"Un territorio da curare" convegno organizzato dalla Federazione dei Verdi presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto

Ai lavori di questo convegno
Il cui titolo spiega bene
Il tema di cui dobbiamo trattare un territorio da curare
La questione
Della difesa del suolo la questione del dissesto idrogeologico
E diventata come ognuno sa
Tema cruciale negli scorsi mesi a seguito della tragedia del Sarno
Primo
Elemento di riflessione sta già in questo dato
Il fatto cioè che è un tema di così grande rilievo
E dalle implicazioni così tragiche
Sia diventato centrale nel discorso pubblico e anche nei sentimenti
Della pubblica opinione oltre che nel dibattito politico
Solo successivamente a una vicenda così drammatica
Dobbiamo ricordare perché e doveroso farlo non solo giusto ma anche doveroso per rispetto
Delle responsabilità di ognuno
E anche per rispetto di principi elementari della politica
Che per quanto riguarda la federazione nazionale dei Verdi
Che l'incontro di oggi promuove
Non abbiamo certo scoperto questo tema solo contando e piangendo i morti di Sarno
C'è una storia che accompagna l'intera vita della nostra federazione
Una storia di impegno e di battaglie di proposte di legge e di iniziative sociali
Che avevano e hanno questo tema al centro ma voglio anche ricordare
Che nel settembre scorso
Come Federazione nazionale lanciamo
Una campagna sul tema che si è articolata in decine e decine
Di manifestazioni in altrettante località che ha prodotto mobilitazione e anche alcuni risultati sul piano politico istituzionale
Quale ad esempio l'incremento dei fondi destinati in finanziaria al tema della difesa del suolo
Oggi questo tema
Conosce un'attenzione maggiore
Per il nostro partito
Esso assume addirittura centralità priorità tra gli impegni della nostra attività pubblica
E di esso tema abbiamo fatto passaggio determinante nel corso della verifica di governo in atto
I risultati del convegno di oggi le proposte che nel convegno di oggi verranno elaborato saranno appunto oggetto del nostro contributo alla verifica di governo si tradurranno cioè in un testo che noi consegneremo al presidente del Consiglio perché riteniamo che questo tema debba finalmente assumere Primo Rita di impegno politico non questione ambientale tra l'altre questioni ambientali ma garante impegno nazionale e dunque prioritario obiettivo dell'azione di governo di questo oggi parleremo
E io voglio dare inizio lavori
Dando la parola per l'introduzione a Massimo Scalia presidente del consiglio federale diverte
Grazie Luigi come il nostro portavoce adesso ricordava non sono passati neanche due mesi dalla tragedia Di Sarno Quindici Bracigliano dai duecento morti
Un primo punto fondamentale non vorremmo che come succede spesso in questo Paese tutti avessero già dimenticato
Per restare ai fatti più recenti
Già nel novantasei nodulo novantasei quando ci fu lo smottamento della penisola sorrentina o un anno dopo quando il pizzo da almeno s'motto ma fecero solo un morto è un morto non fa notizia
Già allora noi proponemmo
Nella nuova destra di supporter della maggioranza e del governo proponemmo delle azioni
Fummo non prese in considerazione dal Governo addirittura zitti zitti da importanti giornali di questo Paese
Ricorda la prima Manconi il novantasette è stato dello impegnato tra le altre grandi iniziative che ci possiamo permettere di prendere in una campagna nazionale
Sulla difesa del suolo e l'incontro di oggi
Fa parte di questa campagna proprio a sottolineare l'importanza e le priorità che Verdi danno a questo tema
Sono trascorsi nove anni dalla emanazione della centottantatré ottantanove
E la domanda di rito in un convegno come questo è qual è lo stato dell'arte sono molto schematico i tempi sono fortunatamente stretti
Ricordo solo alcuni fatti
Lo Stato dall'arte badate emerge dalla indagine conoscitiva che il Comitato paritetico delle commissioni Ambiente lavori pubblici di Camera e Senato
Hanno per rispose che diciamo sta arrivando alle aule proprio in questi giorni quali punti ma la sostanziale in applicazione della legge
Nessun piano di bacino è stato completamente redatti redatto in vari casi non è stato neanche iniziato
Conseguentemente la irrisorietà dell'estensione di territorio sottoposto a misure di salvaguardia
I piani di bacino riguarderebbero circa il cinquanta per cento del nostro territorio nazionale le misure di salvaguardia si estendono se va se tutto va bene grasso che cola a all'un per cento circa
Non è stata completata la costituzione delle autorità e degli organi previsti e quando questa Costituzione è stata completata in vari casi purtroppo molti di questi organi restano soltanto sulla carta c'è stata solo la Costituzione formale ma non c'è l'operatività l'approvazione dei piani stralcio per la tutela delle fasce Fusi fluviali e per il dissesto idrogeologico
Almeno a mia conoscenza è una sorta di spezzatino poi chi interverrà ci fa il punto su questo ma molto poco è stato fatto
Poco sul Po da questo punto di vista ancor meno Suardo attendere il resto notte fonda
Certo alcune procedure previste dalla legge rendono lenta e complessa la sua applicazione
E su questo molti interventi oggi proporranno io mi auguro soluzioni per sciogliere i nodi di inciampo presenti nelle norme
Ma è mia convinzione che ci troviamo purtroppo in una situazione analoga a quella dell'autunno novantaquattro
Anche allora denunciammo giorni subito dopo l'alluvione del Piemonte del quattro novembre i ritardi le carenze lì l'applicazione le esigenze l'esigenza di apportato alcune modifiche la centottantatré
Tra parentesi facemmo per la memoria di chi se lo ricorda questo opuscolo Brandelli d'Italia ma oggi come allora ritengo che si debba riconoscere l'esistenza di un fronte nemico della centottantatré
Buona parte del mondo dei cavatori del mondo agricolo industriale dei costruttori e numerosi amministratori e politici
E così abbiamo avuto che edifici abitativi stabilimenti industriali e Silvia artigianali impianti di vario tipo strade abusivismo edilizio si siano espansi nelle aree di pertinenza fluviale nelle aree golenali
Pontini privi di luce adeguata assicurare il deflusso delle acque fiumi e torrenti rettificati incanalati inalberi cemento
Opere realizzate in nome della difesa del suolo briglia dighe scavi ma spesso inefficaci se non addirittura dannose
Mentre venivano meno quegli interventi Fini Mimma capillari di manutenzione idraulica
Mentre si spopolavano le colline si introduceva non nuove colture il tutto producendo l'effetto complessivo di una riduzione della capacità di ritenzione ideologica dei suoli
I dati crudi ci dicono
Sessantacinque per cento del territorio nazionale sottoposto a rischio idro geologico
Per quello che riguarda la spesa poi dall'alluvione di Firenze
Novembre sessantasei ad oggi si è speso è una stima ma solo per riparare danni e a rifondere le perdite qualche cosa come centocinquanta mila miliardi
A un ritmo di sette otto mila miliardi negli ultimi dieci anni in queste sono le valutazioni
Anzi ho sentito fonti autorevoli non molto tempo fa
Che dicevano che ove per l'anno si fosse per l'anno si fosse ripresentato un evento analogo a quello della sessantasei
Gli affetti sarebbero stati ancora peggiori di quelli del novembre sessantasei
Io efficienza delle regioni latitanza del governo completano il quadro
Un quadro che per di più si va completando perché di recente è stato introdotto con il decreto legislativo centododici novantotto uno dei tanti decreti di attuazione della Bassanini della legge cinque cioè cinquantanove al novantasette
Decreto legislativo che pone la delicata questione di un riordino di competenze tra Stato regioni autonomie locali
Secondo il principio di sussiego sussidiarietà e siamo d'accordo ma il problema che questo decreto non mi sembra garantito ska
E quello di mantenere l'unitarietà fisica del bacino idrografico e quindi una gestione unitaria del bacino come riferimento per studi ricerche programmazione e interventi
Insomma la centottantatré una buona legge una buona legge che oltretutto dava e da ai piani di bacino un'autorità è una potestà programmatoria cui ogni altro piano dai paesistici ai piani industriali artigianali
Si deve subordinare una legge appunto sostanzialmente inapplicata con le conseguenze che delineavano
Allora niente è cambiato se non appunto il decreto legislativo propalante dalla Bassanini e il recente decreto legge attualmente all'esame del Senato e che ha prima botta caldo
Mi sembra una risposta parziale e non del tutto adeguata ai tragici eventi dei primi di maggio in Campania ai morti uccisi dal malgoverno del territorio
è questa la situazione
Non voglio convincere nessuno ma ritengo che qualcosa è iniziato a cambiare e quel e che su questo terreno
Sia possibile oltre che doveroso andare a quella svolta ambientale che all'indomani del mare di fango che seppellì in campagna nomine cose noi chiedemmo con molta determinazione al governo che al presidente del Consiglio Prodi
Quali gli elementi
Di questo possibile cambiamento
Innanzitutto fatemi osservare che la costante battaglia condotta venerdì in questi anni in tutte le leggi finanziarie affatto se non altro comprende dal Parlamento al governo l'esigenza di risorse economiche adeguate
E badate che di risorse per interventi sui bacini
Se ne sono non sono state rese disponibili forse anche troppe
Troppe se non altro il rapporto alla loro utilizzazione che è stato tutt'altro che ottimale
Opere di ingegneria idraulica già lo ricordava prima talvolta discutibili e quasi sempre avulse da un contesto peraltro inesistente che è quello appunto della pianificazione di bacino
Io credo che questo convegno
Abbia tra le altre cose proprio il compito di fornire su questo fondamentale terreno proposte e soluzioni
Direi anche per quanto concerne i criteri per la ripartizione dei fondi
Tutti convinti come siamo che non si può in ogni caso continuare aereo delle stanziamenti da centottantatré
Quelli previsti per le attività di pianificazione e prevenzione a favore invece degli interventi di emergenza per risarcimento dei danni eccetera
In secondo luogo la questione della riforma delle competenze
Sì è molto enfatizzato poche settimane fa lo scontro sulle competenze in modo permettetemi di dirlo tanto più stupido inaccettabile
Quanto più veniva alzato da chi come già nel novantaquattro e con più determinazione oggi perché nell'isola governo attratto occasione dal mare di fango e dei morti per dire un po'Berlusconi alla mente
è colpa dei Verdi e colpa degli ambientalisti è stata mai uno stilema riferimento a Berlusconi
Ha avuto molto successo il dire ma le sinistre hanno governato per quarant'anni
Tutti sono quasi convinti di questo e così il tentativo di ripetere ma quando c'è l'alluvione la frana ecco il parere del conto agli ambientalisti è un tentativo che è stato praticato
Nei giorni recentemente nei giorni di una tragedia campana
A poche settimane di distanza è opportuno ricordare all'esercito di ben altri listini che la questione delle competenze
La questione di un unico ministero del territorio dell'ambiente
Che avevamo sollevato già prima dell'alluvione in Piemonte quella del novantaquattro resta questa questione non certo la panacea del colossale problema che abbiamo di fronte con la difesa del suolo ma sicuramente
La più incisiva azione di riforma dell'assetto istituzionale
Per poter pensare ha un'efficacia delle iniziative oggi questa azione di riforma è iniziata
Il primo passo tangibile ancorché limitato senz'altro perfettibile è il decreto legge che già prima ricordavo e che credo sarà oggi oggetto di analisi critiche proposte in altri interventi
Da ultimo e mi avvio a concludere in coerenza con un'azione pervicace e di anni
Il problema che la difesa del suolo assunto finalmente
Lo status di infrastrutturazione primaria al pari di quelle che abitualmente vengono riconosciute tali strade autostrade ferrovie aree attrezzate status che ha acquisito nella Risoluzione con la quale Camera e senato hanno approvato il Documento di programmazione economica e finanziaria a metà maggio scorso subito dopo proprio la tragedia della Campania
Di più la difesa del suolo sempre in questa risoluzione è stata convocata per nostra
Iniziativa nostra vedere di assai decisa
Nella politica economica interna anzi al paragrafo B uno tranne il primo a vita di politica economica interna
Certo anche insieme ad altre significative richieste per la politica economica ecosostenibile
Beh e a noi resterà sulla carta questa risoluzione
Francamente non ritengo che si possano minimizzare se non altro in termini di cultura politica affermazioni solenni in un documento fondamentale di indirizzo sulle politiche economiche che il Parlamento da al Governo
Vedo qui alcuni visi che mi ricordano altri tempi i bei tempi della battaglia antinucleare
Lunga battaglia antinucleare quando l'interrogazione parlamentare un'audizione alla Camera una proposta di legge
Venivano banditi come ipotetica di speranza addirittura questo certo per i meno avvertiti di un possibile successo
Lei oggi abbiamo una maggioranza che impegna il governo su questo
Ma per essere ben sicuri ed è questo poi io credo un fatto politico che sottoponiamo alla vostra attenzione però essere bensì Guly oggi nel corso di una crisi politica
Ci impegniamo perché nel documento programmatico che Prodi presenterà prima la verifica nella maggioranza per poi ottenere la fiducia alle Camere
In questo documento si è inserito come punto proprio del governo esattamente quanto già deciso dal Parlamento in materia di difesa del suolo e cioè le cose che mi ricordavo della risoluzione di approvazione del DPEF
Spero che questo dice chiaro
E credo che possiate riconoscere in questo io sono fiducioso lo voglio dire che questo accadrà e spero che possa riconoscere in questo il massimo di impegno che a livello istituzionale e di governo i Verdi possono produrre per un tema che ritengono così importante
Questo impegno poi vuol dire se accadrà quello che noi auspichiamo cioè che questo sia un punto del documento programmatico del governo
Vorrà dire un impegno corrente per quello che riguarda risorse finanziamenti organizzazione riforma tutte le cose che serve un impulso nuovo alla centottantatré e infine ma credo che su questo punto interverrà Sauro Turroni ad essere ancora più precisi un piano Triennale straordinario che attinga
Alle risorse previste
Per i progetti di grandi infrastrutturazioni esattamente con come con le delibere CIPE si norma tutta questa materia queste la linea che ci impegniamo in questo convegno a seguire e ho terminato aspettando da questo convegno proposte soluzioni idee che saranno utilissime per tutta la fase
Impegnativa che ci accompagnerà da qui alla finanziaria da qui alla traduzione
Dell'ipotesi del ministero Territorio Ambiente dal primo passo fino al passo finale grazie
Do ora la parola Fabio Roggiolani responsabile della campagna nazionale dei Verdi mai più alluvioni
Dunque io leggerò perché intervenire una sala così bella se il particolare vorrei che questi colpite da emozione quindi
Qualche consiglio sui lavori abbiamo bisogno che gli interventi non subirebbero i dieci minuti vi preghiamo di attenervi sia anche perché altrimenti non ce la facciamo secondo
Vi verrà distribuita con leggero ritardo perché
è tutta in una macchina che sta arrivando a me affogata nel traffico non siamo riusciti a svincolarci
Alcune schede in una delle quali tra l'altro ci sarà la richiesta se qualcuno dei presenti vorrà partecipare in futuro alle riunioni del Forum
In via di costituzione ci sono varie situazioni d'Italia dei dei Verdi sul dissesto idrogeologico per cui se ci sono chiese chi ha disponibile vi prego che in questa scheda lasci le proprie indicazioni e poi tenteremo ovviamente di stampare gli atti di questo convegno
Cercheremo appunto di far vedere a tutti quanti
Vorrei innanzitutto ringraziare chi in questo anno e più di lavoro ha contribuito alla realizzazione delle manifestazioni degli altri venti del convegno odierno l'esponente dei Giovani Verdi Luca Giorgetti Duccio Brancaleoni il curatore di Piazza Verde della Toscana curato Mortella gli esperti del ramo Antonio cinquine Sandro Gagliardi i collaboratori del gruppo parlamentare dei Verdi Walter Gori ed Eleonora angeli
Tutti gli altri che in vario modo
Con consiglio impegnano dedicato un po'del loro tempo a questa impresa con la speranza che non ci siano già stancati perché ancora lungo il cammino che ci aspetta un grazie anche alla Camera dei deputati che ci ospita in questa splendida sala anche solo che se anche se con la sofferenza della giacca ma tutto non si può avere mai più alluvioni è il nome che abbiamo scelto per una campagna nazionale della Federazione dei Verdi che oggi che con oggi entra in un anno in una fase nuova e più complessa
Quando nel febbraio del novantasette riprendendo il filo di anni di intuizioni di ambientalisti e di Verdi sbeffeggiati dai più ma che noi non ringrazio Remo mai abbastanza
Abbiamo deciso che in Toscana i Verdi dovevano marcare la loro esistenza salvando l'Arno e aiutando la nostra gente a salvarsi dall'Arno
Non immaginavamo certo lo sbocco odierno ma si vede che i tempi sono finalmente maturi perché la cura del territorio e del nostro Paese da esercizio per bonifiche di altri tempi diventi la più grande opera pubblica italiana
Ricordo ancora il senso di impotenza e di inutilità provato quando alle manifestazioni di Legambiente sugli angeli del fango i volontari che aiutarono a Firenze dopo l'alluvione del sessantasei il senso di sgomento provato dicevo nel constatare che a trent'anni da quella tragedia si era realizzato solo lo scolmatore prima di Pisa il niente altro
La rabbia di pensare che in una regione da sempre amministrata da forze che oggi governano l'Italia meno che verde che non erano al governo della Regione Toscana si fosse tollerato che si costruisse perfino in archivio e che si fossero spesi miliardi su miliardi in studi che dando sempre le stesse corrette risposte venivano regolarmente messi nei cassetti
Sembra quasi che la classe politica costretta dalla voracità di aree edificabili di migliaia di sindaci a non porre alcun vincolo di protezione cercasse di farsi poi perdonare investendo in chiacchiere
Le chiacchiere sono state almeno in parte positive perché si è prodotta una legislazione che se correttamente applicata era in condizioni di dare risposte
Le modifiche attuate con il decreto di giugno pure essenziali per far funzionare il sistema non possono essere usati come alibi da chi da quella classe politica responsabile per la sua incapacità di infiniti lutti e disastri
Ripeto oggi con il decreto del giugno si hanno possibilità nuove e più concrete sul nuovo decreto il dibattito pura aspro ha tenuto conto degli interessi primari dell'ambiente del Paese
Il risultato raggiunto tiene in campo tutte le forze
Auspichiamo che nessuno si chiami fuori
Il decreto va approvato entro il trentuno luglio a tutti i convenuti di oggi chiediamo di firmare un brevissimo appello ai parlamentari di ogni gruppo politico affinché non ci sia un rinvio che farebbe saltare i finanziamenti anche per la Campania
Indulgere al dibattito pur colto è sempre necessario è un lusso che non ci possiamo permettere oggi è il tempo delle scelte
Per questo al convegno odierno sono presenti oltre a numerosi esponenti del Governo ed è la politica verde ambientalista anche esponenti delle associazioni di categoria
Degli ordini professionali
C'è bisogno nostro avviso
Di fare un patto perché i finanziamenti siano adeguati siano spendibili subito e ci sia un corpo imprenditoriale in condizione di raccogliere la sfida senza proporre di nuovo soluzioni peggiori del male
Come Verdi intendiamo impegnarci a fondo in questa battaglia per far partire i lavori nel modo più spedito
Ma ci deve essere altrettanto impegno per non trasformare questa opportunità per curare l'Italia nel suo esatto contrario
La comunità scientifica ormai ha chiarito tutto o quasi i fiumi non si Tomba no non si tappano non si devia no la natura deve essere consigliata aiutata e non violentata il tempo delle Diga delle Tre gole è ormai da noi finito
Speriamo che le proteste servano anche in Cina qualche cosa
Se i costruttori capiranno questo avranno una possibilità enorme di guadagno e occupazione e con loro tutta la comunità se ci costringeranno ancora ad una battaglia di retroguardia non ci tireremo indietro ma con loro ci rimetterà tutto il nostro Paese
A tutti gli esperti che dentro gli uffici statali sono stati per anni costretti al silenzio dal minimo contributo chiediamo di ripartire avranno Never di un sostegno ad un ascolto convinti come siamo
Che il governo di centro sinistra saprà finalmente utilizzarli e valorizzarli al meglio
Termino
Questo pistolotto ringraziando tutti coloro che svolgeranno relazioni oggi
Tengo a precisare che tutti lo fanno in nome della loro coerenza e affascinati forse dall'idea dello spuntino biologico che sarà offerto in piazza del Pantheon se riusciamo a finire riorganizzarlo abbiamo qualche problemino
Ringraziando tutti quanti per la presenza ho dovuto iscrivere un po'scritto ma per dimostrare quanto anche le nostre migliori intenzioni hanno poi delle difficoltà estreme ieri sera il consiglio comunale di Incisa ha deciso di autorizzare
Un insediamento produttivo a Pian dell'Isola la cui posizione rispetto al fiume chiara sin dal nome era l'unico pezzo di terra di di Pian dell'Isola lasciato libero da vincoli dei Piano di bacino della e il Comune ha deciso di farci appunto un insediamento industriale il Comune di Pisa
Ha chiesto a tutti i Comuni a monte disse tutto l'Arno di impegnarsi ma per se stesso ha chiesto l'abolizione dell'unica casa di espansione prevista nonostante tutto
Nonostante questi amministratori che non riescono a vedere oltre il loro naso noi andiamo avanti convinti che stavolta l'opinione pubblica sarà con noi e che chiederemo al limite a tutta questa gente che non decide di muoversi nella direzione giusta chiederemo loro il conto delle loro scelte grazie
La parola Sauro Turroni all'onorevole Sauro Turroni
Capogruppo Verde nella commissione Ambiente lavori pubblici della canna
Ieri sera
In Commissione ambiente
Abbiamo approvato un documento
Che sarà presentato all'aula martedì prossimo per la discussione che il presidente Violante a calendarizzato relativa alla questione più in generale difesa del suolo protezione dei dei suoi abitanti dell'attività che in esso sono collocate
Questo questo discussione piuttosto anomala per la verità nelle forme in cui essa è stata proposta si dovrebbe probabilmente concludere con l'adozione di alcune risoluzione
Il documento che è stato approvato ieri sera ha trovato il consenso di tutti anche il mio seppure abbia manifestato al momento del voto molte perplessità
Il documento è il frutto del lavoro della diciamo così di di di di due deputati Franco Gerardini è sottoscritto che nell'est
Negli scorsi giorni a settimana scorsa hanno utilizzando i risultati dell'indagine conoscitiva avviata da Camera e Senato e mozioni presentate dal gruppo parlamentare verde dal gruppo parlamentare del PDS e altri attori e altri documenti avevamo prodotto proprio per costruire questo terreno comune di confronto
Per quale motivo il documento puro trading ha avuto positivo
Allora
A ottenuto una dichiarazione finale da parte mia di insoddisfazioni perché esso al solito annacqua le responsabilità
Non le riconosce non le attribuisce a coloro che nell'inerzia hanno consentito a nove anni dalla legge
Per la difesa centottantatré
Che la situazione fosse quella che vi appena ricco raccontato Massimo Scalia che trovate all'interno della documentazione allegata in questo convegno
Che
Abbia cercato di fare questo
Sottolineando la necessità di nonna colpire le regioni a mio avviso le principali responsabili della mancata attuazione della legge centottantatré
Che non abbia riconosciuto
Che insieme alla centottantatré totalmente Nevada ci fosse un'altra legge che pure si io occupava e si occupa di territorio
Che è la legge conosciuta come legge Galasso la quattrocentotrentuno ottantacinque che imponeva
Cautele e modalità d'uso di elementi che formano il territorio e che riguardano ancora i fiumi le coste e le montagne versanti e così
Insieme il documento non ha voluto dare alcuna indicazione ha proposto della costituzione del ministero del territorio e dell'ambiente
Per esplicita richiesta da del capogruppo del Democratici di sinistra perché non condividono l'impostazione ritenendola
Ritenendo sufficiente che ci si limiti
Ad un'operazione di accorpamento delle sole funzioni di difesa
Del territorio e non già di tutte quelle funzioni attinenti al territorio nel suo complesso che sono presenti o collocate in tutti i ministeri che hanno competenza sul territorio
Altre questioni come l'unitaria gestione dei bacini e il rapporto che esiste fra la centottantatré e il decreto legislativo centododici su cui mi soffermerò in seguito che ha distribuito competenze a Regioni e allo enti sottordinati
Sottraendole alla alla alla competenza delle autorità di bacino
Ma
Insieme a questo nulla ha detto ha proposto del corpo forestale dello Stato e di tante altre questioni che ritenevamo importanti
L'individuazione delle competenze e delle responsabilità
Badate non è per buttare la croce addosso a nessuno le responsabilità sono estese e attengono a riguardano anche il comportamento dei singoli cittadini
Molto attivi sul campo dell'abusivismo del della disinteresse nei confronti del territorio delle leggi della natura
Ma questa individuazione di responsabilità serve non per dare colpe ma per individuare con precisione le misure necessarie e per definire le competenze c'è di cosa va fatto e di chi è in grado e può farlo
Ma
Questi aspetti sono stati a mio avviso sottovalutati ma non nulla di nulla nulla di strano
Perché questa sottovalutazione di questo tipo di approccio nei confronti di problemi conoscere per deliberare la più semplice delle delle delle cose delle delle valutazioni atono questo problema da questo a questo modo di operare risalgono negli stessi iniziali comportamenti di questo nostro governo
Durante la fiducia la prima fiducia data nel mille novecentonovantasei
Noi chiedemmo al governo che si attivasse nei confronti dei problemi alla difesa del suolo
Ma soprattutto indichiamo al Presidente del Consiglio personalmente al Presidente del Consiglio l'obbligo e il dovere che gli derivava dall'articolo quattro dalla legge centottantatré di attivare quel comitato dei ministri per e i servizi tecnici nazionali e la difesa del suolo mai fatto funzionare in precedenza
Ebbene la risposta
Più semplice ed immediata ha ricordo quel comitato dei ministri ed il frutto della mediazione del conflitto che c'era stato al momento dall'accentuato de l'approvazione a centottantatré tra i due punti di vista le ragioni della dei lavori pubblici le ragioni dell'ambiente trovare una composizione la la istituzione di questo organismo di questo comitato dei nel quale partecipavano
Questo sì per le varie competenze che in quell'organismo erano comunque riconosciute i ministri dei Beni culturali miste l'agricoltura i ministri trasporti
Ebbene il ministro il Presidente del Consiglio invece di rispondere a questa nostra esigenza cosa fece risorse problema delle competenze attribuendolo immediatamente ai lavori pubblici
E quindi e quindi smantellando come primo come primo atto quella problema di quella quel delicato equilibrio che si era che si era formato con le successive con i successivi atti cui successivi tentativi di prendere i servizi tecnici nazionali posti alle dipendenze la Presidenza del Consiglio per collocarli
Presso i lavori pubblici tentativi che non si sono ancora ancora conclusi tre
Questo quadro quindi di insufficiente conoscenza valutazione di quello che aveva significato il il lavoro legislativo già compiuto e le acquisizioni della cultura
Tecnica e scientifica riguardo a questi problemi sono stati poi aggravati lo dicevo prima dal decreto legislativo centododici che superando la delega che era stata concessa dallo stesso governo
Dallo stesso Parlamento e che nel nella nella nella legge cinquantanove conosciuto come Bassanini riconosceva la lo strumento della cooperazione fra Stato e Regioni quello che avrebbe potuto poi definire e in i modi in cui si interveniva nel territorio in particolare
Stabilisce che in materia di cave e di estrazione di li toglieva i corsi d'acqua di derivazioni d'acqua di dighe
Di erosione costiera le competenze sono dati alle regioni in questo modo in questo modo rompendo l'unitarietà dei bacini
E in questo modo a mio avviso mettendo i presupposti per lo smantellamento lo svuotamento della legge centottantatré poi insieme con questo collocando i servizi il servizio idrologico dividendo il servizio idrologico in in sezioni regionali affidati anche questa la competenza della Regione
Ebbene tutto questo discusso ed esaminato in un luogo la Bica cosiddetta bicameralina che e che sottraeva questo tipo di problemi alla competenza delle Commissioni di merito
Questo è il quadro
Nel quale noi ci troviamo a ragionare oggi per cercare di dare un'inversione di rotta a questa barca che sembra navigare in mare piuttosto tempestosi
Ma insieme con queste due questioni tre questioni che vi ho appena detto ce ne sono altre due che non possiamo dimenticare la costante reiterata
E massiccia richiesta di ulteriori quattrini per la difesa del suolo atteso che gran parte la maggior parte di quelli spesi fino ad oggi o di quelli di cui si è previsto la spesa fino ad oggi vanno a considerare lo stesso tipo di opere nefaste per il nostro territorio
Che si realizzavano in passato a questo proposito è illuminante un documento depositato dal ministro ai lavori pubblici nel quadro della sua del riapertura del rubinetto della spesa pubblica
Un un dodici libroni di di di di di di di progetti di opere per circa duecentosessanta mila miliardi che per cinquantatré mila miliardi indica indica opere fra le quali noi possiamo rintracciare dighe
Possiamo rintracciare sbarramenti possiamo rintracciare a opere di e e incinta intese diciamo come opere di ingegneria aventi le stesse caratteristiche di prima
La seconda questione sì ho finito ma se dobbiamo dire così siede in Parlamento contro la mano finito
No no no no bis staffetta scritti
La ultima questione che al no al nostro alla nostra attenzione riguarda il modo in cui noi stiamo affrontando
Questo questo complesso di questioni quando ci fu l'alluvione ricordato adesso che riguardò la Toscana io ricordo che il fiume uscì in una località che siamo alla rotta
Qualcosa le i nostri polmoni dovrebbero indicare
Ma presentammo noi il tredici il PDS il quattordici di febbraio due mozioni poi gli altri gruppi si sono accodati in seguito ebbene nonostante la gravità di quel di quell'evento non si è mai trovato il momento
Per discutere di quelle molte delle nostre mozione di quelli degli altri le mozioni servono a dare indirizzi al governo e per richiamarlo automazione riformatrice tanto più necessaria dato il gravissimo stato il nostro territorio che a tutti è noto
Nella situazione attuale non arriviamo arriveremo ancora con una discussione fatta circa due mesi dalla dall'evento quando l'attenzione è scemata ad Aulla sicuramente vuota atteso che si svolgerà nel tardo pomeriggio di martedì prossimo
Qual è la preoccupazione a questo proposito che si concluda tutto nuovamente con un rito incapace di incidere sul veri sui veri problemi che ho fin qui individuato cioè stabilendo in che modo deve essere riformata questa centododici perché così com'è non va bene perché non risponde all'esigenza del territorio la sua sicurezza e della sua e della sua riparazione
Incidendo sull'altro complesso di norme per rendere così come indicava anche in parte la relazione votata tempo fa dal Parlamento
A proposito della attuazione della centottantatré attuazione che certamente fra l'altro avrebbe potuto essere se non altro stimolata dal si dice che il ministero lavori pubblici nove i poteri di surroga perché non c'erano obblighi prescrittivi ma certamente un'azione di stimolo di pressione di sollecitazione nei confronti di chi non aveva fatto niente poteva essere compiuta non mi pare che questo sia venuto ma dicevo
L'altro aspetto che mo'che fortemente mi preoccupa visto la visto come si stanno mettendo le cose è il seguente
Abbiamo avuto un decreto che ha alcuni aspetti certamente positivi perché si propone di a affrontare finalmente una questione sull'onda dell'emozione provocata dai fatti di Sarno
Però non affrontarne risolve tutte le questioni che ho parte delle questioni che noi abbiamo messo all'attenzione del Governo
E introduce un fatto a mio avviso assolutamente preoccupante una delle questioni centrali
è il fatto che la Protezione civile ad esempio quando interviene va al di là dei suoi stretti compiti e dice che lo fa perché si trova nel vuoto più totale
Nell'inerzia degli altri che potrebbero operare quindi lei surroga ed è sulla dei propri compiti avremmo avuto la necessità di ricondurre la Protezione civile all'INPS ad operare all'interno anche essa della pianificazione di bacino
Ebbene il nostro decreto legislativo attribuisce i medesimi compiti e medesimo potere di ordinanza soprattutto i medesimi porta poteri di ordinanza ai lavori pubblici
Io non credo che questa sia la strada che noi dobbiamo sì neppure per gli interventi aventi carattere immediato perché se l'intervento avente carattere immediate le a rimuovere situazioni di pericolo
Rigo il potere di ordinanza è necessario perché già esistente
Ma il potere di ordinanza
Riferito alla normale ordinaria attività che comunque sul territorio deve essere svolto è una cosa che noi non possiamo conferendo e sul modo a chi fino ad oggi fino a prova contraria quel territorio a violentemente massacrato
Allora finisco finito ho finito io ho voluto darvi il quadro già massimo nella suo nella sua relazione al aveva richiamato la vostra attenzione al tipo di obiettivi che noi cerchiamo di perseguire sappiamo che all'interno del Parlamento
La battaglia è particolarmente dura per i motivi che ho detto la disattenzione dalla parte questo malinteso federalismo questo malintesa concepimento del senato della principio della sussidiarietà
E soprattutto per il fatto che gli interessi ancora in campo inattese fuori campo confliggono con l'obiettivo di tutela risanamento difesa protezione del territorio che ci siamo dati anche in questa circostanza Grassi
Adesso verso un nuovo assetto normativo e questi sono gli interventi previsti sono
Del dottor Bruno Agricola consigliere de la difesa del suolo del ministero dell'Ambiente la dottoressa Costanza Pera direttore generale dei lavori pubblici che vediamo di accomodarsi
Per intervenire anche Walter Canapini ma purtroppo un altro impegno lo ha costretto a non partecipare
Settanta cercherò di essere molto breve perché credo che i lavori di oggi siano estremamente importanti
Vanno enucleate da un problema molto grave
E delicato i punti veramente essenziali devo dire ecco che ho ascoltato con una certa preoccupazione
L'intervento dell'onorevole Turroni in merito alla mozione approvata dal commissione Ambiente della Camera perché il non far riferimento a questa mozione l'altro non ho letto quindici
Le posso dare solo un giudizio per quello che ho sentito
Non contenere l'indicazione del ministero del territorio dell'ambiente
Credo che possa creare una serie di problemi pratici voglio ricordare solo una cosa
Che negli anni ottantanove e novantuno quando il Parlamento approvo otto ore leggi fondamentali per la difesa del suolo la protezione e la natura la legge sulla caccia
La legge sulle aree protette la legge sulla difesa del suolo
Fu fatto come anche ricordato qui in precedenza un patto in parte scellerato quello di farsi delle normative tutto sommato molto valide che hanno dato anche dei risultati
Buoni per quello che era la situazione al contorno però fu fatto il patto a livello di governo di non toccare le competenze che stavano ministero dell'agricoltura allora al ministero dei lavori pubblici
Ricordo bene credo che poiché qui presenti che avete seguito anche Parlamento lavori deposizione del ministro Prandini col ministero dello di pubblici non si toccava
Io credo che la questione delle competenze formalmente non è importante cioè non è importante chi fa le cose formalmente nella sostanza l'UE nella sostanza lo è perché i ministeri e i ministri fanno la linea politica
Fare ormai è stato detto credo che i documenti molto molto interessanti che sono stati prodotti oggi
L'occasione di questo convegno non sono che la dimostrazione che ormai il mondo della scienza il mondo della tecnica il mondo ambientalista sa benissimo quello che va fatto
Il problema è solo la volontà politica di realizzarlo e a questo a mio modesto avviso se non si cambia l'assetto
Operativo e non si dà a un ministero del territorio dell'ambiente il potere le strutture per attuare le cose la battaglia è persa
Così come credo che la battaglia si è persa se non si fa un ragionamento che vale fondamento del problema dell'assetto del territorio
Indubbiamente la legge sulla difesa del suolo ha fatto grandi innovazioni importantissime e fondamentali
Però non ha toccato ancora in maniera reale la questione che tutti sappiamo possiamo anche non dirci una ma non cambierebbe niente il problema dei piani regolatori generali
Vero che il piano di bacino sostituirà o diciamo Saccà uno strumento fondamentale per la pianificazione del territorio chissà come e chissà quando e chissà se i Piani regolatori generali continuano a essere fatti dal mille novecentottantanove io vorrei contare quanti piani regolatori generali sono stati fatti approvati rivisti e quanti di questi piani regolatori hanno prodotto
Effetti perversi proprio nella politica della difesa del suolo foto ognuno di noi ne potrà citare dieci venti trenta noi abbiamo fatto diciamo un'indagine molto semplice speditiva sugli settantotto comuni
Che risultano i più colpiti da frane secondo una Censimento del del dipartimento della protezione civile ci sono comuni che hanno storicamente una frana ogni due chilometri quadri che sono ancora dotati di soli piani di fabbricazione continua ad continua a dare le concessioni edilizie sulla base di quei pianeti per di fabbricazione allora
O cerchiamo o si cerca a livello politico per parlamento a livello di governo di incidere realmente sulla pianificazione partendo dai piani regolatori
Oppure arriveremo probabilmente troppo tardi
E quello che è successo a Sarno credo che si possa dire soprattutto in una sede come questa proprio che la realizzazione sul territorio di infrastrutture in posti dove non si doveva costruire ha determinato il disastro che purtroppo anche qui è stato ricordato noi abbiamo avuto il modo di far fare un indagine di serbata per il momento con foto e della zona di Sarno dalla settantaquattro ad oggi grosso modo saranno poi specializzati nei tempi e nei modi che il ministro riterrà più opportuni i dati di questa indagine l'ottanta per cento delle aree che sono state investite dai fenomeni tutto sommato naturale di Salerno
Dal settantaquattro non era edificata ora è ovvio al settantaquattro è dopo l'alluvione di Firenze
In un momento in cui anche la commissione De Marchi aveva detto indicato quali erano le cose da fare il problema che sappiamo che cosa c'è da fare perché io me non si riesce a fare
Io credo che se si riesce grazie diciamo all'impegno del movimento di verde la Federazione dei Verdi a queste iniziative a creare realizzare così come anche il ministro Ronchi ha detto in più occasioni di volersi impegnare a fare all'interno del ministro dell'Ambiente intanto un primo nucleo che incomincia fornire in maniera ufficiale i dati su queste cose e soprattutto credo il punto centrale sia notificate
Ai sindaci dei comuni la situazione del loro territorio che spesso sanno ma altrettanto spesso fanno finta di non sapere affinché almeno ogni nuova concessione edilizia
Abbia a monte una dichiarazione di compatibilità o incompatibilità da un punto di vista di di sicurezza del territorio
Perché se è vero ma noi abbiamo decine e decine di anni di malgoverno del territorio che ha portato alle situazioni che voi qui anche avete descritto
Quello mi preoccupa è che c'è il rischio che saranno altre decine di anni
In cui questa situazione peggiorerà allora io credo che riparare passato sicuramente richiederà grandi investimenti migliaia e migliaia di miliardi
Non so se sarà compatibile con le disponibilità finanziarie del paese sicuramente una riforma che non costa nulla costa pochissimo e fare in modo che da oggi in poi
Almeno le nuove costruzioni rispondano a questi criteri di sicurezza io credo che il mondo scientifico i servizi tecnici nazionali nelle varie direzioni del ministero il divertimento la Protezione civile a i cassetti pieni di dati di informazioni
Il decreto legge voglio ricordarlo a il decreto legge centottanta un aspetto importantissimo quello di mettere in comune le informazioni disponibile ne sono anni che per diciamo l'attività del ministero nell'ambito della carta della natura e delle linee fondamentali di assetto del territorio
Stiamo cercando disperatamente di far tirar fuori i dati dai cassetti
Oggi proprio c'è una riunione alla Conferenza Stato Regioni che dovrebbe sancire
La disponibilità dell'amministrazione a dar Corsa quello che anche un adempimento dello centottantatré io credo che su questi due aspetti che ovviamente sono la parte tecnica di un discorso politico in cui noi non possiamo dobbiamo entrare abbia un'importanza molto più grande di quello che si immagina perché se si vogliono realizzare gli obiettivi la storia insegna c'è necessità
Di avere delle strutture adeguate delle strutture motivate delle strutture che rispondono anche dei propri errori o delle proprie omissioni
Ma immaginare di perseguire un grande disegno politico come quello che voi qui presentate senza un supporto tecnico ai livelli nazionali regionali non faccio grandi distinzioni
Da questo punto di vista non si va avanti
E non a caso molte regioni dove il problema è più drammatico non hanno ancora una struttura tecnica
Benché minima attenta alla difesa del suolo secchio prima l'assessore Hermanin e che con direi giusto orgoglio ricordava che finalmente alla Regione Lazio ha potuto assumere ventinove geologico
Ecco l'appello finisco qui immediatamente l'appello che noi possiamo fare sicuramente di grande disponibilità per tutto quello che può servire in termini di formazione di dati
Che sono presso il ministero dell'ambiente ma su tutto quello che chiediamo come cittadini
Più che come rappresentante diciamo delle strutture tecniche ministeriale quello di non mollare sulla questione proprio operativa delle competenze delle strutture della nuova configurazione del ministero dell'ambiente del territorio grazie
Dottoressa Costanza Pera direttore generale favori pubblici
A chi ti deve architetto scusatemi arancioni salta sempre l'infermiera condominiale dottoressa Micelli entra male io sono ragioniere mi sono a disagio scusi dottore
Non è previsto che il direttore generale partecipi a un riunione di carattere politico
E considera visto però che sono qui in e che in questo senso convegno devono parlare il mio sottosegretario e il mio ministro
E evidente che la mia partecipazione e in qualità di appassionato della materia
Che svolgere un mestiere che concerne questo tipo di problemi quindi io riferirò in merito alla loro che è stato svolto in questi anni ma quanto io esprimo non è Espresso diciamo sotto profilo di ruolo istituzionale perché altrimenti io dovrei chiedervi c'è il sottosegretario parlate con noi
Se questo è un'ipotesi siamo disponibili ovviamente sono pronta a lasciare il tavolo
Comunque nella doppia qualità di comunque portatore del titolo e direttore generale di fedayn suolo e ti appassionato la materia vorrei segnalare che che questo lavoro che è stato qui presentato le risorse finanziarie destinate a difesa del suolo
