Visita del Presidente della Repubblica Scalfaro a Cuneo in occasione dell'VIII Centenario della città piemontese

L'ufficiale di questa cerimonia che inizio con il discorso del sindaco della città di Cuneo il dottor egli opposta
è un grande onore porgere il saluto della città di Cuneo al signor Presidente della Repubblica e porgere un saluto a tutti voi al sua Eccellenza il vescovo al signor prefetto ai signori parlamentari
Ai signori del seguito del Presidente a tutte le autorità presenti civili e militari ai tanti amici sindaci presenti ai signori e le signore
Che hanno potuto e voluto oggi essere qui con noi in questa importante occasione ringrazio il signor Presidente per aver accettato di venire a Cuneo anzi voluto venire alcune perché mi ha detto che è venuta con molto piacere
Aver voluto venire a Cuneo in occasione di queste nostra celebrazione dell'ottavo centenario
La sua presenza le rende più solenni e fa ancora maggiormente comprendere a tutti noi che questo all'opportunità e celebrati gli ottocento anni di una città ottocento anni non sono molti ma se non sa un periodo sufficiente per aver maturato una importante storia per aver prodotto
Delle realtà radicate sul territorio tali da permetterci di guardare con molto ottimismo al futuro ecco il celebrare il centenario della fondazione della città è un momento importante perché ci permette di avere occasione di incontro come quella che ho Cizio Novara ed è importante anche perché permette di dare nuovo slancio al nuovo vigore alle iniziative della città stesse
Cuneo si dice è stata fondata ottocento anni fa in realtà ottocento anni fa esisteva alza
Da qualche decennio almeno perché il primo documento ufficiale che prova l'esistenza della città sul Pizzo del conio
E un trattato un patto di alleanza firmato tra i consumi del comune di Cuneo che i rappresentanti del podestà di Asti in località Milano inizio un carità Zerbo presso il luogo dove poi dopo pochi decenni sarebbe sorta Fossano
In quell'occasione di quelle secchezza avevano creato una piccola città una piccola struttura articolata nella forma del libero comune cercavano l'accordo con il potente comune di Asti
Per poter difendere questi uomini liberi che avevano abbandonato il marchesato di Saluzzo per venirsi insediare in queste ospita le terre della parte di Borgo San Dalmazzo quindi il ventitré giugno mille centonovantotto si incontrarono i rappresentanti di una città che già esisteva da qualche decennio che era il frutto di un grande movimento
L'intera storia ecco di ricerca indipendenza e di autonomia che stava pervadente il nostro Paese alla fine del Medioevo
Nel stesso anno era il mille centonovantotto e si registra la nascita in provincia di Cuneo anche nelle città di Mondovì e della città di Racconigi quindi era un periodo particolarmente fecondo
Cuneo nacque quindi nella ricerca di questa libertà che era intesa più che altro come indipendenza in quel momento
E nacque sul Pizzo del cognato che noi oggi siamo in questa sede in questa parte della città storica ecco ci sono stati i primi insediamenti ne abbiamo colto l'opportunità degli ottocento anni per cercare di riportare tutto quanto possibile perché naturalmente avevamo anche delle difficoltà di carattere economico notte il mito eccetera
Ma riportare tutto quanto possibile del nostro patrimonio culturale al massimo splendore e per avviare una serie di iniziative di opere che potessero rendere questo queste celebrazioni del centenario anche fruttuose per il prosieguo della vita dei cuneesi tra le iniziative che sono state prese molte delle quali sono state affrontate grazie all'aiuto di sposarvi
Organizzazioni private e anche di strutture pubbliche che si hanno in qualche modo beneficiati in particolare colgo l'occasione per ringraziare e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo che finanziando completamente la ristrutturazione di questo teatro ha dato un importante impulso per quella l'attività culturale cittadina e sia permessi di riportare oltre che a norme anche a pieno splendore questo teatro storico
Colgo l'occasione oltre che per ringraziare vivamente la fondazione per la Cassa di Risparmio di Cuneo sempre presente nelle nostre iniziative
Anche per ringraziare tennis del Comune
I progettisti di imprese che c'ha lavorato perché questo prestata fatto in meno di culture anni circa sono due anni e pochi Mesima e completato da tempo attendevamo l'importante visita del signor Presidente per inaugurarla
In due anni è stato fatto un grandissimo lavoro quindi il mio ringraziamento sincero ma tutti quanti hanno qui operato compreso gli studenti che hanno voluto lasciare un segno della loro attività
Dando un contributo al rifacimento del supporto dell'orologio che sovrasta questo parco
Quindi dicevo ottocento anni ottocento anni che abbiamo voluto festeggiare ottocento anni che sono anche stati un momento di riflessione anche un momento per andare a cercare quali
