XII Festival Internazionale di Cinema e Televisione org. c/o Accademia di Francia - Villa Medici (Roma dal 5 al 7 ottobre)

Ringrazio tutte le persone venute anche se quelle che sono venute ieri mattina sotto la pioggia torrenziale era hanno mostrato un eroismo superiore al vostro comunque in ogni caso voi per la pazienza che avete avuto finora al meritato un ringraziamento anche voi
Il programma della mattinata ha subito moltissimi cambiamenti alcuni dei quali ancora non finiscono non finiscono qui
I cambiamenti ve li riassumo brevemente ve li spiego a nome di euro visioni che sta cercando di nonostante tutto di portare in porto questa sessione sul sulla terza rete
Allora il primo cambiamento più importante riguarda il fatto che stamattina c'è il dibattito alla Camera sul governo e quindi il sottosegretario vita
Fallo il senatore Falomi
Agli altri parlamentari che erano previsti stamattina sono tutti impegnati su questa cosa hanno due su tre di quelli che erano il pane all'anno previsto di raggiungerci appena possibile in mattinata quindi aspettiamo però non è detto che sia possibile averle nel loro spazio naturalmente previsto che era quello delle istituzioni la questo sul quindi sul fronte siamo disastrati su questo fronte
Sul fronte delle delle Autonomie nel Piero Badaloni che doveva presiedere questa sessione che trattenuto da una conferenza dei capigruppo la Pisana che non era prevista e qui si è è stata convocata all'improvviso ieri sera tardi e quindi abbiamo chiesto a Selis rappresentante dei consigli regionali da conferenze così regionale di presi dal possible aloni infine terzo gruppo di cambiamenti e di novità stamattina c'è un incontro fra RAI e Telecom sulla piattaforma digitale e quindi il vertice RAI
Finora si è diciamo disdetto dalla parte partecipazione hanno promesso di segnalarci con qualche sostituzione mandare qualcuno in corso di giornata non sappiamo ancora chi ha però lo sapremo ve lo comunicheremo
Spero che qui i cambiamenti si finiscano qui ma non non ci metterei la firma come si suol dire quindi la prima sessione hanno ce n'è un'altra ancora che qui alla mia sinistra
Che le vicissitudini sulle vicissitudini interna RAI sperava previsto in programma Nuccio Fava sapete che Nuccio Fava sta male tanto che è stato sostituito dal alla guida del TG tre
Ennio Chiodi c'aveva garantito la sua presenza
è stata convocata una riunione di Commissione di vigilanza parlamentare per questo pomeriggio
Proprio sul caso delle della nomina di chiodi al TG tre quindi per motivi di opportunità ci ha chiesto di essere esentato da questa cosa e ha dato ha girato la patata bollente ad Antonio Di Bella vicedirettore del TG tre che è qui con noi quindi esaurita spero la lista di queste di questi cambiamenti io darei la parola alle alle persone presenti del pane della mattina
E quindi lascio condurre a sei mesi invito qui a prendere il tavolo alcun posto al tavolo al mio posto il dottor Bracalente che l'altro presente del pane la mattina grazie nota a tutti
Grazie anch'io ringrazio presenti doppiamente visto il numero degli assenti ringrazio proventi presenti parla appunto per la loro partecipazione
Non perdere io troppo tempo voi avete conoscete il tema della della mattinata si tratta di fare un momento il punto
Sulla rete senza pubblicità o nuova rete territoriale come altrimenti è stata chiamata cercare di capire quali sono le attese delle realtà locali delle istituzioni locali e poi della società
Ricorderete che puntualmente l'azienda aveva presentato e definito entro il trenta aprile del piccoli del corrente anno il Progetto i piani aziendali coordinati le linee guida era la riforma dell'azienda in particolare per luglio varo della rete senza pubblicità
Ove la nuova rete territoriale questo conformità alla contratto di servizio che prevede che l'azienda si dia un piano territoriale quindi che definisca strategie di presenza di organizzazione aziendale come Zaccaria ci ha più volte ricordato articolate territorialmente
Su questi temi i da tempo si è discusso un po'per scherzo con Roberto Morrione abbiamo ricordato che forse stiamo invecchiando discutendo di questi temi cerchiamo di capire se fanno oltre che oggetto di seminari e dibattiti
Che c'ero impegnato non in questi mesi ma in questi anni
Ci sono passi avanti e concretezza per discutere di queste cose appunto oltre Roberto Morrione che appena citato voi sapete legata RAI International è presente Tonino Di Bella vicedirettore verrà
Terza rette chiama così
E discuteremo con loro la parte la
Focalizzazione dei problemi dei progressi dei progetti che ci sono in merito e poiché Branca lente presidente della Giunta regionale dell'Umbria ed io stesso per la parte dei consigli regionali faremo qualche considerazione in merito alle attese del realtà locale inizierei subito dando la parola ad Antonio Di Bella
Ci fa il punto nell'ottica aziendale
Allora intanto buongiorno io come condirettore del TG tre parlo in nome di Ennio Chiodi che da poco nominato direttore e
Entro tre settimane deve presentare il suo piano editoriale
Ovviamente questo situazione fa sì che io possa dire quello che stiamo facendo è quello che abbiamo fatto e quello che
Sono le mie idee sul futuro della TG tre TGR come lo chiamiamo
Lasciando ovviamente bellica da quello che sarà il piano nuovo direttore Chiodi con cui ho ampiamente azione ma di cui non abbiamo ancora discusso quindi diciamo le cose che dico sono non solo concordate ne fanno parte del piano quindi sono così delle riflessioni comuni di un percorso comune che abbiamo fatto in anche in vari incontri con le istituzioni locali con fare pezzi di azienda per cercare di costruire vetta faticoso cammino che porti a una volto nuovo per quanto riguarda il TG tre TGR
Due indicazioni riassuntive Brevi come sapete che questo matrimonio è un matrimonio tra TG tre nazionale e la TGR che l'insieme dell'informazione regionale
Per questo il Consiglio stesso ha determinato che oltre un direttore che in precedenza era Fava che oltre essere ammalato rimarrà comunque
Stanche già meglio saputo rimarrà comunque nel Progetto come direttore editoriale
Il Matrimonio a Parigi frazionati GR e per questo oltre al direttore e altre territoriale dicono due condirettori uno
Che sono io che provengo da una realtà regionale lo caporedattore a Milano e Andrea giubilo che invece era vicedirettore che ora è condirettore della parte nazionale
Questo dà un po'l'idea di questa testata
Complessa che mette insieme pezzi diversi e che deve farli convivere come questo è la nostra scommessa
Allora innanzitutto puntando su la forza cioè la forza di questa testata nuova è avere una massa di giornalistici e seicento
Per lo più disseminata sul territorio
Mentre prima il TG tre era se vogliamo dire l'ultimo termini di numerici rispetto a TG uno TG due quindi rispetto la corazzata di G. una e l'incrociatore TG due era così una piccola motoscafo veloce ora invece diventare esso stesso una corazzata
Però con diffusa sul territorio
Partendo da questo noi dobbiamo costruire che cosa qui mi richiamo i documenti aziendali cioè poche linee guida e anche qui non mi di lungo per non creare confusione
Bisogna fare delle aperture sul territorio cosa vuol dire
Il consiglio dice mattino pranzo rientro cioè i tre momenti della giornata dovranno avere una diffusione territoriale
Questo vuol dire Paul deve dire molte cose ma vuol dire ad esempio che alla mattina
Inutile confrontarsi con Unomattina o con TG cinque Mattina con gli stessi argomenti cioè meteo nazionale argomenti di servizio sia pur nazionali ma la forza in questa terza rete sarà riuscire a sperimentare un'informazione locale
O di prossimità cosa vuol dire o ristretta al territorio regionale o allargata a parte di territorio continui che dividano condividono interessi comuni in maniera che chi ha la mattina può vuole sintonizzarsi sacche non trova il dottore sull'uno il dottore sul due dottor oltre ma trova un argomento di pertinenza territoriale
Questo un progetto che riguarda il risveglio diciamo ma dovrebbe riguardare nell'idea dell'azienda del consiglio il pranzo e anche in futuro la sera
Questo è il primo elemento secondamento e l'innovazione cioè non possiamo pensare di attaccare con la colla delle esperienze diverse
Come un TG nazionale tra l'altro in passato fortemente caratterizzato da un punto di vista politico e una informazione regionale dobbiamo fare uno sforzo e lo sport stiamo facendo su cui c'è ancora tutto da scrivere in tutto da fare
Però da ambiamo possiamo dare l'indicazione qui sono per questo io al di là delle promesse dei progetti sono cerco di essere molto concreto noi in questa vacatio diciamo fra il vecchio direttore Fava e no direttore Chiodi continuiamo a fare il giornale conteniamo cercare d'intesa con una grande collaborazione della Rete qui ringrazio direttori Pinto direttore divisione tanti lo che con cui siamo qui ho già cominciato un un Comino proficuo di collaborazione esempio numero uno il caso Clinton Nuccio cosa c'entra rete territoriale con Clinton
Questo esistono non sono mai molto breve è un piccolo esempio noi abbiamo fatto una serata su Clinton in cui abbiamo dato voce sia i corrispondenti esteri ma che anche alle realtà per esempio a scuola a Napoli dove c'è una forte comunità americana perché c'è una base Agli intellettuali che stavano da Milano a Torino Dario Fo che stava in inni in Emilia Romagna
Cioè un esempio che potrebbe ripetersi come sì Possa fare un tipo di programmazione legata al territorio ma non solo quello cioè in cui non ti sia soltanto quello che molti temono molti anche di chi lavora con me la sagra di paese e basta ma che metta insieme problemi generali e realtà territoriale
Ci possono essere errori si possono fare molti esperimenti ma direi che questa è una delle chiavi
Una delle chiavi di novità che sicuramente dovremo proseguire con bancomat con maggiore impegno un altro elemento di cui abbiamo parlato a lungo di Progetto con direttore Fava di cura più ancora parlato con chiodi ma che sicuramente andrà sviluppato è una nella programmazione dal territorio sul nazionale
Noi pensavamo a una fascia Meridiana si può vedere un secchiello confermerà ma le premesse ci sono in cui
Ci siano programmazioni dal Nord Est o dall'Adriatico
Così come dal Sud
Che
Parlando portino a dimensione nazionale dei problemi
Territoriale questo secondo me è un elemento innovativo perché la produzione televisiva italiana è sempre stata romanocentrica
Mentre sul territorio viene limitata la produzione è stata vinta in passato conduzione locale ecco si potrebbe fare oltre a una programmazione di prossimità cioè prodotta e trasmessa in ambiti territoriali anche uno sforzo per vedere che temi territoriali vengano portati all'attenzione nazionale questo è un altro elemento secondo me interessante
All'interno di questa programmazione che veramente ad avere una sua omogeneità ci sono e c'è e non va sottaciuto il l'elemento di collaborazione forte con le regioni
Cioè un alimento che fino a poco tempo fa si accinse ed ora si chiama regione Italia
E de una appuntamento che molto soft per una storia molto sofferta ma che ad esempio per quanto mi riguarda nella mia esperienza di caporedattore a Milano siamo riusciti a realizzare con andando al di là del tele assessore che il grande pericolo di questi appuntamenti così ma cercando di dare una delle finestre su la realtà regionale sulle istituzioni
Una a volte sportelli di servizio con utilità sia per la istituzione che per il cittadino che per anche il consumatore perché alla alla fine diventa un delle finestre su realtà regionali lo spettacolo
La la la cultura le iniziative per il lavoro che sono un di più che può caratterizzare la nostra rete
Ecco questi sono diciamo un po'alla rinfusa degli elementi su cui abbiamo lavorato stiamo lavorando stiamo discutendo ripeto questo semplicemente una bozza uno schizzo di un percorso che stiamo facendo e che direttore Chiodi sta cominciando a fare proprio oggi mentre sono qui si sta insediando per il primo giorno alla TG tre che fra poche settimane sapremo in maniera organica qual è il suo progetto
Grazie io ne approfitto poco anche alla luce di questa devo interpretare o anche forse le opinioni sentimenti nel far formulare sia direttore che utili gli auguri più cordiali aumenti anche all'amico
Nuccio Fava però
Per i suoi problemi di salute siano risolutive dia il contributo a questa riforma di cui stiamo parlando anche con un ruolo diverso
Di Bella diceva ad altro me ne abbiamo parlato anche ieri che la valorizzazione del locale non deve essere un ripiegamento sul le realtà territoriali marginali non dovesse la marginalizzazione un ripiegamento su se stessi ma deve essere invece un coordinamento con raccordo migliore tra locale e generale tra locale internazionale in questo senso ed un una realtà globale che ormai mondiale in questo senso credo che le riflessioni che Roberto Morrione ci riproporrà so solo essere utili alla nostro ai nostri lavori stamattina
Grazie presidente se disse siamo in una sede di dibattito internazionale come euro visioni quindi ritengo che una riflessione possa che Coppi colga alcuni degli elementi dibattito sulla Terza Rete possa e debba assumere anche per questa sede alcuni contorni internazionali che peraltro ritengo siano nella realtà
Ma io vorrei solo fare all'inizio un'osservazione generale ritengo personalmente questo lo espresso anche in altre sedi anche in sedi aziendali
Che non si sia ancora colto completamente
La grande centralità e l'opportunità del terreno della nuova Terza Rete
Non solo per quanto riguarda i vari livelli interni della RAI
E la sua stessa proiezione sul mercato dell'audiovisivo
Ma addirittura per quanto riguarda il nostro Paese e la sua collocazione internazionale di questo io mi sono convinto in questi due anni nell'ambito del mio lavoro andando un po'in giro per il mondo incontrando comunità di origine italiana ma parlare di comunità sarebbe limitativo è sbagliato
Perché esiste esistono varie decine di milioni di italiani di sangue nel mondo che peraltro sono a tutti gli effetti americani argentini
I brasiliani canadesi tedeschi e così via
Allora la carta da giocare è quella di una carta sistema niente come una terza reti con le caratteristiche che stanno nascendo che oggettivamente sono quelle da cui partire può giocare nel mondo
Una carta che serve a tre diversi livelli
Serve al sistema Paese quindi alla nostra collocazione internazionale alla nostra collocazione economica
Al tipo di italianità usiamo questo termine riappropriandosi cene nel modo giusto perché per troppo tempo è stato connotato in maniera sbagliata
Esisteva una necessità di affermazione di identità nazionale tanto più nel momento in cui avanzano i famosi processi di globalizzazione
Mi ha fatto un ottimo esempio ieri descrive parlando del cinema europeo e sottolineando che il cinema europeo può essere competitivo a livello globale
Se vengono esaltati alcuni elementi di produzione e di distribuzione nazionale nello spirito dell'Europa
E l'ingresso nell'Euro non significa automaticamente annullamento dell'identità nazionali anzi
Sarà tanto più forte le euro e lo spirito identità europea in quanto le singole realtà nazionali sapranno affermare i dati peculiari della loro cultura e della loro proiezioni internazionale
Su questo basta guardare agli esempi degli amici inglesi francesi tedeschi spagnoli e chi più ne ha più ne metta
Questo è il discorso della identità nazionale allora se l'identità nazionale di sistema Italia ha una caratteristica è una caratteristica profondamente legata al territorio
Nel mondo l'impresa italiana non parlo delle grandi multinazionali che evidentemente seguono delle regole di mercato con certe caratteristiche parlo di quello che fa forti l'identità del nostro paese in una proiezione mondiale
Che non è solo la FIAT e non è soprattutto la FIAT ma è soprattutto la piccola media impresa che significa legami con il territorio con radici Rutter regionali e locali
Questa è la vera essenza della cultura italiana nel mondo oggi
Se questo è il paese delle mille cita
E inevitabilmente un mosaico complessivo che bisogna esaltare i lanci aree proiettare nel confronto globale perché senza di questo l'Italia non ha futuro nel mondo
E l'audiovisivo è per sua natura per il processo di convergenza multimediale per quello che sta accadendo
In tutti i Paesi evoluti del mondo l'audiovisivo e il carriere il mezzo naturale per portare queste identità nazionale
Allora un'opportunità come quella della Terza Rete e per il sistema Italia un'occasione straordinari
Il secondo livello e quello del servizio pubblico il servizio pubblico come sapete radiotelevisivo e in preda ancora a drammi non da poco e al centro
Di scontri furibondi alcuni dei quali sono manifesti su un terreno di riforma su un terreno legislativo su un terreno anche in parte di riorganizzazione interna
Ma il punto nodale è che il servizio pubblico anni la Terza Rete l'occasione straordinaria per farsi valere all'interno del mercato internazionale
Come anche all'interno della competizione nel nostro Paese ecco allora che l'opportunità della Terza Rete insieme alla proiezione internazionale saranno i due terreni su cui si giocherà la sopravvivenza del servizio pubblico
Un domani potrà esserci una prima una seconda Rete
Molto diverse probabilmente molto più commercializzati forse anche se non ci sono alle viste processi operativi di questo tipo privatizzate
Peraltro esiste anche un referendum che ha detto questo per cui c'è anche una base più che solida di riferimento ma la terza reti
La rete territoriale rimarrà insieme la dimensione internazionale la dimensione del servizio pubblico quella vera che giustifica il pagamento del canone
Terzo punto la rimotivazione degli operatori interni gli operatori interni non si rimotivare
Se ritengono e questo è anche un in Consiglio voi insomma diciamo un punto di riflessione per gli amici della Terza Rete del nuovo telegiornale unificato
Per Antonio per Ennio per Nuccio con i quali lo spartito vari delle esperienze della mia vita
La rimotivazione arrivasse si dà una dimensione alta della Terza Rete
Se si fa capire ai giornalisti agli operatori agli operatori della Rete i programmi 'sti ai capistruttura che stanno giocando una partita di sistema
Per il servizio pubblico per la dimensione internazionale
Due punti molto più specifici e concreti
Dunque noi e lunedì prossimo RAI International e realizza un programma nuovo che speriamo di poter ripetere nel novantanove con una certa periodicità dipenderà molto dalle risorse e dalla sinergia che avremo con una terza reti
Comunque faremo un primo numero un numero pilota di un talk show intercontinentale che si chiama immagini Italia lui orche chiama Napoli
E colleghiamo
Personaggi che stanno contribuendo a fare grande New York a cambiarne il volto ad amministrarla a trovarne le radici internazionali dando Jorge con Napoli prese come esemplificazione da un lato dei problemi
In questi giorni ne vediamo qualcuno ma anche delle possibilità del nostro Paese
Ci sarà a Napoli il sindaco Bassolino a luglio Orchid sindaco Giuliani ci saranno personaggi di origini italiane
Che sono nei posti chiave dell'economia dell'amministrazione delle istituzioni della cultura negli Stati Uniti e altrettanto a Napoli ecco un percorso comune
Terza rete
RAI International come proiezione internazionale del servizio pubblico
Un anno fa lo facemmo da Toronto collegandoci con Belluno
Perché il Veneto era regioni d'Italia che è nettamente ha dato di più nella diaspora nei decenni dal nostro Paese verso l'estero in termini di emigrazione e a Toronto ci sono dei veneti di origine che sono dei personaggi straordinari
Ci sono dei ministri
Ci sono alcuni imprenditori che sono al vertice dell'economia canadesi quando il primo ministro canadese è venuto in visita in Italia non più di quattro mesi fa aveva con sé una un centinaio tra operatori uomini politici tutti di origini italiana
Allora questa dimensione e una delle dimensioni su questa dimensione io credo che le regioni italiane
Possono dare dei contributi dal loro punto di vista decisivi ma noi già oggi stiamo lavorando con molte delle regioni italiane
Lavoriamo con la Toscana abbiamo un percorso in costruzioni
Sulla via Emilia come Emilia Romagna perché la via Emilia di per sé porta con sé non solo la storia porta all'economia il costume la musica e così via intendiamo fare percorsi di questo tipo con la Regione Sardegna spero con il presidente serissimi potere ulteriormente sviluppare un abbiamo già dei collegamenti con l'Umbria c'è qui Presidente Bracalente con altre regioni italiani queste l'altra dimensione
Infine non esiste regioni italiana che non abbia una dimensione sottile attivamente internazionale attenti a questo
Il discorso cosiddetto transfrontaliero non è soltanto proprio delle regioni che hanno le barre di confine dentro di sé
E parliamo di tutto un arco di regioni del Nord molto vasto che vanno da Ovest a Est
Tutta l'Italia e le regioni italiane sono transfrontaliere perché c'è il Mediterraneo di mezzo e c'è l'Adriatico e non c'è regione italiana che non possa costruire e non debba costruire a mio parere un suo percorso e quindi è un contributo anche per un nascente piano editoriale della nuova RAI tre che abbia di fronte
Diciamo l'altro Paese che è un Paese che ci manda in genere di qua immigrati quindi che già crea un problema esplosivo
Per il territorio italiano e per il nostro Paese
Di tipo economico e occupazionale e sociale culturale con tutti i possibili conflitti che stanno nascendo e chi si intensificheranno
A livello europeo non a caso allora costruire dei percorsi internazionali che creino una sponda per le regioni italiani che quindi che abbiano nella sinergia
Per ciò che mi riguarda tra RAI International e la terza reti dei punti di aggancio scambi di programmazioni palinsesti studiati insieme sia per realizzare quel tipo di operazioni internazionali come quella che faremo lunedì da New York con Napoli
Sia per creare addirittura una sponda televisiva che tocchi mediterraneo tocchi Paesi ex se jugoslavi pensiamo solo quello che sta accadendo in Albania e nel Kosovo che cosa significa per regioni a degli atti che come la Puglia come l'Abruzzo come l'Emilia Romagna solo per fare un esempio
Quello che sta accadendo nell'Africa del Nord e non c'è bisogno di soffermarsi noi stiamo lavorando anche a progetti di tv del Mediterraneo
Una tv del Mediterraneo che non sia solo la riproposizione di RAI uno come sta accadendo in Tunisia ma che costruisca una televisione mirata
Che sia in grado di dedicare sparsi e di farlo insieme con i Paesi del Mediterraneo quindi con i Paesi arabi che sia una televisione multi linguistica
Perché il il passaporto per poter comunicare e arrivare via satellite o anche con le trasmissioni via terra questa è una grande opportunità per la Terza Rete
Bidirezionale nei due sensi io non posso in questa sede che riaffermare il massimo contributo di RAI International a questo percorso che a mio parere tuttavia deve rapidamente elevarsi di qualità
Grazie sembra
Ringrazio Roberto Morrione che pare che l'intervento Roberto altri il discorso degli orizzonti di riflessione quali siamo chiamati a confrontarci e l'identità locale
Una risorsa è una risorsa che dobbiamo valorizzare mezzi audiovisivi sono uno strumento però valorizzare questa risorsa per collegarci a livello mondiale non dobbiamo solamente affermare l'identità sulla scala nazionale dobbiamo ripensarla ricollegarlo ad una scala internazionale siamo chiamati ad essere voi stessi non Solibello dal nostro Paese
Ma del sistema globale su questi termini ora sentire darei la parola
Presidente Bracalente che rappresenta le regioni le Autonomie
Sì
Buongiorno a tutti
Ma io intanto voglio
Per ricordare che in questi anni c'è stato una c'è stata una forte ripresa di interesse da parte delle regioni e del autonomie locali in generale
Per il tema del comunicazione a vocazione territoriale
Che è legato è stato legato anche a quella spinta forte che c'è stata per la riforma dello Stato
Diciamo più orientata verso un maggiore ruolo delle delle Regioni delle autonomie federalismo e così via
Adesso questa spinta mi sembra quanto meno congelata
Non è che abbia prodotto molto in termini di avanzamento dei progetti verso appunto una televisione una comunicazione di carattere territoriale quando c'è stata non vorrei che questo congelamento adesso significhi un abbandono del Progetto
Non credo sia così stiamo discutendo di questo questa forse la dimostrazione che non è così e comunque non dovrà essere così
Intanto a che cosa sono interessate le regioni Di Bella parlava del rischio tele assessore con riferimento all'esperienza della convenzione con le Regioni appunto le trasmissioni
Non credo sia stato corso quel rischio certamente non da noi ma certamente le regioni non sono interessate
A una comunicazione che infatti Izzy il ruolo delle istituzioni che sia di un po'di propaganda certamente no
Non sono nemmeno interessate una comunicazione che in modo anche oggettivo si occupi delle istituzioni soltanto sono interessate invece le istituzioni come rappresentanti delle società a una comunicazione che comunichi appunto
La complessità delle società locali e regionali
La cultura locale in senso ampio
Comprensiva della vitalità economica di quelle forme di espressione di protagonismo economico che ricordava pure Morrione i sistemi di piccola e media impresa sono un realtà locali
Che rappresentano qualcosa che
Utile comunicare non solo alle stesse realtà locali ma anche appunto ad avere una proiezione nazionale e anche internazionale
Le esperienze innovative anche delle istituzioni naturalmente maledetto esperienze innovative in generale la vita culturale
Finora questo bisogna dire che è avvenuto poco anzi bisogna dire che l'assetto televisivo italiano
Che in questi anni quindici anni fondato sulla i due colossi pubblico e privato e sulla competizione tra questi
Certamente non ha favorito questo tipo di il servizio pubblico di comunicazione a vocazione territoriale c'è stato una ricco una rincorsa all'audience su altri piani io credo anche sbagliando
Anche dal punto di vista della rincorsa all'audience perché questo tipo di comunicazioni io credo che abbia un suo mercato intanto ampio ora e probabilmente crescente per cui anche dal punto di vista non solo del servizio pubblico ma anche della ricerca del dell'ascolto