è un ottimo lavoro
Che spiega
Secondo me una parte rilevante del problema di cui stiamo discutendo e poi cercherò di spiegare perché contiene purtroppo una tabella che pregherei di poter esaminare magari a parte perché secondo me genera un grosso equivoco ed era tabella in giallo e verde ma non entro quindi e taglio generale equivoco almeno questo lasciatemelo dire che nel novantasette ci fosse una massa spendibile se capisco di seicento miliardi e che invece i pagamenti siano stati sì e no cinquanta miliardi
Non è così
Che parto da questo punto parto da questo da questa per l'analisi che sarà fatta
Che in sintesi ci dice questo
I fondi che nel mille novecentottantanove erano stati stanziati per impieghi ottantanove novantuno dalla legge centottantatré sono stati rimodulati spalmati al di là di questioni tecniche che pure qui sono indicate
Fino al mille novecento o TAC novantasei cioè il triennio si è protratto per un ottengano
Che cosa è successo di quei fondi è successo che ogni volta che c'era un'emergenza sì prendevano i fondi destinati alla prevenzione da programmare con la pianificazione di bacino ellissi spostavano sulle calamità naturali e gli interventi urgenti da dotare con ordinanza questo ha fatto sì che nel ottobre del novantasei la situazione della realizzazione degli interventi in materia di difesa del suolo era stanziamento mistero nel senso che poi fondi continuamente rimodulati prendeva impossibile agli stessi soggetti che dovevano programmare di programmare con qualche certezza
Aveva diciamo provocato una crisi di credibilità della legge perché è una legge che parte con un diciamo un quadro istituzionale molto complesso articolato e una dotazione finanziaria significativa che poi si sbriciola
Anzi proprio sbotta a oggi frane ogni alluvione verso altre destinazioni che non ci sono quelli della prevenzione perde di credibilità
è che aveva creato una serie di problemi operativi Dino piccolo momento anche perché non essendoci più delle risorse e che forse già non bastavano quelle che erano state programmate delle risorse consistenti
I soggetti che doveva no provvedere alla pianificazione si sentivano autorizzati a continuare a programmare del risorse con strumenti di grande banalità come lo schema previsionale programmatica ocra lo strumento di primo inizio della legge centottantatré e non a predisporre i piani di bacino che diventavano una specie di Obiettivo di lunghissimo periodo
Così di del dell'ori
Fronte delle attività quando ovviamente esistevano le autorità di bacino
Questa tabella poi oggetto Destan cioè crea problemi confusione perché a tutt'oggi noi abbiamo un gravissimo deficit di cassa anche bene che sia noto ricordato quindi per cui stiamo concludendo in questi giorni anzi abbiamo già concluso tutti i pagamenti del novantasei sulla cassa che c'è stata assegnata un mese fa
Perché manca la cassa
Per favore non si dica che misere lavori pubblici ed efficiente il problema è che non c'è la cassa in portafoglio e i mandati di pagamento devono avere la cassa se non si possono fare peraltro per la prima volta credo nella storia della legge sulla difesa del suolo
A un mese e mezzo dall'impegno degli schemi previsionali e programmatici o piani stralcio di bacino secondo il DPR di riparto
Del ottobre del novantasette tutti gli impegni e mandati di pagamento sui fondi disponibili sono stati adottati
Questa per sono già tutti ragioneria e quindi una volta tanto mi auguro che non si posso dire che ci sono stati ritardi
Io vorrei fare un brevissimo elenco delle cose che beh al ottobre novantasei ho potuto osservare al ministero dei lavori pubblici verissimo
E poi mi limiterò a qualche conclusione qualche considerazione accogliendo l'invito di Massimo Scalia a fare delle suggerimenti proposte e idee
Allora nella le cose che ho avuto modo di di di di di Ossero di vedere di fare di contribuire a fare sono l'inverso la la la stabilizzazione dei fondi il fatto che non si sono più rimodulati i fondi che questo è avvenuto con la Finanziaria novantasette la legge sei sette sette del novantasei e mi fa piacere vedere nel vostro bel dischetto il decreto applicativo di quella legge che ha stabilito per la prima volta con un bel lavoro di squadra
Tra ministero lavori pubblici ministero Ambiente Protezione civile che non si può ricostruire nelle aree oggetto di alluvione o di frana e che queste devono essere preventivamente perimetrate
Sembra una banalità
Ma fino al dicembre del mille novecentonovantasei non esisteva una norma di portata generale che stabiliva questo
E con un decreto del febbraio sono state di Albate direttive tecniche febbraio novantasette per operare le perimetrazioni
Le delibere nel sono poi arrivate le delibere CIPE che hanno incluso la difesa del suolo che alle opere infrastrutturali a me ha fatto molto piacere sentire che anche Massimo Scalia sottolineato questo punto
La difesa del suolo come difesa della prima infrastruttura il terreno su cui poi poggiano le altre sano né non possiamo costruire succo dei piedi d'argilla
Ma soprattutto la nostra attività si svolge in quella infrastruttura nostro suolo questo ha consentito di avere novecento settanta miliardi era un programma di consolidamento dei centri abitati e le Marche pr la manutenzione dell'Arno per Napoli sistema fognario
Io mi auguro che questi progetti siano dei buoni progetti noi abbiamo cercato e abbiamo provato a esaminarne verificato
Ma sul problema del della qualità di queste realizzazioni
Credo che sia opportuno tornare crea un momento quando si
Affronta un tema di carattere più generale abbiamo non abbiamo finanziato nessun intervento della protezione della le chiedo scusa della Regione Sicilia
Perché c'è arrivato una lista di opere che non ci convince
Questo avveniva in maggio in luglio io ho letto sulla Gazzetta Ufficiale il finanziamento di trecentocinque miliardi
Per lo stesso elenco di progetti per la regione Sicilia con ordinanza della protezione civile quindi evidentemente ci sono state le valutazioni differenti abbiamo armonie capito abbiamo pre lavorato con le regioni e con gli altri ministeri per il DPR di riparto dei fondi
Trovate sempre nel dischetto
Tra
Le difficoltà le incomprensioni e vorrei dire anche i mangimi
è stato stabilito per la prima volta
Che entro il dicembre novantotto andava predisposta la prima elaborazione del Piano di bacino o dei suoi scalzi prioritari
Perché entro il dicembre novantanove dovevano essere approvati i piani di bacino o esercitarci prioritario a questa semplice affermazione
Questa semplice affermazione ha fatto seguito a una discussione durata i colleghi dell'ambiente sono buoni testimoni
In sede di confronto con le regioni per quattro o cinque Nesi
Questa acquisizione e poi quella che ha consentito di scrivere il decreto legge centottanta che i piani stralcio dei bacini devono essere fatti entro il dicembre novantotto perché come sapete quella è la proposta delle Regioni cioè la proposta che le Regioni hanno avanzato in sede di Conferenza Stato Regioni riprendendo la prescrizione del DPR del dieci ottobre
Prima del Sarno né con la predisposizione a Finanziaria novantotto
Abbiamo chiesto al ministro e lavori pubblici sottoscrivere Colucci hanno chiesto al Tesoro mille miliardi l'anno per la difesa del suolo ne sono stati assegnati cinquecento con un ottimo risultato
Tengo a precisare che nei giorni scorsi il ministero e lavori pubblici ha ribadito la richiesta di mille miliardi dipendentemente da chi di chi sia la competenza di occuparsi di questa vicenda
Abbiamo prima dei Sarno inserito per la prima volta nel decreto del documento di programmazione economico finanziaria un capitolo sul dissesto idrogeologico e ed è molto importante che la mozione che accompagnato l'approvazione di PF retica le priorità di politica economica Vizzani questo capitolo nel decreto legislativo centodue
Centododici
Si è cercato di recuperare alla con la funzione centrale un ruolo di coordinamento tecnico nella attuazione la legge centottantatré partivamo da una proposta
Della funzione pubblica e delle regioni che prevedevano zero righe nel senso non c'era nemmeno una parola lo Stato poteva delimitare i bacini regionali e interregionale
Bene Scalia chiesto proposte e idee io devo dire che
Per l'esperienza di dodici anni che ogni amministrazione pubblica
Prima l'ambiente ora i lavori pubblici
Se questo può essere utile io vi dico qui che ritengo il decreto legge del legge centottanta uno strumento di pressoché impossibile applicazione pratica
No no problemi a dirlo
Se mi si chiede un parere questo nel senso che esistono del dei problemi di concatenazione tecnica e concatenazione pratica degli atti rispetto ai quali il decreto legge centottanta non funzioni dopodiché qualcuno provvederà a farlo funzionare non c'è problema
Ovviamente
Non decreto legislativo nel decreto legge centottanta indipendentemente dalla valutazione che se n'era non risolve l'arco dei problemi
Se
Se
Le priorità sono sostanzialmente a mio avviso questi
La difesa del suolo richiede una differenza metro quadro per metro quadro
Nel senso che
Abbiamo tutti i corsi d'acqua da difendere i corsi d'acqua in Italia io sto provando a fare dei calcoli Kron se non sappiamo nemmeno quanto quanto è l'estensione chilometrica dei corsi tutti prince la principale rete siamo dell'ordine compresi che nei grandi canali di scolo siamo nell'ordine trecento mila chilometri
Ma ripreso metro quadro per metro quadro le frane posso restano comunque in un terreno in territorio unità
Il problema della difesa del suolo in Italia è la connessione con l'urbanistica
L'urbanistica è una materia regionale per costituzione
Per articolo centodiciassette della Costituzione e allora il nodo è il punto è di trovare la il modo di introdurre di contaminare l'urbanistica di preoccupazioni di tutela idrogeologico questo può avvenire
Indipendentemente dalle leggi può avvenire oggi domani con delle direttive del presidente del Consiglio dei ministri nel decreto legge centottanta io non ne vedo traccia
Invece è cruciale che ci siano delle direttive alle regioni per l'anno in per la formazione dei piani di bacino di piani stralcio e per l'adeguamento degli strumenti ho finito
Perché è questo poi diventa il la possibilità così recita così da del controllo secondo punto
Tempi congrui che non ci siano scusa in sei mesi ero troppo pochi i tempi congrui per fare le cose e procedura per i soci poteri sostitutivi chiari che tuttora non c'è tempi tempi congrui è poi poteri sostitutivi chiaro
Personalmente ritengo che le strutture tecniche da potenziare siano quelle che già hanno in se le competenze e le professionalità per fare le cose
Eppure credo che non vadano sottratte risorse ai piani di risanamento delle risorse e delle acque e dell'atmosfera per la tutela del suolo ma bisogna trovare risorse nuove e mi spiace che questo avvenga col decreto legge centottanta
Po'scritto nell'aprile novantaquattro un articolo su un giornale molto diffuso Sole ventiquattro Ore scusate se mi cito che andava costituito al ministero dell'ambiente del territorio ho spinto nel mille novecentonovantacinque perché si facesse il Ministero Ambiente e Territorio o amici qui che lo sanno
Mi è capitato di descrivere che bisognava lavorare di recente per la nuova legislatura qual è il due mila e uno per il Ministero Ambiente e Territorio
Quello che mi auguro e che si lavori nei prossimi mesi
Per farlo davvero Ministero Ambiente e Territorio non solo nella forma ma anche nella sostanza per fare in modo che le persone che oggi lavorano le strutture separate
Vivano questa operazione con una crescita della loro professionalità e della loro potenzialità
Non come una vittoria di Juno o una sconfitta dell'altro in questo modo avremmo forse una targa sulla porta
Ma se non avremo mai un ministero dell'ambiente del territorio ovvero capace di incidere sui problemi grazie
Ringraziamo l'architetto Costanza Pera alla parola adesso
L'ingegner Giovanni Menduni del Politecnico di Milano
Teme coordinarsi impiegare le forze e poi la parola l'ingegner Giovanni cardinali ingegnere capo della provincia di Arezzo
Prego sempre la famosa
Brevità
Bene buongiorno sono Giovanni Menduni insegni teorica al Politecnico di Milano in rappresento la Regione Toscana del comitato tecnico dell'autorità di bacino dell'Arno
Ora sono venuti un sacco di spunti dagli interventi
Sono venuti un sacco di spunti per gli interventi che mi hanno preceduto in generale quando noi andiamo a
Vivere l'esperienza di un'allusione
Ci poniamo due tipi di domande cioè qual è il rischio connesso a questa allusione qual è il rischio che l'alluvione si ripeta
E che cosa possiamo fare perché questo evento almeno con gli effetti che ha non si ripeta più ebbene le domande vengono in qualche maniera in sede tecnica le risposte bene qualche maniera in sede tecnica si tratta di stimare la frequenza di questo evento fa molto tempo di ritorno cento anni duecento anni due anni di tempo di turno
E poi di determinare eccomi quali risorse vanno allocate per fare in maniera che l'evento non abbia più gli stessi effetti
Ebbene allocazione delle risorse si fa definendo un rischio di progetto al quale si vuole arrivare
Per esempio se noi abbiamo davanti un evento trentennale centennale e ci poniamo
Un orizzonte di tempo di trent'anni noi sappiamo che con allocazione di risorse zero la probabilità che si ripeta questo evento centennale in trent'anni è dell'ordine del del venticinque per cento
Per abbattere questo rischio al valori ritenuto compatibile con l'assetto del territorio si fanno per ritornare al tema del contegno si deve curare il territorio quindi sistemazioni e poi fare le opere
Le opere che se non vogliamo che abbiano il semplice Effetto di traslare i il rischio alle popolazioni fallite e quindi aumentare la conduttanza del fiume fare in maniera che l'ha portata
Venga convogliate il più rapidamente possibile a danneggiare qualcheduno
Le opere oltre quindi l'innalzamento delle Spalletti reagì eccetera
Sono essenzialmente il reperimento di volumi di laminazione e qui si ritorna a quello che diceva l'architetto Pera poco fa si torna l'impatto tra la prevenzione del rischio l'urbanistica
Ora l'autorità di bacino dell'Arno come sapete ha fatto ha proposto una grossa in colazione il territorio ci sono tavoli di concertazione che sono con gli enti locali che sono la marcia tutta in salita
Come potete come potete immaginare
Allora se noi ci poniamo quindi tramite opere che possono essere appunto cassa di laminazione o altro di abbattere il rischio noi crediamo che l'andamento delle risorse che bisogna allocare è a ha un andamento iperbolico rispetto a rischio residuo questo vuol dire che se per abbattere il rischio dal venticinque al venti io devo spendere uno per portarlo dal venti al quindici devo spendere cinque per portarlo dal quindici al dieci devo spendere venti
Quindi comunque resterà sul territorio un rischio residuo che molto probabilmente sarà incompatibile con quello che l'uso del territorio
C'è anche da dire che le opere hanno anche un vincoli tipo ambientale cioè non si possono evincere muraglie o altro che possano effettivamente incidere anche sulla tutela del paesaggio trota dell'ambiente o altro ancora
Allora dobbiamo ricorrere a degli interventi non strutturali quali sono gli interventi o strutturali mi viene in mente appunto
Il famoso decreto centottanta per venti o strutturali sono quelli che si basano sul monitoraggio sulla previsione sui sistemi di allerta di allarme e sulla gestione dell'emergenza
Questi elementi sono gli elementi che insieme alle opere concorrono all'abbattimento del rischio sono gli anelli di una medesima catena
Sono gli elementi strutturali che consentono di resistere ha una struttura al carico applicato
Quindi quando noi parliamo di fare una sistemazione Ingegneria naturalistico parliamo di erigere una briglia è la stessa cosa che decidere di mettere un tele idrometri vorrete e la stessa cosa che fare un'esercitazione di Protezione civile o a stilare delle procedure di allerta per la pre per la per la popolazione naturalmente quindi si è esibisce una ottica unitaria che è data dalla legge centottantatré immensi come giustamente ci sono indicato implicitamente il decreto legge centottanta sono sono estremamente ridotti sappiamo qual è lo stato del servizio idrografico sappiamo quanti sono le reti di Tele misura che funzionano eccetera quindi occorre coordinare e tener conto che l'abbattimento del rischio
Idraulico sul territorio e appunto fatto da anelli che hanno la stessa priorità concludo molto rapidamente ma non riesco a resistere a un un'osservazione che ha fatto Fabio Roggiolani
Quando diceva che tutti più o meno esista una cultura comune che tutti sanno quello che si deve fare no e ha citato appunti Tomba menti
Allora io ho esaminato in questi giorni il Progetto per l'adeguamento alla terza corsia del tratto autostradale tra Barberino di Mugello il Valdarno
Che attraversa un'area che la piana Firenze Prato Pistoia ad altissimo rischio idraulico e che attualmente oggetto nel centro del Ciclone
Per una serie di Tomba menti che annualmente provocano danni per milioni che provocano le proteste cittadini e così via ebbene nel Progetto su quei Tomba menti
è riportata Progetto estremamente corposo costo d'impatto ambientale eccetera un'unica laconica locuzione da allungare grazie
Grazie l'ingegner cardinale
Non è facile
Sintetizzare in dieci minuti la mia relazione
Riguardante gli strumenti per interventi ad alta intensità di occupazione nel recupero e manutenzione del territorio
La relazione agli atti abbastanza copiosa di dati
Profuma di frutta perché era insieme a tre quintali di pere da Bicocchi vari insulti che abbiamo portato la Toscana che spero possiate gustare se eccessivamente qualche rifiuto quindi farò appositi il possibile per sintetizzare
Sono stato molto didascalico forse eccessivo per un consesso di esperti come quello di oggi ma su questo tema si dicono le stesse cose da millenni
E qualche tempo fa un libro di fantascienza ho letto che le pietre registravano gli eventi registravano discorsi
Se queste chiese avessero registrato discorsi di due mila anni fa avrebbero registrato discorsi all'interno del senato romano
Tant'è che Tacito riporta negli annali libro P. primo capitolo ottantaseiesimo
Riporto la traduzione
Per gli acquazzoni continui di un anno intero il Tevere ingrossato aveva allagato le pianure della città di Roma
A ritirarsi delle acque semina grave perdita di edifici e di uomini ovviamente avevano costruito in una piana alluvionale perché i sette colli non bastavano più più e Roma si stava espandendo questo si diceva due mila anni fa
Da millenni si stanno dicendo sempre le stesse cose
Il territorio italiano popolato e caratterizzato da crudamente alpini e appenninici e fa più complessiva rigati del mondo
E per l'equilibrio degli ecosistemi la sicurezza delle popolazioni necessita di una manutenzione periodica preventiva senza interruzioni temporali assoluzioni con di continuità do diciamo da millenni
Mi fa piacere che prima sia stato detto che
E i venticinque milioni di chilometri di corsi d'acqua venticinque milioni di chilometri di corsi d'acqua i milioni e milioni di chilometri di terrazzamenti e Ciglioni che abbiamo in collina e montagna
Rappresenteranno in futuro una infrastrutturazione primaria che non possiamo trascurare nelle prossime leggi
Abbiamo inoltre gli otto milioni di ettari di bosco e così via il rapporto fra qui non è stato detto ancora ma io voglio portare l'esperienza della nostra regione da questo punto di vista l'esperienza storica il rapporto fra attività agricole territorio
Dal primo dopoguerra ad oggi è stato sempre di tipo produttivi lista e merito della moderna cultura ambientalista prestabilito la centralità l'agricoltura e territorio
Negli anni cinquanta ha superato il periodo drammatico da ricostruzione postbellica incentrata quasi esclusivamente sul ripristino delle vie di comunicazione e sul riassetto delle città distrutte e allora era comprensibile oggi ancora meno
Si registrano le prime riflessioni critiche le prime denunce pubbliche riguardanti preoccupante assetto idrogeologico del Paese Maglio Rossi Doria studioso dopo politico di grande livello
Inizia col denunciare questo lo diceva nel mille novecentosessantuno
Inizia col denunciare lo spreco di miliardi per il risanamento delle pianure senza curare la sistemazione delle montagne con piani di bonifica concepiti esclusivamente in funzione delle opere pubbliche
Senza riferimento alla realtà cui debbono servire dominati dagli ingegneri e caratterizzati spesso da programmi al di fuori di ogni limite di convenienza tecnica ed economica
Fino ad affermare alla Conferenza nazionale sul mondo rurale e dell'agricoltura il sostanziale insuccesso della legge di bonifica nelle terre montane e marginali nel mille novecentosessantuno
Dati la riflessione su i gravi limiti e carenze delle leggi le prime leggi sulla in qualche modo sulle acque sua difesa del solo testo unico del del Milano centoquattro sul vincolo d'uso logico del mille novecento
Ventisei che comunque quello sul vincolo retrocederà molto interessante perché
Era sottoponeva a specifici controlli virgolette i terreni di qualsiasi natura destinazione che possono con danno pubblico subire tenuta azioni perde la stabilità o turbare il regime delle acque è stato però mal gestito questo vedremo perché
Da queste prime leggi siamo arrivati alla legge centottantatré ottantanove
E sta alle leggi regionali molte regia alcune già molto importanti non sono citati però non ne stiamo facendo un'esperienza positiva in Toscana ma so anche in altre regioni sul governo del territorio con una visione più ampia del concetto di pianificazione e qui vorrei anche in qualche modo
Rispondere all'osservazione che ha fatto l'architetto Costanza Pera su sulla
Connessione fra urbanistica e difesa del suolo le nuove leggi regionali sul governo del territorio e nove legge si distrae parlano di sviluppo sostenibile i rinnovi piani regolatori quelli calibrato rinnova generazione sono i piani
E finalizzate allo sviluppo sostenibile si tratta anche qui di vedere come si gestisce il problema sta tutto lì
Ma in un assetto legislativo che si può considerare ormai maturo ed ancora perfezionabile la presenza dell'uomo per il presidio territorio fondamentale
La situazione italiana è drammatica e sia incancrenita dal tempo recenti ricerche econometriche prevedono nel due mila sei siano impiegati in agricoltura
Solo un milione di unità quattrocento mila in meno rispetto a quello che gli Sati nel mille novecentonovantasette e nel mille novecentosettanta erano quattro milioni
Toscana abbiamo un comitato per la spedizione la retta con la campagna che sostiene di riportare i dieci milioni di persone ad operare nell'agricoltura una cifra considerevole però andrebbe riflettuto adeguatamente su questa questione
Senza farsi prendere magari da
Facili ironie
Drammatica la situazione della montagna della collina lo sapete tutti l'abbandono si verifica anche nei Comuni a vocazione turistica l'ha detto il ministro dell'ambiente Ronchi qualche giorno fa alla conferenza sulla montagna del quindici giugno e fra l'altro affermato mi sembra molto interessante la sua affermazione sorpresa dal manifesto non so se fedele
Non è il reddito che provoca l'abbandono ma il desiderio di stili di vita diversi più vicini a quelli della pianura
In questi comuni come nelle città d'arte l'urbanista storico dell'architettura Richard e ingresso della Rice University di Houston che fra l'altro abita in Toscana grande amante dell'Italia ci invita a non imitare il modello americano
Dove la mobilità batte la comunità e l'ideologia del turismo porta ad una forma responsabile mobile dell'abitare a sostituire Lodi di vita con i bilanci del consumo
La per la pianura si paga più di ogni altra zona e vorrei ricitare Nuto Revelli all'indomani nuovo il suo scrittore del mondo dei vinti all'indomani dell'alluvione del Piemonte del tre quattro cinque novembre del mille novecentonovantaquattro
Era scontato che a pagare l'abbandono della montagna fosse anche la pianura anzi soprattutto la pianura
Aver trasformato un superficialità migliaia di Montanari di specialisti nella manutenzione del territorio in operai generici è stato un errore imperdonabile uno dei tanti errori del periodo rissa dell'industrializzazione selvaggia
Ma l'esodo dalle campagne ormai inarrestabile l'ultimo dato dopo decenni di fughe di un solo milione di occupati per produzioni non marginali rappresenta forse lo zoccolo duro tanto per usare un un termine mi sembra abbia introdotto nella nostra discussione a suo tempo Occhetto si può sperare in un'inversione di tendenza come pare stia avvenendo in Francia in Germania ma non nel breve-medio periodo
D'altra parte nessun obbligo di manutenzione del territorio si è rivelato efficace senza sostegno dello Stato emblematica la situazione dei consorzi di bonifica
Regolati da un regio decreto del trenta aprile retti da consigli costituite a seguito di elezioni a cui partecipano percentuali ridicole di obici di cittadini lo zero virgola zero qualcosa per cento diventa ogni giorno sempre più ingombranti
Bisogna dare atto al deputato Franco Corleone di aver presentato legge
Un disegno di legge per la soppressione dei Consorzi la delocalizzazione delle competenze loro attribuite collegi regionali che tengano conto delle leggi sulla difesa del suolo sull'autonomia e le quali
E il decentramento amministrativo anche per chiudere definitivamente con la cultura di un'agricoltura dipendente dall'ambiente
Quindi sappiamo oggi quali sono gli indirizzi
Legislativi e la discussione larghi della del convegno odierno del seminario terno
Lì in gli interventi e qui vorrei arrivare alla parte centrale del mio non breve mi scuso intervento interventi la difesa del suolo sono per loro natura dato impiego di tecnici e manodopera ma le risorse finanziario per il momento si sa sono sufficienti
De Marchi stimava nel settanta dieci mila miliardi più di centocinquanta mila riportati all'oggi
Nel novantasei se prende a riferimento l'autorità di bacino dell'Arno del Popper i piani stralcio si parla di di tre mila quattrocento miliardi in un caso quattro mila miliardi nell'altro piani stralcio
Finalizzati solo esclusivamente alla difesa idraulica i per pericoli incombenti
Gli interventi proposti da Legambiente nel novantasette l'organizzazione sul territorio di servizi che mi hanno stimolato moltissimo queste questa questa proposte estive proposte
Servizi per la prevenzione degli incendi delle frane e delle alluvioni delle erosioni di un servizio di polizia idraulica di servizi di monitoraggio idrografico
E delle acque prevede una spesa di due mila miliardi annui per un effetto occupazionale di dieci mila detti ho fatto una verifica di questa
Da da
Persona che opera anche soprattutto per cantieri forestali e effettivamente due mila miliardi per quanto è oggi lo riporto anche nei integralmente relazione il costo della manodopera compreso
Gli oneri riflessi che sono più bassi nell'agricoltura una forestazione e i beni strumentali e così via di cinquanta milioni l'anno quindi è facile vedere quale il dato prova di promozione dell'occupazione questo settore
Sempre Legambiente prevede che gli interventi meramente cantierabile come quelli previsti da chiavi bacino per rinaturazione delle arie golenali per attivazione il servizio di polizia fluviale con investimento di mille cinquecento miliardi darebbero lavoro a trenta mila addetti all'anno
Adesso si stanzia mille quattrocentotrenta miliardi
Si discute il ponte di Messina sente Il Sole ventiquattro Ore riporta sette mila duecento miliardi di lire darà occupazione in otto anni a quattro mila seicento persone se vado a rifare il calcolo di prima abbiamo centoquarantaquattro mila operai hanno non c'è un problema di risorse ma anche di capacità di spesa
Gli interventi pianificati fino ad oggi non è più risorse scarse e molto spesso non ha avuto difficoltà ad essere realizzati con l'apporto inadeguatezza da parte della stazioni appaltanti must molto sta muovendo
Soprattutto perché c'è un nuovo assetto degli enti locali e in particolare dei Comuni c'è ricorso agli accordi di programma
Alle conferenze di servizio più responsabilità ai dirigenti e la Merloni che spero non venga affossata nello scontro fra lobby corporative e soprattutto per il mercato delle progettazioni
Mette al centro la programmazione triennale la progettazione e la manutenzione per la prima volta si mette l'obbligo di presentare dei progetti il prefetto di manutenzione
Ed è una cosa importantissima che ha sconvolto tutti coloro che a suo tempo pensavano alle grandi opere di ingegneria e se ne fregavano altamente di come poi mantenerle nel tempo perché si facevano questa verifica si rendevano conto di quanto sarebbero costate
E probabilmente non sarebbero stati mai approvate mai realizzate alcune di esse la formazione di che però il tecnico tende ad operare in un modo tradizionale quindi la formazione dei tecnici è importantissima riporto io degli esempi e dei casi pratici di che cosa significa questa questa situazione
Alla fine stringo
Però vorrei a questo punto parlare soprattutto della situazione dell'agricoltura perché non vorrei che fosse ancora una volta negletta nella nostra situazione
Fino ad oggi l'agricoltura è stata vista solo come azienda le politiche comunitarie prima di passare in anni recenti all'indirizzo di favorire la multifunzionalità aziendale per produzioni ecocompatibili hanno contribuito a cancellare dalla nostra memoria
E la nostra cultura il potere ed il contadino
Mentre passeggiavano con sole non questi tre quintali di frutta il panorama avevamo ottimizzato trasportavano anche cinque persone il panorama del paesaggio in questo periodo è emblematico le colline sono
Colline
Con delle fenditure dall'alto al basso e viceversa
Perché
I contoterzisti agiscono che non c'è più il contadino c'è molto terzisti agiscono in modo particolare non lo sappiamo
E quindi bisogna trovare una politica seria da questo punto di vista certo non abbiamo più i bordi con una volta però potremmo avere delle macchine sostenibili e questo è un problema molto importante
Quando chi mi ha preceduto il professor Menduni ha parlato della situazione
Del rischio
E o io condivido che
Perché d'altra parte è un fatto matematico che rischio zero comporta un investimento infinito per questo importante la la Protezione civile ma soprattutto importante adesso cogliere lo due opportunità secondo me
Che la legge sulla protezione civile prevede
Impiego degli obiettori in attività di protezione civile e difesa ecologica salvaguardia funzione patrimonio artistico ambientale e tutela incrementa il patrimonio forestale
Con esclusione di impieghi burocratico amministrativi ci sono cinquantacinque mila domande ma come pensiamo di addestrare queste cinquantacinque mila persone
Ci siamo ci abbiamo pensato per questo non è una cosa semplice però ci sono cinquantacinque mila domande e la legge sulla protezione civile e condivido una Proposta di Legambiente del novantasei prevede l'organizzazione servizio civile obbligatorio che andrebbe esteso anche alle giovani perché questa è la nuova realtà che si presenta e in più vorrei che si fosse mandato avanti e qui veramente concludo
La Pro alcune proposte di legge di cui mi sembra molto interessante quella del senatore verde Ripamonti per impegnare il tempo libero dei pensionati e degli anziani
Volti al recupero dei vecchi mestieri del mondo rurale ad interventi di carattere ecologico mantenendo un ruolo sociale la persona integra nel reddito e non disperdere un patrimonio culturale ed al contrario andrebbe perduto
Questo è molto importante
Domani tre luglio permettetemi questa questa ricordo solo tre anni dalla tragica scomparsa di Alexander Langer
Il quattro maggio novantacinque Alexe lancia un messaggio sull'ambiente mediterraneo pronti ad Arezzo definito nei paraggi del Paradiso perduto
E diceva per i recuperi questo messaggio era per il recupero da dimensione comunitaria
Della simbiosi culturalmente fondata tra uomini ambienti nella riaffermazione di valori e rispettoso uso della natura
Nella scoperta di saggezza di etiche compatibili con la fruizione dice mirabile della biosfera due mesi dopo peraltro è stanco ci lasciavamo l'ultimo messaggio
Non siate tristi lavorate ciò che è giusto grazie alle se non siamo tristi e come vedi stiamo lavorando ciò che è giusto
Il professor Roberto passino dall'autorità di bacino del Po
Sul tema il fabbisogno finanziario per la messa in sicurezza dei fiumi Talia
Ho detto qualcosa di inesatto
E per
Va be'la presa rettifiche era lui stesso il titolo dal suo arresto pronti al tema del contratto davanti al tema del contratto era la situazione delle autorità di bacino sulla quale mi sento di poter dare un contributo di maggior conoscenza di maggiore esperienza
No
Sono comunque dell'opinione che ci siano cose più importanti del denaro e lo dirò
Riferire del situazione dell'autorità di bacino non è compatibile con i tempi che cercherò di rispettare che anzi rispetterò
Anche perché di autorità di bacino come sapete ce ne sono di tre tipi le nazionali e interregionali e le regionali su quello che queste autorità hanno fatto si riferisce in modo fedele e diligente nella documentazione che è stata distribuita e quindi evito di ripetere
Credo di contribuire più utilmente al dibattito viceversa
Parlando dei problemi delle derivanti dalle esperienze che hanno caratterizzato l'attività dell'Autorità di bacino in questo periodo
C'è una osservazione ricorrente che è risuonata anche oggi sulla lunghezza dei tempi per la pianificazione di baci
Io non credo che esistano tempi oggettivi e certi di una pianificazione che il troppo lungo il troppo breve debba essere riferita all'aspettativa
Di un piano di bacino
Ora non v'è dubbio anche l'aspettativa che accompagnato la definizione della legge centottantatré era quella della pianificazione precedente alla legge centottantatré cioè una pianificazione fondata prevalentemente sull'esercizio della leva della spesa io credo che la legge centottantatré abbia un grande merito di aver cambiato quest'
Esatto alla pianificazione fatta con le regole i tempi di questi due tipi di pianificazione sono diversi le modalità della pianificazione sono diversi
E cercherò di
Dare alcuni contributi rispetto a questo tipo di valutazione
Le criticità della pianificazione di bacino sono fondamentalmente due
La intersezione con la pianificazione urbanistica a carattere locale come già è stato detto
E la costruzione e il coinvolgimento del sistema di governo locale nella pianificazione di bacino
Se qualcuno ritiene che questa che questi due tipi di operazioni siano effettuabili in tempi brevi non mi riferisco evidentemente all'emergenza per chiarezza mi riferisco all'ordinario se qualcuno ritiene che questo tipo di pianificazione ce la pianificazione partecipativa
Posso essere fatta nei tempi brevi ravvicinati che qualcuno ancora richiama si faccia avanti e ci insegni con si fa noi stiamo imparando seriamente sul campo a fare la pianificazione partecipativa
A intersecare la pianificazione di bacino con gli strumenti urbanistici a coinvolgere il sistema di governo locale e quindi a diffondere il sistema delle responsabilità
Perché se non si coinvolge il potere locale e non si diffonde la responsabilità la pianificazione di bacino non serve a niente
Se si verifica un fatto come quello che si è verificato nel novembre del novantaquattro ha vale la grande alluvione del cane
In cui i sindaci hanno cavalcato la protesta contro il governo
Bene allora non si progredisce culturalmente
Credo viceversa che si stiano facendo dei grandi progressi culturali verso questo tipo di pianificazione che la pianificazione dei Paesi civili
Dei Paesi che funzione e io invito quelli che la pensano diversamente andare a vedere laddove funziona con le cose confuse come funzionano per imparare come funzione
Qui tra l'altro secondo me emerge un contraddizione culturale grave
E credo che ogni seria politica deve avere un fondamento culturale seria
La contraddizione sulla quale voglio richiamare la vostra attenzione è la seguente
Non si può invocare la complessità dell'ambiente
E del territorio
Come il movimento ambientalista meritoriamente ha fatto e come oggi
L'affermazione della complessità costituisce patrimonio comune
Arrivata fino ai progressi del riconoscimento della biodiversità eccetera
Come il movimento ambientalista affatto sostenendo in passato battaglie impopolari
Per difendere componenti di questa complessità nella incredulità più diffusa
Situazione che oggi è superata io considero questa una vittoria del movimento ambientalista perché oggi questa complessità e riconosciuti
Ma se complesso l'ambiente se compreso il territorio non può non essere Complesso il sistema di governo del territorio
Allora io e esorta il movimento ambientalista non cadere nella contraddizione
Di rinnegare la sua base culturale facendo proposte di metodo di governo e di modelli istituzionali fondamentalmente basato sull'eccesso di semplificazione
Perché spesso questo eccesso di semplificazione nasconderla insufficiente conoscenza dei problemi di cui pezzi vogliono episodi
Spero di aver espresso un concetto col massimo del garbo e dell'eleganza intellettuale culturale ma io ritengo questo oggi il principale problema sul tavolo del parlamento e del governo
Torno alle autorità di bacino
E qui vorrei fare alcuni richiami a quelle che sono le le regole di funzionamento dei sistemi qualunque sia
L'oggetto di cui si occupano
Un organismo perché funzioni ha bisogno di determinate condizioni al contorno che gli devono essere garantite
Tra queste condizioni rispetto al dibattito di questi giorni io cito le seguenti ci deve essere certezza di quadro istituzionale non si può operare
Nell'ambito di un quadro istituzionale che viene continuamente messo di discussione
Perché quando manca la certezza i sistemi non funzionano alle subire
Non ci può essere pendolarismo centra centralismo estendere e federalismo lo si può fare centralismo nei giorni dispari e federalismo nei giorni pari
I due modelli sono diversi
Hanno pregi e difetti
Però ne va scelto uno e quello va applicato con continuità e con certezza
La validità della centottantatré se esprimo un'opinione personale io ritengo la centottantatré un'ottima legge nei concetti né i concetti che la informano
Molto carente nella definizione degli strumenti occorrenti per applicare
Credo di poter dire che oggi ci sia un consenso ampiamente maggioritaria sul valore di questa legge come testimoni anche le conclusioni della commissione paritetica etica tra Camera e Senato
Però anche qui ci vuole certezza
Non si può continuamente sentire talvolta anche ai né in sede responsabile critica la centottantatré che può è andando a scavare
Le cause che possono aver influenzato ispirato quella critica si capisce che spesso derivano da insufficiente conoscenza della materia su cui si esprimono giudizi
E qui voglio dire una cosa con molta chiarezza ci sono dei feti di analisi grossolani
Tutti parlano del sistema della conoscenza e trascurano il fatto che il sistema della conoscenza che le autorità di bacino si sono trovate
Era un sistema di conoscenza asservito alla pianificazione della spesa
Cioè alla costruzione di quelle opere d'ingegneria che oggi vengono deve giustamente demolita il sistema di conoscenza per la pianificazione il bacino è diverso e va costruito non si improvvisa
E ci vuole tempo fatica e competenza
Qui vorrei dire qualcosa sulla competenza
Io vorrei che si ripesca arse dal dizionario della lingua italiana
Un significato diverso dalla parola competenza
Cioè non quello della competenza di governo che la competenza amministrativa il Parlamento decide sarà il ministero ha col ministero vi che si occupa della questione per non vado vanno bene entrambi non abbiamo ragione per differenziare però invochiamo l'attenzione su un diverso significato della competenza cioè quella tecnico professionali che invece è molto scarsa
E da questa incompetenza derivano delle analisi e delle valutazioni che a volte influenza lo decisioni politiche di governo importanti che solo profondamente sbagliato
A me dispiace dover richiamare una cosa che ieri echeggiata anche oggi
Io non so da dove vengano questi maledetti centonovantacinque mila chilometri quadrati di superficie del territorio nazionale a rischio idrogeologico
Si è detto anche l'introduzione è una balla colossale
E sbagliata di un ordine di grandezza
Non ho capito da dove viene la la informazione che solo l'un per cento del territorio a rischio
E assoggettato a vincoli e assoggettato a misure di salvaguardia
Ma non ha vincoli perché di vincoli vi garantisco che nella maggior parte del territorio c'è overdose
Perché dagli anni nei primi anni del Novecento esiste un vincolo idrogeologico che è stato ampiamente utilizzato dalle diverse forme di governo centrali e locali che coprono la maggior parte del territorio nazionale
Allora se questo raffronto
Tra il centonovantacinque mila chilometri quadrati e l'un per cento suggerisce atteggiamenti politici e quindi proposte decisioni il difetto dell'informazione dell'analisi è grave e fuorviante
E allora questi errori così madornali che ho ritrovato in documenti anche ufficiali ma corretto perché errore grave
Neri mi fermo un altro minuto sul discorso della competenza
Non è il paese che non ha competenza nel Paese c'è una competenza di alto livello
Professionale e imprenditoriali
E anche se il
O non è utilizzata può e mai utilizzato
Ogni tanto si invoca la scienza io appartengo al mondo scientifico
Vi prego di rispettare la serietà della scienza
E di riconoscere le regole
Che distinguono ciò che è scientifico da ciò che non è scientifico
La comunità scientifica internazionale a regole proprie
Che accreditano l'attribuzione
Dall'aggettivo scientifico
Tra queste regole non sono compresi i decreti ministeriali
Quindi vi prego di rispettare la scienza che certamente può dare un contributo come sempre da ringrazio
Ringrazio il professor passino per le sue parole anche aspra
Chiamo i partecipanti alla tavola rotonda con la quale tavola rotonda concludiamo i lavori di questa mattina sotto l'accorta regia del sottosegretario ai lavori pubblici Gianni Mattioli
Dibatteranno il ministro dell'ambiente Edo Ronchi il ministro dei lavori pubblici Paolo Costa Adriano Paolella per il WWF
Massimo Serafini per Legambiente Fausto Giovannelli presidente della Commissione ambiente del Senato
Sì
Sostituzione
Fra
Ridotti mia moglie
Forse
Va bene
Io spero che riesca ad arrivare
Rapidamente anche Franco Barberi a questo questa tavola rotonda
è un momento di
Approfondimento che mi sembra molto importante
Sia perché la prima volta che
Questo approfondimento avviene in una situazione così pubblica e del livello di questa mattina
Sia perché le questioni che sono davanti a tutti noi sono questioni di grandissima importanza
Io penso di porre ai nostri interlocutori
Due questioni e comincio subito a porre la prima questione
Che è stata peraltro poi al centro anche di un po'tutti gli interventi di questa mattina
Quando si passa anche io quando sono arrivato al ministero dei lavori pubblici è vero carico della indignazione e conoscevo bene tutto quello che non era stato fatto i piani di bacino tutte le cose che sono state origine di denuncia
Dal giorno dopo il problema non era più evidentemente quello della denuncia ma il problema era il tentativo di capire perché la difesa del suolo nonostante avessimo in mano una ottima legge come la legge centottantatré e successivamente la legge Treu trentasei perché a pochi giorni dall'insediamento del governo ci fu la Versilia subito dopo la Valtellina e poi la penisola sorrentina e via via le tragedie perché dove non funziona il sistema della protezione
E della difesa del suolo prevenzione protezione
Negli interventi di stamattina in particolare
Questi quest'ultimo intervento di passino ci sono state c'è stata già un ieri una risposta
