"La cultura risorsa per l'Europa, un patto per il nuovo millennio" organizzato da "I Democratici per l'Ulivo", presso il Palazzo dei Priori, Sala dei Notari

Con
Un saluto e qui cerco di sdoppiare mente
Come sindaco a nome di tutta la città di tutta di tutta l'Umbria saluto il Presidente della Commissione europea Prodi
Tornò a salutare ora da a nome di tutto il comitato regionale dei Democratici insieme all'amico Francesco Rutelli sindaco di Roma
Ai candidati europei anzi alle nostre amiche candidate europea sono qui sedute al nostro tavolo insieme a villa Reynaud altri altro candidato europeo e appalto a Paolucci ancora candidato alle elezioni europee
Le
Abbiamo poi la le rappresentanze dei nostri candidati locali candidati a sindaco di Perugia avventura di Spoleto Cristofori di Orvieto conti Celli di Bastia Silvestri
Di Marsciano di Mario e il candidato alla provincia di Perugia Fausto Libor
Bene io nel salutare Romano Prodi devo anche esprimere credo un sentimento in perpetrando quello di tutti gli italiani che il sentimento di gratitudine per quello che Romano Prodi ha fatto per l'Italia e che ora sta facendo e farà per l'Europa Prodi ha dato a tutti
Il senso della sicurezza e la garanzia che gli impegni programmatici che vengono presi
A livello italiano che saranno presi a livello europeo saranno mantenuti noi abbiamo questa garanzia perché sappiamo chi è Prodi sappiamo si è personalmente conosciamo il suo itinerario personale la sua rettitudine la sua trasparenza la sua coerenza e la sua intelligenza la sua preparazione
So lo ringraziamo anche sappiamo di avere questa garanzia per quello che ha fatto nove non non parliamo ormai soltanto su una fiducia una persona ma parliamo sulla realtà di quello che noi abbiamo Daloui ereditato vale a dire la stabilità la stabilità per il nostro Paese e una stabilità che è insieme economica e che è questa la garanzia che siamo al fatto entrare in Europa e insieme adesso la stabilità politica che l'Ulivo riuscito a dare all'Italia dopo un lungo periodo di fluttuazioni
Bene
Grazie a questa stabilita
Noi siamo in grado oggi di guardare agli appuntamenti elettorali che abbiamo davanti sia quelli locali che soprattutto a quell'impegno attivissimi europei
Con sicurezza con sicurezza e con fiducia con un progetto preciso che è quello di unire le forze diverse che si muovono in Italia è un Europa governare le diversità
Questo sia unire governare le diversità uno degli Progetti più forti e più importanti che siano davanti siano mai stati davanti Vanoli
Stiamo per costruire uno Europa che non può che essere un'Europa federalista vale a dire un Europa che rispetta e anzi fa della sua forza la fa disse la forza delle varie componenti che la costituiscono
Bene
Il questa Europa federalista
Che ha di fronte a sé dei grandi orizzonti aperti non solo per la sua realizzazione per quello che è e che sta diventando oggi con i paesi che hanno già dato l'adesione ma con le grandi orizzonti verso est e verso il sud del Mediterraneo
A una serie di problemi di priorità che sono comuni credo non solo al nostro Paese ma sono comuni a tutti questi Paesi che guardano a questo obiettivo sono al lavoro sono la sicurezza
E la giustizia sono lo sviluppo sostenibile che significa valorizzare l'enorme patrimonio che l'Europa a e che il nostro Paese è dentro l'Europa a prima di tutti
Sono
Le ha cultura e sono la conoscenza questo patrimonio ereditato al nostro grande obiettivo da valorizzare
Un fatto di arte fatto di storia fatto di monumenti siamo su una piazza che qui rappresenta uno dei massimi compendi di arte e di storia
E di patrimonio culturale trasmesso nei secoli bene questo è la nostra eredità ed è da queste verità dobbiamo partire
Aperti verso l'innovazione il problema della ricerca il problema delle nuove tecnologie il problema di creare dei nuovi letterati i nuovi letterati che si misurano ormai sulla telematica su questi altri orizzonti ma che non possono ignorare la grande eredità di cui sono portatori e coloni e allora ecco il grande compito quello di fare costruire l'Europa
Attraverso il recupero di questo che abbiamo ereditato e di portarla avanti il problema dell'istruzione il problema della formazione delle nuove generazioni l'Europa è un processo lungo ci sono voluti cinquant'anni per creare l'Europa economica
Non so quanti anni spero pochi ne abbiamo bisogno per costruire l'Europa politica questo ramo politica la dobbiamo affidare soprattutto alle nuove generazioni
Ai giovani perché ad essi spetta il futuro ma per loro insieme a loro noi dobbiamo fin da oggi è cominciare a lavorare
Una dobbiamo passare alla comunità politica è il primo grande obiettivo che ci sta davanti che la comunità politica non si può fare se non attraverso la cultura nel senso più vasto del termine
Abbiamo riconosciuto questo fatto dei nei più recenti trattati era la comunità europea l'articolo centoventotto
Nel Trattato di Maastricht e poi convertito ampliato nell'articolo centocinquantuno del Trattato di Amsterdam in cinque punti delinea un Progetto di sviluppo culturale per i nostri paesi
E per i paesi che dovranno progressivamente essere integrati alle Comunità europea che rappresentano un manifesto a cui rifarci però c'è un passo ancora lungo da fare tra l'enunciato degli obiettivi che per fortuna ormai sono chiari e le risorse disponibili
Se io vi dico quanto rappresenta la voce cultura nel bilancio europeo del mille novecentonovantotto
Voi inorridire Rete come io sono io l'ho capito leggendolo è lo zero virgola zero zero diciotto ore bilancio nella Comunità europea
Lo devo ripetere non c'è bisogno è un numero che vi resterà impresso bene questa strada va invertita
Prodi in Europa per noi è una garanzia che questa strada sia invertite i democratici candidati europei si impegnano anch'essi per questo grande Obiettivo
I patti vanno rispettati noi li rispetteremo i candidati che saranno eletti lì rispetteranno
Vi ringrazio della vostra presenza così ricca così numerosa e darei subito la parola al presidente professor Romano Prodi
Care amici
Cari amici
Basta basta basta grazie
Bene grazie della affettuoso saluto
Vi ringrazio proprio di essere così numerosi qui stasera
Per parlare
Di cultura come risorsa per l'Europa
Mi fa piacere che
Quando lei aveva ricordato nella sullo spunto di partenza quanto poco ancora sia nel bilancio dell'Europa la cultura
Ed è proprio per questo che noi dobbiamo
Fare questi convegni dobbiamo trovarci
Dobbiamo insieme capire quale risorse con lo strumento può essere cultura anche se è chiaro che la nostra concezione europea
Non è la cultura un fatto centrale da concentrare nel parte terminale del sistema europeo
La cultura è un fatto si è diffuso in tutta l'Europa
La cultura è un elemento di fermentazione di tutto il nostro continente
E quindi e il bilancio di Bruxelles deve essere un bilancio molto di mobilitazione delle forze non deve essere un bilancio di concentrazione della cultura
Noi non siamo
Un Paese con una storia unica mi sia un grande continente con tante storie dietro che è una forza una ingenuità e la loro cultura
E la sostanza d'Europa
Questa è la bellezza dell'Europa che noi che noi vogliamo non è un Europa che parta dal centro che Standard tesi non è un'Europa che abbia gli stessi inni non è un'Europa che abbia le stesse radici proprio nostra è il frutto di tantissime esperienze che debbano essere conservate perché e potenziare
E armonizzare
In un discorso generale di cultura europea
E devo dire che
Questo è un problema che cominciasse sentito fortemente ed è interessante come metà dalla
Colloquio che ho avuto oggi con Jospin e Chirac
Ma l'Eliseo prima di venire qui è stata proprio incentrato su questi grandi problemi dell'anima dell'Europa della cultura di come
Poter cominciare un grande dibattito
Che mette a confronto queste grande diversità e che sottolinei gli obiettivi comuni da perseguire con questa grande l'iter attacca la base dell'euro
E vedete
Questo
L'importante questi discorsi vengono fatti qui in Umbria
A Perugia dove c'è dietro una storia straordinaria dove c'è vicino
Una città simbolo di pace come Assisi dove vi è a Perugia in questo università un luogo di incontro di giovani
Di tutti i Paesi del mondo importantissimo che questo venga fatto
Ma non solo guardando al passato
Ma guardando al futuro la cultura è un fatto di futuro
Perché il problema dell'Europa è un fortissimo problema
So trovato molta fortuna ieri di prendere l'aura d'onore
All'età di Brown e il mio vicino di premiazione era il regista Spielberg
E
L'ente di grandissimo interesse
Vedere come il problema
Di essere punto di riferimento in un struttura di mass media come è quella del cinema diventi un problema culturale
Di un'ampiezza di una forza straordinaria
Come se non ricordo vediamo come europei a vedere di nuovo un primato nel mondo aveva una leadership perché non è principalmente leadership militare ma che soprattutto una leadership culturale lo dobbiamo in questi tutti tutti questi nuovi settori dall'arte e cultura riunire le forze organizzare dibattito a vere elementi di unificazione avere elementi di espressione comune
Perché altrimenti non si getta cultura al Monte
Questo il punto
Di fondamentale importanza d'Europa frammentata non produce un punto di condensazione tale da diventa chiare elemento di cultura traspirante cioè quella che cambia il punto
E guardate questo l'Europa lo era ancora anche nel disgrazie Tissi mo'immediato dopoguerra e lo può divenire soltanto attraverso un forte senso di unità e un forte senso di lavoro in Comune per questo che
La Europa che
Guiderò nella prossimo quinquennio che probabilmente guiderò
Essendo ancora presidente designato e non presidente eletto non sarà un'Europa che alla cultura volge una importanza privilegiata particolare fondamentale
Ma non come elemento soltanto di Bilancio ma come proponeva di mobilitazioni
Di tutte le industrie di tutte
