Rassegna stampa di economia

Buongiorno a tutti i lunedì ventuno maggio due mila uno stampa e regime la rassegna stampa di radio radicale consueto supplemento da lunedì pomeriggio dedicato all'approfondimento
Dei temi dell'economia e della finanza in studio Benedetto Della Vedova dunque oggi oggi ci occuperemo
Di alcune cose che abbiamo selezionato dalla Stampa di oggi in particolare un monito un monitor sul web fare monito per il neo governo Berlusconi dal Sole ventiquattro Ore troppe risorse destinate a pensioni l'Italia non ha i soldi per le due fare un chiodo fisso dei radicali questo cioè il fatto che la spesa
Sociale in Italia sia immotivatamente irresponsabilmente sbilanciata nei confronti delle pensioni vedremo alcuni dati di un'inchiesta di un'inchiesta pubblicata riportata dal Sole ventiquattro Ore chiesta
Su dati ISAE Istat Censis OCSE ed Eurostat e un fondo su questo di Giuliano Cazzola dal titolo Non si deve illudere il nodo delle anzianità segnaliamo che su questo non so se avremo il tempo di leggerlo ma su questo ci sono due interventi che vanno segnalati uno sul Messaggero
Uno sul Messaggero se lo ritroviamo A pagina
Sedici o Neil via tutte le tasse sulle imprese USA in mezzo il ministro del tesoro di Bush delinea una radicale riforma fiscale punta a eliminare lo Stato sociale questo titolo un po'è un po'tranchant però pezzo di Stefano
Trincea pagina sedici del Messaggero sulle idee
Che muovono il ministro
Del Tesoro del governo Bush o il vedremo se avremo tempo di leggere questo così come sul tema un del uguale al faro del mercato del lavoro sulla stampa c'è un'intervista che poi segnaliamo c'è un'intervista
A pagina
Sedici anche sulla stampa pagina sedici
Con
Il ministro di Hans Meyer
Serre
Che appunto interviene
Interviene
Sulla le politiche del welfare
E del mercato del lavoro in Spagna molto interessante anche la risposta sulle pensioni cercheremo di vederla ci occuperemo successivamente
Della EDF la società elettrica francese che si sta comprando un pezzettino di Montedison cui ricordiamo fanno capo
Edison e Sondel quindi la principale gruppo energetico privato italiano e su questo ci sono alcuni interventi molto interessanti ce n'è anche uno di altre dalle caratteristiche vedremo molto
Che potremmo riassumere e il liberismo bellezza che è molto interessante anche se a mio avviso
A mio avviso la sua analisi la sua analisi non coglie il nodo di fondo di questa di questa questione poi altre cose se avremo il tempo cominciamo quindi subito dal o è il fatto
Da su CorrierEconomia
Su Corriere Economia invece ce un sono due tre pagine tutte dedicate alla Berger Berlusconi o mix così come si presenta la politica economica del governo Berlusconi
Troppe risorse destinate a pensioni d'Italia non ha i soldi per il welfare per l'Italia il Welfare soprattutto previdenza mentre alle pensioni
Vengono riservati i tre quarti della spesa complessiva per le politiche sociali alla famiglia ma poco più del tre per cento del PIL contro il dieci per cento di Francia e Germania
Otto quattro per cento la media dell'unione europea e quanto emerge dall'analisi dei dati ISAE Istat Censis OCSE ed Eurostat l'Italia
Scusate destina la protezione sociale complessiva previdenza sanità famiglia interventi di sostegno al reddito casa di abitazione circa un quarto della ricchezza
Nazionale
Meno dalla Germania dalla Francia
Dall'Olanda del Regno Unito ma più di Grecia Portogallo e Spagna quasi tre quarti delle risorse settantuno virgola quattro per cento sono però utilizzate per pagare le pensioni quanto alla famiglia meno dell'Italia fa solo la Spagna e cala così il tasso di fecondità
Il più basso fra i principali Paesi europei
Vediamo dal pezzo di Marco Peruzzi del pezzi Marco Paluzzi vediamo alcune tabelle che corredano questa in questa inchiesta welfare per l'Italia solo previdenza vediamo che la spesa subito prestazioni sociali in percentuale sul PIL
Per quanto riguarda l'Italia e del ventiquattro virgola nove quindi circa il venticinque per cento in Francia del ventinove virgola tre
