"Global - perché la globalizzazione ci fa bene" - presentazione del libro di Paolo Del Debbio (ed. Mondadori) L'autore sostiene nel volume che dalla globalizzazione non si torna indietro. Spetta alla politica, nazionale e internazionale, moltiplicarne i benefici e ridurne gli effetti negativi. Tutti i Paesi, a partire dai più poveri del mondo, potranno così trame vantaggio

Ho il compito difficile iniziare questa nostra discussione
Ringrazio ovviamente dell'opportunità che viene data
è molto molto utile la lettura di questo libro molto utile perché non dico di grandissima attualità innanzitutto
è un libro che pone interrogativi che dà risposte
è un libro molto argomentato il pieno di cifre piano didattico
è un libro sul quale
Su le cui considerazioni sulle cui riproposte conclusioni io lo anticipo subito concordo in buona parte su alcune questioni o penso di aver trovato delle sfumature negli approcci diversi diversi ma non assolutamente non opposti è un libro che cerca di affrontare dandogli una filologico
Quelli che io chiamerei le i tre tempi della globalizzazione le tre fasi della globalizzazione d'autore stesso lo pone così nello stesso capitolo introduttivo individua tre fasi della globalizzazione tre approcci diversi
Ho apprezzato molto di questo lavoro soprattutto la parte che ovviamente
Diciamo respinti tratta gli argomenti sui quali ho avuto più dimestichezza e più dimestichezza che sono gli argomenti legati ai commerci internazionale e quindi alla materia del rapporto tra globalizzazione globalizzazione dei mercati e soprattutto al ruolo del DAP riduttivo regia luogo dell'organizzazione che dovrebbe regolare e rendere più forte il commercio internazionale trovato molte considerazioni molto interessanti a partire dal fatto
Che quello che è successo successivamente all'undici settembre apportato ovviamente dei grandi cambiamenti nella situazione delle relazioni internazionali in campo commerciale
E soprattutto ha fatto sì che il vertice dito
Che si è svolto a novembre abbia dato delle possibilità dell'opportunità di rilancio dell'organizzazione del consiglio che mi consentono di legare una riflessione che mi è molto cara alle cose che Del Debbio dice su questo tema cioè al fatto
Che la risposta la globalizzazione non è meno occhio mai più Buttiglione
La risposta alla a alle sfide alle difficoltà anche alle storture che la globalizzazione impone nel campo dei commerci internazionali è innanzitutto da parecchio più forte
Da bionda beauty o che abbia più poteri non meno Poteri oggi c'è stata una discussione oggi in questi mesi dopo Seattle escono molti libri molti volumi che hanno come obiettivo quello di demolire da Buttiglione
Dal dubbio poco da essere demolite ve lo dico avendo avuto modo con un anno di conoscerlo da vicino da vecchio è un'organizzazione debole debolissima problema del Dow Jones il maestro di avere dei poteri
Le storture che nascono nel governo di commerci mondiali nascono proprio per la debolezza da il primo non per il fatto che da beauty ossia un quello che invece passato nella pubblicistica una specie di Morolo onnipotente
Che regola il modo la globalizzazione a favore delle multinazionali e a favore dei forti rispetto ai deboli il problema è la debolezza capi intimo e in questo io ho trovato delle pagine
Molto molto interessanti che condivido in modo molto molto forte che cosa vuol dire questo vuol dire che oggi la necessità di un riequilibrio tra Paesi
è più ricchi paesi più deboli del mondo è una necessità di riequilibrio che può essere fatta in tanti modi
A me sembra che una delle cose che Del Debbio dice sia giusta e cioè bisogna che i Paesi che devono svilupparsi siamo in grado di accogliere di recepire di vivere la globalizzazione allora ne traggono i benefici se hanno un atteggiamento invece difensivo nei confronti della globalizzazione ne vivono gli aspetti globalizzazione io parlo ovviamente di quella ce ne sono tanti e parlo di quella diciamo commerciale di quella dei mercati ne traggono finiscono per trarne invece soltanto gli aspetti negativi se questo è vero è anche vero che è necessario oggi guardare allo sviluppo
Dell'area del mondo ormai molto vasta
Appunto in via di sviluppo guardando a queste necessità di sviluppo in una logica diversa l'aiuto allo sviluppo la cooperazione allo sviluppo come stata vissuta negli anni nei decenni scorsi non è più sufficiente sicuramente vissuto delle storture anche e soprattutto
In Italia dal punto di vista istituzionale
La cooperazione allo sviluppo ha un ruolo importante ma di per sé con le sfide oggi più di mercati aperti mercati globale non è più sufficiente probabilmente il nuovo la nuova via dello sviluppo è quella dei commerci liberi
Può sembrare questa una struttura
è un ragionamento difficile da digerire io credo invece che lo sia
E mi domando
E pongo anche questioni mi domando per esempio è molto più utile che un Paese come l'Italia
O che l'Europa destini una certa parte del suo PIL
Alla cooperazione allo sviluppo cosa che è comunque utile qualche utile che l'Europa e l'Italia cambino la loro politica agricola comune presenti
Che è oggi il fattore di protezionismo spaventoso soprattutto per le merci dei paesi in via di sviluppo che non hanno accesso ai nostri mercati e finiscono quindi per avere quella quota di cooperazione allo sviluppo che l'Italia e l'Europa destina loro come una briciola rispetto invece a quanto di positivo per lo sviluppo della loro competitività dei loro prodotti nuove attività potrebbe essere cita una apertura dei mercati
Ovviamente regolata ma apertura dei mercati che garantisca la qualità
Ma come è possibile immaginare che l'Europa sia credibile nel parlare di sviluppo e di riequilibrio con questa politica agricola comune
Questa per esempio è una delle visto che parliamo di globalizzazione dei movimenti no-global è una delle contraddizioni più evidente di un personaggio come Bove
Che da questo punto di vista
Si potrebbe dire vuole la moglie piena nella
C'è la moglie ubriaca la voce
Credo che questo punto sia un punto una contraddizione evidente dei nostri tempi molto interessante e sulla quale discute mi è venuto in mente
Leggendo queste pagine la contraddizione la discussione poste sia torna Seattle tutto si bloccò sulla clausola sociale sulla clausola ambientale
