"L'Islam in Europa. Riflessioni di un Imam italiano" - presentazione del libro di Yahya Sergio Yahe Pallavicini (Ed. Il Saggiatore), organizzato dall'Università degli Studi Parthenope di Napoli (presso Villa Doria D'Angri, via Petrarca 80)

Accomodarsi purtroppo queste la sala più grande che noi abbiamo in questa splendida questo splendido complesso di Santa Dorotea
Signor presidente
Io nome della Università Parthenope
La la ringrazio per essere qui e le do il benvenuto
In questa nostra università nella sede più bella
Università Parthenope
Che e anche uno dei posti più rappresentative più deliziosi della nostra città
Ed è la prima volta che viene all'Università Parthenope
Del sonno per questo particolarmente grati per essere qui la sua presenza naturalmente ci inorgoglisce
E ci stimola anche a migliorare le nostre attività di ricerca
Di formazione per i giovani nella consapevolezza che le più alta espressione delle istituzioni del nostro Paese ci sono vicini
Nostra città sacri a molto
Film che la sua persona e quindi qui io credo che nonostante sia la prima volta in qualche modo posso dire che siamo tra persone da persone che s'intendono io sono convinto che questa non è
L'ultima volta che gli avvocati
Anzi se se bisogna per la propria istituzione
Va be'vantaggio dalle circostanze io lo faccio subito e la invito ad essere qui alla prossima inaugurazione dell'anno accademico così
Approfitto in un certo senso sempre ripeto per la nostra università a rivolgerle questo infinito sapendo che così esco fuori può dai canoni
Dal cerimoniale e in un certo senso facciale violenza perché penso che sia difficile da cittadino alla docente ridotto questa pubblica d'altra parte
Come vede siamo proprio al di fuori del cerimoniale io stesso non avevo pensato tenuto spontaneamente e le cose spontanee sono le cose più sinceri le più avvertite
D'altra parte noi continuiamo nelle inaugurazione d'anno accademico una nostra tradizione l'anno scorso è venuto il Ministro anzi anzi quest'anno in corso accademico in corso abbiamo avuto all'inaugurazione il ministro Buttiglione che è stato in effetti presente con la sua grande cultura con la sua grande competenza
Ed è stato per noi un anno fortunato perché in effetti dal nostro anno accademico è un anno accademico particolarmente significativo per il progresso della nostra università e dei nostri siti il ministro Buttiglione invece efficacia in questa università
Voglio raccontare soltanto un annetto torpore dopo smetto subito
Adesso non utilizzerò più questa mia posizione per per trarne qualche vantaggio
Una quindicina di giorni fa una ventina di giorni fa non avevamo qui un convegno internazionale
Erano i rappresentanti di tutte e i dottorati di ricerca delle università della dottorati circa in materia economico aziendale dell'Europa questa è la sede il coordinamento dei dottorati
Economica aziendale appunto in Europa prima sede stabile e ministro Buttiglione per sua insomma per la sua funzione era presente a Napoli e io lo invitai a venire qui e devo dire che il ministro Buttiglione venne e parlo
Da grande e scienziato a questo questo convegno a questi grandi diciamo cultori di della cultura economica aziendale in Europa e devo dire che come Paese eppure come meglio nostra università facendo veramente un figurone perché parlo alla con grande competenza
Di essendo egli filosofo anche di materia economica aziendale cioè la cultura d'impresa
Dove questa mattina abbiamo un motivo particolare per essere qui e cioè di parlare dell'Islam in Europa secondo un tracciato che è stato svolto in un testo che ormai molto noto e che ha la prefazione del ministro Buttiglione
Noi siamo molto interessati come università acquista diciamo a questo tipo di di di approfondimenti
La nostra università è stata la prima in Italia ad avere un corso di laurea in commercio internazionale mercati valutari accanto a grande a discipline come Scienze nautiche cioè tutte discipline che per loro natura riguardano diciamo il mondo nel suo complesso sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista sociale l'approccio che abbiamo inteso sempre dare alla studio dell'economia per i nostri studenti appunto è un approccio di tipo globale
Noi siamo consapevoli che in effetti la variabile culturale è fondamentale per qualsiasi tipo di approfondimento culturale sia in senso tecnico sia in senso economico aziendale
Questo è in effetti quello che permea l'attività culturale della nostra università i nostri studenti sono abituati a ragionare in questi termini
Per cui in effetti quest'approfondimento di questa mattina sta a significare appunto un momento particolare di approfondimento di quello che è un percorso che in questa università viene seguito in tutte le discipline siano esse come dicevo scientifiche tecnologiche sia dal punto di vista delle scienze sociali e più in particolare delle scienze economiche