Provenienti potrà dei momenti di formazione della nostra scelta perché altrimenti noi non potremmo avere una espressione comuni e Europa ha già cominciato anche se non nel bilancio la cultura a fare elementi di condensazione molto forti e siamo con tutti i suoi limiti con tutti i suoi problemi il programma Erasmus che ha mosso oltre mezzo milione di giovani studenti
Passare lunghi mesi all'Est
è qualcosa di assolutamente nuovo nel nostro continente dopo il rinascimento
è qualcosa di straordinario
è chiaro che questo non basta ed è chiaro che non ha senso che questi scambi avvengono solo fra studenti
è chiaro che debbono avvenire fra professionisti fra tecnici fra lavoratori e chiaro che sono le società che devono fare questi scambi culturali in modo integrale gli altrimenti non ci sto non sia la condensazione che produce cultura
Ma già questo sì
Questo progetto Erasmus avuto una forza enorme
Cambiare la nostra scelta e è chiaro che c'è un giorno noi pensiamo di poter cambiare anche la storia dei Balcani
Dovremmo prima di tutto a cominciare a mettere in giro culturale queste popolazioni
A fare in modo che parteciperà a questo nuovo grande pellegrinaggio collettive europeo che sta creando la nuova struttura del nostro continente ecco questo
Questa
Sforzo che noi dobbiamo fare aprono e sforzo tremendo uno sforzo enorme che devo mobilitare tutte le strutture culturale di insegnamento
Europa non è più un centro di riferimento preminente nel mondo per la formazione della classe dirigente
Quando io sono andato alla London scolastica nel sessantadue sessantatré
Quelle che sono poi diventati dirigente paesi africani e sudamericani erano tutte studiare in Inghilterra
Oggi quando visitavo i miei colleghi dell'America Latina avevano tutti studiato
Negli Stati Uniti da me
Questo è un fatto di straordinaria importanza sono questi gli elementi in cui si misura la forza di attrazione culturale di un paese di un continente
Essere il riferimento della nuova classe dirigente scientifica politiche economica essere punto di confronto di tutto l'umanità e allora è chiaro che noi dobbiamo creare alcune grandi istituzioni europee che diventi un luogo di fermentazione di formazione dei nuovi grande intellettuale europei che ci aiutino a dare un'anima all'Europa e che ha tra da tutti i continenti i futuri dirigenti di questi continenti altrimenti è inutile che noi pensiamo di potere quando in che modo offrire possibilità loro ma c'è anche un problema di diffusione culturale di base
Questa alfabetizzazione informatica che l'Europa affrontato in modo sparso diviso tra Paese e Paese
E che noi dobbiamo invece sistematizzare e noi dobbiamo fare in modo che nei prossimi cinque anni nostri giovani arrivino alcun livello di cultura informatica sia i nostri ragazzi raspi bambini i nostri bambini arrivino a un livello di cultura informatiche
Sia che sia paragonabile a quello degli Stati Uniti
Altrimenti non riusciamo ad avere quella fermentazione che permette appunto al mondo di poter esercitare a una società di poter esercitare una sua leadership nel motto
Bisogna problemi enormi che noi dobbiamo porci con come euro e quindi l'Europa deve investire l'educazione e la cultura aumentando fortemente il proprio bilancio
Ma soprattutto mobilitando e coordinando le risorse dei vari Paesi perché questa cultura non può non deve essere la cultura uniformando
Dove c'è la cultura che tiene fortemente conto delle diversità
Ecco questo
Quindi un programma
Che lo dobbiamo portare avanti si vede chiaramente che questo è un programma per tutti ma è un programma che prevalentemente indirizzata ai giovani alle nuove generazioni
Ed è
L'altra riflessione la dobbiamo fare stiamo attenti perché le risorse di attenzione intellettuale e morale
Alle nuove generazioni che nel portiamo sono scarsissime
Può essere per la diminuzione demografica poi se per tanti fattori ma i giovani non su uno al centro dell'attenzione dalla nostra società
E allora è chiaro che se noi non investiamo invece nei giovani non riusciremo mai a trasformare
A trasformare questa città
E un'altra riflessione mi porta l'essere più a Perugia mi porta il parallelo giovani la precisione
Estremamente importante che può sembrare secondaria ma che sarà riedito per l'Europa di domani se vi sarà una grande Europa
C'è il giovane
Si portano
L'attenzione sulla cultura
De Pace
Fondamentale
Per la nuova Europa
A la cosa più grande dell'Europa
La pace
Ed è importante ed è importante
Dette riunione
Qui non è proprio qui non non sta mica parlando di retorica e il metodo con cui è cresciuto l'Europa che un metodo di diversità evitarci
Non è stata una
Spesa straordinaria sempre
Alla Brown University errante sentire il premio Nobel per la pace
Ticinum giorni che ogni che apre il premio Nobel perché in Irlanda per trent'anni ha creduto nella pace quando nessuno ci credeva
Trent'anni fa cominciò a far la prima cooperativa di credito con poche sterline a mettere insieme la gente a dare fiducia hanno costruito insieme settanta appartamenti poi furono bloccati dal autorità che
Sabotare hanno soffriranno sino ad arrivare alla pace ebbene nel suo discorso inaugurale
Ha fatto con la seguente formazione
Solido l'Europa unità è un modello di Facci perché solo l'Europa unita può permette
Ai Paesi ITIS
In un ambiente economico che permetterà prosperità la libertà i diritti umani e la democrazia ma può permettere anche una loro identità nazionale una la loro diversità
Questa è la grande se l'Europa e lo vedete è l'Europa l'unica ricetta
Che può porta la pace nei Balcani
Gli ho proposto appena cominciata la guerra no la conferenza di pace balcanica collettivo molto precisa
Noi sempre dei Balcani è con noi da sette secoli in modo drammatico sette del secolo dalla fine del Trecento
Lo era già da prima dalla figlia recente diventato drammatica
Non è mai stato risolto perché si è prestato affrontato con un criterio di sopraffazioni
E non vi era alcun criterio con cui affrontarlo
Vi è stato un po'di pace sotto il regno Austroungarico perché teneva insieme tante cose con una struttura flessibile che sotto certi aspetti ricorda alcune soluzioni trovate dalla Unione europea in modo in modo democratico modo molto più avanzato pure tornata la tracce adesso per la prima volta nella storia
Si può offrire anche se nel lungo periodo anche se in un domani non vicino si può offrire a questi Paesi una soluzione definitiva dei loro problemi
Essere cioè tutti uguali nell'ambito dell'Unione Europea ognuno con la propria indipendenza in un'area economica e commerciale vasta in modo da poter utilizzare ecco la speranza di poter partecipare a una grande comunità
Mondiali
Vedete questo è l'unico modo che sta portando una luce nella quale i precari e ti posso assicurare che questa proposta ha molto aiutato sta molto aiutando gli obiettivi di pace che in questi giorni Cernomyrdin
Attisani stanno portando avanti
Perché possono finalmente dare un obiettivo qualcosa per cui le nuove generazioni Balcani possano in Qualcomm modo vita resterà vedete la pace per la Bosnia
Sotto la patina provvidenziale la pace ha detto
Non ha però risolto nessuno dei problemi economici del domani di questi Paesi
Ha risolto un grande problema cioè quello di porre fine ai massacri
Ma i ragazzi di Sarajevo non hanno prospetti perché non hanno un disegno politico in cui si è dimesso perché siamo stretti fra
In un'economia che non ha spazio per una respiro e il nostro progetto
Della posto pace nei Balcani della Copra nei Balcani che precludono abbattimento di barriere doganali
E l'Unione europea da dava ai governi gli introiti che sostituiscono questi
Mancate risorse che provengono dalle dogane si creeranno alzano economica unica potranno cominciare a venirmi Investimenti potranno cominciare ad arrendersi
Degli osservatori di questi Paesi al Parlamento europeo e poi dei rapporti con la commissione europea dei rapporti con l'Unione Europea in senso ampio fino a dar vita nella prospettiva ad essere parte di questo Europeo questo il concetto di Tabacci che porta d'Europa
Con l'Europa si sono spariti i conflitti da quello più semplice se volete come quell'alto atesino
Da quello più complicato che non ancora scomparso il tutto come quell'irlandese ma solo l'Europa ha dato una speranza di soluzioni questo conflitti con l'Europa non c'è stato un conflitto
Nelle aree appartenenti all'Unione europea non ce non sia aperto nessun conflitto
In cinquant'anni è stata europee
Appena fuori dei nostri confini sta sulla fragile
Ecco allora Paci cultura giovani questo è il vocabolario che noi dobbiamo portare in questa campagna elettorale pace cultura giovanile
Questo il nostro obbligo il nostro compito e qui noi possiamo dare un grande contributo perché siamo stati gli unici a preparare un programma europeo con questi fondamenti
Con questa Sicilia parte nella comunità più vaste con questa però gioia di tenere fede alle nostre radici culturali
Gioia di tener fede al nostro grande patrimonio di sapere che anche questo il patrimonio del presente il futuro c'è una ricchezza ma lo è anche il patrimonio del passato sapere che noi siamo custodi di un patrimonio che non ha nessuno al mondo
Ma io su questo non voglio soffermarmi perché ci sono qui persone grande esperienza di grandi capacità di analisi questi cinque settori voglio solo ricordarvi
Che culture passato culture presente culture futuro
Poi mi sono ricordato che
Che sono mettendo insieme questi
Radici forti del nostro essere europei nel possiamo in quali che modo del ruolo in Europa e l'Europa può vere un ruolo del mondo varate
Uno dei grandi problemi del nostro città europea è proprio questa
Stanche
Di fronte a una scelta che
Appare più tonico rose più forte Cobra scelta americana
Ragazzi ricorda perché questa
A questo problema non si pone rimedio con
Le armi non si pone rimedio
Con meno con l'aumento del reddito
A questo problema che si pone rimedio soltanto con alcuni grandi obiettivi collettivi
La valorizzazione dei giovani l'occupazione l'elevazione del loro livello culturale il mettervi insieme perché intreccino le loro esperienze il
Introdurre intellettuali che interpretano questo nuovo fermentazione
