Un'analisi delle iniziative della dissidenza tibetana in esilio alla luce del digiuno svolto da alcuni monaci buddisti a New Delhi per richiedere interventi internazionali a favore della libertà tibetana; Il rapporto tra il Partito Radicale e la dissidenza tibetana

Dal dieci marzo scorso giorno della trentanovesimo anniversario dell'insurrezione tibetana contro i cinesi
Alcuni tibetani in esilio no va bene hanno iniziato uno sciopero della fame ad oltranza e l'obiettivo riaccendere l'interesse per la causa di libertà
Nel loro Paese e noi ne parliamo con il segretario del Partito Radicale transnazionale alle vie Dupuis che abbiamo in collegamento Didier buongiorno Rocco
Intanto facciamo il punto della situazione questi di giocatori che cosa chiedono alle Nazioni Unite
In generale al mondo ma chiedo in sostanza di rimettere la questione del del Tibet oggi iscrivere la questura in tibetano di nel gioco delle Nazioni Unite con la nomina per esempio di un proposto Speciale delle Nazioni Unite sulla persona in Tibet pero la sostanza è come dicevi tu prima di venire un po'attirare l'attenzione in modo più corso sostanzioso della comunità internazionale e soprattutto dei governi delle classi politiche occidentale
Loro capo insomma il monaco più anziano che poi diciamo era quello che li aveva seguiti di accudiva all'inizio questo sciopero della fame si è dato fuoco in segno di protesta nel momento in cui il governo indiano in base ad una legge interna del Paese
Ha praticamente
Costretto alcuni di questi di giocatori a non lasciarsi morire completamente di fame
Questo porta una differenza cioè questo show tipo di sciopero della fame praticamente fino alla strane conseguenze più di tipo irlandese molto diverso dal
Indiano il il problema sicuramente molto diverso intanto non non tanto sugli obiettivi perché anche questo è un un elemento importante dell'iniziative non violente la definizione di obiettivi raggiungibili anche se probabilmente non erano gli obiettivi
L'adeguato i però andavano sicuramente in una direzione abbastanza giusto a doveva probabilmente dovranno essere anche po'più accessi il biglietto cioè risultati la possibilità di ottenere dei risultati dei primi risultati delle tappe indicazioni tappe intermedie su questo sicuramente ce l'hanno al delle cose che non non aveva molto bene ma l'aspetto più importante sul sull'appoggio sullo sul modo di condurre questo digiuno che aveva fin dall'inizio messo molto più sul sotto il segno del rischiare la morte la morte che di rischiare la vita che è stato interrotto come tu hai ricordato da le autorità indiane
Secondo di una legge che gli screening che impedisce deve costringe ad impedire il sul il primo e quindi questi questi impegni fino a dove sono stati portati lì di corsa in ospedale quindici uno è stato interrotto
Di parlare di questo
Anche perché ce ne andiamo conto che per far passare poi la concezione che è stata sempre quella del Partito Radicale cioè del digiuno delle iniziative non violente fondate sul dialogo soprattutto su impegni da parte di autorità da da impegni non rispettati quindi per richiamare al rispetto di gli impegni sicuramente c'è questa possibilità
Nel campo della battaglia per la per la libertà del Tibet sicuramente ci sono delle cose che sono stati a richieste delle cose sul quale
C'è lo spaccio per organizzare appunto dell'integrazione non violente il di segno disse mio diciamo più positivo più di speranza in ogni disperazione come chi gli ha configurato poi in modo molto drammatico poi quella
Condurrà l'atto che ha
Disperato di questo monaco che che si è buttato Benina e che poi poco che è morto all'inizio della settimana questo e questo ci ha portato a a tentare di di far fare un passo avanti nel dialogo molto difficile che abbiamo con il governo tibetano in esilio cioè perché a partire da questo ma faccenda magica sui Peci fosse qualche chiarimento su su appunto la l'appoggio al Satyagraha l'approccio alla non violenza