Ecco perché siamo particolarmente interessati e siamo grati per chi ha voluto partecipare e siamo ancora più grati al presidente Casini che ha voluto essere questa mattina con lui qui vi ringrazio molto ancora
Buongiorno a tutti io ringrazio il lettore Ferrara per l'ospitalità presento gli ospiti anche quelli che non hanno bisogno di presentazione il presidente la Camera festeggiando Casini il ministro le politiche comunitarie Rocco Buttiglione
Padre Paolo Gamberini gesuita professore di Teologia dogmatica presso la Facoltà teologica dell'Italia meridionale e l'autore del libro Yahya Pallavicini autore libro Islam in Europa
Di Ettore Ferrara detto appunto che del tribunale prefazione del libro è stata scritta al ministro Buttiglione ce n'è anche un'altra persona assente Amos Luzzatto e non è un caso presidente dell'Unione delle comunità ebraiche che scrive nella prefazione
Questo libro attribuisce un compito inedito affascinante cosiddetti musulmani europei quello di operare come un ponte ideale per collegate fra di loro religioni e culture diverse ma topograficamente vicine
Ministro Buttiglione questo ponte a che punto è la costruzione di questo ponte
Siamo all'inizio devo dire che nell'immaginario collettivo europeo e nordamericano adesso più dell'immagine del ponte c'è l'immagine dello scontro
Dal libro famoso diciamo Nanto intanto lo scontro delle civiltà che è un libro per certi aspetti profetico
Per i e che insegna una grande verità la storia dell'uomo non è fatta soltanto dagli scambi economici è fatta dalla cultura
Dal modo in cui l'uomo comprende se stesso dalle grandi religioni per cui non è vero quello che diceva Francis Fukuyama ecco nel libro la fine della storia che è finita la dialettica capitalismo marxismo è finita la storia la storia continua
Continua come rapporto fra civilizzazioni e religioni
E lo scontro l'unico modo di rapportarsi io credo che questo libro certi dirà c'era un altro messaggio lo scontro è possibile io sono contraria di Renis miti fa finta che non c'è il pericolo d'uno scontro di civilizzazioni
C'è il pericolo vero uno scontro di civilizzazioni ma c'è un altro cammino che il cammino del piano
Per percorrere il cammino del dialogo dobbiamo imparare a conoscerci gli uni con gli altri
E io diffido di quello che dice per esempio il mio amico Gianni Baget Bozzo quando identifica un'essenza dell'Islam impermeabile ai diritti umani alle modernità io non credo che esista un'essenza così io penso che l'Islam sia un grande fenomeno storico un grande fiume che porta come tutti i grandi fiumi acqua pura e anche detriti e acque reflue acque di scarico ma possiamo dire che non avviene così anche con il cristianesimo
Quante correnti devianti hanno attraversato la storia del cristianesimo e lo sforzo per evitare che le deviazioni conducano a chi Rimini contro l'uomo e lo sforzo continuo anche l'astro del cristianesimo
Io credo che dobbiamo indicare chiaramente il nemico il nemico è un integralismo islamico
Che nasce negli anni Trenta con i fratelli musulmani con Al Banna continua negli anni Cinquanta con Said c.t. collaudati nella nell'ambito pachistano con Alice agli atti nell'ambito uscita
E che e la traduzione in chiave religiosa di che cosa del fascismo e del nazismo negli anni trenta e quaranta il mondo arabo
Oppresso dagli inglesi guarda chi all'Italia e la Germania Mussolini e Hitler sono autori molto popolari che li ritroviamo in tutte le dottrine politiche di quei paesi che guidano fino a Nasser poi in Italia la sera è stato un po'ironizzato come una specie di uomo di sinistra ma la ideologia che ha vi stava dietro aveva altre caratteristiche
Questo integralismo Hillary traduzione in chiave religiosa del nazionalismo esasperato dell'antisemitismo e così via e tutto l'Islam no è una parte dell'Islam non sappiamo quanto grande perché l'Islam in questo momento è indeciso deve scegliere la sua strada ma c'è un altro Islam che è stato fino a ieri l'Islam delle masse forse domani continuerà ad essere l'Islam delle masse
è un Islam fatto d'una grande tradizione di santi in marabù
Di sapienza
Religiosa
Di culto i dervisci che ha nei Sufi
Il suo punto massimo di concentrazione
Continuerà questo isomero che mai un Islam cattolico perché l'Islam nuovo evita un protestante che protesta contro questo vecchio di San non lo sappiamo è tempo di decisione è tempo di scelte ma il dialogo nostro con quella parte dell'Islam che io credo sia ampiamente maggioritaria anche se inconsapevole in larga misura
Il dialogo con questo Islam e l'alternativa allo scontro delle civilizzazioni
Questo è la sfida io vedo che in Italia oggi di queste cose si parla molto con scarsa conoscenza dei fatti
