sufficiente o bello dire che le piccole e medie imprese le microimprese devono essere difese sostenute
Questa è una battaglia retorica e di retroguardia dobbiamo invece fare un ragionamento lo dico più sofisticato ma più evoluto se il sistema industriale se questo sul territorio non tiene
Vuol dire che c'è qualcosa che non va e questo qualcosa che non va bisogna dirlo con coraggio noi rappresentanti delle categorie lo dobbiamo dire al governo il governo lo deve dire in modo più esplicito
è la dimensione di impresa
è la dimensione di impresa noi abbiamo in prese troppo piccole soprattutto in alcuni settori noi dobbiamo da rapidamente decisamente concentrare e laddove non riusciamo a concentrare le imprese lei dobbiamo integrare fare i sistemi creare distretti
Perché altrimenti altro che Cina noi non regge Remo neppure la competizione del nostro vicino di casa
Noi non riusciamo appare innovazione ricerca internazionalizzazione qualità Colin prese di questa dimensione e tra queste imprese ci metto le cooperative agevolazioni simulazioni
Permettendo quindi il problema che io sollecito chiuso moderatore è questo bisogna non più fare provvedimenti legislativi per la piccola e media impresa così come ma perché è la piccola e media impresa si internazionalizzati cresca
Bisogna aiutare chi cresce bisogna spingere h la crescita questo credo che sia il master che obbliga e impegna oggi categorie e politica
Ringrazia il Presidente Marino perché mi ha dato subito l'assist per la prossima domanda che avrei tenuto magari per il giro successivo e che valeva la pena magari di un confronto fra quello che aveva fatto
Il precedente governo e che cosa aveva intenzione di fare in questo settore il governo attuale
Io faccio una staffetta quasi ideale fra il governo che c'era il governo che c'è oggi in questo caso mi riferisco al sottosegretario ex sottosegretario Galati
E e prendo l'assist di Marino
Noi sappiamo che alcuni interventi normativi della precetti nella precedente legislatura
Andavano verso il concetto della aumento dimensionale di sistema impresa favorire il l'aumento dimensionale di sistema impresa
Io non credo che sia così facile aumentare la dimensione di impresa tramite norma
Sono convinto che è un fatto che strutturalmente diventa funzione di un capitalismo che cambia e questo è un modo di vederlo attraverso anche una selezione adattamento che il mercato fa ma in qualche modo per esempio i distretti che erano diventati soggetti giuridici e in qualche modo diventavano anche al soggetto fiscale va a favore di questo tipo di
Realtà il Galati io volevo chieda Galati si rispetto a quella
A quella norme che erano state approvate vede e propone al governo attuale qualcosa ulteriormente per favorire la cultura della nuova dimensione d'impresa all'aumento della dimensione di impresa
Questo è un qualcosa che Vannella favore a favore della cooperazione fra sistemi diversi in politica
E su questo credo che dobbiamo collaborare effettivamente per cambiare la struttura del nostro Paese imprenditoriale al fine di renderla competitiva nei mercati internazionali
Grazie Gigi
Ma noi abbiamo un tema che è stato scelto PMI e cooperazione
Volano di un'economia che cresce
Se questo tema è stato scelto è un tema che quest'estate è stato riproposto non a caso dal direttore del Sole ventiquattro Ore quindi il giornale a Confindustria che addirittura ha esposto manifesto per le piccole imprese perché questo vuol dire che c'è un dato reale
Questo è un Paese in cui le piccole e medie imprese crescono ogni anno decine di migliaia è un fattore atipico un fattore tipicamente italiano solo un modello per certi versi unico stiamo discutendo
L'ultimo intervento anche del presidente Marino e se questo è sufficiente se questo invece di fronte ad un problema che la globalizzazione rischia di essere come dire poi un limite mai vorrei parlare il due quei grandi questioni innanzitutto
Alcuni dati che servono anche per ristabilire una verità mi consenti l'ultima indagine quella di Capitalia ci dimostra che nel primo semestre del due mila e sei sono cresciuti gli ordini sono cresciuti una produzione interna
Dell'uno virgola otto del due virgola uno quindi questo è un significato importante nono per amor di patria ma perché evidentemente un lavoro che quel governo precedente oggi e anche correttamente il viceministro Pinza quando parlava della questione la Cina è una questione che ci siamo posti ma ci siamo posti anche attraverso la legge sui alcuni provvedimenti sulla internalizzazione che vorrei ricordare che sono gli elementi importanti perché sappiamo bene che quando parliamo ripetiamo ormai codificato ci ricerca innovazione internalizzazione problema di accesso al credito e abbiamo fatto due grandi questioni una che ricordavi tu dei distretti
Che come dire è stata fatta nell'ultima legge sulla competitività ripresa nell'ultima finanziaria quindi le ricadute le dovremo vedere come dire nell'azione di questi anni partendo da un punto fu sostanziale che io condivido anche con quello che dice De Bortoli
Nel suo manifesto che qui in Italia quasi la cultura d'impresa vista come un limite noi
Ci accorgiamo delle imprese quando in un'impresa in un territorio va in crisi ci sono le manifestazioni quanto o invece c'è un problema burocratico
Che sia esso comunale sia essa ambientale sia esso che riguarda un'infrastruttura non a caso vediamo anche tutto questo dibattito sulle infrastrutture al di là della scelta di quale o di questo o di quell'altra come se l'infrastruttura fosse come dire uno che sono come lo posso invece un problema propedeutico allo sviluppo
E l'altra grande questione che abbiamo posto e la riforma degli incentivi perché questa riforma degli incentivi noi in questo nostro dibattito come dire all'ambito non a caso complessi ricordava anche le ultime vicende della grande crisi best dei grandi gruppi industriali
Graffi Lupi industriali come dire in questo senso anche la logica di Basilea dovrà favorire non a caso nonostante tutto quello pessimismo che c'era il novantacinque per cento delle piccole e medie imprese sono nei parametri di Basilea
Saranno anche le stesse by banche che soffriranno meno di guerra lì aziendali che invece portano le grandi aziende con tutti quegli indebitamenti strutturali che prevediamo di fronte a noi non solo l'ultimo ma anche degli altri gruppi grandi gruppi di questi anni
E la riforma degli incentivi va proprio in direzione di una grande questione c'è la partecipazione del sistema creditizio come supporto come assistenza e come crescita che è fondamentale
Ma fino ad ora abbiamo avuto tutta una logica per la quale soprattutto abbiamo visto che anche nel Mezzogiorno vorrei dire
