"La Rai, la riforma del 1993, il dibattito che si svolse in Parlamento, i radicali..." servizio di ricostruzione con materiale tratto dall'archivio di Radio Radicale

Ancora un ulteriore momento di informazione di riflessione realizzato con documenti d'archivio avente per tema quanto da tempo
Si discute
Sulla RAI la sua organizzazione nel sul tipo di informazione
E il lavoro che alla fine viene prodotto da questa azienda radiotelevisiva di Stato
Questo voto minimo riproporvi registrazioni del ventisei maggio mille novecentonovantatré quando alla Camera venne approvata la legge di riforma della RAI quella che regola le attuali è competenza di nomina dei vertici
Attribuendo che come forse noto ai presidenti nelle due Camere in questa circostanza vogliamo riproporvi alcune delle dichiarazioni di voto che caratterizzarono il dibattito finale di quella provvedimento la prima voce che ascolterete quella di verde
Vito Leccese
Il gruppo parlamentare dei Verdi in più occasioni ha posto con forza il problema della necessaria ridefinizione dell'intero sistema radiotelevisivo
Del necessario ripensamento della legge Mammì della necessaria riscrittura radicale della rete legislazione concernente l'intero sistema della comunicazione
Di ripensamento complessivo diventa ancora più ruggente se quelle norme le rileggiamo alla luce delle ultime vicende giudiziarie e della quanto meno ambigua posizione di chi all'epoca collaborò con il ministro che a quella legge ha legato il suo nome
Ma ancora la sconcertante vicenda del prestito meglio dello scippo delle frequenze per il Giro d'Italia dimostra in tutta la sua evidenza come sia arrivato il momento di restituire dignità ed autorevolezza al servizio pubblico
La legge che ci accingiamo a varare quest'oggi pur nella limitatezza della sua portata rappresenta un primo significativo ed importante passo per ripristinare condizioni di reale pluralismo e di libertà
Nel delicato campo del servizio radiotelevisivo pur
Per queste ragioni abbiamo voluto come gruppo parlamentare attraverso il contributo del collega Paissan primo firmatario insieme al collega Nuccio di una delle proposte di legge alla base di questo provvedimento
Partecipare alle lavorazioni alla costruzione di questo impianto legislativo che pone le basi per far diventare finalmente realmente
Non solo nella denominazione la RAI un servizio pubblico uno strumento autenticamente al servizio dei cittadini e non dei partiti o di questa o di quella corrente se non addirittura di questo o di quel personaggio politico
Certo il cammino è ancora lungo e questo provvedimento pur limitato nella sua portata e di carattere transitorio ma vi è un'emergenza cui il Parlamento deve rispondere tale emergenza è stata determinata da questo stesso Parlamento quando nell'ottantacinque introdusse una norma all'interno del cosiddetto decreto Berlusconi convertito poi in legge dieci del mille novecentottantacinque
Che celebrava una concezione di composizione consociativa dei vari interessi
All'interno degli organi di governo della RAI in quel momento con quella norma si affidò definitivamente nelle mani della partitocrazia del sistema dei partiti il servizio radiotelevisivo pubblico
Queste l'emergenza cui abbiamo voluto rispondere cogliendo anche l'occasione per apportare qualche modifica significativa ad un sistema che è datato e non più rispondente alle esigenze del Paese
E le modifiche alla legislazione previgente contenute in questo provvedimento anche dopo il travagliato iter a cui è stato sottoposto noi li riteniamo apprezzabili
Ed orientate verso l'attribuzione di una maggiore autonomia alla RAI autonomia non nel senso di corpo separato ma nel senso di alta professionalità
Di acquisizione di coscienza al proprio interno di dover rispondere come gestore di un servizio pubblico direttamente alla collettività anziché al sistema dei parchi
Per queste ragioni e per le ampie considerazioni già svolte nella discussione generale noi voteremo a favore pur riconoscendo le caratteristiche i limiti di questo provvedimento all'interno di una fase di transizione una fase di passaggio che deve essere vissuta da tutti con grande senso di responsabilità
Nella consapevolezza che la comunicazione fattore essenziale per lo sviluppo per lo sviluppo della democrazia
E che quella radiotelevisiva in particolare se svolta secondo i principi del servizio pubblico può giocare a maggior ragione in un sistema elettorale di tipo maggioritario un ruolo determinante per lo sviluppo del nostro sistema democratico
Un ruolo che dovrà necessariamente essere di garanzia ma che potrebbe anche diventare di grave e pericolosa degenerazione
Quindi il nostro sì il nostro voto favorevole vogliamo unire lo alla speranza che quest'oggi ci siano gettate solo le premesse per un impegno al quale tutti siamo chiamati per la rigenerazione democratica e morale del nostro Paese grazie
Grazie onorevole
Signor presidente
Onorevoli colleghi
Io ho l'onore di dichiarare il consenso convinto della democrazia cristiana
A questa legge di riforma della RAI
Una legge che è stata variamente giudicata anche in rapporto ad opposti giudizi fiato opposte passioni
Siamo al termine di un percorso accidentato
Che al di là c'è l'altra anche le relazioni fra i gruppi politici e per quello che riesco a intuire ha lasciato tracce polemiche anche dentro i gruppi politici presenti questo Parlamento
Sono emersi anche ma questo fa parte della più generale commedia dell'arte atteggiamenti goliardici grottesche provocazioni che non hanno certo giovato alla dignità del Parlamento nazionale oggi possiamo guardare al lavoro compiuto ai parziali successi conseguiti con qualche soddisfazione
E dico perché
Soddisfazione innanzitutto per la capacità manifestata la Parlamento di porre mano a obiettivi di riforma in un settore delicatissimo
Luogo di aspre contese il confessate ambizioni de arditi disegni ma anche di inammissibili coperture omertà intellettuali e politiche
Poi per il tentativo che deve tradursi in pratiche di costume più diffusa e più solide di costruire il governo del servizio pubblico su una logica sottratta alle spartizioni partitocratiche
Il che non implica voglio dirlo al signor presidente voglio dirlo agli onorevoli colleghi un governo della RAI indifferente alla cultura civile del Paese
Od ostile ai valori di riferimento che hanno orientato e guidato la vita italiana negli ultimi quarant'anni
Un governo profondamente collegato ai sentimenti del Paese
Espressione delle grandi culture popolari e della misura morale che le collega al costume al sentire della gente può tornare utile al servizio pubblico sancendo né così la diversità
