"La nuova frontiera. I rapporti economici tra Italia e Paesi dell'Est" 2° convegno internazionale sulla riunificazione europea con il patrocinio di: Comune di Bologna, Provincia di Bologna e delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Molise, Puglia, Lombardia e l'Osservatorio parlamentare (presso l'ex Sala Borsa del Palazzo D'Accursio, ingresso da Piazza Maggiore 6, 27, 28 29 ottobre 2000)

Di alleanza nazionale alla Camera dei deputati che ho l'onore di presiedere
Io farò pochissime valutazioni di carattere generale di carattere politico in quanto appunto
Intendo soprattutto ascoltare per potere poi tradurre eventualmente in atti legislativi
U in mozioni o in ordini del giorno
Le cose che ci sembrano utili per la collaborazione fra l'Italia ed i Paesi della nuova Europa come è stato detto giustamente ma non Paesi e non solo Paesi dell'Est di una nuova Europa
Che nel giro degli ultimi dieci anni
Sono emersi dalla notte del comunismo
Che oltre a negare ai cittadini i fondamentali diritti umani e le libertà democratiche viabilità condannati sotto l'aspetto economico ad allungarsi stagione di sottosviluppo se mi è consentita un annotazione
Personale che deriva dalla mia professione precedente a quella attuale di giornalista
Avendo affatto il corrispondente della Radio televisione italiana per l'Est europeo
Negli anni sessantaquattro sessantasette ho visto esempi di quella lunga notte e di oppressione delle libertà democratiche e di mancato sviluppo dei paesi dell'Est oggi crollato il comunismo per tutti questi Paesi si è trattato di riprendere il cammino e recuperare il tempo perduto ciò ha prodotto inevitabilmente contraccolpi significativi che hanno inciso nelle singole economie in modo positivo in gran parte in modo negativo in qualche altra parte
E la fase attuale caratterizzata dalla ricerca di un assestamento
Di ordine politico in primo luogo noi non andiamo come è stato detto ripetutamente ieri e come voglio sottolineare qui parlare di allargamento noi amiamo parlare di riunificazione
Delle due anime possibilmente delle due economie certamente dei due popoli
Paesi come la Cecoslovacchia oggi divisi in due Stati come noto Repubblica Ceca egoismo racchia
Da qui ricchezza industriale era già molto avanzata per la quale era unico USA universalmente riconosciuta cerca oggi di ripetere di sviluppare e di migliorare quella condizione
Stessa condizione può dirsi dell'Ungheria
Conseguenza di cinquant'anni di comunismo è stato ovunque la distruzione del tessuto economico
Del commercio dell'agricoltura della produzione dei beni prodotti da libertà impresa delibere
Nel disastro generale si è salvato solo l'apparato del partito comunista
Che in parte bisogna dire si sta anche riciclando e questo come è stato notato ieri forse non è il modo migliore per risolvere il problema di una restaurazione
Della economia di mercato da un lato e soprattutto delle libertà democratiche dall'altra
Abbiamo dall'una e dall'altra parte del problema
Per quanto ci riguarda voi sapete che proprio a Nizza si discuterà oltre che di una Carta dei diritti fondamentali si discuterà anche delle ipotesi di una trasformazione delle e istituzioni che reggono oggi l'Unione comunitaria si tratterà per esempio di vedere il numero delle adesioni al Unione Europea qui ormai abbiamo un capitolo abbiamo un'analisi dei paesi e che hanno affrontato la prima tappa della riunificazione Ungheria Polonia la Repubblica Ceca
Io credo che questi sono tre paesi che sono già imposizione soddisfacente per potere aspirare all'ingresso nell'Unione Europea
Si aggiunge la Slovenia che forse viene ad un passo immediatamente successivo poi l'Estonia e Cipro che Estonia fa parte della nuova Europa Cipro è un paese del Mediterraneo importante ma per la seconda tappa dell'allargamento sono in lista d'attesa per così dire la Romania la Bulgaria la Lettonia la Lituania
La Slovacchia e Marta
Abbiamo anche un Paese candidato Esterno che la Turchia
Da parte nostra c'è anche il problema della composizione della Commissione che non potrà restare secondo le proporzioni attuali
Poi c'è il problema del ricalcolo dei voti di ogni Stato membro in Consiglio per rendere più proporzionale alle popolazioni
Infine l'estensione delle decisioni che possono essere prese a maggioranza e quindi la riduzione di quel diritto divelto che oggi a in qualche misura paralizzato almeno lo sviluppo politico della unione europea
Io credo che queste linee di carattere molto generale che io ho indicato servano ai nostri partecipanti a questa incontro importante
Anzitutto per definire quale la frontiera più lontana sicuramente sul piano ideologico politico e culturale la frontiera più lontana è stata quella da risanare è stata quella dell'Albania dove il sistema più rigido più oppressivo
Si era installato nel paese più vicino anche geograficamente all'Italia
Per la più vicina io credo che possa essere definita la frontiera della Repubblica Ceca con la quale oggi abbiamo dei rapporti tali da giustificare un ulteriore sviluppo ulteriori possibilità
Per l'Italia di essere uno dei paesi che traina la Repubblica Ceca all'interno dell'Unione Europea in quella che noi chiamiamo appunto la riunificazione del continente europeo su questa base io passerei immediatamente la parola
Al professore Massimo con Fellini che il vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti il quale ci parlerà del sostegno delle istituzioni finanziarie la parola al dottor pontili
Grazie caro
Sta
Ma io credo che prima di parlare di aiuti finanziari vada fatta un'importante premessa
Se fossi un abitante dei paesi dell'Est fare il caffè il ticket capire cosa succede
Perché
Quello che è avvenuto in realtà e che nell'Europa fino a quando questi paesi sono stati soggetti al comunismo
Vi era da parte di molti Paesi
Europei e in tutti i paesi europei un forte movimento di sinistra si pensava che la sinistra potesse essere un vero modello alternativo allo sviluppo
O per lo meno una larga parte delle intellighenzia e delle forse più importanti dei vari Paesi pensavano che lo sviluppo democratico dove si in qualche modo passare per dei meccanismi quarti purificazione di sinistra
Poi in realtà quello che è avvenuto e che è caduto il muro di Berlino
Il muro di Berlino è accaduto con uno scarso impegno non dobbiamo dimenticarlo dei governi dell'epoca ma con una forte impegno di due grandi correnti di pensiero una quella locale della leader di ribellione da Solidarność in Polonia movimenta la primavera di Praga cercava di liberare e l'altra dalla Chiesa cattolica sostenuto dagli Stati Uniti
A questo punto l'Europa ha detto bene meno male che oltre il muro di Berlino ha fatto festa i festeggiamenti ha deciso di aiutare questi Paesi
L'aiuto di questi Paesi è stato iniziato inviando in queste zone degli eserciti di consulenti i quali staccavano salate parcelle e spiegavano come ci dovesse fare a riformare l'economia e a gestire bene questi stati dobbiamo pensare che questi consulenti erano gli stessi che qui da dovevano combinati disastri di cui ancora ci stiamo leccando le ferite e che in parte sono riuscite trasferire questa loro incapacità di vedere chi fossero le priorità degli stati degli altri Paesi che più si sono fatti pagare
Essendo quegli stati pure all'epoca di posti dove si viveva abbastanza male è anche chiaro che i consulenti che andavano lavoreranno i migliori morto di qui a vari consulenti bravi che abbiamo trovato a lavorare anche in Italia
I consulenti meno bravi venivano mandati dei paesi dell'Est a fare i disastri di cui abbiamo visto dopodiché naturalmente ogni volta che c'era e che ci che vi è stata un qualche problema di crisi in Europa o di necessità giustificare lo sviluppo si dicevano preoccupati dice abbiamo una grande opportunità abbiamo una grande opportunità e quella dei paesi dell'Est
Allora vorrei dire che quella dei paesi dell'Est non è un'opportunità per noi è un dovere dovere d'opportunità sono cose diverse è un dovere perché durante gli anni in cui queste persone hanno sofferto e l'ho cercato liberarsi
Dai carri armati a Budapest fino alle impunemente la primavera di Praga e le persecuzioni Solidarność
Gli stessi movimenti di sinistra in Italia non sapevano altro che organizzare fiaccolate nelle piazze strip parlare qualche chitarra questo è quello che è successo
Dopodiché quando sono liberate abbiamo detto adesso vogliamo dare i soldi a loro i soldi sono stati dati abbastanza pochi però si è sempre detto non preoccupati di l'economia crescerà perché ci sono i paesi dell'Est
Ora grazie a questa cura d'urto dei consulenti e dell'Europa i Paesi dell'est oggi hanno un prodotto interno lordo come Paesi dell'Est intendo adesso quelli della pre adesioni e che sono quelli su cui
Si basa in gran parte le attività
Il progetto di investimento sono di trecentoquaranta miliardi di euro cioè il prodotto interno lordo di questi Paesi trecentoquaranta miliardi di euro
Il prodotto interno d'Europa di oltre sette mila miliardi di euro
Quindi stiamo parlando di una dimensione economica che quella della Lombardia del Veneto messi insieme
Cioè tutte le opportunità che le vediamo di sviluppo dei Paesi dell'Est su quelle che noi possiamo immaginare in un territorio come la Lombardia è come il vento come dimensione economica
In più dobbiamo pensare che non è che possiamo risolve tutti i problemi di sviluppo perché non vogliamo colonizzati quindi lo possiamo fare solo parte di questi investimenti
Parte di questi investimenti quindi non è un qualcosa che possa risolvere i nostri problemi di sviluppo
Dobbiamo pensare a quelli che sono i problemi di questi Paesi
Ora in questo naturalmente si è scatenato una grandissima desiderio di protagonismo di tutte le strutture e l'Unione europea ha desiderato e desidera tuttora svolge un ruolo guida la Germania pensa di avere una specie di diritto di produce lettura su certi Paesi l'Italia stesse ansie distinta a volte anche con Bettinelli operazione dei Balcani ma in realtà le condizioni che vengono messe per erogare e aiutare questi Paesi non esistono
Perché io sfido qualsiasi produttore questa scala stanza andare in una banca italiana e chiedere dei soldi per l'Albania o chiedere dei soldi per la Croazia gli viene deriso viene deriso
Io sfido qualsiasi l'imprenditore in questa sala di andare all'Unione europea e di capire come funzioni il programma fare e di prendere i soldi non dico in due mesi ma in un anno di tempo non ci riesce
Quindi noi abbiamo come spesso succede come abitudine dalla maggior parte dei governi europei questo meraviglioso fatta e abilità di annunciare l'abbiamo annunciato che abbiamo risolto i problemi Balcani nei Balcani ad oggi sono stati meno di centocinquanta milioni di euro di progetti
Abbiamo annunciato che questi Paesi stanno vivendo un nuovo sviluppo economico in realtà questo sviluppo economico è basato sulle loro risorse sulla loro capacità abbiamo annunciato che non ci saranno più problemi dal punto di vista dell'istituzione Albertini il perché loro avranno due magnifiche costituzione la magnifica polizia un magnifico
Sistema oggi scolastico che stiamo studiando a Bruxelles o a Washington alla Banca mondiale
Assolutamente nell'interesse di quei consulenti che ci lavoro non degli altri
Quindi io credo che questo convegno caro
Gustavo accademici che siete qui debba essere un'occasione per fare una cosa normale
Di mettersi dall'altra parte del dalla barricata di cercare veramente che cosa che questa gente cosa vuole fare e di abbandonare le nostre regole di non imporre ancora una volta alle nostre regole perché quando io vedo che in questi Paesi che non hanno il riscaldamento dove c'è bisogno di tante cose
Ci sono ancora dei burocrati dell'Unione Europea che impongono
Di pubblicare la gara sulla Gazzetta europea perché devono esserci almeno dodici partecipanti che ha fatto la cosa così ma buona grata se le troviamo due che non voglia di lavorare per il paese di e se ce ne sono due se sono bravi finanziamo le senza troppo condizionalità
Questo è l'approccio che sta prendendo e che ha preso in parte la Banca Europea degli Investimenti
La quale pur dovendo qui fare atto di ammenda pubblica sul fatto che ha fatto molto poco rispetto a quello che si poteva fare ha sempre fatto dalle cinque alle sei volte di più di qualsiasi altro l'istituzione finanziaria mondiale in termini di dimensione con dei finanziamenti dei Paesi l'adesione che sono nell'ordine di svariati
Migliaia di milioni di euro ripidi abbiamo siamo i più grossi prestatore dell'area e abbiamo una certa esperienza non abbiamo fatto abbastanza perché anche noi poi alla fine quando veniamo a guardare le cosiddette pratiche le maledette pratiche vogliamo giustamente a volte vedere le cifre tra Pino
Ma credo che veramente il messaggio che deve uscire da questi da questo convegno è il seguente non facciamo del neocolonialismo nascosto
Non cerchiamo di dare degli esempi polizia questi Paesi perché dobbiamo vergognare vergognati di cosa facciamo a casa nostra
Quindi noi lo cerchiamo di segnare una cosa che non abbiamo saputo fare adesso
Non pensiamo che ci sia quel che questi Paesi sia una scusa per fare politica all'interno e quindi per dire che ci sarà lo sviluppo che si trovava chiede e grazie a questo governo che questi Paesi va meglio e grazie a quell'altro attività questi Paesi non membri
Tutto quello che Violante questi Paesi lo si deve al novanta per cento a questi Paesi non a noi per le ha fatto da contorno qualche convegno qualche annuncio perché sono l'ultimo punto che vorrei dire
Riguarda
Invece la differenza che ci deve essere tra i paesi dell'adesione in un Paese l'adesione
Sempre in questi ipocrisia una delle frasi che viene spesso detta e che l'Euro sarà forte perché questi Paesi faranno parte dell'Europa tutte le volte che presidente dell'Unione europea o qualche altro commissario dice questa cosa io in banca conclude il dovere perché sono sicuro che l'Europa giù
Perché è chiaramente impossibile pensare che l'euro si rafforza la presenza di questi Paesi
Certamente questi Paesi daranno una maggiore dimensione di circolazione monetaria l'euro ammesso che poi abbiamo talmente tante transazioni da fatti e da fare in euro perché la grossa spesi questi Paesi Energia che tuttora si presta in dollari
Le altre Dosso transazioni in euro devono essere la restituzione dei nostri finanziamenti che abbiamo visto non sono moltissimi e che in ogni caso la società quella di salame una corsa all'Euro perché ci sono delle quindi l'euro si indebolirà ulteriormente per l'ingresso in questi nostri paesi quindi almeno sfatiamo questo mito ciò che a livello avverte
La seconda cosa la concentrazione perché gli ultimi clienti dell'unione europea
Hanno dato mandato per fare un esempio alla banca alla Bei la Banca europea che proprio là sotto è stato di prestare diciassette miliardi di euro che son trentacinque mila miliardi su tre anni ai Paesi della pre-adesione
E un miliardo di euro nei paesi intorno
Allora questo profondamente sbagliato perché se voi concentrate tutte queste risorse di questi Paesi che ripeto ancora una volta più grazie a loro che grazie a nove
Ma stanno andando verso la strada del risanamento una strada di di di di di sviluppo abbastanza stabile
E lasciati intorno a questi dei paesi che invece non hanno sufficienti aiuti e hanno problemi di emigrazione e creano problemi di sicurezza qui o altre cose non abbiamo fatto gli interessi di nessuno
Quindi vorrei concludere dicendo che la nuova frontiera tra i rapporti economici tra l'Italia e i Paesi dell'Est tracce del fatto che bisogna spostare parla proprio di suo per la banca dal punto di vista finanziario la frontiera in un modo più equo
Bisogna dare leggermente meno o abbastanza meno risorse ai Paesi dell'adesione
Che Ciano salvataggio che diventeranno Paesi europei che stanno facendo visto che l'accordo canali che alla moneta convertibile sui primi mercati e quindi bisogna dare meno vantaggi questi ed aumentare i vantaggi alle frontiere ai Paesi che confinano del Paese la divisione perché consentono a questi Paesi stessi di vivere più tranquilli di avere dei vicini meno turbolenti e meno poveri e lo steso tempo consentono all'Europa magari una volta forse la prima volta svolgere vorrei un ruolo degno del nome dei compiti delle aspettative che richiamo sbandiera ma che purtroppo noti Elena e quindi essendoci qualche politiche qualche ministro dei paesi dell'Est
In questo convegno desidero scusarmi con loro di avere sempre tanto parlato di loro violentate molto meno sì ogni convegno sulla poteva essere sorpreso milione di Euro più il costo di un convegno sarebbero tutti i Paesi ricchi e invece vorrei dire che guarda noi come si guarda un po'un vecchio parente nobile che pagare tanti soldi ma non sempre li veste bene e sperare la politica e ci sono i primi sedici sono programmi ci sono cambiamenti importante che lo scenario politico europeo si vada rivolgendo di più a loro e tra loro a chi ha bisogno e molto di meno invece ai bisogni di politica interna di annuncio o delle campagne
Che potrebbero sembrare affini politici e non affini economici grazie
Grazie
Grazie a Massimo anche i limiti CIA come vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti dato la posizione rinata la posizione della sua istituzione presso la parola dal dottor Fabrizio Saccomanni che il direttore centrale della Banca vita quale parlando dalla cooperazione e la ricostruzione nel sud-est europeo ci dirà qual è il punto di vista dalla Banca d'Italia del nostro istituto nazionale prego dal dottor Sacco
Grazie onorevole
Faccio
In realtà subito una precisazione io sono qui oggi più che altro in veste di
Presidente del tavolo economico del patto di stabilità per il Sud-Est europeo a alla quale la Banca d'Italia mi ha prestato è stato uno dei prestiti credo più al avventurosi sillaba ha fatto in questi questi ultimi tempie ma è un prestito che io personalmente vivo con grande con grande interesse con grande passione
E quindi lasciatemi dire brevemente che cos'è il patto di stabilità per il Sud-Est europeo è un accordo internazionale che è stato
Firmato nel nel luglio del novantanove quindi subito dopo la fine dei bombardamenti della NATO nel nel sud est europeo
E ed è un accordo solo sancito tra i Paesi dell'Unione europea e gli altri Paesi del G otto quindi gli Stati Uniti Giappone Canada Russia
Le principali istituzioni finanziari internazionali e i Paesi del Sud-Est europea
Ma oltre a essere un accordo un patto anche una istituzione un'istituzione di coordinamento e di stimolo alla cooperazione per realizzare i suoi obiettivi e gli obiettivi sono essenzialmente tre
Uno facilitare spingere promuovere la ricostruzione della regione la alla ristrutturazione perché ci troviamo di fronte all'economia che sono state in parte distrutte da da da atti di guerra ma che sono anche rimasta indietro nel processo di ammodernamento e di e di ristrutturazione
Secondo obiettivo riforme riforme istituzionali creazione delle strutture e delle istituzioni di un'economia di mercato
Terzo obiettivo integrazione di questa Regione nelle strutture commerciali economiche
Dell'Europa e in generale dell'Occidente e quindi in in termini concreti integrazione nel del mercato unico europeo nella Organizzazione mondiale del commercio
Il metodo seguito da questa da questa istituzione leggera che il patto di stabilità appunto promuovere un approccio regionale riconosciamo
Che all'interno di questa la Regione le differenze storiche politiche e religiose istituzionali ma vogliamo creare uno spazio economico integrato vogliamo creare un mercato diciamo unico che pur essendo di dimensioni ridotte come ha detto il dottor Ponzellini
è comunque una Regione diciamo che a circa se parlo del Sud-Est europeo a circa sessanta milioni di abitanti e che ha un potenziale di crescita in certi settori diciamo non non trascura
Ora sull'attività del Patto di stabilità che ripeto ha cominciato a darsi una sua organizzazione come istituzione nel settembre del novantanove quindi poco più di un anno fa
Si raccontano fondamentalmente due storie una storia di successo è una storia di fallimento
Allora la storia di successo si basa su alcuni punti che ricorderò brevemente prima di tutto il ritorno dei rifugiati ci sono stati Suma la ragione fondamentale della dell'intervento della NATO in questa parte del mondo era diciamo il la grave crisi nel che aveva dato luogo a l'abbandono da parte di centinaia di migliaia di persone nelle loro case e quindi diciamo bisognava fare qualche cosa ecco questo in questi dodici mesi gran parte la che per la stragrande maggioranza dei rifugiati è ritornata nelle loro case questo senz'altro è uno dei grandi successi
Secondo punto
Abbiamo fatto nel marzo del due mila quindi dopo sei mesi di attività abbiamo fatto una conferenza regionale di finanziamento nel quale sono stati impegnati due virgola quattro miliardi di euro quindi circa cinque mila miliardi di lire che hanno che vanno a finanziare un gruppo di progetti vivo natura varia in cui c'è un grosso
Blocco di progetti infrastrutturali e di progetti poi di natura umanitaria sociale e di sicurezza quindi questo è un altro punto che viene con insomma sottolineato da coloro che che vedono uno del patto di stabilità una storia di successi
Altro altro Successo il nuovo rapporto che si è instaurato tra questi Paesi
E la l'Unione europea rapporto che appunto a varie sfaccettature l'adesione piena per alcuni paesi come la Romania e la Bulgaria l'associazione con degli accordi speciali per i paesi cosiddetti dei Balcani occidentali quindi Paesi come l'Albania e la Macedonia Croazia e cioè comunque e poi importante diciamo la decisione dell'Unione Europea di concedere delle facilitazioni commerciali unilaterale cioè di eliminare delle restrizioni che ancora esistevano nei confronti di questi Paesi
Ultimo aspetto e non non da poco diciamogli cambiamenti del quadro politico per non sono certamente solo il merito sono anzi in primo luogo il merito dei popoli dei paesi che hanno con le loro scelte politiche
Dato una forte spinta verso il cambiamento verso la democrazia verso la la la la le libertà fondamentali però questi movimenti sono stati importanti in Paesi come la Croazia e la Bosnia Erzegovina come la Macedonia e da ultimo la Serbia
E tra l'altro voglio ricordare che la la la la la Serbia e il cioè la repubblica federale di Jugoslavia come ancora si chiama
è è stata ammessa in ventisei ottobre cioè ventuno giorni
Dopo la rivoluzione del cinque ottobre è stata ammessa nel Patto di stabilità quindi il patto di stabilità è stato il primo istituto la prima istituzione internazionale che in tre settimane ha preso il tutti gli atti necessari per fare entrare la il nuovo il nuovo Governo democratico della della Jugoslavia nel nel nostro patto ecco quindi questo è la storia come dire che che raccontano gli ottimisti che raccontano quelli che vogliono sottolineare il successo ma c'è anche la struttura un'altra storia
Che che che mi sembra il in parte abbia anche raccontato il il il dottor Ponzellini
E e vede appunto una situazione economica che che non migliore
Che diciamo ha subito le le le le le conseguenze di dieci anni di conflitti e ma che non riesce a decollare grande
Perdurante disoccupazione compressione dei consumi compressione degli Investimenti
Altra altro elemento continue tensioni politiche violenze etniche in Kosovo situazioni irrisolte in varie aree della regione che come dire vengono viste come come potenziali potenziali focolai di di di nuovi nuovi problemi
Altro elemento di questa storia negativa sono le lentezze burocratiche che appunto nel nel nel nella concessione degli aiuti eccessiva complicità delle delle procedure
E infine diciamo un altro aspetto che viene visto come come tipico di questa storia negativa
La il fenomeno della corruzione e della criminalità organizzata che continua a essere un elemento molto importante del del quadro del quadro economico e sociale di questa di questa Regione
Allora qual è la valutazione complessiva che che io posso dare diciamo a me sembra che come sempre succede sia la storia dei successi che la storia dei fallimenti contengono degli elementi di verità
E degli elementi diciamo fattuali incontrovertibili
Ma come ha ha scritto una una
In un in un recente lavoro il professor Riva antracite della della che che presidente di questo Center for liberata strategies a a Sofia in Bulgaria
Giudicare il il successo o il fallimento del Patto di stabilità nel nel nel settembre ottobre del due mila sarebbe stato come giudicare il successo o il fallimento del Patto Atlantico nel mille novecentocinquanta
E io credo che questo sia giusto i secondo me abbiamo trovato una situazione di grande complessità
Sono stati sicuramente commessi degli errori come quelli che che citava il il il dottor Ponzellini però secondo me come dire abbiamo abbiamo caricato una macchina abbiamo messo del carbone dentro la caldaia e secondo me la caldaia si sta scaldando finalmente e certe cose ma stanno stanno per venire fuori quindi io credo che il il il giudizio deve essere ancora ancora sospese e vorrei ricordare che diciamo il le cose che che stiamo che che che stanno materialmente cambiando
Questo pacchetto di Progetti di cui ho parlato questi due virgola quattro miliardi di euro avuto dei ritardi
Di applicazione molto seri io stesso sono rimasto molto sorpreso che poco dopo
La conferenza diciamo abbiamo dovuto scoprire che molti di questi soldi erano in realtà delle degli impegni molto generici che non si faceva fatica a trovare il collegamento tra questi impegni e progetti specifici però credo che siamo adesso
Dopo sei mesi di duro lavoro
Siamo in una situazione diversa io credo sono fiducioso che nei prossimi sei mesi da qui fino al marzo del due mila e uno come c'eravamo impegnati tutti questi progetti diciamo saranno finalmente varata
Ma sono anche abbastanza soddisfatto di come per esempio stanno andando tutto una serie di piccoli progetti di sostegno al settore privato che sono in rete gestiti dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e che mostrano come c'è una ripresa dell'attività economica ci sono
Micro industrie micro impresa è che stanno oppure venendo fuori con piccoli aiuti che vengono forniti da queste da questi organismi e che stanno creando un un nuovo tessuto economico
Come stiamo facendo appunto
Il patto di stabilità si è distinto per esempio per creare questa cosiddetta iniziativa anti corruzione che è un documento naturalmente
Che va che va attuato ma che ne rappresenta il forte impegno politico dei Paesi della regione ad attuare una sistematica politica di lotta alla corruzione
A prendendo lei necessarie misure sul piano legale amministrativo dei controlli della contabilità eccetera per frenare contenere la la la criminalità economica quindi diciamo io credo che e come altri sforzi si stanno facendo appunto per creare più generalmente una un clima favorevole all'investimento estero abbiamo fatto nell'ambito del Patto di stabilità il cosiddetto Codice degli Investimenti
E che stiamo attuando insieme con l'OCSE l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che Paese per Paese segue qual è il processo di riforma delle leggi in campo fiscale in campo
Amministrativo delle leggi fallimentari sul diritto di proprietà sulla le leggi per la l'attuazione dei contratti quindi si tratta di un lavoro capillare molto faticoso molto poco come dire vendibile sulle prime pagine dei giornali ma che viene fatto e ripeto è questo opera di mettere il carbone nella nella caldaia che che diciamo alza grande polvere rendere l'aria spesso non facilmente respirabile ma che poi produce dei risultati
Quindi diciamo quali sono le prospettive immediate del Patto di stabilità e qui verrà rapidamente e concludo io credo che con gli sviluppi che ci sono stati in Jugoslavia diciamo cambia un pochettino il quadro di attività del Patto di stabilità
Ma secondo me il patto di stabilità mantiene due elementi fondamentali per il suo ruolo uno è che si può adesso rilanciare nuovamente
Questo approccio regionale di cui ho parlato cioè finora noi abbiamo operato sul territorio facendo astrazione dalla Serbia alla Serbia rappresenta un nodo centrale del sistema economico della regione
Perché storicamente è stato sempre così quindi adesso che nuovamente la Serbia
E e come dire nuovamente sulla carta geografica possiamo riprendere in considerazione diciamo tutto il discorso delle grandi reti reti di trasporti reti di produzione e distribuzione di energia
Reti diciamo di comunicazione anche fluviale il problema del Danubio viene adesso diventa finalmente risolvibile perché come hanno detto con grande senso vi umore i delegati in Jugoslavia che sono venuti a all'ultima riunione del mio del mio comitato a Istanbul ha detto abbiamo rimosso tutti gli ostacoli per la Navier ripristinare la radicazione sul Danubio
Alludendo evidentemente a al all'ostacolo più grosso che era che era appunto il il il presidente Milosevic
Quindi possiamo riprendere questo discorso di carattere regionale guardare alle alle grandi strutture con un'ottica più efficiente di quella che era possibile finora
E la seconda cosa che mi sembra molto importante per il patto di stabilità e assicurare l'equilibrio
Delle degli interventi dei delle iniziative nella regione ecco è bene dirlo c'è preoccupazione
Nella regione che la Serbia Possa diventare come dire il magnete che attira tutte l'attenzione tutti gli aiuti economici tutta come dire la la la la la buona volontà che che c'è nell'Occidente ecco io credo che il patto di stabilità deve svolgere questo ruolo di di equilibrare di non di non a creare un ulteriore squilibrio o dimenticando appunto tutti gli altri Paesi della ragione e questo siamo incoraggiati dalle dichiarazioni che i nuovi
Esponenti del Governo serbo hanno fatto ora nell'ambito del Patto di stabilità che intendono o cooperare in in maniera amichevole con tutti i loro vicini e vogliono rapidamente risolvere tutte le questioni pendenti
Quindi diciamo queste prospettive secondo me vedono un ruolo ancora per qualche anno certamente il patto di stabilità e ci auguriamo che che posso a un certo momento essere sciolto e scomparire così come si dice per per realizzazione dell'obiettivo sociale quando abbiamo stabilizzato possiamo scomparì ma per i prossimi due anni io penso che ancora un ruolo avrà e quindi soprattutto dovrà spingere verso ulteriori progressi nel campo delle riforme da parte dei Paesi per creare appunto la le condizioni per una una forte ripresa degli investimenti privati che è poi la chiave di volta della della della cosa e diciamo l'impegno è quello di arrivare in tempi brevi ad una nuova conferenza dei Paesi donatori che e diciamo individui le fonti di finanziamento
Per questi grandi reti che di cui di cui ho parlato prima quindi questi sono le le le le le le questioni all'ordine del giorno
Del patto di stabilità nei prossimi anni e siamo fortemente impegnati in questa direzione grazie
Grazie dottor Saccomanni
Credo che si possa concordare dottor Saccomanni nel dire che sarebbe prematuro esprimere già un giudizio definitivo sul risultati del patto di stabilità così come occorre credo sottolineare l'importanza di fare sempre il dottor Saccomanni ha detto a proposito del fatto nuovo della Serbia dove essendosi installato un governo democratico che dimostra la volontari dice collaborare per la stabilità e lo sviluppo intestare nel suo complesso mi sembra che questo sia un dato ritratti molto significativo e da risposta a questi spunti focali da detti dal dottor Ponzellini e del dottor Saccomanni credo tocchi ora al ministro degli esteri della Bosnia Erzegovina
Gianfranco pellicce il quale è stato chiamati in causa ma credo ci interessa particolarmente conoscere se il giudizio sul patto di stabilità annullato
E le iniziative della Banca europea degli investimenti trovano udienza accettazione positiva nella in Bosnia Erzegovina intanto
Prego Ministro
In quel momento allo più anni anconitano infido
Rimassa Meneghin piccoli sordo sette Tethys esseri gioioso momento quieti e Di Vaio last Censis il frac
Le cose Vigorelli boccia in dei fogli Varsavia
Hunter Tosh ad esse in corso
Ho fatto alle Foreign Policy dopo le si è tolto accede senza standard zero o ad canti risponde ridendo buongiorno lacci
Alla maîtresse fio vuol sabaudo di John and about it possibile Tito cliente mio di Whiting ormai ignoro
Arrivato inoltre stenta microfono democrazia Prosperetti allunghi dirò piano Integration is morde nobile Novaretti alternati
Va detto che sono immensi
Paolo do protesto evasa and What Price visto dei pezzi by dicono spirò
E se avesse legati in via dio Po genetico osso topi Peppa dinamica sordo Scarpis auto tirò Pier maestri
Ritiro salutisti rock ed è spesso riposi anche se Corinna ISE gode di San Polo of costo of non io ero tuo così protesi si esprime per niente in crisi in economico pervinca Democratic stabiliti interpreti dirò enti se prese Destruction presi importi in disparte o quanto meno ammette di adesso fuori ministro fantasma demarca Shirley retto Grotto afflitto sente detto Titta o cento g di Pepper capita X-Men STET Henry Dennis e di camicie
Inumani a Dermot Henry siti Sensible tante seconda casa col è di serie di ascolto hanno stende
I Chadha il sesto con Tanzi
Sanzionate Davison in groppa invece investe è andato pacchi occhio lo vostre tristi col dottore SFIRS alto dopo operativo
Ah ma adattissimo Iaquinta si son protesi tre Facchetti là fuori pescheto e sono esposti però Beaton essa ecologico ex-post promo Anpac più rock hit do ad Betto quanto
Un morto o le success fondati è stampato il SIS Inspire Toaff ora in contesto insiste idee calpestando RAI Saito d'arranca tanti cioè
Republic
Andare Slovenia
Il Po lampo
Per compatibile dettati sites di esistenza ovvio so colto ad Oporto
Alla contratto di Rio tutto deriva politica specie matta allo metto sei dette del Risano filo Franzo ma depressa
Questo il Titano e Vasari consumati sia i spenti RIA laici moralismo De Petri che dia o delle prese un po'del continente e dubbi e stupide mo'Crati è un po'frode a Sansoni decideranno Gnudi risonanza come privi di Rho
A guardare il sinistro mette me ne lamento le carenze tese saggezza del dissi sì Just Cass
Le case sono sette suo Manzi andata medica rese in Spy offrono
Come altre dichiarazioni nonostante i vari tentativi ha mostrato che rimane ancora un divario fra queste parte dell'Europa questa linea di divisione è diventata sempre più chiara nel ventesimo secolo è stata confermata da vari esempi per esempio l'extra Unione Sovietica
Chi ha organizzato questo seminario a a ha affermato che
Che questo divario ed è questa cosa era è stata sottolineata sia ieri che ancora oggi non stiamo ancora parlando di Paesi più molto distanti fra di loro nonostante lo sottosviluppo
Stiamo parlando della pace si ricordi binari dell'Armenia non sono poi paesi così distanti siamo vicini all'Italia
La caduta dal tre del prodotto sociale dopo il mille novecentottantanove è stata simile in questi Paesi
C'è stata o un aumento del
Della disoccupazione
C'è stata una tendenza e di di riduzione della partecipazione al prodotto nazionale
Le differenze fra questi stati sono enormi
La Croazia per esempio quattro la quattro mila e cinquecento altri indicatori che vanno a sopportare la tesi non solo dell'instabilità di questa parte Biella del continente ma anche la mancanza di prospettive
Il progetto della stabilita per esso desta europeo
Ha portato ad un ulteriore K fra l'Europa occidentale e quella orientale
Abbiamo bisogno di fare delle riforme domestiche questo è un nostro compito un altro compito no la cooperazione regionale
E senza questo è impossibile a bere delle falde non avere una situazione di maggiore successo
Ecco perché dobbiamo in questo senso a sentirsi più vicina la unione europeo la palestinese Cotica rappresenta la chiave per risolvere il problema dell'intera regione
La situazione nella
Anche nella Repubblica Jugoslavia di Jugoslavia si hanno si condividono questi questi desideri queste per gli aspetti event
Il risultato può essere
Dopo dopo la fine della seconda guerra mondiale avevamo raggiunto o Ona un'ottima creste una questa quasi del quaranta per cento ma tutto questo è stato insufficiente
Per per portare avanti uno sviluppo adeguato
Il il
Ha raggiunto quota due mila
Qui per il suo risanamento e trasformazione al fine di assicurare gradualmente la sua integrazione nel processi di collaborazione e di sviluppo e nelle strutture euro-atlantica