Stiamo aspettando una risposta del governo che sono sicuro arriverà fa poco speriamo che da questa risposta avremo alcuni elementi però
Intanto credo
Togliere una serie di equivoci gli a partire dal concetto del Satyagraha che è stato un po'
Di difficile comprensione per ragioni obiettive nel senso che il presidente del parlamento tibetano io mi ritiro
Un anno e mezzo fa ha lanciato questa è un'idea di sappiamo anche anche ma non corrispondeva affatto al mondo in qui noi perché
Questo è il protocollo non radicale affrontiamo la questione la lunga lista la questione del Satyagraha e quindi anche questo ammesso sicuramente non ha aiutato a ad arrivare a farci a farci capire era dal Governo tibetano in esilio abbiamo tentato connettere con le richieste con incontri durante gli incontri con il Dalai lama con numerosi Nimis il responsabile dell'amministrazione tibetana in esilio nel corso di incontri a voi la Ginevra Roma anche in India e purtroppo negli ultimi due anni malgrado questi sforzi non sia riuscito ancora ad arrivare ad un ad una una chiarezza e in in sostanza a dimostrare che il intanto di la iniziativa nonviolenta deve essere un'iniziativa mondiale vive con un grande movimento che mette insieme tibetani non tibetani cioè agli ATC o per gli americani e che le metta insieme su degli obiettivi concreti quindi c'è la necessità molto importante secondo i piani varie a a elaborare e a definire un uno scadenziario uno scadenzario di iniziative che vanno progressivamente a a toccare i punti punti centrali e cioè la la metta all'ordine del giorno della il limite di questa questione che da quaranta anni a questa parte è rimasta incontra questi sono e poi sulla metodologia sul fatto che il le imitati e non violenta che possono essere anche molto dure dopo devono essere sempre messe sotto il segno della speranza e non della disperazione come purtroppo è avvenuto con questa iniziativa
Il Dalai lama è un personaggio pubblico a livello internazionale sicuramente è andato in giro per tutto il mondo a cercato di far conoscere la situazione del suo popolo comunque però si ha come la sensazione di una di uno scollamento sarà un Tibet che ha assunto una notorietà diciamo quasi anche a livello di di rappresentazione scenica mi viene in mente negli ultimi anni sono stati fatti molti firma sul Tibet per esempio no per cui l'opinione mondiale
Crede di sapere qual è la situazione politica in Tibet e dall'altra parte però questo tipo di azioni lascia come intravedere uno scollamento fra un'attività diciamo pubblica d'informazione che pare alta mette in luce soltanto alcuni aspetti e invece una realtà molto più drammatica allora sono isolati questi questi di giocatori si legge per esempio che
Altre comunità tibetane sparse nel mondo hanno iniziato a scioperi della fame simili a questi indiani va cioè l'appoggio basilare probatori dove c'ho avuto al momento sono raggi più lunghi poi Emilio appoggio di supporto a questi altri cinque Tano comincio a otto il ventuno cioè lei l'Ama cosa sta facendo da un punto di vista politico il problema
La che è stato poi digiuno anche espressione di questa distanza che è venuta sempre maggiore prova un po'le autorità non del governo tibetano in esilio e poi la la comunità tibetana che tanto numerosa di cento centocinquanta mila persone per la maggior parte in India e Nepal però anche in America in Europa e solo con questa strategia non tanto su l'appoggio politico cioè sulla base di partenza di un eventuale negoziato sul quale ci sono degli veramente c'è una radicalizzazione anche alla comunità tibetana in esilio con la richiesta dell'indipendenza e nel rifiuto dell'autonomia però non è tanto questo il problema il problema è e più su la veniva meno della pazienza di queste di questi rifugiati tibetani brano rispetto alla pratica del Dalai lama