Erano origini della nostra città da un punto di vista culturale prima ancora che da un punto di vista fisico e abbiamo avuto modo di ripercorre idealmente
Il cammino fatto dei fondatori e di capire quali erano le principali diciamo tendenza o per lo meno i più importanti elementi di riferimento culturale che li spingevano e che hanno contribuito a formare il carattere di nel cuneese
Beh sicuramente concitato c'era una voglia di indipendenza un gran desiderio di libertà
Poi sicuramente c'era un forte senso dell'istituzione in senso delle istituzioni che si è tramandato attraverso i secoli noi prima come libero comune poi con rilancio e prevalentemente coi Savoia abbia avuto un forte legame
Col Governo senso innato di rispetto dell'istituzione di ricerca di un rapporto corretto nella reciprocità delle funzioni questa era una piattaforma piatto forte del militare abbiamo avuto caserme assedi una storia molto segnata dalla passaggio dei francesi e degli spagnoli e riconosciuta nel tempo dalla famiglia Savoia che ebete la volontà i segnalare anche nel nello stemma stesso concesso la città questa grossa capacità di cui Nesi di essere fedeli e di saper resistere ogni a ogni forma di pressione possano essere fisica o di carattere psichico inoltre i cuneese però non altre norme risorsa anzi almeno un paio di altri enormi risorse la prima era la fede religiosa una fede religiosa molto marcata che ha lasciato tracce profonde nel tempo
Che per l'attività della Chiesa e delle confraternite ed altre Roma solida cultura contadina da tutti questi elementi messi insieme
E nato un po'il nostro carattere se noi ci riteniamo cento Nesta fiera leale che rispetta la parola data grandi lavoratori grandi risparmiatori
Riteniamo che forse siamo più propensi a mettere in evidenza i nostri doveri che magari qualche volta non siamo altrettanto incisive nell'affermare i nostri diritti
Forse proprio perché abbiamo queste qualità e nata qui quella che poi è stata la parte che ha in modo più significativo di ogni altra ha segnato la nostra storia ecco in questa nostra città in queste nostre per innata la resistenza che fa parte nella nostra ormai formazione culturale per noi abbiamo generato come Cuneo e come provincia di Cuneo le prima formazioni partigiane perché avevamo questo carattere questa volontà di indipendenza questo rispetto e questa forma di estrema dedizione a cui facevo riferimento non è casuale appunto che si è scoccata qui la scintilla della Resistenza come non è casuale che fosse nato a Cuneo Duccio Galimberti
Come non è casuale che gli atti eroici compiuti nelle nostre montagne nella nostra pianura abbiano contribuito insieme ad altri a dare al nostro Paese a ridare al nostro Paese quella dignità nell'ambito delle Nazioni che giustamente la patria no alla nostra patria competeva
Tutto questo c'è stato un impegno forte oggi il signor Presidente deporrà una corona d'alloro al monumento alla Resistenza e ha voluto avere questo momento di memoria
Perché è a conoscenza del presto che è stato pacato e a conoscenza anche di quanto questo periodo abbia inciso fortemente nella formazione delle generazioni come la mia che sono seguite devo dire però che nel periodo del dopoguerra quando si stava compiendo la giusta e necessaria ricostruzione lo Stato danno e non è stato sufficientemente presente
Noi abbiamo visto spopolare la montagna abbiamo visto cambiare radicalmente la vita delle nostre campagne abbiam visto sorse delle fatiche le grandi imprese commerciali o di servizi abbiamo visto una popolazione lavorare fortemente impegnarsi soffrire ma non abbiamo visto la stato costruire le strade costruire le Ferrovie costruire i trafori costruire le università in questo lo Stato non mi era presente
Devo dire però che c'è stato una specie di miracolo perché vuoi per le caratteristiche nostre o ai per gli apporti che altri che son venuti a vivere qui con noi
Ha notato con le loro capacità comunque la nostra gente ha saputo superare queste difficoltà e abbiamo saputo creare una realtà provinciale e cittadina che oggi si pone costantemente ai primi posti nelle graduatorie
Sia di carattere economico che per quanto riguarda la qualità della vita a livello nazionale
Ecco se una colpa devo dall'anno in cui Nesi e quella di essere stati troppo pazienti la nostra pure eccessiva forse ho addirittura ingiustificabile pazienza ha permesso che sei dovesse ricorrere soltanto o quasi esclusivamente all'impegno delle popolazioni in assenza appunto di quella presenza forte dello Stato e che invece sarebbe stata necessaria
Adesso qualcosa sta cambiando è cambiato perché devo dire che voi per la nostra capacità di produrre comunque posti di lavoro benessere ricchezza di sapersi imporre da un punto di vista della competitività e di saper anche qualificare la nostra terra per la qualità della vita
Voi perché certamente col tempo si dovrà pur prendere atto di queste cose il Governo il Parlamento si stanno occupando maggiormente di noi e qualcosa prenderà corpo cito per tutte sulla dicendo della Cuneo Asti che se Dio vuole si concluderà speriamo in tempi ragionevoli ma che ci ha visti tutti impegnati