Produrre una comunità che non è facile in un paese in un continente contante lingue contante diversità
Ed è questa la grande bellezza della sfida europea per sapere nei giorni in cui sono a Bruxelles trovo che da mattina a sera
Non pronuncia la parola solo d'Italia
Questo sforzo e no
Quindici Paesi con undici lingue diverso e poi diventeranno ventisette Paesi con oltre diciannove o venti lingue diverso questo incrocio questo crogiuolo
E ancora molto più complicata che la creazione degli Stati Uniti d'America
Perché lì
Partivano da stati diversi e addirittura un'unica lingua un unico tipo di cultura dominante chi era nell'uomo il crogiuolo americano vive dividere dalla forza delle cose
Il crogiolo europeo lo dobbiamo costruire noi con intelligenza e con la volontà col desiderio di pace con l'alta capacità di costruzione è una sfida grandiose concordi molto più forte qualcosa unica al mondo
Bellissimo vedere come gli americani seguano con questo misto di
Curiosità e scetticismo ma anche di stupore prima era molto più scetticismo avesse anche stupore perché perché nessuno credeva che l'euro si sarebbe realizzata allora l'altro servire adesso è questi europei sono un po'matti un po'visionario un po'strani un po'egoisti e un po'fantasiosi però hanno fatto qualcosa che al mondo non ha fatto nessun
Undici Paesi hanno costruito un'ammonite
Già oggi l'ottanta per cento della forza del dollaro e quando verranno gli altri paesi sarà superiore al dollaro e poi capace di allargarsi perché non è una moneta chiusa resta
Cioè su tutte le sfide i problemi il patto di stabilità mantenere gli obblighi di Maastricht i problemi del della diversità della forse il Paese ci son tante cose
Di cui telefilm però c'è una realizzazione che al mondo non ha mai fatto dis
Ecco allora noi dobbiamo dire a questi aspetti un po'se volete anche visionare richiede detto Europa però con la forza di chi può dire noi abbiamo già fatto un passo che veniva ritenuto impossibile e lo abbiamo fatto perché abbiamo rinunciato agli egoismi nazionali l'abbiamo fatto perché abbiamo capito che bisognava dare ai giovani qualcosa di nuovo lo abbiamo fatto perché abbiamo capito
Che la pace può essere uno strumento di mobilitazione strepitoso spettacolo ecco con questo atteggiamento e dodici avviciniamo all'edizione quello proposta di una forza straordinaria chiaro che è difficile spiegava a capirla e difficile poter rendere noto a tutti sopruso anche con la scarsità dei mezzi che riempiranno col silenzio che viene fatto attorno a noi in modo questo silenzio sistema con cui noi siamo circondati
Silenzio pericoloso
Fossi tipo Stra far perdere qualche voto però e silenzio fa anche riflettere e riflettere può molto servire quindi continuiamo questa nostra battaglia insistendo questa battaglia che è una battaglia di di contenuti che la battaglia che però e fortissima è una battaglia che davvero irresistibile come irresistibili sono le opere della pace e della cultura grazie
Grazie proprio per questo panorama grande giro d'orizzonte adesso do la parola immediatamente a Francesco Rutelli
Ringrazio tutti voi credo che dobbiamo siccome abbiamo questa sera davvero non un parterre ma un elenco di oratori di straordinario interesse che interessa tutti noi ascoltare
E che ci parleranno non solo dei tempi generale la cultura ma in particolare dei temi della turismo culturale del cinema della multimedialità per la diffusione della cultura
Dei nuovi mezzi
Televisivi in particolare delle potenzialità della produzione
Cercherò di disciplinare mio intervento su un solo argomento
Solo quello che diceva romano stimola ognuno di noi
In tante direzioni ma cercherò di dare un unico contributo che porto con me particolare
Candidato capolista di questo nostro meraviglioso collegio del centro dell'Italia
Per fare una riflessione concreta limitata
Ad un tema strategico di interesse
Io penso vitale prioritario per tutti noi ovvero come fare di cultura e nuovo turismo un asse portante
Per l'economia e il lavoro e per l'identità contemporaneo di questo nostro territorio del cuore peritale è una sfida decisiva e ritengo che il punto che anche altre affronteranno penso ad Antonio Paolucci subito dopo di me battuta amico Peres che è il direttore del Touring club che molto ringrazio per essere qui
Ma tutti noi in fondo affrontiamo la concretezza
Come diceva adesso Romano Prodi dei temi della cultura e qual è il tema che più possiamo affrontare in una terra come questa
Pensiamo che soltanto la provincia di Perugia a ventisette musei
E pensiamo che questo enorme territorio rappresenta tuttavia appena il una quota del ventidue per cento bella numero di arrivi turistici nel nostro Paese
E cioè Toscana
Lazio Macchi unghie
Questo avviene per molte ragioni naturalmente e città interroghiamo su questo alla vigilia del Giubileo stiamo lavorando in modo serio il tempo è stretto perché i ventinove milioni di visitatori del due mila siano il meno possibile un turismo a parte l'aspetto religioso naturalmente mordi e fuggi
Io lo ripeto sempre lo ripeto nella mia città ma lo ripeto dappertutto non a caso i democratici hanno iniziato la loro campagna elettorale a Pienza una recita ideale del Rinascimento è uno dei luoghi simbolici della bellezza della pienezza della bellezza italiana che il nostro problema non è di avere a Roma il turismo di un giorno e mezzo Fori Imperiali Colosseo San Pietro
E via la vera sfida di cui oggi siamo parte e di far sì che questi ventinove milioni
Di Pellegrini che sono anche turisti molti dei quali tornano in Italia dopo decenni agli Stati Uniti per esempio per l'occasione il Giubileo diventi no ambasciatori nel loro Paese di un turismo e di una frequentazione dei valori culturali e civili dell'Italia di tipo nuovo
E quindi la sfida se la posso riassumere sintetizzare quella di dire no ad un turismo mordi e fuggi che ha determinato anche dalla mancanza di infrastrutture pensate che soltanto qui nell'Italia centrale noi abbiamo un numero medio di camere per albergo
Di appena ventisei nella Toscana ventiquattro dell'Umbria ventinove delle Marche trentacinque nel Lazio
Ah non abbiamo qui sono un problema di turismo più grande di dimensione in tutte e quattro queste regioni le più amate da un turismo di alto livello pensata l'amore degli inglesi Statunitensi dei nordeuropei
Per la Toscana per l'Umbria in particolare anche per le Marche il Lazio noi abbiamo in tutto soltanto in tutte e quattro queste regioni ventotto alberghi d'eccellenza
Peso significa che mancano certo l'infrastruttura di collegamento ma mancano ancora più gravemente per valorizzare questa potenzialità straordinarie
Le infrastrutture di qualità di accoglienza che possono significare l'utilizzo delle università dei campus da Siena a Perugia a Roma per il turismo giovanile
E per dei seminari e per una permanenza di settimane non più di ventiquattro di quarantotto ore con il sacco a pelo organizzato con le università per promuovere un turismo culturale che ecco lo slogan che io penso lo dobbiamo lanciare dall'impostazione mordi e fuggi consumistica
Sostanzialmente anonima passi ad un turismo che una rete che valorizza questo intero territorio
E che riesce a valorizzarne tutti gli aspetti tutte le potenzialità tutte le nicchie anche se necessario che vanno dalle capacità gastronomiche all'amore per l'ambiente ai servizi che siamo in grado di dispiegare e fare di questo occasione di lavoro occasione di nascita di nuove in prese nascita e valorizzazione tra l'altro di un territorio che di questo ha bisogno e che può poggiare su questo come uno dei cespiti economici più formidabili
Per il nostro avvenire dunque da un turismo concentrato e anonimo ad una rete fondata sulla qualità della vita
E consente lavoro sviluppo promozione della conoscenza il nostro obiettivo ed è la battaglia che faranno i democratici in Europa assieme a Romano Prodi il nostro obiettivo è di fare dell'Italia e in particolare nel cuore dell'Italia
Un
Un'area di turismo culturale che sia la più importante d'Europa anche dal punto di vista economico questo ci sembra un appuntamento straordinariamente importante che ci interroga ci richiama tutti e che coinvolge nuova impresa coinvolge la modernizzazione dell'Offerta che noi abbiamo le nostre territori soprattutto mette in relazione l'impegno pubblico per valorizzare i beni culturali per restaurare ricostruire ambienti degradati
Aprire in musei
Renderli fruibili a tutti moltiplicare un'offerta sempre più aperta sempre più innovativa
Fare di questo non soltanto l'oggetto dell'impegno per Roma e Firenze ma per tutte le città d'arte per tutti questi itinerari apparentemente minori ma assolutamente sensazionali solo se conosciuti pensate che nel mondo tutte le inchieste che vengono fatte dimostrano che persino Siena Lucca Pisa Perugia sono uscita poco conosciute
Soltanto in quest'area Roma in parte Firenze
Sa insieme fanno questa svolgono questa funzione e ci rendiamo conto dunque senza scomodare retoriche che sono state usate
In slogan in comizi di ventiquattro ore e poi dimenticate immediatamente quanto questa miniera sensazionale
Sia mal utilizzata occorre dicevo sommare anche le nicchie delle diverse specializzazioni per prolungare i soggiorni per far conoscere questo territorio per farlo rifiorire per integrare l'agricoltura la crescita di un agriturismo sia di qualità sia popolare che sta ormai nascendo ecco
Io mi fermo qui perché questo il titolo che volevo dare e il messaggio e volevo dare ma su questo stiamo lavorando faremo una conferenza in cui lanceremo degli obiettivi specifici il nove di giugno a Roma
Alla quale parteciperanno operatori turistici culturali persone che hanno avuto esperienza nelle aziende di soggiorno persone che gestiscono in prese alberghiere persone che vogliono fare della cultura un cantiere di sviluppo anche per quanto riguarda il lavoro e l'occupazione Prodi ha messo giustamente l'accento sui giovani come il principale non destinatario attore
Soggetto decisivo dalla cultura al ventunesimo secolo
In fondo tutto il suo discorso è stato concentrato su due parole
Identità
