"Radio Carcere" rubrica di informazione sulla realtà carceraria e sui diritti della persona detenuta

In nome del popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Voi italiani la corte d'appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile mille novecento
Buonasera e ben trovati l'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena
No al disegno di legge ex Cirielli laddove prevede un trattamento peggiorativo per le persone detenute recidive è questo il messaggio principale che ha segnato la campagna informativa contro il disegno di legge ex Cirielli iniziata sabato
Dodici marzo proprio in occasione di una puntata speciale di radio carcere trasmessa su radio radicale questa campagna informativa contro il disegno di legge
Ex Cirielli nella parte in cui prevede una riforma della recidiva è una campagna informativa voluta dai radicali italiani dall'associazione Nessuno tocchi Caino
Dall'associazione il detenuto ignoto
La campagna informativa contro il disegno di legge ex Cirielli laddove prevede un trattamento peggiorativo
Per i detenuti recidivi nasci dicevamo per volontà dei radicali ma poi mamma non ho visto la decisione di tantissime associazioni che si occupano in Italia
Di carcere e di giustizia penale ha visto l'adesione di tantissime comunità terapeutiche di tantissimi
Organismi importanti come l'unione nazionale delle Camere penali oppure dei sindacati della polizia penitenziaria mi rivolgo mi rivolgo in particolar modo alla CGIL della polizia
Penitenziaria e poi sa una campagna questa voluta dai radicali che al che ha visto l'adesione anche di personaggi importanti dell'informazione in Italia come Giuliano Ferrara direttore del foglio Renato Farina vicedirettore di libero Furio Colombo direttore dell'Unità Gabriele Polo direttore del manifesto Candido Cannavò che è stato direttore storico della Gazzetta dello Sport e tante tante altre persone quindi come vedete una campagna informativa quella contro il disegno di legge ex Cirielli iniziata
Sabato dei microfoni di radio radicale di Radio Carcere e che subito ha visto l'adesione in così pochi giorni di persone così importanti ora noi inattesa delle prossime iniziative politiche che i radicali intenderanno intraprendere su questa campagna informativa iniziative politiche che probabilmente potremo ascoltare già durante il Comitato nazionale di Radicali italiani che in programma qui a Roma
Per questo fine settimana noi di radio carcere vogliamo continuare a parlare
Delle diverse ingiustizie nascoste dentro al disegno di legge ex Cirielli e tra le tante ingiustizie
Che sono contenute in questo disegno ex Cirielli ce n'è una che stasera vorremo mettere a fuoco
A radio carcere
è un'ingiustizia che ha un nome semplice si chiama la nonna Speranza
La nuova speranza di uscire un giorno di galera
La nonna Speranza per un possibile domani non speranza e questo il messaggio contenuto e l'ingiustizia contenuta nel disegno di legge ex Cirielli
Più carcere per tutti i recidivi senza nessuna distinzione più carcere il meno speranza più carcere meno possibilità di cambiamento
è un ragionamento non semplice semplicistico che gioca con la pelle delle persone
In Italia abbiamo purtroppo già oggi un esempio di questa non speranza è la condanna all'ergastolo
Con il disegno di legge ex Cirielli c'è già qualcuno che pensa alla creazione gli ergastoli in bianco velo di spirali senza fine nelle quali la persona detenuta non riuscirà più a uscire dal carcere
Ecco che allora per farvi cogliere cosa significa essere detenuto senza speranza di a vere un fine pena
Vi faremo ascoltare adesso l'intervista che abbiamo realizzato con una persona che è condannata all'ergastolo fine pena mai
Una condanna all'ergastolo oggi per questa persona
Che domani si potrebbe tramutare in condanna all'ergastolo in bianco per tante persone recidive ascoltate
Cosa significa già oggi con un fine pena mai con ergastolo sulle spalle cosa significa oggi stare in carcere
E non avere speranza
Allora Salvatore chiuse in carcere da ventiquattro anni e sei condannato all'ergastolo
Ergastolo significa fine pena mai
Otto purtroppo ci vuole dire innanzitutto cosa significa per un uomo essere condannato ad una pena che non finisce mai
Essere condannato a una pena che non finisce mai
Non è facile spiegarlo
Ma
Perdonò cambiamenti
La famiglia tante cose
Purtroppo è una condanna che mi hanno dato
La sto pagando mai
Molto caro
Questo parte no
E mi sbagli di gioventù no
La giovane
Ecco perché volevo lo dobbiamo ricordare tu se in carcere per un reato che ha commesso quando avevi ventuno anni mi sembra
Ecco se circa perché è reato fu commesso dal gennaio mille novecentottantadue
Quindi sumeri molto giovane