Germania del ventotto e otto nel Regno Unito del venticinque e nove
Ma se noi andiamo a vedere qual è la percentuale destinata alle pensioni vediamo che le pensioni assorbono il settantuno per cento
Della spesa sociale per capirci in Irlanda siamo sotto il trenta per cento
In Francia siamo al quarantotto virgola otto per cento in Germania il quarantanove virgola nove e quindi ben sotto il cinquanta il bel sotto il cinquanta
Per cento in nel Regno Unito dove pure abbiamo visto che la spesa sociale sul PIL poco o è solo un punto percentuale più che in Italia però le pensioni sono sotto il cinquantatré per cento cinquantadue e
Nove la Spagna anche cinquantatré nove insomma
Siamo decisamente il Paese che spende di più per le
Pensioni
Di meno per tutto il resto della spesa sociale sono andati noti e arcinoti ma bene rivederli una volta di più ecco l'Italia spende il tre virgola cinque per cento dalla sua spesa sociale
Per la famiglia contro per esempio il dodici e sette dalla Danimarca questo bisognerebbe spiegarlo
Ad esempio a Bossi il
Il dieci per cento delle Germania
Il dieci per cento della Francia per la disoccupazione e l'Italia
Un Paese che spende in assoluto meno dei Paesi europei con il suo uno virgola nove nel Regno Unito
Dove pure si spende poco si spende il quattro virgola uno Jenna Francia si spende il sette virgola otto della spesa sociale per la disoccupazione e in Germania il nove virgola uno
Per quanto riguarda la casa poi in Italia non si spende nulla nel Regno Unito si spende il sette virgola otto in Francia il quattro virgola sei in Germania il due virgola otto insomma queste sono sono i dati principali poi c'è il dato anche sulla sanità
Sanità pur pesa pubblica per la sanità in Italia il ventitré per cento della spesa sociale e qui le differenze sono comunque in meno anche se meno significative Francia
Ventotto e otto Germania ventotto e uno Regno Unito ventisei è uno ma su questo cioè
Un commento
Di Giuliano
Cazzola che vediamo parte dalla prima pagina del Sole ventiquattro Ore
Stando alle promesse del governo Berlusconi dovrebbe dedicare un impegno prioritario l'avvio di iniziative politiche di tutela e promozione della famiglia dal programma elettorale complesso degli interventi di carattere sociale dall'esenzione fiscale bonus per scuola e sanità dai miglioramenti al dalle pensioni minime alla qualificazione ai servizi pubblici e allo sviluppo del settore non profit del volontariato
Prende a riferimento la famiglia come punto di partenza di quella sussidiarietà orizzontale che sembra destinata a dividere se alle parole seguiranno
Fatti addivenire a se alle parole seguiranno fatti precisi della forza da Guelfa riformato forti
Che tutto si debba basare sulle famiglie piuttosto che sugli individui magari sulla famiglia più che non sulla maternità questione discutibile
Però il ragionamento di seguiamo il ragionamento di Giuliano Cazzola che ha dei punti estremamente interessanti tutto bene allora hanno non è sufficiente che un progetto sia giusto deve essere anche convince inter e quindi risultare compatibile ovvero coerente con gli obiettivi di risanamento di equilibrio finanziario che sono ormai parte integrante della costituzione materiale dell'Italia nazione europea
Il ragionamento che attendiamo dal prossimo esecutivo molto semplice è lo stesso tracciato anni orsono dalla Commissione Onofri quando ammonì in quei rapporti che raggiunsero ancorché neglette dimenticati un superato il livello di elaborazione
Paese ammonì il Paese a rinnovare i propri programmi di politica sociale per dare risposte adeguate una gamma di esigenze bisogni sacrificati dalla cocciuta difesa di un assetto distorto iniquo
Per realizzare tale svolta si disse era necessario diversificare il carattere degli interventi e redistribuiti nei costi
A partire da un contenimento dalla spesa pensionistica il Governo e la maggioranza di centrosinistra non hanno voluto o potuto impegnarsi
Nella costruzione di un diverso modello di solidarietà sociale
