Seminario sulle previsioni dell'economia italiana org. dal Centro Studi della Confindustria c/o Sala Giunta - Confindustria

Con italiano include anche i consumi davanti
Intanto l'Italia nell'aprile del due virgola due per cento al conto di un dato medio degli undici Paesi aderenti all'euro per l'uno virgola quattro per la Francia
Deborah tanto giornaliero ma l'un per cento la media è uno trattato anche le mani e non per fare questi confronti sollevando qualche preoccupazione riguardo la competitività dell'Italia perché segnano una dinamica dei costi ancora non completamente allineato a quello degli altri Paesi
Riguardo al costo del lavoro il rapporto prevedeva l'inquinamento tra il tre e il tre virgola cinque sino al novantotto che negli anni successivi
Questi fatti e signora confrontano con valore intorno al due piloti del due per cento in Francia e in Germania e negli altri Paesi comunque consolidata tradizione di stabilità
L'occupazione è probabile che la ripresa dell'occupazione si consolidi nei prossimi mesi con una media di quest'anno l'occupazione cresca dello zero virgola quattro zero virgola cinque per cento pari a circa cento mila posti di lavoro
Nello scenario duecentootto di Confindustria occupazione continua a crescere agli stessi ritmi anche negli anni successivi
Ciò equivale ma che Veltroni circa duecentosessanta mila posti di lavoro nel triennio novantanove due mila uno che sommati ai cinque mila che noi riteniamo si debbano creare quest'anno dovrebbero arrivare a trecentosessanta mila unità
Il tasso di disoccupazione scenderebbe così dal dodici virgola due per cento del novantasette al dodici quest'anno e all'undici virgola otto nel due mila
Scendere fino all'undici virgola sei per cento nel due mila appare pertanto a nostro avviso i realisti che la previsione di una crescita dell'occupazione a ritmi andini prossimi all'un per cento con la creazione di settecento mila posti di lavoro nel quadriennio novantotto due mila e uno e una riduzione sino al dieci per cento il tasso di
Riguarda i conti pubblici riteniamo possibile il raggiungimento dell'Obiettivo per quest'anno due virgola tre per cento del PIL ma ci sono notevoli rischi riguardo principalmente fabbisogno delle ferrovie alle spese per il personale e ai trasferimenti agli enti locali
In cui disavanzi non sono ancora adeguatamente controllati
è un'altra nave riteniamo adeguata sotto il profilo quantitativo la manovra di tredici mila cinquecento miliardi prevista dalla prossima Finanziaria
L'esperienza degli ultimi anni impedisce però di credere che nel novantanove si riesca a mantenere la crescita della spesa corrente al netto degli interessi significativamente al di sotto di quello di proprietà nullo riteniamo perciò un'incidenza di questo aggregato più elevata di quella del DPEF che si tradurrebbe in una maggiore pressione fiscale di parente più rilevanti Panatta valutazione dei conti pubblici è quella del governo riguardano le prospettive di medio termine le prospettive disturbando favorevoli per quanto riguarda sia la crescita economica sia i tassi d'interesse
Soprattutto però appare improbabile che queste due condizioni favorevoli
Si verifichino congiuntamente e per questa ragione che noi riteniamo indispensabile che serviva finalmente una seria azione di contenimento delle spese
Sappiamo che è difficile ma questa è la condizione per fare davvero una politica per lo sviluppo per l'occupazione
Grazie
Io lascerei la parola al dottor Galli l'illustrazione del rapporto
Dunque
Però di non sovrappormi troppo le cose spiega ma parlando di per qualche cosa di cui parlo è stata l'attività produttiva dell'inflazione questa volta quattro dell'unione monetaria tanta pubblicità
Come appena slide e i dati del primo trimestre di quest'anno tratto Piero calo congiunturale
Hanno larga misura attenti sono dovuti in parte ad una Claudia impartite ad una presto parte credo prevalente ad un affetto automobile anche al fatto che c'è un giorno lavorativo in meno grafico che avete fatto che è stato proiettato Occhetto dovrebbe essere proiettate defibrillatori hanno creda nella cartellina
Ma tra
Una leggero calo della produzione industriale giornaliera all'inizio di quest'anno
Ed è questo il calo che poi si riflette nei dati del prodotto interno lordo
Ma si vede già in questo grafico
Che se non venisse no forse che ha maggio giugno c'è una ripresa della attività industriale
Per il secondo trimestre complessivamente ma che ci aspettiamo un aumento del PIL nell'ordine dello zero otto per cento anche per effetto di un giorno lavorativo in più la domanda che ci si pone
Continuerà la ripresa la nostra risposta
Sì
Sia per il buon andamento dell'economia europea sì anche perché abbiamo indicatori positivi dall'atto della domanda interna
Approssima Fly per favore dovrebbe mostrare i tassi di crescita previsti prendiamo la colonna novantotto dall'OCSE e dare un consenso ripresa dei privati predette edilizi tanto gli Stati Uniti che scendono bensì da altre otto del novantasette altre più o meno quest'anno ma rimangono a tassi di sviluppo del tre per cento
Vedete le previsioni per Francia e Germania che sono molto buone dai la due sei due sette il tre per cento in particolare per la Francia rallenta Regno Unito ma continua a crescere
Il grande problema i dati che abbiamo per il primo trimestre
Su quasi tutti i Paesi europei ci dicono che le cose stanno in Europa stanno i dati di PIL finivano e tutti gli indicatori ci dicono che nel resto d'Europa le cose stanno andando molto bene
Il grande problema che vedete
In questi dati
Kerber no per quello del Giappone e istruttorie del Sud-Est asiatico
Come ragioniamo su queste cose alla prossima slide per favore mostra
Le
Le esportazioni ed importazioni dell'Unione Europea
In percentuale del PIL dell'Europa
Vedete che mettendo insieme tutta l'Asia intesa come somma dei Paesi che stanno qui ma includendo la Cina il Giappone l'India il nostro commercio è fra il due e il due per cioè con questi Paesi è fra il due due e mezzo per cento del nostro PIL nostro dell'Europa
Questo significa che per quanto male che vada nuovi le cose che stanno andando male
Vie paletti almeno di crisi finanziarie di contagio di tipo finanziario
Gli Effetti sono nell'ordine sulla nostra crescita possono essere nell'ordine di alcuni significativi dolorosi decimali di punto è difficile che in presenza di domanda interna in Europa
La crisi Bellati affossa impedire la crescita noi qui facciamo due ipotesi guardate la seconda che come dire la peggiore in cui i decimali di crescita in meno sono
La cresce meno dello zero sei per cento
Quindi questo è un'ipotesi in cui le nostre esportazioni verso quei Paesi crollano verso il pene nuova industrializzazione del venti per cento verso il resto del sud est asiatico del trenta verso il Giappone del dieci
E contemporaneamente le nostre importazioni da quei Paesi scendono del quindici per cento questa è un'ipotesi molto negativa perché chiaramente se questi Paesi esportano molto verso di noi poi prenderanno anche a importare da noi perché crescono quindi con ipotesi molto negativa in cui l'aspetto nell'ordine dell'otto combinato e nell'ordine dello zero sei per cento
Questo cosa vuol dire l'economia si sta a globalizzare andò ma i legami sono ancora non strettissimi d'altronde non si capirebbe altrimenti i dati della prossima figura
In mostra
La crescita dei Paesi dei Paesi di nuova industrializzazione dell'Asia quindi Corea del Sud Taiwan a Singapore Hong Kong
E la crescita che è la linea blu e la crescita dei Paesi industriali rettili Paesi del Sud-Est asiatico sono cresciuti a ritmi del sei sette per cento
In tutti gli anni novanta quando la crescita dei Paesi industriali era piuttosto bassa guardate in partita con relazione fra queste due linee negativa curiosamente guardate in particolare l'episodio novanta novantuno fino al novantatré quando la crescita dei periti industriali era attorno all'uno per cento in particolare il Giappone era fermo era vero sostanzialmente nel novantadue novantatré quei Paesi continuavano a crescere al sei sette per cento
In qualche modo facevano da traino all'economia mondiale ma il punto è che è possibile a maggior ragione per un'area delle dimensioni dell'Europa crescere anche in una situazione in cui quell'area
In cui il l'aria è in difficoltà naturalmente questo non significa abbiamo un'analisi del nostro rapporto che non ci possono essere serissime difficoltà per coloro che sono esposti verso quei Paesi evidentemente quindi ci sono effetti di ricomposizione
Fra settori che possono essere significativi
Per quello che riguarda gli indicatori interni ne mostrerò soltanto due
La prossima figura mostra illa nella linea il clima di fiducia delle famiglie che come vedete una curva che è notevolmente correlata con l'andamento effettivo dei consumi e la linea viola
Il clima di fiducia delle famiglie nel datti qui si arriva al primo trimestre abbiamo su dati mensili abbiamo qualcosa di più a livello sostanzialmente dei Picchio leggermente superiore ai picchi al picco del novantacinque siamo tornati ai livelli pre-crisi della novantadue essenzialmente
A non ci aspetti un ci aspettiamo una grande ripresa dei consumi ci aspettiamo anzi un fallo del tasso di crescita rispetto all'anno scorso per un effetto quattro quote
Quindi ma dal due quattro automobilisti corvi crescita dei consumi dell'anno scorso crescita complessiva dei consumi è stata due quattro si scenderebbe al due per cento quest'anno
Che è sostanzialmente in linea con la nostra valutazione sull'andamento del reddito disponibile l'ipotesi è che a Reggio disponibile che le famiglie hanno nelle condizioni di oggi con bassi tassi d'interesse con un clima di fiducia del ratto quel reddito disponibile sostanzialmente viene speso
Guardate la prossima figura che da mostra due dei moltissimi indicatori disponibili per quello che riguarda l'impresa
Le statistiche sulle imprese qui vedete la linea blu sono gli ordini di beni di investimento raccolti dalla nostra associazione
Produttori di beni strumentali
Vedete che pur con non pochi alti e bassi ma sostanzialmente siamo quasi ai massimi del novantacinque legge Tremonti e siamo su livelli più alti che all'inizio degli anni Novanta
Il clima di fiducia che è la linea rossa e che è notevolmente anche qui correlata poi con l'attività effettiva di investimento sta sui massimi degli anni novanta alla luce di tutto questo noi riteniamo che ci siano elementi piuttosto solidi per dire che no papà questi indicatori sono buoni per dire che la ripresa continua ci pare però difficile arrivare
Alla luce del dato del primo trimestre al due e mezzo per cento mettiamo un due tre per cento per quest'anno quest'anno detto tra parentesi anche aiuta tornano dato statistico della crescita due tre per cento dal fatto ci sono svariati giorni lavorativi in più dell'anno scorso
Questi i dati che abbiamo visto ci inducono a ritenere che la crescita acceleri nel corso dei prossimi trimestri quindi si entra forte nel novantasette e questo giustifica il dato che avete sentito prima di una crescita del due sette nel novantanove
Andando oltre il novantanove naturalmente gli eserciti diventano molto più allenatori ma il ragionamento che facciamo sostanzialmente nella prima negli anni Novanta sino adesso l'economia italiana è cresciuta più o meno all'un per cento all'anno in media negli anni ottanta ma ci sono stati le vicende che tutti sappiamo che hanno abbassato sul cambio la finanza pubblica eccetera negli anni Ottanta cresce ramo
Siamo cresciuti del due quattro per cento le stime che si possono fare sul potenziale come dire a struttura dell'economia politiche economiche più o meno invariate varie hanno dall'uno e mezzo al due e mezzo per cento questo è l'intervallo possibile per questo ci sembra immaginabile che oltre diciamo l'orizzonte su cui i nostri indicatori e gli andamenti in atto ci possono aiutare
La crescita dell'economia italiana sarà più sul due quattro due cinque per cento che sul tre per cento
Ripeto a meno di cambiamenti nella struttura nelle politiche economiche
Nella previsione econometrica conta molto il fatto che i divari
Competitivi dell'Italia che ci sono che permangono che forse si sono aggravati nel corso degli anni Novanta fanno sì che le importazioni tendano a crescere più delle esportazioni questo comporta un'erosione dell'avanzo commerciale
E anche evidentemente una minor crescita della produzione interna
Per quello che riguarda diciamo in questo quadro noi riteniamo che l'occupazione la prossima per favore perché l'occupazione si riprenda
Qui abbiamo un grafico dell'occupazione dal novanta dal qui c'è un errore dall'ottanta a oggi
Vedete il crollo dell'occupazione dal novanta alla al novantasette novantasei sostanzialmente
Quindi notevole il fatto che ci sia finalmente ci siano variazioni positive anziché negativa perché il crollo dal novantadue a oggi è stato di un miglio quasi un milione e mezzo di persone
A di posti di lavoro ci sembra francamente poco realistica alla luce dell'Asti città storiche degli andamenti che abbiamo visto fino adesso la crescita prevista dal governo i settecento mila posti di lavoro nella nel quadriennio novantotto due mila e uno il numero
Su cui noi
E che noi stimiamo Edi una crescita nell'ordine dei trecentocinquanta trecentosessanta mila posti di lavoro nel quadriennio quindi un numero molto simile a quello che è stato molto vicino alla quello che è stato che era la valutazione del Governo e della Banca d'Italia
Con questo numero la disoccupazione il tasso di disoccupazione scende dal dodici e due del novantasette sostanzialmente all'undici e cinque undici e sei undici e sette una valutazione del genere a secondo l'andamento delle forze di lavoro nel due mila e uno
Il dieci per cento della DPF nel due mila e uno
A meno di cambiamenti ma credo anche con cambiamenti radicali credo che non sia facilmente non sia raggiungibile