Per troppi anni
Ecco qualcosa si sta muovendo e quindi cura in questo atto il centesimo anniversario
Cosa si aspetta dal futuro
Ma noi contiamo per il futuro di poter procedere in questo nostro sviluppo nel modo più armonico possibile contiamo di essere capaci di saper affrontare cambiamenti epocali della globalizzazione mantenendo le nostre caratteristiche ma sapendo sì comunque adattare a una società che diventerà necessariamente giustamente multirazziale multiculturale
Pensiamo di potere fare questo e pensiamo come orgoglio che da parte nostra ci saremo in questi cambiamenti ce la faremo la nostra parte chiediamo allo Stato di fare la sua chiediamo lo stato di fare la sua realizzando quelle opere che mancano ma chiediamo lo stato di fare la sua anche portando avanti quelle riforme che ormai non sono più procrastinabili
Particolarmente io ritengo noi amministratori locali sentiamo importante urgente la riforma delle nostre istituzioni
Io sostengo e ritengo con grande diritto a farlo
Che oggi come oggi non è più sostenibile non è più pensabile che è una realtà come la provincia di Cuneo quando confronta le risorse che sono messe a disposizione della nostra terra rispetto a quelle che son messo a disposizione di province o regioni autonome o di altre parti d'Italia
Non si sente soltanto danneggiata si sente offesa
Noi riteniamo che quello che cinquant'anni fa poteva essere giustificabile perché si puntava all'unità nazionale oggi debba essere rivisto perché Nova senso che noi ci si senta Diversi da altri che nulla di più Dinoi hanno fatto per il Paese che oggi nulla di più fanno spessi un contesto europeo noi abbiamo diritto a vedere
Una disponibilità di risorse pare Tarchi ed abbiamo il dovere di utilizzarle bene per fare ulteriormente crescere questa terra
Penso poiché la l'Europa sia per noi una grande speranza l'Europa è per noi una grande speranza perché in questa sua graduale realizzazione che lenta ma è costante che si porta avverrà oggi una libera circolazione non solo delle merci ma te le persone ci porterà presto avere una moneta unica e si porterà presto essere un grande sì europeo federato nel giro mia occorre sostengo ecco noi puntiamo in questa Europa perché nell'Europa non saremo più una marca lontana e marginale rispetto a un senso ma saremo inseriti in un contesto pulsante dov'è la cultura europea e l'economia europea danno un segno importantissimo per la loro presenza
E così al presidente noi affidiamo queste nostre speranze
Io la ringrazio ancora per essere venuta a Cuneo oggi colgo l'occasione per fare anche lei gli auguri so che domani compirà ottant'anni è nata importante
Auguro
Le auguro di cuore di poter continuare nella sua attività nell'interesse della nostra nazione con la stessa capacità lo stesso impegno e la stessa dirittura morale che era dimostrato fino al CIPE grazie signor presidente
E dopo il sindaco della città di Cuneo è la volta a portare il saluto di tutta la provincia del presidente della provincia di Cuneo dottor Giovanni Quaglia
Signor Presidente della Repubblica sono lieto e onorato
Che sia consentito anche a me
Di portarle il più cordiale saluto di porgerle più sincero benvenuto a nome della grande comunità provinciale che ho l'onore e il piacere
Di rappresentare
Porto questo saluto a nome dei miei consiglieri provinciali assessori che vedo qui presenti
A nome dei duecentocinquanta sindaci la maggior parte dei quali sono qui presenti
Dei tanti amministratori locali
Di tutta quella realtà economica e sociale
Che qui rappresentata porgerle un saluto deferente
Un saluto affettuoso anche perché tanti ricordi la legano a questa terra
E un saluto riconoscente
Soprattutto per l'alto magistero
Prima morale prima ancora che politico che da tutta la sua esistenza da questi sei anni e mezzo ormai suprema magistratura al vertice della Repubblica
Sia messo a disposizione ci ha dato modo di conoscere e dunque un saluto
Che rivela la grande anima di questa terra di questa provincia
è un saluto
Di una provincia che ha da poco superato il dramma dell'alluvione del novantaquattro e poi ancora del novantasei dramma che ci sia prostrati profondamente ma dal quale siamo riusciti ad emergere
Direi con una nuova attenzione al territorio
Con una nuova attenzione
Alle modalità di sviluppo che dobbiamo dare al nostro territorio
Questa dramma visto impegnati comuni Sindaci in prima linea la Provincia la Regione lo Stato
E una volta tanto credo che siamo in dovere di dire grazie Allo stato
Grazie per l'attenzione e la vicinanza la sensibilità la disponibilità di risorse che ha messo nelle nostre mani
Per la presenza dei Presidenti del Consiglio che si sono succeduti dei ministri degli Interni dal professor Barberi di tutti coloro che ci sono stati vicini
Lo dico a lei signor presidente che rappresenta il massimo versi dallo Stato perché dobbiamo riconoscere quando lo stato ci è vicino che è stato così e dobbiamo essere grati più oggettivi