C'era una barca incosciente più che altro
Ecco le Chieti chiedevo che significa vivere
Una pena che non ha fine perché molto spesso le persone libere
Sottovalutano l'importanza dell'ergastolo nel senso che ormai viene quasi accettata come come come realtà il fine pena mai
Ma no interessa invece innanzitutto capire che effetto ha sull'uomo questa questa pena
Che non ha fine l'ergastolo per questo di chiedevo
Come si vive una pena che non ha fine nei giorni negli anni quale quale quali sentimenti stanno nasce l'animo di un uomo che cerca una soluzione della sua vita
Mai
Quando uno sta questa condanna
Si cerca una soluzione quando si comincerà a capire ANDI valori della vita
Quando si comincia a capire
Bene delle persone qui anni
Come nel mio caso
Vedo nascere la mia nipotina e noi di possessione vicino
Questo fa parte anche d'inverno il radicchio privato
L'ho fatto del male
So che non potrò mai ripagare Tutti i miei sbagli
Ma dietro perché ero molto giovane
Oggi ha quarantacinque anni
So cosa vuol dire la libertà però
Cosa significano per nelle persone che hanno cosa vorrebbe dire per me
Crescere la mia nipotina da Nonno Libero
Non potevo vedere semplicemente qualche giorno a me
è una condanna che non tra tregua
Diciamo che prima ci toglie il respiro
Vergassola toglie il respiro o un uomo toglie anche i sogni per un futuro no tutto per purtroppo
Toglie tutto
Respiro Sonnino tutto
Ma purtroppo a io mi sono rassegnato a convivere con questa
Io l'unica cosa però che desidererei
Se potessi tornare indietro
No
Certamente non li farei il Balli che ho comprato
Purtroppo a non si può tornare indietro
Anche per questo sono rassegnato
Questa condanna
Però
Dopo tanti anni Candiani tantissimi anni e carcere
Io spero che un giorno
Posso presidente Presidente della Repubblica
Le posso concedere la grazia
O quanto meno magari
Se non mi potersi concedere la grazia
Almeno in parte
E potermi commutare no la mia condanna all'ergastolo
Ma cade in trent'anni di carcere qua
Perché
Anzi meglio che niente
Almeno grazie a Dio
Ai cinquant'anni mai potrei dire alla mia nipotina
In ogni libero
E porta all'archivio
Poi il posto a scuola
Ecco perché poi magari ci torniamo su questo aspetto della diciamo della grazia ma la cosa che te
Che Teo acché Atteo oggi pesa di più e proprio il fatto di non ha vere
Non avere un fine pena quello che tu vorresti chiedere di Jesi fatemi fare ancora del carcere ma almeno datemi una data
In cui io potrò uscire datemi un giorno anche se magari lontano in cui io mi potrò pensare ed essere libero giusto
Sì a è proprio questo che dico quello che io spero
Per la famiglia
Fa niente
Ah ma almeno un giorno potrei dire no
Ai più pene pena un giorno
Alemanno quel mese anch'io potrei uscire
Tornare tornato ad essere un uomo libero mai
E dimostrare a tutti a
Perché non me spesso
Che non sono più
Quel ragazzino commesso grandi sbagli in passato
Io spero che non sono fossero si potrà avverare il giorno saper rinvio
In questi in questi anni che tu hai vissuto così tanti anni di carcere ventiquattro anni di carcere che tu hai stai vivendo ed in effetti con questo peso del del del fine pena mai insomma deve essere deve cambiare veramente la la il modo di vedere le cose non non avete mai sedere giacché il proprio destino è segnato ci hanno pensato magari la notte prima andare a letto con lui si è svegliato sapere che l'autorità sarà sempre così sempre in carcere
Purtroppo a otto sempre pensato
Va be'non posso fare altro
Purtroppo
è un decreto a che mi ha il
Fino alla mente
Ecco molte persone soprattutto i radicali che sono sono in questo sono hanno fatto le battaglie soffre battaglie importanti si occupano della pena di morte che ancora c'è in tanti Stati del mondo compreso
Gli Stati Uniti
Le persone qui in Italia dicevamo prima si scandalizzano poco
Del dell'ergastolo questo fine pena mai il carcere a vita ci pensano poco ecco diciamo così in qualche maniera voi spiegare le persone libere che magari in questo momento ci stanno ascoltando
Che che differenza c'è in fondo tra una pena un fine pena mai un ergastolo è una pena di morte cioè quanto quanto è pesante questa questa questa vita sempre in carcere per sempre in carcere
L'unica l'unica differenza è che c'è
E che la condanna è uguale solo perché a
Come in America
Le persone le fanno vivere anche per il dieci venti anni
Prima di essere così
Come dicono ci si avvia
Va in italiano
Come in altri Paesi purtroppo dodici se questa pena dell'ergastolo
Ci lasciano in vita mai
Sappiamo com'è ovvio
Come morti e che siamo sette lì
Seppelliti tra le mura
Di questi carceri che ci tengono prigioniere che ripeto e giusto magari sbagli
Hanno accettato di non avere siamo in America