La tipicità la intrinseca eticità la polarità non mercantile cui è destinata ad assolvere
Terza considerazione
Un governo non lottizzato deve poter incrociare una direzione generale che rappresenti un punto di grande equilibrio l'interfaccia del doppio ruolo di gestione del grande serbatoio intellettuale professionale di cui la RAI dispone e di proiezione delle strategie generali sia interne sia internazionale
Una dialettica tra direzione e gestione nell'attività di indirizzo che la legge sottolinea e affida al consiglio di amministrazione diviene anche in questo caso una delle ragioni di vitalità
Della conduzione strategica del servizio radiotelevisivo pubblico nel nostro Paese
Parlo di dialettica e di cooperazione unitaria perché questa è stata una delle ragioni più forte di confronto sviluppate prime commissione poi in aula voglio ribadire che la democrazia cristiana
A
Ragione di caratterizzare
Di ha difeso le ragioni in una forte solidarietà la teorizzazione di responsabilità tra amministrazione e direzione
Non per una malintesa difesa di posizioni che naturalmente non sono code non sono eterni guai a costruire posizioni politiche sugli interessi mediocri o su calcoli di bottega
Siamo convinti che il principio di un concorso nelle delle responsabilità generali sia pure aveva diversi ambiti di competenza sia tale da iscriversi nella migliore esperienza ci scopri cistica del nostro Paese
Ognuno interpreterà
Imprimendo una diversa accede all'Atac accentuazione le norme poste a fondamento della nuova architettura di governo della RAI noi crediamo di aver operato nel rispetto di un modello che assicuri l'indipendenza
Qualità alto profilo professionale e culturale incisività però lo strumento di civiltà qual la RAI è stata ed è destinata ad essere anche dei prossimi anni questo è il senso della nostra battaglia e la ragione della nostra legittima soddisfazione
Si tratta d'una battaglia di un tassello di una strategia più ampia
Che è destinata a tener conto delle nuove condizioni dello scenario multimediale in Italia in Europa e nel mondo il villaggio elettronico può divenire il luogo della libertà ma anche di una soggezione senza limiti
Noi dobbiamo riprendere fino in fondo il nostro ruolo di scrittura delle grandi regole del gioco al di là della quale ce l'arbitrio c'è la competizione più sfrenata se la vittoria fatale del più forte
In un sistema elettorale che evolve verso Julio Minale che viene segnato dalla personalizzazione del confronto politico
Un sistema informativo che garantisca l'obiettività il rispetto dei valori delle diversità che sono in gioco e indispensabile costituisce la ragione stessa della democrazia nel nostro Paese mi consenta onorevole presidente di concludere
Innanzitutto con particolare riferimento al lavoro
Che i gruppi hanno sostenuto in questo Parlamento
Questa legge è il frutto dell'impegno dei grandi gruppi politici fra questi per il suo specifico peso per la sua responsabilità per l'impegno coerentemente ho speso dal gruppo dalla Democrazia cristiana
Sì sono istruiti processi sommari e partiti trasversali a quelli occulti
Si è evitato di celebrare però come accade spesso nel nostro Paese le prove le virtù dei partiti ufficiali
Di quelli che hanno sostenuto voluto e che votano questa legge che stanno qui a testimoniare con la prova di coerenza e deserta il rapporto con una legge che l'ha fortemente voluto e sostenuto
Si è detto che questa legge passa per effetto di ragione occulte di patteggiamenti segreti la verità è che questa legge passa per effetto di un impegno esplicito dello speaker ma voluta l'hanno sostenuta e hanno sofferto anche la battaglia il transito di un difficile filibustering in quest'aula pur di realizzare un disegno politico di ampio rilievo
Mi consenta Presidente di concludere manifestando soddisfazione e orgoglio dall'impegno speso dalla Democrazia cristiana e per l'apporto che la democrazia cristiana ha dato a questa battaglia
E mi consenta anche di concludere con riconoscimento alle alla sua persona Presidente Napolitano
Per avere inteso il nostro impegno parallelo assecondato eterea girato a forza di dimostrare in questo Paese che spesso svilisce la forza parlamentare
Di come questo Parlamento sappia quando vuole onorare i suoi impegni e Varalli con forza e coerenza come si appresta a fare potando questa legge grazie
Sì
Signor presidente
La lega la leva conferma la propria contrarietà
Alla proposta di legge in discussione
Essendo pervenuta alla conclusione dell'anno emendabilità fra virgolette sia pure a livello transitorio
Sic stantibus rebus
Del carrozzone lottizzato e lottizzanti
Se partitocratico con la S tre consonanti classe non Cletto pratico lo dirà la magistratura
Che essa rappresenta
Quanto al provvedimento mi limito a citare solo il problema della designazione dei consiglieri di amministrazione da parte dei presidenti delle due Camere
I presidenti delle due Camere
Da un lato non farebbero che riprodurre quella maggioranza quegli equilibri politici
Quella maggioranza dicevo che li ha eletti
E dall'altro lato essi stessi i presidenti delle Camere
Sono sostanzialmente delegittimati in quanto espressione di un Parlamento a sua volta in buona parte delegittimato
Sulla cui possibilità di continuare a funzionare lo stesso presidente onorevole Napolitano
A sintomatica mente espresso i suoi dubbi
Il che è tutto dire
Questa RAI di Stato ha funzionato e continuare a funzionare se non verrà demolito il sistema su cui si regge
Con aperta parzialità
Se no non conosciuto dalla settari età
Basti pensare alla cortina di silenzio stesa sulle memorabili battaglie di civiltà del partito radicale
E più recentemente e non meno pervicacemente ma con un effetto boomerang questa volta la cortina di silenzio stesa sulla lega
Che per il sistema imperante era ed è ben più temibile del fantasioso e coraggioso Pannella
A cui dobbiamo dare atto riconoscendo a Cesare quello che è di Cesari
La produzione televisiva della RAI salvo autorevoli eccezioni dei vari Angela Biagi lievi o Barbato e troppo spesso sciocca banale e superficiale
Cose gli avevo detto anche il mondo
Lungi dall'essere appunto perché Pubblica educativa anche nel gioco secondo il detto latino
Risulta a conti fatti sostanzialmente diseducativa
Troppo spesso seduttrice anzi corruttrice soprattutto nella manipolazione del consenso e soprattutto per i giovani che sono culturalmente e psicologicamente i più indifesi
Troppo spesso
Essa ha operato in funzione esclusiva dell'Auditel
In un circolo perverso che divora se stesso