Io ai nostri interlocutori
Parto con questa domanda perché la difesa del suolo funziona nel modo in cui l'opinione pubblica poi denuncia le istituzioni sento parlare di latitanza del Governo
Si innesca lo scaricabarile ma sin qui è responsabilità mia sì
Questa risposta dello scaricabarile qui invece cerchiamo di andare a fondo e ovviamente io partirei da chi denuncia e cioè tale associazioni ambientaliste e poi passerei agli interlocutori di governo e concluderei con questo primo giro con il senatore
Giovannelli per le risposte che anche il Parlamento con le sue con la sua indagine adatto
Serafini Legambiente
Ma perché non funziona la difesa del suolo secondo me perché ancora prevalente
Una cultura della pianificazione scusa Serafini cerchiamo di tenere gli interventi sì nei cinque minuti in modo che così possiamo approvare allora seconda domanda
Perché ancora prevalente una cultura della difesa del suolo
In chi deve decidere che considera la difesa del suolo un elenco di opere da appaltare
E invece un insieme come diceva persino adesso di regole da definire di commissione già al suolo
E quindi che interviene negli usi agricoli negli usi industriali negli urbanistica
In come sostanzialmente è stato usato e si sono accorpati gli interessi sul territorio questo è il piano di bacino che prevede la centottantatré le resistenze di amministratori locali ma anche nazionali a intervenire a penalizzare gli interessi che le nuove regole in nome della sicurezza collettivo d'una maggiore sicurezza collettiva
Andavano definite in modo concertato
In quel modello che la centottantatré prevede che l'autorità di bacino Stato Regioni
E quindi che organizza al consenso su queste nuove regole sono hanno trovato queste difficoltà di tempi ma soprattutto anche di
Incapacità penalizzare determinati interessi è facile a dirsi lo capisco
In quel quartiere lì non costruisci più è più facile farlo applicare quando la pressione appunto quando ai sindaci che cavalcano magari
La pressione a ricostruire negli stessi posti avete parlato di Sarno e chiudo in questi giorni c'è senza fortunatamente
Morti di nuovo il ripetersi della Valtellina vorrei ricordare in Valtellina sono stati spesi mille settecento miliardi
Per ricostruire e evidentemente se i guai si ripetono vuol dire che è passato una cultura della pianificazione puramente come elenco di opere da appaltare
Paolella
Sì io direi che il nodo principale della della questione è un pregresso drammaticamente confuso sia l'insegnamenti sul nostro territorio sono sparsi sono disordinati sono posizionate in dei luoghi dove non dovrebbero stare qui c'è un presso fortissimo da sistemare
E che non è così semplice da sistemare nel senso che il delocalizzare insediamenti non è una pratica che si può fare in quattro e quattr'otto non solo ma c'è un modello insediativo che continua ovvero sia dall'ottantanove ad oggi per porre una data che corrisponde a centottanta avere non è cambiato nulla a livello di la modalità di insediamento all'interno del nostro territorio le principali forme di pianificazione compra sempre a quattrocentoventuno la la legge i piani paesistici può anche all'interno delle delle strumentazioni urbanistiche ordinare non hanno modificato l'assetto del nostro territorio
Si continua a costruire vicino agli alvei si continua a costruire o si tenta continuare a costruire all'interno di aree che sono a rischio
Questo ci ha un nodo che un nodo profondamente urbanistico
Prima di essere di tipo idrogeologico nodo urbanistico sostanziale in quanto non abbiamo la legge poesie in qualche mega Possa in qualche magazzino Tire queste forze che vogliono trasformare il territorio l'ho fatto un piccolo calcolo un reddito fondiario di un ettaro coltivato a vite da dodici milioni l'anno se uno su quello stesso etero costruisce in zona edificata palazzine di quattro piani c'è un reddito di trecento miliardi ovvero sia le due cose non sono comparabili una persona anche se onesta farà di tutto perché sistema Luís e tutta la sua prole discendente discendente discende se noi non riusciamo a sistemare questo piccolo è faccenda che tratto che si è persa all'interno del dibattito urbanistico la fondiari retto fonde non se ne parla più e difficilissimo controllare poi ci sono delle cose specifiche attinenti la centottantatré e l'autorità di bacino sempre troppe competenze
E in questo senso non bisognerebbe dare una mano per consolidarla centottantatré cercando di togliere le competenze che in qualche maniera potrebbero essere svolte Giada l'autorità di bacino cito il magistrato del Po per esempio
Oggi tre magistrati e delle acque o i consorzi di bonifica che sono soggetti che operano all'interno delle stesse competenze o quasi le stesse competenze dell'Autorità di bacino le procedure lunghe
Le vicende lunga possano essere accorciata e basta fare un berrettino
E capire ch'è cosa e quali soggetti debbono interloquire quali non debba interloquire quali sono i tempi dell'interlocuzione
E poi c'è un'altra questione presente tutto il discorso delle acque potabile sia come si connettono le acque potabili gratis nelle acque potabili con l'autorità di bacino decusse mia di fare il bilancio idrico e dopodiché ci sono gli interessi conflittuali che sono forti
Perché pennacchio secondi oggi adesso in questo momento c'abbiamo un discorso sulle aree di pertinenza fluviale sul Po
In cui c'è stato un ricorso da parte di apicoltori che vogliono piantare all'interno delle armi perché Enza viali questi sono gli attuali opposizione c'è il mondo sta cambiando ma non è cambiato ci sono gli interessi precisi che si sono manifestati nelle armi esondazione del Tevere
Che si manifestano quotidianamente all'interno dalla pianificazione della centottantatré e questo l'ha preso in considerazione in qualche forma è secondo noi ci deve essere un'azione di supporto all'attività di pianificazione perché il supporto essere Potì diano perché questi nodi possono essere Solti chiamando degli interlocutori privilegiati da parte del governo indirizzando la politica presente dei bieticoltori a con dei degli incentivi ma anche solamente un degli sgravi verso altre forme di produzione
Mi fermo così poi caso mai parliamo
Do all'indomani dei di della vicenda della Campania
Ma anche in precedenza si era scatenata quella campagna che ricordava Manconi in apertura
Ma che cosa fanno i vero di al Governo cosa fa il ministro dell'ambiente
E ministro dell'ambiente ha risposto dicendo le competenze del ministero dell'Ambiente sono limitate
Ora in un momento invece di riflessione alla domanda
Qual è il la causa principale della difficoltà per dell'intervento per la difesa del suolo qual è la tua diagnosi
Allora c'è
Un rischio
Idrogeologico di frane di alluvione che è un rischio naturale
Anzi dal punto di vista degli equilibri naturali degli ecosistemi e perfino sanno salutare
E quindi mille ineliminabile
In alcuni ragionamenti che sento si ipotizza l'annullamento del rischio e se ne valutano i costi come se noi avessimo il potere di governo dalla natura sia pure a a fini buoni
Non abbiamo al governo della natura al di là che siamo no al governo
Punto primo punto e questo bisogna averlo ben presente perché alcune riflessioni o proposte secondo me hanno sapore così diciamo estemporaneo
Cioè l'eliminazione del rischio a succedono ancora le alluvioni e le frane e le frane e le alluvioni succederanno sempre
Ed è bene che ci siano il problema è bene che ci siano perché riordino ristruttura Nori configurano la conformazione naturale del territorio il territorio è frutto di un'evoluzione all'interno della quale le frane e le alluvioni hanno avuto un ruolo importantissimo
Il problema è evidentemente
Come
Fare in modo che questi fenomeni naturali non siano aggravati
E quindi non intervenga il fattore antropico dell'attività dell'utilizzo del territorio che li ha gravi o diciamo li li porti al di fuori della dinamica naturale di questi fenomeni secondo e che questi fenomeni non abbiano conseguenze gravi sull'attività umane e sulla vita delle persone quindi la prevenzione e riduzione del rischio si indirizza secondo questi due obiettivi cosa in buona sostanza come come la pensa evidentemente non è una riflessione che si può fare in pochi minuti
Penso che uno sulla limitazione del rischio elevato si sia fatto poco
Non credo che la limitazione del rischio possa essere demandata agli strumenti di ordinaria amministrazione di gestione del territorio in buona sostanza l'attuazione della centottantatré quello un intervento di programmazione
Gestione di medio lungo termine
Ritengo che ci sono sono necessari delle misure urgenti nelle aree
Chiamiamo le arene i punti oggi individuati e individuabili ci sono mille frane censite in atto mille frane censite in atto
Alcune delle quali minacciano centri abitati rispetto alle quali non si sta intervenendo né spostando i centri abitati né cercando di mettere in sicurezza le frane questo voglio dire
E ci sono delle aree di tipo Versilia cioè di esondazione che possono costituire minaccia di abitati che ancora non sono protette questo mi sembra un problema che dobbiamo affrontare che il decreto centottanta affrontato se sarà applicato ritengo nonché eliminerà il rischio ma che lo potrà considerevolmente ridurre lo potrà se attuato coerentemente poi c'è l'altro tema quello della politica di prevenzione
Del rischio a medio lungo termine diciamo di gestione del territorio di e di utilizzo del territorio in maniera sostenibile in modo da non aggravare i fenomeni naturali e di non esporre a fenomeni naturali rischi di persone e cose
Su questo c'è da mettere a punto la centottantatré
Anch'io penso che i principi l'impostazione sia buona la strumentazione operativa
Non è sufficiente non è sufficiente ritengo che in questa prospettiva un elemento importante sia l'integrazione delle politiche ambientali con le politiche cosiddette di tutela del territorio
O se volete la programmazione degli usi con la gestione naturalistica degli equilibri ecologici degli equilibri naturali del territorio io chiamo come integrazione delle politiche ambientali e politica il territorio se volete
Gli interventi di forestazione larghi gli interventi di rinaturalizzazione le interventi di manutenzione naturalistica
Gli interventi di selvicoltura conservativo del territorio e via dicendo cioè in questo senso l'integrazione delle politiche ambientali e delle politiche del territorio credo che siano una delle carenze di fondo della politica di utilizzo sostenibile del territorio
è stata chiamata in causa
In continuazione nel Mele nei mesi scorsi
Anche in una certa misura stamattina nella intervento di apertura di Massimo Scalia latitanza dell'amministrazione centrale del governo
Il governo qui nella sua responsabilità piena era presentato dal ministro dei lavori pubblici allora qual è la risposta
Attualizzata a questa aspetto della domanda perché non si è in grado di fare una buona difesa del suolo
Il latitante sei corsie costituito da un pezzo quindi non non è più
La novità è latitante secco si è costituito da un pezzo
Nel senso che da un pezzo
Credo che
Nei vincoli generali che le nostre politiche hanno perché riguarda solo questo
Si sia cercato di imprimere un'accelerazione profonda un processo che però rimane quello che
Rimane il fatto che come dire mo'devo certamente ricordare a voi
Ma che le situazioni eclatanti che avevano dato un'accelerata trent'anni fa o un ragionamento si siedono geologico nomino Firenze Venezia sono sostanzialmente nelle condizioni di trent'anni fa
Se dovessimo anche suo esaminare questi due casi potremmo vedere che ci si è quasi tutto
La difficoltà di capire di mettersi d'accordo di contenere gli interessi
Di mettere a confronto
Le cose che apparentemente cose visita si dà da fare poi invece che stranamente non si dice portare avanti
Ma insomma ci si troverebbe di fronte al fatto che per definizione
Mi pare che ci siano almeno tre motivi di fondo questo le motivi siamo di contingenti che riguarda le cose di di questa
I motivi di fondo sono il nostro disgraziatamente
è un Paese che ha un territorio attivamente giovane
E per cui troviamo dolomitiche si dice sono mille fare pericolose non oso difficoltà a crederle
Poi magari se l'Assessore Cochi edizione se siete quarantotto mila in Emilia Romagna qui devo dire alcune pericolose un po'meno un po'altre ieri parlavo col Presidente dell'ordine geologiche meritava sessanta mila in un comune sono mi ricordo più quale ma insomma c'è se vogliamo qui siamo di fronte alla situazione nella quale farà tutto
Ovviamente sono farne frane quindi è che qui bisogna selezionare ridire ma insomma di fondo abbiamo questo problema però ha già sollevato
E cioè che se noi immaginiamo come possiamo immagina delle politiche
Che prevengano
Le conseguenze risate che verranno comunque
Cioè o meglio di movimenti per esempio separiamo delle frane farlo Schisano comunque che sono espressione della vita di questa cosa io quando i momenti di discussione un po'sono state così faccio osservare due fax due sulla sul Sarno forse sono due cose se la frana fosse avvenuta all'interno da grande riserva naturale responsabile minimamente voltato indietro va benissimo anzi è un effetto anzi lasciata fare
Quindi questo è il primo aspetto il secondo aspetto giù i fronti rischi
E come sapete i rischi sono delle cose di cui si preoccupa normalmente giorno dopo i Cuccia su qualche cosa di sicuro quello
Poi una settimana ancora per un mese ancora
E poi però seri motivi si tende sì come un rischio una probabilità
Si cerca di giocare su questo questo è enormemente
Di un fatto che danneggia enormemente la politica
Da quella che dirò fra un attimo da diesel perché occorre in questa in questa materia
Non occorrono gli sprint non occorrono respinte non ho contestato oppure occorrono Piso Diva Madison in cui come dire
C'è la possibilità di sfruttare vomito percorre però di fatto
Molto spesso succede Camp amico tra i tre tra di noi
Che i tentativi di fare le cose su questo io sono radicale credo che uno dei problemi più gravi che abbiamo impostato la politica ordinati difesa del suolo sostituite da ordina gli Stati sia barbari per l'ordinanza di protezione civile e o da o da interventi d'emergenza di volta in volta
Come
Abbiamo Tino che cosa
No ma non è ma io non ho
Come dire io partecipo un gioco e quindi come di nel momento in cui denuncia le denuncio dopodiché se collegialmente gli ho questa stranissima cosa che le mire dei profughi poi quasi metro accordo lealmente le seguo quindi come dire insisto su questo fatto
Che uno dei motivi di fondo del fatto che se abbiamo di vedere che in questo Paese non se la politica organica di difesa del suolo è chiara interveniamo in emergenza e normalmente costruendo Streparava ed emergenza Sarno
Sul Sarno da quanti anni osservavamo promoter completamente diverso che la quello tra depurazione donava il sangue era sotto osservazione mista l'ambiente da x anni
La sanno perfetto del della penisola sorrentina l'anno prima era sotto osservazione geologica tutta la commissione istituita quindi conto di creme di questo mondo aveva definito come soggetti a rischio di frana tutti comunico che Sarno
Sanno non è perimetrato
Poi la fra e se poi vede anche giustamente perché la farà prevenuti non posto richiama episcopio che esattamente lo sto costruito l'ultimo giorno interni abusivi
Quindi che un insediamento di fondo ce l'aveva come dire storico
In alcune parti
Allora come dire sono
Ci sono tutte poi gli altri aspetti che giustamente dobbiamo tenere sotto controllo però diffondono a rivedere ce lo questi due fatti
Che abbiamo giustamente una sproporzione enorme tra i proviamo di fronte gli strumenti che aveva a disposizione
Secondo che non ha abbiamo mai avuto la pazienza questo riguarda l'atteso tanto più se soli con la quasi tutti i pro e nel nostro Paese ma nel caso dei rischi ancora più elevato mando a quel paese la pazienza di mettere insieme le cose cioè di metri tentare di far sì che si arrivi a costo di una macchina che affronta questi temi là dove servono
Non inventando ogni volta adesso per carità la frequenza dei disastri fa sì che copiamo i decreti
L'intervento però inventiamo ogni volta me poi si vedrà poi se esiste non ci sia un insieme come dire
Di procedura di norme ormai organizzate dissipato il fallo perché perché ero fatta spallate in questo si fa dopo che cosa la serranda tre poteva costituire può costituire a mio modo di vedere
Il punto di riferimento per dalla politica da disarma politica stabile apolide organizzati che può portare io dico di sì
Io dico e credo che complessivamente oltre voi tutti che l'impianto di quella ceppo che dopo averlo fatto
Che la difesa del suolo si fa prima di tutto per protese le vite umane
E quindi deve anche ammettere
Del fatto che si interviene nel contenere l'attività dell'uomo
O anche intervenire ci aspetti naturali per contenere ridurli quindi io non mi straccio le vesti di fronte a nessuna politica voglio avere esposizione tutto l'arco delle politiche che servono per i treni e sulle varie situazioni
Insisto
State banalissimo dire che la cosa più semplice per difendere Firenze delocalizzare Firenze
E questo sicuramente sovrano che sia questo il tema e non è che se questo tema perché chi è inserita non so che è perché noi dobbiamo fare in modo di organizzare al meglio su questo il punto se voglio arrivare
La difesa del suolo come
Le altre politiche di vincolo che certamente devono essere
Devono essere funzionali al fatto che le stiamo organizzando al meglio
La vita degli uomini sul loro territorio
In quella sostenibilità chi ha il suo riferimento culturale il fatto che deve essere capace di non produrre effetti di ritorno sulla vita umana peggiore di quelli che si mettono in atto
Ma che non è un valore per sé perché qui sia che si capiamo io sono antropocentrica o anche le politiche difesa del suolo sono fatte perché evita regole di vita siano fatte è il meglio possibile
Ora questa icona significa significa che in occorreva e come dire
Disperse che Sensi non sia più sommano ma forse from piccolo resoconto so che le cose dettagliate analitiche il direttore generale ministero le ha già fatte Trio forse qua ripeto solo tre cose
Io se lo fa di questi anni perché come dire la difese sorse qui pronte piccolo-grande passi in avanti
Primo non accreditare difesa il suolo in mente l'emergenza onestamente vi dico sono capaci tutti
Cioè il cinque maggio dire che c'era un problema frane in Italia e banalissimo
Dirlo sei sette mesi dopo e farlo magari o meglio sesta mesi prima
Farlo accreditare sono stupidaggini ma per chi si interni stazione sa cosa vuol dire far accreditare che la difesa è solo una difesa dell'infrastruttura di base come ogni altra cosa e quindi al poteva essere per esempio finanza da fondi CIPE
Fare in modo che le si chiese come priorità e documenti quattro regole che finanziaria cioè che diventasse una Preta normale del paese
Fare che a questo fine fossero stanziati i fondi anche in controtendenza anche l'anno scorso con la sala grande chiusura e Diana sono state pure che segnare forse che per questo settore si aumenta un po'le lire
Sono sono cose che ovviamente sono meno eclatanti
Sono meno appariscenti
Quello dei gridare il giorno che succede
La disgrazia eppure sono quelle fondamentali l'invito che io rivolgo a questo
Platea
Nella convinzione che questo l'obiettivo ovvero di come abbiamo tutti
E di domandarci come dobbiamo fare perché la difesa del suolo sia priorità di tutti i giorni
Non la priorità nel momento del disastro
Bene questo è il piccolo grande lavoro che i latitanti costituiti o pentiti non so come si possono fare hanno fatto in questi due anni
L'hanno fatto anche immaginando un insieme di provvedimenti che è stato devo dire banalmente letto come anche un elenco di cose da fare
Bene c'era qualcos'altro se la cosa in più
Se uni l'insieme l'indice nove le meno leggero l'indice
Del Capitolo terzo della pro-capite lo qui dove cavolo ed rapporti proprio fatto io invitare qualcuno forse legge solo un attimo
E a vedere perché scritto prima non scritto dopo scritte in un tentativo di far sì che questo diventasse una Preta fondamentali che se tutti gli strumenti io vengo solo dopo ritardo misurato l'Assemblea
Delle assicurazioni
Assemblea dell'ANIA
E sono andato a dire che anche loro
Devono e possono
Intervenire in questo settore
Che c'è in tutti i Paesi del mondo lo strumento assicurativo si adopera per copie rare
Nelle politiche di finanziamento di queste cose da noi questa cosa non esiste
E come dire pur avendo la messa a punto da tempo trova difficoltà ad essere accettata perché sembra quasi che si voglia come dire dà licenza di fare da sé si cose dopo tanto sia sicura tanto poi si preme non è assolutamente vero
Perché l'assicurazione per definizione implica una esigenza di prevenzione
Perché nessuno assicuratore ha voglia di buttare i soldi
E quindi c'è un'attività si in siti storici un circuito virtuoso in questa direzione allora come dire le politiche di difesa suolo sono tutte quelle che avete detto
Sono quelle che intervengono sul fatto che si devono dare limitazioni sull'attività umane in modo tale che queste
Abbia la pressione inferiore sul territorio e che quindi questo possesso e mantenuto le facilmente
Ma sono anche politiche in cui si fa sì che il territorio venga organizzato perché consenta no quei reciproca la possibilità che devono essere
Ma sono politiche fondamentalmente era sì sì ma la domani prima fondamentalmente per quanto mi riguarda e questa noi non abbiamo una politica del difesa del suolo organizzata perché non abbiamo non ha non siamo finora ancora riusciti
A farlo diventa una priorità dei giorni in cui non piove non la pulita regioni qui piove
Giovanelli il senato della Camera hanno condotto la loro indagine e quindi
Senato e Camera in particolare tu presidente della commissione del Senato qual è la diagnosi e la risposta alla domanda posta
Siamo alla vigilia di un passaggio parlamentare e importante io mi auguro anche decisivo per rispondere alla domanda
Non in termini semplicemente culturali
E tuttavia io Togo tale ordini di motivazioni
Dell'assenza di un accettabile e e soddisfacente politica di difesa del suolo in questo Paese il primo ordine di ragioni è di tipo diciamo così culturale e voi dire per spiegarmi con il Question imponente un po'forti in questa sede ideologico
Io sono d'accordo col ministro Ronchi quando ha sottolineato che i limiti dell'uomo
Dovrebbero saperlo soprattutto gli ambientalisti
Impongono a consapevolezza che non si può controllare completamente la natura
Non esiste un piano né un insieme di risorse sufficienti e capaci di inchiodare i versanti alle montagne
Per legge fanno per decreto né della Regione né del ministro
Credo che noi dobbiamo superarli una concezione ideologica onnipotente Prometheus come teca quasi della pianificazione
La pianificazione è al massimo l'attivazione di una strumentazione
Ma abbiamo forse confuso e di qui le giaculatorie sulla tua e la centottantatré la conquista dello strumento con la conquista dell'obiettivo il piano è uno strumento i piani un pezzo di carta con autorità giuridica
Penso che questo Ovadia centottantatré che dopo avere individuato giustamente un coretto principio la pianificazione di bacino a e la base di bacino
Come base della politica degli interventi di recente ha affidato un po'in modo un po'da novecento un po'su via di qua il piano a un costante
Il compito di risolve il problema
A volte lo strumento non solo ha dei limiti ma tradisce l'obiettivo a volte se ne appropria come il computer al nero dice dello spazio
Lavora perse no per l'obiettivo e io credo che noi dobbiamo approfondire la cultura e anche a ridimensionare il ruolo da pianificazione e rimette al centro diciamo così io uomo della responsabilità politica considerare lo Sturm no pie la pianificazione ai condoni condurrà adesso è semplicemente uno strumento questa è la prima considerazione
Attualmente un po'netta per i tempi
Per cui si a centottantatré vai fatta partire da queste considerazioni tenendo fermo il principio migliorando la strumentazione rinunciando ad a pensai che il Pian lo strumento esclusivo e Haute sufficiente perché la pratica la storia la realtà e forse anche lo studio dicono che così non è
Secondo motivazioni di ordine economico sociale sono stati accennati mi pare da Serafini
Finché l'uso del suolo
Lui differente del suolo portano a differenti simili risultati di vendita sul mercato
Non c'è normativa di comando e controllo che possa bastare
A fine vincere la pianificazione o meglio il corretto governo degli unici sulle tendenze di mercato
Bisogna attivare anche strumenti di mercato fiscali farà fiscali contributivi e assicurativi faceva un cenno anche Costa da sola la pianificazione non ce la fa
L'idea che il principe deve e l'idea che hanno molti tecnici della pianificazione perché il principe non applica mi a ricetta punto interrogativo e quindi la politica non è brava è un'idea troppo semplice un po'autoritario un po'velleitaria
E abbiamo bisogno di uno sviluppo Delanoë dell'atomo attiva economico sociale che consenta agli interessi pubblici di pesare di più nell'uso del suolo
E agli interessi privati di per quasi meglio i spetta una capacità di governo del pubblico
Sempre coppe schematicamente la terza ragione a mio parere e più strettamente politica
Nel nostro paese non si è ancora compiuta una sufficiente saldatura fa la cultura ambientalista è una solida cultura istituzionale e democratica
Ripeto la battuta
Non si può semplicemente dire
E nel mondo ambientalista e dei Verdi in particolare c'è qualche volta qualche perché il principe non applica le mie ricette
Ora che il Partito Verde insieme ad altri al governo del ministero dell'ambiente e del ministero dei lavori pubblici e del Governo
Ci sono le condizioni perché questa domanda così semplice venga diciamo così sviluppata
E allora io credo che si deve riscontrare una grande carenza della politica
Noi colta neanche dal decreto centottanta sul quale l'odio brevi il giudizio
Non particolarmente esaltante ma neanche
Manca un centro di responsabilità politica sulla difesa del suolo al nostro Paese non c'è
Il comitato istituzionali il Comitato interna Paola stessa comitato dovrebbe dire a chi ha un minimo di cultura istituzionale costituzionale la debolezza dello strumento la Paola comitato nulla di più
è vero che un comitato interministeriale tuttavia è un comitato non è un'oca non c'è un organo costituzionale che abbia la responsabilità non dico amministrativa che giustamente e diffusa distribuita non c'è no in uno stato complesso non ci può essere uno ma non c'è un centro di responsabilità politica
Quindi non solo c'è una questione di diffusione dispersione a sommatoria spesso conflitto di competenze la questione delle competenze che è una grande questione e che ha avuto anche una presentazione visivamente sgradevole all'indomani della tragedia di sanno è colpa mia colpa tua colpa mia colpa tua era diciamo così quasi la la rappresentazione teatrale di una della realtà sapeva bene di chi è la colpa e il palleggiamento la presentava effettivamente
Un dato della realtà
Io credo che sia importante perché l'assenza di un centro di responsabilità politica qui costituzionali si traduce nell'assenza di una politica intendendo
Da questa parola lo sviluppo di una serie di atti legislativi amministrativi di altro genere conseguenti però aggiunge alcuni precisi determinati obiettivi noi abbiamo affidato la responsabilità politica al piano
è una stazione ah ecco stabilità politica va affidata a un soggetto politico il Piano e soltanto il suo strumenti suo martello la sua cassetta degli attrezzi che può essere anche tranquillamente sostituite perfeziona
Di qui la centralità della questione del ministero dell'ambiente del territorio del quale io son convinto non da oggi e a prescindere da quale maggioranza e al governo del paese di chi siede al Ministero delle diete mistica dello i pubblici
Il ministro Costa ha detto che il PCI responsabile si è costituito a ragione vero
Ecco credo che sia giusto riconoscere che forse l'atto più significativo di politica territoriale
E anche ambientalmente più qualificanti di questa legislatura forse anche della storia italiana degli ultimi dieci anni è l'articolo uno della legge finanziaria sull'incentivo recupero edilizio
Viene dal ministero dei lavori pubblici
Secondo me è stato profondamente sottovalutato
E anche inutilizzato anche se utilizzato moltissimo per le valenze che ha fiscali
Tali territoriali di qualità urbana di qualità abitativa di risparmio di territori la fatti ministero dei lavori pubblici
Credo che non non sia quindi questione di chi è buono e chi è cattivo dal ministero dei lavori pubblicitari dallo Stato e le Regioni anche queste una visione che francamente
Insoddisfacente
Non possono essere buone le Regioni cattivo lo Stato come dicono sempre alcuni miei amici assessori vuota tentativo di Regione
C'è un problema sulla ambiti ambiente territorio sono concetti costituzionalmente inseparabili e giustamente l'articolo cinquantotto ci andavo inserendo la parola territorio e io credo anche che sono non è come si può dire non possono essere sciolto atti alla competente a una a una quota di competenza dello Stato
Ma è una quota di competenza tuoni che non può essere esercitata senza la concertazione la di massima diffusione della responsabilità alle Regioni Province Comuni non non c'è scampo su questo punto
Perché la l'accentramento delle competenze ed è volte la denuncia come si può dire è è la fuga dalla dalla necessità di doveva responsabilizzare istanze locali concludo
Io penso che il decreto centottanta sulla campagna
Svolge negli articoli uno e due alcuni adempimenti utili fa alcune scelte utili accelera i piani stralcio che c'è un buono poi però bisogna attuali abbiamo già incontrato le prime difficoltà
Fa scendere in campo più decisamente un'autorità politica centrale questo comitato dei ministri
Che dovrebbe anche fa un'azione propria soprattutto laddove in ritardo o dove potrebbe estremo dove di fatto in otto anni la legge centottanta tra le regioni e le autorità di bacino non sono arrivate distribuisce in modo mi auguro capaci di individuare vere priorità che non saranno comunque perfetti le risorse
A limare da fare la svolta e io credo che in questa legislatura non nella prossima si possa cominciare a ragionare non semplicemente un accorpamento di competenze che non deve riguardare solo i ministeri ma anche le agenzie servizi tecnici e Ampa autorità di bacino servizi delle regioni consorzi di bonifica le competenze delle Province credo che anche l'amministrazione dedicata vada in qualche modo unificata per un risparmio di risorse una maggiore efficienza degli interventi ma anche per appunto unificare un centro di direzione politica della materia di difesa del suolo questo credo che debba essere fatto partire da trasferimento dalla competenza della difesa del suolo il ministero dell'ambiente e credo che l'attuazione della Bassanini per quanto riguarda la le ricomposizioni anche delle competenze a livello statale vada perseguita con convinzione perché in questo caso non è solo questione di competenza ma di affermazione di una politica
Grazie Giovannelli devo informare che Barberi continua a essere bloccato da una riunione di emergenza per il terremoto nell'Umbria
Passerei ora a una rapido secondo giro di interventi
è stata fatta negli interventi che si sono susseguiti una diagnosi dei punti delle cause immediate istituzionali e non della difficoltà di un del meccanismo della difesa del suolo
Nel suo intervento Costanza Pera prima avanzava il collegamento e già lei e amministrazioni regionali si trovano a di fronte il problema dell'uso del territorio e con gli interessi forti che si dispiegano
Per l'uso del territorio quindi la successiva domanda questa si sono affrontate varie opzioni per il futuro e mi pare che e la scelta del governo sia stata quella da una parte nasce un ministero di tutela che sin qui aveva tutelato arie d'acqua ora avrà anche la tutela del territorio
Dall'altra nasce un una struttura che è quella che dispone organizza le cose sul territorio
Ma quesito ma il seguente che pongo a tutti
Seno i scindiamo da una parte la tutela acquari e territorio e mettiamo dall'altra la organizzazione delle cose sul territorio
Quelli interessi forti che ricordava appena e cioè la mancata dialettica in un unico sede di compensazione della tutela del territorio e di ciò che si fa sul territorio continueranno ad essere distanti tra di loro
E questa è stata la tematica che ha visto posizioni diverse anche con un una discussione che ha preso anche e i grandi mezzi di comunicazione qual è dunque alla luce delle diagnosi che voi fate per innescare processi virtuosi
Nel per il futuro la soluzione migliore quella che mantiene separato sviluppo intervento da tutela oppure quella che li fa interagire
Una piccola osservazione tuttavia l'intervento del ministro Costa per quello che riguarda il verde incerto non sono stati ad attendere
Per la l'emotività delle dei gli eventi tragici
Perché sono due anni che battono con questa campagna mai più alluvioni anche quando nelle stagioni negli intervalli di tempo purtroppo brevi in cui l'emotività sonnecchia Ava
Allora io direi che possiamo seguire lo stesso
Itinerario di prima e io vorrei darei la parola Legambiente
Ma io spero che nasca più fretta possibile il ministero dell'ambiente del territorio
Che abbia le competenze della difesa del suolo
Sapendo che fu finalmente la politica di difesa del suolo entrata nel DPEF e politica di tutto il governo
Mettiamoci d'accordo un conto e dire io devo stabilire delle regole che garantiscano la miglior sicurezza possibile qui credo non ci sia nessuno che pensa che si il rischio si eliminabile
Anzi io sono anche per essere tollerante scorso cittadino che vuole convivere con rischio
Detto questo ciò il problema di viverci sul territorio di farci lavorare la gente di metterci le cose possibilmente un po'meglio di quelle che ci abbia messo negli ultimi cinquant'anni e devo interagire ma rispetto delle regole che devono essere politica complessiva del governo
Non del ministero dell'Ambiente Territorio ministero grammi ed Ettore poi ne organizza la gestione nell'ambito
Delle autorità di bacino come rappresentanza statale che io ritengo debba rimanere ad avere un suo ruolo mentre anche a mente io ho visto Giovannelli
Una storia attizza azione dell'Italia ma neanche un ritorno di Lombardi
Il piano di bacino la legge centottantatré proprio per evitare questi idea che c'è uno sceriffo che dice queste sono le regole punto accapo siete tutti qui a portarmi
La lavori la da voi siete miei sudditi
Stabilire un organismo cooperativo
Stato e regioni che passava poi attraversa il piano delle fasce fluviali passivo ce l'ha raccontato oggi gira da un anno
Ci sono degli adempimenti anche nazionali che possono essere accelerati
E passato ai comuni chiunque aveva una piccola cosa che veniva messo in discussione è stata messo nelle condizioni non raccontiamoci frottole l'idea che in Italia ci sia una sorta di
Affidamento al piano e non alla politica e non ha gli strumenti e la politica non c'entra la centottantatré anzi io credo che gli interventi che la commissione Veltri prevede sono interventi per accelerare in qualche modo il percorso per accelerare in qualche modo il percorso e non la spessa perché prima occorre ad accelerare sono la decisione di quelle regole la Spesal io sono per organizzarla come dice Giovannelli
Cioè è vero che consisterà molto in riforestazione in rinaturazione tutto questo ma consiste anche negli incentivi né disincentivi a disincentivo agli usi che noi vogliamo in qualche modo contenere e incentivo invece agli usi che sono favorevole a una migliore organizzazione della difesa ad esempio incentivare un agricoltore a fare anziché coltivazione
Di mais dei boschi io credo che sia un miglior modo per incentivare l'agricoltura del Duemila anziché quella che abbiamo avuto fino adesso che lo incentivava tenere le le terre nude in autunno quando piove
O nella
Indubbio che tutela organizzazione delle trasformazioni non possano essere separate
Nel senso che per uno sviluppo sostenibile per un cammino in cui si è riequilibrato al signor formazione dell'uomo con l'ambiente non c'è dubbio che queste due attività debbano essere connesse bisogna però stare attenti nel far procedere un progetto di ministero e di competenze unificate parallelamente a quello che invece concretamente si può fare oggi ci sono già delle strumentazioni operative che noi sottovalutiamo coppie non utilizziamo totalmente quindi bisogna ridare al dibattito una certa forma di concretezza che va nello specifico a cerca di individuare dove sono i passaggi migliorativi
Precedentemente molto rapidamente per cioè nata alcuni di questi passaggi ma ce ne sono molti che già attualmente con pochissimo impegno si possono attuale abbiamo detto le competenze diverse le procedure lunghe sono tutte cose che in questo momento possono essere già attuate semplificherebbe le e di molto
Le attività di pianificazione e gestione
Bisogna stare a attenta anche un'altra pericolo un altro rischio che questo delle delle gli interventi anche se gli interventi si presentano non sotto forma di un elenco puntuale ma anche un elenco ragionato di teenager intervento dietro un titolo si può nascondere di tutto quando si dice che abbiamo dato un miliardo mille miliardi alla difesa idrogeologica io non mi rilasso anzi c'è un briciolo di preoccupazione in più
E spessissimo il livello di progettazione alcuni siamo abituati è bassissimo e spessissimo questi interventi di che vengono passati per manutenzione gestione ordinaria sono di una
Forza destruttura Trichet dell'ambiente che molto molto ingente
Non c'è stato un cambiamento di cultura in questo tipo di azione gli uffici periferici ancora lavorano con le stesse forme culturale illogico operative tecniche di cinquant'anni fa
Non sono servite le alluvioni non sono serviti questi discorsi che ne stiamo facendo qui
C'è una grandissima difficoltà a far permeare l'azione quotidiana delle nostre mimica amministrazioni di quei contenuti di scelta che potrebbero indirizzare questi forti finanziamenti ad una gestione più sostenibile del nostro territorio
Per cui la cosa da fare
E anche questo è un amico l'azione anche queste praticabile da oggi e quella di incomincerà detta riteneva di criteri attenersi quale si atto la pianificazione attraverso il quale noi vogliamo
Deve ristrutturare il nostro territorio quali sono questi criteri a che cosa ci affidiamo qual è l'immagine che ne abbiamo del nostro territorio
In maniera fornire ai nostri operatori tecnici che la bomba localmente quelle indicazioni che possono sostenere le scelte che nel momento in cui questi operatori si trovano faccia a faccia con interessi diversi
Debolezza in qualche mega sostenuti e non abbandonati se nel confronto tra l'imprenditore che supportato da un buon prezziario in cui il calcestruzzo vale otto volte quanto vado
Lavori di tipo naturalistico in cui lui ha una struttura già organizzata per fare quel lavoro quando questa struttura operativa si confronta col nostro operatore un nostro funzionario vince perché noi questo funzionario non lo sosteniamo
Quello
Costa questo discorso del rapporto sul territorio delle cose che si devono fare e della tutela che bisogna
Esercitare uno punto che prima che dal punto di vista politico dal punto di vista culturale ha ha scandito il tuo interventi
Questa è una buona occasione per illustrarlo
Sì mi mi piace riprendere il punto di Giovannelli trattiamo responsabilità politica diciamo non si l'oggettivazione della commozione gli interessi del piano o la soggettiva azione in soggetti che guidano la politica
Ancora volta non credo per amore di cose ma credo che anche qua che vadano un attimo
Noi stiamo arrivando ad a cominciare ad a vere esiti di pianificazioni bacino soltanto adesso
Cominciamo ad a vere dei primi risultati di piani stralcio poco sappiamo dei imparato che è inutile puntare il piano con tutti bianche stamani
Quindi io mi sentirei di dire che questi sforzi di conoscenza prima di coordinamento ex-ante perché significa l'asse di cose da fare di tutti i tipi che siano di incentivanti incentivanti di di di tipo arditi posato e così via
Non può non essere un passaggio forte
Delle sue un passaggio importante naturalmente le due caratteristiche quello di essere cooperativo e lo è e di S. partecipato questo rende oggettivamente difficilmente comprimibili alcuni temi là dove siamo arrivati fino ai vincoli be ci si sia voluto un perito incredibile diano fasce ha ha avuto bisogno e siccome avrà successo misura in cui il lungo pazienti Issime lavoro di confronto compiuti comuni con Giosa interessate
Ha consentito così più alla fine di a vere
Di aver convinto quanto meno siete interessati della necessità della cosa di quella che viene subito una vessazione perché una una nuova cosa che si fa in questo momento questo lo metto da parte perché poi domanda che mi si è fatta e vinse eccoli risponde sicuramente e sicuramente
E anche quell'altro
Allora come è possibile quale l'organizzazione insomma migliore con cui dovranno rispondere
Alle politiche di trasformazione in salvaguardia dei territori contro se se la guardia Veron Cerasoli non c'è verso di distinguere nel senso che
La vita la nostra vita implica continue trasformazioni che vanno ogni volta misurate sulla sulla sostenibilità dello stesso quindi estremità la parola magica dobbiamo dappertutto ma questo è il punto che vanno esposizione mi hanno fatto una scelta
Credo io la considero non reversibile almeno nel breve periodo anche se sono un po'di pentiti già in giro qualche giorno dopo
E cioè che a marzo abbiamo fatto un decreto legislativi a tutela di una legge voto al Parlamento secondo la politica che immaginavo nipote di riforma nostra pubblica amministrazione che riteneva non riformabile come lo centralistico ma dovesse ad operare tra virgolette maggiori questi centri federalismo e ha trasferito il baricentro delle competenze anche di difesa del suolo dallo Stato alle Regioni
Allora questo qua è un dato di fatto
Che possiamo dobbiamo o discutono accettarlo se lo accettiamo ci sono le conseguenze
Ma per il momento accettiamolo cioè io trovo difficoltà nello dal Niguarda d'aver votato il trentun marzo quando erano alla manifestazione in via definitiva verso Dio boh non so se questo non è
Se questo è no attenzione con cui l'abbiamo di strass ferito richiede sono trasferito praticamente
Ogni competenza che già telegiornali sobria costituzionale degli orfani chiesero danno era unica data nove quindi di fatto diciamo abbiamo facciamo così ho trasferito il baricentro delle sposa Rita territoriali sulle regioni
Badate non c'è nessun dubbio che da un punto di vista strettamente logico organizzativo questo posture avrebbe di fronte a venti chiede l'iniziativa che ci fosse un
Centro un responsabile che fa regista di queste operazioni
E quindi non ci doveva podista concettuale se voleva mettere insieme risolvere il problema dai ci sarà compatibilità trasformazioni e stava qua devono avere un responsabile di questo
Per motivi storici ai quali io come dire dove sta la dico io non avrei su doppio e Sons convinto che fra cinque sei dieci anni dopo che sarà questa la prova cui arriveremo
Naturalmente perché i tempi prima cosa culturale via non non seriamente coincidono con quella misura la politica è giusto che lo siano non mi scandalizzo su questo
Mentre non c'è dubbio invece che noi oggi dobbiamo dare dico dobbiamo dare attuazione a un'elaborazione culturale che arriva da un'onda di qualche cinque dieci anni fa
Che ha che va valorizzata perché è stato il momento che ha preso atto della irruzione la cultura il nostro Paese di una maggior consapevolezza da tutte la sola Guardia che momento divieti rappresenti maniera
Noi come dire prevalente mi consente dire omini Aule poter dire non esclusiva nel senso che