C'è chi ci presenta un Islam che non costituisce un pericolo non è vero c'è un pericolo e c'è chi ci presenta un Islam che necessariamente solo pericolo no
Vorrei ricordare un verso di un grande poeta tedesco di nel nel dove cresce il pericolo lì aumenta anche la speranza proprio la crescita del pericolo rende oggi possibile necessario un dialogo più intenso da cui può nascere una più grande ricchezza vorrei concludere è una cosa che amano fare tutti i professori citando me stesso in una conferenza alla Università di Baghdad qualche anno fa io parlavo
Sulla esempio di Giorgio la Pira delle religioni figlio di Abramo
Parlare di Abramo assenso per noi per i musulmani e per gli ebrei e per nessun altro al mondo
E i mi domandavo quale fosse il senso del centro della vicenda di Abramo il sacrificio di Isacco voi ricordate Dio chiede ad Abramo il sacrificio di suo figlio Isacco chiede il sangue di Sacco per noi sembra una cosa scandalosa come Dio chiede il sangue del figlio di Abramo
Per Abramo probabilmente non era fatto uno scandalo per una cosa normale tutti gli Dei chiedeva del sangue del figlio dei figli il sacrificio del primogenito era una pratica largamente diffusa qual è l'insegnamento di della storia di Abramo d'Isacco
Potremmo una volta prima di diventare Papa Karol Wojtyla lo spiegava così se qualcuno viene da voi e dice sono un angelo del Signore e vi chiedo il sangue di vostro figlio non credette di non sono io che lo mando dice il Signore
è la fine dei sacrifici come traendo le conseguenze molti anni dopo Sant'Ireneo da leone diceva che la gloria di Dio perché l'uomo viva non il sangue dell'uomo
Chiesto dagli dei chiesto dalle ideologie in nome di ideali magari belli la patria
La la la giustizia da tutti a sociale il riscatto della classe oppresse non il sangue dell'uomo ma che l'uomo viva questo il terno delle religioni che si richiamano ad Abramo
Su questo perno noi possiamo costruire nel Mediterraneo il futuro di pace in questo secolo sapendo che la minaccia della guerra e reale e proprio per questo l'impegno per la pace deve essere tanto più
Ringraziamo linea c'è un ministro Buttiglione anche per l'autocitazione
Misto ha parlato molto di dialogo interreligioso di un po'il tema di questo incontro di oggi io il presidente Casini è stato a Mosca dove ha incontrato Patriarca Alessio secondo qui diciamo una una dimostrazione di quello che che diciamo ci racconta come è stato questo incontro coi affrontiamo anche l'argomento di oggi
Anzitutto vorrei rispondere al lettore
Perché mi ha invitato per l'anno accademico e devo dire che la mia prima reazione è stata quella di S. di dare una risposta positiva poi quando mi ha detto che l'anno passato era venuto Buttiglione mi sono preoccupato perché come V
E sapete
Noi uomini politici siamo un po'vanitosi allora mettere a confronto la mia scarsa cultura con quella del professor Buttiglione
Mi sembrava rischiosa per le istituzioni che rappresenta allora adesso devo pensarci perfette si è rovinato aveva partite era partito bene come
No a parte a parte le battute e che mi consentono di inserirmi in modo informale nel clima di oggi vorrei ringraziare rettore dell'università Parthenope
Per avermi invitato qui oggi e anche per darmi l'occasione di conoscere questa meravigliosa
Struttura
Saluto l'Imam Pallavicini
E Rocco Buttiglione
Debbo dire che vorrei anche cogliere l'occasione di oggi
Per rivolgere al ministro Buttiglione un apprezzamento molto sentito delle istituzioni per il modo con cui con grande intelligenza si è impegnato in questi anni su questi temi del dialogo interreligioso
Io credo che la sua esperienza dimostra che cultura e politica non sono su due piani diversi
Si possono integrare si debbono incontrare e che la cultura è la premessa indispensabile anche per trovare delle soluzioni politica
E non c'è dubbio che oggi il tema del dialogo interreligioso sia una grande questione politica che può essere risolta anche con un profondo dialogo interculturale tra diverse espressioni
Della società e del mondo globalizzato in cui noi viviamo
Direttore Orfeo ha fatto riferimento all'incontro che ieri ho avuto io sono anch'io assertore come ministro Buttiglione del dialogo interreligioso credo che a maggior ragione ci debba essere un dialogo
Tra il nelle grandi religioni laddove vi sono stati divaricazioni
Che la storia creato e che ancora non si sono rimarginate
E io debbo dire che il patriarca Alessio secondo ieri mi ha suscitato una grande emozione
Una grandissima è positiva impressione questo sforzo che si sta cercando di continuare intensamente di dialogo con la Chiesa cattolica è per noi cristiani fondamentale
Basta pensare che il ceppo
