"Legislazione europea e interessi nazionali: la valorizzazione del Sistema Paese" - org. dal ministro Politiche comunitarie in collaborazione con il ministro degli Affari Esteri, il Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Provincie Autonome (c/o Villa Lubin)

Sia nell'agenda della della
Sentenza
Però estendersi non sempre libro necessarie programmi e sollecitare una riflessione sul contesto generale in cui si collocano le prostitute iniziative del Governo italiano mi riferisco al rischio di una possibile riduzione del tasso di interesse e di coinvolgimento dei cittadini italiani verso l'Europa ripetendo una frase promossa direi che si sta attenuando la spinta propulsiva degli italiani verso l'euro
Giustamente siamo stati indicati come il popolo più prevista tra gli europei
E se così non fosse stato non avremmo potuto realizzare quell'immenso il lungo lavoro
Di avvicinamento dall'inizio degli anni Novanta per giungere alla moneta unica con il primo gruppo degli undici a maggio mille novecentonovantotto
Da allora in poi
Se ha avuto la sensazione di una minore passione dei cittadini verso queste ecco questa comune appartenenza europea
Ed a volte emerge anche un senso di preoccupazione verso un'entità considerata potente e lontana
Che molto spesso si fa sentire solo attraverso i moniti e di richiami all'Italia
Nel recente passato i cittadini hanno dato fiducia ad un obiettivo nazionale che si stia che si esprimeva con una sola frase
Che abbiamo ripetuto quotidianamente in Europa e la grande opportunità per il nostro Paese
Nella realtà le cose stanno proprio così ed io considero un'opportunità per il nostro futuro anche la virtù cui siamo stati obbligati per il risanamento dei conti pubblici
E di lì vincono del rigore che ci siamo imposti per rispettare il patto di stabilità
Vorrebbero si riflette su un altro aspetto
Il commerciante lo studente l'impiegato l'operaio come vivono oggi questo rapporto con l'Europa
Non è materia sociologica ma squisitamente politica tra pochi mesi infatti avremo tutti in tasca una nuova moneta di un'entità regionale che si chiama Europa e contemporaneamente e non è solo un problema italiano si avverte un sentimento di lontananza o perlomeno Dina dei guardacoste senza e partecipazione dei cittadini
La difficoltà di vivere attivamente questa nuova dimensione economica e sociale e l'assenza di un progetto concreto e realistico
Degli stati membri per realizzare l'unione politica possono far regredire il sentimento di appartenenza e la fiducia nella dimensione europea
Io non credo sia un buon tonico per questa fiducia
Conoscere l'Europa solo per i problemi le regole ed i moniti
Che poi si chiamino quota latte mucca pazza sostegni all'agricoltura sistema previdenziale privatizzazione o concorrenza non cambia la natura del problema le resistenze incontrate per la carta dei diritti e di contrasti registrati
Prima e durante l'accordo di Nizza farne emergere troppe diversità a danno della credibilità dell'Europa politica federata che vorremmo
L'Europa dell'impatto identificata troppo comune entità di controllo e troppo poco come ragione delle opportunità delle libertà dei diritti dello stato sociale della cultura una regione del mondo il cui cittadino una propria storia una cultura antica ed una riconosciuta identità
Oggi si parla di cose assai importante per i nostri interessi legittimi all'interno dell'Unione
Ed è bene che su questa spetti si esprime al meglio il contributo al Governo italiano
Dico francamente preoccupa invece il silenzio che si registra fuori dall'attività del Governo
Io considero una stranezza o un grave peccato di omissione l'assenza di questo tema fondamentale nel dibattito politico
Si parla di economia domestica e si presentano le proprie ricette
Senza spiegare mai ai cittadini la loro compatibilità e le connessioni con un governo europeo esercita poteri reali su materie che prima erano descritti esclusiva competenza dei singoli Stati
Ed è ancora più strano che si discuta con tanta forza del processo di decentramento federalista in Italia e non si discuta allo stesso modo e nello stesso tempo dell'accentramento federalista verso l'Europa che sul piano economico produttive sociale effetti indubbiamente più rilevanti il ministro Mattioli
Ha manifestato attenzione e sensibilità verso questi problemi attivando tramite il che nel la partecipazione concreta delle forze sociali sul programma in questa fondamentale dimensione europea
In tutti gli stadi d'Europa c'è però ancora troppa freddezza e qualche egoismo di troppo che noi non aiuta la crescita
Verso l'unione politica
Per quanto riguarda perché nel c'è la piena collaborazione con il governo per dare forza e credibilità a questo dialogo nazionale all'interno dell'Europa
E credo di poter dire che prima dell'estate forniremo un serio contributo di studi e di ricerche
Per fare conoscere
E credo che spera apprezzare meglio
La monete europee che dal prossimo anno useremo tutti quanti
Io ho concluso
Vi ringrazio per l'attenzione ora diamo la parola al ministro che in relazione il ministro per le Politiche comunitarie Gianni Matteo
Grazie signor presidente
E io ringrazio tutti i presenti
In particolare dove il benvenuto al professor Monti
Rispetto alla volta precedente il dieci luglio
In cui qui nella sede del CNEL
Noi ripete in modo l'iniziativa che il ministro letta aveva inaugurato sono successe alcune vicende importanti
Che noi credo dobbiamo registrare
Anche per fare il punto rispetto al alle parole allarmate che il presidente Larizza
Un'ora ha pronunciato proprio rispetto al rapporto tra il nostro Paese i nostri concittadini e l'Europa
Beh
Dal punto di vista più interno sono successe alcune cose importanti
Con un solido aiuto da parte del CNEL noi abbiamo reso permanente il Moro che prima avveniva appunto soltanto con queste grandi occasioni di incontro
Oggi voi tutti sapete perché partecipate direttamente che esistono gruppi permanenti
Nei quali i dossier principali vengono affrontati e sì tenta di fornire alla negoziatore italiano il punto di vista delle regioni il punto di vista delle amministrazioni locali delle parti sociali
Questo lo abbiamo iniziato praticando loro ma viene oggi recepito anche nella disegno di legge di riforma della legge La Pergola qualcuno si stupirà che a pochi giorni dallo scioglimento delle camere si possa parlare di disegno di legge
Ma in effetti è stato un piccolo miracolo di volontà politiche il fatto che il quel disegno di legge e gli altri poiché erano stati di iniziativa parlamentare presentato
In un dicembre
A a completato già il suo iter di commissione
Indicando proprio la volontà dell'intero Parlamento di riconoscere la saggezza e la utilità di quei punti di vista
E ancora cioè la possibilità se non altro da uno dei rami del Parlamento
Di approvarlo innescando ma peraltro già l'approvazione in commissione lo innesca il l'iter privilegiato poi per la prossima legislatura si è così recepite costruita in modo ci sembra più efficace la fase ascendente
E questo dovrebbe anche avere un significativo risultato nella parte cosiddetta discendente
Perché un Paese un Parlamento che viene associato con queste forme capillari alla la fase ascendente poi può considerare la fase discendente
Poco di più che un atto obbligato
Il
Il questo ha rappresentato lo sforzo di trasformarci in un un Paese che appunto presidente non vede una Bruxelles lontana da cui arrivano direttive recepite in ritardo e con procedure d'infrazione ma che partecipa alla costruzione del processo nel mentre io esprimerei qual che parola più con qualche maggiore entusiasmo per quello che è avvenuto in Europa
Io credo che o ormai da più di due anni la consapevolezza di un di un classe dirigente europea che aveva registrato le vicende dolorose delle bombe che cadevano nel Kosovo rendendosi conto che altri decideva quelle bombe come quando dove cadessero no l'Europa
Il rendersi conto che Leo oscillazioni del euro mettevano evidenza alla mancanza di una politica economica coesa dell'Europa in quanto tale la preoccupazione per l'inflazione è legata alla caro petrolio mostrava anche qui la mancanza di una politica energetica
Dell'Europa fino poi al grande appuntamento dell'allargamento tutto questo ormai da due anni ha messo in moto la consapevolezza l'esigenza di rilanciare quelle grande discorso dei padri
Che nei decenni non era andato avanti dal punto di vista delle realizzazioni molto più che affare
Un grande mercato aperto un'Europa politica un Oropa più coesa questo sentimmo nel discorso famoso di Fischer a l'Università Humboldt e nei discorsi di Chirac nei discorsi del Presidente Ciampi e io credo che con un certo orgoglio possiamo dire
E che il nostro Paese è stato parte attiva e possiamo dare del giudizio di su Nizza della conferenza di Nizza un giudizio un po'più io credo pertinente di quello che nel all'informazione italiana ha visto molto di più lo scontro su un voto più un voto in meno quando lo scontro che avveniva Nizza era lo scontro reale per un processo che si è innescato di maggiore integrazione e quindi inevitabilmente di perdita di sovranità
Paesi che sanno che hanno imboccato questo processo sanno che non è un pranzo di gala e che dunque lo scontro sanno che è uno scontro reale
Ma il nostro paese due obiettivi si era posto e con questi due obiettivi uscito da Nizza
La proclamazione della Carta dei diritti fondamentali ma con un appuntamento e abbiamo avuto questo appuntamento due mila e quattro trasformazione di quella carta
Che oggi fotografa l'esistente quello che è comune di diritti ai paesi dell'Europa l'appuntamento è il due mila e quattro perché nasca la Carta costituzionale dell'Europa e sia quella sì l'immagine dell'Europa che vogliamo noi
Come vogliamo trasformare l'esistente per quella non basteranno sessantadue saggi ma potrà nascere proprio dal dibattito se noi saremo capaci di portare questo dibattito tra i cittadini
Con un piccolo merito forse dell'Italia per essere stato l'unico paese che prese la bozza della Carta dei diritti fondamentali e l'ha dette in discussione a tutte le sedi dei cittadini organizzati Società civile sindacati impresa consumatori e ambientalisti i centri sociali
Forse noi sostenemmo voi il la rappresentanza italiana con più forza perché alle spalle questo dibattito c'era stato dunque il l'appuntamento del due mila e quattro è l'appuntamento politico verso il quale si punta costruire più identità
Perché senza identità e illusorio pensare che si possano vedere politica energetica politica economica politica estera coesa perché mai Perkins su quali principi
E poi uscimmo anche soddisfatti perché a questo percorso di carattere politico viene associato anche viene associata la grande concretezza delle cooperazioni rafforzate
Prive ormai divelto e che possono solidi ficcare attraverso la prassi una consuetudine di arrivare a collaborazioni no non intergovernative ma dentro il contesto dei trattati
E vorrei a questo aggiungere anche come da Nizza è uscito il la prospettiva dell'allargamento ma questo su questo particolarmente sono in consonanza con il presidente Larizza
Perché l'allargamento certamente una grande prospettiva dal punto di vista della politica
Resta la questione se dobbiamo sintetizzare al massimo la questione della stabilità la questione della pace resta legata indissolubilmente a questo processo
Ma esso deve essere costruito in modo che non generi nei paesi disaffezione euroscetticismo
Io ho chiesto al presidente dico mio informato il ministro Loiero
Io ho chiesto che delle due sessioni
Comunitarie che nell'anno sono previste
Dalla conferenza stato regioni la prossima sessione comunitaria sia legata alla questione dell'allargamento
Noi dobbiamo discutere a fondo con nelle regioni italiane
I aspetti concreti precisi della dell'allargamento non c'è dubbio che esso apre superfluo che io mi di lunghi per competenze che qui sono presente esso apre anche dal punto di vista delle politiche economiche delle politiche strutturali delle grandi opportunità per le regioni del nostro Paese se l'allargamento sarà vissuto come complementarietà non come competizione in settori in cui sarebbe illusorio competere con i Paesi dell'allargamento con le condizioni di costo del lavoro che a tutti sono hanno inoltre però allora bisogna vivere e comprendere sino in fondo quale la prospettiva verso la quale si debbono attrezzare le regioni italiane
E devo dire che alla conferenza di Lil io ho sentito il commissario Barnier e Barney e lo ha ripetuto anche nella sala della Protomoteca
Qualche mese fa ricorderete la consapevolezza del commissario Barnier che certamente ove noi prendessimo i parametri per i fondi strutturali pulp quali
Noi certamente metteremmo in serie difficoltà alcune situazioni difficili dei degli Stati o oggi membri
E visse Barnier noi dovremmo intervenire
Con una riti riflessione ristrutturazione di questi parametri
In modo da leggere dentro i valori medi delle regioni saper leggere e mettere in evidenza le situazioni più difficili che sfuggono ai valori medi in modo che queste situazioni
Possano continuare ad avere il sostegno dell'Europa
Senza questi aspetti
La visione dettagliata del percorso che deve essere compiuto dalle nostre regioni la rimodulazione dei fondi strutturali io credo che noi avremmo delle serie difficoltà ad arginare un possibile euroscetticismo a fronte dell'allargamento da qui una iniziativa solida che deve essere intraprese appresa proprio nel rapporto protagonista con le regioni in conclusione io vorrei qui ricordare alcuni punti
Che in questo periodo sono stati punti di innovazione nella o di maggiore sottolineatura nella nostra presenza europea
Abbiamo avuto una intesa molto significativa con alcuni Paesi la Germania soprattutto ma il Belgio la Finlandia la Francia sulla questione della immigrazione
E il governo ha già visto la espressione da parte dei ministeri maggiormente coinvolti
Gli interni gli esseri
Una grandissima attenzione per lavorare ad arrivare a una Conferenza europea
Per la l'immigrazione i nostri concittadini devono intanto capire che i numeri italiani un milione duecento mila immigrati
Spalle disfano rispetto ai numeri di altri paesi i quattro milioni e mezzo francesi sei milioni tedesche ma soprattutto devono sapere che dietro le difficoltà i problemi delle regioni che sono nel fronte del di questa grande vicenda dietro di loro c'è l'Europa l'Europa che intende governare i flussi intende anche rendere possibile quelle condizioni
Nella casa nella città Nella Salute nella sicurezza che devono essere buongiorno presidente che devono essere alla devono accompagnare un processo così importante
Una in un altro settore la iniziativa ha cercato di essere più ma più vivace
Stavo per dire energica ma siccome si tratta della questione energetica sarebbe stato una ripetizione in consonanza con le posizioni del parlamento europeo Italia spinge perché il gli obiettivi
Che l'Europa si deve dare per la sostituzione di combustibili fossili
Con energie rinnovabili noi siano quello che oggi finora è nella schema di direttiva ma siano o obbligo obiettivi obbligatori obiettivi obbligatori
E l'armonizzazione degli incentivi sia una armonizzazione efficace corriamo una certa tendenza di quei Paesi che saggiamente ormai da vari anni hanno intrapreso con decisione
La via della sostituzione dei combustibili fossili con il sole e con il vento
La Danimarca pensa di sostituire la metà dell'i consumi di energia elettrica con queste risorse paese certo non molto dotato di energia solare
Possiamo capire come questi Paesi guardino con un certo distacco e un certo disinteresse politiche di armonizzazione perché nella disattenzione di paesi come il nostro si apprestano nei prossimi anni ha un grande sforzo di mercato pere invadere un Paese disattento con le loro tecnologie sul vento e sul Sole ma questo non deve certo indebolire un'azione più solida dell'Europa in questa direzione
La sicurezza alimentare il
E se non ci fosse necessita di far ricorso ad altri settori forse il settore in cui più urgente e più necessario appare la politica coesa dell'Europa
Il le indicazioni del libro bianco sono indicazioni forti e che dovranno a vere da parte del nostro Paese un una adeguamento significativo perché una politica che in un settore così capillarmente diffuso come quello alimentare
Non ricorre al controllo capillare illusorio ma ricorre alla fortissima autocertificazione autocontrollo
Certo deve fare i conti nel nostro Paese con una cultura non sempre trasparente e limpida ma questa la il terreno obbligato cover attraverso il quale si può garantire sicurezza alimentare e si potrà ancora di più quando con la il funzionamento pieno dell'Authority alimentare
Noi potremmo considerare chiuso quella sorta di Carnevale a cui abbiamo dovuto assistere cui in cui ogni Paese sceglieva le sue vie con armonizzazioni e difficili e faticose Ines sedi politiche
Atto assistite da sedi tecniche
Non strettamente collegate con le sedi politiche con l'Autorità alimentare questo certamente avrà fine e noi ci permettiamo di ricordare che a maggior ragione potrà avere valore questa autorità seri
Alla cultura chimico-fisica della sicurezza alimentare si aggiungerà anche la cultura della qualità degli alimenti
Come la nostra candidatura della città di Parma vorrebbe simbolicamente molto sottolineare voglio qui dire anche urna breve parola su un punto su cui il nostro Paese ha portato un suo contributo
Fermo e dietro al quale abbiamo visto crescere anche consenso in Europa
Nostro Paese non pensa che bisogna arginare la crescita della ricerca scientifica in particolare nel settore degli organismi geneticamente modificati
Un mondo provinciale che a male querelle disinformato e quello che nei giorni scorsi ha visto scontri quasi religiosi intorno a queste problematiche
è che al momento entusiasmante della invenzione della scoperta
Razionalità richiede che faccia seguito l'accurata ricognizione degli Effetti delle applicazioni delle invenzioni e delle scoperte
Questo noi abbiamo portato l'estate scorsa quando abbiamo bloccato la circolazione in Italia di mais transgenico perché con una certa con una certa spregiudicatezza erano stati violate proprio i principi della unione sulla equivalenza sostanziale delle molecole negli alimenti
Ottenuti a partire da organismi geneticamente modificati
