"La Provincia Protagonista dello Sviluppo Sostenibile del Territorio" XXX Assemblea Generale Congressuale dell'Unione delle Provincie d'Italia (UPI) (Auditorium del Massimo - Roma EUR dal 13 al 15 dicembre 1999)

Ma anaconda giornata congressuale
In apertura annuncio c'è una riunione degli amministratori del partito Rifondazione Comunista alle ore quattordici nella sala per chi è interessato quindi nella sala
Dopo la giornata di ieri con la relazione del presidente
Uscente
Andrea Lepidi
Che ha tracciato una sintesi nella nuova provincia attraverso l'analisi dei più importanti risultati conseguiti
Illustrando quelle che sono le principali sfide
Siamo o saremo tenuti ad affrontare e l'intervento qualificato del prese consiglio Massimo D'Alema
Oggi ci occuperemo entreremo nel vivo dal Congresso
E ci occuperemo
Della provincia tra cambiamento e innovazione
Ascolteremo la relazione del professor Vincenzo Cerulli Pirelli
E a seguire vi saranno gli interventi qualificati
Su le tematiche in discussione sulla tematica in discussione
Seguirà un dibattito concluderà il Ministro degli interni Rosa Russo Jervolino
Certo che tracciare in questo momento quella che è stata l'evoluzione della Provincia
Quelli che sono stati cambiamenti degli ultimi anni basti pensare che fino la prima degli anni Novanta
La Provincia è stata messa in discussione
Se doveva o meno sopravvivere
Se doveva essere soppressa voi
Con la centoquarantadue del novanta che peraltro
Ha tracciato il nuovo impianto complessivo e ha dato di fatto
Avvio alle riforme
Fino ad arrivare alla duecentosessantacinque l'ultima del novantanove
Passando attraverso la ottantuno
Passando per ultimo
Attraverso la riforma Bassanini
E il centododici con una serie di funzioni che sono state delegate alla Provincia
Possiamo oggi dire
Che il processo di decentramento amministrativo
Pressoché le pressoché concluso
Ma vi sono importanti
Temi che debbono trovare ancora soluzione
Uno fra tutte
E quello relativo per esempio alla scarsità di risorse finanziarie
A disposizione delle province vi è da una parte un restringimento di risorse per spesa corrente relativa al personale
E d'altra parte vi è incertezza sulle risorse
E sui mezzi a disposizione per poter poi completare
Il processo degli cambiamento e di rinnovamento nella province
Ci troviamo in un momento in cui la Provincia certamente non può perdere l'occasione
Di definire questo processo
Perché si pone oggi come istituzione
Significativa
Principale
Con un ruolo determinato per dire insostituibile
Per cui la tematica che oggi ci occuperà e relativa a questo problema
La Provincia tra cambiamento e innovazione
Dalla relazione del professor
Onorevole Vincenzo Cerulli Pirelli
Credo che
Apprenderemo saranno dati spunti notevoli
Per poter poi aprire il dibattito dopo gli interventi programmati
E quindi concludere la mattinata con la presenza del ministro degli interni chiamo cui l'onorevole presidente della commissione parlamentare per la riforma amministrativa
La Bassanini
L'onorevole Cerulli il rally a svolgere la sua relazione grazie
Presidente cari amici presidente lettini
Il regno si divide in provincia i circondari mandamenti e comuni così recitava
La legge del mille ottocentosessantacinque prima legge generale sul governo locale italiana
La Repubblica si riparte in Regioni Province comunico si recita la Costituzione all'articolo centoquattordici tra queste due norme si inscrive
Una parte consistente della nostra vicenda
Della nostra storia
La Provincia per la verità nasceva un po'prima del mille ottocentosessantacinque nasceva
Sulla base dell'esempio francese della tradizione francese
Con la legge Rattazzi del mille ottocentocinquantanove legge piemontese
Che però fu adottata immediatamente dopo l'acquisto delle province lombarde e quindi si estese immediatamente anche alla Lombardia
In quella legge
La Provincia nasceva già con il doppio volto la doppia faccia
Che poi ha avuto sempre in tutta la sua storia cioè e RAI insieme accomunata anche dal nome dal medesimo nome
Circoscrizione territoriale del governo centrale
E ente locale o come si diceva allora corpo morale
Ma nella legge del mille ottocentocinquantanove poi confermata nel mille ottocentosessantacinque questa doppia faccia questo doppio volto
Era particolarmente presidente per che
Il responsabile del del del governo territoriale del Governo centrale nel territorio della provincia cioè il prefetto
Era Allo stesso tempo presidente del corpo morale costituito dalla Provincia la Provincia era amministrata da una deputazione
Il cui presidente era lo stesso prefetto
Mentre il l'organo assembleare il Consiglio già allora era eletto dagli elettori insomma dalla collettività provinciale
Con un ulteriore stranezza
Che questo organo di governo della Provincia cioè la deputazione presieduta dal prefetto
Era anche l'organo deputato allunga al controllo degli enti locali
Sia i comuni nell'ambito del territorio provinciale sia la Provincia stessa come ente morale quindi una duplicità e un'Inter ricco di organi di funzioni e di competenze veramente strano il prefetto prefetto della Provincia e presidente dell'amministrazione provinciale la deputazione organo di governo dello dell'ente Provincia e insieme organo di controllo di tutti gli enti locali ivi compresa la Provincia medesima
Tuttavia
Nella legge fondamentale del mille ottocentosessantacinque
Dopo aver dopo l'elenco delle principali funzioni o spesi obbligatorie come allora si diceva attribuite all'ente al corpo morale
Funzioni e spesi obbligatorie per la verità abbastanza limitate all'origine la viabilità la cura degli infermi di mente e poco altro
Però poi prevedeva quella formula delle spese facoltative che si riferissero ad oggetti di competenza provinciale sospese facoltative che si riferissero ad oggetti di competenza provinciale che l'origine
Della funzione della provincia come ente come si disse poi a fini generali cioè che si potesse far carico di tutti quegli interessi che via via emergessero nell'esperienza della comunità provinciale quindi pur nella limitatezza dei compiti originari
Ornella stranezza organizzativa
Dell'ente intricato
Con l'amministrazione periferica dello Stato già il legislatore di allora aveva individuato una funzione diciamo più propriamente politica della Provincia come ente che potesse farsi carico
Di tutti gli interessi che emergessero nell'ambito della comunità provinciale
La configurazione
Diciamo chiara e definitiva della Provincia come vero e proprio ente di governo locale
Avviene con la legge Crispi del mille novecentottantotto nel mille ottocentottantotto e successivo Testo Unico del mille ottocentottantanove
In questo testo la Provincia effettivamente si configura come ente locale perché si separa definitivamente dalla Prefettura
Nel senso che viene costituita la Giunta provinciale amministrativa
Con la presidenza affidata al prefetto
Due consiglieri di Prefettura
Quattro consiglieri eletti dal pronta al consiglio provinciale che si configura come organo di Governo dello Stato come organo statale decentrato a cui viene attribuito il controllo
Sugli enti locali ivi compresa la Provincia stesse
Mentre la deputazione provinciale organo di governo dell'ente Provincia
Assume una sua autonomia esprime un suo presidente il preside della Provincia che nasce con la legge del mille ottocentottantotto
La legge
Parla della provincia come corpo morale che ha un'amministrazione propria la cui sede e nel capoluogo
Ecco praticamente dalla legge del mille ottocentottantotto in poi fino ai giorni nostri
La Provincia non cambia volto cioè resta un ente
Rappresentativo della collettività territoriale
Gestito in autogoverno cioè da organi eletti dalla comunità provinciale
Dotato separato dalla Prefettura
Dotato di limitate funzioni di amministrazioni e di governo ma sempre capace attraverso quella formula generale che prima vi ho letto
Di farsi carico degli interessi generali della comunità
Resta
Questa
Ambiguità originaria
Data dal fatto che nella circoscrizione territoriale della Provincia coincide con la circoscrizione territoriale dell'amministrazione periferica dello Stato
E siccome in virtù di tutta una serie di leggi gli organi dell'amministrazione periferica dello Stato necessariamente sono collocati presso il capoluogo di ciascuna provincia
Ecco la la Costituzione stessa di nuove Province l'ambizione per le diverse parti del territorio nazionale di diventare Province
Ambizione che ancora oggi troviamo
Ha soprattutto la sua causa questo viene notato da tutti i commentatori
In questo un questa conseguenza in queste Effetto che si produce con la costituzione dell'ente Provincia quello cioè di ottenere la sede dei primi di tutta l'organizzazione periferica dello Stato insomma la Provincia vieni a lungo letta
Dalla opinione pubblica soprattutto come sede del organizzazione periferica dello Stato nonostante che l'ente Provincia
Via via acquista una sua dimensione propria e separata da quella periferica dello Stato è dotata di una sua capacità di governo
L'Unione delle Province italiane nasce nel mille novecentootto
E
Intorno all'Unione delle Province italiane alle sue iniziative culturali ai suoi convegni
Come dire nasce una cultura dell'amministrazione provinciale
Cioè di un'amministrazione locale e differenziata da quella periferica dello Stato e distinta da quella da quella comunale
Nasce una cultura dell'amministrazione periferica che via via si consolida
Come voi sapete molto meglio di me
All'origine la Provincia trova un terreno con come dire meno antico di quello di Comuni comuni ci sono sempre stati ci sono dappertutto in larga parte rappresentano degli enti come si diceva allora naturali la Provincia invece viene costituita dalla legge ecco da noi soltanto nel mille ottocentosessantacinque e viene costituita dalla legge in connessione con l'organizzazione periferica dello Stato da cui da questo originaria impostazione il problema dell'identificazione di uno spazio autonomo
Di carattere politico della Provincia come ente di governo locale problema quindi antico non di oggi problema originario che però troviamo nel corso di tutto il nostro dibattito
Tant'è che
Come ben sapete
Nel corso dei lavori dell'Assemblea costituente
La seconda sottocommissione formata nell'ambito della Commissione dei settantacinque quindi un organo della massima rappresentatività politica propose la soppressione dell'ente Provincia
La soppressione Inc connessione alla alla introduzione dell'ente Regione
Cioè si ragionò nel senso che quella quello spazio di governo locale diciamo così di area intermedia
Di Area
Superiore a più ampia rispetto a quella del governo comunale nel nuovo ordinamento sarebbe stato coperto dall'ente regione quindi non sarebbe più stato necessaria
La presenza di questo ulteriore ente intermedio ma questa proposta fu respinta
Fu respinta nonostante che ripeto veniva dalla seconda sottocommissione se non era un semplice emendamento di qualche deputato
Fu respinta in una relazione a tutta una serie di considerazioni che per noi sono molto importanti
E a partire da quella che vedeva nella provincia un ente di governo che ormai era consolidato nell'esperienza nazionale che aveva un suo spazio si era dato una sua struttura che poteva far fronte ai nuovi obiettivi del governo locale con una presenza una capacità maggiore rispetto a quello degli altri questo anche con riferimento all'incertezza dei dei contorni che il nuovo ente regione presentava agli occhi stessi del costituente
Comunque respinta questa proposta
La costituzione non solo salva diciamo così la Provincia ma da alla provincia un una definitiva con configurazione di ente di governo locale
Appunto sulla base di quella formula che ho letto prima la Repubblica si riparte
In Regioni Province e Comuni tutti gli enti del governo locale
E in virtù della connessione tra l'articolo centoquattordici all'articolo cinque della Costituzione che come sapete
Fa obbligo alla Repubblica di riconoscere di promuovere le Autonomie locali
Ecco la Provincia sicuramente entra nella protezione dell'articolo cinque perché insieme alla Regione e al Comune viene sicuramente a scritta
Alla categoria delle Autonomie locali e come enti di governo della collettività locale dotati di una loro politicità
Cosa vuol dire
Enti di governo della comunità locale dotati di una loro politicità
Cosa vuol dire pubblici Poteri del governo locale vuol dire proprio questo che si tratta di enti dotati di un proprio indirizzo politico in quanto espressione di comunità politiche
E in conseguenza di ciò enti chiamati ad a governare tutti gli interessi emersi ok emergono nell'ambito di una determinata comunità quindi enti necessariamente affinità ideali perché soltanto enti affini generali hanno il carattere della politicità
Naturalmente questa formula deve essere intesa perché voi sapete che
Nel nostro sistema amministrativo i poteri pubblici i poteri amministrativi sono quelli previsti dalla legge e non altri
Quindi ciascun ente esercita i poteri che la legge gli conferisce la Provincia e i suoi poteri comune dei loro poteri e così via
Quindi la politicità dell'ente il suo esseri affini generali
Va vista in altri settori non nella titolarità e nell'esercizio di poteri amministrativi in senso tecnico ma nella sua capacità di iniziativa politica
Nella sua capacità di farsi carico degli interessi che emergono nella nell'ambito della collettività
Trattarli portarli avanti nel confronto politico con i gli altri attori del panorama politico nazionale
Quindi capacità di iniziativa politica circa la cura dei problemi della collettività
E ancora con le capacità negoziale questo è molto importante alla Provincia come al Comune viene riconosciuta una capacità piena
Di persona giuridica privata quindi una capacità negoziale piena la Provincia come il Comune può comprare può vendere può esercitare
Capacità di diritto privato capacità negoziale per la cura degli interessi della propria collettività
Ecco questo vuol dire politicità dell'ente questo vuol dire essere ente a fini generali
Ciò che la Provincia Shakur sicuramente diventa ha seguito della costituzione
Però però l'ordinamento legislativo come sapete bene
Almeno fino al mille novecentonovanta quindi con oltre trent'anni di ritardo
Rimane regolato secondo il sistema precedente cioè l'ordinamento legislativo non si adegua alla incisiva trasformazione costituzionale
E quindi la Provincia rimane quello che era
Disciplinata governata fondamentalmente da i due testi unici del mille novecentotrentaquattro e del mille novecento quindici con le sue scarse funzioni di governo con una finanza
Molto stretta e composta pressoché esclusiva mente da trasferimenti erariali
Si dubita anche per la verità fino al mille novecentonovanta si dubita anche nel dibattito dottrinale
Circa il carattere della Provincia come ente politico cioè quello che ho detto poco poc'anzi non era del tutto riconosciuto nel dibattito politico e dottrinale fino al novecentonovanta al Comune sì veniva riconosciuta quella caratteristica ma intorno alla Provincia il dibattito era molto più articolato e perplesso
Ho soltanto con il mille novecentonovanta cioè con la legge di riforma delle Autonomie locali possiamo dire che il disegno costituzionale
Si attua si consolida
Per tutta una serie di ragioni che che adesso dirò
Mille novecentonovanta e quel che ne è seguito negli anni immediatamente successivi attraverso le leggi che hanno accompagnato poi il processo di attuazione iniziato con l'accento quarantadue
Anzitutto
Nel mille novecentonovanta viene definitivamente
Riconosciuto alla Provincia quel carattere che io vi dicevo prima
Cioè quel carattere che era in Costituzione ma che non era stato ancora riconosciuto dalla legislazione ordinaria la provincia diventa ente di governo locale come il Comune
Pienamente rappresentativa degli interessi della propria comunità badate era la prima volta che il legislatore lo dicesse in maniera chiara
Nel precedente ordinamento per ragionare su questo punto come vi accennavo dovevamo trovare l'aggancio con quella curiosa e perplessa formula delle spese facoltative
Ecco ma non c'era una formula che riconoscesse questa caratteristica all'Ente Provincia
Ma questo certamente non basta sarebbe stato poca cosa
In realtà nel mille novecentonovanta si fa molto di più
Cioè con una scelta del legislatore effettivamente innovativa in qualche modo dirompente rispetto al precedente ordinamento tant'è che si è discusso della sua costituzionalità
Si è attribuito alla provincia quello che poi vedremo essere oggi il suo vero ruolo
Cioè il compito di programmazione e di pianificazione del territorio
Cosa che la Provincia non aveva mai avuto un badante bene una novità assoluta
La Provincia non aveva mai avuto compiti di pianificazione e programmazione nell'ambito del territorio
Solo compiti di cura di specifiche gli specifici interessi
Di specifiche questioni e settori amministrativi la viabilità l'edilizia gli edifici i malati di mente un po'di sanità e così via
Nel mille novecentonovanta viene riconosciuto alla Provincia il suo compito proprio cioè quella di essere l'ente chiamato a chi a pianificare il territorio e a programmarlo nello sviluppo
In un connessione con i compiti di programmazione di pianificazione propri dell'ente Regione
è in connessione ovviamente con i compiti di programmazione e di pianificazione propri del Comune la provincia diventa lente di snodo in questa complessa attività di governo
Del territorio regionale nel settore fondamentale della programmazione dello sviluppo e della pianificazione del territorio questo viene
Stabilito dal legislatore del mille novecentonovanta
La questione fu controversa tant'è che se ne è discusso circa la costituzionalità la corte costituzionale poi ha riconosciuto
La legittimità di questa attribuzione ma questo bisogna vedere quanto la questione sia stata sia stata controversa
Dopo il mille novecentonovanta
Certamente
Ha avuto un ruolo e un peso importantissimo la riforma intesa
All'elezione diretta del Presidente
Perché attraverso questa riforma il carattere propriamente politico dell'ente Provincia si è consolidato
Al momento in cui si è identificato nella figura del Presidente il referente politico generale della comunità provinciale
Quindi la la natura politica dell'ente avuto insieme con quella del Comune
Ha avuto un questa riforma un riconoscimento effettivo e dalla riforma è partito un nuovo compito di carattere propriamente politico dell'ente Provincia attraverso la la l'opera del del suo presidente
Ho in tempi più recenti in anni più recenti e avvenuto un altro fenomeno di grandissimo rilievo cioè sul versante dell'autonomia finanziaria
Ecco l'autonomia finanziaria della Provincia tradizionalmente è stata sempre molto bistrattata
Si può dire che l'articolo centodiciannove della Costituzione non è stato mai realmente attuato
Sino a tempi recentissimi
In tempi recentissimi noi cioè nell'ultimo anno addirittura dal novantasette al novantotto qui negli ultimi due anni abbiamo un cambiamento radicale della situazione
E né i dati del novantotto ci consentono di determinare che circa il cinquantasei per cento
Delle risorse complessive delle Province italiane è rappresentato da entrate proprie
Comportando questo circa una triplicazione in rispetto ai dati del mille novecentonovantaquattro novantacinque quindi un cambiamento radicale
Cambiamento che adesso nei prossimi mesi con l'attuazione della delega sul federalismo fiscale
E quindi con l'attribuzione alle Province della compartecipazione al gettito IRPEF diciamo è destinato a completarsi cambiamento che è avvenuto anche in maniera anzi un pochino più consistente sul versante comunale
Dove abbiamo ormai raggiunto un oltre il settanta per cento di mezzi propri
E anche sul versante regionale dove abbiamo superato il cinquanta per cento di mezzi propri
Quindi possiamo dire che sul versante finanziario la riforma cosiddetta federalistica già in atto cioè si è sovvertito completamente il precedente sistema definanziamento degli enti
Tuttavia l'ammontare della spesa provinciale del complesso delle risorse attribuite alle Province rimane abbastanza esiguo
Se pensiamo i dati del mille novecentonovantotto portano una spesa complessiva degli enti locali di duecentotrenta mila miliardi comuni e Province ecco di questa spesa complessiva l'ammontare gestito dalle Province supera di poco il dieci undici per cento quindi un ammontare ancora molto ridotto
Quindi nonostante l'attuazione dell'autonomia finanziaria che appunto in corso
Ecco occorre adesso come dire spostare un po'la barra sull'ammontare delle spese provinciali che rimane viceversa ancora esiguo
E ancora ci troviamo nella difficoltà di determinare trasferimenti di fondi alle Province su alcuni settori di amministrazione trasferiti alle Province penso all'edilizia scolastica
Ancora ci troviamo in questi giorni in questa difficoltà
Lo sa bene il presidente
I miei emendamenti sono stati tranquillamente mi bocciati
In emendamenti concordati con l'UPI e e quindi questo dimostra diciamo così una strette Itza finanziaria nella nel settore provinciale che dovrebbe essere superata
Dunque
Il ruolo di governo complessivo del territorio di programmazione e pianificazione di coordinamento generale
Dell'attività di governo nell'ambito del territorio provinciale proprio della Provincia
E riconosciuto adesso in maniera ancora più chiara dalla legge duecentosessantacinque del novantanove che ha completato l'accento quarantadue
La Provincia non è soltanto responsabile dello sviluppo ma è responsabile anche del coordinamento dello sviluppo rispetto ai comuni
Il che significa un compito di coordinamento complessivo e di raccordo dell'ente Provincia rispetto ai comuni quindi un qualcosa di più
Tutti sono responsabili dello sviluppo ma la Provincia il responsabile del coordinamento dello sviluppo
Quindi un qualche cosa che si sovrappone alle competenze comunali il lavoro a connesse
Questo fondamentale ruolo
Che oggi è in atto muta
Fortemente
A secondo che si tratti di Province operanti in territori caratterizzati dalla presenza di una pluralità di comuni medio piccoli
E province operanti in territori metropolitani il ruolo cambia totalmente perché
Perché mentre le Province operanti in territori
Diciamo caratterizzati da comuni medio-piccoli possono svolgere sono in grado di svolgere e svolgono compiti effettivi di coordinamento e di programmazione
Le Province in territori metropolitani dove c'è una presenza determinante
Di un grande comune di un Comune dominante di un comune che è molto più grande incomparabilmente più grande
In termini di mezzi amministrati e di personale se rispetto all'ente Provincia è un ruolo completamente diverso cioè la Provincia non riesce in quel tipo di territori ad emergere come ente di governo di programmazione di pianificazione di coordinamento generale
Il legislatore ben consapevole di questo problema e ben consapevole proprio perché intende valorizzare l'ente Provincia ha introdotto la normativa sulle città metropolitane
Normativa che è in corso di attuazione noi ci auspichiamo che si arrivi presto a degli esiti positivi
Ma non è ancora attuata
Ecco secondo questa normativa che oggi viene confermata dal testo di riforma costituzionale all'esame della Camera sul federalismo
Secondo questa normativa la Provincia è tutt'altra cosa in territori metropolitani e in territori non metropolitani
Mentre rettori non metropolitane la provincia resta fondamentalmente quella che quella che ho grosso modo delineato nei territori metropolitani e la Provincia diventa città metropolitana
Cioè diventa un ente diverso il quale accomuna in sé sia le funzioni dell'ente Provincia
Sia tutte o parte a seconda degli statuti delle funzioni attribuite nell'attuale ordinamento ai comuni inseriti nell'ambito dell'area metropolitana
Dove c'è l'area metropolitana non c'è la Provincia c'è uno un ente che prende il posto della Provincia ha una configurazione strutturale funzioni diverse
E prende il posto anche
Certi limiti dei comuni inseriti nell'area questa è la configurazione quindi la la posi nell'ordinamento che verrà che abbiamo delineato
La posizione della provincia di Teramo qui vedo davanti a me il nostro presidente el che è arrivato tardi peraltro è la posizione per esempio della provincia di Napoli
Poco fa abbiamo salutato il suo presidente ecco diventeranno due realtà organizzative due enti di governo fondamentalmente diversi
Questo riteniamo che sia una necessità perché l'ordinamento deve prendere atto della realtà che primario indicato e e deve prendere atto del ruolo
Di governo di programmazione di coordinamento che la Provincia deve effettivamente poter svolgere
Ho
è in atto
L'operazione di decentramento cosiddetta Bassanini
Cioè l'operazione di attuazione
Della legge cinquantanove
Ecco in questa operazione
Che non tocca direttamente la struttura della Provincia
Però in questa operazione sicuramente la Provincia esce rafforzata e valorizzata
Per una serie di ragioni
Innanzitutto perché
Nell'impostazione della legge cinquantanove espressamente in legislatore si riferisce al governo locale
Come livello di governo al uguale tendenzialmente devono essere trasferite il grosso delle funzioni di amministrazione attiva come governo composto dai Comuni e dalla provincia la provincia è parte fondamentale del governo locale quale pensato dal legislatore della legge cinquantanove
Ho ma
Nell'attuazione del processo di decentramento la Provincia si trova in una situazione particolarmente privilegiate
Perché
Perché vedete il processo di recente rammento
Ha voluto ed era la prima volta che questo avvenisse nel nostro ordinamento
Ha voluto accogliere il principio fondamentale della differenziazione organizzativa
In base a questo principio
Ogni processo di trasferimento di funzioni e compiti deve tener conto di quelle che sono le capacità di governo proprie di ciascun ente al quale il processo di trasferimento si riferisce
E in questa prospettiva si prende coscienza del fatto peraltro ovvio è a tutti noto che la dimensione del governo comunale
Non è tale come vi dicevo prima da assicurare quella omogeneità e quella sufficienza dimensionale tale da garantire l'operatività del processo di decentramento e quindi il legislatore delegato decreto legislativo centododici a novantotto ha introdotto il concetto fondamentale secondo il quale il processo di decentramento e condizionato a livello locale dal fatto che i comuni di piccola dimensione si organizzino in forme associative
Secondo ambiti territoriali individuati dalla Regione cioè il decentramento verso il governo comunale non avviene non parte infatti non è partito
Non parte se i comuni in tutte le varie realtà territoriali del Paese non si aggreghi non forme associative
Ho
In relazione a questa scelta fondamentale del legislatore
Quindi non non si trasferiscono funzioni ai Comuni semplicemente si trasferiscono funzione comune in quanto si aggreghino
In determinate forme associative secondo certe dimensioni stabilite dalla Regione
Ecco in relazione a questo punto fondamentale tutte le leggi regionali ormai tutte adottate hanno stabilito degli ambiti territoriali
E in questi ambiti territoriali comuni devono trovare la loro forma associativa
Se non che questo processo è in atto è iniziato ma è un processo estremamente difficile dal punto di vista pratico vorrei dire anche dal punto di vista politico locale ma anche dal punto di vista organizzativo ecco
Io più volte noi più volte come Commissione parlamentare abbiamo sollecitato lanci l'associazione dei piccoli comuni a impegnarsi fortemente in questa questione che è vitale qui si gioca il futuro del governo locale
E basta guardare all'esempio francese tuttavia il processo è in corso ma e insomma gli esiti non sono diciamo alle porte
Allora in questa situazione emerge fortemente il ruolo della Provincia Berti
Perché il legislatore
Ha inteso qui con una scelta così un po'salomonica ha inteso che le province italiane pura anche essere fortemente differenziate l'una dall'altra in quanto va a dimensioni organizzative però ha inteso per le Province italiane tutte anche le più piccole fossero a avessero una struttura organizzativa una dimensione di governo sufficientemente adeguata
Ecco per far fronte al processo di trasferimento
Quindi questo problema della dimensione del governo comunale per la Provincia non si pone
E quindi oggi le province sono in grado di ricevere di essere i terminali del processo di trasferimento
Mentre i comuni oggi ancora non lo sono e questo acqua ha comportato che molte leggi regionali
Hanno previsto che inattesa del compimento del processo associativo da parte dei Comuni la Provincia possa diventare l'ente a cui destinare
E le nuove funzioni e i nuovi compiti oggetto del trasferimento da parte dello Stato
D'altra parte su alcuni settori fondamentali
Oggetto di trasferimento penso ad esempio al settore Strade al settore viabilità ecco la Provincia presente dettava una esperienza e una struttura organizzativa una idoneità tecnica che altri enti non hanno quindi per esempio nel trasferimento delle strade sapete che abbiamo fatto il decreto legislativo che prevede il trasferimento di trenta mila chilometri di strade nazionali al governo locale
Ecco in questo processo di trasferimento alla Provincia sicuramente si ripresenta come l'ente a cui più facilmente non dico obbligatoriamente ma più facilmente
Queste funzioni e questi compiti Possa possono essere imputati ecco su questo tema sapete l'ho visto anche nella relazione di Lepidi
Vi è un dibattito in corso alcune regioni pensano alla costituzione di agenzie regionali noi siamo decisamente contrari crediamo che l'impostazione politica del processo di tra il ferimento escluda se non in casi di assoluta necessità
La costituzione di enti strumentali della Regione
Per la gestione delle funzioni e dei compiti e che viceversa la Provincia e i Comuni associati tra loro solo sei associati tra loro
Potranno essere e dovranno essere i terminali del trasferimento quindi vedete che nel processo diciamo di cosiddetto federalismo amministrativo leggi cosiddette Bassanini la provincia pur non essendo oggetto di una specifica
E da ultimo vorrei fare riferimento ai nuovi compiti in materia di conto di di programmazione negoziata ai patti territoriali ai contratti d'area
Agli stessi distretti industriali agli enti d'ambito insomma tutta questa nuova realtà di governo del territorio provinciale
Di governo dello sviluppo economico ma anche della gestione territoriale nuova realtà emersa diciamo dalle nuove leggi dalle nuove modalità di intervento nel quale l'ente Provincia si è fortemente inserito oggi il rischi l'ente di riferimento della programmazione negoziata e la Provincia in una realtà anche se questo non è obbligatorio ma nella realtà è così
La provincia in quanto ente di governo si è fatta carico di questo problema generale è fondamentale
Dello sviluppo locale ed essa si è fatta attore attrice nel processo di di di programmazione negoziata
E così nella gestione delle risorse digeribili che gli enti d'ambito
E così in tutta una serie di materie pensate alla materia della protezione ambientale tradizionalmente estranea alla esperienza provinciale originaria è oggi diventata viceversa
Una delle materie nelle quali il governo provinciale massimamente si identifica ecco quindi si apre veramente uno spazio nuovo
Per l'ente Provincia questo ente
Che qualche anno fa ancora una volta dopo
Le esperienze precedenti che vi ho raccontato ma ancora qualche anno fa era così un po'in in pericolo in quanto molta molte parti non se ne vedeva precisamente la funzione in ruolo ecco questo ente dalle ultime riforme esce fortemente valorizzato come nelle sue caratteristiche proprie che il dio
Chi io brevemente illustrato
E credo che quando riusciremo io spero presto a portare a termine il processo di formazione delle città metropolitane
Avremo un quadro effettivamente completo in cui la Provincia non metropolitana potrà avere completato il suo ruolo e la provincia metropolitana o città metropolitana il suo ruolo diverso più intenso naturalmente
E più ampio ma anche più complicato né i rapporti stretti
E fortemente e fortemente integrati con il governo comunale
Ecco per quanto riguarda il legislatore e la Commissione che ho l'onore di presiedere
Siamo fortemente interessati a questo processo
Crediamo fortemente e su questo sui giochi in larga misura il futuro della modernizzazione del Paese
E in questo processo riteniamo che il ruolo della Provincia sempre più dovrà essere valorizzato la Provincia al servizio del governo del paese grazie
Dopo
La relazione qualificata devo dire puntuale in tutti i passaggi attraverso un excursus storico
Di quella che era la Provincia e di come oggi si presenta alla Provincia
Alla luce
Delle nuove modifiche delle nuove leggi che ne hanno rilanciato il ruolo non poteva essere diversamente
L'onorevole Cerulli il rally come presidente della commissione parlamentare ci ha
Aperto un attimo dandoci quelli che sono i momenti fondamentali e significativi proprio per cogliere poi gli spunti ritengo che saranno oltremodo credo per chi lo vorrà ripresi nel dibattito io ringrazio l'onorevole Cerulli per la sua relazione
Passo alle a quelli che sono gli interventi programmati
Chiamo il presidente dalla provincia di Ravenna
Gabriele Albonetti a svolgere il suo intervento
Nizzi credo è arrivato Sergio D'Antoni lo ringraziamo per la sua per esempio e diamo molto ah eccolo chiedo scusa non lo avevo visto laddove annunciatori
Un giorno
Non vi è dubbio
Che come veniva
Detto anche dalla relazione del presidente Lepidi
Noi arriviamo a questo congresso
In un quadro nuovo e inedito
Direi fino a qualche anno fa inaspettato
Per le Province italiane
Certo il quadro delle situazioni è diverso
Nelle varie regioni
E complesse articolato non si può dire la stessa cosa per tutte le Province
Tuttavia non si può negare
E la lunga fase che abbiamo combattuto
Per quella che potremmo chiamare la sopravvivenza costituzionale istituzionale delle Province
Oggi superata
Così come credo possa definirsi superata la fase più dura e a Spada
Della contrapposizione fra le associazioni delle autonomie
E delle regioni
Consapevoli come noi siamo sempre stati
E come ormai tutti paiono essere
Che il corporativismo istituzionale non aiuta
La riforma in senso federale dello Stato
Da qui naturalmente alla realizzazione della Confederazione dell'autonomia c'è ancora molto da lavorare ma noi siamo fra quelli che ci lavoreranno
Quando ormai due anni fa fu portato l'ultimo attacco all'autorevolezza costituzionale delle Province
Noi in quell'occasione non sceglie Hammond una linea difensiva e corporativa
Non sei Emmola difesa peraltro insostenibile
Delle Province così come erano
Ma sceglie e mo'e vedemmo la necessità di declinare al futuro la nuove identità istituzionale politica della provincia italiana
Come inediti inevitabile risposta al bisogno di governo delle comunità
E ai fenomeni e alle dinamiche complesse che attraversa hanno la cosiddetta Area Vasta
Su questo costruimmo alleanze decisive con esponenti dei comuni non solo dei piccoli comuni
Con esponenti delle regioni
Con larghe fette importanti della società civile
Ma non costruimmo
Quella che poteva essere la soluzione più facile
Ma anche la più debole
E cioè la piagnone a unità dei deboli contro i presunti forti
No dicemmo e dimostriamo che in quello schema che ci veniva presentato dall'accordo fra Regioni e annunci in quella spartizione
Di grandi città caratterizzate da un governo forte e concentrato
E di quelle che chiamammo regioni ciambella
In quello schema c'era un'idea sbagliata un'idea astratta dell'Italia
Un'idea sbagliata di come era realmente fatto il nostro Paese
Grandi fanti del quale sono a tutti gli effetti
A
Metropolitane diffuse
Certamente più rarefatte rispetto a quelle individuate come tali
Ma caratterizzate da schemi e sistemi di relazione molto organici
E vincemmo o meglio incominciammo a costruire i presupposti per un diverso riconoscimento istituzionale di compiti e Poteri
Vincemmo perché in realtà in molte parti del Paese seppure in modo differenziato il ruolo di governo il ruolo politico e istituzionale della Provincia era già da tempo Cresci otto
Senza che i soliti detrattori nobili o ignobili che siano se ne fossero in realtà accolti
Era cresciuto sotto l'impulso intanto dell'elezione diretta dei presidenti delle Province
Che aveva costruito un nuovo circuito virtuoso fra con senso di responsabilità
Era cresciuto sotto l'impulso in alcune regioni del processo di belle che che pure era avvenuto
Ma soprattutto era Cresci Uto perché cresceva sul territorio e nelle comunità locali un bisogno di governo dei processi di area vasta
Capace di superare la frammentazione eccessiva dei livelli comunali e talvolta all'impasto in cui si è trovato in questi anni l'Istituto regionale
C'era il bisogno di un livello istituzionale capace di promuovere e indirizzare le politiche dello sviluppo locale
E le politiche della programmazione
Del territorio reggendo la sfida dello spaesamento
Spaesamento con il quale i fenomeni della globalizzazione farà passeranno le identità locali e il radicamento delle comunità
E l'accresciuta la Provincia anche perché aveva imparato a concertare aver imparato a negoziare con i comuni con le forze sociali con le forze dell'impresa
E in democrazia e alla capacità di il negozio è potere
è cresciuta di poter
E per queste ragioni che io credo che oggi noi possiamo dire che la crescita di rango delle Province
Un processo irreversibile
Perché è irreversibile non
Tanto nelle norme o nei fatti che siamo andati costruendo mai reversibile nei fatti nel Paese
Il nostro principale problema oggi non è più quello di difendere corporativa mente uno spazio residuale una nicchia istituzionale
Bensì quello di affermare effettivamente nell'ordinamento e nella sensibilità dell'opinione pubblica
Lo spazio reale acquisito
E caso mai la necessità di definire correttamente chi siamo occhi stiamo diventando
E anche i pericoli dobbiamo definire anche i pericoli che si annidano in questo processo di crescita
Una crescita tumultuosa a volte un po'confusa