Anzi la non esclusività e la misura
Del successo perché se fosse solo come dire chiuso lì dentro vuol dire che se ne un insuccesso la misura il fatto che queste culture sia pervasa Pico enfatiche Sonia Aquino allora non c'è dubbio che sia un momento storico in cui lo dobbiamo rafforzare anche un enzima mente questo momento
Che quindi viene ore dal punto di vista puramente organizzativo contrapposto quindi c'è un qualcuno
Che è responsabile trasformazioni e quei corresponsabile salvaguardia sì accettiamo questo ragionamento non c'è dubbio aria acqua terra e che quindi è giusto che ci sia una responsabilità di salvaguardia delle risorse territoriali consentitemi questa piccolissimo distinzione
Il territorio ha due valenze logicamente separati di Issime
è un insieme di risorse in quanto tali ma salvaguardato è però indipendenti sorsi il luogo in cui si appoggiano l'attività umane che vanno comunque organizzate la pianificazione territoriale si occupa dell'uno nel vincolo dall'altro
Perché dove mettono la scuole spettò dove sta la gente e come i falli castrare opportune per farlo è un problema che si fa indipendentemente dalle caratteristiche fisiche su cui si appoggia quindi ci sono anche quattro distinzione progettuale e fatti vivissima ed è avevo di vedere opportuna alla quale problema che noi se introduciamo insisto dobbiamo introdurre due regie territoriale una prevalentemente destinata alle trasformazioni è una prevalentemente destinata le tutele perché se fossero contrapposte sacro due problemi
Anzi prema unico del coordinamento fra questi due io ne vedo tre forme di coordinamento
Anzi due sono sì me speculari quindi una sola poi se la seconda
La prima
Che occorre che ci sia un coordinamento a priori cioè quando trasformò
Io devo interiorizzare balordi salvaguardia e quindi non trasformare fregando nella sala quadri capitale a questo
Il che significa che io lo posso fare soltanto se io introduco le trasformazioni nella strategia complessiva da sola se nel territorio tanto per capirci se le competenti per i soli territoriale si accompagnano l'uomo che dà somma zero
Contemporaneamente quando salvaguardo
Devo interiorizzare i valori di come di rito a Somma azione perché se gli estremizzo qua e purtroppo in modo era prassi Amistadi al nostro Paese per cui c'è il signor sopra intendente monumenti così parliamo di una cosa che non dipende mio amico Edolo e dice no e ha ragione di dire no
Perché lì perché se Coccia sottoterra da quello che è logico oppure invece perché c'era alla Giovine no perché dal suo punto di vista strettamente istituzionale lui dice questa roba
Rischia di buttare per aria dire per ricavi sono sotto sì quindi io dico no ma è evidente che se ne continuiamo ad avere questa cultura della separazione delle cose vadano da nessuna parte
O meglio come l'ho fatto finora aggiusteremo dinamicamente secondo discorso in qualche momento prepara una cosa e l'altra Maxence fase una parte nessuno quindi allora
Coordinamento sostenibilità a priori
Attraverso il fatto che chi trasforma ha presente il quadro generale quindi è responsabile quadro generale di persuasione Paesi secondo sosta imita posteriori perché chi tutela riesce sa qual è il quadro di riferimento e quindi sa in che misura Cesc comunque un compromesso tra tutte la trasformazione terzo e ultimo fatto occorre che in amministrazione nostro paese si introduca il luogo o politico
Possibilmente prima tecnico-politico prepolitico di composizione finale delle dove conta Paulson interessi legittimi
Perché si possono essere i momenti in cui come dire le amministrazioni sono interiorizzare nel coordinamento a priori correda porterà delle soluzioni pene allora a questo punto si dà nessuna responsabilità collegiale
Io vedo molto diverso e cose di ministri ho preparato a qualcos'altro che in casi eccezionali risorsa Brema ma l'eccezionalità deve esserne l'ordinarietà ci immaginare chi ne ordinamento questa possibilità c'è
Insomma noi faremo di grandissimi passi in avanti
Se elimineremo i diritti di veto
In entrambe le parti cioè il veto di chi dice io trasformo comunque non interessa nessuno o il vento di crisi non si trasforma non importa perché posta su assolutamente niente la cultura nostro peggio di fare questo sostanziale passo in avanti io mi auguro che nella riorganizzazione alla quale insisto collaborò con la massima lealtà si riesca ad avere presente questo obiettivo a mio modo di vedere la questo obiettivo oggi meduse vedi l'intermedio di una cultura la compatibilità e esattamente l'interpretazione legislativa dei concerti sostenibilità
Pronti
Io volevo dire due parole prima sul decreto centottanta
Non solo perché diciamo è stato fortemente voluto dal ministero dell'Ambiente
Ma anche perché
è stato oggetto di critiche tutte cortesi ma non per questo leggere
Voglio
Richiamare un quadro io capisco che chi opera nel settore della difesa del suolo
Vale anche per me in campo a diciamo ambientale in altri settori tenda un po'a rivendicare il proprio lavoro
Ma io penso che
Io dato di partenza deve essere acquisito come dato comune
Potenzialmente tale cioè
Che c'è
Un'esigenza in Italia di produrre una svolta nelle politiche di difesa del suolo perché si parte dal presupposto che invece sta andando tutto bene stiamo facendo al meglio possibile non c'è nulla da correggere è chiaro che all'impostazione nettamente riversa io penso che vi sia un senso comune
Di cui si fanno portatori dei associazioni ambientaliste il verde che io condivido e che occorra produrrà una svolta
Questa discussione c'è stata anche in Consiglio dei ministri e l'asta consapevolezza condivisa è che occorre produrre una svolta
Ora
Produrrà una svolta
Richiede delle innovazioni
Il decreto centottanta è una di queste innovazioni non le conclude non esaurisce ma è parte di queste innovazioni
Quale
Quali sono i contenuti per lo meno che io rivendico e che credo vadano rivendicati con forza del decreto centottanta e che non vanno invece trascurati
E questa necessità che abbiamo di limitare il rischio con misure che producono infetti a breve-medio termine
Perché non è più possibile tanto meno con un governo che attribuisce peso le politiche di difesa del suolo
Che si verifichi l'alluvione del Piemonte non che si verifichi questo non lo potremmo evitare ma che ci siano dei morti che c'è conseguono l'alluvione in Piemonte
Che ci sia l'alluvione in Friuli che ci siano dei morti che l'alluvione in Versilia che ci siano dei morti che in penisola sorrentina la frana
Un anno fa è che un anno dopo si ripeta con dei morti
La convenzione non è quella di poter eliminare il rischio ma di avere oggi gli strumenti per poter accelerare i piani stralcio e disporre misure più efficaci e rapide
Per limitare fortemente questo rischio nelle aree più esposte a rischio di alluvione e al rischio puntuale dalle frane questo è il punto
E il decreto attiva una serie di interventi di misure di potenziamento di strutture tecniche
E di risorse finale con questo con questo obiettivo
Poi può essere
Migliorato integrato al Senato integrazione miglioramenti sono stati attuati
Ma questo è il punto perché io credo che
Un o Stato democratico al di là delle competenze delle Regioni dello stato dei ministeri non può restare inerme dopo un dramma come quello del Sarno e o dire che
Il fatto che ci sia una frana da un monte probabilmente è inevitabile ma che questa comporti dei morti non è assolutamente inevitabile che comporti una strage come quella uguale e quindi che sia necessario predisporre misure che possano produrre effetti per evitare stragi di quel tipo e questo è il decreto centottanta c'è anche una piccola novità che il ministero dall'ambiente che non disponeva prima del decreto centottanta
Né di
Denti personale né di supporto di enti
Tecnici che rispondono al ministero dell'ambiente adesso col decreto ha una piccola nucleo tecnico che gli consente di partecipare attivamente a queste politiche
Di tutela del territorio
Ed è a mio avviso un piccolo anticipo da da riforma più generale per quanto riguarda la domanda invece che poneva Mattioli cioè meglio
Un'unità unica che integri trasformazioni e salvaguardia o distinzioni trasformazione di salvaguardia
Io posso dire questo
All'indomani della Versilia
Inter giornali ambientalisti chiedono al ministro l'ambiente cosa sta facendo
Domani Versilia due anni fa circa
Risposta guardate che il ministero dall'ambiente non ha le risorse per la difesa del suolo non ma la direzione dalla difesa del suolo non ha la competenza non è al ministero dell'ambiente che dovete rivolgervi se non
Nella collegialità di governo e nella partecipazione ai comitati di bacino dove io posso fare documenti lettere proposte di natura politica
Si ripete penisola sorrentina spesso bombardamento al fine Sarno
Secondo me è normale che la gente il giornalista l'ambientalista di Kamal ministro dall'ambiente cosa fa non è normale che una dica il ministero dell'Ambiente su una materia come questa non opera perché la risposta è allora cosa ci stai a fare e io ho
Credo consultandomi anche con i Verdi
Sono arrivato alla conclusione che aveva era giusto a quell'obiezione che un ministero dell'ambiente che non avesse la possibilità di intervenire in quel settore così delicato e così importante dal punto di vista della tutela ambientale
Non poteva più fare solo da bersaglio
E quindi bersaglio si sarebbe tolto in quel caso io me ne sarei andato perché credo che non si possa fare il ministro dall'ambiente in un Paese così vulnerabile vulnerato senza poter operare nella concretamente nella tutela del territorio
Senza dalla colpa nessuno e credo di di non per sollevare polemiche ma semplicemente per non voler essere l'obiettivo il bersaglio principale il bersaglio principale di una possibilità operativa che non che non avevo e che non ho ancora
Credo che sia anche questo elemento possesso introdotto nella discussione più generale perché lo ripeto
Dal giornalista alla al cittadino fatto fili diretti alla radio e tutti domandavano non sera al ministro i lavori poiché queste cose normalmente non si pensano ma individuano al ministro per l'Ambiente se ha fatto non ha fatto le politiche di tutela del territorio
E credo che non sia e che avessero ragione che fondamentalmente aver forse fondata quella interlocuzione forte col ministro dall'ambiente
Per quanto riguarda il discorso più generale di integrazione tra suore trasformazione salvaguardia ma si può anche pensare che nel lungo termine
Non debbano più esistere né i Verdi nelle associazioni ambientaliste ma che le politiche di sviluppo sostenibile saranno interiorizzate da tutti
E quindi ci avremo l'imprenditore ecologista l'agricoltore ecologista il pianificatore territoriale l'ingegnere che fa le opere ecologista e quindi saremo tutti non necessarie che io auspico questa strategia che questa sia la strategia dello sviluppo sostenibile
Oggi
Citiamo due casi di certo di collaborazione caso dell'A ventotto il caso della Asti Cuneo
Caso della ventotto un progetto sostenuto dal ministro delle trasformazioni che interrompe settanta corsi d'acqua
E con creare i problemi
Diciamo Idro idrografici significativi per cui c'è una paventata valutazione d'impatto ambientale negativa del ministero dell'Ambiente trattativa di due soggetti distinti per trovare la soluzione
Se fosse stato il soggetto proponente dell'opera bella soluzione era già stata trovata perché quel progetto dell'A ventotto era stato convalidato
Asti Cuneo io mantengo delle perplessità le ho mandate anche per iscritto anche se lì la valutazione d'impatto ambientale negativa è stata superata con una delibera del Consiglio dei ministri
Ma una quota una parte un piccolo pezzo di quel vecchio tracciato è in zona di esondazione del Tanaro resta con alcuni accorgimenti
Ed è quindi una esposizione a rischio significativa in cui secondo me è in interessante almeno tenere distinti i due punti di vista
L'unificazione del ministero di trasformazione cioè quello che propone le opere e quello della salvaguardia non credo che allo stato attuale man nel lungo termine forse culturalmente almeno a me piacerebbe di più con la prospettiva nel lungo termine forse non sarà più necessario speriamo ma oggi sicuramente
è utile che il soggetto dalla salvaguardia sia distinto dal soggetto che propone le opere di trasformazione che la salvaguardia sia il più possibile integrata come andiamo dicendo
Negli aspetti ambientali negli aspetti territoriali sapendo che è certamente
Esistono poteri concorrenti i poteri delle Regioni e poteri dello Stato
Ecco devo dire che però in questa quasi moda del federalismo c'è quasi vergogna e io ho molto apprezzato uno scritto coraggiosissimo che solo lui poteva fare di Antonio Ianniello di avere di poter dire qualche volta alle Regioni anche no e non significa essere centralisti
Perché è lo stato in queste materie deve avere una sua responsabilità e competenza tornando al Sarno
Non è vero nel sanno non ha provocato nessun ritorno ma pensate che i cittadini della Campania si accontentassero della risposta Rispo rivolgetevi alla porta la Regione
O i cittadini della Campania non hanno il diritto di avere un uguale livello di tutela minima su tutto il territorio nazionale garantito non solo dalla Regione Campania ma anche dallo Stato italiano di cui fanno parte io penso di sì
E credo che se qualche volta si dice di no a una regione svolgendo il lo ciascuno il proprio ruolo
Senza timore o vergogna di essere tacciato come centralinista secondo me è parte di un sistema democratico anche federalista
Perché io ho sentito alcune posizione che non si applica non è negli Stati Uniti né nel Canada negli stati federalisti
E credo che bisogna recuperare fra le tante cose anche la dignità di una posizione dello stato che non significa affatto né burocrazia né centralismo ne è violazione delle autonomie locali se esercitato correttamente nell'ambito di una ripartizione delle competenze dove ciascuno fa la sua parte
Ma dove ciascuno fa la sua parte
Anche lo Stato fa la sua parte è in questa sua parte
A la tutela degli interessi minimi sul territorio nazionale che dovrà essere garantiti per tutti e la tutela degli interessi di rilievo nazionale in questi due livelli di tutela
è un livello di tutela superiore in con quale può uno sostituirsi alle Regioni inadempienti due proporre promuovere iniziative nel caso di inadempienze
Ripeto una grande difficoltà che abbiamo oggi e che chi non esalta acriticamente alle regioni è un centralista chi le esalta e più in sintonia e più alla moda va benissimo
Preferisco non essere in sintonia e non alla moda ma di fronte a responsabilità come quelle dei drammi del Sarno di poter dire ho fatto ho non ho fatto misurate mi su quello parlo del governo dico che ho fatto o che non ho fatto
Anche se è necessario in conflitto con la Regione
Da ultimo
Anche su questo punto la posizione di Senato e Camera rispetto all'indagine che avete portato avanti
Ci abbiamo parlato promosso anche un'indagine sulla vicenda del saldo
Da cui probabilmente emergerà che sul numero dei morti ci sono anche la responsabilità
Che non hanno semplicemente a che fare con le politiche di difesa del suolo ma a volte anche con l'efficienza dei sistemi d'allarme di protezione civile
Con la cultura diffusa
E con altre questioni che non non si possono i con due sta lentamente a responsabilità ministeriali e forse neanche strettamente delle giunta
Mi auguro che l'indagine conoscitiva che svolgeremo con un minimo di distacco dagli eventi e dal e anche dal calore positivo e negativo degli enti stessi
Ci aiuti a mettere a fuoco alcune questioni già emergono anche elementi sulla specificità meteorologico fisico geologica natural de del fenomeno che alcuni precedenti per alto ma che anche uno show a specificità
Devo dire che io ritengo che la seconda
Che la la fase di legislatura che rimane aperta per il governo dell'Ulivo debba in materia di difesa del suolo e scene capace di esprimere più che una continuità una svolta
Io in questo concordo con la sostanza del giudizio del ministro Ronchi anche esce anche per evidenti ragioni non mi soffermerei sugli aspetti diciamo così personali e di partito di bandiera e di relativi anche alle polemiche che gli ambientalisti possono oggetto allo anche nelle direzioni sbagliati
Faccio riferimento un'esigenza nazionale
Che non la il Voltone del ministro Ronchi nel misto costano il sottosegretario Barberi ma della capacità di uno stato di migliorare strumenti che hanno prodotto alcuni elementi di approfondimento e maturazione puntuale ma non di svolta politiche di gestione del pop
Paolo Della centottantatré e devo dire anche che l'indagine conoscitiva promossa dalle due Commissioni motivata anche dal fatto che appunto qualcuno ci è stancato discenti e di attuare la centottanta Thai come se fosse dire prendiamo un caffè perché c'è una legge per nove anni non è attuata non potete neanche i pianeti dei piani che produce non vengano attuati bisogna porsi qualche interrogativo anche sull'orto mento
Si potrebbe dire anche che bisogna tua I dieci comandamenti ma non è che dando l'autorità dello Stato all'attuazione dieci comandamenti realizzava società cristiana
Comico interrogarsi sull'esistenza la complessità della realtà e anche sulle fatiche della democrazia io credo anche che il decreto che stiamo approvando
Contenga sensato negli articoli uno due ore con indiscutibili piani stralcio per la tutela del rischio ideologico misure preventive per le aree a rischio
Potenziamento delle strutture tecniche per la difesa del suolo la protezione dell'ambiente sono i titoli ai titoli coi sponde una sostanza abbastanza coerente
Sono indubbiamente misure giuste
C'è devo dire che con questi realizzata la svolta mi sento di dire che non mi pare c'è un'accelerazione utile ma mi pare di no
Aggiungo che verifico nella pratica parlamentare un'attitudine delle amministrazioni ai a forza si ciascuno nel proprio ambito
è una difficoltà della politica che spetta però al Parlamento e cercheremo di spenda un atto di indirizzo anche a coordinarci a metterci non solo in coordinamento che lo dicono sempre ma poi in realtà funziona l'autoreferenza
Io per esempio o votato per la riduzione del potenziamento dell'ampiamente in altra sede suole di Valutazione impatto ambientale otto potenziarono no perché la difesa del suolo
Perché se si va unificazione delle competenze qui son d'accordo con Pacino bisogna unificare che competente
Gli attribuì a chi è competente non solo giuridicamente ma tecnicamente io non credo che era nostra cultura come ci può dire
Disciplinare della difesa del suolo della dell'idrografia c'è una cultura debole Cola di questo Paese no ha bisogno diciamo così di essere organizzato inseriti in un circuito politico e democratico in cui all'elaborazione scelgono le decisioni
Sono del Paese è che il ministro Costa abbia posto un interrogativo Eyalet sulla difficoltà di individuare il confine tra quella che deve essere spetta al territorio l'iniziativa di tutela di con l'iniziativa di tutela che non è control controllo spetta alla magistratura le Authority ma l'inizio la politica di tutela che una politica pacchi ministeri anche quello d'ambiente non fanno controllo ma fanno politica attuano politiche
Politica di tutela e politiche di trasformazione perché è ovvio che la può la tutela e tutela dinamiche tutte l'attiva e la trasformazione trasformazione sostenibile trasformazione corretta pertanto la linea di confine sulle competenze io non sarà in grado così di punto in bianco di Schievano ma non c'è dubbio che nell'attuale polverizzazione ghiandaia unificazione anche perché va detto qui e io lo dico
Il ministero dei Beni culturali ambientali a una potentissima competenza sul vincolo cinquantotto per cento del territorio italiano
La Galasso
I piani paesistici investono di vincolo che comporta autorizzazione ministeriale sua trasformazioni più elementari persino la ristrutturazione in quanto otto per cento del territorio italiano e questo avviene per una linea diciamo così di amministrazione statale separata
Dalle altre da quel mistero principale che attualmente uno dei dipartimenti ai lavori pubblici
Credo che mi distende pare chiaramente come ha detto il ministro Bassanini una missione principale attorno cui organizzarci e di conseguenza le struttura amministrativa debbano essere organizzate in funzione dei ministeri e non viceversa
Come rischia di accadere
Infine all'osservazione di Serafini
Sovietiche sedazione beh io avevo usato questa Paoli in senso storico non politico no in senso storico perché
L'esperienza del socialismo reale non è stata solo l'esperienza di una insopportabile totalitarismo ma è stata l'esperienza anche di una straordinaria inefficienza
Nel rapporto fra obiettivi dichiarati obiettivi raggiunti io mi riferivo a questo
Al fatto che i piani dichiarano degli obiettivi che secondo uno studio dalla Bocconi componendo per il Vangelo ma dico che nel novantacinque per cento dei casi non vengano attuati per cui mi vien voglia di pensare e spero che un obiettivo momento Machine un piano c'è no poverino voi
Superata la battuta voglio esprimere un concetto e concludo sulla pianificazione perché le mie battute sui piani non devono essere interpretati come una contrarietà alla programmazione e tanto meno il vincolo che come tale mi piace di più è più chiaro tarati vincolo e in e in è attivo il piano promette ma credo che fuori ho fatto per il piano nazionale rifiuti misto
Che l'abbiamo tolto dalle leggi destato bene perché non capisco come si possa fa un piano pluriennale di rifiuti quadri a sapere cosa si produce con le si consuma nei prossimi cinque anni missione impossibile
Direi che il piano va trasformati in un'azione di programmazione che la definizione di un quadro di riferimento o più organico possibile aggiornato in tempo reale come supporto scientifico e conoscitivo e anche Paul alle decisioni politiche
Il piano è un'informazione organica
E è un'accumulazione di informazioni per mai perché la decisione che di volta in volta viene presa non c'è una di una una decisione separate una decisione puntuale
Disgiunta da una visione complessiva cioè il piano deve diventare di più un sistema informativo a supporto dell'autorità politica democratica
Che è una camicia di forza messa l'autorità politica che poi costretta con le varianti con gli Stati con le maledizioni con la straordinarietà a inseguiva la realtà che il piano non è riuscito a dominare
E d'altronde la realtà non va solo dominata ma va anche compreso interpretata seguite ecco di qui io credo dobbiamo
Sviluppare non solo
La pianificazione in termini meno rigidi che non vuol dire meno efficienti ma odio più corrispondenti alla bisogno di efficienza e d'altro lato integrare gli strumenti di vincolo di pianificazione con i cosiddetti strumenti economici di politica ambientale che devono servire anche per il territorio nel senso che una medesima autorità
Deve essere in grado di già di come si può dire mixare e di utilizzare contemporaneamente forme di vincoli destinazione con forme di incentivo disincentivo di tipo per esempio perequativo per cui all'indennizzo delle destinazioni di interesse generale chiamiamole così vincolate coi sponda una tassazione delle plusvalenze per gli usi economicamente più
Più vantaggiosi del territorio
E mentre noi è magari abbiamo che sono il rally reddito agrario il reddito fondiario adito adito immobiliare le sui sul
Sui sugli immobili che prescinde appunto dall'edificazione e i piani di questo non non se ne interessano ma io non credo che possiamo fa un sistema di imposizione immobiliare un sistema di pianificazione che non si parlano
Perché rischiano di essere ciechi ozono Pio o o perlomeno come si dice quando hanno chiuso lo misi in mente dai comunque
L'uno e l'altro
E quindi di qui il bisogno diciamo così di ritenere che il meccanismo di pianificazione di governo a visioni
Della integrazione appunto dagli stufo strumenti economici strumenti di comando e controllo gli strumenti di pianificazione economica questa mi pare
La questione che dobbiamo affrontare e nell'idea diciamo così dell'anche agli accorpamento delle competenze ci deve essere non solo un'operazione di ingegneria istituzionale ma anche un'operazione di innovazione politiche cultuale delle politiche di governo territoriale
Bene io ringrazio tutti i partecipanti del contributo che hanno portato alla riflessione ora signori ministri e signori parlamentari
Sottosegretario aspetto signori parlamentari no esilio ci sono dentro i parlamentari sicuramente ma signori ministri voi sapete bene che il ministro Ciampi c'ha mandato un tele ex un mese fa tutte e io l'ho letto in quanto sottosegretario un telex che ci informa che nella prossima legge finanziaria
Per tutte le tabelle ABCD
F la e no perché è quella che tira via soldi
Il me nel complesso delle tabelle per ulteriori investimenti per la prossima legge finanziaria tutte le amministrazioni hanno a disposizione tutte tre mila e cinquecento miliardi
Fai c'è la grande problematica dell'occupazione
Allora quello che emerge da la cultura dell'ambientalismo la cultura dei Verdi ma non solo la cultura e l'osservazione della realtà
E che noi raccomandiamo in primo luogo al tavolo del consiglio dei ministri io non ci sono
è che queste due grandi emergenze all'emergenza dell'occupazione
Sì è vero la lotta per la difesa del suolo e per l'ambiente genera posti di lavoro ma le due emergenze nella opinione pubblica nell'opinione pubblica politica
Diciamoci la verità nessuno si sogna mai di metterle insieme
Noi vorremmo che diventassero un'unica cosa e cioè si comprendesse come questa gravissima emergenza della difesa del suolo
Fosse la più concreta risposta alla emergenza dell'occupazione
E questo io vorrei che fosse proprio il messaggio perché certo ci sono le politiche per per accelerare la speso a tutte le cose bellissime dette stamattina
En passant il benvenuto alla sottosegretario Barberi
Sei Barberi avrà tempo di inserirsi disponibilità ad inserirsi nei nostri lavori ne saremo belli E.T.
Questo messaggio di concepire insieme l'emergenza occupazione e l'emergenza difesa del suolo ci sembra un modo molto concreto di onorare quello che per tutti gli la moda la rabbia i morti e della Campania questo sarebbe mi sembra il modo più concreto grazie a tutti
Io sana che andasse oltre
Per consentire a tutti quanti di poter intervenire
Vi chiedo scusa di nuovo per questo contrattempo relativamente al tanto promesso spuntino biologico ma ci sono stati insormontabili litigo né i commercianti della zona abbiamo voluto evitare
Un uno scontro blocco
Poco simpatico poco piacevole
Quindi niente abbiate abbiate pazienza
Sono
Allora dal momento che le conclusioni al convegno proprio previste per da Maurizio Pieroni farà l'onorevole Turroni
Che ha qui appena testé rientrato
A Maurizio Pieroni che è venuto a salutarci prima di partire velocemente vediamo immediatamente la parola
Niente poi subito dopo interviene il sottosegretario Barberi e poi c'è l'intervento di Claudio del Lungo poi cominciano gli interventi prego a tutti quanti ovviamente la brevità
Massima possibile per vedere se riusciamo tutti quanti a intervenire improrogabilmente alle diciotto
Facciamo le conclusioni anche per mantenere a tutti quanti la possibilità se a chi ha di prendere treni o altre cose di questo genere bisogna essere chiaramente precisi
No ma il mio più che un intervento è solo un brevissimo saluto
è soltanto per scusarmi sto agli organizzatori
Di questa utile giornata
Della impossibilità di mantenere l'impegno preso di trarre le conclusioni dei lavori del convegno voi sapete che essendo in corso la verifica il ruolo dei presidenti dei gruppi salta becca un po'sulle contingenze politiche credo comunque che Sauro non farà rimpiangere nessuno perché questo è lavoro che fa per i Verdi danni con impegno e con profitto e quindi ritengo che il caso abbia dettato che la persona più giusta fra i nostri parlamentari tragga le conclusioni
Per questo convegno mi preme soltanto sottolineare che questa giornata non è per quel che riguarda il gruppo al Senato dei Verdi che pure ha cercato di dare un suo contributo nell'analisi dei flussi finanziari che dovrebbe essere stato distribuito a tutti i partecipanti non è una giornata
Di convegnistica platonica nostra ferma intenzione
Far sì che questa questione la difesa del suolo sia al centro del verifica fra le forze di maggioranza attualmente in corso per il rilancio dell'attività del governo
Su questo fronte ci impegneremo con determinazione si può dire che questo l'unico punto che noi portiamo
Nel contesto del confronto politico sulla verifica proprio perché ci interessa che dopo
Le tragedie che abbiamo vissuto anche due giorni recenti non si possa dire per l'ennesima volta che col Governo dell'Ulivo
Le vittime sono state inutili ecco questo non deve più accadere questo impegno e l'impegno che ci assumiamo con voi e con molta modestia anche con il Paese
Buon lavoro
Io ringrazio Maurizio Pieroni per essere comunque voluto esserci anche un attimo
In particolare voglio ringraziare anche stamattina non l'ho fatto l'introduzione anche con lavoratori del gruppo
Verdi del Senato che hanno fornito anche loro una ottima documentazione vorrei in questo far notare come quando i Verdi si muovono
Da partito e in maniera coordinata possono produrre un lavoro assolutamente importante tenete conto che e cose che avete in cartella sono come dire un contributo per il lavoro
Dei prossimi mesi dei prossimi anni che fanno il punto di tutto quello che c'era fino ad oggi crediamo in questo senso di avere almeno svolto il primo compito che a un convegno di questo genere devi avere
Do la parola al sottosegretario Franco Barberi ringraziandolo per essere comunque voluto intervenire ribadendo quello che è stato il clima di stamattina stamattina credo che abbiamo saputo dimostrare che nell'interesse dei Verdi non c'era rivendicare un più qualcosa verso nessuno
Ma c'era semplicemente la concreta volontà di andare fino in fondo a risolvere questo problema su questo credo che noi lasceremo il segno della nostra presenza parlamentare in questa legislatura questo almeno l'impegno che sta sempre più marciando tra di noi
Nella convinzione appunto che non siamo come dire quelli bravini con tutto il resto che deve prendere appunti e la convinzione come abbiamo fatto oggi di stare a parlare ma di stare anche ad ascoltare e in questo caso ascoltiamo volentieri
Sottosegretario Barberi
Grazie ma io mi scuso per non a bordo potuto essere presente alla tavola rotonda alla partenza
Antimeridiana del convegno ma avevo varie altre questioni
Brucianti
Alla quale stare dietro e quindi diciamo naturalmente non ho potuto sentire che cosa anche i miei colleghi di governo oltre che gli altri intervenuti è hanno detto
Va come
La colpa è la mia questo non lo posso immaginare no dico quindi a questo punto comunque dirò come la penso io su questa materia perché penso che alla fine a questo per questo ma avete
Ha chiesto di intervenire
Intanto vorrei ancora una volta richiamare l'attenzione i documenti che lo scorso rapidamente lo fanno
La ultima tragedia di Sarno
Non ci deve far dimenticare gli altri problemi connessi agli altri rischi non idrogeologici
Dei quali ci dobbiamo far carico e quindi sono contento di sentire che una forza politica di maggioranza l'ho appena sentito intende porre molto fermamente sul tappeto anche della attuale verificare interverrà maggioranza gli obiettivi
Diciamo di riduzione dei rischi io li chiamerei perché difesa del suolo normalmente si intende anche per la legge di riferimento soltanto le azioni nel campo del rischio idrogeologico che sono certamente rilevantissime
Ma bisogna non dimenticarsi gli asterischi in particolare il rischio sismico che in termini di tributo di vite umane è quello che ne ha richiamati ne ha richiesti in passato e purtroppo ne richiederà in futuro in numero molto maggiore rispetto agli altri
Che il nostro Paese registri sotto il profilo della prevenzione dei rischi
Dei ritardi paurosi credo che sia clamorosamente evidente a tutti
I ritardi riguardano
Nel settore del rischio sismico il fatto che non si è ancora avviata nessuna sistematica politica di prevenzione il che vuol dire degli interventi prima del terremoto in modo che di aumentar e la resistenza delle costruzioni sismiche prima del terremoto
Qui ci sono delle responsabilità storiche sarebbe troppo lungo andarla ricostruire ma certamente tutto risale al fatto che la prima classificazione sismica decente del nostro Paese risale al post terremoto dell'Irpinia
Quindi ha soltanto negli anni ottantuno ottantadue ottantatré che si è proceduto a una classificazione su una base diciamo scientifica accettabile
Questo significa che la maggior parte degli edifici costruiti soprattutto nelle zone sismiche più pericolose
Sono in stragrande maggioranza progettati e costruiti senza nessun riferimento alla normativa antisismica e questa un Frezza che dovremo pagare ancora per decenni per la prima volta nella finanziaria dell'anno scorso sono introdotte Prinetti simile misure
Che
Si prefiggono di andare in questa direzione mi riferisco agli incentivi di carattere fiscale per l'intervento in zona sismica
Noi abbiamo appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un'ordinanza di protezione civile come la legge prevedeva la con la facciamo l'aggiornamento dei comuni a rischio sismico chi se la sfoglia vedrà che purtroppo un volume
Rilevante troverà anche il Comune per Comune e l'Italia l'indicazione del livello di rischio per la prima volta si parla di rischi e non di pericolosità com'era nella vecchia classificazione sismica
Vedrete anche che nell'Elenco dei Comuni indicate a rischio sismico c'era un bel pacchetto che non rientrano fra quelli oggi ufficialmente classificati sismici questo dice anche che dovremo procedere rapidamente all'aggiornamento della classificazione sismica perché da una parte alla luce di un'analisi aggiornata di carattere tecnico scientifica noi individuiamo dei comuni a livello di rischio tale era doverci attuare le misure incentivanti della prevenzione prevista dalla Finanziaria dall'altro però le nuove costruzioni sono non sono sottoposti al rispetto della normativa sismica
Ancora una volta si registra che i ritardi che sono alla causa di tutti i nostri problemi e che hanno portato e come dicevo la versione sulla classificazione sismica sono intorno
Dall'ottantuno in avanti e continua a registrarsi perché quella classificazione di urgenza fra l'altro proposta dal CNR adottata
Obtorto collo dal ministero dei lavori pubblici e da allora ora rimasta assolutamente senza ulteriore aggiornamenti questo ci dice ancora che nelle amministrazioni pubbliche non c'è stata e continua a non esserci sufficiente attenzione su questi tipi di problemi
Neanche a livello di definizione cose che non richiedono nessun finanziamento degli aggiornamenti degli elenchi delle misure
Che però rappresentano proprio il punto in cui iniziale per avviare una politica di prevenzione e questo un un primo discorso io sono costretto a ripeterlo
Perché mentre fino a pochi mesi fa sotto la spinta emotiva del terremoto nelle Marche e Umbria si parlava solo di terremoto e adesso siamo sotto la spinta emotiva
Dei morti disarma si parla solo di frane o di alluvioni mentre invece il problema globale lo dobbiamo a gola va affrontare per tutti i rischi che riguardano il territorio nazionale
E veniamo invece a rischio libero geologico e alla più specifica difesa difesa del suolo qui siamo più indietro rispetto al rischio sismico
Non dal punto di vista della politica di prevenzione perché neanche nel rischio sismico stiamo bene ma siamo più indietro a livello conoscitivo
Quella elenco di comuni con il livello di rischio sismico contenuto nell'ordinanza cui facevo riferimento noi saremo in grado di farla oggi e a individuare le aree sismiche a rischio le aree a rischio di frana per esempio del territorio nazionale o in maniera precisa
Le aree esposte a rischio idrogeologico
Ci sono stati i documenti conoscitivi iniziative di varia natura dal CNR attraverso il gruppo che opera per convenzione con la Protezione civile ha strutture di ricerca alle autorità di bacino soprattutto nazionali
Però tutto possiamo dire meno che noi oggi noi abbiamo una mappa o una mappatura precisa una perimetrazione precisa delle aree a rischio e questo è uno degli obiettivi prioritari da raggiungere
L'aspetto sul quale io vorrei insistere è che la conoscenza dei rischi
La quantificazione dei rischi
Il punto fondamentale di qualsiasi azione sia delle azioni di prevenzione per ovvi motivi in azione di prevenzione significa perimetrazione adozione di misure di salvaguardia obbligatorie
E significa anche l'identificazione realizzazione progressiva secondo una scala di priorità perché le risorse necessarie sono infinite
Degli interventi per la riduzione della vulnerabilità per la riduzione del rischio
Ma significa anche il punto di partenza dello stesso che tutte le azioni della Protezione civile non possono non essere governate
Da una identificazione di dove stanno i rischi quali sono i rischi qual è lo scenario dei fenomeni che ci possiamo aspettare in ogni insomma
Quindi il punto conoscitivo di partenza deve essere lo stesso allora a livello anche della riorganizzazione della pubblica amministrazione
In questo settore io credo che noi dobbiamo partirà da una riflessione su chi ha operato chi ha fatto chi è in grado di fare e andare diciamo poi alla fine a scegliere la soluzione organizzativa migliore a mere corre l'obbligo di dire mi risulta che stamane ancora una volta è stato sollevato il problema relazione eccessiva della protezione civile della sua invadenza in settori che sarebbero di competenza di altre amministrazioni quindi su questo punto poi torno
Mi corre l'obbligo di dire che l'unica amministrazione anche in quest'ultimo periodo anche nelle durante il governo dell'Ulivo
Che ha promosso azioni conoscitive sul territorio per arrivare alla identificazione
Quantificazione mappatura dei rischi è purtroppo solo il Dipartimento della Protezione civile
A parte le azioni ordinarie in alcuni settori rilevanti e importanti ripeto che alcune autorità di bacino hanno condotto per il resto se qualcosa conosciamo oggi in Italia dei rischi si deve all'azione della protezione civile
Le strutture scientifiche del nostro Paese
Non hanno mai avuto da parte del Ministero della ricerca scientifica nessuna particolare attenzione per quanto riguarda quelli che devono operare conoscere progredire nelle conoscenze nei settori dei rischi naturali
Se esiste una ricerca scientifica accettabile questo Paese si deve al fatto che le strutture nazionali tutte
Sono convenzionate con il Dipartimento della Protezione civile la quale utilizzare strutture scientifiche nazionali per azioni conoscitive per azioni di monitoraggio e come supporto conoscitivo alle proprie azioni e questa è già un'anomalia che va corretta
Quindi nella bagaglio complessivo degli interventi prioritari che devono essere fatti
Non c'è solo anche se questo è ovviamente rilevante il problema dei destinare risorse significative agli interventi in questo campo gli interventi di prevenzione questo capo
Ma c'è bisogno che in tutti i settori e quello della ricerca scientifica uno di questi ci sia un'attenzione superiore a quella che nel passato c'è stato
Se per ipotesi
Per una ragione qualsiasi magari ristrettezze di bilancio noi chiudessimo domani le convenzioni con le strutture scientifiche nazionali non ci sarebbe più nessuno in Italia che opera a livello di azioni conoscitive
I servizi tecnici nazionali sono un altro tassello importante del ragionamento
I servizi tecnici nazionali cominciano oggi qualcuno di più qualcuno di meno ma qualcuno di più ebbene a funzionare in maniera accettabile
Sono finalmente usciti col grazie alla legge sulla difesa del suolo dalla appartenenza alla burocrazia ministeriale che ne aveva di fatto impedito loro funzionamento
La Costituzione il dipartimento dei servizi tecnici nazionali presso la presidenza del consiglio è stata una decisione opportuna
Questi funzionano oggi in maniera accettabile ma ancora una volta andiamo a vedere
La legge dice anche il buonsenso lo direbbe che servizi tecnici nazionali rappresentano una struttura di supporto a tutte le amministrazioni ma vediamo in che misura le amministrazioni se ne avvalgono
Di fatto non se ne avvale nessuno l'unica ancora una volta struttura che se ne avvale la Protezione civile che li coinvolge li fa crescere li trasferisce anche ogni volta che può qualche finanziamento
Dico queste cose perché poi quando si arriva invece a discutere delle competenze degli assegnazione della responsabilità allora così in immediatamente nascono interessi ed appetiti io vi faccio osservare che l'assegnazione dalla responsabilità politica dei servizi tecnici fatta nel governo dell'Ulivo
Al ministro dei lavori pubblici ha comportato la riduzione dai trenta miliardi di stanziamento per questi servizi avevano sulla legge della difesa del suolo a dieci dieci miliardi che hanno avuto solo perché io ho preso nel comitato dei ministri un'impuntatura tremenda altrimenti la proposta originaria del ministero dei lavori pubblici era finanziamento zero dopodiché quando si discute chi rivede dove devono andare dovrà essere collocati ognuno rivendica
Diciamo la competenza sui servizi allora
Questi sono cose diciamo che ci dobbiamo dire
L'azione della Protezione civile questo Paese una delle azioni più difficili più delicate
Tenuto conto del livello di rischi della frequenza anzi accadimento di calamità
Che cosa abbiamo cercato di fare stiamo cercando di fare in questo durante questa azione in cui io questa responsabilità di governo
Ma le cose che abbiamo cercato di fare sono moltissime veramente moltissime
La più importante ai fini del della discussione politica qui in questa in questa convegno ho seminario
E quella che abbiamo completamente spostato
L'interventi e quindi anche le risorse
Successivi alla calamità
Dalla puro risarcimento dei danni che carattere alzava le leggi successive alla calamità alla prevenzione rimozione delle cause che l'avevano prodotti se voi analizzate comparativamente le leggi che la Protezione civile ha promosso a seguito di calamità
Fra il periodo precedente e il periodo degli ultimi tre anni
Scoprite che siamo passati a una ripartizione di circa quando andava bene ma comunque mediamente intorno al diciotto venti per cento delle risorse globali
Spaventose perché vi ricordo che il nostro Paese ha pagato circa sette mila miliardi all'anno negli ultimi trent'anni
A seguito di calamità io sono una frazione modesta di questa è andata la rimozione delle cause che avevano prodotto quei guasti
Tanto che di fronte a queste norme fiume di denaro noi ci troviamo un territorio una situazione che è esattamente non lo stesso livello di rischio cui era prima
Le abbiamo spostato questo destinando circa mediamente il sessanta per cento delle risorse delle nuove leggi successiva la calamità proprio alla rimozione delle cause e alla prevenzione
E questo è già una con una rilevante novità
Se noi andiamo in Versilia zona nel quale del lungo
Assessore all'Ambiente credo che sia un bell'esempio
Di come di fronte a una calamità rilevante l'alluvione la frana che ha prodotto alcuni morti
Diciamo prese vediamo il percorso fatto mi pare di poter dire che quello è un bellissimo esempio di ricostruzione però con privilegiando la messa in sicurezza il rispetto del territorio
Un'altra cosa che abbiamo introdotto e che le vecchie leggi non facevano sono l'obbligo del rispetto di certe misure di salvaguardia
E anche l'obbligo o il divieto di ricostruire nelle zone a rischio qui avevamo l'esempio clamoroso alluvione Piemonte novembre novantaquattro undici mila miliardi stanziati
Quindi un fiume di denaro rilevantissimo
Tranquilla autorizzazione a ricostruire laddove gli insediamenti esistevano prima che si trattate nell'attività produttiva privati o infrastrutture siamo dovuti intervenire recuperando dei residui significativi di quelle di quei finanziamenti che erano in eccesso rispetto al fabbisogno