Noi diamo Montenegro moine Montenegro abbiamo deciso di procedere con la Serbia democratica quando prima possibile al risanamento e al incremento dei rapporti tra i nostri due Stati
E di trattare di nuovo il contenuto nella forma della nostra futura vita comune
Crediamo che essa debba basarsi su indipendenza e sull'identità internazionale di ambedue Stati
Mettendosi d'accordo nel contempo sull'Unione che dovrebbe avere la competenze né alle diciotto reciproco interesse la cui era realizzazione dovrebbe essere equiparata è controllata
Appoggiamo completamente il processo già iniziato dello abolizione delle sanzioni
Sostentare sosteniamo altresì gli aiuti destinati alla Serbia e al Montenegro finalizzati accelerare accelerare lo sviluppo e il rilancio economico
Il dialogo imminente tra le autorità democratiche dal Montenegro della Serbia determinerà la formante lo della loro futura associazione appena allora sarebbe opportuno decidere se esse separatamente o in qualche altro modo Verano rappresentante nel fuori internazionale
La situazione economica nel Montenegro si può analizzare tramite alcuni elementi considerevoli
Che non sono il prodotto del attuale situazione politica ma sono nati come risultato di un lungo esaurimento economico contro il desiderio Calamo volontà dei cittadini dal Montenegro
Tutti sapete che il Montenegro era un prigioniero della lunga durata della politica deve autorità federali che richiedevano sempre che il Montenegro sia adattasse alle circostanze politiche economiche in Serbia
Essendo essa L'Unità federale più grande
La cosa da aspettarsi dato che la maggior parte del bilancio federale era finanziato dal territorio della Repubblica Serbia
E che in funzioni delle situazioni economiche in tale Repubblica dipendeva anche la posizione e lo status del set da esercito di questo avvio da un canto come pure le posizione delle impegnati da a amministrazione federale dal dal altro canto
E nell'ultimo tempo al anche la permanenza al potere di un unico uomo solo scopo da Milosevic
Il Montenegro come parte integrante dello Stato federale
Ha condiviso il suo destino e per tale motivo ha subito ha subito le sanzioni della Comunità internazionale ha perso i mercati nella ex unita ai federali dalla vecchie questo aria
E alla fine esaurito notevolmente i propri potenziale economici
Adesso bisogna impiegare molta fatica per stabilizzare la sua economia da lungo termine
Dopo la ferma resistenza dei cittadini del Montenegro alla politica di Monselice nel Montenegro sono pervenuti gli aiuti della comunità internazionale
è stata effettuata la la stabilizzazione a breve termine dal consumo pubblico
E si è proceduto ai severi processi delle riforme nel settore del sistema monetario delle firme finanze pubbliche e dalla privatizzazione
Ma il Montenegro è rimasto senza una parte dei potenziali economici persi per sempre negli ultimi dieci anni che si riferiscono ha le capacità per la trasformazione all'economia marittima e al turismo
Nel sito in ne consegue
Che dall'integrazione economica nei corsi economici internazionali dipende la crescita economica e lo sviluppo dal Montenegro
Si potrebbe dedurre che Montenegro non possano assicurarsi assicurarsi era stata la sovranità economica e con ciò si mette chiaramente in dubbio anche lì l'indipendenza politica dei cittadini di Montenegro
Ricca mi ero subito la vostra memoria al fatto che a causa delle sanzioni internazionali al Montenegro sono stati tolti oltre cento milioni di dollari devo afflusso altra annuo di divise
Che le compagnie marittime sono diventate non operative e che è stata danneggiata la catena di produzione che garantiva al Montenegro ma stabile crescita economica
Quelle che vedono il Montenegro come una porta per il mare Adriatico da tanto tempo si giudicavano impatti incapaci per cavarsela da soli come prima cosa
Scusi come prima cosa valoroso loro ci hanno creato le condizioni alle quali non si può funzionare e poi ci hanno obbligato ha pubblicato seguirli dicendo che non c'è altra via d'uscita
Spero sinceramente che i Paesi occidentali non offriranno al Montenegro lo scenario d'ultimatum ma che ma che ci aiuteranno per incrementare i rapporti tra i due Paesi
Definendo di reciproco a porco a accordo il contenuto e la forma della futura comunità
Spero che i Paesi Crocetti occidentali non dimenticheranno
Che i cittadini del Montenegro hanno assunto il grande rischio politico quando hanno opposto resistenza alla politica di sfogo Del Noce
Che il Montenegro prima né all'introduzione delle sanzioni da parte della comunità internazionale poteva garantire da solo la procura la propria esistenza economica
Che in tale periodo il Montenegro ha ospitato nel suo territorio il grande numero due dei profughi da tutte le regioni che nazionalità che in un certo momento ha superato il venti per cento della popolazione locale
Che un Governo di Montenero dal Montenegro in collaborazione con i esperta esperti della comunità internazionale internazionale
è in corso conformità con i maggiori standard mondiali ha intrapreso con la strada importanti riforme e che non si può aspettare con la con la realizzazione delle riforme già iniziate nel settore del sistema monetario
Delle pubbliche finanze ed alla privatizzazione
Il solo fatto che il Montenegro
Sì è invitato ARPA a partecipare a questa conferenza significa che l'Italia come il nostro Paese vicino apre la porta alla possibilità di una collaborazione economica a lungo termine e auto e alla stabilizzazione della situazione economica di su questo territorio
Il Montenegro il tradizionale partner economico dell'Italia
Noi in Montenegro siamo consapevoli di questi tradizionali rapporti ed eterea riteniamo che nella prospettiva dobbiamo sviluppare Bari aspetti nostre vari aspetti delle nostre attività come per esempio per innovare i rapporti economici che la collaborazione in tutti i settori dell'economia
Trovare i nuovi modelli la linea di sviluppo fare diventare nel nostro Paese di nuovo interessante per il partner stranieri
Sappiamo che l'Italia ci può aiutare in tutte le sfere dell'attività e sappiamo bene che queste tendenze non possono essere realizzate senza le riforme veloci e senza la collaborazione nel Montenegro con i suoi vicini tra i tutti i settori
In Montenegro come è stato ha fatto i primi passi nei nuovi processi in modo molto serio e adesso ha bisogno d'aiuto per passare sopra la sopra l'abisso nel quale l'ha spinto la politica autistica
Dispongo del nuovo servizio perché diventi un partner economico nei Balcani pari nei diritti e che crei le condizioni preliminari e lo spazio per entrare nella comunità europea
Se il Montenegro dove era dovrà aspettare dal nuovo la Serbia è un effettivo inizio dei processi delle forme
Nonché l'unificazione delle infrastrutture legislative al livello federale la recessione ulteriore sarà un processo inevitabile
Inevitabile
Ciò significherà le specie aggiuntive per il Montenegro e allora si pone la domanda importante se aspettare o partecipare attivate attiva time attivamente e creare un proprio futuro economico
Spero che alla luce dal sopra esposto capirete meglio o la volontà di al Montenegro di salvaguardare
L'esistente capacità di sovranità come condizioni Pardini dimezzare le le riforme democratiche economiche il processo delle integrazioni
Non avevo a non annullando la vita comune con la Serbia in forma di unioni degli stati riconosciuti a livello internazionale
Grazie al ministro delle finanze Ivanisevic esce adesso per il Kosovo interviene il dottor allo Spluga scene consigliere del presidente Rugova e coordinatore dello CS
Nuove tesi frettoloso nel nome forniti tutte forti investimenti forniti
Forse non oltre restava in mani
La regola di non Franco solo guardi qui Oreste che ieri non concrete sterzo altro metà attuale forse Samo rivelò che in Kansas
Presto benché
Sì all'impegno del
Mondo libero è stato possibile per il Kosovo
Unirsi alle agli ideali di delle nazioni democratiche e prospere
Oggi hanno luogo le elezioni le prime lezioni del da Prost libere del dopoguerra sono le prime elezione
Senza la presenza delle forze serbe
L'impegno e il supporto delle democrazie occidentali
Si sta
Dando i primi risultati positivi
Le lezioni ci hanno dato una certa hanno dato una certa speranza e ottimismo alla Serbia e anche a tutta la comunità internazionale dopo molti anni di repressione e di ingiustizia
E dopo dieci anni di rigido apartheid
Dovute al regime serbo che scalato poi alla portato alla al genocidio le democrazie occidentali ci hanno aiutato a combattere la guerra
Per espellere le forze serbe e quindi portare sicurezza tutti i cittadini del Kosovo la NATO ha creato delle condizioni per la
Per l'introduzione di una situazione più civile
Per il Kosovo
Ha cercato di sforzarsi di raggiungere una ci dà una società civile e stabile dopo il ritorno di un milione di rifugiati che erano stati espulsi in modo brutale dal nostro paese in Kosovo
Sono accadute delle cose molto positive
Grazie alla comunità internazionale i kosovari sono ritornati a casa e stanno lavorando molto duramente per ricostruire il loro Paese
E stabilire una situazione di democrazia
Dobbiamo ringraziare delle altre le Nazioni che ci hanno aiutato e che ancora ci aiutano ci impegniamo a continuare questi nostri sforzi per stare a terra stabilire una democrazia nel nostro Paese per tutti i nostri cittadini durante
Il sacco discorsi il Kosovo è stato campo di confronti militare io
Ci stiamo impegnando a trasformarlo in un Paese di programmi di sviluppo e questo sarà anche una garanzia per il benessere di tutti nei suoi cittadini anche un contributo per la pace per la stabilità regionale sicuramente per noi il vostro aiuto è indispensabile e altamente apprezzato
Non ci fermeremo non c'è riposa Remo affinché tutti i nostri cittadini non avranno uguali opportunità di prosperità in questo processo siamo impegnati
Ad a a dare a una speciale attenzione alle minoranze siamo stati discriminati per tanto tempo per questo motivo non con non prendiamo nemmeno in considerazione nemmeno l'idea di discriminare gli altri
La NATO
Ci dà la sicurezza
E siamo molto molto grati per tutti questi sforzi ma
La sicurezza a è ancora una parola magica per il Kosovo
Verrà garantita solamente da una prosperità economica
Penso che siate stati informati che a regime serbo specie ha distrutto tutte le infrastrutture e civile a CIA ha trasformato in uno stato di rovine
Forse molti sostengono che la sicurezza e la cosa principale per l'investimento ma io credo che solamente l'investimento potrà portare una certa sicurezza nostra passa paese ci sono circa due milioni di cittadini in Kosovo c'è una disoccupazione dell'ottanta per cento e quindi vogliamo aver la possibilità di una maggiore prosperità ma molti kosovari sono molto giovani e quindi potenzialmente energici pieni di energia
Quindi per evitare il caos è per evitare che questi giovani lascino allo Stato per cercare una migliore fortuna all'estero è necessario investire
Questo sicuramente sarebbe un grande pericolo che porterebbe ad bei movimenti non controllati dei kosovari verso all'Europa occidentale ecco perché molto importante avere degli investimenti per il nostro Paese
è sicuramente più importante aiutare le piccole e i aziende piuttosto che offrire degli aiuti sola menti umanitari spero
Che negli anni negli anni passati ci abbiano insegnato che la prevenzione
Molto più importante dell'aiuto quindi io di invito ad investire nel nostro paese perché la prosperità economica vi porterà ad elastico alla alla sicurezza e alla stabilità e invece di aspettare il processo inverso
Per più di dieci anni abbiamo cercato in modi diversi di opporsi al Behar regime di Belgrado che hanno
Imposto delle politiche inaccettabili al Kosovo un passo va senza albanesi ecco perché
Siamo contenti di questo processo positivo che ha avuto luogo a Belgrado però non siamo stati occupati non siamo presi da questa euforia internazionale terra i cambiamenti del regime di Belgrado per Camp
Non hanno ancora rivelato le loro idee relative al Kosovo
Inoltre sappiamo che tra i tra il vecchio regime i nuovi leader non c'è molta differenza
Aspettiamo di vedere la loro posizione rispetto al Kosovo non abbiamo ha avuto la comunicazione della loro posizione ufficiale
Migliaia di kosovari albanesi
Hanno vissuto sotto il controllo e la supervisione di questo regime s'siamo convinti che sarà positivo per tutti noi nell'Europa del sud dell'Est materia una situazione migliore in Serbia ci impegniamo anche a continuare nati contribuire alla pace alla stabilità nell'Europa meridionale perché crediamo che solo con la pace saremo in grado di stabilire delle istituzioni democratiche in Kosovo
Cioè a una scomuniche queste schede sono il punto fondamentale per il Kosovo al momento
Stiamo collaborando con le istituzioni internazionale e speriamo di aumentare ignote Sparta in questo senso
La la missione della NATO Luiss fluido Berlusconi responsabile
Dal forte kosovari incorpora essendo io intonaci salute Mennitti Israele tutte responsi delle tempo lontano lo mancante a Urbino o e sete Sanza
Il versante esperto segue Opole ti comporti essa in Kosovo palco mentre tu continui ed è svolta fuori in dependance costola
Vede le va in data Anderson costoro di sgomento e di Takelot stabiliti Kosovo assorbe volte tormenti sordo per per tu grosso così Donaggio Subaru prego
In da pendant stesso Dušan Thurow ha un tram stabiliti portatrice
Grazie grazie dottor Gachet ora prima di passare la parola al l'oratore successivo voglio ricordare che presso la Sala cardinal legato sono allestiti gli Staind
Dei paesi che sono intervenuti in questo convegno
La parola adesso
La Moldova al dottor andrei cucù ministro dell'economia
Potranno assistance Madame insidie
Sì sì serie assente voluto previste in Cile e Cile le presi rendere emersi le organizzate oppure la possibile te offerti
Dette in un presentarsi a un piemontesi
Egli ha disarmato da lavoro Santa e dell'Est o masselli esce Musema un significativo D'Orta e politica economica ho appreso blu vanno sette Européenne che offre d'esame Caprotti apporti e mi o sistemi socialisti mondiali
Ho un Brescia antico Index primus di tantissimo un per insiste in politica democratico le regole economiche marcescenti
Parmense pizze truffe e la repubblica moldava Moldova
Da presidente eletto a sta popolarsi Dubai si poté insieme economico modo qua e più vedi Tiber dopo
Alla ditta sbotta letti per loro Santa dell'Est
Chi possibili inserti in continuity History la Repubblica mondo qua settimo da insito Massimo son posti barca evitiamo elemento completi prua
Taci macho
La canzone e la consigli da sponde opposte plinti pay detti la realizzazione di transizione per il i Comuni de Marcelli e l'edificazione consiste in politica democratica
Alla offendesse iper mix la visione strategica vedere o no Etacs risse urla crearsi un Di Micco nomi Hooper competitiva e a tratti urla collabora scopo dell'Abi duodeno venete in moldavo debba rende termine la politica economica risultati these alternative insista a Monza
Reti vero no inizi Avec le menti no della struttura economica più veri devi Canis iscritti i sogni delle Petricich Abete intenti cassa un della Security contro il lei Pieri de economica Expert
E interno e la devi romano riformato urla ricaricati assunti pence trasformarsi più uno arabi Caio dell'inchiesta Mechanism economiche e sociali e rispettino mo'venti tra sconti al massimo qui economica io coppia
Lasciai Pini e fittili è un favore della della mia opzione
Sono Inger professioni per veri e Axa un partito si manifestino Premio Roma non parlare leader Libia la liberali temi dell'economia e Desio romano parlarsi vorranno svela stabilite i macro economico
E la riforma secondi la propria tesi
Madre vengano DT Curti pari fondato sei possessiva definire Paolo Passera Town solo e stime di situazioni possibili Dana trasformazione radicale dell'economy idea Sossi ET tutte antichi attività influenzi a nord di fatto e capite ex per
Chi sale rumeni
Dette nettezza importare appunto tipico modo opaco sponda orizzonti i principati la politica economica Pantanella per ordini seri fuoco ometti a tante
L'Economic di P e di vini un preponderante marci lei stabiliti financière aventi assi assunti è Exeter privi di Apani
High tech crei e in cadere legislativa abitua o character di Masci pur la funzione del Monte l'economy alette informe
Lei mi Tanis istituzioni e operazioni d'Estienne porle azzurre le funzioni Monti marci ai tempi di Piquet
La politica economica in modo qua arieti somigli sposti dal Tao modificarsi un radicali della Momo ha corde problemi dell'Acquario Larson dell'Astral PC e
Dei tecnici dei promossi onde Prefontaine inclusa apprende
Turista vantaggio Partinico anzi avevamo del brand e tre miseri de a la base e se artiglia un politico riforma qui clou
Rami fine e io profondi e pietre Tei premier Romano parte Complesso OCSE Eugenio me e complete
Contee primis porremo muffa azienda e per completezza
Tanto più Como a parodie visti e Massimo entre la situazione macroeconomica Jhumpa e via sito a seconda nel settore che
Dell'economia e deve vestito rosso sangue dopo troppa
E video ma Kill organizzo se all'economica
Doohan tre tratti dunque insomma molti dimissione da dunque Sato tagli e estese avevamo ECM Idis dispersi segmenti e non si è cronica
Dessimo male se obbligati dei governi emotivo Rampino pure
Lazzi Larsson de la profondissimo nonché la privatizzazione della ristrutturazione de siempre aprì dalla Sector dei bus dell'Economic nazionali rendono sterili ladri più il Titus
La fra strutture della Prodex ovunque lei nel Citti delle comuni Cassio le Transport
Lattanzi io Patterson di i miei stessi male e tranche direi
Lei promosse un peso export passione su Tenaris e la stima un assunti arriva intraprendono Ya le organizza sfiorati Cardi settore sociali le governiamo un fine larianesi ASSIOM telefono strutture Oriente verificassi pende l'Economic nazionali la stimo nasconde utilizzarsi orazione sorse la dinamici ossia un visetto il privé
La Reform della proprietà e credibili condizioni porre dei vero Monti un SerT per sette ore prede operazione
Sex Olausson promuove intanto io e trova la zona B reso progetti e le politiche dei Minsk io deve consolidare Songkhla stabilite macroeconomico
E l'obiettivo è un portale dalla politica Gatti questi temi dell'economia nazionale ventitré assunti la Repubblica Moldova Abdallah prestissimo della Globo Lanzo e costituire parla dell'esazione economica esterno
Pan danze Tammy la Repubblica Moldova assetto de Galassi non come il sagrato H tre vende e temi dona volume è abilmente avanza in corsa
Redatti ritenne le tesi sommo e intemperie la d'Eramo svelare al pubblico da va a
L'organizzazione mondiale di e commerce ed extension derivassero nuove cure le sotto l'organizzazione internazionali la stimolazione di investì Suma otto foto et Henschel da da prodotti sonde a l'export
Anteo provveda i veti lui è calcistico non deve precisasse una secondaria
Ore lei e oddio mandi organizzazioni mondiali Comes anziché le implementazioni die previsioni dei sette organizza internazionali parla milanese o progetti principal della politica economica sono le ristrutturazioni
La moderna versione l'etica site economica e ecologico disco terzo agricola a Fox soldi un tizio condizioni locali e detto se il concorrente sono sono le Marché interno Exister
L'astinenza ASS spinsi terrazzi pompieri ladri Chiurchiù diedero pubblica moda ardua e via ecologico porgli un grande tra un tema le dicono Maso SIAR di più lasci le di defecazione dell'economia orali
Lei sa emittenti muovere neo ma un passetto mensoloni ente va bene la considerazione del Reform parlerà conclusi assiomi della che lo trovo individuata dei propri e te e la legno un libro Depretis
Proprie di appetiti proprietà terre zo debito dottor retti deve entre Prisa agricole la sora un svela funzionò ma De Mita Nismo dell'Economist utile Marcelli
Dalle sette ore agricoli le Marché Foncière le competitività Elvetica site la produttività e le système dei crediti Leavitt investisse ma profittano per eccetera
La pompa Infante determinante dalla statici economico betulle il PD le industrie indetto a Roma dispose ognuno un tema che premier industrialista apre
Ha valore smog da prodotti vite di capitale o meno la competitività è sorella Marché interno Expert
Di un politico industrie o propri assurdo prestabiliti e della Provenzano in tempi il brand
Lei di quello ma anche le capita dell'export di occupazione dei momenti occorre la la mi tassi onde non vuol dire accaniti Casson dei popolazione
Di un'importanza definitivo tale gestire autoporto support ad ammodernarsi un detti no dodici o manici ma a carico Carson professionalmente a l'informazione o marketing alla formazione delle industrie competitive
Rapporti o standard degli open alla stimolazione dei Flux degli Styx mondana di Rizzo un proporre temi delle industrie all'expertise dei produci industrie e Tim venti non lo ci fossero monnezza compatto porta a non subire dormono
è un domani un teste importante la politica economica consti Tree latine rockband delle infrastrutture di approdo sono spese Lo Monte lender Citti
La Repubblica Moldova ne dispose spara dei riusciste a monte i combustibili fossili apre Brindisi corsa per i medici e combustibile Conso messo in porta in
Leggo verremo anteprima o curde dernier assentarmi risiede a Xion pure strutture lei Brancher e nell'Ict pervertito di settore energetico Berna competizione ed è ancora Monti riviste smonta prive la Plasmon verificarsi per i medici ti e divini porla repubblicano da Hopa è un problema vitale
Remo dei pubblicistica ma un proprio fossili un possente la conservazione dei risorse energetico
è ottenesse il monte le infrastrutture dell'approdo Xion Consip ieri l'activity de Transport
Otto darete i beni compound porremo manca troppo Orsa
Reso precettiva Prince che parte da politica vestito mentre anche loro le integrazioni de Transport darle spazio rotte in Leo o Moggi nascono è vero Brancher Montale color paneuropea
La dissi no o convenzioni internazionali del profilo e la Leo ma un po'standard io lo penso
In direzione lo Ritter consti Trinchieri la stimolazione dico Monte Landry Breno rinate e tutti i business da uno dei momenti e tutti i business con somma è un giorno è un chi argento non porto tante sale netti le attese anteprime son caratterizzi pare invece crea aumenti verifica site economico
Lei ha detto Ifi iniziare dall'arbitro ma anche umane se la politics ossia che
Parole Mississippi pipa serbo la disponibilità e disponibili tende resource leso Project Team della politica economica se documento
Ancora un la formazione dei sarti in condizioni favorevoli darla Sossi e tequila il metro a Jacques si toglie atti e Trapani ed esserci e arsenico stappa mio invito divieti a South Park proprio troppo
La terra vere o spende lassista uno sconforto Maw o category della popolazione sostiene tornerà ad esserlo uno lei Principal nominati
Ed oggettivo Principal danze Domenti esentasse onde Marché disservizi Sossio
Un Masci competitivi Service contribuì era e Sensi Roma alla costanza della tali temi di di Minas sia un diritto comunque dessert Lazzi parsi vivi e la mente assunto indefettibile della popolazione
Sull'ASPI i però ripeto e de esplicativo vedevo ma economico durante
La politica dei governi al mondo in modo va e ora intese Renzi Ribezzi Schenck lei chissà i rapporti USA spicca fondamento delle economie dell'asso sia per avvicinerà
Se ci sorge determine la che è anche il senso del problema del rapporto signor sì che te vessilli Obama
Contattare però ove arte e aumenteremmo idee diede della popolazione
Agrarie tese obice Ti-Bre pesa Larry io Motta leit motiv de notre politico chi e ogni organizzazione comunque Avec le Banca mondiale le polmoniti internazionali là sì che io ritengo invece i tic Chieti fatte or determinatissimo polemiche lenti tendete
Mezzo chilo i primi si possono unificarsi tende settore energetico delle per le diedero ma le risorse non tradizione le conservasse non deve medici era Sora buste vecchi libri geografici o graffiti
Pezzi importanti
La fitti riunite ecologici Petris assioma abusivo dans le monde ladri Cutty urbi epiche perché e sempre de gran premi in euro deve gli stessi approva che il decreto a basse
Dei Paulson di sole e berlo Repetti Rafek Teti affette Brown male Stampede la popolazione e vivo diversi temi farmi Too late
Sorse deve Leo Sutera con atto a Romano
Sentano Corsaro chiude tre utili se come lo porta bene San che tra tema praticabile d'après
Petit insipiente le riso con De Sole la Lubrano interferisce naturali dipinti notte il PGT non da premier polacco amico
Le combatte la corruzione e le e di un protezionismo
Sulla chiede la Banca mondiale
Ai piedi c'è inizi ed approva preparazione e le ha Alice Monti un programma completo per informatizzare vestito il pubblica chiedo a dei beni in catalizzatore ed è parte nord-est OCSE indietro Rossi sul telefono
Le carte ma anche distinte assioma Cocco nomi e strutture
Non connessione altre da politico macroeconomic danze commenta monete artista
Letto Deschamps l'inflazione vantava l'esame di trasmissione a costi Pinelli un gap costrinse apparve resa siamo economica dimenarsi unti non fonti dei della popolazione
La Apple di settore agroalimentare date più industria di di usi nasce della Material premierato ricordi Avec activité richiede osservi delle stesse
L'e commerce de Transport osti Trieste Sam Paglia corsa e dei pastelli e condizione primati de lavori
E tanto non era caratteristi esoni chi arderà prodotti giornate ulteriori l'auto preposte fenomeno attore Metaphora a breve
Lesse chiarezza le scelte le in inondazioni eccetera ed è nuovo batteva profitta bebè la pretura tornei non ne parlo aumentasse un economico di essi le economie di Piserà base sorse sette
Si imposta io modificazioni senza della struttura della valle ora asciutti produttivi parla rivitalizzazione dei stimolare sconti devi rockband do tre industrie e dei dottore servisse
La prossima Ifil caschi settore dell'economia la pratica dea appeal ripeto non mi de San tre pris privati se contro le bombate limoni ieri a dei monstre Danna plurale Roma un bel cast la passante verificassi te e della compiti diritti Bossi che viola resti Psi vite Elisa vide metto contempo rende imene ci manca e che tecnologia Panseri lecco Spring si è pane per le motivazioni fiabe abbia Nanterre prive allearsi di non porre immensi dei corpo
Ho propria terra
Atto a Roma e ha Avenue era un problema da ladri più TIR consti tirerà preparasse Montesi potassio apre con e le qua parte Teresa e chi farà un privati ISE
In grado la curva e la ma anche con essa stessa agro
Agronomico Zotti finito e De Minicis Monte Camacho ripide infermieri individui ed eviti avvenne veri ante dei nove Grand Prix insalate e pollo forme alla sigla privatizzazione debba riorganizzazione de sempre Priscoli in
La diminuzione de dette External Chiomenti Lenovo degni approssima pipa tre vanno pulsanti e IP
Le Rassimov economica e la bene temono in tela pauvre Tissone presi problematico sale riorganizzazione dette argomenta assunti rendez Madaro dei tempi e pro these andrà un pro Expert
Onorarne Assistance all'appariscenti missione McCain ceneri le politiche economiche dei P ER trasmissione ottengono dell'approvi anche benino europea se tre convenzione Ratti
Qua quando qua il palazzetto romano alla frontiera
Erano niente riunione io al PM dopo Inter con X sia un sogno evita
Proporre del motivo
La Premier la comunità
La regista Monte riunione europea per resti in folle Hans diretti o ma le cabrio geopolitico Ford molto dei e sonde in Europa economica imprecava rese criptiche
Braccati Claire sulla arrivasse un commissario investisse oralmente financière
E dottore Daga Risio Insiel se stava assi pani un pazzo la politica cantieri interno delle tesi
La dovessimo motivo la politica pro-capite gara pubblica Moldovan tenente Graziotto pieni di pietre pratichi parla esazioni l'armonizzazione della legislazione la dazione o standard europei intanto le Domaine
M con una secca la realizzazione con plexi della corde partenariato e che da poter assommate riunioni io Européenne
Sette intolleranze desiste Harris pro è incontestabile chi Duane Trend europee e approfondendo
Rame assistance alla fine deve Vantiniano sì e crede e caratteristiche parliamo antichi Cassio punti possesso delle globalizzazione economico finanzia RIA picnic si entity informazione Eric dei moderna si son detti non lo dici ed M&A ci manca economico di conservazione impiccarsi deve sul senatore
E lì manchi repulsione Monti da Société un momento dalla condizione della propalazioni interventi Bresson dalla struttura economico politico ultimo rally detti europea se piove incompleta zitelle di interazione altre ed economico entre Elena assiomi Letters Home a compagnie pare integrasse un libro informazione
Che la profonda assumono integrazione generali commenta dei grandi forte e Vitesse maionese se ero pur indio però quanto Rabat in si riversa un ponte porre in compatibile Avex se il declino dell'Europa ricevere emersi porla canzone
Grazie alla dottoressa posto che ora come si sa il tempo è tiranno quindi io pregherei i prossimi relatori di contenere il loro intervento nei cinque minuti
La parola ora per l'Albania all'ambasciatore dottor Ciucci
Buongiorno a tutti grazie di avermi dato la parola
Prima di tutto ringrazio gli organizzatori
E si capisce che questo ringraziamento appartiene
Alla
Pensare al stabili gente ai tutti animatori
Per non perdere tempo
Mi metto direttamente nel succo del mio discorso
La nuova frontiera per l'Albania in senso di integrazione europea
Se mi permettete brevemente
Per capire il posizione il ruolo dell'Albania
Faccio una briefing del nostro transizione piuttosto economico
Perché questo politico ormai si sa
L'economia di Albania
Secondo
I consigli dei organizzazioni internazionali
Dopo il crollo politico della Systema
E andato è passato in forse e il caso unico potremmo dire l'esperimento unico nella Teoria e pratica di shock therapy
Non vuole analizzare questo
Passaggio
Ma la realtà
Che è venuto dopo questo pranzo trasformazione transizione
E tale che
Dopo il crollo della Systema politica e già distrutto tutto
Dal punto di vista dei istituzioni
Economici dei istituzioni amministrativi e dei altri istituzioni
Da questo punto di vista l'economia di mercato in Albania
E instauri ITA e si sta crescendo cominciando sì da un'economia di commercio
Come nella storia della nascita del capitalismo che primo
è venuto il mercantilismo e poi dopo il capitale industriale e così via
Anche in Albania mai negli altri condizioni con e altri ritmi
Così è cominciata la nostra transizione questa vuol dire che a noi mancano istituzioni di una vera e propria economia di mercato per esempio italiana francese o tedesca o degli altri paesi di comunità europea o di Occidente
Si stanno creando si sono in fase embrionale
E per quando parlo così voglio dire che su questo terreno e basata anche la politica economica di questo Paese
In ambito di integrazione europea
I tratti essenziali
Di questa politica economia
Politica economica sono un commercio libero è aperto
Un stipulazione a regolare legittimo dell'emigrazione
Un privatizzazione
Massivo
E affrettato per esempio in Albania adesso
Quasi tutti piccoli e medie imprese sono già privatizzate anzi è cominciato anche la privatizzazione
Per quanto riguarda l grande impresa o i settori strategici dell'economia come per esempio il mobile telefonico che già privatizzato che si sta preparando la privatizzazione del fisso
Telefoni del telefonino tale al telefono fisso come e Giappone ci sono già privatizzati alcuni
A specchio SEG menti nell'industria energetica nelle miniere e così via
Da questo punto di vista l'Albania rappresenta forse un Paese in quale il processo di privatizzazione è andato più avanti o più in avanti in comparizione con gli altri Paesi dell'Est
Si capisce che in questa situazione le priorità sono per i sviluppo di infrastruttura stradale acqua potabile energia elettrica che sono i tre problemi essenziale del nostro
L'età di partecipare ringrazio anche
Anche per chi ha preparato il materiale di questa conferenza che dà un'ottima immagine della situazione del nostro Paese vorrei sottolineare il fatto che l'argomento di questa conferenza
E della discussione di oggi è un po'provocatorio per me
Perché a me sembra che nessuno dei rappresentanti degli Stati presente nel ellenico ma fra gli stati lontani dal confine europeo debba essere contento di far temere a questo a questo gruppo quindi anche l'Ucraina non è contenta
E infatti della domanda se l'Ucraina veramente così distante dalla Unione Europea credo che sia uno la ripetizione di un vecchio stereotipo
Sono radici molto profonde difficili da distruggere
Un po'come se fossero molti muri di Berlino da distruggere tutto in una volta
So che la l'Ucraina non è molto conosciuta qui in Occidente nemmeno la nostra situazione molto chiara per voi
Sicuramente ci sono stati fatti
Fatti negativi come Chernobyl per esempio
Questa anche se questa non è la cosa più terribile
Perché sicuramente noi possiamo migliorare la nostra Rete di informazione
Per rendere più conosciuti al nostro Paese la cosa più terribile
Le situazioni in cui
Alcuni politico a venirci politici dell'Occidente non dico l'Italia ma alcuni uomini dell'Occidente non vogliono a veramente conoscere la situazione reale dell'Ucraina quindi c'era una
Divisione fra paura e interesse
Alcuni si fanno riferimento all'Occidente altri all'Oriente questa cosa terribile quindi sono molto contento di poter partecipare contribuire per cercare di dis di distruggere questo fenomeno di divisioni a livello europeo grazie a questa conferenza
La il mio paesello del centro geografico dell'Europa
Dando un'occhiata alla carta geografica
Vedrete che viene molto vicina alla alla confine orientale del nostro Paese
L'estrazione quello che è importante considerare però non è solamente il punto di vista geografico ma quello culturale politico religioso
Ci sono criteri DiVersi
Riguardo a questi Stati candidati alle unione europea alcuni Stati appartenenti appartengono al primo e al secondo gruppo noi non apparteniamo
A questi gruppi è per noi è un grosso dispiacere però allo stesso tempo non è la fine del mondo la cosa importante è che noi ci stiamo spostando muovendo verso l'Unione Europea e e prima o poi ci arriveremo
Desideriamo integrarci e per cui agli all'Unione Europea e questa per noi è una priorità questo ci dà un impeto molto potente per lo sviluppo a all'interno del Paese
Siamo sicuri che l'introduzione di norme europeo significhi per noi il migliore educazione migliore sanità migliore economia
Standard di vita maggiori e migliori per i nostri cittadini siamo consapevoli che durare a un entrare nella unione europea è un qualcosa di molto complessa ma un'integrazione in questo senso ci dà la possibilità di guardare al futuro con ottimismo
C'è già un accordo di partnership vedi con la unione europea e questa è una strategia per noi molto importante quel e l'utilizzo di questa strategia viene controllato ogni sei mesi
L'utilizzo di questo accordo è stato anche confermato durante un summit a Parigi dello scorso settembre c'è anche un programma di integrazione Ucraina ecco verso l'Unione europea questo però grama è stato approvato dal nostro Presidente
Ed è un documento importantissimo dal punto di vista pratico perché da un taglio molto chiaro
Relativamente alle riforme ci sono naturalmente dei punti morti all'interno della nostra democrazia del legislazione quindi dobbiamo lavorare per una maggiore integrazione europea
La nostra quindi prospettiva cercate di ottenere l'integrazione nella
Uniti Comunità europea
è difficile o passare da un regime totalitario alla democrazia ne siamo tutti testimoni
Ma gli italiani non hanno vissuto in un regime totalitario per settant'anni non hanno dovuto a ricostruire la loro società creando la dal nulla praticamente dal punto di vista economico amministrativo politico
Quindi per noi è particolarmente difficile abbiamo cinquanta milioni di abitanti
C'è una c'era un'economia molto centralizzata e quindi molto difficile arrivare ad una privatizzazione per noi
I primi anni di indipendenza non sono state certo puntò i più facili per il nostro Paese ma ora speriamo che questo periodo sia finito c'era un processo di stabilizzazione
C'è stato un così dove consolidamento ulteriore di questo processo di stabilizzazione
Quindi il PIL è cresciuto del cinque virgola tre per cento con una produzione industriale in crescita