è un ceppo unitario e patriarca non a caso mi ha ricordato la devozione che loro hanno per San Nicola di Bari
E il
Intenso colloquio che esiste anche
Con tante diocesi italiani
Ma vorrei fermarmi un attimo sull'autore del libro L'Islam in Europa di cui oggi discutiamo
Perché questa testimonianza importante
Ci consente di valutare con gli occhi di un Musulmano europeo i canali attraverso cui passano oggi le prospettive di comunicazione tra il mondo islamico e i cittadini dell'Europa riunificata
Interpreti di valori originari su cui è nata e si è sviluppata la cultura occidentale
è giusto ricordare come ha fatto Rocco i rapporti de tra Islam e Occidente attraversati anche da tensioni e incomprensione
Soprattutto la situazione in Iraq ci sta offrendo testimonianze drammatiche dei rischi cui questo rapporto forte di secoli di storia si trova esposto al giorno d'oggi
In realtà proprio quel contesto lacerato impone ai costruttori di pace che si riconoscono in quella civiltà di non lasciare intentato alcuno sforzo nel tenere vivo quel rapporto
Che merita anzi di essere sostenute arricchito con argomenti nuovi e più avanzati
Mi sembra importante fissare dei punti fermi
Per evitare che alcune verità in sei apparentemente banali finiscano per essere travolti da reazioni emotivi
Dettate dalla cronaca drammatica difatti a cui assistiamo con sgomento e anche con incredulità
C'è in primo luogo la necessità assoluta di riconoscere senza condizioni gli errori commessi
Penso alle vergognose immagini delle orribili torture inflitte ai prigionieri iracheni che continuano a passare davanti ai nostri occhi in una sequenza di abominio che sembra non avere termine
Su questo aspetto c'è bisogno della massima chiarezza
Siamo di fronte ad atti che contraddicono in radice i valori fondanti della civiltà democratica occidentale
Come la dignità della persona umana e i diritti in cui essa si esprime chi se n'è reso responsabile deve essere punito severamente e tempestivamente
Ma c'è anche un altro punto indecisi Ivo occorre evitare di interpretare gli avvenimenti in Iraq tragici come simbolo d'una frattura fra civiltà già pienamente operante non è così lo scontro in atto non è con la cultura islamica ma col terrorismo e con coloro che ne promuovano emergevano dalla follia
Guai a pensare che ci siamo in presenza d'uno scontro tra religioni e mondi sia amo impegnati in una lotta contro il terrorismo
Il nemico è il terrorismo
Don la diversità religiosa
Per questo ho aderito volentieri all'invito di oggi perché con il suo libro L'Imam Pallavicini ci mette in contatto con la realtà dei tanti musulmani moderati
Che nel nostro Paese in Europa credono al dialogo come ci crediamo noi sono disposti a promuoverlo negli ambiti più qualificanti della società civile ad esempio scuole università
L'idea di fondo che anima il volume rappresenta a mio avviso una verità indiscutibile
Perché tra Europa e Islam Possa incardinarsi un dialogo realmente proficuo è necessario che ci conosciamo meglio
è un ragionamento che presuppone und reciproco impegno
Noi dobbiamo superare i pregiudizi e gli stereotipi con cui spesso l'Europa prigioniera di un'insidiosa pigrizia intellettuale tende a guardare al mondo indulti musulmane
L'Imam Pallavicini ci invita invece e io credo che abbia ragione allora arrestarci agli aspetti esteriori del culto
A metterci in comunicazione con la spiritualità profonda del messaggio religioso dell'Islam ad apprezzare in tutta la sua ricchezza i contributi chiesto assicurato nei secoli al processo della civiltà umana
Sono dati importanti
Di cui è bene non perdere consapevolezza anche a fronte degli eccessi materialisti cit nei quali la società occidentale rischia talvolta di impoverire se spesso
Ecco dunque il cammino rischiarato dalla forza del dialogo interreligioso
Uno strumento straordinario a cui Santo Padre Giovanni Paolo secondo ci ha richiamato più volte
Ricordiamo con emozione Assisi nel mille novecentottantasei
Il suo alto insegnamento c'ha del resto confortato anche domenica scorsa
In occasione del centenario della fondazione della sinagoga di Roma quando il Santo Padre incoraggiato ebrei cristiani musulmani a pregare insieme il Comune di io diciamo
Ed è stato sicuramente un elemento di grande importanza
Che quel giorno ad ascoltare le parole del Papa accanto alla comunità ebraica di Roma ci fossero personalità del mondo musulmano che hanno dimostrato con un gesto concreto una volontà di dialogo e di pace
Dunque lo spirito di Assisi
Spirito di Assisi
Che
Priva di ogni argomento coloro che ritengono di alimentare odio e contrapposizione nel nome di un credo religioso
A chi invoca la religione in questa aberrante prospettiva al dialogo interreligioso dimostra con evidenza che la religione non ha nulla a che fare con la violenza