Applicano in alcuni stadi della pena di morte
A volte non li fanno neanche attendere tanto prima di giustificarli
E l'Italia come il nostro Paese
Ci fanno soffrire ci fanno soffrire lentamente
Non penso che no
C'è una pena umana
Non dico per la condanna e che spesso ma per il modo cui ma dobbiamo vivere nelle carceri
Vivere venti trent'anni dentro le carceri
Sapendo di non avere
Nessuna speranza
Di uscire
Ecco in America e in alcuni saggi
Che la pena di morte Romano voi siamo morti
Tu durante questi anni di detenzione avrei conosciuto altri ergastolani no
Ecco cioè magari racconto
Approfittiamo di te per per renderlo noto di qualche grasso hanno qualche storia di qualche grasso la notte che è rimasta in mente magari Vergassola l'anziano
Però era un ergastolano aggirano molto anziano di rimasti nel deserto che non potrò mai dimenticare
Purtroppo solo qualcosina di questa persona anziana che mi raccontò circa vent'anni fa la sua storia
Ebbe con quell'uomo anziano che purtroppo oggi non so nemmeno se ancora vivo o meno aveva già circa quasi settant'anni
Aveva già scontato mai oltre ventotto anni di carcere
E ancora all'epoca degli anni fa
Due anni fa
Non sapevo nemmeno lui
Se un giorno sarebbe mai uscito
E sinceramente non l'ho più rivisto
Oggi ci sono capitato pure io
Non sapevo che era
Così brutta questa condanna
Io dalle mai mai immaginato una cosa
Così pesante e corrono così triste romano
Se in Italia
Il verso d'anni ha
Come me
Sono diventati come
Chiediamo prestiti della legge
Persone da tenere lontano a
Condanno
No
Fino alla loro morte
Ecco veniamo un attimino faccia un passo indietro e facciamo ancora con la vecchia radio carcere non facciamo mai cioè chiederti
Chiusa in carcere con una verga assolo evidentemente per un reato di omicidio
A noi radio carcere interessa mai perché una persona sta in carcere ci interessa come sta in carcere c'era innanzitutto però nel tuo caso ci interessa visto se condannato all'ergastolo ci interessa sapere come tu ti relazioni a quell'omicidio che commesso cioè quando ci pensi
A cosa a cosa pensi se è pentito pensi pensi ancora a alla vittima di quell'omicidio
Io mai
Purtroppo
è una storia molto lunga
Io penso che mai potrei io nel mio nessun'altra persona al mondo
Potrà mai di dare la vita a una persona quella torta
Cerca uno penso penso moltissimo
E ciò che ho fatto una cosa brutta
Una cosa che non potrò mai epiteto
E porta l'invito a una persona che non potrò mai riportano in vita una cosa che non potrò mai pagare per tutta la vita
Io ho sbagliato
Ho sbagliato sto pagando
Voglio per pagare voglio pagare mio debito con la giustizia
Con la società
Com'è che esso oggi
Solo così la vita
Tutta l'altro in questi anni dica cinque sì ventiquattro anni di carcere come Grasso l'anno ti sei guadagnato per la tua buona condotta in carcere di sé guadagnato la fiducia sia del magistrato di sorveglianza sia del direttore del carcere infatti tu
Benefici di un articolo ventuno che ti consentì di potere uscire fuori dal carcere vero
Per lavoro sia all'interno che all'esterno del carcere praticamente sono in giro anche fuori dal carcere sempre per lavorare
Perché nessun agente
Mi mi controlli contro perché
So di comportarmi bene so di meritare questa fiducia
E sicuramente mai potuto tradire questo influisce
Quindi io sono a contatto si può dire giornalmente con persone esterne
Con persone che vengono dedicate cedettero che io ho già sto lavorando mi trovo all'esterno del carcere
Posso dire che su questo deduceva quando cioè degli attrezzi anche dal lavoro
Che potrebbe disse mo'anche qua usate
Come arma ecco viene ora no perché i loro assolutamente
Non potrei tradire come ho detto prima la fiducia della direzione ed il mio magistrato e peraltro dubbi edifici anche di permessi premio per mesi grazie al quale voi siamo riusciti a entrare in contatto
E quindi tu ogni tanto esci proprio dal carcere per due tre giorni ogni sei mesi non so quanto quindi quanto esci
Dico capisco te permessi premio dal ventotto marzo
Del mille novecento novantasette
Praticamente sette anni al ventotto marzo
Ho incontrato sempre tante persone per strada
Io
Le prime volte pensavo che tutti mi guardassero come se lo
Un animale
Da circo ecco perline ora ai dettami della gente se ne fregava di bene
E io ero convinto che guardavano bene
Perché
Io ho dietro di me sapevo
Di essere
O nel grossolano scuri
Il permesso premio
Ma le chiede
Non lo sapeva non mi conosceva
Quella mia convinzione come se avessi seeking gondole
Detenuto in permesso o ergastolano
Capisce
Sì sì
Ecco quindi qui si permessi peraltro di portavano fuori dal carcere per un paio di giorni in cui ieri completamente libero no