E il saluto di una provincia
Operosa
Il sindaco gli ha fatto riferimento non mi soffermo
Siamo stati collocati al vertice della graduatoria per capacità di lavoro e capacità di intraprendere
E vero senza grossi aiuti ma queste capacità l'abbiamo messe a frutto
Il saluto di una provincia che peraltro verso e ricca di esperienze di volontariato straordinarie
Non c'è persona non c'è famiglia che non si sente impegnata in qualcuna di queste molteplici benemerite attività che sono di grande aiuto di grande supporto agli enti locali alle attività degli enti pubblici
E il saluto
Di una provincia Chiarato molto Allo stato
Chi ha forte il senso dello Stato
Che ha grande il senso delle istituzioni e vorremmo essere aiutati noi rappresentanti delle istituzioni
A far brillare di più e meglio
Le istituzioni che siamo chiamati a governare
Con minore burocrazia possibilmente con minori impedimenti con maggiore fiducia nella nostra capacità di governo e non è certamente moltiplicando i passaggi e le normative che si rende più trasparente la vita delle pubbliche amministrazioni
E il saluto di una provincia di frontiera
L'ho accennato il sindaco non posso non sottolineare di una provincia di frontiera che però lavora per diventare un area di cerniera all'interno dell'Europa che si sta costruendo
Sì abbiamo bisogno di aprire le nostre porte verso la Francia verso la pianura padana verso la Liguria stiamo lavorando insieme
Per conseguire questi obiettivi recente legge del parlamento la duecentonovantacinque di qualche settimana fa
Ecco va in questa direzione premia l'impegno determinante dei sindaci del comitato di monitoraggio della Provincia se me lo consentite della Regione certamente dei nostri parlamentari che sono qui presenti e che saluto ecco e delle forze economiche che hanno condiviso questi obiettivi hanno lavorato con noi all'unisono
E il saluto
Di una provincia
Che e estesa Granda pur
E queste estensione ci crea problemi nel mantenere
La vivibilità in territori particolarmente deboli nelle aree marginali abbiamo vivono che lo Stato non si ritiri
Non so se vado controcorrente a invocare più stato ma abbiamo bisogno che lo Stato non si ritiri eccessivamente da queste armi
Il quotidiano la Stampa nei giorni scorsi ci ricordava un fatto che emblematico vero signori sindaci ed è questo signor Presidente
A fronte di un aumento del tre per cento della popolazione nelle scuole elementari con un'inversione di tendenza anche significativa e importante assistiamo ad al calo del quattro per cento degli insegnanti e centocinquanta insegnanti elementari in meno circa a partire dal prossimo dall'anno scolastico che sta per iniziare questo perché perché i numeri sono numeri le normative prevedono i numeri
Ma i numeri sono cosa arida se non sono collocati in un territorio in una zona in un'area nei quali non ci sono strade nelle quali nevica alcuni decine di centimetri o metri quando nella stagione invernale i bambini non possono fare più di tanti chilometri per recarsi a scuola ecco i numeri non sono tutto abbiamo bisogno che lo stato ci aiuti aiutino gli ammiratori locali a presidiare questo territorio anche come presidio
Per la salvaguardia appunto dell'integrità territoriale stesso
E infine il saluto
Signor Presidente
Di
Una provincia
A una grande ricchezza
A duecento cinquanta magnifici sindaci centinaia e migliaia di amministratori locali che lavorano con passione con impegno con dedizione
Con tanta voglia di fare
Eravamo ora no
Insieme alle altre istituzioni indipendentemente dai colori politici o dalle collocazioni partitiche sanno lavorare insieme per degli obiettivi condivisi e decisi insieme
E accanto a loro accanto le istituzioni le forze economiche
Imprenditori
Gli artigiani commercianti i lavoratori le forze del volontariato che ricordavo prima ecco all'unisono per mandare avanti per consentire a questa provincia di camminare questa è la nostra ricchezza
E se posso fare un'annotazione se mi è lecito è consentito ma non sento profondamente lo devo dire signor Presidente accanto a questa capacità
Delle istituzioni delle forze vive della Provincia c'è una presenza attenta intelligente discreta dello Stato
Noi abbiamo una lunga tradizione di collaborazione
Con la Prefettura con la questura con le forze dell'ordine grande rispetto per la magistratura
Grande rispetto per tutta la pubblica amministrazione in genere ecco noi
Crediamo che anche questo modo di lavorare ognuno nel proprio campo nel proprio ambito senza invasione dei campi senza intrusioni
Senza inutile inutili spettacolarizzazione di comportamenti che non sono proprio di questa terra ecco questa capacità di operare di lavorare insieme di capirci è quella forza di questa nostra Provincia assieme a quei valori
A cui già il sindaco faceva prima riferimento chiudo dicendo questo oggi l'otto settembre cinquantacinque anni fa i giovani di allora cominciavano a mobilitarsi per una grande epopea