Un misto di nuove competenze di gestione amministrativa che mettono a dura prova la nostra capacità di reggere e di crescita di autorevolezza politica avvenuta più per vedere come la come dice verità per il sgomita mento che per reale riconoscimenti
Dunque pur in un quadro di indubbia crescita di rango nell'ambito della riarticolazione delle competenze delle funzioni alla luce del corpus delle Bassanini e anche della due sei cinque
Le province più di altri livelli istituzionali io ritengo sono oggi un vero e proprio cantiere istituzionale e amministrativo appena
E lo saranno ancora per molto tempo
E verosimilmente sono anche l'ente più danneggiato dall'impasto della Bicamerale e delle riforme costituzionali relative alla forma dello Stato poiché è stato loro impedito davvero
Di coniugare la crescita reale di competenze con una corrispondente crescita di potere politico e istituzionale
Quella combinazione di potenza e potere cui spesso fa riferimento il presidente del CNEL che poc'anzi città
Noi non siamo più da tempo non è solo la Provincia che si occupa di alcune strade di alcuni edifici scolastici non è più soltanto l'ente intermedio di coordinamento e programmazione
Oggi la Provincia è spesso il regista e l'attore principale delle politiche di sviluppo e di concertazione
Delle politiche di governo del territorio e della comunità e quando non lo è il difetto vari cercato di una linea del quartetto del ceto politico che in alto
Si va manifestando sempre di più
Il bisogno è l'embrione di un secondo livello di governo locale
Capace di produrre politiche di sistema di tenere insieme l'identità locale e la vastità dei processi reali di tenere insieme l'appartenenza al territorio e l'appartenenza al mondo
Le stesse ragioni
Che presiedono in forma acuta
Alla ricerca e all'individuazione di una nuova figura istituzionale quale la città metropolitana
Capace di governare più efficacemente in modo più integrato sistemi territoriali Complessi è a forte densità urbana supportano grazie
Supportano seppure ancora in forme più attenuate la necessità di affermare una più elevata autorevolezza delle funzioni di governo di area vasta che siano in grado di produrre più coesione
Di superare la frammentazione uscendo dalla logica di diffusa rissosità condominiale da cui talvolta sembrano afflitte le nostre comunità civiche
Anche per questa ragione credo che da parte delle Province si debba guardare al processo in molti casi complicato di futura formazione delle nuove città metropolitane con attenzione
E con favore non sono un alto livello di governo o almeno sbaglierebbe chi tale lo volesse
Ma sono a mio parere dei battistrada dei modelli a cui ispirare anche il nostro lavoro il lavoro dei nostri comuni
Meglio se sono interessati da processi di unione di associazione che spetta anche a noi promuovere
Modelli a cui ispirare le reciproche leve relazioni la definizione di nuovi spazi di sovranità concertato della politica a livello provinciale
Vanno peraltro in questa direzione molti processi reali e molte proposte di riforma in parecchi settori che riguardano da vicino la vita dei cittadini
Penso all'evoluzione dei servizi pubblici locali in cerca di ambiti territoriali ottimali sia per il governo che per la gestione
Penso alla struttura normalmente provinciale delle aziende sanitarie
Penso alla dimensione inevitabilmente provinciale delle politiche scolastiche formative del lavoro della sicurezza e dell'ordine pubblico
Queste semplificazioni nelle loro evidenti diversità
Servono tuttavia introdurre per ciascuna di loro alcune ulteriori considerazioni
La prima è che bisognerebbe ridurre l'eccessiva frantumazione delle responsabilità anche fra gli organi e le istituzioni esistenti che operano in ambito provinciale Province e Camere di Commercio prefetture provveditorati
E via di seguito
Costringendo tutti a una più serrata concertazione
E ricordandosi però che le Province sono fra questi le uniche legittimate dal voto popolare
La seconda è che bisognerebbe assolutamente evitare se possibile di aggiungerne altri di protagonisti
Si veda la pletora di agenzia Authority consorzi che accompagnano l'evoluzione delle politiche di governo dei servizi
La terza è che alle responsabilità di gestione di ambito provinciale come nel caso delle aziende sanitarie
Andrebbero accompagnate nello stesso ambito responsabilità politiche di indirizzo e di programmazione dalle quali invece le Province continuano ad esse che pervicacemente escluse
Salvo essere poi chiamate a comporre le tensioni fra i localismi e i corporativismi che inevitabilmente si scatena no in una fase di profonda ristrutturazione del sistema sanitario e dei sistemi di welfare
Tuttavia io non dispero si aprono in ogni caso per il futuro delle Province scenari radicalmente nuovi
Segnati dalla necessità di misurarsi con dinamiche reali dello sviluppo delle società locali e dei sistemi territoriali e io credo che se questo è il quadro reale come sempre l'intendenza degli ordinamenti seguirà
Più che le astratte rivendicazioni di ruolo degli amministratori saranno io penso alle attese dei cittadini rispetto alle possibilità
Di essere governati meglio a decidere l'esito della sfida che ci sta di fronte
Bisognerà che mettiamo una grande attenzione alla buona amministrazione
Al buongoverno soprattutto nel momento in cui crescono le nostre funzioni e la nostra forza
I cittadini si aspettano che rendiamo più incisiva la capacità di governo e più leggero il peso della burocrazia anche della nostra
Se così non accadesse la disillusione potrebbe travolgenti tutti
E dei clamori delle competizioni fra Comuni Province Regioni e Stato nel processo di crescita del federalismo non resterebbe che il fastidio di un lontano frastuono
Abbiamo una grande occasione
Per accentuare il carattere federale del Paese e anche della nostra organizzazione
Paradossalmente abbiamo una grande occasione anche per rendere più omogenee le Province nel panorama italiano
L'occasione a cui mi riferisco è la nuova stagione costituente delle Regioni
Che non è solo fatta dell'elezione diretta del Presidente della Giunta regionale Mai fatto dall'apertura di una nuova fase
Statutaria che deve decidere le forme e le modalità della rappresentanza
La possibilità di definire i Consigli regionali delle autonomie
Di indicare i sistemi regionali come sistemi di rete dove le regioni non sono il dominus mala rette di una federazione di città e di provincia
E il presidente eletto direttamente non è il garante
Nuova deve essere anche la nostra associazione consentitemi ancora due minuti su questi
Nuovo vedesse il modo di essere e di partecipare alla vita e dall'associazione nuova deve essere la missione noi veniamo da un'epoca nella quale il nostro obiettivo era primum vivere evitiamo di passare all'epoca nella quale il nostro obiettivo ossia il deinde filosofare
Oggi abbiamo bisogno di governare
Di dimostrare che siamo in grado di esse che ciò che abbiamo voluto essere
E si e per questo dobbiamo anche articolare meglio la nostra associazione sul territorio
Attraverso uno schema federale che dia forza alle Unioni regionali anche perché questo è il modo migliore per paga la nuova fase costituente delle Regioni
Dobbiamo anche ricercare il contributo differenziato ma attivo e senza confusioni e sovrapposizioni di tutte le funzioni di tutti i soggetti elettivi di rappresentanza che partecipano alla vita
Delle Province
Residenti gli assessori dirigenti in
Ma anche i consigli e soprattutto i Consiglieri presidente del Consiglio
Che certo devono occuparsi dello sviluppo della democrazia e consigliare
Ma devono soprattutto secondo me occuparsi in questa fase del come è possibile o sarà possibile introdurre elementi di novità e di riforma anche nei sistemi che presiedono all'elezione dei consigli dei consiglieri provinciali
Che vanno profondamente profondamente modificata
Dobbiamo ricercate questo contributo differenziato di tutti con misura con realismo con buon senso
Ma è chiaro per tutti che in un quadro in cui anche con qualche sacrificio della rappresentanza politica
Si mette soprattutto in valore l'unità dell'associazione come fattori rinunciabile
L'Unione delle Province d'Italia delle nuove province d'Italia e delle per dirla con letti di delle nuove delle Province al futuro
Non è più il luogo
Questa unione non è più il luogo se mai lo è stato in passato dove un notabilato in declino veniva di cercare consolazione psicologica e materiale
Sentendosi ridicolmente importante influente dentro un'associazione minore poco influente ma il luogo lo spazio politico e sindacale di incontro che confronto fra attori protagonisti delle politiche di governo dello sviluppo locale di governo della programmazione territoriale della scuola della formazione del mercato del lavoro
Delle politiche dell'ambiente
Dei servizi dell'innovazione dell'UE nel far persone che sono tutti i giorni in trincea
Ecco credo che ciò che dobbiamo fare da qui in poi fino alla conferenza l'annunciata conferenza di organizzazione
è fare in modo che tutti coloro che partecipano alla vita politica istituzionale le Province presidenti gli assessori consiglieri la maggioranza e le opposizioni
Qualunque esse siano né diverse Province comprendano
Che siamo già oltre
E che tutti siamo in una trincea più avanzata tutti siamo in prima linea per fare delle province l'elemento uno degli elementi fondamentali e strutturali della modernizzazione ed è il rinnovamento del nostro paese grazie
Grazie
A Gabriele Albonetti
Siamo
Per un saluto il vicepresidente dell'Anci
Il sindaco frusta
Cari colleghi caro Presidente
Nello scusare l'assenza del presidente bianco che ho avuto un impero provvisori del porto il saluto e l'Associazione nazionale dei comuni
E d'Italia questa è una fase
Molto particolare le relazione che abbiamo sentito questa mattina
Ce l'hanno confermato della vita delle autonomie locali e che necessitano di alcune risposte politiche forti che possono solo derivare
Dall'affermazione di alcune situazioni davanti alle quali siamo
Senza reticenze e mantenendo lo spirito di collaborazione anche nei confronti del governo perché
Noi ci siamo fortemente impegnati tutti
Anche il Parlamento su un processo di riforma che portasse
Del federalismo in questo Paese almeno a livello di coscienza comune
Seppure a Costituzione invariata il processo che
Così bene ha illustrato prima l'onorevole Cerulli Irelli eppure dobbiamo constatare su questa la strada ancora molte reticenze
Molte manchevolezze
E questo è il primo terreno di confronto e di collaborazione comune tra Anci
Quello di fare in modo che il Processo avviato con le Bassanini che oggi deve vedere
Il varo dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che ci trasferiscano come più volte detto Poteri
Personale risorse perché senza questo abbiamo fatto un grande dibattito accademico ma non siamo riusciti a incidere profondamente nel vivo del tessuto sociale e istituzionale italiana
Quindi questo congresso che si svolge a poche settimane di distanza dal nostro congresso
E che deve porsi l'orizzonte di un Progetto che è quello della Confederazione delle associazioni delle Autonomie dove ciascuno porti la sostanza della sua storia della sua tradizione ma anche una collaborazione unitaria per poter meglio reggere la sfida di questo tempo
E quindi di queste appuntamenti che abbiamo davanti senza tutto questo lavoro insieme io credo che non riusciremo ad arrivare in tempi ragionevoli
E senza sottolineare ulteriormente che son passati ormai tre anni dal varo di quelle norme e oggi attendiamo su molte materie importanti
Il varo dei decreti che ci consentono di operare fattivamente di poter dire che si è chiusa la fase del decentramento amministrativo a Costituzione invariata quanto più in là possibile si poteva arrivare con questa Costituzione
Per assecondare appoggiare promuovere un disegno di riforma costituzionale che veda nelle autonomie locali il proprio architrave accerto lo diceva lepri di ieri nella sua relazione ci sono anche problemi molto più contingenti che noi abbiamo o che dobbiamo affrontare
Non siamo riusciti in questa finanziaria che pure non ci penalizza e verso la quale ci sono aspetti estremamente positivi
Non siamo riusciti a ottenere la soluzione di alcuni vincoli di ordine finanziario che certamente e mettono in difficoltà per quel che riguarda noi soprattutto i piccoli e medi comuni per quel che riguarda anche il mondo delle province credo la sostanza stessa della loro attività mi riferisco alla questione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti su tutti
Lui credo vada ripresa la battaglia al di là delle contingenze politiche e di quello che sarà il futuro del governo io penso che noi non dobbiamo più attendere
Il mese di settembre per poter porre le questioni
Ma dobbiamo sfruttare al meglio la Conferenza Stato-città autonomia locale come sede di concertazione per iniziare oggi a porre i problemi che ci saranno di riformare la finanza locale della finanza locale verso il due mila uno
Fin dalla preparazione del Documento di programmazione economica finanziaria Di Maggio sono questioni importanti
Perché dall'autonomia finanziaria dal recupero delle risorse passa anche molto della nostra capacità di rispondere alle sfide che abbiamo davanti e io credo che su queste sfide Province e Comuni possano pur con la differenza della loro storia e anche con la differenza del loro impegno né la sosta né all'interno delle nostre comunità debbano lavorare insieme
Perché vedete io credo che tutti consideriamo il processo che va avanti positivo
Se evitiamo di riproporre poi a livello regionale e qualche accenno ne faceva anche il l'onorevole Cerulli Irelli nella sua relazione non si scelga poi la scorciatoia più facile
Quella che invece di favorire il principio di sussidiarietà di favorire la crescita dal basso di favorire la democrazia partecipativa si sceglie la strada della mera efficienza
E quindi si ripropone
In una situazione mutata un neo centralismo regionale che ovviamente noi speriamo non si trasformi poi anche neo centralismo provinciale
Quando invece credo che le vittime di questo disegno sarebbero insieme province soprattutto le più piccole
E i comuni non è detto che sia dei più piccoli
Quindi io credo che noi dobbiamo vigilare perché l'attuazione delle leggi regionali non cerchi scorciatoie
E non le cerchi col facile alibi dalla frammentazione della democrazia italiana e delle istituzioni italiani
In otto mila cento comuni ma se mi consentite anche in centotré province perché certamente anche questo sei frammentazione il primo anche questo è un dato di frammentazione
La realtà è che noi dobbiamo costruire insieme
Un sistema istituzionale che corrisponde all'esigenza del corpo sociale
Di un corpo sociale che è mutato rispetto a quello di un tempo
Anche il disegno costituzionale di riforma dovrà porsi il problema di quali regioni di quante regioni
E di quale è lo sistema migliore di organizzazione
Tra Comune regione di area vasta che certamente sarà la Provincia che non è la provincia del passato probabilmente non è neanche quella del presente
Ma sicuramente dovrà dimensionate tenendo conto di quelle che sono le situazioni economiche sociali sul modello dei distretti che vale in economia dovrà valere anche nell'organizzazione istituzionale
Su quali sono gli strumenti migliori per presiedere a queste nuove competenze in materia di promozione di coordinamento dello sviluppo locale
Siamo dentro a un processo estremamente complessa
A cui il Parlamento sta guardando con attenzione ma che non è certo definito da quelle che sono gli attuali articolati all'esame ma che saranno quelle che sono le esigenze di una riorganizzazione complessiva dello Stato italiano
Dove non ci saranno più e non dovranno più esserci
Rapporti gerarchici tra le istituzioni locali ma differenze di competenze di funzioni in una logica di solidarietà istituzionale del sistema senza la quale non raggiungiamo quel quell'errore o quel equilibrio che ci deve essere in una democrazia in una in uno Stalin una repubblica che si articola in stato Regioni Province e Comuni come diceva la bozza della Bicamerale ecco io credo che su questo ci sia il terreno della sfida comune
Non c'è dubbio che ci sono aspetti che possono sembrare di ostacolo rispetto a questo disegno
Noi crediamo che sì
Pare raro Stra virtute come sistema delle Autonomie locali anche come Associazione Nazionale dei Comuni sulla capacità di reggere la sfida che la Bassanini ci lancia sfida difficile
Ma che noi vogliamo cogliere per evitare che ci sia l'assorbimento di competenza da parte di altre su servizi di base che riteniamo debbano appartenere comuni pur dentro una programmazione che non può che riguardare l'area vasta
E allora su tutto il tema dei servizi pubblici locali noi dobbiamo fare una grande riflessione insieme a voi
Si tratta di capire nel momento in cui ci si costituisce un ente intermedio ma si assumono competenza di coordinamento di promozione
Se c'è la voglia di stare un po'più di qua un po'più dita
Perché solo se c'è una compattezza nel disegno costituzionale di collaborazione nel pratico tra Province e Comuni
Noi riusciamo nei confronti delle regioni a svolge ore una funzione di vigilanza affinché non si ripropongono il problema del del del
Del centralismo mi riferisco sulle politiche urbanistiche ad esempio
Sulla questione delle politiche commerciali dove ci sono regioni che stanno legiferando senza tenere conto che tra il piccolo esercizio al dettaglio del Comune e i grandi centri commerciali disciplinate dalla Regione c'è tutto una parte che non è assolutamente contemplata penso alla mia regione Piemonte
Penso alle questioni della formazione professionale
Allora io sono assolutamente convinto e con me i sindaci italiani per meglio che ci sia un confronto con la Provincia dentro un quadro che rende in qualche modo non dico vincolante ma quanto meno indicativo in modo forte il Piano territoriale e di sviluppo far verificare i nostri piani regolatori a livello provinciale piuttosto a livello regionale
C'è la questione di come gestire i servizi pubblici locali
Dicendo chiaramente al Parlamento che qui non è in discussione il principio della libertà la concorrenza ma tra il diritto che tornò in abbiamo di gestire la nostra autonomia
E principio la libera concorrenza assoluta senza vincoli ci sarà pure un criterio che valorizza decenni di Investimenti di realizzazione infrastrutture e di servizi erogati a prezzi non elevati altra battaglia che deve vedere insieme le province e i comuni nei confronti di un tentativo di creare le premesse perché qualcuno entri nella gestione di grande partite senza degli enti locali che pure hanno messo
Tanti soldi in tanto tempo dei traggano alcuni alcuni vantaggi
E c'è un altro terreno di confronto
Ed è quello della grande riforma costituzionale
Proprio il fatto che noi rappresentiamo associazioni che non hanno una connotazione di tipo partitico anche se fanno politica e la fanno nel senso cercano di farla nel senso più nobile dette noi non siamo soggetti estranei al tentativo di contribuire a riformare nel profondo questo stato io credo che la confederazione che dobbiamo porci come obiettivo strategico pur nella rivendicazione di autonomia di ciascuno
Debba diventare uno dei soggetti forti che fa partire dal basso un processo di riforma che la debolezza della politica in questo momento sta dimostrando di non essere capace a fare
Dobbiamo cioè capire se noi siamo in grado di suggerire al Parlamento alle forze politiche delle soluzioni della nella costruzione delle regole
E si vedono consenzienti indipendentemente dalla nostra appartenenza politica io ho molto apprezzato l'accenno che ha fatto lei più di ieri
Sulla questione anche la riforma ulteriore elettorale nostra ma che si inserisce dentro un contesto che è di riequilibrio dei poteri dello Stato di Medea vertice dello Stato ma anche tra la periferia dello Stato dello Stato centrale
Ed io credo che questo sia uno delli altri terreni di impegni
C'è quindi le questioni contingenti battaglie da ottenere sul piano finanziario sul piano delle merito di alcuni provvedimenti c'è la questione istituzionale posta dai decreti del presidente del Consiglio i ministri c'è la questione di un rapporto corretto tra i diversi livelli
Organizzativi della Repubblica
Fuori da una logica gerarchica del gerarca dentro logica di collaborazione ma c'è anche grande terreno di partecipazione nostra definizione di regole che appartengono tutti perché noi siamo la trincea della democrazia
Ecco allora io credo che se così spostiamo i nostri rapporti e potremmo continuare quella collaborazione
E detta Conferenza Stato Città potuto in questo tempo
Portare importanti risultati per il mondo dell'autonomia e a sconfiggere le perenni tentazioni al centralismo che sono oggi a differenza del passato anti ammantate
Da un efficientismo che spesso contrasta con l'esigenza di partecipazione che alla base della democrazia grazie
Ringraziamo il vicepresidente dell'Ance lo ringraziamo soprattutto anche per il richiamo alla comune collaborazione tra Anci gruppi proprio per il raggiungimento di quegli obiettivi che sono la l'ultimazione del completamento di questo processo di rinnovazione in atto chiamiamo alla per la sua relazione il presidente della provincia di Salerno Alfonso Andrea
Dal tema del congresso
Emergono due parole chiave che di fatto sintetizzando un percorso istituzionale politico economico e sociale
All'interno del quale si è fortemente caratterizzato in questo tempo l'impegno delle province italiane ma l'impegno della nuova provincia in questi ultimi anni
Le due parole sono sviluppo e territorio
E proprio da questa
Da questa sottolineatura la Provincia lo sviluppo il territorio nasce una sorta di indice programmatico che coinvolge il sistema delle Autonomie locali e che coinvolge gli attori sociali
Se da un lato bisogna prendere atto che il Mezzogiorno è finalmente al centro delle politiche di sviluppo nazionale e comunitarie
Dall'altro non si può prescindere dalla consapevolezza che è andata in questi anni formandosi anche nel sud del Paese una nuova classe dirigente capace di raccogliere la sfida
E di tradurla in un impegno concreto
L'obiettivo centrale e di
Valorizzare più compiutamente più adeguatamente l'unica forse la vera grande infrastruttura del mezzogiorno che è il territorio per l'appunto
Su questo terreno è andata via via affermandosi la nuova classe dirigente locale si è plasmato questo nuovo modello di classe dirigente
Contestualmente
Le Province hanno scoperto
Un'attitudine una nuova missione se volete che faticosamente sono riuscite a ritagliarsi
Anche attraverso una condizione presso che singolare che forse si è arreso più tortuoso questo cammino ma forse anche per questo più avvincenti
Soddisfacenti risultati talvolta cioè si è creata questa condizione contraddittoria che ha richiesto un forte impegno a livello associativo nazionale a tutela e a presidio delle acquisizioni conseguite con
Già dalla legge centoquarantadue in avanti la Provincia come stamattina è stato autorevolmente affermato dalla relazione del presidente Cerulli Irelli
La Provincia era andata rafforzando sì soprattutto in riferimento alla sua funzione di ente di governo dell'area vasta
è stato più volte fatto riferimento anche da parte degli altri colleghi da ultimo da parte del vicepresidente dell'Anci
Alla funzione della Provincia in ordine a questa nuova sono sua a questa nuova sua funzione relativa alla redazione del piano territoriale di coordinamento provinciale
Che l'articolo quindici della centoquarantadue le affida
E che rappresenta un punto di svolta notevole a mio giudizio della vera nuova apertura
Verso una prospettiva diversa nella misura in cui a quello strumento si sia capaci di attribuire non soltanto una funzione di riordino del territorio dal punto di vista urbanistico
Una funzione anche di quadro di riferimento rispetto alle normative di pianificazione locale ma una valenza di natura socio economica così come di fatto sta avvenendo nelle nostre province
Questo è il guanto il grande quadro all'interno del quale quello del Piano territoriale di coordinamento provinciale dobbiamo ricomprendere da attivare ogni iniziativa di sviluppo sostenibile
Di qui la capacità
Di rendere coerenti a questo disegno anche le varie iniziative nel settore della programmazione negoziata
Che investo nel territorio e che ormai vedono al centro di questa attività le Province come soggetto di sviluppo locale come nuovo attore dello sviluppo locale capace cioè di esercitare questa azione di coordinamento e di porre a dialogo tra loro in questo forte momento di concertazione
Le varie parti sociali allora il dialogo innanzitutto con i piccoli comuni e con i Comuni del territorio ma ancora con il mondo dell'impresa con il mondo dell'associazionismo naturalmente
Il dialogo forte con le forze sociali
E credo che la testimonianza che di qui a tra poco potrà dare il segretario generale della CISL e potrà anche vertere su questi temi
Perché il dialogo serrato continuo costante certo nel rispetto dei ruoli di ciascuno che ha avuto luogo in questi anni anche e soprattutto con le forze sindacali
Tanto più in alcune aree del Paese
è stato sicuramente determinante per la crescita e per l'affermazione di questo processo penso soprattutto anche qui ad alcune aree del Mezzogiorno ma non penso soltanto al Mezzogiorno perché questi strumenti sono stati attivati un po'ovunque e molto spesso ad opera delle Province con questa azione di centralità che le Province sono riuscite a recuperare per quello che mi riguarda
Più direttamente riferendo mi ad una mia esperienza in un territorio complesso e difficile molto vasto come quello della provincia di Salerno
Penso per esempio ad un patto territoriale che gode dell'accompagnamento dell'Unione europea e che il Patto dell'Agro Nocerino sarnese un'area di forte disagio sociale in cui siamo intervenuti in modo veramente determinante
Così è avvenuto altrove come ripeto in tante altre zone del nostro Paese le province ci sono rivelate nodo strategico per l'accompagnamento dello sviluppo in particolare per quelle problematiche connesse al sistema infrastrutturale con le reti dei servizi e dissi e di distribuzione che trovano nelle Province il naturale referente
Su scala sovracomunale proprio in considerazione anche della difficoltà che molto spesso salvo rarissime eccezioni noi riscontriamo nelle regioni e questa difficoltà delle Regioni nell'analizzare
Dinamiche complesse che assumono le sembianze di sotto Sistemi Territoriali troppo distanti dalle logiche
Delle macro aree regionali
Il cammino fin qui percorso testimonia dunque l'attitudine che la Provincia
Ha dimostrato di a vere
E nello svolgere questo ruolo e forse e senza forse proprio perché la Provincia riveste quella dimensione giusta adeguata sia dal punto di vista istituzionale che dal punto di vista
Territoriale
Il processo che tutto sommato era stato avviato dalla centoquarantadue in senso concettuale e di principio
Senza trovare pratico lo sbocco poi comincia a prendere forma dall'applicazione della legge ottantuno del novantatré in avanti anche qui la espressione con cui il presidente Cerulli Irelli questa mattina ha voluto
Restituire
Alla figura dei presidenti delle province eletti direttamente dal corpo elettorale quale quella di un referente politico generale della comunità provinciale per citare le sue stesse parole
Mi sembra estremamente appropriata la condizione che noi stiamo vivendo e che ci rende anche riconoscibili e visibili di fronte al corpo elettorale ma al di là delle figure individuali rende visibile rende riconoscibile rende l'idea Dio affidabile la Provincia come istituzione oggi investita di queste nuove competenze da questo punto di vista credo abbiamo tutti quanti apprezzato non soltanto per la parte storica diciamo del suo excursus che ad inizio di relazione l'onorevole Cerulli Irelli ha voluto conferire all'Assemblea ma anche per l'inquadramento di natura ordinamentale con riferimento alla più recente evoluzione normativa
Tutta la valorizzazione che di fatto c'è nella impalcatura
Normativa del ruolo e della funzione delle province ed è quella che poi noi in sostanza qualche volta ci siamo trovati addirittura ad anticipare sul campo
Sperimentando dal novantatré e novantaquattro in avanti
Dal novantacinque per quello che riguarda la gran parte di noi dopo l'elezione diretta
Quel modello di provincia che abbiamo un po'confezionato e a cui poi ha fatto seguito se si vuole anche un serto una certa rincorsa dal punto di vista normativo anche in ciò abbiamo vissuto una condizione particolare singolare
Nel senso che tante volte le Province si sono trovate ad anticipare ciò che poi la legge ha in qualche misura previsto è addirittura codifica
Avrebbe voluto approfondire tra l'esecutivo e le assemblee
Noi di fatto siamo riusciti come molto spesso
è capitato dei consigli provinciali
A riempire anche di tono e di funzioni il consiglio provinciale a corresponsabilizzare lo nelle scelte ritenendo come è giusto che sia che sia quello che fosse quello lo specchio
Esatto del corpo elettorale
E quindi da questo punto di vista abbiamo fatto dei passi significativi in avanti fino a che naturalmente non siamo arrivati secondo questa nuova dimensione istituzionale al recupero di una dignità che dal punto di vista istituzionale probabilmente prima
Era andata sicuramente spia dentro si ecco credo che posso naturalmente saltare tutta una parte che avevo previsto nel mio intervento perché abbondantemente d'Autore commenta il recuperato da dagli interventi precedenti e tanto più in rapporto a questa positiva progressione che viene ritenuto in forte controtendenza e in e di ingiustificabile arretramento quel tentativo che abbiamo sventato con una forte chiamata che c'è stata tra tutti noi e che ha interessato tutte le forze politiche
Nessuna escluse dai ha visto momento di grande impegno da parte dell'ufficio di presidenza
Uscente è stato
Più volte richiamato cui il ruolo determinante che Marcello Panettoni come presidente dell'UPI ha avuto in quel momento ma anche il quadrato che tutti quanti intorno
Alla associazione siamo riusciti a fare ciascuno con il proprio impegno ciascuno
Anche richiamando la responsabilità della rispettiva forza politica di appartenenza
E poi quella opera è stata continuata dalla gestione di Andrea Lepidi e voglio dire che abbiamo ho vissuto però un momento di grande difficoltà nel momento in cui abbiamo dovuto superare quella fase
Nella quale sembrava volessero cancellare in capo alle Province le garanzie costituzionali oggi questa fase e passata dobbiamo semplicemente rinnovare come il congresso
Ha già fatto sia panettoni
Che all'EP di un grande ringraziamento anche per la dignità che hanno saputo imprimere alla propria funzione dunque all'Associazione per l'autorevolezza con cui l'anno presieduta in un momento di indubbia difficoltà che speriamo oggi di aver lasciato definitivamente
Alle nostre spalle oggi con la duecentosessantacinque consacrando definitivamente il nuovo volto della Provincia anche come soggetto istituzionale capace di interpretare il bisogno del territorio e quindi di porsi a dialogo continuo e costante soprattutto con i piccoli comuni anche qui un richiamo alla centoquarantadue che indicava la Provincia come l'ente che promuove lo sviluppo ma la duecentosessantacinque lo ha detto molto bene anche qui il presidente cellule Lelli
Si dà modo di fare un salto significativo in avanti e anche qui ci ristorati un'azione che di fatto stavamo già svolgendo sul territorio quando ad opera un altro verbo oltre a quello di promuovere dice che la Provincia promuove e coordina lo sviluppo ecco da questo punto di vista io credo che siamo sulla direttrice di marcia giusta e oggi la vediamo anche riaffermata nel dettato legislativo
E due ulteriori motivi ancora per attenere la duecentosessantacinque come punto di riferimento di primaria importanza per l'azione che le Province vanno svolgendo sul territorio in primo luogo perché
Con essa si procede ad una vera e propria cesura rispetto al passato l'articolo
Ventotto della duecentosessantacinque abrogati definitivamente il testo unico della legge comunale e provinciale del mille novecentoquindici numero centoquarantotto il testo unico del trentaquattro numero trecentottantatré i ma al di là di un ambito di valutazione che è giusto lasciare agli esperti e agli addetti ai lavori bisogna sottolineare che tale normativa
Oggi superata rappresentava in buona sostanza il riflesso di un'amministrazione francamente molto lontana dal modello attuale da questo ragionamento deriva per conseguenza
E una un'altra indicazione le Autonomie locali diventano o non entità assimilabili in testi unici di legge di minuto dettaglio ma soggetti incardinati in un ordinamento e quindi in un pluralismo normativo che recepisce le istanze produttive di enti ed istituzione operanti in contesti locali più o meno vasti
L'obiettivo che la legge centoquarantadue del novanta e la duecentosessantacinque del novantanove si pongono non è di poco conto ed investe in pieno la responsabilità e la consapevolezza degli amministratori locali
Ricercare di individuare il punto d'incontro tra autorità e libertà della pubblica amministrazione
E racchiudere in poche e ben identificabili leggi di principio gli a spetti dell'organizzazione delle attività degli enti locali significa dare spazio all'autonomia degli enti stessi
Agli statuti e regolamenti ai contratti collettivi e quindi aperta la strada quanto viene legiferato per così dire dal basso con la capacità è auspicabile di cogliere cambiamenti e trasformazioni esistenti in ogni comunità questo è il contesto storico politico nel quale è possibile leggere la duecentosessantacinque del novantanove la legge
Che ha più inciso sulla legge base da cento quarantadue del novanta e a più inciso perché e leva per così dire a norma un principio
Nel titolo del capo uno la revisione dell'ordinamento delle Autonomie locali è già possibile già soltanto dal titolo rintracciare in filigrana
Un'affermazione che non è azzardato indicare come vero e proprio postulato
L'ordinamento degli enti locali non è fisso è soggetto a cambiamenti parziali e quindi è soggetto a revisione questo è un punto estremamente importante è iniziata quindi questa sorta di mutazione genetica il tema che e affidato all'incontro di oggi alla sessione di lavoro di oggi è proprio quello relativo alla Provincia tra cambiamento
E innovazione all'interno del riferimento più ampio del tema congressuale quindi in questa sorta di mutazione genetica della rappresentanza degli interessi
Sì è selezionata di fatto anche la nuova classe dirigente qui c'è la caratteristica del localismo di questa classe dirigente che va fortemente rivendicata e che si intreccia con la operatività senza il decollo di progetti di sviluppo
Diffusi non esiste qualificazione
E riconoscimento territoriale di nuovi attori dei percorsi di crescita il problema centrale
Di chi ha assunto un ruolo di leadership nell'ambito della programmazione condivisa resta in ogni caso quello di convertire la domanda di crescita in progetti socialmente lì rilevanti lavoro produzione incremento del reddito miglioramento della qualità della vita e via dicendo certo la difficoltà che noi viviamo nella nostra condizione quotidiana di amministratori locali
Anche qui sfondo una porta aperta e purtroppo metto così un po'il dito nella piaga
è quella che non vi è stato diciamo in corrispondenza con questo processo normativo così svelto e così evoluto così
Diciamo partecipato e aperto verso la indicazione di un nuovo volto e di nuove funzioni della Provincia non vi è stata corrispondenza dal punto di vista delle risorse finanziarie degli strumenti materiali attraverso i quali far fronte a queste nuove a queste a queste nuove competenze istituzionali
Per cui sorge spesso in noi il problema che spesso anche in sede associativa cerchiamo di rivendicare e lo riportiamo al tavolo del governo nell'incontro alla conferenza stato città e Autonomie locali
Che piuttosto si tratti soltanto di un trasferimento di responsabilità
Da un soggetto istituzionale in capo ad un altro e non soltanto e e non do semplicemente di competenze e quindi vorremmo superare questa condizione di grave disagio che ci vede
Giustamente responsabile gratificati dal punto di vista istituzionale ma non altrettanto accompagnati da un sostegno materiale utile per poter far fronte a queste nuove competenze oggi siamo chiamati anche ad una sfida che è quella di reggere l'impatto con l'Europa che diventa un momento di riqualificazione di ulteriore selezione per la nuova classe dirigente locale io ho avuto il piacere e l'onore di coordinare all'interno della Consulta cadendo per il Mezzogiorno proprio il gruppo di lavoro sulla responsabilità della classe dirigente locale
E mi abbiamo poi presentato a Salerno un documento conclusivo che è stato illustrato poi insieme con il rapporto annuale cadendo dal presidente De Rita nel marzo scorso fare impresa a fare sistema fare marketing del territorio sono queste le iniziative che
Vengono da questa
Indagine che abbiamo svolto anche sui nostri territori significherà soprattutto sostanzialmente affrontare alcune questioni nodali sulle quali mi soffermo soltanto per titoli l'inefficienza del sistema di infrastrutture viabilistiche di comunicazione la inadeguatezza del sistema formativo
è stato fatto un cenno anche nella relazione Lepidi al problema della formazione e nella valorizzazione delle risorse umane l'indifferenza del sistema finanziario che troppo penalizzante delle imprese medie e piccole
L'in corner l'interconnessione di queste tre reti funzionali è un passaggio naturalmente fondante
Ma andando alle conclusioni quale strategia oggi le Province possono avere di fronte a questa sfida di fronte al nuovo tempo che stanno incontrando del cambiamento e della nuova della innovazione che stanno vivendo come ripeto sul campo anche qui richiamo
Un incontro che recentemente ha avuto luogo a Bari
Un convegno nel corso del quale è stato presentato il rapporto relativo al progetto Zenit due mila dove va il Mezzogiorno è stato commissionato dalla imprenditorialità su giovanile S.p.A.