Che secondo luogo sorgono molti di loro non non ha dato risultati nel senso che la comunità internazionale gli ha riconosciuto la questione tibetana cioè riconosciuto negli tempra di una questione tibetana ma particolarmente non sia adoperata perché per fare pressione per quale persone effettive perché poi andare a fare una premessa sui diritti dell'uomo in Cina sulla questo nel Tibet prima di di aprire l'ordine del giorno come molto spesso accade quando vanno delegazioni governative a Pechino questo non non è la questione lo sanno benissimo che questo non è il modo di di di di costringere o di portare Ricci nel raccontare la questione così come terrore di dissidenti cinesi come quelli incentrano benissimo questo non è il il metodo adatto e quindi questo scoraggiamento e poi ci con un fattore che ha sono me e ha fatto un'aggravante poi alla fine dei conti con queste poca Mazzone sempre più accentuate da parte del Dalai lama e del governo tibetano su la forza della non violenza e da una parte e la mancata attuazione di questi richiami sempre più eccidi sempre più forti alla non violenza e questo ha portato in sostanza nell'ambito ambiente della agli ultimi Franco l'occupazione dei giovani ma che va amo che è un po'un pretesto il fatto che sia l'organizzazione giovanile targhe alla fine dei conti CE configurata come Lunik con luogo politico di aggregazione al di fuori del di quello del le autorità governative cioè del governo tibetano investito e quindi in questo ambiente che poco a poco creato un clima un po'di vita radicalizzazione curdi di di e di richiesta di ottenne
I risultati di cambiare il proprio figlio però per tutto non in tempi volontà Nicola per più più qual è la situazione
Da un punto di vista di organismi internazionali quali le Nazioni Unite e organismi sicuramente di larghissima influenza quali il Parlamento europeo per quanto riguarda il Tibet
Qui al Parlamento Europeo tipo riscontrare una perdita di forza della tutto diciamo un po'del Conte per la libertà del Tibet e poi c'è molto collegato anche con riscontri della democrazia in Cina c'è stato o da una parte questa mancanza di chiarezza da parte delle autorità tibetane che mette in difficoltà ovviamente chi nel Parlamento europeo cerca di spinge in una certa direzione c'è stato poi un rafforzamento consistente della linea del degli affari con la Cina una linea che rappresentata da sono Leon Brittan incominciare europeo incaricato dei rapporti con la Cina che ha messo con grande intelligenza grande capacità e che ha messo in moto un una serie di iniziative molto articolate che ha imbarcato tra virgolette gli scatti i membri in questa operazione un po'come anche in concorrenza con gli Stati Uniti e quindi a ulteriormente al suo accentuato questa questa questa divisione della Cina come titolato riducendo anche sempre a bandiera è un pochino la questione dei diritti dell'uomo ma senza mai tardi forza e darli seguito effettivo e concreto quindi questo per quanto riguarda il Parlamento europeo sicuramente una situazione che c'è molto dei tavoli deteriorata
Rispetto ai successi che ancora diciotto mesi fa due anni fa si potevano conseguire a livello delle azioni interpretazione ancora più completo complessa complicata nel senso che le nazioni unite dal sessantuno sessantadue sessantatré
Da quando appunto hanno votato letture uniche risoluzione di condanna dell'invasione del Tibet dall'OLAF hanno completamente escluso la questione del Tibet soprattutto la quando con degli incontri Kissinger allora a Pechino con la la riapertura dei rapporti
Proprio pattuglie
Tina e poi l'ingresso della china non soltanto delle Nazioni Unite ma nel Consiglio di Sicurezza questo è diventato veramente una cappa di piombo che ha bloccato amministrativa tant'è vero che oggi al più cioè di i le è una questione che noi stiamo cercando di fare entrare anche attraverso il segretario generale ma una questione obiettivamente molto di cioè perché nel Consiglio di sicurezza c'è questo paese la Cina cioè il Paese invasore che ma il ruolo determinante che sappiamo