Che erano ciò che veniva chiesto dall'Est Tissi movimenti
Per rendere più ambientalmente compatibile e più socialmente compatibile
Il mondo del lavoro e lo sviluppo sono stati i paesi del sud del mondo
A far fallire Seattle proprio perché la clausola sociale e ambientale interpretate dal loro punto di vista erano viste con un atteggiamento protezionistico degli stessi
Paesi europei e degli Stati Uniti
Perché ovviamente avrebbe comportato se applicati agli standard europei a quei Paesi dei sovracosti assolutamente che non avrebbero reso possibile delle loro produzioni essere competitive
Con le nostre produzione giacché la nostra produzione più competitiva naturalmente sulla qualità lavoro è più produttiva sui costi
Credo che su questo punto
Noi tra l'altro abbiamo ripubblicato l'ultimo discorso parlamentare che fece Andreatta alla Camera
Che era un discorso nove dicembre del novantanove immediatamente successivo ebbe al fallimento di Seattle in cui poneva una lungimiranza che poi due anni dopo le cose che sto dicendo sono praticamente ormai
Abbastanza acquisite due anni fa erano cose abbastanza forte invece invece quell'argomento uno strumento di stare attenti che una cattiva interpretazione della clausola sul sociale della clausola ambientale non immesse dentro
Complesso di interventi a favore dei Paesi in via di sviluppo finisce per essere vista come atteggiamento semplicemente protezionistico del mondo occidentale quindi finisce per allargare ulteriormente
Quindi a me sembra che su questo tema che sia una sicuramente questo libro aiuta aiuta a una riflessione
Su un atteggiamento meno ideologico meno manicheo nei confronti della globalizzazione ovviamente è un termine globalizzazione quale ormai si associa a tutto e controlli tutto
Credo anch'io che la generazione la il dire perché la globalizzazione ci fa bene rischia di essere se posso permettermi una piccola sfumatura rischia di essere al contrario
Troppo generali troppo generico così come nessun altro generiche le critiche alla globalizzazione in quanto tale evidente che ma nel libro si dice in modo molto efficace che il problema sono Jesi i risultati le conseguenze di fenomeni di globalizzazione non governasse politicamente e rispetto ai quali non ci sono sistemi in grado di accogliere appunto positivamente le opportunità che dalla globalizzazione dei mercati cattiva e allora mi vengono le altre due considerazione che volevo fare molto più rapido io qua mi scuso Roma purtroppo in Parlamento abbiamo oggi la discussione sull'energia e quindi devono andare a fare la mia parte
E le altre due questioni che sono la prima sul tema della politica Del Debbio parla della necessità di un ritorno a Napoli della politica centrale perché i fenomeni di globalizzazione
Abbiano degli esiti in i meno negativi possibile laddove c'è l'apposita destini cattivi più positivi possibile
Credo che sia un richiamo giusto io credo che il problema qui non e quello di che tipo di politica ovviamente dico è una cosa ovvia quella che dico
Cioè il problema è che una politica che sia in condizione di vivere la sua vicenda nazionale il suo
Foro nazionale
Come non più il foro centrale cosa che ancora oggi invece non è di fronte a una globalizzazione dei mercati delle scelte delle economie non ci troviamo ancora con le armi nazionale della politica
E questo è sempre più vero basta vedere e il fatto che nella seconda metà degli anni Novanta quei processi che ha nel centrodestra e nel centrosinistra al centro sulle estreme a livelli nazi internazionali si erano mossi
Penso sia per quanto riguarda
Diciamo al mondo che fa che ha a che fare con partiti di destra di centro destra a livello europeo internazionale sia penso in mi ricordo ricordo ognuno di noi tutte le iniziative che erano nati sui sulla integrazione delle sinistre delle sinistre della terza serie del riformismo tutti i fenomeni che hanno trovato rapidamente una
Diciamo che non hanno trovato le giuste conseguenze sia in termini di conseguenze politiche senta meri fatti istituzionali
Oggi l'unico l'unico organismo che fa globalizzare un po'la politica al Parlamento europeo non ce ne sono altri le stesse Nazioni Unite e lo stesso sistema sunnite vivono ancora in modo totalmente intergovernativo dal punto di vista diciamo dell'approccio politico le internazionali dei partiti contano meno oggi di quanto conta solo dieci anni fa oggi praticamente non esistono
Sono molto meno forte di prima gli stessi partiti politici a livello europeo hanno finito per essere dei grandi contenitori
Che non riescono a assumere una identità e far sviluppare delle iniziative finché la politica non riesce a trovare questi punti di riferimento e questi sviluppi noi continueremo a ragionare sulla globalizzazione che è solo economica e che non trova la politica in grado di
Dirigerla verso aspetti che sono positivi e l'asse terza e ultima questione su la quale chiudo
C'è una situazione una sede ragionamenti molto interessanti in un'altra parte del libro che hanno a che fare con il tema mercato concorrenza tutti ragionamenti
Che in gran parte condivido
C'è un punto che secondo me importante cioè il punto oggi
Non c'è più la vecchia contrapposizione Stato mercato
E la vecchia contrapposizione che diceva la sinistra è stato la destra e mercato
Oggi la contrapposizione per come la vedo io ma faccio una provocazione qui
è tra mercato libero vero e oligopolio
E la vera se la vera contrapposizione tra mercato libero vero con le regole e con uguale opportunità per tutti e dall'altra parte l'oligopolio o il monopolio
E è evidente che questo cambia anche l'approccio col quale destra e sinistra ragionano su questi temi e credo che sia una riflessione per l'Italia molto molto forte a me piacerebbe un centrosinistra che fosse il difensore del mercato libero vero evidente che nell'approccio che io penso che una certa centrodestra italiano si è invece troppo attaccato alla logica dell'oligopolio e troppo poco invece incline al libero mercato vero
Credo che su questo tema è evidente messa così è una provocazione ma da questo si capisce il perché su questi temi è tutto un così in rapida evoluzione che deve vederci molto attenti a cogliere anche le le attenzioni e le sfumature che emergono che sono attenzione sfumature ripeto molto suggestive molto interessanti come anche quelle finale sull'ethos locale su quale