E oggi noi anche alla luce della vicenda di così drammatica della mucca pazza in cui causa fondamentale fu vista nell'aver costretto erbivori a violare leggi profonde con CD provenienti dal dalla carne come le farine animali
Non possiamo non guardare con precauzione con preoccupazione a quella sigla mais di di dove BT significa Bacci illustrando tu ingerenze s'e che significa che noi mettiamo in un un prodotto vegetale un elemento che certo vegetale none
Certamente utilizzato da sei come insetticida e allora troviamo sciocco che qualcuno lo trovo sciocco che qualche mio collega
Universitario possa dire finora non è mai morto nessuno quando noi sappiamo che gli affetti che noi dobbiamo e seguire sono gli affetti a medio lungo termine se vogliamo dare reali garanzie ai nostri consumatori questo se noi vogliamo utilizzare queste possibili importanti risorse
Questo nella l'Indirizzo del loro sviluppo tutto il resto può essere interessante per le imprese che ne traggono profitto ma non per l'interesse della collettività
Nostro paese oggi tra quelli che mantengono la moratoria rispetto alla circolazione commercializzazione perché ancora dei punti qualificanti che sono la etichettatura la rintracciabilità il il la responsabilità civile per il danno sanitario ambientale
Non sono ancora soddisfacente il commissario Born garantisce che presto verrà messa a punto un nuova proposta normativa e noi
Rimuovere in modo i nostri vincoli quando questo proposta sarà conosciuta
Abbiamo una forte consonanza con il commissario Bolkestein per le questioni degli appalti pubblici delle offerte pubbliche di acquisto
Inutile qui essere un pubblico più che Sperto conosce bene questi problemi
E siamo in un momento delicato per quello che riguarda le importazioni
Parallela in cui noi dobbiamo salvaguardare un contesto specifico del nostro Paese e intendiamo continuare a farlo
E infine guardiamo con molta soddisfazione
Il il ripensamento che c'è stato nel gli ultimi tempi rispetto a un atteggiamento piuttosto liquidatorio nei confronti del comitato spaziale
Perché riteniamo in accordo con quanto il commissario Barnier ha avuto modo di ripetere che soltanto in un atteggiamento attento al territorio si possano oggi porre le stesse questioni dell'allargamento dei fondi strutturali
Lui no con un atteggiamento che ed entra ormai nel grande dettaglio dell'assetto del territorio
Il nostro Paese avuto un continuo miglioramento per il l'aspetto quantitativo del del recepimento lo score board è stato soddisfacente insomma io credo che presentiamo oggi un Italia che più solitamente pezzo d'Europa
Forse meno romanticamente meno emotivamente e dovremo lavorare anche su questo aspetto ma gli indicatori dell'essere Europa sono indicatori incerto oggi più solidi
E io credo che veramente con la partecipazione di tutti voi che per quello che rappresentate siete degli interlocutori di questo processo
E insieme alla caratterizzazione politica verso quel punto d'approdo
Che Spinelli ha indicato io credo che potremmo operare bene per il nostro Paese e per l'Europa grazie
Se
Fra i compiti del presidente il principale è quello di dare la parola e di fare una raccomandazione
Che ripeto non soltanto perché si parla d'Europa manterrei esigenze organizzative imprescindibili
Tutti coloro che interverranno sono vivissima mente pregati non posso andare oltre la vera di contenere l'intervento entro il tempo massimo dei quindici minuti
La parola al sottosegretario al Ministro degli Affari Esteri Umberto Ranieri
Ma grazie presidente ma io da svolgere pochissime Conso dei considerazioni io credo che sia di particolare importanza questa terza sessione di confronto tra le amministrazioni centrali le autonomie territoriali e le parti sociali sul programma di lavoro della Commissione europea per il due mila e uno
Il ministro Mattioli ha fornito un quadro di puntuale i chiaro da questo punto di vista
La crescita della dimensione europea soprattutto in seguito all'adozione della della della moneta unica come lei ricordava presidente richiede infatti una maggiore integrazione del mercato interno un coordinamento sempre più stretto delle politiche
Monetarie fiscali che coinvolgano tutte le istituzioni interessate alla fase ascendente del processo normativo
Comunitario e anche su questo aspetto lei ministro Mattioli a ricordato l'impegno e la determinazione del del Governo con cui lavora al governo il governo italiano
La cooperazione stretta tra le amministrazioni le autonomie territoriali le parti sociali rappresenta senza dubbio lo strumento indispensabile nella partecipazione al governo di una unione europea sempre più complessa e presente nella vita quotidiana dei cittadini
Una cooperazione che d'altra parte costituisce la condizione per dare una risposta positiva all'interrogativo posto al presidente Larizza circa
Il rischio del prevalere in i cittadini di un sentimento di lontananza da una unione costruzione così complessa è percepita come lontana spesso di qui la necessità di questa stretta cooperazione
Tra le parti sociali
I protagonisti della della terra e amministrazioni e delle Autonomie territoriale
Il trattato firmato anni Diniz è stato firmato il ventisei febbraio scorso
Auspichiamo una ratifica rapida
Anche perché all'indomani della conclusione del processo di ratifica si avvierà la fase conclusiva del del del processo di allargamento con la possibilità da parte dell'unione di accogliere già
I primi Paesi candidati che avranno concluso positivamente il negoziato
E il trattato e la sua ratifica consentiranno un funzionamento più efficace più più democratico delle istituzioni dell'Unione
Come ricordava il ministro Mattioli sulle conclusioni di Nietzsche sul tra la revisione del trattato che ne è conseguito giudizio non può non essere
Positivo per quello che esso consente di realizzare India diaria conclusione in particolare l'allargamento
Con l'allargamento l'Unione si prepara a realizzare un'impresa di portata storica la formazione di una
Di una di una comunità di quasi cinquecento milioni di abitanti che giungerà fino ai confini con la Russia un'impresa mai
Mai realizzata inutili l'allargamento cui ci Cicci prepariamo e da questo punto di vista non paragonabile con i precedenti che hanno segnato la storia dell'Unione negli scorsi
Negli scorsi decenni
E certamente io credo che sia giusto raccogliere la sollecitazione del presidente Larizza a valutare appieno le conseguenze dell'allargamento su su su su su sull'economia sulla società italiana non per guardare
Con un atteggiamento
Chiuso a questa prospettiva ma per prepararci abbia affrontare queste conseguenze
Ma di questo avremo modo di discutere anche nel corso della giornata quando si confronteranno io credo anche tesi approcci DiVersi alla dimensione euro alla alla dimensione europea così come auspicato anche dal presidente la Rizzo si discuta di più penetri di più il tema della costruzione europea
Una cultura politica e i tra le forze politiche protagoniste del Governo e della della della opposizione nel nostro nel nostro Paese in questo quadro io
Intendo solo sottolineare concludendo il contributo che il ministero degli Esteri e la Rete delle ambasciate assieme alle altre istituzioni di governo nazionale regionale forniscono nella fase di negoziato e nell'elaborazione della normativa
Comunitaria
Ritengo che la formula dell'iniziativa interistituzionale che ministro Mattioli tenacemente persegue
Costituisca un asset de di confronto ideale al fine di garantire un adeguato coordinamento tra i soggetti interessati ai processi
Normativi comunitari e pertanto decidere rivolgere concludendo un ringraziamento un plauso alla al Cannella e al dipartimento delle politiche comunitarie per l'organizzazione di questa importante
Iniziative che ci permette di riflettere fu un passaggio cruciale dell'impegno delle governo della comunità nazionale alla costruzione europea grazie
Interviene ora il Presidente alla conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome Enzo Ghigo
Sì grazie presidente
Buongiorno a tutti
Credo che questa terza sessione di confronto tra amministrazioni territoriali e parti sociali sul programma della Commissione europea
Giunge in una fase particolarmente dedicata la vita politica del nostro Paese
In questo senso apprezzo il significato dell'iniziativa e ringrazio sia il ministro Mattioli che il presidente del nella Rezza per l'opportunità e l'invito che mi è stato rivolto la conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome partecipa
All'organizzazione dell'iniziativa dalla sua prima edizione del mille novecentonovantanove infatti sono convinto sì e questa è un'occasione di confronto che meriti la massima attenzione da parte delle regioni
Sappiamo in che cosa consiste la legislazione comunitaria ed è compito dei nostri tecnici esaminare attentamente il programma della Commissione europea e della presidenza semestrale svedese dell'Unione Europea e sulla seconda parte del titolo che vorrei però concentrarmi interessi nazionale spetta alla politica con la P maiuscola favorire forme luoghi per la loro articolazione essere capace di inventare meccanismi efficaci per la loro rappresentanza rispetto alla politica anche il delicato compito
Di individuare gli interessi nazionali
Spavento e rifuggo rischio allora di strumentalizzare questo confronto di piegarlo ad interessi di parte qualunque essa sia ed impoverire il confronto sull'Europa perdendo di vista l'obiettivo il ruolo dell'Italia e le modalità di partecipazione degli attori nazionale i processi legislativi comunitari
Inquadrato in tale dimensione credo che l'impegno debba essere assumere connotati di partisse tale assetto ora molto di moda
Relativamente costituisce una condizione da tempo acquisita per la Conferenza dei presidenti anche i presidenti rappresentano diverse parti politiche
Ma da sempre hanno saputo convergere pur nelle differenze sulle questioni di rilevanza strategica
Europea e nazionale che coinvolgono in maniera essenziale gli interessi delle regioni e quindi del Paese
Nel corso del due mila diamo assistite in Europa ad un rinnovato fervore di iniziative di altro profilo politico
Riscontrato riscontrando sempre una maggior vitalità dei partiti transnazionali dei movimenti europei delle proposte volte a costruire una Europa politica
Tutte tendono a probabili Tzara la questione dell'Europa dei cittadini che è poi la questione della sussidiarietà dei rapporti legislazione generale cittadino singolo che poi dilemma del processo di governo in Italia oggi e la questione del federalismo una riforma in progress direi appena iniziali
Confronto di oggi sulla legislazione europea sull'assetto del sistema Paese verso l'Europa e di importanza strategica per due motivi misurare le riforme italiane nel contesto europeo e provare ad affermare in Europa al processo appena iniziato
Si tratta cioè da un lato di partecipare in maniera propositiva come sistema Paese al processo di riforma in atto a livello europeo
Cercando di affermare su scala più ampia il percorso del federalismo italiano e dall'altro di misurare la via italiana al federalismo con le dinamiche esistenti negli altri Paesi e con il modello di governo europeo le questioni del decentramento del livello ottimale di governo del territorio della coerente applicazione del principio di sussidiarietà
Non si pongono solo in Italia ma sono da tempo protagoniste dei dibattiti politici e delle dinamiche istituzionali di molti altri paesi membri dell'Unione Europea
Proprio per offrire una risposta programmatica la sfida imposta dalla globalizzazione alla tradizionale struttura istituzionale piramidale degli Stati nazionali la Commissione sta predisponendo un libro bianco sulla governance
A mio parere è uno dei problemi che crea maggiori sofferenze del sistema Italia quando si confronta con l'Europa e l'assenza di efficienti meccanismi di collegamento tra i livelli di governo centrare regionale e locale
Capace di far funzionare coerentemente sistema istituzionale in termini europei
Tutto assieme non con avamposti ministeriali ora tra guardie regionali
Occorre superare la visione gerarchica che imposte i rapporti tra governo nazionale regione riconoscendo che tutte e due i livelli sono era presentano uno stato la stessa distinzione tra fase ascendente fase discendente se pur significativa nell'ambito del processo decisionale
Evoca una dimensione gerarchica dello stesso e non contribuisce a chiarire che i due momenti sono in realtà un solo processo
Ovunque si verificò una situazione di crisi il risultato finale ne soffre
Non è una dimensione gerarchica che si che essi attualizzano gli interessi del Paese al contrario propongo di vederli in una dimensione multipla
Dove la gerarchia e semmai limitata la dimensione geografica dei livelli di governo che sono altrimenti tutti portatori di interessi significativi e meritori
Quello che occorre individuare allora il meccanismo che renda compatibili a ciascun livello di governo le decisioni prese in un altro geograficamente superiore o inferiore
Questa è la via del federalismo che l'Italia deve portare in euro
Di grande fermento tra le regioni d'Europa e gli Stati nazionali corrono il rischio di vedersi superare dalla capacità propositiva delle regioni
Che più vicino al territorio in questa fase meglio ne interpretano le esigenze di partecipazione e di identità collettiva lo scorso novembre si è tenuta a Barcellona sotto l'egida del congresso dei poteri locali e regionali d'Europa un incontro sulle problematiche delle regioni con poteri legislativi
Nell'Unione Europea iniziativa raccolto una convinta adesione da parte delle regioni italiane di altre regioni europee
Abbiamo creato un gruppo di lavoro al quale partecipano i rappresentanti delle regioni europee con poteri legislativi dalla Spagna all'Austria dal Belgio alla Scozia
Questi fenomeni devono far riflettere su quali siano le effettive dinamiche europee
Ci troviamo di fronte a un processo irreversibile di decentramento che non sei agosto colare conviene invece governarle solo congiuntamente a livello europeo si troveranno le risposte alle crisi degli Stati nazionali
Sul piano nazionale gli e perciò l'assoluta necessità di misurare il processo di decentramento una via italiana al federalismo con i processi europee le riforme istituzionali in corso a Bruxelles
Il punto è capire se il cammino percorso in Italia effettivamente in linea con il processo di riforma europee
Non mi riferisco in questo caso soltanto il tipo e alla dinamiche del decentramento ma soprattutto al grado di europeizzazione
Asso disarticolato imperniato più sulla buona volontà di qualche ministro nessuna condivisa e proceduralizzato prospettiva federale in tutte le amministrazioni centrali
Sembra di assistere ad una continua strategia centripeta del Governo e dell'apparato burocratico centrale che si interpone al completamento del cammino ancora incerto del federalismo a livello europeo oppure in assenza di una struttura federale la Commissione ha da tempo capito che le relazioni intergovernative si risolvono in un'ottica cooperative della dimensione verticale
Tra i livelli di governo non gerarchicamente ordinati e che l'aspetto competitivo invece fonte di miglioramento delle performances di governo solo nella dimensione orizzontale tra governo dello stesso livello in Italia per ora lo scenario federale sembra vivere solo nell'ottica competitiva sia e giustamente nella sua dimensione orizzontale che nel rapporto tra Regioni sia e purtroppo nella sua dimensione verticale cioè nei rapporti tra governo nazionale in Regione
Manca una condivise diffusa cultura federale in una pubblica mi
Ma i diversi ma diversi sono i problemi che attendono soluzione dall'autonomia finanziaria delle Regioni ha una chiara definizione delle sfere di competenza abbiamo assistito in questi anni ha promosso sovraffollamento delle strategie nazionali per le riforme per lo sviluppo del Paese ne emerge dall'incapacità di inventare procedure nuove di formazione di decisioni compatibile con l'esistenza più livelli di governo al collega esaurì della lentezza che la legge impone alla nostra burocrazia
L'esperienza dei gruppi di lavoro del CNEL per quanto positiva non ha fatto eccezione le Regione non sono associazioni private che rispondono ad horas alle sollecitazioni del momento operano sulla base di una programmazione che richiede i suoi tempi e le sue risorse
Di fronte all'emergenza temporale non si tratta di velocizzare ulteriormente l'azione di governo delle regioni né quella del Governo nazionale ma piuttosto di condividere programmare gli obiettivi nazionali congiuntamente
Tempi del partenariato nazionale ed esigendo nel rispetto a livello europeo
Non mancano esperienze del successo Italo operazione in Germania i tempi dello studio dei dossier europei sono calibrati su un tempo minimo di istruttoria concesso da bontà va tutte le volte in cui gli interessi dei lender sono coinvolti e quando viene negoziato a Bruxelles un tema di competenza esclusiva dell'Ender la delegazione tedesche condotto da un rappresentante dell'ente ha designato dalla punto ASP
In Italia siamo ancora lontani da questo sistema è pure le regioni hanno visto accrescere le loro competenze cominciano anche se a sentire la necessità di partecipare direttamente al negoziato europeo nelle materie di loro competenza
Iniziativa presso Lella indubbiamente fornito una risposta alle esigenze di partecipazione io stesso proposi un intervento di luglio la strutturazione di questo dialogo in tavoli tecnici tematici
Ora lavoro dei gruppi iniziato ovviamente plaudo all'iniziativa sull'attuale organizzazione di lavoro ci sono due questioni da mettere a punto calendarizzare lavoro dei gruppi almeno su base trimestrale concentrando i dossier prioritari da seguire sulla base dell'elenco delle priorità della Commissione delle presidenze semestrali
Creare due ulteriori gruppi di lavoro uno sulle questioni istituzionali che soprattutto in questo momento hanno un notevole rilievo strategico in Europa penso al libro bianco sulla governance alla questione della Costituzione europea dell'allargamento alla presenza delle Regioni a Bruxelles la riforma del Comitato delle Regioni e alla costruzione di una posizione condivisa tra stato e regioni per la prossima Conferenza intergovernativa del due mila e quattro