Naturalmente l'evoluzione della Italia reprime in quell'arco di tempo evidentemente evoluzione dell'economia italiana dipenderà evidentemente molto da quello che succede in Europa e dalle politiche economiche dell'Europa su cui di una solo due cose bevi la prima politica monetaria ci aspettiamo tassi in aumento
Non molto nel corso della novantotto le banche centrali sinora a prossima a favore hanno ritardato l'aumento dei tassi di interesse per via della crisi asiatica
Quindi ci aspettiamo un piccolo aumento fino diciamo se con riferimento ai tassi a breve sul Marco dalla tra i cinque del tasso tre mesi oggi sino al tre otto quattro per cento alla fine di quest'anno quindi quello è il livello a cui convergeranno
I tassi dell'Italia con una discesa dell'uno e forse qualcosina più per cento
Per noi sarà riduzione per l'Italia i tassi sono indi in riduzione
Età non esce dopodiché però cominceranno a salire con i tassi europei
Questa frase che ho tratto dalla prima pagina della l'introduzione del rapporto della Banca dei regolamenti internazionali a esprime un'opinione forte delle banche centrali
Questa frase dice sostanzialmente che il livello dei tassi di interesse atipica Lillo
E che c'è una Oxfam performances dei prezzi delle attività finanziarie a leggi della Borsa che riflette Benzi probabilmente mutamenti strutturali nell'economia mondiale i cambiamenti nella rapporto fare la relazione fra economia andamento dell'economia inflazione negli Stati Uniti su cui da qualche anno si discetta negli Stati Uniti sull'Europa ancora non questa cosa non la si vede ma può riflettere anche secondo le banche centrali
Andamenti preoccupanti fattori che possono essere preoccupanti in particolare
La espansione eccessiva della liquidità mondiale l'eccessiva crescita qui sta scritto degli aggregati monetari e il livello atipicamente basso dei tassi di interesse questa l'opinione dei banchieri centrali questo è uno dei motivi per cui riteniamo probabile che consolidandosi la crescita europea vi sia un aumento dei tassi politiche di bilancio in questo rapporto
Esprimiamo qualche dubbio ultime ore sulla capacità dei governi europee di attenersi davvero al patto di stabilità abbiamo visto i conflitti all'ultimo atto che hanno circondato l'ultimo Ecofin esattamente su questo punto la preoccupazione preciso della commissione è che nella prossimi due tre quattro anni che sono anni di buoni
Di alta crescita e bassi tassi d'interesse relativamente bassi
I governi non riescano a portare i bilanci in pareggio il che significa perché poi non ci sono immagini per stare dentro il tre per cento nel caso in cui l'economia lenti quindi
Big diciamo il il bilancino li vediamo in parità nei prossimi due tre quattro anni
Questo significa che rispetto agli Stati Uniti il mix macro economico tenderà a essere caratterizzato da politiche di bilancio un po'più larghe i gli Stati Uniti sono in pareggio si avviano surplus da una moneta le tendenze al mente più stretta
Il che significa un euro che si rafforza e si rafforza anche perché tra l'altro le banche la Banca centrale europea avrà fortemente bisogno di stabilire sui mercati la propria credibilità si rafforza
La euro nei confronti del dollaro si deprezza invece se l'analisi economica un qualche senso nei confronti dello yen e del valute del Sud-Est asiatico che sono tutte straordinariamente sopravvalutate diciamo in un'ottica di medio periodo
Per quello che riguarda l'inflazione come avete sentito da Guidi riteniamo probabile raggiungimento dell'uno e otto programmato per quest'anno bisogna però tenere conto che d'ora innanzi deve cambiare un pochettino l'ottica nel senso dell'analisi dell'inflazione nel senso che con l'unione monetaria l'inflazione tenderà a essere molto si non identica ma molto simili fra Paesi e quindi divergenze di costi fra Paesi tenderanno a riflettersi molto meno che in passato sull'inflazione e molto di più sui margini dell'impresa sulle scelte di Investimenti e sull'occupazione
Da questo punto di vista non siamo ancora del tutto in linea la prossima
Tabella
Mostra le stime OCSE le nostre non sono queste ma queste sono le stime OCSE della andamento delle retribuzioni per ha detto nel settore privato guardate media novantasette novantanove l'Italia sta tre cinque per cento
Nel confronto con i Paesi con una più consolidata tradizione di stabilità
Vedete che tutti questi altri Paesi stanno al tre per cento addirittura la Germania sta al due per cento tassi di crescita come quelli della Germania delle retribuzioni due due uno nel novantasette un e otto nel novantotto
Un annovera novantanove credo che da noi siano non diciamo siano fuori almeno infezioni difficilmente ipotizzabili almeno alla luce del sistema contrattuale esistente che da solo
Comporta che nei contratti nazionali vero che in un'ora e mezzo per cento quindi questi numeri sono già fatti sostanzialmente con il contratto nazionale poi c'è tutto il resto
Notate bene che l'inflazione italiana e passa per l'Italia ma non è bassissima per l'Europa perché in base ai dati armonizzati Eurostat che sono quelli a cui guarda ovviamente al resto d'Europa guarderanno i Beccheri centrali
Infrazione dell'Italia adesso al due virgola due per cento
è un indice un po'diverso e quindi la media dell'euro undici uno e quattro Francia e Germania stanno all'un per cento quindi nel quale dista da Podestà dell'Europa l'Italia è un Paese che sta nella fascia alta diciamo della dell'inflazione
Il punto di fondo a me sembra che perdere uno zero cinque con un per cento di competitività all'anno un problema piuttosto serio dal momento che siamo in unione monetaria
E dal momento anche che non ci pare come argomentiamo ampiamente in questo rapporto
Analiticamente corretta una evidenza che sembrerebbe venire fuori dai dati quella ex riguardo al gruppo al costo del lavoro per unità di prodotto dell'Italia che è stata ripresa dal presidente Prodi all'ultima assemblea di Confindustria
Dati statistici in base ai quali il gruppo dell'Italia sarebbe fra i più bassi d'Europa noi hard non non commenterò qui ma nel nostro rapporto mostriamo che ci sono problemi metodologici molto severi per cui quella statistica grandemente sottovaluta la i dati i dati effettivi
Abbiamo aperto un confronto collocasse speriamo di cavarne qualcosa di positivo in tempi non troppo lunghi
Infine
Conti pubblici
A me sembra possibile raggiungere il l'obiettivo del due e sei per cento per quest'anno e ci sembra come va ricordato prima guitti insufficiente la manovra da tredici e cinque
Riteniamo però che debba essere ancora molto duro molto serio il controllo della cassa ci sono fortissime incertezze quest'anno sull'andamento del fabbisogno per la riforma fiscale l'IRAP la dilazione dei pagamenti
Sino a novembre con un tasso di interesse molto basso per cui sostanzialmente fino a dicembre di quest'anno almeno sapremo confrontare il fabbisogno di quest'anno con quello verranno né noi né il Tesoro
Le cose le si sapranno a fine anno però ci sembra che alla luce del fatto che i tassi di interesse oggi Gabriele sono già al livello previsto dalla DPF per la fine dell'anno che ci dà un risparmio di tre mila cinquecento miliardi sugli interessi e anche alla luce del fatto che il Governo può se lo vuole se è sufficientemente determinato fare operazioni di blocco di rinvio di spese discrezionali commenta venne avvenuto in ampissima misura l'anno scorso
Noi diciamo è possibile raggiungere il due sei per cento malgrado molti fattori di rischio che riguardano le ferrovie il personale e gli enti locali
Nel rapporto abbiamo un'analisi che mostra che il controllo dei flussi di cassa ha fatto l'anno scorso a funzionato su alcuni enti dell'amministrazione centrale
Segnatamente il ministero della difesa
Non ha funzionato per quello che riguarda gli enti locali le cui spesi hanno continuato ad andar anche non solo quelle del personale non solo le spese diciamo più strutturali ma anche quelle più discrezionali
Acquisti di beni e servizi gli investimenti
Non sono state affatto messi sotto controllo si sono evitate delle puntano male ma i tassi di crescita sono ben superiore al PIL sei sette per cento
All'anno
Naturalmente la partita è tutta da giocare nel senso che la pressione politica spendere molto forte questo è del tutto evidente
E la mia percezione che questa pressione a spendere sia fortissima in Italia come in quasi tutto il resto d'Europa perché c'è l'alta disoccupazione e perché vengono meno sono venuti meno il due maggio scorso gli incentivi rigore e cioè il premio d'ammissione all'Unione monetaria
E la punizione di possibili crisi valutarie
Checché agito fortemente non solo nel caso l'Italia ma per esempio nel caso della Francia in tutti questi anni e quindi sono a questo punto non è più chiaro quali siano le forze che spingono nella direzione del rigore certo ci sono poi le multe del Patto di stabilità ma queste riterranno nella quando ci sarà la prossima recessione una prossima al rallentamento dell'economia sarà una provocazione dei prossimi governi euro della prossima generazione di governi europee
Tuttavia riteniamo nonostante questa pressione a spendere la nostra impressione mia impressione è che esiste chi hanno approvando adesso una grande quantità di leggi dispensa che incideranno gradualmente sulla cassa nei prossimi ecco per esempio il caso è quello del Reddito minimo vitale che si cominciano a fare dei piccoli esperimenti che cominceranno l'anno prossimo e alcuni comuni questa cosa ippica cosa e poi si allarga a macchia d'olio e incide sulla Spesal nei prossimi anni
Per cui noi ci saranno ricorsi esattamente perché solo in alcuni comuni e non da altre parti e ci saranno quindi nell'anno nella nostra valutazione noi vediamo sostanzialmente un andamento della spesa
Corrente al netto degli interessi che non scende a differenza che non scende in rapporto al PIL a differenza di quello che succede Di Pietro che scende molto meno anche in una fase di crescita relativamente buona
E quindi che cosa succede BEU il disavanzo è più ampio di quello previsto si aumentano le tasse o non le si riducono nemmeno di quel poco che è previsto nella nel DPF noi sostanzialmente vediamo
Un a piccolo sconfinamento da qui al due mila quindi
Non riteniamo che sia necessario voglio essere chiaro su questo manovre aggiuntive quest'anno riteniamo che sia adeguata la manovra di tredici mila e cinque certo è che se però si approvano leggi di spesa queste qua prima o poi avranno delle conseguenze
E quindi sostanzialmente diamo un'indicazione di un leggero sconfinamento del disavanzo nell'anno due mila
Ma soprattutto di una pressione fiscale più elevata di quella del DPEF pure in una situazione in cui la ripresa economica e il livello relativamente bassi tassi interesse consentirebbero di ridurre considero in maniera più forte sia la pressione della spesa che sia la pressione fiscale devo dire che l'esperienza degli ultimi due anni non ci consente di essere ottimisti sull'evoluzione della spesa qui vedete i dati conto economico della piano vanta sei novantotto
Niente vedete che le uscite correnti al netto degli interessi sono aumentati
A anche nel novantasette
Sì manco nell'anno in cui si è fatto il grande sforzo di risanamento sono aumentate di zero due punti di PIL
Che visto e poi al netto delle operazioni temporanee realtà sono aumentati di più sono aumentati di zero quattro punti di PIL la
Il il novantotto che è qui riportato è il novantotto del DPEF non è il novantotto nostro ma è interessante confrontare il novantotto con il novantasei perché questo ci dice
Un po'meglio qual è l'eredità del novantasette in cui pure sono state tutte le manovre temporanee revisioni contabili l'eredità del risanamento novantasette lo vedete chiaro nella ultima colonna differenza novantasei novantotto
Ed è più o meno un punto di tasse in più
E quasi tre punti di tassi d'interesse meno questo è il premio della bassa inflazione e dell'ingresso nell'Unione monetaria che quelle operazioni temporale del novantasette in qualche modo hanno reso possibile
E tuttavia non vedente assolutamente niente
Sulle sulle uscite correnti avete anzi un aumento delle uscite correnti che nella nostra valutazione non è solo di zero due di più ma comunque questa la valutazione del governo e una qualche riduzione della spesa
In conto in conto capitale
Dire che questi sono gli elementi in base ai quali noi traiamo la conclusione che avete sentito da qui cioè Italia coglie i benefici frutti del risanamento della moneta unica nel senso che si torna alla crescita ci sono finalmente variazioni positive dell'occupazione
Ma l'Italia non cresce al tre per cento non riesce questo è il timore fortemente se cambiano le politiche è un'altra cosa ridurre sostanzialmente la pressione fiscale e quindi a incidere in maniera forte sulla disoccupazione su un lavoro sommerso nella rapporto noi abbiamo una analisi o con varie analisi dei provvedimenti che sono stati varati o sono nella pipeline sul lavoro
La nostra conclusione che francamente si tratta di poca cosa anche solo rispetto a ciò che già c'era nel Mezzogiorno prima di Pagliarini grammi
A noi sembra che il provvedimento più importante che è stato preso per il lavoro sia anche è anche quello che è stato meno pubblicizzato e cioè il fatto che qualche giorno fa è caduto il monopolio pubblico del collocamento
Le imprese che vogliano fare intermediazione di manodopera già oggi possono chiedere l'autorizzazione se non verranno frapposto ostacoli questa un'innovazione
Se non verranno frapposti ostacoli questa un inizio
Devono chiedere l'autorizzazione che non è una concessione insomma mi sembra che sia
Da insomma ecco a questo punto arriveranno anche era che no no ma adesso c'è il decreto non adesso alle imprese possano fare la domanda e hanno l'amministrazione ha un tempo massimo di centocinquanta giorni per dare l'autorizzazione esso troveranno magari lo stesso modo di frapporre ostacoli ma le cose ma consente niente di concludere come quest'anno già positiva questo quadro poi chiaroscuro ma con vari elementi positivi grazie