Ecco lombarda contestazione poco sicuramente molte e sintonia succo della compassione un po'meno troppo della dell'atteggiamento della carità
Io invece considero non dovrà essere una categoria della politica la politica deve riequilibrare
L'atteggiamento della carità un atteggiamento della singola persona la politica credo invece debba avere un atteggiamento riequilibratore complessivo del sistema attraverso scelte che riguardano
Che riguardano tutti e ieri ha detto queste cose credo veramente che possa essere un'occasione molto interessante per far discutere gli argomenti dei quali purtroppo in Italia si discute molto ideologico e completamente
Ma anche oppure non si discute per niente ripeto con ogni tanto anche una completa
Disattenzione dati reali delle delle cose la citazione va fatto prima sul WTO anche questo l'ho detto oltre mezzanotte nessun convinto abbiamo fatto parlare l'anima una ricerca fatta dall'Eurisko su che cosa la gente salta il WTO di Seattle eccetera
Era una cosa impressionante persona sui sulle sui poteri del WTO si pensa che tutti ossia una cosa che poi in concreto non è credo che attorno a questi temi quindi il dibattito culturale dibattito politico è assolutamente fondamentale i complimenti per questo lavoro sono i complimenti con le sfumature che accennavo prima sono se vanno sicuramente nella direzione di aiutarci tutti a capire che o c'è un'assunzione maggiore di responsabilità da parte della politica dei politici su questi temi oppure difficilmente si riuscirà a dare risposte serie tutte questa esigenza grazie
Quando cominciato a leggere
Il libro avviliti del tempio
La
Ho trovato una sorta di positivo fastidio
Passando e ripassando i primi capitoli
Che rappresentavano in maniera molto molto corretta geograficamente esaustiva con le dovute situazioni insomma tutte le fonti
Informativo statistiche analitico politiche sul la bontà della globalizzazione
Che cioè chi globalizzata meglio chi non ruba l'Inter sta peggio tanto per dirla in poche parole
E mi chiedo ma perché questo mio fastidio nel rileggere queste cose
E un sentimento un po'un po'complesso
Fastidio perché come dire ma c'è ancora bisogno di scrivere queste cose
C'è ancora bisogno di Dini dispiegare analiticamente con le statistiche come fonti Ghedini di ai grandi organismi internazionali
Che in fondo tutta l'informazione e la pubblicistica di da cui siamo stati sommersi negli ultimi anni
Era totalmente fuorviante rispetto al tema dell'avvocato
Totalmente a Formia
E nessuno se non in tempi recenti ha messo in dubbio in maniera chiara
Quel tipo di informazione
Partendo da questi evidente
Tutti gli addetti ai lavori conoscono
E quindi si è dato origine a una sorta di vulgata
Sulla globalizzazione cattive sui mali della globalizzazione
Io lo stesso fastidio l'ho provato per ragioni diverse leggendo purtroppo e comprando purtroppo i no-global de a nomi
E e l'ho incontrata anche la la la la la signora incontrata una talk show eccetera eccetera è una ragazzo ignorante il canadese leghe che scritto una cosa sessantaquattro umani nel senso se vi invito a rileggere la prestazione di no global e vedete i ringraziamenti che questa fa sono ringraziamenti legati a un'opera pubblicistica costruita all'America e cioè è una grande inchiesta ideologico di parte anche utilità ha utilizzato pezzi sparsi in tutto il mondo e so che sono stati messi assieme cioè è un'operazione editoriale pura
No senz'anima senza cultura senza senza nulla partendo da un da un da un una premessa ideologica ecco tutte queste cose che quanto detto davanti a quattro cinque milioni di spettatori
A questa signorina
Ignora del
Senza particolare cultura e così via evidentemente come dire
Non non non non sono non non tanto non sono servite ma hanno lasciato il tempo che trovano di fronte alla vulgata a anche globalizzati vince al fatto che no-global sia diventato la pipì
Soldi sa
Del movimento ogni fatto che questa signora alla fine del libro perché io ho letto dice bisognerebbe
Sviluppare di più
L'ho l'organizzazione internazionale del lavoro
Cioè scopre lo la signora detto anche biglietti dello internazionale entrava questo è la cultura di questo mondo per cui tanto fastidio leggendo no-global quanto grano non l'ho scusate scusate negò l'ho anche cancellato non lo
E quanto fastidio nelle rileggere era generico le ragioni per cui globalizzare bene perché inutile in fondo per perché lo sappiamo perché fa parte della nostra cultura
So che ho cominciato in una maniera un po'anomala del fastidio
Però è quello che ho provato
Altra passaggio del io sono uno dei pochi per ragioni di mestiere ma non peraltro che è stato tanto si atto
Quanto Padova
E e sinceramente le cose che poi leggo o il giorno dopo negli editoriali coltivi dei quotidiani italiani o nei libri altrettanto con
Su sia le domande non sono quelle che io ho visto nel settore nel
Succede sempre così dice che chi c'è nei luoghi non capisce assolutamente niente e chi non c'è sa tutto
O ha capito tutto
E ce lo spiega e lo spiega anche chi c'era
E lo dico con un po'di ironia autoironia un po'dando torto a me è un po'cercando di ironizzare anche su chi ha capito tutto
Si accomodi c'ero ero bloccato nel mio albergo perché c'erano le manifestazioni e vedevo sotto il mio albergo
I manifestanti
La gran parte dei manifestanti a Seattle era no
Degli egoisti
Che non pensavano affatto era uno di questi è la voce
Che non pensavano affatto
A come ridistribuire meglio i vantaggi della globalizzazione ma che pensava unicamente a come difendere
Quello che avevano già
E in corteo più grosso distrutto si atto che strombazzare la più potente che passava e che ci sia segnava era quello del del sindacato dei metalmeccanici americani
Contro la globalizzazione perché erano contro l'importazione di prodotti dei Paesi dai paesi terzi
Ed era il mille novecentonovantanove
Il decimo anno della più grande espansione degli Stati Uniti della più grande crescita negli Stati Uniti e cioè il decimo anno in cui la torta mondiale era stata tagliata perfetto sempre più rilevanti
