Il ruolo delle Organizzazioni Non Governative (ONG) nella gestione e nella prevenzione delle crisi internazionali

Radio radicale torniamo sul ruolo delle organizzazioni non governative lunedì scorso infatti convegno alla Farnesina il ministero degli Esteri sul tema proprio del ruolo con il leone incide le organizzazioni non governative nella gestione e nella prevenzione delle crisi internazionale un argomento quanto mai importante specialmente dopo il crollo del muro di Berlino e quindi il crollo della contrapposizione tra Este e ho queste le crisi internazionali conflitti hanno preso una piega ben diversa spesso di natura etnica religiosa e culturale e in questa nuova caratteristica dei conflitti internazionali evidentemente le organizzazioni non governative le ONG e possono giocare un ruolo molto più importante comunque molto più interessa abbiamo qui con noi Francesco Tullio presidente del Centro studi difesa civile uno degli organizzatori di questo convegno della Farnesina del venticinque giugno scorso docente di psico e terapia breve all'università di Perugia allora Francesco C poi può spiegare
Perché le organizzazioni non governative possono intervenire nella gestione e nella prevenzione delle crisi internazionali posso intervenire perché proprio organizzazione non governa
Ma le organizzazioni non governative sono presenti in tutti i Paesi del mondo e svolgono delle attività di cooperazione allo sviluppo tale molto spesso anche di intervento o di assistenza umanitaria nelle emergenze
Hanno dei rapporti radicati in tutti i Paesi del mondo e questi rapporti possono essere utilizzati per orientare lui il loro intervento e le scelte dei Paesi nei quali lavorano verso la
Soluzione verso la gestione o comunque la trasformazione e anche perché non la prevenzione dei conflitti
Infatti ci sono molte esperienze in questo senso dell'Unione sui non governative italiane ma ci sono anche esperienze opposte interventi nei quali l'aiuto allo sviluppo l'aiuto le emergenze a fare
Un rito o la continuazione di conflitti incancrenita ecco per prima di passare un po'i casi concreti vogliamo un cerchiamo un po'di capire il ruolo dell'ONG perché le ONG potrebbero essere più efficienti dove invece i governi o le apparati governativi sono inefficienti
Innanzitutto gli apparati governativi si sono sempre occupati soltanto dei livelli di vertice
Quindi diplomazia di vertice che naturalmente continua ad essere indispensabile e in secondo luogo invece i conflitti hanno sì delle ragioni strutturali infatti noi parliamo di prevenzione dei conflitti della violenza anche di quella strutturale di quella culturale e quindi in una visione psicosociale dei conflitti noi abbiamo rilevato cioè la ricerca psicologica la circa sociologica lo indica come le tensioni irrisolte le emozioni risolte possono come dire i agglomerarsi agglutinare assi verso lo scontro invece una trattazione e qua di di di queste dimensioni ivi comprese quelle economiche e politiche ma anche quelle psico sociali possono portare ad un confronto ad un dialogo fra le parti e possono quindi
Dare tempo per superare i problemi insieme rivali capire appunto un ruolo molto importante dal punto di vista psicosociale l'ex Ticosa la si potrebbe dire poteva essere un laboratorio per questo sia nella attivazione di conflitti sia nella loro prevenzione
Beh una delle nostre esperienze dell'esperienza di uno dei gruppi di che noi abbiamo riferito nella ricerca fatta dal ministero degli Esteri e anche nel convegno del venticinque
è quella della campagna per una soluzione non violenta nel Kosovo guidata dal professor Alberto L'Abate che è stato per molti anni nel Kosovo quando i kosovari lottavano ancora con mezzi non violenti è stato totalmente trascurato dalle istituzioni di vertice
Fino a che a un certo punto qualcuno ha deciso che quelli che non ragiona più Fregoso mare dovevano essere armati non reggevano più a continuano la lotta alla menta che il mondo occidentale non ascoltava quindi sono stati armati e di conseguenza si è andati poi dopo ad uno scontro diretto
Dopo mi pare di capire quello che tu dici che forse se si fosse appoggiato di più sostenuto un minimo un certo tipo di iniziativa e non ci sarebbe stato bisogno del conflitto armato per risolvere e civilmente il drammatico problema dell'ex Jugoslavia
Beh sia la campagna per una soluzione non violenta del Kosovo si anche la Comunità di Sant'Egidio avevano operato in modo egregio in Kosovo e c'è stato sicura mente la mancanza di attenzione di appoggio delle istituzioni internazionali en e nazionali questo non per colpa di qualcuno in specifica però sicuramente
Una degli obiettivi che non ci poniamo politicamente quello di portare maggiore attenzione da parte delle nostre istituzioni nazionali e internazionali verso queste dinamiche