Grazie a Giampaolo io
Ringrazio il presidente Guidi per vermi invitato ed è un ringraziamento che il ministro ha un senso di preoccupazione perché
Sostanzialmente a seguito degli impegni di ristrutturazione del sistema bancario diffusione forse non sono state in grado di cogliere degli elementi critici o degli spunti particolarmente significativi da portare a questo dibattito
Sostanzialmente sono d'accordo su quello che Guidi e Galli ci hanno detto il quadro è un quadro con alcuni toni non chiari o completamente chiari ma è sostanzialmente un quadro favorevole c'è la prospettiva io una crescita ininterrotta per un triennio c'è la possibilità di consolidare i risultati di finanza pubblica cioè la possibilità di far crescere l'occupazione se non ne hai ritmiche
Il governo auspica comunque secondo modalità che sono significative e e durevoli
Non mi soffermo sui numeri fra l'altro i numeri che il centro studi ha presentato sono sostanzialmente analoghi a quelli della comunismi somma e ad esempio chi voglia fare riferimento ai dati che l'OCSE ha recentemente presentato poi spiego il motivo per cui faccio riferimento a questo documento troverà una sostanziale alla regia in realtà quello che Galli ha sottolineato ma vorrei riassumerlo I che si innesca un circolo virtuoso i consumi crescono agli investimenti crescono anche e quindi le esportazioni non crescono a quei ritmi tali da determinare un avanzo di parte corrente che sarebbe altrettanto insostenibile di un di un disavanzo ma sostanzialmente è quella che in inglese si dice bauli Beiste Croff
Basata su tutti i fattori che contribuiscono interagiscono mantenendo un saldo equilibrio nei conti con l'estero è una buona crescita quella che si prospetta ecco e tutto quello che ho da dire ma sostanzialmente sì mis mi potrei fermare a questo punto
Condividendo l'analisi formulate vengo adesso peraltro anche per svolgere il mio ruolo almeno cercare di farlo ad alcune considerazioni un po'più critiche ma che non sono critiche noi al rapporto di Confindustria
Né allo scenario che si può prefigurare diciamo elementi di preoccupazione che potrebbero avverarsi e che stai noi allontanare
Io sono fra coloro che sotto il profilo dell'analisi macro economica oggi ragionano sempre più in termini di quella che si chiamano equilibri caotici
Che non significa pensare a un sistema di caos significa semplicemente pensare un sistema complesso di equazioni differenziali che descrive gli andamenti dell'economia economia globale questo sistema come sa chiunque operi con equazioni differenziali è molto sensibile a variazioni delle condizioni iniziali ora determinati parametri quello che poteva diventare sostenibile poteva diventare il Paradiso
Poi improvvisamente anche per eventi esogeni trasformarsi in un'equazione instabile nell'inferno
Mi riferisco in questi termini perché il governatore Fazio ha fatto riferimento alla nostra situazione come il Purgatorio recentemente Giuliano Amato invece ha detto dice no siamo a cavallo fra l'inferno e Paradiso perché naturalmente vuol dire tutto e non vuole dire niente salvo quello che ho detto precedentemente che siamo in una situazione complessa
Dove sta in voi governare l'evoluzione e ci sono peraltro dei rischi notevoli che a fronte di uno scenario favorevole se ne manifesti uno particolarmente sfavorevole
E vengo è uno dei punti principali la questione della finanza pubblica c'è qui Giancarlo Mosca Aldo con cui ho avuto il piacere
Di lavorare insieme di scrivere insieme tanti lavori è lui il massimo esperto di finanza pubblica quindi non voglio assolutamente entrare
Su argomenti tecnici specifici ma non posso non osservare che gli andamenti della finanza pubblica in Italia sono stati nell'ultimo triennio prevalentemente fondati su una compressione della cassa
Ora la compressione della cassa evidentemente uno strumento potente uno strumento significativo non è a mio avviso lo strumento che può consentire un aggiustamento strutturale della finanza pubblica
Questo occorre dirlo a chiare lettere che che nevica dinamico Piero Giarda un sistema che si basi esclusivamente sulla cassa pericolosissimo
Maggi Pigalle ci ha ricordato un elemento fondamentale questa cosa in cui si parla si salario minimo garantito aiuti guaranteed sì ma lo scenario è chiarissima esattamente quello che ha detto qui si inizia con qualche piccola sperimentazione però ci sarà un pretore che dirà
E questi giustamente che perché è un comune in un altro però ci sarà la Corte costituzionale la Corte costituzionale che a centocinquanta mila miliardi di Spesal aggiuntiva rispetto alle leggi del Parlamento a suo onore
Evidentemente interverrà e e e questo è un rischio palese evidente
Seconda considerazione
La questione della riforma pensionistica
Ma qui non c'è alcun dubbio che occorre continuare a lavorare il che non vuol dire che non c'è il tempo non sto contraddicendo quello che è stato detto e quello che ho detto anch'io precedentemente
C'è tutto il tempo di per farlo masse Cillo vediamo che le condizioni della finanza pubblica basato sull'attuale sistema di sostegno fra virgolette sostegno del Welfare State in particolare per quello che riguarda il sistema pensionistico possano essere conservato si fa un errore fondamentale
Non entro nel dettaglio perché il maltempo forse non ne ho neanche più la capacità tecnica suggerisco peraltro a tutti anche AGP galliche nun mi sembra lo abbia menzionato un esame molto attento di questo studio ogni si dicono mica Outlook del giugno del novantotto
Lo studio significativo che si basa la sua analisi molto sofisticate fatte dal National Bureau of Economic Research negli Stati Uniti ed analisi di altri autori
Non appena un po'per entrare nel dettaglio ma fondamentalmente emessi questi studi sintetizzano con un tasso fiscale implicito gli incentivi e dei disincentivi a lavorare
Nella tutta natura
Ricordo che se sulla base della tendenza demografica e l'Italia attuali l'Italia e la Spagna sono gli unici Paesi municipi eh sì a livello se che possono arrivare ad a vere in un arco di tempo relativamente breve come numero di pensionati superiore a quello dei lavoratori
Poi ci sono tutti i giovani
Quindi siamo nella condizione peggiore dell'intero sistema
Ebbene questo studio che significativo purtroppo non ho qui la slide ma vorrei mostrarla per
E poi sarà distribuita chi la vorrà
Non si vede però si vede che qui c'è l'Italia questa è l'Italia e qui c'è il cluster di altri paesi fra cui Regno Unito Inghilterra Regno Unito Stati Uniti Svizzera e altri Paesi l'Italia non è il paese che all'età
Di pensionamento più bassa ce ne sono altri fra cui Olanda Lussemburgo Francia che hanno livelli sostanzialmente analoghi o addirittura ma l'Italia è l'unico Paese che ha un tasso implicito di tassazione di imposizione pari a oltre l'ottanta per cento a fronte di Stati Uniti che al dieci per cento a fronte di Regno Unito che ha venti per cento cioè il nostro sistema rappresenta un fortissimo e lo sappiamo un fortissimo disincentivo
A continuare a lavorare perché la somma di incentivi espliciti e disincentivi per coloro che possono uscire dal mercato del del lavoro a mantenere delle forme che non siano vere è elevatissimo quindi e qui è uno dei primi punti queste rigidità del mercato del lavoro sono inaccettabili
Significano un peso crescente per l'economia italiana ci pongono in una situazione difforme da quella di tutti gli altri Paesi industriali ritengo per per analogia all'altra questione ma qui si parla tanto di disoccupazione ma lo ha detto lo stesso ministro Treu qualche tempo fa qui la disoccupazione a Reggio Calabria il trenta per cento a Reggio Emilia il cinque per cento
E questa è la realtà della situazione italiana la situazione italiana non è caratterizzata da disoccupazione tutti coloro che vivono o gravitano nel centro nord Italia sanno che chi vuole lavoro nel Centro-Nord Italia uno troppo
Il punto è il Mezzogiorno io continuo a essere convinto che è fondamentale per il problema del Mezzogiorno e anche la rigidità del mercato del lavoro
Rigidità di tutti tutti non mi soffermo su questi punti ma quello che era stato fatto a Melfi o in altre zone in realtà si è afferma
Secondo punto perché non è stato forse sufficientemente delineato
Nel rapporto per la questione delle infrastrutture di cui il Paese si deve dotare in particolare nel Mezzogiorno
Qui la condizione del Mezzogiorno è una condizione critica ma senza maggiore flessibilità del mercato del lavoro soprattutto all'ingresso perché questo è quello che credo gli anche gli imprenditori chiedono non possiamo avere un impegno gli imprenditori le banche non possiamo avere un impegno a vita per il lavoro in una situazione che delicata e incerta
Ma in questo contesto evidentemente le infrastrutture sono l'altro elemento fondamentale per portare collegare l'economia italiana al al Mezzogiorno queste infrastrutture stentano
Anche su questo è opera di contenimento della spesa di cassa è un modo assurdo di consentire favorire l'aggiustamento il tempo si stringe
Vorrei soltanto fare un breve riferimento alle questioni del l'unione monetaria
Tutti noi siamo sottoposti a una serie come banchieri adesso sto parlando e anche lo stesso governo ad una serie di critiche osservazioni che vengono da più pulpiti articolare il governatore della Banca d'Italia ha dato molte sollecitazioni indicazione ecco sotto profilo accademico io mi domando
In questo periodo estremamente delicato fra ma oggi e il
Nel due mila uno cosa succederà alla Banca centrale europea
Nel senso che prima di tutto io sono convinto che un'ipotesi di politica monetaria decentrata
Non è fattibile
Politica monetaria non può che essere unitaria poi l'attivazione concreta di di punti di riferimento ma questa è e tecnica banale la politica monetaria deve essere centrale allora la domanda che anche come banca ma vorrei dire anche sotto il profilo economico ci si pone come sarà condotta questa politica monetaria qui non sappiamo nulla
Ed è fondamentale cosa ci sarà ad un fashion Tanghetti ci saranno degli aggregati monetari spero di no perché come si fa i conti con l'innovazione finanziaria che c'è se si facesse target monetario evidentemente quella che poi qualcuno chiamerebbe la speculazione
Rapidamente interverrebbe per modificare le relazioni esistenti non conosciamo le funzioni nel domandarmi né di offerta di moneta a livello europeo finiremmo col attribuire alla politica monetaria comune i rischi di trasformare tensioni regionali in tensioni acute
In realtà non è quello il problema la politica monetaria deve essere centrale a mio avviso deve sostanzialmente seguire obiettivi di inflation targhettina con strumenti di tassi di interesse tassi di cambio
Ma deve poggiare su una riforma fondamentale dei meccanismi regionali con politiche strutturali ritorno al punto del Mezzogiorno politiche di flessibilità del mercato del lavoro perché altrimenti si correrebbe il rischio di attribuire a una scelta che in sé correttissima ed è fondamentale Banca centrale unica tassi di interesse bassi politica fiscale solida è salda
La
Non ne esco di tensioni regionali che devono essere risolte con flessibilità del mercato del lavoro e quello che ci insegna negli Stati Uniti se cercassimo delle degli europei diverse da quelle di mercato
Finiremo col mettere a repentaglio la stessa costruzione della moneta unica grazie
Grazie lì dal professor Masera la parola al polso un locale
Grazie presidente per chiamata a contribuire
Trazione
Risultati idee che l'economia italiana
Punto
Negli ultimi anni
Circa le sfide
Si pongono dinanzi a noi
Indubbiamente la situazione
è favorevole
Abbiamo negli ultimi anni conseguiti risultati importanti su più fronti
La politica economica nelle sue tre componenti politica di bilancio politica monetaria e politica dei redditi hanno posto le basi terreno ingresso dell'Italia nell'Unione Europea
Ha avuto anche di dei costi
Negli anni Novanta l'economia italiana è sicuramente cresciuta meno rispetto alle economie industriali è cresciuta meno anche
Rispetto alle economie europee che hanno dovuto affrontare problemi analoghi ma probabilmente di intensità minore
Beh indubbiamente adesso la sfida che
Abbiamo dinnanzi
Può essere
Colta
Nel senso favorevole può essere poco darci anche dei problemi
E questa alternativa a cui il professor Masera faceva riferimento poc'anzi i a cui Amato probabilmente si riferisce quando
Dice che siamo tra in Inferno e il Paradiso cioè sta il noi a definire le linee di politica economica che consentano di inserire l'Italia in Europa
Assicurando una crescita sostenuta Acri e ma al al tempo stesso anche accrescendo l'occupazione
Probabilmente problemi analoghi ai nostri anche in sedi insita intensità minore
La l'intero Europa
E chi caratterizzata da come dicevamo poc'anzi una crescita modesta negli ultimi anni quindi si pongono problemi per un rilancio dell'attività produttiva in tutto il continente europeo vi sono indubbiamente dei fattori negativi ad esempio quello demografico e l'invecchiamento della popolazione che caratterizza l'intera Europa è indubbiamente un problema
Che
Richiede
Interventi su più fronti probabilmente di un modello di sviluppo non potrà essere più basato su una rapida espansione dei beni di consumo durevoli
Proprio perché l'elemento demografico che
Portano un progressivo invecchiamento non è favorevole da questo punto di vista vi sono però azioni che potrebbero essere agevolmente prese e consentire come dicevamo poc'anzi
Un collocamento dell'Europa nel mondo in una prospettiva di crescita maggiore di quella che d'Europa a
Potuto avere negli ultimi anni dovendo risolvere alcuni problemi
Dal punto di vista congiunturale condivido
Nella gran parte le analisi che il del servizio studi della Confindustria in particolare il collega Giampaolo Galli ha formulato mi sembra un'analisi
Corretta nella sostanza
Abbiamo solamente alcuni divari di alcuni decimi di punto in alcuni variabili ma come sapete
Diciamo effettuare previsioni non è difficile e quindi i margini