E diversità
L'Europa che salta in aria oggi nei Balcani è un'Europa che esaspera l'identità
Senza accettare la diversità
L'Europa della cultura e quella che costruisce sulla diversità e di rispetto delle diversità la propria identità e la forza dei suoi valori unitari nessuna monocultura europea
Alla maniera americana
Ma certamente una cultura diffusa che diventa Rete e che diventa occasione di sviluppo permanente voglio dire un'ultima cosa con un riferimento civico quel che identità e diversità alla fine sono la forza di dove siamo Palazzo dei Priori
La sala dei Notari ma qui Caro Romano al piano di sopra questo contesto in questa sala
Sono passati nel tempo
Sono passati coloro che hanno gestito governato questa Perugia hanno ospitato queste sale i consigli cittadini mi corregga Maddoli ha ospitato il tribunale del capitano del popolo poi nel Cinquecento i notai
Quali città al mondo possono permettersi oggi
Di produrre e moltiplicare questa ricchezza
Forse posso esorcizzare l'amore nella
Dedizione che ci spinge ad esser qui con una battuta alla piano di sopra nell'ambito della Galleria nazionale l'urna dell'Umbria ce la sala quotidiani
Qua sotto c'è la sala dei prodiani e non siamo orgogliosi in questo
In questa vigilia di campagna elettorale di riconoscerci del nuovo presidente della Commissione e riportare le nostre storie e la credibilità che abbiamo acquisito con il duro lavoro nella politica nell'amministrazione e nella società civile per metterlo al servizio di un programma di arricchimento
Del nostro patrimonio comune perché diventi ricchezza lavoro identità nella diversità penso che questa straordinaria adunata di prodiani oggi vuole riprendere con orgoglio
Quel messaggio che Romano Prodi ci ha dato quando ci ha portati in Europa oggi sarà lui a guidare l'Europa ma noi qui nella Sala dei Notari con la storia che essa ci richiama quotidianamente vogliamo dire approdi tu sarai in Europa non saremo contenti
In una battaglia che riguarda e continuerà a riguardare le nostre città e la nostra Italia perché non ti regaliamo all'Europa
Sarà in Europa il nostro leader continuerai ad esserlo e noi continueremo questo impegno con il quale tu hai cambiato il volto al nostro Paese perché sappiamo che oggi ce ne più che mai bisogna vi ringrazio
Do Corolla Paolucci grazie naturalmente Rutelli detestano anche così brillante intervento così legato alla nostra realtà adesso do la parola ad Antonio Paolucci
Seguiranno poi una seria scusate mi vedono avvertimento perché possiate ci possiamo regolare seguiranno poi altri brevissimi interventi di altre
O candidati io presepe figure della cultura la
Mondo
Che fa riferimento comunque a questo ambito alcuni brevi interventi in e poi avremo di nuovo la conclusione
Alla fine arriva serata lo dico subito per chi dovesse eventualmente allontanarsi per qualche momento è poi previsto sulla terrazza del mercato un clock nel così di intrattenimento anche con i candidati chi vuole può partecipare anzi ha cordialmente invitato e la parola da Antonio Paolucci
Io sono soprintendente alle belle arti di Firenze Prato e Pistoia il mio mestiere quello di storico dell'arte e per una specie di automatismo professionale non riesco mai a dimenticare il mio mestiere io guardavo prima questi affreschi
Di inizio tre
Sono le storie sacre la storia dell'uomo la genesi la creazione dell'uomo o della donna eccetera sulla destra sulla mia destra ci sono
Delle allegoriche delle parabole dei simboli
Fra questi ce n'è uno lo guardavo prima che mi piace molto mi sembra particolarmente significativo lo voglio regalare al presidente Prodi come emblema come simbolo
Del suo del nostro movimento qui
Voi non in fondo non lo potete vedere io sì ma tutti lo conoscete certamente è rappresentato l'episodio che viene da Esopo e poi da Fedro e che ritorna nei Fabio medievali
Della Cicogna
Che lei va dalla gola del lupo un osso che minacciava di East trafugati loro il lupo
Stava per schiantare no anzitutto Mangione come gli era entrato un osso in gola e rischiava di schiantare
La cicogna gli mette il suo lungo becco dentro l'agone li tira fuori l'osso
Ecco che cosa vuol fare il nostro movimento se non questo tirar fuori
Dal corpo della democrazia quell'osso della partitocrazia o per meglio dire della partitino Grazia che minaccia di fare schiantare la democrazia stessa è vero Presidente
Questo è il nostro compito il nostro ruolo
Eseguire questa operazione chirurgica tirare via quest'osso infausto ricostituire L'Ulivo
Rimettere in gioco l'aurea regola delle bipolarismo dell'alternanza e questo mi ha affascinato questo movimento per questo io che faccio il mestiere dello storico dell'arte ho accettato di partecipare vini fa piacere ritrovare rappresentato in qualche modo in allegoria in simbolo un emblema di questa di questo progetto politico ma a parte questo noi oggi parliamo di cultura
Un problema culturale il titolo è risorsa per l'Europa io direi meglio la cultura identità per l'Europa prima il presidente Prodi diceva noi dobbiamo insegnare ai nostri bambini fin da subito
A sapere di informatica muoversi con le nuove tecnologie avere la mente aperta alle nuove dimensioni dei saperi è perfettamente vero sono
Totalmente d'accordo ma noi dobbiamo anche insegnare ai nostri bambini ai nostri ragazzi che accorciano c'è la palla del buon figli più bella che ci sia
Che il perugino più affascinante ci si trova a Città della Pieve e prima di arrivare a Città della Pieve bisogna attraversare sulla destra un bosco di querce meraviglioso penso che tutti voi lo avete visto
Dobbiamo spiegare chi i Piani di Castelluccio
I Piani di Castelluccio ai piedi del monte di vettore dove c'era la grotta della Sibilla sono un luogo di tale bellezza da far venire il magone da togliere il fiato
Perché se noi insegniamo queste cose insieme all'informatica alle lingue e a quant'altro noi daremo alle nuove generazioni quella marcia in più quel plusvalore quel valore aggiunto
Che fa di noi italiani e di noi europei in generale
La realtà veramente vincente diceva Voltaire due secoli fa parlando dell'Europa di questa Europa due secoli e mezzo fa noi stessi avevamo la Repubblica immensa degli spiriti coltiva
Noi siamo la repubblica degli spiriti coltivati grande come il mondo altro che a me
I saperi le memorie le culture i ricordi
Sono qui ed acquisti sono dilatati in tutto il mondo
E se non siamo consapevoli di questo se non se non ci rendiamo conto che questo il nostro antidoto oltre che il nostro plusvalore rischiamo divenire colonizzati
Io io io di fronte ai alla le rare volte che accendo la televisione e la vedo infestata da Sirio televisivi Statunitensi mi cascano le braccia
Quando vedo nelle meravigliose città italiane
I negozi i nostri negozi che inalberano in orrendo Pseudo inglese dei titoli delle delle didascalie America americani Zante io sto male io prima attraversavo il Corso Vannucci
Questi
Ci può essere una strada più bella di così
Prima me ne son venuto prima da solo a vedere i palazzi le chiese ho attraversato il Corso Vannucci a sinistra il Palazzo dei Priori che è esattamente uguale come rappresentato nell'affresco del Bonfigli su in Pinacoteca il Collegio del Cambio con gli affreschi del Perugino in fondo la fontana che abbiamo inaugurato poche settimane fa oltre ancora in pieno sole la fiancata del Duomo e trovo a sinistra un negozio dove c'era scritto Andrew Stanis uno che vende le cravatte invece di scrivere le cravatte da Andrea ente sta un altro che vede i calzoni e c'è scritto
C'è scritto lei disse il settore un altro che vende gelati c'è scritto come c'è scritto sui guai mi pare sì proprio così c'è scritto meno male meno male che la ragazza che vende il gelato
Ho fatto la prova perché ho preso il gelato parla ancora in dialetto della sua nonna e questo è una consolazione questo vuol dire identità vuol dire che siamo ancora capaci di parlare il dialetto della nostra no ed ero Presidente questo è il punto
La diversità è forza e culture
E propellente nel motore dell'euro
Questo io non lo dico per scherzo e un
L'il rischio della colonizzazione esistente davvero e l'antidoto alla con un ricco colonizzazione e riconoscere nella cultura qui da noi come in Catalogna come
In Galizia come
Nel nel Galles Solera Scozia o o nel Tirolo che la nostra forza è la diversità
La Repubblica immensa degli spiriti coltivati dopo i bambini fin da piccoli sanno di informatica sanno quello che vi pare ma sanno anche
Del boom figli che c'è accorciano del Perugino che c'è a Città delle Pieve dei boschi di Spoleto dei piani di Castelluccio ecco noi siamo qui io se se mai
Avrò la fortuna l'opportunità di essere in Europa
Voglio ripetere questo discorso grazie
Bene ed ora passiamo a una serie di brevi interventi che ci porteranno alla conclusione del nostro incontro
Ricordo ancora vi saluto le nostre candidate Alessandra Paradisi Rita Capponi e Mario assunto a bacchetta
Cioè stava anche Riccardo Francovich se non sbaglio l'ho visto prima ed Erich Kush che fino a pochi giorni fa era presidente della stampa peste era in Italia
Allora dare la parola adesso a Vincenzo Cerami
Lucio Villari già ricordato loro coi parlerà Vincenzo Cerami che tutti conosciamo come scrittore finissimo giornalista da ultimo soprattutto come sceneggiatore di la vita è bella penso che non possiamo
Grazie grazie ad hoc vado vado a braccio e cerco di essere voce perché capisco anche se sento uno dei in maniera confusa di voler dire tantissime cose perché capita proprio raramente di parlare di cultura con accanto a ad una persona come Prodi che le cose le fa
Cioè improvvisamente c'è si può parlare di cultura accanto alla persona
Che rende concrete le cose non c'è niente di più astratto de di più
Diciamo vado del della cultura
A parte il fatto che nel nostro Paese la cultura non ha mai al contrario di quanto si dice non ha mai avuto un vero valore centrale come nei agli altri paesi europei anche grazie al fatto che gli altri Paesi europei hanno avuto delle borghesie più solide