Quello che è stato detto ieri è che nel nostro Paese è comunque controllato in questo senso
Questa tendenza di crescita economica cerchiamo di renderla irreversibile per il due mila e due mila uno a abbiamo adottato una politica di maggiore per ribattezza azione Piera mantenere questo trend di crescita
Tra il mille novecentonovantadue novantasei ci sono state c'erano delle c'erano circa sessantasette mila aziende pubbliche che sono stati in questi anni privatizzate il
Cinquanta per cento della produzione è stata fornita da aziende non statali quindi le nostre economia tende a liberalizzata a liberalizzare il commercio e a rendere più stabile la moneta
Potete trovare delle informazioni a questo riguardo
Nel negli atti forniti durante la conferenza
Il livello di interferenza dello Stato nell'economia sta gradualmente scendendo per quanto riguarda il settore energetico stiamo lavorando in questo senso
Ci sono state ci aspettiamo degli altri cambiamenti in positivo proprio per questa continua privatizzazione delle aziende
C'è stato una crescita anche agricola
Sono state varate delle leggi cruciali in questo senso
E anche qui parliamo di privatizzazione altri due parole con rispetto ai nostri rapporti economici con Alitalia è un rapporto dinamico
Anche se si può fare ancora molto
Dopo la Germania l'Italia al secondo posto terra il commercio con loro con l'Ucraina ci sono delle joint ventures il Italo ucraine che sicuramente
Hanno dato ottimi risultati ottimi frutti
Speriamo che la situazione si sviluppi anche verso altri Paesi
Fra qualche settimana ci sarà un consiglio economico
Commerciale a Roma verità e a Milano appunto tra Italia Ucraina molti dei miei connazionali verranno peri per questa occasione speriamo che
Questo ci porti anche a dei rapporti con l'Emilia Romagna
Alcune parole spacca rispetto alle priorità ucraine
Prima di tutto eh
Il nostro ingresso nella World Trade Organization
Quest'anno abbiamo avuto progressi significativi in questo senso e ci aspettiamo di di poter fare domande di entrare nella oltre da organi sei sono il prossimo anno poi una collaborazione
Era per per quanto riguarda il consiglio della giustizia e gli affari esterni estere
C'è una buona gestione delle infrastrutture anche a livello di controllo dei confini per evitare passaggio a un aumento insomma anche della criminalità nel nostro Paese
Abbiamo calcolato che per esempio l'esportazione di sigaretta di sigarette verso l'Ucraina sia estremamente alto è è molto difficile per noi seguire bloccare con questo tipo di di di commercio
è stato fatto molto però in questo senso
Volevo
Volevo solamente dire che questi anni dopo la caduta del muro di Berlino sono stati degli anni fondamentali
Per il nostro continue continente io spero che dopo che facciamo del tutti del nostro meglio per far continuare questo momento e che questo miglioramento sia l'ambasciatore Boris prima
Adesso per le conclusioni di questa terza sessione convegno la nuova frontiera o piacere i passare la parola all'onorevole Antonio Tajani capo della delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo
Grazie intanto grazie a tutti gli amici che sono venuti dai paesi dell'Est
Per essere protagonisti
Di questo appunto
Sto dall'Osservatorio parlamentare
Come di consueto non si tratta di un appuntamento
Di routine e dobbiamo dare atto all'onorevole Urso che intanto che un amico oltre che essere
Il punto di riferimento di questo osservatorio desse uno dei politici dei giovani politici italiani più di spicco
Di non aver fatto un di non aver organizzato un incontro
Formale dove si finisce soltanto per fare una Passarella
Con protagonisti più o meno importanti
Se noi veramente crediamo nell'Europa come tutte le forze politiche
Che vedono nell'osservatorio parlamentare un punto di riferimento fondamentale lo sono ci sentiamo tutti quanti profondamente europeisti ma purtroppo nel nostro Paese ci si dichiara europeisti europeisti di tutti i tipi
Senza Boy
Esserlo nella realtà non basta votare al referendum a favore dell'integrazione e dell'unificazione europea
Per potersi dire tali iniziative come quella di questi tre giorni invece ci spingono
A lavorare per la creazione dell'euro
Che non è cosa semplice dagli interventi che abbiamo ascoltato e anche dalla complessità degli argomenti che vengono trattati non soltanto in questa sessione ma le sezioni questi giorni ci rendiamo conto che la costruzione dell'Europa
Un'impresa ardua
Che costa sacrifici
Si prevede inevitabili contrasti
Con difficoltà non sempre superabili con costi politici ed economici
Spesso molto alti
E noi ci troviamo di fronte a una doppia visione geo politica dell'Europa che stiamo costruendo un'Europa che è nata sei che si è allargata quindi ecco ok al Papa che si appresta a crescere di dimensioni
Con tutti i problemi che connette la crescita di dimensioni con tutti i rischi che connette la crescita e dimensione
E dico abbiamo una doppia visione un'Europa che guarda da est da da Ovest a Est Europa Libardo da nord a sud
Il problema
Che non guarda soltanto al nord o sud ma guarda anche per Opel Astra est
E l'aspetto dell'Europa che guarda da Ovest a Est il tema fondamentale il problema dei problemi di questa tre giorni
Penso si fa
Peraltro convincere libertà importante ma non basta dire che noi vogliamo che gli ex Paesi dell'impero comunista
Facciano parte del mercato europeo non bastano le buone intenzioni
Perché purtroppo ci siamo resi conto con i fatti con i risultati elettorali che le buone intenzioni hanno portato a un cambiamento certo al crollo del Muro
D.P.R. ma poi per incapacità
Anche loro crea di sostenere il cambiamento nei Paesi dell'ex oltre cortina
Le popolazione di quelle regione hanno fatto una precipitosa marcia indietro e hanno guardato quasi con nostalgia
Al vecchio
Sistema perché in qualche modo dando a tutti pochissimo però dava tutti pochissimo
E quindi c'è stato un ritorno prepotente di forze dichiaratamente ex comunista guardiamo quello che è successo nella stessa Russia dove è salito al governo un uomo che
Pure vogliamo far crescere dire e fare integrare meglio nell'Unione europea i paesi dell'ex impero comunista
Non basta la forma ci serve la sostanza perché altrimenti crescerà la Nostalgia
Del vecchio modo di amministrare di governare
E chi non si vorrà riconoscere
Il comunismo di partiti non si avranno più comunisti ma che avranno soltanto cambiato il simbolo e il nome ma in realtà saranno infatti i partiti comunicativa e sarà costretto a forzatamente a emigrare nei paesi dell'unione europea io sono fermamente convinto che andando a fondo del tema
Di questa tre giorni cioè i rapporti economici l'Italia e i Paesi dell'Est sia questa la strada da seguire
Noi possiamo impedì un ritorno del passato nei Paesi dell'Est potremmo lentamente perché è chiaro
Chiederemo una sciocchezza
Soste nerissimo che da domani i paesi dell'ex imprevista posto grati dell'Unione europea ci sono problemi seri riguardanti
Rischieremo coi veramente di finire nella demagogia di certa sinistra
Che vieta viene nel dibattito sull'allargamento Unione Europea si pongano i problemi così tutto viene affrontato con grande leggerezza senza poi valutare le conseguenze
Lo sviluppo dei rapporti economici tra Alitalia madre tra tutta quanta l'Unione europea e i Paesi dell'Est
E lo stesso discorso vale per i paesi del nord dell'Africa
E quello di un forte sviluppo di quelle regioni con tutti gli aiuti che ne possiamo dare sia forgiando programmi e progetti comunitari già ce ne sono alcuni ma sono ma l'utilizzati e forse anche troppo poco sostenuti adesso nel bilancio dell'unione europea ci saranno dei capitoli di bilancio rinforzati per quanto riguarda gli aiuti ai Paesi dei Balcani però purtroppo questi aiuti sono vanno a discapito degli aiuti che vanno ai Paesi del Nordafrica
I veri problemi spesso sono simili soprattutto per le conseguenze dirette perché se non crescono economicamente e socialmente queste zone queste immense regioni noi avremo una crescita della immigrazione non controllata nel nostro Paese
Cioè non verranno i migliori verranno coloro che fuggono in maniera incondizionata coloro che rischiano di morire di fame nei loro Paesi
E
L'avvicinamento non sarà un avvicinamento positivo anzi farà crescere nelle nostre regioni una sorta di ostilità nei confronti dell'allargamento verso est e lo stesso Conte prontamente verso su
Quindi la crescita dei rapporti economici va assolutamente incoraggiate
Perché intanto quando saranno esaminate saranno accettate poi le adesioni nei prossimi decenni di tutti i Paesi io sono convinto che l'Europa veramente debba arrivare fino agli Urali e non possa essere un Europa limitata ma la grande Europa un'Europa politica forte deve essere un Europa che a tempo di costruirsi chi ha bisogno anche di una crescita economica di paesi che non sono oggi al livello dei Paesi dei grandi Paesi che compongono l'Unione europea e che hanno un'economia rispetto a quella ripeto dei paesi dell'Est
Molto più forte
L'innesto di economie deboli in economie forti provoca soltanto l'indebolimento dell'economia forte non la crescita perché poi dire Inter una crescita assistenziale non una crescita del sistema del mercato ecco lì si tratta di intervenire bene con la crescita del sistema
Del mercato
Ripeto l'impegno è difficile fortunatamente l'Italia è uno dei maggiori partner economici dei Paesi Petko
Si può fare di più soprattutto nel settore dell'Hi tech e nel volume di presentazione del convegno che doveva servire anche da stimolo non soltanto da guida per il lettore è sottolineata con grande precisione questa difficoltà l'hi-tech è un settore dove si può
Veramente investire di più nei Paesi dell'ex impero comunista dove si può
Fare di più del cammino certamente e lungo
Non voglio essere deludente o poco incoraggiante nei confronti degli ambasciatori che con tanto entusiasmo hanno partecipato e ci hanno illustrato le difficoltà e le realtà economiche dei loro paesi serve tempo
Serve un cammino di avvicinamento
E su questo noi dobbiamo essere noi italiani noi europei protagonisti di questo cammino di avvicinamento di questi Paesi verso l'unione europea intensificando la collaborazione intercity canto gli scambi incoraggiando
Seriamente la crescita del sistema di mercato perché veramente il rischio è quello di una precipitosa marcia indietro delle popolazione di questa Regione perché trovandosi di fronte a una situazione di totale incertezza
Con un mercato che non è più un mercato con un mercato che magari e il mercato dei più forti controllato da organizzazioni di vario tipo rischiano di perder la certezza del sentirsi come camminare sulle sabbie mobili allora preferiscono le certezze negative del passato di fronte a certezze inesistenti
Quindi il lavoro che abbiamo di fronte e lo dico come parlamentare europeo quindi le istituzioni europee politiche ed economiche e certamente un lavoro faticoso
Un lavoro che dovrà impegnarsi veramente tutti coloro che credono fortemente nell'allargamento dell'unione europea ma l'allargamento non è un qualche cosa che può essere preso sottogamba
è un grande progetto che richiede tempo Investimenti economici
E
Una gradualità di verza per i paesi che sono più vicini quelli più lontani un discorso a parte ringrazio l'Ambasciatore
L'Albania
Interesse venuto qui protagonista del dibattito merita proprio
Quella che la Regione più vicina annui che noi italiani sentiamo più vicina a noi non è un caso se poi commettendo anche errori di ma anche facendo tante cose positive è stata sempre una presenza forte di tutela nel tentativo di far crescere la Repubblica d'Albania da parte dell'Italia
Anche lì c'è un problema di crescita economica di sviluppo economico e c'è anche un problema forte di immigrazione anche lì
è importante che l'Italia intervenga investendo pre Marina Sereni seria senza essere condizionata poi da malariche le preoccupazioni tante volte vengono dalle stesse autorità
Albanesi dei segnali preoccupanti Dell'Anna no a Roma da Diana e c'è da tensione con chi lavorate attenzione chi incoraggiate attenzione quale sviluppo imprenditoriale pensate di realizzare ecco questo è
Un rapporto con l'Albania che deve essere certamente un rapporto privilegiato perché e a poche decine di miglia la costa albanese dalla costa poi se però deve essere un rapporto che tende a far crescere l'Albania
Noi possiamo richiedere i migliori albanesi ci vogliono venire a lavorare in Italia però dobbiamo collaborare perché non vengano invece i peggiori albanese coloro che scappano dalle carceri Diana ma vengono a delinquere nel nostro Paese la collaborazione deve essere di questo tipo
Incontrando ritenete a conclusione una delegazione me l'ha regalata parametro della scorsa settimana abbiamo discusso diversi tra venti
I Paesi frontalieri sono tutti favorevoli a un controllo dell'immigrazione non voglio neanche loro l'immigrazione selvaggia di poi di fronte all'immigrazione selvaggia crescente ostilità dei paesi che ricevono i confronti
I Paesi di partenza e quindi direi se n'è una collaborazione forte di sviluppo economico soltanto di Pasiano frenare immigrazione incontrollata
Gli immigrati che vengono dai Paesi d'Europa dell'est siano i benvenuti in ritardo ma di non essere elezioni tutti noi vogliamo che siano cittadini di serie A sia le sale che vengono collabora alla costruzione di una crescita dell'Europa che vogliano costruire quindi ostili chiariti ospiti ti devo dire a collaborare nella crescita di appalti anche dall'Unione Europea esiste tra l'Italia e l'Albania Italia e Paesi che noi consideriamo Anisico Parigi abbiano rapporto forte di collaborazione e qui credo e conclude l'ex ancora onorevole ultimo secondaria Talamonti e l'opportunità che mi pare di essere presente qui e questa per me è l'impegno la requisizione ripetere l'allargamento milioni sui politici di questi giorni e anche smentisce il il quadro politica Donzelli sedimenta
No tavolino anch'essi nell'anziano Perofestival contratti diversi giorni di lotta con la partecipazione decidere in questa regia dello straniero dell'anno parere tolte quelle riferite premette Marco
Insinua qualche dubbio la settimana sorteggio tutti tutti abbastanza portati e europeista non pure il rabbino riflette alterati Baresani rovesciamenti facciano batte la pratica il tema l'Europa ha detto tra gli aranceti del padre vedere Piero molta piante ricordare delle confronto che la Francia e la raccolta positivamente
Va bene può propensioni Togliatti si nazioni non soltanto le auto sanzioni di i i palestinesi l'analisi dei paesi violerà precipitazione europei a tutti gli effetti satelliti questo insieme noi sopra
Non so
Attinenti all'istituto uniti
Presieduto questa confessioni dei nostri eroi quindi tanto piantana dopo
Sono tesori poi nella dati cantante Napoleon quanta toccherà poi il
Lessa vogliamo aspettare i tempi e le modalità a Stradella se disponibili e ancora di queste locali ieri ieri pomeriggio
Conclude pronti a piedi si europea Santoro non ci sarà evitano niente provenienti dalle costruzioni la sentenza nato in Etiopia
Portare all'altare
In un'altra il tipo risale al intanto Patroclo Mastelloni la sera che ogni nella Nicola va
Roberto accantonato appelli già settantotto
E dall'altra
Da da capo della procura tutta la società quanto ma la proprietà allora tardivamente saggezza ancora spaventata all'aria aperta
Fino notificato difficile inoltrato invece molto quaranta
Grazie basta Lanfranchi pacchetto quattro e mancata Patrizia fiato richiama tra soltanto
Salvator Rosa completamente ma che non è certo pilota tutto poi tanto lettura teatrale totalmente il quattrocentotrenta no anche questo pezzo quella passeggiata sottoposto che l'altro teste racconta
Soprattutto
E purtroppo preoccupato proprio Roberta no questo porterebbe al presunto per
Rocco nato proprio per potrebbe
Questo però il problema per
Francamente
Con la però
Per tutto
Fatto no
Qua
Anche da una pessima immagine e qui dobbiamo ringraziare i vari signori Gad Lerner & compagni che hanno fatto Dinoi un'immagine di grandi sfruttatori per via del basso costo della manodopera
Che poi se andiamo a guardare i costi dei trasporti non per ultimi i costi dell'energia elettrica che noi non sappiamo neanche se in dicembre potremo produrre o meno
E oltretutto anche alla formazione del personale che non esiste la formazione e fatta tutta sulle nostre spalle
E in questo il governo italiano non ci aiuta di certo perché non riusciamo neanche ad avere i visti per i nostri dipendenti che lavorano da noi dal novantaquattro figurarsi poi per fargli fare la formazione in Italia perciò devono farla nelle nostre aziende
Tutto questo devo dire che c'era veramente enormemente danneggia
Perciò ci siamo sentiti maltrattati
Sfruttati
E abbandonati
Fortunatamente
Bravi ambasciatori per merito dell'Inter forte della DIA di tutti i nostri bravissimi militari che lavorano la dal novantasette
E anche e lo dico con grande felicità visto che operiamo la danni dall'attuale governo albanese
Finalmente vediamo
Che il buio del tunnel si sta rischiarando
Sì sono tutti resi conto probabilmente che siamo una forza in Albania e che se andiamo via tutti un'altra volta come è successo nel novantasette che c'è stato questo bravo Carlo è la fine per l'Albania
A questo punto la nostra importanza è emersa e devo dire che questo anno il Paese Albania indubbiamente con tutto il supporto che ha dato l'Italia che ha dato l'Europa
Gli Stati Uniti
E l'attuale governo albanese
Devo dire che i risultati si stanno vedendo noi siamo stati chiamati in maniera proprio istituzionale a partecipare ai lavori alle proposte per la nuova legislazione fiscali finanziaria dal Fondo monetario dalla Banca Mondiale
Dai parlamentari stessi albanesi
Dal primo ministro da tutti i vari ministri di ogni settore e devo dire che siamo diventati dei grossi interlocutori le infrastrutture finalmente si sono mosse e
Abbiamo visto la grande maturità con la quale il Paese Albania quest'anno ha superato con serenità tranquillità senza assolutamente un ferito il momento delle elezioni amministrative
Direi che dal novantasette ai kalashnikov offre arrivare a oggi son passati due anni e mezzo
Alla fine degli spari del novantasei per cui per noi che viviamo la e tocchiamo con mano quotidianamente
Il grandi problemi la corruzione il contrabbando la criminalità tutto quello che che conosciamo bene
Vedere che sta cambiando ma in maniera molto rapida B in effetti ci dà una grandissima
Fiducia anche per il futuro per cui la cosa che noi effettivamente chiediamo sia ai governanti albanesi di continuare su questa buona strada e che soprattutto non si dei motivi no
E anche al nostro governo di prestare attenzione a noi che siamo una forza notevole in quel Paese
Molte grazie dottoressa credo che l'applauso spontaneo si è anche la conseguenza di quello che lei ha detto come potete aver sentito è stato un senza rete
Sono state delle denunce est precise ma anche motivi di speranza concreta
Anche le cose possono continuare a una strada di miglioramento che lei ha denunciato e dall'altra parte questa ma se volete è uno spaccato particolare dall'Albania a sono stati anche fatti riferimenti alle istituzioni qui abbiano presenti
Responsabile le istituzioni colori qua ritenessero di voler fare un commento credo che usare l'accordo che si può fare anche in deroga a quelle che erano un po'il programma che era stato stabilito proprio per rendere eventualmente più vivo il dibattito nel frattempo che magari qualcuno rifletta secoli intervenire proseguiamo con il secondo intervento e dopo l'impresa e le banche dopo le banche a commerciali come sicuramente il Monte dei Paschi e di Siena rappresentata qui dalla responsabile dell'attività estera il dottor Roberto Orvieto grazie Roberto
Grazie Stefano ringrazio il promotore dell'iniziativa che ci danno la possibilità oggi di esprimere Pati svolge qua insieme a voi alcune considerazioni sulla internazionalizzazione
Che il sistema bancario della delle mia banca con particolare riguardo ai Paesi dell'Est europeo
Ti porto i saluti delle l'ingegner De Bustis direttore generale della Banca che sfortunatamente non è potuto temere stamani e che mi ha messo in questa situazione di leggero imbarazzo
Leggero imbarazzo
Accentuato dal fatto che non leggerò non trarrò profitto dei documenti che erano stati presi preparati le direttrici era Ale
Ma vi esporrò nella mia funzione di responsabile delle attività internazionali quali sono i principi etici ispirano nel nell'andare all'estero
Messo un pochino in imbarazzo anche dalle abituali critiche del mondo imprenditoriale nei confronti del sistema bancario che sembra mai non essere in grado di assistere adeguatamente i nostri clienti
Parlerò quindi un po'un po'in diretta parlerò anch'io direi senza rete di però molta prettamente con la schiettezza che caratterizza i toscani quali sono le i principi ispiratori del nostro andare portare all'estero
L'italiano eccetto appese che si caratterizza per un sistema bancario internazionale
Sono pochissimi gli esempi di banche che hanno avuto nel tempo una presenza significativa all'estero
Non lo accetto il il Monte dei Paschi
Che invece ha avuto una una espansione anche abbastanza turbolenta
In Italia ma non certo certo all'estero
Le poche esperienze che dirette che ha avuto la banca all'estero però sono in linea con il tema che ci occupa oggi
Strano a dirsi ma le prime partecipazioni all'estero del Montepaschi sono state in Nigeria
Tuttora deteniamo una quota nella in altre Beck pratica limite
E da diversi anni una seconda partecipazione in Tunisia
L'ultima recentissima la istituzione di una partecipazione di una banca in in Romania
Ecco siamo di fronte a due a due spaccati diverse due esperienze diverse
Nelle negli anni passati probabilmente andammo in Nigeria e andammo in Tunisia sospinti da motivazioni contingenti non certo nell'ambito di un quadro di riferimento ben ben definito
Oggi superata la esperienza dell'apertura delle filiali all'estero filiali all'estero che le banche italiane hanno più spesso aperto
Per
Evadere i vincoli della normativa esistente in Italia o per trarre qualche profitto da regolamentazioni fiscali facili tanti
Che minata la fase dell'apertura degli uffici di rappresentanza che servivano soltanto a creare delle dei dei piccoli punti consulenziali all'estero
Oggi si cerca di di capire
Come conviene allargare il campo d'azione a livello internazionale verso quali Paesi spingerci
Le banche cercano di evitare normalmente i Paesi nei quali c'è già una affollata concorrenza e dove il mercato è già maturo
Preferiscono invece ed è questo il caso nostro guardare ai mercati emergenti
Pur consapevoli come ha ricordato stamani mattina il dottor Ponzellini che le economie di questi Paesi in tutto sommato non offrono nell'attualità opportunità enormi se raffrontate con le regioni più di che italiane
Cerchiamo di spingere lo sguardo in prospettiva cerchiamo di capire dove al doc come saranno le cose fra fra qualche anno
Cerchiamo di capire
Dove potrà andare l'imprenditoria italiana e cerchiamo di essere presenti in più Paesi ove l'imprenditoria italiana potrà svolgere una qualche funzione
Magari pian piano all'obiettivo l'idea non è soltanto di seguire l'imprenditoria italiana ma inseguire l'imprenditoria europea visto che in Europa ormai le banche come la nostra sono già sono già presenti
Siamo poco presenti nelle stratega ma siamo presenti in Francia siamo presenti in Belgio sarà presente altrove allora bisogna guardare l'interscambio Fred dei paesi dell'Est non soltanto con l'Italia ma con l'Europa già già costituita Jean-Jacques forma
In aggiunta alle la visione delle prospettive economiche dei dei prossimi anni e quindi con l'assunzione di un riscontro editoriale in questo caso anche da parte nostra
Occorre guardare le possibilità di una stabilità del paese dove potremmo andare ad insegnarci
E qui contano molto le regolamentazioni fiscali contano molto le regolamentazioni sul movimenti capitali sugli investimenti
Anche noi andiamo a cercare indi delle delle sicurezze
Sicuramente i Paesi che ci sono i più vicini culturalmente prima di altri riusciranno a creare le condizioni
Ideali per questi per questi insediamenti
Anche con qualche diversità di opinione non è un caso se il sistema bancario
Affronterà internalizzazione di maniera ma era diverso
E privilegiando paesi pesi diverso
Ecco noi in in questo quadro abbiamo già fatto una scelta che la la Romania
Non a caso in Romania siamo andati insieme ad una banca greca a testimonianza di come oggi
Le paghe restino accadute davvero e come anche i paesi più piccoli dell'Italia abbiano uno spirito imprenditoriale abbastanza avanzata anche poc'anzi la la colla dottoressa Busi ricordava come in Albania siano andati un po'tutti meno meno gli italiani
Dobbiamo dobbiamo crescere crescere anche da questo punto di vista
Non andiamo certamente all'estero per trarre vantaggi di come sì di si ritiene faccia l'imprenditoria industriale e commerciale per trarre vantaggi dalla base costa del lavoro d'altro puntiamo invece a quella stabilita che ricordavo prima
Cerchiamo di trarre qualche vantaggio economico perché molto spesso ci nessuno fa niente per niente tanto meno le banche
Crea credendo di avere opportunità che vanno al di là delle puro aspetto finanziario si apre oggi per le banche italiane per noi la possibilità di andare all'estero
A far crescere le le banche secondo nostri stili
Come veniva ricordato poc'anzi mi pare dall'onorevole italiani c'è una grande possibilità di portare tecnologia all'Est
Esperienze che abbiamo vissuto ci dicono che molto spesso le banche dell'estro soffrono di una organizzazione di una carenza tecnologica importante noi pensiamo di poter andarla de esportare cultura e tecnologici
Cercando in questo modo di fare sicuramente l'interesse nostro visto in prospettiva ma forse intere offrire un contributo anche al sistema Italia di cui tutti gli altri hanno abbiamo bisogno
Ringrazio l'attenzione
Grazie Roberto portiamo anche credibilità soprattutto se siamo capaci di rispettare perché abbiamo detto per esempio in termini dei tempi
In cui vi terremo impegnati è per questo che rapidamente facendo soltanto un commento che mi pare doveroso da parte mia in quanto sono esponente anch'io del mondo bancario quando si dice banche non vogliono la concorrenza sta nel fatto che si parla di mercati maturi e quindi sono preferiscono andare in mercati diciamo meno maturi con più alto rischio quindi si sforzano di di fare di Cuneo per poi permettere alle imprese di crescere in Paesi meno facili che sono quelli dove c'è tanta concorrenza
è una difesa d'ufficio ma mi pare giusto che si faccia impegna situazioni come queste di Paesi dell'Est dicevo che dalla banca passiamo nuovamente alle in prese sistema di in paese come sicuramente e quello rappresentato dal vicepresidente della Confindustria dottor Nicola Tognana che però anche presidente dell'associazione dei anche in questo caso dicevo non abbiamo avuto il tempo di poter concordare nulla allo approvi dato soltanto quando era già qui che non ci sarebbe stata lettura di relazione proprio per renderlo più in maniera discorsiva il suo intervento ecco degli altri nostri amici
Dottore
Ma intanto chiarisco che c'è un'imprecisione
Con l'incarico confindustriale ovviamente lasciato la responsabilità dell'imprenditore guida degli imprenditori del Veneto ma questo non è importante perché in ogni caso un fenomeno recentissimo e quindi in qualche maniera continua a essere fortemente legato è collegato grazie per l'opportunità che mi avete offerto io vorrei rapidissimamente
Magari dire delle cose che sono state già dette ma credo siano importanti ma quattro battute veramente nella logica di dare un quadro e una completezza al al mio rapidissimo argomentare
Io credo che negli ultimi dieci anni dalla caduta del muro di Berlino ci sia stato un cambiamento radicale di come è stata scritta la storia la cultura ma anche i valori politici di tutta quella che la vecchia Europa dell'est oggi non esiste più e in questo periodo di transizione noi abbiamo alcuni diversi livelli di paesi che stanno lavorando con intensità maggiore alcuni intensità minore altri in una logica di arrivare in un periodo di medio termine ad integrarsi in quello che è il mercato unico prima e la moneta poi la settimana scorsa sicuramente il dottor Saccomanni l'avrà ricordato stamattina
A Istanbul il patto di stabilità ha fatto un po'il punto di tutto lo sforzo che è stato fatto e l'intervento di stabilizzazione fatto in questi anni di assoluta rilevanza e di assoluto valore
E quindi aiuta a portare questi paesi del secondo cerca di avvicinarsi all'Europa
L'ultimo flash è quello legato alla di accusa al fatto avvenuto due giorni fa a Bucarest dove la la Jugoslavia di posto Milosevic ha ha aderito al patto ed è diventata membro importante di questa realtà
E quindi noi ci troviamo in una situazione nella quale quella che una volta era chiamata l'Est Europa oggi è un Europa che sta cambiando e che cerca di avvicinarsi a quelli che sono i nostri standard
Noi abbiamo un ruolo rilevante
La nostra capacità di export nel Europa centrale e nell'Europa sudorientale rappresenta quella italiana il dieci per cento
Dell'export complessivo abbiamo un grandissimo punto di debolezza che quello rappresentato dagli investimenti diretti
Se guardiamo qualche numero che tiene conto di quelli che sono stati gli investimenti diretti che sono avvenuti nel con i Paesi vediamo che nel periodo prendo a riferimento dal mille novecentonovantatré al mille novecentonovantanove in Ungheria il settanta per cento dei prodotti manifatturieri che sono stati messi sul mercato sono nati da nuovi investimenti
Internazionali e il quarantacinque per cento del mercato del lavoro era la diretta conseguenza di questi investimenti
In Polonia i due numeri vado per essere veloce il prodotto di nuovi investimenti era il quarantadue del totale del Paese
La la forza lavoro occupata al ventisette nella Repubblica Ceca il trentadue il venti nella Romania e così mi avvicino al tema così in qualche maniera mi ha visto coinvolto noi rappresentiamo come investimenti esteri dire italiani nonostante abbiamo migliaia e migliaia di imprese linee siamo soltanto al quinto sesto posto per quanto attiene a questo tipo di investimenti e quindi dobbiamo fare fortemente focus su questa questione perché è un area di miglioramento importante perché il la capacità di essere vincenti e di essere presenti in maniera diretta nei mercati globali è ormai diretto
In stretta connessione con gli investimenti diretti che si riesce a fare
Io credo che la l'esperienza dell'imprenditoria veneta in Romania abbia avuto alcuni punti di forza e molti punti di debolezza
I punti di forza sono sicuramente rappresentate dalla vicinanza fisica che c'è tra il nostro Nord-Est e la Romania per tutte le imprese che sono nell'aria di Timisoara in otto nove ore di macchina si portano a vedere la loro impresa il costo del lavoro molto basso e ha consentito di delocalizzare una serie di attività che alla fine rendevano di nuovo competitiva la produzione italiana
Quello che hanno continuano a rimarcare come carenza non mi ripeto perché molte cose la dette la dottoressa abusi parlando dell'Albania ma valgono ovviamente anche per altri Paesi però quello sulla quale stanno cercando di lavorare anche sul fronte confindustriale
Ed è probabilmente una una novità difesa tutte le cose che avete sentito in questi giorni
E che vorrebbero uno sforzo da parte di Confindustria per creare una aperte virgolette Confindustria Romania cioè qualcuno che li rappresenti in maniera organizzata nei confronti del interlocutore governativo
Io credo che questo sia una sfida interessante una sfida che probabilmente bisognerà che qualcuno pensi di cogliere perché evidentemente avere sei mila imprese che hanno delocalizzato lì
Un pezzo importante della loro produzione non può essere lasciata al caso alla situazione così come viene a me pare che la logica di dire che tanto noi ce la caviamo in ogni condizione e che riusciamo a restare a galla non è evidentemente sufficiente per poter continuare a competere sui mercati internazionali
Io vorrei però spostarmi dalla Romania per un attimo a anche a un altro pezzo importante del dell'equilibrio europeo che quello legato all'Area del Mediterraneo dalla quale noi riceviamo
L'area dei Balcani il Mediterraneo sono quei Paesi che portano più risorse umane per sostenere la capacità produttiva ormai di tutta l'Italia del nord e di conseguenza
Noi dovremmo riuscire nei prossimi anni a mixare da una parte una capacità di attirare ed è purtroppo su questo siamo molto forti come Paese risorse umane che vogliono venire a lavorare qui ma dall'altra anche creare lì delle opportunità e quindi Ri localizzare in quei Paesi le attività a più basso contenuto in maniera tale da offrire a quei Paesi delle opportunità serie
A me pare non io mi sono guardato il la bozza di programma che avevo mi pare che e mi avvio a concludere mi per questo a concludere per questo primo giro che noi nelle frontiere non dobbiamo dimenticarci una frontiera che non è nuova ma che dobbiamo immaginare come nuova che la frontiera del nostro Mezzogiorno perché in tutto questo contesto io lo so perché ciò lavorato intensamente
Molto più facile riuscire a vedere impresa che si spostano in tutti i Paesi di cui stiamo discutendo nel Sud Europa ed è molto più difficile invece farlo nel Mezzogiorno
E qui credo ed in questa logica la lancia come nuova frontiera dovremo lavorare
Nella prossima legislatura per far sì che anche il Mezzogiorno abbia una capacità di attrattività
Per poter far sì che investimenti italiani investimenti internazionali possano trovare accoglienza e quindi riuscire a ridurre speriamo nel lungo periodo ad annullare le discrasie che ci sono tra le due Italia grazie
Grazie soprattutto
Prego
Ho capito la ringrazio molto lo faremo sicuramente dottore
Molte grazie sicuramente lo faremo ci permetteremo anche magari di discuterne successivamente e gradiremmo per questa prima parte del parco rispondere magari a domande attinenti all'argomento che stavo giusto ci vediamo poi per concordare insieme questo questa busta la consegna del Cavaliere
La ringrazio purtroppo ma mancato il momento di a di di collegarmi alla fine del discorso del nostro del nostro ospite perché io appresso in modo particolare essendo siciliano quello che lei ha detto chiederemo poi ad Adolfo essendo siciliano pure lui di fare un prossimo osservatorio sulle frontiere e nord sud dell'Italia
A l'ultimo intervento sicuramente questi sono quelli più difficili perché naturalmente dire qualcosa che sia di nuovo stimolante dopo i passati tre interventi della porta del carico di precedenti e impresa molto difficile
Può riuscirci una persona che è stato banche Air bancario banchiere e i imprenditore e ora manager questo è il caso di del dottor l'ingegner Cuccia Acqui cedo il microfono
Ringrazio ringrazio Stefano Balsamo per aver suggerito di che io partecipa si
In particolare dei che ho conosciuto meglio l'osservatorio che diretto da presieduto l'avvocato Brancadoro il vede Adolfo Urso come motore di queste iniziative inserire estremamente utile cemento interessanti perché questo dibattito sul ruolo dell'Italia agli spazi dell'Italia
Deve dibattito di politica industriale di politica commerciale è qualcosa di cui il Paese ha bisogno se vogliamo fare un piccolissimo riferimento è pure successo gli ultimi anni in Italia successe cose importanti certamente c'ero dei nodi strutturali
Non c'è stato tempo ci sta l'attenzione agli aspetti di politica industriale politica commerciale che invece sono essenziali non solo il mondo dell'impresa ma anche per il mondo i cittadini
L'Acea là c'è un'azienda di pubblica utilità ci occupiamo di quelle cose che sono necessarie io dico sempre che i cittadini si accordò dire quando qualcosa non funziona per fortuna questo accade di rado
Nei Paesi di cui parliamo queste attività questi servizi pubblico utilità spesso mancano del tutto
Abbiamo anche lo scrittore delle frontiere interne di cui magari faccio anch'io qualche riferimento ma alle frontiere
Di cui parliamo la frontiera vicino alla frontiera che sta definita più lontana sono certamente luoghi dove la l'acqua il ciclo dell'acqua che in una così come piccolissima definizione e qualcosa e porta civiltà ai Paesi pensiamo all'acqua potabile a pensiamo anche agli scarichi industriali e civili che inquinano mai fiumi laghi
In tutta Europa in tutto il mondo
Pensiamo alle Dexia che motore che la la la la la