Essa grava due volte sulla comunità la prima con il balzello del canone e la seconda con il peso della pubblicità
Il che è inammissibile appunto perché iniquo o l'una quell'altro
E la lega appunto
Mira a sopprimere l'altro
A sopprimere il canone
Comunque la pubblicità e la sponsorizzazione che
Giuridicamente la camuffa ti concedo eticamente nel senso storico senza offesa per i gesuiti
Soprattutto quando si tratta di un ente pubblico che per sua natura e funzione Teresa operare nell'interesse della comunità e non del proprio interesse o degli interessi di determinati partiti
Dicevo
Che la pubblicità e le sponsorizzazioni che ne seguono devono trovare limiti Serri e severi
Non sono di affitti affollamento
Ma anche i limiti di qualità
Mediante un'autoregolamentazione effettiva che non sia una burletta o una qua etero regolamentazione tutta da inventare
E ciò per evitare o almeno attenuare il danno
Che essi fatalmente producono come ben sanno gli specialisti sul piano pedagogico sul piano psicologico culturale e quindi anche morale
Dato che è facile scivolare dalla manipolazione del consenso al plagio dal plagio allora giro all'inganno e in ultima istanza alla truffa fra virgolette
Economicamente la gestione della RAI
è iniquo e anzi spesso vergognosa
In quanto fra l'altro gli allignano sprechi faraonici a fronte di spettacoli che spesso sembrano diretti a a sottosviluppati se non addirittura al limite del demenziale
Penso a certi presentatori animatori veri e propri imbonitori tipo Minus Sardegna sei cioè deficienti nel senso etimologico latino del deficere
D'altronde lo stesso presidente della Commissione di vigilanza arati l'onorevole errati
Il non periodico del ventuno cinque novantatré pubblicato ripreso dalla nostra rassegna stampa la pagina del ventidue alla pagina sessantuno ha parlato di idiozia fra virgolette e di montagne di spazzatura fra virgolette
E inoltre questi personaggi vengono scandalosamente pagati con cifre miliardarie molte volte prelevate impunemente dalle tasche e ahimè ormai anche dalla bocca dei contribuenti
La lega intende sbaraccare tal genere di carrozzone e mirare essenzialmente alla privatizzazione lasciandogli auspicabilmente un solo canale
Che sia prevalentemente culturale come in Inghilterra
E che magari trasmette in codici per cui c'è come previsto da una recente proposta di legge leghista al Senato
Sia l'utente interessato a pagare la propria decodificazione
Per concludere
Ci sembra che la RAI
Tutto l'impianto della RAI attuale sia da rifare su altre basi
Decentrare innanzitutto secondo la filosofia politica generale della lega cominciando da quel trasferimento di un canale con gestione autonoma a Milano
Richiesto da quell'ordine del giorno che stamani
è stato dal governo prima annacquato e dalla maggioranza poi ha respinto creativo incautamente se pensiamo a come relativa anzi ha come insorge era Milano
Non la lega ma l'intera Milano
Dicevo teso in traliccio dare
Regionalizzare e collegare effettivamente al territorio l'attivo al territorio all'interno di quella effettiva regionalizzazione dico effettiva regionalizzazione che noi chiamiamo federalizzazione dello Stato
Economizzare il
Economizzare anche nel senso letterale etimologico
Se qui ci fosse l'altro collega onorevole Biondi che sale di greco e di latino e a molte altre virtù
Lui probabilmente
Si parlerebbe di economizzare nel senso della riconosce la casa e del no Moss la norma della buona norma del buon governo della casa comune che noi abbiamo prodotto in Italia e di cui la televisione e lo ska lo scandalo più
E semplificante più tipo indicante più emblematico
Realizzare
L'attivo
E attraverso la tv
Memorizzare la RAI
E lo Stato
Autonomi dalla lega
Confidando anche in quelle altre forze politiche
Pulite innovatrici que viva viva rimangono ancora alla Repubblica a tutta la Repubblica finito signor Presidente
Grasso
Presidente onorevoli colleghi
Possiamo dire che questa cosiddetta leggina sul consiglio d'amministrazione della RAI nasce sul illegittimità è nata è cresciuta guerre sul illegittimità
Il consiglio d'amministrazione della RAI è scaduto fin dal mille novecento ottantanove
Continua ad essere presente si fa per dire in prorogatio
Con la presenza di undici consiglieri su sedici dei quali uno agli arresti domiciliari quindi è andata avanti con dieci consiglieri di amministrazione su sedici
In virtù di una prorogatio valuterà da questo Parlamento
Che con questo modo di procedere ha semplicemente stabilito che debbono essere puntualmente disattese tutte quante le leggi vigenti di questo Stato
E quando dico leggi vigenti intendo fare riferimento alla legge centotré
All'articolo dodici che per chi non intendesse ricordarlo ancora una volta recita testualmente che il consiglio d'amministrazione io il direttore generale decadono quando in un esercizio finanziario
Il totale delle spese superi di oltre il dieci per cento il totale delle entrate previste in tal caso
La commissione parlamentare di vigilanza nomina un collegio commissariale di cinque membri che dura in carica quattro mesi
Bene onorevoli colleghi è onorevole presidente della Camera che avrebbe dovuto secondo noi richiamare ed essere vigile sulla attuazione delle leggi vigenti
Bene questo articolo della legge centotré nonostante i continui richiami del rapimento sociale italiano per iscritto
Ai presidenti delle due Camere al presidente di questa fantomatica quanto inutile Commissione di vigilanza quest'articolo è stato continuamente disattese
Nonostante anche che da anni così come denunciato su questo libretto non certamente di parte spreco il maggior mal gestione la Rai
Di Beniamino Finocchiaro che qualcosa sulla RAI certamente dovrebbe sapere
Non è stante che Finocchiaro dita anche a temere per buona la previsione aziendale
Si avrebbe un'esposizione pesantissima pari a cinque volte il patrimonio netto rivalutato l'anno scorso riferendosi ai dati
Dal novantadue
Nonostante tutto ciò
Nessuno dico nessuno a partire ripeto dalle inutile Commissione di vigilanza è riuscito mai a stabilire che si dovesse andare per legge a quel collegio commissariale
Al quale invece si è ritenuto di non dover fare ricorso per un tempo preciso
Disegno politico l'elenco degli sperperi è stato fatto più volte
è stato fatto persino da quella stampa che è stata invece così attenta a sollecitare questo Parlamento perché si andasse avanti lungo questa cosiddetta leggina
Della RAI ma non è stato possibile ai commissari della Commissione di vigilanza avere copia degli appalti finalmente forniti dalla RAI perché pare che siano una cosa privata