E certamente l'Ulivo deve mettere queste incertezze nel conto dalla sconfitta non si interpreta la complessità sociale del Paese non si rinnova la propria rappresentanza quando si hanno in testa soltanto le pensioni quelle di anzianità per di più dalla Casa delle Libertà però non sono venuti segnali chiari
Dice Cazzola rimane forte l'impressione che nel campo di Berlusconi tutto si tenga anche le novità annunciate con tanta cautela
Si aggiungano a salvaguardia delle incrostazioni di un sistema squilibrato venuto invece il momento di denunciare con forza una situazione non più sostenibile sul piano etico prima ancora che su quello finanziario come dimostra lo studio dell'ESA dell'ISAE analizzati in queste pagine
Sulla formazione del reddito disponibile in Italia rispetto agli altri Paesi sviluppati sono le pensioni pubbliche ipotecare quote tanto consistenti da sembrare incredibile dal totale della sicurezza sociale
Quanto alla spesa per famiglia tra benefici monetari congedi parlottare assegna al nucleo eccetera eccetera in natura servizi di assistenza tra cui asili nido non si arriva a un punto di PIL dal mille novecentonovanta al due mila le entrate fiscali imposte e contributi sociali sono passate dal trentanove nove quarantatré due dal prodotto
Sul versante della spesa si sono avuti un crollo degli oneri per interessi passivi e una forte contrazione delle uscite in conto capitale del cinque sei al tre per cento del PIL
La spesa corrente al netto degli interessi è rimasta sostanzialmente stazionarie ma è stata una crescita più uno virgola due per cento in termini di PIL della voce prestazioni sociali di cui la previdenza e tanta nello stesso decennio si è potuto stabilizzare invece la spesa sanitaria pubblica al di sotto la media UE verrebbe Unione Europea nonostante gli effetti dell'invecchiamento della popolazione sono diminuite le uscite a titolo di assistenza e quelle riguardanti gli ammortizzatori sociali
La spesa pensionistica invadente onnivora ottiene buone performances soltanto nelle dichiarazioni dei ministri sindacalisti e amministratore dell'ente
Quindi fino a quando dovrà fare anticamera la verità
E questo
Monitor di Giuliano Cazzola al nuovo governo Berlusconi su un tema che abbiamo inutilmente cercato di sollevare in questa campagna elettorale cioè il tema della previdenza di cui Rutelli e Berlusconi si sono ben guardati
Del quale si sono ben guardati di parlare tranne che per promettere in modo demagogico
E anche un tantino irresponsabile promette le pensioni maggiori a tutti senza dare indicazioni sulla
Ipotesi sulle ipotesi di copertura di questa nuovo agrario dalla spesa previdenziale
Il presidente ci riprova dicevamo il come l'inchiesta che occupa quattro pagine del Corriere della Sera e chi ci riprova naturalmente Silvio Berlusconi chiesta sulla Berlusconi nomi ex
Nelle sue possibilità di Successo
Segnaliamo gli articoli
Lo spoil system quindi dei potenti chi sale e chi scende con l'avvicendamento a Palazzo Chigi c'è poi
Un viva l'Europa ma anche l'America una specie di intervista di Danilo Taino a
Renato Brunetta uno dei ministri o vice ministri in pectore
Destinato sembrerebbe ad occuparsi del mercato del lavoro poi c'è una intervista a Fabio Scaccia Villani
Passato al Fondo monetario internazionale poi senior Economist della Banca centrale europea e da pochi mesi Executive Director senior Economist di Goldman Sachs a Londra che dice il vero test le pensioni
Dell'hotel delle pensioni noi questo segnaliamo la spesa pubblica alle pensioni sono le ultime domande con le leggi attuali la spesa pubblica potrebbe essere ridotta solo dell'un per cento del PIL bisognerà capire dove governo vuole agire sono la sanità potrebbe essere un esempio ma è difficile intervenire
L'apparato pubblico può essere razionalizzato ma l'intervento non sarebbe facile nel rapido le pensioni restano il vero grande buco nero è una questione delicata che dovrà essere affrontata a fine anno con imprenditori e sindacati