Oltre la strada dell'incontro tra culture e religioni c'è però un altro grande tema su cui ci di cui ci parla l'autore
Il terreno dei diritti umani e della democrazia
Non è solo l'Europa
Chi ha la prerogativa della democrazia e dei diritti dell'uomo
La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ce lo dimostra con chiarezza
Tutti sappiamo che non esiste un monopolio della democrazia e che essa costituisce in ogni tempo e luogo il traguardo d'un azione lunga e paziente
La sfida della democrazia per l'Islam
Deve dunque essere vinta principalmente all'interno della stessa cultura Islam
In alcuni Paesi di tradizione musulmana mi sembra si stia diffondendo una consapevolezza
Quella cioè di dover avviare una riflessione serene aperta sulle risposte che quella cultura può dare nel nostro presente a fronte dell'evoluzione vorticoso che negli ultimi anni hanno registrato storia Società costume
Il tutto ovviamente senza tradire le proprie radici era propedeutica
La sfida per i singoli Paesi europei che intendono dialogare seriamente con i musulmani sta allora nell'assecondare e sostenere questo processo
Tenendo sempre ben presente che esso richiede tempi modi logiche proprie di una specifica identità culturale di una tradizione di una fede
Vorrei concludere in questo senso guardando a ciò che accade in Italia
Nel nostro Paese come credo lo stesso Imam Pallavicini possa confermare la comunità mussulmana costituisce parte importante di un'intera esperienza significativa di integrazione molti musulmani vivono in Italia e sono ormai i cittadini italiani
E si condividono dunque diritti e doveri in cui si sostanzia la cittadinanza democratica in cui essi hanno trovato un riferimento identitario compatibile con la propria cultura
Le recenti iniziative legislative sul riconoscimento del diritto di voto amministrativo agli emigrati danno ragione del carattere fortemente evolutivo dell'integrazione anche delle numerose comunità islamica
Certo molta strada ma ancora percorso
Bisogna ad esempio che le comunità islamiche presenti in Italia compiere uno sforzo ancora più intenso di quello sin da oggi dimostrato nell'isolare i predicatori del fanatismo religioso nel privare di ogni spazio di azione le frange terroristiche che cercano di infiltrarsi in quelle comunità
Ma alcune indicazioni positive il caso italiano oppure con i suoi limiti e i problemi lo rivela
Integrazione significa soprattutto imparare a comprendersi più a fondo
è un cammino lungo non sempre agevole in cui si esercita rispetto reciproco e l'attitudine all'ascolto della diversità
Ma è un cammino
Che noi oggi intraprendiamo non a caso in università che tutti dobbiamo intraprendere se abbiamo veramente intenzione di lasciare ai nostri figli un mondo in cui giustizia
Libertà e pace siano un patrimonio indivisibile e a disposizione di tutti
Ringraziamo il presidente Casini che ha fatto riferimento ad Assisi ha fatto riferimento a sinagoga però mi corre l'obbligo ricordare che il Presidente Pallavicini qui in prima fila era presente
In sinagoga magari dopo facendo c'è un piccolo cambio di programma sentire una brevissima testimonianza alla fine ed è subito la parola alla al l'autore del libro L'Imam Pallavicini riflessioni di un Imam italiano il sottotitolo
Presidente Casini di da molti riconoscimenti ma richiede anche uno sforzo in avanti siete pronti
Il Maniero Marching In nome di Dio il Clemente e il misericordioso
Questa una formula che contraddistingue tutte le sure le parti della rivelazione islamica del Sacro Corano
Ed effetti la stessa
La riconoscimento di quel Dio unico al quale anche sua Santità il Papa Giovanni Paolo secondo ha fatto più volte riferimento nel richiamare i propri fedeli e oserei dire tutti fedeli noi stessi come musulmani ci siamo sentiti giustamente e provvidenzialmente richiamati a questo riconoscimento nel Dio unico esplicitato dalla massima autorità
Del Cristianesimo cattolico
Ebbene la risposta
Al dottor Orfeo e indiciamo alla siamo pronti se Dio lo vuole siamo pronti
Lo dico con una certa emozione
Perché come come Imam rischio di fare una predicano oggi è non è venerdì per cui non annoierò i presenti ma siamo pronti per vari motivi siamo pronti forse perché è un dovere
è un dovere di ringraziamento e di riconoscimento ad una funzione che forse da anni da quando nell'ottantasei il nostro presidente andò ad Assisi cercò di promuovere soprattutto nell'ambito interreligioso
Ma io mi permetto di affiancarmi alla funzione istituzionale del presidente Casini
Nel cercare effetti proprio di dire che alla luce o sulla base di questo riconoscimento reciproco nel rispetto delle diversità
Del Dio unico tra fratelli
Del comune patriarca Abramo noi oggi dobbiamo come COREIS
Come comunità religiosa islamica italiana assumerci una responsabilità di carattere politico