Delle borghesie che si sono formate mi Impresit che sono rimasti uniti per lunghissimo tempo in Paesi in generale che hanno una sola lingua
E che hanno avuto una identità precisa secolare
Linguistica di artiglieria noi qui diciamo la nostra cultura adesso io vorrei
Dare per un attimo così in maniera confusa ripeto un'altra idea di cultura che è quella che frequenta magari più qualcuno che non vive la cultura da un punto di vista istituzionale anzi che considera la cultura da un punto di vista istituzionale
Come qualcosa di fortemente repressivo nei confronti di quella che è la cultura reale
Di un Paese
Io per quando penso al termine cultura forse sarà la mia Antille mie dissi antiche letture di ragazzo mi rifaccio soprattutto alla diciamo definizione che dette all'epoca Antonio Gramsci
Cioè la cultura qualcosa che non che riguarda tutti
Così come nel termine intellettuale io individuo non cerotto
La persona coltivata quanto ognuno di noi ognuno di noi che in grado di porsi delle questioni
Su ciò che ci succederà fra cinque minuti
Sì ognuno di ognuno di noi che si domanda cosa ci succederà domani l'ognuno di noi che si che si guarda intorno e guardo il mondo non pensando come qualcosa che deve fare comodo a se stesso ma come qualcosa di che può essere anche come dire
Che può porre delle scelte contrarie al propri interessi questo è un intellettuale come diceva appunto un grandissimo filosofo batteriosi degli osservatori
No va bene comunque
Che egli Grassetto va bene adesso non voglio fare il super colto adesso dico questo la cultura in Italia
Non unitaria non c'è mai stata noi abbiamo avuto guai dico una cosa ovvia
è un Paese analfabeta fino a pochissimi decenni fa un paese che si è Alfa badi alfabetizzato non certamente attraverso per esempio la lettura e non tanto attraverso la scuola che è sempre stata comunque abbastanza
Elitaria ma si è alfabetizzata attraverso la televisione cioè attraverso la parola ascoltata non letta né scritta quindi e in questo senso una credo che sia la risposta che bisogna dare al fatto che il nostro Paese
Per esempio per il a una può quoziente di lettori inferiore rispetto agli altri Paesi europei sia per quanto riguarda il giornale sia per quanto riguarda i libri e via discorrendo ma ciò che mi interessa
Porre la in maniera più gente della questione la cultura in questa io
Ho vissuto concede razionalmente come molti qui tra noi il passaggio
Tra una società che io direi che già quando ero ragazzo io non si può neanche poteva neanche più dire contadina ma era una sopravvivenza della società contadina
Pera una società contadina che si trasformava che diventava che che mi gravare contadini che miravano che diventavano piccoli borghesi e che praticamente hanno fatto loro questa della piccola borghesia fatto sua
Questa diciamo quanto rimaneva dico e della dello Zodiaco di riferimento culturale della società contadina ma erano come dire involucri senza contenuto erano come dire
La riti senza più un mito e negli negli anni diciamo della cinquanta sessanta come tutti sappiamo è avvenuta una cosa incredibile
Che in qualche modo c'era stata già preannunciato da Pasolini in cui in quegli anni cioè quella che lui chiama appunto la omologazione o solo se volete largo rivoluzione antropologica noi siamo passati da essere popolo a decretare Massa
Ma con questo non voglio dare nessun termine riduttivo al termine Massa voglio dire che siamo cambiati
C'è eravamo popolo brocche popolo eravamo intanto eravamo tanti popoli ognuno dei quali con una sua lingua particolare cioè che noi col suo dialetto
L'italiano lo abbiamo imparato praticamente a scuola così come oggi impariamo l'inglese
è una lingua che abbiamo assunto come italiana prenderlo quella più prestigiosa che era quella toscana
E poi dopodiché abbiamo finito perché
Per il resto noi abbiamo semplicemente assistito ad un paese sia estremamente diviso in paese che non ha mai avuto una sua identità nazionale come non ha mai avuto una lingua nazionale adesso io ovvero
Dei soldi degli ultimi tempi prima che si parlasse di Europa prima diciamo prima della cura Prodi
Bene io ero di fronte ad una realtà che mi spaventava molto perché la società di massa e qualcosa
Che diciamo che la la dico velocemente per dirti la differenza dalla Società di popolo è la sigla di massa
Nella società di popolo c'è la cronologia esiste una pedagogia c'è un figlio cosa faceva non faceva altro che apprendere lui delle il a vivere dal proprio genitore
Trasformava queste nozioni queste con l'esperienza e passava poi questo sapere alla generazione successiva quindi c'era una cronologia Intini in linguistica si direbbe una diacronia
Va bene poiché è successo che con il l'edonismo consumistico dico tra virgolette perché è stato un termine stralciato attraverso il consumismo attraverso la scomparsa di questa di una centralità della cultura nel bene e nel male è successo che Pessi si è persa questa diacronia si è persa la pedagogia
Ci io mi ricordo è stato buon vento che proprio non sapevamo anche per anche io quando verrà nacque il primo bambino leggevo Spock non so se qualcuno di voi se lo ricorda che per tre volte si è come dire ha fatto autocritica
E noi dobbiamo fare autocritica presso allori proprio perché non sapevamo del luglio sapevano sopra mo'neanche noi
Che cosa dire ai nostri ragazzi
E se noi siamo molto onesti noi sappiamo esattamente che non possiamo dire granché ai nostri ragazzi
E meglio che stiamo zitti piuttosto che dire delle cose retoriche o delle menzogne
è difficilissimo quindi non c'è questa poi non c'è il London essendoci uno zio dico di riferimento fermo
Ed essendo c'è stata quella che saputi sociologi chiamavano esplosione dei segni in quegli anni la noi abbiamo una serie di segmenti di verità
è vero che con la diciamo la centralità di prima passavano quante menzogne
Ma passavano anche tante verità adesso in questa diciamo o esplosione di Segni noi siamo costretti a cercarci dei pezzettini di verità
Li facciamo nostri per un pezzo del nostro tragitto dopodiché buttiamo via e andiamo avanti
Di volta in volta improvvisando la nostra esistenza e il nostro modo di essere e di interagire insieme con gli altri noi abbiamo un grande vuoto di identità
Che che ha finito poi per generare indi culturalmente in questo senso dico cultura per esempio tutto il movimento delle leghe nel nord e delle
E delle queste minoranze retrograda e da un punto di vista culturale
E molto e razziste eccetera proprio perché c'è una forma di regressione un tentativo fortissimo di ancorarsi ad alcune certezza d'una propria nazionalità
Ad una propria identità in quel caso l'identità fittizia inventata fa sulla nevrotica e quindi Balata e quindi una patologia della cultura quindi o per cultura questo intendo
Intendo i movimenti di fondo di coscienza di tutti i cittadini e non certo
Come un fatto semplicemente elitario di di Dotti che
Di che
Finiscono per formare i quadri alti della cultura in Europa
Secondo belve non risolvendo assoluto mentre il problema anzi addirittura con rischia di aggravarlo ancora di più perché noi per esempio è vero che c'è Erasmus che è stato secondo me è veramente una grande rivoluzione
Culturale sul piano istituzionale sul piano funzionale politico perché ha creato uno strumento veramente di interscambio per i ragazzi de incontrarsi con lei linguisticamente e culturalmente e scambiarsi specialmente poi a quell'età in uno con una velocità e con un'efficacia straordinaria e lo spense
E le loro culture ma è anche vero per esempio che del sud le università con queste nuove regole che mettono sempre in competizione un istituto contro l'altro una
Scuola controllata una diversità noto l'altra rischiano di essere con piano piano emarginate diventare università di serie B
Perché torni in concorrenza perché ci sono meno soldi e c'è un problema c'è c'è il rischio che in realtà noi non non considerando la cultura
Per quello che in realtà e cioè un modo di vedere il mondo di tutta una società nuovi possiamo rischiare di come di come dire incoraggiare invece quella unità
Del del europea secondo cui secondo molti e hanno stanno che potrebbe avere appunto il sospetto di essere una unità innanzitutto economica io invece penso che una delle ragioni per le quali in questo momento si sta formando Sid formata questa unità europea grazie soprattutto alla iniziativa alla forza
Di Prodi ma credo che la ragione reale sta nel fatto che tutti i Paesi occidentali europei soprattutto perché la società americana nasce come società di massa
L'anomia della società di massa è qualcosa con cui gli Stadio degli americani vivono da setta tenta sempre si riconoscono sotto la bandiera americana e poi ci sono tutta una serie di suo di comunità
Parziali
E particolari
Ma la l'Europa si è come ha cominciato a rendersi conto che stava nel questo mutamento in questo passaggio
Alla Società di Massa stava perdendo la sua propria identità e non soltanto in Italia io dico anche di più l'Italia è all'avanguardia in Europa da questo punto di vista perché è stato il primo Paese
Che ha
Come dire ceduto come si dice in volgarmente che ha come dire abbassato le mutande
Perché se è stato un Paese che sia immediatamente americanizzato e che ha immediatamente
Accettato il mercato più forte non ha contrapposto una propria identità culturale a livello del cinema per esempio l'industria cinematografica vi voglio ricordare che per esempio negli Stati Uniti è la seconda industria degli Stati Uniti
A livello economico
Cioè un'industria culturale
è la seconda Venezia divide cioè la seconda industria del paese più ricco del mondo
Ecco dove in Italia abbiamo avuto un grande cinema ma non abbiamo avuto un'azienda perché chi investiva nel danaro perché la nostra borghesia imprenditoriale i nostri quadri dirigenti sono stati dei piccoli borghesi
Avrà Foroni ladri dei corruttori e corrotti
E per questa ragione hanno poi finito per distruggere un po'una una ha un valore che così importante come era quello che più del cinema italiano
Che ha esportato cultura all'estero molto di più di quanto si crede molto di più di quello che noi magica