Che può essere soltanto consultata nella sede della commissione di vigilanza
Anche su questo dovremmo arrivare per altra strada visto che attraverso il Parlamento non si riesce a rispettare la norma
è ancora l'articolo venticinque dalla legge duecentoventitré
Quella cari colleghi che oggi vi accingete a votare questa legge
Quella legge Mammì che vorrei non certamente noi del Movimento sociale italiano abbiamo votata l'avete votata aperti per cominciare a piangere come fanno gli italiani che si lamentano puntualmente di tutti i governi alla stessa modo poi
Avete deciso di cominciare a piangere sulla legge Mammì il giorno dopo che voi stessi ebbero eravate portata bene quella legge
All'articolo venticinque dice
Che il consiglio d'amministrazione della concessionaria pubblica nominato dalla Commissione parlamentare di vigilanza
Subito dopo la costituzione di questa all'inizio della legislatura se non sbaglio oggi è ventisei maggio
Nel mille novecentonovantatré non mi pare che si inizi oggi in questa legislatura mi pare che si sia andati avanti oltre un anno lungo questa legislatura i presidenti di Camera e Senato sono stati da noi richiamati
Perché la Commissione di vigilanza facesse semplicemente quel che ha detto nella legge votata da questo Parlamento e nove dal Movimento Sociale Italiano
Niente si deve andare avanti perché c'è sempre quel preciso disegno politico in virtù del quale oggi
Sì arriva a partorire questa Bortolo di legge perché altro non è che un aborto
Che serve esclusivamente
A stabilizzare a cristallizzare una serie di posizioni di potere all'interno della RAI
Il lungo rapporto perverso però il sistema delle informazioni al Parlamento proprio nel momento in cui si va evolvendo tutta quanta la politica italiana tutto il quadro politico e il cittadino hanno necessità
Di essere informato adeguatamente su quel che sta accadendo
Bene presidente Napolitano che mi dispiace che sia stato così attento a richiamare al proprio dovere tutti quanti parlamentari
Mi consenta di dirle con tutta umiltà ecco con umiltà che si può avere nel momento in cui si ritiene però di dovere anche criticare se ce lo consente quello che l'atteggiamento di uno Presidente della Camera
Lei aveva fatto delle precise dichiarazioni alla stampa
La scorsa settimana
Lei aveva detto laddove dovessi accorgermi che questo Parlamento non ha su questa legge una maggioranza che non saprei che la sorregge la legge io prenderò delle decisioni
Presidente ci spieghi quale doveva essere di diverso da quello che è stato l'atteggiamento di questa Camera abbiamo iniziato la seduta alle dieci e trenta perché mancava il governo
è mancata la prima volta il numero legale
è mancata la seconda volta il numero legale è mancata la terza volta il numero legale e ci dica lei che cosa altro doveva dire
Queste parole Pepe per dire che comunque questa legge non si voleva beh mi pare che lei abbia assunto assolutamente delle decisioni conseguenti e non ci si venga a dire qui dentro
Che c'è una trasversalità della conservazione a meno che non vogliate rivolgere l'accusa a voi stessi cioè a tutti quelli che hanno lente e sono i conservatori di questo sistema
E che nel momento in cui visto che il quadro politico si andava evolvendo in una maniera del tutto differente hanno deciso che la super lottizzazione in questa forma di meno consociativismo al quale adesso si vuole sottrarre in limine Mortis la lega dopo aver avuto quell'affronto che ha avuto e oggi dopo aver firmato un ordine del giorno in virtù del quale doveva andare a fare una sorta di Parma di cogestione
Di questa decentrata sede della RAI a Milano ha fallito l'ordine del giorno
La lega si pente EBA a a infoltire la schiera dei pentiti che sono i pentiti della legge Mammì ma vedo pochissimi pentiti del reale sistema della informazione in Italia perché qui cari colleghi non è che si può parlare ogni volta soltanto del duopolio nel sistema della informazione radiotelevisiva il discorso della informazione Barbena al di là
Di quella che è la RAI e di quella che la Fininvest di quelli che sono i compiti istituzionali di quello che dovrebbe dico dovrebbe sottolinea tante volte il dovrebbe
Essere un servizio pubblico radiotelevisivo che dovrebbe essere cosa ben diversa da quello che può essere un polo privato ma in tutto il discorso della informazione che va rivisto anche perché lo diciamo oggi e lo diremo ancora in seguito
Quando si andrà a rivedere anche il sistema della editoria in un discorso a ben più complesso è ben più ampio della informazione allora
Beh ma stabilire se per caso l'avesse esserci anche un certo disegno
Di qualche gruppo editoriale che oggi è ben presente per esempio sul terzo canale
Della radiotelevisione di Stato e che probabilmente attraverso il suo gruppo editoriale sta facendo già una chiarissima opera di concentrazione
Per andare poi ad appropriarsi di due canali televisivi uno privato ed uno pubblico e così alla faccia delle televisioni private locali
Alla caccia delle mille quattrocentoventidue televisioni che hanno chiesto ai ancora non vedono affermato il loro diritto che hanno chiesto di potere veramente creare un polo alternativo
Radiotelevisiva bene andremo a concentrare ancora di più il sistema dell'informazione per impedire agli italiani di essere informati beh non ci stiamo
Non ci stiamo a queste regole continuate a far bere poi ma abbiate il coraggio di mostrare la vostra faccia abbiate il coraggio di dire che oggi avete voluto andare avanti con tutti i mezzi calpestando la legge tentando di calpestare anche il diritto alla libertà
Degli italiani andando all'Aja non individuare niente ma dico ambiente in questa benedetta servizio pubblico radiotelevisivo
Che potesse essere censurabile una RAI che spetterà sperpera in questo momento in cui si chiedono sacrifici agli italiani
Sperpero del pubblico danaro verde può avere tutto quel che si vuole perché perché finalmente si è trovata l'assetto super l'attizzatoio l'abbiam detto lo ridiciamo ancora la ripetiamo a chiare lettere e siamo fieri di essere stati in questo Parlamento l'unica voce di dissenso e dunque l'unica voce di libertà
E dopo aver ascoltato quanto disse no la ventisei maggio novantatré alla Camera durante il dibattito sulla riforma della RAI il Werder leccese democristiano viti
Il leghista Zilio la missina Poli Bortone ascoltiamo anche la voce nella repubblicano Passigli
Noi abbiamo dinnanzi il testo finale di una legge che è stata indubbiamente travagliata travagliata nelle discussioni in Commissione ma soprattutto nel suo iter in questa ora una legge che ha incontrato moltissime resistenze come voi avete ben visto che sulla nostra agenda da oltre due mesi