Io credo che sia lo dimostrano anche le ha la fortuna che hanno i giornali locali
La stampa locale credo che sia Stato un errore non
Cercare anche questo tipo di di ascolto
A quella condizione diciamo del sistema televisivo radiotelevisivo italiano il Parlamento ha cercato di porre rimedio cercando di ridurre la posizione dominante
Dei di questi due soggetti che complessivamente occupavano occupano il novanta per cento del dell'ascolto
Questo con il passaggio a San al satellite di una Rete media sette e con appunto una rete senza pubblicità per quanto riguarda la RAI
Quando questo avverrà non è chiaro non è chiaro intanto quando ci sarà questo passaggio al satellite è stato demandato all'Authority non è chiaro nemmeno se l'Authority sarà in grado di decidere
Quando mandare sul satellite questa rete
Adesso si sta discutendo la RAI ha iniziato a presentare un primo progetto di rete senza pubblicità presto avremo un progetto più articolata lo diceva di Bella prima e bisogna anche dire che la RAI ha dimostrato anche una il presidente Zaccaria
Una notevole disponibilità al confronto con i soggetti regionali e locali con le istituzioni regionali e locali c'è un tavolo di confronto che deve dovrà svolgerà un ruolo nella definizione di questo di questo progetto
No io voglio sottolineare
Un punto credo che sia importante quale forma organizzativa e anche societaria si dovrà pensare per questa Rete senza pubblicità
Qui non è stato accennato io credo però sia fondamentale per un rapporto
Stretto o meno stretto con le espressioni territoriali le istituzioni che vogliono partecipare a questo progetto vogliono dare un loro contributo si potrà vedere come non solo di idee potrebbe essere un contributo anche molto più concreto anche di tipo finanziario per capirci
E anche le altre espressioni della della società
Non soltanto le istituzioni potrebbero partecipare
A questo progetto io tra l'altro credo che
Le convenzioni alle quali facevo riferimento Morrione
Sì è uno strumento certamente importante per progredire rispetta la situazione di oggi
Non so se sono sufficienti appunto se non sia necessario invece pensare a forme di partecipazione
Più strutturata che chiamano in causa le la stessa forma organizzativa e societaria di questa nuova realtà allora la nuova avrete senza pubblicità vorrete territoriale
Deve essere una divisione dell'attuale RAI così è nel Progetto almeno nella bozza presentata originariamente oppure si deve pensare a una società che ha una sua autonomia sull'esempio di RAI Sat una forma societaria propria
La quale poi si può valutare forme varie io penso che dal punto di vista delle regioni e dal punto di vista della stabilità di un assetto che garantisca una vocazione territoriale
Vera e che non sia una semplice un semplice decentramento di aspetti funzionali della RAI che conosciamo che una RAI molto centralista
Io penso che sia più utile appunto una forma societaria
Proprio
L'altro punto che vorrei sottolineare è quello
Se si insegue soprattutto questa strada
E quello che ha diciamo fa riferimento alle negli aggregati territoriali pensiamo ad una RAI una Rete per ognuna delle regioni pensiamo a una società
Venti società regionali al dimensione regionale no non è questo che penale non è a questo che pensano le regioni gli enti locali
Io penso che si debba ragionare molto invece in termini di aggregazioni di regioni di aree territoriali
E anche in quello che diceva sia Di Bella prima
E poi di Morrione si parlava di
Parti del territorio nazionale che hanno qualcosa da dire a se stesso e al Paese e anche al mondo intero il Nord Est
L'Adriatico
Le isole il centro Italia aggiungo io
Eccetera
E quindi credo che
Ragionare in questi termini cosa che peraltro non è esclusa dal dello stesso progetto della RAI dal progetto iniziale anzi si fa cenno anche questo bisogna capire bene come realizzarlo penso che questo sia
Un altro punto importante tra l'altro non in termini rigidi per cui appunto se
Si pensa a
Una realtà che aggrega più regioni
E che quindi partecipa alla produzione alla programmazione
Non è detto che naturalmente questo sia un confine rigido se si o se vogliamo trattare un argomento come appunto la vitalità economica dell'Adriatico è evidente che la bisogna pensare un aggregato flessibile per bisogna pensare a un altro
A un altro aggregato
Questo è un po'quello che io volevo dire intanto come contributo
Delle regioni a una discussione che ha soltanto all'inizio
E che però deve affrontare anche questi temi fondamentali io insisto soprattutto su quello della forma
Di partecipazione anche Diretta delle regioni
O quattro forma diretta nel senso che dicevo o anche forme di altra natura che comunque siano in grado di orientare la programmazione non certamente di definire di intervenire sui singoli programmi ma di orientare in generale gli indirizzi della programmazione ci sono esempi per esempio nella televisione tedesca
Ci sono esempi di questo genere io credo che bisognerà
Valutare anche questo e valutare le esperienze che sono in atto in Europa per vedere come poi trovare un modello per l'Italia che sarà
Necessariamente un modello che nasce dalla nostra esperienza non può essere importato dall'estero ma che dovrà cercare anche di prendere esempio dalle esperienze migliori che ci sono nel continente
Al di là di questo però di questi aspetti che però sono fondamentali e importante intanto riconosce una volta per tutte
Che è venuto il momento mi pare che su questo però ci sia un grande passo avanti quello che abbiamo sentito questa mattina lo conferma non so se ci sono resistenze tuttavia all'interno della RAI probabilmente sì
Riconoscere dice una volta per tutte che è venuto il momento di ripensare alle funzioni proprie del servizio pubblico e tra queste l'informazione la cultura locale non possono essere sacrificate
Perché il locale non può essere sinonimo di marginale
C'è una centralità del locale di quello che avviene nelle realtà locali che la comunicazione non può trascurare grazie
Ringrazio il Presidente Bracalente apposto frutta petto un altro tema coloro la forma organizzativa e in particolare delle partecipazioni anche diretta delle regioni credo che sia un tema abbastanza delicato che incide sull'assetto organizzativo e societario dall'azienda è anche sui suoi equilibri finanziari
Considera che a Mary direi di aggiungere qualcosa quello che hanno detto nostri interlocutori stamattina io solo casualmente però alla senza di muove la storia ufficiale fatto sono state il moderatore improvvisato insalatina in realtà vorrei anch'io anche per pareggiare i conti con l'azienda a nome delle Autonomie fare qualche considerazione che io come Bracalente
Sottolineo la disponibilità dall'azienda Bernard Arnault presidente devo direttore non sono i liberal Vienna metro ridiscutere nel discutere con le autonomie locale il il Piano territoriale Zaccaria anzi l'altra l'ha presentato il progetto convegno che facciamo a Cagliari al primi di maggio proprio per sottolineare che aveva appena definito messi sulle linee del Progetto proprio per sottolineare l'attenzione alle Autonomie anzi ad una regione periferica del nostro sistema
Ricordandoci che il contratto di servizio prevedeva oltre che la legge della il varo di un piano territoriale che quindi c'era nella nuova gestione dell'azienda una realtà una reale attenzione ai problemi del territorio del locale
Gli interlocutori stamattina Di Bella Morrione Bracalente hanno sottolineato questa importanza che secondo loro e secondo noi il locale deve assumere non come un fatto di marginalità
Ma direi proprio come l'esigenza di ripensare il nostro la nostra identità il locale se posso usare un'espressione né il la trama e l'ordito su cui questo Paese si regge
Se non consideriamo se non proiettiamo e non mettiamo in evidenza questa trama e questo l'ho detto il centrale quello che normalmente viene considerato il palazzo diventa un paese virtuale che non esiste
Allora questa trama è questo ordito questo sistema di realtà locali
è il centro del paese il Paese un sistema di realtà locale con la sua diversità la sua cultura le sue articolazioni
Ieri in uno dei nostri seminari dei nostri incontri si sottolineava come il vantaggio che gli Stati Uniti d'America hanno avuto nel presentare i loro prodotti lavato dalla multirazziali multiculturalità e una multi razziali tutta l'Italia è una società multiculturale
E diventa di Prost in prospettiva sempre più anche multirazziale lo diventa nella realtà locale che stanno coniugando la loro specificità culturale con questa il nuova al varietà culturale e razziale
Allora è il recuperare questa nuova dimensione del locale il porlo in in evidenza il considerarlo il centro del sistema il locale e considera il cioè il sistema un sistema di realtà locali
Trama e ordito del nostra paese che regge
Il nostro paese questo deve essere un obiettivo che non possiamo solamente enunciare nei nostri progetti home nostri seminari deve diventare la reale strategia salutiamo
Son segretario fitta però che
E deve diventare la reale strategia una reale rivoluzione culturale che diventa deve animare la nuova realtà la nuova del servizio pubblico
La seconda considerazione è questa proprio a proposito di servizio pubblico il servizio pubblico va tratto difeso anche ieri in vari nei nostri incontri abbiamo va sottolineato l'importanza anche ieri pomeriggio del servizio pubblico però dico non basta ribadire nell'importanza o o tutelarlo una volontà politica il servizio pubblico va tutelato nella misura in cui va costantemente siano in grado costantemente di riforme riformularle i significati gli obiettivi le funzioni le strategie
Un'affermazione di principio sulla verità del servizio pubblico che non fosse sostenuta corredata dalla capacità di ridefinirne le funzioni in una realtà
Ho mutevole complessa rischia di essere una retorica che poi si si logora è svanisce
Allora recuperare il senso del servizio pubblico in questa nuova ottica significa a a richiamare alcune funzioni essenziali certo è stato petto il servizio pubblico
A una funzione a tutela del pluralismo della democrazia eccetera
Va ribadito che questo problema non è solo un problema nazionale ma è un problema locale ci sono delle realtà locali in cui ci sono squilibri è le forme di monopolio dell'informazione che forse non hanno un riflesso su un sistema nazionale ma incidono sugli equilibri politici e della realtà locale allora il problema dell'equilibrio va visto non solamente in una dimensione nazionale ma anche in una dimensione locale recuperiamo quindi anche da questo punto di vista la dimensione locale
Il secondo problema è questo è e che la e questa è una delle rivendicazioni e delle proposte che facciamo nella vostra interlocuzione di autonomia con l'azienda è che l'obiettivo che l'azienda oltre che attenta al pluralismo e alla che incide sulla forme democrazia deve essere
L'occhiale come come momento centrale del nostro Paese e a riportare in evidenza la maglietta l'importanza delle sue forme delle sue matrice culturale questo Paese diventerà estraneo a se stesso
Se non riusciremo a dare spazio attenzione a valorizzare le forme delle realtà regionali locali le culture le storie le identità questo Paese diventerà estranei a se stesso
Perché i siciliani non si fondo non hanno pochissima dimestichezza con i friulani voi sardi
Con i lombardi ogni paese ogni realtà si considera estranea a se stessa allora riportare al centro dell'attenzione della comunicazione e dell'informazione della programmazione
La varietà la ricchezza delle realtà locali non è solamente la prova Fini principio serve per considerare e e per mettere in relazione le varie realtà locali
Per conoscerci meglio e per evitare appunto che ognuno di venti e strani e se stesso che ignorando CIO disconoscendo cioè conoscendo sempre meno ci consideriamo parti di realtà di Paesi diversi il terzo motivo che noi chiediamo e che ci sia un equilibrio territoriale qua mi spiego ci tengo per la come Regione debole che cosa voglio dire
C'è un problema di attenzione di equilibrio tra forze politiche democrazia a livello nazionale a livello locale
Ma c'è un problema anche che talvolta è sottovalutato di equilibrio tra le diverse realtà del Paese voglio dire l'informazione definisce la gerarchia dei problemi
Nazionali e in qualche modo definisce per questo la stessa agenda delle istituzioni le realtà marginali e le realtà dei bolli realtà locali che hanno meno strumenti di comunicazione e di informazione diventano marginali nell'informazione di rischiano di diventare marginali nella programma sta nei programmi nell'agenda delle istituzioni allora il servizio pubblico deve anche da questo punto di vista recuperare di dare voce riportare alla attenzione e riequilibrare quindi non c'è solo un problema di equilibrio tra le forze politiche eccetera ma c'è un problema anche tra realtà locali deve riequilibrare riportare all'attenzione del Paese per le istituzioni
E delle forze sociali i problemi di tutte le regioni e quindi contribuire a questo riequilibrio perché questo e e anche essenziale per la sua la la l'integrazione e la coesione
Di questo Paese
Il quinto il quarto punto che noi rivendichiamo il proponiamo come realtà locali e che ci sia la possibilità per questo ci sia la possibilità che le sedi regionali
Non solo abbiano disponibilità di spazi di strumenti per consentire alla alla sede regionale di parlare alla propria Regione di se stessa
Ma devono esser il veicolo in cui le realtà locali entrano nel circuito nazionale dell'informazione
Non importa granché lo dico chiaramente
Che li possiamo rifare una due tre convenzioni cinsero sono importanti non le sottovaluta abbia necessità di parlare ai nostri alle nostre società ai nostri cittadini come autonomia delle cose che facciamo eccetera eccetera
Ma abbiamo ancora di più l'esigenza di parlare dei nostri problemi su una scala nazionale di portare i problemi del locale su una scala nazionale
Allora alle sei ville la struttura l'articolazione territoriale o regionale dell'azienda deve essere lo strumento il veicolo in cui entro porto i problemi della Sardegna o del Friuli o dal Veneto
O dalla Val d'Aosta nel circuito nazionale recupero la centralità del locale
E per quell'esigenza che abbiamo è da un lato per fare questo lo ricordava Morrione quello di valorizzare al massimo la professionalità la cultura le strutture da un altro lato quello di dare una possibilità concreta alle realtà regionali di partecipare alla costruzione della programmazione del palinsesto
Della bellamente della realtà nazionali quindi c'è questi generi esigenza di partecipazione cioè questi l'esigenza di parlare hanno gli stessi alle proprie regioni dei vostri problemi ma di consentire alle Regioni tramite l'articolazione territoriale dell'azienda riparo di partecipare a un'informazione nazionale per fare questo abbiamo necessità appunto di una rivoluzione culturale professionale che riscopra racconti e valorizzi locale di una riorganizzazione aziendale
Ne delle e organizzativa dell'azienda ma abbiamo bisogno appunto di ripensare costantemente di riformulare il concetto stesso di servizio pubblico che regge nella misura dell'ultima considerazione che vi propongo nella misura in cui la nuova terza rette
Era informata nell'ambito della riforma dell'azienda e nella misura in cui l'azienda e riformate nell'ambito di una nuova politica
Del servizio pubblico radiotelevisivo che sia in grado di affrontare la competizione internazionale
La concorrenza all'evoluzione le rivoluzioni tecnologiche culturali non è possibile pensare di risolvere i propri problemi solamente ripensando un pezzo di azienda la nuova rete territoriale senza ripensare tutta l'azienda non è possibile ripensare tutta l'azienda se non nel quadro di una nuova strategia di politica delle comunicazioni
Del paese che faccia i conti con la concorrenza internazionale con la competizione internazionale
Con l'evoluzione le tecnologie i nuovi scenari che si aprono per cui queste tematiche sono strettamente connesse e interdipendenti con una più generale strategia di riforma e di potenziamento da cui deriva il futuro del nostro sistema
Nazionale nel quadro della competizione globale vi ringrazio
Se settantasei
L'onorevole Castelli noi suggeriva pare un suggerimento sarebbero di chiedere all'onorevole Rita se vuole parlare subito poi il tempo che
Rimane possiamo dedicarlo alcuni interventi e poi utilizzare lo spazio qualche minuto per dare ai relatori un paio di minuti di replica odi considerazioni conclusive
Posso parlare
Senta
Certo io
Buongiorno e mi perdonerete
La frammentarietà fin qui con la quale ho partecipato
Al convegno ma ero alla Camera deputati a sentire il presidente del consiglio e l'inizio del dibattito
Toso delicato per la vita italiane quindi non ha voluto mancare un impegno Chicco che avevo preso con me
Luciana Castellina euro visioni anche perché nessuno un un affezionato
Ormai militante danni con ruoli diversi quindi non potevo perdere questa opportunità però combinando la con la vicenda politica quindi spero di intromettermi adeguatamente nel dibattito
Che suppongo abbia trattato gli argomenti a quanto colto
Della rete senza pubblicità del servizio pubblico
Per fare a questo punto qualche considerazione
Su questo e sul tema generale del servizio pubblico il tutto naturalmente in tempi assai brevi come si addice a scadenze europei come questo
Io sono un sostenitore antico del Progetto di Terza Rete senza pubblicità
O meglio del Progetto di una profonda ristrutturazione della Rai
In grado di rendere più snella la struttura Interna dell'apparato più veloce il suo cambiamento nel nuovo mercato della comunicazione in quella che viene chiamata la multimedialità un termine più o meno
Appropriato
E anche
La riconquista in questo contesto di una missione di pubblico servizio che qua e là la RAI ha smarrito cura sicuramente non mi va di
Partecipare a questa trifolate poi strumentali ogni tanto appaiono in scena sulla moralità di questo o quel programma accetto il problema esiste
Ben prima che
Da parte di qualche
Portante esponente del concorrente principale della RAI si invoca asse la moralità contro lo spettacolo del sabato sera della RAI io che Nobu
Essendo influenzato sabato sera ho avuto modo di vederlo devo avevo fatto lo stesso commento poltrone
Il problema c'è
E in tutti
E credo quindi che questo Complesso di questioni una nuova presenza sul mercato
Globale e multimediale per così dire del servizio pubblico un servizio pubblico più importante oggi di ieri certamente non meno rilevante
La necessità di una maggiore articolazione società in grado di bilanciare la presenza del servizio pubblico in luoghi e territori diversi dei mercati
La volontà di recuperare una missione di servizio pubblico più forte
Almeno una parte dell'apparato hanno prego dato luogo quell'avvio di riforma di cui la rete senza pubblicità
Le divisioni quella al quintetto aviere semplicità e forse il simbolo è anche l'elemento più emblematico
Io credo anche
A una certa territorialità
Colto anche l'ultimo intervento sono convinto di questo un'accesa territorialità di una rete di servizio pubblico
C'è stato un dibattito frettolosamente concluso
E forse anche un po'caricaturale a un certo punto sul federalismo televisivo
Qui le posizioni in campo sono state forse anche con un po'di malizia attirati appositamente ai loro estremi affinché nulla poi si concludesse questo mio parere il problema della territorialità cioè in tutti i Paesi evoluti la questione del locale oggi è una grande questione moderna
Ben lungi dall'essere un residuo un fardello di un passato glorioso che pure glorioso anche se non più attuale quello che diede luogo a quella riforma della RAI del settantacinque anche in questa parte il decentramento certo è che il tema del locale oggi nella globalizzazione cosiddetta ha un peso del tutto nuove riguarda linguaggi saperi conoscenze ricerche identità
Forme di meticciato culturale che solo attraverso un sapiente coniugare di globale e locale si possono innestare
è un grande tema moderno affascinante
Rilevante culturalmente e politicamente banalizzarlo è un peccato temo sia stato un po'banalizzato tant'è vero che nel documento della RAI
Che io ho trovato assai interessante su tanti altri capitoli su questo punto non si capisce quasi nulla
Cioè si si vede una penna incerta
Una penna che scrive avendo di fronte a sé
Voci contrastanti che non si vogliono deludere a volte l'ha fatto una scelta anche impegnativa anche un pochettino correttiva di una certa moda del tempo il locale ripeto non è banale ma tema parlo ai rappresentanti del mondo l'utilizzo delle giovani qui saluto e ringrazio un tema non desueto che ritornerà di attualità non
Non sotto leggi da di una vecchia idea
Del regionalismo televisivo quella non è più credibile e capisco anche perché sia un po'
Caricata
La posizione di chi è per la territorialità di significati
Diversi e sbagliati dalle premesse perché effettivamente anche le regioni permettetemi questa confidenza come dire in questa sede non hanno sempre dato ottima prova di sé
Pensate che il piano delle frequenze qui stiamo lavorando con l'Autorità di garanzia per la comunicazione
Ahimè
Che vede per legge un ruolo decisivo delle regioni nel definire siti postazioni ha visto
Diciamo metà delle regioni italiane per essere un po'ottimista totalmente assenti
In questo dialogo centro periferia per chiamarlo così è un problema
Quindi io credo di poter confermare una nostra volontà
Si diceva nel titolo l'attesa di istituzioni sì proprio un atteso alla nostra volontà positiva rispetto a una riforma del servizio pubblico che abbia queste caratteristiche che valorizzi
L'idea della e rette senza pubblicità e più in generale di una divisione che abbia certe caratteristiche in cui la rete semplicità è un pezzo di un discorso più ampio che va verso punto territoriali che nuovi della comunicazione multimediale come appunto asse strategico facemmo un progetto di legge vicino di legge mille ventuno che divenne legge due quattro nove in cui questo era un punto qualificante
Per completare questo processo
Tocco un tema di grande attualità in queste ore serve l'approvazione dell'altro disegno di legge gemello
Mille centotrentotto che da tanti tanti mesi al Senato all'ottava Commissione
E il cui compimento nella
Nella riforma e importante tanto perché si trattano argomenti che altrimenti non si trattano da nessun'altra parte penso a ruolo importantissimo dell'emittenza locale radiotelevisiva che Lia finalmente
Una definizione anche più impegnativa di quanto sia nelle norme precedenti
Ma anche perché sul punto RAI ecco
Tema di grande attualità ripete in queste ore si fa una scelta
Il cambiamento della natura societaria della RAI una RAI che oggi è per sua
Storica del definizione
Una società figlia societariamente
Di un'epoca monopolistica che non c'è più
Mentre su tante altre cose
La tipologia dell'offerta il carattere dei palinsesti il confronto nel mercato e con il mercato il servizio pubblico di oggi assai lontano da quello che vediamo nei graffiti sommate
Allora certo è che invece societariamente rimasto un apparato bloccato fondamentalmente centrato non in grado
Come denunciano io sono d'accordo con loro presidente della RAI Due senza cari dottor Celli direttore generale non in grado di avventurarsi facilmente la nuova stagione
Dell'innovazione tecnologica con una struttura societaria che non permette per esempio se non di fare
Con logica binaria in proprio in questo caso tutto niente nel rapporto con
Settori privati settori internazionali cioè una RAI che non ha la capacità e la possibilità di graduare modulare la propria presenza come una struttura Holding potrebbe invece permettere sdrammatizzare andò il problema del rapporto pubblico privato non perché non sia un grande argomento ma perché va affrontato con modalità nuove
Questo mi pare un punto da ricordare qui il processo di cui si sta parlando questa mattina si compie con i mille centotrentotto
Scusate se lo se insisto su questo punto ma
Decisivo
Senza il disegno di legge mille centotrentotto naturalmente
Figuriamoci
Profondità migliorato tutto è fuorché una scatola chiusa
Prendere o lasciare senza il compimento della riforma la stessa
Positiva ristrutturazione della RAI di cui la rete senza pubblicità è un po'il simbolo ripeto rischia di essere appeso a un filo esile di non reggere al tempo della comunicazione
Di essere come una bella cosa dalle premesse affascinanti poi vedremo insomma la pratica reale ma senza una struttura societaria adeguato
Quindi la nostra pesa e questi ovunque lancio questo
Messaggio si dice così gergo politichese
In questa sede
Da sostenitore convinto del servizio pubblico attenzione serve il compimento di una riforma proprio perché l'attesa è elevatissimo
Nel fare tanti auguri a direttori gli operatori presidenti
Interpretati da regioni per questa grande opera di riforma in fieri del sistema italiano
Insisto bisogna accompagnare tutto ciò con una stagione normativa più adeguata
Concludo questo mio
Contributo con un accenno preoccupato perché
C'è una certa simmetria tra il dibattito italiano e quello che almeno a me capita
So se capita anche a diversi voi abituati
Fu per me ma più di me credo girare per l'Europa cade e quello che sta avvenendo in Europa
Io ho partecipato qualche settimana fa non multe eravamo
Già a settembre inoltrato all'INPS la riunione del consiglio dei ministri dell'odio visivo dell'Unione europea una riunione informale quella che precede la rione formale che si terrà a Bruxelles
E vedete ho avuto questa esperienza non è la prima volta che mi succede
Che mentre nel dibattito italiano parlare di questi temi il servizio pubblico il suo ruolo la sua strategia per il futuro la sua importanza mette McKane sono un convinto è assolutamente convinto sostenitore
Talvolta in qualche imbarazzo
E mi è capitato di essere rimbrottato da
Tante parti ma insomma questa è un po'dirigismo un po'passa di in questa riunione invece per la x volta per la prima volta ho pronunciato il mio intervento che porto sempre con me
Per una mia così vetture che è un intervento che in Italia è giudicato un pochettino eccessivo
Un po'eccessivo