Quindi se avessi voluto commettere altri reati scappare da messi benissimo potuto fare insomma
Certamente
Non mi avrebbero dato non non sarei andato ancora ed è emerso sette anni
E zucche
Una persona che voleva commettere qualunque
Minimo poche cose di reato
Il commento di un qualunque infrazione della legge
Penso che non avrebbe avuto la fiducia per tanti anni assolutamente
In questi ventiquattro anni di carcere quindi tu hai
Ha avuto una condotta perfetta dentro al calcio base è stato appunto a Porto Azzurro
Presa in isolamento a porterebbe a Volterra e poi a Opera ecco in questi anni in cui si ventiquattro anni di carcere
Nonostante la condanna all'ergastolo tu una condotta perfetta intendere come dicevamo prima benefici i permessi e di e di l'articolo ventuno che consentì di uscire fuori dal carcere per la per andare a lavorare
In qualche maniera quindi possiamo dire che c'è un contrasto tra il tuo percorso
Migliorativo all'interno del carcere
E questa condanna che non finisce mai
Purtroppo sì c'è da un lato c'è una tua evoluzione che tra l'altro
Proprio è nel carcere perché l'aspetto rieducativo servirebbe proprio a questo riduca ce n'è un brutto termine però servirebbe proprio a questo a far riflettere la persona dagli possibilità di un nuovo cammino
E allo stesso tempo però c'è questo fine pena mai quindi e volti di pure in bene Salvatore Russo però intanto la dottrina non finirà mai questo il punto sbaglia purtroppo
Esattamente così
Ma
Chissà
Io prego sempre il dio
E noi che voglia essere sempre retorico nelle mie parole
Ma è la verità
Spero che un giorno questo fine pena si possa cancellare
Nel mio fascicolo
Va bene qualunque cosa per poter dimostrare a chiedere ammenda potessi commutare questa condanna
Ad indossare emotivamente
E io non sono più quel ragazzo
Quel ragazzo che pensano solo fare delle missioni col io voglio pagarli il mio debito e con la giustizia e con la società
Con la società e che una volta io disconoscevo che volevo disconoscere che non volevo assolutamente conoscere
Che mi sia concesso almeno la commutazione della ergastolo
La commutazione dell'ergastolo
Non dico di uscire subito oggi o domani
Almeno
Anche nota cinque anni tra dieci anni l'importanza quello che è importante un fine pena
Posso Salvatore fine pena
Otto
Dopodiché pena mai
E quindi
Sarebbe bello se mi si computa cioè la condanna dell'ergastolo
Anche a trent'anni di carcere trentacinque anni di carcere
Mi va bene pure
Ecco quello che chiedo che vorrei veramente chiedere
Un fine pena
Ovvio implica tema
Sul mio nome
Su una mia condanna
Siamo dunque arrivati a quello spazio di radio carcere che dedichiamo alle lettere
Che le persone detenute ci scrivono dalle carceri di tutta Italia è una parte molto importante di radio carcere in quanto attraverso la testimonianza diretta delle persone detenute testimonianza raccolta
In queste preziosissime lettere noi capiamo le varie modalità attraverso le quali poi si esplica
L'illegalità nelle carceri italiane illegalità che poi necessariamente si traduce in sofferenza della persona in ferita della persone iniziamo dunque questo viaggio nelle carceri italiane con la lettera di Marco Marco ci scrive dal carcere di augusta in Sicilia
La vicenda di Marco che tra poco ascolterete estremamente significativa è significativa perché dimostra da un lato quanto sia difficile nelle carceri italiane per una persona detenuta
E intraprendere un cammino rieducativo e dall'altra parte dimostra quanto allo stesso modo sia facile perdere
I vantaggi i vantaggi in termini di rieducazione di miglioramento la propria esistenza accumulati in tanti anni di cadere in tanti anni di sacrifici la vicenda di Marco Radice della persona detenuta
Che si allunga impegnata per migliorare la propria esistenza stando in carcere e che all'improvviso
Non tanto per colpa sua si è visto perdere tutti i progressi che aveva fatto e adesso e sbattuto in una cella del carcere di Augusta
Scrive Marco
Caro Riccardo pur essendo di Roma mi trovo da un po'di tempo nel carceri Agusta
Considera che io sono in carcere da dodici anni a causa di reati commessi quando ero drogato dico ero perché oggi per fortuna ne sono fuori anche se non certo grazie all'aiuto di qualcuno ma solo grazie alle mie energie
Caro Riccardo devi sapere che prima di essere trasferito nel carcere di Augusta ero nel carcere di Orvieto
Dove negli anni sono riuscito a studiare sono riuscito a conseguire sia la licenza media che il diploma da geometra e ora addirittura mi ero anche iscritto all'Università di Perugia
Purtroppo però ora con il mio trasferimento dal carcere di Orvieto a quello di Augusta tutto è finito
Voi sapete perché mi ero trasferito mi hanno trasferito per il solo fatto di aver chiesto informazioni circa un pestaggio fatto dalle guardie a danno di un detenuto