Che ho incontrato le resistenze da un lato dei nostalgici del vecchio assetto partitocratico che discendeva
Dalla stessa dallo stesso impianto normativo e istituzionale che vigeva l'azienda pubblica che in fondo in ultima analisi discendeva dall'esistenza
Di quella Commissione di vigilanza che è stata oltre che in Commissione di scarsa vigilanza in molti casi Commissione attraverso la quale si è appunto attuate perpetuato il controllo dei partiti sulla RAI
Commissione per la quale noi non abbiamo nessuna nostalgia contrariamente ad alcuni oppositori di questa legge che né i loro emendamenti penso appunto gli emendamenti del movimento sociale si sono sempre richiamati al ruolo di questa Commissione
Dicevo legge quindi è chiaro incontrato alle resistenze
Dei nostalgici del vecchio assetto di controllo partitico del emittente pubblica e che ha anche incontrato alcune fughe in avanti da parte di Butturini di un nuovo che doveva sembrava dover passare necessariamente per una fase di commissariamento noi siamo stati favorevoli ad un commissariamento in una certa fase quando ancora non vedevamo
Catalizzare
Precipitare una possibilità di nuova normativa di legge anche transitoria sulla RAI
Quando abbiamo però visto la possibilità anche si realizzasse
Un fronte abbastanza ampio che modificasse in maniera sostanziale quindi dando già indicazioni per il futuro per la futura
Riforma e definitiva assetto dell'azienda pubblica quando abbiamo visto che questa era una possibilità abbiamo ritenuto questa possibilità migliore più interessante di una fase di puro e semplice commissariamento
Che per la natura stessa dell'organo
Può solo intervenire su questioni di andamento gestionale di andamento economico dell'azienda andando un muovere l'azienda in direzione di quel modello
Che invece noi riteniamo essenziale che il modello di fondo della possano reti pubbliche la legge invece si muove in questa direzione contiene importanti innovazioni le modalità di nomina del consiglio che noi avremmo voluto proprio a scanso
Del perdurare di ipoteche partitiche avremmo voluto di toreri invece che di cinque membri ma insomma cinque
C'è sembrato accomunando numero accettabile le le modalità di nomina diceva per il consiglio affidato alle alle due presidenze
Dei due rami del Parlamento alle presidenze due rami del Parlamento c'è sembrato che questa modalità di nomina fosse un decisivo passo avanti anche per la
Buona
Per il buon risultato che queste modalità di nomina hanno già sortito nel caso ad esempio del garante dell'editoria nel caso della autorità di vigilanza sulla concorrenza
E quindi credevamo e crediamo che questo aspetto fosse un aspetto istituzionalmente interessante dal mettere un punto fermo
Un allontanarsi definitivamente
Crediamo e speriamo dalla modella della commissione parlamentare e quindi della lottizzazione partitica e quindi questo ci è sembrato un decisivo passo avanti che ci ha fatto abbandonare la via della commissaria mento e sostenere l'ipotesi di un progetto di legge ripeto ancorché disciplinante in maniera transitoria la materia
Anche le modalità di nomina del direttore generale organo a chiave come voi tutti ben sapete
Nell'andamento della gestione dell'emittente pubblica
Sono state queste modalità di nomina un decisivo passo avanti il direttore generale è oggi di nomina del consiglio di amministrazione su gradimento è vero dell'azionista dell'Assemblea
Degli enti dei soci della della società azionista ma il fatto che si per Lars che si sottolinei la ma il ruolo Dini iniziativa del Consiglio di Amministrazione ci è sembrato essere Anco qui anche anche qui deciso passo innanzi i poteri di controllo e di gestione del consiglio di amministrazione ha solo poteri ancorché snelli efficaci se le cinque persone che verranno nominate
Avranno al di là di quelle caratteristiche di autonomia e di indipendenza che la legge domanda loro se avranno anche competenza giusto ignorare gestionali come noi speriamo questi poteri di controllo di gestione ancorché snelli saranno ci auguriamo efficaci
E vi è salda guardato in legge in maniera sufficiente ci pare via il principio dell'autonomia
Delle testate giornalistiche cioè va in altre parole in conclusione la legge ci sembra una legge equilibrata per loro lo scopo limitato e transitorio
Che gli dobbiamo assegna è una legge che ci traghetta verso un nuovo e più definitiva assetto dell'emittenza pubblica c'è un aspetto della legge sulla quale però sul quale però non posso concordare il mio gruppo non può concordare ed è quella previsione di rivalutazione
Annuale automatica
In misura non superiore al tasso di inflazione ma comunque rivalutazione annuale del canone che a nostro avviso non può e non deve costituire un principio immutabile del dell'assetto dell'emittenza pubblica
Evidentemente l'assicurare certezza di risorse finanziarie all'emittente pubblica il principio necessario e del principio di buona amministrazione
Ma questo può avvenire anche da un diverso assetto del mercato pubblicitario del del del gettito pubblicitario e quindi dovrà essere oggetto di normazione
Al momento del definitivo assetto dell'intero non solo dell'emittente pubblica ma dell'intero comparto
Radiotelevisivo
Noi insistiamo quindi sulla transitorietà di questa legge
Noi non avremmo votato a questa legge noi la voteremo non avremmo votato questa legge se questa legge non fosse presentata come appunto un momento transitorio di passaggio verso un modello che condividiamo quello della provetta
Ma non avremmo per esempio accettato in via permanente il principio di un canone di un canone che si rivaluta
In misura non superiore al tasso di inflazione ma che si rivaluta cioè noi crediamo che l'intera questione della risorse finanziarie a disposizione dell'emittenza pubblica vada visto nel contesto di una regolamentazione dell'accesso
Vai prevalenti della mercato pubblicitario dei gettiti delle della pubblicità e che quindi sia problema da affrontare in sede di revisione della legge Mammì una revisione che oramai si impone per le tante questioni che sono aperti
Dalle telepromozioni Real regolamentazione definitiva delle pay-tv
Alla creazione o meno di un terzo polo noi crediamo in fondo che l'intero assetto così come si è venuto costituendo negli anni del sistema radiotelevisivo nel nostro Paese debba e possa essere ripensato se noi pensiamo alle varie noi ripercorriamo le varie tappe di di questo dello sviluppo di questo sistema radiotelevisivo noi vediamo che i questo sistema è largamente cresciuto