Adesso chiudo perché è vero mi accorgo che mi sto dilungando vorrei parlare ancora tantissimo ma bensì
Il dottor Prodi un giorno mi concede un quarto d'ora private mi sfogo con lui ma soprattutto io sono qua
Per rendere omaggio a non ho mai avuto l'occasione di incontrarlo personalmente questa è un è un'occasione per rendere omaggio
Apro dei Romano Prodi facendogli mi ero pure più vivi e più profondi per questa questo suo cammino deve ricominciare a viaggiare
Va benissimo così sono molto contento
Di faccia ancora tanti tanti auguri la mia stima e il mio affetto e con tutto il cuore veramente a rete
Bene ora la parola vice perché
Ma io
Utilizzi nei cinque minuti
Per cercare innanzitutto di introdurre un metodo e poi in applicazione del metodo per fare due considerazioni io penso che il discorso che è stato fatto qui prima
Da comandato da Francesco sul rapporto tra identità e diversità sia importante
Però penso anche che per questioni di entità cioè uno sforzo molto serio molto analitico molto continuo
Perché dire che avevano dei Titans è molto più semplice di avere un'identità
E il motivo per cui
C'è una oggettiva difficoltà in Europa
Di dare alle giovani è un'identità e che non esistono le sedi laicista dei percorsi per costruire l'identità perché l'identità in un mondo che cambia con la velocità
Con la quale siamo abituati a convivere lui purtroppo nulla risolviamo soltanto sul passato
Sarebbe comodo
è stato comodo avevano identità
Avendo principi e comportamenti del passato
E il problema è che adesso per identità bisogna avere valori e comportamenti del futuro
Perché se poi non si crea una sinergia tra valori e comportamenti l'identità non viene percepita e allora non è una risorsa
La cultura è certamente può essere una forte risorsa per l'Europa ma in una società globale la cultura diventa una risorsa se è percepita e se diventa identità
E allora i due esempi il cinema
Il cinema italiano in cima corteo e oggettivamente in io faccio pure faceva i mestieri volo sapete alcuni voi lo sanno
Quindi mi metto il cappello di presidente di Cinecittà servizi e oggettivamente in difficoltà perché pretende di costruire l'identità sui l'esperienza del passato
Pretende di trovare ogni giorno ogni volta un nuovo campione sia esso un campione
Regista o attore o produttore e su quello
Fare
Il cinema italiano cedevole o questo non è possibile e lo dimostra la vita è bella
Che è stato un cinema Italia è un film italiano fatto italiani ma
Presentato
Valorizzato all'interno di un contesto organizzato della più grande maggio
Americane
E allora il cinema richiede per costruire Dida un comportamento diverso dal passato è inutile
Che noi facciamo dieci o cento
Film italiani se poi i film italiani Nori può venire nessuno
Perché non ci sono le sale
E le occasioni
Per vederlo e i cittadini clienti del cinema non sanno neanche che quel film uscito allora è inutile che indirizziamo le risorse aumentare il numero dei film fatti
Cerchiamo di valorizzare quei film che vengono fatti e che trovano attenzione sul mercato cioè spostiamo l'attenzione dal momento della
Produzione del prodotto al momento della organizzazione dell'offerta
Perché solo se noi facciamo questo nutriamo l'occasione per dare un'identità al cinema italiano al cielo coperto altrimenti vede Paolucci
La gente non si vede le telenovelas perché gli stanno più o meno simpatiche se sua Beria né osso italiane il semplice fatto che ci stanno bene
E quindi
Delle due l'una o non vedono la televisione oppure erano quelle o non vana Cina oppure vedono quello figlio
Non è così come dire quindi semplice risolvere il problema soltanto aumentando il numero delle occasioni è molto più serio cercare di far diventare la cultura una risorsa mettendola in correlazione in relazione con i cittadini quindi in questo caso con i clienti
Secondo esempio l'università lo faceva prima presenta Comano noi abbiamo una scuola sfidare iniziata due anni fa alla Sorbona di fare un'università che abbia un sistema omogeneo a livello europeo
E in Italia lo stiamo cercando di praticare proprio in questo periodo un primo triennio un secondo biennio un terzo biennio di dottorato di ricerca
Ma se noi non riusciamo e non siamo capaci tutti quanti
L'amministrazione pubblica la docenza l'organizzazione dalla didattica
Di capire
Che il contenuto formativo del primo triennio deve dare un prodotto
Culturale delle voci attive al lo studente che diventa laureato di avere degli sbocchi professionali
Non abbiamo fatto nient'altro che allunga l'università ad un anno
Invece di fare normalmente università e chi è bravo perché la Russia in quattro anni la facciamo in cinque non so se Doria con ciò non abbiamo fatto cultura abbiamo creato un problema in più alle nuove generazioni perché rispetto agli altri paesi competitori in cui il livello di cultura adeguata alla società complessa
Si riesce a realizzare in un triennio due anni fanno la differenza tra chi entra e che non entra nel mercato del lavoro tra chi cresce e che non cresce tra chi è vincente e chi è pendente
E allora secondo esempio questo è io su questo per esempio penso che invece entra Venezia ci voglio un po'più di competizione non ci voglio un po'meno di comparizione
Ma la competizione non significa necessariamente penalizzare i più deboli significa dare a tutti le
Buone opportunità se poi le buone opportunità
In questo caso gli studenti universitari le sanno cogliere e chiudo con l'esempio io faccia che il presidente di un'università università privata la LUISS Guido Carli di Roma
Noi diamo circa il dieci per cento di borse di studio cioè facciamo studiare
Gratuitamente il dieci per cento degli studenti che
Fanno domande iscrizione superò l'esame di ammissione con grandi difficoltà
Perché non riusciamo a raggiungere spesso il dieci per cento di domande
Richieste
Allora io per cercare di utilizzare meglio questi soldi ho detto a mio consiglio di amministrazione sapere che facciamo invece di far studiare tra virgolette gratis tra virgolette il dieci per cento di studenti teorici
Facciamo studiare col prestito d'onore il cento per cento degli studenti della Luiss non diamo più niente gratis ma facciamo un fondo di garanzia
E facciamo delle convenzioni con istituti finanziari in modo che tutti quelli che entrano università
Applicando la Fondazione possono studiare avendo un finanziamento come ho capito dei Paesi che stanno più avanti di noi
E poi se sono bravi
Restituire quei soldi quando l'hanno cominciato a lavorare non sarà un problema
E se non sono gravi la solidarietà sarà realizzata tramite un fondo consortile che rimborsa
I finanziamenti per coloro che non sono riusciti nella vita
Ecco la differenza è sì aiutare il dieci per cento di persone che relativamente sono meno fortunate o da una chance uguale a tutti al cento per cento mettendo tra virgolette di fronte alla responsabilità di essere in qualche modo protagonisti dello futuro questi due esperienze le pongo sul tavolo della riflessione
Della cultura risorsa dell'Europa perché la cultura ve lo dice uno che fa di mestiere di imprenditore e che però alla cultura come valore ci crede la pratica pure
Nulla predica soltanto la cultura se se poi diventa comportamento perché la cultura non è più comportamento nel mille novecentonovantanove non se ne accorge più nessuno che si io venendo qui sono andato fino a Città di Castello dovevamo uno uno stabilimento
E sono dato dal sindaco perché mi chiedeva di fare il presidente del comitato promotore
Per festeggiare invece il bicentenario di una bottega artigiana grafica questa Città di Castello cosa che io ho accettato di fare e abbiamo visto un po'di operatori
E sono andata a visitare questa questa bottega duecento cinquanta metri quadrati al primo piano
Nel centro di Città di Castello B
Badate che là dentro si respirava una cultura che tutti quanti noi non ce lo sogniamo per niente perché alla storia il comportamento il risultato nella sfida per il futuro anche questo soprattutto questo è cultura grazie
Grazie già prete verso la parola Lucio Villari anch'egli candidato nel collegio del Italia centrale noto storico lo conosce per tutti e non c'è bisogno di
Spendere parole
Cari amici io sarò brevissimo per ovvi motivi ma devo dirvi che il concetto di di cultura che noi anche questa sera
Abbiamo riproposto
Deve rinviare non soltanto ha un'idea di qualcosa o di un bagaglio di esperienze di patrimoni e di risorse che servano immediatamente
A importanti scopi sociali ma deve rinviare anche a qualche cosa come già diceva Romano Prodi nella sua introduzione che ci fa sentire e pensare alto soprattutto nella dimensione di una cultura europea e soprattutto nelle prevenzione di un patto per il nuovo millennio come ha detto nel tema di questa sera che significa una
Consapevolezza profonda del soggetto e dell'oggetto di cui ciò che ci occupiamo sentire alto vuol dire sottoscrivere un patto per la cultura
Che renda visibile necessità anzitutto di ricostruire
E anche di trasformare far maturare
I valori ideali permanenti della democrazia europea insieme con quelli immediatamente politici
Significa ricostruire far maturare non solo idee sentimenti collettivi anzi individuali bisogni individuali
Ma significa anche proiettare progettare queste ansie questi bisogni
In un'idea che accompagni la costruzione di questa nuova Europa vista sotto la specie anche dell'Europa della cultura della culture e delle culture
Valorizzando quelli che sono i significati più profondi
Della riforma sociale del Welfare State
Dell'Europa delle riforme dell'Europa dei diritti vedete
Forse anche l'uso del linguaggio
Politico deve essere revisionato per molti aspetti perché noi ci troviamo di fronte a un futuro immediato in cui non solo le parole sono cose ma anche le cose devono avere la loro parolacce ora le devono avere una rispondenza a una comunicazione di linguaggi precisa oggettiva che abbia significato profondo ecco
Quando noi diremo e nel manifesto della del dei Democratici per l'Europa chi sottolinea a questo punto quale noi diciamo che la prospettiva anche della come dire della valorizzazione culturale