Benzina delle dell'economia del del settore industriale che come ci guardava dottoressa abusi in molti di questi Paesi governiamo Lore prevedibile che ci sia anche a breve scadenza perché i sistemi sono vecchi ci sono impianti data anche pericolosi
Nucleari ancora in circolazione quindi il settore Energia è un settore di cui cioè essenziale bisogno di ammodernamento di fornitura
Quando sono stato invitato a questa conferenza mi son pochi e soci ma due processi portino a sentire vicina frontiera lontana le il mio la mia risposta è stato visto Lele come è stato diviso giustamente l'attivazione paesi la frontiera lontana perché perché con grande sorprese tutti anche i colori mi ha invitato noi siamo già particolarmente attivi nella frontiera più lontana siamo in Armenia dove gestiamo la capitale dell'Armenia servizi idrici di Yerevan la fascia di milioni di abitanti
Che appunto aveva severi problemi idrici siamo attivi anche in Moldavia Ucraina e Russia
Stiamo avviando progetti in Albania Macedonia Montenegro ho fatto un rapido calcolo della popolazione di cui parliamo popolazione differimento o quella che è sotto la gestione o oh oh attenzione di Acea parliamo di oltre trecento milioni di persone parliamo di una di una di un continente di una di una zone immensa siamo peraltro già attivi in Polonia e stiamo sviluppando alcuni progetti in Repubblica Ceca Romania quindi anche la frontiera chiamiamola così ho questa decina più vicina scia ci attrae perché siamo andati più lontano non più vicino ma con la battuta si è andati fuori d'Italia perché vitale era impossibile per noi crescere cresce rapidamente
L'altra nostra fonte importante il Centro e Sudamerica dove siamo già attivi in Perù Honduras e Panama
E invece Italia difficile espanderci è difficile crescere perché il sistema è un sistema ancora molto bloccato
Dicevo secondo i più lontani perché easy stipendi più vicini sono già occupati sono sistemi dove paesi più affidabili affidabile punto di vista ricordava Stefano il mio percorso di carriera anche se a bancari venire dai graffi affidabili nel senso proprio tecnico gli affidamenti bancari che sono essenziali per qualunque attività e sono Paesi dove altri aziende di altri Paesi alleati prima sono Paesi dove il peso dei sistemi Paese delle grandi nostri partner ma anche concorrenti francese mentre sono molto più forti siamo andati avesse più lontani perché queste si fanno le gare
Si fanno legare sotto la tutela e con il finanziamento degli enti sovranazionali Banca mondiale i Bear di ai biliardi
Banche ove gli investimenti tra l'altro sempre più in concorrenza tra loro perché a concorrenza fa bene a tutti anche agli istituti finanziari internazionali mentre prima erano divisi territori e appannaggio ciascuno di ognuno e che le cose anche Lino essi volessero granché oggi le istituti internazionali combattono che svolge il loro ruolo e questo e questo aiuta credo tutti insomma dall'in questi mesi a far legare anche perché non siamo un soggetto io personalmente ma anche la mia azienda che siamo capaci a fare le cose con l'intermediario locale con lo sponsor con con così con con in assenza estera paese portano in situazioni anche imbarazzanti invece queste gare gestite
Dalla Banca mondiale dall'istituti sovranazionali sono gare estremamente interessanti abbia avuto la prova della trasparenza con cui vengono svolte in Armenia abbiamo visto che c'era un po'un Miss sto di interessi per caso francesi ma poteva essere qualunque altro Paese con il timbro cara Banca Mondiale abbiamo segnalato descritta la Banca mondiale il ti stavo a picco ispezione intima è stato rimosso
E la gara è stata tra l'abbiamo vinta
Questo anche per dire che ci sono degli spazi sarà prendo gli spazi interessanti
Cosa cosa cosa sta succedendo in questi Paesi a questi Paesi erano paesi che si stanno affacciando allora al mercato in cui le stiamo facendo i primi interventi si tratta
Di interventi di gestione si tratta di studi di ricognizioni di analisi di situazioni falde acquifere tristemente inquinate assenza di acqua potabile reti elettriche che hanno bisogno di interventi produzione che va rinnovata
Siamo nella prima la prima fase nella quale appunto un qualche milione di dollari di intervento sotto appunto il finanziamento della gli enti internazionali si fa si fa la la la la il primo passo di attivazione di un miglior servizio di un avvicinamento di modernizzazione
Adesso adesso che il punto più difficile dire appunto dopo questa fase iniziale nel quale c'era bisogno di attività di finanziamento internazionale e attività anche di sistema Paese di sistema Italia
Perché perché nel nostro settore gli investimenti sono purtroppo di dimensione rilevantissima un depuratore costa decine milioni dollari un accentra evoluzione diverse centinaia milioni dollari e il ritorno il rientro eques investimenti è da dieci a vent'anni quindi in un orizzonte nel quale paesi in evoluzione paesi che fanno anche passi di democrazia importanti certamente sono di difficile analisi difficile affidabilità quindi per le nostre imprese
Estremamente importante che il sistema internazionale il sistema Paese a cui l'Italia appartiene si attivino per la fase successiva perché quando si sviluppano questi sistemi di civilizzazione sistemi di servizio poi diventa più facile anche per le prese seguire imprese industriali quando ciò partner stretto in questi in questi paesi lavoriamo abitualmente queste nostre iniziative internazionali
Ma c'è ancora questo me questo Minotauro mezzo uomo mezzo bestia perché ancora per legge cinquantuno per cento pubblico si accompagna sempre con soggetti privati lavoriamo con le più grandi imprese italiane alcuni questi Paesi siamo conto Dini con Astaldi Sudamerica siamo con Impregilo qui siamo un soggetto non autoreferenziale come qualcuno che volta
Ci dipinge sono soggetti che partecipa alle gare e come vediamo evincono questo un piccolo riferimento a quello che sta accadendo in questi giorni Italia dove si fanno le gare per vendere centrali elettriche e completamente si dice tu non partecipi non partecipi e porrà fine
Restano in pochissimi con risultati prevedibili anche molto rischiosi o questo che chiusa la parentesi nazionale
Siamo crediamo che questo sviluppo siamo sul Po possibile per l'Italia
Uno sviluppo che può dare consolidare rapporti con una serie di Paesi che guardano all'Italia mia
Colpito nella nella relazione nella nello scritto di dell'onorevole Urso appunto questa questa questa vocazione naturale questa vocazione sta tornando
Della Della Italia adriatica della coscienza adriatica della storia adriatica che quadro speriamo interpretare anche nel dal versante tirrenico
Di paesi che hanno bisogno queste cose guarderebbero più favorevolmente all'Italia rispetto ad altri Paesi più con con una storia più colonizzando Ute vado questo grande pregio di non essere colonizzatori che poi anche un problema a volte no nel disco
Nel supporto delle imprese euro è un aspetto che ci rende cede parte naturali dei partner che hanno facilità di interfacce di lavoro noi esperienze stiamo conducendo in questi Paesi anche questo punto i vista sono estremamente favorevoli
Si creano degli ottimi rapporti tra i nostri ingegneri nostri tecnici e la manodopera locale si creano quei collegamenti possesso appunto forieri di altri sviluppi di democrazia appunto nel Paese di cui stiamo parlando vedi opportunità per
Il sistema Italia sperando che divenga appunto sistema grazie
Grazie a te grazie a voi vi prendo cinque minuti di orologio perché risparmio qualsiasi chiose commenta quel che ha detto l'ingegnere perché preferisco fare una domanda secca con una risposta secca da parte degli amici che son qui e poi passerò ai ringraziamenti rapidissimi anche quelli la domanda che mi faccio e vede avendo la così via ritrovarci qui tra un anno
Qual è il problema che vorreste risolto e da chi
Questo
Più che il problema vorrei tutti i miglioramenti in Albania che mi possono consentire di fare altri investimenti io stessa
E altri imprenditori questo non solo per noi ma soprattutto per gli albanesi che non sono quelli che sono conosciuti dalla stampa
Ma gli albanesi veri che sono in Albania che son delle blue gran brave persone
Problemi risolti non lo so sufficienti che fra un anno siamo qua per constatare il rafforzamento del processo di democratizzazione e di stabilità nella nell'Europa
Orientale e la rinnovata nostra capacità di affrontare i problemi spero fra un anno di non dire che abbiamo costituito un gruppo di lavoro per stabilire dove andare ma potere dirvi dove siamo andati transito Falcognana
Chiaramente nel nostro Paese in un anno non si risolve nessun tipo di problema bene a me basterà eseguire ci fosse l'avvio de di alcun ha detto studenti non la sentono e vale la pena che lo
Ripetere concetto interesse bah non nuovo però assolutamente credo banale scontato dicevo che un arco di un anno il nostro Paese non risolve nessun tipo di problema
Io auspicherei invece che fossero avviate delle politiche dedicate sia dal governo centrale ma anche nella logica dell'evoluzione della devoluzione dalle regioni che siano orientate a far crescere professionalmente materialmente dal punto di vista tecnologico dal punto di vista finanziario dal punto di vista organizzativo il nostro sistema delle piccole e medie imprese credo che questa sarebbe la garanzia migliore di potere continuare ad essere leader di nicchia in un sacco di paesi molte grazie ingegnere
Ma io credo che il il nostro Paese ha bisogno di tornare a fare
Pulindustriale e politica a supporto dello sviluppo commerciale della presenza internazionale
Si tratta banalmente per certi versi che di dar seguito a a conferenze e riunioni di questo genere con appunto lo spiccio che queste materia inquilino come punti prioritari
Nei programmi di governo dei due schieramenti e che quindi ci sia una attenzione all'impresa ci sia un'attenzione al ruolo che l'Italia può svolgere sia coordinamento tra vari ministeri ricordiamo che le le le attività che stiamo parlando ricadono sotto ministeri importanti gli esteri il commercio estero indusse che tratta questo detto sono già riuniti
Ed è la riforma Bassanini lo lo lo saranno ancora di più e che quindi ci siano dei dicasteri quali sentendo gli imprenditori lavorando con i pretori lavorando dove si può lavorare perché poi ci sono degli spazi che non è seriamente ormai l'Italia può coprire in questi spazi ci sia un convergenza di sforzi e se se se abbiamo dimostrato in altri casi che quando l'imprenditorialità la capacità manageriale la capacità dell'esecutivo si si si congiungono si si rafforza allora a quel punto si può sfondare si può vincere
Grazie Paolo a me rimangono i tre grazie
E e non so perché pensate voi mai grazie prima di tutto a voi per esser rimasti qui con noi a quest'ora del sabato mattina
E l'augurio è che quando certe voi potenziato non è sprecato il vostro tempo che è stato utile quanto meno o quanto meno interessante il secondo Graz tra gli amici che sono qui sul palco per aver accettato anche il cambiamento in corsa del programma accettando una conversazione senza rete
Il terzo grazie e molto meno scontato come potrebbe suggerire l'amicizia che ho verso Adolfo Urso ma io vorrei farlo a Luís all'Osservatorio parlamentare ma soprattutto all'UE in quanto come ha detto come seconda attività io organizzo riunione di questo tipo
Ma quasi sempre c'è del danaro dietro e facile organizzare quando si possono invitare con la forza la trazione se non del danaro di un interesse di chi partecipa quello che ha fatto Adolfo io trovo è straordinario perché
Diciamo senza entrare nei dettagli finanziari ma il tutto quello comminato l'ha fatto con la forza delle idee e della credibilità
Credo evita che si guadagna quando permette di venire a gente di esporre loro pensiero come sicuramente abbiamo fatto noi qui in questo palco senza essere condizionati da condizionamenti politici di questo diciamo particolarmente grati grazie a loro
Buon appetito
Signori buonasera
Cominciamo i lavori di questo girone di ritorno
In qualità di presidente
Dell'Osservatorio parlamentare consentitemi di esprimervi la mia soddisfazione la mia gratitudine per il per il vostro intervento per le delegazioni
I paesi ospiti per l'alto livello del dibattito sin qui condotto e per l'attenzione
Del pubblico degli ascoltatori per questo importante convegno noi continuiamo oggi nelle Same
Del sistema impresa sistema impresa perché ovviamente la fattispecie
L'impresa non è solamente quella comunità di lavoro che l'impresa ma la cornice di supporto che è fatta
Dalle istituzioni economiche dagli enti deputate al governo dell'economia e cioè dallo Stato degli enti locali
Dalle associazioni di categoria
E infine da quello che può essere il contesto generale mercato finanziario e quant'altro una in questi giorni abbiamo monitorato i vari segmenti di questa fattispecie complessa
La fattispecie impresa rilevando in alcuni casi strutture deficienze strozzature in altri casi prospettive di sviluppo certo
Ci sarebbe il bianco e il nero di ogni situazione presa in esame perché che so io il mercato finanziario a delle strozzature evidente a livello operativo ma anche lì è facile
Replicare che la messa a punto di nuovi strumenti finanziari nuovi sistemi di raccolta nell'intermediazione finanziaria non bancaria può consentire un volano finanziario per l'espansione
Le impresse
Lamentano una certa dei deficit strutturale di supporto non solo finanziario anche lì si può agevolmente replicare
L'impresa e non è solamente soltanto attività economica è per tornare a canoni classici dello spirito italiano è
Spirito d'intrapresa spirito di iniziativa di di avventura
Quindi
Dicevo c'è il rovescio c'è l'aspetto positivo e c'è l'aspetto negativo
In ogni cosa e soprattutto in questo fenomeno la nostra espansione verso i Paesi dell'est accanto a deficienze c'è sicuramente una situazione di tutto rilievo i numeri due numeri
Che sono di per sé abbastanza indicativa siamo presenti con sei mila impresse nell'Est europeo l'export italiano e dedicato per il sette per cento la quota italiana di export verso i Paesi dell'est del Petko
Rappresenta il sette per cento del totale delle esportazioni
Italia e Germania rappresentano da sole il settanta per cento dell'interscambio nei Paesi pecco queste sono le dimensioni
Del sistema impresa in questo momento e a voler rilevare quale che sia quale che sia il sistema politico nel sistema istituzionale di governo di questo fenomeno è facile dire per esempio esista una mappatura della localizzazione delle nostre imprese nell'Est abbiamo sei mila in prese esistono studi sulla tipologia delle imprese
Esistono studi sulla l'alcolizzato nel geografica dei mercati dove queste imprese operano non esiste questo eppure e qui ritorniamo allo spirito italiano di intrapresa queste imprese ci sono queste imprese sono seconde solo la Germania come presenza
Nei Paesi dell'Est
Evidente allora che siamo ci stiamo avviando in una fase più matura più consapevole di questa espansione
Che è sicuramente esplosa all'inizio degli anni Novanta e che adesso deve trovare un quadro stabile un quadro stabile anche con gli interlocutori istituzionali e cioè le associazioni di categoria e cioè i governi degli enti locali che sono
Le vere istituzioni economiche da qui nel prossimo ventennio di questo ciclo della ragione
Di questa sessione pomeridiana vorremmo quindi che il dibattito riesca a porre a a porre in luce quali sono questi nuovi strumenti da un lato le aspettative in parte le conosciamo delle imprese dall'altra quali sono gli strumenti che le regioni intendo no porre in essere io cedo il parterre di oggi di altissimo livello come al solito ed è affollatissimo
Quindi senz'altro passo la parola anzitutto ad Altero Matteoli responsabile organizzativo di Alleanza Nazionale vi ringrazio
Grazie al dottor Brancadoro presidente dell'Osservatorio parlamentare un grazie consentitemi all'Osservatorio stesso per questo grande convegno per questi tre giorni qui a Bologna per averlo voluto organizzare per il modo in cui lo ha saputo organizzare detto da uno che si occupa da anni di organizzazione
Ho avuto anch'io ho modo di imparare molte cose in questi primi due giorni saluto il dotto Roberto l'onorevole Roberto Formigoni presidente della Regione Lombardia
L'economista Mario Baldassarri
Il dottor Guidalberto Guidi membro della giunta Confindustria il presidente della Simest
Mangiati presidente dell'Anpi Bologna la dottoressa Silvia Noè il presidente dell'ICE Fabrizio Onida
Il dottor Giorgio Tellini direttore generale della Sace
E il presidente della lega provinciale cooperative e mutue Adriano Turrini nonché il coordinatore di questa tavola di oggi il dottor Ernesto Auci direttore del Sole ventiquattro Ore
Dottor Brancadoro introducendo questa nostra tavola
Avrà avuto modo di fare alcune osservazioni io pochissime parole desidero fare non ti vien dubbio che noi oggi assistiamo in Italia e nel mondo ad una alla terza grande rivoluzione industriale dopo quella del Settecento tutta inglese quella dell'ottocento inglese
E americana e quella di oggi la grande rivoluzione industriale dei giorni da ostaggi siccome via internet è sicuramente una rivoluzione che parte dagli Stati Uniti d'America ma l'impresa
E nuovi mercati può l'impresa italiana per come è organizzata e soprattutto per dove opera in un territorio come quello italiano poter incidere nuovi mercati
A mio avviso sicuramente sì per quelle che sono le competenze per quelle che sono anche le tradizioni dell'impresa età
Dell'impresa italiana in Italia e nel mondo ma vi sono degli a spetti tutti italiani che sicuramente dovranno farci riflettere la prima considerazione che voglio fare
Noi viviamo in un momento dove si dice che l'economia tira e non vi è dubbio che l'economia tira però in Italia
Abbiamo delle sacche di povertà che crescono ogni giorno ed abbiamo anche una disoccupazione che non accenna a diminuire i dati che ci vengono forniti spesso da al Governo italiano sono dati che meritano una riflessione perché si parla di nuove assunzioni per per esempio si assume un giovane o non meno giovane per tre mesi
E si considera un assunto poi magari lo stesso ripete l'assunzione a fine anni per altri tre mesi e si considera due Assuntina Effetti è mezzo assunto come dato e quindi anche questa è una riflessione che dovremmo fare poi un altro aspetto che lascia metter presso ormai da qualche anno anche devo dirlo anche durante il governo di centrodestra del quale mi onoro di averne fatto parte anche come ministro
Ci siamo trovati di fronte ad affrontare il problema pensionistica amico e il costo delle pensioni nel nostro Paese
E con il passare del tempo quasi si ritiene che il deficit pubblico il deficit dell'Italia sia imputabile sostanzialmente la colpa di questa poveri di questi poveri anziani che è noto che continua a invecchiare e creano Problemi invece di considerarlo una risorsa è diventata qualcosa che e ci pensa e notevolmente alla di fronte a tutto questo l'impresa avrà la forza in un sistema Italia di potere essere utile di portare ricchezza
E quindi affrontare mercati in tutta Europa in tutto il mondo io ritengo che anche grazie al parterre di quest'oggi a conclusione di questa tavola rotonda ne sapremo sicuramente qualcosa di più perché i politici e io sono loro di loro che ritengono di fare i tuttologi di poter affrontare quel se avessi argomento senza alcun supporto termico a mio avviso sono del Polo dei politici che vanno poco lontana quindi da tavole rotonde come queste anche noi abbiamo molto da imparare per essere poi incisivi e per potere essere utili all'impresa Italia e più in generale all'Italia tutta io quindi
Mi fermerei qui è darei la parola al Coward coordinatore di questa tavola al dottor Ernesto Auci direttore del Sole ventiquattro ore
Grazie onorevole
Io mi limiterò qualche piccola raccomandazione intanto volevo sapere se il presidente Formigoni vuole introdurre oppure parata dopo un paio di interventi interviene a sua volta
Allora io faccio una solo una breve raccomandazione direi
Di pregherei i nostri relatori di fare un po'di un primo giro di tavolo facendo degli interventi diciamo di sei sette minuti e poi magari diamo la possibilità di replicare
Comincerei
Dai rappresentanti della categorie produttive
Questo perché si sa è stato già accennato anche prima che c'è una ricorrente lamentazione da parte delle categorie produttive sul fatto che il sistema Italia come qui è ben detto proprio nel titolo di questa tavola rotonda non sostiene in maniera efficace gli sforzi che i produttori fanno sia per quel che riguarda le esportazioni sia per quel che riguarda Lint gli insediamenti all'estero e in particolare poi nei Paesi dell'Est ma in generale gli insediamenti all'estero
C'è anche è stata non tanto adesso ma nei mesi scorsi un po'una qualche polemica sulla delle OPA delocalizzazione si diceva che impoverì IVA le nostre regioni che toglieva lavoro all'Italia in realtà credo che ormai sia abbastanza chiarito che la delocalizzazione
è una necessità per l'industria italiana di avanzamento
Sposta alcune produzioni in altri Paesi e si rafforza in Italia
Con altri tipi di lavoro che tra l'altro rispondono sempre di più alle esigenze della nostra manodopera ai nostri giovani che sono sempre di più acculturati
Quindi
Una prima panoramica partiamo dalle richieste dalle lamentazioni del dei produttori darei subito la parola al dottor Gino Alberto Guidi che appunto dice il presidente della Confindustria per sei sette minuti
Ma io cercherò di essere abbastanza rapido
Premetto che una premessa
Io credo che anche nell'esaminare questi temi nell'affrontare questi temi non si possa che partire dalla da una valutazione della situazione che stiamo vivendo oggi
Io vorrei fare una ulteriore premessa per evitare domani leggere sui giornali si Confindustria è ingenerosa nei confronti degli sforzi fatti in questi anni io sono convinto che il Paese sia cambiato molto in questi anni
Che tutte le parti sociali abbiano fatto sforzi considerevoli che il Paese abbia fatto sconti considerevole però dato che io batto il marciapiedi tutto il mondo tutti i giorni per cercare di rendere quello che faccio
Se mi consentite io sono preoccupato di quello che il mio futuro non di quello che è già stato fatto non mi interessa più
La riconoscenza non è un sentimento col quale si vincano le sfide internazionali in altro Paese sta vivendo un fortunato momento un favorevole momento usiamo questo termine di congiuntura economica a mio giudizio esclusivamente forse non è corretto dire squisitamente ma per l'ottantacinque per cento per due motivi
Il primo la ripresa del commercio internazionale mondiale secondo per la svalutazione competitiva dell'euro nei confronti delle altre due monete forti quindi del dollaro e dall'Oriente
Punto e basta
Se il conte delle imprese l'impatto fondamentale è stato dovuto alla riduzione del costo del denaro
E qualche mise alla finestra di flessibilità che si è aperto in questi per il punto e basta
In un altro sistema industriale sta continuando a perdere gradatamente continuamente competitività nel SISDE confronti degli altri sistemi industriali la competitività non è una cifra assoluta come tutti voi mi insegnate è un rapporto se noi acceleriamo la nostra velocità dai cento ai centodue allora ma gli altri fanno i centoventi è chiaro che addirittura sì eravamo prima ai novantacinque cento il differenziale aumenta
Noi siamo un Paese esportatore questa è soprattutto una regione esportatrice
Si teme il pm d'impresa abituato a confrontarsi con il competitor internazionali
Anche qui però è cambiato qualcosa c'è qualcosa di determinante
Una volta le graduatorie per esportare erano qualità servizio il prezzo oggi sono prezzo prezzo un prezzo Trezzo presso mettercela quante ce ne volete la qualità serve solamente per entrare sul mercato per starci dopo il prezzo io mi gioco tutti gli anni ormai una quota consistente del mio ex corso delle aste internazionali mondiali che durano venti minuti
Vengono gestite da un sito a Londra e dove i grandi gruppi si giocano tutto il fabbisogno di un anno
In venti minuti non lo sa se perde o guadagna cinque dieci due miliardi di fatturato quando si è fuori non si entra più
Questo è il mondo che abbiamo di fronte
Le opportunità ci sono noi però siamo sull'orlo di una drammatica crisi di competitività o ci rendiamo conto di questo o altrimenti è inutile che continuiamo a fare questi dibattiti
Noi abbiamo superato crisi finanziarie crisi di tutti i tipi ma la la drammaticità della crisi e competitività che stiamo passando in questo momento e unica noi vediamo quotidianamente voglio dire mensilmente
I nostri conti economici dove si sta riducendo i margini di profitto
Poi il lei dati Mediobanca portano chi fortunatamente è riuscito a vendere un'azienda un ramo d'azienda l'aveva libera dice l'ha venduto a cento e alla plusvalenza però non mi sembra un buon metro quello di giudicare la capacità di un Paese di riprodurre ricchezza solamente perché riesce a rendere bene qualche pezzo di patrimonio che
Senza dubbio l'Europa dell'Est è una grandissima opportunità io credo che dovremmo dire noi cominceremo a farlo che chi delocalizza in questo Pin questi Paesi vicini a noi perché stiamo parlando di Europa non stiamo parlando di Cino di Africa
Altrettanto importanti ma senza dubbio non Europa
Chi delocalizza parte della catena del valore guadagna in competitività
Tutte le imprese che hanno delocalizzato hanno guadagnato la loro capacità di essere presenti sui mercati e di essere esportato quindi è un classico non è un marchio di infamia dobbiamo addirittura accelerare questo processo
Più si localizza più si creano mercati più si guadagna i compiti vita più si cresce
I supporti esterni qui c'è il dottor Mancianti senza dubbio Siemens l'amico Tellini della Sace Sace Simest
ICE non sono più quelli di un tempo senza dubbio moltissima qui è passata sotto i ponti
Se però io devo confrontarmi dopo due mesi di trattative con un mio competitore tedesco inglese o francese che ha Coffa se in Francia un Ermes in Germania e quando abbiamo concordato tutto prezzo qualità e consegne
Questi arrivano ed hanno i soldi per comprare le cose che io produco cinque anni di finanziamento zero tasse interessa il novantacinque per cento di assicurazione vi posso assicurare che io posso essere il più bravo il più simpatico ma non vedo un chiodo
Qui non c'è da fare
Se Simest continuerà a doverci accompagnare perché ripeto non vorrei qualcuno intendesse male
Costretta a chiedere fideiussioni per tre anni un po'più del valore lui out la garanzia di way out e gli interessi Simest può anche chiudere i battenti domani perché non serve assolutamente a niente
Mi scusi dottore se sono molto chiaro nonostante gli sforzi che in qualche ottimo funzionario tutti i funzionari possono fare queste sì è un problema di regole se la nostra diplomazia non si rende conto che più importante accompagnare un piccolo e medio imprenditore per prendere un ordine piuttosto che sapere bene come mettere i i posti a tavola
Durante un pranzo ufficiale la nostra diplomazia per quanto mi riguarda pochi delle battenti non serve annulla
La diplomazia oggi è diplomazia economica io trovo aziende che sono dieci volte più più piccoli di me anche quando hanno un contratto importante parte il ministro degli esteri ci sono gli ambasciatori ci sono gli addetti commerciali
Anche qui molto è cambiato ma molta strada va fatta ripeto io sto cercando di stressare questi concetti perché sono profondamente convinto che siamo di fronte a una drammatica crisi un drammatico rischio di competitività abbiamo pochissimo tempo
Ultimissima considerazione
Noi dobbiamo andare all'estero dobbiamo fare quelle cose che tutti stiamo già facendo farle meglio e più in fretta ma dobbiamo anche renderci conto che abbiamo un problema che si chiama Sud cioè la nostro la nostra ultima frontiera unici eroi quando lamentava stamattina anche Nicola Tognana noi abbiamo un pezzo del Paese dove c'è si dice il trentacinque per cento di disoccupazione
Il trentacinque per cento di occupazione e giusto propria comincerà a fare un'operazione seria contro il sommerso perché il trentacinque per cento e l'occupazione ha senz'altro una quota importante vigente che lavori in nero e di aziende che lavorano in nero
Come si fa a farla emergere certamente non con una politica dei piccoli passi si prende il problema di petto e si trovano quelle condizioni che consentano alle aziende di lavorare
In tranquillità perché io posso investire al Sud rischiando i miei soldi ma se mi consentite non sono disposto a rischiare la pelle io non sono né una fondazione
Ne un ente di beneficenza io investo perdonatemi se lo dico dove ritengo di aumentare il valore della mia azienda non per fare un favore agli altri io non faccio mie benefattore
E fino a che non ci vada vuol dire che quelle condizioni non ci sono
Basta il discorso si chiude qua
Create le condizioni per andarci e noi andremo a sud se non le crea ante non non andremo a sud io continuo andare in Romania in Polonia in Bulgaria
Paesi che mi danno più flessibilità più elasticità e più ritorno dell'investimento perché torno a dire io faccio questo mestiere perdonatemi se sono Franco fino in fondo per guadagnare soldi per me e per la mia zia
Grazie
Grazie al dottor Guidi la dottoressa non è che è presidente dell'Api di Bologna
Prego
Buonasera a tutti e grazie all'organizzazione per il gentile invito che mi è stato rivolto devo dire che dopo l'intervento di Guidalberto
Riscontro sempre con piacere che pur essendo lui rappresentante della Confindustria quindi di una realtà anche rispetto alla mia di piccole e medie industrie dovrebbe essere più ridimensionata vedo che prendo sempre più coscienza che il tessuto italiano le stesse esigenze quindi che stanno praticamente tutti nella stessa barca
Infatti
Sono praticamente decine di migliaia in Italia le piccole-medie industrie Camp operano all'estero sarei dire che è una vera e propria galassia di impresa che sporca esportano che stringono delle già invece perché praticamente fanno degli accordi di partnership o che comunque aprono delle nuove attività in altri Paesi diciamo che fino a un po'di di tempo fa
Quando un'impresa decideva di intraprendere un'attività all'estero lo faceva
Così partendo dall'iniziativa personale
Partendo con le proprie forze
Forse speriamo che non ci siano più quelle grandi traversate lasciatemi dire questo termine traversate tra virgolette quando venivano portati nei Paesi in qualche Paese ministri politici businessman
Merger destato che servivano più che altro per concludere così dei contratti con dei grandi complesse
Mentre la maggior parte dei casi le piccole e medie industrie si sono sempre dovuta arrangiare per conto proprio oggi fortunatamente non dobbiamo più ragionare in questi termini la globalizzazione non ce lo permette più
La globalizzazione richiede la presa di coscienza di un altro termine dobbiamo rapportarci agli altri Paesi
Al mondo intero con un diverso concetto il concetto del sistema Italia
Nel senso che il sistema Italia come dicevi giustamente tu caro Guidalberto deve diventare nella sua complessità più competitivo
Non è più necessario che una singola impresa un singolo prodotto una singola nicchia
Si passa a giudicare competitiva e necessario che nel mondo ci sia la condizione riguardo la nostra competitività come paese in merito ai nostri preti come dicevi tu e anche sulla qualità
Forse per questo ha ragione
Ed è qui che mi rivolgo ai colleghi delle varie istituzioni pubbliche
Che io ritengo non sia più tempo di accettare che nel nostro sistema ci siano delle sovrapposizioni delle duplicazioni
Voglio chiarire questo concetto dandomi un esempio mi riferisco per esempio la promozione
Nella nostra regione la promozione verso il mercato estero e svolta da più enti svolta dalla Camera di Commercio svolta da licenze e svolta dal Centro estero dell'Unioncamere regionali
E svolta dalla Regione attraverso le proprie direzioni specifiche
E la svolta da società specifiche della Camera di Commercio
Io vorrei capire se tutti questi enti agiscono in modo coordinato fra di loro
Vorrei capire fino a che punto fanno una reale attività di promozione o se in realtà ognuno di questi enti svolge un propria denti mentre istituzionale in cui in definitiva partecipò poi un numero ristretto di imprenditore
Io credo che questo sia non più accettabile pensare che ci siano delle duplicazioni che poi in sostanza si risolvono in dispersione di risorse
è necessario che prendiamo sempre più coscienza che è necessario un ottica di sistema
E allora in questo senso io apprezzo molto favorevolmente l'istituzione di questo sportello regionale per l'internazionalizzazione
Che tutto sommato riunisce diversi supporti pubblici come dice Sace Simest ha ragione
Per affrontare tutti i vari problemi finanziari di assicurazione credito di produzione tutti insieme e allora credo che solo in quest'ottica di grande concertazione di Grande Raccordo di grande coordinamento allora bada favorita un'entità atti una strada di questo genere
Infatti perché sono anche d'accordo per due ragioni molto semplice in anche tutto
Con questi sportelli segnato una sorta di regionalizzazione di delocalizzazione
E allora gli strumenti pubblici e mi ha diviso si fanno più vicine agli imprenditori che non necessariamente devono andare a Roma per esempio
E dall'altro sicuramente con questo decentramento si riducono un po'tutti quei costi delle strutture centrali che magari potrebbero essere destinate alle nostre impresa
è logico che è molto importante che fra di voi questo tipo di dialogo menti è assolutamente necessario
Però sono molto contenta che per esempio già da marzo ad oggi
Periodo in cui è stato istituito questo sportello regionale per l'internazionalizzazione il ricorso a questi strumenti pubblici a Bologna è sicuramente aumentato quindi l'auspicio come Bologna
E che il nostro sportello primo esempio in Italia possa servire come esempio per l'ulteriore diffusione a livello nazionale
Però c'è un altro tassello che mi preme far presente in questo contesto per completare il concetto però assumere maggiore consapevolezza che importante aumentare la competitività del sistema Italia sono sempre loro le banche
è necessario assolutamente che da parte delle banche ci sia
Una rete più presente
Più efficace ma soprattutto più presente
E soprattutto devo dire che questa presenza è ancora più indispensabile quando in un contesto come questo in un convegno con me quello di oggi in cui appunto stiamo cercando di capire in che termini possiamo promuovere uno sviluppo con i Paesi dell'Est
In quali termini la banca e assolutamente necessario che assuma un ruolo diverso
Sicuramente questi Paesi dell'Est hanno una grande potenzialità solo che c'è un problema
Che questi Paesi praticamente sono già stati colonizzati sono già stati colonizzati dagli Stati Uniti dalla Germania che sono arrivati fin dall'inizio loro sì con un sistema paese
E sono arrivati anche con le loro banche presenti nel territorio a fianco di imprenditori allora scusate per me assolutamente necessario e qui mi rivolgo in particolare
Oltre che le nostre banche che vengano fatti degli accordi con Simest con Sace affinché questi Paesi affinché queste banche siano sempre più presente in quei Paesi attraverso delle loro filiali
In altre parole come dicevamo come abbiamo detto in altre occasioni sempre più importante che le banche iniziano analizzare le aziende col dalle loro progettualità e non dei loro capitali e ha proposto di questi progetti vorrei far presente in questa sede che un approccio da parte dell'imprenditoria
Nei confronti del mercato dell'est è possibile solo concependo il mercato dell'Est
Con una grande opportunità di mercato di subfornitura non ha ancora come mercato di clientela
Però questo non deve escludere un inciso che io reputo sicuramente d'importanza non secondaria
La difficoltà in Italia che quando si parla di un mercato come un mercato interessante per la subfornitura subito immediatamente
Si tenta si pensa che cosa se pensa alla al timore di perdita di posti di lavoro si pensa al timore del trasferimento di ricchezza all'estero questa mi dispiace ma ormai è un concetto che dobbiamo assolutamente abbandonare dobbiamo cercare di vedere oltre la delocalizzazione non è assolutamente un impoverimento ma lo dobbiamo assolutamente interpretare come un vantaggio perché perché quando si individuano dei paesi in cui è opportuno investire perché ci sono dei costi minori questo è ovvio consente di reintrodurre i prodotti in Italia con un valore aggiunto