Che verso queste prospettive di soluzione attenzioni che peraltro lo stanno indicazioni e Prato non stanno cadendo nel vuoto perché non l'abbiamo visto come diversi
Funzionari importanti anche nel ministero della Difesa sono attenti a queste a queste dimensioni certo o dopo il il poi il risultato complessivo le scelte finali vengono fatte a livello politico e lì forse c'è ancora da lavorare molto eravamo
Scemo sicuramente molto da lavorare ci si perché ci sono delle contraddizioni sono dei conflitti anche fra organizzazioni non governative organizzazioni governative che sono significative tutti vogliono i volontari
Tutti ci chiamano però poi dopo noi rileviamo che abbiamo uno burocrazia che ci rende difficoltoso concentrarci sui nostri contenuti specifici ovvero sia come si mettono in condizioni parlare due soggetti che a sono talmente irritati che non hanno voglia di parlare Rita ripresa sì come il comunismo e quindi no invece facendo un lavoro che noi facciamo per esempio per riuscire a formare dei delle persone in questa direzione dobbiamo superare gli ostacoli burocratici che sono un altro aspetto del problema l'ipertrofia burocratica che noi abbiamo anche nel preparare i corsi di formazione è una delle è uno di quei buchi che succhiano soldi allo Stato per cui dobbiamo parare e pagare i burocrati e sono governativi
No anche se dentro come dicevo nelle nel governo nelle istituzioni governative statali ci sono soggetti aperti attenti che ci stanno cercando di lasciare stanno cercando lasciarci spazio d'altra parte sono burocratiche vogliono che noi per esempio portiamo una lettera di accreditamento quando abbiamo una storia delle competenze delle
Insomma dei decreti capite che insomma parlano da sé ore tutti i guai che era buio non dico che la burocrazia non non riconoscevano essere anche delle verifiche dei controlli assolutamente ci devono essere
Però molto spesso diventano fini a se stesse diventano necessarie per pagare i burocrati che stanno lì e che pigliano milioni milioni al mese di stipendio mentre noi lavoriamo
Gratuitamente il molto spesso usciamo dovrà pagare mi par di capire quindi che un'azione di questo tipo di ONG per la prevenzione e la gestione dei conflitti
Interna
Ali sia particolarmente adatta proprio come dicevo a amo all'inizio il conflitto etnico religioso etnico culturali tra i conflitti tra gruppi e soggetti che per usare un po'termine sono particolarmente ritratti reciprocamente
Per tutti i tipi di conflitto certo non bisogna farsi illusioni ogni conflitto può anche sfociare nella violenza ma non ci poniamo pragmaticamente ogni conflitto può anche trovare delle risorse si posso anche tra le risorse che lo indirizzino verso una soluzione costruttiva è una scienza è una scienza empirica non c'è un un una una ideologia fissa scrivere utilizzata al alle spalle ma c'è l'intenzione di lavorare volta per volta
Per potere affrontare questi equilibri mi pare che non è che siete pacifisti per definizione sempre fare una ricerca molto ampi
Ma noi preferiamo la pace ma siamo Candiani gli anni diceva chiaramente che in certi casi
Preferiva chi reagiva violentemente a una violenza strutturale piuttosto che chi non agiva per codardia sia nelle azioni che svolgono i ragazzi delle organizzazioni che abbiamo preso in considerazione
Sia in quelle che abbiamo anche fatto noi del centro su difesa civile questo dimostrato faccio l'esempio le Peacemaker International a ottobre ci sarà il congresso ventennale in Svizzera livelli briga a te internazione di pace fondate da quello che restava delle delle marce cambiarne insieme al delle organizzazioni occidentali degli obiettori di coscienza fanno scorta non armata non violenta a soggetti che sono stati
Minacciati di morte dall'le varie bande paramilitari nei Paesi del Sudamerica ma anche in altri Paesi asiatici come ad esempio lo Sri Lanka e dei soggetti che i nostri ragazzi hanno punto scortare è sempre giorno e notte ove in qualità se ero con la macchina fotografica legati ad una rete di altri persone che nei Paesi occidentali erano pronti a rilanciare eventuali informazioni bene di questi soggetti mi risulta che soltanto due siano stati uccisi di tutte le domande inevase cioè di tutti quei sindacalisti di quelle di quei fautori di diritti umani che hanno chiesto alle Pistoiesi International di di devi essere scortati perché si sentivano minacciati mai quali noi non abbiamo che può dare una risposta bene la percentuale di omicidi è stata molto più alta intorno al cinquanta per cento in casa il piccolo Kim più che chiara