Dell'unità europea passa anche attraverso la rivendicazione dei diritti
Noi diciamo qualcosa che ci rinvia a un concetto molto complesso più di quanto la parola stessa non dica
Quando arco Tocqueville e gli dissero come mai nella Francia pre rivoluzionaria che si avviava alle anche a politiche di riforme scoppiò la rivoluzione tocca Willie disse perché erano riforme senza diritti
Io non vorrei che noi entrassimo in questo nuovo millennio con l'idea che si possano affermare diritti senza riforme
Noi abbiamo la necessità di stabilire un perfetto equilibrio
Fra i diritti è un'idea di riforma e di riforme che sia veramente concreta operativa pragmatica che entri nel tessuto della vita civile delle singole nazioni dell'Europa qui vorrei
Non posso dilungarmi evidentemente vi vorrei indicare uno spunto polemico se mi consentite io ho letto nei giorni scorsi sul Corriere la sera un'intervista al Presidente della Fondazione Agnelli ebbene
Marcello Pacini si chiama così ha dichiarato
Che
La politica spetta agli Stati l'economia alle imprese e la cultura spetta alla società civile e che dobbiamo distinguere di nuovo tra dialogo politico e culturale ebbene questa che può sembrare un omaggio alla cultura è la negazione in realtà di quello che noi riteniamo la cultura intesa nel senso che stiamo cercando di elaborare anche questa sera
Non c'è separazione fra economia politica e cultura
Tutti gli elementi che concorrono a un processo di maturazione della democrazia moderna sono processi integrati e integrabili e niente più funzionale e niente più collante
All'interno di questi processi del sistema delle conoscenze e dei saperi del sistema appunto delle culture
E questo collante assolo pochi punti di riferimento non soltanto il patrimonio e le tradizioni culturali e artistiche di un paese come il nostro o del nostro continente europeo
Ha dei punti di riferimento funzionali precisi su cui io penso che noi dobbiamo soffermarci nonostante appaiano diciamo consueti nel linguaggio comune ma non approfonditi necessariamente la scuola l'educazione non a caso Tony Blair ai di ai ha iniziato il suo governo dicendo l'educazione e il primo pensiero del mio governo cioè polvere questi elementi anche di costruzione di un sistema scolastico universitario a vari livelli del diciamo dell'organizzazione e istituzionale di questo settore coglierlo nella forza potenziale che esso ha cioè noi non abbiamo più avere un'idea passiva strascicata annoiata della scuola e dell'educazione
Nazionale ed europea noi dobbiamo avere un'idea soprattutto noi italiani che siamo molto colpevoli su questo campo dobbiamo avere un'idea del valore prorompente di uno slancio culturale della scuola e dell'educazione e non in un sistema italiano integrato in un sistema ora qui al PD unità certo economica e sociale dell'Europa
Unità nicchia Progetto di riformismo ma unita anche nella costruzione concreta di forme di organizzazione che giudicano soprattutto ai giovani l'idea che non è solo per quanto importantissimo sia il lavoro o l'uso immediatamente produttivo della loro cultura
Il compito che loro spetta e questo certamente ma è quello anche di educare quei bisogni non gridati
Non platealmente esibiti che sono i visti i bisogni che la cultura profonda dell'accumulazione della memoria culturale e l'accumulazione delle tradizioni interni
Che sedimentano anche nella storia dei popoli e che vanno costantemente trasmessi di generazione in generazioni io personalmente così soltanto intendo sottoscrivere un patto per il nuovo millennio
Con questa garanzia che ai giovani che sono inattesa non solo di lavoro ma anche di ideali e di valori alti
A cui riferirsi si dimostri
Che la vera cultura e la vera appartenenza la vera cittadinanza la vera identità
Sia nazionale che europea che ciascuno di noia sia affermando il principio che non sono soltanto gli oggetti a creare i soggetti ma che sono i soggetti cioè gli individui tra loro in intelligenza con loro operosità e con loro cultura ecco la loro conoscenza a creare gli oggetti utili alla nostra vita
Questo solo posso dirvi e con questo vi saluto ecco facci vedere
Grazie grazie a villa Reale per quella
Sinteticità l'intervento nel resto all'orrore due interventi a chiudere questa manifestazione quando la parola avevano ecco li dovete le più
Che ascoltiamolo molto volentieri
Grazie dell'invito
Quest'inverno intervento a questo convegno che mi è stata offerta
Di dare una testimonianza di operatori
Intervenire sulla cultura oggetto di dibattito per tutti coloro che sono quelli riuniti
E piano in qualità di operatori nell'industria audiovisiva europea
Ed espressioni di una realtà televisiva italiana qual è rappresentata dal tele più e del gruppo che nel blues
Significa un momento importante di confronto
Con voi fuggevoli letti al Parlamento
Pensando
Alla storia del continente europeo al millennio che sta volgendo al termine sognando il millennio che sta per iniziare
Ogni cittadino europeo che cercare di identificare ciò che le accomuna i vicini è ben consapevole che le radici sono comuni che la cultura unisce avvicina e coinvolge tutti i popoli o Coppelia
Altresì cittadino europeo è ben consapevole del fatto che mentre a livello delle politiche comunitarie non mancano vivaci dibattiti su tematiche come la politica agricola quella estera quel difesa
Invece trattandosi di politica culturale la presa di coscienza è unanime e viene affrontata senza complessi
Certamente la storia ci insegna che le ragioni dell'economia assumono un ruolo fondamentale per l'unificazione dei popoli e alla luce di tale riflessione l'introduzione dell'euro
Non è stata soltanto un'esigenza economica finanziaria mai anche se non di più la base essenziale sulla quale costruire i e rilancia nell'Unione Europea
Spesso se non quasi sempre le unità nazionale si sono costruiti erano giunti denunciando unico utilizzando la guerra le tragiche ferite del nostro secolo ci hanno consentito di costruire l'Europa nella pace
Qui ci viene offerta la possibilità di sostituire la parola nemico con sfida paritetica
L'Europa può costruire la sua unità su un modello economico e culturale
Cosciente che sulla scena mondiale i primi colpi dati allevo con un'accusa illegittima al nostro Paese l'Italia sono le premesse di un parto difficile ma il cui esito sarà la garanzia per l'umanità
Di un'era vecchia di differenze e di pace in un nuovo ordine mondiale
Bisogna accettare il confronto coi prendere coscienza di ciò che va fatto per non fermare il processo europeo
Ad un ostaggio meramente economico e fare accettare agli altri potenti interlocutori competitori mondiali la nostra realtà di identità culturale e per questo motivo che una politica culturale deve accompagnare un po'accesso rivolte o con un disegno chiaro e delle regole di supporti condivisi e necessari
Senza animosità o riflessi estremisti occorre richiamare e analizzare l'esempio americano chi è riuscito a fare da Sequals valuterà il referente mondiale
E della cultura soprattutto giuridica una delle sue principali e risorse economiche
Dovremmo quindi agire avendo come ideale quello di realizzare un mosaico economico culturale mondiale che sia specchio fedele di tutte le culture ed economie Mosaico quindi sinonimo di pluralismo che vorremmo assicurare ai nostri eredi del prossimo millennio
è vero
Che io come voi mi interrogo spesso su come le diverse culture entità culturali dei Paesi europei
Potrebbero essere invece di fonte di confronto e di ricchezza un ostacolo al mantenimento di un unico spirito europeo di una forte identità culturale europea
Anche dal punto di vista economico come nella definizione delle politiche culturali gli orientamenti degli altri paesi sono molteplici
E diversi tra loro si va dalle politiche ultraliberista e delle stesse a politiche con un riflesso in che possono ispirarsi al principio conservatori
Alla luce di quanto detto prima oltre le regole e ricordando alcuni interventi di oggi
Vanno però anche interpellati gli autori gli scrittori potuto di tutti gli operatori per sviluppare non temo la padrona anche dei prodotti meno focalizzati su se stessi e più culturalmente condivisibili
A questa condizioni si possono valutare in quale misura prende per accompagnare questo processo cultuale
Anche perché di fonti alla richiesta di Fossa dei nostri differenze l'ordine mondiale e le nuove concentrazioni multimediali mettono in evidenza seri squilibri
Come è possibile mantenere perciò innaturale rispetto della concorrenza che ripeto e fonte di qualità per i POR
Ciò in quanto operatore un esempio semplicissimo nel settore delle oggi visivo il coefficiente di risorse finanziarie
Media sette e del nostro gruppo messi insieme equivale al terzo di una maggior americana al quinto di un operatore telefonico al decimo
Della mai corso
Ecco perché mi preme sottolinearlo ancora difesa dal culto a coppia rischia di diventare una lotta per la sopravvivenza e può però ripeto il protezionismo non nella soluzioni oggi il patto e invece rappresentata dal gettare le utenti che il bar sì condizioni per l'sviluppo dei vari gruppi richiede ricchi di alleanze europee che pur rimanendo tra loro concorrenti se no al un tempo capaci di vivere una Liana competizioni in Europa come nel mondo concretamente futuri onorevoli per la cultura il settore che io rappresento quello delle visivo si tratta perciò di un momento cerniera che richiede a mio avviso da parte delle istituzioni europee una presa di coscienza su due diversi fronti bisogna prendere atto degli squilibri di fatto esistenti tra i vari attori mondiali
Dare ai negoziati internazionali con vigilanza faccio riferimento in particolare alle piazze due mila
Si deve infine prendere atto dell'impegno che gli operatori europei hanno profuso per il PCI la fiction con pulsioni nazionali e coproduzioni tra i vari paesi con massicci investimenti quale prova tangibile della volontà di creare un'industria audiovisiva che sia in grado nei contenuti e nelle strutture tecnologiche di competere la cultura perciò può e deve unire e capo esentare elemento chiave per farci affrontare la sfida