Di oscillazione non è facile scusate margini di oscillazione sono normali
Sappiamo tutti che il prodotto interno nel primo trimestre
Diminuito dello zero uno per cento e questo il risultato di una stazionarietà dei consumi in relazione anche al venir meno graduale degli incentivi per l'auto
E di una crescita delle importazioni cui invece si fa abbastanza sostenuta cui invece corrisposto una riduzione delle esportazioni probabilmente come diceva catalogarli l'effetto assieme
Nel secondo trimestre che già in pratica quasi interamente trascorso
L'andamento dell'attività produttiva dovrebbe essere stato più favorevole
Valutiamo che ci sia stato una crescita un'inversione di tendenza
E a questo risultato hanno indubbiamente dovrebbero aver contribuito una ripresa dei consumi in relazione anche al miglioramento del della fiducia delle famiglie soprattutto dopo
L'ingresso alla missione dell'Italia
All'Unione monetaria sin dal suo addio
E anche una ripresa Investimenti che dovrebbe iniziare a farsi più sostenuta anche risultati negativi del primo trimestre cui abbiamo fatto riferimento in realtà
Nascondono una crescita degli Investimenti
Eritrei sono i fattori sottostanti acquista espansione degli investimenti
Gli elevati livelli della capacità produttiva utilizzata nel novantasette l'abbassamento dei tassi d'interesse e anche gli incentivi per l'edilizia residenziale disposti dal Governo
Questo rafforzo questo espansione investimenti si dovrebbe rafforzare nella seconda metà dell'anno
Le nostre indagini confermano diciamo queste questi risultati che anche da Confindustria mi sembra pone il rilievo
Si può ci si può ragionevolmente attendere un secondo semestre
Ancor più positivo
Ragionevole attendersi che nell'anno chiuderà con una crescita dell'attività produttiva che supera il due per cento
Probabilmente non raggiungeremo concordo con quanto la Confindustria
Valuta non raggiungeremo il due e mezzo per cento
Però diciamo vi sono delle prospettive in lento miglioramento anzi credo che nel nel novantanove si potrebbe addirittura andare al di sopra delle valutazioni del governo ma per un insieme di fattori positivi
Coincidenti che crea una sorta di onda favorevole nella nel novantanove ma che poi si attenua si smorza per poi Kamo invertire
La tendenza e riporli tornare un po'verso il basso
Condivido pienamente la valutazione che mi sembrano essere stata
Effettuata dalla Confindustria secondo cui nei prossimi anni adesso se prescindiamo da questi andavi in tinta queste onde che sono dovute abbiamo
Attentamente verificato questi risultati che del nostro modello che ci sembravano un po'un po'strani proprio per vedere se non fossero delle anomalie dello stesso ma abbiamo trovato alla base l'andamento dei tassi d'interesse un insieme di fattori gli stessi incentivi per l'edilizia residenziale del lo stesso andamento degli incentivi per l'auto diciamo creano che genero prima questa caduta nel novanta se del l'anno in corso e poi in pratica consentono pongono le basi per un ulteriore ripresa nell'anno successivo quindi è sicuramente così ma quel ciò che più conta e quello che ho poc'anzi sentito e cioè che l'economia italiana se non cambiano
I comportamenti cioè ipotizzando la struttura dei comportamenti passati nel prossimo triennio a innanzi un periodo in cui la crescita media e dell'ordine del due e mezzo per cento
Questo tasso soddisfacente è possibile con questo tasso di crescita aumentare l'occupazione ma sicuramente
Non è sufficiente questo tasso a delineare una svolta marcata e che nel Mezzogiorno rispetto alle tendenze degli ultimi anni che nel Mezzogiorno ha condotto a livelli su cupa azioni tripli rispetto al Centro-Nord quello che il dottor una sera metteva e il rilievo poc'anzi cioè questa
Forte differenza tra il tasso disoccupazione al nel centro nord e al sud è qualcosa che ci deve far riflettere perché diciamo
Non dobbiamo guardare al dato medio ma dobbiamo guardare a venire incontro a esigenze di zone dove la disoccupazione giovanile Sutera il cinquanta per cento
Quindi diciamo condividiamo che in assenza di mutamenti
Sostanziali
Nei comportamenti nelle linee di politica economica il risultato dell'economia italiana e dell'ordine del due virgola cinque per cento che peraltro rimane
Al di sotto di quello che è da ritenere possa essere il tasso di sviluppo sostenibile della nostra economia
Giampaolo Galli
Ho sentito dei numeri di avanzo della bilancia dei pagamenti correnti dell'ordine del due due e mezzo per cento che permangono nonostante la crescita del due e mezzo per cento scusate il bisticcio ma è una coincidenza
Dell'attività produttiva
Le nostre valutazioni sono ancor più positive nel senso che la Vanzo della bilancia dei pagamenti potrebbe essere anche superiore alle cifre che ho sentito
E questo sta a dimostrare l'esistenza di una capacità di risparmio dell'economia italiana che oggi vi affluisce verso l'estero e diciamo trova
Impiego produttivo in altri in altri Paesi
Abbiamo messo in rilievo nella nostra relazioni rischi
Di una delocalizzazione dell'attività produttiva
Che per un certo da un certo punto di vista addirittura favorevole se consente di mantenere una competitività elevata in determinati settori
Faccio un esempio
Nel settore delle calzature e può darsi convenga importare le suola un prezzo molto ridotto da paesi del dell'Est per poi mantenere diciamo una capacità competitiva e crescere
Se il prodotto finale si afferma sui mercati questo è da vedere positivamente
Beh certo è che diciamo sì si configurasse una delocalizzazione di di attività produttiva pro solo per anche per servire il mercato interno
E diciamo
Questa finirebbe sicuramente per essere positiva dal punto di vista del dell'imprenditore ma probabilmente sottrarrebbe occupazione al nostro Paese
Quindi anche in questo in questo nel delineare strategie produttive IST sta molto in lui nella capacità cioè di delineare strategie produttive che mantengano
Urla un alto valore aggiunto la produzione attuato valore aggiunto nel nostro Paese e che facciano della possibilità che una delocalizzazione di alcune fasi produttive di alcune parti della prodotto si può può essere talvolta semplicemente le importazioni di parti intermedi della produzione ecco bisogna stai noi appunto organizzare queste opportunità in modo positivo perché bisogna avere pure fare quello sforzo di fantasia nell'innovazione del prodotto nella qualità del prodotto nell'offerta di
Prodotti
Dirittura d'avanguardia in alcuni settori credo che sia possibile diciamo in alcuni settori a meno Adele anche posizioni d'avanguardia mantenendo appunto
Una tra produzione ad alto valore aggiunto nel nostro Paese
Quindi allora dicevo c'è questa capacità
Di crescere del Paese la l'abbondanza di risparmio nonostante le correzioni che sono state apportate alla finanza pubblica
Anzi proprio per effetto di queste si è interrotta la fase discendente nella nell'andamento della propensione al risparmio il risparmio
Che è in calo strutturalmente da alcuni decenni rimane elevato è un punto di forza del nostro paese è necessario che le linee di politica economica e anche diciamo che forse in venti imprenditori Ali sappiano siano idonee a un suo pieno utilizzo o o un suo maggior utilizzo rispetto a quanto sta avvenendo
All'interno del Paese
è indubbio che una fase di avanzi della bilancia dei pagamenti correnti era necessitata
In quanto fosse pensato un attimo nel corso degli anni ottanta sotto la spinta di aumenti salariali che andavano al di là della produttività
E di disavanzi pubblici elevati in realtà noi cresce ramo più degli altri Paesi ma nel contempo la nostra economia era caratterizzata da elevati disavanzi correnti
Chi avevano portato progressivamente a un accumulo di debito onesto verso l'estero che alla fine novantadue aveva raggiunto l'undici per cento del prodotto interno e questa probabilmente la ragione fondamentale sottostante e poi alla svalutazione della lira nel settembre novantadue era chiaramente un una linea di tendenza non sostenibile
La politica monetaria molto
In effetti i Dalla politica il cambio piuttosto dura avevano sì consentito di abbattere l'inflazione
Ma insieme alle altre
Come dicevo poc'anzi crescita dei salari eccedenti la produttività e disavanzi pubblici elevati
Avevano eroismo in particolare una politica del del cambio stringente la competitività della nostra economia
Nel corso del novantadue est c'è stato la giù una forte aggiustamento
Nella nella nelle quotazioni della della nostra moneta
Siamo tornati alle condizioni di competitività grosso modo che i insistevano
Agli agli inizi degli anni settanta
Abbiamo avuto con la manovra di finanza pubblica
Una caduta del prodotto interno nel novantatré in
Questo ci ha consentito l'insieme dei due fattori ci hanno consentito di aprire degli avanzi di bilancio e pagamenti
Che cumulativamente sino ad oggi hanno ripianato il debito netto del del nostro Paese verso l'Est
Quindi oggi abbiamo recuperato
Questa maggior crescita della della economia ha avuto negli anni ottanta con una minor crescita negli anni novanta la posizione netta patrimoniale sull'estero è tornata in equilibrio
Abbiamo avanzi della bilancia i pagamenti dell'ordine del tre per cento probabilmente quest'anno sarà ancora lievemente più favorevole rispetto all'anno scorso
Beh non credo che può essere abbia molto senso che la nostra economia cumuli avanzi della bilancia di pagamenti nell'ordine il tre per cento per un periodo molto lungo
Diciamo diventeremo dei creditori netti nei confronti del resto del mondo
Per un Paese come l'Italia
Questo è una condizione positiva
Beh però probabilmente al momento questo avanzo eccessivo quindi dobbiamo trovare insieme le linee di politica economica
Che consentano un una crescita maggiore il riassorbimento di questo avanzo pur mantenendo una condizione di D Avanzo a livello internazionale tra l'altro insomma veniamo guardati anche con un certo sospetto perché ma l'Italia che cosa ha intenzione di fa
Di fare e quindi debbo spiegare che in realtà una un qualcosa che deriva da una da decenni di segno opposto che dobbiamo appunto trova stiamo cercando di Delhi definire una strada che porti a un ridimensionamento di questo aggregato e diciamo una crescita maggiore dell'economia e soprattutto dell'occupazione
Indubbiamente come come l'Unione monetaria
Abbiamo ha avuto un successo
Di portata storica potremmo definire dobbiamo avere consapevolezza chi qui mi riferisco un attimo alla al divario di inflazione che Giampaolo Galli poneva il rilievo beh dobbiamo avere consapevolezza che con nella politica monetaria comune
La responsabilità di eventuali aggiustamenti del ciclo e ricerca di crescita della produzione della della dell'occupazione
La la responsabilità di queste viene a ricadere integralmente sulle altre politiche in primo luogo ovviamente su quelle salariali
Diciamo che in assenza di questo
Cuscinetto che il cambio rappresentava deve essere chiaro che qualunque comportamento che porti a divari metà situazioni italiani rispetto a quelli degli altri Paesi dell'Unione avrà effetti immediati sull'attività sulla competitività e quindi sull'attività produttive sull'occupazione
Beh qui diciamo io spero che le parti sociali di si rendano conto di quanto sia oggi più importante a dire diciamo politiche salariali a corte e e quindi una una crescita dei salari che sia legata alla produttività
Questo come problema diciamo ma allora
Ci possiamo chiedere
Andando forse al di là di quanto abbiamo detto sinora
Che cosa dobbiamo fare è possibile aprire un tasso di crescita superiore a quello che oggi appare essere nelle valutazioni di di gran parte recenti ricerche aperte anche diciamo gli altri certi cerca insomma di sì sì prescinde da qualche decimo di punto da o dalla forma delle curve vedo che altri centri di ricerca magari che non dispongono di modelli sofisticati che tengono conto di tutte le le le variabili andare in terra si interesse nominali e reali di eccetera
Danno magari profili più piatti rispetto a quelli che noi abbiamo in mente ma l'ordine di grandezza rimane quello che abbiamo detto poc'anzi due e mezzo
Beh Leterrier ritengo noi riteniamo che questo raggiungimento di obiettivi di crescita della produzione e dell'occupazione siano possibili
Beh certamente vi sono alcune condizioni che non è fascine conseguire dobbiamo nemmeno non dobbiamo nasconderci la difficoltà di di conseguire determinati risultati
In primo luogo concordo pienamente quello che ho
Con quello che diceva il professor Masera sul bilancio pubblico
Forse una differenza di con qualche differenza sull'udienza sì direi che nella fase immediata due avendo posto un obiettivo molto ambizioso
Questo obiettivo necessariamente è stato raggiunto con alzamento la pressione fiscale e ricorrendo a tutti i mezzi anche alla cassa anche
Diciamo che anche il ricorso alla cassa può essere visto come può essere favorevole perché indubbiamente ha contribuito a conseguire il risultato e quindi va visto con favore bisogna oggi essere certi però che un consolidamento dei risultati sia Nenni nella mente diciamo del delle dei responsabili della politica economica
Il documento di programmazione delinea un preciso Piano e in cui il disavanzo complessivo dovrebbe essere portato all'un per cento entro il due mila uno
Quindi almeno così apparente dal punto di vista ritengo
Di quello che può essere letto i documenti mi sembra che andiamo nella direzione corretta
In un quadriennio
Si programma una riduzione di due punti della pressione fiscale
Anche questo va nella direzione giusta
Se però si guarda al contenuto della riduzione pressione fiscale in realtà diciamo sì sì è forse meno
Si attrezza Nino lo sforzo in quanto deriva dal venir meno
Di alcuni provvedimenti di natura temporanea e dall'abbassamento anche i tassi d'interesse che genera degli effetti sugli interi sugli incassi per dell'imposta sostitutiva sugli interessi sui depositi bancari sui titoli di Stato e così via
Quindi non c'è ancora una riduzione delle aliquote