In assenza di prerogativa in molti casi in contrasto con la normativa vigente quindi è cresciuto in violazione di legge vi è stata poi un riconoscimento delle posizioni di fatto che erano state acquisite un riconoscimento in sede giurisprudenziale basta pensare alle sentenze della Corte che hanno riconosciuto il ruolo dei privati distruggendo quindi il concetto di monopolio pubblico questo riconoscimento però non vede sempre nelle sentenze stesse della Corte Costituzionale non deve diventare Fonte a sua volta di non a parole o cioè non dal monopolio pubblico che non si deve andare a non si deve andare al duopolio pubblico privato
E quindi il problema di nuovi per più di un terzo polo o di una possibilità o meno di terzo polo si poteva sicuramente così come si pone il problema di una corretta valutazione
Della ruolo del sistema dei sistemi del sistema televisivo locale e quindi ruolo il problema del connesso col ruolo di questo sistema il problema delle risorse finanziarie del al servizio diciamo dell'emittenza locale
E poi il problema del risorse finanziarie ci riporta alla problema appunto della normazione
Del mercato dei dei proventi dei contratti pubblicitari che sicuramente uno dei punti chiave del futura legislazione che andrà affrontato
Che ho già detto che questa legge anche dei punti di debolezza
No rispetto alla situazione attuale allo stato di bancarotta e di incertezza sia normativa a questo punto sia finanziaria in cui versa l'emittente pubblica questa legge è sicuramente un deciso passo avanti e quindi avrà il convinto voto del gruppo che pubblica
Signor presidente e colleghi
Giunge finalmente a conclusione
Questa legge che il gruppo del PDS ha voluto e sostenuto fortemente
Fin dall'inizio e poi per settimane e settimane
Anche quando l'ostruzionismo e le troppe assenze nei banchi della maggioranza facevano disperare
Ma noi testardamente
Abbiamo insistito e lavorato a creare un largo schieramento dentro quest'Aula e anche fuori del parlamento
E si è ora la legge arriva in porto e anche molto per l'impegno del presidente della Camera che io voglio ringraziare pubblicamente a nome di tutto il nostro gruppo
Questa leggina era ed è molto importante serviva ad evitare due errori
Lasciare alla RAI le cose come stanno
E l'altro il muratore il possibile commissariamento che avrebbe aggravato ancora di più una situazione già insostenibile
Adesso finalmente ci siamo
La legge si riferiva che serve ad innescare un processo riformatore
Della RAI innanzitutto perché si tratta di salvare rilanciare il rinnovare il servizio pubblico
Con questa legge si chiude una fase
E comincio una innovazione che corrisponde almeno lo spirito pubblico dell'Italia di oggi all'ansia di rinnovamento che è così forte in tanti cittadini
E una legge questa legge sì evviva e serve ad innescare un più generale motori formatore dell'intero sistema radiotelevisivo e della editoria e dunque per noi un primo atto compiuto dal Parlamento dalla libera dialettica del Parlamento un primo atto perché noi abbiamo di fronte è questione di fondo per
L'informazione
Questioni resi ancora più acute dalle nuove regole elettorali che dobbiamo darci in coerenza con lo spirito del preferendo ma proprio le nuove regole elettorali rendono ancora più decisiva importante la questione dell'informazione
Del suo ruolo della sua autonomia di nuove forme di controllo democratico da parte di di utenti e di cittadini
E questo significa rivedere la legge Mammì
E operare una netta inversione di tendenza rispetto a questi ultimi anni
E significa simuliamo all'autonomia dell'informazione aveva e ciò che non abbiamo avuto e non abbiamo ancora oggi e c'è un'autonomia dei governi nazionali di questo governo attuale
E i ministri delle Poste e telecomunicazioni di questo ministro attuale
L'ultima vicenda quella di Giro d'Italia
E significativa ancora una volta al momento ultimo c'è stata la logica del fatto compiuto
D'altra parte vorrei osservare che ciò che è accaduto è conseguenza di un evidente errore attori la composizione del governo attuale di che cosa infatti vorrei dirlo in modo del tutto calmo ma dice cose infatti espressione il ministro attuale di una competenza mi sembra improbabile
Dell'articolo novantadue della Costituzione mi sembra impossibile la verità è che in questo campo non c'è stata la novità alcuna
L'unica novità le acquisire da Parlamento con questa legge
Ed è per questa ragione che noi ci rivolgiamo al Parlamento a questo io al nuovo che deve nascere
Dopo l'approvazione di nuove regole elettorale
Ci rivolgiamo al Parlamento perché c'è da rivedere profondamente la legge Mammì
In modo da garantire un pluralismo reale dell'informazione che oggi non c'è
E ci rivolgiamo al Parlamento perché a questo punto c'è una scelta da fare subito noi riteniamo infatti urgente l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla legge Mammì del mille novecentonovanta
Si tratta di verificare seriamente e in modo approfondito
I comportamenti dei diversi ministri delle Poste e telecomunicazioni
Gli atti che portarono alla decisione dell'epoca di varare la legge Mammì
E
Una indagine anche sulle procedure della successiva applicazione e per noi importante
Che si riapre la questione della legge sull'emittenza pirati zone oscure figlia di un'epoca della storia italiano ormai chiusa ma tutto allora operanti attiva proprio sul delicato
Terreno dell'informazione avanziamo una idea e proposto è simile di una commissione d'inchiesta monocamerale perché pensiamo si debba arrivare in tempi brevi a una nuova disciplina dell'emittenza
In grado di superare l'attuale duopolio RAI Fininvest e di ritagliare vitalità primo pratica all'intero sistema dei media
E dunque e concludo concorrenza che il gruppo del PDS
Continuerà la battaglia per avere un informazione dalla parte dei cittadini e per contribuire anche in questo modo a cambiare e a rinnovare il Paese
Signor Presidente chiedo
Scusa ai colleghi se debbo confessare all'inizio del mio intervento un certo senso di fastidio perché quello che distingue
E differenze le democrazie dalle caserme
Il rifiuto delle parole d'ordine ho l'impressione che ci sia una nuova forma di servitù semantica
Per cui non si può svolgere un intervento nemmeno su un tema come questo su una legge come questa
Senza fare o di non riferimento al traghettare all'ansia di rinnovamento al nuovo se con quello che ne consegue se questo è il nuovo che agli onorevoli colleghi tenetevi il nuovo nella agli atti parlamentari è agli atti della Commissione cultura della Camera figura una nostra ma se mi ascolti Mussi posso riesco anche a convincervi mi rendo conto che è molto difficile è difficile lo so Menegon ero consapevole a priori però nonostante questo ciclone spesso se ti sport se ci riesci