Per avviare anche lì collegi successive no è una politica di diminuzione del rischio attraverso la delocalizzazione degli insediamenti in particolare produttivi fuori dalle aree a rischio quindi è cominciata un'impostazione degli interventi post calamità più razionale
In molte zone abbiamo promosso degli interventi che riguardano però soprattutto proprio nel settore idrogeologico frane prevalentemente degli interventi di che in un certo senso facilitano aiutano accelerano la attività delle autorità di bacino in particolare nelle regioni dove quest'anno di fatto non esistono o non operano anche quando sono formalmente costituite
Quindi attraverso ancora il coinvolgimento della comunità scientifica nazionale l'individuazione di zone a pericolo elevato dove il rischio è alto e la promozione di una serie di interventi di messa in sicurezza
Questo è quello che ci viene contestato dicendo che questa avrebbe dovuto rientrare nell'attività ordinaria della del del ministero dei lavori pubblici anche questa mattina ma me lo immagino perché
Do se mi dici la contestazione capisco il nome
Costanza Pera
Mattioli
Apparsi
Va be'io posso rispondere a queste contestazioni che peraltro mi sono molto familiari
Alla prima ho già detto uno in un paio di circostanze che siccome non mi sembra che nessun dirigente generale ministro sottosegretario dei ministeri di spesa
Abbia costole rotte quindi non ha ricevuto gomitate se abbiamo occupato degli spazi intanto questi erano vuoti nessuno li stava occupando quindi c'era sono spazio non occupati
Competenze non esercitate quindi diciamo che io devo dire che sono veramente stufo
Del del discorso del dibattiti la rivendicazione delle competenze
Senza poi invece preoccuparsi di esercitare le rilevanti competenze che ognuno di queste strutture a ad anni quindi mi pare proprio la discussione di bassissimo livello
La seconda considerazione che devo fare che se andate a vedere le ordinanze di protezione civile le tanto contestate ordinanze di protezione civile
Queste hanno nel comitato che deve scegliere guidare gli interventi Sempre i rappresentanti delle autorità di bacino ovviamente quando ci sono perché ci sono delle regioni dove almeno fino a poco tempo fa nemmeno for ancora ci sono regioni in cui non sono formalmente costituite
Provveditori alle opere pubbliche a seconda del tipo dell'intervento soprintendente ai Beni culturali quindi diciamo che sono tutti coinvolti dentro quelli che hanno qualcosa da dire
La preoccupazione che invece gli esprimo e che questo detto il ripetute volte e non ho nessuna difficoltà a a ripetere anche in questa circostanza
Che se noi guardiamo per esempio il piano degli interventi idrogeologici che noi stiamo cercando di promuovere in Calabria Sicilia
Tanto per citare alcune regioni ma lo stesso vale il piano al quale stiamo lavorando ora in Campania
Questi sono gli unici veri primi piani di risanamento del territorio di prevenzione dei rischi che amministrazione pubblica abbia varato
Uno dei difetti della ce ce ne sono tanti della centottantatré alcuni sono congeniti al meccanismo decisionale della legge ma alcuni sono voluti dalla gestione con cui diciamo la pubblica amministrazione della gestione ha fatto di questa legge
Uno dei primi difetti si dice le le regioni ed è vero molte delle regioni sono inadempienti hanno ritardi ed è vero pensa costantemente vero
Ma dico quale incentivazione è venuta la parte della amministrazioni statali che ne allora ripartire le somme esigue quanto vogliamo però comunque significative
Degli stanziamenti della difesa del suolo
Non hanno tenuto conto se l'autorità di bacino erano non erano costituite se i programmi che le Regioni presentavano per richiedere finanziamenti erano ragionevole o non erano ragionevoli
Utilizzando un criterio di ripartizione delle risorse finanziare che il criterio di ripartizione che sempre lo Stato ha utilizzato quando doveva fare trasferimenti di fondi alle Regioni cioè i due parametri superficie nel territorio al numero degli abitanti
Con il risultato che le regioni di piccole dimensioni
Prevalentemente montuose con pochi abitanti hanno sempre avuto trasferite gocce di questi finanziamenti cioè il concetto della
Ripartizione delle risorse in funzione del livello di rischio
Dove delle quindi legato alle caratteristiche del territorio non è mai stato utilizzato a Roma è stato applicato nonostante sia stato richiesto cento volte adesso è finalmente all'esame della Conferenza Stato regione
Un ipotesi di criteri di ripartizione risorse che si basi Sirius più sul rischio che il non su questi altri su questi altri parametri
Quando e devo dire un'altra cosa il ministero dei lavori pubblici sventola il libero del fabbisogno delle risorse finanziarie in materia di difesa del suolo dice ci vogliono quaranta mila cinquanta mila non so più quanti e
Cinquantatré mila miliardi io personalmente questa volta lo dico anche come cittadino mi auguro che il quei cinquanta metri mila miliardi non venga Lovati e soprattutto non vengano spesi secondo quell'elenco
Perché quelle Elenco altro non è
Che una richiesta è un trasferimento da parte delle Regioni le quali hanno a loro volta si sono rivolte ai Comuni o alle Province nel dire o fatemi un elenco del de de de le zone nelle quali dobbiamo intervenire cioè vi rendete conto del paradosso
Nel quale noi siamo
Abbiamo dovuto fare un decreto legge che all'esame del parlamento in questo momento per accelerare
La i di individuazione delle aree a rischio idrogeologico il fatto che si sia fatto questo provvedimento vuol dire che gli affetti le aree a rischio idrogeologico nel dettaglio non le conosciamo
Non conosciamo le aree non sono state quindi ne perimetrate né adottate misure di salvaguardia però in compenso sappiamo che ci vogliono cinquantadue mila miliardi di interventi su dove con quali criteri per fare cosa su quali are
Allora dico
Le risorse sono importanti
Ma è ancora più importante un percorso serio
Percorso serio che per il momento non abbiamo allora io queste cose le devo lo devo sottolinea detto questo per un nonnulla prendere poi troppo del vostro tempo
Io francamente credo e credo che la protezione civile in questi anni abbia fatto uno sforzo di migliorare la sua capacità di intervento certo
Margini di miglioramento e problemi ci sono di migliorare il sistema di monitoraggio e parliamone un minuto dei sistemi di monitoraggio perché uno si pretende che la Protezione civile sia tempestiva addirittura possibilmente anticipi gli eventi
In un territorio nel quale i sistemi di monitoraggio sono per tre quarti del nostro Paese inesistenti
Inesistenti
Sistemi di monitoraggio che sono ovviamente la base fondamentale per poter capire che sta succedendo
Che sta per succedere e che quindi è l'elemento fondamentale per l'azione di intervento invece le abbiamo tutto sommato accettabili in poche regioni dell'arco alpino
Come si comincia a scendere la situazione fa progressivamente peggiorando
E diciamo finché si arriva in vastissime zone dell'Italia centro-meridionale cui non abbiamo sostanzialmente nulla siamo come nel mille ottocento cioè c'è un proviamo Etro qui e uno là per avere il suo vate bisogna mandare un omino che raccolga
La piccola registrazione rapporti venga lavorato siamo a livelli veramente i incredibilmente arretrati
Allora questo è un altro settore nel quale nel quale le le le l'attenzione non è stata sufficiente questo decreto legge finalmente comincia a indicare che quelle un obiettivo fondamentale da da da raggiungere
Un'altra cosa non è questo l'argomento però secondo me altrettanto importante
E che abbiamo a messa a punto un sistema che ormai è diventato un modello di intervento molto più razionale serio e efficiente di quelli precedenti mi riferisco alle ordinanze di protezione civile
La collaborazione con le regioni
E gli enti territoriali io credo che sia l'amministrazione pubblica che ce l'ha più cordiale diciamo la verità perché c'è un coinvolgimento continuo nell'affrontare i problemi nel governare problemi
A questo punto che ci vengano rimproverato di aver dato grande attenzione alle interventi di prevenzione io lo trovo francamente ridicolo
Ho detto e ripeto se qualcuno pensa che la Protezione civile deve tornare ad essere com'era negli anni settanta
Soltanto una struttura di soccorso quindi fatta di ambulanze casse da morto decide del fuoco dico è è certo una scelta di carattere politico è una scelta che faranno senza di me perché io sono assolutamente convinto che Protezione civile
è fondamentalmente vi ripeto identificazione dei rischi e lì la tensione è comune perché la politica di prevenzione la pianificazione dell'emergenza il monitoraggio gli interventi
Premio organizzato e di protezione civile partono da quell'elemento conoscitivo fondamentale
E dobbiamo fare uno sforzo maggiore per arrivare a conoscere meglio le aree a rischio
Ultima considerazione
Io in tutti questi questi tre anni nel cui ho questa pesante responsabilità
Mi sono andato convincendo che io ritardi accumulati in alcuni settori come quelli della individuazione delle aree a rischio e l'attuazione delle misure di salvaguardia non sono casuali
Qui occorre con questo provvedimento e abbiamo cercato di gettare le basi dei che si vada in questa direzione ma molto cammino dovremo fare
Occorre veramente un anche un progetto culturale
Noi dobbiamo essere in grado di trasferire ai cittadini una maggiore consapevolezza dei problemi del loro territorio
Io sono convinto che solo in questo modo che cercheremo riusciremo ad avviare questo percorso virtuoso che è indispensabile
Oggi la situazione è l'opposta
Ogni volta che si adotta una misura di salvaguardia c'è la protesta di tutti avverso la misura di salvaguardia del si capisce perché la misura salvaguardia declassificato
Il valore di un terreno che fino a ieri magari edificabile lo battezzano più edificabile
Però l'interesse collettivo e certamente quello di proteggere la comunità dei rischi
Da questo punto di vista guardate che lo leggo ovunque ovviamente nei vostri documenti che il problema dell'abusivismo edilizio è lontano dall'essere stroncata nel nostro Paese
Io in questi giorni sono ritornata occuparmi diciamo anche
In omaggio al mio mestiere primario dei problemi di rischio vulcanico in Italia in particolare nell'area napoletana voi sapete che sul Vesuvio esiste un parco nazionale di recente istituzione insomma non è non recentissima ma non è che dati troppo indietro nel tempo
Nonostante che quella sia una delle aree massime a rischio del territorio nazionale e oltretutto Area Protetta parco nazionale si continua a costruire abusivamente dentro il Parco nazionale del Vesuvio
Lo strumento che anche normativamente ci siamo dati di poter ricorrere all'uso del Genio militare
Per gli abbattimenti constatato che quando un Comune si decideva a demolire poi di fatto non trovava nemmeno legare andavano sistematicamente diserta e neanche questa viene però addotta non viene attivato cioè se noi non cominciamo a dare veramente segnali importanti qui ci vuole una determinazione totale
Bisogna che demoliamo sistematicamente tutto quello che viene costruito nelle zone nelle zone a rischio e auguriamoci come peraltro voi tutti qui chiedete che mai più il nostro Paese adotti quei perversi meccanismi di condono dell'abusivismo edilizio che sono una delle cause principali dei nostri problemi
Di oggi quindi questo è un altro è un altro aspetto rilevante però mi corre l'obbligo di dirvi
Che non è solo il problema dell'abusivismo edilizio
Se noi andiamo a Rosarno a Siano a Bracigliano a quindici
In questi comuni che sono sulla bocca di tutti per il disastro che è avvenuta all'inizio di maggio bene noi scopriamo che si tratta di edifici pubblici
Di strutture infrastrutture pubbliche che sono state sistematicamente costruite in corrispondenza dei sistemi fondamentali di drenaggio di quelle zone
Se il drenaggi non esistono più è perché la manutenzione non è stata fatta
Ma perché in una vasca di espansione c'è per esempio lo stadio comunale di Siano in un altro c'è l'ospedale in un altro c'è un palazzo comunale in un altro c'è una scuola allora voglio dire non è soltanto una questione di abusivismo è che anche le amministrazioni comunali hanno gestito negli anni il proprio territorio in maniera indecente
Allora ecco che questo percorso obbligatorio
Di identificare le aree a rischio e di imporci misure obbligatorie di salvaguardia coercitivo e l'unica strada che non abbiamo l'avanti almeno per fermare il rischio non è che questo CDA nessun beneficio
Ci impedisce solo che il rischio sia grave ma è l'elemento fondamentale per poi poter cominciare una politica di prevenzione insomma io quello che vi posso dire che avere la massima responsabilità della Protezione civile in questo Paese credo che siano uno degli incarichi più ingrati che posso toccare a a a chiunque
Perché però più motivi abbiamo Contini Problemi ovunque siamo poi sempre diciamo il bersaglio dell'attenzione di tutti
Io credo che se si fa un'analisi oggettiva dell'azione che abbiamo condotto io penso che abbiamo dato una svolta
Falco alla maniera con cui la Protezione civile si è collocata la maniera con cui affronta i problemi la maniera con cui cerca di risolverli certo che in ogni settore ci sono dei margini di miglioramento qua questi dipendono anche dall'attenzione dalle risorse da quanto libera de destinata insisto ancora sul punto fondamentale
La Protezione civile deve essere un sistema di soccorso efficiente
Ma per essere un sistema di soccorso efficiente del conoscere in anticipo le aree a rischio
Deve disporre o avere accesso a un sistema di monitoraggio efficiente
In queste aree deve aver fatto dei piani di emergenza calati sullo scenario dei fenomeni attesi in modo che quando s'è possibile anticiparlo si anticipino o comunque se non è possibile anticiparlo si possa intervenire subito in maniera efficiente
Questo vuol dire che le azioni tutte le azioni
Da quelle conoscitive a quelle di prevenzione a quelli di protezione civile fanno parte di un unico sistema nella quale solo certi certe responsabilità di carattere operativo possono essere distinte
Ma questa una protezione civile che funziona
Chi voglia ricondurla a una pura struttura di soccorso perso penso che farebbe un balzo indietro
Un sistema che abbiamo già sperimentato negativamente negli anni nei decenni passati e non è certo quello di cui il nostro Paese ha bisogno grazie
Molte grazie anche per come dire la passione di questo intervento noi si ricordi che siamo sempre come dire dentro questa passione i primi a avesse da dire
A disposizione di un dialogo e di una partita di chiarezza per cui su alcuni cibi poi dei suoi passaggi ramo fila tessera onoraria non lo possiamo fare vergogna per cui comunque la ringraziamo do la parola a Claudio del Lungo al l'assessore all'Ambiente della Regione Toscana per l'introduzione ai lavori di oggi pomeriggio
Poi subito dopo intervengono sarà Tufano e Davide D'Alterio dei Verdi della campagna
Gli interventi del pomeriggio si parla di cinque minuti se possibile poi se sul sei o sette tenete conto che sono previsti diciassette interventi se sarebbero previsti quattordici più tre che si sono iscritti successivamente se è possibile le facciamo tutti e diciassette altrimenti ovviamente
Solo ivi previsti grazie a tutti
Io
Non posso che sottoscrivere
Parola per parola di quello che ha detto il professor Barberi
Nono potuto partecipare alla seduta della mattina
Anche se ho avuto numerosissime occasioni in questi anni
Di ascoltare
Posizioni gli interventi non soltanto dei tre ministri e lavori pubblici che si sono succeduti ma anche dell'attuale ministro dell'ambiente dell'attuale successo Italia quelli pubblici Matteoli in materia di difesa del suolo quindi sono più o meno qual è il quadro della situazione non mi meravigliano le osservazioni che prima Sauro Turroni richiamava perché sono diciamo le normali affermazioni che vengono fatte ad ogni occasione
In un clima sinceramente che non è bello soprattutto all'esterno mi riferisco ha un clima quasi di competizione che invece dovrebbe essere più impostato in un clima di collaborazione e sottoscrivo in pieno quello che ha detto Barberi quando diceva che se la Protezione civile ha invaso sfere di ipotetica possibile competenza di altri ministeri in materia di difesa del suolo affatto perché c'erano spazi libri cioè perché in realtà
Non si sono fatte cose che potevano essere fatte
Dalla valutazione dal mio punto di vista non c'è dubbio che la Protezione civile andava molto oltre quelle che erano lei strette competenze tradizionali di protezione civile
Facendo anche interventi per la prima volta anche di prevenzione ma andando molto oltre devo dire che è stato molto più facile riuscire a vere un confronto costruttivo con la Protezione civile purtroppo in situazioni difficili
Piuttosto che con l'ambiente o con i lavori pubblici faccio due esempi parte da una polemica così
Facciamo veramente del convegno L'occasione politica per fare una riflessione
E parto proprio dalla Versilia d'allarme Honda due situazioni
Che come molti ricorderanno furono oggetto la Versilia in particolare da parte del ministro dell'ambiente di fortissime critiche che invece stamattina ha richiamato mi risulta come una situazione limite e che oggi sta diventando effettivamente un modello allora nonostante i quattrocentosettanta millimetri di pioggia in poche ore
Che sono più del doppio di quello che ci fu in Piemonte o che c'è stato in Campania
Noi abbiamo di fatto grazie ad una proficua collaborazione con ministri con la Protezione civile
Avviato un vero intervento non solo di costruzione ma credo uno dei pochi in Italia di addirittura delocalizzazione industriale
Di ricostruzione non nei luoghi disastrati mai luoghi sulla base di studi di Piano di bacino della carta della mappa del rischio della zona
In zone e che potessero dare maggiori garanzie di messa in sicurezza
Quindi è oggettivamente un modello che ha due anni di distanza da quei tragici momenti
Sta dimostrando come una collaborazione
Paghi molto di più che una competizione in un certo senso l'altro è il caso del bacino dell'Arno
Esattamente un anno fa il diciassette luglio abbiamo adottato nuove misure di salvaguardia in comitato istituzionale
Dell'Arno misure di salvaguardia che portavano da cinquanta a duecentocinquantasei i chilometri quadrati vincolati nel bacino della
Ebbene
Lo è trovammo delle forti perplessità e resistenze
Nel comitato istituzionale da parte dei rappresentanti del governo ma non tanto perché c'era una contrarietà quanto perché non si riusciva a comprendere a capire la portata
Di quelle misure di salvaguardia tant'è che forse professor Barberi si ricorderà che io dissi
Benissimo cominciamo con adottarle in tutti gli altri bacini nazionali analoghe misure di salvaguardia di questa portata
Con questa incidenza sul territorio fortemente urbanizzato e degradato per certi versi come quella del bacino dell'Arno e poi dopo possiamo cominciare a discutere nel merito sulla
Dopo quello che è accaduto in Campania ho letto sui giornali che il ministro ai lavori pubblici ha portato ad esempio citando il caso dell'Arno e dei duecentocinquanta chilometri quadrati vincolati sul Lario
La sensazione diciamo dalla periferia
Spesso troppo spesso di una mancanza di chiarezza di idee precise di volontà precisa cosa che invece io devo dire chiaramente non riscontriamo invece nella protezione civile che forse non lo dico per piaggeria perché è presente
Il sottosegretario a alla protezione civile ma lo abbiamo detto ce lo siamo detto la settimana scorsa del convegno di Legambiente
In Versilia due anni dall'alluvione convegno nazionale promosso da Legambiente per portare il modello Versilia come esempio di come bisognerebbe intervenire in tutto il Paese possibilmente nord dopo un disastro ma prima di ogni possibile disastro
Chiusa questa riflessione che poco senz'altro servire
A
Diciamo
Sgombrare il campo da quelle che possono essere polemiche sentite e risentite qui c'è da fare una valutazione complessiva di quelle che sono le responsabilità
E non possono partire da quelle che sono le responsabilità delle Regioni
Perché se la centottantatré oggi
Non è una legge che è riuscita ancora a
Dimostrare tutta la sua efficacia su principi che tutt'oggi nessuno ancora mette in discussione casomai sono i meccanismi
Sono alcuni aspetti che stanno dimostrando il limite è il fatto che non stiano funzionando
Non c'è dubbio che c'è una grossa responsabilità anche da parte regione
Sgombrare il campo dall'altra spettro però la centottantatré non rendeva obbligatorio la costituzione delle tre età di bacino regionale
Lo rende obbligatorio il decreto legge centottanta finiamola con questo balletto le regioni non hanno fatto i bacini regionali regioni non erano obbligati a far nascere già
Caso mai avevano dovere una responsabilità che nella maggior parte dei casi hanno tradito che è quella di fare una pianificazione del territorio governo del territorio
In realtà quelle in jeans
Lo stesso il tipo che si si può sintetizzare
Nella questione direttore del territorio
Il problema è la difesa del suolo lo slogan e che i Verdi hanno uno dei tanti hanno coniato dai che io mi sento di condividere pienamente che la difesa del suolo lanciata con la campagna che viaggiano dapprima degli ultimi disastri portato avanti è che la difesa del suolo e la più grande opera pubblica che il Paese ha bisogno e questo è l'operazione culturale di cui adesso faceva riferimento Franco Barberi e cioè il nostro Paese ha bisogno di capire che certa abbiamo bisogno delle infrastrutture abbiamo bisogno che per infrastrutture non vuol dire soltanto alta velocità oltre strade abbiamo bisogno di impianti di depurazione
Abbiamo bisogno di infrastrutture la gestione dei rifiuti perché anche questi sono problemi del territorio
Ma in primis abbiamo bisogno di una lettura di tutto il territorio
Della gestione reticolo idraulico maggiore minore di una gestione del sistema forestale in prima battuta e della gestione poi della dei corsi d'acqua
Della pianificazione territoriale che deve essere tutta protesa alla prevenzione
Tutta protesa alla prevenzione
A centottantatré quindi aveva dato questo principio l'aveva chiaramente dato quale sono stati i motivi per cui ad oggi ha nove anni dall'entrata in vigore la centottantatré noi stiamo ancora vivendo un momento in cui a livello di pianificazione per la prevenzione del rischio idraulico possiamo dire di muovere qualche passo ma ci sono ancora chilometri
Da da Jean
Innanzitutto la centottantatré era incompleta da un certo punto di vista era incompleta dal riordino delle competenze
Il nostro Paese come in tutti i settori
Vive una sovrapposizione di strutture e di competenze che non trova
Molti paragoni in altri parte delle europee
E mi fermo e calze zero tre
Abbiamo è vero tre ministeri che hanno competenze in questo settore abbiamo
Provveditorato alle opere pubbliche
Abbiamo i geni civili
Abbiamo le regioni abbiamo le Province e i Comuni le comunità montane
Abbiamo i consorzi di bonifica abbiamo l'autorità di bacino
Abbiamo i servizi tecnici
Ma in realtà se ognuno facesse la sua fetta di competenza forse qualcosa in più funzionerebbe il problema è che ognuno cerca di fare le proprie e le altrui competenze non riuscendo a fare bene nelle proprie nelle altrui
Partendo da quello che è uno degli elementi sostanziale di prevenzione cioè la conoscenza del quadro e soprattutto gli strumenti per poter intervenire in caso di emergenza
La dotazione strumentale dei servizi tecnici nazionali noi come Toscana abbiamo ha regalato passato tutto il sistema di rilevamento tele teneramente i propri geometrico al servizio idrografico Mario grafico abbiamo regalato
La gestione adesso di tutta la nostra rete di tutto il bacino dell'Arno del Selke dell'Ombrone
è ai servizi tecnici nazionali perché abbiamo ritenuto che non ci dovesse essere una duplicazione
Chiedendo ai servizi tecnici nazionali e il nostro sistema efficiente perché copre tutto il bacino
Ed è sulle onde radio nostre che sono state cedute anche questa servizio idrografico chiedendo al servizio demografico che non investisse in questi bacini perché non c'era necessità ma che investisse nei bacini ancora scoperti
Questo purtroppo è accaduto forse anche per mancanza di risorse come dire dovrebbe essere un meccanismo riprodotto in tutte le regioni non ci può essere competizione fra Regione servizi tecnici
Quando poi lo scopo finale è comune
Io ho rilevato un assessorato la difesa del suolo che viveva di competizione con l'autorità di bacino dell'Arno
Che non dialogava con l'autorità di bacino all'anno che i due terzi del territorio regionale forse quelli più ad alto rischio
Anche questo è un errore
Clamoroso perché molte regioni molti enti locali e qui ci dobbiamo mettere anche gli enti locali sono presenti in sala anche amministratori di Province e Comuni
Vedo donne le autorità di bacino un'espropriazione delle proprie competenze di pianificazione urbanistica e territoriale e questo è un altro errore
è vero quando si adottano misure di salvaguardia si scatena il pandemonio degli enti locali lo abbiamo vissuto io non so se c'è ancora in sala c'era l'assessore benvenuto e stamani mattina
La Regione Liguria nel bacino interregionale del Magra quando i comuni della parte toscana hanno accettato tutte le misure di salvaguardia e si è scatenato in provincia di la Spezia la guerra l'autorità di bacino perché non si voleva adottare le misure di salvaguardia
Perché c'erano previsioni di sviluppo urbanistico non in zone a rischio in zone alluvionate un anno fa
Un anno e mezzo fa
Un altro aspetto quello della sempre riguardo le competenze dei provveditorati alle opere pubbliche
Io credo che la Bassanini dia se non altro
Una nuova nuovo orientamento anche in questo senso ma io devo dire che per lo meno con l'esperienza della toscana
Gli ultimi come dire interventi Autori autorevoli del Provveditorato alle opere pubbliche in Toscana quelli più clamorosi ovviamente poi c'è anche tutto il lavoro di manutenzione ordinaria sul quale io non entro nel merito che è importante sono stati quelli di fare abbattere due piste ciclabili a Firenze
Questo è stato il Provveditorato alle opere pubbliche perché le piste ciclabili rientrando nella distanza dall'argine impediscono il regolare deflusso delle acque
Notare addirittura sono stati vietati semafori
Marciapiedi
Al di là di fabbricati che separavano la strada dal fiume
Senza nessuna volontà di confronto e di reati dialogo cogliere comune con la Provincia con la Regione rispetto a problemi che non esistono
Che non esistono
E questo noi non siamo riusciti ancora a superarlo con i provveditorati non siamo ancora riusciti a superare questo muro che ci divide
Di cooperazione e di collaborazione
Abbiamo poi il grande problema delle competenze ripartite all'interno delle regioni al di là di quelle che sono nazionali le ho citate autorità di bacino
Collaborazione in compartecipazione con le regioni servizi tecnici provveditorati ministeri ci Saro quelli mare magnum di competenze ripartite all'interno di ogni regione con strutture che ovviamente variano dalla Regione all'altra
La Liguria per esempio a eliminati geni civili trasferendo tutto alle Province ma la Liguria non ha di fatto bacini regionali
La Toscana ancora mantiene delle i geni civili ma la proposta di legge di superamento in consiglio da otto mesi che adesso è passata nel pacchetto Bassanini quindi entro il ventinove di settembre
Come dovrebbero fare tutte le Regioni dovrebbero essere aboliti superati e noi abbiamo individuato in organismi specialistici che sanno uffici di difesa del suolo e basta tutte le altre competenze verranno trasferite a Province e Comuni i geni civili specializzate hanno indifesa del suolo e basta
Lunedì proprio in attuazione del decreto legge centottanta noi
Visto che son diventati obbligatori entro trenta giorni costituiremo abbiamo la delibera lunedì prossimo in Giunta le autorità di bacino regionale anche se i nostri livelli di pianificazione
Per quanto riguarda il rischio idraulico erano direi abbastanza avanzate non completi ma poi per completarli c'è il problema delle risorse non è finanziarie di personale di persone in grado di potersi dedicare a completare studi estremamente
Dettagliati che non si possono fare a tavolino e la cosa che più mi preoccupa della centottanta comunque una sfida che regioni hanno accettato e io vorrei che veramente si riuscisse entro il trentuno dicembre a fare le mappe del rischio tutte
è il fatto che ci mancano i mezzi la preoccupazione maggiore che ci mancano i mezzi non sono quei venti miliardi sul mille trecento anche se il grosso la giustamente alla Campania
Che potranno permettere alle regioni di a vere
Venti miliardi vuol dire un miliardo più o meno per ogni regione i mezzi per poter fare in sei mesi agosto compreso le mappe del rischio se non le hanno fatte fino ad oggi non ce la faranno neanche entro la fine dell'anno
Ma a quel punto io voglio vedere se lo Stato previsti poteri sostitutivi sarà in grado lo stato di farle nei sei mesi successivi perché la mia preoccupazione è che qui non è un problema e la responsabilità è dei ministeri la responsabilità delle Regioni la responsabilità delle Province e dei Comuni
Il problema è che fino ad oggi abbiamo fatto spesso più proclami senza avere gli strumenti reali per poter realizzare o senza avere il gli argomenti convincenti
Io sono fortemente convinto che di fronte ad una idea del Pienza degli enti locali lo Stato debba intervenire con forza con decisione con i poteri sostitutivi
Questo se non altro permetterebbe Allo stato di intervenire soltanto laddove non funzionano le Regioni e gli enti locali e non di disperdersi in venti regioni
Però il nostro Paese ha bisogno soprattutto nell'operazione di culturale anche quello di capire che c'è bisogno di una cooperazione
Fra i vari organismi fra le varie istituzioni chiedere alle regioni la rendicontazione alla lira
Di ogni riparto di risorse che avviene per esempio dal ministero lavori pubblici
Comporta che la metà del Servizio Difesa del suolo e la Regione Toscana è impegnata da anni nella rendicontazione senza dire che ancora il ministero lavori pubblici dare i soldi del novantasei e che ci ha chiesto entro il dodici di giugno di presentare gli schemi previsionali e programmatici per il novantasette novantotto novantanove non ho sbagliato gli anni ci chiede entro il dodici giugno dice di presentare gli schemi previsionali per l'anno scorso
Per soldi che ci darà il prossimo anno
Allora non c'è dubbio che o c'è una come dire reciproca
Fiducia
O c'è un meccanismo più snello che permette non di fare una gestione burocratica la difesa del suolo ma la gestione efficace ed efficiente oppure non riusciremo mai a uscire da questo pantano
Allora sulle
Risorse finanziarie noi abbiamo avuto come bacino dell'Arno unico bacino l'Italia trenta miliardi straordinari lo scorso anno
Che abbiamo chiesto venissero utilizzati potessero essere utilizzati solo per la progettazione perché questa
Perché se arrivano delle risorse finanziarie e non si hanno i progetti esecutivi e il problema di tutte le opere pubbliche in questo Paese
Se non si hanno i progetti esecutivi passano anni prima di poter impiegare le risorse che si hanno a disposizione e l'efficienza della spesa è poi l'efficienza italiana
Che far ridere come dire nei confronti del sistema dell'efficienza degli altri paesi europei che hanno meccanismi molto meno burocratizzata e molto più veloci dispensa allora
Sia chiaro che l'indicazione deve essere pianificazione progettazione con la progettazione risorse finanziarie disponibili ha ragione Barberi anche che quando dice non sono cinquantatré mila miliardi potrebbero essere dieci mila come cento mila ma non si sa più fare
Lo lo si sa
Noi sappiamo che per l'Arno perché il piano di bacino è fatto sono tre mila cinquecento miliardi in quindici anni sappiamo che ce ne vogliono ottocento nei primi tre anni
Però anche noi se non avevamo quei trenta miliardi lo potevamo affidare la progettazione esecutiva
E il prossimo anno con i progetti esecutivi se arrivassero ottocento miliardi saremo in grado di spendere ma oggi non saremmo in grado di spenderli neanche noi anche questo negli indirizzi dello Stato deve essere chiaro deve essere detto
Ermete Realacci al convegno in Versilia disse una cosa che credo sia emblematica contemporaneamente al disastro che sta avvenendo in Campania una frana sempre in Campania affatto e spingere gli amministratori a inviare un telegramma in cui diceva
Frana in corso Re
Necessitano ingenti risorse finanziarie giusto
E lo usava giustamente come esempio emblematico questo
Dappertutto nel nostro Paese necessitano ingenti risorse finanziaria il problema è se siamo in grado di spendere
Se siamo in grado di avere un meccanismo che è chiaro
Chi è che fa che cosa e come lo si fa chi è che fa le leggi chi è che fa la pianificazione chi è che fa la progettazione chi è che fa realizzare opere chi controlla su quello che è stato fatto sono questi CD cinque livelli necessarie a difesa del suolo
Le norme le famiglie lo stato e le regioni
La pianificazione lo fanno le autorità di bacino di concerto con lo Stato le regioni
Lei
In più la parte di pianificazione degli enti locali e concludo
La parte di progettazione ogni regione può individuare il soggetto per noi saranno gli uffici tecnici di difesa del suolo e per altri saranno i geni civili ma deve essere un buon soggetto che progetta
L'attuazione che siano le comunità montane o che sia dei consorzi di bonifica ma portante che si è chiaro che c'è un soggetto che poi prende in carico le opere classificate e ne gestisce la manutenzione successivamente e poi qualcuno che controlla soltanto che le opere siano state realizzate conformemente ai piani e che siano gestite
In maniera corre questi sono in maniera schematica di passaggi che noi dobbiamo garantire proviamo a riflettere nuovamente sulla centottantatré il tavolo che le Regioni hanno chiesto al governo
Di riforma
Proviamo a riflettere dicevo in questo senso se riformiamo la centottantatré in questo senso semplificando Soggetti procedure passaggi probabilmente si riducono anche le polemiche si aumenta l'efficienza
Della prevenzione degli interventi in materia di difesa del suolo grazie
Sarà tuffano Davide D'Alterio deve dire la campagna poi Giuseppe Gavioli e poi Ludovico Ferrone e poi gli altri
Sì noi siamo io sono stato fanno pace al mio collega Davide Actelios il gruppo dei Verdi e la Campania in particolare il forno tematico sul dissesto idrogeologico
La buona Repubblica pianta albori sotto l'ombra dei quali si dimora più felice più lieto che sotto questa ma la Repubblica scrisse Machiavelli
Questa anche con i verdi al governo innegabilmente oramai Repubblica nessuna lapide regola reca con più Conor Goya rivendica come quella di un antico nostro progenitore cittadina romana in Tunisia
Visse accanto a sette mila ulivi e questo porta in po'di Ulivo
Proprio l'amarezza di chi guarda la propria città sguaiata inseguire l'effimero dello dell'estate e al solito dimenticare morti disarmo e i guasti della propria terra ma Napoli è fatta anche così
Le colpe della tragedia stanno nelle radici la nostra povera cultura troppo presa definire certe categorie valori sempre più lontane dal senso pratico del limite che appartenevano nostra tradizione contadina
E la rottura definitiva dei buoni rapporti tra città e campagna e la crescita di un'arroganza che non distingue più tra ciò che è indispensabile ciò che non lo è e la negazione della vita e della riproduzione naturale che accompagna la storia dell'uomo dell'umanità
Chi attraversa anche da turista la nostra regione non può non volgere lo sguardo al susseguirsi di montagne profanate senza alberi scalate sino alle radici offese in modo irreparabile
Eppure qui uomini e donne rivendicano il diritto al lavoro qui più che altrove lo scollamento tra quanto ci sarebbe da fare per ripristinare coste mo'Fonti fiumi e torrenti e la ricerca invece di lavoro in fabbrica lavoro sporco da un qualsiasi padrone buono o peggio ancora di lavoro assistito
Il mitico posto fisso diventa la regola
Anche in questo caso infatti le nostre terre avevo le nostre poche diamo lavorano nostre pochi pianura raccogliere pomodori insalata e uomini di altri Paesi e di altre razze forse bisogna rassegnarsi all'idea che sopra una certa quota la più elementare manutenzione del territorio viene abbandonato i contadini se ne sono andati e lo stato tutti gli altri cittadini non se ne vogliono occupare per fare il verso edotti è giusto reclamare una legge sui suoli che ancora manca
Eppure siamo entrati in Europa e ancora più giusto educare i sindaci dei comuni italiani affinché comprendano l'importanza di una seria prevenzione delle calamità più o meno naturali e quindi attrezzino seri piani di protezione civile
E ancora più importante controllare la natura con precisione attenzione affinché i segni del disastro siano di nitrati per tempo
è giusto che per fare ciò si ponga lo stesso entusiasmo che svetta nel progettare palazzi ponti e dighe la parte Rossi pluripremiati architetti o ingegneri
Sarno e Quindici si trovava rispettivamente alle province di Salerno Avellino in mezzo al pizzo da Albano il confine tra le due amministrazioni e Paper costone del monte
Che non ha voluto far torto a nessuno ancora oggi a distanza di più di un mese si cercano i dispersi responsabili talmente tanti ma non trovarne alcuno
Cito a memoria i progettisti le in basi di cemento costruiti si rapidamente
La provincia di Napoli e la stessa città è un continuum di situazioni a rischio pericolose quanto e forse più di più della tua della tragedia di pizzo dal vano
Frane e carità finalmente che finalmente l'amministrazione provinciale sta cercando di censire ma appare e segnalare pochi soldi per prevenire in una situazione di continua aggressione al territorio siamo come al solito per Lalla bada al solito lavorando per tamponare l'emergenza questa cartina che è stata proiettata
è una cartina fatta dalla dal forum del sito dissesto di Napoli della della federazione regionale
In cui vengono indicate in giallo le zone soggette al rischio cavità sotterranee in azzurro le zone soggetta a luglio lamenti e il rosso le zone a rischio frana ovviamente non abbiamo segnato tutte
Perché sarebbe stato una cartina molto più piena ma quelle dove che sono state note cartografate
E quindi misurate
è stato stimato che in Campania ci sono circa quattrocento mila persone a rischio l'evento franoso può essere dovuto sia fenomeni naturali quanto anche l'azione antropica per delle per la realizzazione di opere che spenda e che vengono eseguite senza le necessarie dovute analisi e verifiche di stabilità
Importanti emergenze né la Provincia nell'area metropolitana di Napoli in tutta la sua provincia sono soprattutto riferite ai problemi di abusivismo intere col linee fatti vengono devastate da abitazioni la massiccia espansione urbanistica sottratto circa il quaranta per cento di terreno all'agricoltura compiendo non solo un delitto all'economia rurale
Ma soprattutto alterano profondamente l'originaria morfologia del territorio
Sembra che stia alano segnalare problemi di dissenso attraverso comunicati stampa interrogazioni parlamentari visti gli enti interessati non fanno nulla o veramente poco laddove ci sono perdite di vite umane
Ormai dovrebbe essere noto a tutti che la prevenzione vantaggiosa non solo per la salvaguardia delle vite umane ma anche per il minore investimento che comporta rispetta la spesa necessaria per riparare i danni dopo le catastrofi
Nell'ambito del territorio cittadino solo per la collina di Camaldoli
Sono state rilevate circa novanta frane equamente distribuite tra versanti meridionali occidentale la zona alta
Quest'ultima coincidente con un parco urbano di recente istituzione papà il parco dei Camaldoli il territorio ecco colpita da frane sopra che interessano soprattutto i terreni superficiali
Non dimentichiamo poi che canaloni naturalmente utilizzate dalle acque superficiali come linee di drenaggio ospitano rifiuti di qualsiasi tipologia il normale deflusso bene così ostacolato Abballe giunge non solo fango ma anche variegati prodotti e l'antropizzazione selvaggia del territorio
Lungo le stanti della conca di Agnano sono stati censiti circa quaranta fenomeni franosi con una concentrazione preferenziali lungo il margine sudoccidentale della conca nei settori di Monte Sant'Angelo e molte Spina
Le frane interessato in prevalenza di prodotti piroclastici incoerenti dell'eruzione di Astroni anche qui tutto troviamo momento movimenti franosi tipo scorrimento traslativo che intessono delle delle entità di volume maggiore rispetto a quelle della collina dei Camaldoli
Zani l'altissimo rischio frana della provincia di Napoli sono poi la penisola sorrentina Monti lattari l'ultimo evento franoso che riattivazione di vecchi fenomeni si è avuto nel gennaio del mille novecentonovantasette a causa soprattutto delle massicce precipitazioni meteoriche
Causa principale l'il sacco della copertura Pino carsica dal substrato roccioso e carbonatico
L'evento nuovamente per fatti messo in crisi un equilibrio già mentale già precario connotato dall'assetto geologico strutturale sfavorevole della stabilità dei versanti
E da un territorio su cui insiste un tessuto urbanistico e infrastrutturale spesso disordinato ad elevata densità sul versante franato gravavano infatti delle costruzioni abusive
Negli scorsi decenni si sono verificati numerosi eventi calamitosi calamitosi che hanno causato ingenti danni e perdita di oltre trecento vite umane
Tra di queste tra di questi ricordiamo le alluvioni del mille novecentodieci del ventiquattro del cinquantaquattro concentrate sul versante salernitano della penisola e quelle dell'ottantasette che ha colpito la zona di Castellammare
Le frane di Montebello del sessantatré e del settantuno di termineranno nel sessantatré di Castellammare di che queste nel sessantasei sessantasette ottantasei
L'evento Cuneo pluviometrico del nove dieci e undici gennaio novantasette ha investito l'intera compagnia presentando però un centro pluviometrico che bada a Castellammare di Stabia fino a Gragnano il più anzi
Il rilevamento ha consentito di riconoscere i circa quattrocento frane che hanno colpito maggiormente il versante settentrionale della Prodi della penisola
Le fasce pedemontane terrazzate di Castellammare idea genero Delle Piane di Agerola di serpente di dico sono state interessate ancora da numerosi scorrimenti o crolli in genere di limitate dimensioni ma comunque ad alta pericolosità soprattutto perché attivi in zone intensamente urbanizzate
Un esempio è proprio la fra i Pozzano il cui sviluppo valutabile in circa ottocentocinquanta metri e che ha mobilitato quaranta mila metri cubi terreno
La massa Pino classica coinvolta se poi incanalata in preesistenti lunga trasformandosi in una colata di terra
Che ha raggiunto velocemente versante infine Albare investendo una casa da alcune vetture che transitavano sulla statale sorrentina
Le vittime di quell'evento franoso sono state quattro i feriti quattordici ma le conseguenze sarebbero state più gravi se la frana fosse avvenuta di giornata sicché di sera tardi dissalata transitabilità delle strade la statale
Che collega Napoli con la penisola sorrentina
Ancora il ventisette novembre novantasette crolla un muro lungo i binari da siccome Suviana sulla linea Torre Pompeii all'altezza di Torre Annunziata vogliono trenta operai sepolti dalle macerie
Il ventidue dicembre novantasette a lettere cede un muro di cinta di un commento di clausura e travolge un'abitazione le vittime sono tre tutte componenti di un'unica famiglia nell'aria nordorientale della provincia di Napoli si sono dei grossi problemi poi di alluvionamento di conseguente frane all'informazione