Cioè garantire quella visibilità e quella responsabilità civile di un impegno che possa garantire a tutti i musulmani in Italia una dignità è una pratica del culto nel rispetto dell'ordinamento giuridico dello Stato e nel rispetto e nella integrazione di quei valori culturali e religiosi comuni
E praticati ed espressi dalle altre comunità religiose
Mi corre l'obbligo per fare una breve parentesi ringraziare il magnifico rettore Ferrara mentre
Mi faceva visitare questo splendido posto in questa splendida città
Devo dire che all'ingresso di quel salone che dà su questo immenso mare
C'è una scritta molto significativa a mio modo di vedere perché introduce o commemora il fatto che in quella stessa sala una sala adiacente a questa il compositore Richard Wagner
Scrisse alcune parti di una delle sue opere più famose il Parsifal
E loro mi permetterete dai mamma non possono venire meno alla mia funzione religiosa oltre che di quella di responsabilità politica
E proprio l'esempio del Parsifal
Che forse i membri della COREIS cercano di garantire e questa ricerca del Graal e questa ricerca della conoscenza potremmo dire secondo la tradizione islamica che deve accomunare i fedeli mussulmani
Tra di loro e i fedeli mussulmani con le altri fedeli cristiani ed ebrei
E deve accomunare in una responsabilità comune di doveri di una cittadinanza anche per quanto riguarda lo sviluppo della società contemporanea
Questa è la dimensione effetti dove di dove si integrano armoniosamente naturalmente le dimensioni di una fede nel rispetto e nella conoscere nella ricerca della conoscenza
E dove oso dire senza mitizzare dimensioni nostalgiche si possa essere accomunati da una comune cavalleria nel senso di una nobiltà di uomini e donne
Anche mussulmani che sappiano effetti concorrere insieme ai Cavalieri dell'epoca dei Templari o ai Cavalieri del ebraismo cabalista
Sappiano concorre a qualificare i rapporti tra di loro
Per contribuire in una comune fede allo sviluppo di una società che posso ancora dare visibilità ad una dimensione religiosa vissuta con dignità onore trasparenza irresponsabilità
E allora per concludere forse va ben al di là di quelle che possono essere lei a riflessioni di Uni Imam italiano
Le responsabilità che
Io
Posso cercare di condividere con gli altri membri
Con gli altri migliaia di musulmani italiani
E con lui e con gli altri migliaia di musulmani in Italia che con Pinciano a sostenere e a cercare di seguire la prospettiva nella quale la COREIS la comunità religiosa islamica italiana cerca di promuovere una visibilità ecumenica come dice Magdi Allam di una dimensione che naturalmente religiosa anche in Italia e qualche cosa che in effetti può contribuire a quella crescita anche di quei musulmani di origine immigratoria che possono sentirsi
Degni cittadini italiani e detentori di
Maggiori cultura allo stesso tempo della cultura del loro paese di origine e della cultura del loro paese di azione
Senza confondere la dimensione multiculturale giustamente rivendicata da Galli della Loggia con quella di una dimensione della fede
Che possa effettivamente trovare la sua naturale corrispondenza senza eccessi di militanza eversiva o oso dire e qui credo che il ministro Buttiglione
Mi sono mi continuerà a sostenere perché ci accomuna questa dimensione proprio di dare alla fede la sua dimensioni di dignità e evitare che la fede possa non soltanto essere strumentalizzata dai terroristi ma anche
Preclusa della sua possibilità di essere manifestata
In un laicismo esasperato che diano infetti viale alle correnti della secolarizzazione atte a più radicale la sua esclusiva possibilità di manifestazione
Forse quello che si tratta di fare all'interno della nostra comunità islamica e lo chiediamo come sostegno alle nostre istituzioni italiane e quello di veramente cercare di garantire questa via mediana
Che ha citato nel Sacro Corano
Per cercare non di trovare una moderazione nel senso puerile del termine ma una moderazione che possa veramente dare il senso vissuto e concreto il libro vuole in qualche modo essa ne è una testimonianza
Di una moderazione qualificata tra gli eccessi tra gli estremi tra gli esclusivi semi che sono in effetti come ben dice il ministro Buttiglione
La parte malata
Della società che vuole provocare conflitti e scontri questo è contrario al dialogo e questo è quello per cui noi ci batteremo intellettualmente
Senza prestarci come Imam a nessuna strumentalizzazione e cercando come COREIS
Orrori chiedendo all'attuale non come COREIS come ha forzato il ministro mi permetto di farlo anche Dio alle istituzioni del nostro Stato il sostegno perché distante possano