Queste sicuramente indiscutibile e allora noi dobbiamo usare come punto di forza in questo contesto il fatto che ci sono dei posti dei paesi nel mondo che ci consentono di essere più competitivi mantenendo ovviamente cui la nostra gestione e punti di forza dell'Est europeo sono un secondo il mio punto di vista sostanzialmente due
Pur riconoscendo che ci sono anche dei punti di debolezza primo fra tutti e che nell'Est c'è
Una buona mano d'opera con un contenuto con una cultura tecnica direi piuttosto elevata ma sicuramente a basso costo
Il problema di questa manodopera che probabilmente ancora risente di una cultura di statalizzazione pressoché totale perché non possiamo dimenticarci che questa è una popolazione che fino a dieci anni fa viveva con un regime statale
Statalista
E allora è sicuramente personale che per formazione può essere solamente guidato e diretto ecco sbaglierebbe sicuramente chi decide di impiantare un'attività produttiva la pensando di trovare l'anche il proprio direttore
Oltre che il personale è opportuno che il direttore dello stabilimento venga dall'Italia può e forse nel tempo si porta ed eventualmente promuovere un direttore di produzione fra la manodopera locale
Ecco un secondo aspetto che per me si rivela interessante non è solamente la possibilità di rintracciare della mano d'opera ha un costo basso
Ma anche il fatto che ci sono dei grandi spazi a disposizione in questi Paesi e soprattutto facilita e disponibilità ad insediare sì
Sicuramente le negatività quali sono che in questi paesi non ci sono macchine sono tutte obsolete bisogna portare dall'Italia e bisogna portare punti tecnici per mostrare loro come funzione
Comunque non ha difficoltà eventualmente dire che anche la nostra associazione è riuscita nell'ambito per esempio di questi ultimi tre anni organizzare delle missioni e a favorire l'insediamento di sedi secondarie o di aperture di nuove sedi all'estero
Fatta questa premessa ecco l'unica cosa che vorrei riagganciare Guidalberto chiede tutto anche prima
E che fra i rovesci della medaglia ce n'è uno che bisogna sicuramente far presente che spesso i problemi quando si decide di investire in questi Paesi sono la burocrazia locale i problemi con questa burocrazia
Vi posso dire anche un caso limite che di cui siamo a conoscenza per esempio di un'azienda di abbigliamento che in Polonia da quattro anni sta aspettando l'allacciamento telefonico e quattro anni che questa azienda sta comunicando con l'esterno attraverso i cellulari
Allora voi capite che in casi come questi si sente assolutamente la necessità che le nostre rappresentanze diplomatiche
Abbiano a delle adeguate relazioni con quelli che sono i governi locali
In modo tale da risolvere questi problemi però bisogna anche avere la consapevolezza che questi problemi non sono problemi che si può pensare di derogare all'imprenditoria cioè ci sono problemi di cui si deve assumere carico
La nostra Istituzione nostro governo
Concludo quindi richiamando due aspetti
Primo fra tutti il fatto che bisogna credere in un'Italia ma crederci nel momento in cui questa viene concepita nell'ottica di una maggiore competitività come sistema Italia
Secondo
Se abbiamo anche la consapevolezza che l'Italia a un tessuto imprenditoriale formato al novantotto per cento da piccole e medie industrie bisogna anche avere la consapevolezza che se si decide dimettere tutta questa sistema Italia nelle condizioni di essere competitivo
Tutti e quindi piccoli medi e grandi devono essere le condizioni di poter accogliere l'opportunità gli strumenti i mezzi per diventare competitivi grazie
Grazie alla dottoressa non è io sei Presidente Formigoni ancora dieci minuti di pazienza
Inviterei il professor Baldassarri in punto pochi minuti non non più di dieci di darci un quadro generale della situazione e soprattutto dice concentrare la propria attenzione su il sistema Italia da un sostegno non lo dà se lo dà alle imprese che vogliono svilupparsi all'estero
Grazie ministro sì io riprendo proprio gli spunti dei primi due interventi
Per
Buttare nel il ragionamento
Due riflessioni
La prima accennava Guidalberto Guidi dobbiamo chiederci le imprese italiane vanno all'estero perché
Qui ci sono due strade radicalmente diverse
O vanno all'estero perché fa parte di un processo di integrazione internazionale di presenza sui mercati quindi di rafforzamento dell'impresa che ha le sue origini nel nostro sistema
è una lettura in positivo oppure vanno all'estero perché costrette ad andare all'estero perché nel proprio Paese non riescono a trovare condizioni di competitività di efficienza di libertà d'impresa
Questo è un punto che va chiarito sin dall'inizio ex ante perché sono due fenomeni radicalmente diversi
E purtroppo spesso l'integrazione internazionale risulta essere più decentramento produttivo ovviamente fatto in una logica di strategia di presenza sui mercati ma più per costrizione per spinta dall'interno ed è mia opinione
Se rileggo il titolo di questa nostra tavola rotonda il sostegno dell'Italia alle imprese che operano all'estero io sono prudente profondamente convinto che il nostro sistema economico da un gigantesco sostegno alle in prese per farle operare all'estero nel senso che le costringe ad andare all'estero in negativo
Cioè le convince ad andare all'estero bloccando le condizioni di mercato di competizione di efficienza di flessibilità all'interno del nostro Paese questa è la prima riflessione che vorrei buttare sul dibattito perché allora non ha molto senso ridiscutere in che modo gli ambasciatori o gli uffici eolici aiutano le imprese all'estero quando noi le abbiamo prima bastonate all'interno poi un velo di pietà qualche volta ci fa tacere sul modo con il quale la diplomazia italiana aiuta le imprese all'estero e allora se così è io credo che vada francamente sono un pochino
Da economista che tenta di leggere i numeri abbastanza esterrefatto di fronte ad una ipocrisia gigantesca che sta dilagando che poggia su due concetti
Abbiamo ottenuto il risanamento finanziario siamo entrati nell'euro e adesso restituiamo i soldi in termini di riduzione fiscale
Ecco questa è una gigantesca ipocrisia
La prima parte ripeto guardo i numeri i dati ufficiali scrittine vari documenti ufficiali Documento di programmazione economica finanziaria leggi finanziarie degli ultimi due o tre anni Relazione previsionale programmatica documento recente dell'ISAE uno dei pochi istituti pubblici onesti che in qualche volta ti tenta anche di dire la verità
Allora noi abbiamo ridotto il deficit pubblico dati ufficiali quattro quinti per la riduzione dei tassi di interesse due quinti per l'aumento delle tasse se fate la somma vengono sei quinti esattamente perché un quinto e l'aumento ulteriore di spesa corrente che abbiamo avuto in questi anni e quindi abbiamo dovuto compensare anche quello
Allora dobbiamo chiederci una cosa è questa la discriminante che vedo
Che vale per le imprese in Italia e all'estro in ogni posto
Noi siamo con un assetto economico in cui lo Stato
Intermedi a metà di credito prodotto da tutti noi
Allora delle due l'una o lo Stato ci dimostra che prelevando da tutti noi il quarantasette quarantotto per cento del prodotto interno lordo evitando lo come spesa pubblica attorno al quarantasette quarantotto per cento a parità di deficit e diciamo pure che fosse zero il deficit allora delle due l'una
O lo Stato dimostra che è più bravo delle famiglie e delle imprese a creare sviluppo occupazione integrazione internazionale oppure la questione vera di fonto che abbiamo di fronte è come spostare questo confine
Questa è la questione
Come spostare questo confine di ripartizione delle risorse
Verso il quaranta sotto il quaranta per cento queste il primo strumento di politica economica di politica industriale e se volete di politica estera
E in termini di politica economica verso l'estero perché altrimenti se non ci liberiamo le risorse alle famiglie alle imprese tutto il resto continua ad essere un'intermediazione dello Stato sul quale discutiamo se può essere più o meno efficiente
Seconda e ultima considerazione
Questo implica un progetto
Che non è più il progetto dello Stato che con una mano dà e con l'altra toglie e intermedia Luís
E allora a quel punto quali sono le istituzioni che affiancano in prese dando un'agevolazione dandone un'altra o sostenendo le ma è lo Stato che fissa le regole dopo che si è ritirato nei grandi aggregati economici
Allora occorre un progetto serio strutturale a quattro cinque anni di riduzione della pressione fiscale non dello zero virgola qualcosa
La differenza è una virgola bisogna spostarla di un posto
Occorre un progetto serio di riduzione della pressione fiscale che porti Daccico qui a cinque anni a ridurla di sette otto nove punti non dello zero sei dello zero sette o dello zero qui c'è un principio di fondo
Non è il di più di prelievo fiscale che ci consente la congiuntura che va redistribuito per cui questo significa aveva in testa un economia dove lo Stato mantiene pesantemente il suo peso distribuisco solo il di più no
Il progetto vero è spostare questo confine ma per portare questo confine occorre avere il coraggio delle riforme di fondo strutturali
Chiudo con un'ultima considerazione qualcuno è andato in giro a dire che questo non è possibile
Certo non è possibile se non si ha il coraggio di aggredire i nodi di fronte di fondo sul fronte della spesa pubblica della spesa corrente
E non si tratta di buttare per aria nulla si tratta di fare un salto di ragionamento tra il ragionamento di quattro ragioni Lucoli e il ragionamento di chi vede l'economia con un fatto dinamico non un fatto statico da ragioneria
La leva da usare né in termini di riduzione della pressione fiscale implica un'operazione annuale che può non superare i dieci o quindici mila miliardi all'anno per i prossimi ci quattro cinque anni
La riduzione ex ante della pressione fiscale può essere benissimo programmata ed è esattamente quello che ripete fino a forse a stancare il governatore Fazio
Può essere benissimo ridotta dell'un per cento all'anno che non è una tragedia per nessuno salvo per gli apparati burocratici dello Stato che dentro questo inzuppato il pane per poi organizzare gli apparati sul fronte della spesa pubblica
Il ragionamento diverso e che tra statica e dinamica significa che una riduzione dell'un per cento all'anno a parità di disavanzo pubblico garantendo le condizioni di equilibrio finanziario nuove una leva sul lato della produzione degli investimenti dell'occupazione dello sviluppo per cui ex post
La riduzione fiscale arrivate ad essere di due punti percentuali allarme è uno spostamento di confine tra risorse in mano alle famiglie alle imprese risorse in mano allo Stato per l'intermediazione questo è il nodo
Chi vuole mantenere quel confine come oggi chi ha un progetto per spostarlo
Altrimenti continueremo a dirci tra noi come riformare lì c'è l'assaggio e la si mette il sistema bancario e quant'altro ma è come andare tutti a fare la corsa con i sacchi mentre gli altri fanno i cento metri piani
E se noi non sciogliamo questo sacco dai piedi del nostro sistema produttivo l'integrazione internazionale e qui chiudo
Avverrà
Nel secondo senso non come grande scelta strategica di cogliere l'occasione dei mercati globali dell'apertura verso l'est europeo verso tutti gli altri mercati ma verrà come in gran parte sta avvenendo come costrizione
Se li conserviamo ancora fare la corsa con i sacchi all'interno del nostro Paese i cento metri piani ognuno se ne va a fare fuori da un'altra parte e questa è la cosa che veramente fa rabbia fa rabbia vedere le nostre imprese che vincono i cento metri piani in altri Paesi in zone lontane senza nessun supporto perché sono capaci di vincerle senza doping va bene
E vederle poi correre dover correre qui con i sacchetti Edi con queste vincoli per i quali lo Stato pensa come è stato fatto l'ultima operazione clamorosa contabile documentata nei numeri
L'ultima operazione quella che abbiamo in discussione in questi giorni al Parlamento
Si innalza la previsione delle entrate fiscali dal due mila uno al due mila quattro variando consistentemente i dati presentati a giugno tre mesi fa novanta giorni fa
Si innalza la previsione del gettito fiscale non si sa né perché né per come nel due mila quattro oggi ci sono quarantadue mila cinquecento miliardi in più di entrate nell'andamento tendenziale quando a giugno non c'erano
Innalzata questa pressione fiscale tendenziale si dice che la Siria bassa con il risultato che il Progetto da qui al due mila e quattro che emerge dalla simbiosi DPF legge finanziaria e che nei prossimi quattro anni la pressione fiscale programmata
è maggiore di quella che era stata indicata nel tendenziale di giugno spontaneamente cioè un provvedimento che aumenta la pressione fiscale al di là dei numeretti ripeto la questione di fondo è vogliamo mantenere uno stato che intermedia metà delle risorse del Paese
Allora se per coerenza chiediamo a questo stato che ci dimostri che così Luís è più bravo degli altri a fare occupazione e sviluppo internazionalizzazione integrazione
Oppure dobbiamo il diritto dovere di chiedere Allo stato un progetto
Che lasci una quota di risorse e vediamo se le famiglie e le imprese come è successo in Irlanda come è successo in Olanda come succede in Spagna come succede in tutti quei Paesi che negli ultimi cinque o sei anni hanno creato sviluppo occupazione
L'ultima cosa cartina al tornasole che vi lascio come viatico
Quando noi ci chiediamo come il sistema Italia aiuta le imprese per andare all'estero la verifica immediata quante imprese straniere entrano in Italia
Quando le imprese straniere entreranno in Italia in una misura decente o paragonabile a quella degli altri Paesi
Vorrà dire che abbiamo fatto la vera unica politica industriale che consente alle nostre imprese di andare all'estero non per fuga costrizione o ecco diciamo certi ricerca di libertà imprenditoriale ma per scelta strategica di fondo che rafforzerà all'interno le nostre imprese e in tutti i mercati internazionali grazie
Grazie professor Baldassarre inviterei resta partecipare appunto alla nostra tavola rotonda l'onorevole Formigoni
L'iniziativa il ruolo delle regioni è stato qui ricordato da in particolare dalla dottoressa Noemi certamente un ruolo importante nella politica industriale e anche quindi nella sostegno che possono dare le regioni alle imprese che vogliono esportare o comunque investire anche all'estero tuttavia credo che bisogna approfondire questo concetto cioè bisogna capire come le regioni potranno fare questa politica industriale questi sostegni perché il rischio di passare dallo statalismo al regionalismo effettivamente esiste
E perché dobbiamo capire come queste cose si fanno altrimenti non spostiamo quel confine quel limite di cui adesso parlava il professor Baldassarri e cioè di ridurre il ruolo del pubblico nel nostro sistema Italia prego onorevole grazie
Sì in effetti mi trovo a portare un piccolo contributo a questo dibattito gran parte nella veste di uno dei garanti cosiddette osservatorio parlamentare che ha promosso queste tre giornate di manifestazioni e dall'altra in rappresentanza anche di altri miei colleghi presidenti di regione
E in particolare da presidente di una Regione il cui sistema economico e produttivo le cui in paese vanno all'estero hanno dimostrato di saperci andare molto bene
Hanno scelto di delocalizzare in questi ultimi anni molte loro energie delle loro intraprese un sistema che sa esportare se è vero come è vero che parte dalla Lombardia circa un terzo nelle sporte di tutto il sistema Paese
Un sistema esso mettono rete produttivo che sa vendere e farsi apprezzare sui mercati di tutto il mondo chiede giustamente rivendica di essere aiutato
E chiede di essere aiutato chi lo sa aiutare la dottoressa nove prima diceva giustamente siamo in presenza molto spesso di una pluralità di enti
Molti dei quali inefficienti addirittura con possibile per
Il convegno lo dimostrano
Abbiamo una serie di Paesi certamente europea
Questo dobbiamo ricordarlo per tradizione per cultura per storia
Per collocazione geografica
E non si tratta soltanto di Paesi dell'Europa orientale Stratta di Paesi dell'Europa centrale e orientale
Vicinissimi a noi
Che chiedono di poter essere
Integrati appieno nel sistema delle relazioni politiche istituzionali economiche dell'Europa tout court o dell'Europa occidentale
E anche questo è
Qua un dato che io considero straordinariamente importante di straordinaria attualità
Credo che l'ha scelta politica del nostro Paese non possa che essere una scelta appaiono favorevole
Ad una piena e rapida integrazione
Dei Paesi dell'Europa centrale e orientale a partire da quelli che ne hanno fatto richiesta all'interno
Dell'organizzazione europea anche perché questi Paesi non chiedono altro che di ricostituire un sistema di relazioni che nel passato era stato attivissimo
Non si tratta di scoprire o di inventare qualche cosa di nuovo si tratta anche quindi accorgersi
Di una storia di una collocazione geografica di uno scambio culturale per cui siamo tutti figli della stessa Europa e della stessa storia
Perdonatemi il verso di ricordare che prima del Congresso di Vienna
Il mare Adriatico non veniva chiamato con questo nome
Ne ha chiamato per quello che esso è geograficamente un golfo
Ma Adriatico non ha dimensioni superiori a quello di uno dei grandi laghi americani è un golfo c'è qualche cosa che ha la funzione di unire è sintomatico che nel mille ottocentoquindici a partire da quella risistemazione lineetta divisione dell'Europa
Sì sì ha cambiato anche il nome a quel tratto di mare che aveva il compito di unire popoli che erano figli della stessa tradizione
Dopo il Congresso di Vienna un po'di tempo dopo
Arrivata la divisione dell'Europa in due con il trionfo del comunismo è arrivata la guerra fredda
Che ha ulteriormente consolidato quella divisione
La guerra fredda è finita da dieci anni forse non ce ne siamo ancora resi pienamente conto
Continuiamo noi stessi a ragionare in termini di divisione di separazione a non renderci conto sodico specificamente per noi italiani che pure sulla costiera adriatica abbiamo collocato alcune delle nostre iniziative intraprese economiche vivacità sociali complessive tra le più vive del Paese hanno vederci conto di come la frontiera nord-orientale poi la costa marina possa essere uno strumento di collegamento e di creazione di rapporti
Straordinari e quindi come si tratta di pensare
Ad di di poter attrezzare quel mare quella costa di quei porti di quelle vie di comunicazioni di accesso
Che mettano in contatto con i grandi mercati orientale con l'Europa danubiana con i porti del Mar Nero
Come era in un passato di soltanto qualche secolo fa in cui le nostre città marinare le città più importanti d'Italia sono state assolutamente protagonista
Ecco io vedo quindi la necessità di una grande capacità di fantasia
O forse di una grande capaci di una grande operazione di memoria storica
E dentro questo certamente vedo un compito per le istituzioni europee per gli stati nazionali e anche fortemente per le regioni
Ricordo che alcune delle nostre regioni italiane sono state antesignane
Già da qualche decennio
Di rapporti nuovi con regioni allora collocate negli Stati a regime comunista dell'Europa centrale e orientale alcune organizzazioni transfrontaliere al generale Alpe Adria
In cui Lombardia Veneto Friuli erano e sono state a partire dalla fine degli anni Settanta incostante collo collegamento con Croazia Slovenia
Regioni dell'Ungheria della Cecoslovacchia di allora
E questa storia questo accumulo di contatti ha permesso oggi a queste nostre stesse regioni
Di stabilire contatti rinnovati con le regioni di questi Paesi e di aiutare di facilitare di preparare
Presso il lavorio di questi anni l'ingresso definitivo dei dei Paesi a cui queste regioni appartengono nell'organizzazione dell'Unione Europea sintomatico come il confronto istituzionale il confronto dei sistemi economici la collaborazione specie sul versante delle in paese
Piccole e medie funzioni molto di più sulla linea delle istituzioni regionali che non di quelle nazionale
Qual è il compito delle istituzioni qual è il compito degli Stati nazionali e delle regioni in questa direzione
Io credo siano compiti generali e mi limito a citarli per titoli da una parte la capacità di fornire un quadro di riferimento chiaro una stabilità di rapporti
Dall'altra la capacità di pensare di costruire
Un sistema di infrastrutture infrastrutture di comunicazione infrastrutture
Viarie
Che permetta di attraversare l'Europa in tempi molto più rapidi di quanto oggi avviene e attenzione che anche qui il nostro paese se non si affretta a dire alcuni sì definitivi rischia di essere tagliati fuori le grandi reti ferroviarie
Le grandi opere dalla che a livello di Unione europea sono state pensate per arrivare dall'Atlantico
A Istanbul da una parte a Kiev dall'altra tendono ancora un sì definitivo non delle nostre regioni ma del governo nazionale con gli investimenti necessari
Per non essere delocalizzate al di là delle altre
E infine dal punto di vista dell'impresa il compito delle istituzioni credo sia innanzitutto quello di aiutare l'innovazione
E la qualità che sono strumenti fondamentali di quella competitività di cui giustamente Guidalberto Guidi rivendicava il primato assoluto
Per concludere sulla domanda specifica che mi è stata fatta Muolo delle regioni nel settore dell'internazionalizzazione nostro Paese ha cominciato
Una
Riformato in questa direzione
Le cosiddette leggi Bassanini riconoscono che nel settore dell'internazionalizzazione Stato e regioni possono concorrere con i medesimi strumenti e le medesime competenze
Io credo si tratta
E si può fare qualche cosa di più
Non mi azzardo certamente a rivendicare competenza in politica estera per le regioni come qualcuno ha fatto non credo affatto in questa prospettiva il federalismo nel quale credo è un federalismo all'interno del quadro dell'unità nazionale quindi le competenze di politica estera sono e devono rimanere in capo al governo centrale se mai il problema di come vengono gestite queste competenze qualche recente insuccesso in politica estera lo abbiamo pure distratto ma non è il momento di addentrarsi polemicamente su questi fatti che pure sono ben presenti alla nostra considerazione
Si tratta però di capire
Come il nostro sistema di aziende che è prevalentemente di piccole e medie aziende io credo che un sistema complessa in cui ha luogo la grande azienda però le grandi aziende molto spesso sanno andare da sole sui mercati internazionali il problema delle istituzioni è quello di dare una mano
A piccole e medie aziende che magari da soleggiati sanno andare ma che però giustamente chiedono di poter essere aiutate allora questo livello le dimensioni delle istituzioni regionali possono essere più facili tanti in questa direzione noi dobbiamo aiutare le piccole e medie aziende a fare sistema fare rette
La politica dei dispetti che per esempio la mia regione sperimentiamo con successo da alcuni anni è una politica che ha incentivato la presenza sui mercati esteri e la la la capacità di esportazione
Una politica di De di delocalizzazione quindi una politica di internazionalizzazione
Che aiuti l'innovazione tecnologica e la competitività delle imprese
Che aiuti la formazione oggi lo strumento fondamentale per la crescita economica torna ad essere l'elemento umano la centralità dell'intelligenza e quindi il compito assolutamente prioritario di aiutare i nostri giovani a diventare tecnici ingegneri quadri manager concorrenziali a livello internazionale
C'è un'ultima leva straordinaria e con questo chiudo tornando anche sullo scenario italiano e dando risposta anche qui alla domanda che veniva sollevata
Fatti in modo che le azioni le le regioni meridionali diventino competitive noi imprenditori andremo investire la qual è il modo per aiutare le nostre regioni meridionali a diventare competitivi
è il trinomio che conosciamo molto bene sicurezza infrastrutture leva fiscale utilizzata per rendere le regioni meridionali ma anche le zone meno sviluppate
Delle regioni settentrionali capaci di attrarre gli investimenti dall'Italia e dall'estero ecco voglio concludere su questo tema quello della leva fiscale
Se non ci si mette nell'ottica di essere competitivi sul piano internazionale il nostro Paese le nostre regioni non saranno competitive neppure dal punto di vista interno non si tratta di sostituire a un centralismo statale che ha fallito
Mo'gran parte dei suoi compiti un centralismo regionale si tratta di rendere l'amministrazione più efficiente
Più leggera più attenta alle ragioni dello sviluppo l'impresa non ha bisogno di esse aiutata con favoritismi ma di trovare condizioni maggiori di competitività questo credo è il compito che assieme possiamo portare avanti
Grazie al presidente Formigoni passerei a dare la parola c'erano i rappresentanti delle istituzioni a cominciare dal presidente della delle istituzioni preposte all'export diciamo
Presidente del del dice produssero Onida
Pregandolo sempre di stare dentro i dieci minuti di intervento e poi eventualmente facciamo qualche brevissima replica
Prego professore
Grazie moderatore arriva
Dice
Non si possono non riprenderà degli spunti di Guidalberto Guidi che come sempre riesce a portare freschezza durezza direi lucidità la competitività mi soffermo un attimo su questo primate fare qualche considerazione sulla risposta del sistema pubblico
Io credo che abbia ragione
Oggi c'è una un clima di eccessivo
Ottimismo sulla sulle tendenze di fondo sulle tendenze di fondo del sistema il sistema ha delle capacità come sempre enormemente flessibili
Ha delle capacità di risposta di movimenti di mobilità sui mercati
Ma emergono dei dati di fondo
A cui il sì tra cui il sistema produttivo italiano e nell'insieme produttivo e politico deve deve dare risposte in sintesi io credo nasce da quella situazione che Guidalberto Guidi ci ricordava nasce dalla beh nota simmetria che vede l'Italia come un Paese in cui la parte alta del sistema c'è il big business e progressivamente si è progressivamente disciolto abbiamo venduto
Molti pezzi della nostra industria tipicamente da big business basti pensare alla chimica e non di Montedison di Enichem l'energia di Ansaldo l'informatica di Olivetti
Abbiamo oggi pochi esponenti di gruppi a capitale italiano che possano e riescono a gestire la competizione nei dei grandi oligopoli internazionali
Che a lei ha
Veniamo in parte comprati ma è uno scenario che deve
Essere
Capito non non ha le stesse potenzialità di una sistema dei big di big business come quello francese o tedesco dall'altro abbiamo all'altro estremo
La coda delle vivaci molteplici frammentate numerose ma estremamente piccole imprese che in uno sviluppo di mercati globali come si usa dire hanno un'eccellenza di prodotto e e come sempre più riscontrano difficoltà nella
Nelle sere sul mercato cioè nell'essere non solo delle imprese che vengono comprate perché c'è qualcuno che viene a cercarci ma essere imprese che vendono cioè che che valorizzano le nostre capacità come è noto microimprese piccole in prese da quindici venti trenta detti che emergono come grande linfa vitale spesso si dice ed è vero
Ma quando devono affrontare mercati non solo questi dall'est Europa ma marca o del Mediterraneo ma mercati come Nordamerica Sudamerica o l'Asia hanno bisogno di rafforzare delle capacità di presenza di radicamento di distribuzione di fidelizzazione dei clienti di vicinanza al mercato che non sono in quanto tali in quanto microstrutture in grado di farlo
In mezzo c'è il ceto medio che ripeto in molte occasioni ripeto è la colonna portante dell'internazionalizzazione nel senso che il ceto medio
Che non è fatto
Solo di dei nomi più noti come Benetton per interessi mai fatto di di impresa
Che hanno ormai percepisco la cultura multinazionale quindi si muovono in una strategia di export e insieme di Investimenti in parte di delocalizzazione ma in parte come noto di
E ingresso nei mercati dove non si entrerebbe altrimenti con la pura esportazione e parlo di Merloni non Cipelli Danieli
Nomi più noti nomi meno noti chi di voi ha sentito parlare del Gruppo Fata del gruppo Maccaferri dalla Carraro dalla mapei della Permasteelisa potrei andare avanti è un nerbo forte sono gruppi che fanno mille miliardi sono gruppi che hanno unità produttive all'estero che hanno fatto delle strategie
Allora il sistema deve muoversi il nel cercando il sistema pubblico così vengo alla all'altro aspetto deve muoversi cercando ovviamente di sostenere la parte più fragile
Ma senza illudersi che
Soste il sostegno tradizionale che quello di accompagnare le fiere di diffondere delle notizie di far circolare
Delle informazioni di base sia sufficiente a portare questa impresa radicarsi sui mercati insieme deve invece
Aiutare questa parte più proiettata verso l'esterno del sistema produttivo
Del ceto medio a condurre operazioni appunto di gioco competitivo dico dove la competizione si gioca giustamente quindi si ricorda sul prezzo
Forse in questo senso il tuo accento era fin troppo estremisti con nel senso che il la competizione così giocata sul prezzo prezzo prezzo vale per alcuni segmenti di componentistica di prodotti
Con un che ha che potremmo chiamare a alle economie di scala ci sono produzioni più sofisticate pure
Legate ai beni strumentali dove la competizione ancora oggi più che essere giocata proprio sul prezzo finale di vendita e giocata sulle caratteristiche tecnologiche qualitative di assistenza al cliente di adattabilità ai bisogni dell'utilizzatore non non addentriamoci in questi dettagli
Bisogna cioè fare un'azione che miri ad accrescere la il potenziale di sostegno vero cosa intendo per sostegno vero
E così concludo su questo per poi
Riprendere tritati se necessario
Un sostegno nel quale
Le caratteristiche gambe della sostegno pubblico parlo adesso dalla parte che riguarda l'ICI quindi non della finanza ma della promozione assistenza personalizzata l'impresa è l'informazione sui mercati
Queste gambe devono essere usate sempre più per uscire da una logica un po'ripetitiva
C'è un al a lunga tradizione di sostegno pubblico che ne deriva
Dall'impiego degli strumenti classici che sono l'allestimento delle fiere alcune missioni gli operatori la diffusione di di newsletter
Per i mercati occorre introdurre sempre più delle variabili che per comodità chiamo di Intelligence dei mercati vale a dire impresa che possano costruire sia pure nella loro piccola nicchia
Possono costruire delle strategie vere e proprie di marketing marketing significa che io studio il mercatone analizzo le caratteristiche e le potenzialità i concorrenti e poi Miro
Al risultato non
Andando affrontando il mercato con una con armi come dire troppo
Troppo confuse o troppo generiche ma con un piano di azione che deve vedere
La selezione dei prodotti la selezione dei clienti la selezione dei canali distributivi e quant'altro Intelligence nella promozione a mio avviso significa dare sempre più un contenuto di
Conoscenza appunto si viviamo non a caso nella cosiddetta società della conoscenza la nove cessò sai chi non è solo una uno slogan da libri di testo da convegno sulla new economy è una realtà che noi osserviamo che anche le piccole imprese o servono tutti i giorni dare contenuti di intelligenza il che presuppone naturalmente allevare delle capacità di capitale umano di esperienza dei funzionari pubblici
Più che all'inseguimento di atti corretti sotto il profilo burocratico amministrativo all'inseguimento di conoscenze del mercato di vicinanza all'impresa mi auguro che gli sportelli unici regioni portano in questa direzione
Si possono anche fare molti sportelli ma se non ci sono se non c'è una cultura di impresa nella pubblica amministrazione che si occupa di impresa possiamo aprire anche molte molte basi piantare molte bandierine costruire molti accordi di programma occorre di settore e ci troveremo sempre a
Anna lamentare poiché il sistema perde colpi quando viene stretto nella morsa della competizione che ricordavo all'inizio la competizione dall'alto del dei dei grandi gruppi
Multinazionali e la competizione dal basso dei Paesi a basso costo i quali già fanno concorrenza sempre più la faranno sulle fasce di prodotti a basso costo quindi dicevo Intelligence nella nella preparazione delle azioni promozionali
E aggiungo a questo proposito con riferimento all'intervento del presidente Formigoni che la tutto il campo degli accordi di programma delle regioni e le convenzioni sono una sfida molto aperta
E perché è una medaglia facce se riescono a generare quella collegamento di massa critica tra i territori
E il made in Italy hanno una buona capacità di successo si diventa non solo la frammentazione delle scodelle risorse già scarse o addirittura come ogni tanto Emea immerso in passato il tentativo di ogni singolo territorio di farsi assegnare per così dire dal ministero erogante in questo caso il ministero del Commercio con l'estero una parte di risorse per gestirla con criteri propri francamente non credo che questo porti a quella visione di massa critica di sistema che giustamente anche il presidente Formigoni chiedeva
Non solo io ho concluso l'Intelligence nella nella cosiddetto promozione quindi le azioni collettive ma anche nell'assistenza tecnica che la struttura può dare di nuovo parlo
Per la competenza nostra dice non degli aspetti del finanziari ma assistenza tecnica l'impresa è ben diversa dal diciamo allo slogan da una assistenzialismo
Minuto è significa riuscire a attraverso la rete degli uffici all'estero che insieme alle ambasciate qualche volta le Camere di commercio italiane all'estero dispone dispone di no Audi contatti qualificati canalizzare queste queste conoscenze queste capacità al bisogno della singola impresa che non è mai uguale a quello del del suo vicino del suo concorrente tutto ciò significa un'assistenza assai diversa da quella
Comunemente utilizzata da molte imprese che scrivono dicendo datemi la lista degli importatori come faccio a vendere il le mie cerniere da per mobili da cucina o il mio campionario di di abiti femminili in quel mercato devono appunto invece prepararsi con una a conoscenza maggiore del condizione del mercato della fascia di mercato non voglio ripetermi ho già accennato all'inizio grazie
Grazie professor Onida certo che il problema di tanti enti pubblici che fanno cose simili in sovrapposizione tra loro è veramente cosa micidiale
Ecco ma è micidiale perché qui noi troppo disinvoltamente utilizziamo risorse pubbliche per fare cose che non servono
Lei in prese in molti casi l'elenco degli importatori in Germania sono comprano da qualche consulente che esiste quindi non c'è bisogno di rivolgersi allo Stato alle Regioni al Comune per avere una cosa
Anche le imprese devono abituale a stare sul mercato e quindi lei risorse burini sistemi organizzative spende risorse pubbliche devono essere aggiustati racconti la rapidità che la situazione richiede non è che un sistema organizzativo è pensato una volta per sempre una volta pensiamo un sistema lo sfruttiamo fino in fondo poi ci accorgiamo che non va più bene lo dobbiamo poter cambiare con grande rapidità e questo che non avviene in questo Paese
Senza fare ogni volta nuova legge in un'asta di in un responsabilità della pubblica amministrazione in una maggiore vicinanza la pubblica amministrazione ai risultati e alla diciamo che questa la logica d'impresa in quanto è
Dottor manciatina lei come Simest sentito prima qualche critica una delle più ci fu una di quelle che ho sentito al dottor Guidi dice abbastanza esosa quindi costo troppo rivolgersi alla Siemens
Ma non mi sembra che fosse proprio questa la la alla alla critica se vogliamo
Ci sono delle leggi che noi gestiamo
Ci sono delle leggi sono di fatte in due modi uno agevolare il credito concesso dalle banche questa è la legge Ossola per esempio per le esportazioni tutti i Paesi che agevola un credito che uno che aveva banca ci sono altre leggi tre zero quattro tre nove quattro cioè penetrazione commerciale gare all'estero che invece lo Stato che presta soldi per cui la Simest come gestori di questi fondi
Gestisce fondi dello Stato e lo Stato dice che ci devono essere garanzie
Fortissime cioè lo stato dice io agevolo un credito che deve rientrare
Evidentemente noi abbiamo già da tempo fatto presente questa situazione