è uno con ambizioni strategiche specificatamente dedicato alle politiche regionali e di sviluppo del territorio soprattutto in vista delle consultazioni che la Commissione ha già informalmente iniziato sulla futura impostazione delle politiche regionali
Al noto con rammarico che anche quest'anno la sessione comunitaria dello Stato regione è stata convocata una sola volta i cori strettissimi tempi per la preparazione
Le regioni che hanno partecipato fattivamente proponendo alcuni emendamenti al disegno di legge di riforma della legge ottantasei mille
Novecentottantanove intesi a migliorare le condizioni di partecipazione alla formazione della legislazione comunitaria
Vorrei poi sollecitare l'apertura di un dibattito sereno e costruttivo su alcuni temi che sono o saranno presto nell'agenda comunitaria
Come ho detto libro bianco della governance il futuro delle politiche regionali sotto questo aspetto credo sia fondamentale riprendere in maniera strutturate continua il discorso dello stette interrotto tempo fa e recentemente recuperato dal ministro Mattioli
La prossima Conferenza intergovernativa in particolare alla riforma del Comitato delle Regioni con un riconoscimento del rango di istituzione
Ripropongo in Cina la conclusione
Dello scorso anno sulla quale non ho ancora percepito alcuna sensibilità da parte del governo in quanto riguarda un tema molto delicato e di assoluto interesse per le regioni considerare le politiche europee come politiche domestiche
E non come politica estera conduce a valutare positivamente l'opportunità di riconoscere una potestà estera mediata alle Regioni per quanto riguarda i rapporti con le istituzioni europee
In particolare questa potestà si potrebbe realizzare nell'ambito di un costante coordinamento nazionale interregionale nelle materie che saranno trasferite alle Regioni e nella programmazione delle politiche territoriale dei fondi strutturali
Questo riconoscimento non deve assolutamente essere inteso come un vulnus sull'unitarietà della rappresentanza europea del governo nazionale
Ma al contrario come un passaggio necessario nel percorso di adeguamento dell'assetto costituzionale dell'Italia al governo della complessità imposto dalla globalizzazione
Caos
Interviene ora il commissario europeo per la concorrenza professor Mario Monti
Grazie presidente questa è la terza sessione di un'iniziativa chiave per il sistema Paese
è la terza volta che ho l'onore di partecipare sono molto grato per questo al Governo italiano e in particolare al ministro Mattioli
Il programma di lavoro della Commissione Prodi per il due mila uno
E noto sarà credo illustrato in modo sistematico dalla relazione del ministro Rossi e verrà poi fatto oggetto di esame dai quattro gruppi di lavoro
Non credo che sia mio compito di percorrere pertanto il programma di lavoro della Commissione mi limito a citare quattro cardini di questo programma il primo è forse poco noto al grande pubblico ma è di grande importanza operativa cioè la riforma amministrativa interno della commissione che proprio in questi giorni è entrata in una fase operativa decisiva e delicata con le proposte di riforma della gestione del personale
Esternamente più notti gli altri tre punti la preparazione definitiva alla entrata in circolazione dei biglietti e delle monete in euro la strategia per l'adesione dei futuri Stati membri che entra quest'anno in una fase chiave
E il libro bianco della governance mi fa piacere che il presidente Ghigo si sia ampiamente riferito a questa iniziativa che vuole intellettualmente e politicamente definire meglio i compiti dei diversi livelli di governo per quanto riguarda le istituzioni europee e credo per quanto riguarda più in generale la governance dell'Europa e devo dire nelle parole del presidente dico trovavo anche riscontro di mia esperienze concrete sei anni fa arrivato alla commissione europea era molto raro che io avessi incontri e così i miei colleghi con presidenti di Regioni o presidenti di lender
Ora questi incontri sono quasi più numerosi rispetto a quelli con i ministri dei governi nazionali
Il presidente la ripresa ha detto si sta attenuando la spinta propulsiva degli italiani verso l'Europa
Credo che occorra riflettere molto su questa fase e leggendo su questa frase leggendo quella spinta propulsiva in due sensi diversi
Il primo è quello del contributo degli italiani alla costruzione dell'Europa il secondo è quello del sentimento degli italiani verso l'Europa
Credo che per quanto riguarda il contributo degli italiani alla costruzione dell'Europa questa spinta propulsiva non si stia attenuando si stia fortemente accrescendo
L'ultimo periodo ne è stato
Viva testimonianza con un impegno che è stato percepito riconosciuto da tutti in Europa delle autorità italiane del presidente Amato del ministro degli Esteri
Persino al suo livello del capo dello Stato sui grandi temi della costruzione dell'Europa
Tutto questo ha avuto i suoi riflessi non nella misura in cui avremmo sperato certo a Nizza
Io ricordo che qui nel luglio scorso si era lamentata anche da parte mia la presenza sì delle autorità pubbliche italiane sui grandi temi della costruzione dell'Europa ma una certa assenza delle forze economiche sociali sul dibattito
Creativo su questi temi mi pare che da allora anche questa lacuna si sia in buona parte colmata
Certo se ci riferiamo invece al sentimento verso l'Europa alla simpatia per l'Europa
è possibile che anche in Italia questa stia diminuendo il ministro Matteoli ha detto che gli italiani sono più solidamente europee io ora ma forse meno emotivamente credo che abbia ragione
Credo che naturalmente la commissione l'Unione europea debbano fare una dose di autocritica e individuare spazi di miglioramento del proprio modo di essere e del proprio modo di gestire questo è in corso ma non può che essere aumentato
E anche porsi un problema di migliore e maggiore comunicazione e qui voglio fare è stato di una difficoltà oggettiva nella quale il PCI dibattiamo si vorrebbe spesso per ragioni di efficienza comprensibili
Ridurre il numero dei commissari
E i ministri del governo italiano sanno bene quanto tempo dedicano a percorrere il Paese per spiegare le loro politiche
E sanno quanto questo sia componente essenziale del governare
I commissari europei cercano di fare questo
Dobbiamo percorrere un Paese che per ora trecentottanta milioni di abitanti e si avvia ad averne quasi mezzo miliardo
Siamo venti per ora dobbiamo comunicare con quindici cittadinanza in undici lingue la situazione diventerà più ramificata e complicata c'è un grosso problema di comunicazione
Ma poi forse la
Meno emotivamente sentita Europa anche presso gli italiani mi chiedo
Non dipenderà anche dal fatto che questa Europa sta sempre più e per fortuna trasformandosi da sogno in realtà da sogno in governo in senso molto lato
Perché
è in corso un processo di trasfusione di principi di buon governo
Dall'Europa agli scatti
Questo fa migliorare nella valutazione dei cittadini grazie a Dio la percezione di ciò che viene fatto come Amministrazione come Governo a livello nazionale
E spesso passa attraverso Monetti che rendono un po'più antipatica Europa
Credo che anche l'Italia sia stata destinataria di questo processo di trasfusione oggi credo che i cittadini italiani siano più contenti
Di come le proprie autorità tengono bassa l'inflazione l'inflazione tengono basso il disavanzo pubblico
A abbiano dato a loro cittadini maggiori libertà su quale compagnia telefonica quale linea aerea scegliere in quale Paese collocare i propri Vespa
Armi
In in molti Paesi persino norme non economiche come quelle sulle pari opportunità o la privacy sono state importate con direttive europee
E quindi la percezione di come i paesi vengono governati io spero che stia migliorando
Ma molte di queste trasfusioni sono passate attraverso atti quasi percepiti come di ostilità da parte dell'Europa
Nella mia limitata esperienza potrei citare numerosi casi numerosi casi in cui anche in materia di aiuti di Stato di sussidi ministri di diversi Stati membri non mi riferisco specificamente all'Italia
Hanno manifestato pubblicamente a gran voce determinate richieste di concessione
Hanno privatamente detto al commissario competente la preghiamo di non accogliere queste richieste che metterebbero in difficoltà il nostro bilancio
Ecco come si crea migliore governo sul piano nazionale maggiore antipatia per l'Europa
L'Europa ha lungamente accettato questo stato di cose ritenendosi più lontana dal processo elettorale quindi meglio in grado di assorbire questi colpi di impopolarità
Ma non è che questo alla fine contribuisce in parte accanto forse a me alla nostra inadeguatezza
A spiegare perché l'Europa viene vissuta più solidamente ministro Mattioli ma viene vissuta meno emotivamente
Un punto chiave della riflessione sull'Europa in questo momento tutti i precedenti interventi si sono riferiti è quello della ricerca del livello ottimale di accentramento di decentramento delle decisioni questo in un processo di integrazione è il punto chiave
E vorrei anche qui notare qualche aspetto di paradosso che aiuta a capire perché
L'Europa sia meno simpatiche
E contemporaneamente sì critica che l'Europa che l'Unione europea centri troppo e che dei centri troppo
La discussione sull'Irlanda delle ultime settimane non intendo entrare nel merito di una materia che non è mia di mia competenza il commissario Solbes il direttore generale Ravasio l'hanno fatto
Ma al di là del merito specifico del rimprovero fatto dal la commissione e dal Consiglio Ecofin all'Irlanda è abbastanza paradossale che
Autorevoli critici anche in Italia di questa misura siano stati economisti che da sempre
Lamentano che accanto ad una politica monetaria unica non ci sia un maggiore coordinamento degli altri aspetti della politica economica ivi inclusa di bilancio
E che hanno spesso lamentato una visione un po'troppo semplicistica delle politiche di bilancio schiacciate sul solo saldo e hanno chiesto che si dia maggiore attenzione all'articolazione delle spese e delle entrate
L'Europa è stata sfortunata perché ha preso un paese piccolo simpatico e per altri aspetti bravo ma ha cominciato ad applicare nel primo caso concreto che si è manifestato questi principi di maggiore coordinamento delle politiche economiche
L'altro esempio quando c'è da il decentramento e può darsi che venga criticato parlo con dico con con libertà del professor Francesco Giavazzi perché credo che sia a tutti no To quanto profondamente io lo stimi ma in un articolo scritto ieri sul Corriere della Sera
Fa alcune considerazioni sul decentramento della politica della concorrenza materia che comincio a conoscere
Che non sono persuasi
Si riferisce alle alle decisioni su e nel Infostrada
Prese in parte a Brussel in parte dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato in Italia e mi pare che gli sfuggano i rapporti di network parlo sotto il controllo dell'ex presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato che esistono tra autorità
Scrive il professor Giavazzi la commissione analizzo il caso solo dal punto di vista del mercato delle telecomunicazioni per l'elettricità se ne lavò le mani no
La decisione ripresa dalla commissione diciannove gennaio fa anzitutto chiaro riferimento all'articolo nove del regolamento sulle concentrazioni
Che offre agli Stati la possibilità agli stati membri di richiedere la vocazione di casi che normalmente rientrano nella competenza della Commissione questo in uno spirito di sussidiarietà
Nel caso in questione le autorità italiane sostengono che l'ha detta concentrazione minaccia di creare o rafforzare una posizione dominante
Tale da ostacolare in modo significativo una concorrenza effettiva in un mercato all'interno del suddetto stato membro la commissione può in questi casi rinviare una parte o il tutto della del dossier ebbene la commissione a dedicato sette pagine non a lavarsi le mani ma ad analizzare il mercato dell'elettricità in Italia ha concluso ritenendo non infondate le preoccupazioni espresse dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato anche sullo spunto delle considerazioni svolte dall'autorità
Per il gas e l'elettricità ha approvato la Commissione l'operazione di fusione per l'aspetto mercato delle telecomunicazioni
E a sulla base dell'articolo nove rinviato non in un lavaggio di mani la valutazione per il mercato dell'elettricità all'autorità Antitrust italiana
Ma chiarendo perché data la natura del problema si è ritenuto che il livello dove potesse essere meglio approfondito questo problema era quello era quello nazionale
Questo è e è uno dei casi in cui cerchiamo di dare di dare vita ai principi di
Collocamento collocazione della decisione nel livello più appropriato perché venga preso concludo osservando che
Come il presidente Amato in particolare sa e e questo sarà uno dei punti ho visto discussi in uno dei gruppi di lavoro anche per l'applicazione degli articoli ottantuno ottantadue sulla sugli accordi tra impresa e l'abuso di posizione dominante è in corso di dibattito al Consiglio dell'Unione Europea una riforma strutturale che senza certamente spogliare la commissione dalla sua responsabilità ultima cerca di decentrare maggiormente alle autorità nazionali della concorrenza e alle corti nazionali alle giurisdizioni nazionali questo compito insomma io credo che l'anno due mila uno al di là punti una pluralità grandissima di iniziative specifiche vedrà questa riflessione sulla governance su chi deve fare cosa dove come un punto come un punto molto
Portante e la governance non può limitarsi all'Europa siamo sempre più proiettati nel campo della concorrenza come in altre materie a cercare di individuare schemi di cooperazione per quanto flessibile perché non spogli no le autorità nazionali comunitarie ma schemi di cooperazione con le autorità delle altre parti del mondo perché mentre le vostre impresa e le vostre attività si integrano in modo transcontinentale credo che sia nostra responsabilità in particolare dell'Europa che ha una propria esperienza
Ormai quasi cinquantennale di integrazione alle spalle di offrire anche una governance un po'più integrata sul piano internazionale grazie
La parola ora al segretario della CGIL Sergio cooperanti
Grazie credo anch'io che uno dei compiti principali sui soggetti che partecipano a questa terza sessione
Dovrebbero porsi è quello ognuno per la sua parte dalla sua responsabilità di costruire un clima positivo a resta seconda fase
Della costruzione dell'unione europea per cercare di ridurre il divario che è già stato più volte indicato tra la crescita di comportamenti positivi da parte dei soggetti di rappresentanza politica istituzionale e sociale
E un sentire diffuso che rischia di non avere la stessa profondità e la stessa
Positiva condizione emotiva che ha portato un paese come il nostro fa rispettare tra la sorpresa di molti i parametri di Maastricht dunque a far parte del gruppo di testa
Ci ha costruito la monnezza europea
Il primo obiettivo credo dovrebbe rappresentare per tutti
La la scelta di dare di dare visibilità attraverso i comportamenti reciproci
Ad un atteggiamento positivo verso la nuova fase che si apre
Quella dell'allargamento è stata presentata in parte vissuta come l'ha messo in discussione di alcuni dei presupposti fondamentali che avevano portato invece alla costruzione dell'euro
Io non solo credo non esiste alternativa positiva all'allargamento
Ma penso che l'allargamento debba essere affrontato esattamente con lo stesso spirito per un Paese come il nostro con il quale si discusse tra ostilità incredulità e contrarietà
Della fase
Lunga e difficile del risanamento dei conti pubblici italiani che portarono al rispetto dei parametri di Maastricht
Non tutti i soggetti ebbero in quella fase lo stesso comportamento dalla stessa Convenzione sull'opportunità di dare vita per tempo ad una moneta e di partecipare
Fa il gruppo di testa che lavorava l'alternativa per noi all'euro sarebbe stata un'alternativa di sospeso sul piano della capacità di competere del sistema economico italiano
Vorrei ricordarlo adesso quando si dà con troppa facilità per scontato che il percorso che abbiamo le spalle sia stato un percorso lineare facile
Che dunque partecipato da tutti con lo stesso spirito
Almeno indicare quali sarebbero stati i rischi dei pericoli di una decisione diversa da quella che invece poi consapevolmente questo Paese pratico e di qualche utilità
Senza l'euro la svalutazione delle monete italiano sarebbe stata la pratica ricorrente e dunque l'elemento che avrebbe portato ad una perdita di capacità competitiva in una parte rilevante del sistema produttivo il tutto con la parte di sistema produttivo che non si era esclusivamente orientato ad un utilizzo dei cambi flessibili per poter allargare i suoi spazi di mercato soprattutto quelli mirati all'esportazione senza allargamento il rischio del dumping sociale ed economico verso i Paesi dell'Unione sarebbe fortissimo
Io credo che l'allargamento risponda ad una ragione politica istituzionale anche ideale ma abbia anche delle ragioni concrete di natura economica che non dovrebbero essere sottovalutati
L'unione che è nata l'unione delle euro senza una prospettiva di ulteriore espansione e di coinvolgimento positiva i Paesi che oggi sono esclusi dall'euro non avrebbe la possibilità di mantenere le condizioni attuali e di questo sono particolarmente convinto ma anzi aggiungerebbe alle difficoltà di competere nel mercato globale anche le difficoltà di reggere un rapporto positivo ed equilibrato con gli altri Paesi dell'Europa esclusa
Perché questo clima positivo si consolidi poi occorre definire meglio e soprattutto rispettare le regole che già esistono in quelle che sono in via di attuazione
Confronti come quello odierno come quello delle cessioni precedenti aiutano ognuno per la sua parte
A dare indicazioni e a costruire insieme al clima positivo anche orientamenti comuni regole istituzionali politiche ed anche economiche e sociali
Ho considerato un approdo importante la Carta dei diritti che inizia discusso
Ho apprezzato il lavoro della commissione che pur agendo nell'ambito della legislazione esistente
Con qualche piccola forzatura del tutto condivisibile ha consegnato a quella discussione una carta dei diritti sulla base di un principio