Essere rappresentato è sostenuto nella sua più naturale dignità ricordo per questioni più di carattere giuridico che la corresse l'unica non a caso che a seguito delle procedure
Di richiesta di riconoscimento giuridico come ente morale nessun'altra organizzazione
Ha fatto questa stessa richiesta nessun'altra organizzazione se non la COREIS ha ottenuto il parere favorevole del ministero degli Interni
Nessun altro tentazione se non la COREIS ha ottenuto dopo il parere favorevole del ministero degli Interni quello anche del consiglio di stato
E adesso il governo dovrà alla luce di questi pareri favorevoli presentare al Capo dello Stato
La possibilità che in effetti la COREIS Possa essere un ente giuridico un ente morale per il culto islamico d'Italia che non faccia gli interessi propri
Ma faccia gli interessi diffusi di tutti i musulmani in Italia secondo un modello o un esempio di trasparenza e di legittimità con le quali le istituzioni possono rapportarsi
Seriamente io vi ringrazio molto era presto
Riversiamo Iman Pallavicini
E arriviamo al nostro padre Gamberini visto che prendeva appunti come presidente Casini parlano di diritti umani democrazia la politica si sta impegnando e si impegnerà e la Chiesa
Cardinale Martini in un recente convegno ha parlato della Bibbia come il libro del futuro dice però perché la Bibbia possedesse
Dico il futuro ci vogliono alcune condizioni su come condizioni la prime un dialogo fraterno coraggioso intelligente con l'Islam
Va e a ringrazio presidente Casini
Ferrara
Buttiglione
è interessante a che oggi a facevo memoria ancora di quello che ieri è stato un grande Papa papa Gregorio settimo
Che la così si rivolgeva all'emiro ha fama di dannarsi due noi crediamo e confessiamo un solo Dio
Anche se in modo diverso e quotidianamente lo diamo le Veneri amo Luís come creatore dei mondi è sovrano di questo mondo
Per farci capire come già dal secolo undicesimo il dialogo fa parte della fede cristiana fa parte dell'apertura appunto cattolica
Ma certamente Pera arrivare a riconoscere Lisle amo come un'esperienza autentica di Dio o come Nostra Aetate Giovanni Paolo secondo più volte ha ripetuto c'è voluto del tempo
Basta ricordare i momenti che sono stati citati prima di scontro
Ho nell'ottavo secolo quando L'Unità del Mediterraneo si è infranta tra occidente cristiano e il sud del Mediterraneo appunto sotto la presenza islamica
Mille quattrocentocinquantatré la caduta di Costantinopoli
E poi a Lepanto e nel mille seicentottantatré la battaglia di Vienna
Date queste che hanno segnato certamente la storia ha dell'impatto lo scontro tra Islam e al cattolicesimo però ci sono stati anche dei momenti più pacifici
Vorrei ricordare quello appunto del rapporto tra Islam e cattolicesimo nel Medioevo
Sicilia la Spagna e ha l'esperienza che è durata per moltissimi anni negli ultimi cinquecento anni Bosnia Erzegovina e Kosovo bene quindi è stato possibile nel passato una convivenza tra ebrei e cristiani e musulmani
E credo che oggigiorno si parla tanto di riscoprire le radici
Cristiane dell'Europa voglia dire di fatto andare a questa storia
Che fa parte a delle nostre radici
Attualmente in Italia vi sono secondo le varie statistiche però seicento mila musulmani
E questa cifra rappresenta il trentacinque punto quattro per cento dell'insieme della popolazione immigrata costituita di circa due milioni parlo di quegli ufficiali
E l'Islam costituisce ormai in Italia è la seconda religione d'Italia dove i cattolici e molto prima dei protestanti e degli evangelici
Dato che si parlava di Martini e essendo gesuite non voglio Kirara quel mulino a parlo di un altro cardinale di Biffi
A il quale disse lapidariamente o l'Europa ridiventa era cristiane o diventerà musulmana
E mettendo il dito sulla piaga la cosiddetta cultura del niente lo scetticismo liberale radicale
E secondo le parole sia di Ratzinger che a di Marcello Pera nel suo discorso il relativismo appunto ritardi non riuscirà a contrastare l'assalto ideologico dell'Islam
Dunque è necessario riscoprire le radici cristiane dell'Europa e dell'Italia
Proporre fare un appunto
L'Islam in Italia non è monolitico
Da quello arabo nordafricana quello del Senegal
E la stessa presenza musulmana in Italia è diversamente organizzata abbiamo certamente la COREIS qui rappresentato però c'è la lega musulmana mondiale
Tanto per fare il presente qui a Napoli abbiamo due mosche l'una vestita dalla lega musulmana mondiale piazza Mercato ma c'è anche l'altro coi e che regola appunto la moschea di corso luci
Vario
è la presenza musulmana in Italia
Però è possibile realizzarne il futuro dell'Europa per la terza volta la convivenza all'interno delle singole comunità islamiche e anche la convivenza tra cristiani e Brad e musulmani
E credo che l'ingresso la Turchia in Europa accelera questo processo
E