A favore degli Stati Uniti e quindi anche a favore dei metalmeccanici americani
Quegli stessi metalmeccanici sfilano contro la globalizzazione
Perché non volevano evidentemente mollare la loro fetta di torta
Poi assieme a questi c'erano gli amici delle farfalle e gli amici del panda
I Bove c'erano gli agricoltori europei che si Pappano cinquanta per cento delle risorse
Dell'Unione Europea perché l'Unione europea a impropria mano propria nelle proprie mani l'uno virgola ventisei per cento del prodotto interno lordo dell'Unione
Cioè la capacità redistributiva del bilancio dell'Unione europea è dell'uno virgola ventisei per dire in mano a Clinton a Clinton a Bush c'è il trenta per cento del prodotto interno lordo americano in mano a Berlusconi Chirac c'è il quarantacinque cinquanta per cento del prodotto interno lordo tanto per dire i numeri in mano Prodi cioè l'uno virgola ventisei per cento del prodotto interno quindi una cosa esprime coristi ma dell'avvocato a questo punto il ventisei banco
Va a proteggere i sì all'altra chiarimento a Doha ha ragione il ricco però quando tutti i nostri governanti tutti i governanti a Doha per fortuna c'era il rappresentante per l'unione europea manterrà anche tutti i ministri soprattutto dell'agricoltura andavano a difendere l'egoismo agricolo europea
L'utile di reale l'Europa è andata ad hoc per difendere la sua politica ad
E andò a Cattaro
E a Doha in Qatar all'interno del gabbiotto io tranne la finestra dell'apertura alla Cina
Una bella incontro di egoismi nazionali o di sistemi
Gli americani difendevano le loro sovvenzioni all'agricoltura gli europei difendeva le loro in mezzo ci si spartiva il tessile
Piuttosto che la siderurgia questo momento oggi il il quadro internazionale
Anche perché avvertiva ha ragione ancora una volta è ricco di dire da preti o in debole
E e debole nonostante la vulgata che lo demonizza
E peggiori in questo gioco
Sono gli Stati nazionali
Fare un'inversione
Buoni sono buone sono le istituzioni
Sovranazionali
Ancorché impotenti
Cattivi nel senso della miopia dell'egoismo sono gli Stati nazionali o le grandi aree di libero scambio più o meno come come minimo
Questa è la rendita della globalizzazione oggi
C'è troppo poco mercato nella globalizzazione c'è troppo egoismo
Lei comportamenti buddista
A Seattle è stata la Fiera
Dell'ipocrisia egoistica
Dei gruppi degli Stati delle corporazioni
Che si è ammantata di no-global
Per ragioni puramente mediatiche
E il fallimento è avvenuto in parte
Per le ragioni dette poi il giorno dopo dagli editorialisti colti ora però a Seattle si è stati a un millimetro dal Sud
E sia non si è chiuso semplicemente perché l'amministrazione americana qui viene anche detto aveva le elezioni in lista e non voleva Michele scontentare di acquisti di casa punto
Quindi si atto non ha avuto niente a che fare con i grandi i grandi i grandi temi
Arrivò la parte invece del non fastidio ma non perché Paolo il libro mi ha dato fastidio
Mi ha dato fastidio il ecco che il dovere ripetere cose che sono Stra acquisite
Almeno per chi in buona fede
Fare affari in buona fede e questo questo mestiere la parte più interessante più bella
è quella che parte del del capitolo sesto verso un etto su globale della competizione della compassione
Questo è il punto centrale perché al di là di tutto ed esalta le sovrastrutture ieri si linguistiche del libro c'è un punto centrale
Tutta la cultura no-global una cultura contro il mercato e contro il capitalismo può
Semplicemente semplicemente semplicemente
Il punto che si pone Del Debbio è se sia possibile un ethos del mercato
Questo è il punto centrale si siccome
Perché se no il mercato viene visto come
Il luogo della produzione gratis delle risorse ma come anche il luogo della produzione
Delle negatività
E degli squilibri
Allora chi sa un po'di economia sa che questa accezione negativa del mercato è un'accezione senza
Senza giustificazione
Perché ad oggi i meccanismi di mercato sono quelli che meglio garantiscono e la produzione e la distribuzione della rete
Altri sistemi nella storia
Economica e sociale del mondo più efficienti del mercato non solo dati non si sono visti quando si sono sperimentati
Hanno prodotto spaventosi fa
Quindi il problema non è mercato un un mercato
E
Che tipo di mercato qua mercato quali regole del mercato
Un esempio
Che antimercato non buono
Negli ultimi venti trent'anni quarant'anni cinquant'anni
Sono peggiorate le ragioni di scambio tra quello che producono i Paesi ricchi quello che producono i paesi poveri
Vale a dire nel tempo ci vuole sempre più Kakà per comprare una tonnellata di acciaio
Ci vuole sempre più minerali
Diffusi
Per comprare beni manifesto
Questa è la realtà e tutto questo e perché in mercati dei ricchi sono sempre più ori populistici
E quindi fanno il prezzo
E quindi fanno le ragioni di scambio e i mercati dei paesi poveri legati alle produzioni originali e riproduzioni delle materie prime sono o dispersi
Quindi senza
Il potere di fare prezzi
Questo è il nocciolo centrale di tutta la questione quindi c'è una distribuzione di ricchezza dai poveri ai
Ma perché non perché se il mercato ma perché c'è un cattivo mercato un mercato oligopolistico un mercato squilibrato
Un mercato che vede da un lato nei Paesi ricchi
L'oligopolio
Che fa pranzo
E dall'altro c'è
La produzione diffusa che perciò subisce
Questo è uno dei punti centrali per cui discutere tanto sullo zero sette che non è zero sette di finanziamento alla cooperazione internazionale che poi nessuno l'ha mai distribuito che invece che essere zero sette zero due e se poi andiamo a guardare sullo zero due è in gran parte sperperato
Ha regalato alle ONG che non servono assolutamente niente organizzazioni non governative un primo elemento di grande sviluppo sarebbe la cancellazione la distruzione
La la la la la la chiusura delle risorse allora indizi un primo grande risultato per dare una mano ai paesi in via di sviluppo sarebbe quello di non dare più una lira all'organizzazione non governativa perché quelle buone dicono lo stesso quelle cattive si suicidano e siccome sono quasi tutte cattive è bene che si arrivi al suicidio di organizzazioni non governative tanto per dirla con molta chiarezza solo una parentesi
Se rinviasse atto la avevamo pacchi di Peterson contro Rossi Atto
