Un'analisi della normativa costituzionale relativa alla concessione della grazia(art. 87 Cost.), alla luce delle ultime polemiche nate dall'opposizione manifestata dal Ministrodella Giustizia Roberto Castelli ad avviare il procedimento di grazia per Adriano Sofri

Ho come
La migliore dottrina costituzionalistica italiana
Che il potere di grazia rientra nei poteri presidenziali cioè non parliamo di poteri sovrani perché ormai i sovrani sono come dire il in un'altra giuridica ma diciamo dei poteri presidenziali che rientrano
Nella sfera dei poteri di garanzia del presidente della Repubblica cioè il Presidente della Repubblica
Può usare e
Determinati poteri per riequilibrare degli andamenti dell'ordinamento addirittura delle storture dell'ordinamento che si siano verificabile
E questo che cosa vuol dire poi nel caso concreto diciamo così del caso sono in tutto il mondo secondo me nel caso concreto noi abbiamo la vicenda che largamente nota tutta l'opinione pubblica cioè noi abbiamo una prassi
Sì una prassi
Che che costantemente mantenuta in periodo repubblicano e che in un certo senso o costringe questo potere presidenziale nei vincoli
Della proposta e della controfirma del ministro di grazia e giustizia è una paralisi una prassi che può essere cambiata e una prassi che certamente può essere cambiata ma lei diceva che
Gli istituti e di diciamo dall'ordinamento costituzionale vivono non solo di norme scritte ma dico loro di ripararsi vedi consuetudini costituzionali e cambiarle
Rappresenta sempre uno strappo e quindi
Si capisce come finora
La Presidenza della Repubblica non abbia ritenuto opportuno o fare questo operare questo strappo che come tutti gli strappi e possono avere conseguente che vanno al di là del Carso concreto questa è la prassi dal punto di vista dell'interpretazione costituzionale io ripeto o sono personalmente
Dalla parte di Paolo Barile rientro che il medico i due costituzionalisti che per primi e più ampiamente hanno o interpretato il
Potere di grazia come un potere presidenziale puro cioè un potere
Scenda dalla responsabilità governativa e che quindi e i riduca la controfirma ammesso che raccolto firme sia necessaria ad una pura controfirma
Viene si oppone normal controfirma di responsabilità insomma è un potere in capo al Capo dello Stato
La controfirma ministeriale controfirma governativa diciamo così un atto dovuto mi scusi la la terminologia un po'giornalistica e un atto dovuto nella misura in cui il ministro della giustizia
A testi e il presidente sì il
Li sta operando nell'ambito di un suo potere il ti presidenziale e questo mi pare
Vi sia come dire un una una specie una identificazione spesso ebbe la formula nell'atto dico questo perché
Quando la Costituzione parla di controfirma nel senso che il ministro linea Asso assume la responsabilità dell'auto presidenziale in evidente
Contraddizione con l'altro articolo della Costituzione che dice che la responsabilità ha ministeriale e riguarda solo gli atti provenienti dal dicastero del ministro proponente quindi e in questo caso nel caso in cui invece il potere di grazia sia del Presidente della Repubblica è del Presidente della Repubblica il dicastero di grazie giustizia non c'entra minimamente evidente la contraddizione fra una responsabilità che non esiste cioè io dico che anche una interpretazione letterale fra l'articolo ottantanove della Costituzione che parla appunto della controfirma e l'articolo sulla responsabilità dei ministri dice che queste responsabilità può essere legata solo ad atti che partano dai di Casperia
Cui ciascun ministro preposto di cui ciascun venisse titolare non già per atti che partono invece dal presidente della Repubblica senatore Manzella professor Manzella ci chiarisce un po'questa questione della responsabilità insomma
E della controfirma il ministro è dovuto deve fare deve controfirmare una un eventuale atto di grazia del Presidente della Repubblica
Ma vede la controfirma in base alla Costituzione legata ad un'assunzione di irresponsabilità ora si andiamo a vedere che cosa significa la responsabilità di un ministro
Stessa costituzione dice che la responsabilità di un ministro riguarda gli atti però vanno avanti dal suo dicastero nel momento e in cui l'atto non promana non provenga dalla ministero della giustizia ma provenga dalla Presidente della Repubblica
è logico che non possiamo parlare di responsabilità governative in senso proprio
Non è che la responsabilità che avrà il ministro Elio specie dire effettivamente questo a
Proviene dalla presidente della Repubblica nell'esercizio elimini delle sue funzioni mi scusi se l'interrompo quindi mi pare di capire se il Presidente della Repubblica facesse un atto di grazia e ministro guardasigilli o comunque un esponente del governo lo controfirma questo non significa una scelta politica di quel ministro del governo ecco se non ho capito male assolutamente in basse
A a diciamo alla la interpretazione costituzionalista
Più più accreditata naturalmente c'è sempre e l'ostacolo che abbiamo detto prima cioè l'ostacolo di una prassi costante
In età repubblicana e su questo ostacolo o si è rinnovo della delega anche ad una vera e lei ha usato un avverbio finora
Beh certo le prassi
E sono valide fino acché e vi è una a i una loro applicazione costante dal momento in cui questa applicazione non c'è più
Le prassi vengono modificate ma attenzione ho parlato anche di strappo chiarissima la ringraziamo rigatoni professore Andrea Manzella costituzionalista e senatore dei DS ma l'ascolto come sempre da Radio radicale