Volevo dire questo no anche ai colleghi comunisti o ex comunisti perché siccome la responsabilità di quello che è il quadro complessivo una rifondazione del nostro Paese abitabile anche a voi riconducibile anche a voi alla leggi che avete votato a partiva paletti per settantacinque abbiate Amendola compiaciuto della modestia non riconoscendo gli errori che sono stati commessi
Io volevo signor presidente faremo per il ferimento
Agli atti parlamentari a quelle che sono che la nostra proposta di legge e al tentativo sicuramente maldestro e sicuramente non riuscito di disegnare un quadro complessivo del sistema nella discussione generale che si è svolta molto tempo fa
In quest'aula su questa legge ho cercato di riassumere i motivi strutturali contingenti essi se mi consente anche costituzionali che non è solo un fatto isolato di chi paga una connessi ad alcuni aspetti dell'articolato di questo provvedimento legislativo
Ho una articolato discutibile da molti punti di vista gli stessi colleghi
Del PDS in Commissione hanno riconosciuto quanto fossimo discutibili alcune aspetti di questa legge però si diceva è necessario procedere con urgenza
L'urgenza ha fatto sì che abbiamo consumato alcuni mesi e vorrei che si desse atto quello che ci riguarda a un gruppo che rispetta le regole del gioco
Che alla nostra contrarietà a questo provvedimento non ha minimamente intaccato il diritto dalla maggioranza di approvarlo
Io ho presentato alcuni emendamenti sia in Commissione che in aula sono stati respinti ne prendiamo atto e risaliamo ad un giudizio complessivo sul provvedimento
E io credo signor presidente che noi dobbiamo fare un'osservazione che quasi obbligatoria e cioè il ricondursi a una necessità
Che i colleghi presenti credo di quasi tutti i gruppi politici
Hanno votato un paio di mesi fa quando si discuteva in quest'aula la mozione conclusiva del dibattito sulla questione morale
Nella mozione conclusiva di quel dibattito figurava un passaggio sia nella mozione cosiddetta di maggioranza che altre in cui si sottolineava l'esigenza di ridisegnare le regole del gioco della informazione
E il motivo di fondo del nostro dissenso a questo provvedimento è che andiamo e calcando ancora una volta le strade che da trent'anni stiamo calcando mille novecentosettantacinque mille novecentottantacinque al mille novecentonovanta ci aggiungiamo mille novecentonovantatré un provvedimento è una serie di provvedimenti tampone
Prese di volta in volta sull'istanza su pressioni seguire una realtà una giungla quale si è formata nel nostro Paese che poi determinava le leggi ed ecco un figurava come dei provvedimenti che potevano solo fotografare la situazione che si era venuta a creare bene
Se questo è la strada che si intende seguire noi ne prendiamo atto governo solo ricondurre il Parlamento alla esigenza sottolineata in quella mozione sulla questione morale di riscrivere assieme queste regole
Io ho Don molta importanza alla legge elettorale e a tutto quello che si dice ed è obbligatorio dire ma non illudiamoci di modificare il nostro modo di essere come sistema politico solo con la legge elettorale non illudiamoci che la legge elettorale di perse
Possa essere varata senza disegnare attorno ad essa quelli che sono dei provvedimenti che riguardano anche di formazione quattro potere vero unico fosse potere in questo momento di questo Paese da quello che condiziona la classe politica in ginocchio di fronte all'informazione
E allora credo che un senso di responsabilità vorrebbe dire da un lato porre dei confini ben precisi che non sono mai stati posti seriamente per il settore privato però quando si parla del settore pubblico signor Presidente non ci si può limitare solo a sottolineare e quelli che sono i doveri
Del parlamento esistono anche dei diritti del Parlamento
Che nella letargo della Commissione parlamentare di vigilanza non vengono sollevati anche perché la Commissione parlamentare di vigilanza a esclusivamente il compito di paralizzare il Parlamento da ogni possibile forma di intervento di controllo di censura sul servizio pubblico
Io credo signor Presidente per concludere che fosse da questo di conclusione del dibattito da questo provvedimento che finalmente verrà approvato questa sera
Dovrebbe arrivare a dire che l'impegno di tutti noi e in Commissione cultura era già emerso questo intendimento
Di riscrivere queste regole di carattere generale non riguardano e non possono riguardare solo la RAI non riguardano e non possono riguardare solo il settore privato radiotelevisivo ma devono riguardare il sistema complessivo della proprietà
E se mi si consente in un discorso molto più moderno non solo quello delle concentrazioni che pure è un grande problema ma anche quello della omogeneizzazione del prodotto
è incredibile che il pluralismo di cui noi dovremmo è assistere all'esistenza nei mezzi di informazione si traduca poi nella realtà ad un prodotto uniforme il piatto che ha un solo denominatore comune bivacchi Zante
Che è quello della contestazione del sistema democratico legittimo
Apprezzabile tutto ciò ma credo che per quello che ci riguarda come Parlamento della tenuta del sistema democratico dovremmo anche farci carico
No
Grazie signor Presidente finisce un po'in burletta questa discussione
Accelerata non tanto dalle pressioni esterne mi sembra quanto dal fatto che la squadra e Berlusconi questa sera va in diretta sul canale della RAI lei allarga le braccia signor Presidente i fatti
Sono le coincidenze non sono fatti però anche l'interpretazione coincidenze ce la lasci anche perché è una coincidenza tra utile per illustrare la situazione ma squadre Berlusconi indiretta sulla RAI far sì che venga approvata una modifica della vecchia legge sulla lei che lascerà tutto immutato io faccio gli auguri
Ai colleghi
Del veri della Rete del PdL sede della lega eccetera che hanno sostenuto oppure hanno diminuito la loro posizione sperando che da questa legge esca qualcosa di nuovo in realtà non uscirà io credo da questa legge niente di nuovo auguri anche a lei signor Presidente della Camera che con quello del Senato
Sarà da oggi in avanti o da quando questa legge sarà definitivamente approvata il gestore di fatto della radiotelevisione pubblica di questo Paese anche questo è un elemento francamente un po'insensato che contraddice credo ai criteri più banali più elementare della suddivisione dei poteri che siano i presidenti delle Camere