Che è bene che il credito lo faccia Merk il mercato e che anche queste leggi a mio personale pari al parere dovrebbero essere affidata alle banche e a essere soltanto contribuito e dal gestore tecnico perché le il mercato finanziario se evoluto è capace di riconoscere il merito di credito di ciascuna azienda molto meglio di come lo può fare
E noi cerchiamo di farla meglio possibile una struttura centrale per cui purtroppo le garanzie sono un portato anche della struttura del nostro del nostro sistema che ancora prevede questo sistema in questo sistema
Perché io considero ritratto di fare prestiti direttamente con i soldi dell'erario
Questo era per chiarire le la situazione si sta evolvendo noi spingiamo
Così portando il nostro parere tecnico di gestori perché se il voto al meglio io ritengo e questo ne abbiamo anche riconoscimento credo
Da molti imprenditori che nell'ambito delle ristrettezze che la legge ci impone cerchiamo di gestire più rapidamente al meglio i nostri i nostri compiti
Adesso per Ray invece all'Est europeo
Perché c'è una coincidenza fra svolti gli amento diciamo così apertura dell'Est europeo nascita della Simest
Coincidenza casuale che Ruggiero che poi allora era ministro del Commercio estero poi diventò responsabile da piloti io quando mi chiamò alla presidenza si investe mi disse dice era felice coincidenza
La Simest e nasce dice in Italia perché siamo stato Luca il siamo siamo l'unico Paese l'ultimo ad a vere un'agenzia che aiuti gli imprenditori italiani ad agire sulle strade imprenditori nazionale lire sull'estero
Nel momento in cui la facciamo
Si sta aprendo l'Est europeo che sarà una grande possibilità per le aziende italiane
Praticamente mi disse nella legge ci sarà una priorità
Per l'Est europeo ma la Simest è una società privi di diritto privatistico a mercato seguire agli imprenditori italiani dove vanno per cui quella priorità sembra in contrasto con questi principi ma noi io credo che gli imprenditori italiani privilegerà hanno iniziative nell'Est europeo e devo dire a a a distanza ragioni su quattrocento investimenti da noi deliberati duecentoquarantasei sono nella nell'Est europeo compreso il far East Europe come come diceva tali cioè compresi tutti gli Stati dell'ex Unione Sovietica
Ecco questo per dire come gli imprenditori italiani abbiano psicologicamente diciamo favorevolmente diciamo approcciato l'Est europeo dobbiamo pensare che venivamo da una situazione in cui non c'era possibilità l'Europa era confinata da questo muro anche economicamente quando si pensava ad investire in Paesi a più favorevole costo diamo manodopera si andava in al massimo in Portogallo ma sempre l'Inter la comunità europea
Ecco lo sbotto egli amento dell'Est europeo fra opportunità e delusioni comunque è stato un fatto accolto molto positivamente dall'insieme imprenditorialità italiana
Evidentemente si comincia a andare andare in Russia s'è già nel novantuno dal novantadue si sono avute delusioni si sono avute di difficoltà dalla Russia poi per anni non abbiamo più visto investimenti italiani
Delle piccole medie imprese dopo le prime scottature sappiamo la storia dell'Albania però ci sono Paesi come la Polonia come l'Ungheria come la Repubblica Ceca in cui l'Italia è sempre fra i primi quattro cinque Paesi come investitore e e secondo o terzo Paese come esportatore
Questo significa che abbiamo capito una cosa
Che se vogliamo dare risposte alla competizione internazionale la competizione internazionale sempre più sia sarà fatta di grandi aggregati di grandi aree
In cui coi coi esisteranno Stati più più avanzate ad alto costo di manodopera estati a basso costo di manodopera e solo da fra la combinazione ottimale di questi fattori di fatto recapitare fattore tecnologico e fattore costo dalla manodopera ci poteva essere competizione fra sistemi queste del sì e questo è quello che hanno capito gli americani aderendo e poi ora promuovendo Nafta questo è quello che dobbiamo fare allarga allargando diciamo così come si dice unificando l'Europa perché mi sembra che questo sia il tema non allargare ma unificata
Riguardo alla alla nostra piccola agenzia vi dicevo noi a operiamo da per tutto esclusioni europea ma e le Europa centrorientale e al centro dei dei delle nostre attenzioni perché al centro di attenzioni imprenditori italiani
Noi è quali sono le motivazioni perché gli imprenditori italiani vanno nell'Est europeo è stato detto perché si va all'estero se certo ci sono tutte e due le tutte e due cioè c'è chi va all'estero
Ma non nell'Est europeo in questo caso c'è chi va all'estero per sfuggire a una burocrazia lenta come in Italia a un fisco rapace qualche volta Occhiuto Petit va a frugare i conti e allora però vanno soprattutto in Savoia in Carinzia
In queste in Irlanda dove creano diciamo facile atterraggi per l'impresa e dove trovano infrastrutture dove trovano facilità sportello unico dove si costituisce un'azienda in un giorno in tre giorni dove i passaggi burocratici sono sono semplici
Ma quelli che vanno all'Est europeo noi abbiamo esaminato motivazione per motivazioni di tutti i nostri investimenti
Be'il cinquantasette per cento va perché crede nel futuro di quei mercati perché quei mercati quando crescono crescono a tassi a tassi che ci siamo dimenticati dal dopoguerra in Italia secondo certo
Almeno il quarantacinque per cento va perché per il costo la mano d'opera evidentemente le domande non non prevedeva una risposta sola per cui il cento superiore al cento il quindici sedici per cento vari a cercare risorse locali
E che non siano di vado o per ma sono materie prime o altro pochi vanno a cercare a tecnologia perché evidentemente
Più che altro invece si prevede un'esportazione di tecnologia e e poi ci sono altre motivazioni inferiori fra ecco non ultima il fatto che qualche volta c'è qualche buon affare qualche impresa buona che può essere presa a prezzi vantaggiosi
Ecco in questo che cosa chiedono gli imprenditori italiani in quei Paesi chiedono praticamente assistenza e cerchiamo di dargliela finanziare eccetera e sicurezza degli investimenti e questo è un problema
In Italia non abbiamo saputo costruire o il sistema di sicurezza degli investimenti
E e questo se e questo è quello che dalla nostra esperienza chiedono gli imprenditori se vogliamo adesso adesso si parla di riammettere la Serbia evidentemente fra i paesi essere destinatario di investimenti cadere l'embargo finanziario ma se non ci sarà
Qualche cosa che aiuta la sicurezza agli investimenti che prevede che l'investitore italiano investitore italiano rischia è disposta a rischiare ma evidentemente non ha disposto a rischiare i grandi eventi le le le guerre le le le le le spoliazioni le distruzione abbiamo sentito stamattina Cristina Busi e cioè la signora Busi che ci ha detto che centocinquanta aziende sono state arrestate rasa al suolo in Albania nel novantasette ecco questi sono rischi che non si può chiedere l'imprenditore il sistema pubblico a mio modo di vedere in qui è carente deve trovare il modo di fronteggiarlo
E questi questi rischi
I le per cui diciamo il il il sistema pubblico noi da parte nostra ci stiamo sforzando mi sembra che tutto il sistema
Pubblico para pubblico preme siamo una società di diritto privato sono presente della Simest tutte le grandi banche diamo utili ogni anno a tutti i nostri azionisti ma diciamo mi ci consideriamo una o comunque una una parte del sistema Italia
è è è si sta facendo i suoi sforzi non non vi sto a tediare con altri numeri altri fatti
I fatti positiva attuali che io vedo né per una maggiore collaborazione con l'Est europeo è che adesso la presenza bancaria
All'Estoril soprattutto all'Est europeo si sta console consolidando molto basti pensare che siamo che ci sono state grosse operazioni di investimento alle banche italiane e in Polonia in Bulgaria
N Repubblica Ceca in Croazia e insomma ci sono ci sono dove vale imprenditori italiani adesso posso trovare
Non la il piccolo sportello la filiale che costa e non rende trova la la il sistema bancario italiano ha capito come si deve andare all'estero abbiamo dei vedere non si apre
La filiale che costa ma bisogna avere una banca con i suoi sportelli che deve essere anch'essa una una occasioni di reddito e gli imprenditori italiani potranno essere supportato
Questo è una un'altra un'altra cosa positiva è stato fatto recentemente l'adeguamento del Fort sette indire le qui andiamo tech comunque Landi l'adeguamento dei tassi
Perché alle operazioni delle piccole e medie imprese che ricorrono più al forfait etiche che al prestito triangolare posso è stata aumentata dal due al cinque per cento la la la forbice la forbice ottenibile e per cui tutta una serie di Paesi ora possono entrare in questa forbice sono e sono partiti i nuovi strumenti come quello riguardante il della della tre zero quattro l'incoraggiamento e studi fattibilità attualmente molto importante perché la c'è invece a terminato il programma gioco e che era molto molto importante ci sono provvedimenti allo studio per quanto riguarda appunto la la Repubblica fieri federale jugoslava
Invece ci sono anche alcuni fatti negativi come io vedo c'è la legge dei Balcani che afferma
C'è il Giotto e dell'Unione Europea che è stato fermato è un grosso problema per le piccole medie imprese perché andarsi a Di Mezza avventurare affaristi di fattibilità
In paesi così era un'intera l'incoraggiamento averlo pagata al cinquanta per cento poter studiare un'occasione investimento
E poi esce un ultimo un ultimo fatto preoccupante e in questa finanziaria
Per una serie di ragioni non sono stati accolti i fabbisogni di sostegni alla ho scorto i fabbisogni finanziari sostegni all'export e peraltro previsti dalla dal CIPE e in una recente delibera
Questa discrasia
Rischia di inceppare il sistema di incentivazione dell'export ecco io qui lo volevo far presente perché evidentemente appunto luci ed ombre dobbiamo dirci tutto molto chiaramente ho già detto che il sistema del dei presti diretti lo Stato va riformata e va portata mercato a mio modo di vedere per quanto riguarda la Simest
Noi introdurremo stiamo introducendo due grosse due grossi nel nel nostro piccolo grossi fatti primo quello che si chiama
Ho un business Katrina capire ha una capacità di intelligenza fino adesso la Simest e ha soprattutto aiutato gli imprenditori che avevano trovato un affare arresterò a realizzarlo dando mezzi finanziari
Assistenza tecnica aiuto a reperire la copertura finanziaria dei loro progetti sul mercato internazionale ma i progetti l'avevano individuati gli imprenditori evidentemente noi abbiamo riscontrato che i imprenditori non solo sistematici piccoli medi nelle nel trovare gli affari non non studiano tutti i Paesi dicendo dove è meglio che io mi collochi ma di solito hanno conosciuto loro cliente che gli ha detto vieni qui hanno conosciuto quell'altro che diceva si sta bene la
E a e hanno diciamo generato spesso in maniera Casu alle non sistematica questo
Altri Paesi hanno un'attività fissa di intelligenza cioè segnalano paese per paese il tutti gli affari non solo i grandi ma anche i piccoli e medi alle loro sì imprese all'impresa più adatta noi vogliamo fare quello
E lo faremo e lo stiamo cominciando a fare con i nostri denari cioè noi abbia c'è una legge che permette al ministero di commercio estero di rei ridarci sotto forma di commessa di business scout tende i le i i dividendi che gli che che gli diamo così a costo zero per lo Stato ci sarà questo noi
Crediamo importante nuovo strumento per l'imprenditorialità italiana secondo si è parlato qui de sportelli regionali
Qui in in Emilia è partito il primo sperimentale grazie all'attività
Di tutti credo che anche noi siamo presenti io sento apprezzamenti da parte degli imprenditori
Ma perché noi vogliamo interpretare lo sportello regionale non come un cambiamento micro cioè che l'imprenditore invece di venire a Roma o a Milano viene a Bologna perché questo non sarebbe noi vogliamo fare lo sportello regionale come ponte presso le imprese non vogliamo andare a discutere i progetti dell'impresa dentro l'impresa con l'imprenditore con tutti i suoi tecnici con i dati a disposizione lo sportello regionale deve portare gli strumenti e dentro l'impresa non un altro sportello qualsiasi in cui appunto si possono paventare quei rischi di blu di burocrati citavo lentezza che già si paventano altre parti ecco questo è il commitment è il nostro impegno per il futuro essere sempre più vicino all'impresa e dentro l'impresa grazie
Grazie lanciati
Do la parola dottor Tellini che direttore generale della Sace l'altro aspetto quello assicurativo per accompagnare nostre imprese nell'export e negli investimenti all'estero prego
Grazie molto per l'invito mi complimento per il pane per i treni mi e l'esposizione del quadro nel quale inserita questa nostra presentazione
Per quanto riguarda sa se mi fa piacere constatare di non avere da rispondere a specifiche osservatori osservazione del mondo imprenditoriale
Forse qualche anno fa
Sarebbe stato doveroso dover affrontare prima di tutto i problemi di ridotto funzionamento tempi di risposta questo è la prima manifestazioni di recuperata efficienza devo dire che dal confronto tra gli strumenti assicurativi italiani
E quelle delle analoghe istituzione estere abbiamo modalità operative e tempi di risposto che sono in linea con gli standard internazionali sul sessantaquattro Paesi censiti in sé è Dio unioni di Verne noi abbiamo coperture Chicco al che riguardano cinquanta Paesi in linea con quello che fa
Con FAS c'è esce e e CCT
Solo la è ammessa a qualche Paese in più soprattutto nel Kazakistan negli stand dei paesi del ex Unione Sovietica grazie alla visione politica impegnata della Germania verso quelle aree
Come problematiche di Sace noi vediamo come linea di sviluppo la copertura degli investimenti
Prima affrontavamo i visti attraverso le esportazioni e i progetti all'estero adesso accanto alle esportazioni e progetti valutate nel merito delle controparti o delle banche garanti abbiamo anche una polizza
Adeguata ammodernata proprio questo anno
In linea per quanto riguarderà sia premi che modalità di utilizzo e copertura
Naturalmente copre i rischi politici quelli che prima dicevo lanciati di esproprio variazioni normative rimpatrio degli utili gli altri cause di forza maggiore
Mentre non copre l'evento il successo commerciale perché responsabilità dell'imprenditore valutare le prospettive di un settore e le potenzialità dello stesso
Il vero limite delle attività di sa se consiste nell'equilibrio economico perché essendo chiamare a coprire i rischi che il mercato non copre perché siamo un operatore vogliamo dire al limite sussidiario
Perché laddove paesi OCSE rischia Breve si trovano strumenti di mercato sia bancari gli assicurativi non è consentito alli strumenti assicurativi pubblici di dare in competizione i propri servizi
Quindi il fattore equilibrio un fattore determinante perché dobbiamo prendere rischi
Particolarmente elevati e tendere all'equilibrio economico
In un momento in cui noi abbiamo ancora l'onere degli H dei rischi del passato operazione degli anni ottanta da parli guidare come indennizzi abbiamo in parallelo l'onere degli accantonamenti per i nuovi rischi
Per i nuovi rischi che andiamo ad assumere perché la legge prevede adesso di non fa trovare il Paese i governi successivi di fronte agli indennizzi per operazioni impegni Accolti nel corso dell'anno quindi abbiamo in parallelo gli oneri relativi al passato e gli oneri relativi al Future questo lo sforzo che dovrà essere affrontato ancora per quattro cinque anni
Ma l'equilibrio economico va anche considerato in termini divario tra rischi potenziali rischi reali i rischi potenziali rischi sistemici vanno stimati nell'ordine del quindici diciannove per cento
I rischi reali cioè quelli di perdita sono solo nell'ordine del tre quattro per cento quindi nel momento in cui si utilizzano i recuperi degli indennizzi passato
La Sace tende all'equilibrio
Un altro aspetto importante da tener presente riguarda le aree geografica che ha come odio Home oggetto questo convegno i paesi del centro Europa
In questo ambito noi vediamo la sfaccettatura di tutti i Paesi per categoria di rischio di interesse delli enti assicurativi pubblici non abbiamo infatti nell'aria nessun Paese
Di categoria prima perché e tutti sono Paesi che vengono da economie in transizione e conseguentemente risentono sia di imitazione dell'organizzazione del mercato sia della mancata esperienza
Di valutazione del merito di rischio da parte delle banche fattori che incidono sulla capacità di assoluzione di finanziamenti da parte di soggetti di questi Paesi tuttavia nell'ambito di questi abbiamo tre paesi come la Polonia l'Ungheria la Repubblica Ceca nei quali vi è una larga presenza delle banche internazionali oltre che di un sistema bancario locale
Un mercato che si è evoluto attraverso operazioni di privatizzazioni e crescita della capacità di esportazioni e quindi una capacità di autofinanziamento che permette ai sistemi di fa riferimento in alternativa a finanziatori bancari ai sporta attori privati e solo per progetti di grandissima
Rilevanza
Infrastrutturale o di impegno finanziario per durate e caratteristiche di settore possono chiedere delle coperture ma diciamo in questo settore abbiamo più esposizioni che nascono dalla situazione storica degli anni ottanta primi anni novanta che più nuovi rischi assunti per esigenze delli delle imprese attuali devo dire che non abbiamo in effetti una domanda rilevanti da questi sistemi
Avremmo una capacità di risposta più elevata per diversificazione di portafoglio
Una seconda categoria sono Paesi ancora accettabili ma perché vanno valutati nel merito caso per caso si tratta di paesi come l'Estonia la Croazia la Slovenia la Slovacchia che si stanziano dai primi per grado di avanzamento verso il mercato Mannucci ha acquisito una capacità e una credibilità come sistema complessivo per i quali anche senza garanzie sovrani si possono accordare rifinanziamento
Infine vi sono paesi più problematici nei quali solo operati
Che o che abbiano capacità Ray flussi di di capacità di alimentare flussi di esportazioni
Tali da consentire prospettive di ribaltamento in questi ci sono Paesi per i quali litania era una presenza importante come la multa Lab Romania
Tendenzialmente la Bulgaria altri più avanti in termini di ratios finanziari ma più distanti dal punto di vista dei nostri flussi commerciali come la Lituania e la Lettonia e infine c'è un'altra categoria di paesi nei quali bisogna prendere
Con molta selettività solo di operazioni di interesse sistemico o che abbiano investitori internazionali mi riferisco all'Albania alla Bosnia Erzegovina
Alla Macedonia nei quali nonostante siamo in espiazione di apertura
Il livello delle Riserve di esperienze di pagamento
L'avanzamento dei sistemi di il produzione competitivi per esportazioni sui mercati internazionali
Sono tali da Boltiere valutare in termini di rischi accettarli accettabili solo operazioni strutturati con esportazioni o alta valenza politica per i due sistemi Paese
Un'ultima categoria ancora e quella di paesi che hanno l'aspirazione ad essere considerati in qualche casi sono stati ammessi alla valutazione definanziamento ma l'esperienza è stata al momento
Al cappottato a una sospensione del giudizio si tratta di paesi come la la da l'Ucraina la Bielorussia il Montenegro la Moldavia dove problemi politici si uniscono a situazioni di difficoltà economica e l'incertezza ancora sulle istituzioni giuridiche
Stabilità delle controparti
Affidabilità dei sistemi di garanzia sulle operazioni
Non permettono Allo stadio di considerare in via preliminare come ammissibili Progetti di questi di questi Paesi
Si applica una evoluzione del rapporto degli scambi e una tendenza alla miglioramento del quadro giuridico istituzionale di questi Paesi tali da potere
Modificare l'atteggiamento di estrema concreta che abbiamo in questi Paesi
Per questo è il quadro dell'atteggiamento di Sace che credo abbia recuperato efficienza in termini di tempi di risposta e analisi di rischio Paese avuto dal Parlamento anche un appoggio nella crescita dei volumi
Promossa dalla ripresa il miglioramento delle situazioni economiche internazionali e della capacità esportativa del sistema Paese
Che vede quest'anno il flusso delle operazioni a medio lungo termine passare a circa nove mila cinquecento miliardi sono il limite recentemente autorizzato dal Parlamento
Rispetto ai fitti di utilizzati quattro mila ottocento nel precedente anno è il primo anno in cui in corso d'anno si è avvertita la necessità di una revisione del plafond
Grazie al miglioramento del quadro operativo della della Sace ma soprattutto al miglioramento dei mercati nei quali la Sace è chiamata ad operare
Grazie presidente
Grazie di tutto il Fellini
Allora prego adesso il dottor Bocchini presidente di Confagricoltura di riprende la parola come diciamo la categoria dei produttori e fare qualche osservazione sul funzionamento del nostro sistema Italia
Prima di tutto mi scuso per il ritardo a cui sono arrivato ma purtroppo ero impegnato prima Cremona e poi in un convegno a Ferrara cui partecipava anche il presidente
Delle assenze anche la più grande organizzazione agricola europea quella francese e abbiamo parlato di problemi simili
A quelli che avete dibattuto oggi in maniera molto seria e molto importante prima di tutto io vorrei citare i dati OCSE relativi alla partecipazione del sistema produttivo italiano al commercio mondiale
Nel novantasei il sistema produttivo italiano partecipava al quattro virgola quattro per cento del commercio mondiale questa percentuale nel novantanove è scesa al quattro virgola uno e nel nel periodo novantatré novantasei cioè prima dell'ingresso dell'euro c'erano state punte del quattro virgola otto del quattro virgola sei
Uno dei motivi e sicuramente la partecipazione all'Euro chi è sicuramente una grande occasione ma impone sicuramente da parte delle imprese la necessità di essere competitive di stare sul mercato di essere innovative ma non bisogna dimenticare che la rigidità del cambio non permette più quel discorso dalla svalutazione competitiva
Chi ammortizzarla lento l'inefficienza del sistema pubblico
Il sistema pubblico è e il suo funzionamento o meno sono fattori estremamente importanti insieme alla flessibilità del lavoro e la modernizzazione del sistema che evidentemente non c'è stata e questo i dati OCSE lo dicono in maniera
Molto citare
Un'altra considerazione
I Paesi di punta per quello che concerne le esportazioni del sistema agroalimentare e cioè Spagna e Francia quelle che hanno ottenuto le migliori performances negli ultimi anni hanno un questo senza levare niente alla agli amici dell'ICE ma in questi che svolgono egregiamente il loro lavoro ma hanno un ente unico che si occupa di esportazioni agricole alimentari e quindi forse sarebbe il caso anche di seguire questa esperienza spagnola i francesi o con una sezione dedicata ma facendo un po'di sinergia tra tutti tra tutti gli enti che si occupano di di promozione del dell'export nel settore agricolo alimentare
Altra considerazione le esportazioni del sistema agricolo alimentare analizzando quello che è stato il settore più dinamico negli ultimi anni quello che ha visto raddoppiare
In maniera estremamente forte anzi addirittura triplicare negli ultimi cinque anni
Il volume delle esportazioni fino a raggiungere i cinque mila miliardi annui quello del vino è un settore che ha una fragilità nel nella nei paesi nell'individuazione dei paesi dove è concentrato il flusso di esportazioni il settanta per cento dell'export di vino è concentrato in tre Paesi dell'Unione europea
Questo evidentemente non ha consentito per esempio di usufruire dei vantaggi della Spal della della forte rivalutazione
Del dollaro e quindi fra le altre cose uno sportello unico estremamente agile che fornisse
Un'assistenza
Molto molto forte molto dinamica dovrebbe essere anche tendente a sviluppare le esportazioni
Al di là dell'unione europea
Un'altra considerazione io ritengo sempre che i dati delle cifre sono probabilmente il miglior metodo per fare le valutazioni che per dare e per fare dei giudizi che siano abbastanza abbassati sul concreto
La media relativamente al fatturato dell'export ha realizzato dall'industria agricola agroalimentare europea del venti per cento
Il l'agricoltura italiana per il settanta per cento vende prodotti da trasformare quindi è il grande solo il trenta per cento va sul tra va sul fresco
E quindi i dati dell'esportazione dell'industria agricolo alimentare sono estremamente importanti allora venti per cento rispetto al fatturato all'esportazione dell'industria agro alimentare europea a livello medio mi quindici paesi dal tredici per cento è il livello di esportazione realizzato dal sistema agroalimentare italiano
C'è spazio per recuperare un sette per cento che vorrebbe dire dieci mila miliardi in più
Sulla sulla bilancia
Delle import export e il sistema produttivo agroalimentare sarebbe preparato per per fare questo grosso
Passo in avanti
Anche perché il dodici per cento secondo i dati Istat del fatturato dell'agricoltura italiana è concentrato sulle produzioni a denominazione a denominazione di origine che quindi dovrebbero avere possibilità di accoglimento sui mercati mondiali
Particolarmente importanti
Vorrei poi fare un'altra considerazione sulla sul discorso dell'allargamento dell'Unione Europea ai paesi petto evidente che i tempi saranno accelerati ci furono due valutazioni prima una valutazione di tempi accelerati poi si pensava ad un ritardo adesso
C'è di nuovo una spinta per un'accelerazione
Almeno per in Grecia per l'ingresso di cinque dei paesi dei paesi per quello che manca totalmente è un dibattito sulle conseguenze non solo sulle Gwent sulle conseguenze politiche dell'allargamento e io vedo una forte
Assenza
Di un dibattito veramente serio per esempio sulla conferenza di Nizza che ormai alle porte ma vedo anche un altro aspetto
Che è abbastanza inquietante che non si stanno consente considerando le conseguenze dell'allargamento e quindi per estensione la politica agricola comunitaria ai Paesi ai Paesi dell'estate
Secondo noi è necessario un periodo di adattamento come fu già utilizzato in occasione dell'allargamento dell'Unione Europea a Spagna Portogallo e Grecia questo è periodo di adattamento un congruo periodo di trattamento sarebbe estremamente importante anche per l'equilibrio sociale di questi Paesi perché l'ingresso nella nella all'interno del sistema la politica agricola comunitaria potrebbe in questi paesi causare un rialzo
Del
Del prezzo del
Della spesa delle famiglie di questi Paesi nel settore agroalimentare quindi dall'alimentazione che la componente essenziale in questi paesi della spesa delle famiglie che potrebbe addirittura creare un fenomeno inflattivo non ci sarebbe non c'è una crescita ipotizzabile del prodotto interno lordo di questi Paesi e del reddito medio delle famiglie tale da giustificare
Lo split la l'aumento dei prezzi che ci potrebbe essere senza un periodo congruo di adattamento e questo lo ripeto senza considerare quello che la possibilità di esportazioni di un Paese di paesi in cui l'economia ancora non ha trovato un un equilibrio è vero che l'allargamento porterebbe
Un mercato che passerebbe da trecentosettanta milioni di cittadini a cinquecento milioni ma il il dei tecnico e solo il sei per cento del prodotto interno lordo dell'unione
Europeo
Io poi vorrei fare un'altra considerazione approfittando anche del fatto che oggi abbiamo due segretari di partiti alcuni e alcuni parlamentari oltre che
Importanti
Giornalisti e di e colleghi di settori di settori produttivi
Il nove ottobre il consiglio Affari generali a Bruxelles cioè il Consiglio dei ministri degli esteri ha approvato la totale liberazione via ogni importazione dai quarantotto Paesi meno sviluppati
E questa è una cosa incredibile perché il nostro ministro degli esteri non è chiesto il dibattito in Parlamento su questo argomento
Io avevo firmato siccome questa questa decisione del del del Consiglio dei ministri affari generali
Era avvenuta a seguito di una precedente pronuncia della della commissione che chiedeva appunto questa liberalizzazione immediata e non giustificata non giustificata perché fra l'altro questi quarantotto Paesi meno sviluppati già esportano
All'interno dell'Unione Europea il cinquantotto per cento delle della loro produzione globale di tutti i settori quindi non si capisce per quale motivo l'Unione europea
Nella nell'attesa che la trattativa sul Millennium Round che si è fermata per le elezioni americane
Riparta in pieno non si capisce perché l'Unione europea e poi i governi dei Quindici e soprattutto il governo italiano hanno preso questa decisione
Senza un preventivo dibattito col mondo dell'impresa dell'impresa agricola ma non solo dell'impresa agricola e per quale motivo
Per quale motivo questa iniziativa sia stata assolutamente unilaterale perché sottolineo ancora mentre questi quarantotto Paesi esporta nel cinquantotto per centro la loro produzione all'interno da Unione Europea gli americani
Il Governo degli Stati Uniti non ha minimamente deciso di fare un'operazione di questo tipo e anzi a triplicato nel mille novecentonovantanove gli aiuti alimentari verso questi paesi che sicuramente hanno dei delle funzioni umanitarie ma soprattutto hanno la funzione di eliminare le loro scorte di prodotti agricole alimentari che negli ultimi anni negli ultimi due anni erano state particolarmente forti
Sottolineo che la gravità di questa di questa decisione del Consiglio affari generali è stata ancora più pesante perché il presidente da Repubblica francese Chirac è intervenuto direttamente sulla sul governo francese per chiedere un periodo di salvaguardia che ha ottenuto di tre anni per lo zucchero e di due anni per il resto il il ministro degli Esteri Dini è intervenuto soltanto per chiedere la protezione
Del export di banane non mi risulta che le banane siano prodotte all'interno dell'Unione europea e la cosa è ancora più grave che nel verbale del consiglio dei ministri del affari generali ministro spagnolo ha censurato il comportamento del ministro Dini
Che cosa voglio dire con questo
Voglio dire che la liberalizzazione dei mercati va avanti gli imprenditori italiani anche del settore agricolo del settore agroalimentare sono pronti a con la modernizzazione forte a mantenere una competitività che diventa ogni giorno più necessaria
Non accettiamo però che non che ci sia una totale mancanza di dibattito sulle conseguenze
Di dell'accelerazione di questa liberalizzazione che non si pensi a che cosa vuol dire allargamento nei confronti dei paesi dell'est Europa e che questo discorso non sia preceduto da un dibattito molto serio e molto approfondito
Chiudo facendo un'ulteriore un'ulteriore considerazione questo
Questo modo questo modo di fare e ancora più grave perché
La trattativa del Millennium Round si è fermata per le elezioni americane
A novembre ci saranno le elezioni negli Stati Uniti il governo si fa in maniera abbastanza rapida sicuramente le nostre previsioni sono che nel due mila e uno già dalla primavera
Si comincerà arrivare
Alle conclusioni nel due mila e due si dovrebbe chiudere la trattativa del Millennium Round quindi allargamento ad Est da una parte Millennium Round dall'altra impongono atteggiamenti serie concreti nei confronti delle necessità di consolidamento delle imprese italiane fra queste di quelle agricole non mi sembra che i comportamenti del governo italiano soprattutto questi ultimi siano in sintonia con queste necessità grazie
Grazie dottor Bocchini purtroppo non abbiamo il tempo per fare un secondo giro di tavolo
Gli interventi sono stati molti tutti interessanti allora io farei solo così pregherei il professor Baldassarre che è un po'neutrale rispetto Armani due tra i produttori di gli enti pubblici di tirare in la in tre minuti ma tre minuti realmente le conclusioni di questo nostro debba
Neutrale rispetto agli enti pubblici non rispetto ai dati del reali dell'economia italiana non sono affatto neutrale rispetto ai dati e chiudo solo con una cioè anche questo dibattito secondo me è un esempio abbastanza
Importante
Che viviamo in un Paese quasi kafkiano
Vorrei chiudere con queste considerazioni ogni anno nel nostro Paese
Vengono prelevati circa poco meno di cento mila miliardi
Dal settore produttivo dalle imprese IRPEG e IRAP e quant'altro
E ogni anno vengono restituiti attraverso trasferimenti sussidi cinquanta mila miliardi questo è il dato di fatto
Cento mila miliardi vengono tolti i cinquanta mila miliardi vengono dati
Cinquanta mila miliardi vengono dati con un principio di fondo che accennavo nel precedente intervento cioè con una intermediazione pesante dello stato delle burocrazie del mille enti i quali decidono a chi dare ai a chi non dare questi sussidi e spesso il risultato per quello che sono i dati e quasi perverso perché si qualcuno sostiene che questi sussidi debbono essere dati a quelle iniziative a quegli investimenti almeno fino a poco tempo fa era così
E a quelle in prese che altrimenti non avrebbero profitto e che ricavano margini di redditività via sussidi quindi con una allocazione perversa delle risorse nazionali
E allora vorrei farmi
Una considerazione e una provocazione
Qualcuno sostiene che oggi l'Italia a condizioni paragonabili a quelli dell'Irlanda nel momento in cui l'impresa decide di fare investimenti
Se guardiamo i dati è abbastanza vero nel momento in cui l'impresa decide di fare gli investimenti
C'è una piccola differenza che dopo fatto l'investimento nel momento in cui l'impresa è operativa
E l'impresa non è che posso fare investimenti ogni sei mesi solo per risparmiare tasse di farà ogni tre anni ogni quattro e un ciclo continuo ma è una discontinuità la differenza di fondo
E che dopo aver fatto l'investimento ammesso che ci sia parità non è proprio così ma mettiamo che ci sia parità in Italia si paga ancora il cinquantasette per cento di imposte sui profitti in Irlanda dall'otto al quindici per cento
Voglio dire
Non ci si meraviglia ecco chiudo qui e allora la provocazione è questa
E non è casuale
Invece di prelevare cento mila e ridare cinquanta mila perché non dimezziamo l'IRPEG
Che è esattamente la stessa cosa in termini di flussi finanziari
Non darebbe una lira in più di deficit pubblico
Eliminiamo i trasferimenti sussidi e tutti i marchingegni burocratici e abbattiamo a metà l'IRPEG
Qual è la differenza in termini di allocazione delle risorse
Che abbassare l'IRPEF dimezzarlo IRPEG
Significa semplicemente dare le risorse alle imprese più efficienti che fanno più profitti senza intermediazione né dello Stato né delle burocrazie
E mi scusino gli amici presenti né della Sace né dell'ICE de della Simest de di quant'altro
Non è casuale
è un po'come la recente asta sull'UMTS non sono solo stati maldestri forse c'è qualcosa d'altro perché perché fare una proposta di questo tipo significa in realtà eliminare tutti i passaggi e le tagliole che l'amministrazione pubblica il sistema politico e sistema amministrativo fanno pesare sulle imprese
Ed è esattamente la stesso discorso in parallelo tra il settore delle famiglie e lo Stato
Ogni lavoratore italiano paga il trentatré per cento di contributi sociali il venticinque per cento dir per fare e il venti per cento di vago ogni volta che compra i beni sostanzialmente paga il settanta lire ogni cento lire che ogni lavoratore produce
Se noi abbattiamo la pressione fiscale possiamo benissimo benissimo eliminare contenere i trasferimenti dello Stato perché sostanzialmente si tratta di dire a queste condizioni con questo Stato
è bene che non aiuti nelle famiglie nelle prese in questo modo ma lasci più libere le famiglie riprese di aiutarsi da sole perché il risultato in termini di sviluppo
E di giustizia sociale e di equità e di solidarietà è molto più alto perché l'intermediazione dello stato costa e alloca le risorse in modo perverso nel caso dei sussidi vi invito andare a vedere i dati sulla Relazione generale sulla situazione economica del Paese ripeto cinquanta mila miliardi all'anno
Che sono la metà di ciò che viene prelevato con il perché i rappers più o meno e imposte varie
è andato a vedere qual è l'allocazione delle risorse
Tempi lunghi burocratici e alla fine vanno alle imprese che fanno meno profitti cioè sono meno efficienti o addirittura in prese che senza i sussidi non sarebbero in grado di stare sul mercato qual è allora la differenza e chiudo la differenza tra chi vuole rendere più efficiente la macchina dello Stato magari in buona fede ma per lasciare lo Stato ha questo grado di intermediazione di potere decisionale