Da quelle mi richieste di informazioni in natura apporto disciplinare e poi e poi il trasferimento ora io ammetto di essere stato nervoso ma ho fatto cose tanto gravi da meritare tutto questo e soprattutto da buttare così tanti anni di studio e di sacrifici
Considera che il venticinque febbraio avrei dovuto fare un esame all'università di Perugia
Ed ecco mi invece qui ad ammuffire in una cella del carcere di Augusta questa dunque è la storia di Marco
Per chi non lo sapesse capita spesso che in carcere
Diciamo il rompiscatole c'è quello che chiedi informazioni che diceva perché avete fatto questo perché avete prestato quel detenuto ecco quel tipo di persona detenuta poi venga punita attraverso un trasferimento così almeno non rompi più le scatole crediamo che a Marco sia successo una cosa simile
Crediamo però che
Marco abbia anche appunto subito una gravissima ingiustizia e con Marco quell'ingiustizia l'abbiamo subito anche noi perché il sistema rieducativo che dovrebbe riguardare Marco è un problema che riguarda tutta la collettività
Poi ci scrive Marco Costantini dal carcere di Civitavecchia
Caro Riccardo come sai cura il progetto penale che è finalizzato a migliorare la vita di noi detenuti ti scrivo per rinnovargli la stima di più i detenuti nel carcere di Civitavecchia
E anche per invitati qui nel carcere di Civitavecchia il giorno ventidue aprile due mila e cinque
Giorno in cui ci sarà una rappresentazione teatrale fatta da noi ragazzi detenuti di Civitavecchia ci terremo tanto alla tua presenza
E vorremmo che tu fossi testimone di questo evento con stima
Marco Costantini del progetto pena del carcere di Civitavecchia Marco grazie di questo invito da parte due da parte dei tuoi compagni di detenzione carceri di Civitavecchia io ho già preso contatti con la persona che tu mi ha indicato
E cercherò di venire c'è proporrò istanza perché devo fare una richiesta sperando che mi dicono di sì insomma il mio impegno ci sarà totalmente
Poi ci scrive Santo dal carceri Brucoli in Sicilia
Caro Arena le scrivo per informarla dei gravi problemi che abbiamo nel carcere di augusta Brucoli
In questo carcere pur essendo stato costruito vent'anni fa manca una rete idrica il che significa che noi detenuti abbiamo sempre l'acqua razionata
Si tratta di un problema gravissimo per un carcere che ospita circa seicento detenuti
Pensi che l'acqua ci viene razionata quattro volte al giorno e per venti minuti alla volta in certi giorni capita addirittura che possiamo usare l'acqua solo per cinque minuti
Avete idea cosa significhi stare in una cella sovraffollata per ventidue euro al giorno e per giunta anche senz'acqua
è pazzesco il racconto che ci fa santo al carcere di Brucoli sul fatto che gli manchi l'acqua ma noi sappiamo che questo racconto il vero perché altre lettere ci confermano la stessa realtà nel carcere Augusta
Di Brucoli manca l'acqua le persone detenute sono costrette a usare l'acqua razionata addirittura poi ci scrive Stella Stella è una donna detenuta nel carcere di Potenza
Caro Riccardo noi qui detenuti nel carcere di Potenza che ascoltiamo sempre siamo un piccolo pubblico solo ventidue ragazze detenute ma per noi è importante che qualcuno porti la nostra voce fuori da queste mura
La puntata quegli artisti che sono intervenuti al Teatro Verdi di Pisa c'è piaciuta tantissimo
Ti mandiamo anche un nostro pensiero e noi tutte ti salutiamo con un forte abbraccio
Io vi ringrazio e leggo queste poche righe che ci scrivono le ragazze detenuto in carcere il Potenza si tratta di una piccola poesia quasi una riflessione ma che è bella anche perché contiene
Un un incoraggiamento che ritengo oggi sia prezioso in carceri degradate come quelle italiane
Scrivono Stella e le sue compagne nel carcere di Potenza
Perfino le farfalle che vuole intorno a queste mura scappano via anche loro stentano a posarsi perché sento la tristezza e la malinconia di questo posto
Spero solo di non perdere mai l'ottimismo e dismettere presto di vedere il sole a scacchi
Stella e le compagni detenuti del carcere di Potenza
Grazie per queste belle righe grazie per la vostra attenzione poi rischi e Vincenzo dal carcere di Prato stimatissimo Riccardo Di Scrivo per informarti che qualche giorno fa qui nel carcere di Prato si è ucciso un ragazzo detenuto si è capito bene un ragazzo detenuto qui nel carcere di Prato
Ha preso una corda e se impiccato in cella
Io non so perché ha fatto questo gesto so solo che nel carcere di Prato questo gravissimo episodio è accaduto nell'indifferenza più assoluta
E questo per noi detenuti e occasioni di grande dolore