Spedirà grandi valori umani da grandi valori ideali da grandi valori morali oggi in questi momenti
A Loreto la Chiesa italiana inizia la grande preghiera per l'Italia
Direi che insieme collego quando la valenza di questi valori spirituali morali e umani ecco noi possiamo capire bene che cos'è questa nostra Provincia che cos'è che fa provincia Granda
Che cosa vuole continuare ad essere perché su questi valori io credo che insieme potremmo indicare le giovani generazioni un futuro di serenità e di fiducia grazie signor presidente
E dopo la Provincia
La volta del presidente della regione Piemonte dottor Enzo Ghigo a portare il saluto dei suoi corregionali alla massima autorità dello Stato
Bene
Voglio anch'io portare il saluto al Presidente della Repubblica al signor Sindaco al presidente della Provincia tutti i sindaci presenti qua in questa sala e naturalmente l'autorità presente e a tutti i cittadini
Credo che l'ottavo centenario della fondazione di Cuneo nello stesso tempo occasione di festa di gioia di riflessione
Occasione ancora più lieta per la sua presenza signor Presidente anche lei figlio di questo operoso ospitale e solidale Piemonte
Vorrei innanzitutto portare a tutti i cittadini di Cuneo il saluto e l'augurio non formale del governo regionale del Consiglio di tutta la comunità piemontese
Di otto secoli di questa città sono densi di storia e di cultura di coraggio di forza di passione civile di amore per la libertà
Lo spirito che ha animato la gente di Cuneo è sempre stato quello dell'insofferenza verso i soprusi
E le ingiustizie
Temprato dalle difficoltà e rafforzato dall'orgoglio di appartenere a questa città
Come lei ben sa signor Presidente in questa provincia ogni città ogni zona sviluppato una fortissima identità
Distinte nello stesso tempo rispettosa di quelle altrui
In questa città in questa provincia come in poche altre si è riusciti a coniugare le esigenze e le ragioni del cambiamento e della modernizzazione con le tradizioni e i valori del passato
E sicuramente per queste ragioni che in questa città in questa provincia la parola crisi non sembra far parte del vocabolario comune
La disoccupazione male più grave del nostro Paese
A Cuneo è la più bassa di tutto il Piemonte è una delle più basse di tutta l'Italia
In questa città e nelle altre realtà della Provincia il lavoro di intere generazioni ha permesso alle aziende cuneese di eccellere in Italia e nel mondo in molti settori
Da quello più tradizionale della produzione viticola a quello dell'allevamento bovino da quello dell'industria meccanica agroalimentare a quello del turismo e della cultura
Con la stessa tenacia e volontà i cuneesi che sono partiti all'inizio del Novecento verso terre lontane sono tanti
Hanno saputo farsi apprezzare per il loro lavoro senza però mai dimenticare legame con queste terre
Vede signor presidente questa terra ha dato all'Italia forse più di quanto ricevuto
Come caratteristica di tutta la comunità piemontese cui si bada più al lavoro e alla concretezza che alle polemiche si preferisce più dare che chiedere insomma l'atteggiamento e quello di chi questo Stato ha contribuito come mo'può come pochi altri a crearlo
Cuneo è mi permetto di dirlo in credito con lo Stato centrale il cui compito in questa parte d'Italia sarebbe dovuto essere quello di garantire almeno le risorse per creare quelle infrastrutture necessarie per lo sviluppo dell'economia
E invece ci sono voluti anni decenni come è stato ricordato per realizzare raddoppio della Torino Savona
E per la realizzazione della Cuneo Asti mentre per il traforo del Mar dal Tour
Tutto è ancora fermo
Da parte sua la Regione in questi anni in stretta collaborazione con gli Enti locali ha cercato di favorire le condizioni di sviluppo sociale ed economico di questa provincia anche affrontando e superando i problemi della ricostruzione dopo l'alluvione del mille novecento novantaquattro
Ma anche in queste terre che sembrano vivere problemi in meno drammatici di altre parti del Paese non può non giungerà lei Presidente di tutti gli italiani l'invito a non desistere dall'impegno
Di affrontare e risolvere le grandi emergenze ancora presenti in questo Paese
La mancanza di lavoro le riforme istituzionali e la giustizia
Il lavoro innanzitutto ancora pochi giorni fa signor presidente lei è ritornato a sollecitare governo Parlamento ad un impegno più incisivo su questo tema
Un Paese che nega i suoi cittadini la possibilità di lavorare è un paese senza futuro
Certamente il problema dell'occupazione un problema dell'Italia ma anche dell'intera Europa ma sono certo che non otterremo risultati se qualcuno si ostina a pensare che lo stato a dover creare lavoro
Se mai lo Stato deve creare le condizioni affinché l'impresa e creano nuove opportunità di lavoro
Talvolta sembra che governo e Parlamento siano preoccupati più di garantire che il lavoro lo ha già di quanti lavoro non l'hanno più o non l'hanno mai avuto
Liberiamo le energie che esistono nell'impresa in ogni parte d'Italia