Abbiamo messo in rilievo come in primo luogo la tassazione dell'impresa nella nostra relazione sia superiore a quella degli altri Paesi
Anche se quello che poi alla fin fine conta la il grado di pressione fiscale complessiva perché poi a un certo punto
In quanto ovunque la pressione fiscale ricada questo poi dar luogo ha un effetto di traslazione di cui è difficile valutare gli affetti quello che conta e livello complessivo della della tassazione
Che in Italia è scarsa e gli altolà livelli massimi in Europa probabilmente siamo solo di qualche punto inferiore alla Francia
Però probabilmente la percezione che perlomeno noi abbiamo e che questa pressione fiscale se si guarda a quella che sostiene sostengono i contribuenti che adempiono compiutamente i loro obblighi tributari probabilmente andremmo al primo posto
E non possiamo dire riprova di quanto sosteniamo ma un processo abbastanza semplice sappiamo che l'economia italiana a una zona grigia mirando economia nera sicuramente più ampia e gli altri Paesi
Questa attività produttiva compresa nelle valutazioni dell'Istat
Ovviamente questa area a una pressione fiscale
Diciamo pressoché nulla sì per definizione diciamo sfugge
E quindi questo di fatto a bassa
Il numero che preso a base dei ragionamenti che non è altro che il rapporto tra il gettito della pressione fiscale e lati il la valutazione del prodotto
Quindi a questo punto io direi che
Sì noiosissimo crescere sì
Come ho sentito dire mi sembra di nuovo
Il dottor Masera
è vero che una pressione fiscale alta riduce la la l'attitudine delle imprese a intraprendere anche quella di lavoratori a a prestare la propria opera e probabilmente questo
E la prima cosa da fare se abbiamo dobbiamo porci l'obiettivo di crescere di più
Di quanto oggi sarebbe possibile in base ai comportamenti del passato e le condizioni di sistemi
Ma per far questo e per abbassare la pressione fiscale be'dobbiamo evidentemente se vogliamo mantenere l'obiettivo di portare il bilancio in in equilibrio
Il cammino un arco temporale forse leggermente più ampio di quello definito dal documento di programmazione
Dovremmo mirare a vedere un equilibrio addirittura in avanzo
Basta leggersi i suggerimenti contenuti per l'Italia nel rapporto linee
Beh allora se contemporaneamente dobbiamo avere questo obiettivo e magari quello di abbassare la pressione fiscale in misura più significativa in un arco temporale sempre più ampio magari di quello definito al documento di programmazione
è chiaro che dobbiamo abbassare la spesa pubblica
Dobbiamo contenere soprattutto la spesa corrente beh allora qualcuno però dice ma la spesa corrente italiana letto interessi e Gian di qualche punto inferiore a quella degli altri paesi
E beh questo lo comprendo però l'elevatezza del debito pubblico
Impone il pagamento di una quota elevata per interessi e questi debbono essere finanziati come qualunque altro tipo di spesa
Se per dare una parola così di di di conforto perché altrimenti sembra impossibile per io vorrei far riflettere un attimo su questo aspetto insomma il bilancio pubblico nel corso dei decenni si è fatto carico della copertura di un insieme di rischi di un insieme di funzioni in particolare nel campo anche previdenziale
E chi non so se risponda più ai bisogni di una società avanzata
Il concetto di assicurazione anche privata ma anche sociale
Beh implica il dover far fronte ai denti cui il singolo non può più far fronte beh allora io vorrei diciamo noi abbiamo una una cassa per esempio nostra
Aprire un'assicurazione nostra per alcuni tipi di
Prestazioni integrative
Alla Banca d'Italia sì e io sostenevo ai colleghi che si interessano di questa cosa dico scusate abbiate pazienza ma io non voglio la copertura dall'occhiale perché si ha bisogno del rischio se il rischio caduta perdita abbassamento della vista e si manifesta l'occhiale sono in grado di comprarne no
Quello che voglio da voi è la copertura da da da un i grandi rischi cui io materialmente nonostante le condizioni magari privilegiati di stipendio di cui godiamo e non più non riesco a far fronte ecco questo per dirvi nel sono sicuro che nell'ambito del bilancio pubblico adesso non vorrei fare degli esempi perché poi diciamo può apparire che Giancarlo accaldo ha ce l'ha con un settore ma sono sicuro
Che un'attenta revisione nell'ambito del bilancio pubblico potrà facilmente portare a individuare magari dei settori in cui
La copertura aveva un senso cinquant'anni fa e che oggi non ha più un senso a me nel nell'attuale contesto volevo rapidamente chiudere anzi mi scuso se ho preso più del tempo che mi era stato concesso ma ecco volevo dire che l'altra cosa
Di cui abbiamo bisogno sicuramente alla bisogna abbassare la spesa pubblica corrente per far fronte a un abbassamento della pressione fiscale ma per consentire anche una una attività di investimento mitra strutture che al sud
Particolarmente drammatica e chi giustifica
Uno dei motivi per cui la produttività del sud non è l'unico indubbiamente vi sono contro altri problemi della formazione professionale in adeguata all'ambiente la sicurezza dell'ambiente nessuno voglio fra ritardi l'elencazione di tutti ma uno sicuro è una dotazione di infrastrutture inadeguata rispetto al resto d'Europa
Ma su con riferimento diciamo l'altro aspetto e cioè la merce della flessibilità del mercato del lavoro volevo portare e poi per chiudere rapidamente tre tre aspetti io individuo in questo e diciamo se noi tocchiamo la flessibilità del lavoro
Come è stato scritto probabilmente l'impresa e che oggi mantengono un livello di occupazioni di addetti che è regolata probabilmente sul minimo io capisco benissimo che un'impresa non può mettersi nella condizione di di di avere perdite
E quindi dice regolare al minimo l'occupazione ma se introduciamo flessibilità tout-court nell'occupazione
Beh probabilmente le imprese stesse potranno assuntori di più
Magari con contratti a tempo part-time ma l'effetto complessivo è sicuramente quello di un'occupazione maggiore nei paesi anglosassoni dove il mercato del del lavoro e più flessibile l'occupazione e maggiore si tratterà di vedere diciamo in che termini consentire questa flessibilità
Diciamo non si può nemmeno forse far degradare il tipo di lavoro mi rendo conto perché alcuni giustamente sostengono ma lì si tratta di un particolare tipo di di lavori di di di di bassa qualità di però il lavoro allora vuol mi chiamo dei limiti definiamo meglio tale partito Charlie trovare delle cose che siano ragionevoli
Ma altri due aspetti
Non è questo il solo aspetto nel mercato del lavoro sicuramente una collegamento tra remunerazione produttività
E diciamo chi abbiamo accettato le regole del mercato
Vi sono Paesi in cui il colosso lavoro molto più basso
Concorrenti possono utilizzare questo lavoro ed è forse una volta accettato diciamo la regola del mercato forse bisogna accettarla in pieno fino a tutte le sue conseguenze di nuovo si tratterà di definire i limiti in cui questo può essere fatto l'ultima cosa sicuramente è necessario a crescere la quota del salario variabile che varia in relazione alla prosa alla condizioni dell'impresa condizioni di profitto
Condizioni anche lì evoluzione della congiuntura
Io penso che si tutte queste condizioni vengono
Definite in modo ragionevole
La la redditività degli investimenti in Italia potrà crescere
L'investimento l'attività di investimento potrà tornare su livelli più sostenuti
L'occupazione potrà
Crescere in modo molto più sostenuto di quanto oggi lo stesso governo di
Grazie veramente non mancando la parola al d'un amico Pedone minuti
Se ci stai dentro i quindici bene che cercherò di stare entro i quindici minuti mi scuserete allora se non sarà così articolato e dettagliato come Giancarlo Macalda tran-tran propri slogan tra i tanti rapporti di previsione da Confindustria che finora ho avuto occasione di leggere
Questo è quello che si caratterizza per essere usando uno slogan più ottimista sul breve termine ma forse tra i più pessimisti seppure non esplicitamente nel sul medio termine
Perché il quadro che è descritto in questo rapporto mi pare che e c'è da tre punti primo la situazione congiunturale sia quella dell'economia reale sia quella di finanza pubblica nel complesso soddisfacente e le prospettive a breve termine appaiono favorevoli
E si condividono sostanzialmente anche le valutazioni del governo cosa che punto accade raramente questi rapporti secondo punto però questa situazione favorevole andrebbe permanente l'esposto a rischi Esterni molto grossi e a incertezze interni ancora non chiare
Terzo in ogni caso anche se i rischi e le incertezze non dovessero realizzarsi
Appare insufficiente per allentare i vincoli dei problemi strutturali della nostra economia che in parte sono comuni agli altri Paesi dell'Unione europea ma in parte sono specifici e quindi la la occuparsi sia pure non immediatamente anche di questo
E c'è rischio però che i buoni risultati nel breve e medio termine possano avere un effetto tranquillante
Diciamo c'è un po'di aria di compiacimento rilassamento post l'ingresso nella moneta unica e forse anche in qualche passo di questo rapporto tenterò brevissimamente questi tre punti perché io li condivido voglio dire pienamente anche se con diversa accentuazione sia per quanto riguarda la situazione favorevole sia per quanto riguarda i rischi sia per quanto riguarda le l'urgenza di introdurre alcune modifiche strutturali
è un quadro macroeconomico nel complesso soddisfacente la ripresa è avviata nonostante il primo trimestre si prevede questa recupero successivo e una ripresa comunque ad un tasso soddisfacente né troppo alto né troppo basso per vari motivi tirate giù dall'espansione degli investimenti e anche da una ripresa dell'asportazione anche se finora c'è stato più un incremento diciamo le esportazioni nette sono finite le importazioni sono cresciute più dello Ettore esportazioni e in presenza di una bassa inflazione di un livello del costo del lavoro per unità di prodotto che nonostante le stime Ocse altro però comunque si mantiene i livelli che assicurano mantenimento della competitività cioè due punti che vengono accennati ma forse non ha adeguatamente sottolineato d'Italia goduto più di altri paesi e per fortuna continuerà provento a godere ancora per quanto tempo
Dei vantaggi derivanti dalla discesa dei tassi di interesse sia la pubblica amministrazione sia le imprese nonostante l'intermediazione bancaria
Sia della discesa del prezzo del petrolio questo al netto di quello che decideranno oggi a Vienna è probabile che continui sono due aspetti ai quali noi abbiamo goduto relativamente più degli altri perché forse avere un'idea di quanto questo ci cioè per così dire avvantaggiate nell'ottenere buoni risultati per poteva essere sottolineato anche se ripeto non prevedo nonostante quello che si dice rapporto i tassi d'interesse aumenteranno poi si dice ma viene rinviato la crisi asiatica già favorito cioè ci sono tanti lamenti per a prima o poi ci si aspetta chiaramente anche nel rapporto che anche tassi d'interesse riprendono accrescere in qualche modo anche per effetto della politica della Banca centrale europea probabilmente anche se ancora non è definita come ha detto una sera lo stesso atteggiamento diciamo ottimistico di evoluzione favorevole riguarda i conti pubblici anche se l'eccezionale miglioramento che saputo nel novantasette in parte anche del novantotto è stato ottenuto Bortoluzzi operazioni straordinarie e temporanee venticinque mila miliardi di entrate
Una struttura in debito pubblico ha consentito di ridurre anche lo stesso interesse al di là della riduzione spontanea
Secondo te importo di revisioni contabili anche se sono stato revisione contabilmente concordate accettato in sede di prostata e quindi non diciamo fibre
Terzo Teletutto del monitoraggio dei flussi di cassa che come ha detto ma se ne è stato un elemento fondamentale però non può essere un elemento risolutivo né permanente perché via via che si riducono le giacenze di cassa io sono del controllo di cassa potrà essere ancora un ruolo svolto dal Parlamento se si modifica rappresenta un processo di bilancio si passa un bilancio di cassa allora chiaramente ma questo comporta problemi piuttosto grossi questi espedienti però tra virgolette nel senso sono espedienti il di tutti i rilievi regolari hanno contribuito al miglioramento effettivo e duraturo dei conti pubblici tra l'altro consentendoci di guadagnare intento necessario ottenere avere la discesa dei tassi d'interesse e quindi non vanno giudicate Olivier negativamente anche se possono essere presentati come espedienti
Anche per il prossimo futuro quindi c'è una valutazione sostanzialmente positiva poi risultate le novantasette che credo eccellenti rapporti si tenevano molto difficili da realizzare
E sono stati versati in parte compresi appunto espedienti ma comunque sono stati realizzati con effetti che sembra abbastanza duraturi perché anche per il prossimo futuro
Le prospettive di finanza pubblica illustrato il rapporto sembrano confermare sostanzialmente le previsioni del governo ci sono differenze di valutazione su singole voci sia di entrata che di spesa però non complessa mi pare pronto per quanto riguarda l'indebitamento netto della pubblica amministrazione questa parametro rilevante ai fini in altri nonostante appunto le valutazioni diverse di alcune voci d'entrata anche dispensa c'è una valutazione ancora più prossimi ottimistica di quell'embrione matura dispersione pensioni per i novantotto poi dopo si vedrà
Non compresso sì dice il rapporto essa dovrebbe collocarsi
Ritornando al sei per cento del PIL in linea con le previsioni del governo per il debito pubblico
Che una questione appunto che diventata rilevante dopo alcune richieste sia nata da parte dell'immersione rapporto la Bundesbank e così via in sostanza si tiene conto di tutti i vari elementi che sono numerosi
Che influenzano l'andamento di questo rapporto però mi pare che non si escluda che si possa arrivare anzi cento per cento