La domanda che si pongono tutti è il governo avrà la coesione e la capacità strategica e tattica di affrontare e risolvere questo nodo
Cosa pensa
Chiede Cecilia Zecchinelli a Fabio Scaccia Villani i mercati avvertono che il nuovo governo ha uno stile diverso non cerca coesione con tutti muovendosi con piccoli passi prudenti e più decisionista
è un metodo possibilmente più rischioso che costa sa con gli interessi ben organizzati e non implica maggiori probabilità di successo mai perché altri sono più favorevoli a questo atteggiamento
Credo che si debba però cercare un consenso del Paese sulle riforme in America prima di presentare proposte di riforme importanti Presidente si preoccupa di parlare al Paese
Gira tra la gente per settimane in tal modo un'arma di pressione sui in Parlamento anche in Italia chi vuole cambiare le cose dovrebbe avere l'onere di spiegarle e forse questo onere sarebbe stato bene assolverlo in campagna elettorale oggi
Non avendo detto una parola sulle pensioni sarà molto più difficile ottenere il consenso
Belli italiani a cui non si è voluto spiegare il reale stato della spesa sociale e della spesa previdenziale
E dei necessari
Correttivi
Segnaliamo quindi l'intervista di il pezzo di Danilo Taino sulla
Sulla nuova linea filoamericana presunta di
Forza Italia non è Tremonti che parlante
Dopo l'uscita sulla l'uscita sulla
Priorità alla risanamento dall'economia dal sud Europa e soprattutto al Sud Italia rispetto all'allargamento a Est e le polemiche che ne sono seguite
Si è sembrerebbe imposto un po'di silenzio stampa
Quindi interviene Brunetta
Che dice a un certo punto ricostruire un rapporto con gli Stati Uniti anche in economia ad esempio su una reinterpretazione degli accordi di Kyoto sull'ambiente o sullo scudo stellare
Non sarebbe male prosegue Brunetta se all'interno dell'Unione europea gli americani trovassero nell'Italia un altro interlocutore privilegiato oltre la Gran Bretagna noi ci puntiamo e anche Washington mi pare ci punta
Serve un accordo con Tony Blair chiarisce Brunetta un accordo tra Roma e l'onda che può essere di carattere generico ma che potrebbe anche prendere forme molto concrete per esempio
Dice ancora l'economista di Forza Italia sull'armonizzazione fiscale in Europa noi siamo nove sia noi che gli inglesi siamo per la competizione fiscale
E su questo siamo tutti d'accordo almeno
Noi siamo d'accordo un asse più o meno liberista per di più su cose concrete tra l'Italia e Regno Unito sarebbe decisamente fastidioso probabilmente insopportabile per alcuni governi Parigi Berlino forse addirittura Madrid
Conclude
Conclude Brunetta dopo le elezioni italiane ci sarà un effetto domino io prevedo una reazione a catena in altri Paesi europei cielo politico socialista in Europa è terminato il ciclo politico socialista e non ho pretermine
Ora la chiave sta nel Partito popolare europeo nella sua scelta di rilanciare l'idea di economia sociale di mercato rivista adattata all'oggi
Io continuo a pensare che l'economia sociale di mercato sia il Sarchiapone facile a dirsi ma impossibile poi a tradusse soprattutto impossibile da distinguersi sia dall'economia socialista che dall'economia di mercato ma
Questo lo slogan in gran voga nel Partito popolare europeo
In questo passaggio l'Italia sostiene Brunetta potrà a vere una posizione di forte
Leadership
Così
L'intervista a Renato Brunetta
A pagina poi tre quattro sempre dal Corriere Economia ci sono una serie una serie di punti tra cui tra cui
Una serie di punti tra cui Cecilia Zecchinelli
Fa una scheda una Maastricht per le pensioni la vera riforma delle pensioni dice Giulio Tremonti
Futuro ministro dell'economia e fare più bambini e poi si specifica che il in campagna elettorale le uniche cose che il Polo ha detto che le case libertà dati sulle pensioni sono l'aumento delle pensioni a un milione pensioni minime
Parità di condizioni tra fondi chiusi e fondi aperti e piani individuali sacrosanta misura per quanto riguarda l'attenzione integrativa
Sempre verso integrativa e poi il divieto di cumulo tra pensione e reddito da lavoro anche questa