Vincenzo facci sapere chi era questo ragazzo e quando si è ucciso perché tu sai che noi di radio carcere non non sotto a Chamot mai episodi gravi come i suicidi in carcere
Poi Vincenzo conclude la sua lettera
Facendo presente quello che un suo problema personale comunque importante scrive
Se devi sapere che io sono detenuto nel carcere di Prato che è molto lontano da dove risiede la mia famiglia ovvero mia moglie e i miei tre figli per questa ragione non faccio quasi mai colloqui ho scritto al ministero ma da loro nessuna risposta
Questo è l'ennesimo questo questo richiese aiuterà ennesima richiesta che arriva alla legarci italiane di persone che sono detenute in luoghi lontani
Dal luogo di residenza delle delle proprie famiglie e i nomi di Radio Carcere ogni volta lo diciamo perché riteniamo che sia veramente un carcere in carcere il fatto di stare lontani dalle proprie famiglie poi in una condizione appunto di detenuti
Alessandro poi ci scrive dal carcere di Foggia caro Riccardo tempo fa che avevamo informato del modo in cui fanno le perquisizioni qui nel carcere di Foggia
Che avevamo informato che qui nel carcere di Foggia ci fanno spogliare tutti inutili e poi ci mettono i corridori ad aspettare mentre le guardie perquisiscono le ascelle
Sono momenti per noi detenuti di grande umiliazione
L'altro giorno è successo di nuovo stesso procedimento stesse umiliazioni
Le guardie sono entrate nella terza sezione del carcere di Foggia c'hanno fatto spogliare nudi che poi e poi hanno iniziato a mettere tutto sotto sopra nelle nostre celle
Alla fine delle perquisizioni tutto era sporco e tutto era mischiato biancheria Caffé olio pomodoro era un macello
Siamo stati costretti a buttare via tutti i nostri beni e non credere che qui regni la ricchezza mentre ci perquisivano ci hanno anche detto lo diciamo per voi queste cose non ditele a Radio Carcere è meglio per voi ma noi caro Riccardo teme diciamo diciamo lo stesso perché non abbiamo paura Caro Riccardo durante queste perquisizioni dovresti vedere gli occhi di chi magari dopo anni di galera guardava stanco ed impotente l'ennesimo sopruso
Alessandro io ringrazio voi per il coraggio che manifestate
Nel continuare a denunciare queste situazioni è evidente
Che in un carcere la polizia penitenziaria
Debba in nome della sicurezza che deve regnare in carcere debba fare le perquisizioni quindi è legittimo che la polizia penitenziaria faccia delle perquisizioni all'interno delle celle
Però ci domandiamo è questo il modo di fare queste legittime perquisizioni
Possibile mai che non si possano fare le stesse perquisizioni garantendo la stessa sicurezza magari con maggior rispetto delle persone che sono in quella cella detenute
Luciano i suoi compagni della terza sezione del carcere Bassone di Como caro Riccardo prima di tutto grazie per averci fatto sentire le interviste che era Lizzadro durante lo spettacolo organizzato al Teatro Verdi di Pisa
Bravi tutti gli artisti che sono intervenuti e soprattutto Alessandro Benvenuti
Devi sapere caro Riccardo che per noi detenuti è stato emozionante sentir parlare
Tanti artisti così importanti di problemi
Come il carcere
E anche noi che eravamo ristretti in un carcere così lontano da quello di Pisa come il carcere di Como ci siamo sentiti
Emozionati tra l'altro per noi sarebbe un onore potere ospitare un simile spettacolo anche nel carcere di Como
A proposito invece del disegno di legge EXE Cirielli un suggerimento sarebbe forse il caso di fare una domanda chi interviene alle due trasmissioni ovvero sei detenuti recidivi
Non avranno più i benefici cosa potrebbe succedere nelle carceri italiane
Una nuova Argentina in Italia
Sul
Poi si scrive si balla e calci Teramo la vicenda processuali Silvano è assai complicata e noi adesso cerchiamo di far di una prima una prima sintesi per farvi capire un pochino Conso cosa è successo a Silvano allora Silvano è in carcere
Da dieci anni perché condannato a ventidue anni di galera per omicidio
Silvano si è sempre professato innocente sia durante il processo sia una volta passata in giudicato la sentenza qualche hanno fa però la novità succede infatti che diversi pentiti ovvero diversi collaboratori di giustizia scagionano Silvano dal delitto per cui è stato condannato a ventidue anni di galera
Silvano allora presenta un'istanza di revisione davanti alla Corte d'appello di Trento
Che però il ventitré ottobre del due mila e tre rigetta l'istanza di revisione presentata da Silvano sulla base del fatto che questa istanza era inammissibile
Silvano non si perde d'animo e propone a quel punto ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione Corte di Cassazione che il ventotto gennaio due mila e cinque