Questi dati sono migliori e le la produzione è salito del quattro virgola tre nel primo semestre doveva esser rispetto al tre virgola quattro del centro e al due virgola otto del dal dal nord questo sta a significare che la riforma la quale si vede il sistema del credito che partecipa attraverso la Cassa depositi prezzi sarà un patto estremamente importante rivoluzionari e non a caso io vorrei ricordare su un concetto importante lo sa il Presidente Marino e voto la delega alla Cooperazione per quanto riguarda diciamo registrate da produttive la parte diciamo perché ho societaria dal ministero evase giustizia
Di un lavoro importante che soprattutto è stato fatto dalle banche di credito cooperativo che sono state nel Mezzogiorno un elemento fondamentale in un'assenza totale come dire difficile del rapporto tra le piccole e medie imprese hanno costituito un filone importante certamente c'è una realtà culturale quella difficile che riguarda l'acquisizione che riguarda le funzioni
E allora certamente problema di mettersi insieme l'organizzarsi insieme
E in un Paese che ha una tradizione come il mostro di una grande solidarietà Soletta che sia religiosa per chi ci crede o laica ma che comunque c'è in questo Paese beh su questo dobbiamo competere per renderlo forma fondamentale
Abbiamo lavorato molto sulla ricerca
Sull'innovazione
Abbiamo fatto in modo come dire di di di strumenti importanti nel Mezzogiorno che era quello che lambiva di più la della del processo di difficoltà dell'innovazione tecnologica abbiamo messo un sistema che si chiamano i pacchetti integrati agevolativi
C'è unire la classica quattro otto otto all'innovazione tecnologica perché fin dall'inizio parti questo sistema come l'idea che l'innovazione non è come dire uno un plus l'azienda ma se è un massacro azienda cresce senza e l'innovazione del processo
Del prodotto se ha come dire quindi la volontà di modernizzarsi ecco io credo che noi su queste questioni distretti la riforma degli incentivi l'internalizzazione ma abbiamo fatto questo grande processo che spero questo governo aumenti ancora che quello degli sportelli all'estero abbiamo messo finalmente insieme
Tutti quegli enti che lavorano armi per quanto riguarda il la politica internazionale del commercio nella ripreso anche il ministro Bonino e non a caso se questa missione oggi vede finalmente tutti quegli enti dall'ICE dalla Saatchi e dalla Simest
La la stessa trasformazione da lei insieme questa è la grande questione che noi dobbiamo sviluppare c'è una realtà da cui non possiamo partire e non vorrei come dire che si demolendo il sasso
Perché con una cosa va ricordata intanto è stato le dico le mete messe un grande fatto culturale un operaio diventato imprenditore questi una tradizione culturale come la nostra Empire importante
Noi ricordiamo che un'impresa su cinque che nasce bisogna presa è donna
è una su tre in città come Lehman Milano emigrata quindi siamo in presenza non udì un fenomeno riduttivo si tratta ora di organizzarle insieme
E lo si può fare per una via induttiva che sono acquisizioni e le fusioni o attraverso un'azione di sistema
E qui vorrei ricordare non ultimo io credo che su questo governo si troverà nella condizione di doverlo sviluppare come un nodo irrisolto anche il rapporto con le regioni diceva giustamente viceministro Pinza
Non si può andare a trovare non solo in Cina purtroppo come dire quella regione quella camera di commercio quella comunità montana io spero che oggi anche se ho sempre i miei dubbi perché poi quando si acquisiscono poteri e diventa difficile se sia esso di destra o di sinistra confrontarsi che questa è una grande questione se il Paese vuole sviluppare un'azione forte come sensazionale deve avere un senso visto che a detta e di unità su questo punto questo è un punto centrale ma i dati che sono finite in questo primo semestre mille sei con orgoglio ci vorrà far dire che abbiamo fatto un'azione positiva per lo sviluppo di questo Paese
Grazie
Grazie grazie
Io andrei da vice presidente vicario di Confartigianato
Cioè
E
Il mondo che lei rappresenta in fin dei conti è il prototipo del sistema piccola impresa
Voi vi siete sempre lagnati lo dico con un un aggettivo un po'strano lagnati
E della troppa burocrazia che in qualche modo investe il sistema impresa sappiamo perfettamente per farmaci è un'impresa del nostro Paese ci voglio così tanti giorni da fare impallidire qualsiasi altro investitore straniero che voglia vedere il nostro Paese
Vice Presidente
Ci può dire magari le due cose che suggerirebbe al sistema politica e che dovrebbe esser fatto immediatamente perché questi non diventino lacci al sistema che lei rappresenta
Funzione
Buongiorno a tutti prima di tutto un ringraziamento non doveroso ma veritiero all'UDC e al suo segretario
Anche perché appunto nel passato quinquennio è stato il partito che più ci è stato vicino
Nel senso di voler capire la piccola impresa artigianato e di voler fare andare avanti questo Paese appunto con la piccola impresa e con la media nessuno vuole far chiudere le grandi imprese mal ma il fatto è che chiudono o diminuiscono forte il loro il loro numero di occupati
Prima di entrare nel merito della domanda
Mi permetta di rientrare sul tema che è stato dibattuto un attimo fa
C'è una tendenza ormai da un anno e mezzo in atto verificata dal cunicolo uffici studi fra i quali anche di sterzo
Che la dimensione delle imprese si sta modificando esista evolvendo nel senso che le imprese tendono a diventare più grandi
Perciò questo è un fatto positivo perché io non sono il propugnatore del piccolo è bello però bisogna prenderà atto
Che per legge e che per norma non si fanno le imprese
Perché l'imprenditore è prima di tutto nel è un individuo
è un individuo responsabile ha una responsabilità verso la propria famiglia verso la propria società e perciò o ci arriva da solo con la propria intelligenza con l'aiuto delle confederazioni non c'è dubbio perché noi continuiamo a predicare il verbo
Per mettersi insieme
Del fare filiera del fare i distretti
Del fare consorzi e io vengo anche il Trentino da una terra in cui consorzi e rete d'impresa mio Enea bianco stipiti
A decine mamma a molte decine proprio di consorzi d'impresa proprio per far ragionare gli imprenditori assieme
Ma non possiamo farlo assolutamente per legge questo l'ho sempre detto sia al centrodestra che al centro sinistra e lo ribadisco perché l'imprenditoria prima l'imprenditore è prima di tutto un individuo individualista scusate il bisticcio delle parole però l'idea imprenditoriale è sua ed è fatica condividerla con altri o riuscire a metterle assieme ad altri ci si arriva col tempo perché ci stiamo arrivando corre nel ragionare al check perché capendo che l'economia ormai globalizzata all'economia