Scritti dalle ONG finanziate dai governi
Che andavano a Seattle per trovare un accordo
Se voi andate a vedere su internet ancora tutti Peters inglese le inchieste le analisi periziato fatte dalle leggi erano veramente qualcosa di spaventoso
ONG pagate dei governi naturalmente che si chiama non governative
Ma sono pagate tutte dei governi tanto per essere chiari via allora finisco
Paolo Del Debbio dice verso un altro sulla base della della competizione della compassione
Ha ragione questo il punto anche da
Dal punto di vista culturale
Comincia a dire spiegare
Che esiste assoluta totale ma non solo compartimentale
Ma un sostanzialità
Tra
E tosse e mercato
Cioè mercato e moralità
E giustizia
Purché il mercato funzioni bene
Purché il mercato sia un mercato non oligopolistico purché il mercato si un mercato competitivo
Una sola cosa e finisco mancante nel libro
Servono anche le critiche
Un'apertura ha una logica completamente diversa da quella del mercato che finora era stata poco percorsa un male per sa che la logica del dono
Poco si è studiato il dono
In economia
Dono come categoria morale ma in economia gli economisti non hanno il dono perché li mette in crisi
Laddove il dono diventa un elemento forse cardine nel nuovo rapporto
Che ci può essere o istituire
Tra nord-sud ricchi e meno ricchi sviluppo e non e non
Lo dico come autocritica gli economisti
Gli economisti hanno poco percorso la categoria del dono con tutte le sue implicazioni estremamente complessa
Oltre che con passione Paolo e compassione
Aspetto etimo
Oltreché competizione anche questa rispetto all'etimo del cercare sì come tu spieghi
Come base dell'ethos
Come base dell'ethos
Io metterei anche il dono come categorie economiche
Ecco
Su questo mi piacerebbe che si sviluppasse
Una un ulteriore filone di di riflessione
Avendo dato
Come dire le spiegazioni statistiche che qui sono dette e come dire e poi non ne parliamo più per favore
In questo senso ecco la mia il mio disagio nel rileggere poi non ne parliamo più
Percorriamo bene la strada che tu indichi dal capitolo sesto
La strada cioè di rendere compatibile
In maniera positiva mercato competizione profitto mi sono segnato efficienza produttività
Speculazione viene per cominciare fra delle campagne di informazione linguistiche spiegare speculazione non è una brutta parola
E quando lei guardava le stelle speculare
Speculato nel senso di cercare trova e speculazione chi in economia trova gli equilibri ottimali trova alle forme ottimali trova gli incastri ottimali per produrre ricchezza per produrre efficienza per poi distribuirle queste speculazioni
Ecco e purtroppo si chiediamo cento persone posano speculazione tutti ti danno l'accezione negativa ecco uni
Un impegno collettivo anche proprio tipo culturale e linguistico e questo libro come dire un e un utile strumento
Manca all'indice analitico
Dei nomi degli argomenti sposa la la la che che che invece molto utile proprio per
Per usare un libro denso come questo fatto di tante informazioni perché se no non edifici ritrovarle
Prossimo che scrive dedicano
Aldo
E al ruolo del dono nell'economia e e soprattutto a
E soprattutto
A costruire in positivo
Luoghi e accezioni
Della globalizzazione che sente non siano più sulla difensiva
Ma che siano invece sulla promozione
Di strumenti organizzazioni istituzioni che abbandonino l'ecumenismo oligopolistico
Che tuttora domina le nostre società l'egoismo li populista che domina tuttora le nostre società e che vada verso invece di mercato la competizione l'efficienza
Come strumenti
Di corretta gestione delle risorse e di sviluppo collettivo
Qui detto con chiarezza finisco veramente come false
A implicazioni etiche come la clausola sociale
O come il vincolo ambientale
Non siano altro che ancora una volta strumenti di egoismo dei Paesi più ricchi nei confronti dei Paesi più poveri il volere imporre agli altri
Esiti
Regula chi
Che da nuovi a nove richiesto Centanni due Centanni Three Centanni di lotte per essere coniugati e Bolelli imporle agli altri è certamente una violenza una violenza egoistica
Che fa del male
A quelli che si vorrebbe aiutare ma evidentemente
Al di là delle professioni dell'esplicitazioni di facciata è proprio questo l'obiettivo
La clausola sociale come la clausola ambientale non sono altro che strumenti dell'ecumenismo di bene autoridotto lo dice con molta chiarezza
Servirebbero tante altre occasioni come questa di Global
Che vale cento mila volte non luogo della Klein che purtroppo non avrà la stessa fortuna perché non è scritto in in e da gran battage pubblicitario degli americani fatto sei o perché più o meno anch'
Io credo che poi di aver fatto un'opera utile perché come diceva il professor Brunetta volevo economista
Lei critica la globalizzazione la anche in forme abbiamo visto come dire vistose violente mancano prese di posizione a favore o di interpretazione benevole positiva dei processi di globalizzazione non provenienti da influito perché se un'azienda sono multinazionali dipende la globalizzazione ovviamente sospetta di fare un interesse di parte
Quindi ma anche allo analisi serene serie profonde ricche di argomenti come questa fatte dagli passando diciamo operatore economico fa una spiegazione interpretazione di questi processi quindi o a puro a questo libro di Paolo Del Debbio
Successo che lo non suonino saluta il breviario interpretazione processi di globalizzazione
Dico pregare nel senso migliore del termine perché Paola lavorato molto in questo libro che è un libro anche molto di economia realtà nell'accogliere con percorso pensieri riferimenti citazioni che hanno accompagnato il percorso intellettuale
Di questi ancora visto promotore idee nel mondo dalla politica del mondo della legislazione nel mondo del giornalismo e quindi lo vede agitare un punto di vista liberale ma moderno è collegato alla politica
Quindi io penso che sia una cosa utile tra l'altro quelli che si contrappongono globalizzazione vivono fuori dalla realtà storia l'abbiamo sempre vissuto in un mondo tendenzialmente globale l'impero romano era tendenzialmente lombarda