Che a me pare molto importanti bisogna considerare davvero i diritti indivisibili così come ha recitato la carta che è stato discusso questo non esclude la possibilità anzi dal mio punto di vista l'esigenza di qualche ulteriore integrazione sul piano del riconoscimento dei diritti
Che soprattutto di quei diritti che nascono nella sfera economico-sociale che sono per questa ragione direttamente connessi al lavoro la cultura europea una cultura che ha nella cittadinanza nel rispetto della dignità della persona radici profonde che ancora qualche elemento di incertezza nel riconoscere adeguatamente
I diritti che nascono nel sistema produttivo e nel sistema economico quelli che riguardano in primo luogo le persone che lavoro però con la Carta dei diritti oggi un punto di riferimento importante per tutti
E dunque rappresenta di per sé la base per evitare forme di dumping sociale nell'Europa che cresce è necessario che venga poi considerata come materia da integrare la Carta costituzionale che l'Europa deve costruire anch'io un giudizio positivo sui lavori di Nizza e lo dico esplicitamente
Anche a fronte di tante opinioni diverse che rispetto ma non condivido Nizza poteva finire con una lacerazione nei rapporti tra i Paesi europei difficile da ricostruire con una lacerazione corre portato
Ad una fase di stallo apparente e di regresso inevitabile dei rapporti preesistenti
Io credo che da lì i Paesi europei con tutte le difficoltà visibile anche con le mediazioni alcune di queste ancora insufficienti ci sono però non solo lasciati aperti mi ha dato un appuntamento che esce praticato correttamente potrà far fronte farà tutti
I passi in avanti necessari ora quel che serve in ciascun Paese però e che questo spazio politico aperto venga
Adeguatamente utilizzato dicevo prima
Rispetto delle regole e comportamenti coerenti e non conflittuali sarebbero opportuni
Io credo che tra le regole fondamentali ci sia quella di praticare con rispetto degli impegni i patti di stabilità di proseguire per un Paese come il nostro sul piano del risanamento risanamento che peraltro è già oggi la base fondamentale di uno sviluppo consistente che sta interessando l'economia italiana
Poi bisogna completare i processi di liberalizzazione che avere meccanismi di concorrenza regolati un mercato senza regole un mercato nel quale inevitabilmente si introducono conflitti lacerazioni ma anche forme spuria improprie e negative di concorrenza
La funzione dei soggetti che dovrebbero
Governare e controllare
I processi di liberalizzazione della concorrenza in ogni singolo Paese è una funzione che va ulteriormente affinato e rafforzato
Bisogna avere poi credo anche lealtà nel recepimento delle direttive abbiamo un doppio problema
Di far vivere positivamente l'Europa nei singoli Paesi nel nostro in questo caso e di avere credibilità in Europa la credibilità che non è soltanto dei governi ma anche dei soggetti di rappresentanza collettiva quelli sociali tra fra gli altri
Tutte le volte che una direttiva viene osteggiata o in un singolo Paese nel nostro come capitato di frequente di recente anche nelle ultimissime ore
Se ne ipotizza lo stravolgimento si introducono alterazioni nella concorrenza che poi daranno inevitabilmente lavoro il commissario non so quanto gradito ma soprattutto provocano una caduta di credibilità dei soggetti che
Immagino no di poter alterare le regole che sono state fissate
Dalle normative europee sarà terreno delicato ma impegnativo anche l'applicazione del modello di federalismo che il Parlamento sta discutendo e presumo varando nell'arco dei prossimi giorni ma cosa appropriate sono già state dette e non necessitano almeno da parte mia di ulteriori commenti
Il tema più delicato nel processo di estensione di allargamento dell'Europa sarà quello della gestione per una fase transitoria dei fondi strutturali io credo che sia ragionevole immaginare una modulazione condivisa delle politiche di sostegno e dei fondi strutturali nella fase di loro superamento credo che tutto ciò dovrebbe indurre da ultimo l'unione e segnatamente alla Commissione a indicare insieme alle normative
Alle regole tra le modalità di rispetto delle stesse un Progetto per lo sviluppo dell'Europa
Un progetto che si ancorato anche ad un'idea di modello competitivo modello competitivo che non può prescindere la rispetto di soglie fondamentali e necessario introdurre un'idea di limiti nello sviluppo
In modo tale che rispetto con l'ambiente non sia mai messo in discussione ma è altrettanto importante far sì che lo sviluppo del modello di competizione sia rispettoso
Delle tutele di quella cultura del welfare che in Europa tanti vanta già prodotti che dei diritti delle persone proprio secondo i criteri che sono stati indicati larga parte dalla carta che è stata discussa nella assemblea di Nizza dunque un progetto per lo sviluppo economico e sociale che si integri
Agli aspetti di costruzione delle regole politiche e istituzionali e che dia la possibilità di avere a disposizione delle azioni positive
Che traducono la funzione il ruolo che la partecipazione positiva che milioni di cittadini hanno avuto soprattutto in un Paese come l'Italia in una nuova occasione perché Maastricht ha rappresentato per noi certo una soglia difficile
Ma che era anche l'obiettivo che realizzato consentiva di guardare al risanamento come un processo avvenuto adesso la crescita economica che sta interessando
Positivamente un paese come il nostro deve avere ricadute positive per tante persone che hanno partecipato con lealtà
Al processo di risanamento ma dovrebbe essere anche un'occasione per far sì che nell'intera Europa
Politiche di sviluppo politiche espansive
Politiche di orientamento coerente della domanda consentono di avere un risultato consistente sul piano dall'occupazione e dei redditi dei cittadini europei
Io credo che la parte di fascino della fase nuova che si può offrire cittadini passi necessariamente inevitabilmente da queste cose
Temiamo che al Segretario Generale UIL Luigi Angeletti
Grazie
Anch'io considero
Che quando avremo effettivamente e concretamente
Lei euro come moneta comune ai miei diversi paesi
Questo fatto in Primera un'accelerazione
Nella consapevolezza dell'opinione pubblica
E di conseguenza anche delle autorità politiche
Ad una maggiore integrazione
E ha la necessità di una politica economica e una politica sociale comune
Sempre molto più integrata di quanto oggi è possibile immaginare
Le la possibilità di potere immediatamente paragonare i redditi i salari
Le tasse
Tra i diversi paesi della comunità senza fare anche se veloce un nessuno operazioni di cambio
Avrà una effettuo sociale enorme
E la spinta verso una progressiva politica sociale ed economica sempre più integrata secondo me ne avrà un grande beneficio
Nello stesso tempo io penso che un altro fenomeno come quello della dell'allargamento produrrà o rischia di produrre un sentimento esattamente opposto
Rispetto alla l'Europa
E a quella che viene definita un atteggiamento oppositivo se non entusiastico delle cittadini nei confronti dell'Europa
C'è un errore secondo me una sottovalutazione che facciamo nel motivare
Il alla necessità e i vantaggi dell'allargamento
Non è sufficiente né richiami storici
Alla necessità storica dell'unità del continente nei richiami al superamento delle divisioni che sono state anche in un passato non lontanissimo foriere di guerre e quindi alla necessità della pace come fattore fondamentale che sostegni sostiene questa allargamento la necessità di questa politica che io condivido quello che viene
Sotto
Rappresentato soli i vantaggi
Nel lungo termine che l'allargamento comporterà
E moltissimi cittadini europei non potendo nel valutare nel prendere in considerazione questi vantaggi
Prendono in considerazione gli attuali svantaggi
è evidente che il ripetere continuamente in un Paese come il nostro
Che le speranze di investimento di occupazione regioni meridionali
Tenderanno a ridursi drasticamente il giorno in cui i fondi strutturali saranno in gran parte giustamente impiegati per sostenere l'economia e dei di paesi che sono
A ancora più poveri nostre regioni o il sistematico tra
Raffronto in termini dumping sociali che molte imprese fanno nello spiegare ai lavoratori ai sindacati all'opinione pubblica
Che forse preferibile anzi no sicuramente preferibile investire in altri Paesi dove il costo del lavoro la flessione più basso dove la flessibilità e maggiore ceceno sono tutti tutte azioni che sistematicamente quotidianamente
Affanno aumentare
I cittadini italiani sicuramente ma presumo non solo italiani fanno aumentare la quota di cittadini che considera
A questo processo
Politicamente condiviso dell'allargamento come un processo negativo sul piano delle loro possibilità e delle loro aspettative
Credo che se esiste un problema di comunicazione come io penso che esista
Bisogna tener conto di questi aspetti
Ed esistono le possibilità e le risorse per evitare di fare errori di comunicazioni che sono importanti per accresce lo diminuire il consenso alla costruzione dell'unità
Cosa che abbiamo bisogno perché esiste un problema di deficit democratico
Che è inevitabile in questa fase storica ma gli chiesi non significa che non esiste e che uno delle questioni più importanti e quello e uno appunto di recuperare a questo deficit che viene percepito come un fatto importante teso quasi a delegittimare o a considerare non proprie democratiche le decisioni le indicazioni le direttive della comunità
Altra questione tornando all'altro punto del
Dell'ordine del giorno gli interessi nazionali
Io credo che uno degli orrori che noi dovremmo evitare
Sia quello di
Contrapporre all'euroscetticismo l'euro entusiasmo
Non vanno sottovalutati da parte dei governi nazionali
I costi
La necessità di
Accettare determinate regole
E non va a soprattutto fatta fate a quell'operazione di
Coprirsi come diceva prima il commissario Monti dietro
All'Europa
Ho dietro le decisioni della comunità faccio due esempi
Per rendere esplicito il mio pensiero
La vicenda dell'immigrazione
E la politica industriale
Noi non abbiamo lo stessi problemi che alla Francia o il Belgio noi abbiamo gli stessi problemi per motivi giocatrici che può avere la Germania
Essendo un paese al confine
Dell'Europa
Noi quando parliamo di immigrazione dobbiamo distinguere ogni volta la tra immigrazione legale e quella illegale perché se non distinguiamo noi convinciamo milioni di persone dimmi cittadini italiani
Che l'immigrazione legale di cui abbiamo bisogno
Oltre tutto non solo un podista sociale politico ma anche un po'diseconomico è assimilabile alla immigrazione illegale
E questo produce sistematicamente aumentar il numero dei nostri concittadini che crea che a sentimenti ostili nei confronti degli stranieri
Un'operazione drammatica
Un risultato drammatico per un Paese che invece devi a vere deve imparare
Ah diventa a convivere con persone che hanno religioni costume usanze diverse
E non possiamo coprirci dietro l'Europa
Anzi invece dobbiamo fare un altro operazione dobbiamo
Distinguere le differenti le responsabilità voli politica che hanno i governi nazionali da quelle che hanno il la il Governo europeo e al limite coinvolgere di più le istituzioni regionali le stesse parti sociali nello stabilire
La necessità e l'opportunità e le possibilità di un paese come il nostro di aumentare le quote di immigrazione
Sempre s'riguardo alla questione che io considero importante che
Dal mio punto di vista delle conseguenze sociali preoccupanti riguarda l'atteggiamento che
Esiste tra i governi nazionali e l'Europa nella difesa
Degli interessi diciamo così nazionali
Se giustamente l'euroscetticismo deve essere combattuto COMU diva azioni irrazionali e non sentimentali
Bisogna anche stare attento a ingenerare anche qui una sentimento ostile
Nei confronti dell'Europa al quando non si riesce a comunicare o anzi si dà l'impressione ci comunica ai cittadini una sentimento opposto cioè che i governi nazionali non sono sufficientemente in grado di difendere i legittimi interessi nazionali
Sono stati citati alcuni fatti io ne cito uno l'Alitalia
Credo che per qualche migliaio di cittadini italiani no fortunatamente non tutti se sono al corrente leggono i giornali
A questa ingiustizia Subida da un'azienda nazionale
Non è facilmente riparabile
Di tutte le conseguenze presunte a reali del tutto invece strumentali che questa discende dall'Italia potrà vere sulla stessa azienda saranno saranno tutte considerate come una conseguenza negativa
Della eccessiva ingerenza da una parte della comunità e del soprattutto del commissario alla concorrenza
E dall'altra dal fatto che il Governo non è stato capace di difendere a suo tempo agli interessi della della sua città ho fatto questo esempio non perché per dire che siccome anch'io su considero delicato per il prossimo futuro
Il rapporto il sentimento con il quale i cittadini europei
Partecipano a questo processo storico che non può e deve proseguire nella maniera più concrete più veloci possibile la questione vera
Penso che bisognerebbe riflettere maggiormente su quello che è stato definito un problema di comunicazione
Ma io credo che si potrebbe essere definito il problema politico con il quale si fa e si costruisce questa grande realtà con il consenso dei cittadini che sarà una cosa faticosa ma necessaria un'ultima questione
Che volevo sottolineare riguarda cosa si può fare
Io credo che l'Europa per esempio dovrebbe
Affrontare tutti i problemi sociali che ci daranno di fronte anche soprattutto per allargamento rilanciando il dialogo sociale in Europa
Beh prossimi interventi esercitando i poteri del presidente da breve diritto di debug professore Monti
Grazie no ho ascoltato notazione o scontato naturalmente con molto interesse le parole del dottor Angeletti parlo liberamente del tema all'Italia perché devo precisare gli aiuti di stato ai trasporti non sono di competenza del commissario alla concorrenza ma per commissario ai Trasporti
Quindi la decisione che a Bresso Vespa
Con successo contrastata dal governo italiano di fronte alla Corte
Venne preso su proprio dalla Commissione di cui anch'io facevo parte del su proposta del commissario a alloro ai Trasporti Kinnock ma vorrei solo dire
Non credo che tutto l'Angeletti parlando di eccessiva ingerenza intenda ma mi corregga criticare il fatto che esista un controllo sugli aiuti di Stato l'Alitalia sarebbe la prima a
Impugnare aiuti di Stato Forlin né ad atti da altri governi ad altre compagnie aver
Ma certo si possono sbagliare singole decisioni de se si sbagliano grave averle sbagliasse vedremo poi quale sarà l'iter ulteriore di questa procedura ma volevo diciamo essere rassicurato per lei che non consideri di per sé sbagliato il fatto
Deleghe di voto
Degli effetti che questo popolo condivido
Il lavori prevedono l'intervento dire disabile per la CISL
Era previsto pronto intervento può non vedo la persona intervento la consigliere delegato di Confindustria per l'Europa dottoressa Emma Marcegaglia e poi let's Bet Presidente del Consiglio la parola allieva disabile
Ma intanto un apprezzamento pere l'impegno con cui il governo sta cercando di consolidare presso il CNEL questa prassi partecipativa nella costruzione del legislazione europea
è una cosa importante e positiva quella che essi arrivi a definire delle sessioni stabili di lavoro questo ipotesi di lavoro su dossier specifici costringe tutti noi ad impegnarci sul merito specifico dei singoli problemi
Quindi un apprezzamento un apprezzamento però che non è scevro da qualche preoccupazione
Perché se questa è una prassi che oggi noi stiamo discutendo che strumenti darci per partecipare di più
Alla legislazione europea alla vita de alle scelte dell'euro
Se questa è la prassi che ci diamo bene e il presidente Ghigo ricordava alcune tematiche io credo che sarebbe importante che de finissimo altre sessioni con priorità politiche specifiche
Io mi domando fra qualche mese ci sarà il consiglio di Stoccolma allora
Verifica dell'agenda europea
Questo è un titolo la verifica dell'andamento dell'agenda europea un titolo che può diventare dell'agenda sociale un titolo che può diventare oggetto di una sessione specifica di approfondimento
Tema è un monitoraggio delle scelte europee dell'incidenza delle scelte europee in Italia sulle tematiche occupazionali
Ecco noi saremmo molto interessati riteniamo che avrebbe più consistenza la prassi partecipativa sia al di là del lavoro specifico sui dossier avessimo un'opportunità
Di approfondimento su alcune priorità politiche che rischiano di sfuggirci qui si è parlato giustamente apro in tante circostanze del tema dell'allargamento
Del tema del destino dei dei fondi europei il ministro Mattioli ci diceva i questi intendimenti positivi che stanno circolando in Europa per soluzioni interessanti a noi piacerebbe proprio discuterne
Non vorremmo arrivare come dire alle scadenze apprendendo e come il nostro governo si comporta anche perché credo che il problema del metodo sia di fatto un problema politico cioè noi abbiamo detto tutti qui che abbiamo un obiettivo come essi superare una discontinuità
Della nostra presenza in Europa ci riguardante come forze sociali commissario Monti giustamente ricordava
Anche noi abbiamo avuto una certa discontinuità una certo periodo di distrazione abbiamo il problema di superare una certa discontinuità abbiamo il problema di contare di più abbiamo il problema di superare il sentiment negativo che ricordava il ministro Montecchi purtroppo cioè nel nostro Paese allora per quello che ci riguarda la strada partecipativa
La strada concertativa la strada della condivisione dei processi decisionali nella fase ascendente delle direttive nelle fase discendente ma anche rispetto ai comportamenti politici del governo e ciò che fa la differenza
Allora l'Italia è presente in Oropa come sistema Paese
Nel momento in cui le proposte che l'Italia ha fatto il Governo fa sono condivise
Sono frutto di partecipazione non solo dei vari soggetti istituzionali regioni e quant'altro ma anche delle forze sociali cioè io su questo tema tema vorrei sottolineare un'esigenza di maggiore attenzione allora lei euro siamo arrivati sia diciamo abbiamo raggiunto gli obiettivi del risanamento perché c'è stato questo coinvolgimento delle forze sociali
Nei passaggi successivi anche di tipo politico lo dobbiamo ricostruire insomma noi stiamo scontando in Europa tutti quanti un problema come dire che è il problema di vizio d'origine