E chi invece dice lo Stato deve fare il mestiere delle regole ma deve ridurre il suo peso in termini economici finanziari fiscali cioè il suo peso di grande intermediatore
Ed è l'esempio del vecchio film di Troisi quando ogni volta che la caciotta passava il confine c'era una guardia che diceva alto un Fiorino e siamo ancora in quelle condizioni
Professor Baldassarri ha fatto
Una proposta in momenti di formazione dei programmi elettorali vediamo se qualcuno poi ne prende spunto insomma se non proprio conto interamente ripasso quindi microfono onorevole Matteoli per la prosegue ringrazio vivamente
I partecipanti a tavola rotonda e anche il pubblico per la pazienza la partecipazione che ha dimostrato
Anch'io desidero ringraziare tutti i relatori dicevamo all'inizio di questa quarta sessione
Che al termine ne avremmo saputo tutto e di più io credo questo di poterlo confermare ora che abbiamo ascoltato tutti i loro e siccome Guidi con secondo verità ecco l'onestà intellettuale ha detto
Io faccio l'imprenditore per guadagnare per me per la mia azienda
E siccome noi facciamo un altro mestiere che è quello dei politici facciamo politica per governare per noi e soprattutto per gli italiani trarremo da ciò che abbiamo
Ascoltato quest'oggi anche delle conclusione per la stesura del programma per i prossimi appuntamenti elettorali io ritengo che a questo punto prima di dare la parola al ministro letta che arrivato di cedere la parola al padrone di casa l'avvocato Brancadoro per le conclusioni finali
Grazie non sono o più di un microfono in questo momento posso limitarmi a ringraziamenti di cuore per la densità degli interventi ed è veramente proficuo questo dialogo questo dibattito Impresa e istituzioni dell'economia e quindi continuare su questo binario chiamando al tavolo della Presidenza il responsabile economico di Alleanza Nazionale Manlio Contento il ministro letta l'onorevole Pier Ferdinando Casini
Per i due interventi volta per volta poi chiameremo mano mano gli altri interventori
Grazie ancora
Prenotazioni dello Stato che si operano nel campo degli interventi per l'internazionalizzazione soprattutto con riguardo ai Paesi dell'Est e a fronte di essi abbiamo voluto sentire
Anche il giudizio e perché no le indicazioni che sono arrivate da chi riveste all'interno delle associazioni di categoria e quindi anche con la responsabilità che recano in questo ruolo
I giudizi
Dell'impresa che e soprattutto le aspettative che si aprono di fronte alla frontiera dell'Est
Ma di fronte a questa apertura ci sono in campo aspetti politici e aspetti economici
Gli aspetti politici sono sul tappeto essi riguardano soprattutto le questioni dell'allargamento
E ad esse sono connesse le conseguenze economiche se mi è consentito citare uno degli interventi vorrei dire che è stato emblematico il presidente della Confagricoltura nel preciso istante in cui ha ricordato una decisione del Consiglio affari generali di Europa recentissima per le conseguenze che potrebbe avere e come quindi soprattutto in quel caso in campo agricolo
Quelle conseguenze potrebbero determinare anche dei contraccolpi per la nostra economia in quel settore agricolo più debole questione quindi che comporta indubbiamente anche delle responsabilità politiche
Bene questa seconda fase
Vede di fronte prima di tutto il rappresentante del Centro cristiano democratico Pier Ferdinando Casini che non ha sicuramente bisogno di presentazioni e litri votiamo subito
Consentito applauso
A cui ovviamente non chiederemo un giudizio tecnico sulle questioni che sono state oggetto del dibattito ma chiederemo anche un suo apprezzamento su alcune questioni
Che sono emerse nel confronto che si è appena concluso il fattore ad esempio della competitività delle nostre imprese
E di come questo importante tema dell'agenda politica sia nel giudizio del Centro cristiano democratico di Pier Ferdinando Casini
Ad esempio rapportato alle politiche alle scelte economiche del governo e di questi ultimi anni della legislatura proprio perché ve ne sarete accorti ma l'accento più importante da parte di chi è intervenuto prima di noi
è stato posto innanzitutto in questa direzione
Come l'aumento della competitività sia il fattore determinante su cui si misura il confronto fra i sistemi economici e quindi anche tra le imprese
E paradossalmente non c'è soltanto una competizione tra imprese ma c'è sicuramente anche una competizione tra sistemi questo significa che la competizione si allarga
Anche ai sistemi amministrativi e di governo perché tanto più efficienti sono le istituzioni tanto più efficiente è il sistema anche sotto il profilo competitivo
Di fronte poi all'amico Casini a cui tra poco darò la parola avremo anche il ministro letta
Che è titolare del dicastero vorrei dire più importante per quanto concerne le questioni che oggi sono state affrontate oggi sotto il profilo del rilievo che esse rivestono per il sistema economico e per il sistema imprenditoriale
A cui saremmo lieti di chiedere il suo giudizio in relazione soprattutto agli aspetti di competitività che contrassegna il nostro sistema
E anche magari approfittando di questo di vedere se le scelte di politica economica adottata dal governo di centro sinistra
Sono in questo momento sufficienti a spingere in quella direzione pensiamo ad esempio alle politiche di privatizzazioni in settori importanti come quelli riferiti all'Energia come quello riferito al gas
E agli aggiustamenti che molti di noi stanno attendendo magari anche sotto il profilo politico
Con emendamenti come ha fatto Alleanza Nazionale per rafforzare la cessione delle centrali ENEL e quindi aumentare il grado di competitività in un sistema tanto delicato ed importante
Ma soprattutto per chiedere anche un suo giudizio sotto il profilo non soltanto politico ma di prospettiva di quali scenari apra l'allargamento dei contatti con il centro Europa con l'Est europeo
E di quale sia quindi la politica del governo per rafforzare la nostra presenza l'internazionalizzazione sugli altri mercati delle nostre imprese perché a fronte di alcuni aspetti sicuramente di novità
Vi sono ancora dubbi e preoccupazioni da parte le categorie di cui l'Osservatorio si fa interprete in questo incontro e che vuole rimettere a quella che poi è la vera responsabilità
Quella politica cedo la parola quindi all'amico Pier Ferdinando Casini dopodiché al ministro letta
Anzitutto consentitemi di rivolgere un ringraziamento i complimenti all'Osservatorio per questa iniziativa
Credo di poter dire che è una iniziativa
Che veramente rappresenta un punto di riferimento importante per la politica nel nostro Paese non per una parte politica per la politica per il legislatore e credo che sia un segno di sensibilità di chi ha organizzato e di chi naturalmente venuto come il ministro letta
Vedere che qui oggi ci sono non solo esponenti di una parte politica ma che su queste grandi questioni esiste un importante consapevolezza comune che sono temi che vanno approfonditi approfonditi assieme
In questo contesto consentitemi anche un'altra
Breve
Considerazione che è un ricordo è un pensiero
Ha un grande europeista a un amico che è impegnato purtroppo da diversi mesi in una penosa malattia e Nino Andreatta che ha fatto politica in Europa e per l'Europa con grande coerenza
E che come voi sapete è
Un uomo della nostra città bolognese
Veniamo al tema
Forse oggi sarebbe di moda visto il livello dell'Euro
Esprimere il proprio euroscetticismo
Poiché io sono profondamente europeista
E sono convinto che la ragione vera della debolezza dell'euro
Sia proprio la la difficoltà bella politica europea ad essere una base di riferimento per la nostra moneta
Io vorrei fare alcune considerazioni senza dentata addentrarmi in modo particolare
Alle riflessioni che abbiamo sentito approfondite in questa tavola rotonda
Prima di tutto ha ragione chi dice e che le questioni sono diverse per le imprese italiane che vanno all'estero
C'è chi si internazionalizzate
Chi avverte l'esigenza di stare sul mercato globale
C'è chi scappa
C'è chi cerca in qualche modo condizioni di favore opportunità che nel nostro Paese una rigidità una mancanza di flessibilità una burocratizzazione eccessiva impedisce
Voi capirete che sono due modi qualitativi per andare nel mercato internazionale assai diversi
E questo è una riflessione profonda che noi dobbiamo fare
Io dico la dobbiamo fare assieme
Perché la rigidità l'eccesso di garanzia i vincoli Isma'che in Italia c'è a radici e paternità molto antiche non è una questione poiché non siamo ancora in campagna elettorale anche se ci siamo già ma insomma cerchiamo poiché siamo in una fase di riflessione se noi guardiamo alla verità storica basta pensare a quella che è stata la stagione dei diritti dei lavoratori sacrosanti senz'altro nessuno si è posto il problema dei doveri che dovevano accompagnare una carta dei diritti
Il tema della eccesso di rigidità sindacale
Noi siamo un Paese in cui di i DS imprestata una politica umbra che per alcuni aspetti e più in alcuni momenti è stata così ombra che era la politica vera del nostro Paese
Costruita sulle rigidità delle burocrazie sindacali sempre meno rappresentative degli interessi dei lavoratori tra l'altro e allora poi oggi si parla della fisco nella versione irlandese o inglese
E forse si parla anche dei capitali stranieri che non a caso sempre meno affluiscono al nostro Paese perché le condizioni di competitività sono ritenute in Italia sempre minore
Allora qui si tratta di fare delle riflessioni importanti c'è il ministro dell'industria
Il processo di privatizzazione e liberalizzazione in Italia si aspetti sia scontrati su questi temi quasi come una sorta di di guerra ideologica se era giusto o meno privatizzare o liberalizzare ma che cosa serve privatizzazione e liberalizzazione in Europa del due mila serve per garantire maggiormente il consumatore
Mentre le esperienze italiane in questo settore appaiono d'una timidezza preoccupante
Dalla liberalizzazione dell'energia elettrica in Germania in un anno le tariffe sono calate del quaranta per cento in Italia noi abbiamo le tariffe elettriche più alta che in tutto il resto d'Europa
Bisogna andare avanti mettendoci nell'ottica del consumatore perché oggi il tema della socialità della sussidiarietà della solidarietà si coniuga con quello che il diritto del consumatore
Io credo che sempre di più bisogna andare verso una politica europea integrato
Perché
L'euro è così debole e così fragile perché alle spalle dell'euro non c'è la politica
Perché vediamo quello che è successo a Biarritz se quello che rischia di succedere a Nizza
L'Europa anche con questa presidenza francese in fondo abbiamo tutti scommesso sulla presidenza francese se non altro per l'orgoglio che i francesi avevano nel creare un evento politico importante su scale europea si sono confrontati con problemi che finiscono per essere paralizzanti per tutti
Noi abbiamo un'Europa politica che è fragile perché è il dollaro tira perché in fondo anche in altri sistemi non c'è solo una ragione economica c'è una ragione politica
Il dollaro tira non solo perché c'è un'economia forte alle spalle del dollaro ma perché c'è una politica forte perché quando poi scoppia la vicenda dei Balcani devono intervenire gli Stati Uniti d'America l'Europa non ha mail deterrente militare nella forza di fare una politica estera e comune che sia in qualche modo
Capaci capace di intervenire nelle zone di crisi
Questa è la questione di fondo poi naturalmente non c'è la controprova c'è anche chi dice che se noi oggi non avessimo avuto le è uno probabilmente come lira ci saremo svalutati di meno rispetto al dollaro io non ci credo io credo che ci saremo salutati di più
E io credo che comunque sia un fatto importante che ci siamo condannati a un circuito di virtuosità
Proprio grazie all'aggancio con i Paesi europei che andavano più avanti noi però questa virtuosità non curiamo ci nei nostri sogni Doro questa
Capacità di essere virtuosi va conquistata tutti i giorni elitaria indietro e l'Italia indietro perché non ha fatto la riforma delle pensioni e l'Italia indietro perché ha un debito pubblico
Che non riusciamo mai ad aggredire in modo in modo efficace e l'Italia indietro perché sui grandi temi delle privatizzazione della libere elezioni sta scontando ritardi preoccupanti
Io penso
Prima di tutto che bisogna naturalmente trarre delle deduzioni anche per i programmi politici che tutte le parti stanno preparando
Mi riferisco ad esempio alle questioni del fisco lo strumento fiscale connesso al grande tema delle esportazioni ma non solo soprattutto connesso al tessuto delle piccole e medie imprese
E credo anche un'altra cosa penso che Enrico come verrà con me
Che in nella tavola rotonda di primo sentito qua ogni tanto
Non so echeggiare due stati d'animo che a mio parere sono totalmente sbagliati entrambi il rapporto è l'approccio tra l'economia dell'Ovest e quella dei paesi dell'Est ho vista in una visione filantropica
Che francamente giustamente si costa col problema poi dell'imprenditore che deve fare utile non è che va Lester fare filantropia o per cercare di
Ho con la logica dei conquistatore schede pure questa una logica sbagliata
Parliamoci chiaro
Noi dobbiamo integrarci dobbiamo aiutare le economie dei Paesi dell'Est perché è nostra convenienza politica
Perché c'è una crescita che si coniuga con la stabilità economica sociale multirazziale che spinge ad avere una grossa convenienza al nostro paese nell'integrazione
Voglio riferirmi un attimo ai Balcani perché abbiamo molti rappresentanti che saluto sinceramente con grande considerazione di queste nuove classi dirigenti
Noi importiamo
Il dramma dei Balcani li stabilità dei Balcani la paghiamo da tutti i punti di vista la paghiamo in termini di criminalità
Perché oggi c'è una connessione con le reti criminali dell'Italia meridionale e quelle che sono le centrali criminali che tante volte hanno anche un potere politico più forte di quanto possono avere in Paesi come il nostro che sono integrati in Europa
Nelle nelle nei paesi Transport trans
Nei paesi dei dell'area balcanica
Per cui non ci troviamo in condizione di essere impegnativi impegnarci assieme nella lotta e nel contrasto della criminalità
Perché questo è un problema
Inevitabilmente che si rifletterà su di noi se in quei Paesi non solo c'è democrazia non basta la democrazia c'è stabilità economica c'è benessere ci sono strutture pubbliche che sanno essere efficienti c'è un sistema di regole se insomma quei Paesi si avvia non realmente all'integrazione europea e allora ci sarà per una sorta di riflesso anche una maggiore capacità nostra di governare certi fenomeni che altrimenti rischiano di essere ingovernabili per cui quando il nostro Paese va in Albania
E organizza le strutture pubbliche albanesi cosa che abbiamo fatto male in modo sbagliato il ritardo con mille contraddizioni ma sarà oggetto se vogliamo di un altro dibattito
Noi non è che lo fa non lo lo facciamo solo per un'esigenza di solidarietà lo facciamo per un'esigenza politica primaria per la stabilità del nostro Paese perché sappiamo che cosa significa una polveriera a pochi chilometri dalle nostre coste
Ecco allora che si pone il problema dell'integrazione anche dei sistemi economici io sono naturalmente avrete capito non solo per andare avanti sulla strada dell'Europa con grande fiducia ma sono anche per una politica di allargamento
La politica di allargamento non è solamente rispondere alle attese
E uno place de di quei Paesi che sono stati di là dal muro di Berlino che poi finalmente hanno guadagnato la loro libertà che oggi ci chiedono conto di tante promesse che abbiamo fatto in tutti questi anni
No non è solo questo è l'esigenza di avere un interesse un cemento comune con questi Paesi e l'economia naturalmente un pilastro essenziale l'Europa allargata significa un'Europa differenziata
Non possiamo non pensare ad esempio anche tra i Paesi dell'Est che ci sono alcuni come l'Ungheria come la Repubblica Ceca come la Polonia che sono più avanti altri che sono molto più indietro ma che hanno proprio per questo bisogno di un di più di solidarietà e di aiuto da parte nostra ma non dobbiamo illudere nessuno un'Europa a ventisette un Europa che deve profondamente adeguare cambiare le sue istituzioni è un'Europa che non può che coniugarsi
Con un nucleo di Paesi più avanzati nel processo di integrazione che debbono trovare dei settori specifici di approfondimento
D'altronde l'Europa di Schengen è partita con un nucleo ristretto lei è uno è partito con un gruppo ristretto io credo che dovrà partire con un nucleo ristretto
Una collaborazione ad esempio tra le polizie europee perché non può essere che l'Italia venga lasciata sola ad esempio nel contrasto Colli con l'immigrazione clandestina che poi si sparge in tutta Europa
Ci deve essere un nucleo anche di politica militare che veda assieme Paesi che sono in condizione di marciare ad un ritmo più veloce di altri o che vogliono marciare a un ritmo più veloce degli altri
Un nocciolo duro non è un nocciolo che si autolimita e un nocciolo di Paesi che deve rimanere aperto
Alle collaborazioni degli altri chi vuole chi non se la sente oggi ma se la sentiva domani e chi non è pronto oggi ma sarà pronto domani queste devono essere le due condizioni
Evidentemente io
Faccio un'altra considerazione finale
Che riguarda il sistema entro cui deve collocarsi il nostro Paese perché vedete noi abbiamo secondo me
Una tradizione di politiche europee di politica estera
Su cui è bene non fare
Delle autocritiche la Prima Repubblica deve fare autocritica su moltissime cose
Penso che è una delle poche questioni su cui le autocritiche possono essere tranquillamente limitate certamente si possono fare anche lì ma sono limitate e la politica estera
Era politico europea
è l'asse tradizionale delle collaborazioni del nostro Paese
Che si collocano nel solco del rapporto con la Germania con la Francia che sono due grandi Paesi non solo vicini geograficamente a noi ma politicamente in condizione
Di non poter realizzare un processo di avanzamento europeo senza Alitalia noi abbiamo bisogno di loro e loro hanno bisogno di noi per creare un nocciolo duro veramente efficace
Questa è la questione
Politica domani il presidente Fini e
L'onorevole presidente Prodi della Commissione europea chiuderanno questo convegno e io voglio fare una riflessione su Prodi sulla vicenda che ha portato una parte
Molto consistente Berlusconi Fini io a sostenere in Europa un italiano la presidenza di Unione europea
è stata una scelta
Certamente
Che credo faccia un'ora centrodestra italiano perché Prodi al nostro interlocutore politico era il nostro avversario politico in Italia meno abbiamo saputo distinguere come abbiamo saputo distinguere quando abbiamo votato per la missione italiana in Albania in Kosovo
Rinunciando a far cadere il governo perché capivano che c'erano dei doveri nazionali che per una grande forza che si propone di governare il Paese solo doveri che non possono in alcun modo essere accantonati o resi subalterni ad altre logiche
Debbo dire che le stesse difficoltà
Che Romano Prodi ha oggi d'Europa qui bisogna capire bene quando ad esempio vediamo gli articoli di molti giornali europei contro Prodi non sono contro Prodi per dei dei meriti personali di Prodi
Ho solo perché Prodi forse da qualche in qualche circolo ci può essere anche questa tendenza è un italiano
Purtroppo Prodi si è trovato in una condizione di grandissima difficoltà perché è in difficoltà l'Europa
Perché negli anni passati abbiamo avuto degli statisti politici che oggi questa Europa socialista non ha più mi riferisco a colpi
Verso la moneta unica la moneta unica cioè ma oggi non c'è la politica unica oggi abbiamo ancora un conto un obbligo di unanimità
Nell'ambito del Consiglio europeo ma sono cose che non possono stare in piedi perché uno Oropa ventisette non può che essere un'Europa che si confronta con logiche diverse
E deve trovare questa Europa un rapporto diverso tra Parlamento Consiglio e Commissione come presupposto per un funzionamento pratico
Che io credo oggi serva più che mai a questo nostro continente con questi Paesi dell'Est e termino contanti di voi che siete oggi qui noi abbiamo un minimo comune denominatore
Per cui abbiamo un interesse politico abbiamo un sentimento democratico comune abbiamo un minimo comune denominatore che dato dalle radici cristiane di questo nostro continente e io penso che questo siano tre presupposti
Sufficienti per andare avanti assieme magari capendo ci quando ci saranno incomprensioni ma collaborando lealmente e profondamente
Ringraziamo il presidente del Centro cristiano democratico Pier Ferdinando Casini per il suo utile contributo e prima di cedere la parola al ministro letta direi di consentirgli di ascoltare un paio di testimonianze in modo tale da permettergli di riprendere forse anche i filoni della parte che è intervenuto prima di lui per consentirgli poi una replica sicuramente più puntuale chiamerei quindi Francesco amante amministratore delegato della Ralph solare Europa
Buonasera
Desidero innanzitutto ringraziare per il cortese invito
Vorrei iniziare cercando di rispondere brevemente ad alcune considerazioni
E che ho strappato dal discorso di dall'intervento di ieri mattina dell'assessore presi per cercare di rispondere un pochino i suoi inviti
Quindi per esempio come capire in che modo Bologna e la sua realtà economica istituzionale possa fare la sua piccola grande parte nel agevolare ottenere essa stessa vantaggi dal processo di transizione così come lo ha chiamato e ancora di portare sviluppo e conoscenza per la creazione di una grande casa europea allargata d'Oriente che credo che poi sia l'obiettivo di questo grande importante convegno
Io credo che questo momento di riflessione passi anche attraverso la comprensione
Delle ragioni che spingono noi imprenditori a delocalizzare in tutto o in parte le nostre produzioni al di fuori del nostro Paese
Vorrei iniziare focalizzando parte del mio intervento proprio sulle caratteristiche operative della mia azienda
Illustrando quello che il posizionamento merceologico
Per poi
Fare alcune considerazioni in merito alle quali noi abbiamo iniziato e comunque abbiamo già un programma operativo
Per quanto ristretta e lo spostamento di una parte delle nostre produzioni nei Paesi dell'Est così come da più di quindici anni
Noi effettuiamo un un numero rilevante di produzioni nei nei Paesi del far East
Questo credo che sia importante come premessa per cercare di capire quali
Possano essere le nostre reciproche esigenze le nostre reciprocamente professionalità al fine anche di costituire soprattutto dei progetti comuni di lavoro
Credo che sia anche determinante
Dal fatto che mi risulta che almeno quindici parlamenti dei paesi dell'Est in questo momento stiano lavorando per adeguare le proprie leggi a quelle europee
Con la conseguenza di cercare nel tempo di portare questo grande mercato globale
Da trecentosessantotto circa cinquecentocinquanta milioni di consumatori
Per quanto riguarda il nostro business la nostra attività si rivolte prevalentemente sulla l'utilizzo di una licenza conferito dalla casa madre
Per la distribuzione e la produzione di alcuni articoli alcune linee di abbigliamento che poi noi andiamo distribuire tramite una nostra Rete situata nelle principali capitali europee
Vorrei soffermarmi un attimo sulla linea donna perché la linea per la quale noi abbiamo una licenza di produzione che organizziamo da più di quindici anni
Chiamerò per brevità due grandi linee a ebbi nell'ambito di questa linea d'abbigliamento che hanno problematiche logistiche produttive
Che non possono essere disgiunte da loro contenuto stilistico e posizionamento perché sono totalmente diverso quindi si rivolgono anche a mercati in parte diverso
La linea è una cosiddetta Prima linea quindi si rivolge un target molto alto in termini di posizionamento l'origine di queste materie prime utilizzate italiane
E viene utilizzato sul prodotto finito un etichetta nati iniziali che le conferisce quel Plastic Marchetti riconosciuto dai consumatori di tutto il mondo quindi per questo problema per questo tipo di
Linea non si pone il problema della delocalizzazione
Diverso invece il discorso per la seconda linea che la chiamiamo B per brevità perché ha svolto il settanta per cento della nostra del nostro volume d'affari quindi è una linea molto articolata che comprende ben dieci temi stilistici
è una collezione molto ampia
Nell'ambito della quale vi sono a volte linee semplici ma anche molte linee complesse
Che però non hanno un'immagine molto sofisticata e quindi il problema di queste linee
Il tempo che viene
Utilizzato quindi un tempo importante per la produzione delle stesse
Quindi queste linee possono essere delocalizzate nei Paesi dell'Est vorrei fare una precisazione io non intendo Paesi dell'Est quei Paesi in cui vengono organizzate delle produzione di bassa qualità poiché per svolgere produzione di grandi quantità è importante altere delle produzioni in cui la qualità sia costante come avviene in questo caso quindi diventa importante trasferire e delocalizzare queste linee questi Paesi perché il costo al minuto e molto inferiore a quello italiano
Fin qui abbia parlato degli elementi di cui noi teniamo conto nelle decisione relativa dove produrre cosa
Occorre accennare alle problematiche relative alle produzioni effettuate all'estero quindi per organizzare queste produzioni occorre un intervento deliberato
Per il quale che preveda una soglia minima di attività produttive quindi con occorre fare riferimento a più fornitori contemporaneamente
Ma anche a diverse tipologie di fornitori
E questo per avere un certo grado di flessibilità non solo all'inizio della produzione ma anche nel nel durante
Io credo anche che sia indispensabile
Così come noi utilizziamo da quindici anni in altri Paesi
Disporre di una struttura specializzata in loco per monitorare preventivamente la qualità prima cioè che il processo di produzione inizi e poi anche nel durante
Con una continua Nalin sì dei fornitori anche per ottenere fonti produttive diverse
La nostra intenzione è quella di ottenere capi finiti dei fornitori e quindi entrare in procede in posti in diretto contatto
Con intuita con fornitori che possano organizzare tutta la filiera quindi tutti i processi produttivi e quindi è importante che
Per fare questo che
I produttori le località di produttori siano effettuata all'interno di aree territoriali che siano ragionevolmente continua tra di loro al fine di ottimizzare la sequenzialità
Delle fasi di lavorazione sempre progetto di delocalizzazione in richiede interventi di varia natura che però non saranno necessariamente in impianti e macchinari tubi a ricordarci che il delta di costo tratti fornitori italiani e quelli europei e abissale e purtroppo anche l'informatizzazione in questi Paesi è piuttosto bassa quindi questo gap e può essere superato con Investimenti che migliorino la qualità e il flusso delle informazioni
La necessità come accennato poc'anzi della Costituzione quindi di una task force dedicate investire sui fornitori in training ricerca controllo qualità sistematizzazione di flussi informativi queste quello che noi desideriamo fare quindi il nostro obiettivo è quello di fare crescere la Rete in due modi un modo diretto è un modo indiretto in modo diretto quindi conferendo a queste realtà cultura d'impresa il modo indiretto
Garantendo a queste entità un margine di contribuzione che Possa consentire un profitto adeguato e quindi un flusso di cassa che possa garantire auto finanziamenti quindi miglioramento delle attività aziendale
Insomma nel produrre oggi non può significare semplicemente far leva sul costo del lavoro competitivo ma bisogna far leva sul sistema produttivo in grado di crescere armoniosamente in tutte le sue parti
Questo el credo che sia il il nostro obiettivo
Non escludiamo di poter investire su iniziative dei congiunte con i fornitori per altre attività
Quindi quella stessa task force dedicata a fornire cultura d'impresa
Potrà operare con lo scopo di verificare che i programmi di questi fornitori siano in linea con le nostre finalità quindi la nostra Rispoli The annettere a disposizione non solo riserva e risorse umane
Ma anche risorse finanziare oltre che cultura d'impresa
Risultato è che in attesa del raggiungimento di standard più elevati da parte dei Paesi dell'Est per essere mercati appetibili
Appare conveniente puntare per il momento ancora sul minor costo del lavoro da una parte e con l'aiuto dei Paesi stessi delle istituzioni finanziarie internazionali operare per far crescere aziende che lavoratori di questi Paesi
è un processo lungo ma che comunque sta dando frutti darà sempre più frutti quanto più il Paese amici saranno coraggiosi nel portare avanti il processo di transizione
Ieri mattina il nostro Sindaco il signor Giorgio Guazzaloca
Ha ricordato che Bologna quest'anno è capitale europea della cultura
Io spero che questo occasione possano presentare la cultura dell'impegno anche Dino imprenditore di tutti per la creazione di una grande casa europea grazie
Ringrazio l'amministratore delegato della dall'opera in Europa e chiamerei a questo punto per la testimonianza
Rosario Corso amministratore delegato della Locat S.p.A. pregando ovviamente del rispetto dei tempi perché può essere interessante questa testimonianza
Sotto il profilo anche degli strumenti finanziari che consentono interventi importanti
E che spesso costituiscono delle anticipazioni di quello che poi legislatore si trova a recepire perché sono molto più rapidi nelle innovazioni di quanto non faccia magari la decisione politica
Prego
Grazie presidente io vorrei ricollegarmi al tema di qua sto questa quarta sessione del convegno tema che il sostegno della dell'Italia alle imprese che operano con l'estero
Proprio in relazione a questo tema che mi propongo di richiamare la vostra attenzione sul contributo che è un prodotto finanziario quale appunto il leasing è riuscito a dare all'impresa in particolare a quelle che operano sull'estero
Il leasing Mascia circa mezzo secolo fa come strumento finanziario per la copertura degli investimenti
Negli ultimi vent'anni stando ad un recente rapporto fra uomo conferma ciò Group lo stipulato annuo al livello mondiale di questo prodotto finanziario passato da cinquantatré miliardi di dollari del settantanove
A quattrocentotrentadue mila milioni miliardi di dollari del novantotto oggi si stima che i volumi di stipulato annuo della locazione finanziaria ruotino attorno ai cinquecento miliardi di dollari all'anno
Sto parlando di un milione di miliardi di lire
C'è una stretta dipendenza tra lo sviluppo di questo prodotto finanziario del leasing appunto e l'andamento dell'economia nel suo complesso che si evince chiaramente nel corso degli ultimi anni
Prendendo il riferimento alle tre aree geografiche maggiori nelle quali questo prodotto si è sviluppato vediamo come il trend di crescita di questo prodotto finanziario nel Nord America è stato una abbastanza uniforme nel suo trend di crescita laddove nell'Italia per esempio
La curva mostra una avvallamento proprio in coincidenza della crisi economica europea dei primi anni novanta
Altolà testimonianza le difficoltà del mercato asiatico del novantasette novantotto hanno fatto ridurre lo stipulato del leasing in quei in nei paesi ciò che si evince chiaramente dall'andamento appunto della curva di incremento
Un'analisi di maggiore dettaglio del panorama internazionale mette inoltre in evidenza il forte legame che sussiste tra lo strumento leasing e l'industrializzazione del Paese
I paesi del G7 non a caso figurano tra i primi otto posti della classifica mondiale per stipulato del leasing finanziario per solo una curiosità l'ottavo e il Brasile che non fa parte del G7
Si possono in altri termini evidenziare due con relazioni importanti ed evidenti crescita del leasing o uguale altri accompagna la crescita economica del Paese il peso del leasing
Tanto più elevato quanto maggiore è il peso dell'industria nell'economia del Paese
Il successo
Il segreto del successo del leasing va probabilmente ricercato in una concezione dell'attività imprenditoriale
Secondo la quale i profitti si ottengono attraverso un uso piuttosto che attraverso la proprietà di attrezzature beni il leasing crea inoltre una fonte aggiuntiva di finanziamento in quanto le riprese possono pervenire all'utilizzo di un bene senza dover impegnare le risorse interne destinate invece ad altri scopi
Anche per questi motivi il leasing continua a finanziare gli investimenti fissi del paese e tra questi prevalentemente quelli industriali che a loro volta costituiscono l'anello portante della crescita economica del paese stesso
Nell'istituto al leasing hanno sempre creduto in particolare le piccole e medie imprese clientela tradizionale della locazione finanziaria
Devo dire che da qualche anno cominciano a crederci fa fortemente anche le grandi industrie come avvenuto per esempio proprio in Italia
L'indice di penetrazione del leasing sugli investimenti delle imprese industriali nel nostro Paese è pari al ventuno per cento significa che il totale degli investimenti effettuati dalle imprese industriali italiane viene coperto per il ventuno per cento con il leasing
Il ventuno per cento è una media una media tra la copia tra gli investimenti con leasing effettuati dalle piccole imprese parla di quelle da cinque novantanove dipendenti che del quarantotto e otto per cento
Con quella delle mete impresa che cento quattrocentonovantanove dipendenti che è del ventisette per cento
Per arrivare al contributo a tale prodotto dato dalle grandi imprese che è del tredici e uno per cento
Percentuale più modesta ma sensibilmente in crescita negli ultimi anni
La locazione finanziaria si sta peraltro dimostrando un valido strumento anche nei Paesi della nuova Europa poi chiarirò cosa intende per Nuova Europa io
Che aderiscono alla federazione di categoria Lisi uno qua
Parlo in particolare della Estonia Polonia Repubblica Ceca Slovenia e Ungheria
La crescita del leasing in questi Paesi è stata nell'ultimo quadriennio del centocinquantasette per cento contro un quarantuno per cento registrato al livello totale dei paesi a aderenti alla Federazione Licci euro raddoppiato conseguentemente il peso di questi Paesi all'interno della Federazione che è passato dal due al due altre al nove per cento
Ecco io ho parlato di nuove Europa ma
Che cosa si intende per numero io intendo riferirmi a un'area che comprende i Paesi dell'Europa centro orientale del Mediterraneo per i quali si prevede l'ingresso nell'Unione Europea
è un'area che rappresenta un grande mercato con una popolazione di trecentotrenta milioni
Vi ricordo che Eurolandia né a duecentonovanta milioni un PIL corrente di settecentoquaranta miliardi di euro contro i cinque mila seicento miliardi di euro di Eurolandia
Un prodotto interno lordo pro-capite è di due mila e quattrocento euro contro i diciannove mila e duecento euro di Eurolandia un'aria quindi con forti aspettative di crescita
Si parla di una crescita annua media tesa del PIL nei prossimi dieci anni che va dal quattro al sette per cento laddove in Eurolandia la crescita pensa del due due cinquanta per cento
Stiamo parlando peraltro di un'aria del mondo fiorente prima del mille novecentoquaranta che però ha perso quarantacinque anni di sviluppo ma che stanno rapidamente recuperando il terreno perduto
Il traendo quindi registrato fino ad oggi dai Paesi dell'Europa centrale di cui ho parlato le prospettive di sviluppo di quell'economia perché no un auspicato maggiore attenzione del legislatore in quei Paesi al prodotto leasing
Fanno ritenere che si assisterà anche nei prossimi anni ad un'ulteriore crescita del mercato da locazione finanziaria in misura certamente maggiore a quanto potrà essere registrata in Europa
Mi venga a dare un breve accenno sulla mia società alla locato opera ormai da trentacinque anni praticamente da quando è stato introdotto il leasing nel nostro Paese e del leader in tutti i comparti di attività
Parlo dell'automobilista dico dell'immobiliare come dello strumentale
Sviluppa un volume annuo di oltre sei mila miliardi di lire per beni che hanno consentito e consentono tuttora di supportare la produzione al Paese
Ma anche di sviluppare all'estro quegli attività che soggetti economici italiani hanno deciso di intraprendere
Attualmente molti dei beni di Locat e vi parlo di circa venti mila miliardi in termini di valore di beni sono utilizzati fuori dal territorio nazionale