Successivamente tutti i grandi movimenti culturali sono sempre stati accompagnati dai nipoti del Anzio dal Rinascimento fino all'impero britannico insomma c'è sempre stata una tendenza all'affermazione lo balletto dei vari movimenti di pensiero e quindi anche di carattere economico giuridico Roma si porta appresso il diritto romano Inghilterra o altre realtà si portavano appresso più aspetti commerciali quindi la globalizzazione insieme alla storia dell'umanità
Aspettiamo definisce missione Sojuz
Prego prego Mancusi gli sms sono utilissime per farlo morire insomma
Quindi
Quelli che contesta oggi la globalizzazione realtà si pongono fuori dal dalla realtà
Caldo che c'è un problema di rapporto di cui discutiamo tutti tra economia processi di globalizzazione e politica io stesso rappresento una tradizione politica che si è misurata più volte in questi ultimi anni con i temi del mercato dell'economia ma che non è insensibile
Alla difesa dell'identità alla difesa della Storia dei popoli che credo che siano fattori imprescindibili pensare che tutto si riduca alla dimensione puramente economica rischia di determinati errori le elezioni francesi di cui tanto si discute
Non vanno viste solo per il successo di Chirac che è stato una sorta di autocertificazione di democraticità che ogni francese si auto rilasciata votando Chirac contro le Pen al secondo turno però al primo turno un terzo degli elettori francesi hanno votato i trotskisti Odevaine votato movimenti di di estrema destra estrema sinistra antagonisti a un processo di integrazione europea
Ora la vicenda europea che in qualche modo un pezzo dalla globalizzazione
Si voleva dista a causa di questi risultati se non c'è il patto se non c'è una visione politica se oggi uno degli obiettivi strategici se c'è solo il patto di stabilità o le riunioni sulla soglia o le direttive delle telecomunicazioni l'Europa non vive nel cuore dei popoli dell'agente né alcun processo di globalizzazione non può prescindere da contenuti da obiettivi e contenuti solo per i quelli che sono anti global dovrebbero immaginare un attimino foto del mondo di oggi il mondo di cent'anni fa
Sì nel Terzo Mondo c'è fame povertà mortalità infantile ma quant'era la mortalità infantile sul pianeta
Come si combattevano le malattie qual erano i tassi di povertà quindi non possiamo respingere il mondo contemporaneo che avrà la sua dose di ingiustizie di militari squilibri perché cosa proponiamo un mondo andato dove si va peggio e nell'inizio del libro
Del Debbio cita alcuni dati
Che già negli anni passati a posto al Centonze e riflessione come quel saggio di Rochas che giustamente ricorda che dal settantaquattro novantacinque sono stati creati nel mondo seicentocinquanta milioni nuovi posti di lavoro
Sono numeri sono cifre ora questa gente che faceva prima come dire quindi ovvio che c'è una dose una quantità di ingiustizie che vanno affrontate con battute tuttavia il percorso per umanità senza per questo diventare dei progressisti un percorso tendenzialmente positivo
Per i questi dati occupazionale che non è un saggio cani fra voci costrinse tutti compra leggere
Ero dati importanti depositi
Così come essendo ministro delle comunicazioni non posso non diciamo menzionare tutti i dati sulla diffusione di internet dove lo ricorda in questo libro che sono accessibili al pubblico due miliardi e mezzo di pagine web e aumentano di sette milioni e trecento mila al giorno e internet è passato da sedici milioni di utenti del novantasei ci ricorda Del Debbio ai quattrocento milioni del due mila palo sapeva anche lo dice il digital device non solo dal nord e sud del pianeta ma perché in Italia tra Catanzaro e covo sicuramente perché nel Sud bisogna portare a larga banda internet per evitare che ci sia un divario digitale anche all'interno dell'Europa o delle singole nazioni europee quindi ero anche noi un osso digital device da combattere tuttavia questi numeri non indicano soltanto l'aspetto quantitativo sono conoscenza sapere accesso poco c'è tanta gente che escluse c'è tanta gente che non leggeva mai forse neanche un giornale nel corso della sua vita ma tutto questo non ci deve far dimenticare il cammino
Positivo che si sviluppo quindi credo che questa presa di posizione
In fondo dei processi di globalizzazione e sottili o del libro perché la globalizzazione ci fa bene sia una presa di posizione coraggiosa utile altrimenti anche lo snobismo
Di alcune multinazionale di alcuni governi falsi come ricordava prima Brunetta che tutte questo penso e non governative quali sono come dire l'espressione dell'assistenzialismo la società globale perché son tutte finanziate su tutti assistito tutte verso il giardino giorni va nella città
Onorevole Brunetta Venezia dove ho avuto una polemica ed è abbastanza significativa con questi dei centri sociali che sono antagonisti ma coi soldi del Comune con la sede del Comune col contributo del Comune per cui Casarin
Però guardare come Giancarlo servendo la birra deve pagare le tasse tutto questa sono quelli del ministro non pagano le tasse sebbene la grandezza e hanno nero e non gli altri precedente ore la Russa sono tre
Confusione quindi c'è sono diciamo la sacca assistenziale le nomine non sono talmente antagonistiche Camponovo provvidenze pubbliche prende anche qualche multinazionale per lavarsi la coscienza da quali contributo così dicono siamo a posto abbiamo allora sono poste davvero antagonista potrebbe essere completamente hanno permesso economica scettica andavano
Ai Solazzi
Quindi ecco arrivare dopo alla conclusione credo che poi ci sia l'aspetto che prima ricordava anche Brunetta come si può coniugare letto se l'economia con tutto questo c'è un punto nel libro di Paolo Del Debbio che è molto chiaro riguarda questo propone capitolo dell'ethos globali riparla che
Stemma o meccanismo che sia riuscito a creare e distribuire ricchezza in modo più efficiente e questa è una lezione un po'Einaudi Anna che sicuramente Del Debbio il merito di aver contribuito a divulgare
In tutta anche una certa aria di centrodestra con la quale si è confrontato del quale è stato in qualche misura un riferimento non è una finzione parti di formazione in questo caso si globale
Di un'area che ha invitato l'imposizione un approfondimento e quindi idee il mercato con tutti i suoi difetti si arresti un po'come la frase di Churchill sulla democrazia