Il mercato si sta evolvendo a una velocità impressionante che purtroppo molte volte la politica non non capisce
E l'imprenditore ha capito che per andare all'estero ci deve andare in Rete ci deve andare in filiera ci deve dare assieme agli altri solo così e di riusciremo veramente a conquistare anche altri mercati
Un dato
Il trentun per cento dell'export che si fa alla Cina lo fa la piccola impresa con meno di venti dipendenti
Questo è un dato assoluto perciò non è vero che c'è solo la grande impresa in Cina il trentun per cento dall'export lo facciamo noi ovvio che le nostre aziende da dieci cinque dodici dipendenti non si trasferiscono in Cina però stanno aprendo non solo con la missione odierna ma son già anni che si sono aperti
Dei canali di semilavorati dalla Cina al nord est a nord ovest cioè che alcuni prodotti e la tecnologia però rimane in Italia il cervello rimane in Italia ed è di questo che il nostro Paese ha bisogno lei con la sua domanda mi apporto sicuramente un problema delle lagnanze
Ma un problema di civiltà l'oppressione della burocrazia è tremenda o quei dati
Allora per pagare solo le tasse cioè i contributi un imprenditore
Spende trecentosessanta ore all'anno solo per pagarle
Questo è un dato che cioè significa che due mesi di lavoro riservi spende per andare da commercialisti per domandare consulenze per andare in banca per andare a pagarle proprio il termine fisico eccetera
E perciò questo è un peso del te la burocrazia enorme secondo una concessione edilizia per un la costituzione di un laboratorio di un capannone
Per la Pro per costruirà un negozio eccetera mediamente va dai sei mesi ai due anni facciamo una media è un anno solo per la concessione quando va bene perché non parliamo del mezzogiorno in quei tempi
Purtroppo sottosegretario Galati sono PPI Ricci nel Mezzogiorno per l'apertura di lavoratori produttivi di capannoni dice che a menti
Noi chiediamo con forza che la burocrazia diventi una risorsa
Nessuno ci ha mai provato seriamente a fare una riforma una grande riforma e ne avrebbe bisogno questo Paese della pubblica amministrazione per fare in modo che si metta al servizio
Del cittadino dell'impresa e non solo che c'è un costo e che siamo veramente un laccio un lacciuolo ma non solo all'impresa anche allo stesso cittadino che per aprire una finestra o per cambiare qualcosa di della propria casa ci mette un anno un anno e mezzo e perciò vorremmo che tutte queste tutte queste burocrazie venissero eliminate che secondo noi si fanno non tanto coi licenziamenti come è stato proposto in questi giorni eccetera ovvio i fannulloni nella mia azienda non durano molto
E perciò io dico che i fannulloni non devono durare nemmeno nel pubblico qua ci vuole una selezione delle delle risorse umane all'interno del pubblico e valutare e pagare bene chi vale nel e invece cercare di fermare gli aumenti gli aumenti retributivi a chi proprio non fa niente visto che non si possono mandar via secondo me una grande riforma della pubblica amministrazione questo è uno sforzo che deve fare questo governo e lo deve fare secondo me
In simbiosi con l'opposizione perché questo è il grande male del nostro Paese
La ringrazio anche per le attestazioni di stima che ha avuto nei nostri confronti il termine la
Solidarietà che abbiamo dato alla vostro settore nella precedente legislatura grazie infinite io Andrey adesso da Maria Teresa Anna Teresa Formisano
Formazione
E ricerca
Una battuta
Eravamo accusati nella precedente legislatura di essere il paese fanalino di coda per gli investimenti pubblici in ricerca con molta onestà intellettuale il ministro Mussi è venuto a dirci che non era vero
E che effettivamente per quanto riguarda l'investimento pubblico nella ricerca del nostro Paese siamo nella media europea anzi per alcuni versi un po'sopra è quella privata che manca in questo Paese
Allora voglio dire tornato tornato a mettere un pezzo di verità che qualche volta si confeziona in in maniera strumentale in politica
Volevo volevo lanciare alla all'anno mia collega
Un'idea di innovazione e ricerca per il sistema delle piccole e medie imprese
Sì grazie Luigi della domanda un saluto a tutti
Ma io volevo partire da la battuta che tu hai fatto quando è venuto in Commissione da noi il ministro Mussi che ha confermato che tutto quello che era slogan politico elettorale
Nella passata legislatura nei fatti oggi viene smentito perché non siamo il fanalino di coda
E con molta onestà lo hai ricordato Tucci ha confessato a Inuit che non ci sono fondi
In maniera molto cruda
Ma questa è la verità è il dato allora io vorrei partire da un presupposto ascoltato con molto interesse
Le considerazioni del presidente della Conf cooperative con il quale ho collaborato quando era assessore nella Regione Lazio e con le cooperative abbiamo fatto un ottimo lavoro in questa regione
Ai mi non mi pare che si stia proseguendo sulla stessa li
Ma in questo momento
Partiamo da un presupposto è vero che ci sono piccole e piccolissime impresa nel nostro Paese però non dimentichiamo che queste piccole e piccolissime imprese sono anche per la maggior parte imprese a carattere familiare
Allora io questo lo voglio sottolineare perché questo non va mai dimenticato quando io ascolto che tutto si fa quando è venuto il Ministro Bersani Luigi in Commissione a dirci che il presupposto principale la tutela del consumatore ma perché le aziende familiari le vogliamo massacrare non devono essere tutelate dobbiamo tutelare solo il consumatore
Allora
Mettiamoci in mezzo noi siamo pronti a fare la nostra parte e la ricerca lo sviluppo e la formazione possono essere un mezzo per aiutare queste piccole e piccolissime in prese di cui il nostro Paese pieno
Non sentiamo un politico di destra di centro di sinistra che non dica il tessuto portante della nostra economia è fondato sulle piccole e medie imprese sfido chiunque non ce n'è uno che non dica questo
Allora noi vogliamo evitare che rimandano parole vogliamo e abbiamo delle proposte ne abbiamo parlato con Luigi in Commissione sfideremo il governo su queste cose ma lo scriveremo con dati concreti formazione e ricerca sono una una chance per un maggiore sviluppo
Noi abbiamo distretti industriali e consorzi industriali i consorzi industriali sono a mio avviso retrodatati la legge che li ha istituiti è una legge vecchia rispetto alla situazione attuale
Non c'è più la Cassa per il Mezzogiorno non ci sono più le condizioni che c'erano trent'anni fa
è un altro il mercato che abbiamo allora
Non solo aiuti e basta ripensiamo il sistema insieme Pino distretti e consorzi industriali che cosa possono fare questi due istituti per aiutare le piccole e piccolissime e medie imprese