E assolutamente nella media bassa degli interventi degli altri diciamo esponenti euro perché gli assi corso ben più Netti nel dire senza tanti giri di parole e anche con frasi appassionate premi penso alla ministra bravissima ministro ottomani fatto un bel progetto con dei punti da discutere insomma interessante dei riformisti alla Francia
Che il servizio pubblico una grande sfida culturale
E un grande elemento di innovazione
Che una logica un po'di ritardo liberismo un po'scolastico che ha invaso un po'le coscienze non è più molto attuale di fronte alla nuova geopolitica che vede nella comunicazione il punto chiave come sull'Energia come fu il nucleare per tante altre stagioni il grande elemento delle nuove egemonie
Per gli anni che ci stanno di fronte
E dunque il mantenimento di un ruolo pubblico non il vecchio statalismo non l'assistenzialismo non li aiuti di Stato questa sorta di permanente giaculatoria che è un po'il deterrente per fare questi discorsi non tutto questo un nuovo servizio pubblico moderno innovativo capace di stare come sul mercato anzi qui di competere con le sue specificità ma di ricostruire quel punto
Quella parte specifica
Della merce culturale che una parte specifica che differenzia la merce culturale altre forme di merce che
La trattazione sì trattamento l'attrazione del delle conoscenze dei saperi la veicolazione del gusto
La ricostruzione delle culture collettive
La sapiente coniugazione tra
Un individualismo liberale
Molto ragionevole significativo con uno spirito comunitario altrettanto ragionevole e significativo questo può fare il pubblico come può fare il pubblico si diceva in quell'incontro io condivido questo spunto molto nettamente
L'innovazione tecnologica per credetti il digitale ecco tocco un altro aspetto di grande attualità in digitale non è solamente l'acquisizione dei diritti del delle partite di calcio in televisione
è un po'inquietante che in Italia la più grande rivoluzione tecnologica di questa stagione della storia sia declinata con l'acquisizione dei diritti per le partite dei campionati novantanove due mila due mila uno è un singolare
Nostro Paese talvolta è la più grande rivoluzione tecnologica che peserà per il prossimo cento duecento trecento anni si dice non è farina del mio sacco agilità la se ne discute se
Opportuno o meno in relazione a una cosa che non ho capito se un'asta con un'asta di Franco Caravita ancora non ho capito cioè libero mercato poi vale per alcuni segmenti per altri come se non esistesse lì non so nel calcio non me ne intendo molto
Che cosa che Reggi medica se c'è un regime di libero mercato di post monopolio non lo so io non ho capito ma comunque
La questura il digitale
Non ha solamente la parte
Più elitaria
E più forte economicamente che è la pay tv legata ad alcuni come dire da alcune sia prescrivere chiamato così nel gergo non sempre brillante di questo settore cioè come killer application cioè di sempre
Applicazioni che poi uccidono le altre il calcio un certo cinema e TG tale anche una forma appunto culturale nuova non è sulla tecnologia c'è anche un digitale povero il digitale terrestre
Quello che nel disegno di legge nel cielo trentotto rimettiamo come compimento dell'innovazione entro il due mila dieci due prudentemente abbiamo fatto due mila e sei in Gran Bretagna due mila e sei due mila sette negli Stati Uniti o di al due mila dieci righe
Sembrava che data
La situazione italiana fosse difficile anticipare si potrebbe anticipare non è un problema il compimento della migrazione tecnologica che permette tante più opportunità digitali una grande opportunità della comunicazione enorme
Straordinariamente più vasta in qualità e quantità rispetto all'analogico ecco
Il digitale può essere sperimentato adeguata mente da un servizio pubblico
Perché certo non è facile chiedere chi deve fare quadrare il conto esatto nel proprio Bilancio
Per un'attività più strettamente commerciale non è facile chiedere di innovare senza averne un ritorno immediato di rientri qui sono medio e lungo termine
E ritengo quindi importante
Che l'innovazione tecnologica abbia una forte presenza pubblica
Infine la produzione la legge centoventidue dell'aprile del novantasette come ricorderete a
Dato al canone RAI
Una
Fisionomia un po'nuova
E credo che sia anche un utile modo per rispondere con Couto proprio su questo con le osservazioni della DG quattro di Bruxelles sul tema degli aiuti di Stato
Le centoventidue destina al venti per cento nel triennio quindi col novantanove si va a compimento questo processo del canone RAI alla
Alla produzione all'acquisto di filo divisivi Italianieuropei dieci per cento sul fatturato pubblicitario per l'emittenza privata nazionale è molto significativo questo aspetto perché da una missione in più ai servizi pubblici e rende il cannone
Significativamente legato a una grande iniziativa di tipo culturale e produttivo che risveglia valorizzati produttori nuovi operatori
Giovani che si sono affacciati al mondo dello divisivo del cinema con fatica in Circuiti ancora anchilosate o comunque un po'stretti come quelli italiani che Necci Punzi potrebbero risvegliare con un grande sviluppo del mercato a cui io credo
Se però è un mercato vero non un mercato un po'fittizio ecco quindi una laico per tutto questo ragionevole Solza Kariya
Che richiede una struttura societaria anche da subito prima con le mille Ciro trentotto adeguata c'è il prima delirio non mi pronuncio questo riguarda il ministro del Tesoro certo il problema c'è
Il primo delle risorse del servizio pubblico cioè ma dicevo la questura del canone così come si è posta con le leggi centoventidue col contratto di servizio
Che
Si varò nell'ottobre dell'anno passato lo tra il Ministero e la RAI un bel contratto di servizio che già anticipa alcuni temi di Bruxelles la contabilità analitica e la trasparenza
Societaria la definizione della missione di servizio pubblico gli obblighi di servizio pubblico però anche le innovazione tecnologica la capacità di stare sul mercato ecco quel contratto di servizio che già anticipa i temi di Bruxelles
E anche la legge centoventidue con questa nuova missione per il canone ritengo possano essere un buon avvocato difensore senso generale nella iniziativa rispetta l'iniziativa che ha assunto
La Commissione a Bruxelles diciannove ventotto opere come sapete c'è un primo incontro sul problema degli aiuti di Stato
A seguito di alcune denunce tra cui l'italiana media sette quadri italiani del sette di altre emittenti private in Europa
La commissione ha aperto un'istruttoria
Sulla legittimità o meno dei del finanziamento pubblico
Del servizio pubblico mettiamola così
La DC quattro ha prodotto un documento che noi personalmente le ho fatto una riunione con le altre amministrazioni competenti abbiamo trovato come dire un po'incerto e contraddittorio
E che non vorremmo accettare come base di discussione in questa comunità questa riunione
Senza negarne alcuni principi perché sono scritte delle cose anche molto condivisibili ma l'insieme
E evoca un problema che fa riflettere può la DG quattro che l'organismo deputato alla tutela della concorrenza
Intervenire con questa nettezza sul tema servizi pubblici in cui la tutela della concorrenza è uno spicchio della questione
E che vede invece prevalere la tutela del pluralismo come elemento cardine
Per la identità del servizio brutta un tema senza anatemi andremo in modo aperto naturalmente a questa riunione però con questo punto di vista preliminare
E cioè nessun conservatorio Simone sulle Volo difende una Necchi dea
Di statalismo d'aiuto di stato di servizio pubblico in quanto servizio statale tout-court
Grande disponibilità l'innovazione ne sono prova le nostre proposte di legge la legge già provato due quattro nove il contratto di servizio siamo forse stati un po'più avanti di altri
Però
Con giudizio qui è in discussione una grande questione politica e culturale ripeto
Ho avuto il conforto avendo pronunciato queste parole un conforto però ancor più duro e netto di tanti tantissimi
Ministri dell'Unione Europea che su questo tema si sono come si c'è schiera
E ritengo che sia importante dirlo qui perché la battaglia per il servizio pubblico la battaglia
Come si dice su due fronti contro il conservatorismo di chi vuole ancora una vecchia Rai un vecchio servizio pubblico
Un po'legato ai partiti un po'legato a vecchie storie vecchie logiche e quell'altro invece chi vuole cancellare la specificità della cultura dei servizi pubblici per delle scelte che non sono davvero innovative ma sono invece molto
In linea con una certa moda
Che vuole ormai tutto non tanto un privato il che sarebbe anche
Ragione pone ma di un certo tipo di privato concentrato sempre un po'uguale a se stesso e come mostrano tanti racconti finanziari economici di questa stagione nel dire questo ci pone un problema non solo per la Rai ma forse mi permetto di dire anche per il capitalismo italiano che bene che si allarghi un po'e scomposta dalle sue mura domestiche di sempre vi ringrazio buon lavoro
Ringraziamo l'onorevole di l'intervento
Era previsto in apertura avrebbe dato
O problema drammatico era sentire precede o no odioso esauriente io no no va benissimo no diciamo semplicemente che noi siamo qui presente siamo abituati Cambieri programmi e quindi risistemiamo le tessere del mosaico di stamattina
E abbiamo ancora qualche minuto chiedo se qualcuno di voi vuole intervenire
Considerando che forse è necessario dare non rilancia due minuti ai prego
Per il dovere come presidente degli Autori cima grafici italiani
Portare il plauso mi sento autorizzato il plauso a quanto sia ascoltato finora
Perché noi ci troviamo in perfetta sintonia con quanto la terza vedeva prospettando come scenario strategico direi che anzi nel nostro lavoro
Forse abbiamo preceduto questa questa ambizione questa progettualità abbiamo preceduta con un lavoro che fa parte dalla nostra tradizione tutti gli autori scenografici italiani hanno esordito nella non fiction oggi come si dice non siamo soddisfatti anche per quanto la RAI farà ma noi vogliamo dare il nostro contributo e possiamo darlo porto due esempi le regioni sulle regioni c'è un progetto parlo di cose di cui sono a conoscenza
Un progetto regioni che abbiamo elaborato io presi contatto con l'Emilia Romagna con il Veneto con l'Abruzzo girano dossier corrispondenze
Piani di produzione tutto questo poi si è fermato perché ovviamente le Regioni dicevano sì non dettiamo anche i soldi ma qual è presente il dobbiamo avere poi uno schermo sul quale proiettare questi nostri Progetti
E questo progetto regioni era articolato proprio sentivo prima Morrione
Con delle modalità che erano di questo tipo per ogni regione andare
In Canada in Australia eccetera e creare questo colloquio e vedere quanto queste regioni queste queste questi luoghi questi luoghi dell'Italia
Ne non nazione
Erano in corrispondenza ed erano in contatto delle note sono stati elementi creativi proprio della poi vidi queste altre culture
Ecco che sto per dire poi c'è nato l'oggetto sui beni culturali italiani si parla da decenni di questa grande miniera d'oro che non gli esporremo Acea importante ecco cosa mi ha poi invece un pochino raffreddato
Quando
Il sottosegretario vita detto
Le modalità cioè c'è l'agilità oggi imprenditoriale per poter rispondere a queste progettualità o si aspetta sempre che noi portiamo la cattedrale già fatta
Può la RAI dare un input iniziale raccogliendo certamente una progettualità avanzata non partendo da zero
Dando fiducia e quindi a questi progetti a questi autori a queste regioni a questi enti e dicendosi questo programma può rientrare io parlo con i giovani anche oggi i giovani stanno formando la scuola milanese la scuola
Napoletana di sono forze giovanili molto legate localismo
Che possono dare un contributo enorme a questi progetti
Però ci vuole quel momento ecco di agilità manageriale leggera che sennò ci fa ricadere nel famoso fato tipo di Bertolucci Cabanne da sette oppure di io che penso di andare per esempio per un certo progetto direttamente da Bill Gates
Che ha l'ambizione di occuparsi dei beni culturali
Del mondo in particolare dell'Italia perché poi saremo costretti a fare così se non ci sarà presto da parte della RAI Igwe apprezziamo appunto questa prospettiva che qui stamattina è stato illustrato
Se non ci sarà presto anche la possibilità di una premuto il getto a Dida e di un contatto dinamico agile di tipo manageriale
Io sono Marco Maria calzano solo uno studioso professore universitario di cinema
E mi occupo però professionalmente anche come organizzatore molti di voi lo sanno di arti elettroniche di videoarte oltre diciamo di una nozione estesa di Shearer ora proprio su questa versione della Terza Rete siccome lo riporta
Fatto alcune di queste considerazioni la settimana scorsa a Strasburgo alla giornata europea del cinema fa piacere ripeterle anche qui
E apprezzando come ha fatto rizzare né diciamo in questo momento io mi sento un poco dell'acqua di fronte a voi naturalmente in maniera non ufficiale ma il rappresentante di quegli artisti di quei cineasti di quei compositori che lavorano sull'elettronica con un approfondimento linguistico che va direttamente nel senso della ricerca espressiva
Ebbene dopo Lizzani anch'io vorrei a nome di questi autori è particolarmente di quelli italiani complimentarmi con il lo sforzo del governo e con lo sforzo e la RAI le innovazioni così rapidamente dopo tanti decenni di inutile attendismo e stanno portando avanti e vorrei anche sottolineare che in realtà però i politici di decisori politici che anche molti giornalisti purtroppo quando parlò della televisione considerano la televisione è stato detto anche in parte ieri
Dei rappresentanti dell'UE R. come un puro e semplice strumento di distribuzione di opere film documentari quello di cui aveva parlato in questi giorni in realtà la televisione è qualcosa di molto più importante
La televisione è anche un luogo di elaborazione di linguaggi è un luogo di elaborazione di forme di comunicazione un buon palinsesto è un'opera non so non so se se un'opera d'arte non opera in sette
E qualcosa non è soltanto un contenitore da quando lei direttiva Comunità europea
L'Unione europea eccetera dicono sviluppare illustra i programmi e parlano delle televisioni come dei luoghi di distribuzione dei programmi sbagliano gravemente e questi professionisti oltre che gli artisti lo sanno
La convergenza multimediale non è solo una convergenza tecnologica e anche è stato in qualche modo ha ripetuto anche ieri da Vannucchi
Una convergenza linguistica e quindi una forma di lavorazione l'inquisitore tutto questo noi lo sappiamo andrebbe detto con più forza io vorrei mi piacerebbe sognerei anch'io che la terza rete o comunque la RAI la RAI in genere ma anche Mediaset che tutto sommato degli spazi se non altro perché il mercato incombe perché altre previsioni anche private commerciali o stava già facendo in Europa in America in Giappone in Australia voglio dire anche Elettrogen commercialista Rondani questo io se non è soltanto ma diciamo eticamente il servizio pubblico o meglio di servizio al pubblico
Delle dei grandi servizi pubblici europei e più dichiaratamente orientato orientabile in questa direzione come piacerebbe che un pochino di questa esperienza di ricerca espressiva
Che un grande laboratorio anche per il cinema classico anche per la narrazione anche per le forme di comunicazione le più ampie da quelle pubblicitarie a quelle interpersonali ebbene che un poco di di spazio a questi autori e a questa ricerca fosse dato per parlare con i linguaggi della televisione specifici del mezzo o dei mezzi o della multimedialità elettronica all'interno della televisione quella dei questori c'era già Cesare Zavattini a cinquantacinque
Quando cinquantacinque un anno dopo la le iniziò le trasmissioni RAI quando chiedeva l'insediamento dei linguaggi del cinema e della televisione in televisione
Con in mezzo proprio di comunicazione di lavorazione in questi linguaggi che non è più soltanto la pellicola
E questo non sa non non è soltanto un dispiacere a volte anche un'estensione delle possibilità del figlio mi ringrazia
Grazie
Io farei così se siamo d'accordo siccome tra l'altro la parte successiva continua il nostro lavoro e stamattina spinta e se cioè ancora con un altro intervento sono darei la parola i molto di considerazioni i nostri interlocutori chiedo c'è ancora qualcuno proponga qualcosa
Prego
Insomma regione
No qui è stato la vita della nostra televisione chiamata impropriamente il servizio pubblico atteso costantemente a attuare quella costituzionalità democratica che con i nostri maestri ricordo Guido Calogero col quale passione seguiva le vicende televisive e con quale indifferenza si rispondeva alle sue proposte
Così
Io ho avuto esperienze nel campo dell'industria pubblica che segna una discutibile controversa discese
E mi sono accorto che l'industria pubblica poteva attuare
Un'attività disinteressata rivolta non ha interessi e vedo di specifici capitalistici o altro bensì un diretta all'evoluzione del Paese
E con questa realtà illusione io sono entrato alla RAI nel lontano mille novecentosessantanove
Dunque la situazione sembra abbiamo sempre vissuto con l'idea di una riforma che non è mai avvenuta
Allora io mi sono ricordato l'insegnamento che Ernesto Rossi dava annoia ancora studenti di non sottostare alle fluttuazioni partitiche
E avrebbero determinato queste attività
Ecco ora ci siamo accodati anche atto momento siamo entrati alla RAI pieni di fiducia vi ho detto è una data e poi ci siamo accorti che invece queste contro azioni hanno determinato addirittura alla B
Dell'interesse privato delle televisioni commerciali nella stessa cosiddetta azienda pubblica dai questa qui ha provocato una divisione tra chi era disposto allegramente a collaborare
Rinnegando le sue convinzioni politiche e chi evidentemente non voleva sottostare a questa invasione analoga scusate non vicende troppo drammatico il paragone
Insomma esitazione alla situazione un po'di collaborazionismo analoga a quella che si era creata in Europa
Al tempo dell'invasione nazista ora non voglio esagerare gli amici della della televisione commerciale sono persone ragionevoli hanno un istinto liberale
Che cercano insiste coerentemente di sostenere tra l'altro insomma siamo ancora a a mezza strada
Per quanto riguarda l'attività televisiva
Il rapporto con il cinema per esempio
Beh io dico che purtroppo alcune realizzazioni sono avvenute però l'andamento del cinema italiano a giudicare anche dalla dall'ultima dall'ultimo Festival di Venezia lascia molto a desiderare quindi sarebbe il momento secondo l'esempio inglese di creare un nuovo tipo di public company che consentisse
A quei la cifra enorme vero decine di milioni di abbonati alla RAI di contare qualche cosa di contare per lo meno di essere in qualche modo seguiti ora c'è c'è questa questa scissione tra emittenza
è vero che fa capo o a variabili oligarchi ove si spera naturalmente alla situazione che Irving delineato è cambiata per ragioni politiche però c'è sempre questa
Questa ipotetica sulla autonomia del servizio pubblico che mi consiglio di di sorvegliare perché è una citazione di perenne pelli pericolo Regal quando esisteva il monopolio democristiano delle delle trasmissioni televisive e radiofoniche
Esisteva ancora una possibilità diciamo di contrastare questo monopolio poi c'è stata questa invasione che vi ha detto ora si cerca direi con estrema
Lungimiranza di dare al servizio pubblico ha una ragion d'essere diversa ecco
Speriamo che questa indipendenza questa criticità della posizione della dell'attività radiotelevisiva possa consentire un fertile l'apporto con tutto il mondo dalla comunicazione
Grazie siamo in sede di conclusione del dottor Di Bella si scusa per per motivi anticipato prima dovuto andar via allora siamo d'accordo che l'avvocato prudente Branca le Bracalente
Farei così darei la parola Roberto Morrione poiché avere onorevole Rita se vuole aggiungere qualcosa nel dare la parola allora Roberto Morrione così non intervengo più ecco vorrei sottolineare che la dimensione locale l'articolazione locale eccetera non riguarda è banale dirlo ma forse vale il marito non riguarda solo l'informazione
C'è un'esigenza di valorizzare le strutture locali di programmazione che hanno avuto e hanno tradizioni e che in qualche modo se valorizzate possono arricchire il patrimonio produttivo della RAI ma anche contribuire all'equilibrio tenere solamente le strutture aziendale solo per fare qualche un'ora di comunicazione e informazione mi sembra eccessivo chiederei autodromo rionali i solo pochissime riflessioni che mi sono state suscitati da dagli interventi
I in particolare il sottosegretario vita a di dato uno spaccato diciamo di ciò che sta accadendo in Europa
In parte diciamo in emersione e in parte nel sommerso dell'audiovisivo europeo
Nel confronto questo è il punto con grande capitale multinazionale che non ha più identità diciamo nazionale
Di alcun tipo ma che di fatto è il grande elemento di penetrazione
Utilizzando gli strumenti della convergenza multimediale e della digitalizzazione tutti gli scontri che stanno accadendo i confronti mi è venuto scontro un po'freudiana menti
Di fatto e diciamo si riportano acquista sostanziali realtà ci sono nel mondo in questo momento e calcolato da calcoli attendibili di fonte americana
Qualche cosa come il Seicento forse settecento miliardi di dollari
Direttamente investiti
Né i fenomeni della convergenza multimediale in in mercati conseguenti allora solo come piccola provocazioni che poi non è qui il caso di sviluppare tra l'altro andremo fortemente fuori tema
Chiediamoci perché Rupert Mourdock che è un grandi diciamo protagonista del processo di convergenza multimediale e delle derivazioni di mercato
E che quindi dal suo punto di vista con assoluta legittimità a che cosa mira mira soprattutto ai diritti del calcio
E ai diritti del cinema e delle cinematografie che hanno una possibilità
Multinazionale di espansione di mercato perché Rupert Mourdock ha scelto
L'Italia
In una duplice veste cioè prima tentando una operazione che peraltro notoriamente è ancora esistenti di sostanziali i presenza proprietaria di parte del sistema audiovisivo italiano e poi adesso trovando una serie di alleanze facendo delle offerti
Alle quali è molto difficile dire di no allora evidentemente alla situazioni italiana nazionale legislativa di mercato e assolutamente anomala
Perché Mourdock e sa benissimo che verrebbe respinto con perdite da qualsiasi altro Paese europeo che abbia una propria legislazione una legislazione antitrust una presenza di servizio pubblico e così via questa la lascio lì solo come piccola piccolissima riflessioni alla luce anche dell'intervento del sottosegretario vite
Voglio solo dire una cosa sulla Terza Rete che mi sembra anche molto importanti
Diceva l'intervento un intervento poco fa che condivido anche che qualsiasi grande Tirreno di sviluppo odio visivo ha in sede i problemi di qualità e di linguaggio questo è forse il problema principale attesta reti che sta nascendo
Perché se la Terza Rete deve coniugare carrette Ermini
Quali quelli dico in senso generale come categorie complessive per far capire cultura impresa e territorio deve poterlo fare senza evidentemente di schiere di essere
Nel Paese per farlo sarà necessario una grande ricerca di linguaggio
Perché anche le cose che dicevano seguisse Bracalente che condivido come esigenza fondamentale si dovessero viaggiare sul terreno diciamo ad esempio del CIN Sedo che è stato un tipo di esperienza so benissimo che serissima pensa come me voi
Però anche un ruolo istituzionale dare un dialogo alle istituzioni regionali direttamente come uno degli elementi non è una conquista e fare del male alla nascente Terzani perché vuol dire che sul piano del linguaggio non si andrebbe da nessuna parte si sarebbe veramente ridotti a una nicchia istituzionale ma le regioni hanno superato quella fase tuttavia quell'elemento è sempre lì quella minaccia
Quindi ci sono due pericoli secondo me è da evitare su questo percorso
Uno quello di ripetere modelli e schemi di reti nazionali della RAI e del passato e anche del presidente della RAI non è quello il compito della nascente Terza Rete
Ed è uno dei rischi perché non si coglierebbe quella ricchezza quella varie che azione complessa che esiste di realtà di culture le cose che dicevano sedi sembra Calindri
Sono correttissime sul piano della spinta e della ricchezza culturale
Da un lato dall'altro ci si ridurrebbe evidentemente a una nicchia inevitabilmente il perdente con quello che sta accadendo sul mercato l'altro rischio in quello di banalizzare diciamo usiamo questo termine di rendere più piccolo questo percorso rispetto alla sua potenzialità che invece potenzialmente straordinario in termini di pubblico di audience e anche di ascolto di mercato
Io di questo sono profondamente convinto per far questo l'elemento dell'internazionalizzazione
E altrettanto vitale il locale ed il globale realmente fanno parte della stessa partita
Noi abbiamo da recuperare probabilmente su questo dei ritardi di anni che sono ritardi della RAI
è stato anche detto il condivido ritardi del nostro sistema Paese
Non parliamo della nostra classe politica che continua a comunicare e a fare politica esclusivamente attraverso talkshow televisivi e francamente questa è una riduzione estremamente povera del valore della politica e di quello che c'è dietro e davanti alla politica ecco di fronte a questi due elementi io credo e ci sia realmente moltissimo da fare comunque ho voluto solo sottolineare come il problema culturale quello del linguaggio e quello della battaglia sull'assetto complessivo di sistema siano fortemente integrati grazie
Grazie abbiamo concluso chiedo alla no allora non avrei rinunciare abbiamo concluso ricordo semplicemente che concludendo un confronto con le regioni in uno dei tanti convegni il prete Zaccaria sintetizzava l'atteggiamento della Regione dicendo che lo interpretava con come una prudente apertura di credito ribadisco la prudente apertura di credito ma vorremmo verificarla
Con fatti successivi anche per evitare che Noemi addetti lavori Pechino parlando ne abbiamo necessità dei fare dei passi avanti comuni grazie arrivederci
No quest'ultima sessione
Mi presento sono Nino Cascino ho un passato dei ricerca di relazioni internazionali alla RAI adesso sono un povero pensionato che però è stato chiamato a introdurre questa asset seduta perché a luglio un istituto di studi sull'innovazione dei dei media per la multimedialità al quale collaborò a aveva organizzato sullo stesso tema sulla rete senza pubblicità