Diciamo è un cattivo sistema non esiste uno migliore così mercato sarà criticabili gran giustizia ma è l'unico sistema per creare della ricchezza da distribuiti
Senza concetti assistenzialistici ma insomma cercando di premianti crea la ricchezza ma anche creando ricchezza ce la premessa per distribuirle un pochino Andrea
Non vi è altro metodo abbiamo visto anche evitare le politiche assistenziali Cassa del Mezzogiorno tenere aperta a Bagnoli per venti trent'anni quando doveva chiudere buttando i soldi negli altiforni che tanto poi viene ci son chiusi lo stesso se disoccupati in India perché loro gli servivano a voi non servivano più che sono stati smontati gli altri formiche portati dall'altra parte del mondo
E il secondo dice qui Del Debbio
Riguarda coloro che singolo popoli lasciati soli nel meccanismo del mercato e non per loro demerito non ce la fanno stare feriti mine vengono espulsi e gitane la povertà escono da un occuparci anche di questo secondo aspetto di come questa creazione di ricchezza sul mercato
Può inserire diciamo questi popoli in questa tendenze rendendo così anche conto tornano indietro che la premessa Paolo cita una frase che ho ripreso anche di un intervento fatto al congresso di Alleanza Nazionale sul fatto del realismo progettuali
Tra differenza tra la sinistra non sinistra qual è che mentre la sinistra si abbandona utopia cose poi prendono i soldi dal comune o dalla multinazionale poi lanciano utopia subito Lamon sinistra devo essere generosi personalmente decisi destra
Sarebbe come dire limitato all'aria chiamare riformisti forniti dalla sinistra
Una residenza
Per condivide questa idea che Del Debbio quel ruolo e di realismo progettuale che comprende il sogno
Perché un obiettivo ideale diceva Nietzsche idea d'Europa
Non marcerà nel cuore dei popoli se non c'è un grande obiettivo l'identità culturale di politica della difesa non può essere soltanto di sviluppo sentono scuola dello zero virgola non europei e perché l'umore o gli Uffizi non sono l'Europa e anche sul movente sforare lo zero virgola dalla collega di Roma c'era dalla cultura Pastore il cammino però fermo restando che non dobbiamo suonare dello zero virgola come nove e quindi giustamente faro di sinistra si preoccupa di vivere nel sogno ma di renderlo realizzabile realismo progettuale
E non limitarsi all'utopia prescrizione coniugare le aspirazioni ideali con la realtà col quadrare i conti comprare risorse con i termini del mercato altrimenti si sconfina Vendola utopia dopodiché certo c'è anche poi una citazione che Paolo fa di Shakespeare dove dice che insomma noi siamo fatti della stessa stoffa bisogna quindi ordine questa dimensione ideale non deve non deve scoprire altrimenti noi correremo il rischio l'ho presa di posizione di far apparire gli antiglobal come vedi di arresti
Come dedicava ieri della buona causa e tutti gli altri degli affaristi
Che vogliono solo mettere su profitti aprire aziende spogliare il Terzo Mondo non è così non è così
Noi vogliamo porci crede una dimensione di regolatori i processi che non devono ostacolare che devono provare con la cultura di mercato la creazione di ricchezza e poi guardare anche problemi
Delle parti povere del mondo e anche mantenendo la dimensione del sogno dura il sogno e realtà
E questo è realismo questa è la lezione politica desiderare da questo libro libro molto di economia ma che contiene dei messaggi nobilmente politici che sono coerenti con il percorso di Povia concluderà un libro ringrazierà anche sul piano personale in questi anni e uno dei riferimenti di approfondimento di riflessione e di stimolo di analisi per tutto un mondo molto vasto e quindi credo che questo vada riconosciuto spesso si dice
E la sinistra monopolizzano cultura dove sono gli intellettuali rapportiamo e ce ne sono decine che sono bravissime Paolo Del Debbio è uno dei migliori tra loro perché riesce a produrre idee
In breviario senza vedere tende verso libro che non scade questo che dopo non si esaurisce un libro che esprima il suo pensiero ma che raccoglie
Tanti dati tante cose e tante letture tante riflessioni che Vialli double Rizzato che ci restituisce sotto forma di un libro molto utile e quindi nell'aria non sinistra non voglio dire dalla destra la del centrodestra c'è tanta cultura e poi vedrò sicuramente è una delle migliori espressioni di prestare diverse
Vi ringrazio siccome tardi
Devo dire quattro parole
Un po'per dovere è un po'anche per piacere
Caro Renato anche a me ma annoiato ripercorre tutta questa materiale che poi tra l'altro il tutto in lingua inglese in destro francesi perché italiano non c'è niente e quindi a noi anche diciamo doppio perché non è neanche una bella linea guida dei documenti organizzazioni internazionali e quindi annoiato anche me fa questa cosa
Il punto è che è vero che noi dentro di noi abbiamo lo globalizzazione ma ce l'abbiamo in Italia incerta nella lettura se ne fa più come pratica che come cultura diciamo
Quella non c'è ancora troppe quindi bisogna rallegrarsi ancora un altro po'secondo me
Anche perché io non sono un economista nessun uno per legge
Studio
E insegna alla filosofia quindi voglio dire appunto nessuno è perfetto
E e quindi voglio dire
Ho dovuto fare sto percorso perché se no se sarebbe stato la solita IG Cuccia diciamo così no un po'di etica attaccata a tutto il tema della globalizzazione un fervore Rino più o meno diciamo pastorale che non serviva a niente perché fare l'etica sull'economia senza passarci dentro e come coloro che fanno diciamo la morale senza conoscere la psicologia persone cioè per cui attribuiscono delle sovrastrutture nel quale distruggono insomma
E questo è stato quello che è stato fatto in etica dove si sono dette delle cose nelle quali non credeva francamente nessuno
Ci sono applicate all'economia e poi infatti non sono applicate concretamente quindi voglio dire è un percorso quello lì inutile no per questo ho dovuto fare questa cosa ma capiscono virtual perché certamente stata maggiore diciamo la mia
Io son partito da questa cosa appunto il percorso parte tutto da una do la questione appunto etica nel senso che al dopo aver letto
Una venti cinquina diciamo i documenti sull'ethos globale ho detto no qui secondo me non ci siamo proprio nel senso che son tutti