è un'Europa che è nata dalla volontà aristocratica di molti che hanno scelto anche alcuni che hanno scelto come arriviamo alla integrazione reale dei popoli come per il arriviamo ad una consapevolezza e coscienza europea
Qui i miei colleghi ricordavano prima senta parliamoci chiaro
C'è un problema di comunicazione lo ricordava Angeletti ma lo ricordava anche il presidente Larizza ma per il nostro Laure atto
Meridionale
Bravo giovane ha studiato è anche Ted non lo avessi ha anche fatto i corsi di formazione sulle tecnologie quelli che gli abbiamo fatto eccetera
E poi si sente parlare di Europa
E scopre scopre che non è possibile fare politiche fiscali vantaggiose
Per il suo territorio che favoriscono gli investimenti e l'occupazione
Il nome di un principio che forse una buona un buon principio paga della distorsione della del rischio della distorsione della concorrenza
E poi leggi trattati legge il trattato elegge che uno degli obiettivi dell'Europa è quello di superare il dislivello fra le varie regioni del dell'Europa è di creare il massimo di integrazione eccetera allora il problema del senti me nasce anche da un problema di coerenza di politiche
I bisogni di interessi che noi come forze sociali rappresentiamo devono irrompere nel dibattito politico deve né devo ritrovare devono dare più forza al nostro paese e io prendo atto con soddisfazione l'abbiamo tutti verificato che in particolare in questo ultimo periodo il nostro Paese ha contato di più in Europa
Ce lo riconoscono in Europa e non lo sappiamo però non c'è ombra di dubbio che veniamo da una storia di grande distrazione dal nostro Paese rispetto alla normativa europea lo possiamo dire
Abbiamo subito per anni pratiche applicative
Diciamo così sommarie
Su problemi che erano problemi veramente rilevanti allora se vogliamo dare gambe irrobustire un ruolo diverso del nostro Paese e contare di più riusciamo a contare di più se le posizioni che vengono portate in Europa sono posizioni espresse da tutti quanti da tutti quanti condivise io su questo insisto molto anche in una logica di coerenza
Io non voglio fare la graduatoria credo che su alcuni tematiche credo che su alcune tematiche
Una il scelte del Governo sappiamo dalle scale come il tentativo che il ministro Mattioli ha fatto in Europa rispetto al Sud eccetera
Se il ministro Mattioli fosse andato in Europa con un bell'accordo concertativo una legge-delega forte di tutte le forze sociali
Perché facesse una battaglia politica forse non si dà non si raggiungeva l'obiettivo che qualcuno si poneva se ne aggiungevano altri giù intermedi però il nostro Paese aveva più forza
La dogmatica europea è una grande tavola della legge che è frutto dai rapporti di forza che si creano in euro non è un dato ci sono i trattati ma poiché le applicazioni dei trattati sono frutti dei rapporti di forza fra i Paesi che si determina in Europa
Allora noi e per quello che mi riguarda come ci siamo interessati a che il nostro Paese conti sempre di più e sempre di più sia in grado di rappresentare d'interessi veri le contraddizioni le specificità del nostro Paese
Allora abbiamo un problema e questo lo dico anche Mika anche noi con le forze sociali abbiamo un problema suo recepimento delle direttive Mattioli ha fatto questa proposta del governo di modifica della valle della la Pergola
Cd spiace un po'che nella sede referente il Parlamento abbia cassato il confronto con le forze sociali
Non è più previsto è un bel pezzo della proposta del disegno di legge di proposto dal Governo il Parlamento ha deciso che è già da già dato e ci ha dato le forze sociali si consultano di per sé nel testo insidia votato in sede referente questa parte è stata cassata
Questa questa ma tua proposta va nella direzione della semplificazione della recepimento delle direttive anche per via regolamentare questo è in fondo un pezzo della filosofia beh noi dobbiamo incominciare a ragionare seriamente
Perché le direttive frutto di accordi possono essere recepite anche solo attraverso corpi allora perché noi fari c'è questo impegno a semplificare la normativa di recepimento ma anche noi con un ruolo da protagonisti più forte
Che ci metta nelle dei gioielli abbiamo rimedierà le nostre rappresentanze europee come funziona l'accesso come funziona l'Unicef
Però questa idea di dire noi ce lo prevedono i trattati le forze sociali sono consultate nella fase iniziale nella fase definitiva dei contenuti eccetera il dialogo sociale della diceva
è il come dire le il dialogo sociale le forze sociali sono il quarto pilastro della sussidiarietà
E allora esercitiamo fino in fondo diamoci da fare anche noi terra esercitare fino in fondo la possibilità di recepire le direttive europee anche attraverso forme contrattuali attraverso forme negoziali
Credo che dobbiamo andare avanti a riflettere il problema del metodo il problema di come lavoriamo insieme
è di fatto il problema di quanto vogliamo far contare il nostro sistema paese è il problema della governance in qualche maniera allora noi su questo terreno ci stiamo ma dobbiamo anche calibrare meglio le scansioni io penso per esempio che sicuramente il tema del bilancio europeo
Dei fondi e strutture non aspettiamo il due mila e sei insomma è un tema che deve diventare argomento centrale della nostra agenda credo che debba essere un tema oggetto di confronto credo che se tutti insieme ci mettiamo in uno stato di ricalibratura degli interventi normativi e politici
Possiamo lavorare per superare questa estraneità che oggettivamente c'è che non è solo un problema di comunicazione è un problema o a volte di incoerenza di politiche e a volte di scarsa partecipazione alle scelte grazie
La parola Gore dottoressa Emma Marcegaglia
Un giorno anch'io ringrazio il ministro Mattioli presidente Larizza per l'invito e plaudo al a questa iniziativa è la terza è stato detto che ha l'obiettivo di rafforzare la posizione italiana nel momento di formazione della legislazione comunitaria attraverso il confronto la concertazione tra le amministrazioni centrali le autonomie territoriali e le parti sociali e quindi credo che questo obiettivo di potenziare la capacità del nostro sistema Paese di difendere i propri interessi
I difendere l'interesse nazionale su un fatto positivo al quale
è giusto che tutti lavorino nella nel nel proprio ruolo
Credo anch'io che come dire si siano fatti dei passi avanti rispetto ai periodi precedenti sono anche convinta però che c'è ancora molto da fare da parte di tutti noi quindi dobbiamo procedere in questa logica
è ovvio che poi sono convinte che l'interesse nazionale si difende nella cornice comunitaria non può che essere così ma è giusto che ci sia anche questo aspetto di attenzione ai agli interessi nazionali lo fanno gli altri paesi ed è giusto che lo facciamo anche noi
Nel caso nostro dell'industria è ovvio che la normativa comunitaria una rilevanza assolutamente fondamentale
Fino ad oggi la normativa comunitaria è stata di stimolo importante per fare polvere il nostro sistema economico ricordava luglio
Il commissario Monti abbiamo fatto passi in avanti in termini liberalizzazioni privatizzazioni e rigore e credo che dobbiamo continuare su questa strada
E certo la appunto la normativa comunitaria di grande interesse e quindi da parte di Confindustria la mente c'è un grande interesse a partecipare a svolge un ruolo attivo propositivo in questa attività
Di definizione della posizione italiana rispetto sia al programma di lavoro del due mila uno sia come è stato detto negli interventi che mi hanno proceduto anche sui grandi temi del futuro sberle Europa su questo volevo dire due cose
Io credo che è vero ha ragione Cofferati adire che inizia ha evitato uno stallo e di conseguenza un regresso
Però è anche vero che nonostante come dire certamente una grande impegno da parte del governo italiano però grandi passi in avanti non se ne sono fatti siamo rimasti come dire
In una situazione difficile i problemi istituzionali sono ancora tutti sul tavolo e quindi credo come è stato detto che il problema della governance europea su un problema da affrontare
è vero che i problemi sono complesse non si può per come dire pensare di risolverli in un vertice è però anche vero che ad ogni vertice bisognerebbe fare alcuni passi avanti
Mi siano i problemi della governance europea rimangono ancora sul tavolo
Credo che c'è un problema di ancora di migliorare il funzionamento degli organi comunitari c'è un problema di divisione di poteri tra organi comunitari tra Commissione Parlamento Consiglio
C'è un problema come è stato detto prima di divisione di poteri tra Europa Stato regioni e anche come ricordava il commissario Monti anche rispetto a organismi internazionali e c'è un problema certamente di colmare il gap tra cittadini Europa è un problema che esiste
E io personalmente credo che in questo senso certa la Carta dei diritti fondamentali e importante penso però che sia forse più importante
Per i paesi che dovranno entrare più che per noi dove questi diritti sono assolutamente ormai fanno parte la nostra cultura credo che però per avvicinare veramente cittadine all'Europa non basti
Una carta dei diritti ma come dicevamo prima bisogna rendere la normativa europea più semplice da capire più semplificata meno burocratizzata
E su questo io credo che ci sia molto da fare credo innanzitutto che il processo legislativo europeo sia troppo lungo e in questo certamente Nizza fallito nel non passare altre materie dall'unanimità alla maggioranza
Credo che ci sia un problema di semplificare una regolamentazione che come dicevo prima in alcuni casi è molto complessa incomprensibile sparpagliata contraddittoria
Credo inoltre che ci sia soprattutto su alcuni temi una iper-regolamentazione
De D'Adamo con alcune nostre categorie che per esempio sul tema dell'ambiente c'è un numero ripeto ovviamente l'ambiente è fondamentale fa parte del nostro concetto di Civita una tutela dei era forte all'ambiente uno sviluppo sostenibile vero
Però io credo che forse non si raggiunge attraverso come dire la messa in campo di moltissime norme di moltissime proposte direttive
Che al limite addirittura diminuiscono l'efficacia delle normative invece pongono grandi problemi al sistema
Al sistema imprenditoriale sistema produttivo ma credo che questo fosse si raggiunge meglio con una semplificazione con poche regole certe chiare definite facilmente comprensibile
E credo che invece in questo in questo senso nella nella nell'ambiente ma anche in generale la normativa
Europea bisogna procedere di più verso una diminuzione di leggi verso un'analisi dell'impedì un impatto preventivo delle normative sul sistema
Competitivo su un maggiore accesso agli impegni volontari agli accordi contrattuali codici di autoregolamentazione in sintesi credo che come dire
è molto importante che questo tema della della semplificazione della sburocratizzazione che non significa non leggi passività poche leggi chiare diventi una un master molto importante
C'è l'altro tema di cui è già stato detto molto lo accenno anch'io del principio di sussidiarietà di vedere come dire chi decide che cosa
Sono d'accordo con il commissario Monti che è un tema complesso dove ci sono delle opinioni diversificate però è vero che oggi anche su questo
Come dire si assistono a come il Corriere iniziative poco comprensibili per cui per esempio
C'è un ritardo di decenni in decisioni riguardanti gli strumenti europea idea ripenso al brevetto comunitario o ad altre cose e invece magari si legifera a livello europeo
Dove invece non servirebbe una legislazione europea ma sarebbe sufficiente quella nazionale o addirittura come si ricordava prima accordi tra le parti sociali e in questo senso penso a tutta la produzione di norme in campo sociale io su questo credo che probabilmente la comunità europea dovrebbe legislature beh come dire legiferare di meno credo come diceva la signora Ghisani che certamente è molto importante che ci sia un rinvio continuo è una è un ruolo veramente importanti delle parti sociali questo peraltro è anche
Come dire previsto che nel recepimento ci sia il cosiddetto avviso comune cioè
La l'accordo tra le parti sociali e quindi ritengo che non sia assolutamente la strada da percorrere è quella di rinunciare ha un ruolo importante delle parti sociali anche nel recepimento delle delle reti direttive
E questo ovviamente mi riferisco anche i fatti successi
Questa notte quindi credo che come si diceva prima le parti sociali non devono di non devono rinunciare al proprio ruolo e non devono invocare su questa materia sociale in particolare ma in generale anche su altre un intervento legislativo
Due altre riflessioni prima di concludere sui temi prioritari della presidenza svedese si è stata è stato ricordato prima sull'occupazione condivido quello che diceva Cofferati che deve essere come dire un obiettivo importante
Mi pare che il il prossimo la prossima
Vertice a Stoccolma guarderà quali sono stati i tassi in avanti fra
Atti
Relativamente a quanto deciso a Lisbona e credo che qui certamente bisogna fare dei passi forti interni di formazione di tecnologie dell'informazione di ricerca ma anche come recita appunto il il dopo i documenti di supporto della presidenza svedese penso che bisogna anche andare verso un obiettivo di modernizzazione del modello sociale che non vuol dire certo rinunciare
Alla alla sistema sociale e alla come dire al modello sociale europeo ma certamente è necessario modernizzare lo un ultimo un ultimo punto sull'allargamento
Credo anch'io che l'allargamento sia uno dei temi fondamentali del prossimo futuro di cui ci dobbiamo occupare tutti di più
In particolare noi come Confindustria qualche giorno fa anche la prima la presenza del commissario Monti abbiamo promosso a Bruxelles alla presenza di tutto quello che è un po'il sistema Italia Bruxelles alla presentazione di uno studio sull'impatto dell'allargamento sull'industria italiana che dice esattamente quello che è stato detto da chi mi ha preceduto che cioè l'impatto è positivo cioè l'industria italiana
A un impatto positivo dall'allargamento già voglio dire i termini commerciali
Nei confronti di questi Paesi tra i Paesi europei perché l'Italia e questi Paesi teco è positivo continuerà ad essere positivo
Cioè la possibilità di fare una serie di investimenti diretti importanti quindi come dire l'allargamento è un'opportunità in termini economici per l'industria italiana
Ovviamente come è stato detto ci sono alcune criticità importanti su cui bisogna ragionare in una logica di interesse nazionale una come vengono fatti i negoziati c'è il problema
Dei periodi transitori che vanno dati con molta attenzione per evitare logiche di dumping sociale di concorrenza sleale e c'è il problema annoso è molto importante e di grande strategicità della revisione delle politiche per l'aiuto diciamo alla per lo sviluppo delle aree territoriali e qui le cose da fare sono molte una sono politiche di contesto differenziate come si diceva prima ma anche credo nella logica anche indicata dal commissario Barnier una revisione complessiva
Della logica dei fondi strutturali che vedano ricordava anche prima il il ministro Mattioli magari una revisione anche dei parametri in base ai quali possono essere concessi fondi che non siano solo il reddito perché è ovvio che del reddito le nostre regioni meridionali sarebbero pesantemente penalizzate rimarrebbero
A rimarrebbe la possibilità di avere accesso ai fondi solo per la Calabria
E la Campania ma probabilmente andrebbero considerati anche altri tipi di parametri quali per esempio la disoccupazione la carenza di infrastrutture o altri su cui ragionare quindi credo questo non sia un tema molto importante su cui come dire
La concertazione tra le parti tra governo Trani stazionare parte sociali è molto importante e dobbiamo cercare di fare in modo che per tutti noi per il Paese l'allargamento di denti veramente così come appare un'opportunità e non una minaccia
Ma i dati come dicevo prima dimostrano che se noi come dire ognuno per la sua parte spingiamo diamo notizie vere su che cos'è l'allargamento e lo portiamo avanti nel modo giusto questa possibilità cioè grazie
Interviene ora il Presidente del Consiglio
Che ringrazio presidente ringrazio il CNEL che ospita ancora una volta questo appuntamento che dovrebbe diventare come è stato detto non solo così seriale ma anche forse focalizzato col tempo su temi via via più specifici come diceva
La mia amica di Gianni
Perché si rischia altrimenti di renderlo rituale se si attiene esclusivamente ad una tematica generale
C'è invece l'interesse da parte di tutti noi di entrare via via nei singoli temi perché e poi dai singoli temi che vengono fuori le vere ragioni di dissenso le vere fonti di quell'inquietudine che sappiamo che ci sono e che non possiamo eliminare contrastare tranquillizzare limitandoci a dire viva l'Europa
E questo è un problema crescente in Italia e negli altri Paesi europei ormai che potremmo vedere riflesso in taluni Paesi nelle ratifiche in che si stanno avviando del Trattato di Nizza non c'è più
Un atteggiamento disco tanta aspettativa positiva nei confronti dell'Europa
E il fatto che questo è scontata Simpatia cessi di esser interamente tale anche per un Paese come l'Italia che è stato per anni il portabandiera nell'Europa meridionale almeno e non solo messa del dell'europeismo ci fa capire che ci sono delle questioni sottese sulle quali occorre scavare proprio per fare chiarezza
Per recuperare le ragioni dell'euro
Per far capire che l'istintiva propensione alla ricerca di risposte nazionali alle ragioni di inquietudine nei confronti dell'Europa sbagliata
Perché di questo io sono profondamente convinto e che quindi in un mondo nel quale per mille ragioni giustamente si afferma la sussidiarietà
C'è il rischio che la sussidiarietà venga intesa non come modulo di decentrare decisioni in un sistema sovranazionale
Ma venga intesa ante agonisticamente come reazione
Antagonista alla sovranazionalità questo lo dobbiamo avere chiaro che dentro questo termine si nasconde de ben di più che è il contrario di ciò con cui lo si è messo in circolazione
Le ragioni di inquietudine sono emerse già in una discussione Breve come quella che c'è stata e qui stamattina insomma
E l'allargamento