Diminuiamo i vincoli normativi aumentando la flessibilità del mercato del lavoro liberiamo risorse per gli Investimenti favoriamo gli investimenti esteri rafforziamo strumenti quali il lavoro interinale i salari d'ingresso
Sono certo che specie le piccole e medie imprese ne trarranno grandi benefici e insieme agli utili sapranno creare nuova occupazione
In quanto le riforme e all'uscita dall'emergenza giustizia va riconosciuto signor Presidente suo instancabile
Lavoro di pungolo al Parlamento le forze politiche
Sono convinto che per riprendere la strada delle riforme innanzitutto necessario uscire dalla logica del muro contro muro
Regnante ormai da troppo tempo
è necessario nell'interesse di tutti svelenire il dibattito sforzarsi di comprendere le ragioni di tutti emarginare personalismi interessi di parte
Per quanto riguarda le amministrazioni locali in materia di riforma in senso federalista voglio sottolineare come il Piemonte
Gli otto storie di otto secoli di storia della città di cui non lo dimostra sia storicamente terra delle municipalità mille duecentootto Comuni ci sono in Piemonte
Proprio partendo dai Comuni e poi giungendo alle Province e alle Regioni e di fondamentale importanza che la realtà locali dispongono di maggiori competenze risorse autonomia
In particolare la Regione deve poter esercitare pienamente le proprie funzioni di programmazione vigilanza indirizzo e coordinamento
Non deve cioè essere sminuita è ridotta al ruolo di semplice livello di governo intermedio con funzione di collegamento tra centro e periferie
La giustizia i toni del dibattito politico su questo tema si sono fatti spesso aspra sono stati esasperati recentemente presidente della Camera dei deputati l'onorevole Luciano Violante intervenuto in prima persona ospitando che il dialogo tra le forze politiche si faccia più aperto e costruttivo
Non si può infatti signor Presidente lasciar passare altro tempo invano la giustizia spettacolo lo scambio reciproco di accuse tra magistrati e politici non sono degni di un Paese democratico come il nostro
Ben vengano le norme proposta al Parlamento per combattere in futuro la corruzione al tempo stesso ci faccio una volta per tutte chiarezza sulle troppe ombre che hanno caratterizzato gli ultimi anni della Repubblica
Garantita l'autonomia della magistratura devono essere garantiti ancora di più i diritti dei cittadini
Sono questi gli aspetti che mi premeva sottolineare oltre chiaramente condividere appieno le considerazioni fatte dei colleghi sindaco e presidente della Provincia
Convinto che se tutti insieme dei singoli cittadini fino ai più alti livelli amministrativi politici e istituzionali
Sapremo ispirarci a saldi principi e valori che sono tipici di questa terra e sapremo dare ciascuno di noi il proprio contribuito saremo in grado di garantire alle nostre comunità e l'intero Paese un futuro di severità e di benessere
Da questa città da queste terre in un giorno di festa le giunga al signor Presidente
Il nostro sincero sostegno affinché continui a spronare il Parlamento il Governo ad affrontare e risolvere i problemi di questo Paese per un futuro di libertà diritti e democrazia per tutti i cittadini
E ora il il momento più atteso da tutti quello del discorso del Presidente da Repubblica l'onorevole Oscar Luigi Scalfaro
Quindi
In una cerimonia
Particolarmente importante molto sentite
Questo completando
Della città di Cuneo
Otto secoli
Storie
Il pit
Passaggio di milioni di essere umani come voi
E hanno vissuto
Ambrogio visto annuncio
Hanno futuro
Una vita di lavori del sacrificio
A volte con delle conquiste a volte con delle sconfitte
Pensare
A queste
Enorme se il cui di persone otto secoli
Non li abbiamo conosciuti
I volti sono
Dentro di noi immaginati
Ma le statistiche sono stati è vero
Ma i dolori sono stati
Ma i sacrifici sono stati bene
Ma la concatenazione della vita umana che giunta oggi
Ci porta Giulio De insieme una parola umana
Non in modo solenne no noto in intimo
Però ho sentito a tutti quelli che ci hanno preceduto grazie
Abbiamo conosciuto quelli più vicini a noi
Il grande numero vissuto negli otto secoli ci sfugge
Ma vorranno essere capaci e lavoro e sa fare ciò che l'intelletto non riesce
Sa penetrare i tempi nel passaggio e sa anche con ardimento guardare al futuro
Questo guardando il passato ci fa dire che avanzi a tutti
Ascolti
Poi ciascuno di pensa alle più assurde della propria famiglia della propria casa
Alle provenienze
A ciò che hanno vissuto agli insegnamenti
O agli errori che ci hanno insegnato almeno a non ripeterli
Ognuno ricompensa alle persone che ha conosciuto quando ignora ragazzo quando era giovane quanto a scuola gli hanno fatto dei racconti e delle figure da questa enorme massa di gente sopravvenute fuori con un volto più individuabile con dei fatti compiuti e vissuti
E avanti e ricchezza grandissima ricchi
è stato detto giustamente
Una grande ricchezza riavrà eccellenza rivera indisse una grande ricchezza religiosa