Misura che in un sistema previdenziale serio sarebbe sacrosanta in un sistema assistenziale come il nostro
Zoppica da sola ma è comunque
Comunque doverosa ma nulla invece su riforme parametrico di sistema da impostare quindi nulla sulla età pensionabile nulla sul passaggio a un sistema capitalizzazione
Come quello che invece chiedeva Martino ieri o ipotizzava Martino ieri per la Casa delle Libertà sulla
Stampa
Lasciamo quindi l'economia dal Polo le necessità di intervenire sul Guelfa perché sono state tralasciate in campagna elettorale ma che da subito almeno per il momento l'opera dagli analisti
Si fanno si fanno sempre più importanti e andiamo ad occuparci di ed era fra Montedison
Lo scontro si fa elettrico siamo su Repubblica fare finanza
Vediamo il pezzo di
Il pezzo di
Gianfranco Modolo segnaliamo che Repubblica fare finanza dedica il titolo principale alle pagine due e tre a Renato Soru brevissimamente Soru nel due mila uno niente perdite Tiscali con un bilancio di ottima è stata agli atti il sessanta per del sessanta per cento le perdite lorde
E promette il fondatore a un passo dall'attivo di bilancio con le ultime acquisizioni ha superato ti on line
Per numero di abbonati e quindi è il principale internet provider in Europa c'è anche un'intervista a e Serino Piol non credo avremo tempo quindi segnalo che Repubblica fare finanza non ha spesso non ha smesso di seguire le vicende di Renato Soru e della sua Tiscali
Gianfranco Modolo ma questi francesi nel nell'articolo dal titolo ed è perché fa scintille in Italia ma questi francesi sono proprio da diciotto è mai possibile che Vienna che i Politecnici che guidano il colosso del sito Electricité de France non abbiano previsto le grida di allarme la generale levata di scudi che hanno fatto seguire
Allora l'annuncio
Che hanno fatto seguito allora annuncio di possedere quasi il quattro per cento di Montedison è credibile che abbiamo investito almeno quattrocentotrenta miliardi
Quelli nati sino ad oggi in una conglomerata carica di debiti soltanto per appoggiare un raider semisconosciuto l'imprenditore metallurgico franco-polacco
Roman Zaleski nel suo sogno di scalata ad una provincia dall'onnipotente almeno in Italia Mediobanca
Ed è pensabile che il governo francese proprietario di EDF rischi riguardare i rapporti vasta dei rapporti politici con l'Italia di accrescere ancor di più il malumore di Bruxelles nei suoi confronti per un investimento finanziario che sulla carta non ha sbocchi
Certamente no
Sarebbe erroneo attribuirà la pattuglia patente di razionalità di superficialità ai discendenti dal grande Descartes le loro mosse lo sa le sanno pianificare benissimo
Scrive poi più avanti Gianfranco Modolo la mossa francese la risposta di Mediobanca hanno avuto due effetti immediati paralizzare i vertici di Montedison
Che in questo momento non sanno che fare proprio mentre si avvicina l'importante scadenza della vendita delle Genco della Genco e poi ricordiamo una bella le Genco sono le in compagnia di generazione le aziende in cui viene la conferito parte dalla propria potenzialità produttiva dalla propria potenza installata e che andranno messe sul mercato per la legge di liberalizzazione che è stata varata dal governo
Dal governo dell'Ulivo negli anni trascorre gli anni passati e poi rimettere in discussione il ruolo delle banche italiane Banca Roma e San Paolo IMI che hanno aderito all'iniziativa di Zaleski e di aver più per contrasti con la gestione otto autocratica di Mediobanca che per chiarezza di visione della questione cederanno queste ultime la pressione che si leverà dal mondo politico da quello industriale perché si ritirino dal fronte est e estero diretto resteranno Recchia la moral suasion di Bankitalia perché seguano con maggiore attenzione agli interessi del Paese che la rivincita finanziaria e che fa la Banca Intesa il cui presidente Giovanni Bazoli raccontano i collaboratori si è trovato spiazzato dalla sortita di avere e come si comporterà il governo di Berlusconi che tra qualche tempo si troverà tra le mani la questione proprio nel suo momento più caldo sulla carta vi sono solo due mosse dapprima esercitare pressioni sull'ENEL perché la Genco venga ceduta Endesa