Noi abbiamo da l'anello debole della catena della ricerca allora io vorrei ricordare prima me stessa ma l'ho ricordato a Mussi a Bersani
In Commissione che ci fu un accordo di programma
O ci sono dieci anni fa che si intuiva i parchi scientifici e tecnologici o lo vogliamo ricordare era accordo di programma ministero Bilancio ministero dell'università e ministero dell'industria quei fondi sono esauriti
Non c'è più traccia di continuare su quella strada
Allora come vogliamo pensare di andare in Cina
Come vogliamo pensare di andare a conquistare nuovi mercati se non a eleviamo la nostra formazione la nostra ricerca nei nostri settori nei quali siamo forti noi siamo forti e il made in Italy è un'altra cosa della quale siamo tutti orgogliosi
Settore dell'abbigliamento della moda nel settore dell'arredamento nel settore dell'agro alimentari possiamo andare a conquistare anche la Cina in questi settori
Allora vogliamo metterci tutti attorno ad un tavolo e a ragionare su questi problemi
Però vorrei anche passate mio una battuta che non è una battuta quando io sento soprattutto da parte di esponenti dell'attuale maggioranza e del governo
Una richiesta di collaborazione è una richiesta di ragionare si rivolgono soprattutto hanno e De Luigi dici perché siamo disponibili al confronto lo abbiamo sempre dimostrato ebbene io voglio dire a voce forte e chiara
Noi siamo disponibilissimi al confronto ma non siamo disponibili ad accettare ricette pronte e non siamo disponibili a leggere sul Sole ventiquattro Ore decreti che arrivano dopo in Commissione su questo non siamo disponibili
Avete visto che
Non l'ho fatto io il provocatore l'ha fatto for Visano io son ben felice che abbia abbiamo abbia realizzato questo duplice incarico di fare la provoca attrice e nello stesso tempo di aver detto cose abbastanza e seria abbastanza serie saggio
Io passerei al vice presidente di Confedilizia
L'edilizia e il nostro Paese
Da sempre un elemento importante per alcuni versi anche speculativo fra virgolette del sistema impresa
E a me interessava visto che lei rappresenta un po'i proprietari
Della di della casa delle case
E come come avete visto l'ultimo decreto Visco
Nel in materia queste un una cosa che pro potrebbe provocare magari immediatamente dopo una risposta di pizza
Dunque il vero il l'ultimo decreto Visco
Lo dico perché se ne sono stato testimone tra l'altro di un di un episodio
Io ero non più di sette giorni fa ad un nostro convegno ci svolgeva Piacenza dov'era stato invitato anche se non sbaglio no chiedo scusa sbaglio qualche nome il presidente mantovano che è presidente della dico alle commissioni San
Mantova quale per dare il nome Commissione
Se vuole le faccio
Dunque e comunque un esponente dato a maggioranza certamente che è una posizione particolarmente elevata credo presidente di una commissione finanze il quale ha detto sulla non sosteniamo del Senato ecco questo
Non ha quindi allora allora non vicepresidente forse tronco di una persona che aveva certamente titolo per fare queste considerazioni ha detto sulla questione dell'IVA cioè della
Nonna che poi misteriosamente temi che la potenza di usare non c'è bisogno di approfondire però la questione che rendevano scaricabile l'IVA sulle locazioni e sulle compravendite da parte di società immobiliari abbiamo fatto una grossa castroneria che abbiamo per rimediato poi velocemente perché questo soprattutto considerati soggetti destinatari di questa di questa di questo provvedimento aveva avuto anche effetti
Direi devastanti sui bilanci di avrebbe avuto sui bilanci di questa società che si erano subito coi manifestati anche sul sui corsi azionari e succhi e quindi di conseguenza
Sui sui risparmi sia grande cinque società però non è solo questo chiaramente Rio perché poi c'è un'altra norma altrettanto micidiale e quella rimasta e quella rimasta che regola le compravendite ricoprendo tra privati intendo io ve che quelle tra soggettiva sono sempre un settore particolare queste sono è una è una conseguenze disastrose perché fermo restando apparentemente i recenti scale di queste compravendite in realtà sì crea una sorta di regime punitivo sulla
Sui contratti
Perché si obbligano i contraenti due contraenti sotto sanzione penale quindi la cosa e partirà integrare mai si era verificata
Nel nostro ordinamento giuridico a dichiarare il apprezzo a dichiarare il peso effettivo senza conseguenze fiscali immediati Piccolillo motivare a certo punto
I soldi che vi lamentate dirà chi ha avuto questa brillante idea le imposte non cambia cambia per la verità altri accessori onorari notarili
Gli orari dei mediatori
Però si obbliga egualmente etico agenti a dichiarare il l'entità effettiva del prezzo cioè e come viene pagato quindi in pratica si crea una situazione di tracciabilità sul prezzo delle compravendite che io credo è che qui vengono a domanda avrà un effetto certamente negativo
Sul mercato immobiliari ecco finisce tanto
Volevo però arrivare anche a sia pure di di di striscio trattare anche il tema che interessa che dice tanto che il il settore immobiliare è affetto da una bolla speculativa Opara speculativa comunque destinata prima o poi a sgonfiarsi ma questo per esempio potrebbe essere un fattori che le da inizio innesca un processo poi dimensionamento
Dico come che io invece vorrei vorrei sia pure di di passaggio
Nel trattare il tema anche del convegno ventitré incuteva attivamente interessate
E in particolare il tema delle dimensioni delle impresa di piccole e medie imprese delle cooperative lo dico perché in Toscana la noia è fortissimo movimento cooperativo sia anche a che assume sia la posizione di committente di costruzioni sia la posizione di acquirenti sia la posizione di proprietario
Dico questo perché
Dubbiamente il prodotto
Finale cioè che le diciamo soltanto abitativa ma anche industriale commerciale
Che noi rappresentiamo è fortemente influenzato dalle dimensioni di queste aziende quanto alla qualità quanto alla qualità e quanto anche ai Trezzo e valori
Alle proprio di mercato ora è evidente che anche l'edilizia si scontano gli effetti negativi di una polverizzazione l'impresa e che se non si aggregano non fanno sistema come è stato detto più volte stamattina non raggiungeranno mai quel punto e livello critico di economicità e di equilibrio che è assolutamente indispensabile
Reggere sul mercato qui evidentemente l'edilizia dicono ci sono pericoli di ma poi non è vero fino a un certo punto non ci sono pericoli concorrenza della Cina o dell'India
Perlomeno nell'immediato visto proprio sempre nel conto che se anche nel mercato interno bisogna starci e stracci condizioni equilibrio questo approvato di queste considerazioni ecco lo dico perché