I nostri amici tedeschi lo vedono come fonte di un possibile ingresso di centinaia di migliaia di disoccupati prodotti dalle privatizzazioni polacche
Che non trovando lavoro in Polonia lo possono andare a cercare in Germania e quindi la proposta di Schroeder recuperiamo la clausola transitoria dei sette anni che ha già peraltro precedenti con ingressi
Del Spagna Portogallo insomma precedenti che su questo ci fa capire c'è un problema
Ricci è un problema
L'Italia appunto così paese europeo Ehud europeista
Però già si pone la questione cosa succederà dei fondi strutturali quando io il perderò cioè per cosa succederà di perderò
E dovranno andare ad altri paesi
In queste settimane dice un innominato che gira per l'Europa e che giusto la mucca pazza sia pure di traverso riuscita a fare bloccare
La politica agricola comune non potrà restare uguale a se stessa una volta che sarà intervenuto l'allargamento
Impensabile che noi siamo in grado di estendere ai Paesi dell'allargamento
I sussidi al all'agricoltura sui presupposti e nell'identità che li caratterizzano oggi ma siccome non possiamo e nessuno pensa
Che può staremmo adottare misure discriminatorie è chiaro che li dobbiamo ridimensionare anche per noi se ne può parlare
Prima delle elezioni francesi del prossimo anno probabilmente no questa è la ragione per cui questo è un innominato mai lì
Lì ed è fonte di inquietudine
Questa corsa dei disoccupati prodotti dalle privatizzazioni attese in Polonia è un qualcosa che sentono molto anche i così i lavoratori di impresa e liberalizzando e ho liberalizzate nel nell'Unione Europea
Noi parliamo di politiche strutturali tra politiche strutturali si tende a prenderlo eguale a privatizzazione e liberalizzazione
Ma c'è l'occupazione
Siccome abbastanza prevedibile che il primo effetto di una privatizzazione liberalizzazione sia una caduta dell'occupazione nelle imprese dominanti preesistenti
E beh è chiaro che questo diventa fonte di inquietudine se non si vede maturare l'occupazione che ci attendiamo dalla moltiplicazione dei servizi che sul mercato liberalizzato
Ragionevolmente prevedere che si potranno produrre
Ma c'è una fase nella quale si vede esclusivamente la pars destruens non la pars construens
E allora siccome le cose Mercatore fra ma insomma forse alcune azioni di promozione per indurlo a fare possono non guastare
Ecco che c'è un problema di politiche strutturate intese sia come politiche di liberalizzazione privatizzazione sia come politiche di promozione sociale legate alle conseguenze di tutto questo del resto politiche strutturali dovrebbe voler dire entrambe le cose
Ma se se ne vede solo una parte manca ma
La
Aggiungiamo ecco l'inquietudine che ora ha espresso con garbo la dottoressa Marcegaglia che allo stesso mondo imprenditoriale davanti e questo per me è un motivo così io dai de da italiano abituato ad avere le lamentazioni italiane contro la burocrazia italiana taccio ma insomma quando uno vede queste sberle di direttive che arrivano da Bruxelles e dice però Bacco però i tedeschi francesi ci sanno fare a scrivere insomma la il vecchio romanzo lungo mitteleuropeo aura delle radici in fondo è chi non riesce a scrivere romanzi scrive direttive ma la stazza sempre quella assommano è stata sempre quella e ha voglia Bassanini di semplificare la legislazione italiana per trecento pagine che leva dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica ne arrivano tre mila dalla Gazzetta ufficiale dell'Unione in effetti no eh questo naturalmente
A proposito di liberalizzazioni allora capite distende equamente i sentimenti di inquietudine perché da una parte vi sono i lavoratori che possono vedere solo la pars destruens delle liberalizzazioni dall'altra ci sono gli imprenditori che si vedono scaricare miriadi di adempimenti eccetera eccetera soltanto la legge del insomma ma io vidi
Vidi il mio presidente del Consiglio di allora D'Alema
In grave difficoltà nel leggere tutto quello che si doveva mettere nelle piccole imbarcazioni da diporto per soddisfare la direttiva europea si vedeva quasi ormai ai così sulla spiaggia insomma perché ed è troppo complicata sta cosa qui con tutto l'amore che lui ha per la banca no è che anche questo questo pretesto anche e e è un problema allora davanti a tutto questo è chiaro che c'è una tendenza a cercare la soluzione nazionale
A a chiudersi davanti alla immigrazione possibile temuta
Agli effetti di una liberalizzazione che viene dall'Europa agli affetti dell'alterazione dei fondi europei a beneficio di altri cercare la risposta nazionale questo è un passaggio rischiosissimo perché c'è uno scivolo chiamato sussidiarietà che è universalmente condiviso sul quale può essere infilato questo tipo di antagonismo alla sovranazionalità piuttosto che di correzione dei suoi difetti e de e dei suoi limiti attuali io vi confesso lo dico con con sincerità tanto
Non ho mai rinunciato alla sincerità questa dopo ostinazione di una parte dell'opinione pubblica italiana
Tre R nel da attribuire caratteristiche risolutive per il Mezzogiorno alla conquista in sede europea di una tassazione differenziata
E esattamente e riflette esattamente il difetto del quale stiamo parlando per i capite che se si moltiplicano le risposte nazionali a ciascuno il suo il risultato è che ciascuno si procurerà il suo
Questo è il limite per la soluzione nazionale
Io che ho dei miei confini lui chiude i suoi confini lui chiude i suoi confini poi si vede quali sono i confini che reggono i quali sono i problemi
Che scaturiscono da questo neo isolazionismo io ottengo la mia tassazione differenziata ma a quel punto la Spagna ottiene la sua tassazione differenziata e perché non i lender tedeschi per altri trent'anni
E perché non l'Irlanda vanamente rimproverata a quel punto da Solbes non dovrebbe ricominciare come come farebbe in passato giustamente diceva la mia amica di Gianni stiamo attenti pur sostenendo questa tesi
Però in un passaggio sul successivo diceva stiamo attenti perché poi l'insieme europeo è fatto da interessi nazionali che in qualche modo si bilanciano i sì contro bilanciano
E che cosa mi fa pensare
Che alla fine di un processo di ripresa delle tassazioni differenziate è proprio il Mezzogiorno l'area più avvantaggiata dal nuovo regime fiscale discriminante e non è invece una di quelle che finiscono per trovarsi peggio di altri
Cioè ecco questo è il punto
Cioè nel momento in cui davanti ad una difficoltà della politica di integrazione sovranazionale
Che mi crea un problema nazionale io dico chiudete mire pareti domestiche datemi una soluzione mia che valga per Mac
Io creo un meccanismo dal quale io stesso posso essere poi travolto in effetti perché posso prima trovarmi in una condizione di ancora maggiore debolezza ormai ci sono questioni alle quali si può dare sono una risposta europea
Non ci si difende dall'immigrazione clandestina con soluzioni nazionali non si apre il mercato del lavoro europeo ad una immigrazione regolata con soluzioni soltanto nazionali
Questo è è così
Al punto al quale siamo arrivati esattamente così
Non riesco a risolvere la questione dei fondi strutturali appunto attraverso politiche fiscali nazionali differenziate devo affrontare la riforma dei fondi di coesione
Dei fondi strutturali in genere
Dovrà aspettare le elezioni francesi fra ma so che il mio appuntamento bah esattamente a quel tipo di soluzione
Devo arrivare ad avere un mercato finanziario comune altrimenti la mia impresa si troveranno comunque in difficoltà nel reperimento dei capitali
Devo a Venere un regime di diritti di proprietà industriale e intellettuale europeo
Altrimenti la diffusione dell'innovazione tecnologica dovrà fare la corsa ad ostacoli che ci saranno alcune imprese che cadranno sotto costa
Cioè e questo dobbiamo s'essere consapevoli di questo ecco sapere che abbiamo dalle nostre opinioni pubbliche nazionali o da parte di esse
Delle richieste di aiuto di soluzione dei problemi che essi adesso è soltanto magari hanno non quelle di altri Paesi ma dobbiamo avere la lungimiranza di capire che in molti casi è una soluzione europea
E nazionale la soluzione delle politiche sociali largamente io sono tra quelli convinti di questo che le politiche sociali sono largamente nazionali per una serie di ragioni che è inutile stare a dire che sono se volete culturali è molto molto spesso di cultura collettiva ma che contano morto perché attengono sicurezze di fondo che ciascuno ha dentro di sé
Però
E qui che un coordinamento coordinamento di politiche nazionali che sia
Almeno pari a quello che abbiamo fatto delle politiche di bilancio questo in sede europea dobbiamo essere in grado di realizzarlo nessuno
Ha spogliato le autorità nazionali delle loro politiche di bilancio perdiamoci chiaro insomma si sono dette tante cose molto retoriche su questo ma sono stati posti dei vincoli
C'erano dei tetti da non superare ma ciascuno ha fatto le proprie politiche di bilancio ha scelto il mix
E non c'è stata nessuna imposizione europea nella definizione dei mix e tuttavia siamo arrivati ad una convergenza di risulta dobbiamo fare le stesse cose sulle politiche sociali
Questo integrando integrazione e e sussidiarietà
Quindi c'è un modo diverso da settore a settore di dare una risposta europea ma la consapevolezza che illusorio pensare che don Manden nazionali abbiano in quanto nazionali come domande una risposta essa stessa nazionale ebbene non coltivarla in Monti a dove perciò la conclusione poi diventa quella appunto di una
Sussidiarietà che razionalmente e intelligentemente collocata in un quadro sovranazionale
E sussidiarietà quella a cui faceva riferimento il professor Monti prima in tema di concorrenza
Che presuppone una politica della concorrenza europea presuppone e dei principi condivisi in tutta Europa in ordine a ciò che e pratica concertata cartello o abuso di posizione dominante e quant'altro e proprio su questa premessa
De Ceglie entra più di quanto abbia fatto in passato alle stesse autorità nazionali d'adozione delle decisioni dei singoli casi perché conta su una contesto armonizzato ma in questo contesto CE essenziale altrimenti ci troviamo con problemi peggiori rispetto a quelli dei quali inizialmente cc ci siamo lamentati
In questo contesto io vedo un largo spazio a quello che è stato detto di rafforzare il partenariato sociale qui in villa le possibilità di regolazioni d'accordo sociale a livello europeo
Qui se ne potrebbe fare davvero una questione tocca alle forze sociali mettersi in grado di fare e sono più indietro nei loro rapporti reciproci di quanto non lo siano le imprese fra di loro però ecco un estremista che amasse manifestare contro tutti in jeep dall'uno al dieci mila che il mondo potesse inventare
Avrebbe buon gioco a constatare che buona parte delle regole che l'Europa stabilisce per le industrie i loro standard si loro standard tecnici
Sono affidate ad una comitologia chi è interamente nelle mani dei rappresentanti dell'industria è l'unico che ci deve tenere l'occhio e lumi
Per avere la certezza che questi standard sono Standa sta etnici e non cartelli limitativi della concorrenza
Quindi c'è stato un fenomeno di sussidiarietà spinta a favore dell'autoregolazione d'impresa in molti settori io non ho nulla da obiettare a questo secondo me funziona ma allora per quale ragione
In ambiti che attengono alle politiche sociali non si ottiene lo stesso risultato di decentramento poi alle de parti sociali sono tendenzialmente verbosa
Ma non è detto che abbiano la stessa ossessiva fantasia lessicale dei burocrati franco tedeschi e che quindi direttive regolazioni nate da loro siano per necessità Tolstoj Diana eccome le direttive appunto che che che che ci dobbiamo Shiro pare bisogna saper guardare con lungimiranza a questo quadro e in questo quadro collocare il ruolo che rimane secondo me essenziale delle autorità nazionali
E delle autorità regionali ma attenzione appunto cerchiamo di mantenere fermo il quadro io confido molto
Nel due mila quattro è bene che ci sia questa discussione democratica che la dichiarazione di inizio prevede perché queste cose bisogna farle venir fuori
Solo attraverso una discussione democratica degli argomenti che oggi ho portato brevemente alla vostra attenzione siamo in grado di convincere le nostre opinioni pubbliche sul fatto che hanno bisogno di Europa
Che le loro domande richiedono in molti casi una risposta europea essenziale questa discussione democratica che ci potrà permettere nel due mila quattro magari di arrivare a dire questo è un punto di cui sono convinto meno Europa ma più integrata
Meno Europa ma più integrata non è detto che si debba occupare di tutte le cose di cui oggi si occupa ma quelle di cui si occupa se ne occuperà perché tutti noi cittadini europei
Avremo dentro di noi la convinzione che è meglio che lo faccia d'Europa che non farlo qui il resto in un quadro di sussidiarietà che non è antagonista diciamo ma fa parte della gestione democratica di un sistema nel suo insieme sovranazionale il resto lo faranno
Degli stati le Regioni ecco se se se non fosse qui sto il rischio veramente del il rischio del cow succede
Lo abbiamo già nuovi fu cioè se il il policentrismo verso il quale andiamo anche sul piano interno non ha un suo implicito pedanti esplicito ordine
Insomma sarà solo una gran confusione istituzionale in effetti il perché
Abbiamo ormai tanti di quei soggetti tante di quelle istituzioni piccole e grandi che esercitano un ruolo che occorre collocare questo ruolo in un qualche sistema ecco la Conferenza delle due mila quattro sarà ingrato dovrà essere in grado di darci questo vanno a voi
Dovremmo essere tutti il più possibile convinti di quello che ci aspettiamo appunto quindi a vere ciascuno più responsabilità dentro l'Europa questo assenso
Cercare di grattare nei contro l'Europa in nome dell'inquietudine anti europea che è cresciuta questo alla fine sarebbe suicida per tutti
Come voi sapete anche
Sì alcuni dei nostri interlocutori i nostri ospiti
Non si porta in più ospiti dovranno andare via i lavori proseguono
Prevedendo nel corso la mattinata altre due interventi
Poi
Ci saranno i lavori tematici
Ci sono alla riunione dei gruppi di lavoro e poi di pomeriggio e poi di pomeriggio ci saranno altri interventi da parte i ministri oltre alla conclusione
Del ministro Mattioli
Quindi siccome so
Che debbano andare via ringrazio a nome vostro
I partecipanti il ministro Matteoli sta con noi
I partecipanti il Presidente del Consiglio presidente Ghigo il commissario Monti
Che ringrazio ancora una volta per il contributo assai importanti che hanno dato ai lavori di questo convegno e procediamo con gli interventi che sono stati programma
Allora per cortesia
Come voi sapete non è iniziata la ricreazione proseguono i lavori sono previsti tre interventi
Da una dottoressa ma Samp del dottor Giovanni dinari
Del gruppo detto Roberto
Approvazione blu
Trabuglio Abner proprio sulle politiche comunitarie
Do ora la parola al dottor alla Corporation Marilena Samperi scegliendo adibite al per girone rappresentanti dell'ANCI prego
Non so come Cigliano prego
Va riconosciuto il ministro Mattioli e al presidente del CNEL Larizza il merito di aver aperto dal marzo dello scorso anno una sede di confronto periodica
In cui in quattro gruppi di lavoro i rappresentanti dei settori economici e sociali le regioni e le Autonomie hanno modo di partecipare concretamente alla fase ascendente delle politiche comunitarie
E questo metodo avvicina certamente il Paese all'Europa anche se il deficit democratico e ancora lontano dall'essere superato
Ma io oggi vorrei portare una nota di ottimismo
Dalla dal fronte delle Autonomie Locali dal fronte dei comuni
Io credo che l'Europa complessivamente abbia ridato slancio alle politiche regionali abbia valorizzato il livello territoriale
Apposto al centro dei fondi strutturali il recupero di competitività delle aree deboli e scarsamente sviluppate
L'Europa apposto al centro delle sue politiche il tema del lavoro e dello sviluppo urbano così come l'inclusione sociale e la necessità di cooperazione tra popoli e culture diverse
E io credo che la il miracolo che è avvenuto
Attraverso questa serie di strumenti e di opportunità offerte ai territori sia stato proprio che moltissimi comuni
Hanno imparato operando non hanno più imparato attraverso i convegni e la partecipazione a
A tavoli al TG concertazione ma hanno imparato spinti soprattutto nel Meridione
Dall'esigenza di dare risposte ai bisogni dei cittadini ai bisogni delle comunità delle collettività
E guardate io credo che nessuno forse Attigliano quello che soprattutto nel Sud e soprattutto nel aree dell'obiettivo uno e avvenuto utilizzando i fondi strutturali nella ricerca di utilizzare queste che non erano soltanto mezzi di finanziamento strumenti finanziari ma modelli di comportamento ma filosofia ma metodi di governo che potevano creare sviluppo e occupazione
Merate ci sono moltissime aree nel Sud moltissimi comuni che si sono messi insieme hanno cominciato a discutere
Sulle possibilità di sviluppo a formulare piani di azione locale a rendersi conto delle risorse delle enormi ricchezze
Non utilizzate e non valorizzate e che c'erano nei loro territori
Non è non sono esempi sporadici ma sono esempi continui quelle di aree territoriali forni formate da quindici sedici diciotto comuni che hanno cominciato a ragionare insieme che hanno prodotto
Tatti territoriali leader due
Urban due
E i quali il o Rizzon una serie di spot che hanno realizzato concretamente sul territorio una serie di strumenti comunitari che ha fatto crescere
Cultura della partecipazione cultura della concertazione cultura della responsabilità
Questo non è cosa da poco e oggi in cui ho sentito questa un po'questa che lamentazione sulla crisi sulla su questo non condivisione del sentimento
Dell'Europa al e diffuso tra i cittadini io dico che invece il di bisogna cercare il sentimento del consenso
Il in quei territori in quelle aree in cui la partecipazione all'Europa ha significato per centinaia di azzerare di aziende la possibilità di essere beneficiarie in cui per centinaia per le forze sociali per le forze per le associazioni del volontariato questo a partecipa acqua ha significato un percorso democratico una strada di partecipazione reale anche alle scelte ha come deve essere la città del futuro a come deve essere lo sviluppo del futuro non attraverso una una formale sibila firma