Del rapporto debito PIL per il due mila e tre come è previsto un documento del governo si possa arrivare al sessanta per cento anche in termini vicini a quelli previsti al quale naturalmente dipende dalla combinazione di tre quattro elementi si sottolinea opportunamente
Che forse tre fidarsi di alcuni come i tassi d'interesse antiche sono diciamo esogeni non più affidata al governo dovrebbe contare più su una contro l'abilità dei flussi derivanti dalle privatizzazioni e quindi fare un programma di privatizzazioni che consenta
Puntualizzare questo anche se poi realizzare questo programma è molto difficile quindi per un primo punto cioè questo quadro sostanzialmente favorevole che condivide sempre
Ecco questa però non
Non impedisce di sottolineare molti rischi rischi esterni e anche incertezze in Terna
Ecco che non ne sapeva tanto su questi perché sono trattati manto ampiamente nel rapporto forse però due di alcuni di questi si sottolinea più gli effetti per così dire positivi indiretti che quelli negativi diretti e indiretti
Dall'altra la discussione sui riflessi della crisi
Diciamo dei mercati asiatici
E chiaro che dal punto di vista quantitativo i dati sono intoppi Tabili per le imprese italiane non è un problema immediato reale silenzio non è rilevante certo per la singola impresa professarla però nel complesso per l'economia italiana europea in genere non è un problema
Sull'assetto l'aspetto finanziario ancora meno questa portata verso appunto afflusso di capitali verso mercati ritenuti più sicuri e quindi così presenta potuto rinviare sia problemi valutari intraveda perché potevano si potranno ottenere per il secondo semestre di quest'anno prima del primo gennaio del prossimo anno e ha facilitato anche perché fa contenuto appunto anche una necessita di un tormento i tipi di di per cambiare i tassi d'interesse ecco però non estendersi un approfondimento di questa crisi se dovesse appunto non ottenere tenere il rapporto di cambio di Paesi molto importanti ecco disordinata che potrebbe avere conseguenze se non altro attraverso le difficoltà che le banche italiane in minore misura ma certo banche europee possono avere per naturalmente banche italiane per fortuna se sembrano poco esposto nei confronti e dai Paesi asiatici ma alle banche europee verso le quali hanno per l'Italia rapporti possano e quindi ecco c'è un un rischio che forse per accennate ma relativamente poi sottovalutato dove c'è anche una motivata aspettativa di rialzo dei tassi d'interesse dell'autorità di tre o quattro motivi non ricordo perché è probabile che i tassi di interesse comunque all'avvio effettivo della moneta unica giornali vengano adesso lamentare quello di più importante riguardano diciamo incertezze interni e i nostri vincoli strutturali cioè problema che riguarda appunto anche qui non nell'immediato di medio periodo
Ho detto prima esso sottovalutata la influenza della caduta del prezzo del petrolio sia sul tasso d'inflazione briosa tornare anche il prezzo dei prodotti alimentari il contributo che ha dato il prezzo troppo elementare vari alla stabilizzazione riduzione il tasso di inflazione stato manto notevole e improbabile date anche le regole comunitarie disorientamento di questi prezzi
Che questo continui viene meno
Se a questo si aggiungono punto altri settori che hanno avuto aumenti di contribuito all'aumento dei prezzi continuassero come fatto finora dall'abitazione altri servizi questo potrebbe creare un problema di inflazione in quale anche nel mi breve-medio periodo
Poi
Per quanto riguarda i conti pubblici sono tre rischi di peculiari che vengono accennati ma su un pattino riguarda gli effetti incerti dalla riforma tributaria
E come già detto prima Enzo Cipolletta passa mi sarei aspettato una analisi anche se oggi è tutta d'un certa non sappiamo come andrà punto autotassazione non lo sapremo credo fino a settembre anche mentre nella stanza e quindi evitiamo tranquilli per un certo periodo
è la stessa per quanto riguarda anche l'imposta sostitutiva di calcoli son più facili da tagliare però che cioè tutta una serie di incertezza a tassazione vorrei dire capitan comunque gli effetti incerti dalla riforma tributaria rimangono ancora un rischio sospeso
Può darsi che vada tutto bene in atto basti pure che possono venire alcuni problemi
Gli effetti di un probabile incremento dei tassi qui si dice appunto prima parlamentare hanno per tanti motivi che ritengo appunto fondati e ecco però vedere un poco che cosa questo può significare una inversione Titti dell'andamento che finora c'è stato
Terzo rischio interna un problema dei trasferimenti agli enti locali alle imprese di pubblica utilità sul quale ritornerò no
Ora per fronteggiare l'eventuale manifestarsi di alcuni di questi rischi o cancro nell'incertezza italiane si dovessero circolare tra gli fa battere non sono più disponibili gli strumenti tradizionali che avevamo come già è stato ricordato il ricorso alla politica valutaria non possano farlo più qualcuno frazionata anche rimpianta però è un limite grosso dobbiamo la politica monetaria anche qui con qualche certezza secondo è quello che ci dicono anche le banche centrali nazionali però dico insomma con qualche incertezza sugli obiettivi della politica monetaria sarà seguito alla Banca centrale europea come ha detto sette certamente non non è più di a disposizione dell'autorità nazionali monetarie nel bilancio che siano mi pare porsi al momento disponibile ma con molti limiti la politica di bilancio e però rimane disponibile nei limiti in cui o in quanto riesca a recuperare un margine di manovra consentito dal Patto di stabilità qui c'è un'analisi abbastanza accurata abitare nel rapporto sull'importanza di recupero di questo margine
Di
E diciamo di manovra ecco atta perché si può discutere se bene aveva un saldo strutturale due dell'uno e per prepararsi ad identificare i perché per valutare il rischio che corriamo partendo da un certo saldo strutturale in presenza di una caduta del prodotto dell'un per cento e così via anche perché le stime tra ex Fondo monetario sono talmente diverse varianti zero tre zero sei
Ed è l'effetto diciamo solo il disavanzo pubblico
E quindi sono piuttosto differenziate certo rimane un problema che e quello di se non sia un margine di manovra non si può pensare ad interventi discrezionale attraverso in bilancio
Diventa quindi importante almeno rispettare le condizioni del Patto di stabilità
Così come sono indicate quindi un'anta fissato quello che si ritiene desiderabile come santo strutturale e il problema grosso qui e qui torniamo alla questione enti locali ma anche enti pubblici aziende pubbliche tipo ferrovie opposte
Complessità Piccolillo il trattato e prevede che responsabile del saldo di bilancio ai fini applicazione della procedura disavanzi eccessivi sulla il governo nazionale
Che risponde e deve garantire di riuscire a realizzare quell'ammontare due sei per cento nel novantotto come realizzato da tutti gli Enti pubblici quegli enti locali Bantry Enti pubblici
Ora cosa si può fare tenero che non si tratta soltanto come sembra in parte d'un grido e dovere umbra monitoraggio dei flussi di cassa ripeto che è stato efficace sia dal punto di vista quantitativo
Sia dal punto di vista possiede educare qualcuno a pensare in termini di effettiva erogazione della spesa
Però non
Cioè non può continuare perché tende naturalmente a perdere di efficacia
Jabra troverà altri malati per intervenire efficacemente però questo impatto di fiducia diciamo la possibilità non si può pensare semplicemente di rivedere il processo affermare di bilancio di un Parlamento fissa alcune cose possono deliberare sul bilancio
Dallo Stato italiano poi i bambini sono rappresentanti però non però
Decidere per quanto appunto agli Enti locali possano quello che decide il consiglio d'amministrazione di ferrovie o altri costituiti in forma di società per azioni in particolare
Noi basta prevedere procedure generiche di concertazione conferenze varie
Quello che tutte queste sono cose necessarie ripeto che il processo di bilancio proprio delle procedure di concertazione mantenere un controllo dei flussi di cassa ma non bastano se si affrontano le questioni fondamenta
Tra i vari livelli di governo all'interno del Sperlari Stati nazionali questo un problema che sta tomo
Si sta presentando in maniera molto vivace in molti Paesi europei quindi non riguarda solo l'Italia e che non presentano tra civiltà soluzione sì intanto tutto quanto
Sia in grado di centralizzazione decisioni che inevitabilmente validità dalla partecipazione alla moneta unica dalla responsabilità unica del Governo
Nazionale nei confronti degli ultrà di questo bilancio e dalla clausola di non salvataggio degli Stati nazionali per cui non possono fare naturalmente a cascata non salvataggio ovviamente degli enti sub nazionali Regioni Province Comuni quello che si perché altrimenti
Ecco questa è una questione molto delicata spesso si dice ma guardiamo agli Stati Uniti e se si guarda agli Stati Uniti purtroppo bisogna dire che massima degrado di centralizzazione a livello di Stati e naturalmente non sono le nostre regioni
Il livello di autonomia
Sangue e a livello degli Stati gli Stati decidono tutto sul piano finanziario per quanto riguarda i livelli inferiori ricomporre municipalità più distretti scolastici che sono tre autorità che hanno poteri in materia finanziaria
Non so se lo decidono i limiti massimi di spesa di entrata e così via c'è un sistema più accentrata dell'isola magica vari Stati nazionali siano gli Stati la California gli altri doppio immaginare un sistema che è venuta a nessuno propone
Sono Bambara
Per affrontare questo problema non mi fermo perché ho già avuto nessuna reazione da parte del presidente e e quindi di lascio affrontare come possibile regolare i livelli d'indebitamento tra varie i governi all'interno di uno Stato nazionale con i vincoli previsti dal Trattato di Maastricht ecco però vorrei dire che anche se riusciamo a realizzare il rispetto dei vincoli della politica di bilancio quantitativi faccio i due sei per cento di indebitamento netto questo è necessario ma non è sufficiente per affrontare i problemi strutturali per affrontare queste occorre affrontare il problema della qualità della che riguarda il livello la composizione del dalla spesa dall'entrata del bilancio vedo fare due esempi per l'asprezza
Si è detto prima non possiamo trascurare risultava anche dai dati la composizione della stesa tra spese correnti primario e spese in conto capitale
Negli ultimi vent'anni si sono invertite le parti si sono dimezzate le spese in conto capitale terminato tra spese di investimento alcune era anche spese inutili ma comunque tre sono aumentate le spese correnti primarie però il problema è come controllare le spese correnti proverei quando queste sono diventate
Ecco perché si chiamano attenta hit dance cioè le leggi di spesa
Decide dei diritti ad a vere titolo alla prestazione di una spesa non decidono raccontare è chiaro che in questo caso era assolutamente imprevedibile
E quindi la difficoltà di controllare quando sono stato citato centro attribuito anche ad interventi alla magistratura
Alla peculiarità del caso italiano sotto una maschera la magistratura ordinaria e un mantra applicatore della spesa corrente la magistratura amministrativa debba moltiplicatore il freno della spesa in conto capitale visti i ricorsi che si possono fare per dovrà rimettere spese in conto capitale contro questo è un problema qualitative affrontare difficili l'altro riguarda le entrate tributarie
Spesso si è discusso credo anche con Confindustria che è importante il livello complessivo e la pressione tributaria io credo che sia vero questo però è anche vero che importante la composizione della sulla della della del prelievo tributario citando sempre dal rapporto OCSE che citava prima Masera per dare due dati venduto riguardano l'imposizione sulla società
E questo rapporto che riguarda capito è molto interessante il sole forse che determinò la politica tributaria
Per quanto riguarda modifiche negli allibratore statutario legali c'è una forma di dell'imposta sulle società
Tutti i Paesi dell'OCSE tra il sette e tutti tutti gli altri Paesi dell'OCSE hanno ridotto prendano atto nell'ottantasei novantasette
Anche con diciotto per cento con ventiquattro per cento comprensivi come la Svezia l'imposta sulle società
Gli unici due Paesi poi non l'hanno ridotta per fortuna non l'hanno aumentata quella legale siamo l'Italia e una spanna ecco pur partendo da livelli che non sono tra i più bassi questo un primo dato non sono tra i più bassi perché poi se ricorda che ma l'aliquota effettiva cioè calcolando l'ammontare di imposte sulle società sub
Sui profitti sono utili poi imposta diciamo
Raccordi imposta Mario da un cinquanta per cento in Italia Giappone Australia
Non dice per cento circa negli Stati Uniti Germania Regno Unito e Canada ora per Giappone Australia Regno Unito il cane del passo avanti disinteressarci sono abbastanza lontani posizione poster locali e così via però per Germania e Regno Unito certamente dovremmo in qualche modo a preoccuparci questo per dire che è importante anche il livello della competizione come dice non conta tra imposte dirette indirette secondo me quante
Qualche effetto ci sia ma comunque questa è una detto esclusione delle seconde rientra anche la perché una politica qualitativa del bilancio è importante anche per affrontare un tema che mi pare nel documento un po'trascurato nel dettaglio che secondo me importante
La notte mutismo con cui gli obiettivi del Documento di programmazione vengono realizzati la crescita il rapporto debito PIL e indebitamento netto PdL e una crescita degli investimenti senza precedenti del sette e mezzo sette sette all'anno fino al due mila
Allora la nel rapporto Confindustria c'è il sette cinque per novantotto va bene
Conti concorda poi dopo continua a diminuire arriva attorno al tre per cento tre quattro mi pare per la