Le indicazioni di scenario che sono scaturite hanno a mio avviso un riferimento prezioso contengono un riferimento prezioso non soltanto per gli attori sociali del Mezzogiorno ma per l'intero Paese
Essere consapevole del proprio ruolo della propria responsabilità
Del proprio peso nelle dinamiche di miglioramento dei livelli di qualità della vita diventa dunque il principio ispiratore dell'azione della nuova classe dirigente una classe dirigente variegata
Proveniente da percorsi diversi rappresentante di interessi per molti versi contrastanti ma pure unita da una necessità omologante dare risposte concrete alla domanda della utenza civica
Alla luce di queste considerazioni anche le Province dovranno essere pronte a sostenere con decisione
Una grande battaglia
Dalla quale dipenderà il futuro del sistema delle Autonomie locali una battaglia che ha già un suo ordine del giorno federalismo amministrativo semplificazione del ruolo dello Stato efficienza dello Stato stesso e quindi del sistema delle Autonomie locali
Ma le Province saranno chiamati altresì a confrontarsi sul terreno della creazione
Di un nuovo ambiente sociale economico politico e amministrativo che fin d'ora si pone alcuni pregnanti obiettivi la infrastrutturazione del territorio soprattutto nelle aree individuate per la localizzazione di nuove attività produttive
La realizzazione di servizi il coordinamento e la promozione delle azioni di sviluppo del territorio la semplificazione delle procedure burocratico amministrative le Province non potranno esimersi dal migliorare la percezione nell'utenza civica del salto di qualità di due profili essenziali per la pubblica amministrazione la responsabilità del potere politico
La professionalità della burocrazia e sono due punti essenziali per poter accelerare questo Processo anche relativo al decentramento
Il sistema delle Autonomie locali
E le Province in particolar modo per il radicamento e per i risultati ottenuti nell'attuazione delle politiche di sviluppo in area vasta hanno davanti a sé alcune linee direttrici che attendono di essere attivate fino in fondo
Escludendo comportamenti di natura assistenzialistica
Invece valorizzando le risorse umane specialmente in alcune aree del Paese e quindi nel Mezzogiorno
La bonifica del territorio da fenomeni di macro e microcriminalità
Anche qui richiamo
Una indicazione recente della legge secondo la quale il Presidente della Provincia entra del Comitato dell'ordine e per l'ordine per la sicurezza pubblica che un fatto di estrema significazione per quello che ci riguarda e che ci consente anche di dare uno spaccato di una realtà che poi viviamo sul campo ogni giorno nell'esercizio della nostra attività istituzionale ma anche nel contatto vivo con la realtà territoriale la realizzazione ancora
Di grandi ma soprattutto di piccole e medie infrastrutture
E
Le occasioni di lavoro che per dirla con un'espressione recente vanno inventate la invenzione di nuove occasioni di lavoro è un tema difficilissimo di grande impegno ma è un cimento che quotidianamente noi viviamo e che ancora di più
Ci attende
In conclusione il nuovo ha scritto recentemente Giuseppe De Rita oggi che poi è stato molto spesso richiamato in questo grande congressi in questo nostro congresso io credo con grande forza e ha ragione perché abbiamo trovato in una fase difficile della nostra vita istituzionale
Un referente autorevole di un difensore strenuo del ruolo della funzione delle province tra gli altri proprio dal presidente dedita
E quindi il nuovo scrive De Rita
Oggi si forma nell'intreccio tra il territorio e la globalizzazione è sul territorio che ormai avviata dice De Rita la formazione di classi dirigenti locali sempre più tese a prendersi responsabilità collettive e di sistema
Ed è sullo scenario della globalizzazione e sui collegamenti internazionali che le classi dirigenti locali cercano le alleanze necessarie per sfruttare al meglio la propria vitalità
Le Province e io aggiungo hanno dimostrato di saper cambiare marcia
Adeguandosi ai tempi ieri inserendosi nel circuito istituzionale in modo moderno e rinnovato ricostruendo il rapporto tra comunità locali e cittadini quindi accorciando quella distanza
E abbattendo quel diaframma che prima si erano creati nel rapporto tra il cittadino e l'istituzione
Nella fase delicata che ancora ci attende Lupi dovrà essere in grado di interpretare sempre più i segni del cambiamento e di portare a definizione un modello associativo capace di esprimere un servizio ulteriormente incisivo e duttile per le Province affermando nel giudizio della pubblica opinione
L'immagine di un ente vivace
E vitale protagonista del futuro possibile vi ringrazio
Grazie al presidente della provincia di Salerno Alfonso Andria adesso chiamiamo per il suo intervento il segretario generale della CISL Sergio D'Antoni
Ma io innanzitutto innanzitutto vi ringrazio per l'invito che mi è stato rivolto di
Portare questo contributo diciamo Brehme ai lavori del vostro
Congresso
Trovo molto giusta la impostazione che viene data della relazione del vostro presidente di del PD soprattutto diciamo questa impostazione che qui viene richiamato in cioè la Provincia e come protagonista di uno sviluppo sostenibile
Io sono tra quelli che pensano ormai diciamo almeno a livello di impostazione siamo in tanti che ormai siamo in una fase nella quale bisogna pensare globalmente e agire localmente
Cioè agire significa individuare sul territorio le potenzialità le energie e la forza del dinamismo per mettere in moto un processo positivo di sviluppo di distribuzione più equa
Della ricchezza del sapere e del potere
Siamo in una fase di grandi cambiamenti tutti diciamo di volere confrontarci con questi cambiamenti e chiaro che la tentazione forte che c'era il nostro Paese e non solo nel nostro Paese che è più facile
Parlare dei cambiamenti degli altri è molto più difficile parlare e ciascuno dei propri cambiamenti
Questa è una di quelle condizioni in cui si sentono prediche infinite ognuno spiega l'altro in che cosa deve cambiare difficilmente spiegasse spesso in che cosa consiste quel cambiamento ed è una delle caratteristiche che ci portiamo dietro io spaccio sempre l'esempio delle pensioni che quello che vende di più ma non voglio parlare di pensioni questa mattina
Ma è quello che rende di più perché voi vedete ciascuno dice che bisogna intervenire sulle pensioni ma ogni volta che lo dice convinto che sta parlando all'attenzione di un altro
E quando scopre che la sua dice io che c'entro perché ti mischione la mia cioè che questo atteggiamento complessivo con cui ci misuriamo diciamo rispetto al cambiamento io penso invece che dobbiamo veramente
Entrare in una atteggiamento serio di cambiamento per domare il cambiamento per fare in modo che il cambiamento possa produrre effetti positivi e non c'è dubbio che in un rapporto corretto tra istituzioni e società
Tra istituzioni e parti sociali sta il grande segreto di ottenere un risultato positivo sulla sulla questione dello sviluppo e della occupazione ora noi abbiamo esperienza in questo Paese un'esperienza forte e positiva di un rapporto corretto tra istituzioni e società
Questo come dire si è uno caratterizzato nel corso di questi anni attraverso un una serie di vicende diciamo importanti significative
E io penso che questa politica la chiamo politica più che al metodo di fare in modo che le istituzioni e la società trovino una capacità di governo di questo cambiamento sia la chiave vincente di questo nuovo rapporto che dobbiamo avere cioè in sostanza quella che chiamiamo la politica di concertazione che altro non è il tentativo forte di individuare insieme degli obiettivi e di fare in modo che poi ciascuno con comportamenti coerenti si muova a per raggiungere quegli obiettivi
Questa politica ha dato risultati importanti e questo Paese in una fase delicata
A volto difficile complicata io penso che un poco nell'ultimo periodo si è dispersa va ripresa interamente e va ripresa interamente proprio a tutti i livelli nell'ambito provinciale è uno degli ambiti decisi per cui pensare ad uno sviluppo che attraverso la concertazione provinciale possa determinare un richiamo
Di Investimenti un richiamo di uso del territorio funzionale allo sviluppo sostenibile diventa la vera carta da giocare subentro e nei prossimi anni
In un Paese diviso in un Paese che Abu Italia in un Paese che in cui e le distanze anziché accorciarsi si allungano
è indispensabile trovare questa impostazione a livello nazionale e poi o prima o dopo non è un problema di trasferimento è un problema di
Farla vivere come elemento essenziale a tutti i livelli di quella politica di quella condizione di quel tipo di rapporto
Ed è la questione vera che oggi non gli abbia l'UPI ha fatto benissimo a pubblicare questa queste tabelle chiamiamole così che oggi ho visto anche sui giornali Chuck dando un contributo visibile a questa impostazione cioè noi non possiamo avere questa contraddizione così palese come quella in cui viviamo
Cioè quella di avere zone in cui non essendo sceso occupati spesso o lo fa fare lavoro si offre non trova chi lo possa fare
E magari quell'impresa si convincono che è meglio andare all'estero e ad avere una montagna disoccupati in zone diverse
Col risultato di rimettere in piedi una nuova forma di emigrazione questa volta diverso da quella che abbiamo conosciuto negli anni passati
Ma altrettanto dolorosa perché ormai non si parte più con la valigia di cartone ormai si parte con le condizioni complessive il vero aveva differenza
Che ora spesso i genitori si organizzano in comitati per fare collette e mantenere i propri figli che vanno alla ricerca di lavoro io dico un Paese
Che vuole avere un grande futuro di crescita deve saper affrontare questa che è la questione decisiva quella della differenza quella della sviluppo squilibrato che alla fine impoverisce sia le zone forti e sia le zone deboli province
Oggi parliamo delle province secondo me con questa azione meritoria non solo dalle tabelle ma con un'azione seria che può contribuire a determinare questo salto di qualità io penso diventano decisive
Perché lo sviluppo sia territoriale perché si faccia questo tipo di valutazione di assunzione di responsabilità piena perché attraverso un'azione coordinata che rompa gli egoismi si possano affrontare questioni aperte di questo Paese
Noi attuiamo pochi investimenti
Soprattutto dall'estero ci siamo convinti in questi anni che il problema era la pressione fiscale e il costo del lavoro probabilmente ci sono queste questioni nessuno le Bornasco ma la vera questione aperta non è questa
Se pensava che la Svezia che una pressione fiscale più alto alla nostra un posto lavoro più ancora nostro occupa i primi posti come attrazione di investimenti stranieri la vera questione so no le condizioni
Del territorio sono la possibilità di attrarre dalle aree alle procedure
Al tipo di indicazione al tipo di rapporto alle condizioni di vita questo li attrae ecco perché voi diventate importantissime per un'azione comune concertata
E per attrarre questi Investimenti se invece la gente legge vi faccio un solo esempio va be'ma esempi le ripeto ogni giorno più di me quindi è inutile ch'io nelle nelle ripeta diciamo è caduta la cattedrale annotò
Che era stata questa cosa tre anni fa
Pensate che era quando è caduta la cattedrale annoto e triplicato il numero dei turisti che emanano
Delle due l'una o perché non sapevano che c'ha la cattedra
Cosa che è possibile avendolo saputo dalla disgrazia ci sono andati oppure hanno pensato prima che cade tutto è meglio andarci
Con il risultato che da tre anni
Non si rimette in piedi la cattedrale finalmente dopo una storia lunga si fa la gara finalmente vince chi deve vincere questa gara si fa un ricorso al TAR probabilmente il TAR dà ragione al l'opponente col risultato rinviare ulteriormente chi legge questa cosa fuori da noi si metterà la condizione che dice per favore cioè io penso che questo Paese invece ha saputo dimostrare in condizioni ben più difficili la sua capacità ed Eva sapeva dimostrare nel momento in cui c'è la possibilità attraverso un uso funzionale delle istituzioni e nel rapporto con la società per mettere in moto un processo positivo
Io vedo la politica di concertazione a livello territoriale cioè a livello provinciale una delle condizioni decisive per fare questo lavoro
E siccome le province sono più adatte non voglio fare qui perché parlo a voi però sono a Piola
Sia come ambito territoriale sia come bacino di riferimento sia come atteggiamento complessivo io lo chiamo di umiltà
A Province più disponibile a trovare insieme agli altri sindaci sono un poco più monta
Già hanno sempre questo atteggiamento dall'alto al basso
Cioè hanno questa specie di no ma non lo dico perché parlo con voi l'ho detto ai sindaci e vorrei cioè che quei era facile attendiamo l'applauso ma cioè si però è così voi vedete sono ragioni varie
Sono diventati diciamo più rubate lascia unti dal segnala il problema
Il problema io penso invece che e più o se cioè più umile ma più forte determinare una condizione in cui sia possibile utilizzando le attuali competenze e cercando di fare una battaglia per sviluppare
Le competenze che potranno arrivare ci sono competenza già ottenuta che noi dobbiamo saper attuali cito per tutti il mercato del lavoro che la questione com'era decisiva dobbiamo saperla attuare in tempi brevissimi in un'azione coordinata forte son problemi di mobilità del personale questioni aperte importantissima
Dobbiamo misurarci e Totti perché non ci regala niente a nessuno e quando spostiamo la vita delle persone dobbiamo sapere che dobbiamo convincere fine dobbiamo trovare argomenti capacità rapporti ma questo è un problema immediato perché qui le competenze non li abbiamo e dobbiamo pensate su questa cosa al mercato al lavoro su cui è una da questioni veramente perché la domanda e l'offerta qualche volta non s'incontrano
Per mancanza di coordinamento di formazione avendo problemi immensi di occupazione come abbiamo accetto tutto un altro terreno di competenza da riordinare da rimettere in pista tra dal trasporto alla all'acqua cioè inutile qui faccio la vengono conoscete meglio di me
Però è arrivato il momento la Provincia può essere la sede ideale perché queste competenze oggi disperse si possono riaggregare
Per ritrovare su questo terreno la loro possibilità di sviluppo di capacità di determinazione e tutto questo facendo l'attraverso appunto una politica di concertazione quindi una politica che sia in grado di rendere visibile questo passaggio in sostanza
Si tratta di collocarsi non intermedi lamentela o in termini di
Come dire atteggiamento diciamo non lo fa lei pigliano fatta nessuno di voi
Diciamo rivendicativa tradizionali in questi rapporti tra Stato Regioni Province Comuni no in termini diamo propositivi cioè in termini ispiratori dell'accordo di Natale dalla sua attuazione alle sue potenzialità
Proprio per cercare di ottenere quel risultato formidabile diciamo che secondo me è alla portata quello di invertire la tendenza a richiamare Investimenti italiane ed estere mettere in moto un processo positivo che finalmente apra uno sviluppo più serio più sostenibile più equilibrato nel nostro Paese io vi faccio anche qui un solo esempio approvava la concussione perché qualcuno Baggio discorsi lunghi conta come dire che ci che abbiamo sul messaggio un solo esempio
Pensate noi siamo il paese che consuma più telefonini al mondo
Ventotto milioni di abbonati al proprio siamo un Paese che esplode telefoni
Non si sa bene perché cioè sinceramente
Di sociologi dicono che è un problema relazionale di italiani sono portati alle relazioni probabilmente vero cioè probabilmente se non parli morì però non cioè c'è quest'atteggiamento in effetti si vede non so se decapitato andando una era nell'aereo capita tutti i giorni
E l'unico posto dove non si può usare il telefonino settori guardi in viso soffrono cioè è vero ha ragione allora io ho notato che c'era una questione abroad e appena scendono aprono e parlava dico di fronte ad una potenzialità di questo genere erano potenzialità immensa
Noi importiamo tutti i telefoni tutti Motorola Ericsson Nokia tutti i telefonini dal no non è costruiamo uno se non a piccola cosa retail valgono piccolissima
Ora pensate che siccome si fa un grande scorso sul liberismo sul capitalismo nuovo sotto tra questa storia Lecce adozione può più gli Stati Uniti che sono la patria del capitalismo del liberismo di tutto quello che sta a cuore
Se tu devi importare negli Stati Uniti si inventano delle storie i geni che non è il gene che tu devi fare gli stabilimenti Rizzello non ti fanno e importare nella patria del liberismo Barilla per fare la pasta
Esportava negli Stati Uniti e del mare gli stabilimenti Barilla gli Stati Uniti se non s'inventa una storia e non ora io penso è possibile che di tutti questi telefonini una parte non si possa costruire l'Italia possibilmente nelle zone dove ci sono tante disoccupate
Creando da parte una logica di concertazione territoriale le condizioni degli stabilimenti il territorio in grado di farlo c'è una politica una un'aggressività forte per fare tutto questo ci vogliono istituzione funzionanti in questa logica che vi ho prima citato e ci vuole sul raggiungimento e la formazione di un modello
Pensate a questa vicenda voi avete una competenza specifica insieme ai Comuni tutto questo problema dei nuovi servizi pubblici locali
Questo cambiamento radicale che si farà
Passeremo da una gestione pubblica una giusta sostanzialmente privata quindi tua gestione in cui speriamo anche di privatizzare cioè ci metteremo in una logica tra virgolette di mercato benissimo
Ma siccome qui parliamo di di servizi essenziali ma anche di servizi che danno tanta occupazione
Quindi i servizi decisivo il modello che utilizzeremo per fare questo è importantissimo c'è un dibattito sul modello io non l'ho visto fino tu passi da un sistema che è giusto come dire a mettersi alle spalle ad un nuovo sistema ma così di volta in volta ognuno si inventa una cosa non c'è un punto di riferimento una discussione vera
Vogliamo parlare del rapporto vi indico solo questo del rapporto tra il capitale ai lavoratori che debbono lavorare lì se passiamo da un assetto in cui puntiamo tutti a distribuire all'efficienza ma anche a distribuire un poco di profitto se alcuni servizi lo faranno perché non coinvolge dei lavoratori perché non dargli responsabilità in un settore guardate come i servizi in quel fatto rubano è decisivo
Perché il fattore umano diventa la carta pensate sembra l'Alitalia pensata sembra dall'Italia i piloti hanno anche la categoria più corporativa del mondo del no da quando gli hanno dato l'azione le azioni diventata la categoria più mansueta Dal Mas
Cioè questa è la perché perché hanno visto in questo processo un rapporto si può fare
Con l'UPI una sperimentazione alle Province per fare in modo che mettiamo insieme un modello di società in cui ci sia un rapporto capitale lavoro nuovo proprio mentre riportiamo alle privatizzazioni secondo me sì è un campo di lavoro che vinti dico per quel che mi riguarda io sono fortemente disponibile anzi fortemente impegnato a fare in modo che questo si possa realizzare non lo fa purtroppo il Governo nazionale ma se si riuscisse a fare a livello locale darebbe un bell'esempio MOL modello in cui gli altri sono costretti anche a discutere ed infine dobbiamo fare tutto questo io apprezzato proprio la relazione del PD dobbiamo farlo in un clima di fiducia vedete questa è una delle questioni che sembra non c'entra nulla sugli argomenti ma è diventata decisiva come la vedo io
Cioè in un clima in cui la gente si senta partecipe e fiduciosa di un progetto più ampio di cresce di sviluppo
Di capacità di miglioramento alle proprie condizioni
Siamo circondate da una banda di profeti di sventura
Siamo circondati da un poco di maestro del negativo che per quel che mi riguarda fanno veramente schifo
Non se ne può più
Non sarebbe c'hanno quest'atteggiamento oggi c'è una statistica sul Corriere la sera impressionante risultiamo tra i Paesi come dire più scontenti più sfiduciati ma viva Dio con tutti questi specie di di di di profeti incredibili quando i professori poi si presentano con le luci di io sono terrorizzata
E ci fanno vedere questo futuro e non si capisce perché deve essere peggiore del passato o del presente e mettono in modo vi faccio un esempio banalissimo euro sugli anziani e uno sui giovani ma raramente banali in cui visita questa questa come dire sui giovani si dice cambierete lavoro almeno dieci volte la vostra vita e già questo ti turba perché giustamente però ci è sembrato accanto di questi professori che dice e non è detto
E non è detto che faccia trovare il primo tu dici come farò a trovare gli altri nove se è così difficile trovare cioè quindi inneschi un meccanismo angosciante quali trovano sfilacciati cioè viva dio Po io quindi sarebbe sei che si aprisse una vera
Avete visto stavi dicendo nell'estasi e cioè quando si è chiesto ai cantanti di fare i test Emone al contro l'espressione e i cantanti si sono rifiutati perché aver agente più sfiduciata che si scatena sull'abuso che compra sola dischi tutto sommato fa piacere a quelli che fanno gli affari ma questa è una parentesi pensato agli anziani
Questa vicenda incredibile cioè che e in Italia se canta di più
Col Giappone siamo il Paese più longevo del mondo
Sinceramente non si capisce perché cioè obiettiva
Sarà il clima sarà perché aggiudicare a tutto quello che diciamo tutti non si capisce cioè la la sanità non funzionamento
Pensate se la strada funziona se c'è un Paese di Matusalemme ciò sarebbe una cosa indescrivibile no però non funziona ora tu hai questa cosa è una ricchezza questa
Però manco per idea come faremo
Chi li manterrà contadini pagherà questi anziani tu lo sconvolgimento continua come faremo questo futuro cioè ITC per allora c'è quello che arriva a chiudere spiegare che siccome la data tu sarai condannato a lavorare avverrà settant'anni e poi non è sicuro che ti pagano a pensione cioè tu pensa da un povero presto la segue trova con questa specie del messa ora io io cioè sono cresciuto in condizioni come la gran parte di voce come tutti voi
Venti trent'anni fa in cui le cose erano peggiore di quello che sono oggi
Eppure il messaggio che abbiamo ricevuto era un messaggio solo positivo impegnate studia lavora vedrai che cambierà ai ecco noi dobbiamo ricreare questo messaggio ognuno per la sua responsabilità voi siete un'istituzione importante dovete farlo con la vostra responsabilità noi con la nostra ma dobbiamo dire a tutti
Che se ci impegniamo se affrontiamo i problemi aperti se ci diamo una dimensione di vita forte le questioni che abbiamo davanti sono tutte alla nostra portata sono tutte risolvibili grazie
Bene dopo
Questo è significativa
Carrellata nel suo intervento nel segretario generale che ringraziamo Sergio D'Antoni invitiamo per la sua relazione il presidente della provincia di Milano la signora Ombretta Colli
Complimenti dottor D'Antoni molto energetico anche da dà coraggio
Il processo di decentramento delle funzioni e delle competenze stabilito dalle cosiddette Bassanini
Stari definendo sebbene con forti lacune il ruolo delle amministrazioni provinciali non più come enti intermedi ma soprattutto così come sancito dalla legge due sei cinque del novantanove
Quali rappresentanti delle proprie comunità secondo il principio di sussidiarietà
Soprattutto in questa sede è fondamentale ribadire che tale processo debba essere accelerato non di certo rallentato tanto meno arrestato
Purtroppo in questi ultimi mesi da parte dello Stato centrale abbiamo ricevuto segnali ambigui e contraddittori
Se da una parte sono state trasferite competenze e poteri anche rilevanti dall'altra sono tuttora gravemente carenti i trasferimenti di risorse umane e finanziarie
La stessa commissione bicamerale sulla pubblica amministrazione ha già puntato il dito contro i ritardi del Governo
Ritardi che stanno caratterizzando la fase di recepimento del così detto federalismo amministrativo
Soprattutto per quanto concerne l'assenza dei decreti sul trasferimento delle risorse sia umane che finanziarie a Regioni ed enti locali
Evidentemente al di là delle dichiarazioni di principio il governo non è autenticamente federalista sono i fatti a dimostrarlo
è quindi legittimo a nostro interno porsi la domanda se l'Unione Province d'Italia abbia esercitato appieno i suoi poteri
Se il dialogo instaurato in questi ultimi quattro anni con il governo centrale abbia dato i frutti sperati
Se alle enunciazioni di principio contenute nelle varie leggi e decreti siano seguiti realmente i fatti
No colleghi Lupi non ha esercitato appieno i suoi poteri
Mi lascia perplessa l'ottimismo e il compiacimento che si respira in questa sede
Ben poca soddisfazione si può provare se l'ente Provincia non è messo nella condizione di svolgerà le competenze e i poteri che lo Stato centrale gli attribuisce
Un ruolo importante certamente ma sulla carta
Ma anche un ruolo reso sterile da un governo che non mantiene la parola data non si tratta forse di un inganno l'attuale trasferimento dei servizi per l'impiego dal ministero del lavoro alle Province
Il DPCM del venticinque novembre scorso attua infatti un'operazione dai contorni oscuri e dal contenuto destabilizzante
Un decreto che non può che sollevare perplessità e sconcerto
Io trovandomi in questa sede con la duplice funzione di presidente della Provincia di Milano e di Presidente dell'Unione delle province lombarde devo portarvi il malumore che serpeggia a questo proposito tra le fila dell'UPL
Il passaggio di consegne senza un adeguato trasferimento di risorse umane preparate professionalmente alla prosecuzione delle attività rischia seriamente di portarci alla paralisi amministrativa
Un rischio che le province lombarde non intendono correre
Il venticinque novembre scorso gli undici assessori al lavoro delle province lombarde hanno inviato un telegramma al ministro Cesare Salvi
Per chiedere un provvisorio distacco dall'organico rimasto alle dipendenze dello Stato per scongiurare il rischio di interruzione di pubblico servizio
La risposta è stata vaga e confusa
Qualora la situazione non dovesse cambiare
Le province lombarde valuteranno l'ipotesi di procedere per vie legali contro il ministero del lavoro
Nel frattempo sempre sul fronte dei servizi per l'impiego la Provincia di Milano si candida mantenere tutte le competenze che riguardano il collocamento del comparto spettacolo
Un settore molto importante per il nostro territorio dove operano rilevanti imprese pubbliche e private
è sufficiente pensare alla Scala al Piccolo Teatro alla RAI e a tutto l'arcipelago milanese dell'emittenza privata a diffusione sia nazionale che locale
è impensabile che un simile patrimonio non abbia direttamente sul territorio di appartenenza tutta l'attenzione che merita
I fondi di copertura degli uffici di collocamento che dovrebbero arrivare nel prossimo mese di febbraio dei novanta giorni dopo l'entrata in vigore del DPCM sui servizi per l'impiego
è assolutamente una vergogna
Salvo ripensamenti dell'ultimo momento sarebbero solo sufficienti per la retribuzione del personale
Non ci resta che attendere le norme applicative del collegato alla Finanziaria novantanove concernenti le quote di percentuale dell'IRPEF riservata alle Province
Per capire come e quanto saremo in grado di far funzionare i servizi per l'impiego
La questione dei trasferimenti finanziari o meglio delle reperimento dei mezzi finanziari è uno degli ostacoli principali ad una programmazione realistica ed efficiente dei compiti che gli enti locali ed in particolare le province devono espletare
Probabilmente il governo si aspetta che il federalismo fiscale si attui esclusivamente trasferendo agli enti minori la leva della pressione fiscale ecco ci arrivati al federalismo della gabella
La mia risposta questa politica è stata immediata la Provincia di Milano ha già rinunciato ad avvalersi dell'addizionale del tredici per cento sui consumi dell'energia elettrica
Ma gli episodi ingannevoli non si limitano agli uffici di collocamento
Questa circolare che vi mostrerò Point
Del ministero degli Interni inviata nei giorni scorsi ai prefetti per essere inoltrata i sindaci contiene delle interpretazioni sull'articolo centotrentanove del decreto legislativo centododici del novantotto
Di cui le Province sono completamente all'oscuro
E tutto ciò riguarda inoltre un problema di non poco conto ossia i servizi di supporto organizzativo all'istruzione per gli alunni portatori di handicap servizi già di competenza delle Province
Colleghi io ritengo che in questo caso ci troviamo di fronte ad un grave episodio un episodio emblematico
Che rivela quale sia al di là delle parole la reale considerazione a livello centrale del ruolo e della natura dell'ente Provincia
La mia critica l'operato dell'UPI non si limita la sua inerzia e arrendevolezza di fronte a simili episodi
La presidenza può dichiararsi soddisfatta di un impianto legislativo che a ben vedere privilegia soprattutto i Comuni
Non è forse vero che in tale occasione Lupi si è ritagliato un ruolo tipo le e minimalista
Questa volta l'esempio offerto dal compito marginale attribuito alla Provincia
Nella delimitazione territoriale delle aree metropolitane anzi
Non è ammissibile che la legge due sei cinque affidi ai soli consigli dei comuni interessati la competenza di deliberare preventivamente in merito all'adozione dalla proposta di Statuto della città metropolitana
Lupi si è accontentata di vedere accolta la proposta di attuare le città metropolitane ad ordinamento differenziato
Mentre sul resto quello che realmente conta è calata la nebbia
Al di là delle differenze politiche ci accomuna in qualità di presidenti delle province italiane il nostro forte impegno al servizio dei cittadini e del territorio
Molti di noi con la propria opera hanno contribuito a ridefinire il profilo dell'istituzione provinciale come parte decisiva di quel network di lavoro
Al quale appartengono insieme agli enti locali le altre istituzioni pubbliche le autonomie funzionali le forze sociali e le imprese
Questo ruolo deve trovare al più presto una conferma da parte dello Stato centrale un ruolo importante che merita una buona gestione dell'UPI
L'Unione europea il federalismo la competizione territoriale sono sfide che incidono profondamente sulla vita dell'amministrazioni centrali e locali
Di uno Stato con forte ricaduta sulle strutture associative che rappresento ne curano gli interessi di tali istituzioni
Non possiamo rimanere inerti di fronte a queste sfide non possiamo correre il rischio di farci superare dagli eventi
La struttura burocratica
Chi ha fin qui caratterizzato Lupi non risponde più agli interessi delle amministrazioni associate rischia di diventare vie più autoreferenziale
In un momento in cui le Province necessitano invece di essere rappresentate con tutto il peso della loro eredità
è ora di cambiare
Noi vogliamo una nuova gestione una ricostruzione dell'UPI che coinvolga maggiormente le Province associate e rilanci un autentico progetto federale
Noi vogliamo nubi che sappia dare maggiore impulso e autentica dignità istituzionale alle province italiane
Un'associazione che sia finalmente in grado di instaurare un dialogo forte e autorevole con il governo centrale e con le regioni
Sì colleghi perché anche le Regioni nel loro cammino verso un autentico federalismo devono essere monitorate
Come vedete non faccio un discorso di parte faccio un discorso volta raggiungimento di quell'autonomia che le comunità locali italiane necessitano
Siamo pronti ad un simile passo io me lo auguro di cuore
L'auspicio che rivolgo in chiusura è quello di trovare un largo consenso su queste posizioni un consenso verso il cambiamento verso la libertà la sussidiarietà il federalismo
Mi auguro che la nuova presidenza dell'UPI raccolga questo invito che essa ha condiviso da molti di voi
Un invito alla riflessione e costruttiva che non vuole essere di parte ma volta rilancio della grande tradizione delle province italiane grazie per l'attenzione
Bene dopo l'intervento
Ombretta Colli
Non vedo il presidente della Provincia di Roma Silvano Moffa
E presto il suo intervento eccolo qua
Cioè l'intervento per il presidente della Provincia di Roma Silvano Moffa annuncio che alle diciotto e trenta diciotto e quarantacinque
La presenza del ministro degli interni Rosa Russo Jervolino cioè concluderà la mattinata speriamo prima dodici e trenta otto diciotto tenta di lapsus scusate
C'è un annuncio il presidente per il consiglio dei consigli
Alle sedici e trenta si riuniscono si riuniranno nella sala inferiore a destra da questa parte
Quindi per il presidente del Consiglio
Prevista questa riunione
Non so se riusciremo a dà spazio al dibattito mi auguro dei se
Lascio la parola Silvano Moffa
Grazie
Grazie presidente
Colleghi gli amministratori
Io credo che
Il momento congressuale
Sia un momento
Particolarmente atteso dal mondo
Delle Province italiane non solo per fare il punto
Sui processi di riforma nel nostro Paese
E sul loro ruolo
Della provincia per come si va definendo anche alla luce
I recenti normative ma anche ovviamente come è stato fatto poco fa per capire quale deve essere la strada dell'UPI
Quali le prospettive
Per essere più incisivi e per cercare di
Tornare sostanzialmente ad essere sindacato del mondo delle autonomie
In una fase
Di grande cambiamento e da ieri credo ma non è un fatto che appartiene soltanto a questa assemblea congressuale e ormai diventato rituale dei nostri incontri
Parlare del cambiamenti
E interrogarsi sul cambiamento sul futuro su quello che accadrà
Vedo e ascolto a volte con grande preoccupazione anche stamane debbo dirlo
Il riaffiorare del
Di quella che è stata anche qui ripeto una frase del presidente del Consiglio una sorta di un via da parte di tanti politici
Che pensavano che la Provincia potesse in qualche modo essere eliminata dal contesto istituzionale del nostro Paese
E debbo dire che mi sembra anche in riferimento alla relazione di stamane
Che qualche preoccupazione eccessiva avanzi anche rispetto al tema delle aree metropolitane con riferimento a ruolo indubbiamente diversamente articolato delle Province in una grande città
E allora qualche riflessione anche su questo punto la vorrei fare
Intanto perché questo tema dell'aria metropolitana è un tema
Che rischia di essere anche vanificato lo dico con grande franchezza
Perché sa la stessa duecentosessantacinque
Ha sostanzialmente affidato
A un referendum popolare la possibilità di istituire le aree metropolitane
Però io ho grande rispetto per il referendum popolare ma non vorrei che accadesse quello che è accaduto per Ostia marittima
E non basta credo osservare questo episodio
Per comprendere che forse qualche cosa non va in quel disegno
Perché vedete
Ormai credo che sia acquisito nella opinione di tutti dalla destra alla sinistra passando per il centro che il legislatore del della centoquarantadue sbaglio
Perché pensò di individuare un unico modello di aria metropolitana che forse uguale a Milano come a Napoli come a Roma
Aver ottenuto
Attraverso la duecentosessantacinque l'affermazione di un modello a geometria variabile che tenesse conto contestualmente del territorio sul quale si andava a insistere è stato indubbiamente un grande passo avanti
Registro che ci sono voluti nove anni per capire una cosa assolutamente banale in questo nostro Paese ma al di là della banalità
Rimane il fatto che ancora non riusciamo a capire concretamente qual è la missione dell'aria metropolitana
Perché se la missione dell'aria metropolitana
E quella di individuare una livello disservizi
Un ambito di attribuzioni che per essere di livello macro
Evidentemente richiedono un governo metropolitano beh credo che la prima cosa che oggettivamente bisognerebbe fare è domandarsi qual è la missione dell'area metropolitana
E alimentare il confronto sotto questo profilo piuttosto che sui livelli di governo e sui poteri da attribuire parlo con riferimento al territorio romano ma potrei farlo anche con riferimento alla realtà di Milano di Napoli o di Palermo non cambia la situazione certo cambia il riferimento territoriale
Perché Roma rappresenta un governo di centocinquanta mila ettari Milano poco più di diciotto mila ettari quindi qualche differenza evidentemente c'è ma io ho paura ho timore
Che capovolgere la discussione
E soffermarsi a riflettere sul fatto se debba scomparire la provincia piuttosto del Comune
Significa sostanzialmente non fare nessun passo in avanti
E non solo per una difesa della propria identità
Ma anche perché credo che bisogna essere abbastanza seri
Nel capire che processi di riforma quando toccano i livelli istituzionali ho solo processi in qualche modo condivisi e sedimentati al livello di cultura politica e quindi di opinione pubblica che ha acquisito questa coscienza è questa cultura altrimenti non si fa nessun passo in avanti
E allora forse Lupi Ainur dovere credo di rimettere al centro del confronto e del dibattito questa questione fondamentale
Che riguarda poi tutto il resto
Riguarda la identità la dignità della Provincia riguarda il suo essere soggetto istituzionale sicuramente più radicato insieme ai comuni nella coscienza della gente dell'opinione pubblica del territorio del cittadino
Significa comprendere che se si apre un problema in termini di finzione dei confini dell'area metropolitana
Non si apre soltanto per la Provincia ma si apre anche per il Comune e si apre soprattutto per le regioni o nessuno in questo Paese ha il coraggio di dire
Che se c'è un soggetto istituzionale che tarda ad entrare nella cultura dell'opinione pubblica ad essere parte ceppi eccepito come qualcosa che appartiene alla propria storia la propria tradizione è proprio la Regione
E allora vogliamo affrontarlo questo tema
Vogliamo capire
Che se si apre il problema dell'area metropolitana Roma un attimo dopo non si apre soltanto il problema della definizione della provincia o delle nuove Province ma si apre il problema della definizione del livello regionale
Perché io continuo a chiedermi
In termini di appartenenza di radicamento di storia di tradizione di cultura se la Maremma e piuttosto scarna o più Lazio
Continuo a chiedermi serie la Ciociaria alle sue propaggini molto più nella vicina Campania o nel territorio della provincia di Roma e allora forse ci accorgeremmo
E questo vale per il Salento vale per il Cilento vale per la straordinaria Panorama delle Province italiane
Che quando le Province sono state in qualche misura disegnate
Avevano un riferimento territoriale comunitario forte cosa che non hanno le altre sovrastrutture non potrebbero neanche avere le nuove sovrastrutture che si andassero a determinare attraverso i processi di definizione dell'aria metropolita
Perché delle due l'una
Se l'area metropolitana è un livello tecnico organizzativo per gestire in maniera efficiente efficace ai moderna per stare nel Cantico del dello nell'ambito nella grande sfida dei mercati e della globalizzazione e quindi rendere le aziende più snelle più efficaci e anche meno costose beh forse è il caso anche di domandarsi se c'è un modello da costruire
Tipico della realtà italiana piuttosto che scopiazzare i vari modelli che esistono nel mondo perché io ne ho contati almeno quattordici e vanno dal modello giapponese dove non sia toccato alcun livello istituzionale
Esistente
E si è creata un'autorità tecnica amministrativa che gestisce efficacemente i servizi sul territorio più vasto
E si va poi ad altri modelli che sono quelli anglosassoni quelli francesi e via dicendo dove addirittura si ipotizza una potere dell'aria metropolitana che sconfina anche nel campo legislativo
Creando situazioni tipiche a quelle della città-stato della città Regione che in altri Paesi è stato adottato allora forse la riflessione piuttosto che le fughe in avanti
Può essere rilanciata dall'Anci del dall'UPI in particolare e dall'Anci per quanto riguarda i comuni su questi temi ecco perché credo che su queste materie ci debba essere una grande un grande confronto è un grande rilancio anche e soprattutto in termini culturali
E questo lo dico proprio alla luce della considerazione che facevo ieri in merito alle nuove funzioni della provincia al suo essere diventato una soggetta che ormai non ha più bisogno di difendere la sua identità perché questa identità se finalmente affermata e al di là di Scivoletto un deputato del DS che cerca ormai in Parlamento di riproporre il tema dell'abolizione delle Province e qualche scivolata parlamentare c'è sempre in qualche cantuccio delle nostre vicende parlamentari io credo che ormai questo tema non si debba assolutamente più riproporre da parte di nessuno