Negli in nel merita voli di concertazione nel nel partenariato per certificare per documentare quello che l'Europa voleva la partecipazione di un partenariato quanto più ricco possibile quanto più articolato possibile
Ma piano piano io dico dal novantaquattro in poi questa partecipazione non è diventata formale e di non è diventata ha smesso di essere rivendicativa
Sterilmente spesso rivendicativa ed è diventato invece un modo propositivo partecipativo
Per per costruire un pezzo di società per costruire un pezzo di Stato per costruire un pezzo di della città del futuro
Questo è avvenuto è avvenuto con Urban due avvenuto col contatti per l'occupazione è avvenuto col leader due sta avvenendo con i quali il c'è un fermento all'interno dei Comuni all'interno delle nostre comunità
Di cui forse sfugge la portata ma io proprio oggi di questo volevo parlare per portare una ventata di ottimismo la stessa ventata che ha contribuito moltissimo
Nella nel ritrovare questo enorme patrimonio di ricchezze di creatività che esiste all'interno delle aree territoriali e che ha determinato insuccesso
Di tanti strumenti di programmazione negoziata lì dove il partenariato è stato reale lì dove la concertazione è stata vera e si è poi tradotta in un grande in una grande assunzione di responsabilità
Questo è avvenuto oggi in Italia questa oggi e la vita dei comuni delle aree territoriali soprattutto nel Sud
E però è vero ci sono soprattutto nel Centro Nord
In cui concertazione partenariati o forse per le minori necessità per i minori bisogni che c'erano è stata molto più flebile
I comuni sono poco informati sui danni che le Regioni emanerà hanno per quanto riguarda la riqualificazione delle risorse umane e lo sviluppo dell'agenda SPES del sociale prevista dall'obiettivo tre
Quindicenne necessita di maggiore informazione c'è necessità di una rette più articolata che possa collegare tutti i livelli istituzionali perché questo costituisce la ricchezza del paese
La rete
Di collegamento prevede che le politiche regionali riguardino la sede istituzionale della Conferenza Stato Regioni
Come se le politiche comunitarie non riguardassero i comuni mentre e ormai diffuso e sistematico l'uso degli strumenti comunitari da parte delle proprio da parte dei Comuni proprio da parte delle aree territoriali di cui comuni sono una componente essenziale
La differenza che c'è stata in molte regioni del Sud rispetto a ad antiche prassi ad antiche procedure è stato proprio non sono state le imprese non sono state le associazioni degli imprenditori
Non sono state spesso le camere di commercio a muovere questo processo di sviluppo locale ma sono stati i comuni sono stati gli enti locali che se ne sentivano più fortemente la responsabilità proprio perché stranamente per potere anche assolvere alle loro funzioni minime istituzionali una volta che si ritrovavano più senza strumenti senza soldi senza finanziamenti senza poter aumentare le tasse senza poter avere risorse proprie in quelle situazioni di disoccupazione e tragica in cui insulti si è venuta a trovare proprio perché per proprio per mantenere lente
Proprie funzioni istituzionali tante volte era necessario innescare processi di sviluppo economico perché altrimenti neanche le le le minime funzioni istituzionali potevano essere garantite
Allora e necessario aggiornare il quadro istituzionale dobbiamo renderlo omogeneo al decentramento amministrativo in atto e al disegno federalista che stiamo adottando
La sede istituzionale dovrà essere quella della conferenza unificata che sancirà il pieno ingresso di Comuni e Province nel processo istituzionale europeo
Nella riforma della legge La Pergola all'esame del Parlamento dovrà essere prevista questa importante modifica
E libero Bach bianco infine sulla governance che la Commissione Prodi sta per emanare le emanare vuole essere un contributo al processo di democratizzazione delle istituzioni europee
Finalità del processo riformatore delle istituzioni europee quello di favorire un modello istituzionale arredi te in cui anche i comuni si sentano a pieno titolo istituzioni europee
La rete dovrà abbracciare tutti i livelli istituzionali e farli partecipi delle sente e degli obiettivi dell'Unione
L'input dalla Commissione deve poter offrire anche nel nostro Paese una base di riflessione a cui non possiamo sottrarci e che ci può aiutare ad approfondire un dibattito interno che sul federalismo ancora
Non ha acquisito la maturità auspicata
Noi mettiamo a disposizione la nostra struttura la rete rappresentata dall'Anci e dalle sue aziende
In grado di esercitare un effetto moltiplicatore il radiatore degli esiti del lavoro che verrà intrapreso insieme ma soprattutto mettiamo a disposizione la ricchezza delle esperienze locali
La vicinanza ai cittadini un processo culturale politico che ha determinato una rapida maturazione della collettività e della stessa classe degli amministratori
Centinaia di impresa è sono state beneficiarie di questi strumenti comunitari si sono tradotte questi benefici sono tradotti in occupazione per centinaia di di lavoratori per migliaia di lavoratori di nuovi lavoratori la tutela di interessi
Legittimi individuali e collettivi non è più perseguita attraverso opportunistiche subordinazione mi ma con un editto inedito e moderno protagonismo una partecipazione attiva alla formazione delle scelte che costruiscono il futuro della comunità sappiamo naturalmente e si tratta di un processo difficile lungo non esente da limiti e da contraddizioni
Ma è anche la strada obbligata per superare vecchie e nuove marginalità moderne e antiche iniquità
Palesi ed occulte posizioni di potere
Forse per questo e oggi in atto in molte regioni un'operazione pendente a centralizzare nuovamente la spezza
Forze imponenti sono in moto per tentare di sottrarre di nuovo autonomia ai territori che si sono organizzati per programmare
Il proprio sviluppo questa operazione va contrastata e sconfitta noi stiamo facendo la nostra parte ma indispensabile una mobilitazione generale a difesa della principale conquista civile di questi anni difficili
L'affermazione concreta del principio di sussidiarietà come leva per lo sviluppo economico e il progresso civile eccome valorizzazione del sistema Paese
La parola al dottor Gianni Minà vicepresidente ed eccessi
Grazie presidente desidero ringraziare a nome mio e dei Consiglieri italiane del Comitato economico e sociale il ministro Mattioli per questo invito e e ha per avere promosso una fattiva e utile collaborazione crediamo che sia assolutamente importante per il nostro Paese avere una serie di confronto così articolata come quella odierna nella quale raccogliere il contributo delle realtà sociali politiche e istituzionali italiani nel momento in cui vanno maturando nuovi importanti sviluppi delle politiche dell'unione europea
Il comitato perdiamo costituisce nella sua con la articolazione la rappresentazione di una realtà sociale composita ed ha per sua stessa natura in conto di Palestrina di darsi intrisi di una sommatoria di interessi diversi
E quindi utile vediamo che noi si possa avere un'ampia conoscenza di come interessi diversi e realtà istituzionali si orientino a livello nazionale per trasporre queste posizioni nella nostra attività
E d'altro canto a mio avviso è anche utile poter contribuire allo sviluppo e all'approfondimento della riflessione a livello nazionale con l'apporto che scaturisce dalle attività e dalle riflessioni che si sviluppano
Nel sull'evoluzione delle politiche comunitarie nel corso dei lavori del comitato il metodo di lavoro costruito dal ministero e crediamo sia particolarmente ben organizzato infatti ci consente consente un approfondito confronto preventivo sui vari dossier su cui si articola l'iniziativa europea
E Fassino nel governo esprima una sua posizione sulla base di interessi nazionali già verificati con il corpo sociale economico
Istituzionale del paese
La presidenza svedese come sappiamo ha messo al centro del suo programma tre priorità allargamento occupazione ambiente
Su questi su tutti questi tre temi il comitato è profondamente coinvolto in particolare nell'ambito del processo di allargamento dell'unione dicesse
Oltre alle cose che sono state già esaminate in questa sede oggi devo dire che ha avuto un ruolo di rilievo nel promuovere una cultura del dialogo sociale che è stata del tutto assente nel contesto politico di molti di quasi tutti i Paesi candidati il comitato si sta adoperando per promuovere nei Paesi candidati l'istituzione di consigli economici e sociali o di analoghe strutture istituzionali per dare strutture forza al dialogo sociale e civile
Sull'occupazione nell'anno appena concluso come sappiamo si sono avuti significativi risultati
Tuttavia poiché proprio nel consiglio di primavera quello di Stoccolma che si terrà il ventitré e il ventiquattro marzo si dovranno prendere
Ulteriori decisioni per il rafforzamento delle politiche economiche occupazionali a danno dell'Unione possono essere utili alcuni commenti molto rapidi delega gli Hobbit gli obiettivi di crescita individuati a Lisbona sono inevitabilmente collegati ad una serie di iniziative coordinate e alla più puntuale definizione di tappe intermedie
In primo luogo deve progredire il coordinamento macroeconomico all'interno dell'unione e su questo sarebbe opportuna una riflessione più approfondita di quella che si delinea dai documenti di preparazione del consiglio
Importante che il livello complessivo di crescita dell'economia europea si mantenga su quel tasso del tre per cento e che era stato individuato a Lisbona come adeguato per promuovere almeno tre per cento individuato per promuovere l'occupazione
Il Consiglio di primavera dovrebbe affrontare nella il legame tra politica occupazionale e gli obiettivi di sviluppo
Il ruolo delle parti sociali coerentemente con le indicazioni dei programmi già indicati nell'agenda sociale lo richiamo perché oggi pomeriggio nell'ambito dei gruppi di lavoro e c'è un riferimento specifico ad hoc all'agenda sociale
Un altro tema di estrema rilevanza e quello della coesione economica e sociale
E sarebbe quindi opportuno che tra le riflessioni dell'imminente consiglio sempre consiglio di primavera venisse inclusa un'analisi della seconda relazione su quest'argomento presentata proprio pochi giorni fa a poche se cinque giorni fa a Brussel
Non è infatti all'interno di questa relazione che in qualche modo si ritrovano le questioni dalla protezione sociale dell'evoluzione demografica dei sistemi di formazione
E istruzione in particolare quelle tracce sono società dell'informazione per tutti i cittadini
Sull'ambiente la terza età
Il terzo la terza priorità della presidenza svedese
Sulla sul tema dell'ambiente come comitati come Comitato da tempo abbiamo sviluppato una serie di iniziative di pareri una linea di forte e costruttiva e attenzioni in particolare
Come contributo al consiglio di Göteborg si dovrà dove si dovrà adottare una strategia a lungo termine per lo sviluppo sostenibile come Chance i cespi presenterà un pub presenteremo un parere sul sviluppo sostenibile una strategia per l'ambiente l'ambiente di lavoro e la creazione di posti
Di lavoro
E stiamo inoltre lavorando sulla comunicazione della Commissione relativo al sesto Programma d'azione per l'ambiente che proprio oggi fa un un ora dovremo discutere nel terzo gruppo di lavoro
Sui punti specifici che saranno oggetto dei gruppi di lavoro di oggi ahimè penso che non ha non ha di non avere il tempo per entrare nel merito sia pure rapidamente desidero
Poi è soltanto un attimo di attenzione alla questione della regolamentazione del brevetto comunitario strettamente collegata con le potenzialità di innovazione e competitività delle imprese europee in particolare di quelle piccole e medie o piccole per le quali i cosiddetti costi materiali
Relativi a conoscenza informazione capacità di penetrazione nei mercati hanno ormai una rilevanza fondamentale
Ma non posso esimermi di non accennare il sapore rapidamente Teresa graficamente a una questione alla questione sempre più attuale della sicurezza alimentare
Avevamo sollecitato un potenziamento della politica di sicurezza degli alimenti a livello europeo già dal mille novecentonovantasei
Al manifestarsi della crisi BSE nel Regno Unito
La proposta di creare una comunità europea in campo alimentare è stata quindi noi accolta con grande favore
E su di essa sta per essere approvato uno specifico parere nel quale tra l'altro il comitato si propone come sede per portare avanti il dialogo e la trasparenza in quanto rappresentante a livello europeo
Delle organizzazioni socio economiche sociali oltre che sulla base dell'esperienza sviluppata dal mille novecentonovantotto con un l'ubicazione in un'unica sezione del Comitato
Badate bene dei temi relativi all'agricoltura sicurezza alimentare e ambiente integrando in anticipo sul trattato di Amsterdam un dialogo tra interessi Diversi che coinvolge anche la dimensione ambientale e la protezione dei consumatori
In conclusione nel mio e del mio intervento
Per il quale sarei tentato ma non c'è da questa tentazione di affrontare le altre altre altre questioni voglio soltanto accennare all'a questioni
Che sottesa ad ogni dibattito in materia di politiche e provvedimenti europei quelle enunciata con forze ripresa oggi qui da molti degli interventi autorevoli quella denunciata con forza dal presidente Prodi bella venire dalla costruzione europea
E di come avvicinare i cittadini alle istituzioni
In pratica si tratta
Di promuovere nuove forme di governo a livello europeo con un sistema decentrato Apetrei democratico che riesca a coinvolgere la società civile gli enti locali nell'elaborazione nel controllo delle politiche europee e in questo ambito credo Komodo importante posso giocando anche la carta dei diritti
Fondamentali di cui abbiamo parlato
Prima la linea tracciata dal presidente della Commissione prevede tre fasi un dibattito come del resto lo sappiamo tutti un dibattito allargato una riflessione strutturata ed infine una nuova città che sia conclusiva e decisionale
Una scelta così necessarie così netta
Richiederà tuttavia certamente un periodo di elaborazione di discussione approfondito che non sarà certamente bene
E permettetemi di dire a conclusione di questo intervento che questa nostra riunione odierna questo metodo di lavoro secondo me è un primo importante passo in questa direzione grazie
La parola al dottor Roberto Rossi capo di gabinetto del ministro per le Politiche comunitarie il con l'intervento del dottor Rossi chiudiamo i lavori della mattinata
Grazie presidente iniziamo ora la seconda parte della nostra sessione quella dei lavori per ambiti tematici che saranno condotti poi dai nostri quattro gruppi di lavoro
E vorrei vorrei iniziarla con l'analisi di alcuni dossier tra i più importanti attendere tra quelli attualmente presenti lungo la pipeline legislativa comunitaria
Quindi vorrei fare a questo stadio per iniziare questa seconda parte solo una breve introduzione generale dei lavori dei gruppi
Breve data la necessità di fare una pausa poi una rapida colazione prima della del workshop
E generale perché mentre l'analisi specifica dei dossier quindi verrà fatta nel workshop io vorrei tentare di dare una rapida visione d'insieme di una descrizione della tela di fondo che sta dietro questi dossi
Questo sulla base degli intendimenti e degli obiettivi sia della Commissione europea che della presidenza svedese in questa prima metà del due mila uno che poi è l'ambito temporale della nostra analisi
Quindi mi concentrerò brevemente su alcuni dei più grossi temi del primo pilastro cioè nella fase ascendente normative decisionale dell'Unione Europea quindi temi che costituiscono la mente le priorità per la Commissione e per la presidenza svedese
I programmi della commissione
Un anno fa la Commissione europea aveva presentato le grandi linee strategiche della sua azione quinquennale per i prossimi cinque anni il suo mandato ed erano già state discusse in questa sede come ricordate nel luglio dell'anno ricordiamo brevemente che la commissione definiva così gli assi prioritari della sua azione nel corso del suo mandato quinquennale promuovere nuove forme di governo per riavvicinare l'Europa ai cittadini
Stabilizzare l'Europa e rafforzare la sua presenza a livello mondiale
Terzo ridefinire le priorità economiche e sociali questo per ammodernare l'economia europea per renderla più competitiva per rafforzare il modello sociale europeo
E quarto migliorare per tutti significativamente la qualità della vita quotidiana e questo specie in alcuni settori quali l'ambiente i diritti individuali la mobilità l'alimentazione
Il terzo il quarto di questi punti quindi riguardano Pd avvicinino il dibattito il nostro dibattito di oggi
E la commissione in questo contesto individuava alcune azioni chiave
Quali la strategia di Lisbona la nuova agenda economica e sociale la continuazione dell'allargamento la Carta europea dei diritti fondamentali il libro bianco sulla donna
Quindi questi sono i grandi filoni di lavoro della Commissione che riguardano il due mila e nel suo programma più specifico di lavoro per quest'anno la commissione ricorda alcuni importanti eventi per realizzare questi filoni di lavoro in marzo il Consiglio europeo di Stoccolma che dovrebbe inaugurare un nuovo capitolo della strategia di Lisbona
In maggio si avrà un forum con gli Stati membri e i Paesi candidati sulle prospettive della politica regionale uno dei temi essenziali toccati molti de degli interventi di questa mattina
è
In giugno al Consiglio europeo di ghetto Borghi che concluderà la presidenza svedese l'Unione adotterà una strategia globale di sviluppo sostenibile
E sempre nel due mila uno si avrà la creazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare con una decisione sulla sede che forse si avrà già anche troppo
Quindi ci sono tutti appuntamenti questi che avranno luogo in questo primo semestre sotto presidenza svedese
Dal canto suo la presidenza svedese ha fissato come sappiamo come è noto le tre priorità del suo semestre con la cosiddetta politica delle tre e quindi allarmante Improvement embargo equine allargamento occupazione ambiente
Queste priorità sono certo del tutto condivisibili ma da un punto di vista più generale
Non si può non rilevare che la Svezia in questa sua prima presidenza comunitaria è mossa da motivazioni non sempre coerenti