Tra i venti più disastrosi dal punto di vista di perdite di vite umane e di distruzione di manufatti ricordiamo la frana di Palma Campania del ventidue febbraio dell'ottantasei la frana si è sviluppata sulle pendici mi Granelli rilievo montuoso posteri esoso e l'abitato di Palma Campania ove a quota più elevata è ubicato quell'abitato di Castello tale rilievo e parte della più ampia dorsale di pizzo da Albano
La frana ha travolto una casa le vittime sono state otto
A bara hanno di Ischia Veniero centosettantotto una fama di pietrisco e terriccio si è staccata la collina dei maroniti in località fumarole uccidendo cinque persone per la precisione i turisti nell'ottantadue nello stesso punto è sempre per un cedimento del costone furono seppelliti altri due turisti a tutt'oggi il costone non è stato risanato e posa più grave non ci sono cartelli di segnalazione di pericolo frana
Così coloro finito che lo sanno per sentito dire non transitano sostano in quella parte di Mario spiaggia
No no
Ti prego di sentite girare l'ultima private perché
Non lo vogliamo fare un altrettanto un accenno da Napoli oltre che il rischio punto frane alluvioni a parte appunto quello ricordato a Barberi sul burqa rischio vulcanico
Anche una particolarità del titolo Cam napoletano è quello del rischio delle cavità sotterranee dobbiamo pensare che gran parte del centro cittadino
Nel centro storico di Napoli e gran parte anche dell'hinterland e costruito su cavità sotterranee a un dato abbastanza preoccupante che il sessanta per cento della popolazione opera dire su cavità sotterranee
Ad oggi sono note cinquecento parità artificiali per un'estensione di oltre seicento diciotto mila metri quadrati questo nato molto nevicate che venerdì non dobbiamo sottovalutare in quanto pensavo che avanza e che la parte la città assessori Ca'
Tutto ciò che vediamo in superficie è vuoto insomma in profondità e questo la mente un dato molto importante un'altra cosa da sembrano segnalare permette l'urbanizzazione selvaggia specialmente l'aria tentare la città di Napoli vediamo un nella nella carta
A sinistra ci sta un magnetica della fine dell'Ottocento mentre a destra c'era l'aria invece urbanizzata attualmente come sa vedere all'Ottocento nell'ottocento li l'aria era chiamato a Orte detti le paludi in quanto ci stavano niente tutte il sistema del di si sa ma di canalizzazione per gli orti bella lo scorrimento del fiume si è detto oggi è stato costruito il centro direzionale l'aria è completamente industrializzata addirittura i canali che una volta erano state realizzati artificiali sono coperte ostruiti e non si Prina no da decenni e popolazioni continuano a pagare però la tassa di bonifica ogni anno e questo la cosa lungamente da tenere conto e non sempre da tenere d'occhio anche il volantino che all'occhio mi sembra abbastanza i fatti
Significativo siamo consapevoli che da anni speriamo senza altre vittime continuano a presentare il loro conto anno dovranno sappiamo che i tempi per il ripristino regolarizzazione alla cura della Regione saranno lunghi sappiamo anche che sono interverremo nuove norme e controlli
La possibilità interveniva rotte praticamente nulla per raggiungere l'obiettivo insana nel nostro territorio chiediamo la pratica che la pratica del condono ricorrente cessa di cessi definitivamente l'abusivismo di particolari rilevanza c'è sempre il caso del Fuenti
Debba essere perseguito direttamente dai ministeri competenti beni culturali ambiente togliendo definitivamente agli enti locali la possibilità di stabilire qualsivoglia rapporto di connivenza
L'abusivismo minore della parimenti rientrare tra le competenze di controllo invece delle Province il compito di prevenire contro agli eventi
Di manomissione del controllo del territorio deve essere invece affidato le province Province potenziando l'organico dotandolo di adeguata preparazione e competenza
Le Regioni devono avere un presidio di nove in grado di intervenire tempestivamente per prevenire l'opera criminale legata l'abusivismo
Interventi per la salvaguardia del territorio devono divenire lo strumento preventivo sono sia la spesa per la collettività mai pare ma parimenti costituirebbero gli di prevenire ben più gravi esborsi restituendo dignità e lavoro a queste e alle prossime generazioni
Vogliamo altresì segnalare l'importanza di una concertazione comune preventivato tutti gli enti riguardo la pianificazione interventi particolarmente intensi il territorio i tempi saranno lunghi quinti per sollecitare il visitatore vorremo coinvolge una serie di iniziative che prevederanno l'avvio il prossimo autunno
Quindi una di una iniziativa che abbiamo denominato tocchiamo un comune abbiamo spirito questione alla tutti i i referenti dei Verdi alla provincia di Napoli che stanno compilando e siederemo delle aree particolarmente arriva a rischio queste aree ovviamente verranno adottate cercheremo di spingere la Regione Campania il cui presidente commissario straordinario per il rischio idrogeologico di attivare tutte le risorse e i progetti possibili per le aree ovviamente questo speriamo sia sarà sufficiente forse non è più il tempo delle azioni politica ma il rischio di quest'estate si porti via nell'oblio i morti disarmo e troppo grande nel non vediamo più dimenticare grazie
Giuseppe Gavioli responsabile nazionale del gruppo centottantatré poi Ludovico Ferrone poi Raffaele Sirica Presidente Consiglio nazionale architetti
Intervenire questo conto è un atto di disperazione
Dapprima comunque per affermazione non avendo possibilità
Ascolto
Con la primo primo elemento che voglio richiamare una proposta
Credo che come si diceva all'inizio stamattina
Il prossimo passaggio
Dalla verifica di governo
Credo dovrebbe
Sarebbe positiva vedesse una iniziativa ricco pur non essendo dei Verdi Donizetti o di venerdì verso le altre
Forze politiche il parlamentare
In maniera che
Nella intesa di governo
Non del ministero dell'ambiente nell'intesa del governo
La scelta finanziaria l'assenza di programma di politica economica secondo quanto diceva onorevole Melchiorre stamattina dove ambiente occupazione sedevano insieme fosse assunto in maniera non dico solo più enfatica perché ha imposto in insito il DPEF c'ha la voce roca ed è importante che si sia ma anche con un accompagnamento di
Adeguamento di risorse dove purtroppo non c'è il tempo per le risorse non vanno viste sono le risorse nazionale ma bisogna anche considerare
Le risorse che possono venire conteggiavano insieme sia
Dalle entrate
Relative
Alla gestione del demanio se vogliamo fare dei programmi pluriennali sia dalle attività di contribuzione consorzi di bonifica e altro che sono attualmente previste facendo leva sulla base di indirizzi di un passione di Indirizzo nazionale e di
Programmi del
Criteri di autorità di bacino delle regioni
Facendo leva sui presidi esistenti localmente attraverso una ricognizione accurata questo credo che sia la prima riforma da fare il primo segno politico di rianimazione dell'Ulivo
Che ne ha bisogno dopodiché nel merito delle questioni
Normative
E istituzionale sollevate oggi
Come puramente diversi sanno il gruppo centottantatré lavorato e proposte complessive ma anche prima dell'approvazione della legge cinquantanove dalla Bassanini delle proposte di connessione
Fra
Governo per Baccini e redistribuzione del potere
Dell'amministrazione centrale e
Locale dove purtroppo ancora sopravvivono logica
Vertenze Ale queste via questo e tu e da questo punto di vista l'intervento dall'assessorato Scalera condivido pienamente come modo di approcciarsi al problema anche come modo di organizzare gli interventi
Oltretutto
C'è una disponibilità ne abbia fatto la prova con un la concentrazione maggiore risorsa intellettuale e scientifica del Paese raccolto in pochi giorni
Proprio su alcune indicazioni che dovrebbero essere alla base del scelte di questi giorni tanto più che andiamo contemporaneamente all'approvazione si va all'approvazione alla Camera ricordava all'onorevole Turroni
E al passaggio del decreto legge su cui invece si sarebbe diverse cose da dire purtroppo non credo avere il tempo di dirlo ma in ogni caso però alcuni elementi vanno sottolineati con nettezza
Il primo era in quel documento mi pare che stia diventando acquisizione diffusa il primo
La
Sottolineatura il rafforzamento e l'attrezzatura del comitato dei ministri perché le diatribe successivo il Saronno no abbastanza deplorevole fra i ministri erano le conseguenze dell'assenza di iniziativa del Presidente del Consiglio
Del presidente del consiglio e mi dispiace onorevole Prodi primo e ogni svuotamento oggi o della lega surrettizia della svolto ruolo del comitato dei ministri è un errore
Perché è una deresponsabilizzazione della Presidenza del Consiglio che contraddirebbe proprio quell'assenza che voi avete proposto con questa vostra iniziativa apprezzabile di oggi assieme la documentazione
Secondo
Puntare perché è l'altra faccia la cooperazione Stato e regioni ed ente locale
Che non solo è previsto dalla Bassanini ma è il modo di essere della lettura e del Governo
Del territorio e dell'ambiente o meglio di acque e suolo perché quando c'è una disgrazia dalla dall'unione scopriamo però l'acqua quando c'era di carattere inquinamento scopriamo vero la qualità delle acque
A questo ruolo sono lette e governate congiuntamente nella nelle autorità di bacino nel governo per ecosistemi quindi cooperazione Stato e regioni
La cooperazione Stato-Regione avuto tra l'altro un riconoscimento clamoroso
Quando il decreto centottanta è stato dotato in fretta e furia dal governo ed era molto criticabile molto emendabile dovuto intervenire ha fatto bene il presidente la Conferenza Stato Regioni dalla Conferenza delle Regioni per bloccare un decreto legge ha fatto bene perché la Bassanini prevede la cooperazione obbligatoria ma non solo perché lo prevede la legge perché la condizione di efficacia
Terzo elemento superare nettamente la separazione fra Bezzini di serie A serie B se avessi visto anche l'onorevole Turone nella sua relazione lo riprende
Questa è la condizione
Per tenere conto delle diversità dei paesini perché la legge c'erano tre era pensato largamente sul Po
Per tenere conto di quanto si muove di positivo in diverse realtà del Mezzogiorno Basilicata Abruzzo che tra sino alla stessa Puglia
E tenendo anche conto dall'altro elemento che l'equiparazione comporterebbe
Dove lo snellimento non sono nelle procedure ma nel governo delle autorità di questi Stato e Regione per accorpamento di Pazzini nel Mezzogiorno perché altrimenti è inutile pretendere di applicare il modello padano dentro il bacino
Dei dei del Mezzogiorno che sono già interconnessi fra di loro e che concettualmente non vengono pensati in termini separati anche perché sono interconnessi per il trasferimento d'acqua
Questo
Autorità di bacino uguali nella disciplina
Con una presenza del governo nazionale e uno è più che sufficiente ma dell'intero Governo nazionale adesso ci sono quattro ministeri
E si chiede anche un sottosegretario sottosegretario Aia alla Protezione civile con tutti i suoi meriti però alla fine non c'è la presenza del Governo se la concorrenza per cui siccome l'agricoltura è assente totalmente su questo fronte e pur cosa
La presenza del Governo in corso a a a spregio della insensibilità del ministero dell'agricoltura
Doveva essere già sciolto
è vero che A due A che è morto due volte ha sempre recitato come prima no col Governo
Esatto allora la riforma è la la riforma dall'Esedra richiede in base all'esperienza quando c'è un rappresentante un sottosegretario per tutti i paesini di rilievo nazionale o interregionale chiamateli come volete in cui la cooperazione Stato-Regione ritrova la sua
Motivazione di unità di indirizzo e anche di controllo con potere di sostituzione credo che sia a questo punto la garanzia principale
Questo aiuta a creare le condizioni per fare un ministero dell'ambiente e territorio per arrivare a farlo non per operazione surrettizio considero
Le discussioni passaggi di queste settimane ultimo mese operazioni surrettizie
Infine
A proposito vorrei fare sei ancora tempo un'osservazione ha riferito il decreto legge ottocentottanta strettamente la prego
Abbi pazienza
Io posso anche finire
No ma senza un onere voglio dire capisco a questo punto fosse a questo punto ci all'insofferenza perché interviene la stanchezza e perché ascolta
E l'incassatore naturalmente ma il dovere di dire un quinto delle cose che in un'organizzazione diversa del della discussione potrebbe rischiamo di mediare tra tutti questi tre problemi non allora il primo elemento è questo sulla centottanta ci sono delle correzione che vanno continuate
Devo notare
Devo notare che
C'è una strana deformazione comizio stamattina nell'intervento del ministro Ronchi
Per cui
La a motivazione principale rispetto alle lettere che riceve o delle segnalazione che ad inadempienza o di assenza del ministero dell'Ambiente quello di fronteggiare i rischi ma allora si configura un ministero dell'ambiente come il ministero della protezione civile
Il che non credo che sia la motivazione di fondo del ruolo della ministero dell'Ambiente Lincoln Ministero dell'Ambiente e Territorio
Dove la diatriba Ministero Ambiente territorio e chi controlli che costruisse
Io credo che non dà dobbiamo avere esitazioni a fare Ministero Ambiente e Territorio la dialettica ci sia ma è la sede del governo in cui si decidono complessivamente le politiche le opzioni si sciolgono le contraddizioni e ogni altra discussione è elusiva
Credo poi che il senato e la Camera tolgono via quella ridicola distinzione fra le aree a rischio più quelle locali e le aree a rischio nazionale è una sciocchezza che prima viene tolta di mezzo meglio
Infine l'osservazione politica e questa
Alberto stamattina come dire un certo ritorno di leninismo se si può dire
Nella logica del governo ambientale e storico dall'amico all'amico terroni nel senso che si dice
I cittadini non sono sufficientemente sensibile i comuni vanno alla deregolazione nonostante ci sia nell'Unione le regioni a fanno le prove che fanno anche se non sono tutti uguali
Lo Stato vediamo che prove ha fatto in questi anni al punto tale che il Sarno è stato il bacino più commissariato d'Italia abbiam visto che effetti produce allora qui dobbiamo intendersi se vogliamo correre o meno il rischio della democrazia
E della responsabilità dell'autogoverno io credo che la struttura del governo per ecosistemi la legge cinquantanove Bassanini e anche la sua attuazione con qualche difetto della centododici
Obbligano a pensare in termini Polia Pizzi in termini policentrici
Il governo e la tutela dell'ambiente
Se non lo pensiamo in questi termini di cooperazione oltretutto per ecosistemi
Alla fine noi avremo un lamento indeterminato che non è neanche in grado di cogliere le novità e i processi che sono avviati
Non dico che bisogna delegare a nessuno ma l'esercizio delle responsabilità trova la compensazione il controllo reciproco nella cooperazione Stato regioni ed enti locali dove il potere di sostituzione da esercitare diventa quella garanzia principale assieme
Al controllo di un ambiente contro l'opinione pubblica queste io credo sia
La prova di un inventa lirismo di governo non solo degli ambientalisti al governo no
Vi Area Woerth che pure importante come lo ogni ogni parrocchia ogni cultura
Oggi alla prova in questa verifica di governo e alla prova se si riesce a far passare nel governo modalità e opzione di ore ambientalismo di governo in coi poi alla fine ciascuno rende conto
Grazie Ludovico Ferrone responsabile settori servizi idrici CGIL
Varia
No data allora io o non realizzate retta a quello che ha fatto Gavioli si è data allora vorrei essere molto breve
Dico subito che sono sostanzialmente d'accordo con quello che ha detto Carioni perché fa parte della lavorazione gruppo centottantatré avevo preparato un intervento che non svolgerò però una sola notazione
Io sono rimasto sconcertato dalla discussione che c'è stata tra ministri e sottosegretari stamattina
Nel senso che credo che non sia quello il modo di un governo di voci di fronte a questioni di questa natura per la verità questa questione
Fa riferimento anche a come si è sviluppato il dopo Sarno
Alla contraffazione amento di una serie di decreti numeri particolare c'era addirittura scritto testuale
Che passavano competenze di una direzione generale da un ministero all'altro senza porsi il problema che sotto quella direzione generale rapporto con quella direzione generale c'era un struttura dello Stato che non avrebbero saputo più letteralmente ti riferissi momento dall'emergenza
Credo che ne queste cose ce lo dobbiamo dire con chiarezza perché bisogna partire da qui
Per tentare di affrontare con senso dello Stato e che in qualche modo consenso di Governo e della maggioranza direi una serie di problemi che non possono avere l'occhio al proporzionalismo
Gradirei molto che il Governo ci avanzasse una proposta organica di riforma tenendo conto che adesso abbiamo sottomano i provvedimenti della Bassanini pezzi che stanno in questo decreto un pezzo che fa riferimento all'arrivo al riordino dei ministeri
Su cui paradossalmente fu chiesta un'accelerazione dopo che quindici giorni prima c'era stata una proroga di sei mesi
Non ebbe scendevo cinque sono
Questa era la cosa di fondo che volevo dire a questo punto della discussione
E credo anche che probabilmente bisognerebbe cominciare a ragionare sui criteri fondamentali del che fare per raggiungere da oggi a dicembre tra finanziare scadenza dalla delega Bassanini un minimo di coerenza in tutta questa mattina
Io apprezzo molto lavoro dalla Protezione civile
Però trovo abbastanza sconvolgendo il fatto che ci siano strutture dell'amministrazione che occupano i terreni che non sono occupati da altri altre strutture che occupano che vogliono occupare terreni compiutamente occupate da altri
E ci sono pezzi di ministero che vengono qui stamattina rivendicare la competenza rispetto a pezzi che sono stati sparati da altri
Facevo accettare un modo di fare di questo modo e se fosse stato un Governo di Berlusconi a fare una cosa questo gene questa sala come avrebbe reagito
Detto questo sul che cosa si dà io vorrei farle una domanda seguito anzi a questo evito proprio l'intervento in senso stretto sapete qual è il più grande sistema di impreviste e si occupa di difesa del suolo in questo Paese
Viene in mente
Sono i forestali calabresi
è il più grande sistema in qualche modo di imprese che si occupi di difesa del suolo
E la cosa in qualche modo sconvolgente non ho nessuna intenzione di difendere quell'esperienza con un modello per il Paese per ovvi motivi
Vedevo la dato che so che le di Confindustria mi pare obbligo dichiarare queste cose e pure in galera e sapete cos'è successo non dove sanno ma dopo Crotone
Quando abbiamo parlato con i compagni alla CGIL calabrese c'hanno detto e glielo dico siamo una cosa stranissima però qui noi abbiamo notato la differenza da dove si è fatta forestazione e dove la forestazione o non si è fatta
E quali sono stati i meccanismi che si sono messi messi in moto in zone diverse del paese
Non è un modello da seguire però probabilmente un modello per capire che cosa non bisogna fare perché in quel caso ad esempio sapete quanti sono gli enti che in Calabria ci occupavamo di forestazione Difesa suolo ventitré quindi tende a livello regionale si occupavano di questa cosa e non ditemi se questo non quotate rassomiglianza con le cose così potevamo sommati allora se queste cose sono in qualche modo vere questo punto politico io credo che processi regolative Barzola presso alcune cose che sono state qui richiamare stamattina in particolare
Ne aggiungo un altro elemento fondamentale cloud che il problema della concertazione degli interessi che è stata qui poco citato noi stiamo svolgendo un'esperienza del comitato consultivo dell'autorità di bacino o in cui una serie di forze imprenditoriali sociali
Sì trovano a dover discutere su come concreto a mente l'idea della bilancio idrico l'idea del deflusso minimo vitale l'idea degli interventi manutentivi possono trovare una concreta attuazione attraverso un meccanismo partecipativo in cui gli interessi emergano confliggano ma trovino sul territorio
Soluzione adeguate ai processi di integrazione in di istituzionale produttiva sociale e così via
Questo punto diventa assolutamente fondamentale perché io gradirei molto discutere da qui alla prima siate prossimo venturo anche in relazione al DPEF che è stato qui richiamato la necessità di non puntare soltanto alle risorse pubbliche ma di verificare lo accennava in qualche modo
Il rappresentano e Legambiente di verificare in qualche modo attraverso quali meccanismi è possibile
Quindi che posso junior classe
Attraverso quali meccanismi incentivi e disincentivi della è possibile
Mobilitare un insieme di risorse private che vadano coerentemente in direzione della difesa del suolo non ho tempo per motivare questa cosa ma credo che su questo per esempio Confindustria sindacato potrebbero dare un spunto di riflessione attenta
Dispetto alla finanziaria dell'anno prossimo ventuno l'ultimo punto è vero che le regioni una battuta sulle bello che c'è un
Come dire un disprezzo molto spesso addirittura anche qui è venuto fuori per l'attività delle regioni del vero che condivisibile
Eppure la migliore esperienza di federalismo solidale che qui s'avveri fidando in questo momento a patto una lodevole eccezione di alcune regioni è l'accordo di programma tra Puglia Basilicata
Che non nasce nelle sede dei ministeri
Ma nasce attraverso una volontà politica che viene con coerentemente perseguito nell'ambito di due regioni che per la prima volta insomma dal mille novecentotré hanno deciso
è una delle app hanno in qualche modo di fronte il nodo del Governo dalla risorse all'acqua hanno in qualche modo di di fronte il nodo del governo dal prezzo dell'alcol in grosso
Hanno di fronte il Governo il problema del governo del territorio
Allora la scelta dei questa battuta che finisco
E che noi non possiamo per incollare in tutta questa serie di provvedimenti normativi non cito i casi ma ce l'abbiamo tutti in mente
Tra un modello istituzionale sospese in qualche modo tra federalismo e una sorta di centralismo settario
Per cui ogni volta in qualsiasi singolo provvedimento voi potrete verificare che ci sono pezzi ora dell'uno pezzi ora dell'altro la semplificazione normativa significa fare meno leggi ma significa soprattutto nei limiti del possibile farli più perennemente il governo innanzitutto all'obbligo di DC su questo punto qual è la sua scelta e deve farlo possibilmente con un'unica voce
Per adesso è stato breve è stato bravissimo in brevissimo quindi
Raffaele Sirica prensili presidente consiglio nazionale architetti
Poi dottor Cesare Trevisani
Poi Massimo marca Ciro e poi Pietro Di Paola
Ringrazio per questo invito che credo cada quanto mai opportuno
Porto il saluto degli architetti italiani che da anni stanno facendo una battaglia cercando come diceva costo stamattina riguardare oltre l'architettura ma perché detto per sua natura silenzio per favore scusate
Deve vivere una condizione diciamo di attenzione al quadro generale e quindi io mi faccio portavoce diciamo di un valutazione che spero possa essere un contributo utile
Satira si poneva bene il problema la voleva bene il ministro dell'ambiente Ronchi la questione riguarda i finanziamenti riguarda la consistenza di questo ministero dell'Ambiente
In Italia c'è un solo problema che distingue
Il nostro Paese dagli altri Paesi europei l'assenza della programmazione la programmazione assente non ci sono risorse per la programmazione non ci sono risorse per far progetti seri e di qualità
Le risorse che erano state stanziate per la centottantatré lo diceva bene
Costanza Pera stamattina venivano Eros e direzionata il il
I progetti i progetti che devono risolvere apparentemente l'emergenza
Restiamo ventuno in ingegnerizzazione del paese e mentre si discute della configurazione di questo nuovo soggetto di questo Ministero Ambiente e Territorio passa in questo momento è in discussione in questo momento la Merloni terso una Merloni ter perché noi ecco quindi un po'di attenzione perché se si vedono le cose sullo scenario e poi ci si dimentica che si prendono decisioni importanti per il Paese proprio in questi giorni
E allora poi si rischia di disegnare scenari astratti e di fare un discorso politico che poi non ha concretezza nella Verona Inter questa ingegnerizzazione diventa sempre più forte sempre più spinte
Si parla poco diciamo di programmazione si parla molto invece delle società di ingegneria e di società di ingegneria anomale
Ovvero soggetti che sintetizzano in sé due funzioni la progettazione ed esecuzione delle opere una cosa che non si verifichi nessuna parte del mondo che non trova riscontri da nessuna parte c'è un attacco ai minimi tariffari ci bisognerebbe approfondire soprattutto un partito impegnato come il vostro
Lo sta facendo con molta attenzione e l'onorevole Sauro Turroni che sta facendo quasi da solo una battaglia molto attenta
Per mantenere in piedi alcuni pilastri degli architetti italiani sono riusciti ad ottenere facendo riferimento all'Unione europea che gli ha dato già giorno già due volte
In occasione del decreto Carr in occasione dell'applicazione della direttiva architettura trecentottantaquattro ottantacinque dove i grandi gruppi che ovviamente trovano alcuni fondamentalisti economisti li abbiamo sentiti stamattina
Che teorizzano che appunto il ministero dei lavori pubblici diventi già lo è di fatto il ministero delle infrastrutture sei i duecentosessantacinque mila miliardi del piano Costa vanno tutti nella direzione da grandi infrastrutture sono cinque mila miliardi per le città
Riqualificazione urbana compresa riqualificazione delle periferie
Allora c'è un problema politico diciamo
Di di tipo democratico
L'Italia una grande occasione per l'Europa è una grande occasione diceva Giorgio Vasari
Che l'Italia è stata fatta bella riprendo il titolo diciamo di questo convegno sanitaria da difendere e perché sa che suo marito
Diceva Vasari che l'Italia era stata fatta bene da due soggetti dal buon Dio per le bellezze naturali e degli architetti una volta per le città belle per circa tre mila anni la cultura italiana ha investito in questo territorio sono cinquant'anni che non si programma più che non si progetta più che l'architettura è assente si va in giro per il mondo a cercarla
Si vede l'Italia vedere gli episodi dell'architettura del passato perché l'architettura non è l'ingegneria contempera valori sociali c'è una direttiva specifica che la trecentottantaquattro ottantacinque
Che quando parla di architettura e parla di ambiente parla contemporaneamente del paesaggio cioè di una valutazione complessiva dove l'uomo e al centro questa parola scompare dalla legge per i lavori pubblici
Va assolutamente rilanciata la riqualificazione urbana ed ambientale può produrre occupazione la grande occasione per l'Europa ricomprendere nel suo seno Unitalia
Che a questi grandi valori questa grande risorsa che devono essere messi in evidenza qualche sindaco intelligente non facendo molte opere ma togliendo dalle strade le macchine ha messo in evidenza questo grande patrimonio che esiste
C'è quindi necessità di lavorare insieme
Di ritrovare ciascuno incerto perché lezione che siamo stati impegnati molto in questi cinquant'anni l'abbia quegli stati peraltro sono state le colpe sono di tutti ma c'è mancanza nel paese di consapevolezza di questa questione
Non abbiamo dimostrato chiedendo giustizia in Europa su queste vicende è il giornale specializzati insomma
Abbiamo il coraggio di uscire dalla condizione di categoria per fare un discorso generale questo invito per noi è molto importante la vostra proposta politica quella che è uscita dal ministro Ronchi confermata dall'azione
Impegnata seria e costante dell'onorevole Turroni noi siamo testimoni come architetti
Le stesse delle azioni che esso che ho sentito qua sono in perfetta sintonia con le nostre posizioni se ne potessimo dare una mano
Noi abbiamo lo vogliamo lanciare per la prima volta al nostro Paese la Festa dell'Architettura si terrà il cinque ottobre abbiamo scelto Assisi come sede Assisi rappresenta un caso emblematico di un patrimonio storico di grandissimo valore vulnerato dei SISMI eccetera processati
Che è l'altra faccia le due cose vanno viste insieme vanno visti in modo congiunto
Io sono disadorno mi trovavo tornare pubbliche per cercare di un mio amico che sarà disperso visto che il spesso delicate dedicato proprio a lui era con mio compagno di banco mille della prima adesso del Presi oppure sessantaquattro
Sono andato là e ho visto questa strana montagna accadeva tutti valloni diciamo che volevo perché se ne erano caduti centotrentatré frane sistematicamente che si verificò l'arco di dieci ore una cosa singolare le montagne vicine invece non avevano nessun segno
Eppure noi stiamo ancora aspettando speravo che Barbera e stamattina ci dicesse qualche cosa per spiegare ai cittadini i quali hanno bisogno di certezze devono sapere sedevano Spass possono continuare a stare là soprattutto nella parte storica oppure si devono spostare
Perché ovviamente l'aspetto della valutazioni idrogeologiche fondamentale pregiudiziale per qualunque altra iniziativa urbanistiche qui c'abbiamo il presidente dei geologi con cui naturalmente noi già convergiamo sentiamo studiamo insieme le cose perché noi non è vero come ordine professionale passiamo organi ausiliari dello Stato possiamo anche togliere ordini
Certo non vogliamo essere associazioni private perché almeno gli architetti sono organi ausiliari dello Stato in Francia in Belgio in Germania dappertutto e quindi sono dicerie forse perché abbiamo del coraggio di rigore in Europa in questo momento
Tant'è vero che nella riforma degli ordini quando si parla ed è di riproporre alcuni ordini si toglie l'ambiente il territorio si ripropongono i notai si ripropongono i farmacisti quelle ma però per il territorio c'è questo problema
Allora io noi chiediamo aiuto perché stiamo facendo una battaglia e costruttiva la vogliamo fare insieme
E quindi siamo particolarmente onorate di essere stati invitati oggi in questa sede vi ringrazio
Grazie tante anche per questa passione messa nell'intervento del dottor Cesare Trevisani presidente commissione appalti pubblici della Confindustria
A parte il pacchetto sarò veramente
Papà a parte la carta
Dalla visita impressionare adeguata dicevamo a vista l'ora
Ma oggi con la stanchezza di tutti
Il mio intervento sarà porto qui molto a braccio e il testo dell'intervento poi verrà mandato agli organizzatori eccetera
Non mi dilungo sulla parte della del del legge centottantatré perché già molte critiche molte osservazioni che anche Confindustria condivide sono state fatte dai relatori precedenti fra cui quelle anche dell'assessore
Del lungo e e quindi non e gli aspetti che riteniamo più salienti comunque riguardano anche questi già già detti e ripetuti quello sulla necessità di una programmazione e progettazione efficace degli interventi dei sistemi di manutenzione prevenzione e quant'altro
I temi principali di osservazioni da centottantatré era appunto il monitoraggio degli interventi quindi un sistema di attuazione è un sistema di controllo degli interventi fatti la semplificazione amministrativa
La costituzione del bacino per il Mezzogiorno che riteniamo quello già previsto fra l'altro nella accordo sull'occupazione del ventiquattro settembre novantasei quindi di dare attuazione a questo bacino generale per il Mezzogiorno
Alcuni punti già detti un punto importante detto dell'intervento di Ferrante divi Ferrone quello che riguarda di prevedere che riguarda la di di prevedere nell'ambito dell'autorità di bacino due
Due punti importanti un allargamento dei componenti del comitato istituzionale anche ripresentati delle Province degli enti locali
E di prevedere l'organizzatore di un comitato di utenti o di utilizzatori quindi della rappresentanza di interessi che circolano attorno a alle necessità del utenti che circola attorno al bacino
Un capitolo a parte era il tema delle calamità naturali voi come Confindustria ribadiamo solo alcuni punti essenziali il primo che sono necessari degli incentivi per finalizzati al ristoro dei danni in caso di e venti di trent'anni naturali
Agevolazioni per la de dello localizzazione degli impianti produttivi questo un tema importante che noi riteniamo estremamente fondamentale proprio per
Come dire e mantenere anche alto il livello di attenzione verso il territorio da parte degli imprenditori
L'altro è un tema che riteniamo questo fondamentale quello degli interventi assicurativi il metodo chiamato alla francese cioè di pensare alla a delli assicurazioni da parte di in prese privati e quant'altro negli negli nel cui dette zone a rischio perché e il costo del operazione purtroppo in caso di
Di danni eccetera
Venga suddiviso e e distribuito con le società di assicurazioni
Ecco io alcuni punti invece politici diciamo così degli interventi di stamattina e anche e anche di oggi
E questo preferisco leggerlo perché forse è più chiaro
Poco più di due mesi fa abbiamo assistito alla catastrofe della campagna innescata da un'esplosiva convergenza fra abusivismo edilizio mancato controllo del territorio
Disattenzione e superficialità da parte degli enti preposti alla rilevazione del livello di rischio ciò che è successo in campagna ci insegna che il suolo della sua della infrastruttura di base
è la è la infrastruttura di base poiché su di esso si svolge l'intera vita delle persone e poi chi esso è il supporto delle opere con le quali la società civile adatta il luogo in cui vive alla finalità di convivenza di progresso
Deve essere difeso questo suolo protetto e conservato nella consapevolezza di ciò ma sull'onda dell'emotività
Si sta ricorrendo a norme di emergenza ispirate alla logica dell'intervento riparatore ma non destinata di sicura ad un quadro normativo stabile
Noi siamo contrari a questa logica bisogna evitare la legislazione di emergenza voluta da parti politiche che si ritengono depositario della custodia dell'ambiente
E dare reale attuazione alle leggi vigenti attraverso l'effettiva responsabilizzazione degli enti e delle funzioni preposte
Ciò che è certo che si difende il suolo si difende soltanto con strumenti di carattere programmatico e progettuale
E presto l'esempio della valutazione di impatto ambientale valutazione d'impatto ambientale
è un punto importante di valutazione degli dei progetti e delle opere noi riteniamo che deve smettere deve terminare la cultura del Veneto cioè di intervenire
Successivamente al Progetto definitivo riteniamo che la cultura ambientale cioè la cultura della salvaguardia l'ambiente debba essere è più efficace in fase di progettazione preventiva e programmazione degli interventi quindi il nodo resta la progettazione a monte
è necessario quindi ispirare le attività degli architetti dei progettisti di quant'altro con delle linee guida con delle norme tecnica no che interroga che introducono la cultura della salvaguardia dell'ambiente nella fase progettuale perché continuare con la possibilità del diritto di veto a vari livelli provoca solo il blocco e il il il fatto che sapete bene tutti che per passare da un'idea di una opera infrastrutturale all'effettiva cantierizzazione passano in Italia per lo meno dai tre ai cinque anni quando va bene
è già finito
Ammassato
Siamo
Finisco finisco sarà breve
Nella stessa logica quindi di unicità di progettazione a monte
Non condividiamo l'ipotesi di ridistribuzione delle competenze fra ministeri voluta dal ministro Bassanini
Volta la nascita di un ministero delle infrastrutture e dei trasporti che programma di interventi di carattere infrastrutturale accompagnata dalla Nasta di un ministero dell'ambiente del territorio che del primo controlla
L'operato cioè la distinzione fra buoni e cattivi secondo noi è solamente un blocco Allo sviluppo dell'attività apprezziamo invece la ventilata ipotesi dinasta di un unico ministero Ambiente lavori pubblici e Trasporti
Mi è sembrato che il tema dei trasporti fosse stato un po'messo da parte nella giornata di oggi all'unica responsabilità politica di un unico ministero farebbe riferimento così un'unica attività programmatoria in grado di fare sintesi fra le pressanti esigenze della società civile in termini dotazioni infrastrutturali
E le valutazioni in termini di compatibilità ambientale e di difesa del suolo finiamo inoltre presente che i ministeri
Con le le i decreti Bassanini ridimensioni erano moltissimo il loro potere effettivo di e quindi è importante che invece abbiano questo e potere di indirizzo e di scelta a monte
Due cose però me la deve permettere quello sul business del discorso del documento costa sulle infrastrutture per l'Europa e quella dei minimi tariffari perché perché veramente
Ci hanno toccato nel vivo il primo quello della delle infrastrutture non mi sembra che la critica fatta da Berberi sulla documento costa sia reale nel senso che a nostro avviso le scelte di chiamiamoli della lista delle priorità delle infrastrutture fra cui anche quelle della difesa del suolo del documento è posta
Nascono da una scelta con criteri oggettivi e scientifici dovuti all'utilizzo alla popolazione al collegamento
E non facendo semplicemente la lista
Della Spesal raccogliendo le osservazioni dei comuni e degli enti questo riteniamo almeno siccome abbiamo partecipato alla stesura come Confindustria anzitutto documento
Almeno la nostra impressione è un'altra cioè che abbiamo operato in questo modo
L'altra sui minimi tariffari richiamati dal presidente dell'ordine degli architetti noi riteniamo per essere sintetico perché sono alla fine riteniamo i minimi tariffari i logici antistorici
Non protettrici della concorrenza e della utenti perché sono solo un modo per avere una lobby effettiva e garantita quindi parlo molto chiaramente al nono forse non sono gradito in questa sede ma comunque questa è la nostra cultura che siamo contrari
Va bene io vi ringrazio e lascio il documento dopo successivamente agli organizzatori sul tema più generale della difesa del suolo grazie grazie cani
Anche come dire parla chiaro così ci si intende né Massimo marcato e poi Pietro De Paola così ha detto diversamente prima uguale Massimo marca c'è un portavoce dei Verdi delle Marche poi Pietro De Paola poi c'è Gabriele Giovannini
Poi Nicola Stolfi Francesco Lo Cascio Romolo Benvenuto abitato Piergiorgio Acquistapace amico abito
Massimo tu sarai buona vero salterò molto del mio intervento chiedo scusa anticipatamente Bernard molte cose che comunque inevitabilmente verranno ripetute
Prova svolge l'intervento attorno ad un unico principio che assume l'articolo di questioni ti posso interrompere solo un attimo per una chiarezza
Non siamo molti adesso in questa fase del convegno però tenete conto che il convegno ha registrato da radio radicale e quindi comunque sia l'intervento ha una sua platea anche importante questo era per andare avanti con una certa tranquillità anche nella riduzione
E ostriche registrati sì quello a dura sino a quando butta via le giornate
Prego dicevo che poi svolge in intervento attorno ad un unico principio che riassume l'articolo le questioni fondamentali inerenti la difesa del suolo la cura minuta delle cose e del territorio
Cura della Terra contiene un'idea progettuale di lungo periodo che supera le fasi dell'emergenza pure necessarie nel ripetuto manifestarsi di fenomeni rovinosi che si muove verso il superamento dell'atteggiamento consolidato di rilancio
Delle richieste di maggiori finanziamenti pubblici ed interventi ad hoc i Verdi da sempre lo sostengono ed oggi siamo qui a proporre soluzioni concrete
Si può ad esempio pensare ad un uso del suolo che indirizzi gli usi agricoli alle parti più stabilite versanti destinando la forestazione anche produttiva reparti più scoscese
Ridisegnando quindi ai campagne tenendo conto delle moderne pratiche colturali e veleni evitabile meccanizzazione ma allo stesso tempo rispettando le esigenze dei terreni
Ritengo che la tutela vincolistica del vigente Piano paesistico ambientale regionale pur nelle migliori intenzioni non tenga conto delle oggettive impossibilità di conservare a lungo
Assetti del territorio legati a forme di produzione agricola che non esistono più
D'altro canto importantissimo introdurre normative dettagliate a scala locale che reintroducono la manutenzione costante dei corsi d'acqua da parte dei rispettivi proprietari confinanti ripulitura dei canali di deflusso sistemazione degli argini
Anche attraverso sostegni economici sostitutivi magari della miriade di finanziamenti che ogni anno vengono evocati per particolari produzioni in agricoltura
Quanto detto che spot risponde peraltro i contenuti dei regolamenti dell'Unione Europea
Numero due mila ottanta che finanzia i boschi e numero due mila settantotto che finanzia forme di agricoltura a basso rischio ambientale
Le terre
Marchigiani togliendo la stretta fascia costiera e l'arco appenninico sono caratterizzate da versanti collinari argillosi che per loro natura tendono all'instabilità più o meno rilevante in relazione allo spessore delle coltri
E della regimazione delle acque superficiali
Numerosissimi dissesti in continuo mento si manifestano a ridosso di centri edificanti legati troppo spesso dispersione delle acque di scolo in assenza del adeguate canalizzazioni
Ad opere infrastrutturali anche imponenti che tagliano in due versanti e favoriscono l'insorgere o l'intensificarsi di movimenti franosi
Aggravati sovente da usi agricoli intensivi di colture erbacee che hanno cancellato i segni le fosse sono privi di misurati e progressivi solchi disco
Per quanto riguarda le aree in frana sarebbe doveroso intervenire dove esistono effettivi rischi
Ovvero vi disse con i dissesti mettono in crisi opere indispensabili allo svolgersi della vita della popolazione andando in ogni caso l'individuazione delle cause del fenomeno ed intervenendo su queste sarebbe opportuno quindi realizzare drenaggio e canalizzazioni prima di opere di contenimento mentre finora
Sono state prevalentemente seguite queste ultime utilizzando soprattutto il cemento armato
Le opere di contenimento dovranno se necessario essere modulate l'effettiva condizione l'entità dell'instabilità utilizzando al massimo soluzioni di ingegneria naturalistica che tengano conto dei caratteri del dodici e vegetazionali del luoghi i corsi dei fiumi principali sono stati oggetto di continue opere di irrigidimento regolarizzazione delle aste
Che hanno ristretto le sezioni di deflusso degli altri e le aree golenali a cui si sono associate dissennato urbanizzazioni e di edificazioni anche nelle zone insondabili
Vale per tutti la vicenda dell'alluvione del Tronto nell'aprile del novantadue riportata nel libro bianco del gruppo consigliare dei verdi delle Marche annuncio che stiamo lavorando anche ad un secondo libro bianco che comprenderà quanto denunciato nella prima pubblicazione
In particolare gli ultimi tratti della pianura alluvionale le zone vicine alle foci dei fiumi non sono stati risparmiati gli insediamenti produttivi Renzi presidenziale utopistici a cui si sono aggiunti nel tempo i principali assi infrastrutturali della statale sedici
Della ferrovia e delle autostrade
Sicuramente la più impattante un accenno poiché il problema è collegato ad uso attento del suolo riguarda le derivazioni dell'acqua
Ad uso potabile che si sono spinte sempre più nelle aree interne alla continua ricerca di acqua di migliore qualità
Occorre intervenire al ristabilimento al risanamento dall'inquinamento dei corsi d'acqua con il controllo degli scarichi e dei prodotti usati in agricoltura poi che è impensabile continuare a rincorrere la qualità delle acque sempre più a monte sempre più in profondità
Anche le coste marchigiane hanno subito un forte processo di erosione conseguente al mancato apporto solido da parte dei corsi d'acqua