Un seminario e quindi
Con molta correttezza euro visioni ha detto viene viene era assume a riassumerlo dai qualche qualche spunto se c'è
Conduce la la seduta
Sarò breve invito fin d'ora anche gli altri relatori ad a contenersi
O nei dieci minuti o anche sotto i dieci minuti perché abbiamo visto che poi
Qualche dibattito c'è ed è giusto dare un po'di respiro al dibattito rispetteremo pedissequamente l'ordine alfabetico e quindi daremo poi la parola al professor Apruzzese
Docente di Scienza delle comunicazioni all'Università di Roma
Al dottor Brugola direttore generale di Mediaset al dottore migliori direttore generale degli utenti pubblicitari associati al presidente dell'Anica dottor Lucisano alla Citto Maselli come esponente del degli autori cinematografici
Non so se c'è il direttore ecco nell'architettura romana direttore del Censis ringraziamo perché sono tutti presenti
E quindi riassumo un po'quello che c'eravamo detti pochi mesi fa
Devo dire che applicare il riassunto di quell'incontro al tema nostro che la domanda della società civile e abbastanza abbastanza difficile ed è difficile anche
Per la composizione di questa seduta cioè noi potremmo dire che se cerchiamo di capire che cos'è la società civile
Sarebbe interessante sapere come la traducono i traduttori
E qui distinta dalle istituzioni dato che è stata dedicata una seduta alle istituzioni
Ma il penultimo ultimo intervento dalla sala in realtà ha evocato il nostro tema
Perché non far partecipare più attivamente
L'utenza
E per contro non è forse corretto a parlare di domanda
Dal momento che la domanda fa pensare a una domanda di mercato e stiamo parlando di una rete senza pubblicità che secondo molti dovrebbe
Dovrebbe prescindere da dall'audience in realtà quasi nessuno e d'accordo su questa
Su questa scissione fra servizio pubblico allo stato puro e audience questa scissione non c'è stata neanche in pieno regime di monopolio
E sarebbe una follia oggi programmare un servizio pubblico senza pubblico resta vero che certi condizionamenti del mercato pubblicitario non già del mercato dei servizi televisivi
Fa di questa rete
Una o un un elemento di rottura qualcuno ha detto nel nostro seminario del sistema ingessato
Che che per quindici anni è prevalsa
Allora consideriamo questa domanda
Qualcosa che può essere espressa sul mercato può essere espressa come stanza culturale ma può anche non essere espresse si chiamerebbe bisogna in questo caso più che più che domanda
E siccome per adesso l'utenza non è stata interpellata mi viene voglia di dire che tutto e tutti gli interventi sia dei politici sia dei della dirigenza RAI sia degli esperti sono una interpretazione non sappiamo quanto dedica di una domanda spesso inespressa ovvero di un bisogna diversi spunti sotto questo profilo ci sono stati nel nostro seminario di luglio
Volendoli riassumere li riassumo secondo
Alcuni filoni
Di intervento che sono anche segmenti di società civile Canal contraddistinguiamo vogliamo distinguere sia pure sono convenzionalmente
La società civile da dai responsabili della politica e delle istituzioni
Possiamo riconoscere questa società civile non solo nella associazionismo per ora non non è interpellato che ha un suo luogo istituzionale che non è mai presente al convegno casomai c'è il consiglio dell'utenza presso il Garante
E ma
Abbiamo anche le diverse categorie che possono avere interessi settoriali e corporativi anche ma che sono pur sempre una realtà di cui il mediatore politico deve tener conto
Prima istanza che si è che si è espressa non fatta alla per niente questa Terza Rete specialmente non fate la regionale français la RAI per ragioni le
Politiche e quindi legislative di equilibrio
E quindi di abbassamento dello strapotere del duopolio deve fare una rete senza pubblicità qualcuno ha detto la faccia culturale qualcun altro ha detto la faccia per i bambini non fatta la regionale perché togliete
Risorse alle già scarse risorse
Delle reti locali e regionali l'informazione i servizi di interessa decentrato li facciamo noi si sono espressi in questo senso due esponenti delle e televisione
Locali private ed anche con un referente politico che ha espresso la stessa la stessa opzione e può darsi che anche oggi venga fuori
Questa ipotesi tutti gli altri interventi in realtà hanno detto che questo che è che un servizio pubblico a livello sub nazionale chiamiamolo a invece molto senso e hanno fatto alcune sottolineature
La sottolineatura di carattere generale l'ha fatta Carlo Lizzani che è qui presente anche oggi
Di carattere culturale molto di fondo cioè se il si introduce un elemento nuovo nel sistema
Questo questo elemento nuovo tanto vale che tenga conto di un fatto di un fatto preoccupante di fondo e cioè di una certa di una certa afasia linguistica di una certa perché però se perché se traduco male poi il suo intervento iniziali lo può ripetere meglio di me
Dietro la quale forse c'è un vuoto culturale è un vuoto da coprire dovrebbe farlo come prioritaria vocazione il servizio pubblico
Un altro spunto di carattere generale e questo se una rete senza pubblicità è un fattore di novità e di novità forte rispetto a il cosiddetto ingessamento del mercato questo sistema misto con due egemonie
E poi di
Netta tante locale con poche risorse e
Le le risorse doppie della RAI e così via se bisogna poi portare una spaccatura nel sistema
Tanto vale portarla sotto tutti i fronti cioè gestire la novità che non è una novità perché la terza rete è stata fatta nel settantanove senza pubblicità in genere nei dibattiti lo si scorda ma quella terza rete nacque senza pubblicità con struttura più regionalizzata di quanto poi fu fatto dopo l'ottantasette
Ecco quindi
Diciamo che storicamente non è una novità però diciamo che nel mercato italiano come si è consolidato negli ultimi quindici anni una rete che si presenta a livello nazionale in chiaro senza pubblicità
Può portare elementi di novità ecco qualcuno ha detto e allora che le faccia tutte le novità che innovi la struttura per la produzione che faccia lavorare Authority ovali che addotti nuovi linguaggi Lizzani ha detto anche nuove metafore che adotti le nuove tecnologie dove necessario
Che e porti insomma une elementi elementi di rottura del sistema culturale professionale e quello che non solo politico istituzionale
Perché questa è un'utilità a redditività differita per il sistema e non per l'azienda che lo fa per per il sistema dei servizi audiovisivi tingerà
Qualcun altro ed è ed era un assessore regionale alla cultura quindi è è rappresentativo secondo me come contributo ha sottolineato che è importante avere una comunicazione qualificata a livello regionale in un sistema di policentrismo culturale come come l'Italia lo è ancora di più
Bisogna forse spiegarsi su questo ma mi spiego meglio con un esempio che questo assessore affatto in Italia ci sono quasi solo un esempio
Ci sono quasi quattro mila musei solo sedici sono classificati come musei nazionali la valorizzazione di questo immenso patrimonio e di tanto altro aggiungo io che sta o nelle cantine ancora sotto terra
Il può essere fatta meglio da una comunicazione di livello di di decentrato che è più interessata e forse anche più possibilità impossibilitata esplorato da questo patrimonio perfino ha da a collaborare apre a all'integrazione della catalogazione di questi beni culturali non è che un esempio ma indubbiamente l'Italia è compilata così noi non abbiamo un mostro come Londra o come Parigi che mangia un terzo dalla realtà nazionale noi abbiamo come come sapete più di metà della popolazione che abita in centri sotto i piedi trenta mila abitanti ma soprattutto abbiamo un dispersi sì ma e ricchissimo patrimonio storico culturale che potrebbe essere valorizzato accanto a questo la valorizzazione delle risorse culturali nel locale anche delle risorse imprenditoriali
E delle risorse professionali
Preferisco non non aggiungere altro vorrei soltanto concludere con il richiamo iniziale la come interpellarla questa società civile
Oggi in un'agenzia di stampa che aveva partecipato al nostro incontro ha detto va interpellata farsi facciano ricerche sulle aspettative altra cosa che fu fatta nel settantanove anzi con ricerche con campioni regionali quindi abbastanza faticosa
Per vedere quali sono le aspettative per una rete
Regionalizzata in parte e senza pubblicità
Si può prevedere comunque
Che la gente sia comunque interessata a a un'informazione più ravvicinata e più partecipata e qualcuno ha parlato di approfondire l'informazione che consenta un ritorno di opinione che sarebbe uno uno slogan interessante per una rete di questo genere
In questo caso sarebbe una consultazione per ricerca però ripeto esiste
Una via e certamente mediata
Che forse crea discriminazioni fra la popolazione associata la popolazione non associata ma esiste l'associazione insomma
Allora ieri purtroppo io non ho potuto partecipare a a una riunione indetta dal Forum del terzo settore che era la prima volta in cui lassù che s'era intitolata di chi è la RAI
Una riunione che si è tenuta ieri mattina a Palazzo Altemps polacco patrocinio della sindacato dei giornalisti della RAI che se qualcuno c'è stato potrebbe raccontarci in cinque minuti così è successo perché quello è il tipo di consultazione che forse è mancato e che manca anche qui oggi
è vero che ci sono alcuni problemi giuridici su questa questo privilegio di chi è associato rispetto a chi non è associato ma vi assicuro che anche chi associa stenta talmente a far sentire nella sua voce nel momento delle valutazione delle decisione che sarebbe già un passo avanti utilizzare la l'associazionismo allora darei la parola con questa raccomandazione di stare sotto i dieci minuti spero anch'io di avere quasi osservato a questo limite al professor Alberto Abruzzese
Sì
Vorrei riuscire a essere ancora più breve perché mi sembra che non feci siano già molto avanti era stato detto di riuscire a essere così rapidi cautelare in cinque minuti e questo mi favorisce per cercare di essere quanto più secco e quindi anche un poco provocatorio possibile allora
Cambiano gli anni passano gli anni cambiano le formule di volta in volta i tavoli della contrattazione ci presentano una possibilità a un'altra nella ridefinizione della mappatura delle televisioni dell'informazione
Però
Io temo che il problema poi di fondo che resta sempre costante da discutere che rende possibile anche l'interpretazione delle mosse che i singoli interlocutori fanno come questa attuale di concepire la terza rete senza pubblicità eccetera eccetera
Abbiano a monte alcuni nudi alcuni nodi che sia a livello istituzionale sia a livello politico politico-culturale neanche scientifico diciamo la riflessione teorica su questi problemi evidentemente resta un problema irrisolto comunque resta il problema che ci trova profondamente divisi
Per sottolineare la di lui divisione io dirò cosa che non significa immediatamente dire sono contrario a una terziari perché non abbia pubblicità
Potrebbe essere a patto di sapere una cosa non esiste comunicazione che non sia di mercato quindi che non si speri che non si pensi che perché i mariti non c'è pubblicità
Non debba accettare le regole di mercato e non solo non debba parlare il linguaggio del mercato perché il l'unico linguaggio possibile che c'è è quello del mercato so benissimo con questo di dire una cosa
Molto provocatorie per alcuni ma è bene chiarirci preso trent'anni che parliamo di queste cose dietro ci sono molte ricerche teoria riflessioni cioè io ritengo che sia infondato scientificamente poter immaginarsi che è una società moderna caratterizzata appunto da una società di mercato
E il linguaggio l'espressione non passi attraverso diciamo un processo di un ciclo produzione e consumo che integrato ha una strategia delle merci a il la ricchezza espressiva degli oggetti smessi oggetti materiali o siano essi i testi
Allora si dice la domanda e la società civile anche qui la società civile è un termine di cui noi ci riempiamo ci siamo Sabri Pd molto la bocca ma che cosa contiene questo termine te e contiene di grande tradizione naturalmente però nel linguaggio usuale nostro contiene il fatto che il legittimo civile cerca di stemperare di addolcire la brutalità del termine società
Chiunque da qualunque parte la si occupi di parte nel senso politica si occupi dei processi di socializzazione sa che i processi di socializzazione la società non si costituisce in modo innocente la società pratica di rapporti di potere assolutamente violenti no lascia aggiungiamo questo civile e ripeto sono fiori dando questo termine dei termini dell'uso e come dire quotidiano di conversazione che ne nascerà facciamo so bene che Società Civile
Significa nei trattati e un'altra cosa ma nella vita comune usiamo ricorriamo senta società civile per dire sì c'è la società c'è il potere grappa c'è una società civile c'è un popolo avrebbero detto altrove che esprime dei bisogni
Allora anche qui restando fermo sull'idea che la comunicazione eh merce
Io credo che come dire questa contrapposizione che viene sente spontanea all'interno di un certo tipo di orientamento e che io spero non sia quello delle politiche che vogliono costruire una terza ariete senza pubblicità
Quella di pensare che il cittadino si è una cosa diversa dal consumatore
Però qualcosa di più ritengo pericoloso e tutte le teorie che ritengono che il cittadino sia qualcosa di meglio del consumatore penso che sia molto più pluralista democratico culturalmente ricco pensare che il cittadino sia il consumatore dette il consumatore che la forma di consumo che il soggetto che il consumo consuma sia oggi il tipo di cittadinanza che appartiene alle forme di comunicazione del presente
Questo credo che sia anche questo sia un elemento che ci divide ci ha sempre diviso
Però ne sono profondamente convinto e mi sono mi illudo forse sbaglio pari sono convinto esattamente il nome che gli stessi valori che in genere hanno invece ha infatti notato la contrapposizione tra cittadino e consumatore se vogliamo essere pluralisti se vogliamo difendere diciamo
Dei valori di solidarietà se vogliamo difendere i deboli subordinati certo non possiamo fare appello al cittadino perché la cittadinanza il cittadino esattamente il valore dominante in tutta la costruzione del moderno
Dal Rinascimento sino ad oggi in nome del cittadino sono costruite delle gerarchie di potere in nome della differenza fra cittadino e consumatore si è sempre contrapposta alla cultura alta rispetto alla bassa cioè contrapposto il c.t. la cultura del libro rispetto alla televisione
Concludo su che cosa allora Bettola dove dove sta il conflitto no perché un ente qui ci sono tanti amici che dicono allora tutti contenti no
Bene io credo che il conflitto ci sia naturalmente età diverse strategie diverse modelli per rendere possibile appunto che tutti i soggetti tanto manifestino al massimo delle loro
Capacità
E al massimo del senso che investirà manifesti in un peso nei processi cambi trasformazione qui stiamo discutendo di un processo di trasformazione molto ancora pesante direi perché legato alla logica del televisioni generaliste che secondo me vincola un po'troppo la ridefinizione del sistema nel suo insieme ma comunque siamo in una fase di negoziazione ciascuna delle parti
Come soggetti come persone occupa organizzazione o come associazionismo forme di soci mezzo modi base di movimenti di base
O come istituzioni deve negoziare il senso che deve dare oggi alla televisione generalista Andreasen appagamento alle reti eccetera
Io credo che in questo senso
Torni molto utile appunto avere una visione delle forme di comunicazioni come forme di consumo e torni molto utile cercare di negoziare enti negoziali in modo tale che le forme di consumo e le forme espressive
Che più sono vicine a linguaggi e bisogni distanti dalle grandi tradizioni della cittadinanza ecco vengano difese non dico molto brutalmente le le tutte le contrapposizioni che abbiamo costruito in questi anni la stampa leggiamo la stampa si riflette invece la televisione non fa riflettere l'homo sapiens intelligenze Dell'Omo vita Henze a leggere un libro molto meglio che giocare un videogioco ecco sono una serie di stereotipi tremende con cui la cultura istituzionale
Continua a mortificare una possibile diciamo no espressività che nasce attraverso diverse strategie attraverso diverse negoziazioni allora
Ritorno a dire
Le televisioni a pagamento presepe non risolti in un certo modo in un certo modo il non di ricorrere alla pubblicità che interrompe il testo
Molti addirittura teorici o esteri e Tino studiosi critici uomini di cultura sostengono che per esempio il cinema
La televisione quella quotidiana di flusso o non può esistere un assenso se non alla pubblicità c'è invece una pay tv benissimo Onara pubblicità questo non significa che è scollegata
Dalla pubblicità anzi bisognerebbe richiamare la pubblicità investire di più su questa segmentazioni una delle nuove televisioni a investire un po'di più
E su questi incerta frontiera
E della multimedialità rispetto alle televisioni generaliste
Quale il ciascuno di noi ha la sua etica la sua non alla sua appartenenza ecco io credo che oggi si spenda bene una vita sia dal punto di vista scientifico sia dal punto di vista professionale
Si è finalmente in qualche modo si riesce a scoprire che dietro a questa tranquillizzante immagini della società civile della cittadinanza c'è la difesa di un privilegio che questo privilegio è costantemente di edifica rivendicato sulle
Diciamo ai vertici del potere e che invece come dire
No nel mercato nel mercato come dire
De Sica è continuamente messo a confronto con le trasformazioni che avvengono dal consumatore
Se la televisione generalista è un po'nei guai tutti ci preoccupiamo io non mi preoccupo perché penso che questo significhi che c'è qualcosa che accade nel consumo
E sicuramente quel coro quel qualcosa che accade nel consumo e che fa magari comprare molti videogiochi significa qualcosa che noi con i nostri parametri con i nostri valori tradizionali
Non riusciremmo mai a soddisfare grazie
Accogliamo questa provocazione
L'unica cosa che si potrebbe aggiungere che questa trasformazione sul fronte del consumo quando sono indotte dallo fare
Andranno valutate anche
Con questa variabile la parola al dottor Mario Brugola direttore generale di Mediaset
A partire proprio da questa affermazione del professor Abruzzese perché mi
Convinto quando dice cittadino consumatore allora se è vero che il cittadino consumatore
è anche vero che il problema di un sistema è quello di offrire al consumatore la più ampia scelta di prodotti che possono esaudire la domanda
E qui entriamo nel quello che secondo noi è la questione fondamentale che non è tanto la Terza Rete con cui citato senza pubblicità
Ma è il ruolo del servizio pubblico e da quello che ho capito la logica di una Rete che risponde pienamente a questa logica di servizio pubblico per cui si giustifica il fatto che venga finanziata dal canone
E che non c'è a provvigione dalla pubblicità
Alla diciamo subito che dal nostro punto di vista noi siamo per il servizio pubblico
Ci va bene in uno stato moderno ci sia un forte servizio pubblico ci va bene che questo servizio pubblico cioè finanziato dal canone
L'importante è stabilire che cos'è il servizio pubblico
Da uomo di televisione
Prima di parlare di reti parlo di palinsesti
E quando vedo dei palinsesti assolutamente sovrapposti per cui a gioco si antepone gioco Officio certe pone spicciola spinse antepone firma varietà si antepone varietà mi chiedo
Dov'è il servizio pubblico
Ora si dice la terza rete RAI dalle dichiarazioni anche le direttore generale dovrebbe assolvere a questo ruolo di servizio pubblico della RAI dovrebbe essere finanziata dal canone le altre due reti che vivono di pubblicità invece dovrebbero di fatto tra virgolette si intuisce svolge un ruolo di competizione commerciale a tutto tondo
Allora è evidente
Che per definire le regole del gioco è bene essere chiari fin dall'inizio
Se il servizio pubblico è qualcosa di alternativo all'offerta già esistente che non vuol dire fare una trasmissione una una trilione senza sconto
Se il servizio pubblico vuol dire andare incontro a quella domanda sedimentata perché canone pagato dal singolo cittadino della collettività
Non è una massificazione cioè il singolo cittadino che paga il canone noi facciamo la televisione commerciale abbiamo bisogno del massimo dell'ascolto perché l'ascolto il prodotto che noi vendiamo le aziende la merce di scambio e quindi è chiaro che rincorriamo i grandi ascolti
Salvo poi nell'informazione eccetera fare anche delle scelte istituzionali perché questo comunque ci serve nella logica di televisione commerciale è evidente
Che il servizio pubblico deve fare qualcosa di diverso dato giorno leggevo intervista direttore generale della BBC che a una domanda precisa
Come si posizione nei confronti dei grandi mutamenti che avvengono in Europa Murdoch o non Murdoch dice non me ne frega assolutamente niente perché io faccio un'altra televisione
Allora dicevo prima di poter discutere la terza rete di cui io personalmente non so niente perché non ho visto una bozza di palinsesto non ho capito come sarà fatta questa Terza Rete mi permetto di dire
La tutto bene
Va bene che sia finanziata care va bene che non abbia la pubblicità chiaramente mi fa un po'ridere quando sento parlare di sponsorizzazione che sono la estremizzazione del concetto commerciale di pubblicità e allora mi chiedo come impedite rimette il quote voi mettete le sponsorizzazioni che cosa si intende per sponsorizzazione se per sponsorizzazione si intende dare a prendere i soldi dagli enti locali beh esiste una legge che impone agli enti locali e lo Stato di ridistribuire le risorse pubblicitarie tenendo presente della presenza delle televisioni locali e questo va stabilito
Perché se no è chiaro di questa terza rete andrà a sconvolgere il mercato io una sotto segmento del mercato che è rappresentato da chi
Opera nel locale
Se questo però dicevo è la foglia di fico per aumentare gli affollamenti delle altre due reti o chiedere variazioni al sistema e quindi intervenire in quello che è il mercato della pubblicità in maniera non ordinata beh è chiaro che la nostra posizione è assolutamente contraria a questo tipo di Progetto
Dicevo quindi ragionare in termini di prodotto prima chiedi
Genere istintivamente Rete e vedere qual è Progetto di queste tessere servetta Terza Rete eh coerente con una logica di servizio pubblico per quanto ci riguarda
A noi va benissimo e va benissimo anche che non ci sia cui sita a patto però ribadisco che questo non sia una foglia di fico per la RAI per poter da una parte scaricare le responsabilità di servizio pubblico tutte sulla Rete trasformare le altre due in due reti commerciali con che competerebbero a tutti gli effetti sul mercato con problemi anche verso altri media perché poi negato da cui cita un mercato che non non ebbe la televisione
Ma riguarda la carta stampata riguarda la fissione riguarda la radio eccetera eccetera
Grazie
Sì volevo solo ricordare alcune cose rispetto a quello che ha detto lei la ampliamento di scelta per il questo consumatore che anche cittadino
Punto Mou un problema che ci si pose quando decollano no le televisioni commerciali e constatammo all'ora che più emittenti si offrivano sul mercato più si riduceva la differenza fra fra le offerte cioè tra l'altro si riducevano addirittura i generi va e alcuni generi morirono quindi
Se questo discorso dall'ampliamento di scelta
Di di di prodotto ma in termini di programmazione di programmazione per generi questa cosa va valutata più attentamente e così anche la valutazione dei palinsesti non c'è questa inseguimento che il servizio pubblico ha spesso affatto della rincorsa dell'audience ma alla fine la situazione è molto diversa dalla dal Prime Time alle altre fasce oraria
Tuttavia tutte le le altre considerazioni se non mi sembra delle delle variabili interessanti forse andrebbero discussi ad hoc come per esempio la definizione di sponsorizzazione i limiti che dovrebbe a lui la la parola
Felice Ilioi direttore generale dell'
Grazie
Televisione senza pubblicità o terza rete senza pubblicità è una definizione irritante contraddittoria fuorviante
Se la terza rete si presentasse come una terza rete senza violenza anche sarebbe già positivo accettabile ben venga ci si presentasse la terza rete una televisione senza la stupidità televisiva ben venga finalmente se si presentasse come una televisione senza volgarità
Benissimo sono elementi negativi di eliminare ben venga che una rete di Rimini finalmente no si presenta come una Terza Rete senza pubblicità quasi che la pubblicità forse un fattore negativo da eliminare in tutto a tutti i costi
In momenti in cui ormai per convinzione generale
Si dà grande valore al mercato al ruolo della competizione della concorrenza tra i beni servizi e quindi e assurdo voler cacciare con una cosa negativa quella pubblicità che è uno degli elementi che portano e vivifica
La libero mercato che danno vivacità il senso alla concorrenza e via di seguito non ci si può liberare della pubblicità con un senso
Di un provincialismo intellettuale che fa paura perché si vuole imitare chissà perché la BBC proprio in quegli aspetti negativi che la BBC non solo presente ma di cui soffre
Perché la BBC tante volte lo sapete tutti ha tentato negli anni periodicamente tenta ancora di rintrodurre anzi di introdurre la pubblicità
Nei suoi programmi seppure in maniera magari abbastanza discrete
Perché e non ci riesce mai perché il vissuto dall'inizio della BBC e degli spettatori è quello di non avere la pubblicità mal vissuto invece della pubblicità delle televisioni italiane quello di avere la pubblicità e quindi non si vede perché forzosamente e dirigistica mente
Eliminarla devo in noi vogliamo imitare la BBC proprio nell'unico aspetto di cui soffre tra l'altro soffre più che mai la BBC di non avere pubblicità
Anche e soprattutto oggi in cui questa tendenza e ne ha parlato giustamente Vincenzo Vita ecco quella di ieri minare
Le il servizio pubblico come servizio pubblico che a un canone per fare invece una televisione generalista con varietà con Entertainment eccetera