Ma al di là di questo oggi il vero problema è come trasferire quell'acquisita idee di vita identità sul piano dei poteri effettivi concreti che la Provincia deve esplicare per rispondere alle nuove domande per rispondere ai nuovi compiti a partire dalle politiche attive del lavoro
A partire dalle competenze nell'ambito del settore scolastico a partire dalle competenze nel campo ambientale nel campo dei trasporti nel campo della pianificazione urbanistica
E per quanto attento io sia ai processi
Di applicazione del decreto legislativo centododici io continuo a chiedere al ministro Katia Belillo
Si è si è fatto un un monitoraggio serio su come è stato applicato questo decreto legislativo questo processo
Di decentramento perché abbiamo un panorama abbastanza vario nel nostro Paese dove ci sono regioni
Che hanno decentrato trasferendo risorse trasferendo funzioni trasferendo personale attribuendo poteri effettivi altre che in c'è tardano a farlo creando situazioni di difficile gestione alle Province pensate alla materia che riguarda le politiche attive del lavoro
è stata richiamata poco fa anche da questo da questo da questo microfono il problema che attiene
Alla responsabilità che oggi hanno le Province nel mettere in piedi una riforma complessiva del sistema del Collocamento questa è una grande importante sfida
Una grande importante sfida che deve essere colta
Se lo chiamo il ministero a voce USA salutiamo il ministro Rosa Russo Jervolino fra noi
Continuiamo con la relazione del presidente Silvano Moffa FLI grazie presidente un saluto al signor Ministro dell'Interno
Dicevo il problema delle politiche attive del lavoro della formazione la grande sfida di riforma del collocamento
Anche qui io credo che tutti i presidenti delle Province italiane si rendano conto che questo è un tema delicatissimo
Rispetto al quale o la Provincia riesce ad avere i mezzi e gli strumenti per farla davvero la riforma del collocamento
Perché delle due l'una
Ho riforma del collocamento significa
Capacità di superare questa visione del collocamento che è diventata ormai da decenni nel nostro Paese una sorta di terminale della disperazione dove il giovane è soltanto un numero è soltanto quello e quindi si mettono in campo delle politiche diverse che vadano nel campo della formazione per metterla in linea con le politiche attive del lavoro perché io non riesco a capire
Perché in Francia ci può essere un sistema in base al quale il collocatore non è un soggetto che sta lì dietro una scrivania e ogni giorno registra un numero ma è un soggetto attivo che esce dall'ufficio che va nel mercato del lavoro che dialoga Colle impresa e che cerca di comprendere qual è la domanda di formazione che viene dal mondo delle piccole e medie imprese essa collocare il soggetto formato attraverso Circuiti corretti di formazione e l'Italia tutto questo non lo si può fare
Ma come voti che lo possa fare
Quella provincia
Che riceve in dote dalla Regione
Una parte di personale e magari non il personale più qualificato
Perché in maniera inopinata
In maniera inopinata senza ascoltare i presidenti delle Province italiane si sono fatti degli incontri al Ministero del lavoro insieme ai sindacati e si è deciso qual era il personale che doveva transitare allo stato piuttosto che alle Province
Sicché oggi
Abbiamo personale di qualifiche inferiori circo uffici sicuramente nobile ma non utile là dove occorrono dei quadri per mantenere in piedi e rinnovare un sistema del Collocamento
E lo stesso discorso vale credete sotto il profilo della grande spinta innovativa sul fronte dei rapporti dirigenziali della organizzazione che riguarda la vita il futuro delle province italiane
Inutile dire che la Provincia acquisisce ruolo funzioni competenze
E deve avviare come tutti gli enti locali in Italia un grande processo di riforma organizzativa che per esempio regolarizzi il principio di distinzione astenermi in maniera concreta la separatezza tra chi dirige tra chi dà indirizzo politico e tra chi deve gestire
Ma dobbiamo anche dire con grande con grande onestà intellettuale che oggi anche questo va monitorato
Perché io mi domando se nel passaggio tra la delibera di una Giunta Provinciale
La nuova responsabilità in capo ai dirigenti che oggi firmano le determine ci sia stato davvero un recupero di semplificazione Josè molto casi non ci sia un ritardo che pesa sulla immagine di chi amministra e allora forse il problema è ancora più radicale forse va affrontato in maniera anche più netto perché dobbiamo dirci con franchezza che problemi di sburocratizzazione del nostro Paese sono problemi molto seri
Che possono passa certamente attraverso
La nuova formazione riqualificazione del personale che c'è
Ma io credo che la grande sfida del mondo dell'ATO non mie nel rinnovamento che passa attraverso le Bassanini e attraverso le nuove norme si possa cogliere soltanto quando avremo l'opportunità di mettere energie giovanili intelligenze nuove
Nel corpo spesso molto
Molto pesante delle nostre burocrazie bisogna investire sui giovani bisogna saperlo fare poterlo fare con risorse adeguate perché soltanto così io credo potremo davvero
Fare in modo che le amministrazioni provinciali funzionino che si possono onerare onorare gli impegni di impegni assunti e per quanto riguarda le problematiche della riforma istituzionale io credo che non si può non ci si può esimere dall'osservare come la recente modifica della legge centoquarantadue operata dalla legge duecentosessantacinque pur ampliando in misura considerevole gli spazi teorici di autonomia degli enti locali sembra aver abdicato alla fondamentale funzione
Cui deve assolvere la legge generale di attuazione dell'articolo centoventotto della Costituzione
Che è quella di definire con chiarezza e senza ambiguità gli elementi essenziali della conformazione degli enti locali quali in particolare la forma di governo
Non vi è chi non veda come la legge duecentosessantacinque del novantanove
Abbia sostanzialmente creato i presupposti della potenziale vanificazione del modello locale prodotto dalla legge ottantuno del novantatré rinviando la soluzione del delicatissimo problema
Alle risultanze del dibattito interno agli organi degli enti
Senza fornire alcuna linea guida di orientamento
Dibattito che non è difficile immaginare possa assumere una vera e propria deriva dialettica con il rischio di far rivivere modelli del passato
Non si sottovaluti la portata di questo problema
è ben noto infatti che i modelli di organizzazione del sistema pubblico vengono sperimentati dapprima negli enti locali e poi trasfusi dei cosiddetti rami alti del sistema
La questione a mio avviso sottende il problema politico e istituzionale del punto di equilibrio razionale e sostenibile tra le esigenze di attuazione del principio di responsabilità
E quelle del principio di rappresentanza
Questione troppo delicata perché possa essere risolta con un atteggiamento apparentemente di grande rispetto dell'autonomia ma nella realtà sostanzialmente pilatesco
La capacità dell'ente locale
Di costituire realmente fattore di sviluppo per far guadagnare al nostro Paese punti nella sempre più agguerrita competizione globale
Dipende in grandissima misura dalla effettiva di spiegabili ITA di un chiaro indirizzo di governo non basta avere di mira la sulla stabilità
Che costituisce senz'altro un presupposto fondamentale di un'efficace azione di East delle istituzioni occorre anche portare a ulteriori coerenti sviluppi la linea di attuazione del principio di responsabilità
Anche al fine di completare quella fondamentale oberate di delegittimazione dell'autorità politica avviata con la legge ottantuno del novantatré ricorderete
Quella era una legge che rispondeva alla domanda di verticalizzazione della politica
Una legge che tentava anche di mettere sempre più in simbiosi il territorio con colui che veniva direttamente eletto dal popolo
La stessa sostanziale linea di abdicazione
Di una reale responsi un reale responsabile Indirizzo generale di governo si deve purtroppo registrare nell'altro strategico settore dell'organizzazione del lavoro e della gestione della risorsa umana
Giustamente
Le Autonomie locali hanno rivendicato negli ultimi anni la possibilità di esercitare effettivamente in modo autonomo e responsabile il ruolo di datore di lavoro
Ottenendo significativi risultati in termini di superamento della precedente legislatore digitazione autorizzatoria vincolistica
Tuttavia si deve registrare che al superamento del precedente sistema centrati autorizzatorio non ha fatto seguito la definizione di un quadro organico e coerente di criteri regolatori dell'esercizio dell'autonomia in tale materia
Infatti sono sempre più numerosi provvedimenti legislativi che aprono spazi di autonomia in tale ambito ovvero cosa ancora più grave stabiliscono regimi di regolazione per specifiche materie limitandosi ad addossare gli oneri economici derivanti alle capacità di bilancio degli enti
Ciò è giusto solamente alla condizione
Che si stabiliscano anche in via generale i parametri realmente significativi di una condizione di equilibrio economico finanziario di lungo periodo
Anche questo problema involge una fondamentale questione politica e istituzionale
Se infatti è assolutamente necessario che il governo locale direttamente legittimato possa autonomamente gestire la più strategica e onerosa delle sue risorse che è quella umana
E altrettanto evidente che dette scelte debbano essere effettuabili solamente in un contesto di regole di natura organizzativa ed economica finanziaria
Che tengano conto delle condizioni strutturali del bilancio dell'ente riferite Abruzzo ad un solo un orizzonte temporale più ampio di quello del mandato del capo dell'amministrazione pro-tempore
Se infatti non si deve assolutamente retrocede
Dall'acquisizione da parte del governo locale
Della prerogativa di modellare la struttura organizzativa in conformità alle esigenze di attuazione degli indirizzi programmatici
Non appare nel giusto né razionale che tale prerogativa possa essere esercitata con modalità che inducono una conformazione organizzativa che travalica il termine del mandato
In tale prospettiva
Anche al fine di non disperdere inutilmente preziose risorse pubbliche
Devono essere valorizzati al massimo le possibilità di operare con strumenti flessibili e deve essere abbandonata per i livelli di vertice la logica della temporalizzazione indeterminata dei relativi costi a favore di una generalizzazione della temporaneità degli stessi
A questo riguardo anche il segnale che viene dalla duecentosessantacinque appare contraddittorio e pericoloso
Risultando carente di un sistema di criteri che accompagnino la caduta di tutte le vecchie barriere sul dimensionamento delle dotazioni organiche
Nella medesima prospettiva e concludo occorre risolvere in via definitiva l'equivoco che ancora caratterizza la natura dell'Aran
Conformando nell'attuale profilo di tecnostruttura funzionale ma operando né una necessaria razionalizzazione specializzazione in relazione ai settori espressioni di autonomia e costituzionalmente tutelate e stabilendone la referenza istituzionale
Per quanto attiene il comparto delle regioni e autonomie locali alla conferenza unificata regioni città autonomie locali che appare la sede più idonea
E politicamente legittima
Per la definizione degli indirizzi consentendo una preventiva e compiuta mediazione dei problemi connessi agli scenari della contrattazione collettiva nazionale con il concorso di tutti i livelli istituzionali necessari
Ecco io credo che già questo aiuterebbe la stessa conferenza
Stato citava Autonomie locali
A ridefinire essi e a non essere quel luogo dove si esprimono pareri spesso in maniera tempestiva e confusa senza un'adeguata riflessione noi abbiamo bisogno di riflettere si previdenti che incidono sulla vita delle nostre amministrazioni grazie
Prima di passare la parola all'onorevole Gualandri della Lega delle Autonomie
Annuncio che alle l'una e trenta ci sarà un buffet
Sulla sinistra qui nella sala a sinistra
L'onorevole Gualandri
è presente
Prego
Innanzitutto orgoglio il mio saluto
E quello della lega delle autonomie locali agli amici dell'UPI e al presidente eletto devo dire che la nostra posizione
è stata sempre chiara e soprattutto in questo momento in cui si apre la possibilità di un processo
Di sviluppo di una nuova politici autonomisti se federalista riteniamo che le Province sono un punto di forza per la costruzione di un articolato sistema
Regionale di autonomie locali c'è un impianto federalista e di sussidiarietà che scaturisca dal basso
E credo siano finite le polemiche del passato
Ma occorre con forza porsi il problema di aprire anche una modifica fondamentali costituzionale che dia la possibilità di un nuovo sistema di governo federale
Oggi in Parlamento si è ripreso questa discussione ho visto che il presidente letti dei ha dedicato un capitolo importante della sua relazione al rilancio di del tema dello Stato federalista
Fra l'altro il testo di disegno di legge che già passata attraverso la Commissione che oggi approdato in Parlamento parla in maniera molto ambiziosa di ordinamento federale della Repubblica
Ma devo dire che mi sembra manchi ancora qualcosa che forse manca anche un impegno un dibattito un confronto una passione da parte degli stessi amministratori locali
Comuni province regioni attorno a questo dopo il fallimento
Della bicamerale ci siamo un po'accodati alle esigenze che al massimo si poteva andare ad una sorta di federalismo a Costituzione invariata
Oggi ci accorgiamo anche dal dibattito che qui si è svolto che se non vi sono delle certezze sul piano costituzionale
Anche i timidi tentativi o anche quelli più coraggiosi sul piano della legislazione ordinaria poi quando devono trovare la loro applicazione concreta come le leggi Bassanini la cinquantanove o il disegno legislativo centododici ci pongono subito il problema
Di un anno precisa definizione dei posteri dello Stato dei poteri delle Regioni dei poteri dei Comuni e delle Province
E devo dire che ieri mi ha colpito che il Presidente del Consiglio abbia detto che su uno dei cardini fondamentali
Che è quello apparire della lega delle autonomie di definire qual è il sistema di organizzazione territoriale
Beh
Uno dei problemi come quello della Camera delle regioni e delle autonomie locali
Non si è potuto affrontare nelle proposte del governo perché si sarebbe offeso non so o quanto meno non sarebbe stato sarebbe stato un scavalcare uno dei poteri e delle prerogative del Parlamento
Il Parlamento da parte sua cosa ha fatto
Il testo del governo è andato in Commissione la commissione se mi permettete addirittura ne è uscito addirittura peggiorato rispetto a quello che c'è
Perché è una cosa molto semplice
Qui l'impianto fondamentale è diventato quello e lo ha denunciato anche i limiti della sua relazione i costi professionalizzare
La Conferenza Stato Regioni e autonomie locali addirittura prevedendo delle sezioni distaccate in ciascun capoluogo di regione
Ora noi sappiamo che la conferenza stato regioni e autonomie locali ha dei poteri puramente consultivi ha dei poteri che sono quelli di una semplice ascolto e poi la decisione resti in capo allo strumento fondamentale del governo dell'esecutivo
Portare questo allineando addirittura di sezioni distaccate nelle regioni se mi permettete è in contraddizione con la legislazione regionale
Fatta anche col concorso dei Comuni delle Province proprio in questi mesi di applicazione della centododici dove si è tentato di dar vita a dei consigli regionali delle autonomia locali che diventano dei momenti fondamentali per il superamento di quella male che è proprio delle regioni di neo centralismo e che Regioni vogliamo siano soltanto strumenti di legislazione insieme alla legislazione nazionale
E che invece per quello che riguarda il governo del territorio sia responsabilità piena dei Comuni e delle Province Province che hanno un'importanza fondamentale da questo punto di vista e noi invece andiamo addirittura prevedere delle sezioni distaccate
Che se è la copiatura della Conferenza Stato Regioni e autonomie locali
è presieduta a livello nazionale se non vado errato dal Presidente del Consiglio o da suo delegato forse nella dimensione regionale saranno i prefetti o i commissari di Regione
è una cosa che se noi leggiamo così come il testo che è uscito dalla Commissione Chioggia l'attenzione nell'aula del Parlamento non è che ci sia chiarezza di come sarà nemmeno questo organismo di tipo consultivo
Io credo che il nodo fondamentale sia quello di ritornare ad un rilancio vero di un ordinamento federale della Repubblica c'è no cambiate lo questo titolo non lasciate questo titolo in una legge dello Stato dove invece la struttura che deve intervenire sul territorio e data da una struttura che non è quella di una rappresentanza di una camera dove il potere di regionali e delle autonomie locali abbiano momento di protagonismo reale nel governo dell'ordinamento federale dello Stato
E dove nella dimensione regionale per superare il neo centralismo si vada verso a sistemi regionali e delle autonomie locali che hanno bisogno di quello snodo fondamentale e di enti intermedio che sono le Province
E allora questa è una battaglia che bisognerà fare perché se lo si fa questa battaglia allora vuol dire ecco un interrogativo è una battaglia da proporre o no
C'è tempo per dare battaglia ai fini di concludere una legislatura si sarà conclusa che si ponga non solo a parole il problema di un ordinamento federale di segno nuovo
Io credo che questo è uno dei nodi fondamentali
E certo che oltre ad una battaglia politica e di confronto che bisognerà pur riaprire dei Consigli regionali nei consigli provinciali dei consigli comunali nel rapporto con la società civile se no cosa ci facciamo le riforme di carattere di carattere costituzionale
Fra gli addetti ai lavori e non emendiamo addotto un rapporto di un dibattito generale che coinvolge o di un Paese che pone meramente uno Stato nuovo
Con due livelli legislativi ecco un nuovo protagonismo al funzione di amministrazione attiva vera senza che ci sia spoliazione a spizzichi e bocconi da parte dello Stato centrale per quello che riguarda i poteri dei Comuni e delle Province
Certo che le Province
Possono oggi dare un grosso contributo per quello che riguarda questo punto fondamentale di un'articolazione di sistemi regionali io penso attraverso anche un dibattito
Che non ha coinvolto c'era talmente dopo le modifiche della centoquarantadue con tutte le critiche che possiamo fare
Ma che ci dà una possibilità di riaprire una stagione degli statuti e dei regolamenti che coinvolga un dibattito nuovo delle popolazioni attraverso le funzioni di Comuni Province
E se le Province vogliono Ciorra questa funzione di snodo i loro statuti devono avere come protagonisti un rapporto stretto e concreto con i Comuni con i territori
Ed è una grande nuova ventata di novità per era che può essere portati in campo in uno Stato dove troppo si decide
A Roma e poco si decide con la partecipazione e con uno spirito di più ottimismo primo intervenuti dice qui parliamo sempre che va a finire tutto male ne abbiamo anche delle possibilità che a volte le abbiamo aperte anche con iniziative con l'approvazione di legge ma che poi rischiamo di creare nuova delusione e nuova assenteismo perché non c'è coerenza e soprattutto rapporto
Conto di charity
Cede la società civile con le nostre istituzioni con i nostri cittadini per renderli protagonisti di queste novità e di queste esigenze di rinnovamento
Ecco quindi è una battaglia da fare e alla stessa questione delle risorse che voi avete sollevato con tanta forza voglio finire il problema delle risorse la legge centotrentatré al grande titolo federalismo fiscale
Però federalismo fiscale non posso unificare soltanto il superamento dei trasferimenti regionali
L'impostazione fondamentale della centotrentatré addentro centotrentuno tra essi dice di superare il sistema dei trasferimenti a Comuni e Province
E non soltanto per le Province c'è un limite però si dice che questa nuova compartecipazione al gettito erariale è finalizzata soltanto a coprire i costi che riguardano dei nuovi poteri che dovranno essere trasferiti con le Bassanini
Forse qui per le polizze vita a fare per passo avanti che implicita invece per i Comuni anche se ho paura
Che qui andiamo per le lunghe si è dato prima erano sei mesi di tempo no anzi mi sembra erano cinque mesi procedevate a nove mesi di tempo per preparare la lì i decreti applicativi ma anche qui bisogna decidersi
Se devono essere e dare responsabilità in periferia beh il sistema di un sistema di autonomia impositiva anche rinnovato le fino al venti spazzi via tutte le imposte tazze sono sulla casa e facciamone un'ombra e diamo orali enti locali così come dagli altri paesi europei
E per quello che riguarda le compartecipazioni andiamo compartecipazioni ai cespiti erariali pericolo che il gettito sul territorio è un fondo perequativo reale
Vedete ci ha abbandonato l'idea del riequilibrio perché spandere quelli pure che prendo qualche cosa da un comune meridionale per darlo a uno del Veneto come potevo uscire fuori poi ci siamo fermati
Ma il problema della predazione esiste allora questa capisaldi
Ritmi discutiamo di più e portiamoli avanti se no
Dobbiamo limitarci a vivacchiare anno per anno a contestare o a strappare qualche cosina nelle leggi finanziarie semmai per vedere il cielo poi riportato via se non avremo veramente un cammino un dibattito è un cambiamento che sia quello di costruire un reale ordinamento federale della Repubblica italiana
Grazie
Un breve intervento del presidente della provincia di Torino la signora Mercedes Bresso invito chi è fuori a entrare per l'intervento del ministro degli interni Rosa Russo Jervolino
Io vaglia opporre alcune questioni a la ministra degli interni che il ministro ha diritto a alimenta negli enti locali
Una prima di tutto a volerlo
Affrontare brevissimamente
Alcune questioni poste dal presidente della provincia di Milano colleghi
Sulla
Sono ufficiali presidenza
Io considero ma in generale sulla gestione dell'Unione delle Province italiane in questi anni considerò che il suo attacco
Sia stato sostanzialmente non solo ingeneroso e ingiusto
Ma anche poco informato forse lei non era presidente la volta scorsa non ha vissuto come hanno vissuto molti di noi
La lunga e difficile fase di ricostruzione di quelle nuove Province che oggi possiamo chiamare protagoniste dello sviluppo economico del proprio territorio ma che in questi anni ci hanno visti
Prima di tutto di fendere il senso
E l'esistenza stessa dell'ente intermedio
Ente intermedio che quando molti Dinoi quelli almeno che sono al secondo mandato sono arrivati alla presidenza sono arrivati a far parte dei consigli provinciali
Aveva mediamente risorse proprie dell'ordine del quindici venti per cento ancora adesso se guardate i giornali di ieri
Danno le statistiche le statistiche ufficiali e quelle che arrivano al novantasette come percentuale di autofinanziamento medie intorno al venti venticinque per cento danno la mia provincia al trentacinque per cento la mia provincia ha superato il cento per cento tant'è vero che si vede togliere Risorse per mandale nel pacchetto della redistribuzione quindi sono cambiate radicalmente le condizioni delle nostre province
E sono cambiate perché c'è stato in un sostanziale isolamento e su questo voglio tornare
Una Ufficio di Presidenza e più in generale un gruppo dirigente dell'UPI anche il nostro consiglio direttivo che non solo a lottato strenuamente ma che andò condotto una politica intelligente
Che è riuscita definire un profilo delle nuove Province perché non si trattava di difendere da difendere c'era poco perché si avevamo un profilo istituzionale affastellato con una serie di competenze ma senza un disegno è un profilo istituzionale oggi profilo istituzionale
Che era stato delineato ma mai realizzato dal centoquarantadue è stato delineato ed è un profilo istituzionale coerente che certo va completato certo va completato
In particolare con i trasferimenti delle competenze anche da parte delle regioni che non solo da parte dello Stato che va completato
Con l'autonomia una vera autonomia fiscale una riforma anche di ciò che ci è stato trasferito ma che oggi ci consente di avere uno strumento istituzionale un profilo istituzionale per creare dare autorevolezza le nostre Province allora io vorrei ricordare a tutti che come diceva il presidente Kennedy siamo su un altro livello bisogna spesso chiedersi nonché cosa
L'Unione delle Province italiane può fare per le Province ma che cosa le province possono fare per se stesse e per la propria unione
Perché se non c'è forza e autorevolezza nostra presidenti e consiglieri capace di dare forza e autorevolezza alla nostra unione e alle nostre unioni regionali non possiamo poi pretendere che i risultati siano ancora migliori di quelli che sono stati io credo che tutti coloro che hanno vissuto con noi questa stagione
Sanno quanto è stato importante il lavoro che tutti insieme abbiamo fatto ma dobbiamo imparare a valorizzarlo dobbiamo soprattutto imparare ad essere noi forti autorevoli consapevoli del nostro ruolo a cominciare dal fatto di ricordarsi che non siamo una amministrazione provinciale ma siamo una provincia e non siamo dei presidenti di una Giunta regionale Massimo dei presidenti di Provincia anche i termini contano
Noi non siamo un'amministrazione siamo un istituzione territoriale
Ricordiamo azione queste cose
Ricordiamo ce le e cerchiamo di
Non considerare sempre ciò che ancora solo c'è da fare adesso però lo dirò
Ministro che cosa ancora c'è da fare ma ricordarsi anche quanta strada abbiamo fatto e l'abbiamo fatta insieme l'abbiamo fatta palleggiando c'è lottando insieme in modo unitario
Non pregiudizialmente attaccandoci spesso magari senza sapere che cosa ognuno di noi fa per via ci sono due questioni grandi che sono aperte nel nostro dibattito che siamo aperte nel nostro confronto con il Governo e con le regioni
La prima e quella dell'applicazione concreta della duecentosessantacinque io non parlo degli aspetti istituzionali prima il presidente della Provincia di Roma ne ha citati molti poi la nostra relazione incita i cui il ministro venga li conosce
C'è una questione di fondo
Se un'istituzione come la nostra deve svolgerebbe vuole e noi vogliamo svolgere questo ruolo essenziale nella promozione dello sviluppo che oggi vuol dire concertazione territoriale
A tutti i livelli dai patti territoriali ai fondi europei alle mille occasioni di concertazione territoriale che permettono di promuovere lo sviluppo economico
Devia vere una struttura anche finanziaria
Concepita in modo diverso oggi lei sa signor ministro che tutte queste politiche comportano l'assunzione anche di responsabilità finanziarie
Di cofinanziamento vale per i fondi europei vale per i patti territoriali su cui sempre di più siamo chiamati dal governo a compartecipare per esempio al finanziamento delle infrastrutture per esempio al finanziamento di ciò che non si riesce a inserire attraverso il normale finanziamento del patto e poi in ogni patto ci sono una serie di questioni riforma della pubblica amministrazione per esempio i gli sportelli unici che richiedono risorse per poterlo fare
Ora noi abbiamo bisogno da una parte di una vera autonomia fiscale
Cioè di un'imposta analoga a quella che oggi hanno i dipartimenti francesi parti menti sono molto più fragili delle Province come competenze ma hanno una grande risorsa
Che la tax professione cioè che un'imposta che proprio perché è tratta dalle imprese del loro territorio da loro margini di autonomia fiscale tali per cui possono compartecipare con il Governo stesso persino sulle grandi infrastrutture alle scelte per il proprio territorio
La compartecipazione essenziale anche per la responsabilità perché non obbliga solo a chiedere ma obbliga a riflettere sull'utilità di quella richiesta per esempio di infrastruttura cioè spinge lente ad essere responsabili anche nella quantità e nella qualità delle richieste
Sì alla lira sulle funzioni obbligatorie e quindi noi non abbiamo nessun margine di autonomia finanziaria
Questo è il punto se non si apre questa forbice anche vincolateli Investimenti non vogliamo destinarlo a risorse correnti ma anche vincolata agli investimenti
Senza questa apertura di forbice noi non possiamo essere partner e protagonisti dei processi di sviluppo economico del nostro territorio
Questa è la prima questione da poco tempo e quindi non vado al di là ma io penso che il tipo di imposta debba essere legata allo sviluppo e quindi possa essere una compartecipazione all'IREP all'IRAP possa essere una compartecipazione all'Iva
Diversamente da quella alle all'IRPEF vecchie finalizzata di nuove lo svolgimento di funzioni obbligatorie che quindi cosa diversa perché quella è già destinata a fare le cose che ci sono state o ci saranno trasferiti la seconda questione e l'applicazione della Bassanini in generale delle tutto il processo molto complesso che non è solo delle Bassanini per per capirsi di decentramento amministrativo
C'è da una parte ma se n'è già parlato la questione della fissazione costituzionale del principio di sussidiarietà fissazione che va condotta anche a livello europeo noi pensiamo che il Governo debba con noi
Come membri del Comitato delle Regioni debba con noi lavorare alla sedimentazione anche nei nuovi trattati europei del principio di sussidiarietà applicato anche a livello sovranazionale quindi anche a livello degli enti locali
Ma la seconda questione e quello di far sì che questo processo avvenga in modo ordinato in tutto il Paese
Noi siamo preoccupati delle norme differenze che ci sono che si stanno creando nell'applicazione concreta a livello delle diverse regioni prima di tutto
E lo dico perché questo è uno dei problemi dell'organizzazione del no istituzionale del nostro Paese per le regioni a statuto speciale che non sono obbligate ad applicare le Bassanini e che quindi sono in condizioni di grave difficoltà si trovano
Messe nella condizione di essere in qualche modo emarginate da un grande processo di riforma che avviene nel Paese questa è una questione importante e grave che va affrontata e su cui che può essere affrontata anche con un accordo del governo con le regioni ci anche senza violarne i confini profili istituzionali però attraverso una concertazione che deve essere fatta per garantire anche a queste regioni di essere partecipi del processo che avviene nel Paese
La seconda questione è invece il modo con cui avviene nelle regioni a statuto ordinario che sono in qualche modo obbligate anche se commessa si stanno producendo gravissimi ritardi
Anche in questo caso io credo che insieme dobbiamo farci promotori di non solo di un accordo ma di una o strumento di verifica di osservazione e anche di rettifica del modo con cui questa legislazione sta avvenendo
Io annoto che avviene secondo tre
Filoni che sono completamente opposti alle principi generali e dettati dalla Bassanini che dice semplificazione mentre normative stanno producendo complicazione ulteriore spezzettamento di competenze mentre si parla di completezza nel trasferimento
Risorse col contagocce e affidate di solito ai bilanci regionali non a trasferimento di quote di imposte quindi affidate
All'aleatorietà più totale al fatto che all'inizio dell'anno nessuno sa cosa mettere a bilancio nelle funzioni trasferite attraverso le Regioni
Allora io credo che intanto occorra anche in questo caso un forte aumento della concertazione istituzionale
Con un vero e proprio osservatorio che verifichi come evolve la legislazione e in modo e come sta evolvendo come si sta predisponendo e suggerisca
Contratti fra noi le regioni e il Governo
Una modalità non dico omogenea perché è giusto che le differenze ci siano ma coerente con i principi della legge altrimenti noi rischiamo signor ministro di trovarci in un Paese che partito per decentrare semplificare a rendere più facile la pubblica amministrazione per i cittadini diventa invece un Paese in cui nessuno più riesce a capire chi fa cosa in cui soprattutto nessuno ha più la responsabilità di fare una cosa precisa
E questo sarebbe il risultato dell'ulteriore spezzettamento delle competenze
Oppure peggio ancora
E su questo finisco in cui inventiamo un'enorme quantità di agenzie per non trasferire a Comuni e Province
Le funzioni di gestione amministrativa trasferendo le invece a nuove agenzie cioè a un nuovo sistema di enti molti funzionali che è quello che ha prodotto nel nostro Paese
L'incomprensibilità totale
Del del sistema di gestione amministrativa
Signor ministro io la ringrazio per la sua presenza e spero che queste questi punti ai molti che altre colleghi hanno sollevato avranno risposta in un processo di concertazione che in questi anni è stato io credo straordinario noi abbiamo molto apprezzato
La passi la partecipazione alla conferenza Stato-Regioni autonomia sia la conferenza unificata che è quella Stato-città Autonomie crediamo che il metodo sia stato giusto e questa è un'altra grande nostra vittoria credo che qualcuno di voi ricorderà che abbiamo dovuto lottare per essere inseriti pensate cosa sarebbe oggi il processo di concertazione delle riforme Bassanini e se le Province non fossero state allora inserite
Nella Conferenza Regioni e autonomie abbiamo ottenuto un importante strumento ma credo che dobbiamo meglio metterlo a frutto per realizzare le riforme prima di tutto nell'interesse dei nostri cittadini e non solo
Del diversi livelli istituzionali grazie
Ringraziamo la Mercedes Bresso prima di passare la parola al ministro degli interni chiedo chiedo scusa al presidente Pellegrino Ruffini Vittorio Prodi
Che potranno intervenire nel dibattito oggi pomeriggio la parola al ministro Rosa Russo Jervolino
Innanzitutto chiedo scusa a tutti voi perché chi mi conosce
Passati ai miei interventi anche nelle sedi così importanti ed ufficiali sono sempre interventi di lavoro serio di colloquio reale di confronto
Si spera il più costruttivo possibile
Quelli i giorni che stiamo vivendo la accelerazione politica che si è dovuta imprimere alla finanziaria
Mi hanno impedito di essere presente fin dall'inizio almeno di questa mattina i vostri lavori
Quindi il mio sarà un intervento a Flash soltanto la risposta ad alcuni intelligenti ed acute provocazioni
La risposta ad una lettura fatta ieri bella relazione del perché il presidente Lepidi ha avuto la cortesia di farmi di farmi cadere
Io vorrei innanzitutto cogliere il secondo me quello che è il senso politico di fondo dell'intervento della Presidente Bressa Schneider Bresso cioè dall'intervento della Presidente presso emerge con chiarezza che noi siamo all'interno di un processo di cambiamento
Che è iniziato
Vi dirò poi appunto e spero che il presidente Cerulli Irelli condivida quanto dica le cose fatte e l'abbiamo fatto insieme in larga misura
Per merito suo in Commissione affari costituzionali un processo di cambiamento che io giudico positivo dal punto di vista istituzionale generale positivo in particolare per la Provincia
Ma certamente un processo di cambiamento che non è compiuto
Che ha in sé alcune contraddizioni
E che vede nel momento attuativo anche alcuni pericoli il discorso per esempio l'accenno molto velato e garbato ma molto chiaro che la presidente Bresso ha fatto alle agenzie regionali
Indubbiamente costituisce un pericolo
Perché se il senso del processo attuativo della Bassanini del viene colto nella sua essenza e nella volontà del legislatore
Era un senso che andava che deve andare
Decisamente nel senso della valorizzazione delle autonomie locali territoriali non soltanto in nome di un di una ingegneria costituzionale astratta
Ma anche perché si riconosce imbelle autonomie locali non solo un momento ottimale di organizzazione delle funzioni non è solo un discorso di efficienza mount destrorso di democrazia sostanziale molto più profondo
Cioè in tema di valorizzazione della capacità e possibilità di autogoverno delle comunità
Di valorizzazione della capacità
E appunto possibilità di partecipazione dei cittadini della valorizzazione e della possibilità e capacità di controllo democratico dei cittadini quindi non c'è dubbio che i pericoli che sono stati denunciati esistono
Così come certamente esiste e incerta quale misura credo che in un primo momento sia quasi un pericolo inevitabile quello di complicare volendo semplificare
Qual è il rimedio rimedio è proprio quello che la Bresso indicava prima
Cioè la creazione di un metodo di concertazione istituzionale permanente lato e creazione di un monitoraggio nella creazione anche di una mentalità
In base alla quale noi siamo lo dico almeno per me e per la generazione di chi si è laureato negli anni Sessanta noi siamo abituati a pensare
Alle norme come a qualcosa che si costruisce per l'eternità
Credo invece che la rapidità di tutti i processi
Ci porta a pensare alle norme come qualcosa che s'allaga alle quali si guarda e si giunge
Dopo un'attenta riflessione ma rispetto alle quali c'è un momento di sperimentazione di verifica e di modifica no
Detto questo però
Io vorrei
Pur commenti però se è possibile ritornare a quella che era la situazione all'inizio della legislatura
Presidente Cerulli Irelli quando noi abbiamo nel mille novecentonovantasei cominciato a lavorare
Il nostro obiettivo non era quello di operare sulla legislazione ordinaria noi avevamo come obiettivo preciso la revisione della seconda parte della Costituzione
Ferma restando non per spirito di conservazione vattene al condivisione dell'attualità dei valori della scelta delle scelte della prima parte della Costituzione
E attenzione amici ristretto a quel momento la situazione dell'ente Provincia era una situazione estremamente critica
Basta vedere le proposte di legge che sono state poi demandate alla commissione bicamerale in alcune proposte di legge ma poi me lo insegnate
La richiesta dell'ente provinciale era addirittura soppresso era scomparso cioè la tripartizione
Dell'articolo centoquattordici della Costituzione era diventata una bipartizione
Che puntava e giustamente in modo molto forte sull'autonomia comunale così com'è puntata in modo molto forte sull'autonomia regionale
Poi c'era a livello intermedio u un punto interrogativo sul che fare della città metropolitana cioè se prevederla
Oltre a un prevederla in Costituzione ma c'era una larga fascia anche dei parlamentari
Perret teneva l'ente Provincia una Entella legato al passato un ente nel senza futuro
Da questo punto di vista mi pare che noi dobbiamo constatare due variazioni ancora in negativo ed una in positivo
La variazione è che io non posso non constatare in negativo e quella del resto la relazione del presidente Lepidi lo sottolineava che non si è finora
Dico finora non per scaramanzia di parlamentare nei confronti del proprio futuro ma dico finora con senso di responsabilità
Perché i meccanismi dell'articolo centotrentotto se attenta mente e sollecitamente utilizzati ci potrebbero ancora
Portare a delle riforme costituzionali quindi finora
Non si è avuta la revisione della Costituzione
Sulla cui base noi invece abbiamo iniziato a lavorare e questo è ad oggi
Il dato meditativo tornerò poi un momento sul disegno di legge di riforma costituzionale presentato dal governo
Dal punto di vista della Provincia ma nessuno di voi ragionerà dal punto di vista corporativo quindi non dico dal punto di vista della Provincia
Dico dal punto di vista dell'assetto istituzionale dello Stato il fatto invece positivo e che non solo non si discuta più
Di soppressione della Provincia non soltanto la tripartizione costituzionale Jin comuni province regioni rimane confermata
L'età ci sia stata una valorizzazione del modo spesso di intendere la Provincia e delle competenze delle Province
Valorizzazione del modo spesso di intendere le Province
Perché nel momento in cui superando qualsiasi identificazione però apparato centrale e Repubblica
Se riesce Siena nello schema conclusivo della relazione D'Alema così come nel disegno di legge
Nel disegno di legge del governo
Che lo Stato è costituito
Dalla Repubblica messa sullo stesso piano dei Comuni dei propri e delle province e delle regioni non soltanto con la Provincia rimane
Ma la Provincia rimanere con una dignità istituzionale piena che secondo me è quella
Che una interpretazione corretta dell'articolo cinque della Costituzione richiede e abbiate pazienza io ho sentito anche prima l'ultima parte soltanto dell'intervento di Moffa
E mi scuso appunto ma capisco le difficoltà che voi avrete cioè arriverò delle risposte che vi posso dare in termini di risorse in termini di personale e quant'altro