A a stabilire chi la formazione di un consiglio di amministrazione di un'azienda privata che esercita un servizio pubblico mi sembra veramente qualche cosa di abnorme ma ci siamo abituati
In questa legge troviamo tutte le cautele possibili e immaginabili durata eccezionale di due anni soltanto però e vale la pena di leggere il testo si dice
Che fino all'entrata in vigore di una nuova disciplina il servizio pubblico radiotelevisivo da attuare entro due anni i membri del consiglio d'amministrazione sono nominate eccetera eccetera
Come si dice essi durava in carica come Monk per non più di due esercizi sociali cioè già nella legge che stabilisce la scadenza dei due anni paese dice comunque non devono durare in carica più di sei è una cosa all'italiana Passigli
Ha detto che forse ci sono no non c'è nulla è più definitivo delle cose transitorie sicuramente questo sa andrà così abbiamo due anni di regole di una legge che già ne prevede sei
Al suo interno come eccezione conoscendo le regole italiota
Questa e la realtà delle cose le leggi su il servizio pubblico-privato televisivo in Italia sono fatte come non sappiamo il dottor Giacalone oggi
Nel associato alle patrie galere abbiamo saputo che si divideva tra San Patrignano e Muccioli da parte Berlusconi la Fininvest dall'altra pace Eva le leggi sul servizio pubblico e privato sarà
Innocente ce lo auguriamo oggi si legge questo abbiamo visto in queste ore in questi giorni il ricatto costante da parte dei gruppi di potere politico insediate all'interno del sistema dell'informazione perché questa legge per sa se francamente credo che il presidente questa casa era in certi momenti ha dato anche l'impressione di essere più sensibile ad una pressione cosiddette dell'opinione pubblica che alle norme che regola la vita di questo Parlamento e che prevedo anche la decisione di non partecipare alle sedute se quel se quella decisione può influire sulle sedute stesse il ricatto di TG tre RAI tre della Repubblica organo di un partito politico dell'Usigrai di giornalisti lottizzati che oggi si vogliono spogliare perfino dalla di della dipendenza rispetto ai partiti che hanno lottizzato le loro assunzione alle loro promozioni e che il nome di questa autonomi sia nata dalla lottizzazione pretendo di fare la morale a tutti noi dentro o fuori questo Parlamento così nasce una legge di riforma così nasce una legge che dovrebbe portarci verso il nuovo no francamente non può andare scende così anche perché sappiamo tutti benissimo che il problema della RAI è il problema di una spartizione che dura da vent'anni e una spartizione fra tre partiti che oggi diventa in virtù di questa riforma un la spartizione fra cinque aree che sarebbero rappresentate dai cinque nuovi consiglieri d'amministrazione eletti si dice dal Parlamento abbiamo in virtù di questa spartizione tre reti cosiddette servizio pubblico che non lo sono sono state fino ad oggi al servizio dei partiti oggi non sono di meno perché i partiti non hanno più nessuna voce da fare per da trasmettere in realtà tranne una che magari un o più legata rimasta ma sono tre reti commerciali nazionali e romane e quindi non possono essere venti servizio pubblico perché sono reti che mirava ad acquisire pubblicità
E a esprimere soltanto quel lato quella piccola porzione di opinione che si trova costruita via via nel corso degli anni attraverso i i le assunzioni le promozioni gli inserimenti le lottizzazioni e così via
Noi volevamo cambiare abbiamo sempre lottato perché la RAI fosse il servizio pubblico noi vogliamo il servizio pubblico e sappiamo che il nemico dance giudizio pubblico oggi in questo Paese non è soltanto il sistema dell'informazione televisiva privata non è soltanto il sistema dell'informazione
E stampata privata che in realtà non è per nulla privata mai nelle mani non degli elettori ma di grandi gruppi industriali e finanziari che attraverso gli organi di stampa bando la loro politica economica e politica politica politica politicante politica partitica l'hanno sempre fatta in questo Paese politica di tangenti hanno sempre fatto attraverso i loro organi di stampa moralisti ove moralistiche fossero e oggi noi prendiamo atto appunto che il rinnovamento passa nel far rimanere la RAI così come è semplicemente nel sostituire a sedici Consiglieri di amministrazione lottizzati classe palpiti invece cinque consiglieri di amministrazione nominati dallo Spirito Santo che dovrebbe scendere sulle fronti dei presidenti della Camera e del Senato per ispirare il loro il nuovo e il diverso non ci crediamo auguri a cui a chi ha voluto questa riforma in questo modo albori a coloro che non hanno visto nel corso degli anni i ladri di Pisa rubare di notte e litigare di giorno ed esser litigiosi e simili giorno e scontrarsi ed apparire Luni immorali gli altri morali nello scontro per il potere per le poltrone auguri certamente la RAI non verrà modificata da questa legge sicuramente i ci Tadini italiani non troveranno attraverso questa legge il modo di liberarsi dalla cappa dei poteri che attraverso la consegna don sono proprietarie privato di tre reti e non sono soltanto tre nazionali Private attraverso la consegna al sistema dei partiti dei partiti economici e finanziari di alcune grosse famiglie di questo Paese la consegna della della stampa private Attraverso la consegna del servizio cosiddetto pubblico
Ai partiti di governo o di opposizione che stavano però dentro il governo della RAI sia visto sottrarre nel corso degli anni la capacità di vedere di vedere il paese di sapere le ruberie di conoscere la partitocrazia Isaac bene lei Tangentopoli che cresceva la diventavano da catapecchia magari all'inizio invece questi avendo enormi santuari che via via si sono costruite al nostro Paese templi della corruzione templi del malaffare
Che ci siamo trascinati nel corso degli anni perché nella RAI nei giornali nei servizi privati dell'informazione avevano la capacità di sapere neppure direttori più morale di questo Paese stando vicino agli editori più un orali di questo paese sapeva non si accorgevano però le loro operazioni politiche e finanziarie lei faceva lo basta per rinnovare questa le se basta lo Spirito Santo dei cinque consiglieri di Are pluraliste nominate dei presidenti della Camera non basta lo sappiamo tutti votate di questa legge
E con questo intervento dall'ex parlamentare della Lista Pannella Marco Taradash pronunciato alla Camera il ventisei maggio mille novecentonovantatré in sede di dichiarazione di voto
Sulla legge di riforma della Rai si conclude qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio
Pubblico