In sede comunitaria si vuole che le televisioni servitù pubblica sia davvero servizio pubblico forse li ispira Brugola
E invece le televisioni private entrino una concorrenza in cui non c'è disturba un servizio pubblico che al canone bene la BBC si trova chiusa in questa impasse che sta già tentando di superare attraverso interventi presso la comunità che invece al TG quattro sta procedendo in senso opposto quindi se c'è qualcosa non limitare la BBC è proprio questo di eliminare la pubblicità di fare una rete senza pubblicità
Stiamo poi attenti a togliere delle risorse alla RAI non si capisce bene perché ci sia questa
Così questa intenti grande disinvoltura dirigistica nel togliere delle risorse alla RAI
Quando la RAI se l'è guadagnata nel tempo nella storia faticosamente attraverso un lavoro difficilissimo ma di successo che i dirigenti sono riusciti a portare avanti in questi anni dando luogo a tre reti televisive generalisti che molto ascoltate ognuna con una sua caratterizzazione adesso poi la terza rete si caratterizza ancora di più non si capisce bene perché andando a togliere le risorse ma guai nel mercato togliere risorse che si è sviluppato si danno delle risorse non propria ma di risorse di Cannone per cui questa qui vive di una sorta in una posizione diciamo di vassallaggio in cui essendo vassalla poi dovrà fare interessi e seguire il le indicazioni di chi questi soldi da e Chillida
Detterà le sue regole per cui perde anche autonomia in senso sostanziale non solo in senso formale la terza rete RAI deve mantenere le sue risorse deve mantenere l'assoluto la mia
Deve mantenere la sua pubblicità che se anche a livello locale in certe ore del giorno va benissimo vuol dire che ci sarà anche un po'di pubblicità legata al locale non sarà di grande successo perché quella nazionale più ricercata ma ricordiamoci che noi stiamo facendo una cosa che va contro tanti altri tante altre convinzioni volendo eliminare con questo progetto la pubblicità della terza rete RAI una delle cose che si dicono sempre che fa parte della politica normale del nostro governo ma ormai anche di una convinzione generale
Quella che si riferisce al fatto che devono essere incoraggiate non soltanto le grandi aziende ma le medie e piccole aziende
Bene oggi alla televisione alle reti nazionali generaliste non possono accendere altro che le società multinazionali delle grandi società italiane come sono poi pochissime la Barilla Ferrero poche altre Cogliate su multinazionali se le rimanenti aziende italiane
Anche medio-grandi o ne parliamo delle medie e piccole hanno l'impossibilità di accedere alla pubblicità televisiva perché gli spazi sono molto limitati perché i costi sono molto irritati cioè sono altissimi bene che cosa si fa per incoraggiare la pubblicità delle aziende che con le che attraverso questa pubblicità volino
Dare al sistema ma io maggiore sviluppo è maggiore
Crescita si toglie una delle reti generaliste storia pubblicità da una delle maggiori reti generaliste che aveva una sua qualificazione deve un'audience notevolissimo
Per cui va a finire che non ci sono nemmeno più spazi per la pubblicità per le medie e medie medio-grandi aziende e tanto meno per le piccole ma di questo non si interessa nessuno perché perché nel mondo politico nel mondo anche dei convegni congressi esistono solo due cose che contano al mondo
Che va o almeno in questo di questi tempi in questa discussione sulle comunicazioni
Il gruppo RAI gruppo Mediaset al di fuori non resiste nessuno il pubblico in e sempre ignorato è stato detto che qua le aziende che si servono di mezzi pubblicitari per svilupparsi e PD lupara un sistema che sulle aziende si basa perché tuttora sulle aziende si basa anche il sistema televisive in gran parte siccome tutto quello pubblicitario anche di stampa si basa sulla pubblicità mai nessuno sì rende conto che certi mezzi
Che vengono eliminati dal mercato come la terza rete RAI nel progetto di cui stiamo parlando certi mezzi portano gravi danni allo sviluppo del mercato e quindi allo sviluppo dell'economia e lo sviluppo di un sistema civile che noi crediamo dei a rafforzare soltanto rafforzando la RAI o rafforzando media il settore ha forzando
I giornali di stampa come se dovessero essere rafforzati tutti quanti con leggi dirigistico con provvedimenti governativi o parlamentari si arrangino c'è libero mercato ognuno deve fare il suo gioco non si può proibire la pubblicità a una terza rete RAI quando oltretutto su tutte le reti RAI vengono anche eliminate con la mille centotrentotto le telepromozioni
Che lo facciano ma nessuno perché tutto sommato erano un modo per illustrare un prodotto si è limitato se controllato immani così sulla correttezza non faceva male a nessuno anzi
Intratteneva gli spettatori su certi prodotti certi servizi amabilmente e ripetono facciamo adesso
Niente degni viene eliminata anche ogni possibilità di telepromozioni sulla RAI la RAI viene punita chissà perché per essersi sviluppata
Ma non si capisce bene perché ci sia questa punizione della RAI così come non bisogna punire in maniera dirigistico le altre
Le altre emittenti anche private che spesso venivano minacciate oggi no per una sorta di artificiosa uguaglianza ci vuole punire media sette concerti provvedimenti Rai con altre come se andassimo industria automobilistica volessimo dico a voi siete cresciuti troppo e la FIAT adesso che intendiamo di produrre più di venti mila macchine al giorno perché amo invece panico questo qua avrebbe preso per pazzo si facesse una proposta del genere invece la telecomunicazione
Con lilla così l'alibi del servizio pubblico del servizio privato la comunicazione che importante non è una merce qualunque eccetera cita una politica dirigistica tra l'altro spesso sconsiderate che non segue degli obiettivi precisi perché in Italia non c'è una filosofia della comunicazione
è difficile trovarne che negli altri Paesi ma negli tane manca del tutto quindi io credo che sia una grande contraddizione quella di vantare quasi con fierezza una terza rete senza pubblicità come se la pubblicità fosse un male tutto più introduciamo la diversamente introduciamo la terza rete anche per dare delle delle risorse alla RAI e alla stessa terza rete risorse credano autonomia introduciamo la possibilità di fare una pubblicità
Legata ai programmi pagare una pubblicità di carattere culturale una pubblicità legata a quello che è sociale anche magari commerciale ma ancorata al sociale
Diamo la possibilità di fare una comunicazione commerciale attraverso coproduzioni attraverso qualche telepromozioni attraverso qualche
Annuncio pubblicitario un messaggio che sia legato ai programmi perché diventa un fatto integrativo informativo che interessa proprio quel punto
Quindi io credo che siamo sulla strada sbagliata quando vogliamo togliere un dalla terza rete RAI un elemento così importante come la pubblicità quando puliamo tollerabile
Artificiosamente delle risorse che sono alla sbarra alla base di uno sviluppo autonomo sanno e mettiamo a repentaglio semplicemente il futuro della terza rete
Grazie si è si sono accumulati abbastanza argomenti contro per dare la parola Giovanni Cantillo chiedo scusa se alterò le l'ordine alfabetico anche perché tanti locali mi pare impegni urgenti e gli do la parola
Molte grazie
Più che argomenti contro che ci sia ci sia un carico di attese e di aspettative su questa RAI Nuova RAI tre
Eccessivo in cui non ci si muove con facilità perché sono carenti che vengono espressi dall'esterno dall'interno anche per la stessa azienda ed è un problema da affrontare nella sua globalità
Perché è un'occasione unica
Per la stessa azienda RAI di autoriformarsi dall'interno con un progetto nuovo che riguarda RaiTre riguarda TG tre TGR guarda tutto quel complesso di sedimenti aziendali di cui si occupa la divisione di cui sono responsabile
I segmenti di cui si occupa sono i tre canali Rai tre TGR TG tre i servizi parlamentari RAI International televideo
Questi sono i punti i fatti più importanti più rilevanti la seconda cosa che io volevo dire
è un processo in fieri in questo momento in azienda è difficile poter rispondere adesso con palinsesti precisi perché è un momento in cui l'azienda si sta strutturando lo faranno a settimana prossima
In maniera organicamente diversa rispetto a un passato e da quel momento in poi non potremmo chiamare a parte i problemi che abbiamo avuto con la direzione del TG tre in questo momento esso dico perché è importante lavori insieme fra reti e TG tre in sono sono sono scadenze che e ci vedranno operativi con i palinsesti nuove a partire da gennaio febbraio prossimo
Una han perciò le mie sono sentimenti alcune riflessioni di lavoro che porto a tutti che hanno affrontato problemi molto più alti di pubblicità di canone pubblico sapendo comunque a questo proposito una cosa
Che il servizio pubblico inteso come servizio che vada incontro ai bisogni dei quindi dei cittadini
è un servizio pubblico che non deprime anzitutto in ragione professor Abruzzese
La qualità del prodotto perché la qualità che si sente prodotto si misura con l'attestato che riesce a dire lo stesso prodotto sul mercato se questo attestato non c'è il prodotto non è di buona qualità non è per non è trasmissibile
La seconda cosa il servizio pubblico non può incarnarsi ed Auser esaurirsi e l'azienda RAI soltanto sulla terza rete
E la terza cosa stia incerto questa terza rete sarà il cuore del servizio pubblico ma non è stata nemmeno l'alibi
Nel sedici stesso
E perciò dovrà sviluppare una serie di caratteristiche gli obiettivi che per ora ne faranno diciamo così i primi in primis ex che su cui noi ci confronteremo
è un momento si è detto prima di di tensione nella nell'offerta televisiva generalista dove c'è una parte una massa di televisioni generaliste che offrono o palinsesti simili palinsesti ripetitivi abbastanza
Con informazioni centralizzate con risorse sempre in via di maggiore esaurimento Silvi sia di magazzino che risorse umano
Ecco allora a questo punto credo che la nuova RAI tre sarà un'opportunità per la RAI pre creare un canale diverso che crei e e che risponda ai nuovi bisogni
Del Pubblico bisogna articolati sul territorio
Con con ecco l'informazione sarà uno dei cardini fondamentali di questa rete
E per informazioni io intendo proprio un rapporto diverso fra il telegiornale e il canale e il programma di impropria ma direi che il palinsesto di RAI tre
Informazione
Caratterizzata attualmente dalla RAI come localistica
Provinciale probabilmente molto molto attenta al Palazzo
Molto autoreferenziale dire che da sistemi se stesso spesso l'immagine regressiva di quello che è invece la realtà del Paese
Credo che compito di questa rete e immaginare un palinsesto articolato sul territorio non più operare locali municipali regionali macroregionale ma su modelli sottraendo di sviluppo che potrebbero vedere insieme in una flessibilità anche stagionale
Realtà regionali diverse anche lontani uno dall'altro
Questo è non so sesta sono stato chiaro questo questo che siamo noi pensando di di realizzare quello di connettere cioè il lavoro del programma e lavoro del giornalista economista e giornalista in un contesto unico che veda informazione come un asse porta
Il prodotto scritto prima ma soprattutto innovazione anche a di carattere che riguarda i processi produttivi la tecnologia io ho l'impressione che siamo in un momento in cui tutti tutti quelli che lavorano in nelle nel campo della televisione stanno per essere sommersi da una quantità di innovazioni tecnologiche che se non riescono a controllare a tempo e bene inserire nei processi produttivi si troveranno assolutamente surclassati
Faccio un esempio
Lo stiamo affrontando ventisette il problema di Holdings
è un esponente dei problemi di carattere di fortissima innovazione tecnologica su processo produttivo dei giorni del giornalista e dei tecnici che porterà inevitabilmente a uno sconvenienti tutti i rapporti sindacali aziendali e di innovazioni di personalità interne
In genere professionali tecniche lesione giornalistiche
Ecco Lula il punto fondamentale sul nutum su cui non ci stiamo misurando un un gioco difficile un gioco in cui gli incastri dei vari si dimenticati da anni prima troveranno poi interconnessioni una nell'altra perché non c'è informazione in RAI che ormai debba limitarsi fondamentalmente non soltanto un prema deve uno su tre trasmissioni transfrontaliere i nostri obiettivi di di confine ma proprio in RAI che non debba affronta confrontarsi con una dimensione internazionale voi siamo immensamente reame siamo impegnati fortemente adesso diciamo rimane primo in un Progetto di televisione che Mitterrand
Quale esso sia ci sono diverse opzioni e su quelle stiamo lavorando noi siamo impegnati in un servizio invece all'interno venne miele variare in città Ali in servizi interattivi col cittadino sulle pagine di Televideo ristrutturando interamente i palinsesti televideo perciò con un rapporto con le istituzioni locali con le con i concittadini coi suoi bisogni con i servizi insomma diverso ecco io non volevo assolutamente dire cose che ordinate ho detto cose disordinate per anche segnare quello lo Stato delle cose che attualmente stiamo vivendo
Grazie
Mi pare che come già a luglio ancora adesso certe cercherà tempi non sono maturi e c'è la stessa platea
Forse non riesce a valutare se per esempio non ha una bozza di palinsesto nipote siti di di linea ed editoriale l'importante è che poi quando queste cose ci saranno ci sarà la stessa trasparenza la possibilità cioè di parlarne veramente in pubblico non so se dobbiamo adesso cambiare qui la squadra per ragioni presi o chiamare uno per uno gli oratori che restano presidente dell'Anica Fulvio Lucisano
Possono venire qui per non lasciarmi da solo la Citto Maselli architetto romano
L'onorevole Castellina resta lì per adesso come come vuole
Ma io ho preparato breve intervento proprio in funzione di quello che era stato raccomandato
Il progetto della divisione reti di servizio pubblico la Rai rientra certamente in un più ampio quadro di ridefinizione dell'intero sistema audiovisivo nazionale internazionale
Certamente le emittenti televisive sono chiamate affrontare le nuove frontiere dell'emittenza dovendo rispondere a logiche finanziarie e gestionali e tecnologiche nuove e che richiedono una visione più o meglio articolata nell'amministrazione quotidiana delle attività di produzione acquisizione e programmazione dell'offerta televisiva
In questo scenario in definizione il rapporto tra l'emittenza televisiva
E industria cinematografica è necessariamente chiamato alla nuova stagione in cui l'impegno della televisione deve necessariamente esprimersi attraverso una maggiore e più razionale responsabilità nei confronti della produzione e distribuzione cinematografica
E dove al contempo la produzione e distribuzione cinematografica sono chiamati a offrire maggiori garanzie in termini di qualità competitività capacità di appeal e di comunicazione sul pubblico
La stessa legge centoventidue stralcio della legge Maccanico si orienta in questa direzione e formalizzare il vincolo di stretta collaborazione che devo opportunamente esistere tra cinema e televisione con il duplice obiettivo da un lato sostenere la produzione che la stessa produzione e distribuzione cinematografica con accresciuta forza finanziaria e di immagine
Da un altro lato creare per la committenza televisiva una razionalizzazione manageriale dal varco del rapporto tra cinema e televisione
Per lungo tempo vissuto in termini quasi esclusivamente politici con scarsa sensibilità verso il mercato nell'ambito di una storta di approssimativo risarcimento danni della televisione nei confronti del cinema
Ciò che oggi deve prevalere invece è una più concrete condivisa imprenditorialità tra cinema e televisione che si ponga al servizio della cultura dell'industria culturale
E che trovi negative formule di espressione in considerazione dell'evoluzione dei mercati e degli orizzonti commerciali e tecnologici
In questi termini il piano di riorganizzazione aziendale alla RAI producendo un riassetto dell'organico e favorendo un nuovo piano editoriale linea con adeguati piani di investimento economici e finanziari trova l'industria cinematografica indiana
Certamente sensibile favorevole fermo restando il rispetto di una collaborazione che concorre all'effettivo rilancio del cinema italiano nel nostro Paese all'estero
Inoltre tale piano di divisionalizzazione dell'azienda televisiva pubblica
Può ancora più sostenere anche la stessa crescita strutturale delle imprese del nostro settore
Nel momento in cui richiama approntare organizzazioni produttive distributive promozionali contabile amministrative e finanziarie congrue con tale nuova organizzazione
Infatti se nell'ambito del contratto di servizio riferimento di tale rinnovamento dalla RAI l'ultimo comma dell'articolo trentasette del suddetto contratto prevede una spiegabile trasparenza nell'erogazione e nella gestione delle risorse
E l'assunzione di un sistema di contabilità industriale sulla base appunto di un piano divisionale ciò comporta per l'impresa e cinematografica in una possibile certezza dei rapporti una logica chiarezza nelle modalità un utile conoscenza dei tempi di attuazione o meno ma nel contempo chiama queste stesse in prese anche a una più attenta e mirata organizzazione dell'attività in questa prospettiva lo specifico progetto innovativo d'identificare dopo il termine nuova Rai Tre
Riveste un ruolo determinante in quanto può creare per la prima volta una rete televisiva orientata nella sua missione strategica all'innovazione e alla produzione con spiccata attenzione alla programmazione nazionale di cultura e di spettacolo
Dal punto di vista del cinema ciò lascia immaginare la creazione di una rete RAI che può ancor più di RAI uno e RAI due farsi promotrice del rilancio del cinema italiano
Con una specifica strategia che ne valorizzi le identità e ne esprima le molteplici confederazione creative e artistiche e imprenditoriali
Si tratta di un progetto che nella sua sperimentazione deve chiamare certamente la stessa RAI a ricercare nello specifico un nuovo tipo di rapporto con il nostro cinema
Sia nel momento della sua B seconda ma ancora più del momento della sua produzione e poi anche produzione e distribuzione
Don deve poi essere sottovalutato l'elemento della regionalità soprattutto per quanto attiene la funzione promozionale la Rete può assumere nei confronti dei singoli film italiani e dei singoli bacini di utenza
E chiaro inoltre che il pane il piano di riorganizzazione la RAI si pone anche come obiettivo una migliore razionalizzazione dei costi attraverso la creazione di aree di business omogenei
Una migliore identificazione degli interlocutori aziendali nei confronti del mercato dalla progenie evento dei prodotti attraverso rimodellato un sistema di responsabilità
Il primo una più snella Pimpi istigatore e gestione dei contratti anche attraverso la creazione di società autonome da intendersi come strumento per lo sviluppo di alleanze strategiche anche e soprattutto con soggetti cinematografici tutto ciò non può che essere percepito positivamente dal mondo del cinema dal momento in cui tale sistema risponde in ultima considerazione a una dichiarazione di impegno della RAI verso tutti gli altri operatori del mercato
In ultimo ma non per questo meno importanti si deve anche pensare che questo tipo di modello RAI può sebbene interpretato costituire una garanzia di mercato nei confronti del pluralismo delle iniziative imprenditoriali della salvaguardia del prodotto nazionale della moltiplicazione delle occulto in gattino anziani e commerciale
Si tratta di tre condizioni che oggi come oggi possono essere messe in pericolo proprio dalla globalizzazione del mercato stesso
Infatti la globalizzazione del mercato non poche realizzarsi attraverso un sistema di dato da un numero ristretti gli operatori e quindi di promotori ci sconfitti modelli culturali e linguistici finanziarie commerciali che tendono a imporsi su tutti gli altri
Appare infatti è chiaro come in tale scenario la piccola impresa possano trovare più spazi di mercato
E quindi anche le identità culturali meno forti e diffuse possono essere sovrastante da altre più forti più diffusi e quindi più core bestialmente più favorite più dura
A tale riguardo l'impegno la RAI deve anche orientarsi a favore soprattutto delle imprese medie e piccole della produzione cinematografica nazionale di colori quale trovano crescenti difficoltà arrivare con i propri prodotti sul mercato
In ciò il ruolo di RAI tre può essere importante così come l'intesa con tutta la RAI deve essere assoluta reale concreta duratura e non soltanto il nome rispetto alla legge o del contratto di servizio
Quanti in nome nel rispetto di un sistema nazionale dell'industria
Culturale dell'audiovisivo che deve tutelare identità italiana e le norme risorse artistiche e creative ed espressive che sappiano e possano esprimere e che non possono essere disperse Omar generalizzati
Per far ciò l'apporto della Rai è anche indispensabile vede avvicinare il pubblico italiano al cinema italiano
Perché era un mercato il film italiano innanzitutto in Italia per rilanciare le nostre produzioni e riconquistare il mercato che noi abbiamo perduto negli ultimi quindici anni di Boglioli soltanto ricordare che il cinema italiano quindici anni fa aveva il sessanta per cento del mercato oggi riesce a raggiungere a malapena il venti per cento venticinque per cento del mercato ma solo limitata alcuni piccoli film alcuni grossi film
Ma che anche le grosse produzioni hanno il problema di ieri imporre sul mercato il cinema italiano
La ringrazio per detta in modo più sistematico preciso alcune cose che erano già venute fuori anche a luglio sulla centralità della produzione spazialmente sull'incoraggiamento
Di operatori nuovi anche decentrati quindi su un ruolo di questa rete della RAI nel suo insieme
Sulla produzione anche cinematografica abbiamo l'inopinata graditissima presenza del presidente della RAI che però deve ahimè andare alla Commissione parlamentare se ho ben capito
Ahi noi perché avremmo forse gradito che tu potessi sentire più
Interventi e può intervenire
Penso che dobbiamo dargli la parola fin qui è che in questa tavola rotonda sono state contestate al quanto le le filma i metodi di finanziamento della nuova rete e però invece si è si è parlato con con favore della della della specificità della Rete
Delle dei suoi impegni
Si sia culturali
Che di sperimentazione che di di linguaggio di produzione eccetera
Il sostanzialmente la contestazione non togliete la RAI le risorse che se se lei meritate
Sul mercato con
Con la la il suo operare professionale
Non
Non consideriamo servizio pubblico la prima e la seconda se la caratteristica del servizio pubblico e di non avere la pubblicità come per la terza valutiamo comunque la specificità del servizio pubblico
Anche in base a norma tendenza europea a ad individuare meglio il servizio pubblico e quindi poi a distinguere meglio perfino contabilmente
Quello che che corrisponde come finanziamento al servizio pubblico
Poi c'è stato tutto ma l'intervento iniziale di abruzzese superiamo distinzione fra cultura alta e cultura bassa fra cittadino e consumatore
Prezioso piuttosto interveniamo attivamente nei processi di trasformazione valutando insieme a tutti coloro la divisione del lavoro tra i tra i diversi servizi ma senza fare distinzioni di livelli di qualità
Non ho naturalmente riassunto bene tutto quello che è stato detto
Però forse
Può intervenire
L'esecuzione e più autorevole
Allora dunque io creduto che ringrazio perché è molto simpatico cioè nel senso che
Pensare che io abbia già parlato ieri e oggi posso trovare l'occasione ancora di dire qualcosa diciamo naturalmente mi rendo conto che la riunione di ieri e l'incontro di ieri avevamo una finalità diversa un senso diverso
Ed era seduto il senso diciamo della direzione di marcia dei servizi pubblici
Europei quindi
Credo che
Forse importante quel momento è quella prospettiva qui adesso io
Posso fare solo un saluto
Naturalmente le cose che ha detto prima di me
Mentre entravo me le hanno già raccontate poiché esso facile ancora meglio sintetizzate
Mi hai detto che qualcuno ha detto non togliete alla RAI la pubblicità le risorse che si è guadagnato immagino con la che non l'abbia detto Brugola
Cioè il le non lo so perché naturalmente su ciò che ha parlato anche Brugole e anche ci si
Lo so che ha detto che se si usa per passate
Allora devo dire una cosa prima di tutto
Non giudicati male ma io in questi giorni chiedo di tanto in tanto come e prassi come si fa facendo televisione come sono andati i programmi del giorno presente prima riguardo poi si sento anche un poco perché è stato il riscontro
Interessano molto la giornata di lunedì lunedì seconda serata abbiamo fatto questa scelta rimettere l'informazione
In contemporanea sulle due reti in seconda serata
Vespa e Lerna
Tutti i cento siete un po'pazzi fare questa cosa anche interrogazioni parlamentari sono state beh voi sapete nonché Vespa appreso ventisette per cento Lerner il quindici per cento quindi facendo informazione su due reti in seconda serata
Il risultato è stato di quarantadue per cento
L'informazione penso che possa essere annoverato tra i generi di servizio pubblico no
Tra l'altro
Una scommessa impegnativa Petrone che subito parlo persone del mondo del cinema diceva le tre metri cinema sì certo ma adesso però dicevo e per dire che a volte una scelta di palinsesto anche coraggiosa
Viene poi premiata dal pubblico cioè nel senso che il pubblico ha bisogno in questo momento certo attivamente della de l'approfondimento giorni sapere ha bisogno di sapere anche con tagli diversi ecco questo giornale la caratteristica ma non sono io la caratteristica diciamo di questo tipo di offerta che deve essere molto mobile
Molto adattabile a quelle che sono le domande
Della gente ecco sul discorso invece del mio breve saluto e vorrei dire con riferite a quello che ha detto Iori cioè sul discorso delle risorse
Certo
Noi risorse non abbiamo tante
Lei è che questo è il problema delle risorse la RAI che non ha tanto risorse diventato un po'una specie di ritornello un po'alimentato anche da noi ma lo è per la verità abbiamo chiesto soltanto che ci dessero quei cento miliardi che sono andati via nel passaggio da un consiglio all'altro