Perché perché nel negoziato per la riforma dei Trattati concluso a Nizza dura fino allo scorso anno si sono confermati molti limiti dell'europeismo svedese
La Svezia è noto affiancato alla Gran Bretagna nel contrastare il più possibile per esempio l'estensione del voto a maggioranza qualifica
E in questo intento a qualche volta perfino rinunciato alle proprie ambizioni in campo sociale quindi una sorta di Tacito gioco al ribasso ha contribuito a escludere la difesa europea dalle cooperazioni rafforzate
La Svezia resta tra l'altro il Paese con il miglior minore tasso di adesione della sua popolazione all'ideale di integrazione europea che un tasso che è inferiore al cinquanta per cento
Quindi un contrasto singolare invece con il giudizio che la stessa popolazione svedese da sull'allargamento che condiviso da più del sessanta per cento
Con la singolare conclusione che la Spezia quindi raccomanda ad altri di entrare in un club al quale la maggioranza dei suoi cittadini non desidera però di appartenere
E per la prima volta anche paese della presidenza non fa parte della moneta unica
E quindi non conduce l'Eurogruppo una circostanza che non poche indebolire la presidenza soprattutto vi è visto che essa include farà le sue priorità l'occupazione
Quindi se consideriamo da un punto di vista globale la politica delle tre dobbiamo ricordare che altre due e mancano all'appello svedese a lei di Europa e la E di Enduro
Ma Nalin siamo più nel dettaglio queste tre priorità della presidenza per quanto riguarda l'allargamento
La Svezia mostra una forte sensibilità per accelerare l'allargamento perché tiene alla stabilità delle aree circostanti sull'area geografica
Quindi innanzitutto i Balcani anche con un occhio verso la Russia ogni ritardo all'allargamento dalla Svezia è visto come un fattore suscettibile di perpetuare la divisione dell'Europa e quindi rischi di crisi
Quindi la massima priorità che la presidenza attribuisce a questo dossier pure se non si nascondo le difficoltà talvolta enormi che come sappiamo ancora sussistono in molti capitoli negoziali con i Paesi candidati che sono stati menzionati autorevolmente questa mattina dall'agricoltura
All'ambiente ai problemi della libera circolazione
Ai fondi strutturali
E molte di queste difficoltà persistono e non troveranno soluzione certamente durante il semestre di presidenza svedese
Comunque da questo punto di vista il punto di partenza svedese sarà la così detta veduta d'insieme sulla procedura di allargamento messa a punto lo scorso dicembre dal Consiglio affari generali dell'Unione Europea
Che si estende lungo l'arco di tre presidenze quindi da adesso a un anno e mezzo il processo di allargamento secondo gli auspici dovrebbe essere concluso col traguardo finale come è noto di concludere i negoziati con i Paesi più maturi
Senza specificare quali entro il due mila e due
In modo che l'Unione Possa coglierli già a partire dal due mila e tre
Per quanto riguarda la seconda è quella relativa all'occupazione alla crescita ecco nelle dichiarazioni programmatiche della presidenza ritornano sempre i termini di modernizzazione di globalizzazione
Sono parole che come sappiamo da Lisbona in poi evocano il salto tecnologico che l'Unione intende applicare i settori dell'economia come anche la loro crescente integrazione in una sola gigantesca unità la Svezia ha sempre manifestato fin dalla redazione del Trattato di Amsterdam una particolare propensione in particolare favore per la gli strumenti di coordinamento a livello europeo sia dalla politica economica che fiscale quindi a differenza la Gran Bretagna da questo punto di vista la volontà di una forte integrazione economica e fiscale in campo europeo
Che è la sua presidenza annunciato anche sei aree di intervento molto importanti in coordinamento le politiche economiche di quelle fiscali la maggiore visibilità lo dell'unione nelle questioni finanziarie internazionali
Anche in questo caso però è un peccato che la Svezia si sia sempre sottratta a quei rafforzamenti delle istituzioni europee che sono le sole in grado di consentire programmi così ambiziosi comunque sia la piena occupazione la crescita economica e la coesione sociale quindi tutti e tre questi concetti Inter collegati costituiscono temi altamente prioritari per la presidenza svedese
Che intende operare per dare seguiti concreti ed efficaci al Consiglio europeo di Lisbona
Proprio per il tramite del prossimo vertice visto
Questo vertice dovrebbe consentire progressi importanti in settori quali l'occupazione le riforme economiche l'innovazione e la tecnologia dell'informazione l'istruzione la sicurezza e la sicurezza sociale sempre lungo la filiera di Lisbona
Per preparare il vertice di Stoccolma la Commissione Europea a presentato una relazione di insieme
Che le era stata richiesta già Lisbona dal titolo realizzare il potenziale per l'Unione europea
In questa relazione della commissione vengono quantificati in particolare sulla base di indicatori strutturali quindi un lavoro preciso i progressi nel dopo Lisbona e si individuano le nuove priorità per l'anno due mila e uno
Si tratta di un documento pregevole di ampio respiro e nello stesso tempo specifico nelle proposte
Il quadro dei risultati ottenuti da Lisbona oggi e visto dalla Commissione sullo sfondo dell'attuale situazione economica in Europa
Chi è favorevole è caratterizzata in Europa da una crescita sostenuta da una buona creazione di occupazione da una bassa inflazione e di una da una solidità delle finanze pubbliche
La commissione auspica che a Stoccolma si rafforzi questo quadro macroeconomico favorevole approfittando della congiuntura per avviare le riforme che garantiscano la sostenibilità allo sviluppo
D'altro canto ci sono anche nello specifico luci e ombre che la commissione ricorda per esempio lari Commissione ricorda che sono stati fatti passi in avanti
A per esempio nel campo della liberalizzazione delle telecomunicazioni del commercio elettronico dello statuto della Società europea
Della strategia contro l'esclusione sociale
Però vi sono anche le ombre che la commissione ricorda particolari servizi postali il brevetto comunitario gli appalti pubblici la liberalizzazione dei mercati del gas e dell'elettricità
Il sistema che satellitare Galileo nel settore dei trasporti
Il rapporto della Commissione identifica anche le aree di priorità quindi da seguire le relative azioni necessarie a consolidare e rilanciare la strategia di Lisbona nei prossimi dodici mesi
E si affida un approccio integrato che fa leva contemporaneamente sulla creazioni di impiego l'accelerazione delle riforme economiche la ricerca l'innovazione il rafforzamento della coesione sociale
Fin qui il rapporto della Commissione
Ma sempre nel quadro della Strategia di Lisbona non si può non ricordare quello che rimane incerto uno degli obiettivi più caratterizzanti di tale strategia e cioè la realizzazione di un compiuto spazio europeo della ricerca
A questo fine la Commissione all'inizio di quest'anno ha presentato delle proposte relative al sesto programma quadro di ricerca da varare nel due mila e due questo documento parte da una valutazione negativa della situazione attuale
La percentuale di spesa per la ricerca rispetto al PIL in Europa e dell'uno virgola otto per cento
Rispetto al due virgola otto per cento degli USA e al due virgola nove del Giappone
E questo divario appare destinato ad aumentare
Sulla stessa linea si collocano altri inusuali parametri di confronto quali il numero dei ricercatori rispetta la forza da lavoro o il numero dei brevetti depositati gli investimenti nelle imprese altamente innovative così prima
Quindi la commissione sottolinea il fatto che deve essere veramente ancora in gran parte creato un mercato europeo unitario su cui combinare domanda e offerta di conoscenze e tecnologie avanzate
Infatti benché il trattato fornisca all'Unione una base giuridica in questo senso all'attività di ricerca in Europa è svolta soprattutto a livello nazionale
Basta ricordare che l'attuale programma quadro di ricerca il quinto rappresenta soltanto il cinque virgola quattro per cento circa dei finanziamenti complessivi che non rompa vanno alla ricerca da parte degli stati quindi la politica di ricerca dell'unione in quanto tale e le politiche di ricerca nazionali si affiancano le une alle altre senza costituire un insieme organico e tra l'altro il prossimo allargamento dell'Unione ai Paesi candidati rende questo in un intervento correttivo ancora più urgente
Ecco quindi che con le sue proposte della commissione mira a ovviare nei limiti del possibile a questa situazione integrando la ricerca europea maggiormente strutturando lo spazio europeo della ricerca in maniera più coesa consolidando ma le basi
Si dedica particolare attenzione alla mobilità dei ricercatori alla cooperazione in materia di infrastrutture all'impatto della ricerca sul complesso delle regioni dell'unione quindi è vista anche in chiave regionale
Un altro argomento
L'agenda sociale per lui
La strategia di Lisbona come sappiamo forti implicazioni in materia sociale
Il due mila e uno sarà il primo anno di attuazione della nuova agenda sociale adottata al Consiglio europeo di Nizza un'agenda con la quale si stabiliscono le priorità dell'Unione nel settore della politica sociale per gli anni a venire
Questa agenda sociale applica per la prima volta al di fuori del settore dell'occupazione in senso stretto il nuovo metodo di coordinamento aperto che è tipico dalla strategia di Lisbona come sappiamo questo è un metodo questo approccio è inteso ad aiutare gli Stati membri a sviluppare le proprie politiche e fondato sull'analisi e la diffusione delle migliori prassi sia in campo economico e sociale sia in materia di istruzione e di formazione
Quindi durante il vertice di Stoccolma è previsto che si faccia un primo bilancio dello stato di attuazione dell'agenda sociale di Nizza
Poi naturalmente in sede comunitaria continueranno i lavori sulle varie proposte che figurano nell'agenda
Tra cui la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro la tutela dei lavoratori dipendenti in un'economia che cambia la parità di genere la lotta alla povertà la discriminazione
La modernizzazione dei sistemi di sicurezza sociale provano le pensioni le questioni sociali legate alla larga
La terza
Della presidenza svedese
E quello dello sviluppo vi sviluppo sostenibile
Si tratta di una strategia a lungo termine che verrà adottato al Consiglio europeo di Göteborg aggiunge
Questo per uno sviluppo sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico che sociale
E di fatto gli svedesi non vedono l'ambiente lo sviluppo sostenibile sullo stesso piano politico delle altre due cioè l'occupazione dell'allargamento ma considerano
Lo sviluppo sostenibile proprio come l'elemento motore fondamentale di una nuova concezione della politica economica
Un nuovo modello di sviluppo sul piano comunitario
Di cui in qualche modo gli svedesi vogliono farsi gli iniziatori ai portabandiera
Quindi il loro tentativo sarà in definitiva quello di tradurre in termini operativi
Questo principio dello sviluppo sostenibile che è stato codificato nel novantadue alla conferenza di Río e che gli svedesi stessi a suo tempo si sono sforzati di fare inserire nel preambolo del Trattato sull'Unione europea
In questo disegno Commissione e presidenza si muovono con uno sforzo concertato adesso perché il commissario all'ambiente la signora Wallström e svedese
è stata ministro per gli Affari sociali del suo governo il suo attuale capo di gabinetto all'ex capo dell'agenzia per l'ambiente svedese e quindi c'è una perfetta consonanza in questo momento tra Commissione presidenze
Il principio dello sviluppo sostenibile sul piano comunitario implica l'avvio di un processo virtuoso che porta a maggiore occupazione quindi è l'approccio cosiddetto approccio quinquennio cioè l'ambiente deve essere l'occasione di nuove tecnologie creando nuovi impiego anche il motore del turismo di altre forme pulite di sviluppo
E anche l'allargamento secondo questa concezione anche l'allargamento dell'Unione dovrebbe essere impostate condizionato dal rispetto dei parametri ambientali
E tra l'altro è dello scorso anno lo studio citato dalla Commissione europea che quantificava per difetto indenne centoventi miliardi di euro quindi una cifra astronomica lo sforzo che sarà richiesto ai Paesi aderenti
Per conformarsi alla legislazione comunitaria in materia ambientale
Quindi lo strumento normativo che la presidenza svedese vuole utilizzare per applicare progressivamente questo principio dello sviluppo sostenibile portarlo dalla lettera del trattato alla prassi concreta dalla politica comunitaria e la decisione sul sesto
Programma d'azione in campo ambientale
Che è stata presentata il mese scorso dalla commissione
La differenza tra il vecchio programma ambientale il nuovo è la seguente mentre il quinto programma
Con una scelta che era stata avviata al vertice di Cardiff nel novantadue poi ribadita Dancing a Lisbona a Nizza
Aveva mirato a settorializzare le politiche ambientali concentrandosi su alcuni settori aventi un impatto prioritario sull'ambiente presenta i trasporti l'energia l'agricoltura l'industria
Ecco il sesto programma vorrebbe ora portare ad una vera svolta verso lo sviluppo sostenibile passando dall'approccio settoriale ad uno più trasversale e riferito a tutte le tematiche ambientali che sono orizzontali per loro natura
Quindi coniugando in questo modo ambiente economia coesione sociale la presidenza svedese intende rilanciare in maniera ambiziosa tutto il Progetto di crescita dell'unione
Facendone un modello di sviluppo un punto di riferimento anche in teoria per gli Stati Uniti pari per per i Paesi OCSE per i Paesi in via di sviluppo
Quindi nei due e e lo presenteranno nei due grandi negoziati internazionali in corso e cioè la preparazione della conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile in Sudafrica nel due mila e due e l'attuazione della convenzione sui cambiamenti climatici
La medesima ottica di sostenibilità complessa quindi ambientale economica sociale viene applicata dalla presidenza svedese alla sicurezza dei prodotti alimentari altro tema
Caldo ovviamente sempre più al centro delle preoccupazioni del consumatore europeo
E molti importanti progetti legislativi che sono contenuti nel libro bianco della Commissione sulla sicurezza alimentare è stato presentato già nel gennaio dell'anno scorso
Saranno in discussione in Consiglio questa primavera
Nei prossimi mesi la presidenza intende farli progredire con energia privilegiando una visione globale della catena umane alimentare c'è una visione globale del rapporto tra metodi di produzione
E qualità dei prodotti alimentari ministro Mattioli questa mattina aveva evidenziato che
Una delle origini per esempio della BSE potrebbe essere quello appunto del metodo di produzione alimentare che ha delle conseguenze
Vi possono essere delle conseguenze catastrofiche ammetto di potenzialmente innaturali ad esempio vengono usati per l'alimentazione
Per i mangimi
Quindi tutti questi dossier la presidenza intende farli progredire in questa primavera
In particolare saranno in discussione sia una normativa alimentare generale cioè la valutazione il controllo
Sia specifiche norme per rafforzare la difesa dalla BSE e per l'etichettatura di prodotti quali i mangimi i prodotti contenenti OGM
Per i quali la commissione deve ancora presentare precise ed efficaci proposte sulla tracciabilità e sulla etichettatura
Dalle menti all'origine di allergie eccetera
Non va dimenticata naturalmente in questo contesto la creazione di una autorità alimentare europea che dovrà essere operativa per l'inizio del prossimo
E noto per la sede di questa autorità abbiamo presentato la candidatura di Parma si tratta di una questione che verrà definita con ogni probabilità al Consiglio europeo di ghetto a bordo nell'ambito come noi auspichiamo di un pacchetto
Che assegna un certo numero di sedi di organismi comunitari
In conclusione molti degli obiettivi e delle linee d'azione previste sia dalla Commissione operate dalla presidenza svedese su alcuni di questi grandi dossier relativi al primo pilastro sono per noi è ampiamente condivisibili da parte italiana
Pur partendo quindi da una visione del futuro istituzionale dell'Europa molto diversa da quella svedese da parte italiana si possono o invece condividere molto dell'impostazioni della presidenza su temi concreti
In materia di ambiente di occupazione e di ricerca di agenda sociale
Vi sono invece alcuni dossier specifici soprattutto dossier relativi al mercato interno quali ad esempio il brevetto comunitario o la questione delle importazioni parallele
Su cui coi si diffonderanno più ampiamente presumo i lavori dei quel ciò s'su cui da parte italiana non siamo sulla stessa lunghezza d'onda con le proposte della presidenza
Ora nei gruppi di lavoro le amministrazioni le regioni e le parti sociali avranno modo di analizzare nel dettaglio tutti questi temi ed esporre le
Ecco io mi fermerei qui mi chiedono di fare al termine di questa sessione mattutina alcune comunicazioni di servizio le faccio volentieri vorrei ricordare che la pubblicazione degli atti del con regno scorso di luglio due mila pubblicata dal ministero per le Politiche comunitarie e disponibile all'uscita sul banco dove è stata distribuita la cartella dei lavori le riunioni dei gruppi di
Oro continuerà anno alle ore quattordici il gruppo mercato interno si svolgerà Laura quarta della commissione al piano terra il gruppo attività produttive in questo parlamentino il Gruppo ambiente agricoltura e sanità nella Sala gialla qui di fronte il gruppo socialità lavoro educazione cultura nell'aula della sesta Commissione al pianoforte per
I dossier rispettivi saranno disponibile nelle sale dove si svolgono il guercio il lancio è servito nel piano seminterrato alle ore tredici che su questa nota che credo gradita chiudo il mio intervento e vi ringrazio per la per
Tortuosi raccomando
Massimo di puntualità
Stabiliti
Mo'nel pomeriggio oltre all'
L'azione dei gruppi di lavoro
Previsti
Del presidente della Confapi
Pura pochini
E Due
Del fatto
Del sotto
Nieri oltre ovvia
Conclusioni del ministro Mattioli
E qui una
Sulla puntualità
Sedici riprendono i lavori in un
Aula
Tutta plenaria diciamo