Le il prese
Che producono nell'edilizia
Devono mettere in conto tutta una serie di oneri solo intorno al momento attuale in cui c'è una crisi permanente della casa
Non si riesce a soddisfare il bisogno abitativo
Generale ci sono fasce la popolazione che sono assolutamente al di fuori della sostenibilità di oneri di questo tipo dicono allora le imprese debba necessariamente raggiungere una dimensione che renda sostenibile questione faccio un esempio che può essere significativo
Il comune di Firenze
Con il quale noi come Confedilizia dico non siamo particolarmente omogenei sul punto di vista al podestà amministrativo e politico ma con quale volevano stando lì e dobbiamo in qualche modo per lavorare ecco a sa emanato l'anno scorso
Questa norma regolamentare inserendola Regolamento edilizio
Le nuove le nuove concessioni edilizie per abitazioni dovranno prevedere un venti per cento di superficie da destinare alla locazione
Ma cosa ci ha fatto anche piacere perché allocazione nella forma abitativa alternativa ma destinato in realtà a diventare portante per il soddisfacimento del bisogno abilitativo sociale perché non si può dico costringere come si sta facendo da circa vent'anni tutti a diventare proprietari
Con dispendio enorme dal punto di vista sociale per l'immobilità che crea e per l'indebitamento norme le famiglie quindi vicolo da la locazione è una giusta soluzioni questa regola del comune di Firenze che impone questo venti per cento di superficie da rilasciare a andare a mantenere a destinazione abitativa e affitto affitto regolato quindi non è affitto determinato liberamente dal mercato è un onere che non tutti sono in grado mi sopportano tutto riprese perché si traduce certamente non fattore dico storte va scaricato in parte ma non soltanto in parte solo il sull'altro ottanta per cento di edilizia ma che soprattutto e a costi anche futuri perché questo venti per cento dei abitazioni da destina locazione va in qualche modo parcheggiata di altri soggetti OPA sostenuto da parte delle banche dei finanziamenti ma anche alcol sono costi che non tutte le il prese e di sono in grado di sostenere eppure questo è una norma e costante
Che le opinioni contrastanti erano sostanzialmente positiva
Però l'anno scorso
E allora propositiva che però dico questo ritorno al discorso di partenza
Le piccole o piccolissime micro imprese familiari certamente non sono in grado di sostenere se non si aggregano se non si cioè qualche forma
Organizzativa associativa
Ecco questo lo dico un contributo estremamente settoriale o corso che accanto al tema odierno però mi sembra che lo hanno saputo rivista posso essere lettura abbastanza così rilevante grazie
Settoriale ma gradito anche perché come ho detto prima il settimo il settore dell'edilizia è un volano importante per la nostra economia io andrei a Silvia Noè già presidente di regional di Confapi
Sappiamo perfettamente che
I piccoli riprese si avvalgono molto di dei lavoratori extra comunitari
Cioè nelle che la grande discussione sulla cittadinanza e cose di questo genere fatti molto delicati eccetera
E
Qualche suggerimento che viene dall'esperienza per cercare di vedere come anche l'utilizzo di manodopera straniera è una risorsa e non soltanto una mantenimento di qualcosa destinato a scomparire secondo la teoria di Mannino prima
Ecco se funzionano
La ringrazio per la parola e mi permetto oltre ad accogliere la domanda che lei mi fa di auto gestirmi anche un attimo la mia risposta integrandola con un contributo che vorrei dare relatori e anche a questi ospiti perché oggi ho chiesto di parlare perché mi sono trovata in una situazione imbarazzante quando ero a sedere lì in prima fila
Perché come imprenditrice come rappresentante della Confapi e quindi come esponente di un mondo produttivo che ho sempre
Lanciato un messaggio agli esponenti politici chiedendo di avere maggiore attenzione nei nostri confronti oggi che mi ritrovo ad essere qui a Fiuggi soprattutto come consigliere regionale dell'UDC dell'Emilia Romagna
In una duplice veste vorrei cercare di capire che consiglio io come politico oggi posso dare al mondo dell'impresa partendo anche dall'esperienza concreta che io vivo all'interno della mia impresa di terza generazione
E anche come rappresentante di una categoria produttiva quella delle piccole imprese che da tempo ho il piacere di rappresentare io personalmente credo di da di voler dare questo contributo questo spunto per crescere
Come si diceva prima il novantacinque per cento del sistema produttivo caratterizzato da impresa perché hanno meno di cinquanta addetti quindi è inutile non stiamo facendo i conti con impresa altamente sottodimensionate
Come dicevate prima e con me
Spiegava molto bene relatore Marino
Il problema se adesso vogliamo aiutare queste piccole imprese
A svilupparsi è crescere cioè di superare questo limite dimensionale come si fa a crescere in questo momento particolare della congiuntura quando in Italia c'è un costo della produzione che non si arrende
In modo assoluto competitivi con quelli che erano i nostri concorrenti di tanto tempo fa
Attraverso la delocalizzazione c'è chi c'è riuscito attraverso l'apertura di nuove sedi all'estero in mercati particolarmente interessante che hanno consentito di ammortizzare o di produrre le proprie dei geniali all'estero
Oggi però questo non sempre è possibile per chi è piccolo perché chi è piccolo non sempre a il coraggio le risorse l'idea geniale per delocalizzare all'estero e per riuscire a fare alla fine un prodotto finale che sia competitivo
Allora chi oggi nel due mila e sei e ancora a cui e che ancora con tanta tenacia sta cercando di andare oltre è sicuramente un imprenditore che ha avuto un'idea geniale una buona organizzazione aziendale
Che comunque sia va aiutato perché vuol dire che ci crede mi mi sento anche di dire che spesso il sistema delle piccole industrie è un sistema che sempre meno ha ricorso alla cassa integrazione rispetto al grande anche perché c'è sempre stato un fattore psicologico che non invoglia Abba un piccolo imprenditore a ricorrerà supporti di questo tipo quindi che cosa voglio dire che oggi è fondamentale per affrontare dal due mila sette il mercato cresce come crescere
Io ho notato che molti miei colleghi credono molto anche al fattore dell'internazionalizzazione cioè di poter crescere perché riescono a trovare un incremento della loro produttività attraverso una maggiore esportazione
L'onorevole Pinza diceva però prima che è molto difficile penetrare in questo momento giustamente in quei mercati come l'India come la Cina come la Russia