Non abbiamo chiesto tanti soldi né nuovi solida anche e soprattutto quello è ancora quello non l'abbiamo avuto ecco cioè il famoso canone autoradio tra sommaria così
Ecco da certi punti di vista non c'è una grande prontezza qua su passaggi importanti cioè per darci le cose che sono state tolte per ridarci dopodiché le cose che dobbiamo fare le facciamo
I cereali sono molti perché c'è la insomma questo la piattaforma per il quale vi siamo impegnati uno scenario che comporta molti rilevanti investimenti cioè non era pioggia di oggi però oggi vanno fatti investimenti per esserci domani
E qualcuno tredici rimproveri c'è la Rai non può avere un peso particolare perché non ha tante risorse
Poi è strano perché poi
Tutti desiderano che non ci siamo in queste avventure certe ritengono che la nuova televisione non possa partire se non c'è di mezzo anche la RAI
Quindi ora vuol dire qualcuno aumento dice che non abbiamo risorse però riconosce che abbiamo know how che abbiamo qualche cosa che vale quanto le risorse che abbiamo i magazzini dei programmi che abbiamo la capacità di fare programmi
Quindi questo discorso delle risorse vanno Kemp misurato bene da questo punto di vista dice gli ori non togliete la pubblicità
L'ho incontrato Giulio Del Torre certo che noi insomma dipendesse da noi potremmo anche non toglie la è una scelta che ha fatto il Parlamento e che noi cerchiamo di interpretare nel modo più più corretto ecco
Pagheremo certamente delle conseguenze dal fatto che eliminiamo la pubblicità su una retta
Poi naturalmente cosa che ha detto più volte
Se c'è scritto toglie la pubblicità
Noi le sponsorizzazioni le metteremo ecco io ho sentito che si che Brugola espresso qualche dubbio se non so se usa un'espressione un po'garbata
Beh certo ci mancherebbe io spiccio delle persone che segua e allora dicevo
Voi siete proprio dei tecnici cioè voi sapete il parco sulle telepromozioni avete fatto delle lezioni raffinate Momigliano proprio bravissimo distinguendo
Cos'è la pubblicità cosa sono le telepromozioni cosa sono le sponsorizzazioni ognuno è un concetto diverso ce l'avete quasi insegnato
Allora se il legislatore dice e vietata la pubblicità noi ci possiamo anche svernare e quella non la mettiamo perché usato recitò dello ma perché dobbiamo essere diciamo così solerti al punto di aggiungere un divieto che non c'è anche perché le sponsorizzazioni insisto quelle culturali e in una rete di questo tipo se ne possono immaginare diverse
Poi si possono concepire alla perché dobbiamo forzare un limite oltre la sua interpretazione o diciamo dizione testuale
Ecco cioè siamo imprenditori naturalmente se c'è domanda se c'è ascolto se facciamo programmi che alla che che che interessano certo e perché negare di fare queste forme ecco mi pare che quindi il senso del discorso di Iori che d'altra parte
Debba essere questo d'altra parte gli oli non è c'è un è un tecnico e uno che si muove in un certo mondo quindi non è che certamente gli fa un discorso prora da travi e gli ho detto guarda in alto e pubblicità non la possiamo rimette al né penso che il Parlamento candele quindi allora abbiamo la duttilità di capire queste cose anche perché credo che sia molto importante
Fare una Rete
Che
Abbia certe caratteristiche
Qualcuno ha detto qui scaricate tutto il servizio pubblico cioè quindi di di salvate l'anima facendo servizio pure sua terza rete
Assolutamente no assolutamente non l'abbiamo detto in tutte le sedi in tutte le forme a lettere cubitali noi
Il riteniamo che il servizio pubblico lo faremo anche sulle altre reti ho citato entrando il discorso sull'informazione
Perché l'approfondimento un'aria d'informazione è un esempio e chiaramente un compito di servizio pubblico
E noi sulle altre reti manterremo certamente elevato questo tipo di di impronta ecco come naturalmente il discorso del cinema di ha fatto già Venezia quindi non lo ripeto ma noi siamo molto impegnati a non soltanto con la Terza Rete ma con le altre reti
Ci mancherebbe altro abbiamo pensato di mettere
La divisione che Sinchem diciamo nella di prima divisione la settore della fiction quindi con una foto qui c'è nella nel proprio nella divisione che non è la seconda parità Antillo ma è quella di centri cioè quindi c'è una foto che produce anche per e poi abbiamo la struttura di cinema Cereda Macchi delle città che sono al servizio di tutta la RAI ecco quindi la nostra idea non è affatto quella di ghettizzare il servizio pubblico in una parte dell'azienda assolutamente contrario lì la sfida è più alta inasprire più alta
Li cercheremo anche di fare qualcosa per il cinema de molto dettomi questa Venezia l'idea Pinto sta progettando Magazine che riguardi quest'argomento quindi noi insomma interpretiamo lì in maniera più forte più integrale incerto compito accetta missione ma che distribuiamo poi tutte le altre ecco
Stiamo camminando se c'è qualche lacuna di informazione
Dipende dal fatto che ci sono degli stent che abbiamo previsto mi pare che cantino l'abbia detto
è un percorso adesso noi aspettiamo i piani editoriali dei direttori di rete e poi anche Pinto citerà il suo contributo aggiorniamo i dati economici e diamo a Cheli per quanto riguarda la sua competenza su questo settore
E noi il primo di gennaio saremo inondati anzi non da ci siamo già ma primo già un'impronta voi sapete che una rete poi non è che parte ogni giorno è una cosa un giorno è una cosa ben diversa
Ma certamente dal primo gennaio si vedrà qualcosa di diverso evocato riverso si chiamerà in quel momento N R ti ce ne sia nuova RAI tre perché ancora la pubblicità
Non sarà tolta cosa aveva detto più volte sarà tolta quando scatteranno le norme antitrust e ce lo dirà l'autorità di Napoli di presieduta dal professor Cheli e che il nostro percorso è molto molto chiaro ecco e credo che in questo senso col saluto mio si conclude qui
Cioè noi dobbiamo sapere che questo progetto ecco non è tutto ecco non è il tutto della RAI perché ovviamente RAI uno e RAI due stanno lavorando molto bene
I matematici lavorano ecco però è un è un teste importante di come noi ci presentiamo insomma in questo nuovo scenario questo volevo dirvi vi ringrazio e chiedo scusa insomma non è bello arrivare andar via ma insomma oggi era molto peggio non venire del tutto
Grazie
Allora proseguiamo con gli ultimi due interventi sperando poi che qualcuno sia così paziente da assistere a un po'di dibattito e ad alimentarlo
Quindi non però tempo nei ringraziamenti professor Zaccaria che credo che abbia dato qualche chiarimento comunque al nostro dibattito tocca a Citto Maselli che qui rappresento
Sì
Io credo che il tema vero come abruzzesi sottolineato subito sì certo con la sua abituale provocatorietà ma comunque mettendo il subito i piedi nel piatto il tema vero sia un tema strategico non è un tema di
Quanto più quanto meno dove pubblicità o non pubblicità in senso specifico oppure sponsorizzazione cioè io credo che il tema vero sia un'idea un un idea dentro la il servizio pubblico all'interno del servizio pubblico un'idea di una forte nuovo è diverso
Stimolo promozionale inutile rientrare nella nella vecchia polemica con Alberto che la solita cioè lui insiste sul cittadino consumatore noi diciamo sì ma il consumo indotto dall'Offerta quindi il meccanismo il meccanismo della della che di questo Consiglio che sto con un concetto di consumatore come elemento invece di automatico necessario addirittura fisiologico e invece un fortemente politico cioè il il il consumatore
Se non viene salvaguardato il tipo di mercato se non viene condizionato se non viene intelligentemente i guidatori regolato il mercato il meccanismo diventa automaticamente che il cittadino consumatore
Finisce per essere un cittadino indelebile della cui cultura la cui domandare a cui le cui scelte vengono indotte da un'offerta e che è un'offerta potente è un'offerta potentissima di grande con grandissima forza e capacità di
Compare con grandissima capacità di di di risultati e di e di FI
Quindi il discorso torna a essere mi dispiace che tanti lo si è andato via torna a essere quello della creazione
Di chiede la Terza Rete con queste caratteristiche che gli si vuol dare alle all'interno del servizio pubblico
E naturalmente poi il cinema fa parte io non parlerò opprimente del cinema macina fa parte il certamente di questo di questa logica in particolare il per tutta la RAI ma in particolare certamente per la terza rete ma il punto vero
E che la Terza Rete
E quella oggi che può lavorare in modo più intelligente alla creazione di una nuova domanda questo è il punto cardine non è una cosa la mia a a modo suo ha detto anche Lucisano M. mi sbalordisce sempreché dove sentire da Lucisano dalla dal rappresentante dell'imprenditorialità cinematografica culle e l'unico che ha parlato di globalizzazione cioè dei process immensi incorso nelle nelle nel nel nel nostro pianeta e di cui poi per esempio eccola l'intelligenza innovativa e l'intelligenza per un di promozione intellettuale e culturale di una di un servizio pubblico di un Paese come l'Italia
E uno dei punti essenziali della conservazione poi della democrazia che non è democrazia televisiva e democrazia in senso stretto su due e circolazione delle idee quindi proprio a cosa più importante da conservare rispetto all'ideologia di banche mandi rispetto alle grandi ideologie che oggi stanno sovrastando e diventando determinanti a livello non soltanto europeo e quindi molto importante nel dell'operazione Terza Rete come operazione di promozione di costruzione di una nuova domanda
E una delle cose fondamentali e mi pare che tanti lo in questo io credo di interpretare bene il suo discorso quando lui dice il la qualità di una di un di un offerta quindi anche il il meccanismo di della ecco tanti lo sta tornando diceva no perché parlava proprio del ti citavo in questo momento il il dicevo quando lui dice credo dicevo prendo interpretare Beta Antillo quando dice che la la validità di un'Offerta la qualità e la qualità di una fetta si valuta anche attraverso la il risultato di mercato questo di di di di di in questo discorso
Assolutamente valido purché sia nel tempo perché se non si ha mai noi non diamo il tempo e lo spazio
Alla al nuovo cioè a quelle che possono essere creazione di nuovi pubblici la creazione di di segmenti di pubblico che poi possono svilupparsi
Il che abbiamo fatto
Lavora evitare dai lettori se lo ricorda bene il discorso e la creazione di nuovi pubblici sono trent'anni che parliamo di questo come uno dei punti essenziali proprio che può può riportare a uno uno sviluppo Maggiore di fedele di di novità di innovazione e di pluralità di di di circolazione delle idee quindi quindi il discorso
Diventa particolarmente importante se viene ed è come è stato riconfermato fino in fondo l'Adda
Tarantino se viene però interpretato in questo senso perché se non si ha mai ritorniamo al discorso dell'audience della valutazione del prodotto che vai lunedì mattina che si bene che c'è la che c'è la riunione si vede quanto in campo Antola
Ha avuto con una uno una una trasmissione o l'altra o dopo tre trasmissioni sì ed elimina una cosa perché
Dopo un concerto
Non ha avuto più di trecento mila ecco trecento mila voi pensate che pro concerto di musica classica per può essere una delle cose straordinarie che apre una strada e pose sviluppare dico questo vecchia polemica degli anni Settanta quattro figuratevi un po'quello del concerto nel dai tempi della riforma del del della RAI
C'era questo discorso sul concerto di trecento mila spero
Fruitori però la cosa idillica ascoltatori questa ecco forse ho battuto questo discorso però voglio dire è un discorso proprio di strategia non è un discorso per carità di Dio che riguarda la meschinità di una polemica interna o di e mi pare che la nuova struttura della RAI abbia dei rischi terrificanti che sono quelli della preparazione di una nuova di una di una privatizzazione che purtroppo c'è questo rischio che fa parte dei rischi delle regole del gioco che nella nell'il tipo di di scomposizione diritti visto di di di di divisione di
E di nuovo
I meccanismo che che chiese messe in atto certamente ci ha questo fortissimo rischio che possa poi dopo diventare un un processo fondamentalmente diedi favori che favorisca una da una la sua privatizzazione questo certamente è un discorso che insomma perché un tema che ci porta lontano non è questo qui siamo Brandoli Terza Rete questo il tema di oggi e società civile ecco io penso che in questo meccanismo che c'è a questi aspetti negativi e rischiosi marcia anche finalmente un'Inter in un'idea strategica cha cha finalmente una possibilità
Di proporre di proporre la RAI che la la
Questa il
Aiuto
A non si capiva niente
Poco davvero
Time ebbero diceva spiace scusatemi ecco quello spettante
Allora non ricomincino attacca no voglio dire è pronto per quello che mi sembra importante che questo che questa venga colto fino in fondo e mi sembra che queste da questo punto di vista avuto utili interventi confortanti il carattere proprio di nodo di nucleo
In questo funziona anche il discorso di Lucisano fino in fondo e di nucleo e in di interpretazione e dice di nuovi bisogni e di nuova domande di creazione di una nuova domanda attraverso una una quantità è una varietà e una pluralità di e di proposte che sto non la ragione stessa per cui un servizio pubblico
Radiotelevisivo oggi nel mondo nel pianeta può avere un ruolo e una funzione determinante quando citavo prima banche mani e chiudo dicevo delle banche ma non ma è un nome simbolico Castellina lo sa bene ed è un uomo che citiamo addirittura con lei lo dice in un modo stupendo candore e parlai a livello di del europeo nel Parlamento europeo parla di Batman dice
Banche Manetone è una cosa che ci riesce a fare eccezione saltare tutti sulla sulla sulla poltrona ma un'efficacia polemica straordinari ecco io perché il Pd è diventato banche ma ben poveraccio quel è un omone che fa anche un po'paura però voglio dire
è vero dieta dal compound simbolo ma è come insomma quel timbrato le autostrade informatiche ecco ma quel tipo di idea
Cioè di una globalizzazione dove non esistono più regole al mercato e dove quindi e dove quindi di fatto poi dominerà una proposta centralizzata massimamente centralità del e massimamente
Indie sia omologata omologante accede ecco questo tipo di di di meccanismo
A cui l'Europa sta cercando nei suoi aspetti nei suoi sì o posizioni migliori citiamo tutto che la che è stata la posizione di De allorché è stata straordinaria su questo punto com punto ne ha ne ha colto fino in fondo proprio il il carattere strategico e drammatico anche tutta questa faccenda ecco io credo che quindi in questo universo di oggi
Il il ruolo tantinello della terza rete RAI è un ruolo talmente importante il simbolo non solo pratico e simbolico così forte che io credo che veramente sia fondamentale interpretare il tuo intervento propone determine della della della durata cioè non del della valutazione delle delle stessi delle singole della singoli progetti
Sul tamburo ma sulla valutazione nei tempi in cui è possibile costruire un nuovo per nuovi progetti è una nuova domande sono vecchi sono discorsi vecchissimi che vede penne alla compagnia di giro che in parte siamo qui
E ci diciamo dal dal grosso modo dalla seduta del sessantanove però il però io verità che oggi sono particolarmente illuminati da la tematica internazionale che è diventata molto seria molto importante
Grazie Citto Maselli per quest'altro contributo a c'è una proposta di sia per pietà
Nei confronti della vostra pazienza e dei vostri languori di concludere con l'intervento del direttore del Censis che permette anche un approccio più generale che inquadra alla comunicazione nel resto e di fare gli interventi con la conclusione di Luciana Castellina all'inizio del pomeriggio non ci sarò io ma questa non è una gran perdita c'è qualcuno che deve fare un è
Sì sì sì sì ma
Era se c'è qualcuno deve fare un intervento adesso perché scappa però volersi però per dare il prima la parola alla no per così chiudiamo il cerchio del del panel previste
Allora io sarò rapido giro sostanzialmente tre cose anche perché questo dibattito mi ha fatto capire un po'meglio il termine della questione primo problema se noi consideriamo la questione della terza rete come la creazione di una rete diciamo così ad alta densità di servizio pubblico
In un'azienda che ha sempre spalmato il servizio pubblico su tutte le sue reti
Probabilmente diamo un senso a questa operazione che è un po'fuori dalla logica che spesso in anche in questi ultimi anni purtroppo noi abbiamo avuto nel ricco rivedere l'organizzazione di alcuni settori pubblici una logica molto micro
Dove mettiamo la televisione anche Presidente ci dice delle promozioni ecco io non vorrei parlare di questo
Allora se questa è un'operazione di riordino ma di riordino con un investimento sul Paese
E quindi non sulla televisione il sistema delle televisioni che siamo servizio pubblico io non so che cosa vuol dire
Servizio pubblico nella televisione etica servizio pubblico vuol dire che il pubblico Fausto fa un in questi mento sul Paese attraverso la televisione
Se siamo d'accordo su questo punto dobbiamo anche capire il livello anche abbastanza problematiche di fare questa operazione praticamente che tanto già una legge mi pare d'aver capito
Perché io non vorrei che questa fosse un'operazione del tipo di quella che è stata fatta nel settore del credito dove abbiamo risolto il problema fra dimensione diciamo di servizio al territorio e dimensione operativa delle banche dividendo in due organismi le fondazioni bancarie e le aziende bancarie questo è un pericolo
E qual è il pericolo il pericolo che oggi le fondazioni bancarie non sanno che fare
Non distribuiscono più i soldi in maniera forse a pioggia come si faceva una volta ma non sanno neanche qual è la loro missione da questo punto di vista attenzione che io capisco l'interesse degli autori il lo ritengo una cosa molto positiva di a vere una rete di grande sperimentazione ed innovazione però attenzione che tutto quello che ha una dimensione staccata dal rapporto con l'utenza non col mercato né con la pubblicità o con l'utenza e anche una cosa difficile da realizzare cioè avere delle risorse per innovare
Va e e vari va trovati il contesto anche la capacità di verifica che innovazione sia vera
Non è detto che voglio dire che a verde risorse a disposizione per fare innovazione consente di fare innovazione se non ci sono le condizioni di controllo e di impostazione di strategia che le realizza non è un caso che direi politicamente in maniera molto vasta
E così di moda il tema delle privatizzazioni il pubblico ha fallito privatizziamo io vedo con grande favore questa operazione
Perché dice la privatizzazione o l'imprenditorialità azionare un processo automatico perché un processo di cui magari l'efficienza può aver maggiori maggiori impatti ma finisce la logica di un Paese
Finisce cioè la logica di investire mi pare dicesse anche adesso una serie investire nel lungo periodo sul Paese
Allora il primo punto che io dico troviamo due elementi fondamentali su cui si realizza questa riforma
Il primo è degli input degli interlocutori diversi da quelli che alla televisione semi semiprivata diciamo così o semi commerciale che la RAI uno
A metà fra la dimensione di mercato la dimensione pubblica e quella commerciale cioè il mondo della pubblicità con cosa lo sostituiamo
Al di là del fatto che faremo meno delle telepromozioni
Vogliamo fare un nucleo rannicchiato all'interno della logica dei dei soli produttori o questa operazione vuol dire che la RAI almeno con una rete si apre ad altre istituzioni si apre al territorio ma che vuol dire al territorio
Con che si con chi si fa l'alleanza questo è un primo punto fondamentale se no noi gli autori i registi il mondo dell'informazione e
Sollevato dalla necessità di dover avere un'audience perché lì ci sono le risorse non le risorse non sono lì però finisce per avere nessun diciamo la di lavorare al ceco
La pubblicità bene o male o l'ascolto bene o male da un riferimento lo eliminiamo con che lo sostituì
Va da sé adesso secondo punto come valutiamo l'efficacia di questo operazione e non le basta l'audience
Non basta l'audience per dire va be'ma io ho fatto un bel programma e culturale di formazione l'hanno pure visto e no perché il servizio pubblico se investimento sul Paese deve avere un'efficacia che travalica il fatto che riesco a comunicare ma comunicare cosa
Faccio un esempio
Se volessimo io è un grande problema del Paese che non sappiamo le lingue in Europa non ci andremo mai sentito delle élite dico per dire per un ricordo fanciullesca di quando c'era il buon maestro Manzi temperate insegnava agli italiani è scritto oggi vedremo insieme italiani inglesi
Non lo so se lo si deve fare con la Terza Rete o con una
Con con Nettuno l'altro però faccio l'esempio se lo scopo del servizio pubblico di insegnare l'inglese agli italiani non basta dire che la trasmissione fatta ad insegnare inglese ha avuto lo share del ventuno per cento l'efficacia e che l'Italia era di imparare l'inglese
Queste secondo me sono due sfide
Lui Olga parola quando vuole perché ride essendo l'ultimo avrei dovuto già finire però queste sono due sfide non ideologicamente legati al mondo dei media e ceno molto concreti abbiamo la legge dobbiamo fare la rete tre tutti chiedono il palinsesto io chiedo se questo è un investimento del cittadino italiano
Perché sono solo dieci per italiano devo ritornare a cittadini italiani datemi gli strumenti per capire se questo processo è vero palinsesto una conseguenza
Palinsesto è una conseguenza della strategia secondo punto attenzione che oggi viviamo una competizione che va al di là della comprensione tradizionale sulla pubblicitari diciamo così no oggi mi dà una competizione nell'uso del tempo libero
Prima avevamo avevamo la televisione pubblica poi c'è stata la competizione di una televisione commerciale oggi c'abbiamo una pluralità di sistemico offerta competitive
Perché abbiamo in Libia e ci sono in Italia
Abbiamo forme altra gente va più al cinema e vede meno televisione abbiamo un tendenziale
Ma non lo so e non voglio dirlo qui perché porta male quindi non lo dico ma insomma abbiamo una forte competitività che non è più limitata al solo sistema di offerta televisiva
E nello stesso tempo dico anche a Maselli noi non abbiamo il pubblico televisivo così diciamo di basso profilo Pubblico televisivo e solo per il quaranta per cento diciamo così tele dipendente
Monno mediale vede solo la televisione si informa con la televisione gli piace divertirsi Patrizia e il quaranta per cento
Eh no ieri secondo me molto poco
Perché abbiamo un trentatré per cento di multimediali cioè di gente che utilizzava televisioni insieme al videoregistratore ai libri e alla all'informazione dire la carta stampata cioè trentatré per cento
E abbiamo un altro ventisette per cento che in fin dei conti specializzata sull'informazione l'abbiamo chiamati narrativi ed informativi di legge su il Giornale vede magari Lerner Vespa con contemperamento di due televisori cioè voglio dire sono nel tempo per fare questo ragionamento però voglio dire che oggi
C'è un problema di integrazione se vogliamo che questa terza rete faccio il servizio pubblico investimento
Sul paese c'è un'integrazione che va ricercata
E non dico perché è un mio amico ha fatto una piccola trasmissione su RAI tre che si chiamava occupati dove c'era già internet e televisione che ha avuto un successo strepitoso magari nel segmento dei giovani ricercatori ma perché queste forme di mettere insieme più offerto e rende forse un'alternativa intelligente al gadget o alla sponsorizzazione
Per certi ultimo punto e concludo che cosa dobbiamo rappresentare in questa in questa Rete ad alta densità di interesse pubblico
Dobbiamo raccontare l'Italia che non è raccontata del mille sarà banale
Ma noi abbiamo un eccesso di informazione e non sappiamo quasi nulla
E allora una missione dal punto di vista diciamo dell'osservatore sociale dei fenomeni sociali e territoriali come posso essere io e che ci sono diverse aree di questo Paese che questo Paese non conosce che probabilmente sarebbe utile far conoscere anche a chi non vive in questo Paese
Noi siamo un Paese
Che finalmente si è scrollato di dosso l'idea di un localismo becero e campanilistica abbiamo capito che oggi le città i territori competono culturalmente soprattutto ma anche economicamente con gli altre città e territori d'Europa e del mondo
Che la competizione del Po del sistema italiano e di quanto si riesce a fare a Bilbao dove con un museo si riesce a focalizzare l'attenzione su una città brutta e tutto sommato marginale lì c'è una nuova economia
Rivedo vado anche molto semplice c'abbiamo problemi di una nuova composizione sociale ce ne siamo accorti tutti non solo perché ci sono andiamo verso una società multiculturale che deve integrarsi ma perché ha diciamo di lavorare i lavoratori atipici abbiamo il sommerso e c'è questa Italia
La dobbiamo rappresentare dando l'identità attraverso la comunicazione
La vogliamo raccontare in maniera critica da voi che vogliamo fa qualche cosa davvero dice c'è uno spazio e informativo e culturale e di esplorazione sempre di più noi andremo verso una società degli esclusi dall'informazione
Vogliamo fare una televisione della inclusione informativa ma che vuol dire brevemente un film voi fu informata e più che Michele se non sono molto d'accordo che l'informazione abbia una sua metrica un suo linguaggio che quello tradizionale dell'informazione no ci sono tante cose abbiamo un Paese alla ricerca di una cultura della legalità io ho proposto
Anche alla RAI di fare una ventiquattro ore sulla legalità in Italia non avrebbe successioni dovrebbe grande successo perché io faccio un programma di ricerca del mezzogiorno e conosco a Reggio Calabria dove si paga il pizzo in tutti gli esercizi commerciali e ci sono decine di associazioni c'è un comune che sta promuovendo patti per la legalità mettendo insieme ragionare gente dispersa
C'è una dispersione di energie di questo Paese che forse la televisione potrebbe consentire di mettere insieme non solo dando il senso della comunicazione come come come bollo di di di serietà o comunque di affermazione di status ho finito ma dando alla televisione e quindi ha una riga e gambe