Da e vissuta che abbiamo il dovere di raccogliere per i nostri si affinché accanto al Tenente Colombo e stacchi Nacci ci si astiene ci siano sempre un ispettore già vecchi un ispettore Montalbano affinché accanto a Keanu Nispi bene anche ci siano sempre mica il costo Anna devo va Salvatores vola infine rivolgere a tutti voi candidati democratici alle elezioni europee un appello più solenne fate in modo che la cultura europea che lasceremo ai nostri eredi non se l'è risultato di volontà di potenza e di Rio ben niente ma il furto di una seria riflessione e presa di coscienza concludendo vorrei rivolgere un appello quasi un grido e lei Presidente Poggi c'ha il compito di traghettare l'Europa verso il nuovo millennio presidente ci faccia sognare e l'Europa perché l'Europa non è più un sogno ma nostra realtà casi
Italiano si chiude questa nostra alta
Sarò brevissimo visto che devo chiudere devo subito dire che intanto un cappello solo le sedi dei tanti che detto Luigi Abete quindi vi parlerò di ovviamente di turismo perché sono direttore generale del Touring Club Italiano e devo dire subito che mi fa molto piacere essere qui questa sera per tanti motivi prima di tutto perché il presidente Prodi è stato e de socio del Touring Club Italiano da tantissimi anni perché è stato consigliere del Touring Club Italiano così come lo è anche Paolucci e perché ho sentito da Rutelli un intervento tutto incernierato sul turismo e per me questa è
è musica per le orecchie perché finalmente si scopre il turismo per tanti anni per tanti decenni il nostro Paese che sicuramente è un un
Paese a vocazione turistica si è quasi sempre vergognato di riconoscere questo come una forma importante di e con un
Sia di lavoro oggi qualcosa sta cambiando e quindi anche verso l'Europa questo per noi importante lo diciamo con trepidazione
Guardare all'Europa in maniera tale proprio perché ci sarà il presidente Prodi che ci rappresenterà tutti che veda nel turismo una leva importante per lo sviluppo per l'economia per l'occupazione e anche per
Risolvere larga parte quella spirale virtuosa che Paolucci ha citato
Ma proprio per evitare voglio dire solo una cosa perché sentivo il
Chi mi ha preceduto poco fa che faceva delle dei confronti e diceva il fatturato è un terzo e un quarto e si confrontava con altri settori mi veniva in mente una cosa io che ho lavorato tanti anni nell'editoria
Turistica prevalentemente pensare che il fatturato della dell'editoria italiana tutto sommato insieme
è inferiore a quello di un noto produttore di biscotti di Parma visto che ci sono camere non voglio fare pubblicità
Non so se questa un senso ma mala dice bene per non citare i soliti discorsi di quanto poco leggiamo i giornali e così via mentre voglio dare un segno importante positivo della cultura e dell'Europa il Touring Club Italiano a una serie di guide verdi oltre alle Rosse di cui Paolucci elemento
Autore di tante altre cose collaboratore ispiratore e così via ma le guide verdi sono sicuramente le più diffuse e sono guide di città di Reggio
Vedi inezie ordinazioni ma noi stiamo facendo una guida del Tirolo non avremmo mai potuto farla fino a qualche anno fa ma non è la guida del dell'Alto Adige Sudtirolo nella guida della parte bassa della Baviera e la guida del Tirolo di una parte che sta in Germania di una parte che sta in Austria d'una parte che sta in Italia e la stiamo facendo assieme
A questi tre pezzi di Regione senza litigare avendo gli stessi parametri gli stessi orientamenti le stesse sensibilità e questo riteniamo che sia estremamente importante ma voglio per mente dare qualche dato certamente il turismo oggi è l'attività lecita che ha il maggior
Delta incrementale in termini di fatturato pensate che nel novantotto avuto una cifra d'affari prossima a tre mila miliardi di dollari è una cifra e noi
E di questi il cinquanta per cento viene in Europa viene speso in Europa viene è un fatturato dell'Europa il cinque per cento e in Italia
Vale centotrenta mila miliardi il turismo per l'Italia qui c'è una nota che ci porterebbe lontano il novanta per cento di questo viene speso al Nord e al Centro il dieci dodici per cento siccome di di come si fanno i conti va nel Sud del nostro Paese che credo che per bellezze naturali e artistiche non abbia niente da lei di meno da invidiare alle altre due parti del nostro Paese trenta mila miliardi sono il turismo culturale
Il quaranta per cento delle entrate turistiche cioè di quanto gli stranieri spendono venendo in Italia trenta mila miliardi con un incremento
A quello che gli americani per andare con Andrews Taris
Altre cose l'inglese quelli che chiamano tutti i Jets cioè a degli delta incrementale che sono del dodici quindici diciotto per cento
Mentre il resto dei turismi cosiddetti cioè del balneare la montagna sono maturi e crescono dell'uno virgola
Nel zero virgola e così via quindi è evidente che la vocazione turistica del nostro Paese e il turismo culturale
E questo non evidentemente rappresenta una leva importante come ho detto dal punto di vista ecco no Miko educa Appel poco occupazionale a differenza di tanti altri settori dell'economia il turismo non richiede fortissimi investimenti di entrata ed è immediatamente fonte di occupazione leggevo su un documento oggi com'Riggio presentato all'Unione europea dal governo spagnolo danno un indice che mi ha così mi mi mi mi è sembrato un po'simbolico per ogni quattro lo virgola cinque turisti
C'è un posto di lavoro in più e questo credo che sia estremamente importante ricordarlo non so se sia vero ma certamente è un documento ufficiale la Spagna
Pensate che noi abbiamo fatto una
Assieme ad altri quaranta Touring Club del mondo ogni paese Autori in club Francia Inghilterra Olanda Stati Uniti eccetera facciamo tutti gli anni delle ricerche guardiamo avanti vent'anni e risulta chiarisse
Mo'che in turismo che avrà il maggior incremento quello culturale istruzione cultura il secondo sarà quello dei grandi eventi il terzo è quello che si chiama dileggiare cioè di vacanza di riposo e così via e il quarto naturale ecoturismo e qui nostro paese viene indicato dalle duecento testate più importanti internazionali come il la destinazione più interessante ALM Hondo per il turismo culturale il sessantasei per cento lo indica ecco queste sono tutti dati che servono per dire quanto sia evidente e chiaro oramai non ci si debba tornare più su che il turismo culturale sia la nostra poca Zone la vocazione nostro Paese per l'economia e per l'occupazione ma bisogna preveduto riconoscerlo questo che è una vera risorsa d'economia troppo poco lo si sente citare nei documenti programmatici quasi sempre dimenticato
Anche dall'unità europea nei tanti documenti formali ufficiali non si parla quasi mai di turismo noi riponiamo molta fiducia come Touring Club Italiano nel presidente Prodi perché si ricordi di questo perché accentui l'attenzione ne verso questo comparto
Perché se al di là delle coro Mia se al di là dei posti dell'occupazione del lavoro il turismo vuole dire certamente già di per sé di per queste cose ha un significato molto importante il Turi mo'altre due componenti fondamentali che anzi vengono prima come dice Paolucci la prima è che generando economia entrare la spirale virtuosa che ci consente di fare quella manutenzione di fare certamente non quindi a tutti i costi necessari per la manutenzione e la gestione
Del nostro patrimonio incommensurabile gigantesco ma certamente dare un contributo un contributo rilevante pensate che il Touring Club Italiano assieme a una società a cui partecipa anche Luigi Abete
Gestiamo Galleria Borghese in un anno di un un anno di gestione del bookshop abbiamo dato un miliardo di royalties al ministero dei beni culturali a questi si aggiungono evidentemente quelli del coffee shop e degli altri musei IED via via tutto quanto certamente questo non basta ma è una strada e un contributo è un'iniziativa importante e poi è importante per la formazione perché quando certamente il cittadino meno struttura atto culturalmente meno dotato non è interessato forse a ricordare i segni del passato dalla propria città della propria storia e forse entra più volentieri nel negozio o vede più volentieri la telenovela ma se essa che Attack Cattoli informa io ricordo un tassista di New York che chiedeva la mancia mi diceva quanti mattoni aveva il ponte che attraversava Lazzaron rivale eccetera ma quello lo sapeva perché attaccato l'informazione si portava a casa dei soldi
E si capisce che la spirale dell'economia legata alla cultura da ritorni da lavoro io credo che anche se posso apparire bieca queste una strada che non ci farà perdere le nostre radici ecco in questo e termino
Dicendo certamente la cultura una grande opportunità per il nostro Paese certamente noi come Touring Club diamo un'interpretazione prevalentemente del turismo culturale
E che non è l'unica ma che certamente una delle importanti e confidiamo che con una squadra come queste che va verso l'Europa questa sensibilità venga portata e che si dia benefici per tutta l'Europa e anche per il nostro Paese grazie
Dare la sala nel salutare tutti i nostri grandi
Ora candidato alla provincia di Perugia Fausto Ligorio per quel tutti i candidati sin d'Perugia di Spoleto di Orvieto Ribas rianima lasciano vorrei soltanto adesso prima di commi tegole prendere commiato dare per un istante solo la parola al presidente Romano Prodi perché chiuderà questa ben giornale fa non parlo
Vi ricorra tutti può
Ove
Conferendo
E qua
Non vorrei dire perché è una conferenza e non è un dibattito facciamo cento dibattiti al
Giorno beh io ce ne ho fatti incontri con i cittadini otto e ho parlato con centinaia di persone che stasera una conferenza che tutti qui sono venuti ad ascoltare i relatori annunciati ciascuno di noi
Tutto qua
L'azione dei programmi questa sera
Va be va
No no no prendiamo atto gran
C'è il momento dello spettacolo e del dialogo questo è uno spettacolo non so se l'abbiamo diversi