Sulla spagnola
Nel settore elettrico dell'energia in generale la Spagna un'alleata sicura dell'Italia Madrid non solo a spinto le mosse di EDF che tentava di espandersi nella penisola iberica non solo ha interessi comuni in altri settori economici dal petrolio alle banche me guidata da una coalizione politica vicino a Roma mentre Francia e Germania che domina il settore elettricità fanno capo coalizione del centrosinistra
La seconda mossa del governo italiano potrebbe essere quella di congelare o per lo meno di rivedere il programma di dismissioni dall'ENEL ricordiamo che proprio da questo piano deciso dal governo rispetto delle disposizioni impartite da Bruxelles prendono avvio le iniziative dei francesi
L'anno scorso l'ENEL controllava il settantuno per cento dalla capacità generatrice del Paese nonché il cinquanta per cento del mercato libero nel due mila e cinque a programma completato la capacità generazione scenderà al trentacinque per cento
E la quota del mercato libero passerà a meno del cinque o del quaranta per cento di qui la tentazione di EDF che in patria gode di un regime di monopolio con il novanta per cento del mercato di espandersi nel nostro Paese se passerà l'iniziativa di rivedere di demansionamento dell'ENEL allora è chiaro che le tre agenzie alla la prima e ultima Genco ad andare sul mercato
E questa è una previsione che fa Modolo come reazione italiana all'invadenza di ed è
C'è poi c'è poi un pezzo di Giampiero Martinotti un gigante che non può più crescere in casa proprio la liberalizzazione in Francia già costretto DEFA rinunciare ad alcuni grandi clienti ma la liberalizzazione in Francia in realtà
Se quella italiana è debole quella francese
Debolissima quasi impercettibile almeno per il momento su questa questione interviene
Dal polo Mario Baldassarri candidato sfortunato della Casa delle Libertà in queste elezioni ma in predicato alcun incarico di governo
Ci vuole un chiarimento politico subito
Dice Mario Baldassarri
Roberta Scagliarini che ha raccolto le sue dichiarazioni Mario Baldassarri economista di AN candidato su superministero delle Attività produttive
Che condanna l'ingresso di Edison di EDF in Montedison come un'indebita invasione di campo nell'interfaccia per la liberalizzazione italiana
E sconfortante dice l'economista che un'azienda di Stato francese metta un piede in Italia per partecipare alla privatizzazione di un'azienda concorrente cioè l'ENEL Montedison è candidato all'acquisto delle Genco come abbiamo visto dal punto di vista formale l'operazione regolare ma c'è un problema di reciprocità citate una questione squisitamente politica secondo Baldassarri dunque su quel piano va affrontata l'Economist auspica un immediato chiarimento bilaterale tra il neo governo italiano e quello francese
Pur rispettando la legittimità dalla scelta della Francia bisogna chiarire che non si può cambiare cappello quando si esce dei propri confini anni fa il governo belga e francese misero in croce Debenedetti perché tentò la scalata in Belgio dalla Société Générale
Noi allora cosa siamo il Burundi secondo Baldassarri il caso EDF
Ha illuminato un problema politico più generale quello dall'armonizzazione dei processi di liberalizzazione all'interno degli Stati dell'Unione Europea c'è bisogno dice di un'intesa a livello europeo per stabilire il rispetto di regole di reciprocità
In casa propria ogni Stato è libero di fare le proprie scelte ma se esce dai confini nazionali deve rispettare le scelte del via
è necessario un chiarimento politico a livello di Unione Europea per decidere che cosa fare delle privatizzazioni ci vogliono patti chiari su tutti i processi di liberalizzazione altrimenti a che cosa serve privatizzare l'ENEL se poi se lo statalizzazione Gezi meglio tenersi Lehner così come tra l'altro sottolinea Baldassarri