Cose in a a totalmente inapplicabile tutte anche quelle fatte dal grande Hans Küng questo teologo di Tubinga fatto dentro la fondazione del tetto eccetera eccetera
Perché perché son d'utenti compensative
Cioè c'è da una parte tutto il sistema di mercato eccetera e poi dall'altro piatta la minaccia a compensare i disastri che fa la produzione e l'economia produttiva si mettono a segno
E così non si va da nessuna parte
Non ci si fanno anche intellettualmente da sono perché il problema non è fare un'etica compensativa mai fare un'etica delle due
Diciamo così che alle due facce e cioè non è che che c'è la competizione e poi qualcosa compensa disastri da competizione marce come diceva lette come diceva che non è una competizione porta una competizione cattivo
C'è una cosa che poi una competizione che c'è è una che non c'è perché in quella che non c'è e non sono rispettate le regole di base allora l'eticità della competizione è nel fatto che siano complici avrebbe dove le regole di mercato sia alle regole di mercato
Tra le ONG di cui molte appunto sono del tipo descritto da ce ne sono anche alcune diciamo così ce n'è un particolare questa inglese o stanche fa questi rapporti annuali
L'ultimo rapporto annuale dello stato dice esattamente quel che diceva Brunetta e cioè dice è inutile che ci diate cento in aiuti se poi ci riprendete duecento in barriere doganali allora io ho portato due prive di faccio vedere
Vedendo un ottimo questi sono due elenchi che si scaricano dal sito internet del WTC
E sono gli elenchi e l'Uruguay Round venti
Tempo indietro
Gli elenchi dei prodotti per i quali si sarebbe dovuta attuare la liberalizzazione
E cioè i prodotti che a partire con gradualità i paesi in via di sviluppo avrebbero potuto poteri importa esportare nei nostri Paesi allora quei dati due mila uno di questi prodotti
L'Unione Europea
A liberalizzato quattordici studi centodiciannove e gli USA tredici su settecentocinquanta allora la lo sviluppo di questi Paesi è in questi due documenti stiletti qui
Ma negli aiuti è in questi due lenti
Perché aprendo su questi due elenchi di prodotti qui c'è proprio scritto
I prodotti uno per uno quindi è anche abbastanza precisa la cosa
Pantaloni di cotone d'Argon da donna corti pantaloni di cotone da un uomo o mezza stagione tanto che non c'è più l'orchestra Giorgia diciamo così che è un tema filosofico ricorrendo se ci sia o non la massa giovane già però è questi sono tutta una serie di argomenti di temi cinquanta
Questo il punto
Allora l'etica della competizione significa aprile su questo ma e significa aprile nel senso di dare sito free access a questi Paesi
Punto bianca anch'
E per questo metaboliti io ha poteri praticamente inesistente per questo non c'è un coordinamento fra le autorità antitrust per cui frane l'oligopolio il monopolio ad esempio nel settore dei trasporti nella parte ad esempio del Golfo di Guinea rende praticamente impossibile
A questi Paesi esporta perché i prezzi di monopolistici del trasporto non gli consentono di prova perché una banana
Esporta verrebbe a costare grosso modo ventisei mila lire quindi capite bene che uno o lo fa per questioni umanitari con la bara non c'è più
Un paio di pantaloni verrebbero a costare sui centododici centotredici mila lire pantaloni bordeaux e infatti diciamo in situazioni non ecco con stoffe di Zegna e c'era quindi noi diventa impossibile diventa no efficiente e allora la mancanza dei etica non è nel fatto che siccome non esportabili devo dare i soldi la mancanza del ticket nel non far quello che è necessario per in quel mercato diventa difficile
Ecco il discorso per cui bisognerà costruire un'etica di questo tipo per cui l'etica della competizione deve avere pari dignità dentro la chiusura
Ci sono i sindacati essi i sindacati
Tecnico di i sindacati metalmeccanici attuino angolazione certificato nella scelta dei prodotti ma anche su questo allora e termino
Proprio nono altro cose importanti da dire la compassione anche perché così se no dopo un un compagno di libro la compassione diciamo così io utilizzato questo termine e non il termine solidarietà
Perché mentre solidarietà richiede diciamo richiama una certa volontà nel senso io posso essere solidale porno il termine compassione non richiama un aspetto di dovere
Cioè io devo esser così la compassione richiama un aspetto di realtà noi siamo così perché come ha scritto giustamente Kofi Annan la povertà del vicino
Se non ti interessa in termini umanitari
Deve interessati in termini di efficienza economico perché si trasforma quella povertà lì in mercati chiusi dove che non si può espandere
E il mercato nostrano di un quinto saturo come noto insomma c'era eccetera
Si trasforma in immigrazione clandestina si trasforma in diffusione delle malattie
E noto che nella parte meridionale dell'Italia da ultimo ricerca Rubens mondiale della sanità emerge che alcuni dei dei morbidi
In particolare quelli polmonari intestinali che sono classici dell'Africa subsahariana marchi immediatamente sopra sahariana si stanno con piccole parti aprono ma di fronte
Allora voglio dire se non lo fai per questioni umanitarie gli occupati di quella parte del mondo
Lo devi fare perché questa parte del mondo se non c'è quella non regge più da nessun punto di vista ecco perché ho usato il termine compose tant'è vero che ho citato le rinascono citato diciamo San Domenico Savio con tutto il rispetto insomma per cui che ci aspetti caritatevoli
Ho citato cioè l'autore che sostiene appunto e in questo senso ha ragione brunito sul tema del dono ci sarebbero lavora
Ma è già difficile lavorare su questi bisogna farlo diciamo piano ecco questo quindi è un'etica realistica in questo senso che mette insieme i due portati fondamentali della nostra tradizione occidentale che sono da una parte quella per la quale le risorse si creano con l'economia di mercato e dall'altra l'altra grande diciamo sport
La tradizione occidentale
Della civiltà occidentale che è quella
Che in villa
Però occorre occuparsene
Tanto per la sorte dell'altro ma perché hanno sotto il lato è legata sotto inchiesta questi sono i due
Per fare ciò cimentarsi concretano poi in questa e io ho letto la globalizzazione con questi chiare grazie
Chi vince più inclini a