Ripetutamente sbarrati del refezione ed in base ad un sito elettrico o irriguo che hanno inesorabilmente bloccato il percorso del materiale solido verso il mare per numerosi tratti fluviali
A cui si è aggiunta negli anni passati la diffusione delle escavazioni in alveo fortunatamente ora bloccata dalla normativa regionale in materia
Alle elezioni si è risposto con la realizzazione di scogliere ormai posizionate lungo tutta la costiera
è necessario smettere di considerare la spiaggia Greco spiaggia zone per propria natura dinamica in continuo movimento come qualsiasi altre parti urbani con i piani di spiaggia che prevedono realizzazione di chioschi e strutture turistiche di tipo costruttivo analogo agli edifici urbani contro con tanto di fondazioni strutture tamponature in cemento occorre ritornare elementi leggeri in legno amovibili e presto e flessibili come il solo su cui vanno a posarsi
Per concludere ritengo che le opere devono eseguire più in modo assoluto siano le infrastrutture gli insediamenti nelle zone insondabili che in erosione
E tutte le opere che si configurano come Over the Sun
La passata politica infrastrutturale marchigiana si è basata su una grande opera stradale per ciascuna provincia
Che dalla costa oltre passasse l'Appennino e un altro asse stradale a grandi dimensioni Pedemontana che attraversasse in direzione nord e sud della regione da collocare da collocarsi a ridosso della dorsale appenninica
Il risultato è legato anche la progressiva scarsità di risorse è stato la realizzazione di numerosi spezzoni stradali sogni Valdata
Interrotti all'imbocco delle zone montane perché più difficili costosi e impattanti che non garantiscono la funzionalità di nessuno e hanno prodotto consistenti alterazioni ai luoghi
è assolutamente necessario optare per uno al massimo due trasversali
Quelle necessarie traffico esistente potenziale e passare limitati semplici adeguamenti dei percorsi esistenti prevedendo se necessario qualche breve modifiche modifica di tracciato lo stesso ragionamento vale per la cosiddetta vede montana
In ultimo tra le azioni che si rendono necessarie propongo la piena e reale attuazione di quanto regolamentato dal Piano paesistico ambientale regionale
Riguardo le indagini geologiche da effettuare preventivamente e propedeutica mentre le scelte dei piani regolatori comunali
Che sebbene regolarmente seguite dai Comuni trovano di fatto scarsa connessione con le scelte urbanistiche dei PRG
Che continuano a proporre strade di di ed edifici in zone indicate poco stabile o potenzialmente potenzialmente insondabili dalle analisi geologiche
Con la presunta giustificazione di trovare soluzioni tecniche peraltro sempre molto costose a questi problemi
è necessario diffondere e consolidare la nuova cultura che non tutte le aree sono potenzialmente edificabili purché abbastanza vicino all'edificato
Ultimissima cosa la seconda opera di fondamentale importanza per la difesa del territorio marchigiano
E la manutenzione e la pulizia dei fossi dei canali di scolo e dei corsi d'acqua secondari con il ripristino delle sezioni Gino e originarie da effettuarsi inizialmente con utilizzo dei lavori socialmente utili
Da delegare successivamente confinanti con apposita normativa comprensiva di specifiche tecniche ed eventuali incentivi economici mi scuso per la concitazione ma ho cercato di dire quante più cose possibili
Grazie Massimo
Giudice nell'attimo per le medie
Dottor Piera Di Pietro Di Paola presidente nazionale dell'ordine dei geologi
Forse
Sì
Qui porto il saluto anche del di Sandro Gagliardi che purtroppo oggi è Alletto
Anzi allettato
Bene ringrazio
Di aver chiesto ai geologi partecipare a questo interessante convegno
Ma ovviamente la
Scarsezza della platea induce un principio di demoralizzazione in ti deve esporre parlare in pubblico ovviamente non aiuta
A creare quella quella e offre Riku euforia necessaria per aggredire il tema che è di particolare interessi
Ciononostante cercherò di focalizzare alcuni aspetti di questa vicenda che vede Geologia e geologi finalmente tra virgolette in primo piano
Quel finalmente non denota soddisfazione ovviamente da parte di chi vi parla perché quando vi sono vittime c'è da parlare dell'argomento con il rispetto dovuto per un accadimento comunque molto triste
Ciò nonostante l'avvenimento di Sarno
Ha messo in fibrillazione il mondo politico
Il mondo culturale e il mondo professionale
E noi in questo momento cerchiamo di portare all'attenzione
Dei decisori pubblici
Ma necessità che su questo argomento sia fatta veramente luce
Ieri mattina ero ad Amalfi
Chiamato per
Dare un giudizio
Di impatto ambientale
Su una opera di urbanizzazione che andava ad interessare
Versante molto ripidi
Estremamente acclivi dell'ordine di sessanta settanta gradi e passa coperti al solito da una coltre piroclastica friabile e leggera
Sulla quale pubblici e privati si erano sbizzarriti a creare qualcosa un complesso
Pari a duecento e cinquanta alloggi una cosa davvero allucinante
Che si è perpetrata sotto gli occhi di tutti
O l'assenza della con la con l'assenso no con l'assenza con l'assenso dell'amministrazione civica locale di Hamas del comune di Amanda
Io mi sono chiesto se fossi stato chiamato ad esplicitare un giudizio preventivamente su quella zona che cosa avrei detto
Avrei espresso immediatamente anche in assenza di indagini puntuali che nulla di più avrebbero potuto aggiungere ad un esame di carattere Vito logico e geomorfologico
La pericolosità lato la pericolosità elevatissima del sito rispetto a fenomeni di Franco identici ed uguali a quelli di Sarno
A quelli di Pozzano di Castellammare di Stabia l'anno scorso a quelli di Palma Campania del mille novecento
Ottantasei e così a ritroso nel tempo per circa quarant'anni elencando un lunghissimo elenco di fenomeni morfologici di tal fatta con oltre cinquecento vittime
Questo ci dice la storia una rapida ricerca bibliografica mette in evidenza questo tipo di evoluzione di quei versanti
Allora a questo punto si tratta di evidenziare delle responsabilità che chiaramente e nostro malgrado
Finiscono con la richiamare sullo al proscenio una infinità di soggetti
A cominciare dal privato dai cittadini
Per poi passare all'amministrazione pubblica locale al sindaco che non hai esercitato i poteri di abbattimento pure previsti
Da una legge dello Stato
E via via risalendo allo stesso agli stessi ministeri chiamati in causa di volta in volta da leggi specifiche da leggi ordinarie o speciali dello Stato
La diluizione di queste responsabilità è talmente vasta ed è talmente grave che alla fine non si è in grado di individuale il responsabile ecco lo siamo tutti
è la nostra società che è congegnata sul piano culturale
In maniera così poco coerente con la realtà del nostro territorio da mettere immunità Circuiti di questa fatte
Alla fine si e inermi
Di fronte astenemmo a Fenomenologia di questa di questa portata
Allora il problema si sposta sul piano culturale molti stamattina hanno posto l'accento su questo piano e hanno i geologi non tocca che condividere questa impostazione
Il primo problema nel nostro Paese è un problema di carattere culturale
Cinquant'anni sono stati più che sufficienti per distruggere la l'entità e la peculiarità del nostro territorio delle bellezze paesaggistiche delle delle c'è architettoniche dei beni culturali e cosiddetti ambientali
Occorreranno sei mesi per poter ricostruttori costruire questo tessuto potranno bastare sei mesi per designare delimitare le aree a rischio b noi ne dubitiamo fortemente ma questo lo diciamo in maniera costruttiva l'opposto apposta ieri questo questo interrogativo
L'opposto al ministero dell'ambiente ma con una visione costruttiva in sei mesi e impossibile il problema è immane io ieri mattina poi da Amalfi mi sono spostato lungo la costiera per venire a Roma e ho dato uno sguardo rapidissimo e sintetico
Aida chilometri di Costa e di montagna che solo in Campania e in quel distretto sono imposizioni di pericolosità geologi
Un rischio quindi diffuso e immanente si tratta di aspettare cronometrica mentre dove può scattare l'allarme succederà tra i sei mesi nel posto X a dodici mesi nel posto in cui sono e così via perché la diffusione ormai il tessuto urbanistico le infrastrutture sono così diffuse da rendere il rischio altrettanto estremamente diffuso sull'intero territorio
Ma certo a questo punto si dice che cosa si fa nulla no
Proprio perché il problema è immanente grave diffuso bisogna cominciare da subito ma programmare le fasi e gli strumenti in maniera incidente in maniera concreta con molta oggettività rispetto alla entità dei fenomeni stessi
Questo è quello che noi ci sentiamo in maniera molto responsabile di dover dire di dover suggerire alla alle forze di governo
Quindi sei mesi non sono sufficienti ad impostare in maniera corretta il discorso anche perché molto spesso l'abbiamo visto anche dallo stesso decreto legge centottanta ci si ci si vuol basare
Su dati vecchi obsoleti da riciclare ex novo i dati devono essere di prima mano
Si possono chiaramente tenere in debito conto le fonti bibliografiche informative di carattere storico ma da verificare da contro verificare con immediatezza sul terreno e in più bisogna tenere conto della reattività del territorio sotto il profilo geologico
E geologi per grazia di via hanno la possibilità di valutare l'evoluzione della dell'ambiente e del territorio
Perché di scorrono su quattro componenti su quattro grandezze non solo sulle tre geometriche ma innestano sulle tre componenti geometriche che
Condizionano il mondo fisico con la quarta componente che il tempo il gioco è in grado di valutare quindi la evoluzione temporale
E naturalmente poi rapportare a questa l'entità e la distribuzione delle opere umane sul territorio stesso ecco perché dicevo in apertura
E mi avvio anche rapidamente alla conclusione che nel nostro Paese bisogna impostare correttamente il problema prima di tutto sotto il profilo culturale e condivido la impostazione
Portata avanti dal Presidente del degli architetti quando si diceva che nel nostro Paese
Si è il nostro Paese si è ingegneri Zanato in maniera troppo massiccia ed esclusiva
Non possiamo continuare a di leggi ad irrigidire il territorio con opere lineari
Con opere di urbanizzazione spinta senza aspettarci la contro reazione del territorio
Il territorio è costretto a devolvere per leggi fisiche per leggi
Proprio naturali e quindi noi dobbiamo aspettare e saper valutare soltanto il grado di reattività del terreno del territorio rispetto alle opere infrastrutturale alla urbanizzazione spinta che oggi contraddistingue
Il territorio per le nostre esigenza
Quindi il discorso assume una connotazione culturale di valenza interdisciplinare anzi oserei dire di valenza pranzo disciplinare e che investe naturalmente le responsabilità dei singoli delle amministrazioni locali e del governo centrale
A questo punto è necessario che il governo centrale non ceda tutte le sue prerogative di controllo sul territorio alle amministrazioni locali deve conservare un'aliquota di potere perché posso solo gas
O addirittura annullare quando ciò è necessario provvedimenti anche illegittimi adottati dalle stesse
Amministrazioni regionali
Qualche caso lo abbiamo avuto anche in campo quindi bisogna tener conto di queste cose e procedere con molta cautela nella cessione di tutti i poteri alle amministrazioni c'è alle amministrazioni regionali
E naturalmente nel momento in cui si va a pianificare il territorio occorre tenere in conto non soltanto l'aspetto idraulico come da qualcuno stamattina nel corso la giornata è stato sostenuto ma anche appunto la reattività della dell'Est delle strutture e del sistema biologico
Le scadenze del decreto legge centottanta non ci sembrano correlate con la realtà e l'ampiezza della della tematica di cui stiamo
Discutendo
E naturalmente l'ultima critica va fatta al modo di affrontare termino subito
Le emergenze e di tipo ambientale in Italia
Si fa costantemente ricorso a ordinanze e ad una decretazione d'urgenza che complica vi è più il quadro normativo del nostro Paese noi abbiamo bisogno come operatori
Sul territorio gli strumenti normativi certi dagli amici ed assoluta
Che possono essere utilmente impiegati in Piemonte come in Sicilia in Campania come nel Lazio strumento un amico normativo assoluta
La cui valenza deve essere uguale su tutto il territorio non possiamo affidarci di volta in volta per il terremoto della delle Marche e dell'Umbria
Ho degli avvenimenti idraulici idrogeologici versarlo a strumenti che hanno il sapore di rattoppare emergenze gravissime vecchie vecchie di anni
Quindi la mia il mio è un appello lascerò poi alla presidenza un una regolare relazione scritta che avevo preparato ma molto articolate molto lungo avrebbe avuto bisogno di svilupparla con più tempo von l'unico con l'unico impegno da parte nostra di seguire allineati su quanto ci è stato detto stamattina da parte soprattutto del ministero dell'ambiente secondo cui c'è questo impegno pubblico che nei prossimi anni la migliore o l'unica grande opera pubblica sarà il risanamento del nostro territorio grazie
Poi mi lasci questa cosa importante Gabriele Giovannini dei responsabile dei Verdi dell'Emilia Romagna in questo sì settore Panicola stolti
Alcune veloci riflessioni della prima
Nella stimolato il rappresentante della della Confindustria va presentata alla Confindustria dice no Aia
Noi detti
è brutto dirlo in un convegno come questo piove sul bagnato credo che a casa dei Verdi parlare Diana di proibizionismo sia fuori luogo noi non siamo per i previsioni non siamo per i venti siamo per la concertazione siamo per le regole dopodiché le regole però proviamo di app atte ad applicarle invece in questo paese tormentato come diceva il buon Pier Paolo Pasolini dove tutto è vietato poi alla fine tutto è permesso
E allora i nostri amici industriali se così posso chiamarlo hanno costruito sulle golene dei fiumi perché sono andati dei sindaci e dei presidenti delle Province hanno detto si crea occupazione di queste che dicevano no e chiaro si diceva di sì dopodiché i risultati sono quelli che vediamo dopodiché risultati sono anche quelli di dire
Diamoci una mano a vicenda le delocalizzazioni e allora servono contributi eccetera sono partito da questo perché mi colpisce che la Confindustria chieda in un convegno come questo un'attenzione di questo genere perché mi sembra che sia assolutamente fuori ruolo
E rinvia a parte invece con alcune riflessioni che avevo annotato mai più alluvioni è il titolo della di una delle campagne che vi abbiano lanciato nella loro penultimo congresso nazionale
Che naturalmente faceva riferimento non soltanto alle alluvioni ma faceva in riferimento in più in generale
C'è un problema appunto del dissesto idrogeologico
Quei rischi quelle mappature che non esistono di quei rischi che nel nostro Paese diceva Barberi oggi pomeriggio paese giovane che sconta morfologicamente sconta sei giusto dirlo comunque una serie di
Complessità di territorio che meritano particolare attenzione allora c'è alluvione c'è rischio frana rischio terremoto rischio subsidenza rischioso erosione costa rischio vulcanico
Molti di questi rischi sono rischi che dipendono solo e soltanto da noi
Solo e soltanto dono quello delle alluvioni in particolare
Dipende da noi perché sistema della rete scolante e quello borbonico e quello che funzionava per un terreno che era coltivato in un certo modo oggi
Va bene mai ancora più antico in molti casi è vero Turone
Un terreno che era coltivato da mucche oggi ci sono macchine agricole che pesano tonnellate che vanno su questi terreni che hanno compattato e quindi anche gli stessi terreni non c'è bisogno di trovare il cemento per dire che ci sono delle aree interne avvisate gli stessi terreni agricoli sono i terminali impermeabilizzati perché si ha bisogno soltanto dei primi centimetri per poter avere la base sulla quale rara crescere con prodotti chimici però il il le le colture agricole ma il terreno non ha più quella capacità di drenaggio che dovrebbe avere e quindi ovviamente il fenomeno alluvioni con tale e tanta violenza ci si manifesta io ho vissuto direttamente da amministratore due anni fa una cosa che
Credevo di essere in una brutto sogno finché non ho veramente visto la realtà della località dove questo si manifestava lungo la costa romagnola
Nelle zone di Forlì Ravenna nel giro di una notte ci sono aree che sono andate sott'acqua con un metro un metro e venti di appunto acqua e con piogge che erano nella norma cos'era successo è successo che è un canali Canale emilianoromagnolo ha interrotto la serie
Non lo scolo delle dei terreni agricoli mentre oggi serve anche per i depuratori insieme che le reti spumanti bianche e ovviamente tutte concentrate in pochissimi corsi d'acqua questi corsi d'acqua nel giro di una notte e fra l'altro con popolazioni che non erano abituati quindi non hanno neanche le logiche perché non non si aspettavano bene io credo che di fronte a fenomeni di questo genere non ci sia bisogno di parlare come dicevo prima il rappresentante
Nella della Confindustria di diritti di veto ci sia bisogno di fare ben altro ci sia bisogno di una rapporto col territorio che non sia solo e soltanto per creare le condizioni perché l'uomo le donne ci vivano
Perché la risposta che viene data oggi nei consorzi di bonifica e con i consorzi di bonifica tutti i soggetti ovviamente interessati dal Governo appiccicata fino in fondo e quello di fare che cosa e quello di rialzare degli argini noi oggi nelle nostre pianure abbiamo fiumi
Torrenti e canali che sono bensì tutti dal primo fino all'ultimo non c'è più un fiume che abbiamo su alveo naturale e oggi per fare in fretta per dare delle risposte ad amministratori e popolazioni che vogliono minerali qualche giorno dopo con che quando si fanno queste opera col cemento armato fantastico cioè siamo arrivati veramente alla paradosso che per in fare interventi di migliorie di tipo ambientale si creano solo disastro e lo diceva Barbieri i cinquanta lo dice la Banca Roma nemico Turroni lo dice da tempo e non solo lui i cinquantatré mila miliardi del piano sono sì stati fatti con le esigenze che venivano manifestate dal basso fra virgolette dal basso sono le risposte che bisognava dare i consorzi le risposte che bisognava dare ai sindaci e le amministrazioni locali e quello che sta facendo se si gira in questi territori si vendono gli imbriglia menti rigidi
Chirac resta dentro l'acqua dappertutto sono gli imbriglia mentre vigili perché si balla risposta a quel fenomeno che pochi giorni prima ha fatto tracimare venti centimetri d'acqua o va fatto arrivare una frana ma non è quella la risposta che la risposta che serve e i primi e i primi a dovere abusato di questo territorio non sono i privati ma sono io e il pubblico il Canale emilianoromagnolo questa grande nega opera va be parte aveva distrutto parte del territorio romagnolo l'accento di azione romana che aveva un senso non solo da un punto di vista da un punto di vista culturale storico ma anche di gestione del territorio
A a come dicevo prima creato le condizioni perché oggi perché oggi parte di quei territori che sono assurda della o meglio a est della Canale emilianoromagnolo siano soggetti a esondazione questo non è possibile quindi oggi i piani di soldi i famosi cinquantatré mila miliardi fanno riferimento anche quella parte di territorio per rifare argini in cemento per trovare casse di colmata impensabili in territori che non hanno più le capacità per poter ospitare esondazioni su questo credo che ci sia bisogno si finisco subito il problema è quindi un dissesto Italia un dissesto Italia che anche oggi è stato rilevato in molti interventi vede questo conflitto di competenze sulla stessa cosa sono in otto a dare il loro parere ma un parere che vincola l'uno con l'altro noi abbiamo bisogno invece di fare molta chiarezza abbiamo bisogno di trovare delle risposte che siano in grado da una parte certamente di garantire che il federalismo
Anche in interni di gestione del territorio abbia la possibilità di snellire ma non possiamo pensare e l'evidenza dei fatti di cui parlavo prima
Illuminante non possiamo pensare che questo venga delegato ha poteri più bassi torrone lo diceva con grande attenzione ma non soltanto lui i bacini naturali sui quali si sono costruite le culture
Grandi bacini o piccoli bacini sono l'elemento unificante non sono i confini amministrativi io sto vivendo in questo momento ed è l'ultima cosa che dico oggi avrei voluto parlare con la ministro Costa non è direttamente responsabile di questo ma oggi si presenta da parte del ministero dei lavori pubblici
Un intervento sulla costa emilianoromagnola richiesto da un sindaco che arriva fino al confine amministrativo di quel sindaco ma guarda caso questo intervento è in mare guarda caso questo intervento è una barriera in massive rigida
Con un piede di trenta metri è una sommità di quindici
Vi lascio immaginare l'influenza di tutto questo a tre cinque dieci quindici chilometri di distanza sono elemento particolarmente delicato come quello della costa
Solo l'ultima cosa
Subsidenza subsidenza ma il problema noi non possiamo continuare a fare opere di difesa della costa in termini anche di diritti del degli operatori economici della della località emiliano-romagnola la più grande spiaggia europee e contemporaneamente autorizzare qualcuno a prelevare gas qualcun'altro a prelevare acqua gas in una mare
E acqua in terra
Finché si va avanti con queste logiche ovviamente crediamo che la strada sia già assegnata sappiamo dove ci conduce in uno dei tanti buchi che ogni tanto si creano nelle nostre nelle no nel nostro territorio grazie grazie a Gabriele Giovannini Nicola storici
Francesco Lo Cascio Giuseppe drastici sono
No
Va beh lo benvenuto
Di gatto
Giorgio Acquistapace certamente impegno Cabiddu
Ma vista l'ora e visto il numero di coraggiosi sono hanno resistito fino a questo punto io vorrei concentrare su l'intervento su due questioni particolari una tre mi sembra che qui specialmente questa mattina io ho rilevato il quadro direi desolante della ma non solo e questo lo sapevamo dello Stato idrogeologico nazionale ma io direi il quadro desolante anche nel sistema amministrativo che dovrebbe regolamentare questa materia
Se non addirittura forse anche più di desolante il quadro della del livello che la cooperazione tra le varie amministrazioni dello Stato
Centrale e periferico mi sembra che pure qui abbiamo avuto un esempio non certo di cooperazione ma di rivendicazione di proprie competenze e di quando non ci sono state l'invasione altrui ho l'impressione almeno che forse è stato utile anche per questo magari sembrava quasi che fosse la prima volta che l'amministrazione dello Stato si incontrassero
Su questo argomento
Allora dire io per prenderete per far capire visto proprio la per l'economia di tempo prenderei ad esempio il decreto legge che sta per essere approvato il decreto centottanta
Adesso io non so bene io sono rappresentanti l'organizzazione professionale agricola non conosciamo i i retroscena che ci sono dietro ma se è vero come diceva il professor Passino che
Abbiamo tutti imparato che l'ambiente e complessità a un certo punto pensare di poter risolvere anche parzialmente l'annosissimo bisecolare direi Problemi per l'assetto idrogeologico italiano è
Perlomeno illusorio pensarci quindi ben venga figuriamoci il decreto legge per
Compensare le popolazioni colpite dall'alluvione nella dal dalla frana del in Campania e quindi tutti gli articoli relativi sono apprezzabili ma quando poi invece si introduce un articolo il primo che dice per esempio
Che si affidano alle autorità di bacino nazionali l'obbligo di produrre il i piani di assetto idrogeologico entro il trentun gennaio dicembre novantotto
Per lei per le aree a elevato rischio idrogeologico e poi più avanti si dice invece si affida al Consiglio dei ministri la stessa cosa per le aree a più alto rischio idrogeologico veramente
Cadiamo in quello che il professor Passino appunto diceva che non si può improvvisare a questo punto se abbiamo tardato tanto e forse eravamo sulla strada buona io credo che la conclusione della dell'indagine conoscitiva bicamerale sulla centottantatré eravamo sulla strada buona avevamo forse inoltre intrapreso la strada giusta per tentare di
Marzo novantasette
Eravamo sul sul di riordinare le competenze complicate certo non sarà neppure con un atto solo che registriamo le cose ma pensare che di aggiustare le cose con decreti legge proprio veramente deprimente
Molti hanno detto da barbe Barberi oggi ma anche il rappresentante del
Nazionale dei geologi che ci vuole veramente una trasformazione culturale
Noi stiamo facendo un'esperienza io credo che importante come utenti essendo agricoltori insieme è stato già citato da rappresentante della della CGIL nell'Autorità del Bacino del Po c'è questo comitato di consultazione è un comitato quindi proprio lo dice la parola stessa consultazione quindi non abbiamo poteri particolari però stiamo verificando veramente un contatto tra amministrazioni e utenti e ognuno anche noi come utenti in quel comitato capiamo dove sono le richieste dove possono essere ammessi e dove entrano in contrasto con interessi di altre categorie in un certo senso stiamo sperimentando quello che qui si di cui si parlava di programmazione partecipata non è uno slogan forse l'unica l'unico sistema per far capire alla gente alla al singolo perché io mi rendo conto che poi il primo abuso viene sollecitato perché c'è l'interesse del singolo che chiede al sindaco di fare la villetta magari dove non la può fare quindi e tutta una catena che se non si rompe illusorio pensare di poter arrivare a una soluzione chiudo
Realmente dicendo che proprio per questo né come organizzazione come confederazione italiana agricoltori nel novantaquattro abbiamo fatto forse nato un po'provocatorio una però è stato importante dal punto di vista politico culturale una raccolta di firme per una petizione popolare abbiamo raccolto circa cento mila firme una proposta di legge popolare sulla difesa del territorio abbiamo presentato ormai nel novantaquattro
Stando a commissione Camera
Ambiente nella camera
Giace lì qualcuno qualche deputato la ripresa magari io
Mi permetto di presentarla ripresentarla alla Federazione dei Verdi e speriamo che abbia Buonfiglio
Molte grazie vogliamo uscire ci faccia Delladio presto
Piergiorgio Acquistapace Enrico Biocca
Una sola battuta sulla questione prego nave stessa questione passino di stamattina io non mi sono permesso di dire altro oggi
Devo dire che questa certezza che si è fatto bene che eravamo sulla buona strada e dieci anni dopo l'approvazione della centottantatré mi ha perlomeno sconcertato tutto questa sicurezza io la trovo almeno in questo caso nella discussione che è avvenuta
Già ma una cosa è probabilmente i decreti legge non sono nel miglior cosa certamente neppure le tele di Penelope
Triste dover vedere che di ai progetti si inseguono i progetti senza fine almeno questo abbiamo tentato di farlo anche se poi condivido il senso e l'impianto dell'intervento suo ma era mi ha sollecitato una cosa che avevo voglia di tirarmi fuori da stamane scusa prego
Avevamo deciso come per dire Molise di affidare gran parte del tempo a disposizione al dottor Enrico Iocca
Geologo designato dal organo regionale dell'ordine dei geologi anche come segnale preciso dell'impostazione nostra del problema
Io invece volevo fare una breve considerazione politica
Contando sempre sui dieci minuti complessivi insomma
Nel novantacinque il centrosinistra ha vinto di stretta misura nel Molise senza i pochi del i pochi voti Verdi avrebbe perso
Ma i Verdi pagando a caro prezzo quelle trattative che Pieroni si ricorda bene vorrei ricordarle le serie le ricordate son rimasti fuori per quella precaria vittoria da quella precaria vittorie forse e per questo sono stati del tutto ignorati inascoltati puntualmente il centrosinistra ha fallito perché si è fidato di alleati inaffidabili
E perché ha non ha sostanzialmente modificato il modo di governare
E questo soprattutto sull'assetto del territorio e tematiche connesse si è continuato a perseguire il fantomatico modello di sviluppo fondato sulle grandi opere pubbliche che voi tutti conoscete
Ancora in questi giorni progettini da niente come il traforo del maltese la cosiddetta riqualificazione della strada statale Fondo Valle del Biferno che sarebbe una una strada che percorre in larghezza il Molise che va dall'Appennino praticamente alla Termoli al mare quindi un progetto da niente di trasporto e così via ad alto impatto ambientale
Questi progettini vengono trattati in stretta relazione con scambi di poltrone e equilibri politici funzionali ai vari ribaltoni scavalcamenti Contini che si son verifica nella nostra regione
E anche di fronte alle numerose emergenze frane della Regione che per fortuna non hanno fatto vittime ma che comunque sono di notevoli enzimi entità i finanziamenti vengono tuttora richiesti più per il ripristino e l'incremento addirittura dalla viabilità stradale che non per progetti di risanamento del territorio allora un patto tra Verdi centrosinistra e forse varie come era scritto nel dépliant
Nel Molise ma forse non solo nel Molise presuppone un profondo sforzo di cambiamento mentale di queste forze
Che finora non c'è stato un avvicendamento al reale al modo di pensare ambientaliste un coinvolgimento diretto dei diritti nelle decisioni che contano visto che credo senza falsa modestia siamo gli unici in grado di garantire una decisa politica ambientalista non sono d'accordo con quanto diceva prima Roggiolani sul fatto che non siamo i più bravi insomma
Dubito fortemente che l'attuale classe politica sia capace o abbia la volontà di un simile atto di sensibilità e coraggio se perfino i parlamentari molisani dell'Ulivo eletti con il collegamento dei Verdi
Ai Verdi che mi pento amaramente di aver firmato
Continuano a invocare migliaia di miliardi per raddoppi stradali per trans collinari per Autostrade Tirreno Adriatico del tutto illogico e per i motivi a cui tutti noti se siete veri ambientalisti
Oppure se si parla di traffico vitale espressione immane in bocca un amministratore di zone montane interni oppure altre frasi che vi risparmio insomma
Noi chiediamo alla rappresentanza verde al Governo di non far finanziare queste nuove opere
Se non dopo equivalenti finanziamenti di un serio programma di lavori geologici ed idrogeologici preventivi è proprio il caso di dire dei no come diceva Ronchi stamattina
Nel caso della Regione Molise
Usciamo diciamo noi usciamo sì dall'emergenza contingente delle importanti arterie interrotte dalle frane ma per questo bastano pochi lavori insomma intanto chiediamoci chi le ha fatte queste strade e chi ha scelto questi percorsi
E perché e chi si accinge a gestire eventuali interventi di riparazione e dunque sospendiamo un momento i nuovi grandi interventi le nuove strade secondo me anche le due dighe incompiute sono nel Molise
Già hanno fatto gli scempi ma forse preferiamo non fare non continua alle inattesa di un più attento impatto
Studio di impatto idrogeologico ed anche economico abbiamo quindi un piano di richieste ordinario di ricerca ricognizione del territorio del Molise
Anche perché proprio questo difficile assetto geomorfologico trae offre le ricchezze paesaggistiche naturalistiche
Battuta polemica se possibile appena se avete la possibilità commissariate la regione Molise
Ovviamente vista allora concentra l'attenzione su un unico punto
Che rappresenta la gravità del del sesto nel Molise che sicuramente non guadagna le prime pagine
Così come l'anno guadagna dalle altre altre zone del dal territorio italiano ma adesso è altrettanto importante
La gravità del dissesto che interessa in Molise per rappresentarla bastano pochi pochi dati
La Regione ha una popolazione di trecentotrenta mila abitanti
E vive interventi centotrentasei comuni
Il territorio regionale
E rappresentato per il cinquantotto per cento da condizioni geologicamente precaria
Sia aggiungo anche in questo momento che il Molise riveste anche un una Regione occupa una posizione centrale la geografia dell'età
Quanto detto
Non è difficile dedurre che dal dissesto
Sono proprio i collegamenti viari che sono più penalizzati
Si tratta infatti di collegare in di si tratta infatti di collegare
In quella che spesso viene chiamata città una città regione la popolazione tutte le di tutte le le le sue aree diffuse
E in in particolare tutti quei Paesi che sono sono
Sono limitrofe alla città
Allora tali
Tali difficoltà possono essere fatte risalire a
Tre frane
Di un certo rilievo
Quella di Petacciato di contrada Covatta lungo la fondovalle Biferno
E difesa del Gallo
Va da sé quest'ultima
Mi interessa il collegamento tra il capoluogo regionale
Cavo basso con la Bifernina
Con molti altri centri molisani la seconda riguarda il collegamento Est-Ovest cioè tra i due mari il Tirreno e l'Adriatico
Il primo esempio quello cioè di farà né a la Fari Petacciato riguarda in di botta e importanza nazionale perché interessa l'autostrada A quattordici
Il collegamento Firth ferroviaria Milano Lecce e la statale sedici naturalmente ho detto questo
Non voglio aggiungere molto altro
Per ribadire che le infrastrutture citate sono tutte necessarie per lo sviluppo socio economico dell'aria
In in in argomento e non solo
Detto ciò quindi ritengo necessario assegnare un ruolo più centrale nella conoscenza alla conoscenza geologica geomorfologica del suolo naturalmente questo non può e non deve tradursi solo in un più rilevante impegno economico
Ma anche in un maggiore coordinamento tra tutte quelle figure professionali
Che nel territorio operano unitamente ai rappresentanti politici
E ho finito
Io chiedo scusa agli ultimi interventi comunque Aldo Di Benedetto Pro Natura e Abruzzo
E Di Palma Carolina
Portavoce dei Verdi Gragnano
Ecco ad di Benedetto mi pare che non c'è
No
Alle il tuo
No
Finiamo come si suol dire in bellezza grazie propongono
Sono onorata di stare qui ferme la prima esperienza
Spero di poter dare un piccolo contributo alla discussione
Io volevo puntualizzare solo un paio di consulti per quelli che sono rimasti ma ci tengo a visto che mi dicono che viene registrata la cosa siccome io sono in portavoce dei verdi del Comune di Gragnano provincia di Napoli
Ahimè comune molto triste perché per quanto riguarda gli scempi siamo veramente stati nel passato e tuttora dei capofila in questo il problema dell'abusivismo e non solo ma del debutto portamento totale io oserei dire del territorio
Perché veramente siamo stati capace di distruggere quel poco di bello che la natura ci aveva dato un Paese che veramente aveva grandi doti grandi capacità grandi qualità
Paesaggistiche culturali
Di possibilità di utilizzo turistico di un territorio meraviglioso che sta ai piedi dei monti lattari e che fa da capofila tra Marzi e Sorrento quindi la possibilità di accaparrarsi un turismo non più di passaggio ma che potesse anche al a valersi delle bellezze naturali che ci sono nel Parco dei Monti lattari io lo chiamo così perché non mi arrendo all'idea che la regione Campania si continui ad escludere
Dalla perimetrazione di parco naturale in quanto noi eravamo stati belli nati nella perimetrazione provvisoria poi chissà perché ahimè esclusi nelle perimetrazioni definitive che comunque la sottoscritta insieme ad altre associazioni ambientaliste abbiamo fatto i vari ricorsi
E adesso sembra che la commissione regionale dovrà riprendere per definire diciamo la cosa in modo definitivo e quindi può darsi che prenda atto di questa loro cecità
Di non volerci concedere la tutto il parco a tutela quando noi ne abbiamo diciamo tutti i requisiti avvalendosi di varie sciocchezze di estensione della perimetrazione non non sto qui a tediarvi però come Verdi siccome io ho fatto diverse istanze al riguardo anche al nostro Presidente della Provincia Amato Lamberti
E non solo lui magari dolore in chi quanti ho potuto Pecorari insomma tutti per vedere gli avete un contributo su questa diciamo istanza perché per lei rappresenta un volano non solo di riqualificazione ma anche di sviluppo economico di ritorno per le risorse che ci sono sul territorio da i vini dei prodotti tipici le ciliegie relazione eccetera quindi rappresenterebbe tutela e nello stesso tempo sviluppo cosa che noi andiamo deca andando da Tebe dovremmo cercare
Quindi questo voleva essere solo un inciso comunque è un fatto a cui tengo moltissimo e come verde come consigliere del mio comune e se qualcuno mi darà una mano anche da Roma io non sarò altro che felice di questo piccolo contributo
Dicevamo il convegno di oggi come io di oggi e ci dà la possibilità di capire che cosa possiamo fare noi come Verdi
Per questo problema idrogeologico che abbiamo sul territorio io non sono un'esperta sono ragioniere però sono un ambientalista dalla vita e tempo veramente molto sono un verde
Ma di quelli molto molto verrebbe anche se vesto giallo
Ma non di quelli che mo'unificano di quelli che vogliono a tutti i costi tenere bloccata la situazione ma di quelli che vogliono utilizzare al meglio il territorio e devono educare e quello che sto cercando di fare sensibilizzare gli altri verso questi obiettivi
Beh diciamo dobbiamo curare l'ambiente io dico che curare ebbene quando si è malati gravi però quando c'è un pericolo è meglio prevenire e lo dice anche un detto medico no che prevenire è meglio di curare curare sicuramente ma là dove il male e grave e ne abbiamo di mali gravi ma siccome noi siamo in una penisola vulcanica di origine vulcanica che non sono geologo abbia diciamo che mi sono fatto una cultura quindi il materiale di cui è composto i nostri monti le nostre coste soprattutto in Monti lattari la penisola sorrentina il Vesuvio eccetera forse anche al nord ma io mi sono studiato il mio pezzettino quindi mi dovete scusare
E sono di materiale calcare avvenuto fra geloso e quindi anche di origine vulcanica e i vari strati non sono legati a diciamo in modo corretto preciso ma è come teste evitassero gli uni sugli altri chi esperto più di me ha capito cosa voglio dire
E quindi questo che cosa ci fa capire ci fa capire che curare il territorio e necessario perché l'incuria dovuta dai vari deturpa menti che si ottengono con i pascoli di capre che mangiano fino alle radici con gli incendi molto spesso dolorosi per poi farli diventare Pasquali
Con l'abusivismo che comunque e creando strade creando mulini
Bloccano il deflusso delle acque
Che devono scorrere e quindi si appaltano a no e creano la famosa alluvione tipo Vajont che noi a Gragnano abbiamo avuto qualche secolo fa con centoquaranta morti
Ecco
Quale vuole essere mio contributo per la sì per il il problema
Io posso dire quello che riguarda Gragnano
Grammi hanno a tutti questi problemi iniziali ce li ha tutti siamo in tre facciamo i primati in tutto no come pure abbiamo il primato sull'abusivismo abusivismo terribile vergognoso
Che
Prima avevamo il capro espiatorio
I famosi democristiani della Prima Repubblica
Che io invece a dispetto estivo e che non ho mai puntato il dito verso nessuno nella mia vita e non lo farò mai perché priva di puntare il dito io guardo quello che facciamo Nouri
E poi perdo nel contesto che cosa era possibile fare se si è fatto Mino ecco il contesto precedente era un contesto in cui si è forse anche esagerato
Ma si è fatto anche qualcosa di buono non so nulla democristiano sembra è stata verde sembra è stata di sinistra
Ma io dico che oggi nelle nostre amministrazione che tanto decantano il cambiamento il rinnovamento
E e quant'altro si voglia
Io vedo che stiamo facendo di peggio
Perché non è solo Gragnano
Che ha un primato di questo genere
Io sono consigliere comunale da sette anni e sei anni e mezzo
Che è in me
Devo constatare però piccola voce Nuno cioè hanno quindi non ho potuto fare più di quanto è stato nelle mie possibilità
Prima cercando di arginare con le buone con il dialogo con il confronto con gli amministratori per cercare poi sono passata alle denunce alle denunce che ho ho dovuto ho dovuto mandare anche alla alla Prefettura e quindi agli organi competenti
Certo non è questa la sede per discutere sul problema dell'abusivismo perché un problema giuridico e quindi se ne occupano chi di competenza
Ma noi come verdi abbiamo una responsabilità
E perché
Visto che questi abusi avvengono in zone
A vincolo in zone a grave rischio idrogeologico lungo gli argini dei dei torrenti e dei fiumi con scarichi di materiale di risulta che ne ostruiscono il decorso naturale
E che poi provocano e ho finito
I disastri in cui e tutti conosciamo ecco allora io dico che questi disastri sono prevedibili
Sono prevedibili Simini per cui e non possiamo dire e quindi non condivido quando si dice qualcuno ha detto
E che non abbiamo una cognizione esatta di quelle che sono le situazioni
Di rischio e di pericolo nella nel nostro territorio perché non abbiamo quelli prevedibili ma abbiamo quelli che già succedono
Quindi bisognerebbe uno cercare di trovare le soluzioni a il problema dell'abusivismo e ovviamente noi come Verdi io mi sento di fare una proposta
Ed è questa quella di chiedere al ministro al ministro Napolitano
Di inviare delle ispezioni ministeriali
Perché
è vero che se altrimenti si mandano piogge di di soldi
Che poi i sindaci non vedono altro che come gestirli e gestendo lo ricostruendo rifacendo le stesse cose così come erano precedentemente
Perché perché purtroppo se ci sono dei soggetti
Che non sono capaci di tutelare il loro territorio perché non gliene frega niente
è un è ovvio che poi questi soldi non li saranno ben e allora toccheranno voi
Come Verdi farsi promotori io ho voluto diciamo portare questo contributo perché come portavoce dei Verdi di Gragnano sto facendo veramente delle battaglie enormi su un quei su questi problemi che ci riguardano da vicino ma che ahimè non riesco ad avete risultati e credo che non ne avremmo neanche se mandiamo chilometri i miliardi
Se non andiamo prima a verificare chi eccome gestita e in che modo gestita quei fondi e se ci sono delle responsabilità a individuarne ecco che le anzi sensate
Scusi io mi devo scusare con l'architetto Flora Forenza Alfredo
Sì prego abbiate pazienza ma mi ero questo intervento me l'ero proprio
Sarò brevissimo anche perché sono un po'emozionata di fronte al Costanzo lattea completamente vuota
Però mi premeva fare alcuni rilievi ad una legge che è stata accolta benevolmente da tutti
Diciamo dalla maggior parte degli intervenuti
Cioè questa legge si occupa di due elementi fondamentali il suolo e l'acqua
E cerca di definirne
Le caratteristiche o perlomeno cerca di specificare almeno la loro individuazione geografica
Però secondo me evita di o non so per quali motivi ma sicuramente non dice niente
Sulle qualità e quantità di questi due elementi cioè non si esprime sulla capacità di rinnovabilità di queste due risorse
Che fondamentale cioè noi vogliamo sapere se queste due risorse che sono rinnovabili o no e quali sono i tempi e i modi dei questo rinnovamento o reintegrazione dopo l'uso e questo è molto importante
Perché la qualità e la quantità di queste due risorse o beni economici
E quindi la specificazione di queste due qualità quindi di rinnovabilità o del rischio entropico che comunque di cui sono soggette queste due residue risorse sono fondamentali per l'applicazione di e la stesura secondo me
Di quei criteri metodi e standards che
Il ministro dei lavori pubblici dovrebbe
Perché sono come dice all'articolo quattro egli approva con proprio decreto questi criteri metodi e standards che poi serviranno a
Indirizzare guidare l'attività conoscitiva e le attività di pianificazione e di programmazione e di attuazione e quindi queste che questa la stesura di questi criteri metodi e standard soldo direi fondamentale per poter non solo attivare la conoscenza del territorio ma fare la stesura dei piani di bacino cioè non vorrei che quando le Regioni si trovano a dove dopo nominata l'autorità di bacino fatta tutta questa robetta che secondo me non serve a niente le competenze cioè dal momento in cui si trova a dover varare il piano di conoscenza del territorio che secondo me la parte fondamentale bisogna arrivare subito a questa fase di conoscenza che attivare subito la base di conoscenza del territorio perché se noi non conosciamo lo stato di fatto di queste due categorie cioè dell'acqua e del suolo