Forse a me mail retrogradi che ma siano fondamentalmente innovative perché se con un procede processi che nel Paese si vanno affermando per linee innovative secondo me se questo si fa con o senza la pubblicità noi facciamo
Una piccola inversione di tendenza che c'è nel nostro paese in cui si privatizza tutto dando un senso anche all'investimento di lungo periodo
Cioè all'investimento su un Paese che deve crescere diventare anche forse una nazione
Qui a nuovi incontri per questo processo sempre aperta non automatismo dei processi che mi sembra giusto sottolineare trenta secondi a Carlo Lizzani che poi deve scappare e poi c'è il buffet nella stanza accanto si chiude all'inizio di focus non è un in un richiamo a una frase che ha detto ieri Paolo Fabbri
Che è molto precisa cioè nello non contro l'audience vogliamo l'audience ma progettando l'audience cioè e questo non deve essere inteso in senso pedagogico mi raccomando Alberto non voglio dire questo ma entrare in un processo dialetti dico di convivere comunicazione cioè
Ci sono trecento nicchie con le quali noi possiamo dialogare con le quali la televisione generalista non riesce a dialogare uno dei grandi compiti del sarete voi il sequestro di aprire queste frange di pubblico che oggi sono solo passive e instaurare nuovo cioè progettare la audience come ha suggerito ieri Paolo Fabbri prima dell'audience viene un Progetto
Panche Abruzzese avrebbe prego ricordo di fare trentasei va be a Moro allora se si parte di sperimentazione come mi sembra tu suggerisca giustamente su una televisione di e le nata udienze quindi generalista c'è poco da stare cioè non è nel discorso sull'opera film no ma è sulla qualità diritti nel suo insieme quindi è lì che dobbiamo pensare e la qualità di una televisione che ne
La lista non può essere la sperimentazione di un prodotto di nicchia allora facciamo una battaglia perché sulla televisione appagamento sulla televisione RAI Saccà eccetera si faccia sperimentazione per prodotti Dini
E invece questo non avviene togliamo un po'di soldi alla televisione generalista investiamo invece sui prodotti di nicchia gli autori sono contenti di avere un pubblico di poche centinaia di migliaia di spettatori invece di quelli della televisione Genet l'ha vista la politica degli autori in jam ed è quella di voler fare gli autori sulla televisione generalista che invece ha un linguaggio diverso il prete no no no non ho punito con te non polemizzo con te allora io quello che non ho capito stamattina è di quale televisione parliamo perché se stiamo pare dando della televisione
La Terza Rete stiamo parlando di una televisione generalista se si pensa che sia un servizio pubblico che debba fare investimento sulla sperimentazione io sono d'accordo ma che si allora sperimentazione per avere un prodotto competitivo nell'ambito della televisione generalista
Se invece si vuole parlare di altro tipo di servizio pubblico perché il servizio pubblico non può essere scambiato sulla sull'investimento del attività nel campo dei prodotti no comunicativi il servizio pubblico un'altra cosa allora contiamoci questa cosa che poi lo Stato possa dire una politica illumina creare delle zone in cui è favorita la creatività questo è molto giusto ed è molto giusto anche nei termini innovativi del mercato ma non c'entra niente con il servizio pubblico allora preoccupiamoci del tutte le funzioni di un abbiamo sognato in questi trent'anni sul servizio pubblico siano assorbiti dei sistemi ultime Diani perché non facciamo prima del siamo arrivati alla situazione in cui possiamo dista guide diciamo no le funzioni i compiti e i bisogni e continuiamo invece a colpire dritti dentro il b in effetti il ricco regno delle televisioni genere si stava gravi del dibattito di questa mattina c'è stato un dibattito che era quello tra i furbi papà è un dibattito tra i sognatori trentasei volumi sono Sisto si specchiano tra di loro sono media sette da un lato e l'altra le strategie che loro tirano fuori sono perfettamente come dire a conseguenti alla strategia effettiva che loro devono seguire che qui alla concorrenza i linguaggi si capiscono si comprendono non invece quando detto iniziative vestiti discute sulla qualità ma sulla cultura non sulle strategie politiche eccetera qui la cosa si confonde ma che non hanno un sonno non sono riuscita a capire davvero che non stiamo parlando della terza rete televisione generalista o mi dite che non è più una televisione generalista ma non vita e che mi sia stato detto oppure i problemi sono di una televisione generalista la sperimentazione su un prodotto generalista ciò è sono tutti quei programmi che in genere alla cultura dell'oppure la cultura dell'opera fanno ribrezzo allora cominciamo a ragionare abbiamo davvero cambiato atteggiamento sappiamo qual a differenza tra la qualità di un'opera la qualità di una rete io non credo non credo sono sicuro di no che non è così e certo sono anche sicuro che queste non sono le occasioni per chiarirci su questo campo però insomma
Forse dovremmo cominciare almeno come dire abituarci accentrare diciamo un problema io non ho affrontato non credo che vada affrontata qui come dire il senso delle la discussione della pubblicità o meno no per quanto riguarda la Terza Rete semplicemente perché prima di fare questo discorso uno dovrebbe cercare di ragionare nel sistema delle televisioni generaliste appunto evitare che ci sia
Un tipo di programmi come dire concepiti dentro il flusso televisivo potrebbe favorire una certa concorrenza di mercato e e esaminiamo può essere non può essere però è tutta un'altra cosa chiedo scusa non sta ai patti accanto ero evitare vedo che anche le dispiace
Perché io per esempio non sono d'accordo quasi su niente di questo che ho detto abruzzese tira ma non abbiamo più il tempo di dibattere richiamo l'attenzione sul fa perché nella seduta dopo il buffet quattro esponenti dell'Inghilterra dalla Francia dalla Germania dalla Spagna presentano l'esperienza di moda le molto interessanti e più sperimentati quindi mi raccomando ora chiamo l'attenzione sul contenuto di questa seduta finale grazie
Chiamiamo Alaa comunicazione di servizio
Io proporre se siete tutti quanti d'accordo di unificare anche perché logico unificare la fine della sezione precedente con la sessione
Che doveva cominciare alle quattordici e trenta il servizio pubblico e territorio negli altri paesi europei
Il progetto della nuova terza rete allora
Se siete d'accordo io darei passerei la parola a Francesco Pinto al direttore di RAI tre per sua introduzione e poi mischie negli interventi interessi mattinata presidente con gli interventi dei nostri ospiti stranieri per far fare una breve conclusione dei nostri lavori
Tutto questo va bene a meno che ci sia qualcuno che cambia urgenza di andar via e che voglia
Intervenire prima se non è così passerei la parola a Francesco Pinto
Anche perché mi pare che il contributo discorso che viene dal secondo Pannella importante per l'utente
Non ci sono obiezioni
Pare che non ci siano obiezioni
No Francesco
No ricorda ascolta perché così non so se e è colpa nostra perché abbiamo cambiato molte volte abbiamo tra i nostri ospiti disse passante del progetto nuova Terza Rete Versilia a fare a meno di vestita di Sheffield alla ci farà del modello inglese Monique so baci dirette a delle diede peso e programma ricevono de France quattro il modello francese morbidi Lamone rovinate ed estetismo tre il modello delle infine delle autonomie locali Spagna Andrea Gnassi Walter lettere relazioni internazionali avrebbe il modello federativo tedesco
Allora buongiorno a tutti
Cercavo l'inizio divertente perché dopo pranzo è sempre complicato rompere il ghiaccio non l'ho trovato quindi partirò in una maniera noiosa
Cito Gerry the quindi va bene inserirsi
Allora
Credo che già stamattina si sia affrontato un po'il tema diciamo della rete senza pubblicità io vorrei dire subito come dire una sorta di contraddizione che lega questo tema
Come voi ben sapete il problema della pubblicità Surrey tre legato ad un Complesso di fattori
Che non riguardano solo e non tanto una decisione dell'azienda quando purtroppo piuttosto un cambio un cambio complessivo degli equilibri e del sistema
Diciamo attuale
Nella relatrice generalista
Quindi è un obiettivo attendere
Ma contestualmente chi lavora re tre deve già incominciare a ragionare come se la pubblicità non ci fosse
Quindi questo è un po'una una sorta di
Di paradosso
Ma essendo abituati in una situazione paradossale
Sempre nella rete dei visiva credo che su questo paradosso continueremo a muoverci
Io credo che il problema principale di questa fase di paradosso
Sia quello di incominciare a capire come appunto si può ragionare all'interno di un sistema dove ancora nella rette c'è la pubblicità come si può incominciare
A ragionare sulla su un un modello che vorrei sottolineare non lo sa e non è stato mai nemmeno pensato in Italia
Quando incominciò la televisione italiana
Né i mitici anni cinquanta ci fu una sorta di studio e si prese il modello della BBC come modello produttivo come modello organizzativo e come modello di di attivo
L'unica cosa che si scarto fin da allora fu appunto un finanziamento che era appunto allora già senza la pubblicità
Quindi stiamo parlando di un universo che in Italia fu scartato financo in fase progettuale
Quindi il primo problema è la consapevolezza di provare un elemento come dire fortemente originale nel panorama perché pur è pur vero che se abbiamo come dire solidi ancoraggi internazionale mi riferisco alla BBC e di fatto ogni ogni paese ha una sua storia e un suo è un suo modo di evolversi
Credo che comunque una rette che pensa senza la pubblicità sia in ogni caso una rete che pensa la televisione
Lo dico in maniera anche questo è un po'paradossale però vorrei arrivare a un discorso che è molto semplice
Noi comunque dobbiamo puntare a elevati indici di ascolto
Perché una televisione che non si vede non è una televisione
Quindi sarebbe una contraddizione in termini
Il problema vero a mio avviso non è tanto e non solo quello di diciamo di fare ascolto di essere visti
Quanto piuttosto quanto vale l'audience della Rete
Il problema non è a mio avviso quello di porre un obiettivo di una rete al dieci per cento al dodici per cento al quattordici per cento
Ma vedere in quel dieci per cento che cosa c'è cioè se noi riusciamo a creare un pezzo di pubblico che un pubblico che fa opinione e un pubblico che rappresenta massa critica
E un pubblico che fa al dibattito e che ragiona sulle coste del paese questo secondo me e il punto vero sono disposto a sacrificare un punto di ascolto a patto che diciamo l'ascolto che io riesco a realizzare e una scorta un forte qualificazione
Credo che se poi noi andiamo a esaminare i numeri ci accorgiamo che alcuni dei più importanti e straordinari programmi del della sorella televisione erano programmi che avevano sì un buon ascolto ma che non è un ascolti enormi ma funzionavano perché facevano moda perché facevano tendenza perché facevano critica e quant'altro
Allora il nostro primo obiettivo è quello appunto di un pubblico fortemente qualificato
Che ripeto non sarà l'alibi dei programmi del tre per cento
Quando io vedo diciamo qualcuno che dice questo programma uno straordinario successo di critica spero che accanto lo straordinario successo di critica ci sia anche una forte contratto con l'ascolto
Il problema vero però è quello di come dire scegliere all'interno dell'ascolto verso chi parlare con chi parlare
Questo è il nostro targhette diciamo è un target come potete ben vedere che forse i pubblicitari potrebbero del decodificare in qualche modo io non non sono un pubblicitario di quel verifico semplicemente con un pubblico a forte qualità
Per realizzare questo tipo di rapporto con il pubblico credo che noi dobbiamo come dire seguire una serie di strade molto precisi
La prima strada su cui io personalmente credo molto e mi sono impegnato in prima battuta e continuerò a impegnarmi in prima battuta e che va costruito una logica di forte integrazione
Con tutta l'area dell'informazione della rete
Io credo che la Rete debba fare di più di quello che fanno le altre reti della RAI che già fanno diciamo un'ottima collaborazione fra testate e reti credo che noi dobbiamo passare dalla fase di collaborazione pure importantissima che è già il primo elemento da costruire
In una fase di integrazione tra informazione RTI
La evidentemente rispettando le specificità e le professionalità che sono presenti in queste due grande macchine ma quanto più rompiamo la separatezza
Quanto più riusciamo a costruire un prodotto che sommi
Le diverse professionalità tanto più secondo me riusciamo ad a raggiungere il nostro obiettivo
Io faccio un solo esempio che credo sia un buon esempio di televisione pubblica
Quando c'è stato il caso Clinton
Invece di costruire semplicemente una serata una un un'Offerta intorno alla confessione di Clinton non abbiamo costruito uno speciale che partiva dalle
Da tutte le reazioni internazionali
E da tutte le reazioni che nelle capitali internazionali c'erano state fino ad arrivare alla a che cosa succedeva del calcio Clinton in una scuola di Napoli dove appunto ci sono i gli insegnanti inglesi per la NATO
Bene quello è uno speciale
Che più che raccontare il dato specifico del rapporto posso dire il rapporto orale dovrà quelli preferiamo i rapporti scritti
Più che quello tentava di ricostruire un elemento comprensivo di che cosa quella vicenda rappresentava bene dentro quel programma noi abbiamo addensato
Tutta l'esperienza del TG tre tutta l'esperienza della TGR tutta l'esperienza della Rete abbiamo aperto una serie di finestre con il nostro programma di economia
Abbiamo costruito un pezzo del programma insieme all Music
Tutto questo attraverso lo studio centrale governato diciamo in prima battuta dalla rete lì che cosa ci siamo accorti
Che è una somma
Di elementi diversi in realtà ha prodotto una stranieri ricchezza
Cioè abbiamo introdotto un sistema è un modello di formazione che andava al di là
Diciamo della delle macchine celebri dei programmi ogni programma crea una propria macchine con quella macchina affronta la realtà bene sennò noi sogniamo tutte le macchine produttive di attive
Che sono presenti nella divisione tre noi possiamo fare un programma che sia perché è veramente un programma dal globale allocate
Quindi su questo noi siamo profondamente interessati a stabilire un rapporto con con il telegiornale e crediamo che sia un una sorta di rapporto che può portare solo diciamo
Dei dati positivi sia al telegiornale che alla parte dei programmi dei programmi
Questo tipo di meccanismo e questo tipo di modello e uno dei modelli attraverso i quali vorremmo andare a raggiungere quell'ascolto qualificato di cui di cui parlavo prima
E sarà una delle
Delle linee di tendenza su cui ci impegneremo
Nelle prossime nelle prossime settimane in un discorso che era già sotto già avviato con Fatah su cui si erano già trovati dei punti e dei rapporti positivi
Ed è un rapporto che noi rendiamo conto riprendere riallacciare di sviluppare con il nuovo direttore della dell'attestato
Io credo che quando più ne riusciamo a costruire questo elemento tanto più rispettiamo la forza e le specificità dei singoli programmi e delle singole professionalità
Ma evidentemente questo è solo una traccia su cui ne stiamo lavorando
La seconda traccia su cui noi stiamo costruendo un rapporto che anche in lista come dire producendo degli ottimi frutti è un rapporto diciamo con quello che io ho sempre definito quello che c'è lontano da Roma
Io credo che in questo momento il Paese esprimo una tale ricchezza culturale una tale voglia di trasformazione e una tale somma di identità diverse
Che una delle missioni
Della nuova RAI tre non può non essere quella di andare intercettare questa innovazione
Non può che andare accogliersi a mettersi in tutti i posti in cui tutto questo si sta creando generando
La nostra idea ed è più che un'idea perché è un progetto che c'è al partito e quello di incominciare coinvolgere a creare gruppi direttivi e produttivi lontano da Roma
Qui il problema non è se trasferirono RAI tre fuori da questa città perché come tutti i trasferimenti trasferimenti San tanto di di di pianificazione rigida
E non è tanto non so e non è nemmeno un problema il decentramento decentramento significa come dire mettersi nella periferia poi di solito
Il nostro problema vero invece quello di costruire una rete di gruppi e di di prodotti su questo noi abbiamo lanciato un grande progetto di storia
Perché non vorremmo che tutte le varie realtà territoriali incominciassero a raccontare la storia di questo Paese
Perché lì veramente troviamo una sorta di mancanza una sorta di buco nero nella piani nella nell'attuale offerta televisiva
Nessuno ci racconta la storia di questo Paese questa sta questo peso è l'eterno presente e l'attimo fotografato in questo momento è pura Nostalgia
Noi avvertiamo invece una mancanza che una televisione di servizio pubblico deve andare deve andare a coprire quindi abbiamo lanciato un progetto Storia
Che un progetto che si muove su alcune diciamo input molto precisi
Innanzitutto un lavoro sugli archivi delle grandi industrie delle grandi città delle grandi strutture che sono fuori da Roma
Sapete che a Roma abbiamo uno straordinario diamo alcuni straordinari depositi di memoria penso all'Istituto Luce in una specie di di miniere ancora tutta da da scavare
Ma abbiamo la sensazione che ci siano altre miniere fuori da questa da questa città
Facciamo un po'facciamo un po'quello che fece Matei negli anni Cinquanta incominciamo a trivellare il territorio vorremmo che però questo territorio non lo trivella Simo Noemi venendo appunto da dalla capitale come una sorta di viaggiatori distratti che si presentano sul territorio non vorremmo che invece fossero proprio le forze locali che incominciassero a trivellare questo territorio
Su questo abbiamo come dire aperto già rapporti molto avanzati con alcune sedi regionali ecco alcuni centri di produzione perché l'idea vera non è tanto e non solo quella di offrire degli spazzini
Alle realtà regionali quando costruire dei grandi progetti nazionali all'interno dei quali coinvolgere le realtà territoriali
Io vorrei dire subito che questo è un progetto complesso e difficile
E non è un progetto che nasce dall'oggi al domani ci vorrà tempo per investire
Sarà necessario archiviare scartare intercettare gruppi creativi nuovi eccetera non sarà un un un qualcosa che troveremo già fatto
La Rete si costruirà passo dopo passo non si costruirà tutta improvvisamente l'idea di fondo è quella di una rete dove fra un anno un anno e mezzo voi improvvisamente vi accorgerete che la rete è completamente cambiata perché un giorno abbiamo cambiato la cravatta Ciano dopo abbiamo cambiato la camicia dopo abbiamo cambiato diciamo tutti i segni che vanno a ricostruire la sua identità
Però noi crediamo molto in questo Progetto in cui si creino fuori da Roma queste identità indicative
Non sarà come dire un una strada che certamente porterà solo e semplicemente delle prime serate
Anche se noi tendiamo
A creare l'appuntamento della storia comune attentamente fisso per tutto l'anno
Rispetto a una televisione del colore in una televisione secondo me molto di superficie ne vorremmo fare una televisione anche del bianco e nero e molto di profondità
Però ripeto su questo
Sarà un progetto non non semplice
Ed è evidente che questo progetto vorrà raccontare questo questo progetto vorrà raccontare questo Paese
Anche raccontandone la parte come dire drammatica
E la parte che non si ricorda più la Nostalgia ricorda solo diciamo il il bello del passato non vogliamo raccontare di questo passato anche le grandi fratture anche anche i grandi momenti drammatici
E su questa linea vorremmo vorremmo continuare a lavorare
Quindi secondo il secondo punto su cui ragioniamo è un progetto storia molto forte che coinvolga le realtà diciamo lontano da Roma e che costruisca però con noi una grande Area di lavoro sulla su un'offerta di palinsesto nazionale
Il terzo punto su cui noi stiamo ragionando
E che siamo abbastanza convinti che proprio perché ragioniamo dentro una rete di servizio pubblico proprio perché ragioniamo dentro una rete che tendenzialmente non non avrà la pubblicità
Dobbiamo colmare un altro buco nero della rete stessa
Questo buco nero è rappresentato dei programmi per i ragazzi
Personalmente non conosco nessuno deve missione di servizio pubblico che non ha una fascia di programmi per ragazzi
Personalmente sono convinto che quello sarà il primo punto su cui dovremo ragionare per fasce orarie senza la pubblicità
Nessuno vuole demonizzare la pubblicità ma comunque quello è certamente un problema vero
Quindi la rete si sta attrezzando non appena si determineranno delle condizioni generali
Per aprire un offerta di programmi per ragazzi
Che noi vorremmo collocare diciamo nel primo pomeriggio
E anche all'interno di questa fascia vorremmo fare una scelta molto specifica
Dentro il buco nero esiste un altro buco nero
Che quello rappresentato dalla fascia di programmi del prescolare
Fra i tre e sei anni e una fascia completamente vuota in questo in questo Paese oppure collocato in situazioni sostanzialmente sostanzialmente diciamo periferiche rispetto al palinsesto generale
Noi crediamo che lì ci sia una grande scommessa da giocare
Ci sia da giocare una grande scommessa di qualità
Perché noi pensiamo di costruire una fascia che ci abbia sì una sua cornice nazionale di di programmi ma che sia anche una sorta di punto di riferimento del meglio della produzione internazionale in questa in questa fascia
Cioè come dire un'urgenza di televisione in questa in questa in queste aree che non possiamo non non non soddisfa e sarà questo uno degli altri temi forti su cui su cui lavoreremo
Quindi come vedete da un lato ne vogliamo andare verso il territorio vogliamo andare verso forme di rapporto diciamo con realtà su cui per lunghissimi anni non se non si è investito
Ma vogliamo contestualmente andare anche verso una dimensione fortemente internazionale
Non userò la parola bloccarlo che mi sembra orrenda
Ma come dire questo è un po'il il progetto su cui su cui stiamo stiamo ragione
Ma diciamo l'elemento di programmi per ragazzi mi permettono anche di fare
Come dire una sorta di di di connessione rispetto rispetto diciamo alla andare noi crediamo che la rete non solo deve essere una rete d'ascolto non si vorrebbe su una rete che si rivolge al pubblico specifico
Ma debba essere una rete anche civile
Quando io dico una rete civile dico una rete che deve prendere dei temi forti e utilizzare questi temi diciamo come una sorta di chiave editoriale per ogni anno
Quest'anno ne abbiamo già scelto un tema che sarà il tema della Rete per il mille novecentonovantanove
E che sarà il tema dell'infanzia negata
Intorno a questo tema noi vogliamo costruire prime serate secondo serate campagne pubblicitarie frammenti o interstizi tra un programma e l'altro noi crediamo che quello sia un elemento forte
Rispetto al quale
Una rete come nuova come la nuova RAI tre debba come dire marcare una presenza non solo nell'ascolto ma anche nella società civile
Perché se ne non costruiamo anche come dire una rete di passioni e di strategie corriamo il rischio di determinare una rete uguale agli altri
Noi non dobbiamo fare una rete di targhetta non dobbiamo siamo comunque una rete generalista ma questa rete generalista deve come dire a dire un suo connotato specifico un suo codice genetico
Che non può non legarsi diciamo anche dei temi di battaglie di battaglie civili
Queste sono diciamo le linee di tendenza su cui su cui ci stiamo muovendo accanto a questo evidentemente ci sono tutti i temi classici e tradizionali
Diciamo di una di una Rete quali la costruzione delle prime serate la determinazione
La determinazione della degli incassi e dei flussi di programmazione fra darete il telegiornale le prime e le seconde serate
Però diciamo questo questa secondaria di problemi io la lascio un po'alle conferenze stampa di programmi e qui mi sembra più necessario fare un quadro di strategia di strategia generale
Se noi appunto riusciamo a chiudere questo cerchio cioè se non riusciamo a sviluppare un una Rete che abbia terminali e rapporti con con il territorio molto forte se tutto questo si come dire costruisce all'interno di un di una somma di professionalità che vanno da quelle dei giornalisti delle testate fino ai nostri produttori esecutivi se non riusciamo a costruire delle fasce orarie nuove io credo che per lo meno per questo anno siamo andati molto avanti
Sulla sulla linea di una rete senza la pubblicità quando questa diciamo sarà allevata io quello che vorrei essere pronto perché abbiamo già ragionato con questa mentalità grazie
Allora vediamo se siete tutti d'accordo cominciamo con gli interventi dei nostri ospiti simile a Marbella diversità di scelte fino alla e il modello inglese il rapporto domani così cerchiamo di sperimentare nuove
Anch'io
Va bene avanzo Rachel parte spicchio inglesi andò ai monti cerca anche fra sto impacci invece spesi
A Desk consulenze se se per legge più visto Sironi
Se ex ex maneggio sì ciò anche Scola è
Di bigino pro al casting sesto al e minaccia King in per per spaccio
Andrà al consistono poi essendo atti
Eccomi Serkis abbia sesso
Ho visto che sono al Biscione San entro Orchestra in e svanite chance & finger print campionessa selezione il suo testo cioè antistante nel modo più assoluto e fruste Franca uccisa anche Inc
Al sta questione dai peste che intona esce
A anche personale qui
Qui fa effetto cioè sfrecciano semper tu fai cioè il suo Châlons
Cioè lei sei Patrice cianosi Ofanto il pane ad sono esenti
ANCI offre Châlons unfunded ex le sigle Padova essa anzi
Se Cicciano uns del Pd siciliano s'alcune Novak Sorensen
Aubisque fai c'hanno
A me niente ciò che pare c'è sei
Slanci d'affetto e feste
De Cello a morte certa chiesto Hans inverno
L'arresto Manzoni avrebbe chiesto udienza
Darsi essa vivissimo hanno
Voi cercaste pare se cinquanta cents share e audience
Anzi ai CP Orciano free ai CPT
Logiche macho diciamo voi cercaste pare specifiche senza motivo Linus
No prescrisse la Cicciano URSS al vicino poi SSIS Ambition carte stesse
Al sei ottobre ai civili
Operare sei bianca rettili sei
E ciò Cirinnà incinte Stifani prendetevi sì se non si tanti interventi forti sei ai cd esprime il cinese anzi al vicino diciamo a semplici non pure