Nell'energia abbiamo le tariffe più alte d'Europa siamo costretti a importare a caro prezzo dalla Francia energia prodotta a basso costo dagli impianti nucleari dovremmo arrivare al paradosso di comprare dai francesi anche l'energia prodotta direttamente nella penisola
Questo è quanto dice quanto dice Baldassarri
Che centro a mio avviso solo in parte
Il vero nocciolo
Problema ma su questo invece contrappone a quella di Baldassarre una visione critica Alfredo recano attesi
Montedison e il liberismo che piace se fa comodo scrivere canadese a un certo punto del suo intervento nella rubrica settimanale oltre la lira le reazioni sono quasi unanimemente negative per il fatto che il core posso elettrico francese un'impresa di cui è stato monopoliste che il governo francese per di più intende mantenere tale essendosi opposto ancora due mesi fa al tentativo dell'Unione Europea di fissare termini che la sua privatizzazione
Per la sua privatizzazione per la liberalizzazione del mercato francese dell'Energia questo sembra un giudizio definitivo aggiungere che ne ha tutto il diritto può sembrare pleonastico ma probabilmente non lo è scrivere caratterizza non lo è perché sono molti liberisti che nel nome del liberismo vorrebbero o quanto meno auspicano che la Francia non fosse affatto libera di mantenere la produzione la distribuzione dell'energia elettrica affidato ad un monopolio di proprietà statale
Posto dunque che la Francia ha tutto il diritto di mantenere per l'elettricità un monopolio statale con risultati che dopo le note vicende californiane sarebbe consigliabile a valutare come prudenza maggiore di quello usato finora ma sulla
Vicenda californiana e sulla fallimento dalla deregulation
Propagandato anziché della regulation che pure c'è stata
Nel nell'apertura al mercato del del settore energetico californiano ecco anche su su questo andrebbe fatta un'analisi
Accurata siamo d'accordo con le canne attesi e non superficiale né in una direzione l'altra si tratta di stabilire prosegue reca la tesi se l'ente monopolista debba sottostare a qualche vincolo operativo quanto meno etico dal momento che giuridicamente sempre improbabile imporlo
Si dice che il mercato ha distolto dal fatto che l'operatore monopolista di Po dispone di risorse acquisite in virtù di un monopolio stesso e quindi opera in condizioni di pregiudiziale vantaggio
Rispetto a tutti gli operatori
è vero
Dice recante sì ma non è affatto certo ora il problema non è a mio avviso che da parte liberista usiamo questa schematizzazione si voglia impedire alla Francia liberamente di scegliere se come e quando attraverso chi e quali aziende produrre energia elettrica
Certo è difficile pensare che
Sia virgolette liberista l'idea che
L'idea di un capitalismo di rampante di un capitalismo di Stato rampante e aggressivo non solo in un paese ma
Anche nei paesi patron nel mercato al nell'Unione Europea non credo che ci sia davvero poco di liberista nel fatto che è un'azienda di Stato finanziata
Coercitivamente dai contributi dai tributi di tutti
I cittadini francesi poi operi come fosse una azienda privata responsabilità rispetto agli azionisti a rischio di fallimento eccetera eccetera eccetera e quindi il problema è
Di vedere se nell'ambito tra l'altro dell'Unione Europea sia giuridicamente rispetto ai trattati corretto che un'azienda come l'EDF si comporti in questo modo una un monopolista statali monopolista pubblico
A mio avviso in quest'operazione delle beffe si riscontra l'abuso di posizione dominante e
Gli aiuti di Stato due fattispecie sanzionate dai trattati quindi dal diritto europeo e se se sull'abuso di posizione dominante del molto ci sarebbe da discutere a mio avviso sugli aiuti di Stato credo che un un sistema che si sceglie voler essere liberista è chiaro che gli aiuti di Stato vanno sanzionati e le idee a mio avviso opera in un regime indiretto di aiuti dista conservazione dal monopolio legale e poi proprietà pubblica con tutte le cose che è bene noi conosciamo
Scrive più avanti recanatese tuttavia ammettiamo per un attimo che la natura di monopolio pubblico determina una simmetria sul mercato finanziario