Nell'esercitare le competenze che vi sono state attribuite
Capisco anche che il processo è intermedio anche da questo punto di vista che mentre le competenze di sono attribuite
Risorse e personale ancora voi non le avete a disposizione no e da questo punto di vista sapete tutti
Che almeno per quanto riguarda il personale le strutture il governo avendo nominato Sandro Pajno che è un uomo della riforma che ha lavorato con noi
Commissario straordinario apposto una forte accelerazione anche su questo processo attuativo sapete benissimo che ha ragione la presidenza depressa
Bresso nel mondo vi chiedo scusa ma siccome vengo
Da la discussione della degli articoli sedici e diciassette per la Finanziaria
Che sono quelli relativi al Pubblico impiego quindi vengo da una mattina di Gianclaudio Bressa
E del resto vedendo Cerulli Irelli cui io mi vedo la mia vecchia Commissione Bressa sedeva accanto a Cerulli Irelli quindi chiedo scusa Mercedes se qualche volta
La faccio diventare al maschile so capisco benissimo che voi avete un problema u un problema di risorse quando la quando la Bresso dice spesso
Noi non abbiamo una lira al vita di quell'opera e CN necessario per le spese obbligatorie sottile dice cosa vera
Commentavo con il capo di gabinetto che la situazione di molti ministri non è sostanzialmente dissimile su cui di a una situazione che va superata per tutti
E potete essere tranquilli che il ministro dell'interno come il referente
Primo delle Autonomie
Pur facendosi carico della responsabilità politica globale delle scelte di governo paiono analoga i colleghi che sono membri del governo quando il Governo fa qualcosa di buono
E appunto sei piste vuole o quando c'è un corporea maronita buttare giù
Ho l'abitudine di ingoiare anche i bocconi amari che il Governo dell'essere al governo costringe ad ingoiare
Però mi rendo conto che la vostra situazione è un problema che esiste
Detto questo mi pare che qualche passo avanti sia stato fatto spenderà Breve sintesi che il presidente Cerulli Irelli ha avuto la cortesia di darmi del suo intervento
Beh comincia a esserci quantomeno se non una logica di sufficienza una logica di movimento
Se non altro in termini di a un momento delle risorse proprie delle amministrazioni provinciali
Perché il raggiungere adesso pressoché il sessanta per cento delle risorse proprie significa essere giunti ad un livello quantomeno triplicato rispetto a qualche anno fa
Ma non è certamente il fatto che siano risorse proprie non le rende risorse sufficienti ho ben chiara la distinzione ma si tratta
Di capire Essex BN nel governo e nel governo avviare percezione del problema
Si tratta di capire se la strada che è stata improntata è una strada positiva oppure è una strada negativa io vi ripeto che è la mia convinzione che sia una strada positiva una strada che è stata percorsa a metà
Ma facendo ancora per un momento a u un passo indietro
E capendo le vostre
Difficoltà ad esercitare le competenze che mi sono state attribuite io vorrei però sottolinearne
La importanza quantomeno per un aspetto tre soli punti ancora e poi so che voi avete problemi di tempo ero anch'io
La almeno da un punto di vista che mi sta particolarmente a cuore
Penso alle competenze ai deboli che sono stati attribuiti alla Provincia in materia scolastica ora abbiate pazienza
La localizzazione sul territorio le competenze ai batteria di organi di governo della scuola a carattere locale nel momento in cui la scuola star realizzando un processo di autonomia
Sì efficacia porre nella provincia al centro del nuovo e moderno processo di formazione scolastica
E questo a me sembra un fatto di una importanza assoluta addirittura impensabile semplicemente tre anni fa
Il problema della concertazione che qui Omero scritta una relazione avevo impiegato domenica pomeriggio presidente Lepidi ma non sono mai capace di leggere le cose
No no mai letto una cosa scritta da un altro spesso e volentieri non leggo neanche le cose che scrivo io
Il processo di concertazione istituzionale il ruolo della Conferenza Stato Regioni
Il problema della seconda camera struttura federale che veniva invocato dall'intervento appassionato del rappresentante della lega delle Autonomie
Attenzione
Io ho solo un anno di presenza nella conferenza stato città stato autonomie
Vorrei dire al mio amico presidente Silvano Moffa e siamo amici per davvero
Che io trovo che quella sia una sede nell'attuale i pareri vengono espressi non soltanto in modo autorevoli
Ma in modo estremamente informato e vengo noia espressi con un'autorevolezza
Dell'attuale che diciamo poi induce il governo o attende costantemente conto
Non sono in grado oggi ma credo che appunto i vostri rappresentanti lo siano meglio di me
Credo che sono pressoché inesistenti Ossi contano proprio sulla non su una mano ma su mezza mano i casi nei quali il governo sì
Distacca dal parere della Conferenza Stato autonomie noi abbiamo per esempio conferenza dopodomani dopodomani andrà u un decreto o attuativo della legge duecentosessantacinque per la quale non soltanto per rendere merito alle commissioni Affari costituzionali della Camera e del Senato
Al sottosegretario Adriana Vignieri che va lavorato con tanta passione io amici non riesco che da dare un giudizio positivo
Ma ancora il pare relativo ai gettoni di presenza alla quantificazione economica
Di Wellman i modi in vendita che appunto la legge due sei cinque che peraltro ha preso molto seriamente il problema dello Stato russo
Degli amministratori locali e Brad conosce agli amministratori locali io attenzione anche questa è una scelta di democrazia
Perché se noi vogliamo che sei hanno davvero tutti i cittadini messi in condizione ieri sera a citare le funzioni pubbliche beh dobbiamo rendere a questi cittadini quel minimo che all'horror necessario per poter mantenere un minimo di livello di vita
Bene
Io non mi sognerei mai
Di firmare un decreto attuativo della legge duecentosessantacinque che non abbia avuto il consenso della Conferenza Stato Autonomie quindi attenzione non buttiamo via
Gli strumenti che noi abbiamo
La costituzionalizzazione della Conferenza Stato Autonomie
Che peraltro come voi erano ricorderete non era prevista nel disegno di legge del governo
è stata inserita dal Parlamento e cosa sulla quale si può essere d'accordo si può non essere d'accordo
Non su questo il dibattito ancora pienamente aperto
C'è in lei il testo del disegno di legge Amato si sta iniziando a discutere nell'aula della Camera
Quindi la alle non siamo neanche alla fine della prima lettura poi necessaria sono ne necessario tutto il lungo procedimento
Però amici Nord annullai sostituito ne sostituisce
Nelle intenzioni del governo
La struttura federale del secondo ramo del Parlamento è cosa completamente diversa e io credo non ho avuto neanche il tempo
Di leggere l'intervento del presidente D'Alema ma credo che il presidente D'Alema nel dire quello che mi ha detto così come io l'ho ascoltato dall'intervento dell'amico della Lega delle Autonomie ha detto una cosa sostanzialmente giusta e corretta
Cioè è evidente
Che il sistema a parte il fatto che il disegno di legge Amato no la affrontato per nulla tutti i problemi che ebbe il tutti i problemi di riforma
Della seconda parte della Costituzione affrontato soltanto il problema relativo alla forma di Stato non dice una parola sulla forma di governo per non dire una parola su un sistema bicamerale
Ma trovo veramente corretto
Che il governo abbia lasciato al Parlamento stesso
La formulazione delle proposte sulla riforma del sistema bicamerale perché che sia il governo a proporre la riforma del bicameralismo
Inoltre Esteban non solo di tripartizione dei poteri ma ha dichiarato previdenza del Parlamento l'unico organismo terrà la sovranità popolare mi sarebbe parso scorretto ma da questo a dedurre che appunto la costituzionalizzazione della Conferenza Stato autonomie nega
La possibilità di una struttura federale del secondo ramo del Parlamento ce ne passa uno ultima notazione voglio fare il problema della sussidiarietà per amici
Non c'è dubbio vedete io ho trovato quel passaggio della relazione di Lepidi molto bello nel quale appunto far riferimento
Alla sussidiarietà far riferimento al fatto che non solo nel trattato di Amsterdam ma nella Carta europea delle Autonomie si faccia
Sì sia esplicitato il principio della sussidiarietà
Quale anche da preda col presidente della Commissione affari costituzionali quale è stato sempre il mio cruccio il fatto che i cittadini non cogliesse ero appieno
Che le riforme la stagione di riforme che stiamo vivendo non è una stagione di riforma schizofrenica perché da un punto di vista
Descent Ravagli Poteri verso gli enti locali
E da un altro punto di vista pensate alla situazione nostra del ministero degli interni con il Trattato di Amsterdam
E il trasferimento dei poteri a livello di unione europea quindi dice da una parte si decentra
E dall'altra si demanda a livello europeo
No mi appare molto bello e molto ricco di futuro il fatto che si sia accolto che non si tratta di due problemi di due linee di riforma divergente
Divergenti ma che sono ma che è la stessa linea
Di riforma che nasce dal principio di sussidiarietà
In base al quale è sempre la comunità più vicina ai cittadini
Però funzionalmente adeguata a svolgere le funzioni per quello scopo la Provincia
All'interno di un contesto che supera che travalica anche i confini nazionali e che la fa anche più ricca di futuro siete quindi a metà della strada
Il governo questo o un altro governo non lo so i giornalisti ma hanno chiesto uguale governo lavorerà con le Province
Io ho risposto che sono napoletana ma appunto non ho la sfera della Sibilla Cumana quindi non lo so comunque il governo Sahara poi
Allora avanti quindi con coraggio buon lavoro e buon successo
Grazie all'intervento del ministro dell'Interno e siamo certe governo qua se sei esso sia sarà con noi
Ora tu sposto la sua per cui sui destro per un buffet logore
Riprenderanno oggi pomeriggio alle quindici e trenta grazie a tutti
Buon appetito insomma meno
Sorta di conti contingentamento no di precettazione alla Camera per il voto ed è quindi questo un bel problema circa la presenza dei responsabili Enti locali dei partiti che sono deputati o comunque tenuti alla presenza per il voto
Questo potrà crearci qualche piccolo inconveniente di lavoro ma credo che non sia problema
Più gravi di tanto se la successione potrà conoscere qualche difficoltà
No dico
Allora poiché mi tocca l'onere e l'onore di presiedere introdurre Guido
La parola
Grazie
Per quanto possa apparire strano a me l'argomento della riorganizzazione dell'associazione interessa molto so perfettamente che è un argomento che non interessa di più
E la testimonianza in Assemblea ne è la riprova ma come dice sempre il caro amico Albonetti si fa come quel prete che durante la messa brontola coi fedeli che vanno poco messe ovviamente pronto la complice che ovviamente sono peccatori quindi trattiamo ci alla stessa maniera ma il tema è un tema assolutamente delicato
Ed è assolutamente delicato anche perché da più parti
Da più colleghi
Viene ovviamente la critica un ufficio di presidenza che si sarebbe seduto a una associazione poco rappresentativa e soprattutto a rotazione che poco si vede nel contesto delle vicende istituzionali italiani anche se io penso che questo giudizio non sia più vero sia invece abbondantemente superato per i risultati descritti
Dell'attività di questo mandato dal presidente lei prima la sua relazione introduttiva
Credo comunque che un punto di verità ci sia perché sarebbe sbagliato non ne mettervi mano e non pensare in maniera molto seria a un intervento che suoni a novant'anni dalla costituzione dell'UPI come una buona
Fattiva ricostituzione della situazione
Tante che io immagino ancora che questa Conferenza questa nostra assemblea generale questo congresso
Si concluda con un gesto simbolico che può avvenire se si vuole quest'anno se sarà raccordo o può venire alla fine dell'iter se lo condivideremo che adesso cercherò di descrivere
Ma che comunque segni la volontà dei presidenti delle Province italiane in qualità di rappresentanti principali rappresentanti effettivi delle province medesime per dare corso alla ricostituzione alla rifacimento alla rifondazione della nostra associazione io non posso negare che nel corso di questa esperienza sicuramente interessante per molti versi difficile per altri versi di assoluta soddisfazione si siano manifestate in più occasioni tendente dell'associazione ad essere una situazione centralistica
E qualche volta addirittura autoreferenziale credo però che i risultati ottenuti ci consentono di dire che oggi è arrivato il momento per darci un taglio per cambiare radicalmente e per pensare in termini molto concreti ed efficaci a una associazione di forte stampo federalista
Pensata
In una rapporto di dire in direzione biunivoca fra il centro e le realtà regionali pensando per questa strada di svolgere al meglio la nostra funzione di ente particolarmente vocato alla pratica della sussidiarietà e della pianificazione e di ente che a voluto contribuire a rafforzare la funzione legislativa
Normativa da realtà regionali e che troverà lì d'ora in avanti uno dei punti importanti della sua attività
Questo vuol dire allora mettere mano alle Unioni regionali ed è bene che si sappia che non in tutte le nostre regioni l'Unione regionale è stata costituita
E cominciare a farsi chiedono alle Regionali assumano un fortissimo potere contrattuale nei confronti della Regione di riferimento e siano punto di riferimento anche per l'attività dei comuni del territorio di pertinenza
Si tratta cioè di andare per davvero a creare una condizione per la quale la capacità di rappresentanza degli organi nazionali sia un elemento prodotto dalla sintesi
Della ricchezza data dalle cento diverse realtà provinciali nel nostro Paese
Si tratta cioè di cominciare in termini reali a praticare quella strada che ci consente di mettere in valore le differenze e ci consente sulle differenze di creare una sintesi è un'organicità nazionale una nuova unità nazionale fortemente pensata su una richiesta
Unica io credo in molte parti del mondo
C'è allora da metter mano in termini molto concreti al rapporto con il socio di base
L'idea che proponiamo e che questo congresso sia l'avvio di un processo cioè quelli che qui discuteremo le modifiche statutarie che produrremo
Gli elementi insomma che caratterizzano il nostro dibattito dovranno nei prossimi mesi essere al centro di appositi o momenti di confronto nei consigli provinciali in tutti e cento i Consigli provinciali italiani
Credo che anche oggi si sia avuto la testimonianza di come magari taluni non sapendo esattamente cos'è e cosa fa
Nel bene e nel male con i pregi e i difetti l'Unione delle Province d'Italia si tratta allora di ricreare il ciclo del possesso dell'associazione da parte del socio fondamentale le Province la Provincia italiano
Potremmo anche decidere di aprire la discussione col Devoto-Oli circa il significato dell'aggettivo provinciale nel nei dizionari della vendita Aliano potrebbe essere un altro gioco interessante da prese passati da lì si tratta di arrivare a un momento di confronto che riorganizzi le Unioni regionali e qui ci sta uno dei punti delle modifiche statutarie che proponiamo
Si propone l'abbiamo elaborato in un rapporto diretto con i presidenti delle Province di superare le commissioni e andare ai Dipartimenti di andare ai Dipartimenti composti da diciotto membri indicati direttamente alla presidenza dell'Unione dalle unioni regionali questo per avere nel dibattito nazionale un punto di sintesi che non prescinda anzi abbia la garanzia di ritornare nelle realtà regionali
Non è un passaggio di poco conto perché lo stesso meccanismo di composizione dei dipartimenti costringerà gioco forza
Il centro e la strutture strutture regionali a dialogare cosa che oggi non fanno nella maggior parte dei casi in piena libertà e sintonia
Non solo ma costringerà il centro a verificare costantemente le posizioni che assumerà sul piano nazionale nel rapporto con il Governo e il Parlamento con le realtà regionali
E a capire meglio a monitorare meglio l'andamento dell'applicazione di ciò che sul piano nazionale si decide nelle realtà territoriali a partire per esempio dall'applicazione delle Bassanini da parte delle realtà regionali
Potremmo fare un esempio concreto che abbiamo cercato di sperimentare lo abbiamo fatto in Lombardia in Sardegna circa la mancata applicazione della legge istitutiva delle ARPA
Qualche tempo fa pagava l'anno scorso
Due importanti iniziative che andato un contributo in Lombardia alla definizione della legge che in Sardegna non ho ancora avuto sviluppo né con la giunta di centrosinistra non credo che avrà da convitato di capire e sviluppo anche nel prossimo futuro
Credo che valga la pena di giocarsi questa partita
E che valga la pena di farlo sapendo che anche dall'intreccio delle esperienze che si fanno le diverse realtà che nasce la capacità di costruire il meglio
La cosa si propone per esempio su temi di particolare rilevanza penso per esempio all'insieme di competenze che le Province italiane hanno avuto circa i temi della questione ambientale
Io penso per esempio lo dico con forza e con particolare convinzione che nell'ordinamento italiano oggi le Province siano più di altri lente che deve saper affermare la trasversalità strutturale dalla questione ambientale
E deve saperlo fare cogliendo in pieno il messaggio che ci viene dall'Europa producendo la profonda integrazione delle politiche di settore con le politiche ambientali con la questione ambientale il che vuol dire cogliere il titolo del nostro congresso la Provincia protagonista dello sviluppo sostenibile del territorio siamo un ente che ha messo insieme qualità di grande pregio ma dobbiamo anche però capire che la nostra associazione non può continuare ad essere l'associazione di rivendicazione come è stato nel corso di questi anni
Deve diventare l'associazione che partecipa ai tavoli delle trattative Nonda rivendicando necessariamente accerto quando si tratta di avere i mezzi
Economici
E umani per attuare le deleghe che ci venga andate sì ma non di andare dare ha dovuto fare per tanto tempo ad accattonare nuove deleghe non ce n'è più bisogno
Si tratta caso mai di affinare il quadro complesso per andare a rendere più organico ciò che è di competenza nostra e per rendere più efficace Amédée sarebbe volto di lupi diventasse il sindacato delle performances
E che quindi quando ci si sieda al tavolo dalla discussione si metta sul tappeto ciò che siamo capaci di fare con la diversa e democratica sensibilità politica che caratterizza le varie maggioranze delle nostre provincia
C'è un passaggio fortuna sfida che noi dobbiamo anche lanciare al sistema delle Autonomie verso il tema della costituzione della federazione
Del sistema delle Autonomie e c'è un gioco molto forte che noi dobbiamo e secondo me siamo nelle condizioni di fare a partire da esperienze già in corso d'opera penso che la dei patti d'area
Penso ad altre situazioni che si stava manifestando penso all'Agenda ventuno penso alla condizione che abbiamo di attuare l'accordo che l'Unione delle Province d'Italia stipulato con il ministero dell'Ambiente su fatti di enorme rilevanza
Provate a pensare c'è un passaggio di quell'accordo chi è arrivato in tutte le Province ma che non molti colleghi hanno letto
Nel quale si dice che il rapporto nazionale sullo stato dell'ambiente dovrà essere pensato sulla base dei cento rapporti provinciali sullo stato dall'ambiente
Pensate al meccanismo che si mette in moto su una strada di questa natura in cui ogni Provincia lo ripeto con la sua autonomia con il segno democratico definito dagli elettori
Affronterà produrrà susciterà fatti fenomeni e vicende in sala con noi oggi c'è loto Squitieri presidente dello seratona fra i rifiuti ed è qua non per un caso e qua perché in ottemperanza di quell'accordo col ministero dell'Ambiente
Il ministero dell'ambiente si chiede di essere protagonisti con lo stesso ministero con l'osservatorio e con il CONAI nella preparazione di una giornata nazionale circa l'applicazione del decreto Ronchi giornata nazionale che si terrà all'indomani di due momenti internazionali di confronto il ventiquattro di febbraio e che potrà vedere se saremo d'accordo se questa Assemblea accetterà la proposta di ordine del giorno che sto per dire
Vedrà le Province italiane protagoniste assieme al ministero in una giornata di confronto di monitoraggio di approfondimento circa l'applicazione di un decreto importante come il decreto Ronchi su un tema di straordinaria civiltà quale l'approccio al tema della gestione dei rifiuti
E per questo allora che noi proponiamo proprio per andare in questa strada che oggi l'Assemblea approvi un ordine del giorno in cui ci impegniamo e impegniamo i nostri consigli
Un giorno o due prima della giornata in cui cadrà la scadenza della John della della della della della iniziativa per fare tutti quanti insieme contemporaneamente i cento consigli delle province italiane
Per approfondire lì il modo con il quale nei nostri territori si è praticato realizzato il decreto Ronchi a partire anche dalle incongruenza del Governo
E lo dico con grande franchezza e chiarezza
Perché è straordinario che commissario straordinario per l'appunto per la gestione del problema dei rifiuti venga nominato magari il presidente di quella regione che non ha mai applicato il decreto Ronchi e che non ha mai ha saputo affrontare l'emergenza
E questo capita in più parti d'Italia ma voi capite pare la forza di una situazione nella quale cento consigli provinciali italiani si metta lì e discutono contemporaneamente fornendo uno spaccato unico della realtà nazionale
Della realizzazione di un fatto di civiltà come quello della gestione dei rifiuti
Potrei aggiungerne altri di questioni pensiamo per esempio all'insieme dei problemi dell'edilizia scolastica io non posso nascondere una certa delusione nei confronti del governo che ci costringe tutti gli anni
A litigare per avere quaranta quarantacinque miliardi per far fronte ai problemi dalla gestione io credo che valga la pena che il governo sappia che non ha a che fare con centoventi marginali ma ha a che fare con cento enti che hanno un peso
Ma potremmo aggiungerne altri di questioni che l'abbiamo fatto in un'attività costante e continuativa come Presidenza nazionale e non solo come Direttivo
Non so se sono riuscito fornire l'idea del processo ma se davvero dopo questo congresso andremo nei consigli provinciali
Torneremo a fare le conferenza d'organizzazione delle Unioni regionali unifichi eremo il sistema dei dipartimenti in tutte le regioni ma non per confondere o per omologare semplicemente per lavorare negli e li faremo in pendant con quelli nazionali al punto tale che quelli nazionali CENTCOM posti per la maggioranza di colleghi indicati dalla realtà regionali produrremo un risultato secondo me assolutamente non indifferente così come dovrà essere il rapporto con la struttura della dell'Assemblea dell'i presidenti delle Unioni regionali che dovrà assumere un peso ben diverso ma a patto che le Unioni regionali si compongono in tutto il Paese e a patto che le convocazioni del Consiglio trovino la corrispondenza di partecipazione
E qui c'è un punto che io devo dire a costo di sembrare sgradevole
L'Unione delle Province italiane non esiste solamente una scadenza congressuale
Esiste nel corso di tutto l'anno
Ed esiste anche nel corso di quella che sembra ordinaria amministrazione ma che molto spesso serve a seminare e a produrre fatti che poi vanno messi in valore nel quadro della prospettiva più generale
Per questo motivo che io credo si debba oggi fare una scelta che dovrà concludersi con la conferenza nazionale organizzazione da farsi entro la fine del due mila e che dia il senso di questa battaglia sapendo in questa direzione anche fare i conti con uno dei problemi più delicati della vita dei nostri enti che è la questione del rapporto fra esecutivi e consigli
La questione del rapporto fra esecutivi e democrazia consiliari io credo che faremmo male amano esaminarlo e non prendono in considerazione per la sua dimensione per la sua delicatezza
Credo che affrontarlo con serietà determinazione voglia dire capire anche come gli esecutivi in quanto emanazione dalla volontà del presidente debbano riprendere con molta chiarezza e precisione la capacità di rapportarsi con i consigli avendo ben presente la funzione di indirizzo e di controllo che gli stessi complete
E giocando su questo versante il punto di innalzamento al punto più alto del confronto politico istituzionale e di governo credo che valga la pena anche in questa direzione legare questa partita alla ripresa del dibattito dentro i consigli sul destino dell'UPI e sulle caratteristiche del ci tengo molto a fare queste sottolineature perché è in questa direzione che vanno le proposte di modifica dello statuto anche se toccherà all'assemblea generale alla conferenza d'organizzazione completare il suo giro
Completare il suo giro sapendo cogliere quanto verrà prodotto dalla discussione i consigli e velenosi regionali e anche sapendo intervenire in quelle realtà dove l'Unione generali non è regionale continua a non essere all'IPA
Credo anche che sia bene nel quadro di piatto ragionamento ma questa notazione personale perché non l'abbiamo mai approfondita all'interno del dibattito in presidenza e con i presidenti dei consigli che vadano bene cogliere quell'invito che in particolare dai colleghi presidenti delle Province delle regioni a statuto speciale ci viene molto spesso ero a Caltanissetta l'altro giorno il presidente d'onore tonale Mauro i colleghi
Delle province e dei consigli provinciali insistevano molto perché la sesta in questa direzione onde maggiore collegamento io lo dico pensando anche alla Sardegna e pensando al Friuli le altre due regioni dove esistono le Province
Così come noi le conosciamo
Credo che ci sia un passaggio forte e importante su quella strada da percorrere e valga la pena di produrre quegli approfondimenti e quei livelli di discussione
Credo debbano essere oggetto del nostro lavoro di pomeriggio e della prospettiva prossima ventura per concludere questa
Generali descrizione del processo che vorremmo mettere in movimento
Vorrei semplicemente riprendere alcuni passaggi delle proposte di modifica della dello Statuto
A partire da uno ride sarà particolarmente importante
Proponiamo cioè di ridurre da trecentocinquanta mila a trecento mila
Il numero di popolazione però ogni delegato al fine da al fine di produrre una maggiore e più corretta rappresentanza di tutte le province italiane garantendo comunque la presenza di almeno un consigliere per provincia l'altro aspetto che esce da questa discussione e anche quella di aggiungere come componenti dell'Assemblea generale i presidenti dei consigli provinciali
Devo dire che su questo c'è stata una discussione piuttosto intensa
A volte anche apra ma che ha portato a una conclusione secondo me importante che quella che riguarda la costituzione del dipartimento sulla demografia consigliare e che consente di definire in termini sicuramente più corretti
Il rapporto con i problemi della vita dei consigli che cercavo di riprendere prima e che mi auguro siano al centro del processo che questo congresso dovrebbe a prendere
Altre altre modifiche importanti
Riguarda per esempio i tempi di convocazione del consiglio delle regionali no ovviamente dovrebbe essere convocato e dovrà essere convocato tutte le volte che ce ne sarà bisogno
Ma però occorre che ci si dia un tempo nell'attuale Statuto si dice una volta almeno quattro volte ogni anno diciamo almeno una volta ogni due mesi io devo dire la verità penso che debba diventare invece una convocazione che abbia una cadenza molto frequente
Ma se i dipartimenti lavoreranno sarà ovviamente surroga no discorso dei consigli dei Presidente non regionali sei dipartimenti lavoreranno perché troveremo varie camere di compensazione
E si badi che faccio questo ragionamento se riesco a farmi capire a spiegare in maniera chiara perché noi dobbiamo anche produrre come dire il massimo del coinvolgimento delle forze disponibili e quando dico forte disponibili lo dico pensando
Molte riunioni delle nostre vecchie Commissioni si sono verificate
Quasi sempre senza la presenza del numero legale
Ora qui c'è un punto di discussione che passa attraverso un terreno così delicato che non mi permetto di affrontare perché non voglio suonare né come moralista né come volontari però un passaggio delicato cioè un passaggio delicato cioè l'Unione delle Province italiane vivrà meglio di più e in maniera più evidente se l'apporto dell'intelligente sarà il più vasto possibile
E sarà legato ha una capacità effettiva di produrre lavorazione sul territorio
La visibilità dell'Unione delle Province italiane se ci pensate
è molto vicina molto simile a quella che hanno le Province sul loro territorio
Credo che ci sia un nesso diretto e chiaro sul ed è difficile smentirlo
L'altro aspetto che voglio riprendere delle modifiche
Riguarda
Il tema delle norme transitoria hanno dei dipartimenti USA ha detto c'è qui la proposta di modifica statutaria apposita la questione dei delle norme transitorie
Le norme transitorie le leggerei per evitare di dire strafalcioni e anche per dare meglio il senso delle cose che dicevo prima
Entro tre mesi dallo svolgimento della trentesima assemblea congressuale ogni Consiglio Provinciale discute il nuovo patto costitutivo e lo statuto dell'Unione
Entro i tre mesi successivi vengono riunite le singole assemblee dell'Unione regionale delle Province per discutere il nuovo patto costitutivo lo statuto dell'Unione entro il trentuno dicembre del due mila e convocata l'Assemblea generale sui temi relativi all'organizzazione federalista dell'Unione Illy intento di non fare una seduta dirigistica oggi
Un po'magari burocratiche dobbiamo diventare una struttura federalista no e di farla nascere nel rapporto con i soci di base
Vorremmo cioè proporre uno sforzo inusitato
Ma che ridia alla nostra associazione quella legittimità che le deriva solo dall'essere fino in fondo patrimonio dei consigli provinciali
Nella loro complessa
E multiforme
Composizione degli organi insomma
Della delle nostre province da ultimo perché metter mano all'atto costitutivo lato costitutivo che il quale si è fondata la notazione data novant'anni fa
Le Province sono oggi una roba sideralmente lontana non da quella di novant'anni fa da quella di cinque anni fa
Da quella di tre anni fa
Dalla stagione in cui era messa in discussione la nostra esistenza
Il nostro essere comunque nella Costituzione alla stagione in cui siamo in difficoltà gestito delega
Cioè un segnale di profonda innovazione cioè il segnale anche di coniugare al meglio il nostro nuovo essere per questo io chiedo che la commissione politica quella che dovrà occuparsi del documento politico perché immagino dovremo insediare adesso finalmente insieme a quella elettorale a quella per la verifica dei poteri credo varrà la pena di pensare a una Asso atto costitutivo
Valuti e che sabbia fare i conti con la nuova collocazione istituzionale dell'ente
Che sappia fare i conti con i profondi cambiamenti intervenuti nel sistema istituzionale italiano che sappia fare i conti con la nuova importanza del ruolo della Provincia non solo sul piano nazionale ma per la costruzione dell'Europa dei popoli che sappia fare i conti con l'insostituibile stretto legame tra la riforma istituzionale la riforma finanziaria in una logica di vere e proprie compiuto federalismo fiscale fondato sull'autonomia finanziaria e impositiva e sulla solidarietà nazionale
Ancora credo che valga la pena di pensare che un nuovo patto costitutivo non possa prescindere da ciò che le nuove sensibilità propongono
E da ciò che le esigenze di sopravvivenza delle forme viventi impone a ciascuna persona che svolga la funzione di governo e cioè quella questione ambientale
Che troppo spesso bistrattata molti che consideriamo fatto marginale o di una élite malata di una virgola di ma romanticismo
Che pone magari il tema delle bestioline
C'è su questo versante un aspetto di grande importanza su questo finisco dicendo che l'Osservatorio rifiuti a installato un banco per fornire materiali per la conoscenza più diretta della giornata dedicata all'attività di applicazione del decreto Ronchi relativa di riciclaggio
Abbiamo anche preparato l'elenco per raccogliere le firme delle Province note vanno ritirarle materiale previ Presidente ed Assessore l'ambiente
I responsabili delle Commissioni Ambiente delle Province di recarsi al tavolo prego anche di considerare che l'ordine del giorno che vi propongo è un ordine del giorno di tre righe
E cioè la trentesima assemblea delle province italiane
Chiede solennemente che il giorno ventidue del mese di febbraio tutti i Consigli provinciali d'Italia si riuniscono per produrre una giornata di approfondimento di discussione di riflessione sull'applicazione del decreto Ronchi sullo sviluppo dell'attività di gestione
Sostenibile dei rifiuti
Credo sarà una giornata di grande importanza se vogliamo dare visibilità all'
Altro ente ALT Associazione dobbiamo imparare anche misurarsi con queste questioni l'ultima battuta perché ma la stavo dimenticando ma ci tengo molto è questa
Quando
Sono stato là presentare l'Unione delle Province d'Italia la Conferenza nazionale sul paesaggio il professor Galasso nel darmi la parola a ovviamente ironizzato sul fatto che si dava la parola al rappresentante dalla sottrazione di quell'ente
Di cui tanto spesso si discute sulle circa le ragioni dell'esistenza
Lo so Galasso che non è una persona disinformato gli era sfuggita la nuova centoquarantadue no ma io prendo per buono il fatto che se è una personalità come il professor Galasso
Questa cosa l'avevano fatta e perché evidentemente non le poteva fregar de meno se non gliele poteva pregarvi meno una ragione ci sarà
A una persona così attenta quindi il problema non è il suo torco casomai il nostro ma il nostro inteso complessivamente come Provincia allora io mi sono permesso di avanzare una proposta
è una sfida che lancerei anche se siete d'accordo a voi stessi
Parlare del paesaggio in Italia vuol dire parlare di una ricchezza incommensurabile
Vuol dire parlare di una delle risorse fra le più belle più importanti che il nostro Paese a in quantità straordinari ma anche della bellezza che noi molto spesso sprechiamo
Allora ho proposto che
In guisa da raccordo col ministero dell'Ambiente e lo stesso rapporto sullo stato per l'ambiente italiano
Si faccia un capitolo specifico sullo stato del paesaggio e che le Province italiane siano il riferimento fondamentale a partire dal fatto che nelle nostre mani ci sta il Piano territoriale di coordinamento che deve diventare lo strumento operativo per raggiungere l'obiettivo che abbiamo messo al centro del nostro congresso io vi pregherei se lo ritenete
Di valutare questa sfida che sta dentro l'idea di fare dell'UPI il sindacato delle Province ma un sindacato che impara soprattutto a farsi carico dell'interesse generale del Paese per far sì che le Province diano prova concreta performante
Oggettiva dell'utilità della loro esistenza secondo me oggi è un onere che ci tocca e quando se davanti a un onere che tocca occorre corrisponderli nella maniera la migliore chissà forse questa è la strada
Allora adesso presiede c'erano richieste di d'intervento
La parola ad Antonio Pellegrino presidente della provincia di Foggia è in sala
Da scusa non terroristi
Carissimi i colleghi
Credo che indipendentemente dalla nostra appartenenza politica
Dalla nostra provenienza geografica
Dalle nostre tante differenziazioni di caratteri rigurgiti di sensibilità
C'è una cosa su cui possiamo dirci d'accordo
Amministrare una provincia è una cosa tanto impegnativa quanto ingrato
è chiaro che tutti quanti noi lo facciamo con volontà con impegno con entusiasmo ma diciamoci la verità
Abbiamo tutti quanti ogni tanto
Delle crisi di identità
E non tanto perché come è stato più volte detto salta qualcuno fuori che vorrebbe dichiararci
Enti inutili o fare di noi una specie di Comunità montane in formato maxi
Questo è un Paese di fervidi ingegni l'accusa anche qualche inconveniente
Fosse solo questo il problema ci basterebbe rispondere come il centurione della tradizione romana
Il manebimus optime
Purtroppo le cose non sono così semplici
Se è pacifico che le Province esistono e continueranno ad esistere nel senso sul senso e sul ruolo dei nostri enti circolano interpretazioni le più diverse ed antinomiche quel che colpisce maggiormente e l'assenza di sistematicità dei provvedimenti dal delle normative quasi che sia stata proclamata una momentanea sospensiva del principio aristotelico di non contraddizione
Così chi ci assegna un ruolo non si preoccupa dei concreti meccanismi normativi che garantiscono all'effettiva esplica vita di questo ruolo
Chi vuole che esercitiamo certe competenze e non si preoccupa delle risorse che a queste competenze sono collegati e così via
Non dico niente di nuovo di originale facendo l'esempio della legge che ci ha trasferito la competenza di tutti gli istituti medio superiore una misura di banale buonsenso improntata ad una logica mirabile
In Italia avevamo in realtà anche l'ottimo esempio la riforma sanitaria che trasferì dall'oggi al domani le strutture esistenti al servizio sanitario nazionale
Per motivi che sfuggono alla mia comprensione nel caso degli edifici scolastici si è seguita l'impervia via dei trasferimenti in comodato
Se non è un machiavellico sistema per dare molto lavoro ai TAR o alla Corte dei Conti è un madornale errore perché questo intricato rapporto giuridico
Finirà per innescare un contenzioso epocale durante il quale studenti e docenti faranno la parte dei vasi di coccio tra i vasi di ferro degli enti locali in contesa
E stendo un velo pietoso sul nodo scorsoio che rappresenta per il nostro bilancio il carico aggiuntivo di questi istituti visto che non so i vostri ma i nostri Comuni hanno rapidamente ridotto a zero le poste di bilancio riguardanti questi istituti poste che avrebbero dovuto esserci girate
Ne sappiamo quando e se arriveranno le promesse risorse statali aggiuntive
Non so se questi la collaborazione della quale parlava stamattina al rappresentante dell'ANCI
Ma in fondo cari colleghi che volete aspettarvi da un ente di cui non sappiamo neppure come essi scriva correttamente plurale
Sala Monica Mendel chilometrico viale delle Province a equamente diviso
I suoi cartelli indicatori in province e province e l'anche i linguisti pilatesca mente considerano corrette entrambe le forme c'è un forse nel nostro destino evidentemente una irrisolta ambiguità una permanenti ambivalenza
Dovremo perennemente fare i conti con il legislatore che ci ordina di coordinare
Ma che non ci dice come agire nei confronti di chi non vuole essere da noi coordinato che impone alle Regioni di trasferire ma non ci spiega cosa possiamo fare nel caso la Regione non abbia trasferito e così via
Tutte queste cose che sapete benissimo cari colleghi e che riprendo in tono scherzoso come Madame Butterfly un po'per celia e un po'per non morire al primo incontro
Quello che è un po'meno scherzosamente Thierry a dirvi e che questi problemi comuni
Hanno i tutti sono nelle province del Sud moltiplicati e l'aggravante
Badate bene
Non intendo fare qui un'esibizione di quel vittimismo piagnone che al sud non ha fatto mai bene
Noi amiamo molto la nostra terra e le nostre tradizioni a pensiamo che le nostre comunità debbano sapersi dotare di uno stile che potremmo divenire friulano mi riferisco alla ricostruzione del Friuli dopo i nodi fatti del terremoto fatto di orgoglio di responsabilità di senso del dovere
Ciò che intendo dire e che esiste una questione specifica meridionale degli assetti amministrativi un'architettura debole dell'articolazione della rappresentanza e degli ambiti territoriali nel Mezzogiorno d'Italia
La provincia di Foggia quella dalla quale provengo e territorialmente molto grande giusto per fare un esempio e di circa duecento chilometri quadrati maggiore di quella di Cuneo che pure nuda come la Provincia Granda
Sia pure in minor misura meno eclatante questa vastità è abbastanza comune al territorio meridionale e non è casuale
è la conseguenza di un di segno opposto unitario che assemblava molte cose tra loro eterogenee molti territori precedentemente separati o almeno distinti
Il mio nato Stato italiano fu dal punto di vista del disegno dei confini amministrativi nel Mezzogiorno