Ha annullato il provvedimento la Corte d'Appello di Trento e ha rinviato l'istanza di revisione di Silvano alla ad altra sezione della Corte d'appello di Trento
Ecco quindi come avrete capito questo la storia processuale
Particolarmente interessante perché è una persona che sta in carcere da dieci anni è stato condannato a ventidue anni si è sempre professato innocente oggi questa persona vede di fronte a sé una possibilità per vedere
Riconosciuta appunto la propria innocenza
Silvano nella sua lettera
Afferma brevemente caro Riccardo come sai sono inattesa che mi fissino una nuova udienza dinanzi alla Corte d'Appello di Trento dopo la decisione presa dalla Corte di Cassazione è un'attesa per me non facile
Soprattutto dopo dieci anni passati in carcere da innocente
Insomma a pensarci vengono i brividi dieci anni in carcere innocente
E poi ci scrivono Mario e Luigi da carceri lanciano carissimo Riccardo Di scriviamo dalla sezione trading vide carceri lanciano
è la terza lettera che ti scriviamo speriamo che almeno questa non l'abbiano buttata via no questa c'è arrivata purtroppo le altre no questo è il problema
Scrivono Mario e Luigi
Ti scriviamo per informarti cosa succede quindi carceri lanciano prima di tutto qui a lanciano cambia direttore ogni cinque o sei mesi e ogni nuovo direttore che arriva fa i suoi danni e poi se ne va
L'ultima direttrice per esempio ha imposto il divieto di ricevere pacchi contenenti i viveri tu vestiario dalle nostre famiglie
Ora per noi questo è un grave problema visto che in tanti di noi hanno le famiglie lontane
E con le quali non fanno i colloqui quindi per queste persone detenute è importantissimo potere ricevere almeno i pacchi dalle famiglie pacchi che appunto contengono viveri e vestiario
Inoltre devi sapere che qui nel carcere lanciano non si vedono mai educatori psicologi o assistenti sociali e noi detenuti siamo abbandonati a noi stessi
Senza parlarti delle docce che sono fatiscenti e con l'acqua fredda
Questi sono i più piccoli tra i grandi problemi del carcere lanciano ti vogliamo bene Luigi e Mario grazie Luigi Mario e continuate a informare l'aglio carcere su come si vive nel carcere di lanciano
Poi ci scrive una compagnia detenuta nella sezione femminile del carcere di vigevano
Caro Riccardo
Anche a nome di tutte le detenute del carcere di vigevano ti scrivo per informarsi di un grave fatto accaduto nella sezione femminile del carcere di vigevano
Io con le mie compagne siamo state testimoni di un vero e proprio pestaggio a danno di una ragazza detenuta
La ragione del pestaggio il fatto che la ragazza chiedeva di potere presenziare alla sua udienza ovvero pretendeva un suo diritto
Morale sono arrivati gli agenti ovvero una squadretta di uomini che l'hanno picchiata e pestata di botte
è stato uno spettacolo ignobile ed indegno
Come si può picchiare una donna così selvaggiamente
Riccardo aiutaci a far conoscere quello che avviene qui dentro nel carcere di vigevano firmato le detenute della sezione femminile del carcere di vigevano
è questo è un fatto gravissimo noi certo non non lo facciamo qua da radio carcere ma lo
Vallo lo divulghiamo che una don detenuta venga picchiata è un fatto di per sé già grave che poi addirittura venga picchiata dalla squadretta di uomini insomma la dice tutta la dice tutta la dice tutta
Poi riceviamo la lettera non di una persona detenuta ma di un un familiare di una persona
Detenuta sono lettere che noi di radio carcere apprezziamo molto anche perché siamo convinti che i familiari delle persone detenute
Debbano un po'mobilitarci un po'di più insomma per protestare sul sul modo in cui i propri familiari vengono poi trattati in carcere noi
A Radio Carcere spesso riceviamo telefonate dei familiari vorremo
Ricevere ancora più telefonate di familiari di persone detenute che ci informano appunto su quello che succede in carcere su come vengono trattati i propri cari
Insomma ci scrive la signora Francesca Tibari la signora Francesca è la moglie di una persona detenuta nel carcere Secondigliano
E scrive nella sua lettera signora Francesca
Carolina sono la moglie di un detenuto che almeno sulla carta si trova nel centro clinico del carcere di Secondigliano vi scrivo perché mio marito affetto da h IW e ha bisogno di cure
Cure che purtroppo non gli vengono fatte nel carcere Secondigliano ed è questa la preoccupazione che operi mio marito ed è qui s'anche la mia denuncia
Persone malate di HIV come mio marito necessitano di cure specifiche e date costantemente sì non si mantiene la terapia la malattia avanza e poi non c'è più nulla da fare
Io so che a mio marito nel carceri Secondigliano non vengono date con regolarità lei medicine di cui ha bisogno e oggi temo il peggio