Beh penso che se parliamo di sicuramente non parliamo con i piedi per terra perché voglio dire sicuramente l'Italia non è un territorio vergine l'Italia è un territorio densamente antropizzato e urbanizzato
E ci sono quindi delle situazioni che vanno analizzate
Dando diciamo studiate e quindi attivare la conoscenza del territorio secondo me è un obiettivo fondamentale per poter poi avere il quadro complessivo e poter quindi sviluppare una politica di tutela ambientale non sappiamo in che situazioni sta parliamo di tutela ambientale
E quindi io mi auguro che le regioni arrivino subito a questa fase già questa fase di conoscenza
Cercando appunto di snellire i processi burocratici di competenze tutte questi questi grovigli e arrivare al cuore del problema a uno diciamo dei cuori perché questa è una legge è un problema apparecchi cuori voglio dire uno di questi
Va subito attivato che quello della conoscenza quindi io non ci sono gli onorevoli però penso che un'azione parlamentare da parte dei nostri rappresentanti al Governo
E proprio la sollecitazione da fare al ministro dei lavori pubblici per la stesura degli indirizzi dei metodi e dei criteri perché io penso che proprio avocando a sé questo potere il ministro dei lavori pubblici sicuramente
E un atto una competenza che si che sento questi decisivi
Veramente decisivi e certamente non li discute con il ministro degli ambienti perché i criteri e i metodi e gli standards il ministro dei lavori pubblici non li discuto certamente con il ministro dell'ambiente
E io penso sei criteri metodi e gli standards sono quelli attuali nell'uso del territorio c'è da temere paura
Specialmente per esempio per quanto riguarda l'uso delle acque o la restituzione o i criteri di inquinamento veramente c'è da tenere paura
Un'altra sollecitazione che io vorrei fare ma purtroppo non ci sono ai nostri parlamentari
E la costituzione di una Commissione di garanzia sui tempi e le procedure di attuazione della centottantatré ottantanove
Perché voglio dire sicuramente vi è una complessità del percorso critico delle competenze varie
E vi sono dei
Una quantità di stazioni e di tempo e di di tempi di sosta per la decisione
Che comportano una indeterminazione in merito all'attuazione di questa legge e non sappiamo perché perché i governi regionali comunali degli enti politici sono destinati anche ad andare in crisi e quindi sono destinati anche a cadere quindi la legge potrebbe subire tutta una serie di ritardi di stazionamento i che sarebbero proprio comprometterebbero
Il sulla sua attrazione
Però io parlavo all'inizio delle qualità delle qualità di queste due categorie cioè dell'acqua e del del suolo
E mi premerebbe sottolineare la qualità igienica la qualità sanitaria e la qualità ambientale di queste due categorie e penso che ebbene parlare di tutela ambientale e parallelamente parlare di tutela della salute
Perché penso che il problema sia spendibile a livello di lotta politica perché questo problema della tutela ambientale uguale tutela della salute
E un tema trasversale alla società nel senso che nei confronti della salute si possono avvicinare
Tutte le età dei cittadini tutti gli strati sociali tutte le componenti di questa società
Così come la questione ambientale è una questione trasversale io mi sono troppo mi sono trovato molte volte a discutere con le varie parti sociali ed economiche del problema ambientale
Ci sono stati sempre tutti d'accordo
Però c'è una qualità che ha cominciato a dividere
Le categorie i gruppi ed è la qualità economica del bene acqua e del bene sul ruolo
Su questa qualità ci sono delle divisioni perché noi sappiamo che la terra e l'acqua il suolo e l'acqua sono dei beni economici
E la tutela ambientale
Ad esempio da parte dei Verdi di essere fondata su una base economica mi spiego meglio e poi smetto
Perché deve essere fondata su una base economica intendendo per base economica dal la qualità cioè dal fatto di essere dal carattere di costo perché la tutela ambientale e prima di tutto posto
E dal costo al la incentivazione alla possibilità che questa tutela ambientali diventi il profitto
Io parlo io dell'aspetto economico della tutela ambientale
Perché vi è una grossa emergenza del Paese oggi che l'emergenza occupazione almeno del sudicio io sono vengo dall'Abruzzo quindi stiamo del Mezzogiorno
Ecco a questa emergenza in via in tale sì non contrappone si affianca una emergenza occupazione
Allora io oggi per esempio e dei prossimi due anni il governo e la visibilità di governo e tutta interno a sviluppare questo programma occupazionale allora io ad oggi per esempio rispetto a questo tema questa emergenza occupazione e emergenza ambientale
Che io vedo come duetto russe sovrapponibili sovrapponibili cioè fanno parte di uno stesso discorso attuando hanno letto una strategia politica e Spini spiego meglio
Sono sicuro che sul problema occupazione il territorio nel Sud
Subirà per il momento uso questo termine abbastanza aggressivo subirà verrà sì vado finisco finisco subirà ha sicuramente una industrializzazione
E quindi una trasformazione allora all'insegna dell'occupazione allora io mi pongo il problema di come questa
Questa industrializzazione terrà conto della tutela ambientale
Sicuramente se mi ripeto la tutela ambientale costituisce un posto come è un costo i prelievi come sono dei costi prelievi fiscali e i prelievi previdenziali
Sicuramente va gestito questo costo ed io penso che i verdi possono sviluppare una politica diciamo di difesa del suo ruolo dicendo Allo stato di farsi carico sicuramente perché non possono chiederlo né agli industriali
E ne ai disoccupati di farsi carico di questa di questo costo della tutela ambientale per secondo me comunque evitare dei grandi
Danni ecco io penso che questo sia molto importante grazie
Adesso dalla parola Sauro Turroni all'onorevole Sauro Turroni le conclusioni
Ringraziando anche i pazienti che hanno resistito e anche la pazienza
L'onorevole Sauro Turroni
Convinti comunque di aver costruito una occasione penso utile e importante per il
Grazie grazie a voi tutti
Io cercherò di organizzare queste conclusioni che non saranno
Le poche conclusioni ma facendo anche un lavoro di carattere preliminare cioè dando risposta a molti ci hanno parlato il piano sul lato delle questioni sulle quali non possiamo lasciare le cose così come stanno e quindi me ne sono appuntati alcuni nudi e su quelli vorrei attirare la vostra attenzione e il primo Costanza Pera ministero dei lavori pubblici ma diceva che era qui come studioso dell'argomento eccetera eccetera vere Costanza ha parlato delle risorse dei quadri dei soldi che per un triennio sono poi stati spalmati ha usato lei rimodulati si dovrebbe dire
In otto anni
Io devo anche rilevare dato che le mie credo questa mattina ho messo il vitto sulla inadempienze sulle responsabilità
E su quelli particolari visto e lavori pubblici che ha omesso secondo me di che svolge la sua azione di stimolo di promozione nei confronti di tutti coloro che si devono occupare difesa del suolo apparsa acqua comincia da da se medesimo ebbe preservativi ha dato delle indicazioni ha contestato alcuni dati che stavano le tabelle che in maniera molto diligente Raffaele Teppati valere propone hanno preparato
Però io devo dire che le contestazioni che che sono state
Che indica come nelle varie lingue rimodulazioni nel nelle risorse destinate alla difesa del suolo
Siano scomparsi scomparsi nel nulla senza sapere bene dove sono andati a finire ben seicento miliardi dico seicento miliardi
Quindi io vorrei che quando nello spirito giusto di cooperazione ma comincia richiamato Claudio del Lungo lo stesso Gavioli e molti altri nei loro interventi io ritengo che ciascuno facendo con grande difficoltà il proprio mestiere avesse però
Insomma la la
La tranquillità
Di ammettere anche le proprie inadempienza questo va detto perché se no non si non si capisce più niente noi dobbiamo fare un grande sforzo oggi ci rendiamo conto che dobbiamo fare un grande sforzo allora bisognerebbe che ciascuno togliesse di mezzo la propria corazza
E facendo questo sforzo andasse ad individuare anche quello che è successo sono scomparsi i cento miliardi che fine hanno fatto dove sono andati a chi se ne frega
Perché lavoro ecco accuratissimo non abbiamo tracce
Questo perché io ritengo che ci siano dei nudi del che devono essere affrontati affrontati molto
Molto decisamente
Non vado avanti così riprendendo alle questioni sollevate per esempio un'altra questione che ha sollevato
Menduni che parlava del Progetto di una dall'abitazione di di un'autostrada a tre corsie cioè del potenziamento tostate a tre corsie Prato Firenze Pistoia
Nel Progetto c'era
Se se la cavano con una riga in cui dicevano noi aumenteremo le le il perito mila menti turbamenti
Io richiamo questo ed era la parte minaccia rischio idraulico
Io richiamo questo perché anche successivamente il rappresentante di Confindustria Trevisani ha fatto alcune valutazioni sulle sulle opere che vengono realizzate e io gli ho fatto lo lì fuori gli ho fatto una proposta
Noi ci troviamo molte volte di fronte delle opere che si collocano nel territorio
Ci troviamo molte volte di fronte alla necessità di bloccare queste opere perché se non risponde alle esigenze del territorio Gabriele Giovannini parla aprire canali emiliano Romano lotta romagnolo che si colloca l'accetto lezioni romana
Che non è se è che non è un sistema storico
Semplicemente è un grande sistema idraulico
Questo grande sistema idraulico lui faceva la battuta sui Borboni io dicevo dal diritto magari avessimo i sistemi idraulici che avevano i Borboni perché se il mio collega Sirica avesse potuto
Per minare il suo intervento e avesse potuto dire quello che sul Sarno ha scritto su alcuni giornali nei giorni successivi la catastrofe avrebbe potuto dimostrare come la storia
E non solo la Geologia io sono stanco di soste di a vere input che mi dicono che promettere cose vorrei geologici
Non sono solamente i problemi sono il problema a conoscenza del territorio e non si esaurisce con la Georgia anche la storia nel caso di Sarno ma come nel caso dell'accento reazione romane e così via ci potrebbe ci dovrebbe dire come la conoscenza
Profondo del territorio che borboniche avevano beh in acquisito abbia permesso di costruire un sistema idraulico
Che utilizzava l'modo in cui la natura formato quell'altopiano che in Congo che che sovrasta il la zona di Sarno e delle altre città d'estate investita queste frane per impedire col sistema gradita dei quatto che piogge
Falde e così via provocasse disastri come quelli che sono avvenuti quindi
Allora noi abbiamo una necessità che lega la conoscenza
Del territori dei fenomeni che in esso si sono verificati storicamente ed attualmente dato e fatto la Georgia forte studia il modo in quel mondo si è formato nel vede nei nei nei millenni e quindi voglio dire quindi la conoscenza storica la conoscenza fisica la conoscenza dell'uso del territorio legando queste questioni
Di conoscenza al modo in cui le fra infrastrutture si realizzano
Delio Rossi dato
Il in rapida di Confindustria dicendo noi siamo costretti a bloccare le opere discutiamo insieme noi non siamo contro le opere le apparenze vorremmo che venissero fatte quelle necessarie e quindi venisse studiato non come fa costa come dice Barberis e quindi venisse studiato quello che serve veramente al nostro territorio le esigenze dei cittadini che lo abitano ma soprattutto che le opere che vengono realizzate in base a quelle valutazioni di effettiva necessità
Quale modo devono in quale modo dovreste progettati devono essere studiate
Perché non siano violente perché non siano distruttive soprattutto perché rispetti le le leggi della natura che come è noto non a metro condoni l'acqua lavasse in parte in zona l'acqua continua andare verso il basso
Non esisterà mai nessuna io stavo in Regione un tempo la mia vita
E allora veniva da me qualche amministratore che diceva ma questa cosa non l'abbiamo approvato all'unanimità e io li ribatte Ivo provate unanimità decidere un bel giorno in Consiglio comunale che nel nostro territorio comunale non si applica più la legge di gravità prova se siete capaci
An quindi
Questa questa questa questione serve per dire che noi abbiamo la necessità di fare cambiare registro io non sono uno sostenitore della legge sulla via
Perché non c'è legge sulla via che tenga quando si fa una strada su una zona archeologica
La strada Sasaki logica non può essere fatta
A nessuna condizione
Non può esistere un Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi che stabilisce che è indifferente il fatto che la Elastic Kunio si faccia nel bel mezzo di un torrente
In una zona nella quale cella zone a maggior rischio idraulico di tutto il Piemonte in una zona dove c'è un pezzo di cento reazione romana in una zona nella quale ci sono dei grandi problemi di carattere geologico
Non serve non si deve fare in quel modo in quell'area la strada non si può fare non c'è la valutazione d'impatto ambientale che tenga le procedure di carattere straordinario come ha deciso il Consiglio miste che tenga
E quindi ho sfidato Confindustria perché credo questo debbono fare i Verdi a fare un confronto sulla qualità della progettazione su come si prova si progetta Sirica prima diceva e presidente
Così ora si agli architetti noi per vedere la buona architettura ma non solo anche l'inserimento dell'infrastruttura il territorio dobbiamo andare all'estero
Quando per millenni abbiamo insegnato tutto il resto del mondo come si costruiva Poli serializzato come si facevano le opere ebbene credo che sia il momento il momento di confrontarci su questo terreno
E quindi ossidato vedremo il risultato di questa sfida chiedo che gli ho lanciato un romagnolo come ma immagino che potrà accogliere altra questione cardinali Stella Gifford
Dice a un certo punto lui ha notato una mia perplessità su una questione lo diceva
Abbiamo leggi urbanistiche che prevedono lo sviluppo sostenibile anche in Toscana
Certamente io voglio sapere però vorrei che i cardinali ma qualcun'altro qui dentro lo dicesse
Quanti piani regolatori voi conoscete nei quali si è stata stralciata qualche Ario siano stati bocciati perché prevedeva uno sviluppo più in zone fragile in zone a rischio isole sonda abili
Adesso adesso probabilmente qualcuno adesso veramente qualcuno nella mia regione io perché parlo di me perché è utile che pare che non è l'ultima
Molti sostengono che la prima io non sono convinto di questo ma voglio dire io non conosco non conosco piani regolatori bocciati
Tanto più se questi piani regolatori la loro approvazione
Ormai affidata alle Province
Di fatto non ha più nessuna capacità di confronto fra forze in modo tali da far prevalere un interesse di carattere generale su quello immediato locale perché il sistema elettorale perché tutte queste cose si tengono fra loro prevede che quel sindaco che si fa eleggere Louie solamente Luís deve presentare a tutti coloro che dovranno votarlo la prossima volta alcuni risultati alcuni risultati è imminente sono anche le aree edificabili queste la ragione che era in de tanto difficile la possibilità oggi di una ragione in più che renda che ci fa dire tardato difficile le la possibilità oggi di individuare sistemi sistemi
Che garantiscano la
Dai rischi e che quindi impediscono l'utilizzo di certe di certe aree perché questo nella generalità dell'Italia
In molte parti da quale non abbiamo piani regolatori l'abbiamo assolutamente nulla c'è una grande incapacità di fare gli ha diritto i piani regolatori non dico di farli
Con la questione ambientale allora alloro al loro interno con la questione ambientale quindi il rispetto e la natura il rispetto del paesaggio e dispetto dell'ambiente è elementi centrali tra pianificazione elementi centrali la pianificazione i piani paesistici abbiamo sentito che cosa ha detto Giovannelli a proposta pianificazione paesistica che molti posti non è stata fatta che molti posti è stata fatta in modo finto
In modo finto che è stato solamente un qualche cosa che ha dato qualche indirizzo come non non ancora dopo tredici anni dalla legge Galasso ha ottenuto risultati concreti anzi legge ancor più disapplicata ma in quel caso nessuno fa delle verifiche
L'applicazione alla legge da legge quattrocentotrentuno perché perché visto che disapplicate visto che la sua natura era solamente di indirizzo sul governo del The Vittorio beh molto meglio non applicata molto meglio non non averla in mezzo se dobbiamo pensare all'uso allo sviluppo con il sole i soliti sistemi un'altra cosa devo dire la passino
Non c'era rimproverato
Due cose a noi come Verdi che abbiamo sostenuto la battaglia del nostro ministro
La prima che noi stiamo facendo delle cose con un eccesso di semplificazione dice ci sono problemi complessi
Sì voi state semplificando troppo
Con le semplificazioni non si risolve problemi complessi è vero l'unica ragione
Però se non c'è mai una accelerazione le cose restano come sono c'è un rotolamento c'è un un una tesa c'è e quindi io credo che non ci sia
Una questione che riguarda l'ignoranza dei problemi non siamo ben consapevoli dei problemi li conosciamo bene anche perché siamo gli unici o quasi che abbiamo rotti con gli ori su questi problemi
Ma riteniamo aver fatto bene anche con tutta la nostra idea inadeguatezza probabilmente a sollevabile sollevarli costantemente e a imporre che si assumessero misure urgenti perché gli italiani hanno bisogno oggi di sapere che cosa si fa per la loro sicurezza
L'altra questione
Su cui credo bisogna dire qualcosa passino io molte le cose la coalizione Alitalia le ho condivise anche degli altri che hanno parlato per carità però voglio Rispo Andrea inutili a mio avviso che sono emersi da molti discuto molti ragionamenti e lui a un certo punto si apre se l'è presa con dati che noi avremmo fornito
La prima cosa io credo che si debba ringraziare una forza politica che non fa solamente le chiacchiere presenta anche dei dati
Prima questione
E che sui dati fonda il proprio ragionamento poi ce ne possono essere alcuni sbagliati
Allora se noi abbiamo detto che il cinquanta per cento circa non so quante dei il sessantacinque per cento dei comuni del no del nostro Paese è sottoposta a rischio sismico Osio avremmo dovuto dire meglio che nel sessantacinque per cento dei comuni ci sono aree a rischio beh questo probabilmente la questione di
Del modo in cui con tutti i tempi e le limitazioni perché abbiamo nel nostra attività quotidiana abbiamo scritto un dato ma certo nel sessantacinque per cento dei comuni ci sono aree a rischio questo è un dato di è un dato incontrovertibile il modo in cui è scritto benissimo discutiamo sul modo in cui è scritto ma non diamo della della
Non non non non può poniamo la l'accento su queste questioni soprattutto quando quando una questo mi mi mi dispiace perché isolato acculturare anche quello che va detto Scalia
Senatore legge quello che era scritto quando lui contesta soprattutto che dice lo abbiamo detto che solamente l'un per cento del territorio sottoposto a vincoli non l'abbiamo né detto né scritto
Quindi la relazione è scritto che soltanto lo zero virgola ottantasei per cento quindi con conti fatti perbene e sottoposto a misure di salvaguardia sondato le generazioni di Scalia perché volevo essere certo Scalia dice la stessa cosa avendo presentato dal di quei l'al di qua l'odio per
Che cosa ha dato fastidio passino che poi me l'ha detto ci conosciamo da moltissimo tempo il dato e si dà posso soltanto però io ho spiegato loro come spiega adesso a tutti voi che quel soltanto l'aveva riferito alla quantità
Perché può darsi che siano tutte quelle necessarie ma sicuramente quello zero ottantasei per cento di Hare
Perché sono sottoposte a misure di salvaguardia non comprendono le aree di tutte quelle regioni che non ha fatto nulla è questo il senso del soltanto e dato che la gran parte del territorio nazionale non ha visto nessun intervento per la
Che ogni misura di salvaguardia questo tanto è sacrosanto non solo noi avremmo dovuto adottare e lo avrebbe dovuto fare il ministero dei lavori pubblici poi poco a cosa questo proposto perché giustamente Claudio del Lungo ha sollevato una questione che è vera avrebbe dovuto comunque adottare una qualche misura nei confronti di costoro facendo sto da stimolo perché un compito del Governo del governo centrale anche di fare al svolge azioni di stimolo e confronti coloro che non fanno
Sulla questione
Dico sulle questioni sollevate a Costa Luís Anton concentrico i Verdi no
I verdi non sono antropocentrica ci livelli considerano la natura e gli animali l'ecosistema
Recepire tra un un e gli esseri umani in tutù e ciascuno deve vivere in questo unico tutto uno in questo unico ambiente nel rispetto degli uni e degli altri nel rispetto di tutte le cose di tutte
Di tutte di tutte le questioni e questa è la prima cosa
E evidentemente non ci scontriamo sempre composizioni che pongono l'interesse di uno di questi soggetti l'uomo nel suo caso prevalente
Nei confronti di quelli di quelli di tutti gli altri
Ma soprattutto lui non ha riconosciuto ha voluto dimenticare nonostante il frate il suo sottosegretario abbia partecipato con noi
La campagna ideata da Roggiolani due anni fa che porta appunto il nome mai più alluvioni
E lui ha voluto ignorare che c'è una forza politica e non solo a forza politica vaga sopra ambientaliste che sulla questione difesa del suolo stava battendo battendo con forze danni perché diventi una grande questione nazionale
Questo lo ignora l'ignora perché lui ha lesso di considerarlo nella sua politica la questione difesa del suolo la omesso
Così come non possiamo essere in alcun modo d'accordo sulla questione delle assicurazioni ieri sera i comici USA alla grande battaglia sulla questione assicurazione
La posizione che io ho rappresentato fra l'altro la coesione assicurazioni voi avete visto è stato un bellissimo articolo pubblicato dal Sole ventiquattro Ore che ha sbeffeggiato la proposta assicurazione mettendolo assolutamente ridicolo
Perché non si può richiamare la Francia nella Francia per lo meno agli altri Paesi europei il territorio è stato ben governato non ci sono i fenomeni di abusivismo le coste i fiumi sono tutelati da noi si cerca di vendere le coste
In Francia c'è un organismo che li compra dai privati per impedire che vengono costruite ebbene dicevo c'è un diverso atteggiamento ne compose però c'è stato c'è stato negli anni c'è un territorio ordinato e ben governato
Non c'è l'abusivismo non ci sono costruzione interno delle golene non ci sono costruzioni in zone a rischio e quindi un po'sistema assicurativo può funzionare
Da noi non può funzionare a meno che non ci siano i soldi allo Stato oppure costringa i cittadini a una quantità enorme di risorse per tirar fuori la propria tasca per fare magari la fortuna di
E di Olano dell'Unipol e delle altre assicurazioni de su questioni generali e così via non su questo non ci stiamo anche perché è il territorio che va curato non ci si assicura
Va fatta la prevenzione l'assicurazione non è prevenzione non è prevenzione non può essere pronti al nostro Paese perché in astratto il ragionamento può anche essere essere in qualche modo compresi ma nel nostro Paese una cosa che non può essere applica
Cosa dire di Giovannelli
Io allargo le mie braccia forse essendo stato lui pure il segretario della federazione comunista
Quando sente la parola pianificazione sì sì attorciglia il insomma io dico però voglio dire cominciare a dire
Che il Piano costituisce la camicia di forza per l'autorità politica è la distruzione
Della tutela del territorio
La tutela del territorio ma ma poi io cioè lasciamo stare questioni ambientali
Ma qualsiasi grande azienda norvegesi medie aziende quasi ogni piccola azienda programma pianifica la propria attività in termini di budgeting temi di risorse interne e di personale inermi di di materie prime e così via
Questo fa la grande impresa per quale ragione la più grande impresa che noi rivendichiamo che dovrebbe esserci nel nostro Paese la più grande attività che appunto il buon governo del territorio non delegare le reazioni che riguardano proprio il governo del territorio tu le azioni che tutte le misure idonee per insieme non essere governate con lo stesso meccanismo attraverso il quale impresa governo la propria attività ma in quale mondo vide questo su questo signore io credo che che gli ha risposto bene Serafini perlomeno Serafini gli ha detto che questo questo questa cosa sta solamente al nella sua testa anche perché la commissione bicamerale chi ha operato non ha detto queste cose e questo gli era stato chiesto cosa ha detto la commissione bicamerale
Che ha lavorato sulla difesa del suolo cosa dice il documento questa proposta non dice però belli si deve attuare l'applicazione di Bacci si deve stimolarla perché se la Cina si devono rimuovere tutti gli intralci che che che negano la pianificazione questo è il dato
Il dato centrale mi e voglio contestare questo questo punto di vista che il nostro amico
Giovannelli a a di nuovo di nuovo di nuovo tirato tirato fuori però vedete noi potevo che ci confrontiamo io all'inizio l'intervento questa mattina ho detto IRES avevamo discusso molto lungo su un documento dicevamo scontrati sul ministero del Territorio Ambiente
Perché mi è stato detto dal capogruppo del dei Democratici di sinistra che non siamo d'accordo e avevano votato un documento la direzione poco tempo fa e c'è un po'una Progetto di legge presentato da Valerio Calzolaio sottosegretario l'ambiente che va nella stessa direzione ci sono molte anime in questa maggioranza
E queste molte anime che sono presenti a nostra maggioranza impediscono di fatto che si possano pensare grandi azioni di riforma come quella che noi chiediamo su questo terreno e lo chiediamo da tempo
Prima che ci fosse un ministro verde ma abbiamo presentato un progetto di legge che riguardava la costituzione mista del territorio l'ambiente nel mille novecentonovantatré
Quando il ministro l'ambiente
Allora non mi ricordo più chi fosse ma certamente il presidente consigliera Amato non è l'auto più che fosse ministero nei ruoli pubblici ma certamente non è un verde
Ma la nostra proposta di legge non si limita a comporre una eventuale conflitto fra ministero del lavori pubblici visto l'ambiente perché non è quella la questione la questione ricondurre sotto un'unica regia chiunque sia il regista non ce ne frega nulla
Perché ci daranno il bilancio cita a un'altra cosa Silverstein maggioranza perché diamo per onore ma non sotto un'unica regia tutte le competenze che riguardano il territorio cioè tutto ciò che attiene al territorio che sta nel ministero dei trasporti che stanno mistero l'agricoltura che sta nel ministero dei beni culturali che stanno in vista lavori pur senza il Ministero Ambiente tutto ciò che riguarda il territorio i il governo del territorio la tutela del territorio del resto è raggruppato sotto unica regia e sarà lo diceva giustamente
Spiega Biondi
Sarà il Consiglio dei ministri che poi trova la sintesi
Tra chi progetta le opere a parte il fatto che dicevo prima le opere bisogna cominciare a progettare nel rispetto dell'ambiente natura e paesaggio la storia risalga sorpasso venga fatto
Ma se tra chi diciamo fa programmazione e pianificazione di interventi karate infrastrutturale o o per lo sviluppo legate queste cose e chi invece si occupa della tutela del territorio e del governo del territorio perché credo che spetti a tutti coloro che si occupano lei ai vari livelli dalla tutela il governo del territorio definire le condizioni attraverso i quali territori riutilizzato
Perché ci sono Depardieu territorio possono e devono essere utilizzato in un certo modo ci sono parti del territorio che possono essere utilizzato una trovata ci sono parte
Territorio questo vorrei dire al nostro amico costo quando parlava di diritto di veto che non sono nella nostra disponibilità non è questione di diritto di veto
Non c'è nessun diritto di veto su uno so su Pompei
Su Pompei non si fa niente eccettuato la conservazione
Anzi si tratterà di ragionare su come si fruisce di Pompei
Degli altri musei per esempio delle delle città storiche e così via non sono nostra disponibilità dobbiamo solamente un obbligo di tutela di conservazione di di cose che non sono stati poi vita eccettuato che per questa cosa qui
Siamo stati Giovannelli
Per il nostro amico Burberry
Guardate chi vi parla è uno che ha avuto i grandi conflitti con Barbara perché anch'io come molti gli ha imputato di allargarsi troppo e di fare con i poteri di ordinanza di Protezione civile che superano qualsiasi
Qualsiasi intralcio burocratico
Cose che non riguardano la eliminazione del rischio imminente oppure la riparazione del danno
Cioè quando hanno vi pompieri dovrebbe andarsene anche lui di diciamo
Beh il giornaletto salvaguarda io sono costretto a fare questo perché se non lo faccio io non fa nessun e io non posso andare via da un territorio
Lasciando nelle stesse condizioni in cui l'ho trovato avendo cavato i morti avendo riparato io le cose più gravi e poi tutto resta così come io credo che sia nostro dovere
Mio e tuo diceva se quando me ne vado a un territorio io ho rimosso anche alcune una parte la maggior parte possibile dei pericoli che riguardano quel territorio non è suo compito questo è vero
Ma non c'è nessun altro che lo fa questi altrettanto vero
Quindi ne possiamo dire avendo noi come principale interesse la tutela di questo territorio e delle sue risorse dei cittadini che vi abitano allora attività economiche che li sta sbagliando no stanno sbagliando tutti gli altri che non fanno nulla
Questo è quello che dobbiamo dire Barbera in quest'istante per noi un alleato anche se sappiamo che molte delle cose che mi sta facendo non so sua competenza
Ma perché è clamorosamente mancante l'altra parte cioè quelli che devono fare prima l'attività ordinaria io ho detto stamattina bisognerebbe che l'attività di
Protezione Civile si inquadrarsi una pianificazione di bacino questo punti vista teorico certamente
Ma atteso che eccettuato l'Arno qualcos'altro pianificazioni bacino ce n'è proprio voglio vedere come fa in tutte le circostanze Barberi
Occuparsi queste cose non ci siamo voluti occupare degli altri rischi delle altre questioni a quale quali Luceri chiamato io condivido moltissimo le cose che ha detto anzi penso molto peggio a proporgli il cinquantatré mila miliardi lavori pubblici lo dicevo anche questa anche questa mattina noi non conosciamo le aree a rischio giustamente lo sottolineava coltiviamo cinquantatré mila miliardi i quattrini per andarci a fare gli interventi sopra
E poi soprattutto condivido tutto quello che dice a proposito monitoraggio questa è la nostra grande carenza ed è per questo che sono così perplesso mi confortano le parole che diceva Claudio del Dongo proposte la cooperazione che ci può essere tra la Regione e lo Stato e la Regione la sua Berlusconi i servizi tecnici nazionali
Ma noi abbiamo vissuto un periodo e stiamo ancora vivendo e bar del suo rigore ricordava dove questo strumento formidabile di conoscenza che tutto il mondo un certo periodo storico ci invidiano Quintino Sella Quintino Sella organizzò i primi servizi tecnici nazionali
Ebbene questi servizi vengono stiracchiato i da una parte all'altra perché ciascuno pensa che attraverso anche questo piccolo potere può guadagnare un minimo di spazio e pensate uno dei principali richiedenti di avere sotto la sua potestà i servizi per l'inchiesta dello Stato e calmi siti Presidente del Consiglio Superiore di lavori pubblici messo lì da tale radice a noi tutti ben noto
Ebbene questo Misiti è il principale propugnatore del Ponte di Messina
Che nonostante ci fossero duecento e dieci pagine di valutazioni negative di valutazioni negative
A te medesimo Osio Sopra i lavori pubblici alla fine essendo lui calabrese ma idee che è più grande propugnatori del ponte che comunque il ponte si poteva fare
E per questo signore che chiede di avere sotto la sua direzione si distacchi nazionali
Non convoca quando si discute il ponte di Messina nella zona maggiori sessismo di tutta Italia il servizio sismico nazionale il cui direttore è membro di diritto del consiglio sempre dei lavori pubblici quindi vedete il meccanismo quale grande necessità di tutti gli apparati di poter mettere sotto proprio controllo quanto più pezzi dello Stato di altre cose possibile per poi continuare a fare il nulla
Allora queste cose Barberis fa bene a dirle è un pisano le dice con molta con molta nettezza molta molto schiettezza perché Luigi poi alla fine costituisce nel quadro generale dei del del Governo insieme al nostro ministro l'unico che ponga questioni diciamo che hanno i temi etici di cui ci stiamo occupando oggi
Un un quarto di spessore
Perché il resto e poi vi racconterò una un altro episodio per dirvi come sono le cose
Ma è giusto che in un seminario che noi stiamo facendo tutte le le questioni vengono vengono vengono fuori allora Barberi già apposto il dito
Sulla questione del del delle misure di salvaguardia e del conflitto che esiste con le amministrazioni amministrazioni locali caldo lungo ci dava un esempio del modo in cui con la lunga attenta difficile gestione c'è la possibilità di superare queste resistenze facendo cresce anche nelle comunità locali questa consapevolezza che non si fa per negare dei dei diritti anzi per garantire maggiori diritti a tutta la collettività
E io credo che questo sia una strada buona quella del cercare il massimo livello di cooperazione fra tutti i soggetti che sono interessati a questo tipo di problemi
Però lasciando a ciascuno le sue responsabilità ripeto Claudio ha sollevato la questione che la legge non diceva che nelle regioni che per le regioni ci fu si potessero esercitare i poteri sostitutivi
Il potere suggerì la legge per la verità lì prevedeva ma non dava nessun termine di scadenza e quindi non era possibile mettere in mora nessuno e quindi era sostanzialmente impossibile poter esercita a parte il fatto che poteva servire nostro Paese la fisicità di pochissimo
Perché voglio vedere qualcuno al qualche governo e soprattutto ministri abbastanza deboli può essere capaci e di essere in grado di esercitare poi per i sudditi ivi Nico Foti una Regione ho visto quello che è successo con un ministro forte nei confronti la Regione Lombardia ha proposto il piano paesistico della della Regione medesima il ministro fortissimo vicepresidente Consiglio a sostanzialmente accettato un piano paesistico che inaccettabile fatto da Regione non già perché la Regione fortissima lo voglio dire il problema il problema è un problema vero però un ministro che fa il suo mestiere lo dicevo prima
Compie fino in fondo la sua azione di stimolo con la sua azione di stimolo perché non possiamo noi lasciare gran parte del territorio senza adeguati livelli di protezione
E l'inchioda l'inchioda dal gomito fa attività politica li inchioda alle loro responsabilità politiche fa questa azione qua la porta in Consiglio dei ministri fa con Freddie scomuniche le visioni dispongono di tutto
Questo devono fare ma questo non l'hanno fatto queste la loro grande responsabilità è vero non ero quindi applicabili i poteri sostitutivi in quel caso adesso il decreto che abbiamo voluto lì definisce meglio certo è che l'altro aspetto invece l'attività di carattere politica protesa verso la la riduzione dei dei rischi
è assolutamente assolutamente necessaria
Il decreto di cui adesso parlavo di cui molti hanno parlato da trenta giorni e le regioni per fare
Questi adempimenti
Questi primi adempimenti e poi alla fine della dell'anno entro la fine dell'anno devono essere fatti gli altri divi adempimenti e dei individuazione
Delle aree e così via
Ebbene io credo che Baggio anche qua dovrà assumere l'onere insieme con tutti ideale di delle associazioni delle varie regioni
Di fare l'attenta opera di monitoraggi quello che sta succedendo non riguarderà semplicemente solamente la Regione perché io credo che successivamente scaduti i sei mesi scaduti i trenta giorni
Io ritengo che pochissimi faranno due tre regioni non di più sarà nella condizione di poter fare questo primo questo primo lavoro scaduti se ne ha ma solo sei mesi si sono sei mesi in sei mesi
Scavi che sei mesi ci va fare un'altra tentazione monitoraggi quello che è stato fatto non è stato fatto e iniziare subito l'azione di perché il governo centrale che si vuole sostituire siano le condizioni a poterlo fare perché oggi in una l'East le strutture e gli strumenti di conoscenza perché questo dobbiamo dircelo con chiedeste con franchezza
Cioè noi sappiamo che adesso c'è qualcuno che in questi sei mesi deve farlo controlleremo e credo che il forum che è stato costituito debba avere questo compito ma dobbiamo SAP era in che in questi sei mesi non dobbiamo preoccuparci anche di vedere quello che succederà nei sei mesi successivi perché non credo che ci sia tutta questa possibilità
Di fare la surroga le sovrintendenze quando venne fatta la legge Galasso episodi cosiddetti Gallas Dini disponevano sul territorio di una vastissima rete la vasta rete dei sovrintendenti una vastissima rete di conoscenze
E di Hare che erano già individuate di valore paesaggistico
E di aree che hanno già sottoposte a vincoli quindi hanno potuto sulla base di questi elementi di conoscenza sulla base delle strutture che esige esistevano fare il lavoro che Galassi anticiparlo rispetto ai compiti che le Regioni devono svolgere facendo i piani paesistici
Lo Stato non ha altre strutture in grado di fare tutto questo
Perché provveditorati opere pubblici del lungo gli ha detto che cosa fanno demolisco il Pic ciclabili al di là dei i i semafori al di là del delle case che sono pur costruite lungo lungo lungo i corsi d'acqua
Ecco questo è forse uno dei primi dei primi compiti credo che spetti a noi Verdi come come movimento insieme alle alle alle associazione l'altra questione
Dicevo credo che riguardi il fatto che noi dobbiamo difendere quella che io cito sempre Claudio ma mi pare che abbia fatto un intervento che sia che che noi dobbiamo meditare questa scansione che lui ha indicato no perché io lo trovate molte discussioni che non abbiamo fatto dobbiamo trovabile altri soldi gli altri quattrini no noi dobbiamo privilegiare sempre
Le questa scansione pianificazione progettazione risorse pianificazione progettazione risorse sulle partiamo da risorse ci troviamo di fronte all'unico risultato che chi ha in in mano le chiavi della spesa falle o per le opere di sempre
Vogliamo ribaltare questo principio e quindi smettere di chiedere più quattrini ma direi noi dobbiamo chiedere dobbiamo individuare realizzare sempre questa scansione
Poi dicevo prima vi volevo raccontare un altro episodio riguardo al nostro governo che noi sosteniamo sosteniamo lealmente ma che ha delle responsabilità
Allora in questo e nei documenti c'è un il mio intervento ha proposto dei servizi tecnici nazionali
E della presidenza del Comitato e misti per la difesa del suolo
Io dicevo al Presidente del Consiglio muoviti attivati Gavioli diceva
Ha omesso di fare questo e io aggiungevo la dato a Costa questa attività rompendo quell'equilibrio che la centottantatré è riuscito a costruire ma ho fatto una cosa in più e lo dico qui per la prima volta io visto quello che stava facendo il Presidente del Consiglio il fatto che essi disinteressava della questione scrisse una lettera a Veltroni
Che è pure presente nel medesimo Comitato se il Presidente del Consiglio si disinteressa dicevo caro Veltroni Tucci vicepresidente Consiglio dei ministri hanno competenza specifico la materia peritus è ministro dei beni culturali e ambientali assumi la tu
La presidente di questo organismo e si tu di stimolo nel covo di queste cose non mi ha neppure risposto abbiamo formalmente ne abbiamo parlato così a voce traemmo assai i lavori pubblici
Nessuna nessuna sensibilità in questa direzione perché questo grande problema non è il grande problema il problema centrale nostro Paese
Ebbene io credo invece che questo debba diventare il grande problema c'è tra il nostro Paese e qui concludo la mia la mia lunga purtroppo lunga
Relazione dove sono della mia lunga conclusione diciamo così noi abbiamo indicato l'azione in tre punti
Centrali
Il primo uno che riguarda il riordino la riforma burocratica e amministrativa di riorganizzazione e sulla base dei principi che sia di efficacia e di efficienza e che riguardi la tutela del territorio ed è per questo che diciamo visto il territorio l'ambiente che diciamo redistribuzione del competenze sulla base di quei principi di sussidiarietà che invece invochiamo sempre e chi si non si possono ridurre alla fame Tazio le competenze non può succedere che andiamo a Kyoto per stabilire i governi di tutto il mondo che cosa si deve fare per e la l'effetto serra e poi pensare che e sono le comunità locali che si preoccupa di quel problema ci desse il concorso tra i governi della terra
E tutti gli altri livelli perché ciascuno per la sua parte faccia ciò che è necessario per evitare quel problema riguardo alla alle alle petto Serra da alla all'atmosfera ma per evitare però che succederà sul territorio Che scendiamo al problemi della difesa idrogeologica
Queste due questioni sulle due questioni sulle due questioni centrali l'asse con l'altra questione l'attività d'impulso d'applicazione a centottantatré non mi dilungo su questo aspetto
La terza cosa è la cosa che abbiamo fatto che è il decreto centottanta abbiamo avuto questa premuto Prometeo una cosa differente che è costata più chiare più precise che avesse sciolto alcuni nodi già riferiti a queste prime cose di riforma che chi vi dicevo però è un segnale dopo dare Alitalia il segnale che si stava finalmente mettendo in moto un meccanismo capaci di dare una qualche risposta gli italiani che l'aspetto no e ne hanno bisogno
La seconda questione qui finisco quindi questo è diciamo la nostra azione di programma rispetto all'attività di difesa del suolo e le altre persone la seconda questione la diceva la ricordava Massimo Scalia stamattina nel suo discorso introduttivo ed è quell'azione che noi abbiamo introdotto nel Documento di programmazione economica e finanziaria e che quindi ha fatto sì che la questione difesa del suolo sia adesso speriamo politica del Governo e non solamente di un qualche ministro particolarmente attento a queste questioni perché noi nel nostro
Documento di programmazione economica e finanziaria un capoverso che vorrei leggervi perché Resta e venga ascoltato perché ci ascolterà ma resti anche nella nostra memoria
Dare priorità dice il documento di programmazione economica e finanziaria del governo dare priorità all'infrastrutturazione primaria per la difesa del suolo dal rischio sismico e dal dissesto idrogeologico ad effettuare gli interventi necessari
La ricostruzione le aree colpite recenti disastri disastrosi dissesti del territorio del terremoto ed effettuare le azioni di risanamento ambientale di politica ambiente in ottemperanza agli impegni derivanti al protocollo di Kyoto questo è diventato la politica
Che il governo si impegna a fare col prossimo finanziari ma questo non ci basta non ci basta perché noi riteniamo che all'interno della verifica politica che si sta in queste ore svolgendo e io mi auguro francamente che si concluda positivamente per l'Italia per il nostro territorio
Bene io mi auguro che questa così concluda ma si conclude soprattutto con il risultato che ne auspichiamo e cioè che la questione ambientale che la questione difesa del suolo che la questione
Difesa del suolo come la più grande infrastruttura necessaria al nostro Paese diventi questione centrale della politica del governo su questo noi siamo impegnati sono le nostre trentacinque ore è la nostra occupazione perché questa riteniamo sia occupazione vero vi ringrazio