Uno stato molto piemontese preoccupato di garantirsi attraverso una forte limitazione del decentramento un'autorità e un controllo anche militare il più possibile saldo
Non dico questo perché è mia intenzione cerebrale un'improbabile processo alla storia opera stabilire una sorta di rivalsa verso la nazione da molto prima che una legge da Repubblica lo prevedesse ho dato disposizione che sulla sede dalla Provincia sventola se ogni giorno il tricolore d'Italia
Lo dico perché noi in tanta passione federalista intanto giusto modo verso una sempre maggiore autonomia ed efficienza dei governi locali
Dobbiamo riuscire a mettere in agenda certo non per domani mattina certo non con toni urlati Ormanni di campanile
Il problema di una settori confini amministrativi più funzionali meglio collegato alla pratica realtà dei creditori da amministrare
è un processo tanto più necessario in un momento nel quale le nostre amministrazioni sono l'inevitabile terminale di tutti gli strumenti di programmazione negoziata
Dico l'inevitabile
Perché neppure il più fazioso detrattore delle Province può negare che esse hanno il giusto dimensionamento territoriale l'angolo di visuale necessari ad una programmazione economica degna di questo nome
Pensare di soffocare una strategia di sviluppo nel chiuso ambito di un comune o di scioglierla nelle vaste dimensioni di una regione abbastanza illusorio
è un compito che spetta a noi non c'è dubbio ma possiamo nello svolgimento di questo ruolo essere limitati compressi dai confini amministrativi spesso Capodieci
Lunedì prossimo la nostra ed altre tre Province del Sud Campobasso Avellino e Benevento
Riuniranno congiuntamente le loro giunte per definire una strategia comune di intervento per canalizzare cantierizzare i fondi europei di Agenda due mila
Pensiamo ad un patto territoriale per il lavoro e per l'occupazione ad inserimenti in i piani operativi regionali e nazionali insomma di una sorta di vasto accordo di programma che non è fondato su personali rapporti di simpatia
Ma su precisi reti di relazioni produttive ed economiche
Di evidenti com'pre mentalità e sinergie possibili fra i nostri territori come emerso anche lo studio che sull'argomento ha effettuato lo scorso anno il Censis su commissione proprio dalla provincia di Foggia
Eppure quanta fatica quanto ritardo ci costerà in termini burocratici la nostra scelta di privilegiare la pratica evidenzia dei contenuti rispetta le linee tracciate sull'atlante
Noi investiamo
Perché sappiamo che questo è uno degli ultimi autobus disponibili per il Mezzogiorno d'Italia sappiamo che nel due mila sei la concorrenza dei nuovi membri dell'Europa orientale si farà sentire
Saliremo nella graduatoria non perché noi si sia diventati più ricchi ma perché l'Europa accoglierà qualcuno più povero ancora
Noi non vogliamo perdere quest'autobus solo perché i comuni interessi sono attraversati separati da un invisibile
Frontiere
Dan D'Antoni parlava questa mattina di concertazione io sono d'accordo
La la sto praticando da oltre cinque anni con risultati egregi un contratto d'area cinque patti territoriali si stanno realizzando uno è già stato finanziato bisogna continuare su questa strada anche se molto faticoso
Credo anzi cari colleghi e su questo concludo che stia nel saldo aggancio alla concretezza alle reali in sostanza delle questioni la soluzione a quelle risolte contraddizioni che accompagnano l'esistenza delle nostre amministrazioni
Forse non sappiamo bene chi siamo ma sappiamo molto bene che cosa vogliamo realizzare e siamo disposti ad impegnarsi molto per realizzarli grazie
Vede Presidente della parola del suo professore Vittorio Prodi presidente dalla Provincia di Bologna si prepari Luigi Pellizzo unico Consigliere della provincia di Parma
Grazie presidente
Sono caduto nella trappola di mettere gli appunti dentro la cartella che la cartella
Ha preso altri lidi
Quindi parlerò a braccio ma credo che possa anche essere a beneficio della della brevità
Io vorrei innanzitutto porre
Una l'accento
Ne poi se ne è parlato tanto in questi giorni ma che cose
La la Provincia a me una definizione che dà molto fastidio e neppure la provincia come ente intermedio ente intermedio che vuol dire
Una definizione in negativo che cosa non è ecco io vorrei invece porre l'accento la sottolineatura
Nella definizione di provincia come ente di governo territoriale a competenza generale
Questa è la caratteristica della Provincia nuova quella che la fa completamente diversa da quell'ente puramente settoriale che noi con i conosciamo dalla nostra storia
E quindi un ente che ci permette per la prima volta di mettere a sistema politiche che finora sono sempre state tenute separate gestite separatamente e sterilmente
Vorrei solo fare un esempio
Di
Una capacità di mettere assieme i problemi del lavoro dell'istruzione e della formazione
La possibilità cioè che noi abbiamo
Con
La
Responsabilità che ci sta che ci è arrivata dei vecchi uffici del lavoro di mettere a sistema queste responsabilità con i centri di orientamento professionale
Con
La formazione professionale della Provincia con le capacità di rapportarci con le associazioni professionali per una gestione attiva
Delle liste di collocamento
Cosa che finora non è stata fatta ma che anche stamattina ad Antonia questo si riferiva ma che è già possibile e lo è
Acconto con i conti che noi abbiamo fatto nella nostra realtà e possibile con quel settanta per cento delle forze di lavoro che arrivano Bari vecchio uffici del lavoro
Con quello che è possibile fare molto di più cioè fare quella gestione attiva
In connessione cioè con le aziende sulla base delle figure professionali che ha queste sono necessarie e preparare
Delle forze di lavoro specificamente adatte per quelle Manzione
Vorrei anche pensare sottolineare la possibilità di coordinare le politiche formative le politiche scolastiche
Guardate che le Province diventeranno l'unico ente in grado di sostenere
Concretamente l'autonomia degli istituti e l'autonomia degli istituti scolastici e la base della riforma scolastica
Ed è anche un modo per rassicurare alle alle alle alle collettività le nostre comunità l'apporto della scuola riprendere la scuola all'interno di una logica della nostra società
E quindi assicurare al nostro sviluppo alla possibilità nostra di conoscere governare il futuro delle forze che finora abbiamo tenuto colpevolmente al margine
E questo lo possiamo fare attraverso gli istituti otto
Attraverso questi cioè per esempio noi possiamo
Assicurare un acculturamento agli immigrati
La nostra provincia ha fatto un esame ed è fortemente dipendente dagli immigrati
E quindi
Una altro esempio di politica complessa è quello di prendere
Le necessità
Delle aziende prendere la disponibilità di immigrati e formare
Gli immigrati a seconda del le mansioni di cui le aziende hanno bisogno
Noi abbiamo un indice demografico bassissimo
Di
Natalità
E siamo già pesantemente in deficit
Ecco quindi questa della politica di accoglienza e della formazione vuol dire capire
La risorsa dell'immigrazione è importante per il nostro territorio dobbiamo valorizzarla con una formazione professionale con una cultura mento e una accoglienza anche dal punto di vista
Della casa
Quindi queste sono cose che evidentemente nessun'altro può fare
Proprio perché esistono delle dimensioni territoriali appropriate ha tanti problemi pianificazione sviluppo economico formazione professionale hanno queste caratteristiche
In questo senso quindi noi parliamo di un ente che ha la sua configurazione lassù identità e non quindi risultante da identità al Trullo
Vorrei fare un accenno alle alle città metropolitane io credo che qui sia un po'una una sagra di
TG de
Credo invece che siano una istituzione importante
Alcuni flash solamente
Io credo che si si possa si debba prendere
La formulazione uscita dalla Camera sulla votazione sulla Bicamerale sulla quadri partitura della Repubblica cioè la repubblica diviso in Comuni Province Città metropolitane regioni
Stampato
Questo vuol dire che Provincia e città metropolitane sono qualitativamente la stessa cosa cioè sono venti di governo del territorio chiaramente quantitativamente possono differire
E
La libertà anche la legge duecentosessantacinque novantanove da alla impostazione statutaria vuol dire che noi dobbiamo utilizzare questa libertà proprio per configurare al meglio ciascuna città metropolitana
A seconda delle proprie necessità
Ma quello che a me interessa questo momento e che questa questa città metropolitana e qualitativamente un governo di area vasta non può essere in opposizione una provincia anzi io la prendo come nostro esempio
Né che già abbiamo usato in passato in una sperimentazione che cominciata nel novantaquattro con l'accordo Città metropolitana di bolognese del novantaquattro e sempre stata intesa non in opposizione alle Province ma come sperimentazione però la nuova Provincia e come tale c'è realmente servito
E io credo che la città metropolitana debba essere seguita da lupi proprio come una possibilità di sperimentazione poi una nuova forma di provincia per la quale io chiedo soprattutto una maggiore autonomia
Maggiore autonomia statutaria come pare che ci possa essere una maggiore autonomia fiscale
Proprio perché i sistemi territoriali di cui noi ci dobbiamo fare carico in questo momento sono proprio sistemiche esigono delle decisioni urgenti
Voglio solo far viene esempio
Nella nostra pianura ci sono due grandi infrastrutture uno è il Centergross che riunisce seicento grossisti
Nella spesso due milioni quadrati due milioni di metri quadri
C'è vicino un interporto assieme fanno movimento complessivo di circa dodici mila miliardi l'anno con un movimento di impiegati di ardenti nelle due strutture di sei mila
Quindi ogni giorno sei mila persone addetti debbono in una strozzatura viaria perdere mezz'ora del tempo
In andata mezz'ora e mi ha detto
Più naturalmente tutti i mezzi pesanti perché evidentemente anche per definizione un interporto a dei mezzi che vanno e che vengono ora
Pensate allora quante imposte sono connesse con queste non siamo riusciti a Rita trovare in dieci anni dall'Anas uno stanziamento di centocinquanta miliardi per fare una bretella pensate al danno economico
Di tanti operatori in quella situazione
Io credo che questo sia intollerabile e questo è un solo esempio
Un solo esempio perché evidentemente una autonomia
Fiscale vuol dire
Potere disporre all'origine delle risorse necessarie per queste cose
E allora quando si si potesse Ras razionalizzare il territorio in questo modo certamente noi avremmo anche più risorse
Per per per tutto per tutto il resto
Ecco poi vorrei anche accennare a questo problema che ci coinvolge anche se informalmente noi potremmo essere lasciati fuori quello degli ambiti territoriali ottimali per acque rifiuti
Ecco noi possiamo che dobbiamo effettivamente prendere l'iniziativa per assicurare al territorio questa questo tipo di guida
Ecco proprio perché
Lei
Le comunità locali
Non hanno la struttura fosse anche il Comune capoluogo non hanno la struttura per
Garantire
Il
La formazione e la gestione di questi ambiti
Io credo che anche se i Comuni sono titolari di queste di queste funzioni immancabilmente l'autorevolezza della provincia significherà un coinvolgimento anche delle Province in prima persona nella formazione gestione di queste
Agenzia
Un'ultima cosa volevo darvi lettura breve di un ordine del giorno della nostra giunta
Che riguarda
La
Un problema generale della individuazione delle risorse finanziarie e in questa situazione
Di
Anche di dovere razionalizzare le nostre risorse
La nostra la giunta provinciale di Bologna ribadisce la piena condivisione dei processi avviati in ordine al decentramento amministrativo da Stato e Regioni a comuni e province
E dell'impegno per l'abbattimento programmato del del del debito pubblico delineato anche normativamente con la legge quattrocentoquarantotto del novantotto
Condivide l'obiettivo che il processo del decentramento amministrativo avvenga nel rispetto del principio dell'invarianza
Gli effetti finanziari e apprezza l'impegno del Governo per la riduzione degli oneri dei mutui contratti dagli in dagli enti locali con la Cassa depositi e prestiti
Evidenzia con grande preoccupazione nel momento in cui il bilancio dell'ente per gli anni due mila due mila due in fase di discussione
Che il processo di decentramento delle funzioni di fatto già iniziato fin dal corrente esercizio avviene nella incertezza di attribuzioni finanziarie corrispondente
Considera imprescindibile urgente un chiarimento autorevole che indichi
Il programma attuativo del processo di trasferimento con l'individuazione delle relative risorse finanziarie nonché della quota integrativa da reperire attraverso il sistema di imposizione tributaria
Una esatta ricognizione di tutte le spesi attualmente stanziate nel bilancio statale per lo svolgimento delle funzioni oggetto del trasferimento le garanzie che non saranno inserite nei provvedimenti attuativi di dei trasferimenti Riserve di vincoli di destinazione impeditivi di un razionale ed economico utilizzo delle risorse umane e strumentali
Da ultimo la garanzia che l'addizionale IRPEF sarà destinata a finanziare spese aggiuntive rispetto a quelle già affrontate attualmente dallo Stato
Finalizzate alla qualificazione dei servizi onde evitare una traslazione ingiustificata della pressione fiscale dello Stato alle Province
Sottolinea che senza tali condizioni la Provincia di Bologna non potrà mantenere gli impegni assunti
Difficilmente sarà in grado di gestire in modo coerente il processo di ricevimento delle nuove funzioni
Con il rischio tra l'altro di non poter accettare e rispettare il patto di stabilità sulla base del quale ha già costruito il suo bilancio pro li pluriennale due mila due mila due
Ed inoltre sottolinea con grande preoccupazione il rischio di vedere svanire il senso di foto in senso riformatore dell'azione di decentramento risanamento la giunta provinciale di Bologna sollecita il Congresso nasce congresso nazionale un pit affinché promuova un'azione tesa a definire caratteri e modalità certe del processo di riforma in particolare per ciò che riguarda l'applicazione della legge centotrentatré del novantanove
Ecco lascio il al
L'associazione al
La il testo del dell'ordine del giorno da ultimo volevo proprio rivolgermi al direttivo dell'associazione che ci ha guidato fino ad ora ringraziandolo dell'impegno i
Sottolineando come il sia stato anche questo
Direttivo come o no delle
Dei valori del successo che noi abbiamo avuto come Provincia e considero ingeneroso i commenti che da questo
Microfono sono stati fatti anche nella mattinata grazie ancora
Grazie presidente proprio la parola al consigliere Luigi Pellizzo né di Parma si prepari Antonella Bertoni prese nel Consiglio di Rovigo
Buonasera a tutti
Quando ha ricevuto l'invito di partecipazione
Trentesima assemblea generale con casuale
La Provincia protagonista dello sviluppo sostenibile del territorio
Sono è stato veramente colpito l'assemblea dell'UPI nazionale mi sono detto ha un grande del Progetto un
Essere protagonista dello sviluppo sostenibile del territorio
La sequenza degli interventi della fino a stamattina
Di elevata qualità per forme e contenuti ha trattato ampiamente dire sui gli aspetti le preoccupazioni le aspirazioni dell'ente Provincia e degli altri organi del decentramento dell'autonomia del federalismo dell'economia
Interventi condivisibilità le finalità che si propongono
Anche la relazione introduttiva affrontato tutti questi aspetti
Ma fino a oggi pomeriggio non molto perplesso
La Provincia protagonista dello spot del Nord sviluppo sostenibile del territorio
Mi chiedevo
E non vedevo che se ne parla non sentì
Per i Verdi
Col termine territorio non si intende solo un ambito geografico disegnato su una carta topografica
Da spartire fra enti più o meno locale
Noi intendiamo per territorio monti fiumi laghi loro fa una persona insediate sul territorio
E prestiamo attenzione al tipo di Antro Pisa l'azione del passato del presente e del futuro
Su quel territorio
Quando sentiamo la parola d'ordine sviluppo sostenibile
Pensiamo subito ad una attenzione particolare prestata all'impatto creato dall'uomo sull'ambiente cioè sul territorio
Il termine ambiente
Non risultava nel vocabolario della relazione
E al problema dello sviluppo sostenibile
Si era fatto cenno nella relazione soltanto quando si parlava del contenuto del fallimento della Conferenza debiti o a Seattle
Serata creda se se si trattava solo di una bella idea
Un progetto di un progetto
Al quale questo consesso doveva dare un contenuto
è il momento di voltare pagina oggi più che mai indispensabile agire per lasciare alle generazioni future un pianeta vivente Enugu una terra devastata
Il nostro modello di benessere ha portato progressi spettacolari inimmaginabili in passato
Tuttavia ha creato nuove povertà nuovi egoismi condannato al sottosviluppo e perfino
Alla fame gran parte della popolazione mondiale e creato inquinamento e bruttezza
Il rapido esaurimento di risorse naturali e l'ampio superamento della capacità della terra dell'atmosfera di assorbire i rifiuti prodotti il ritmo di estinzione di specie e varietà viventi mostrano che l'attuale nostro modello economico e sociale
è divenuto insostenibile
Nel verde credevamo che qui si sarebbero affrontate anche le tematiche dello sviluppo sostenibile in questo senso ci sbagliavano
No finalmente qualcuno lo ha dato sostanza a questo concetto
Un tipo di sviluppo e un modo di vivere
Che reintroducendo il concetto chiave di corretta crescita materiale garantisca i cittadini del mondo un benessere dignitoso
Senza sperperare la vera ricchezza delle nazioni e quindi nel nostro caso delle nostre Province che è capitale natura
Rende pro re possibile questo matrimonio tra ecologia ed economia occorre puntare sulla riconversione dei modelli di produzioni che sul di produzione
E sulla migliore efficienza nell'utilizzo di delle risorse
Ma anche sul riorientamento dei consumi sulla scoperte sull'uso di nuove risorse sull'uso di fonti energetiche rinnovabili nonché sul motto amento dei nostri stili di vita
La riconversione ecologica dunque e anche soprattutto una rivoluzione culturale
Costruire il futuro sostenibile ci permetterà di affrontare in maniera innovativa problemi che oggi ci appaiono insolubili
Da quello della sanità che deve puntare maggiormente sulla prevenzione e sulla promozione di condizioni ambientali sociali che favoriscono il benessere psico fisico
A quello della produzione economica che deve sostituirsi
Al concetto di quantità
Soste
Se va estesa anche al fronte ambientali
Attualmente a rischio a causa principalmente delle manipolazioni genetiche
Voi sapete che lo stiamo recitando anche in Italia
Attraverso il Parlamento
Il compito del Provincia riteniamo
Oggi
è quello di essere custode del territorio di costruire quelle compatibilità finalizzate allo sviluppo sostenibile
Un compito che non ASP
Che non spetta alle province solo in ragione del loro compiti istituzionali come il Piano territoriale ma di una serie di indirizzi scaturiti dalle conferenze di Rio de Janeiro del mille novecentonovantadue di Kyoto del mille novecento novantasette
Da una serie di accordi internazionali e dalle normative della Comunità dell'Unione Europea
Che sta operando per l'integrazione delle politiche ambientali economiche sociali esattamente verso lo sviluppo sostenibile
Verso la società sostenibile
Apprezzo plaudo alla mozione proposta darlo
Pur ritenendo si tratti solo di un obiettivo minimo per la qualificazione delle Province come ente territoriale e per il suo vero protagonismo per lo sviluppo sostenibile
Confido quindi che si tratti solo di un primo passo nella direzione di un progresso razionale compatibile con l'ambiente per un futuro sostenibile
Grazie
Grazie al collega
Per Rizzoni Antonella Bertoni presidente del Consiglio di Rovigo si prepari per l'ultimo intervento dei consiglieri prima di passare le prossime responsabile nazionale degli enti locali dei partiti consigliere Pietro Marino di Catania
Ma due questioni in premessa una in quanto come presidente di un consiglio provinciale esprimo soddisfazione perché nello Statuto è stata ascoltare il fatto che
Il dipartimento dei conti presidenti del Consiglio
Vede il Presidente del Consiglio si è appunto uno dei sette dipartimenti di questa unione cosa in che per esempio non è avvenuta nell'Unione Regionale Veneto che è stata che ha bocciato la mia proposta di inserire la settima Commissione rispetto ai presidenti del Consiglio credo che il questo fatto il fatto che l'Unione abbia approvato questa almeno mi auguro che tutti approverete questa proposta è lo Statuto ma l'emendamento dell'allo statuto modificato sia assembleare è unitario
L'altra questione
Che volevo proporre però e anche relativa al genere femminile probabilmente voi vi chiederete che senso ha parlare di donne in un'assise come l'Unione Province ma l'Unione Province raccoglie una
Un'Assemblea di rappresentanti che mi pare se ci guardiamo attorno siano soprattutto di sesso maschile
Ebbene credo che una modifica statutaria in questo senso nel senso che anche l'Unione Province
Vada ad avvicinarsi a quello che il riequilibrio delle rappresentanze forse non sarebbe male
Non sarebbe male neanche per dare un significato e un input a quello che è il mondo politico e a quello che la politica sta rappresentante in questi tempi abbiamo assistito e sei cordate un'occhiata anche ai dati che sono dentro la cartella che ti ha dato
Lupi ieri
Nel nei consigli provinciali e avete visto che di donne resti se ce ne sono pochissime la rappresentanza femminile sotto rappresentanza io credo che questo rappresenti una crisi
Che va in qualche modo superata certamente non potremo essere come Unione Province quelle che daranno l'input o la risoluzione a questo problema
Però credo che nel Duemila pensare come a sottrazione di ignorare un problema come il riequilibrio di genere il che di riequilibrio nella politica dei sessi
Sia una fattore importante che vada preso appieno
Passò quindi ai dimostrare qual è l'emendamento che io propongo se voi avete lo sta tutto nella cartella all'articolo quattro laddove si parla degli scopi dell'Unione provincia al terzo comma io propongo di aggiungere questo
Vi leggo il comma ai fini indicati nei commi precedenti riunioni intraprende altresì tutte le iniziative di ricerca di studio di divulgazione che consentano di stimolare e promuovere lo sviluppo nel quadro della valorizzazione complessiva delle autonomie locali
Dell'ente Provincia e della città metropolitana sotto i profili della democraticità
Io propongo di aggiungere virgola dell'efficienza e della partecipazione popolare punto
A tal fine promuove perso le associate iniziative ricerche che consentano di riequilibrare le rappresentanze di genere e le pari opportunità
Non è un articolo vincolante però credo che in qualche modo dia il segnale ripeto anche alla politica e a parte ai partiti per dire che al mondo non esistono sono gli uomini ma anche le donne che sono portatrici necessariamente di una cultura di Varsavia
Pietro Marino consigliere provinciale della provincia di ragionare di Catania e poi cominciamo con gli interventi del responsabile enti locali dei partiti
Presidente
Signori delegati intervenuti colleghe e colleghi presenti
E la prima volta che io partecipò ad una assise così importante e qualificata
Quale appunto quella dell'unione delle province d'Italia
Di assistere ad un dibattito
Davvero importante
Intanto per il titolo
Che certamente ambizioso
Il protagonismo oggi indubbiamente non è
Un momento straordinario
Protagonismo ormai oggi
E un come dire un modo di porgersi agli altri
Come che indispensabili
Lo vediamo in tutti i settori in tutte le discipline
Ed io mi chiedo provocatoriamente
E chiedo
Se dieci necessità
Ancora
Di protagonismo
Ovvero
Se non vi sia necessità di capire sino in fondo e insieme agli altri in questo caso alle altre magistrature delle istituzioni
Individuando quali
Debbano essere le magistrature e le istituzioni alle quali gli enti provincia devono rapportarsi
Perché io temo
Che il protagonismo
Posso a scadere
In una sorta di muro contro muro tra istituzioni traenti
Che alla fine non porta assolutamente nulla di positivo e di concreto in termini di sviluppo ponderato un scusa volevo presenta
Ringraziare per il suo arrivo la ministra Katia Belillo onora
Riposo solo associare ci mancherebbe altro più scuse
E quindi questi rischi io penso debbano essere fugati
Noi sappiamo perfettamente non è il caso di nasconderci dietro il pollice che viene in atto una sorta di diatriba tra i Comuni e le Province
Che dire una sorta di lite continua e costante
In termini di occupazione di polvere di competenze e quindi
Di arrogarsi risorse da parte delle regioni
Vi è addirittura una sorta di bisticcio tra regioni a statuto speciale e ragioni a statuto ordinario
Ma dico vi sembra possibile che in tutto questo bailamme di situazioni litigiosi e in contenzioso si possa veramente parlare di sviluppo cioè di sembra veramente possibile che si possa alla fine sentirsi in Europa
Quando ancora frammenti dello Stato in ragione di un termine ormai divenuto di moda la sussidiarietà
Lottano l'un contro l'altro per spartirsi ciò che ormai parliamoci chiaro non c'è più
Lo dobbiamo smetterla di giocare al neo protagonismo io penso noi dobbiamo veramente capire sino in fondo
Della indispensabilità
Dell'attività che bisogna impiegare che bisogna mettere in campo perché appunto lo sviluppo
Posso ha finalmente divenire non uno slogan
Ma un modo per capire tutti irresponsabilmente
Che
Bisogna recuperare quelli che sono gli standard europei
Io per esempio a tal proposito metto in dubbio quello che la concettualità
Degli enti locali che oggi si danno per scontate come che traghetta quindi verso il futuro segnatamente io intendo
Questa
Gerarchia
Tradizionalmente intesa tra Regione Provincia e Comune
E ritengo che nel futuro queste concettualità queste magistrature non potranno andarci perché non hanno gambe
Se è vero che noi vogliamo l'Europa politica se è vero che vogliamo proiettarci in un'unica situazione politica continentale
E allora mi sarei aspettato
Che già da parte
Di coloro che sin qui
Si sono occupate dell'unione delle province d'Italia
Fosse venuto
Un incursori in termine di seria riforma
Che è quella di vedere una provincia non più
Di quella consistenza a volte di poche
Centinaia di migliaia di anni
E che ignora una sorta di ragionamento in punto di servizio vi fosse innanzitutto una rinuncia
Da alcune per esempio province
A far sì che le risorse rapportate per più e più zone geografiche un micro geografiche
Venissero poi ad essere amministrato amministrate non nota agonisticamente ma in termini concretamente pondera abilmente
E segnatamente importanti per quella zona
Ma questo non mi pare che sia venuto io parlo e parto dalla Sicilia io contesto il fatto che in Sicilia debbano esserci nove province
E non due o tre al massimo ad esempio
Perché nove province quando ormai la Sicilia a e gode di una viabilità
Perché la Sicilia deve avere nove Province quando vi sono dei trasporti ormai estremamente presente quando vi è una informatizzazione ben presente quando vi è tutto
Un sistema infrastrutturale e strutturale
Oltre che una serie di io omogeneità che possono benissimo far condividere i cammini di più e più zone oggi chiamiamole provinciale che invece potrebbero essere razionalizzate in Nino
Enti locali
E tutto ciò comporta poi anche un'innovazione in termine comunale
Perché i Comuni potrebbero divenire comprensori
E così ci allarghiamo
Facendo sì che anche le risorse
Vengano avessero razionalizzare
Questo a mio avviso bisogna parlare se vogliamo rapportarci a quella che una politica continentale
Perché io sono convinto che se in effetti si arriverà alla Europa politico come io penso spero non ipocritamente tutti qua dentro immaginiamo che si voglia arrivare
Mantenere tutte queste organizzazioni o questi enti locali chiamiamoli come vogliamo e davvero un controsenso e come voleva andare avanti remando verso il passaggio
Quindi io mi permetto di sottolineare chiudo
Questo il mio
Intervento rapidissimo
Nel nell'invitare coloro i quali si occuperanno da domani in poi dell'unione della province d'Italia a vorrei ragionare attraverso quello che è un dinamismo politico verso quelli che sono i veri valori e i veri obiettivi non i falsi i veri obiettivi che a partire dagli enti locali non possono non essere raggiunti grazie
Grazie molte per l'intervento cominciamo adesso con gli interventi del responsabile enti locali dei partiti
Per primo l'onorevole Burtone responsabile degli enti locali del PPI segue l'onorevole Marco fa che era responsabile enti locali di AN
Prego
In questo fin e secolo
Domina una parola d'ordine anche ieri ripresa dal nostro Presidente del Consiglio
Globalizzazione
E quando parliamo di globalizzazione
Parliamo
Dell'apertura dei mercati
Delle innovazioni tecnologiche
Di grandi e di nuove sfide
Di
Prossimi si spera momenti positivi per tutta la comunità mondiale
Ma nel contempo la globalizzazione viene associata
Ai poteri forti
A ruolo primario che stanno assumendo innanzitutto le risorse finanziario
La globalizzazione fa pensare anche alle nuove ingiustizie
Alla perdita di alcune garanzie né diritti civili e nei diritti politici
Questa condizione però che abbiamo nel nostro presente che si prospetta come sfida nel futuro
Non può l'Arch Erchie immobili
Non ci può vedere impotenti
C'è invece
La necessità
Di cogliere le ragioni positive
Vivere questa esperienza anche in modo esaltante
Le risposta alla globalizzazione è stato detto non possono venire dallo Stato nazionale
Che deve perdere
Sempre più potere
C'è una dimensione sovranazionale
E io credo che nel nostro Paese noi abbiamo fatto grandi passi
In avanti
La conquista della moneta unica in Europa è una conquista che ci fa
Vedere traguardi nuovi traguardi di un'Europa politica di un'Europa sociale che mette al centro non soltanto il tema della sussidiarietà ma anche quello della solidarietà e quindi una dimensione sovranazionale che ci dà la possibilità di aggredire i fenomeni nuovi
Di guardare a conquiste
Che il mondo può realizzare
Ma nel contempo
Non c'è dubbio che la globalizzazione va affrontato con localismo
Non è solo uno slogan dover dire che bisogna pensare globalmente e agire localmente non perché si vuole frammentare l'identità nazionale ma perché c'è la compunzione la convinzione che ci sia la necessità di guardare alla concretezza delle scelte amministrative
Come queste possono incidere nel vivere quotidiano nella conquista di giustizia sociale e di modernizzazione delle nostre realtà
Di nuovi spazi di democrazia che debbono essere realizzati e nel contempo localismo apre una frontiera nuova della partecipazione
La possibilità che i cittadini ancora si sentano rappresentati nei processi decisorio
Si è imposto e si impone quindi un percorso che deve essere di riassetto istituzionale
Capace di realizzare un nuovo modello di sviluppo
Di organizzare la risposta per i bisogni delle comunità di unire il Paese in maniera vera autentica il nostro Paese che ancora diviso tra chi produce
E che e chi invece vive ai margini
In questo quadro c'è indubbiamente quindi l'impegno di tipo istituzionale e io mi permetto di dire che nel nostro Paese
A fronte anche delle modifiche che sono state realizzate proprio in questi giorni dal Parlamento nazionale c'è un dibattito che potrebbe polarizzato il dibattito delle città-stato il dibattito delle regioni
Stato
E allora quale deve essere il ruolo lo spazio per la Provincia
Noi popolari
Abbiamo detto e continuiamo a sostenere anche in questo congresso che la provincia ha un ruolo fondamentale come ente intermedi
Un ente che può essere da cerniera
Tra la Regione rivitalizzata nei propri ruoli istituzionali e i comuni che sono la prima cellula ancora dello Stato capace di recepire i bisogni dei cittadini
E quando diciamo questo diciamo che non siamo all'anno zero
Indichiamo la maggior la maggioranza delle esperienze che si sono realizzate nelle Province in Italia
Abbiamo consapevolezza che si sono vissute esperienze significative
I Province che hanno assolto e che assolvono il proprio compito di ente capace di collegare l'esperienza dei comuni con le esperienze delle regioni aggiungiamo che c'è uno strumento quello della legge duecentosessantacinque del tre agosto novantanove che può ulteriormente potenziare il ruolo delle Province in modo da evitare che qualcuno ancora pensi non ad un ente inutile
Ma ad un modesto ente dispersa
Noi siamo convinti che la Provincia possa ancora assolvere al ruolo di erogatore di servizi
E anche a ruolo di promozione dello sviluppo
Uno sviluppo in cui la Provincia può indubbiamente avere un ruolo di guida una guida che viene riconosciuta è sostenuta anche dai soggetti produttività soggetti sociali che guardano all'ente intermedio comunemente capaci di canalizzare anche le risorse dei comuni
Per queste finalità che sono di innovazioni istituzionali ci sono alcune
Necessità
C'è la necessità di un nuovo assetto organizzativo
Una migliore utilizzazione delle tecnologie avere Province più efficienti
E quando diciamo questo lo diciamo non soltanto perché le province hanno ruoli istituzionali
Che necessitano della Aiuto del sostengano della burocrazie dell'organizzazione diciamo pure questo perché siamo convinti che le Province possono assolvere ha un ruolo di assistenza non soltanto dei piccoli comuni ma anche nell'associazionismo tra i comuni nell'associazionismo orientato nel realizzare alcuni servizi fondamentali per più realtà territoriale
Il secondo impegno deve essere quello di superare il conflitto presente
Nella provincia come presente nei Comuni speriamo che questa non sia una tendenza in negativo per i prossimi consigli anche regionali conflitto tra il vertice e soggetti collettivi istituzionale
C'è una competitività di spazi
La competitività
Tra i consigli e gli esecutivi spazi che non possono essere colmati come spesso avviene dalle burocrazie
Abbiamo bisogno di applicare al meglio la duecentosessantacinque assegnare nel ruolo specifico all'esecutivo che non deve essere paralizzato dai consigli e nel contempo sapere
Che ancora la funzione di indirizzo e di controllo deve essere consegnata
Agli enti rappresentativi ai consigli che non possono essere delegati a ruolo in di comparsa perché questo sarebbe la frustrazione
Per le forze politiche e nel contempo la frustrazione degli spazi di democrazia
Ed infine le Province debbono trovare rivitalizzazione negli obiettivi strategici di uno sviluppo sostenibile come giustamente indica il tema hanno riposto c'è bisogno di riprendere le questioni alla pianificazione territoriale e le province lo possono fare in una fase in cui c'è una debolezza dell'agire innanzitutto dei comuni lente comune
Che hanno messo da parte la grande stagione di impegno istituzionale dei Comuni sul versante della realizzazione delle città pianificate delle città dell'uomo
Per le città ricche di servizi di verde
In questo senso c'è un impegno nuovo che può essere realizzato non soltanto dei piani territoriali non soltanto perché alle quelle reti infrastrutturali fondamentali ma anche per individuare quei servizi fondamentali per le comunità è stato detto nella relazione introduttiva
Dall'amico CRO c'è tutto lo spazio specifico che riguarda il bene ambiente nel bene e territorio
Dischi non soltanto come strumenti ma innanzitutto come risorse risorse che si possono esaurire
E che debbono essere preservate e tutelate innanzitutto un ente intermedio che può avere questa funzione
Obiettivo strategico rimane anche per le Province dell'impegno sul sociale
Non dimentichiamolo questo stato sociale che oggi noi abbiamo se lo vogliamo preservare sarà cambiato
E nel cambiamento non si possono creare spazi per nuove emarginazioni
La nostra cultura della solidarietà ci impone che gli enti locali le province abbiano la capacità di sostituire nell'impegno lo Stato e quindi realizzare una serie di strutture che possano servire per coprire nuovi spazi che servono per evitare le vecchie e le nuove emarginazioni ed infine e concludo
L'obiettivo del lavoro
Nel nostro Paese è stato letto ieri dal presidente del consiglio ci sono indicatori positivi di ripresa produttiva innanzitutto però in una parte del Paese
Noi non dobbiamo dimenticare che questo Paese va unito ma va unito non formalmente
Sostanzialmente superando quello che il vero problema che oggi ha una parte della nostra comunità e il problema dell'occupazione visto come diritto di cittadinanze allora
L'iniziativa che può venire nello sviluppo locale da parte della Provincia un sostegno vero non soltanto alle attività che possono promuovere i Comuni ma anche le forze sociali e le forze produttive in tal senso ci può essere un impegno serio che va verso le politiche attive per l'occupazione ma anche verso una sollecitazione
Dello sviluppo sociale se utilizzeremo questi spazi la Provincia non sarà la retroguardia delle nostre istituzioni che muoiono ma sarà l'avanguardia delle istituzioni che dovranno nascere
Grazie onorevole Burtone onorevole Marco Zacchera segue l'onorevole Pino Galati responsabilità fra gli enti locali del CCD Marco Fraccaro dicevo prima responsabile enti locali
Grazie
Dire Presidente amici congressisti una curva di buon lavoro saluto non formale da parte di Alleanza Nazionale
Per ricordare anche in questo congresso che Alleanza sale Stato fosse partito che negli anni scorsi quando le Province non erano di moda un paio d'anni fa
Fu il primo a sostenere che all'interno della Bicamerale bisognava con forza ricordare il ruolo delle Province
E fu una bella battaglia condotto Uta dire anche al di là degli schemi politici proprio per sostenere quello che noi sosteniamo da sempre e cioè l'importanza delle Province come enti non residuali manca Enti di gestione seria all'interno del territorio
E questo lo dico con
Così con soddisfazione perché vedo che a distanza di un paio d'anni anche se la Bicamerale e defunta per altri motivi
Questo mai sta entrando nell'in quello che il lessico comune cioè dare più spazio alle Province però questo salute volesse molto potevo anche esse estremamente concreto
Quota un credo per io vedo dei problemi degli snodi nelle amministrazioni provinciali sono anche un consigliere provinciale tra l'altro senza i quali se non vengono risolti questi nodi senza una soluzione di questi nodi non se ne esce
Cioè non si può pretendere che le Province testo gestiscano e poi alle Province non vengono fatti passare i finanziamenti
Se si danno delle competenze bisogni impone da parte del governo e sono molto contento che il signor ministro si affida a questo punto bisogna anche in poche però che può e le province vengono dirottati i mezzi per potere sostenere perché piccole decisioni piccole norme prese così possono fare piacere chi non è contento che alle Province vadano la nuova gestione gli Uffici di Collocamento ma se poi però non vengono passati fondi e poter riorganizzare è un problema
Si fa presto a fare la sei due sei per la messa in sicurezza degli edifici poi ci si dimentica che quasi tutte le scuole sono di responsabilità provinciale e per metterle a norma ci vuole centinaia di milioni o miliardi e dove sono questi fondi o dove sono i ponti e sostenibile
Ecco allora che si pone il problema anche della organizzazione dell'UPI
Con forza io sottolineo momento positive felice dell'organizzazione che superati dei problemi anche di carattere politico ha raccolto ha raggiunto una sua unità e noi insieme domani andremo a votare gli organismi futuri del prossimi anni di questa associazione unità che sottolinea come i problemi non hanno l'etichetta politica
Ma chi chiede però anche l'utile avere un ruolo più forte più rinnovato più decisivo più visibile anche all'esterno perché non esita soltanto lanci
E avere un ruolo più visibile significa anche avere un potere di contrattazione di volontà politica lei con voti al Governo ripeto al di là dell'opinioni politiche di chi governa in quel momento e siccome io credo l'alternanza via o che presto il nuovo direttivo dell'UPI abbia a che fare anche un'alternanza di carattere politico non me ne voglia il ministro
Allora allora dobbiamo dirci la verità e al collega che parlava pochi minuti fa dico che oggi oggi quattordici dicembre sono stati bocciati in Parlamento tutti gli emendamenti alla finanziaria che chiedevo di dare nuova forza agli enti locali questo è un fatto questa finanziaria viene approvata sulla base di un passaggio di risorse agli enti locali sulla base degli indici di infrazioni programmata uno virgola due per cento