Che per noi che ce la facciamo come piccoli imprenditori non risultiamo propositivi nei confronti di questi Paesi però per me è la soluzione ci può essere e potrebbe essere questa è attraverso un sistema fieristico adeguato che cosa vuol dire
Parto da un esempio quello dell'Emilia Romagna
Per fortuna Marino non non è stato detto prima è anche vicepresidente della Fiera di Bologna la seconda fiera
Italiana
è sempre più importante che si attui una grande collaborazione fra regioni e il sistema Paese affinché le nostre fiere italiane
Soprattutto quelle milanesi quelle bolognese ma anche quelle di Parma se penso al polo alimentare
Che ha assunto una sua specificità specificità in questo ambito merceologico
è importante che queste fiere si rafforzino sempre di più ma quindi è importante che anche le stesse regioni le stesse regioni non consentano che in ogni provincia in ogni campanile possano nascere fiere che a distanza di cinquanta chilometri l'uno dall'altro consentono di esporre gli stessi prodotti penso per esempio all'Emilia Romagna dove abbiamo Cibus a Parma penso che abbiamo sana Bologna e ci sono comunque anche a Torino un'altra fiera che nell'ambito alimentare
Credo che sia sempre più importante far sì che le fiere italiane dal momento che l'Italia e la Germania sono sempre stati i leader europei del sistema fieristico e attenzione perché l'Europa in questo momento sta rischiando anche di vedersi scippato questo primato perché in Cina in India io personalmente sono reduce da Mosca in questo momento è nella stessa Rusca
Se stanno assistendo alle dei fenomeni fieristici molto interessante ed è quello che io voglio proporvi perché spesso bisogna guardare anche chi in modo intuitivo intelligente riesce a fare cose interessanti perché no anche per copiarne
Quindi allora io penso che in prima battuta le fiere italiane dovrebbero sempre più diventare leader ognuna nel proprio settore merceologico in modo tale che ogni imprenditore e quindi anche piccoli perché le fiere sono veramente una delle poche opportunità
Che consentono a tutte le impresa a prescindere dalla loro dimensione dimostrarsi al mondo al alla domanda
è importante che siano contenute che siano caratterizzate da fiere altamente leader nel loro settore non diamo spazio a fiere che sono dei duplicati di altre
Una cosa interessante ed è qui la proposta che vorrei fare mi viene da un'esperienza che ho appena concluso dieci giorni fa io ho partecipato ad una fiera
A Parigi sono nel settore tessile quindi ovviamente Milano la fiera leader in Italia Parigi in Francia ma anche a livello mondiale ma che cosa ha fatto per esempio la Germania che anch'essa è una nazione che a Düsseldorf o con una sua manifestazione importante a ospita da tanti anni tanti espositori del settore tessile a esportato il suo format fieristico ha esportato alla sua fiera a Mosca
Quindi che cosa ha consentito ha consentito a noi tutti i partecipanti di Mosca dire scusate di Düsseldorf di avere fiducia in questa iniziativa che è stata promossa a Mosca
Dove la struttura organizzativa tedesca in collaborazione con l'ente fieristico fieristico moscovita ci ha dato l'opportunità a tanti imprenditori di entrare penetrare in un mercato come quello russo
Come quello russo dove ad oggi bene o male il sistema Paese entrato solamente con la Germania e con la Francia
è un po'come quello che è successo in Cina l'abbiamo visto anche con la FIAT la FIAT produce sicuramente meno veicoli di quanto ne producono altre case automobilistiche tedesche allora io chiedo questo la mia proposta in che cosa si concretizza io credo che i se vogliamo aiutare a crescere il piccolo imprenditore lo possiamo far permettere anche attraverso l'internazionalizzazione l'internazionalizzazione vuol dire partecipare a delle fiere si fiere che devono essere attivo mi fermò
Mi suggeriscono che bisogna che cominciamo a stringere notevolmente a riceverlo un paio di battute io propongo di fare quindi
Di esportare Lecce fiere eccellenti italiane
Anche all'estero laddove in quei mercati di sviluppo attraverso una partnership con le fiere locali si potrebbe permettere al sistema imprenditoriale di poter esporre perché da solo non riuscirebbe a entrare in questi mercati grazie grazie Silvio
E mi scuso per essere intervenuto posi malamente nove affidata a la possibilità magari di parlare
Di di quel tema che devono che avevo i toccato e con se possibile a un dirigente di partito che regionale capire se e in che modo eventualmente il federalismo fiscale può aiutare il sistema della piccola impresa a crescere
Il gelato te lo do subito buoni
E qua da pochi minuti perché poi faccio un altro giro di alcune considerazioni che riguardano magari battute sul dopo come
Sono brevissimo prima però di rispondere un attimo alla tua domanda
Poi che solo vicepresidente del consiglio regionale dell'Umbria e Cutolo lunga esperienza in Banca d'Italia e volevo un attimo per più che altro lancia una provocazione perché in pochi secondi si posto lanciare più provocazioni che che lanciare che dare risposte su un tema così delicato il tema era e idee piccole-medie imprese cooperazione volano di un'economia che cresce e abbiamo retto dobbiamo far crescere le piccole e medie imprese
Prima di parlare però di Cina fondamentali prima di parlare di internazionalizzazione io credo che dobbiamo guardarci in casa questo è il tema sono dirigente nazionale dell'UDC per il tema delle regioni cosiddette rosse e credo che allora dobbiamo fare un attimo una riflessione tutti quanti
Nelle nostre regioni parlo dell'Umbria in particolare
L'informatica le farmacie i rifiuti i servizi grasse Energia mense l'acqua i trasporti
La sanità il sociale e la cultura e musei sono in mano pubblica gestiti ancora da ex municipalizzate che e Ida un sistema in parte non me ne voglia Marino
Ma in parte cooperativo da un certo settore della cooperazione che in qualche modo occupa settori fondamentali e percentuali importantissimi all'economia però con una logica particolare quella di blocco
E di sistema trasversale
Di mantenimento di un certo potere politico
E questo su questo le cooperative e lancio ai rappresentanti di categoria che a livello regionale locale dovrebbero in qualche modo rifletterei meglio e di più perché l'UDC e ha già chiuso perché la mia solo una provocazione ha già dimostrato nel passato governo
Ringrazio Pino Galati perché ad esempio sul tema della ricerca degli incentivi alle università per gli spin-off universitari per lanciare una ripresa fatto cose il gregge importanti che di cui in questo momento si cominciano a vedere i primi risultati però su questo quindi lancia una provocazione
Al mondo della cooperazione non tanto e non solo