Vorrei dare alcune linee piccole linee da buon Gesuita richiamare realismo e discernimento spirituale
Realismo
Riconosce la realtà complessa dell'ISMA e comprenderla secondo i suoi parametri e su questo caso credo che l'intesa con lo Stato italiano e l'inviolabilità della Calabria diritti dell'uomo la libertà di coscienza anche di cambiare religione sia necessario
Scegliere quindi di dialogare con l'Islam autentico come dice Giovanni Paolo secondo con l'Islam tollerante escludendo quello violento e fondamentalista
Discernimento spirituale
Su base etica la prima secondo la regolatoria delle grandi religione non fare agli altri quello che vorresti fatto che spesso e come ricordava lei marinus un intervento a le religioni hanno bisogno di un'autocritica
Sia all'interno del cattolicesimo Giovanni Paolo secondo più volte l'ha fatto ma credo che anche un'autocritica all'interno del mondo musulmano
Cioè bisogna anche di un discernimento su base spirituale contro Kathy
Cardinal Ratzinger nel suo intervento al Senato ha messo il dito sulla crisi spirituale dell'Europa
Bisogna riappropriarsi diceva Luís delle proprie radici della propria identità ma questo non in opposizione all'altro incontrando l'altro e richiamandomi al mistero centrale della fede cristiana è l'incarnazione
Direi così come Dio e divenuto altro da sé divenendo un uomo in virtù del suo essere Trinità
Così il cristiano cattoliche chiamato scoprirò ogni giorno la propria identità entrando nella pelle dell'altro vedere il mondo come l'altro vede è stato citato più volte Assisi e bene
Ad Assisi cara e poi ripreso nel discorso che Giovanni Paolo secondo dovete fare alla Curia romana forse per giustificarsi di fronte ai suoi confratelli cardinali per quello che aveva fatto così disse
Ogni preghiera autentica e mossa dallo Spirito Santo
E in una
Catechesi nel novantotto disse Giovanni Paolo secondo non di rado all'origine delle diverse religioni troviamo o dei fondatori che hanno realizzato con l'aiuto dello Spirito Santo una profonda esperienza religiosa
E lo stesso la ripreso Giovanni Paolo secondo nella sua visita la Moschea degli o maglia il sei maggio del due mila e uno
Ebbene credo che la chiesa in Italia
All'ascolto del magistero di Giovanni Paolo secondo ha capito che è importante far proprio l'esperienza spirituale anche dei nostri fratelli musulmani e in questo riscoprire la propria identità come cristiano
Un'identità non in opposizione ma una i denti
Dato che abbiamo davanti a noi cui il mare
A il tema del mare ben presente nei libri sacri delle grandi religioni sia nell'Antico del Nuovo Testamento e anche nel Corano e bene il mare è sempre stato un luogo di comunicazione
Ma il mare è stato anche il luogo dove si possano risvegliare il Leviatano i mostri marini
E allora invito qui la presenza musulmane qui la presenza cristiana cattolica di riascoltare la voce potente di Dio
Affinché non si riversino nel profondo del mar Mediterraneo il diafano del conflitto dell'intolleranza del sospetto
Facendo così riascoltando la potente Parola di Dio questo mare di minaccioso sarà pacificato il conflitto si trasformerà in comunicazione
Graziano ringraziano palle Gamberini per il suo contributo
A questo punto diciamo al moderatore colpevole conclusioni ma noi siamo siamo fuori
Dal dal programma io attorno per un attimo giornalista chiedo la cortesia al presidente che sia messo Buttiglione per i fotografi che me lo chiede di un'altra poi con la fine ringrazio direttore Ferrara per vi faccio i complimenti soprattutto per l'organizzazione di questo convegno e lascia lui le parole di saluto
Quando abbiamo avuto l'idea di discutere del libro di l'Islam in Europa
Avevamo piena consapevolezza dell'importanza che la variabile culturale può dare allo sviluppo può conferire allo sviluppo
Economico che nel nostro Paese nella pace e nella stabilità oggi e siamo ancora più convinti di questo
Abbiamo
Ma con profonda convinzione che le culture monolitiche sono destinate al fallimento
L'accettazione della diversità l'accettazione e la comprensione per gli altri rappresenta lo stimolo e la pur l'unica possibilità che ci possa essere uno sviluppo economico produttivo ma che ci possa essere uno sviluppo nell'socialità e nella pace io ringrazio tutti essere stati qui presenti naturalmente presidente Casini il ministro Buttiglione l'autore di questo pregevole libro le bellissime parole che ci ha detto padre Gamberini il diretto
Del mattino che ci ha voluto che ha voluto coordinare queste validato e naturalmente tutti voi che siete venuti qui questa mattina è una bellissima giornata oggi Napoli ci dà il meglio di sempre crei vivevano insieme è stato veramente un grande piacere
E
Queste libero che rappresenta un po'la nostra università Enzo seguito loro della nostra