Tra le richieste di questi di generatore ad oltranza c'era anche la possibilità di un referendum da tenersi presso la popolazione tibetana
Ma affinché potesse esprimere un parere giudizio sulla propria dipendenza non non ti sembra un un'assurdità cioè rompe se come la Cina dove i diritti civili praticamente sono inesistenti diritti umani pure essa di un referendum voi
Che lui purtroppo iniziative fosfato
Negli ultimi anni che dalle autorità tibetane che hanno ventilato la possibilità di organizzare un referendum per poi esclude dalla nel senso che ci sono resoconti che non era praticabile
è stato fatto una specie di referendum pratichi deputati tibetani ma anche lì con delle scelte che secondo me secondo lo poi mancavano di chiarezza e e torniamo sempre al problema di fondo che il problema non è la una una specie già di non violenza poco amata da una parte oppure di non violenza Irlanda le come tu dicevi all'inizio noi pensiamo che cioè la possibilità di organizzare un movimento non violento ovviamente non lo possiamo organizzare senza i tibetani sempre le autorità tibetane comunque così Kim Novak l'abbiamo sempre concepito che alla base al centro di questa iniziativa ci devono essere le autorità tibetani nelle io i tibetani ma anche di occidentale cioè un un un quello che abbiamo chiamato il Satyagraha che è un progetto che va concepito insieme con delle scadenze delle tappe può che essi vive con il ricorso alla le iniziative non violente di anche di massa non soltanto di tibetani ma anche di molti occidentali che sono che sono ponti questo anche la risultato del del lavoro che abbiamo fatto in tutti questi negli ultimi anni con molti del golpe dei dei gruppi di sostegno al Tibet molti ci chiamano ci dicevano ancora ce l'ho chiamato in seguito a questo no lettera aperta abbiamo fatto al governo tibetano che chiamano perché si sentono anche loro che c'è bisogno di una strategia capitolo individuare degli diritti di raggiungibile c'è il bisogno di lavorare insieme tibetani occidentali terra collettivamente cominciare a a ad ottenere piccole ma con piccole cose ma cose che vanno nella direzione giusta cioè dagli azionisti dice Ricciardi con l'inserimento delle persone alle Nazioni Unite un inserimento Della questione tibetana all'ordine del giorno e dell'Unione europea e quindi dei paesi membri quindi dei rapporti tra l'unione la Repubblica popolare cinese tutte quei le code sono sempre più sempre più e sempre meglio percettive capite da molte persone che da da molto spesso danni i si battono per la la causa diretta
Politica e questa lettera aperta governo tibetano in esilio e della Cina del mese scorso quindi a pochissimi giorni
Prima dicevi che sicuramente una risposta arriverà in che tempi
Nelle prossime ore nei prossimi giorni
Al abbiamo siamo stati contattati dalle dalle dal governo tibetano c'hanno fatto chiaramente intendere che intendevano rispondere a questa lettera quindi aspettiamo speriamo che gli anche suscettibile di quantomeno consentirmi andare a scavare la realtà del problema perché non è un problema al partito radicale il governo tibetano in esilio è un problema di di capire alcune cose intanto di di utility e anche di arrivare ad utilizzo queste parole per dire le stesse cose e questo può poco siamo ancora in quella cade quindi però è molto importante arrivare a farci capire quella sensazione che ero che per una serie di ragioni che poi forse un po'lungo spiegare non siamo ancora in grado di capirci di aver non siamo stati ancora capiti così o la nostra proposta di scatterà non è stata ancora capita per quello che per come noi la intendiamo da dalle massime autorità tibetane a cominciare dallo nella
E io e ti ringrazio per questa intervista abbiamo parlato di di Tibet partendo appunto dalla situazione del digiuno a oltranza
Che si sta svolgendo in India ringraziamo le chiedo il cui segretario del Partito radicale transnazionale grazie