E con per tasso di investimenti e padre investimenti macchine attrezzature con rivestimenti pubblici è tutto un altro discorso però pure importante non e diciamo Investimenti diciamo se non si realizza quel livello di investimenti
Se è una diversa composizione della domanda interna probabilmente anche perché per l'esportazione non credo che uno possa pensare
Che può avere effetti
Siamo molto molto diversi dai sul tasso d'inflazione su altri aspetti importazioni e così via quindi
Voglio dire questo aspetto della politica qualitativa perché gli investimenti sono essenziali
Se uno e delle aspettative diciamo che stimo che si basano su una organizzazione o sulle aspettative di profitto soprattutto non puoi più sperare proprio che non è più prudente niente
La scappatoia tentaste variazione del tasso di cambio pensare solo che si riduca le imposte si riduca il costo del lavoro data la produttività per lavoro cioè solo due vie per la riduzione delle imposte o riduzione del costo del lavoro
Ecco che politicamente discorso per la relazione questa al governatore
Allora tutto questo diventa importante perché se non passi attraverso una di queste strade rende impossibile la realizzazione di quel tasso Chadwick impasto di investimento
E rendendo quello cioè la calca Effeti sulla crescita e sul rapporto indebitamento PIL ecco questo mi pare che e un po'per così dire trascurato credo che discende allora da questa procedura giuridica lungo le quali formulare quella politica quello ipotizzato il bilancio che ritengo essenziale mi fermo perché scaduta da tempo grazie grazie
Ultimo intervento a Innocenzo Cipolletta poi le conclusioni al presidente conferma
Grazie io
Fare alcune riflessioni molto brevi ovviamente sono d'accordo con il rapporto su questo e quindi ci mancherebbe altro riparlerà o di alcuni temi che sono stati presentati a questo tavolo e che io stesso
Ho sollevato altre volte di questo me ne scuso
Ma la colpa non è mia la colpa è della realtà che rimane sempre la stessa e quindi io credo che noi non dobbiamo fare sforzi di fantasia di fronte a una realtà che rimane la stessa ma dobbiamo insistere sulle cose da fare fino a che
Corta la goccia scava la roccia
E alla fine riusciamo a ottenere qualche cosa è questa
Tavola
Qui lo ha detto veri o se possiamo fare cercare di partire
Da qualche cosa di diverso tanto per attirare un pochettino di più l'immaginazione io volevo partire da una tabella che sta dentro il rapporto del Centro studi che a pagina trentanove
E che ci dovremo piano piano imparare un pochettino a memoria che è quella che descrive l'Europa di fronte agli Stati Uniti d'America Giappone cioè quella che siamo diventati con l'Europa undici domani presumibilmente a quindici in termini di superficie di prodotto
Di popolazione e così via questa tabella non ha e non può avvenire un alcune informazioni più caratteristiche e le informazioni più caratteristiche sono che i Paesi che hanno un mercato interno
Hanno processi di specializzazione territoriale e produttiva che piano piano si vanno facendo in altre parole mentre eravamo undici Paesi per risalire a quelli dell'euro
Che avevano ciascuno la propria compagnia aerea la propria pubblica amministrazione con i propri dipendenti ecco nelle proprie ambasciate all'estero che avevamo le proprie industrie meccaniche chimiche tessili e quant'altro
Quando si rompono queste barriere e l'avvento dell'euro è una rottura
Forte della barriera sia tendenza a specializzarsi per cose di cui uno è più competente
è più forte e per capacità di attrazione sul proprio territorio delle capacità produttive certo nessuno pensa che l'Europa si trasformi come gli Stati Uniti d'America dove l'automobile si fa solo di un certo punto delle strade d'America il tessile
In un altro punto
La tecnologia in un altro ancora le ci sono voluti duecento anni e soprattutto questo Paese e decisamente più omogeneo di quello che non siamo noi anche dopo hanno le stesse leggi hanno le stesse norme hanno le stesse consuetudini soprattutto parlano la stessa lingua e noi questa barriera della lingua ce la conserviamo ben stretta
Considera a costituire un elemento di protezione trassero da immaginare a una tendenza la tendenza è verso una certa forma di specializzazione
La fame specializzazione significa non altri termini che noi avremmo processi di mobilità del fattore capitale sicuramente e presumibilmente anche lavoro perché le due cose possono essere separate ma fino a un certo punto noi in Italia riusciamo a tenerle molto separate però dobbiamo in una qualche maniera ricompatta alle da qualche parte
E questo significherà che i Paesi si faranno una concorrenza per attirare la capacità produttiva all'interno dei propri Paesi come si faranno questa concorrenza
Ecco nel passato la concorrenza se la facevano attraverso la spesa pubblica e la spesa in disavanzo alle si spendeva di più o si faceva pagare meno tasse a qualche soggetto i mea tale da attirare la capacità produttiva nel proprio paese abbiamo ha avuto lunghi periodi disavanzi adesso con il Patto di stabilità
Il disavanzo si è chiuso nel senso che rimane all'interno di una certa forchetta
E i paesi che avranno capacità di farsi concorrenza saranno quelli che riusciranno a far pagare meno imposte a una spesa più bassa perché il disavanzo dovrà rimanere questo un pochettino anche il senso del Patto di stabilità
Che noi vediamo spesso come
Evitare di fare dei disavanzi che rendono instabile l'Europa ma dietro questa necessità di non fare disavanzi rendere stabile Europa c'è anche quella lì di evitare che Paesi si facciano concorrenza
Spendendo di più incassando di meno
E obbligano i paesi più capaci a ridurre la spesa pubblica affinché la riduzione delle imposte sia un fattore prepotente di attrazione della capacità produttiva ergo
Ne deriva la necessità per i Paesi europei di mettere in cantiere sin da oggi una decisa riduzione della pressione fiscale e contributiva perché se non lo fa uno l'altro lo farà e quando si troverà aver perso capacità produttiva entrano nel circuito vizioso consistente da minore capacità produttive esigenza di spesa pubblica esigenza di aumento dell'imposizione di nuovo perdita di capacità competitiva e quindi qua c'è un problema che è stato sollevato tra rimarcando Masera Pedone e ovviamente dal rapporto Giampaolo Galli
E da Guidi di riduzione la pressione fiscale contributiva Pedone ci ha parlato della necessità di cominciare a avere anche una selezione all'interno alla pressione fiscale contributiva ha ragione ma che questo non sia l'alibi per non ridurre la pressione fiscale e contributiva perché bisogna ridurla a tutti e non facciamoci illusioni perché se la riduca uno ma non a un altro anzi l'aumento ad un altro alla lunga poi alla fine si dibatte sente sul sistema economico quindi ci sono da fare degli spostamenti
Dalle società come è stato detto
Sopra le imposte indirette perché sono frequenti e più basse però in un'ottica di riduzione complessiva del prelievo fiscale e contributivo
Nella dizione di riduzione della spesa pubblica che ha sollevato More caldo quella di cominciare a farsi che lo Stato si occupi dei bisogni e non si occupi delle cose di cui la gente ha capacità di occuparsi per conto loro questo non significa che la gente non spenderà per questi bisogni nell'esempio simpatico di Giancarlo Mercaldo se uno ha bisogno di occhiali se li compra
E quindi dici ma alla fine la spesa rimane la stessa no
Perché un conto è se uno decide se stesso mossa comprarsi quando è domandarsi alla comprare è un conto è se deve pagare
Ogni mese una certa cifra e quando ha bisogno chiede che gli venga dato sappiamo tutti che il controllo della spesa
Come qualità e come quantità nel secondo caso è pessimo nel primo caso siamo al caso dei consumi privati nelle scelte individuali che possono essere sbagliate ma nei grandi numeri sono sicuramente molto più esatte molto più efficiente
Fra l'Italia ha bisogno di tagliare la spesa pubblica non ci stanno dubbi vogliono far vedere una tabella
Che mostra le cose che ci siamo detti sempre tra penso che la dobbiamo sempre riflettere su questo tema abbiamo fatto non mi ricordo se tre o quattro di forme del sistema pensionistico ma siamo sempre lì
Allora la prima tabella vi dice cosa spende il nostro Stato
Per pensioni per persone che hanno meno di sessantacinque anni per persone che hanno più di sessantacinque anni mi sarei d'America stanno andando verso un'età di pensionamento di settant'anni e voi vedete
Che di fatto si spende quasi la metà
Per pensioni che stanno al di sotto dei sessantacinque anni i quali sono anche soggetti che hanno pensioni
Più elevate vedete la pensione media diciassette sette milioni per uno che a meno di sessantacinque anni e di tredici virgola quattro milioni per una persona che ha sessantacinque anni questo non è senza significato se andiamo a alla seconda tabella
Che servì
Fa vedere il flusso annuale dopo letta le riforme pensionistiche Dini Ciampi
Non so chi altri da citare tutti corresponsabili di questa riforma posso dirlo tranne noi perché siamo gli unici che ci siamo astenuti di fermare ebbene nel mille nove centonovantasette
Vanno in pensione il venticinque per cento persone che hanno meno di cinquantacinque anni questa grande riforma abbiamo fatto qualcuno ha detto cima riformare pensioni neanche col l'ha fatta e ci credo
Il Colle non ebbe mai fatto una riforma delle pensioni di questo tipo in cui il venticinque per cento delle persone con Sotto cinquantacinque anni vanno in pensione
Se poi andiamo a all'entità vediamo che prendono al dito del trentadue per cento della spesa pensionistica nuova sono due mila quattrocento miliardi che tranquillamente si potevano risparmiare senza grossi problemi
In un anno
In un anno e fanno il ventiquattro per cento di tutta quanta
Il trentadue per cento di tutta quanta la spesa se poi fossimo addirittura così severi d'affari come molti paesi che la gente fino a sessantacinque anni non percepisce la pensione non è che non ci va
E gli altri Paesi ci può andare in pensione ma non la percepisce perché non la percepisce perché mette in questo diritto avere obiezioni dopo i sessantacinque anni continua a lavorare magari pagando meno contributi e mi e meno che meno meno contributi perché non ha voglia mi faccio una pensione oltre quella che ha già fatto lavorando e si dice questa è la risposta ai lavoratori che hanno cominciato a sedici anni a lavorarci ma hanno cominciato a sedici anni che li vogliamo continua a far lavorare
Lo so non ci possiamo preoccupare contemporaneamente di coloro che hanno cominciato a lavorare a sedici anni e di coloro che ne comincia a lavorare dove i trentacinque anni perché sennò diventiamo schizofrenici negli altri Paesi il sistema echi che ha cominciato presto
C'è un diritto alla pensione se si vuole si ferma fa i lavori che fanno anche i nostri sotto i sessantacinque anni che sono lavori di autonomo di collaborazione e quant'altro paga meno contributi se non ha voglia di farsi la pensione
E va avanti tranquillamente meglio di come stava precedentemente
Non ci sono spazi per ridurre il viso la spesa pubblica ben guardate questa tabella vi dice banalmente che se uno fosse severo prenderebbe sette mila miliardi all'anno
Di spesa in meno senza creare grossi problemi dal punto di vista delle persone diciamo che il margine sui sette mila miliardi potrebbe essere qualcosa di meno nell'arco di dieci anni fa settanta mila miliardi
Non mi sembra che sia poco qualcheduno dice sì d'accordo
Ma con la disoccupazione che voi avete ma come vi viene in mente di fare andare le persone in pensione prima
Dopo il i sessantacinque anni
Beh io vogliono far vedere una grafico
Che mi riporta i miei vecchi amori con Lisco perché l'indagine congiunturale del disco che viene nascosta perché non la utilizza quasi nessuno tranne disco evidentemente
Questa tabella b dice questo grafico che dice quali sono gli ostacoli alla produzione dell'industria manifatturiera italiana
E voi vedete che c'è una linea che cresce sempre di più dello corso degli ultimi mesi è che la linea verde che quelli che non trovano manodopera
Ecco perché
Dice evidente perché se la gente va in pensione e va in pensione lì dove ha lavorato che al nord dell'Italia li hanno bisogno di manodopera non l'approvano se non sotto un'altra maniera cioè noi
Abbiamo un problema di disoccupazione senz'altro abbia un problema di scarsità di manodopera anche e soprattutto che è un problema non indifferente
E vado rapidamente alla conclusione di vostro l'ultimo grafico perché con una scarsità di manodopera le tensioni sul costo del lavoro rimangono elevate malgrado la disoccupazione
Alta qui avete un grafico
Da inchiesta che quindi non è una statistica vera ma è quello che gli imprenditori dell'industria manifatturiera italiana pensano che crescerà il costo del lavoro nei prossimi dodici mesi che la linea rossa e quella che è stata per loro la percezione dell'aumento del costo del lavoro negli ultimi dodici mesi che la linea blu
Bene quadrate che percezioni di aumento del costo del lavoro hanno queste imprese stanno pensano
E probabilmente è vero che ha di aver pagato un aumento del costo del lavoro dell'ordine del cinque per cento l'anno passato e pensano di scontare aumenti del costo del lavoro del quattro e mezzo per cento
Questo cinica
Le due cose
Da un lato che c'è un'attenzione su chi sta gestendo il lavoro in questo momento perché a scarsità di manodopera
E quindi di riffa o di Raffa che ci sia un a contratto che che che che che rispetta l'accordo del luglio che non lo rispetta c'è una tendenza ad aver incrementi del costo del lavoro più elevati di quelli che noi stessi
Che potremmo essere considerati parte in causa e quindi essere avere un buy asse negativo abbiamo dato in termini di crescita Giampaolo Galli vi ha illustrato un ovetto per tre e mezzo gli imprenditori si aspettano i quattro e mezzo
L'aspettativa non è senza risultati l'aspettativa di un imprenditore quella che gli serve per fare sui costi e sui bilanci ed è quella con cui si presenta al tavolo della trattativa per trattare