Compresenze e anche di religioni diverse ma con persone che hanno egualmente una intensità divinità di devozione
Una presenza di Cassandra respiro di libertà
Che è patrimonio enorme
Una cosa mi colpisce tanto
Ci pensava in questi giorni sono andato a rileggere
Fa un impegno e l'altro
Quello che ho trovato della vostra storia degli inizi
Ringrazio per il più nitidi per splendidi
Che mi faranno sfogliandoli eleggendo liquidare anche le impronte a romani e prima ancora che dopo una cosa mi ha colpito molto
Molto positivamente
La eternità
Questo è un popolo
Credito quale la fedeltà e vita
Tel popolo dei singoli
Quando si parla di leggendo e stamattina ho visto gli affreschi
Nella sua sede signor sindaco
Quando si parla di leggendo e si nota il quale è stata la credibilità di questo popolo a Casa Savoia
A cominciare dal meteo
Questo essersi in un certo senso Donati
Per cercare chi ha avviato una comunità più ampia
Per avviato una qualificazione Chissi amo chi vogliamo esserci
Poiché le guerre purtroppo siamo abituati a distinguere le pagine di storia con le guerre una delle distinzioni peggiori
Che la guerra vuol dire l'emergere del peggio che viene l'uomo
Però anche in queste queste di libri difesa
E la sconfitta per i francesi
Metà seicento più o meno
E alla fine la vittoria del Settecento Lanza vittoria
E i rapporti più o meno agitati o meno con gli spagnoli questa difesa di essere se stessi
Questo una difesa la fedeltà
Sindaco e lo ringrazio mi ha fatto fermata e scendendo da questo bellissimo scalone del Comune tra le tante lapidi quella che ricorda la presenza del quindi Umberto primo
L'entusiasmo
Io giorni fa
Ho pagato un tributo che da anni mi veniva chiesto ed è di andare ad una visita ufficiale alle isole Eolie
Dove non c'è mai stato un capo di Stato
Avrebbero potuto dire meno male
E invece desideravano tanto che un capo di Stato rompesse questa tradizione di assenza
E a Natale il desiderio
Ormai antico
Che nella piazza Salina
Vi è una grande lapide iscritto che è stata messa per
Contributo del popolo il Comune non ha pagato nulla
Perché nel mille novecentoventitré
C'è andato Umberto disse agonia principe di Piemonte erede al trono e andate il principe una manifestazione inviando detto incredibile
Perché la cito perché cito queste
Perché c'è un contabile una continuità dissenso di età tarchiato
Che commovente
C'è sia un atto di devozione a quella persona
Minacce soprattutto un atto di fede nella comunità di un popolo
Che ha la stessa storia che alla stessa cultura che alla stessa quattro audizione che ha camminato e sotterrato e vinto ho perso insieme e che il PdL a questa storia questa continuità
Cuneo possente il paziente c'era tutto ha cantato il poeta Cuneo e tele
Questa
Provincia Granda pretese
E guardate la continuità
Quando ciascuno di noi impegnato
Nella difesa dei valori
Indipendenza
Contro la dittatura contro
Il nemico che era in casa in una nostra storia
Diciamo almeno sofferente
Per le targhe vicende
E l'otto settembre
è giornata per l'alzo davvero solo sul piano della nostra storia Picchio tantissima sofferenza non ne facciamo valutazioni di grandissima sofferenza
Quanti morti piazzati Berta qui
Quante figure che avevamo conosciuto
Che avevamo incontrato io nell'Azione cattolica
Per gli incontri di studenti o di altri schieramenti quanti
Poi sentivamo i racconti che venivano anche
Nel momento in cui le minori indossò distanze diventammo distanze incolmabili no Tizio sta lottando Caio neuroni Sempronio
Sempre al mio è stato colpito
Quel pranzo ricca tutto
L'altro non è tornato migliaia
Adoro l'odore che andare dopo
Credo con sui convogli con quelli che ci saranno ammettere Pecchioli si ma soprattutto al tiro su una tavola di preghiera dedicata a chi tutine
E siccome la carta riassetti evitarci sette
Per non voglio dire
Sette di serenità
Infine angiomi aprirli grazie per richiesta perché ha lottato per la libertà
Per la parte dove dormienti io mi ha dato lo dove la gioia di essere schierato
Aggiungere dopo la ritirata perché ha combattuto tanto è tale perché ha combattuto sotto altre bandiere perché almeno i morti ci insegnino questa cantante le Jackie fraternità di amore entità cioè grazie Cuneo per queste elezioni
E grazie e auguri per gli anni che verrà
Cioè il problema
Che il lavoro certo anche se qui
Sì eternamente in prima linea
C'è il problema della presenza dello Stato non si tratta di stata Pizza persistente ne ha avuto preoccupazione Presidente della Provincia fatto un inciso no
Questo tipo di quanto meno una cosa però la tipologia
Perché come Nike
Non giudichiamo i tempi troppo recenti andiamo indietro perché le mancanze sono anche alquanto indietro
Da questa terra sono venuti gli uomini che sono stati ai vertici dell'esecutivo dello Stato una ventina d'anni
Beh certo possono essere incolpati di tutto anche di diede non avete pensato abbastanza non certo di aver detto Tizio al nostro è stato a capo del governo
E ha pensato di spendere la fine del mondo per noi questo credo che qui si è impossibile forse c'è stato uno scrupolo e un eccesso