Ha la Confcooperative qui presente ma all'altro mondo della Lega e a rappresentante di categoria per cominciare a ragionare come farà crescere le piccole e medie imprese nelle nostre regioni che sono soffocate rimarginate da un sistema di blocco
Dicono unico politico che non consente al Paese di rilanciare di un muoversi di essere vitale poi ovviamente dovremo pensare in contemporanea non c'è dubbio al sistema della fiscalità allestendo importazioni e tutto il resto grazie grazie grazie anche per la sintesi
Abbiamo pochissimi minuti io
Mi avvalgo della facoltà di utilizzare
Conseguì
Mi avvalgo della facoltà di utilizzare brutto termine il ministro Pinza
Perché se dovessi fare una sintesi di quanto abbiamo cercato di discutere mi è parso di capire e che sono due gli aspetti sui quali dovremmo puntare
Dimensionamento
E selettività
Il
Il governo ha in mano uno strumento perché l'ha detto e sbandierato in campagna elettorale lo sta facendo ne sta facendo una bandiera della prossima Finanziaria il cuneo fiscale
Vorremmo capire come viene utilizzato questo strumento
Con riferimento a questi due aspetti cioè il tema della selettività prima e quindi se il cuneo fiscale è un intervento a pioggia come molte volte è capitato o se al limite anche sul piano del di Menzio lamento quindi il favorire la crescita dimensionale dell'impresa può questo strumento essere utilizzato da parte del governo
Ringrazio
Ines vaga arretrato da un presentatore moderatore di straordinario livello c'è qualche rivoluzione anche la Rai non so sto si potrebbe aprire uno spazio ringrazio anche che sta già candidando
Ma insomma Abu Mazen
Temo che sia così
Ma se il tema il tema principale quello di cui si è parlato oggi sono in tutti gli interventi tema centrale come riusciamo aumentare il livello di sviluppo del nostro Paese insomma
Questo è il punto chiave
Tutti i guai che ci sono anche sulla finanza pubblica derivano da questo io sono abituato a non al a non fare mai a come posso dire discussioni politiche sul passato mi interessa niente abbiam fatto lezione tutto finito eccetera però il passato serve
Per evitare di riprodurre qualche errore di valutazione cioè quale Stato euro di rotazione negli anni passati non è indolore colpevole sui bisogni di politiche voi di economica delle volte si fa giusto e a volte si sbaglia e quindi non è
Un giudizio Perera queste otto otto la politica di cinque anni è stato impostato sull'idea di avere un tasso di sviluppo alto
Documenti programmazione economica e finanziaria del due mila uno partiva dal principio di avere per cinque anni tre per cento il tasso di sviluppo
E logicamente momenti in cui si confidava su un tasso di sviluppo molto alto si poteva anche tenera la spesa pubblica un certo livello
Che cosa è avvenuto di tasse Gio Ponti è stato non c'è stato per tanti motivi noti che andiamo a colpevolizzare queste quello non interessa non interessa niente sta di fatto che non c'è stato
Non essendoci stato la spesa
Pubblica diciamo la spesa al netto degli interessi la Rai si chiama la spesa primaria esplose in termini relativi in cinque anni aumentati due punti e mezzo ma lei gli aumenti Athina assoluto e home dato semplicemente le che siccome
Lo sviluppo non c'è stato è rimasto praticamente a livello zero e poco bio licenza spesa pubblica diventata molto alta e di qui sono nati tanti guai
Perché tutti i condoni condoni ma io son frutto di di menti strane perché tutti i condoni perché tutte le privatizzazioni perché tutte le vendite come capitava degli immobili accedervi siccome non c'ero entrato e sufficienti verità svilupperà balzo si tentava di tenere in equilibrio il Paese facendo questo tipo di operazioni
Non è riuscita ma pace non importa è una è una fase chiusa questo però che cosa dice che o noi se cerchiamo disperatamente di alzare il tasso di sviluppo del nostro Paese oppure questi fenomeni si riprodurrà hanno sempre diceva prima dai volti degli altri che sono intervenuti e Delfino una fase introduttiva che quest'anno pare un po'meglio le cose nel primo semestre vero
Nel primo semestre vanno un po'meglio c'è un tasso di sviluppo che probabilmente alla fine daranno diciamo ci porterà in una fascia fra un punto e mezzo e due per cento
Se pensate che nei primi cinque anni prima c'era stato due virgola quattro in cinque anni è identica le cose va meglio merito di chi lasciamo stare
Io non so di chi è il merito il metro nel centrodestra e centrosinistra
Il merito dello straordinario sviluppo la Germania
La Germania sta andando a mille e siccome noi siamo un Paese fortemente esportatore con potenze medie stagionali come aiuto per cinquant'anni ininterrottamente ci sta tirando e questa è la realtà vera lei si è abituati a dire che tutto il merito politico tutto l'eredità politica ma non è vero
Allora per risponda domanda che cosa dobbiamo fare chiunque ne abbia voglia che sia al governo e all'opposizione io stamattina ho trovato una grandissima voglia di di proposte che cosa bisogna fare
Vediamo di intenderci su alcune cose
E il primo il primo
Vi faccio vedere
Mi poi c'è un altro
Vi faccio vedere PON e così con questo voglio onorare anche assemblea di questa mattina di partecipate Pito i dati di ieri
Questi sono i dati che abbiamo consegnato nel momento in cui abbiamo ieri mattina in cui abbiamo proposto una specie di patto riguardi vari anni diciamo per il nostro Paese di qui voi avete subito qual è il problema questa nell'industria
La riga Azzurra la l'andamento dell'industria europea la riga rossa e l'andamento industria italiana voi vedete che fino a un certo tempo più o meno siamo un po'sotto ma ce la caviamo
A un certo punto gli altri crescono tutti e noi cominciamo ben che vada restare dove sono mal che vada a calare
Questa è la realtà
Allora il problema è come reagiamo di fronte a questo dove andare più competitività al nostro Paese
Allora un punto è intanto per un primo aspetto e cerchiamo di abbassare il costo del lavoro non è la panacea di tutti i mali
Non è che un quello risolviamo tutto però insomma è un contributo allora importante il cuneo che io impropriamente si chiama fiscale in realtà
è un cuneo contributivo vuol dire abbassiamo DC Gio Ponti il costo del lavoro non ripartiamo un po'sull'impresa è un po'sulle famiglie le famiglie recuperando un po'del potere di acquisto che hanno drammaticamente perso
E con l'aumento dei prezzi negli ultimi anni e le imprese hanno una maggiore spinta perché hanno un hanno minore costo
Certamente siccome la misura è molto costoso è questa
Cioè quella fiscale fatto a regime complessivamente ICI che Bondi costano e miliardi quindi è di notevole costo è evidente che dovrà essere selettivo alla al proprio interno e credo che questo lo di stiamo discutendo in questi giorni questo è un primo punto