E qui ci abbia un problema nostro
Delle imprese c'abbiamo un problema che non si riesce a capire che per vincere la competizione con prezzi zero a livello la produzione gli aumenti del costo del lavoro devono essere compatibili con uno zero inflazione
Chi significa come gli altri Paesi andare all'uno due per cento
E invece noi ci troviamo con un sistema che ci dà aumenti almeno del tre e mezzo dice Giampaolo
Con imprese che si aspettano un quattro e mezzo e quindi quando si scatenò un tavolo contrattuale comincerà direbbe va be'insomma al di sotto di questa cifra sull'andare qual è il risultato finale non è che alla fine cresce più l'inflazione
Ma alla fine noi abbiamo un restringimento della base produttiva un tentativo di sostituire capitale
Lavoro con capitale
E di delocalizzazione della produzione
Giancarlo ma caldo detto che nelle sue stime il bilancia dei pagamenti italiana potrebbe essere anche più positiva di quella nostra mi permetto in solitario di dubitare sia della nostra stima che di quelle Giancarlo Morgando nelle nelle analisi di lei delle previsioni fatte ci rendiamo conto che la variabile si sbaglia di più la bilancia dei pagamenti può invertirsi rapidamente
Noi stiamo avendo un processo di penetrazione delle importazioni che è consistente se continua questa tendenza potrebbe diventare ancora più consistente perché a partire da oggi gli squilibri di un paese non si misurano più in termini di inflazione la situazione sarà bassa perché in porteremo prodotti a prezzi che non crescono ma si misura in termini di perdere i compiti da di occupazione e quant'altro e le analisi di Giampaolo Galli del centro studi ci mostrano che questo rischio è tutt'altro che remoto grazie
Grazie letta le conclusioni al presidente di Confindustria Giorgio Fossa
Ma uomo quando gioco
Comincia a spostarsi allora
Non è facile
Oggi fare le conclusioni vari motivi
Per che
Cioè non è una critica nessuno
Al di là forse della voce che ha stonato un po'forse perché ha girato molto in queste ultime settimane ha sentito il polso della base nostra il polso del Paese delle problematiche ed imprenditori e di conseguenza i loro lavoratori vivono tutti i giorni mi riferisco all'intervento di Cipolletta
Gli altri interventi giudico puntuali precisi eccetera
Però mi hanno dato la sensazione di dire che si andiamo bene attrattiva Giampaolo Galli ovviamente
Però c'è qualcosa che una preoccupazione nuova
Che va un po'in controtendenza con un dato effettivo reale vero se vogliamo ma che incomincia aveva un po'meno riscontro oggi attualizzato che questo della fiducia delle famiglie la fiducia di tutti eccetera perché negli ultimi quindici venti giorni l'ultimo mese ritengo che ci sia un e questa preoccupazione un distaccamento
Da parte del Paese da quello che la parte politica la parte che deve fare le decisioni anche lui politica economica e su questo io lancio un po'un invito perché è vero parametri mastice entrati tutto quanto il jet la grande preoccupazione e che si sia un po'ci si sia un po'troppo seduti su questi risultati
Il grande rischio e che questo Paese che abituato a cose straordinarie nei momenti di emergenza come nessuno al mondo
Credo sia mai riuscito a fare in questo momento assi dei vincoli ma probabilmente troppo deboli per come siamo abituati noi dall'esterno ed è qui la necessità che ci si ponga dei vincoli forti
E qui che noi dobbiamo avere più coraggio come imprenditori epiche deve avere più coraggio la politica e qui che deve valere più coraggio il sindacato
E qui
Che è assolutamente necessario intervenire ha sicuramente ragione si pone da quando il re insistere anche su cose che sembrano vecchie
E per chi fa pro-tempore mio mestiere
Stancante continua a dire le stesse cose che perché oggi lo dicono tutti
Le dice la destra lì c'è il centro le dice la sinistra ieri ero a un'Assemblea
A una assemblea di una nostra territoriale hanno parlato il presidente della Commissione lavoro della Camera innocenti PDS ha parlato il presidente regionale
Chiti dalla Toscana
E sembrano tutti candidata presenze confische ormai diciamo tutte le stesse cose
Ma non è possibile andare avanti con una piccola parte della stessa maggioranza che queste cose le butta al macero tre volte
E che ferma la moda mazze l'albo d'amministrazione del Paese questo è il punto vero e qui che bisogna intervenire se no la situazione nel medio periodo non la norma Lizzie Amo mai non la giusti Amo mai
Questo il il problema
E questo vale sia sui problemi
Di politica internazionale a mio giudizio sia sui problemi di politica interna ma è qua è anche vero che proprio su questo sui premi economici anche bisogna che il governo faccia delle scelte
Non può lavorare sulla giornata su maggioranze allargate su problemi fondamentali come sono i problemi della NATO piuttosto qualità Albania e quando aveva l'opportunità di poter forse prendere i voti da qualche altra parte per andare sul gioco filone che era quello che si prospettava nella prima finanziaria rappresentato questo governo a settembre ottobre l'anno scorso vale a dire di non accettare il ricatto di Rifondazione non ha voluto fare tra insomma o o o o regole uguali sempre o regole
Che non vanno seguite mai non si può sempre probabilmente anche perché per sopravvivenza od altro giocare con questo problema
Perché se no il Paese si stanca se no c'è una disaffezione poi non venite a dire come mai gli imprenditori investono poco investono poco in Italia Ernesto di più all'estero
Perché il frutto dell'internazionalizzazione e del regolarizzazione dei mercati ha dato dei vantaggi o delle possibilità anche le imprese più piccole che sono la stragrande maggioranza dell'impresa di questo paese di conoscere quei mercati
Per cui di capire quanta difficoltà c'è a stare sui mercati che non sono tutte rose e fiori dagli altri ma anche quali vantaggi ci sono
Quanti regole sono più facili sono a questo problema della flessibilità
Lo vogliamo affrontare una volta per tutte in maniera seria o no non è possibile continuare a dire che non abbiamo una storia diversa è vero ad diamo una storia diversa dobbiamo adattare le regole del gioco degli altri ma non possiamo ignorare i livelli di disoccupazione che hanno altri paesi
Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna insita rispetto ai nostri
Bisogno operare in maniera diversa l'ha detto giustamente credo Pedone prima
Sì credo credo quando ha detto le imprese in Italia si Tavano sul minimo necessario
Con i posti di lavoro fissi forse qualcuno anche sotto il minimo in alcune zone del Paese perché poi non ci sono cioè c'è carenza c'è carenza di manodopera però se non hanno forte ormai presto
Deve essere un po'nella gente in tutti in tutto il mondo non è pensabile che il sindacato su questo non voglio fare uno sforzo serio
O che si bisticci perché una parte del sindacato sembra più aperta a questo discorso e una parte per paura e diciamolo chiaramente di farsi scavalcare sempre da Rifondazione Comunista molto e molto lenta su questo fatto
è ora di mettere in chiaro queste cose noi faremo tante aggiustamenti anche dal punto di vista occupazionale che saranno come la riforma i dati già fatto del Cipolletta sulla riforma dalle pensioni
Aggiustamenti che servono a poco non non non dico che non servono a niente ma servono a poco ha lasciate vivere lasciate lavorare il manovratore tanto prima o poi ci sarà qualche cosa che sia giusta attenzione alcuni elementi che abbiamo dottorato per tanti anni per aggiustare le regole del gioco che non funzionavano in fra svalutazioni se non ci sono più
Perché come abbiamo detto l'Europa una grande opportunità Confindustria le imprese associate hanno fatto la loro parte per centrarlo ma ci sono anche rischi se non accetteremo e non affronteremo con forza con forza le sfide
Perché sicuramente è vero che siamo che non è nel purgato nell'inferno nel nel paradiso però nel Purgatorio c'è la possibilità di chiedere da una o dall'altra parte in questo momento
Per cui grande attenzione su questo su questo problema
Dobbiamo vedere perché è tutta l'Europa questo problema della disoccupazione
Tutta l'Europa continentale che non è un cancro sono italiani è un cancro continentali che in Italia ancora più forte spaventosa perché c'è questa grande divisione tra nord tra il nord e il sud del Paese
Non possiamo non riconoscerei come d'altronde molte volte ci riproverà le le i politici io
O il sindacato che c'è una ripresa che però non si trasforma in ripresa occupazionale
Ma non si trasforma perché due tre due quattro può creare qualche posto di lavoro per creare posti di lavoro
Importanti bisogna arrivare al tre per cento per più anni e questo è un dato che con la situazione attuali non si raggiunge non si raggiunge il governo ha la possibilità di cambiarla la situazione attuale non Giampaolo Galli gli altri economisti che ringrazio che hanno fatto l'intervento qui perché loro fanno un'analisi film fotocopie in spiegano la situazione attuale ma le leve del cambiamento ce le hanno altri
E che vanno sicuramente messe messe in campo se no questo Paese non del CRAL questo Paese non vola più di tanto
Vivacchia e questo è il rischio ripeto dell'Italia ma è un rischio ma è a rischio anche del
Vogliono
E allora bisogna intervenire intervenire in maniera diversa intervenire sicuramente con con maggior coraggio anche a costo dell'impopolarità
Perché poi nel medio periodo le scelte coraggiose
Dissi tiri tornano in positivo all'inizio poi avere un calo di popolarità questo vale per questo programma vale per i governi che verranno quando quando sarà il momento quando l'Italia olio di gli italiani italiani non desidera
Ma quello che mi fa rabbia che c'è
Una
Il rischio appunto di questa di questa e questo mettersi con la coscienza tranquilla col fatto di fare i piccoli passi è il momento di fare di strappi se se necessari per cercare di raggiungere i risultati
E soprattutto ritengo che sia il momento di fare degli interventi che servano a tutti ma che siano degli interventi che abbiano degli obiettivi che dobbiamo porci prima
Noi sappiamo che abbiamo alcuni tavoli aperti
Sia con il sindacato abbiamo due tavoli aperti con il Governo per i problemi del Mezzogiorno eccetera ma se pensiamo di risolverli solo portando a termine gli accordi del Patto del lavoro del settembre novantasei o altre poche cose avremo poche il perché quel quelle cose erano già porti allora a distanza di tre anni una situazione che si è drammaticamente abitata non bastano più
Bisogna che tutti si metta qualche cosa di nuovo sul sul tavolo
Ma ripeto non possiamo non avere il coraggio di conseguire certi risultati di conseguire certi obiettivi abbiamo una grande difficoltà che in questo momento le regole del gioco le dettano altri ma purtroppo non sono non sono più
In questo momento
A mio giudizio il punto non hanno fanno più un punto di riferimento importante come sono stati i parametri di Maastricht e per quello che dobbiamo inventarci governo il deve inventarsi
Deve inventarsi una maschi sull'occupazione una maxi sul rilancio una master sulla sulla competitività
Perché se noi non riporteremo una birra forte nel nostro Paese ci sarà una caduta qualcuno diceva che l'unico dato che io su quale ho qualche dubbio
Che è stato esposto stamattina stamattina anche dal da da viali il discorso della quota sugli investimenti e puramente astratta e poi scenderà attenzione ci può essere una variabile che si introduce che quella relativa o che si duo che si aggancia discorso delle trentacinque
è facilmente dimostrabile che l'incremento di tecnologia di macchinari ed altro non ammazza il lavoro vale a dire basta prendere i dati negli Stati Uniti crescono gli investimenti cresce l'occupazione attenzione
Siccome l'impresa degli imprenditori bene o male dovranno battersi fino in fondo per mantenere competitive le loro imprese
Potranno arrivare a fare degli investimenti anche più forti di quelli che sono richiesti con l'avvicinarsi al al due mila al due mila e uno
E allora vuol dire che avremo più macchinari ma avremo in quel caso una diminuzione dell'occupazione
E allora io dico su questo dato sul fatto che un sondaggio degli italiani negli ultimi settimane ha dimostrato che il settanta per cento dei lavoratori
A come ultima preoccupazione la diminuzione o il cambiamento dell'orario di lavoro
Non è il caso che si faccia una riflessione seria noi non siamo lo ripeto qui contrario riduzione di lavoro ma del resto la riduzione di orario di lavoro trattata azienda per azienda in cui ognuno sia giusta con le sue situazioni perché se no nel Nord dove non abbiamo dove non abbiamo lavoratori come le sostituiamo rinunciando al lavoro
Rinunciando agli ordini
E nel Mezzogiorno dove c'è un sommerso forte incrementi di costo andranno a favorire un maggiore sommerso a discapito di tutti a discapito diretto per noi perché avevo concorrenza sleale ad a discapito dello Stato perché avrà introiti intro di terra di me
Allora cambiamo facciamo una riflessione forte sul guasto e apriamo finalmente la Q la la la battaglia vera anche la disoccupazione abbassando
La pressione fiscale e contributiva iniziando dalle zone che hanno più bisogno
Che sono sicuramente il Mezzogiorno materno allargarla poi a tutto il Paese perché sicuramente ne ha bisogno il centro come ha bisogno al nord incominciamo una vera operazione dirvi infrastrutturazione di questo Paese
Incominciando dalle zone che ne hanno più bisogno ma anche dal centro dal nord che sicuramente ne hanno bisogno
Solo in questa maniera ricostituì avanzeremo in maniera forte a mio giudizio il Paese ci saranno poi ritorni per tutti
Ma soprattutto in questa maniera riusciremo a creare posti di lavoro veri che solo in questa maniera si possono fare solo rispettando e cercando di far collaborare affinché siano sempre più competitive le imprese di questo Paese grazie
Grazie grazie a tutti voi e il prossimo appuntamento aveva il nove di settembre quindi