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Non ci interessava molto sapere in particolare nella Catalogna di cui abbiamo grandi testimonianze per la guerra civile spagnola
Da Orwell ai nostri Carlo Rosselli venerdì volevamo sapere come la radiotelevisione dalla Catalogna tratta i problemi della guerra civile
Come seconda domanda volevo chiedere come a vista da presenza italiana in Spagna quella di Telecinco del Silvio Berlusconi ecco qua
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Prego
In più a fondo
Sì sono Apollonio visto che è stato chiamato in causa il sistema educativo come potenziale anche potenziali di presenza nella in questa terza reti di cui e di cui si è tanto Poggi parlando io vorrei fare per un attimo riferimento alle tanti possibilità che si terranno ad aprile con noi la riforma scolastica in India
Diciamo di attuazione tutti conoscono l'articolo ventuno della legge cinquantanove sull'autonomia scolastica
Che una Velella riforma della scuola che va verso la direzione e della qualità delle del servizio e nel nella direzione della qualità uno un grosso contributo viene proprio dato dato dalla diciamo dalla più in presenza delle dei dei nuovi così detti linguaggi i linguaggi della mente del corpo che troveranno spazio nella riforma dei cicli scolastici e io vorrei leggere citare testualmente un passaggio delle così detto documento dei dei saggi
Anzi scusa cinque mila
Ecco del documento dei saggi quella del quella stessa l'elenco dei nuovi saperi che andranno a da innata intessere la riforma dei cicli scolastici
Bene grande spazio sarà dato grande allaga l'interazione fra i linguaggi della mente i linguaggi del corpo che abbatte la tradizionale barriera fra i processi cognitivi ed emozioni facendo emergere un'idea di persona come sistema integrato alla cui formazione al cui quell'equilibrio dinamico concorrono la componente percettivo motoria quella logico razionale e quella affettivo sociale
Ne consegue un'impostazione della didattica volta a favorire l'integrazione fra le diverse matrici di cui si compone l'esperienza quotidiana riconoscendo pari dignità al segno di scrittura
All'immagine al suono al colore e al all'animazione
Bene credo che questo sia un passaggio importante per comprendere quanto alla scuola italiana stia a cuore il problema della formazione e agenzia educativa rappresentata dalla televisione può anche venire incontro e anche in rapporto alla alla didattica anche cercando eppure di di di dare pure qualche e spiraglio di nuovo di questo nuovo che noi vediamo e vediamo il voto che intravediamo ma che ancora non non non non tocchiamo con mano
Mi riferisco a tutto il discorso della formazione degli insegnanti che potrebbe anche trovare trovare spazio di riferimento in in una in pace fascia e di quelli della televisione di cui si parla oggi poi vorrei per un attimo spostare il discorso sul territorio visto che e si è tanto auspicata
Sì proprio dottore Pinto accanto ai tanti interventi di questa mattina hanno prospettato ha invocato questo il racconto di questo Paese
Ecco il racconto di questo Paese io aggiungerei il racconto di qualche angolo di questo Paese
Perché forse troppo generico dire di questo paese questo Paese e troppo lungo per essere raccontato
E tutti sanno che sanno dei mille duecento
Chilometri dei quali è compreso io vivo e operò a Roma da dieci anni ma ho un un costante rapporto telefonico col nuovo con la mia terra di origine che il Salento
Ecco raramente vedo scorrere sul video immagini che si riferiscono alla bellezza delle coste degno saremo del mio Salento né sono valse candidature eccellenti di di autorevoli parlamentari presenti e presenti nel nostro Parlamento proprio a raccontare ancora di più ripeto
Le tante le tante zone di questo Salento i tanti comprensori ben delineati geograficamente con i loro usi con i loro costumi con le loro tradizioni con le loro battaglie civili e mi riferisco vecchio alla alla battaglia ed era centrale per la centrale nucleare e e così e così discorrendo
Ebbene e io
Mi auspico che e finalmente gli elettrodi il territorio ma il territorio vero ecco alcuni angoli remoti di questo di questo cosiddetto territorio ma che in sostanza poco porta porta nel nostro video della Bellezza e della ricchezza ma anche diciamo di alcuni limiti presenti e che forse e passando lì all'abbaglio di una coscienza critica potrebbe si potrebbe contribuire ad una crescita globale di questo paese grazie
Grazie mille io credo questa domanda è è una domanda naturalmente per la RAI ma anche della qual narrare aveva non soltanto perché vedessero che qualche notizia su questi due interrogativi scuola è in territorio per tutti e mi pare che vale la pena di chiedere a tutti non è decidere le solo per loro
Sarà facciamo comincia
Dovranno problema diciamo dei programmi educativi
Noi siamo anche lì facendo un ragionamento con una struttura che credo voi conoscevate molto bene che education
Per noi quella rappresenta un altro elemento di collaborazione
L'idea sulla quale noi stiamo ragionando e che dopo la fascia dei programmi per bambini noi vorremmo costruire una seconda fascia legate ai problemi dell'educazione economica e la scuola
Da fare in a stretto contatto con appunto la struttura di educational
Che una struttura destinata tendenzialmente verso il satellite verso i canali tematici
Ma rispetto ai quali come dire se noi stabiliamo il principio dell'editore unico sulla Rete cioè di qualcuno in questo caso la Rete che alla responsabilità e alla fine la linea strategica non non
Non abbiamo nessuna difficoltà ad aprire lì una una fascia oraria addirittura striscia sui problemi della scuola in collaborazione con con education
Per quanto attiene alla questa quindi su quello lavoreremo e sarà uno degli elementi diciamo che vorremmo introdurre fino a partire dalla dal primo trimestre del prossimo anno
Per quanto riguarda il territorio evidentemente questo dicevo dobbiamo raccontare gli angoli nascosti di questo territorio
Credo che
Diciamo le dobbiamo raccontare anche le grandi trasformazioni grandi drammi
Perché accanto diciamo io mentre mentre si parlava del Salento pensavo a un'altra zona pensavo alla tutta la zona della Basilicata nella Basilicata lì la zona avevano trovato il petrolio
Allora quello è un grande tema dove c'è una trasformazione radicale della società civile dell'organizzazione dei valori o ha un impatto ambientale di un certo tipo benissimo perché quella storia con come dire
Si svolge non era in una regione diciamo marginale nessuno la racconto
Quindi noi dobbiamo fare uno sforzo molto forte per raccontare questi questi pezzi di Paese dove le trasformazioni sono radicali e dove cambiano le storie personali delle persone quello che io però vorrei sottolineare che non abbiamo nessuna intenzione di fare come dire
Una televisione di lustrini
Non racconteremo diciamo questo Paese questo territorio anche tutta la sua drammaticità e nel suo essere come dire
Con del
Delle aree drammatica abbiamo delle macchine produttive che lo fanno danni io ricordo che per esempio il
L'assassino di Marta Russo è uno degli elementi che noi stiamo seguendo da tempo anche con programmi di prima serata bene quello è un grande
Come dire una grande una grande tragedia un grande dramma di questo Paese che sta coinvolgendo apparati istituzionali come l'universitas e quant'altro
Quella televisione come dire un po'sporca e cattiva continueremo continueremo a farla non non abbiamo nessuna intenzione di cancellarle non abbiamo nessuna intenzione come dire di di di di scartare la per raccontare solo le progressive sorti del futuro di questo Paese questo Paese fatto di drammi e questi drammi vanno raccontati proprio un servizio pubblico
Tampona dal gelo parlerà perdere speriamo scrive solo occuparsi il serissimo in Catalogna e se hanno accolto il suo compito del Parma un'educazione rimarcata l'amo
La Plata fornirveli via visita se prive e nu e non Osteno alle col Cardia digitale oscuro alle cose lei si installa ceo dei satelliti decreto atto inglese colpirli catalogo
E lo steso al programma si ordine appare giù Adecco grandi Sapelli ho riso
Uno fra i soci a giù addio ad uso se agli occhi il via in palle con un il per fare la regista le la Magiste modo esse programma serio
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Grazie c'è qualcuno di voi che vuole aggiungere qualche cosa su questi temi due l'autentica
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Grazie mille prego
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Altri interventi altre domande
Altre osservazioni
Non mi pare
Va esaminato strutturalmente perché per esempio il problema della della del ripristino della libera docenza è un problema che tocca tutta la vita delle università se non si il risolvono questi nodi cioè la qualificazione dei professori oltre che degli insegnanti si rimane senza questo stato confusionale che è uno Stato drammatico se vogliamo che sappiamo quanto alla formazione sia decisiva in particolare dei luoghi precipui della formazione cioè le scuole secondarie e l'università l'altro problema che volevo suscitare
Vista la presenza del direttore di della nuova RAI tre
E quello del del cinema io stanotte mi son trovata arrivando a casa verso mezzanotte mi son trovato scaraventato sullo schermo sul piccolo schermo l'ultimo film di Antonioni cioè francamente riterrei che si mi sembra sia necessario preparare in qualche modo il nostro pubblico non per un alloggio per un panegirico di cui Antonioni non ha nessun bisogno ma per educare all'in una pagine far vedere il conflitto che eccetto la sceneggiatura e regia cinematografica programma Coppo sono sessanta unioni per cioè lo scarto dal divario che c'è tra l'aspetto lettera Mario di questi film e e le e la loro diciamo il loro aspetto visuale ecco questo che mi sembrava uno dei problemi che andrebbero posti quando si quando si trasmette un film
Allora cominciamo a dire che l'ultimo film di Antonioni è andato in onda all'interno di un ciclo che era il cinema d'autore ed entrato in onda alle o
Undici di sera quindi non è andato in onda di non dà quindi in un'ottima collocazione di seconda serata e non è andato in onda a mezzanotte
Ore nove aree sì come dire antelucane quello che ne stiamo facendo anche lei è una delle dei segnali percettibili impercettibili trasformazione cerchiamo appunto di collocare questi prodotti in situazioni buone per il prodotto
Peraltro diciamo era un film rispetto al quale sinceramente l'impressione poi dover di doverlo accompagnare con un coté di spiegazione credo che sia come dire una lettura un po'tradizionale del re dell'approccio al cinema credo che ogni media debba fare le il proprio mestiere il nostro mestiere quello di dare un occasione per il prodotto di qualità e mostrare il prodotto di qualità e fare consumare il prodotto di qualità dopodiché ci sarà l'università Agli libri e quant'altro che dovranno fare questo secondo questo secondo lavoro io lo dico perché come dire ho un grande rispetto per il cinema un cambio dispetto per i libri è un grande rispetto per tutto quello che diciamo crei il sistema della comunicazione non vorrei che la televisione caricata di tanti compiti poi perdesse il suo compito specifico che è appunto quello di mostrare buoni per l'di qualità credo che ieri abbiamo fatto sostanzialmente molto semplicemente molto umilmente questo tipo di operazione che poi è tratto specifico nastro
Quinto credo che possiamo dunque chiudere non solo questa nostra ossessione ma l'intero con l'occhio di euro visione la prima cosa che vorrei dirvi e portare via il saluto e le scuse
Di Bruno Razim direttore dell'Accademia di Francia di villa Medici che ci ospita
Perché è dovuto partire per Parigi improvvisamente stamattina e quindi non ha potuto partecipare ai nostri lavori di oggi e noi lo ringraziamo intanto per la sua ospitalità ecco io devo dire che alla fine di questo convegno particolare ai di questa sezione particolare sul nuovo ma rete tre
Mi viene voglia subito di una gran voglia di fare subito un convegno sulla Rete Uno e sulla Rete due
Perché francamente lo si va a definire la tre
E più preoccupazione mi viene sull'A uno e sulla due
Perché la loro diversità rischia come dire di essere tutta quanta negativa sì che rischia di diventare indifferente se poi la uno e la due vengono privatizzate oppure no abbiamo avuto questa mattina
E l'assicurazione di Cantillo che ci ha detto no no dal tre non esaurisce per affatto il ruolo di servizio pubblico ce l'avranno anche la uno e la due non vorrà essere la nostro il nostro alibi e poi in questa stessa
Garanzia ce l'hanno ce l'ha data Zaccheria e tuttavia qualche dubbio metterei Pinto che resta no in tutti quanti noi nel senso che appunto più si va avanti a definire la tre in più dieci e e perché non anche la nel due tutti queste caratteristiche e allora resta questo grande interrogativo per cui mi pare che il tema per l'anno prossimo e che è accaduto all'A uno e la due dopo che è entrata in scena latterie nuova la nuova tre ecco Silvia perché il rischio ecco non vorrei che ci fosse un'equazione che se c'è la pubblicità la televisione commerciale e invece se non
C'è la pubblicità diventa un servizio pubblico per cui la definizione di servizio pubblico ne deriverebbe dalla mancanza di pubblicità ora
Sì il servizio pubblico non credo che debba definirsi a partire dal la fonte delle risorse finanziarie per cui appunto se se c'è tra pubblico merce alle se non c'è e se c'è il canone invece pubblica e questo credo per due Gioni che vorrei che neri affermassimo in qualche modo qui che la natura del servizio pubblico sta nel fatto che il servile emittente pubblica appartiene alla collettività
Chi a decidere le gli orientamenti sono sia pure attraverso enormi mediazioni degl'infimi tutte però sono tuttavia i cittadini e i cittadini non sono solo consumatori ecco questa è un'altra cosa che mi piacerebbe riaffermare nel senso i cittadini sono molto di più
Che i consumatori quali certa anche i consumatori orientano orientata verso il mercato ma i cittadini non orienta lo soltanto attraverso gli acquisti ma orientano anche attraverso le loro scelte politiche
Chiaramente vanno intesi in senso alto non nel senso che quindi la televisione pubblica elementare utilizzazione delle scelte politiche dei cittadini ma c'è un senso d'ispirazione politica alta che qualche modo deporre vivente definisco
Mentre non posso definire nello stesso modo quella del mittente privata ecco per questo è appunto il servizio pubblico non è una serie di materia e di settori no per cui ci sono quelli fattura e come cultura che lo sono settori pubblici possono essere finanziate dal tallone può invece ci sono quelli che non sono fatturati come servizio come cultura come servizio pubblico e che allora debbono essere scritturati dalla per il dalla pubblicità
Non dico questo per riaffermare un problema che è quello che è stato posto da questo famoso documento le guidelines fra
Dalla ventiquattro a Bruxelles e che in qualche modo tenderebbero avrebbero teso tenderebbero a questa idea del servizio che ciò che può essere pagato dal canone quello strettamente quando si trasferisce la scuola dentro la televisione o proprio
Le altre insomma la cultura in senso ampio non il Complesso del progetto politico generale mi pare molto importante di questo nostro convegno ditegli euro di
Simoni quanto è stato detto unanimemente con molta forza da ciascuno dei presidenti del quattro televisioni pubbliche ai commi del continente che ieri hanno parlato nella sessione di ieri che tutti e quattro ancia Germania Italia e Spagna hanno detto quel documento per Graz di Dio è un documento di cui nessuno più riconosce la paternità e allora togliamo via la discussione e questo badate lo voglio dire perché siccome io abito spesso a Bruxelles
Che da questo messaggio venga al convegno di una visione credo che sia in in importante vale a dire quindi attenzione agli al servizio pubblico non è singole materie è un progetto d'insieme che investe nella curiosità nella ricerca nella sperimenta
Dione e non si limita per questo a rispecchiare a rispecchiare quel che c'è nella società no ma investe come dire per costruire anche una domanda diversa ma domani
Da che sconti appunto e questo è quello che il Paese per questo diciamo attenzione dei cittadini e non dei consumatori consumatori comprano quello che c'è no sul me
Catto il cittadino può dire io vorrei che sul mercato ci fosse anche quello che oggi non c'è cioè
Ricerca fa una in testa una domanda riversa
E quindi
Lo diceva Maselli oggi suscitare una nuova domanda e io credo sia molto importante ricordare anche quello che diceva Cascino questa mattina quando diceva badate che quando andiamo a vedere non è vero affatto questo lo dico
Polemica con il mio amico abruzzesi con il quale ci dividiamo sempre con le parti quindi particolari Puccinelli quella di atleti che ci incontriamo quasi una volta al mese nei convegni allora lustrini di mi dice che lo zapping cioè la molteplicità dei canali equivale alla democrazia quando io dico che lo zapping non vi sembra democrazia pericolo Pozza pare quanto vuole ma il
Trova sempre la stessa merce allora e che il palinsesto in fondo della generali vide la televisione generalissima anche quando era solo offre una varietà che forse era maggiore Cascino diceva c'erano più cose di quanto non ce ne siano oggi
Allora lui mi risponde che io c'ho nostalgia della televisione Bernabei quella delle gli democristiana degli anni Cinquanta questo lo dico perché abbiamo ormai tutti e due estremizzato le nostre parti forse la verità in mezzo però qualche cosa ciò un fatto è vero LAM
Moltiplicazione dei canali non vuol dire affatto moltiplicazione della variabilità del pluralismo della diversità perché se non si moltiplicano anche le
Punti ebbe allora è difficile che si moltiplichino le le le si moltiplicano le due cose ecco e ancora per finire
Naturalmente la pubblicità in porte riparla momento e questa pubblicità perché badate e siamo tutti quanti alle prese con questa con questa questione
E dice Valli Oglio oggi perché il il RAI tre proponeva come sta la vogliamo punire una punizione allora nuova Peretti RAI tre e non avrà la pubblicità dobbiamo pulire e Zaccaria risposto B veramente non è nemmeno strisce il Parlamento che ce l'ha imposta questa scelta allora e voglio dire e questo è un problema perché fa benissimo liberarsi dalla pubblicità nella e la pubblicità per un verso serve perché serve a di
E quanta udienze c'è un programma e queste utili a tutti in qualche modo la indirettamente selve a misurare il in grado di dire il gradimento di un programma
E però è anche vero che essere liberi dalla pubblicità significa avere maggiore possibilità di investire in curiosità le risorse di sperimentazione però insomma e specifico tutto questo va benissimo fare a meno pubblicità si è però allora c'è una dei quattro finanziamento attraverso il canone finanziamenti io ho visto il grido d'allarme francese da questo punto di vista no e perché Francia dove si sta varando un progetto di legge in cui non ci sarà più la riduzione della pubblicità su tutti quanti canali non come da noi su uno solo B e e una pesantissima riduzione recita cioè lo Stato francese darà compenso per tutto questo io ho visto appunto fra le Katrin però manca che che il PPI diceva sicuramente lo Stato francese darà speriamo bene e e anche moschea qui questo tavolo che esprimeva la sua preoccupazione cioè lo spettro della Pbs americana vale a dire una televisione pubblica che ha talmente poche risorse che poveretta può fare proprio appunto il doposcuola e poco di più questo io credo che quando parliamo di questa questione Cannone dobbiamo saperlo che è un rischio molto
Molto forte tant'è vero che attorno a questo poi mette tutto il dibattito perché in Germania è stata quando siete andati a dire che non avrebbe dovuto avere più la televisione pubblicità infine le visione tedesca ha detto no per carità questo non si tocca in Gran Bretagna non ce l'hanno ma io cambierei volentieri lo Stato stella tv RAI con quello della BBC perché la BBC non alla pubblicità ma a un finanziamento imperiale rispetto alle altre televisioni qui in
Insomma non è una cosa tanto se no perché io vedo troppa l'Ingria attorno a questa cosa di cui si fa meno nel canone no va Tosel grosse insomma di qualche preoccupazione credo che ci debba
Ci debba essere anche perché poi appunto ciò che caratterizza soprattutto il servizio pubblico si è detto che si è ripetuto qui l'hanno detto uccisa hanno detto in tanti e il contributo che deve
Gara televisione a alla creatività a produrre non soltanto a fare consumare al sensibile produrre produrre come sappiamo costa particolarmente caro e allora
E e quindi per questo ci vuole religiosa ecco ultima questione sulla questione della creatività decentrata dei del decentramento B e locale è stato il regno della grande creatività pensiamo soltanto al ruolo avuto le radio libere perché quando c'è una visione le cose sono andate comunità legge questa grande esperienza Francia
Io mi ricordo quando sono nate le radio libere in Italia in Francia ci chiamavano in continuazione per farci raccontare com'era questa storia è vero che le radio libere sono diventate rapidamente radio
Ribatte che è un concetto diverso naturalmente ed molti senza neanche accorgersene operò voglio dire il locale è stato degno di grande diranno che qui creatività di consiglio di andare a vedere il Radiofreccia questo filmino distrugga Abu che è stato presentato a Venezia e in
E che internet carino e la storia di una radio di una radio libera tutto una badante io credo che le radio conquisterà Vietti o locali e hanno inventato una cosa che io non vedo ancora nella televisione non so come si può fare del viso
E cioè l'intera attività
Io la chiamo la internet dei poveri le radio resterà di lavoro queste piccole radio perché ci sono
Gli hanno magari ci sono le chat line sa notti diritti Ducati fanno attraverso internet e i poveracci fanno attraverso la radio di di di di
Hanno nome perché non si mette lì che cosa ha di diverso un acciacco lamentata permute e più divertente anzi la radio del Tuscolano e cioè allora questo problema dell'interattività come poi che si gioca si mette nel nuovo sistema questo bisognerà credo credo rivederlo ecco pur ancora un'osservazione scusate mi tutti beh tutti diciamo d'accordissimo il decentramento tutte le cosa sta dietro le sto qui a ripetere
Io sento però fortissimo badate questo pericolo che noi daremo la possibilità alla Calabria di fare la sua storia alla al alla Lombardia di fare la sua al Glass qua al al perito e così via ma come sarà la Calabria ha conosceva la storia del Périgord e in viale Lombardia a sapere la storia di Glasgow perché Bennati il rischio che stiamo correndo moltissimo
è che all'atto di una grande Spring personalizzazione dell'informazione della cultura dell'immaginario che è come dire dal ma Donald iniziazione dell'
Mondo e dall'altro ci sia questa rifugio in ripiegamenti di carattere integralisti Co. iper localista e così via il revival delle tribù
E chi non comunicare affatto fra di loro perché il Glocal io una parola che odio per questa Regione perché sarebbe magnifico se alla globalità si aggiungesse diciamo anche lo specifico dalla località ma sequestri località rimangono separa a te una dall'altra ognuno vede la sua e nessuno conosce quella dell'altra B ne viene fuori un mondo di tribù per l'appunto e chi oggi la risposta Aldo bellissimo sia il mondo delle tribù io ce l'ho fortemente Juan andiamo e questi sono in panne Pamiers che abbiamo avuto precedentemente nella giornata di ieri a sentire cosa succede nella fiction presenti ottenne Rafik succede in questo in Germania Inghilterra in Italia dappertutto grande re vai avanti una fiction nazionale addirittura dialettale ma anche qua ognuno si deve la sua sono prodotti che non sia
Portano non circolano neppure non dico attraverso le frontiere europea e ma neppure spesso quelle regionali allora e qui credo che questo decentramento propone problema da questo punto di vista se lo debba se lo debba porre ed infine è del tutto evidente che questa vicenda del
Della nuova sperimenta
Non è che c'è un po'dappertutto del decentramento di riscoprire le risorse locale e così via beh si fa milioni nel vuoto ma nel pieno di una grande evoluzione del sistema multimediale e quindi lo schermo televisivo badate e uno Dettori fa tanti si confonde con quello del computer peraltro di già è con tutto quanto questo insieme che succede di tutto questo insieme
Il rapporto a la televisione e questo con l'iride la la vicenda del decentramento e questa sperimentazione ha un senso
Apporta un progetto complessivo e questo con Progetto comprensivo questo lo dico per l'Italia e deve avere una strategia complessiva e quella famosa strategia Paese che come dire che ha navigato me zo ai nostri lavori e che chiama in causa qualche scelta politica perché ecco se poi arriva un signore dall'esterno che della nostra strategia Paese non gliene può fregare di meno diciamo
Beh ecco allora certo che noi c'abbiamo un problemino qua sulla piattaforma digitale chi se la prende chi lo fa e così via beh allora tutte le sperimentazioni televisive che facciamo hanno un segno un senso diverso perché il mio non è un pezzo di una strategia complessiva se questa strategia complessiva ci sfugge di mano
No allora non so francamente cosa dobbiamo andare a fare mi pare che anche da questo punto di vista gli orientamenti che si sono espressi in questa
Nostra conferenza siano stati abbastanza un Micucci tutti quanti enti questo mi pare una cosa
Positiva le luci e le ombre di Eurovisione sono evidenti e tutti tutti i purtroppo parlano vanno se ne vanno perché c'erano da fare ma questo è anche il prezzo che si paga quando si chiede delle persone importanti di venire
A parlare
Questa volta abbiamo avuto un gruppo di studenti diversi paesi europei le scuole di comunicazioni con il quale adesso faremo una riunione per vedere come le loro reazioni a questa nostra
Discussione io vi ringrazio a tutti quanti vi ricordo che questa sera c'è una festa quadrupla medici e per la promossa da Eutelsat
Cottura
Uomo ex nomination premi dovrà cena e J-Ax si accede per invito maglia inviti vengono generosamente elargiti nella sala della segreteria e il festa comincia avete tutti e tre arrivederci e
Sullo scudo