C'è un recupero c'è una ripresa diciamo c'è anche il fatto che vuol dire molto che insieme al Comune alla Provincia ci sia una Regione che presenta sul piano nazionale uno spazio
Maggiore un respiro maggiore una serie di interessi che fanno sintesi che indubbiamente somme e che si impongono con una forza diversa
Avete detto bene
Devo dire un grazie caro Sindaco augurio speciali alle grazie anche per l'accendo personale
Alla mia quantità di peso di anni
Grazie ma grazie per le cose che ci ha detto
Lei è il titolare oggi
Della celebrazione di questi ottocento c'ha detto cose molto belle molto vere con grande semplicità grazie
Grazie a lei caro Presidente
Per la Provincia
Che ci ha anche fatto un richiamo religioso ma che prima mi ha detto che stamattina aveva fatto in tempo andate al santuario di vico forte un punto particolarmente importante in questa terra quanti incontri
Perché oggi compie gli anni anche la Madonna per chi crede
Grazie a ciascuno di voi
In questa forza rappresentativa
Però al presenterà al G20 odiosa una cosa diversa che non posso dire sindaco e al presidente devo dire signor Sindaco signor Presidente gente genetico Miglio presidente
Non c'è dubbio perché cinquantadue anni di vita Roman io la resistenza a Novara non ho fatto il trasbordo come capita molto facilmente
Non è dovuto mosso al a non simpatia Romanengo e dovuto al fatto che gli sono andato in giro le radici
Le radici della mia famiglia che vanno per l'estrema Caravà il al Monferrato quindi giocare a Vieri titoli per poter rappresentare bene la Repubblica una e indivisibile e cerco di Mac
Io Presidente cioè
E ludiche o comunque particolare
L'intensità degli oggi caro Presidente ha detto delle cose che le fanno grandemente o no e sulle riforme e sul tema delicatissimo della giustizia vecchie solo di fatto grande spazio come è indispensabile per ciascuno di noi vorrei che da questa Cuneo
In queste celebrazioni enorme
Per questo popolo che ha una capacità di lavoro in ubbidienza di collaborazioni partisse un invito giorni fa parlando di questo ho detto un pensiero che lo stesso ma chiedo appieno quanto Dio mi dà fiato
Sì noi chiediamo noi tutti quelli che hanno responsabilità e qui
Con un saluto specialissimo i signori Sindaci qui tante persone
Andò responsabilità se noi facciamo uno sforzo comune
Perché lavora nei sindaci perché provincia assessori consigliere
Ieri perché sul piano regionale perché se non pirata servire questo popolo del quale abbiamo l'altissimo valore etico Tartaro e allora questo qua
Do intenso Allo scopo dominante smorza la visione legittima legittima per Nale legittimati parte
Ma che deve fatalmente si vuole di bandito legittima fare sintesi
Una capacità di comunità di comunione però se ne dichiara questo nostro popolo porrei per cui
Con queste tradizioni con questa forza di valori con questi valori lumbard anni soprattutto che sono quanto di più grave niente noi possiamo testimoniare portare innanzi poi chiede qui uscisse questo invito no questa spinta non ci stanchiamo Cibali di lavorare non solo di parlare di lavorare perché camminiamo insieme non stanchiamo Cina i per questo è un elenchi principi chiave pubblica non ci stanchiamo CIM
Credo rifuggire da ogni separazione da ogni divisione che sempre male non ci stanchiamo c'Sinai di servire i valori umani che sono quelli che non si spegnerà anni ormai che non hanno che lei ha dunque sul volto i valori ormai il valori umani possono entrato in crisi ma non in quanto tali in crisi dentro ciascuno di noi se non di coltiviamo se non ti crediamo se non li paghiamo col sacrificio ma in quanto tali non densa errando rinuncio visite ma portiamo a tutti questo questo è veramente fondamentale per servire questa nostra Patria allora la nostra presenza di popolo nell'Europa avrà un senso profondo noi in questi giorni abbiamo visto che la data del due maggio avuto un significato nelle grosse turbolenze in Europa
E nel mondo
è stato sconfitto non è uno scudo per i secoli è uno scudo di ogni giorno e ogni giorno deve essere coltivato in
Quanto tale Maria abbiamo avuto un esempio dobbiamo proseguire dobbiamo proseguire il perché
Perché per ogni popolo i forse per voi in questa posizione geografica particolare l'Europa rappresenta il garante del respiro
Quando do questa terra e questo popolo sarà andò inseriti politicamente ed un'Europa politica cioè in Europa dell'agente Aldo Dio sono convinto che questo popolo trovi ora la fine dell'isolamento e il grande respiro di essere vivo e di un'Europa vita Cuneo auguri con tutto il cuore il capo dello Stato porta e gli auguri di tutta Italia con un le frasi latine atto molto sanno certo ma forse con un augurio latino ancora più bello Cuneo vivacchia caro essiccati no reattiva grazie
Prima che
Sedente lasci il palco
Il sindaco di Cuneo dottore glielo stagno desidero offrire al Capo dello Stato un omaggio della città nell'occasione dell'ottavo centenario
Sì
Sarà