Tutti sappiamo che oggi lui il tasso d'inflazione in Italia intorno al due per cento chi paga questa differenza dello zero
Lo dovranno fare gli Enti locali imponendo delle nuove tasse sul proprio territorio
Ma questo però non è giusto perché alla fine poi gli enti locali vengono visti dalla popolazione come delle così delle dei vampiri che va a cercare altri fondi io penso che Lupi deve aprire serenamente
Uno fonte di contrattazioni con forti del governo perché al passaggio delle competenze ci sia anche il passaggio delle competenze dal punto di vista finanziarie
Ecco allora un discorso che si fa più lungo e non voglio affrontarlo qua ma il Polo delle province significa anche gestito di nuove province
Nuove province che non hanno avuto riscontri sufficienti per poter funzionare
E si pone poi una delle delle province vecchi che spesso si ritrovano senza patrimonio e quindi magari hanno delle risorse ma hanno un patrimonio a cui su cui basare proprio anche per esempio la richiesta dei propri Mutu e questi sono dei problemi
Un problema che Lupi deve affrontare per esempio perché si poca nelle prossimi mesi eh voliamo delle altre province d'Italia onde non ne vogliamo più bisogna poi uscire da questo da questo girotondo o se si crede in un ente e lo si vuole allora portare su un certo livello oppure si decide che non bisogna proseguire con questa responsabilità
Questi sono delle scelte che l'associazione compito direi in tutte le sue componenti anche politiche deve dare ai propri associati trattino province delle indicazioni guida delle linee chiare da essere seguite andando avanti
Oggi Alleanza nazionale conta quasi quattrocento consiglieri provinciali
Amministrata trentatré province d'Italia se non vado errato tra cui quella di Milano e di Roma di cui anche il presidente ha un suo ruolo
E si presenta con un senso di servizio a questo sì a questo congresso
Io non facciamo delle questioni
Al di là di aggiustare rappresentatività di posti di più di potere ma di gestione collegiale
Lupi contasse una gestione collegiale c'è un forte sindacato delle province italiane e questo l'obiettivo a cui non vogliamo come Alleanza Nazionale contribuire e vogliamo costruirlo insieme a tutti gli altri amici del Polo perché riteniamo indispensabile che sia una struttura forte quello della Provincia un enti intermedi più ma che deve essere estremamente chiara la strategia con cui ci desse una chiara strategia da una parte una Regione che a livello regionale fa le leggi dall'altra parte la Provincia che gestisce le leggi regionali che non possono essere gestite dallo stesso ente che appunto con potere legislativo fa le leggi a livello locali io auguro buon lavoro a tutti ringrazio e sta ad ascoltare veramente Alleanza Nazionale che ritiene di dover fare un consenso di servizio di poter dare il suo contributo
Si augura che veramente Lupi nei prossimi anni si è in grado di dare a tutte le province associate un servizio indispensabile
Proprio dal punto di vista burocratico ma dal punto di vista di sostegno sostanziale mi si scusi il gioco di parole perché l'ente Provincia deve e può continuare
A contare di più per i cittadini e definitiva penso sia anche questo un desiderio profondo di tutta la comunità nazionale vi ringrazio buon lavoro
Grazie onorevole Barack aveva
La parola del suo l'onorevole Pino Galati responsabile alcun agli enti locali del CCD si preparo si prepari Pietro Simonetti coordinatore del dipartimento Autonomie
è stato della direzione del partito di Rifondazione Comunista
Sarà per tutti i congressisti credo che questa nostra discussione di oggi del dell'UPI
Prende il via anche in una situazione diversa rispetto a quella del dell'ultimo congresso elettivo perché alcune leggi importanti che in questo periodo si sono realizzate da quella dalla centoquarantadue poi alla duecentosessantacinque del novantanove a quella del novantasette di fatto ridanno alla Provincia quel ruolo importante e soprattutto ne qualificano no
Dopo le alterne vicende che non l'ho vista addirittura per molti una volontà di soppressione
Io credo che questo ampio profondo processo di riforma amministrativa in cui la Provincia impegnato in cui soprattutto diventa un ente politico di governo del territorio
Credo che ci dà la possibilità immaginare che questo Paese in una situazione diverso in cui tanti soggetti istituzionali sono presenti in una logica Perale ma la logica anche di sussidiarietà
E in questo senso le Province assumono una piena legittimazione commenti di programmazione di gestione del territorio delle sue aree e soprattutto anche io di supporto ai tanti piccoli comuni che sono presenti nel nostro Paese lo si ricordava alla ultima assemblea dell'Anci
Molto spesso parliamo l'attività dei Comuni ma ben sei mila su otto mila sono addirittura sotto i venti mila o i dieci mila abitanti credo che questa sia non dati significativi
Che ci fanno capire come la Provincia può e deve ricoprire un ruolo che insieme con la legislazione del da duecentosessantacinque può ridare ha con la sua rappresentanza della comunità d'esser riconosciuto finalmente come rappresentante delle proprie comunità io credo che rispetto a questo la Provincia debba anche comunque o mentale il suo ruolo di pianificazione territoriale indirizzato verso lo sviluppo l'occupazione soprattutto nella realtà più depresse del nostro Paese
In questo senso credo che anche la volontà di determinare il nuovo status degli amministratori regolando indennità permessi aspettative non è soltanto un riconoscimento di carattere meramente economico ma è la volontà di riconoscere accanto a questo una grande volontà che poi gli amministratori consiglieri provinciali possono incidere nella loro realtà è questa credo la sfida di fronte alla quale i nuovi presidenti gli amministratori consiglieri si trovano a trovare c'è un ente che non soltanto dal punto di vista statistico deve assommare competenze
Attraverso anche i vari processi di delega ma deve soprattutto innovare nel ruolo di ripensarla anche attraverso proprio queste nuove competenze
Il la sua profonda possibilità di incidere sul territorio ed in questo senso credo che il processo unitario che già ho visto Lupi in questa ultima gestione che va ad essere opportunamente confermata questa atte unità che non soltanto abbiamo visto qui manca l'Anci e la volontà che grado con senso di responsabilità che appartiene a tutte le forze politiche di questo senso
Non soltanto diciamo da parte della maggioranza ma anche la parte così dell'opposizione abbiamo voluto proprio perché crediamo che in questo senso
De averlo ha voluto difendere anche rispetto al dibattito dalla Bicamerale anche il profondo contributo che vostro organismi nazionali hanno dato credo che sia anche la volontà migliore per ridare a questa vostro organizzazione un significato profondo nella vita delle nostre istituzione ed in questo senso noi come partito anche attraverso il ruolo che ricopro ricoperte senatore D'Onofrio nella bicamerale
Proprio quella volontà dei attraverso la messa in discussione del soggetto istituzionale la volontà proprie ritiri segnale questa possibilità
In cui tutte le autonomie locale territoriale soprattutto Provincia Comune potessero andare a ricoprire in un senso certo di sobrietà ma anche un senso di soggetti territoriale autonoma in grado di Porta are condizioni e di sviluppo e di occupazione e di rappresentanza in questo senso noi ci sentiamo impegnati come come partito ci sentiamo impegnati come attività parlamentare per quello piccolo lande ruolo che possiamo fare
Ma soprattutto nella convinzione
Che rappresentiamo tante stanze che anche voi oggi qui non soltanto rappresentate
Uno dagli all'Ente Provincia ma rappresentato una moltitudine cittadini che ritrovano i vostri entra la vostra organizzazione un punto di riferimento grazie
Certe volte onorevole regalati adesso la parola Pietro Simonetti
Per il partito da Rifondazione Comunista sei con l'onorevole Mario Valducci responsabile degli enti locali di Forza Italia
Nel recente congresso dell'ANCI
Il presidente Bianco fece una dura autocritica
Sulla gestione Dell'organizzazione
La gestione presidenziale
E quindi poi
Dopo l'autocritica venne la proposta
Di una diversa gestione collegiale
Di una riflessione attorno all'esito
Dell'impegno politico dall'Anci mi riferisco in particolare
All'esito dalla contrattazione programmata
Qui c'è scritto sviluppo sostenibile
Stamattina D'Antoni già ricordato della attività relativa ai patti territoriali contratti d'area
Anche a Catania sia fatto riferimento a questa strumentazione
Nella stessa relazione che ha aperto questa iniziativa si parla de contrattazione programmata ma forse è giunto il momento di fare una riflessione attorno all'esito di questa contrattazione programmata
Ma vogliamo ragionare sui dati
Vogliamo ragionare sull'esito di questa affannosa progettazione senza sbocco
Quanti contratti Daria quanti patti territoriali sono diventate realtà
Al momento secondo i dati dell'azione sindacale
Per quanto concerne i pattinatori ai siamo a sei settecento posti in tutta Italia per quanto riguarda i contratti dare a trecentoventi posti con un elevato erogazione di circa cento miliardi
Pare a voi che questo tipo di esito possedesse un esito soddisfacente dal punto di vista dal rapporto che passa fra pianificazione come viene identificata esito relativo lo sviluppo l'occupazione io credo di no
E allora vogliamo riflettere seriamente o vogliamo continuare a
Illustrare una politica dei di programmazione che per Roma siano norme ma come ci può essere programmazione se tutto è fondato su un divano Calisti Ca'senza un quadro di riferimento nazionale
Allora questo concetto di provincia protagonista dello sviluppo sostenibile
Dove si innesta in quale realtà
Con quali prospettive
Trecento posti
Centocinquanta posti cento miliardi erogati
Credo viceversa che la riflessione debba andare fino in fondo
E deve coinvolgere forze politiche tutte in particolare quello centrosinistra perché questo sviluppo sostenibile che voi si divide in due parti
Lo sviluppo sostenibile all'Old per sotto sviluppo sostenibile ha assunto
Voglio dare tre dati e poi vado rapidamente alla fine
Il Mezzogiorno partecipa per l'otto per cento all'export dal paese
Che è pari a trentatré mila miliardi su un fatturato che sia vicina Torre quattrocento mila miliardi mi pare che sia questo un dato
Che ci possa permettere di intravedere un superamento del divario se non un'accentuazione e poi ancora
Negli ultimi cinque anni del dato relativo all'indice di sviluppo industriale del Sud è sceso di sette punti
Ieri sui giornali si parlava di cinquecento mila persone tolte dalla povertà può essere ma nel contempo quanti sedici sono stati tagliati in questo Paese
Quando i servizi che vengono erogate non vengono più erogati e le decisioni che sta per prendere il Parlamento sulla sulla Finanziaria non inciderà sui servizi e sulla condizione relativa agli Enti locali
Il Presidente del Consiglio a Catania preso l'impegno e disse mi impegno a bene ad affrontare in Parlamento le questioni relative alla Liva alla sterilizzazione dell'Iva ai tassi dei mutui alla questione connessa alla ai trasferimenti di risorse vorrei sapere dal ministro incarichi anche questo tenere presente questi impegni verranno mantenute rispetta questa finanziaria o no
E se non verranno mantenuti come la mettiamo tutto almeno dal rapporto che parta proprio l'azione che stamattina è stata perché ieri mattina praticamente è stata illustrata
Cioè radicale nell'erogazione dichiaro aperto questi lavori c'è scritto le proposte che avanza Lupi sono uno due tre e quattro e cioè IVA Mutti e dintorni
Questo governo che sta in questa condizione K
Tiene conto delle proposte dell'ANCI e dell'UPI oppure a Passavanti
E non rispetta gli impegni presi
Questo punto nodale
Perché la sostenibilità
è giusta
Abilità anche ma i bilanci come si fa
Ho apprezzato moltissimo l'intervento fatto da presa dalla Provincia di Bologna che ha detto che tenendo conto delle attuali situazioni dal punto di vista delle politiche finanziarie di bilancio il la Provincia di Bologna che una provincia con le note caratteristiche democratiche democratiche ed economica non potranno rispettare il patto di stabilità
Mi chiedo e vi chiedo se era un sarà in grado Bologna di rispettare il patto di stabilità
Che ne saranno delle province meno diciamo così tra virgolette fortunate
Per usare una parola che
Non appartiene al mio vocabolario
Punto due
Sostenibilità dello sviluppo
Ma su quali terreni o si può immaginare una sostenibilità in presenza di multa meglio
Del dei servizi erogati
Questa è una questione che va affrontare perché altrimenti la parola dove non funziona
Uno due la questione connessa alla programmazione secondo oppure può decidere delle scorci d'azione culturale tipica perché ne è un o del Censis fondata sui localismi sento il discorso di domanda pubblica nazionale
Noi siamo usciti dal governo Prodi
Allo stato una valutazione sbagliata accusa la propria la si può contestare però siamo usciti perché abbiamo detto trentacinque ore niente
Politica economica non ci convince eccetera eccetera eccetera oggi forse questo governo intrighi anzi più di forse perché non si accetta il Presidente del Consiglio per la differenza dove sta
Allora noi siamo usciti per quello
E allora insistiamo per un altro motivo oggi non per dovrebbero viscoso che è superato ma facciamo despota all'interno dell'UPI lo abbiamo fatto alle venga dall'ANCI per dire alle forze di centrosinistra in particolare
Che è il confronto nostro a partire dalle azioni che sono state effettuate le nei mesi scorsi per quattro a tre Province che ci vedono oggi governare insieme alle forze centriste in numerose province in numerose province
Ci porta a dire che faremo lo stesso ragionamento per quanto riguarda le Regionali note su questo c'è un'estrema fermezza da parte del del partito di e di chi vi parla
Ma questo confronto su che cosa si regge su quali contenuti
In queste ore in questi giorni dentro e fuori di qui
C'è un una cresca grossa attività per quanto riguarda gli organigrammi di queste organizzazioni
Come sarà composto fucile presidenze come sarà composto il comitato direttivo l'assemblea generale il rapporto tra esecutivi con i consigli le risorse e modifica dello statuto tutto positivo
Ma la collegialità
Come si eserciterà come si esercita
Voglio dire un ufficio di presidenza
Ecco se no lei
Il momento centrale della rappresentanza delle forze politiche della forza istituzionali
E che facciamo rispetta al momento centrale di un ufficio di presidenza
Noi abbiamo centoquattordici consigliere provinciale
Ci sono partiti che stanno all'interno della coalizione che hanno meno di venti consiglieri provinciali
Straccione noi non chiediamo un posto in più un posto in meno
Abbiamo rifila dei fare i ministri sottosegretari figuriamoci rispetta una pensione di un comitato direttivo oppure l'assemblea generale no
Ne faccio una questione drammatica di politica di democrazia di rappresenta e diciamo questo e chiudo
Noi vogliamo un mutui che come Chico
Passi dalla semi clandestinità
Alla partecipazione e alla presenza
Perché c'è stata da parte dell'ANCI per esempio la presenza ma c'è stata una clandestinità negli organismi allora le auto veder passata di recente ad recente passato devo tornare contesta una proposta politica che riassuma che riassuma
La consistenza e la presenza delle forze politiche dall'Assemblea generale all'ufficio di presidenza perché altrimenti non si capisce dove avviene il superamento
Di un modo di fare politica che ha che fare con la spartizione una tentazione senta prospettiva vedete
Chi è stato chiesto dove stavamo collocati nuje dove siamo collocati noi l'unica cosa certa e questa noi non siamo collocati con la destra
A differenza di alcune forze che stanno anche nel centrosinistra perché ci sono forze che stanno nel centrosinistra che sia lei a leggo quanto in essa questo è chiaro
Se questo è chiaro
Il confronto robusto nelle prossime settimane che avrà sulle regionali io spero che sia un confronto che porta testi positivo
Nella stragrande maggioranza regioni italiane
Questo significa che nell'ambito del centrosinistra ci resta la partita a da umani
Un rapporto fondato no nessuna elargizione
No una sulla contrattazione essenza prospettiva politica B vogliamo raggiungere intese sul contenute se i programmi
Che rilanci con le Regioni Comuni e Province e mettere in condizione questo paese di avere una diversa politica economica e campi una politica industriale perché senza politica industriale non c'è patto dare contratti
Da politica industriale che questo non c'è c'è un momento di difficoltà per questo governo
Ci sono dissensi nell'avvio al governo c'è in atto un tiro apprese nel Consiglio due diciamo che questa è un'operazione che è risultato delle modalità di quotazione basta volerlo non abbiamo partecipato a questa iniziativa riteniamo però e nell'ambito del centrosinistra si passa mi prendo un ragionamento ha fondato sui contenuti
Tenuto conto le differenze e tenuto conto dei due livelli fu fatta dal governo nazionale un fatto sono i Comuni le Province la Regione noi vorremmo continuare e continueremo a batterci affinché si discuta di contenuti compreso il discorso un attivo
Alle questioni connesse ai mezzi che devono essere messe a disposizione dei consigli provinciali
C'è ora asfitticità
Per quanto concerne le risorse a disposizione dei consigli provinciali dei gruppi che vive all'interno i consigli provinciali
C'è una supremazia dell'esecutivo
Attraverso la normativa che si che ci si è dati noi qualche volta abbiamo contestato ma c'è anche un asfitticità dimezza diffusa i gruppi consigliere provinciale ne rivendichiamo un diverso ruolo e una diversa attività e sono certa che se
Dalla prossima settimana decorso ricostruendo un rapporto concreto e positivo per quanto riguarda la collegialità
La competenza la gestione un'Italia pur la diversità delle valutazioni politiche questa organizzazione potrà uscire validi cosa di cui parlava pro oggi ma con l'apporto di tutti senza discriminazioni senza lottizzazioni discriminanti
Vi assicuro che noi non ci faremo discriminare di assicura altresì che questo conterà moltissimo per quanto riguarda il discorso Chiesa andrà a fare tappa prima delle prossime regionali risultato elettorale le suppletive
Sono
Un segnale dal fatto che
E necessario
Una costruzione o schieramento al centrosinistra
Di che riesca a battere la destra ma soprattutto la scadenza i programmi noi lavoreremo per questo e ci affidiamo appunto alla comprensione e all'intelligenza politica e compagni degli amici Verona centrosinistra grazie
Solo per la precisione
Simonetti io non ho parlato di semi clandestinità per il resto le opinioni
Onorevole Mario Valducci responsabile degli enti locali di Forza Italia segue Jacopo Venier responsabile enti locali del prolifico
Il giorno il mio vuole essere un saluto a questa Assemblea un saluto che voglio ci tengo a sottolineare noi abbiamo affidato questa campagna di congressi che riguarda gli enti locali dei Comuni delle Province
Chiedendo alle forze politiche nostra antagonista di poter avere una maggiore collegialità all'interno di queste enti associativi che dovrebbero essere casa di tutti i comuni di tutte le province
E che negli ultimi anni erano diventati eccessivamente
Casa luogo di gestione solamente di una certa condizione politica dove quindi l'altra coalizione politica era stato un po'accantonata emesse confini
Penso che quanto è stato raggiunto al congresso di Catania e quello che potremo raggiungere a questo congresso romano dell'Unione delle Province italiane
Sì è un segnale importante io mi auguro decisivo per il rilancio del mondo associativo un rilancio del mondo associativo che quindi deve vedere protagoniste tutte le forze politiche tutti gli amministratori locale
Perché ai voti oggi il mondo dall'autonomia è composto sia da presidenti di Provincia da sindaci del centrodestra sia da quelli del centrosinistra
C'è una presenza ormai in termini quanti qualitativa di tra il trentacinque quaranta per cento da parte del componente del Polo per le libertà e una prevalenza per quanto riguarda invece le componenti del centrosinistra
Però io ritengo che quello che noi abbiamo chiesto come forza politica del Polo per le libertà
Alle forze politiche del centrosinistra sia stato quello di una collegialità che consentisse essi evidentemente una presenza politica maggiore apicale
Delle forze politiche del centrosinistra superiore a quello del Polo per le Libertà ma che ci fosse una quasi pariteticità nei massimi organi collegiali che presidiano la gestione quotidiana dell'ANCI e Dell'Utri
Questo è importante non per un fatto di raggiunge un certo livello di poltrone da suddividersi da spartirsi ma queste importante affinché le politiche degli enti locali siano che spesso hanno stessi
Comunità EMI indifferentemente dal governo che se un governo del centrosinistra che se un governo del centrodestra
Ci tengo qui a sottolineare il fatto che molti dei problemi che ancora oggi attanagliano gli enti locali quelli che riguardano ad esempio quelli citati dal più di un intervento che ho ascoltato oggi pomeriggio quello di ad esempio dei tassi di interesse riguardo alla Cassa depositi e un po'dovrebbe prestiti è un tema annoso che risale già dai tempi del governo Berlusconi che via via non ho avuto comunque soluzione neanche nei governi successivi
Però io penso che questo sia un dato è un fatto importante così come penso che le province e l'Unione delle Province italiane oggi necessitano un grande rilancio le Province hanno avuto un grande rilancio in termine legislativo
Grazie
Alla discussione che c'è stata nell'ambito la Bicamerale prima e anche in aula su quella che era la forma di Stato e di governo e quindi anche il ruolo delle Province
Sì Harris sottolineato il ruolo costituzionale del livello provinciale
E successivamente grazie anche diciamo la cosiddetta legge Bassanini che comunque tutte le forze politiche hanno contribuito a porre in Parlamento decreto legislativo che ne è scaturito
Si è dato un ruolo molto più importante le province di quello che aveva prima la Provincia è innegabile questo
Mancano ancora due cose al rilancio vero delle province perché non bastano gli atti legislativa a rilanciare
Un ente istituzionale come la Provincia ci vogliono anche i fatti
Quali sono i fatti che mancano ancora oggi uno la vera delega delle funzioni e competenze che le leggi e decreti vogliono non è ancora stata attuata
E c'è il rischio che si vada gonfiare ancora di più da un punto di vista burocratico anche l'ente Provincia che evidentemente delle frappe fonte alle funzioni e compiti che le sono arrivate a cui spesso non sono state accompagnate le risorse umane e finanziarie che avevano gli enti che prima gestivano queste funzioni e compiti quindi c'è il rischio
Gli enti cosiddetti di provenienza di queste funzioni e compiti non si non scarichino tutte le risorse economiche
Umane a favore dell'ente Provincia e che l'ente Provincia profano fonte debba evidentemente richiedere maggiori risorse finanziare che lo Stato centrale non va più
Dovuto al patto di stabilità che è stato sottoscritto anche per entrare in Europa
E quindi necessariamente rischia quello che si vada a creare una struttura burocratica eccessiva senza andare a creare quel trasferimento di risorse umane e finanziarie dallo Stato centrale alle Regioni dalle regioni Poggi questo è il primo grande rischio
Il secondo grande rischio e che al di là di qualsiasi Lessico
Culturale politico a cui tutte le forze politiche
A a parole sia comuni no casse accomunano quello della sussidiarietà verticale orizzontale c'è un dato di fatto sostanziale
Cioè noi dobbiamo cercare voi amministratori delle province e soprattutto l'UPI
Come rappresentanti di tutte le Province di far capire ai cittadini quali sono i ruoli e le funzioni e i compiti della Provincia stessa perché abbiamo visto in questi anni novanta come l'istituto amministrativo locale ha successo non solamente per un cambiamento il sistema elettorale perché l'elezione diretta del sindaco
è venuta è nata insieme all'elezione diretta del Presidente Provincia ma diciamo la vicinanza tra cittadini è comune indubbiamente superiore alla vicinanza tra cittadini e provincia quindi è importante che uno degli obiettivi prioritari che si dalla nuova UPI
A me piace chiamarla la nuova UPI perché sicuramente non mi ritrovavo molto nella vecchia UPI
è quella tra verso la riorganizzazione che se il dato attraverso i Dipartimenti attraverso quindi una struttura più qualificata
Quella di far sì che i cittadini capiscono quali sono i ruoli delle province con le elezioni dirette dei Comuni delle Province delle Regioni
Se non diamo con chiarezza certezza ai cittadini del perché vanno a votare un presidente Provincia e quali sono
Diciamo le aspettative che devono ricevere o a questo ente noi non arriveremo mai ad a vere l'ente Provincia siamo un ente compreso dai cittadini questo non vuol dire che l'ente Provincia deve lavorare direttamente quei cittadini perché secondo il principio di sussidiarietà esista il Comune ma bisogna qualificare con chiarezza
Quello che fa la Provincia alla fine per cittadini perché magari anche in forma indiretta ma il consumatore finale anche del servizio Provincial sono i cittadini
E questo io penso sia un fatto importantissimo
E qui la preghiera che rivolgo anche le forze politiche del centrosinistra finché il piglio del nuovo presidente
Dell'UPI sia un piglio che sottolinei questa necessità che non è una necessità solamente della mia forza politica cioè di Forza Italia o delle presidenti dei consigli provinciali
Rappresento
Macché penso una necessità del mondo delle province italiane se vogliamo che questo mondo cresca da un punto di vista anche di capacità politica dobbiamo necessariamente e avvicinare i cittadini alle Province
Che cosa puoi dire rispetto ad alcuni temi centrali delle riforme che dovevano secondo noi ancora impattare su quelle che sono la realtà delle Province
Personalmente ho ritempra ritengo che sistema elettorale
Di Comuni e Province non debba essere diverso
Cioè personalmente ritengo che la distinzione tra elezione diretta dei sindaci con il sistema proporzionale elezione grazie Presidente Provincia con collegio uninominale vada variata
Io penso che dare la posa anche perché l'Italia è l'unico Paese al mondo che penso abbia almeno tredici quattordici sistemi elettorali diverse
A questi andranno aggiunti probabilmente gli ulteriori quindici dei nuovi consigli regionali che ognuno di loro andavano a fare
La forma di governo e sistema elettorale che quei consigliere regionale eletti a marzo dell'anno prossimo marzo dell'anno prossimo andranno istituire io penso che almeno a livello degli enti locali Comuni e Province questo si debba accomunare
E ritengo che si dia più possibilità ai cittadini nel scegliere all'interno di un elenco di una lista proporzionale quelli che dovevano essere non solo i consiglieri comunali ma anche i consiglieri provinciali l'indirizzo che ci si debba dare
Un'altra
Riforma importante che non ha mai avuto sbocco nel nostro Paese quella dell'area metropolitana
Io per questo
Sono molto scettico non so quando esse eccome nascerà l'area metropolitana anche se ho contribuito a riformare la legge centoquarantadue attraversava duecentosessantacinque e quindi anche a riformare il processo
Per il quale le aree metropolitane dovrebbero nascere un processo che non vede più come protagonista la Regione ma che vede come protagonista ancora di più e quindi sottolineo quanto legislatore abbia in questi anni sottolineato l'importanza alle Province ha come interlocutore diretto e promotore dall'area metropolitana il presidente la Provincia e il sindaco del comune dell'area metropolitana più importante
Perché ho tanti dubbi sull'area metropolitana ci tengo qui a sottolinearlo enunciamo dire cose nella speranza di fare questa metropolitani io vengo da una città che Milano
Dove io penso che
La necessità di un'area metropolitana sia forte minano a un milione trecentocinquanta mila abitanti circa e quotidianamente vivono e lavorano
Il doppio di queste ritardi quindi quotidianamente la realtà milanese fatta da due milioni e mezzo tre milioni di persone
O dei grandi dubbi che però si arrivi a determinare l'area metropolitana grandi dubbi perché sicuramente
Si tratta di andare evidentemente con lo stesso ruolo funzioni e compiti che la legge due sei cinque da all'area metropolitana rispetto alle Province Sivas sicuramente
A d'ridurre il la sfera di competenza territoriale che le Province stesse hanno rispetto all'area metropolitana
E l'altro nodo di fondo che evidentemente
Difficilmente l'assoluzione è quello di un meccanismo che consenta lo statuto dell'area metropolitana di vedere
Un voto che chiaramente non potrà che essa difforme dal voto del comune dell'area metropolitana più importante Milano Roma Napoli e le altre metropolitane già segnalata la legge centoquarantadue e gli altri comuni limitrofi
è evidente
Il cosiddetto peso ponderato
Bisogna vedere se poi come quando verrà accettato dai Comuni limitrofi ma questo non è un problema sulla mente di forze politiche che guidano Comuni e Province giovani diciamo interessate perché non abbiamo avuto realtà in questi quattro cinque anni dove stesse colorazioni politiche ci sono state eppure l'area metropolitana non ha avuto se non diciamo una primo iniziale nascita ma non ha avuto lo sviluppo che il legislatore nazionale si era voluto dare anche perché probabilmente diversa è l'area metropolitana di città come Milano Roma Napoli rispetto ad altre aree metropolitane come Bologna Firenze Geno è questo che ha sicuramente difficoltà
E poi sicuramente tale riforme del mondo delle Province bisognerà ricollegarsi al di fuori delle campagna elettorale alle incompatibilità e ineleggibilità l'Italia è un Paese dove oggi regna una giungla in tema di incompatibilità di legge più perché si va a discutere di questi problemi in vicinanza delle elezioni e quindi spesso quasi sempre oserei dire per non diciamo dà fastidio a questo o quel forza politica o questo o quell'esponente politico si cambiano le norme per cui oggi sappiamo tutti in Italia al Parlamento europeo può fare presenta provincia il sindaco il parlamentare nazionale no però il parlamentare al Senato fa del vice sindaco anche di una città diciamo di cosiddetta area metropolitana
O la sera stesso ecco e quindi c'è una confusione notevole così come un sindaco può fare presenta provincia della provincia dove il suo comune e fa capo e così via
E ogni volta
Così c'è l'incompatibilità tra chi è eletto nell'Assemblea regionale rispetto a chi eletto nell'Assemblea nazionale o rispetto a chi è eletto al Parlamento europeo mentre invece non c'è questa in comproprietà tra Parlamento nazionale Parlamento europeo quindi esiste
In questo settore delle incompatibilità e ineleggibilità io penso la necessità mi auguro però poi di fare finalmente chiare
Queste sono alcuni appunti alcuni
Sottolineature che voluto dare nel mio intervento adesso mi accingo a chiudere ricordando come questo io penso che il trentesimo congresso nazionale dell'UPI debba rappresentare il Congresso dalla svolta
Ci tengo a sottolineare che forse lo stesso centro sinistra negli anni precedenti
Con l'inserimento non mi riferisco dal presidente uscente ma al presidente precedente che non era più presidente di una provincia ma era addirittura capo dalla segreteria del ministro il Governo Prodi
A sicuramente sminuito inutile negarcelo la forza
Un'unione come quello un'associazione come quella delle province italiane dovrebbe averne rispetto al allo stato rispetto rispetto allo Stato come Governo e Parlamento rispetto ai cittadini
Io mi auguro che da questo congresso invece esca un presidente un comitati presenza in grado di riavvicinare le Province cittadini
Rivolgo a nome vostro e credo che
Di essere condiviso un saluto Francesco Rutelli sindaco di Roma che nel frattempo c'ha raggiunto lo ringraziamo per la sua presenza qua
Prenderemo il suo intervento anzi lo invito a venire alla presidente proponente
Do la parola Jacopo Venier
Rappresentante dei Comunisti Italiani nel frattempo ricordo che all'entrata della sala nella oltre cioè il tavolo promosso di raccordo con l'UPI
Dal osservatorio fra i rifiuti per la giornata nazionale sul tema invito le province ritirare i materiali a parlarne prego dati diceva il ministro dell'Interno intervenendo questa mattina
Che dobbiamo abituarci a non considerare recitazione con un fatto epocale ma ma pensarla in progress con aggiornamenti modifiche che verifichino i in modo sperimentale e il suo impatto con la realtà
Io credo che in questi dieci anni dalla approvazione la centoquarantadue nel novanta ad oggi abbiamo assistito ad una accavallarsi di legislazione di interventi sul mondo delle autonomie locali che ha ha davvero cambiato il mondo delle Autonomie
Forse pensavamo invece che nel novanta eravamo arrivati un punto fermo che gli disegno
Che usciva aveva centoquarantadue fosse un disegno coerente un disegno che poteva rispondere anche per lui il peso e la discussione che c'era stata l'approvazione di quella legge alla
Nuova situazione degli enti locali però quel poco percorso che abbiamo attraversato in questi anni ha degli aspetti sicuramente positivi che hanno risposto ad un fatto e cioè che la riforma in motel come
Come oggi la riforma delle autonomie locali e passata Traversa attraverso e contemporaneamente a una transizione politica e finanziarie del Paese complicatissima
E che abbiamo avuto merito tutti anche il mondo delle autonomie locali di saper governare in qualche modo
Certo che questa transizione la difficoltà del del del mondo politico
A rispondere ai cambiamenti che si verificavano ha co-prodotto anche delle contraddizioni ed è la culla del sistema legislativo normativo che si re affermato dal novanta in poi pur rispondendo alle esigenze
Po'giuste faccio un esempio
Che credo molti di voi sperimentano nell'amministrare ogni ogni giorno la funzione dei dirigenti delle strutture amministrativa di Comuni Province e degli enti locali
Era giusta la separazione netta tra funzioni amministrative e di indirizzo politico di di di di di propulsione politica
Ma oggi la funzione dei dirigenti una funzione su cui dobbiamo riflettere perché assume connotati politici perché senza un sostegno forte da parte della struttura dirigenziale non si riesce spesso a mettere in atto volontà politica pur decise e allora io ragionare oggi sul problema dello spoil system sul problema dell'intuitu personae
Su come si risponde questa esigenza è un problema di affinamento di un'intuizione amministrativa giusta che rispondeva un problema
Di gestione degli enti locali e anche ha un problema di corruzione diffuso che però oggi mostra i suoi limiti nella possibilità di ognuno di noi di qualsiasi colore
Sia la sua appartenenza di esercitare il suo ruolo nell'ente locale che quello di indirizzo politico e quindi trovare risposta da padre la struttura amministrativa agli dell'indirizzo che viene che viene dato come la questione dei controlli io vorrei
Su questo essere chiaro io sono d'accordo ne siamo d'accordo
Nella riduce nella fine del controllo burocratico che non è servito a nulla neanche negli anni di Tangentopoli nel bloccare i processi di corruzione ettari correggo degli altri studia di altre strutture
Che hanno fallito in gran parte in questa in questa in questo compito però oggi il problema del male della mancanza di un qualsiasi funzione di controllo che non sia quello della magistratura contabile o amministrativo o penale fa siti cresca un contenzioso
Un contenzioso di denunce contro denunce che porta alla anche qui pezzi della responsabilità politica fuori dai luoghi della politica delle scelte amministrative riconsegna spesso nelle mani del giudice amministrativo o della magistratura contabile carica
Per la per la struttura che ha oggi la lavorativa su questo su questo campo di responsabilità immense amministratori e dirigenti che spesso vengono bloccati nella possibilità di eh esercitare le loro funzioni di indirizzo proprio dalla farraginosità del sistema
Di garanzia e anche per il singolo amministratore sull'efficacia e sulla correttezza del processo del processo amministrativo ecco su questi temi io credo che dovremmo tornare a riflettere proprio con questo spirito del l'intervento in progress per affinare
Gli strumenti normativi e dare e dare risposte e poi ci sono stati altri interventi che mi piace
Ricordare per la loro contratto intontita
In questa sede molti hanno richiamato come fatto positivo l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Ora forse solo queste o nel senso che c'era già una un'indicazione sapete che noi come partito dei Comunisti italiani siamo contrari all'elezione diretta in organismi legislativi
Abbiamo anche delle perplessità su quello che è successo nel ministro azioni ma al di là della discussione forse solo il problema adesso è diretta anch'potremmo discutere in un certo modo ma nel testo che è stato approvato elezione diretta lo ricordava l'esponente di Forza Italia poco fa
C'è una norma colleghi io lo dico così uso questo termine quella che dà alle tutte le regioni a statuto ordinario italiani la potestà di farsi la propria legge elettorale
Noi avremo alla prossima scadenza elettorale regionale una babele di sistemi elettorali lo ricordava già il poi nostro Presidente di quest'nella nella relazione introduttiva
Che farà di questo Paese una un esperimento al mondiale perché non credo che ci sia nessun Paese al mondo che poi che ha ogni insisto ogni re per ogni raggio comunque in Europa non c'è fu in ogni regione su un proprio sistema elettorale
E sul problema di incompatibilità sempre chiamata l'esponente di Forza Italia poco fa anche qui l'incompatibilità o ineleggibilità viene spostata
Per quanto riguarda le regioni sulla base delle ai singoli consigli e anche qui si creerà una babele sì su questo terreno differenziando cosa differenziali diritti civili
Gli eredi politici scusate DT poi risulta ritorno nazionale quindi su questi temi bisognerebbe avere un mai un attimo di riflessione in più
E stare un po'meno attenti all'esigenza politica di propaganda alla passaggio politico e concentrarsi sul fatto che quando facciamo riforme costituzionali tocchiamo gli assenti sto Gest strategici della nostra del nostro ordinamento
Quindi io dico una cosa sulla questione della riforma federale dove amento federale dello Stato noi come Comunisti italiani siamo perché questa legislatura come ha detto il Presidente del Consiglio davvero questo palco produca la riforma in senso federale dello Stato
Ma chiediamo una una cosa che c'è una relazione di lei Pd il problema la prima parte della Costituzione vogliamo o non vogliamo che ci siano venti sistemi previdenziali questo Paese decisione venti sistemi scolastici venti sistemi sanitari oggi già oggi c'è una forte conflitto di competenze di davanti alla Corte costituzionale sul problema delle competenze per esempio la Regione Friuli Venezia Giulia ha fatto farà ricorso sulla questione del del commercio così ha fatto la Lombardia
Ora noi avremo non avremo una funzione generale di garanzia dei diritti sociali e civili uniforme di base sul territorio nazionale in modo che l'autonomia abbiano la fodera la vera facoltà di andare oltre di portare un contributo in più di qualità di organizzazione
Sul loro territorio sulla loro specificità
Della del sistema del del della distribuzione dei diritti e della garanzia dei del delle della risposta ai bisogni suggerito al governo nazionale ecco queste alcune riforme a quei esempi per dire
E c'è un rischio in questo percorso di riforma fatto a pezzi e bocconi perché il rischio è di fare un sistema farraginoso contraddittorio che da che non costruisce un sistema organico per esempio io non credo nonostante giustamente qui c'è stato chi ha ribadito che le ruolo delle Province indiscutibilmente acquisito
Però la distribuzione dei poteri tra Regioni
Per Comuni e Province non è un punto oggi di equilibrio acquisito dal sistema della discute del delle autonomie locali e io il prossimo discussione sul sulla struttura federale lo Stato avrà so tutto sottotraccia questa discussione
E qui bisogna capire che tipo di federalismo impostiamo se il federalismo regionale o il federalismo del rapporto di cosa sono queste regioni se sono anche la la struttura delle Autonomie locali che si fede erano in una struttura
Più generale che la la struttura regionale oppure sono passo un altro modello però questo tema non è stato esplicitato