Il secondo punto quale il secondo punto è quello delle dimensioni di cui si è parlato oggi ma qui ci vuole al lirismo
Io da un pezzo mi occupo di politica economica ore qualcuno sa degli amici che son qui presenti
Ma io non non ho più nessun interesse alle affermazioni di principio perché l'ho già viste tutte
Io ho visto in un momento di follia in Italia si andava a spiegare che tutto il mondo stava studiando il nostro sistema presi protestatari perché il sistema più bello del mondo non c'è solo che sono comparsi in tutto il mondo
Che il sistema non era buono è stato buono alla fase iniziale quel ma mano se attenuato reato esoterica tipo è oggi il momento delle grandi famiglie
Ora era su vicende che lo portasse un certo cognome perché quello voleva dire che era sinonimo di grande impresa di presi efficiente poi abbiamo visto efficiente voi abbiamo visti i problemi della FIAT adesso stiamo vedendo qualcun altro in Telecom quale avremmo fatto volentieri è a meno abbiamo visto e l'ape illa periodo del piccolo è bello e a del sarebbe la fase del piccolo è brutto teste sono tutte sciocchezze
Ho un paese a esistere economico crea che è modificabile un pochino nel tempo grandi sforzi ma un pochino nel tempo
E questo non incide se non in misura minima il suo sviluppo vogliamo prende tre Paesi che fino a qualche anno fa era due-tre al versione sviluppo si chiamano Spagna Giappone Italia questi tre Paesi sono tutti paesi piccoli impresa
Vogliamo però dei Paesi grandi imprese prendiamo gli Stati Uniti la la Gran Bretagna e la stessa e la Germania son Paesi grandi impresso un paese di grande sviluppo
Il problema come sempre non è la dimensione in sei soltanto e il problema è la qualità
Fino a un certo punto perché è evidente che non economia di tipo globalizzate come abbiamo adesso per cui se tu produce esporti indifferentemente a mille chilometri da caso a quindici mila
è evidente che le dimensioni allora preso in una città scientifica come la nostra evidenti che più dimensioni ai più innovazione dice da portare allora questo non è che voglia dire che la piccola impresa di è rimasta a spingere il ciclo storico la piccola impresa deve essere dotata
Chi ne ha voglia di continuare a far Pico impresa e sono tanti il novantadue per cento in Italia meno di dieci dipendenti
Se anche ci lavoriamo vent'anni
I vasi che novantadue andiamo ottantacinque cioè non è che il sistema economico cambi perché ci quattro uomini politici si mettono d'accordo schioccare le dita e con quelli sistema cambi sistema un suo trascinamento però non lo dobbiamo fare evolvere
E allora è chiaro che mettiamo in questa finanziaria se la facciamo o da qualche altra parte delle misure di fiscalità d'impresa che facilitano le dimensioni
Perché ha ragione tu US che pure rappresenta le piccole imprese della dell'artigianato perse qualcuno ha voglia di crescere è evidente che deve essere spinto su questa strada allora ecco occorre un
Questo vedrete che verrà poi non so se questa via zero nove chiuso delle compatibilità polemico segreto minimo di riserva perché ovviamente se la responsabilità collegiale di governo so se questa finanziato la parte verrà fuori avevano a fare alcune misure di fiscalità d'impresa
Che valgono anche per toccare i tre punti essenziali la dimensione chi vuol crescere poche ebbe non solo cresce ma vediamo d'aiutarlo
La seconda alla patrimonializzazione che riguarda tutti grandi e piccoli Rispoli con Basilea due ce ne accorgiamo se non capiamo bene come Stato e come funzionano strada patrimonializzazione per colpire in veste e patrimonializzata proprio impresa
Deve essere praticato è il terzo ovviamente è quella della tecnologia non voglio portare via più tempo perché capisco che il nostro moderatore c'ero stato troppo gentile da mia la parola così a lungo
Ha ragione carati la riforma gli incentivi è uno dei ponti Bersani ha fatto un'ipotesi di riforma degli incentivi che interessanti alcuni sono vecchie e quindi vanno abbandonati
Probabilmente c'è un tantino troppo dirigismo in quella proposta e quindi dovrà essere discussa ma queste sono sole strade io credo che dobbiamo fare queste ecco se ci crediamo su queste cose io quello io in fare unito politico
Cioè il dibattito stamattina è stato un dibattito interessante leale sì io l'ho trovato così
Cioè l'ho trovato interessante leale fra gente dalla politica e come me e i miei interlocutori di l'UDC è persone della del ma molto importanti e del mondo associativo
Ma c'è qualcosa che niente che lo facciamo anche da altre parti
Io a suo tempo nel due mila uno quando capeggiavo posizione su questi temi chiese all'allora ministro dica disponibilità a fare un dibattito sulle politiche economiche in Parlamento non vende
Recepite pazienza adesso la maggioranza è cambiata non è detto che anche questo Rizzi pesche le maggioranze sempre i difetti che fa una certa fatica a superare però nulla vieta che nel nostro Paese proprio in occasione della finanziaria e su Bot alla Camera deputati quando avremo quaranta cinquanta giorni non ci saranno fiducie potremmo parlare tranquillamente per aprire un grande dibattito sulla politica economica
Altro non è che la produzione di uno spirito patriottico che voci animi tutti
Grazie io
Purtroppo avrei voluto fare un altro giro ma non mi è possibile perché o sollecitazioni di altra natura devono ad esserci altri protagonisti che vengono qui devo ringraziare con una grande sensibilità amichevole gli amici che hanno partecipato a questa al tavola rotonda e anche al riconoscimento che è stato dato come l'abbiamo impostata due sole parole finali
Se dovessimo dire che la nostra economia cresce visto che le piccole imprese dovrebbero esserlo una volano diciamo che la nostra economia presi cresce meno degli altri
Meno degli altri e questo è il primo dato il secondo dato che le piccole e medie imprese siano il volano lo sono strutturalmente per il nostro Paese e quindi c'è una necessità strutturale di cambiare anche le imprese nel nostro Paese
Il fai da te esclusivo del mercato senza un quadro di riferimento che dalle regioni fino allo Stato credo un ambiente culturale burocratico
E anche politico utile al cambiamento in qualche modo crea difficoltà il terzo aspetto che mi pare che è stato centrato quella della dimensione che viene da lontano e che non può essere soltanto un uso strumentale di slogan di volta in volta ha bisogno probabilmente di partire da molto più lontano magari dalla scuola dalla formazione
E dalla ricerca perché da quel campo magari fra vent'anni troveremo l'ambiente giusto per dire che siamo stati che siamo ancora ma che saremo un grande paese