Impiegati direttamente da società italiane oppure da società estere facenti capo ad operatori italiani
Per le proprie strategie di sviluppo la locata intravisto nei Paesi dell'Europa centro orientale un mercato estremamente interessante per il prodotto leasing
E per tale motivo che abbiamo in corso di costituzione una società in Croazia di leasing in partnership con la International Finance Corporation un'affiliata della Banca mondiale con l'aiuto e la stessa Simest
Che si propone di sviluppare il leasing contribuendo conseguentemente all'industria di all'industrializzazione Cau decollo economico di quel Paese prevediamo altresì ulteriori interventi nei Paesi in altri paesi di quell'area
Analogamente a quando va a realizzare indo il gruppo Unicredito Italiano al quale la società fa riferimento io avrei chiuso il mio intervento grazie
Ringraziamo l'amministratore delegato della FIAT S.p.A. e a questo punto diamo la parola al ministro letta che ringraziamo ancora per il suo intervento per la sua presenza
Grazie io cercherò di dividere il mio intervento in tre punti che mi sembra
Possano cogliere la complessità di un argomento di un tema così ampio come quello che vede in questi tre giorni è una così importante qualificata presenza qui a Bologna
I tre punti sono il primo sullo stato dei rapporti tra l'unione europea e tutti diversi paesi che sono qui presenti denominati generalmente Paesi dell'Europa centrale e orientale
Soprattutto in vista del prossimo vertice di Nizza in secondo secondo punto lo stato dei rapporti economici tra l'Italia i Paesi dell'Europa centrale e orientale e il terzo punto un punto più legato ad alcune strategie di fondo che cosa dovremmo fare cosa dovremmo fare come Italia come sistema Paese per farsi che i nostri rapporti erano sta proiezione cresca migliori quali obiettivi abbiamo davanti il primo punto
Credo che ci avviciniamo al vertice di Nizza avendo tutti vissuto questi mesi dell'anno due mila in una forma in un modo in cui c'è stato un'alta allenare di valutazione dichiarazioni attorno allo Stato dell'unione
Che non può non preoccupare onestamente
La mia impressione è che si sia vissuto una fase in tutti gli anni novanta in cui a fronte
Di una atteggiamento prudente coerente che complessivamente paesi come l'Italia hanno avuto in tutti gli anni novanta nei confronti del post caduta del muro di Berlino nei confronti del dei meccanismi di incontro tra le due Europe
Un meccanismo coerente una direzione di marcia
Che è sempre stata attenta a far seguire alle promesse alle parole i fatti e che ha evitato di fare di lanciarsi in promesse
Eccessive o che non fossimo poi in grado di mantenere la mia impressione è che ci sia stato un po'in giro per le capitali europee una certa tendenza invece a lanciarsi in promesse anche eccessive
La sostanza è che siamo arrivati al vertice
Di Biarritz arriviamo oggi al vertice di Nizza con una tendenza che in questi anni ha finito per generare al tese molte attese
Giustamente aspettative di ingresso molto ravvicinato
Due mila e due due mila e tre del primo gruppo di Paesi candidati
Salvo poi una oggettiva frenata che in questo anno due mila
Per certi versi proprio da alcuni dei Paesi che maggiormente si erano esposti a favore di un'integrazione la più rapida possibile è venuta vuoi per motivi di carattere tecnico vuoi per motivi di carattere economico vuoi per altri motivi
Io credo che complessivamente non ci avviciniamo a un vertice che sarà il vertice decisivo invece per la vicenda
E per la credibile sta credibilità stessa dell'Unione europea perché ho l'Unione europea parla Nizza con voci concordi e soprattutto con parole chiare su questo tema oppure io credo che la credibilità degli strumenti comunitari nei confronti dei Paesi candidati all'adesione sia una credibilità che rischia di essere seriamente messa in difficoltà
E questo vuol dire che a Nizza bisogna finalmente che si parlino
Le due lingue i due linguaggi che insieme che insieme devono trovare delle conclusioni le due lingue di lì i due linguaggi sono sui due temi
Che secondo l'impostazione che tradizionalmente il nostro Paese ha avuto e che non sempre ha fatto breccia
In tutto il dibattito politico europeo
L'adesione l'allargamento dell'Europa da sedi da quindici a ventuno quindi con sei
Con i sei nuovi ingressi immediati e corpo è una prospettiva di ulteriori allargamenti
è una prospettiva fondamentale importante che deve avvenire in tempi più rapidi possibile ma che ha parallelamente rispetto a questa prospettiva
Il percorso di riforme interne all'Unione Europea deve avvenire deve avvenire in modo tale che l'Unione possa funzionare oggi l'unione a quindici
Per come l'ho vista io in questi mesi di esperienza ministeriale è un Europa che ha delle regole che non funzionano già più
Se non funzionano a quindici io credo che queste regole non funzioneranno ovviamente a maggior ragione nemmeno con ulteriori allargamenti il problema è che non si possono nemmeno usare questa tetto problematiche interne come allibiti per ulteriori rinvii dell'allargamento
L'uso di questi temi lo scaricare sulle sui Paesi candidati all'adesione problemi che sono tutti interni all'Unione Europea perché non si sono fatte le riforme in questi anni non per via dell'allargamento
Perché l'ho già le regole di oggi non funzionano a quindici quindi andavano già fatte oggi non si sono fatte le regole e le riforme interne all'europea per fatti interni all'europea per difficoltà interne
Io credo che sia profondamente ingiusto che noi noi europei scarichiamo sui Paesi candidati difficoltà che sono tutte nostre
Credo che su questo punto il vertice di Nizza dovrà e deve parlare con un linguaggio che sia un linguaggio definitivo con un linguaggio chiaro
Perché credo che non potremo permetterci ulteriori perdite di credibilità nei confronti dei Paesi candidati e credo soprattutto che anche nei confronti delle transizioni
Politiche ed economiche e alcuni di quei Paesi stanno ancora vivendo una tendenza da parte dell'Unione Europea non dare risposte certe sarebbe un fatto decisamente negativo
Questo ovviamente necessita Nizza di scelte e decisioni che siano solide non rinvii ulteriori ma scelte che a Nizza avvengano ecco perché lo dico molto sommessamente ma ritengo che sia assolutamente fondamentale per un obiettivo così storico che un Paese guida di questi processi di questi percorsi come l'Italia righi a Nizza unito e con una posizione solida è una posizione fortemente condivisa
Non è un fatto di politica Interna non è un problema di fair play all'interno del nostro Paese
Credo che potremmo farne a meno se questo fosse il punto è un problema di strategicità di scelte europee che o vengono fatte oggi o difficilmente verranno rifatte nel futuro con la stessa credibilità e con la situazione storica come quella che stiamo vivendo oggi allora se l'Italia sarà unita attorno a posizione di avanguardia e preposizione di avanguardia intendo non promesse generiche ma intendo
Il mettere concretamente le condizioni per un miglioramento del funzionamento Unione europea per un approfondimento della coesione interna e quindi per una capacità di allargare l'Unione rapidamente ai Paesi candidati ecco credo che da questo punto di vista una posizione unitaria dell'Italia sarebbe un fatto
Veramente molto molto importante per il prosieguo delle discende comunitaria
Credo che sarebbe un fatto che segnerebbe in modo molto importante il futuro dei rapporti tra l'Unione opera e i Paesi candidati e credo che segnerebbe anche un fortissimo elemento di credibilità della stessa politica economica e monetaria europea perché tra le debolezze dell'euro oggi
Non possiamo non individuare le carenze di unità di solidità delle politiche delle strategie politiche dell'unione stessa come elemento che oggettivamente gioca un ruolo decisamente negativo e decisamente contrario
Credo che queste scelte non potranno essere inviate rispetto a Nizza mi sembra che questo punto sia un punto sul quale difficilmente si Possa essere in condizione lo dico anche perché abbiamo una presidenza una presidenza di turno
Di un Paese l'ultima presidenza di turno di un grande Paese
NI per i prossimi per i prossimi anni credo che sia per i prossimi semestri credo che sarebbe assolutamente fondamentale che il cogliere l'importanza di arrivare a Nizza con delle decisioni definitive fondamentali sulle riforme interne sulla capacità di ampliamento della cura della coesione dell'europea
Credo che sarebbe un elemento decisamente importante non voglio pensare a cosa accadrebbe se Nietzsche si rivelasse un mezzo
Insuccesso credo che le conseguenze sarebbero decisamente negative lo sarebbero per la credibilità dell'Unione per la credibilità dell'euro lo sarebbero per la capacità stessa di rendere questo percorso un percorso virtuoso credo che molti di noi
Hanno girato per tutti questi anni le capitali dei Paesi candidati sanno in grado di
Incredula quasi incredula tesa che c'è di fronte al alternarsi delle dichiarazioni che nelle capitali europee in questi mesi in questi anni sono state fatte prima una data poi date successive credo che nei confronti di e popolazioni sistemi economici
Rispetto ai quali die oltretutto anche un dovere
Storico che l'Unione europea oggi deve assolutamente mantenere credo che l'atteggiamento di questo ce ne sarebbero
Decisamente negativi quindi ritengo che Nietzsche rappresenti veramente un punto di non ritorno al quale dobbiamo prepararci con grande impegno con grande attesa cercando di fare lì quello che non si è fatto in tutti gli anni precedenti
Una volta una due tre volte perché c'era l'euro e quindi era più importante concentrarsi su fatti interni piuttosto che su altro fatto sta che la logica del tenere insieme le due strade
Le riforme interne e l'allargamento è stato una logica alla quale si è derogato troppo spesso oggi non siamo più in condizione di derogare sarebbe un fatto decisamente e storicamente negativo
Il secondo punto l'interporto tra l'Italia e l'aria dei Paesi candidati e delle di generale dei Paesi dell'Europa centrale e orientale
Dicevo l'Italia credo abbia avuto complessivamente un rapporto credibile con questi Paesi non abbiamo mai promesso più di quello che abbiamo mantenuto
Soprattutto abbiamo cercato come sistema Paese nel suo complesso in tutti questi anni di individuare nei diversi paesi un rapporto che fosse un rapporto non generico e generalista
Quando parliamo di Paesi dell'Europa centrale e orientale credo che ognuno se ne renda conto parliamo di situazione totalmente diverse tra di loro è molto difficile se non impossibile fare una generalizzazione credo che la grande forza della presenza italiana in tutti questi Paesi se è stata la capacità di muoversi con flessibilità
Dovuta anche a una forte capacità di flessibilità del nostro sistema economico a una facilità geografica che ha ci ha aiutato in questo sono state regioni del paese che hanno dialogato più facilmente con alcune aree della più complessiva Area dell'Europa centro-orientale regioni che hanno ragionato
E lavorato più direttamente con altre la sostanza è che oggi ottobre dell'anno due mila nove abbiamo ci troviamo davanti con gli ultimi risultati che abbiamo a disposizione una situazione che oggettivamente impressionante dal punto di vista della presenza quantitativa
Delle esportazioni italiane della presenza quantitativa della posizione dell'Italia come Paese fornitore nei confronti di questi Paesi e mi son fatto uno specchietto lo voglio leggere perché è abbastanza colpisce non siamo al primo posto come Paese fornitore
Nei confronti della Romania dell'Albania della Repubblica Federale use Labia divo slavi e della Croazia
Siamo al secondo posto come Paese fornitore della Slovenia della Bosnia zero Erzegovina e della Polonia
Siamo al terzo posto nei confronti della Bulgaria della Georgia e dell'Ungheria e siamo al quarto posto nei confronti della Repubblica Ceca della Slovacchia dell'Ucraina e della Lituania
La sostanza è che in tutti questi Paesi
Siamo dunque in una posizione preminente in alcuni casi in una posizione di leadership e essere in posizione di leadership cito un Paese non a caso in Croazia non è un fatto scontato non è assolutamente un fatto scontato
Credo che sia il segno di una dinamismo del nostro sistema paese del sistema economico in particolare che ha ottenuto e ha ottenuto dei successi che sono impressionanti da questo punto di vista ovviamente non sono tutte rose e fiori vi sono parallelamente rispetta questi elementi una serie di dati che non quadrano
Li citerò rapidamente per poi indicare quale secondo me devono essere le linee sulle quali muoverci quali quelle sulle quali ci stiamo muovendo
Innanzitutto noi siamo molto forti generalmente come Paese fornitore come Paese esportatore ci fermiamo laddove dobbiamo pensare agli investimenti in quei paesi normalmente in alcuni casi in molti casi c'è una discrasia molto forte ce lo diceva in modo quasi provocatorio l'altro giorno
Il primo ministro Zeman chi ha messo la Repubblica Ceca che era in visita in Italia che ci diceva voi siete molto forti per quanto riguarda l'export dopodiché sugli investimenti venite dietro Belgio Danimarca Cipro
Noi abbiamo uno stacco appunto tra una fortissima presenza nel Paese fornitore come Paese esportatore e una presenza più debole quando dobbiamo fare ad investimenti una presenza più strutturale
Dobbiamo affrontare questo tema
Per affrontare questo tema quello che stiamo cercando di fare individuare un percorso congiunto di lavoro che mette insieme il sistema imprenditoriale le strutture di governo nazionale
E regionali e il sistema bancario perché si verifica dovunque che laddove non riusciamo ad avere una presenza solida del sistema bancario italiano che sia una presenza ingenti penso di partecipazione a banche
Locali o che sia una presenza addirittura Diretta noi difficilmente riusciamo a rendere strutturale la nostra presenza perché in gran parte la nostra presenza diventa strutturale forte quando riusciamo a passare dal livello dei grandi nomi della nostra imprenditoria a livello delle piccole e medie imprese allora diventa una presenza pervasiva forte diffusa
Che a risultati che sono risultati importante ecco perché questa intesa che abbiamo raggiunto tra l'Abi le associazioni imprenditoriali il Governo in nelle sue diverse
Articolazioni è una intesa che stiamo cercando di far marciare concretamente perché individuiamo in questo punto nel punto chiave per riuscire a rendere strutturale questa nostra presenze potrei citare casi cito la Croazia e la Polonia casi sui quali appunto non non a caso sono Paesi sui quali siamo molto forti anche sugli investimenti c'è questo risultato anche perché sono i Paesi nei quali la nostra presenza nel sistema bancario è una presenza forte e significativa abbiamo alle spalle una situazione per cui dopo anni di ristrutturazione del sistema bancario italiano
Sì sono piuttosto tagliate le presenze all'estero piuttosto che fatti gli investimenti
All'estero ma in un lavoro collettivo in una spinta collettiva di quello che sarebbe molto importante riuscire a raggiungere dei risultati in questo senso e questo può essere fatto soltanto in un lavoro collettivo lavoro in cui si faccia sistema
Perché soltanto facendo sistema si riescono a raggiungere questi risultati
Il secondo punto del del del terzo che volevo toccare avviandomi rapidamente alle conclusioni
è il punto della capacità di farsi che livelli il livello nazionale livello regionale del nostro Paese lavorino in modo coordinato e attraverso una sinergia che riesca effettivamente funziona dicevo prima è fondamentale perché
Abbiamo una situazione geografica nostro paese che è diversa da quella di tutti gli altri Paesi nostri competitori una situazione geografiche non possiamo immaginare
Minimamente che la Puglia e il Friuli Venezia Giulia parlo due regioni che pure sono entrambe adriatiche che pure sono entrambe regioni che guardano verso est abbiano il lo stesso tipo di proiezione strategica e di politica economica estera
Vi è una flessibilità che stanno alla nostra geografia allora le nostre istituzioni devono riuscire a viverla questa flessibilità concretamente prestiamo
Mettendo in piedi ed è i prossimi due mesi saranno decisivi
Gli sportelli regionali per l'internazionalizzazione queste strutture sulle quali abbiamo fatto l'intesa complessiva con le regioni funziona per adesso quello in Emilia Romagna lunedì della settimana prossima in Hugo inaugureremo quello di Firenze e poi via via tutti gli altri in una situazione in cui riusciremo nei tempi spero più rapidi possibile ammettere inazione un lavoro congiunto tra le strutture della Sace della Simest
Le strutture dell'ICE quindi in generale le strutture nazionali che lavorano sull'internazionalizzazione con le strutture dei livelli regionali perché soltanto facendo questo tipo di lavoro non riusciamo a incontrare il sistema imprenditoriale laddove esso è e cercare di far sì che vi sia un lavoro congiunto complementare
Che può essere quello l'unico modo per far sì che la grande voglia la grande spinta delle regioni a lavorare sull'internazionalizzazione riesca ad avere finalizzazioni che siano positivi in questo caso in questo campo ritengo questo elemento decisivo per riuscire a essere presenti in modo Forte
In modo significativo in modo che non sia un modo secondario marginale o casuale per altri verso l'altro elemento è quello del mettere in atto e mettere in essere tutte quelle iniziative
Di politica economica estera che sono assolutamente necessaria
Noi siamo il Paese sul tema del Patto di stabilità
Del patto di stabilità con i Paesi dell'area che ha un livello di investimento maggiore dall'investimento in tempi cifre assolute pesante molto molto pesante per sparliamo
Di fondi del governo italiano direttamente al patto di stabilità che superano i trecento miliardi di lire
Cifra lo voglio dire
In termini relativi che equivale a cinque volte quello che ci ha messo la Francia e al doppio di quello che hanno messo gli Stati Uniti sul patto di stabilità che in fondo è l'unico strumento utile possibile perché ci sia un accompagnamento complessivo
Dell'area non abbiamo bisogno di farsi che attorno a questa quantità di investimenti segua una presenza che sia una presenza efficace con un lavoro che cerchi di esso non lavoro
Complessivo un lavoro in sinergia con le scelte dell'Unione europea quindi un lavoro che non sia da questo punto di vista scollegato ma un lavoro che sia molto efficaci io penso in conclusione che l'area dei paesi dell'Europa centrorientale con le sue differenze sia l'aria di riferimento della crescita della presenza dell'economia del nostro Paese
Fuori dei nostri confini non lo potranno essere altre aree sia per motivi occhi e naturali tra virgolette di saturazione sia per motivi ottiche naturali di instabilità difficoltà che ancora oggi frenano questa tendenza la crescita e lo sviluppo non stiamo impegnandoci moltissimo sul Mediterraneo sì io guardo alle missioni recenti
Fatte alle missioni in cantiere il Mediterraneo rappresenta un impegno fondamentale ma sappiamo quanto difficile è la presenza diretta degli imprenditori italiani in aree che sono ancora oggi are
Con presenze difficoltà
In prospettiva superato
Chiudo complesse noi abbiamo un ampio un'ampia prospettiva di crescita soprattutto in quest'aria la svolta di Belgrado è l'ultima dimostrazione
La ve ne prossimi giorni sarò a Belgrado a portare il primo pacchetto concreto di aiuti che sono aiuti di garanzie assicurative fatte insieme dalla Simest dalla Sace per consentire ai nostri imprenditori
Ai piccoli medi ai grossi imprenditori italiani di essere subito presente su quel mercato senza che si perda tempo e di essere in condizione quindi di andare lì con un surplus di garanzie assicurative da parte del nostro Governo del nostro Paese per riuscire più rapidamente possibile e lo dico perché credo che sia giusto che la battere la concorrenza e accogliere anche quegli elementi in più che io credo noi possiamo cogliere credo che i penso che questo l'iniziativa di questi tre giorni sia decisamente importante per far crescere ulteriormente lo stato di attenzione attorno a questa prospettiva
Lo stato di attenzione forte molto forte io vengo dal da Trieste dove ho formalizzato l'appoggio del governo alla candidatura
Di Trieste per l'expo del Periodo due mila e sei due mila e sette quando questo sarà è il segno della decisione chiara del nostro paese di scegliere questa direzione di marcia come una direzione sulla quale impegnare tutte le forze e tutte le energie
Molto importante credo che Bologna
Oggi ospiti questa iniziativa un'iniziativa che rappresenta anche se ha un punto di marcia in questa direzione ricorda ancora con grande piacere come in questa stessa stanza pochissime settimane fa tre mesi fa insieme al sindaco Guazzaloca ospiti ospitava amo
Il la conferenza dell'OCSE sulle piccole e medie imprese i problemi della globalizzazione segno credo di una continuità di lavoro che attorno a questi temi si sta sviluppando si deve sviluppare che deve vedere il nostro Paese forte determinato soprattutto il nostro Paese non perdere tempo su questi temi su questi temi dietro alle querelle elettorali che su questi temi hanno Pen poco a che vedere io mi auguro che la capacità di muovere forze risorse interessi attorno a questi temi non ci veda perdere tempo nei prossimi mesi
Credo che sarebbe un fatto assolutamente decisivo sì riuscissimo a continuare con grande determinazione su questa strada sarebbe un fatto molto importante complessivamente per interessi nazionali italiani grazie
Nell'aria
Ringraziamo
Il ministro Enrico letta e il Presidente Centro cristiano democratico Pier Ferdinando Casini
Per la loro presenza e prima che ve ne andiate ci sono ancora le ultime testimonianze di prego di rimanere anche per correttezza
Nei confronti di chi abbiamo dovuto lasciare per ultimo ma son per ragioni di importanza ma per ragioni di organizzazione dei lavori io inviterei tutti insieme
Al tavolo di presidenza Flavio del Bono che l'assessore al bilancio della Regione Emilia Romagna Luigi Marino presidente della sconfitta operative e Giovanni Pace che è il presidente della Giunta regionale dell'Abruzzo pregherei di prendere posto qui a fianco a noi
Ma a questo punto al Presidente la Giunta regionale dell'Abruzzo Giovanni Pace non soltanto perché è un collega fino a ieri vanno oso presidente del gruppo di Alleanza Nazionale in commissione finanze alla Camera dei deputati ma anche perché si trova oggi proprio dal presidente a fare i conti con problemi importanti come quelli dell'internazionalizzazione delle prese e quindi ci fa piacere avere un suo autorevole commento una sua autorevole testimonianza proprio per dirci a cosa sta lavorando la regione Abruzzo e cosa immagina che possa portare come beneficio ai suoi imprenditori
Grazie mio caro amico Manlio Contento io
Ho sentito con particolare Gioia forse con bambino di commozione questo ricordo del lavoro che abbiamo svolto assieme fino a ieri
Alla Camera i deputati poi in particolar modo alla commissione alla commissione Finanze tu mi chiedi
Adesso che sono presidente della regione Abruzzo che ho incominciato da qualche
Da qualche mese a fare un lavoro particolarmente complicato particolarmente difficile era complicazione sta dentro la logica del gol mare stare dentro la logica di capire come dare le risposte ai tanti bisogni dei cittadini ma soprattutto per quanto riguarda il mio Abruzzo star dentro la difficoltà di superare
Una debolezza d'la struttura
La quale struttura risente del meccanismo della formazione che è stato quello della
Del privilegio se vogliamo che era cliente era
Ma adesso o le cose sono sono cambiate e voglio dire anche culturalmente il mondo della politica il sistema di dei partiti la logica di coloro che fanno che fanno Amis l'azione che fanno governo insomma sì informa ai criteri di ai criteri della efficienza insomma si informa alla necessità di porre in essere dei meccanismi che siano che siano efficaci
La brutta sta facendo un sacco di cose
Innanzitutto si sta dotando di
Infrastrutture
Le quali siano finalizzate ad eliminare quello squilibrio territoriale
Che esiste l'Abruzzo si presenta in una condizione tutta particolare Codice diciamo armoniosa
Perché è un territorio che sta in mezzo allo stivale Italia undici mila chilometri quadrati con un milione duecentocinquanta mila abitanti
Cioè voglio dire un rapporto davvero armonioso tra territorio e nove presenze e numero di abitanti è una regione che l'ambita
Dal mare per tutta la sua lunghezza sono quindi cerchi circa centoventi chilometri di costa
E su questa costa ovviamente si sono verificati gli insediamenti sia in sia righe commerciali più interessanti non soltanto sulla costa anche un tantino nell'interno io in questo momento sto ricordando ad esempio gli insediamenti industriali di Bussi
Bussi sul tirino
Che hanno almeno cento anni ma forse di più
Centodieci anni di storia
E a Bussi sul tirino ad esempio si sono realizzate le prime centrali idroelettriche dell'Italia e già negli ultimi anni dell'otto c'è lento in Abruzzo si produceva il cinque il cento per cento della Energia che occorreva nell'Italia del del sud dal Tronto fino a Napoli e comunque era la seconda regione produttrice di energia elettrica dopo dopo
Dopo la Lombardia allora di cosa stiamo facendo stiamo cercando di riequilibrare il territorio nel senso che gli insediamenti industriali le attività commerciali si sono sviluppati in una maniera forte lungo quest'
è posta laddove si crea ricchezza ricchezza interessante però è una ricchezza che non viene a non viene spalmata armoniosamente sul resto del territorio abruzzese ancorché piccolo per cui abbiamo regioni interne che sono povere si impoveriscono sempre di più a seguito di uno spopolamento che e oltremodo pericoloso in relazione al fatto che un territorio montano e col
In uso quando si spopola e aggredito maggiormente da cui il rischio che viene chiamato il il rischio del dissesto
Idrogeologico perché là dove non c'è la presenza dell'uomo ovviamente questo aumentar ed aumento in una maniera ancora molto più significativa
In Abruzzo dove o il territorio e particolarmente vocato a questo tipo di rischio e allora stiamo cercando attraverso le infrastrutture di riequilibrare questo territorio in modo tale
Le che la sponda del sull'Adriatico che è particolarmente feconda di rapporti commerciali e dagli industriali ed anche finanziarli cioè di insediamento voglio dire quello che diceva il ministro le perché in Italia il fenomeno degli esportatori è forte ma non è altrettanto forte il fenomeno degli investito
Ori in queste parti del mondo ecco in Abruzzo forse c'è un tantino di eccezione io sono particolarmente forse miei preziosissimi amici voi siete preziosi non soltanto perché siete pochissimi preziosi perché riconosco e vi voglio bene io vorrei che voi veniste nervi Abruzzo per conoscerlo e per farvi vedere che meravigliosa regione è è è questa pensate che se uno di voi volesse investire in Abruzzo altrove ebbe beh le infrastrutture che si vanno arricchendo e di cui vi ho parlato ma troverebbe una felicità di
Connotazioni Gegè o morte finché tali per cui impiantando l'azienda in qualunque parte di questi undici mila meglio undici mila chilometri quadrati di territorio in qualunque parte voi potreste raggiungere in mezz'ora nelle condizioni più sfavorevoli
L'Adriatico bellissimo
E i campi da sci della maglia del Gran Sasso in mezzo
Dalla città più popolose più importante da questo punto di vista cioè commerciali industria da brutto cioè Pescara voi potete raggiungere una Renault porto
Importante in dieci minuti senza subire lo stress il trauma che invece subisce chi volesse utilizzava un impianto Areo portuali un'altra città è modestamente se mi consentite uno dei miei primi fiori all'occhiello l'ho messo quando sono riuscite a scucire qua è andata sette miliardi di lire dal Governo per in ampliare le strutture aeroportuali in particolar modo la pista perché possa cogliere quella reo porto Ivo
Oli che vengono dall'Est e che adesso non sono tanto numerosi quanto potrebbero essere per effetto di quei rapporti che di cui poc'anzi Dio di odio pare
Lato e perché le strutture aeroportuali sono ancora sottodimensionate rispetto a questa esigenza adesso con il nuovo governo che io ho l'onore di di presiedere non ancora ci credo perché non ho ancora il vescovo al capire come ho fatto a vincere ma comunque c'è questo
E io spero di poter ampliare questo poi abbiamo in Abruzzo un sistema di porti ne abbiamo cinque porte in Abruzzo due dei quali sono certa né d a vocazione commerciale ed industriale il porto di Ortona in particolar modo il porto cosiddetto di Punta Penna aperti
Al al a ai Paesi dell'Est che poi ci sono lì di fronte e voglio dire in pochissime ore si raggiungono anche quelle anche quelle spiagge quei mercati
Beh come avete capito io non ho detto nulla di quello che ti quindi ero preparato io sapevo avevo preparato un'altra scaletta per dirvi
Che ad esempio tanto per completare quelle informazioni
Che però vanno completate con un'altra
Annotazione
Io ho detto che ci sono delle infrastrutture e vi sono quindi le possibilità di insediamento vi ho detto che queste posti dall'insediamento sono arricchite dal fatto che ci sono c'è una reo porto importante e ci sono cinque porti due dei quali attrezzati evocati biotech o forse non l'ho detto però ve lo dico adesso che in Abruzzo c'è un sistema autostradale molto importante che attrarre sa in questo senso e in questo altro senso l'intera regione e per cui sono ovvero infrastrutture importanti
Vi ho detto se non loro lettori da adesso che le infrastrutture sono ancora arricchite da una rete di metanodotto robusta e che fornisce tutti quanti Paesi i trecento i cinque comuni dell'intera Bruce
Non vi ho detto una cosa che però l'ha detta
La infrastruttura più forte
Che offre questa mia regione e data dalla qualità dell'uomo da dalla qualità della Bruzzese
L'abruzzese ha la fantasia e la voglia di lavorare l'abruzzese alla voglia di fare le cose e di realizzarne resa realizzare alla voglia di progettarle
E quindi di saperle realizzare perché un uomo sostanzialmente equilibrato
Quello che si dice in politica è un moderato qualcuno mi ha detto tu come sei gli ho detto moderato e perché si moderato perché so fare progetti e perché riso realizzare questo il senso della moderazione in politica io non so che cosa sarebbe la Policlinico il termine moderazione in politica se non questo insomma ecco allora l'abruzzese strutturalmente un moderato perché sogna poi progetta e poi realizza è un grosso lavoratore purtroppo in Abruzzo abbiamo subito lo strappo di un'emigrazione forte nei primi cinquant'anni del secolo che si è concluso da poco settecento mila abruzzesi sono andati
Lavorare fuori a trovare lo spazio per i loro sogni
Nella seconda parte di questo secolo altri quattrocento mila bruttissimo it poi molti sono ritornati gli attraverso anche le rimesse che si sono svolti padre lungo questi cento anni i paesi sono cresciuti gli hanno recuperato il loro tessuto Paesi bellissimi i quali ci consegnano ancora le testimonianze non soltanto di due mila anni di storia perché gli insediamenti dei romani sono forti e sono molto importanti ma ci consegnano anche le testimonianze di un tessuto urbanistico Dirty lettori che decidi N dal Medioevo e nel Rinascimento ma anche da un barocco molto ricco ecco allora l'uomo abruzzese è un uomo davvero forte nel panorama di chi volesse
Investire tenete presente che gli abruzzesi quando sono andati fuori è vero che si sono portati le valigie di cartone con il famoso spago che lo attaccava che attaccava la valigetta da cui sono diventati deputati sindaci di importantissime città l'ambasciatore italiano d America oggi abruzzese di un paesino vicino casa mia e vi sono anche dei Premiere che sono Apruzzese canora questo il tessuto umano che si rapporta More tu bene con i Paesi dell'est le relazioni commerciali con l'estero nel in questo quadro l'Abruzzo conferma il suo trend che è in espansione da qualche tempo eccezion fatta
Per il mille novecentonovantanove c'è stato un arresto che ci preoccupo anno durante il quale le statistiche hanno registrato questa battuta ma io ritengo che le cause siano da ascrivere alla crisi
Sì
Alla crisi economica del sistema in buona sostanza e soprattutto la conclusione di un processo inflattivo che ha favorito le esportazioni però in questo primo semestre il primo semestre del due mila
C'è stata una variazione rispetto al primo semestre del novantanove che si è attestata sul più trentacinque virgola nove per cento lo standard nazionale del sedici ottanta per cento cioè lo abbiamo più che raddoppiato inoltre il coefficiente di apertura del abruzzese verso l'estero in generale e del trentasette per cento circa il che pone la nostra regione sempre più a ridosso della media nazionale
Che attestata sul quarantatré per cento entrando ancora di più nel merito della valutazione statistica se ne ricava che i due terzi della Della esposta esportazione ossia una consistenza finanziaria di nove mila miliardi di lire e concentrata nelle zone industriali a sud della nostra regione dove vi sono degli insediamenti di multinazionali in particolar modo delle multinazionali dell'auto che producono mezzi di trasporto insomma voglio dire però non ho va sempre voglio dire nel senso delle multinazionali la statistica a sottolineare quest'anno e felicità
Delle cifre per quanto riguarda le sporto ma c'è anche il cosiddetto made in Italy perché abbiamo una presenza di industria tessile dell'abbigliamento per i settori dei macchinari e dello dell'agroalimentare a proposito di agroalimentare
Il vino abruzzese credo che sia davvero oggi considerato uno dei migliori divide il mondo e mi fa piacere che le nostre signorine sorridono vuol dire che lo sanno pure i loro ecco allora io vi invito capi di invito a Pieve d'Abruzzo anche per capire queste cose niente c'è un ultimo sguardo sui destinatari del nostro ex porto il settanta per cento della nostra produzione e diretta in quindici Paesi
Dell'Unione Europea
Però prendendo a riferimento il novantanove si può dire che si tratta di ben cinque mila degli otto mila miliardi di lire accumulati
Iniziative sono state avviate in maniera forte nei confronti dei Paesi della fascia centro orientale dell'Europa le sporte stato di seicentoquattordici miliardi di lire e dell'America del Nord di quattrocentoventicinque miliardi di lire
Come Governo regionale ho attivato una serie di pacchetti ai quali ho dato il nome Opportunities Italia con i quali pacchetti vado girando il mondo ma in particolar modo anche il i Paesi che sono oggetto di questa nostra Ten
Girone di questa riflessione di questi tre giorni per ampliare il visto che come ho detto delle sono le possibilità per ampliare queste queste indica io vi statistiche che sono nude e crude ma che per me hanno un significato molto importante Amici miei io vi auguro vola buona serata gli auguro di concludere il
A noi abbiamo già concluso allora non so se io ho parlato anche per gli altri due relatori se non l'ho fatto scusate DTT amaro e continuerò però credo di dover
Io ringrazio voi avete senz'altro capito perché io ci tenevo a questo intervento perché siamo rimasti in pochi ma era sicuramente un'occasione simpatica per conoscere un uomo Apruzzese che è un uomo capace intelligente che mode tanto lo ha dimostrato la sua attività parla parlamentare e credo che tu abbia vinto per questo proprio perché se un uomo stimato e quindi con questo do la parola l'amico Brancadoro visto che siamo ormai e in fase divertente per le conclusioni
E guardate in genere
I conti i convegni che riguardano problemi di impresa
Perché ha un po'di esperienza frequentazione di questo genere si svolgono corsi
L'imprenditore piagnucola chiede di essere assistito lo Stato le istituzioni economiche dicono che in realtà hanno fatto che stanno facendo chissà quale mirabilia il sistema finanziario
Con
Inter calando di versi anglicismi spiega che oramai la piattaforma finanziaria di sostegno e la migliore possibile dopodiché tutti tornano a casa avendo ciascuno detto la propria e non essendosi incontrati
Ma è quello che ha colpito stasera perché questo era il timore di una serie di discorsi a senso unico ognuno dal suo punto di vista al di là di certe venature che ci aspettavamo dire che c'è stato molto molti punti di contatto molto terreno di incontro per me questo è tanto non so per voi ma per me è veramente tanto di questo ve ne sono grato grazie a domani