Sì allora io è un invito e un sollecita un appello questo convochiamo le forze su queste piccole azioni concrete el gli stessi sindacati hanno dei loro compagni che lottano i vari paesi del mondo bene la prima cosa da fare è mandare qualcuno a tutelare queste persone in modo che noi si assumono dei rinnovi atto ci assumiamo dei rischi peraltro molto piccoli perché nessuno dei nostri è stato ammazzato uno è stato ferito una volta però la nostra presenza in queste situazioni comporta per coloro che invece usano la violenza in modo abituale i gruppi paramilitari per esempio implica dei rischi che diventano inaccettabili una demo non c'è che diventa inaccettabile quindi esistono degli spazi su cui lavorare questo è solo uno degli esempi bene qui mi pare di capire questo come il venticinque giugno sarà abbastanza importante
è stato importante perché insieme all'unità di analisi e programmazione del ministero degli esteri si è
Verificato che le organizzazioni non governative hanno acquisito molte competenze le organizzazioni in Italia il hanno tutte le competenze necessarie per fare un lavoro indirizzato e sinergico nei vari conflitti dobbiamo scegliere adesso un caso una situazione che posso nella quale non possiamo intervenire costruttivamente e mettere insieme le nostre forze certo questo implica non soltanto una attenzione a parte le istituzioni che devono anche adeguatamente finanziare i corpi civili di pace perché noi vogliamo dare una struttura a questo lavoro
Che deve però essere un organismo che coordina non coordina ha ha da da da da da Monte ma che permette il l'autocoordinamento delle organizzazioni non governative
E quindi nel nell'intervento specifico che si andrà a scegliere
E quindi io le azioni hanno tutte le competenze e se mi permetti ancora le voglio suddividere in due grandi gruppi quelle organizzazioni che fanno direttamente intervento ne ha preso le Goff e quelle che invece figurano fatto altre cose hanno fatto intervento nelle emergenze solidarietà di cooperazione allo sviluppo ebbene tutte queste funzioni anche quella del tutela dei diritti umani da ora in poi andranno valutate anche nel loro impatto sul conflitto sia visto che purtroppo in certi campi profughi per esempio Lim Ruanda dovute gli aiuti umanitari si appoggiavano su una rete locale un'organizzazione locale per la ridistribuzione aiuti umanitari bene questa rete veniva ricreata dagli stessi
Soggetti che ho fatto il di genocidio e che con la violenza mantenevano un controllo all'interno dei campi profughi questo non lo possiamo più per tre così come non possiamo permettere che gli aiuti umanitari vadano ad una parte del conflitto che può in questo modo con gli aiuti garantire una sopravvivenza minima la propria popolazione civile mentre continua la lotta armata
Quindi ci sono diverse contraddizioni insomma che vengono
Sì ce ne sono tre ce ne sono diverse le possiamo applicarci anche con la circa anche con una corretta applicazione sul campo a migliorare questa situazione può esista un problema politico generale
Non abbiamo parlato di crisi internazionali e si intendevano quelle fuori dall'Italia ma un problema che abbiamo appena sfiorato il venticinque perché non era oggetto di quella di quella giornata di studio è quello che la prossima crisi internazionale cioè l'organizzazione mondiale e le scelte di sviluppo del che vengono fatte nel pianeta e su questo però qualche cosa di minimale è stato detto primo noi
Siamo decisamente a favore della priorità del diritto sulle leggi di mercato
Quindi è indispensabile che i potenti della terra il G otto accettino e riconoscano che il la democrazia non può essere intesa soltanto come democrazia interna macché delle regole di gioco trasparenti e corrette vanno applicate all'intero globo
Naturalmente noi non potremmo e questo è un altro messaggio da dare a chi lavora i movimenti sono gli faranno non possiamo salvare tutto e tutti non possiamo andare in ogni situazione anche perché la povertà non dipende soltanto dalle scelte di sviluppo la porta è precedente allo sviluppo industriale attuale
Tuttavia annui dobbiamo impostare un sistema globale che sia giusto corretto e quindi non vada ad aumentare la povertà
Quindi senza illusioni
Con determinazione quindi la legge prima la legge del diritto prima della legge economica e finanziaria quindi questi movimenti che giustamente si stanno stanno risorgendo spingono verso un una organizzazione democratica internazionale e quindi i forti i potenti hanno maggiore responsabilità ma hanno anche l'opportunità di fare delle scelte coerenti con quello che il loro bagaglio culturale politiche
Meriti ringraziamo ringraziamo Francesco Tullio Presidente del Centro Studi per la Difesa Civile docente di psicoterapia breve all'università di Perugia ma l'ascolto come sempre da Radio radicale