Inoltre scrive ancora la signora Francesca mio marito non è nel centro clinico del carcere di Secondigliano ma è rinchiuso in una sezione comune
In una cella comune insieme ad altri detenuti
Mio marito a malato di HIV è rinchiuso in una cella umida e fredda recarci in secondi Viano
Una cella dove anche il materasso il cuscino sono sempre bagnati tanto che mio marito è costretto a stare ventiquattro ore su ventiquattro vestito e con un cappello in testa
Mio marito
Come tutte le persone affette da questa malattia non possono stare in ambienti così perché sono costantemente a rischio di polmoniti
Rischio che purtroppo per il mio marito si è già verificato qualche mese fa infatti è stato colpito da broncopolmonite e costretto d'urgenza ricovero in ospedale
Questa è la realtà del carceri Secondigliano questa è la realtà di una persona malata di HIV e nonostante ciò nessuno fa nulla nessuno risponde alle mie legittime richieste di cura per mio marito
Questa è la storia di mio marito e queste sono le ingiustizie che Luís come tanti altri detenuti patiscono nel carcere di Secondigliano la ringrazio per l'attenzione Francesca
Signora io ringrazio lei per questa sua lettera e anzi la invito a scriverci ancora
E e a farci sapere quali sono le condizioni di suo in cui versa suo marito ricordiamo la signora Francesca la moglie di una persona detenuta nel carcere Secondigliano malata di HIV che viene
Ma non curate quindi maltrattata perché questa la conseguenza il carcere Secondigliano questa persona malata di HIV sulla carta dovrebbe sale del centro clinico e dovrebbe essere curato di fatto sa in una cella e non viene curato
Questa è una delle tante schizofrenia attraverso le quali poi si concretizza l'ingiustizia delle carceri italiane
Salutiamo l'abbiamo il tempo di leggere Filippo che ci scrive dal carcere di Venezia Filippo si trova per pochi giorni a Venezia ma poi dovrà tornare nel carcere di Rebibbia ora Filippo chiesto di poter rimanere nel carcere di Venezia ma nessuno gli risponde
Visto poi quante sovraffollata di Bibi a non vedere qual è il problema Filippo inoltre ci manda una copia del giornalino curato nel carcere di Venezia che si chiami il Giubileo e coordinato dal bravo don Antonio poi ci scrive Zoran dal carcere opera di Milano
Zoran si trova in carcere dopo un processo celebrato in contumacia ovvero in assenza dell'imputato ora c'è stata una modifica delle norme sull'impugnazione delle sentenze emesse in contumacia ed Zoran
Chiede
Se può presentare una nuova istanza sì Zoran teoricamente poi presentare una nuova istanza ma come abbiamo già detto più volte
A Radio Carcere questa modifica
Apprestata dal ministro della Giustizia Roberto Castelli a noi sembra abbastanza inutile cosa voglio dire che rispetto al passato è una modifica che cambia poco la sostanza
Forse in Italia si confonde un pochino troppo la politica con la pubblicità che si vede sui giornali mi Zoran rifare pure l'istanza però insomma non ci contare più di tanto Maurizio dal carcere Marassi di Genova sullo salutiamo Maurizio ci manda
Un articolo pubblicato sul quotidiano il Secolo decimo nono articolo dedicato proprio alla situazione delle carceri in Liguria pensate che solo al Marassi carcere Marassi di Genova
Ci dovrebbero essere quattrocentosessanta detenuti invece ce ne sono più di settecento ventidue insomma veramente quasi il doppio e poi salutiamo Mauro che si scrive dal carcere di Lecce Mauro è gravemente malato
è paralizzato e aspetta che gli venga concesso un differimento della pena per motivi di salute
Bene questo puntella il carcere finisce qui vi ricordiamo i recapiti dove poter contattare radio carcere innanzitutto il numero di telefono zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno e poi l'indirizzo di posta elettronica radio carcere tutto piccola attaccato chiocciola radio radicale punto it
Alle persone detenute ricordiamo invece l'indirizzo di rinviare le loro lettere questo l'indirizzo scrivete
Radio radicale rubrica radio carcere via Principe Amedeo V due
Zero zero uno otto cinque Roma
Dunque grazie a Piero Scaldaferri per la preziosa assistenza in regia grazie
Alle persone libere che anche questa sera hanno avuto il senso di responsabilità di ascoltare radio radicale radio carcere e grazie a tutte le persone detenute che sono i primi testimoni della illegalità che vige nelle carceri italiane
Ecco a quelle persone detenute che anche questa sera hanno acceso una radio per ascoltare una voce la loro voce la voce di Radio Carcere a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Alla popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Noi italiani la corte d'appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile mille novecento