E allora dobbiamo trovare il momento di una riflessione serena e fuori dall'agone dalla disco dalla dello scontro per costruire le regole che insieme governi non la struttura democratica di questo Paese
Chiudo con due considerazioni
Anch'io credo che il il congresso o il nostro il Congresso vostro di di oggi debba concreti e segue congresso dell'ANCI lanciare una una fase costituente per il mondo delle del dell'associazionismo istituzionale
Perché la prospettiva da costruzione la Confederazione dell'autonomia è una prospettiva giusta pure che però sta dentro la discussione su sul sulle funzioni sui poteri delle varie delle varie istituzioni che vanno a federarsi in una struttura
Generale sono d'accordo e siamo d'accordo come Comunisti italiani su un percorso che in questa fase costituente di di rapporto trovi anche le forme della gestione diretta quotidiana del del delle istituzioni delle associazioni per una maggiore collegialità con un apporto anche più più di disponibilità nei confronti di quella che minoranza oggi nel mondo dell'autonomia e chiede che dei che chiede di avere una collegialità però c'è un punto politico che deve accompagnare questa questo percorso ci deve essere la che la costituzione e la realizzazione di un'associazione di un associazionismo di tendenza degli amministratori locali
Che dei due poli che si confrontò confronto ma in tutti i territori del nostro Paese in modo che la rappresentatività più politica che difende le differenze di impostazione amministrativa trovi la sua manifestazione all'esterno dell'istituto delle delle strutture
Dell'associazionismo istituzionale che così liberate avranno più forza contrattuale rispetto alla contrattazione istituzionale in questo processo va accompagnato costruito però questo processo è un processo che va condiviso e che va quindi al percorso insieme in questa fase con un uno spirito
Costituente e quindi la l'atteggiamento che c'è nella proposta di riforma del dello Statuto anche di percorso ding ding ding nuova costituzione di una sonda nazionale fine dell'anno è una una sempre un è un percorso che convince chiudo dicendo che ci sono stati accenni critici rispetto noi ne abbiamo anche perché rappresentando nappa per parte nostra le gli amministratori insomma siamo responsabili enti locali dei partiti
Sulla composizione della finanziaria sul problema in mutui ma il suo problema su altri su altri passaggi che sono estati negli ultimi tempi però bisogna bisogna guardarci in faccia e dirci che lista a salvaguardia di questo contesto politico
Ha consentito comunque di andare avanti sul processo di riforme le Autonomie locali
E che passi in avanti sono stati fatti come ho detto ci sono dei punti di contraddizione ci sono i punti su cui tornare però che in questi anni grazie a scelte politiche responsabili
Di questo Paese si è potuto andare avanti rispetto l'impianto del del novanta
E si è potuto andare verso la valorizzazione dell'autonomia e verso un nuovo ruolo anche di questa istituzione che tutti noi non vogliamo cancellare Manzi valorizzare grazie
Do la parola al sindaco di Roma Rutelli per insoluto
Viale Tripoli
Grazie Ford procreazione tutti voi sono lieto vedervi un saluto scusandomi anzi di non essere potuto come era nelle previsioni intervenire alla apertura dei vostri lavori
Per la coincidenza con la riunione del consiglio comunale argomenti piuttosto importanti ad una serie di altre grane
Che fanno irruzione tipicamente nella vita di un sindaco di un amministratore credo la gran parte di quei conosca però ci tenevo davvero ad essere qui a darvi seppure un saluto molto rapido che si inserisce nella metà dei lavori di questo pomeriggio
Affermando anche da parte mia e certamente anche a nome dei miei colleghi
Dell'Anci
Che legittimava soddisfazione che il presidente lei PDA presentato nella sua ricca relazione introduttiva di ieri
Perché effettivamente nell'ultimo paio di anni l'assetto istituzionale nostro Paese vestito dare alle Province
Un riconoscimento sicuramente stabilire
E credo corrispondente ad una esigenza di fondo al nostro ordinamento
E soprattutto dalla Società italiana
Se federalismo deve essere
Se cioè dobbiamo andare verso una crescita sostanziale del decentramento delle deroghe la devoluzione di poteri agli enti locali oltre che della responsabilità legislativa di programmazione non di gestione alle regioni io penso che il sistema italiano non possa che essere articolato
Con la funzione primaria dei Comuni stabilita la Costituzione con le crescenti funzioni attribuite
Alle Province
E con la nascita di città metropolitane destinate in situazioni selezionate non in modo generico format corto con i dubbi che anche il presidente ha riaffermato
Corrispondente ad una geometria variabile del funzionamento delle nostre istituzioni
Se è fallito del tutto e sarebbe un errore pensare di riproporre in questi termini disegno le città metropolitane che diciamo molto chiaramente al momento in cui nasce vede scomparire
Simultaneamente i grandi Comuni e le Province del territorio cioè vede la nascita di una realtà istituzionale nuova questo lo si deve ad esigenze peculiari senza fallito dicevo fin qui questo proposito è perché si è pensato di proporlo in chiave automaticamente Anica tutte uguali
Non è pensabile che il nostro ordinamento si regga vista la straordinaria ricchezza diversità degli assetti territoriali produttivi sociali
Economici del nostro Paese su una rigidità istituzionali io penso che la crescita di compiti delle province
Che e deve trovare anche se anche su questo sono d'accordo con gli elementi critici contenuti nella relazione una corrispondenza effettiva negli strumenti
E tutti noi nel mondo delle Autonomie siamo preoccupati di una insufficiente corrispondenza tra questi compiti e alcune delle previsioni
Della legge finanziaria che pur se che pure uno strumento che contiene molti elementi incoraggianti
E di novità e però ripeto il federalismo non può che essere tale perché non meccanico ma forte delle diversità delle differenziazione
Anche istituzionale sul nostro territorio ecco perché l'esperienza dei comuni dall'elezione diretta e l'esperienza delle province di cui certamente si parla di meno ma di cui si parlerà di più via via che i cittadini percepiranno incontreranno nel concreto della loro vita
L'attuazione l'applicazione di esperienze e di responsabilità crescenti che le province hanno
Porta con sé anche il messaggio che in questi giorni che risuona i nostri orecchie per quanto riguarda la stabilità o l'instabilità politica
Non c'è dubbio che lo scenario politico che è davanti a noi
Non riesce a trovare quella sintesi che malgrado tutto
Il legislatore è riuscito ad assicurare per ciò che riguarda il sistema che garantisca con la elezione diretta dei presidenti ed un sistema bilanciato con il secondo voto rivolto ai partiti politici e dunque alla coerenza di una coalizione che trova il suo leader nel presidente dalla Provincia e nel sindaco e trova però una sua coerenza
Nella piattaforma programmatica e un suo messaggio di fondo
Nella stabilità da offrire ai cittadini ecco io penso che noi dobbiamo con una certa serenità rivendicare che questo non è stato soltanto dovuto ad una formula che ha funzionato tutto sommato
Ma che è stato dovuto al duro e serio lavoro di tanti amministratori
Io penso che se abbiamo un ministro
Qui che siede al tavolo costa presidenza che proviene dall'esperienza di amministratore nei nostri territori se abbiamo tanti personaggi della vita politica nazionale donne uomini che sempre di più uno un possono che nasce dall'esperienza delle amministrazioni locali beh questo però lo si deve anche al patrimonio
Di stabilita
Che il sistema delle Autonomie sta riuscendo progressivamente a far crescere a livello locale questo cozza purtroppo gravemente con questo contrasto emerge la scena politica
Con accordi che si prendono ante gli elettori che non reggono alla prova ossi frantumano particolarismi che si moltiplicano
Coesione che si sfaldano io penso davvero che dalle nostre realtà carissimi amici e colleghi
Debba venire alla politica di cui tutti noi facciamo parte
Perché siamo parte della politica persino al di là della volontà di quelli di noi che fossero arrivati con una provenienza tecniche ha una provenienza
Non direttamente espressione di partiti penso che il nostro impegno debba essere i in questa direzione sono lieto quindi che dal vostro congresso venga un messaggio giustamente orgoglioso delle funzioni storiche le province italiane che venga un atteggiamento di crescente collaborazione e dialogo con la realtà dei comuni italiani la città di Roma
Onorate felice di avervi qui vede anzi una volta agosto riunirli all'Eur un inizio di modello territoriale decentrato metropolitano nel senso in cui siete in una istituzione privata
E però ha meritoriamente
Realizzato una struttura moderna che si inquadra in quello che sarà nei prossimi anni tra l'altro il distretto congressuale della città
Voi sapete che a pochi metri da qui dovrà nascere a partire dal due mila e uno il nuovo centro congressi di Roma Roma
Come tante nostre realtà in fondo
Sotto utilizza le potenzialità che nascono dalla grande passione che nel mondo c'è verso il nostro Paese
Con disponendo di strutture ricettive congressuale ancora inadeguata in fondo la struttura voi avete scelto rappresenta pur con alcuni problemi che certamente con cui si confronta rappresenta un inizio concreto di collaborazione tra l'ente locale la programmazione di alcune le grandi funzioni urbane e territoriali e l'iniziativa privata questo per dirvi che è solo sulle cose concrete alla fine
Che si misura
La nostra esperienza ed il bilancio le cose che facciamo le per questo che io vi auguro davvero di riuscire bene ad a vere una grande unità della vostra Unione province italiane
Pur nella giusta distinzione delle propensioni politiche si va sicuramente marcando
Ed anzi caratterizzando perché è interesse del Paese che le grandi associazioni che grandi momenti associativi
Tengano una unità sostanziale sulle grandi scelte quando parlava al Paese quando parlava al Parlamento quando parlava al Governo soprattutto quando parlano con una sola voce quello che certamente voi oggi siete in grado di fare ed è in particolare l'augurio che rivolgo a tanti
Colleghi presidenti di provincia tanti amministratori che nel territorio italiano servono la nostra nazione vi auguro molto cordialmente un'ottima riuscita del vostro congresso
Grazie sindaco
Grazie per questo saluto non formale do la parola del suo Walter vitali responsabile degli enti locali DS faccio due comunicazioni di servizio rammento al amministratore del centro sinistra che alla fine dalla sessione pomeridiana ci vediamo qua a seguire ci sarà l'incontro del viso con i DS prego vita mentre a piacere prende la parola dopo Francesco Rutelli
Perché voglio fare anch'io un discorso sull'Unità
Il punto finale che il tocca
E anche il discorso sull'intera stagione di battaglie autonomiste
Che abbiamo alle spalle e dalla quale dobbiamo partire per guardare con
Battaglia in cui anch'io ho partecipato prima come sindaco adesso come responsabile autonomie locali del mio partito insieme con tanti altri sindaci e con tanti altri amministratori di provincia e di regione che sono
L'unità è stata il fattore fondamentale che ci ha consentito di raggiungere i risultati che oggi possiamo mettere al nostro attivo
Io ricordo il mille novecentonovantacinque voi adesso dite la conferenza stato città autonomie locali sembra quasi un fatto scontato
Bene vorrei ricordare a tutti noi che per ottenere quel risultato si fece una manifestazione c'erano sindaci con la fascia tricolore
C'erano amministratore delle Province e vorrei dirlo anche perché qui è stato fatto un accenno che voglio contestare perché non è vero da parte del responsabile autonomia locale di Forza Italia
C'era allora il presidente dell'UPI Marcello panettoni
Che era stato presidente della provincia di Perugia
E i cui incarichi successivi di lavoro non avevano certo impedito di essere alla testa dell'iniziativa contro il Governo per chiedere com'era sacrosanto fare la costituzione
Della conferenza stato città e autonomie locali
Il vostro presidente attuale Lepidi io l'ho sempre visto in prima fila
Tutte le volte che c'è stata da rivendicare giustamente nei confronti dei diversi governi in carica questioni che attengono l'autonomia integrità le risorse da trasferire alle Province
Questo per dire che sostenere come è stato fatto
Che Luppi
Pro prona supina nei confronti delle posizioni del governo non è vero
Per fortuna è alle nostre spalle una fase che non vogliamo torni più nelle quali le associazioni autonomiste
Cambiavano posizione a seconda delle maggioranze che governavano pro tempore il Paese
E poi che erano quasi sempre le stesse maggioranze potete immaginare come quelle associazioni effettivamente allora anziché svolgere una funzione di stimolo di iniziativa di proposta svolgessero spesso voglio dirlo proprio chiaramente una funzione di come dire no quasi camera di compensazione tra i governi pro tempore in carica e gli amministratori locali
Oggi siamo una fase completamente nuova gli argini si sono rotti per fortuna per tutti
Non c'è più nessun etero direzione possibile dall'esterno su di voi sugli amministratori locali sibili presidenti di province sui presidenti di Regione sui sindaci e questo è un grande bene per questo Paese
L'elezione diretta dei sindaci e presidenti di Provincia e i nuovi amministratori locali che si sono formate la nuova classe dirigente locale che si è formata ah consentiti in questi anni di ottenere per l'appunto importanti risultati che qui sono stati ricordati
Tra questi risultati c'è anche un nuovo ruolo della Provincia
Voglio essere chiaro anche su questo punto perché lo è stato il presidente lo voglia essere anch'il presidente ha parlato di un maldestro tentativo
A un certo punto di cancellare mi sta bene localmente lo ricorda il ruolo costituzionale dell'approdo
Bene quella fu una discussione piuttosto cruda che si fece dentro la successione autonomista
Una discussione che partiva però da un'idea non si voleva cancellare il ruolo costituzionale la Provincia quanto piuttosto costituirla diversamente nel rapporto con i comuni personalmente sono sempre stato convinto e lo sono tuttora
Che la dimensione provinciale cioè la dimensione di Area Vasta è l'unica alla quale possono essere esercitate funzioni compiti di governo effettivo del territorio che a livello dei comuni non sono più gli ha
Diciamo così in modo particolare a partire dall'ora anzi UPI e conferenza dei presidenti delle Regioni e la cosa non era assolutamente scontata perché noi sappiamo quanto di diciamo anche se volete di contrasto storicamente ci sia stato tra queste diverse realtà si sono mosse insieme e oggi il movimento autonomistico è in grado di avanzare proposte unitari die per quanto riguarda la necessaria riforma federale
E allora badate bene io credo che disperdere questo valore
Dell'unità tra le diverse componenti autonomistiche sarebbe come farci ripiombare in un passato del quale credo nessuno Indolfi abbia nostalgico ed è molto importante anche l'unità tra le diverse componenti politiche
Se le associazioni debbono essere autonome e indipendenti da tutti e in modo particolare dai governi che pro tempore si succedono alla guida del Paese è molto importante che le diverse componenti politiche le anime politiche che stanno dentro l'associazione non si presentino qui a rivendicare delle quote
Ma c'è chi non piuttosto all'interno di queste associazioni di farsi valere per quello che esse rappresentano e naturalmente un compito di tutti fare sì un dovere di tutti fare sì che le associazioni siano la casa di tutti gli amministratori
Queste sicuramente uno dei compiti a cui voi vi accingete con l'elezione dei nuovi organi dirigenti
Siamo una fase diversa rispetto al mille novecentonovantacinque è chiaro che la situazione anche gli equilibri politici del Paese sono diverse sono incerto che voi saprete tenerne conto ma anche qui ritengo che l'autonomia
Dell'associazione del province italiane il modo con cui l'associazione delle province italiane riuscirà a risolvere da sola questo problema sia un bene preziosissimo
Che cosa abbiamo di fronte vorrei dire la signora ministro in modo particolare credo
Una sfida importante
Sarà ministro che conosce molto bene Province dedicata appunto l'amministratore provinciale questo costituisce anche un bene prezioso è un esempio di come la classe dirigente nazionale deve anche alimentarsi di esperienze che sono state vissute a livello del governo locale
è una sfida per tutti noi
Per voi amministratori provinciali e per lo Stato nel suo insieme perché vi deve mettere in condizione di potere esercitare pienamente e compiutamente i compiti nuovi a cresciuti che gli sono attribuite
La sfida è questa la contraddizione è sempre stata tra un ruolo crescente della dimensione provinciale e anche dell'istituzione è una sua come posso dire tradizionale fragilità strutturale fragilità che deve essere assolutamente superato
E io credo che le proposte che lei quindi ha fatto nella sua relazione siano un contributo essenziale in questa direzione mi permetto di dire anche l'incoraggiamento
Che avete avuto dall'intervento del presidente del consiglio ieri già pronunciato parole importanti per quanto riguarda questo spreco
Ultimo punto vorrei dedicare alle regioni mi sembra strano che io lo faccia qui trattandosi del Congresso e province italiane avendolo già fatto l'amico Veniero nome dei Comunisti italiani mi sembra giusto insistere su questo aspetto
Io personalmente sono convinto che le stime diretto a dei presidenti e regioni Possa avere lo stesso valore che ha avuto l'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti di provincia cioè essere un elemento trainante per una costituente federalista
Però sono anche convinto di un'altra cosa
Che tutti noi dobbiamo avere ben presente il problema del paese dei cittadini
E quando gli amministratori locali sanno proporsi dal punto di vista dei cittadini allora diventano una forza trainante importante per le riforme
E allora la prossima scadenza delle elezioni regionali
Non deve essere concepita semplicemente come un test politico per vedere quante regioni vanno al centrosinistra quante vanno al Polo quante ad altre formazioni certo questo alla fine sa ma ma devono essere concepite come una fase importante nella quale di fronte ai cittadini si propongono le tematiche di un nuovo Stato federale di uno Stato che si è articolato
Sulla base delle proprie comunità di nuovo in gioco
Perché anche qui sappiamo che c'è molto da cambiare perché queste regioni spesso opprimono le comunità locali con un ammasso di competenze amministrative totalmente impropria che se vogliamo fare in modo che diventano le basi
Il nuovo Stato occorre che si trasformino profondamente infine
è stato detto giustamente che il trasferimento di competenze amministrative
Le trasformazioni che ci sono stati in questi anni non sono sufficienti occorre un quadro di insieme la riforma federale dello Stato va fatto
Ci rendiamo conto che la situazione politica è attualmente molto delicata
Non sappiamo come si concluderà questa radicale chiarimento chiesto dal presidente del Consiglio proprio ieri qui al vostro congresso
Auspichiamo tutti che si possa concludere mettendo in condizione il Paese il Parlamento di affrontare questi importante
Impegno io credo che da tutti voi dovrebbe venire su questo una pressione forte ancora una volta il movimento per il mistico si dovrebbe fare sentire e sono certo che se questo avverrà il valore dell'unità terrà mantenuto
Non torneremo ad un passato che è bene non ritorni e faremo ancora insieme dei passino
Grida
Grazie di tali adesso la parola per l'intervento conclusivo la signora Katia Belillo ministro per gli Affari regionali
Cari amici permettetemi di chiamarvi così perché io è vero qualcuno ancora la ricordato e solo da pochi mesi che non sono più vicepresidente della provincia di Perugia
E quindi ho iniziato questa esperienza da ministro portando dentro al governo un esperienza che come voi ho fatto sul territorio
E quindi vengo sempre molto volentieri non solo perché diciamo fa parte del ruolo che in questo momento ricopre Home ma anche perché mi sento un po'più a casa anche in altre assemblee di questa natura
Gli argomenti che voi affrontate quindi li conosco li conosco abbastanza bene per averli vissuti direttamente appunto fino a qualche mese fa e prima di iniziare datemi ancora la possibilità di salutarvi caloroso calorosamente ma anche ringraziare il presidente letti di con il quale per tanto tempo ho avuto l'opportunità di lavorare ma anche in questo caso per importante eccellente relazione che ha aperto i lavori di questa trentesima assemblea del l'Unione delle Province italiane
Ma anche per lavoro che lui ha svolto in questi mesi con tanta intelligenza ma soprattutto con tanta passione che credo debba essere un po'la caratteristica fondamentale di ognuno di noi
Che come amministratore o come ministro comunque a servizio del del paese ringrazio anche il vicepresidente forti colori tutti
Gli interventi che mi hanno permesso di riflettere ulteriormente Rispetto a tutta una serie di questioni che in modo intelligente in questa vostra Assemblea da un titolo emblematico da Provincia protagonista dello sviluppo sostenibile del territorio questo è un argomento centrale fondamentale
Dentro al processo più generale di trasformazione dello Stato sia sul sia dal punto di vista amministrativo ma anche dal punto di vista della riforma dello Stato in senso
Federale
Vorremmo lei anche se me lo permettete insomma proprio perché ho vissuto Luppino ho vissuto come membro della di una delle commissioni ho vissuto con me
Gli attuali dirigenti ma anche Coni passati bene l'Unione delle Province italiane sei è arrivata ad essere questa importante associazione che può addirittura oggi proporsi di lavorare in modo federale in modo decentrato
è perché nel corso di questi anni ha saputo lavorare non solo stretto rapporto con le realtà locali ma ha saputo mantenere una sua autonomia
Una sua forza una sua identità anche nei momenti più difficili che qui qualcuno ha ricordato se pure d'Italia ha spiegato ma noi sappiamo che abbiamo passato momenti difficili perché c'era il tentativo di cancellare dalla Costituzione italiana le le province e devo anche se mi permettete lanciare un se rompere una lancia a favore di Marcello panettoni l'ex presidente dell'UPI Unione delle Province italiane
Tanto perché questa associazione potesse e voglio ricordare che Marcello Panettoni è stato per tanti anni presidente della provincia di Perugia e ha svolto questo incarico di presidente dell'UPI delle piena del
Facoltà del diritto di poter essere eletto perché non è stato imposto da nessuno ma è stato eletto dalla dalla dal congresso dell'UPI e devo dire che panettoni le antiche e tutti gli altri hanno saputo costruire questa vostra organizzazione che tanto contributo da anche non solo al governo ma in particolare
All'attività
Di questa semplice ministro della Repubblica che cerca in questa fase così complicata di portare avanti con forza il il lo stato delle autonomia
E devo dire che proprio le relazioni la relazione di letti detrazione enti quello vari interventi come ascoltato mi danno lo spunto per entrare immediatamente nel merito delle questioni poste
Nella di nella discussione di nelle discussione di questa Assemblea
Sono concorde sulla valutazione positiva del processo che in pochi anni ha mutato in modo visibile il ruolo e le funzioni delle Province italiane
I percorsi che hanno permesso di attivare questo processo sono noti a tutti a tutti voi sono stati anche molto bene sintetizzati nella relazione introduttiva che ha ricostruito le tappe legislative che hanno modificato compiti e funzioni delle province a partire dalla legge centoquarantadue
Che prevede anche la possibilità di istituire le le e città metropolitane bisogna farle
Cioè non è che dobbiamo fare altro bisogna farle basta che ci mettiamo intorno a un tavolo e dove è possibile bisogna vedere se siamo d'accordo a ridefinire i poteri degli italiani delle varie istituzioni
Siete passati per il complesso di leggi inattivazione la legge cinquantanove decentramento amministrativo fino alla recente legge duecentosessantacinque di questo anno
Ecco quello che possiamo constatare oggi è che questo processo ha fatto emergere sicuramente e anche esperienze innovative che sono state messe nato da molte amministrazioni provinciali
E ancor più ha messo in risalto le forti potenzialità dell'ente intermedio perché guardate bisogna dirlo non è che le province italiane hanno aspettato la riforma seppure con questo processo si sono aperti nuove possibilità
Ma il forte radicamento territoriale
Delle province italiane anche al di fuori appunto delle rigide belle che di competenza hanno consolidato una funzione una presenza nel corso di questa di questi anni anticipando in alcuni casi in alcune province addirittura la riforma del decentramento
La e comunque hanno consolidato la loro presenza in settori fondamentali come quello della difesa dell'ambiente e della programmazione territoriale del lavoro ma promozione e lo sviluppo economico
Ecco il binomio territorio sviluppo che rappresenta infatti il nuovo ambito progettuale ma anche strategico di riferimento delle delle province
Ne un esempio il ruolo attivo di molte Province per la promozione di patti territoriali di contratti Daria di accordi di programma di vario genere
Le Province sono state in questi anni in alcuni casi protagoniste allora rafforzare questa capacità progettuale questa capacità di costruire le reti di relazioni sul territorio con quel particolari riferimento alla funzione di sostegno ed assistenza
Ai comuni più piccoli che deve diventare uno dei compiti fondamentali per l'azione futura di tutte le Province
Allora gli sforzi che sono richiesti a noi tutti per completare il processo di decentramento e consolidare il nuovo ruolo delle Province
Lo sapete l'avete detto sono concorde con voi sono ancora molti ma qui si tratta di metterci d'accordo insomma la riforma di questo Stato
La cultura centralistica di questo Stato non è che può essere modificata riformata con una bacchetta magica
C'è bisogno di dell'impegno del grande senso di responsabilità di tutti noi e definire il percorso non è una questione di schieramenti qui c'è la questione di del senso di responsabilità
Rispetto allo Stato che noi vogliamo il rispetto appunto al processo che abbiamo attivato è vero esistono difficoltà e ostacoli che sono interni ed esterni alla organizzazione provinciale probabilmente molti sono Esterni ma tanti sono anche interno
Allora dobbiamo misurarci con queste difficoltà definendo gli strumenti che ci mettono nelle condizioni di conoscerle meglio queste difficoltà e quindi intervenire per superarle
Ma questo cercando appunto di trovare momenti di comuni di di lavoro per per in e nessuno appunto può mettersi i chiamarsi fuori nessuno può dissi io sono fuori e guardo dalla finestra quello che sapete o fare o come portate avanti questo questo percorso
Allora
E per questo per esempio che il ministero per gli Affari regionali ha stipulato una convenzione con il che nel con l'obiettivo di prodotti Broad produrre Ettore
Ricerche sulle principali questioni che attengono ai diversi livelli del Governo locali regioni Province e Comuni
Molti di voi
Si ricorderanno che il rapporto sulle province è stato presentato prima dell'estate in una riunione assai proficua
E proprio nella sede del ministero
E su questo rapporto che intendo tornare in questo mio intervento ricordo comunque che il rapporto del CNEL è stato elaborato sulla base di un questionario le codificato distribuito ai presidenti delle Province
Ebbene dal rapporto emerge chiaramente che le amministrazioni le amministrazioni provinciali si trovano oggi al centro di importanti processi almeno su tre versanti
Il primo o il versante istituzionali
Il decentramento amministrativo ha modificato il ruolo delle Province
Ma lo scenario che emerge proprio perché ancora non del tutto definito evidenzia livelli di insoddisfazione e anche di preoccupazione che anche qui sono stati sollevati il secondo a quello economico
La vitalità dei localismi e sottoposta oggi ad una
Profonda verifica accentuata da elementi di competitività territoriali che rinviano ha capacità di governo e a procedure in grado di valorizzare tutti i fattori territoriali
Il terzo fattore è quello infine quello sociale
L'espansione dei flussi migratori
E nel Mezzogiorno la persistente disoccupazione soprattutto giovanile rinviano alla necessità di politiche di ricomposizione sociale gestite su scala sovracomunale
E sono proprio le novità legate a questi tre versanti che non consentono di ricorrere alla tradizionale esperienza amministrativa delle province
Al contrario segnalano le trasformazioni in corso
E richiedono come cui voi giustamente avete messo al centro dei nostri lavori un'approfondita rivisitazione delle modalità con cui gli amministratori provinciali hanno svolto fin qui il loro compito
E poiché non intendo sottrarmi ad un discorso franco non posso non sottolineare che questo quadro è appesantito da almeno altre quattro questioni problematiche che anche il rapporto che nel ai evidenziato
Il primo
La scarsità delle risorse
A me che appunto sono stata anche assessore provinciale non sfugge che spesso sono state trasferite funzioni senza accompagnarla accompagnate da adeguate risorse su questo stiamo cercando di lavorare
Tavolo tecnico non voglio rubare altro tempo su questo avremo modo terre spiegarci a che punto siamo DPCM ormai su no a buon punto ci auguriamo se tutto finisce bene di potere arrivare al traguardo secondo le date di scadenza previste dalle legge
Comunque la proposta del presidente letti di di riprendere il tema del federalismo fiscale in una logica solidale è pienamente condivisibile
La riforma elettorale con l'elezione diretta del sindaco del presidente della Provincia ed ora anche del Presidente
Della regione non entro nel merito di questo è legge dello stato per cui rimaniamo acché comunque oggi c'è questa legge dello Stato però io cito questo questo scenario mutato
Per dire che oggi questa questo questo nuovo scenario oppone con grande serietà il tema delle relazioni tra responsabilità e potere
E questo tema
Mi consente di evidenziare che la seconda questione i cosiddetti vincoli procedurali gli amministratori eletti con il nuovo sistema hanno sicuramente una maggiore determinazione nell'attuazione del programma con cui si sono presentati al corpo elettorale sono stati eletti ma è sempre più evidente la difficoltà di corrispondere alle legittime attese dei cittadini
Acquisita Dini che giustamente vitali diceva dobbiamo ricollegarci a partire per dare sostanza alla nostra forza nostra capacità di governo
A causa di una persistente difficoltà nelle procedure amministrative nonostante i grandi passi avanti che sono stati fatti in questi due ultimi due anni però sicuramente questo delle procedure è uno dei nodi e anche quest'ultima considerazione mi consente di introdurre la terza delle questioni l'incertezza sulle competenze
Voi conoscete quanto me lo straordinario valore della stagione riformatrice che si è aperta nel Paese
Essa non si è ancora conclusa perché permangono tra le forze politiche sacche di resistenza e anche qui non racconto niente di nuovo perché davanti tutti voi
Dopo il fallimento della biblica minerale non si poteva comunque pensare di avviare a conclusione una legislatura
Nata con l'obiettivo di procedere ad una radicale riforma dello Stato lasciando le cose esattamente come erano state trovate
Quello che va detto deve essere detto e dobbiamo ammettere che il governo Prodi prima e il governo attuale ora sicuramente fra non poche difficoltà ha però avviato un complesso processo di riforma a Costituzione invariata
E ha delegato ha dato al Parlamento comunque una proposta di legge per la riforma dello Stato sulla quale il Parlamento stesso sta lavorando
Una tale operazione non poteva che risultare non solo complessa ma anche in qualche caso contraddittoria soprattutto in una fase di attuazione per le considerazioni che faceva all'inizio
Il limite principale è dato
Anche probabilmente da una continua innovazione normativa legata all'attuazione delle delle cosiddette leggi Bassanini
Che finisce con il definire a spezzoni le nuove competenze soprattutto dei Comuni e delle Province
Ma insomma questo limite forse insito in un processo di tale natura
Credo che non possa oscurare gli effetti positivi prodotti dalle innovazioni introdotte quindi nessuno si nasconde problemi che tale processo innescato ad esempio nei rapporti tra i diversi livelli istituzionali dei governi locali
Come rendere forte e soprattutto trasformarla in cultura generalizzata nel territorio il principio di sussidiarietà fra i vari livelli istituzionali
E questa infatti è la quarta ed ultima questione le difficoltà mi rapporti verticali
Sì perché se è vero che non mancano elementi di problematicità dei rapporti tra Province e Comuni e soprattutto con le regioni che le relazioni sono sono sottoposte a continue fibrillazioni
Senza sottacere quelle con i diversi livelli dello Stato centrale
Ne sappiamo qualcosa nel momento in cui noi ci troviamo a lavorare dentro le le conferenze previste
Fra i vari livelli
Ma nel rapporto con le regioni non si scontano tanto o solo i ritardi che ancora ci sono nel recepimento delle norme legate alla lite alle leggi Bassanini quanto piuttosto una diffusa pratica di reciproca interdizione che in qualche modo riduce sensibilmente tutte le potenzialità operative
Allora se è vero che il quadro dovrà essere chiarito nel più breve tempo possibile vi dicevo il percorso per i vari DPCM credo che si possa serenamente affermare che su alcune competenze
Dalla difesa dell'ambiente alla promozione dello sviluppo economico le province hanno ormai consolidato fu
Simoni ed esperienze su cui nessuno pensa che si possa tornare indietro e io questo lo corre sottolinea
Non ci può essere più nessuno che possa mettere in discussione
Questo che ormai
è una ruolo definito radicato delle province è infatti
Come dicevo all'inizio sul binomio territorio sviluppo che si dovrà tracciare il profilo della nuova provincia un profilo che definisce un primo passo verso una definizione autonoma e non dipendente da occasionali attribuzioni di competenze del proprio ruolo
Le questioni che ho fin qui poste mi consentono di affrontare l'ultimo tema vi chiedo scusa per il tempo che visto rubando
Ho cercato di delineare un quadro che si nazisti non anzi nasconde le difficoltà ma anzi che evidenzia anche i passi avanti che sono stati compiuti
Sul versante istituzionale
Io credo che questo quadro si comporrà quando sarà andata a regime la riforma dei ministeri e la riforma della Presidenza del Consiglio che investe anche il ministero degli Affari regionali lo stesso Dipartimento
Con la riforma della presidenza del Consiglio si è stabilita appunto presso la presidenza
Il nuovo del coordinamento e della concertazione con il sistema delle Autonomie Locali altari del coordinamento delle politiche comunitarie riforma della Presidenza del Consiglio ha definito queste due
Colonne in qualche modo il il per la la presidenza chi ha come il referente il ministero per gli affari comunitari e il ministero per gli affari regionali
La riforma del di questo ministero mi auguro che foss'anche modificare il suo nome il ministero per l'autonomia perché sinceramente affari regionali mi sembra residuo descrittivo ma anche la parola fari non è che sia
Una parola che Arcese abbastanza comprensibile mi sembra che
Ministero per le Autonomie dovrebbe essere diciamo il sintetizzare effettivamente il ruolo di questo ministero che ha come obiettivo da un lato la definizione di una struttura capace di mettere a disposizione della Presidenza del Consiglio un servizio permanente di monitoraggio reporting capace quindi di offrire quadri di analisi sintetica e dinamica dei fenomeni delle politiche in atto nel sistema delle Autonomie e dall'altro l'articolazione di un servizio per favorire e potenziare anche attraversi appositi tavoli settoriali l'abbiamo già sperimentato in questi mesi i momenti di confronto e di coordinamento dell'attività di Regioni Province e comuni l'esempio
Delle delle Progetto delle piano che è stato presentato alla conferenza unificata
Sui trasporti un documento unitario che Regioni Province Comuni sono riusciti a fare proprio grazie anche all'intermediazione al ruolo del Dipartimento degli Affari regionali
Per indicare la posizione delle regioni dell'autonomia nei confronti delle piano nazionale dei trasporti nel momento in cui è in itinere il o il completamento del piano io credo è che
Che è un esempio lampante di come è necessario lavorare e far lavorare il dipartimento come snodo focale fondamentale fra le amministrazioni centrali e l'Insiel
M l'insieme delle autonomia quindi il compito del nuovo ministero sarà quello di dare una risposta di governo al complesso tema delle relazioni tra i diversi livelli dello Stato ordinamento
Accompagnando il processo
Delle relazioni interistituzionali allora vogliamo assicurare visibilità alle problematiche poste dai governi locali
Su quelle principali questioni che attengono alle loro funzioni loro competenza credo che dobbiamo definita definitivamente archiviare
L'azione dello Stato
Centralistica
Che emergeva
Con una sostanziale sfiducia
Nelle capacità di governo delle autonomie locali e invece ripristinarle il loro valore costituzionale l'
Cherie appunto a ad a vere da parte dello Stato centrale una una cultura che tenda a a rapportarsi diciamo con i poteri locali non più in modo gerarchico ma appunto attrae
Verso le spie l'esplicazione massima del principio di sussidiarietà e su tante questioni dobbiamo ancora lavorare molto
Penso all'ambiente pensa e beni culturali penso a tutta una serie di questioni dove noi dobbiamo veramente riuscire a trovare con insieme dell'autonomia ma le province su questo posso dare un contributo fondamentale proprio come ente di area vasta
Affinché si riesca a trasformare il rapporto fra appunto
Amministrazioni centrali questioni fondamentali di fondamentali interesse per il territorio e realtà
Istituzionali locali
A tale scopo mi sono impegnata in questi mesi non solo attraverso il governo della conferenza unificata a cui pure dovremo mettere mano per assicurare un migliore funzionamento abbiamo fatto molto ma dobbiamo fare sicuramente di più
E come l'unificata stile stabilisce rapporti con lo Stato Regioni Conferenza Stato Regioni ma anche con la conferenza stato città
Tenendo conto che ancora purtroppo
Il la conferenza stato città come referente il ministro
Per non purtroppo per fare il ministro Jervolino ma perché ancora non siamo riusciti questa è la mia opinioni di di ridefinire
Per le autonomie locali un referente unico che io ritengo debba essere all'interno della presidenza comunque sicuramente in questa fase in questo periodo abbiamo lavorato molto
Comunque dopo l'Italia delle regioni
Chi è la manifestazione che abbiamo fatto
A primavera della l'anno scorso nella prossima primavera terremo proprio in collaborazione con l'UPI e per questo stiamo già lavorando l'Italia delle Province qui a Roma
Dovrà essere un'occasione non solo per far vetrina
Fra virgolette vetrina per l'azione amministrativa delle Province
Ma anche un importante appuntamento alla vigilia della legislatura che Hass che si aprirà con le le elezioni regionali
Per una messa a punto del ruolo dell'ente intermedio
Cari amici amiche amministratori amministratrici
In tempi difficili non è facile sapere sempre chi ha ragione
Ma può essere importante sapere a chi dare ragione
Senza nulla togliere Allegri alla alla ragione delle regioni e dei Comuni
Consentitemi stasera di dare ragione alle Province grazie
Grazie a lei signora ministro grazie a lei per il bel conte
Per il contributo che sta voluto dare e per il fatto che ha voluto rimarcare che ci dà ragione
Lei c'è vicina e noi le siamo vicini una battaglia comune
La sessione pomeridiana finisce qua invito il centro sinistra i delegati dei senza fermarsi che sviluppiamo la nostra giugno devo dare un annuncio l'onorevole Galati ha smarrito il cellulare se il cellulare mi ascolta si faccia trovare no se qualcuno lo trova pregato di consegnava recepisce non perché gli verrà ovviamente restituito
Inviterei delegati del centro destra venire qui davanti ad occupare uno spazio così stiamo più raccolti a lavori a meglio sedime dello Stato centrale meglio