Nel quale beffa qui stato quasi quattro per cento dalla Montedison sarebbe forse l'unica simmetria che fa sarebbe il confronto competitivo globale certamente no la liberalizzazione ha posto in diretta concorrenza beni e servizi prodotti nelle condizioni operative più diverse
Senza considerare il malaffare l'illegalità si ammette che si confrontino produzioni realizzate in regimi economici sociali ambientali giuridici sanitari previdenziali
I più diversi più lontane tra di loro questo è vero ma all'interno del mercato unico invece le regole
Da questo punto di vista almeno dovrebbero essere certe affidabili per tutti per tutti gli operatori
Quindi anche quelle sulla posizione dominante sul e sugli aiuti di Stato e quindi perché la Francia accede ai mercati dei paesi degli altri partner europei in virtù dell'esistenza del mercato unico accede senza limitazioni e quindi
Credo che resti
In chiave liberista da contrastare la statalizzazione di una parte dell'economia italiana da parte come giustamente dice a bassa Baldassa dello Stato francese noi l'abbiamo fatto per l'ENEL per l'ENI per la RAI
Sul mercato finanziario ovviamente globale si confrontano i valori attribuiti alle imprese che operano in condizioni socio politico economiche tanto diverso valori dunque eterogenei la cui eterogeneità tuttavia non sembra turbare nessuno di quanti al contrario
Tanto turbamento hanno mostrato per le conquiste Cisalpina della EDF insomma dal momento che è stato accettato una globalizzazione così incondizionata non ha molto senso lamentare ora gli effetti che si producono e tanto meno pre tendere sulla base di assunti sostanzialmente ideologici che da questi effetti abbiano libero corso quelli che inducono a maggiore profittabilità delle imprese private siano invece ostacolati quelle che rafforzano le imprese pubbliche
Il liberismo quello vero rimane una cultura minoritaria perché sostenuto e condiviso solo fino a quando non minacci o comprometta un proprio interesse il più delle volte quindi e visto ed usato se ed in quanto convenga d'un proprio interesse ma non appena questa condizione si esaurisce o non si verifica fatto allora si mette in discussione non per aggiungere coerenza e rigore alle norme che lo disciplinano ma per imporlo informe che Collini no con proprie convenzioni convenienza insomma un liberismo dirigistica mente imposto una bella trovata non c'è che dire arguta come sempre l'analisi delle caratteristiche però
Non condivido assolutamente quali che siano le motivazioni che spingono alcuni a
Alzare le difese contro l'operazione diede F io credo che un'azienda di Stato di proprietà del Governo francese finanziata con le tasse dei cittadini francesi non può
Rappresenta non solo sotto il profilo come dicevo del diritto riconosciuto europeo dei trattati europei ma io credo anche come considerazione politica e financo ideologica
Il generale rappresenta l'esatto opposto di una scelta liberista e se noi consentissimo che se noi consentissimo che deutsche Deutsche post e nel France Telecom
EDF AN e tutti gli altri colossi pubblici con il cashflow formidabile che hanno a disposizione per le loro condizioni
Di monopolio legale o di fatto e dalla grazie alla loro proprietà pubblica e quindi possibilità di aumenti di capitale indiscriminati e quant'altro
Di scatenare una uno shopping in giro per l'Europa di aziende private io credo che cercheremmo la direzione opposta a quel liberista
Certamente non può prevedere la proprietà pubblica dei mezzi
Di
Produzione con tutti i conflitti di interesse che scaturiscono con questo chiudiamo con questa vicenda molto interessante peraltro che cercheremo di seguire con attenzione nelle prossime settimane nei suoi sviluppi con questa vicenda EDF Montedison chiudiamo l'edizione di oggi
Di stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio
Dedicato all'approfondimento di temi dell'economia e della finanza un saluto e un risentirci numero di prossimo da Benedetto Della Vedova