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Dobbiamo dare atto lo facciamo volentieri ad Elsa Morante di non essere mai stata tra gli scrittori e gli artisti poeti che in questi quarant'anni in questo dopoguerra hanno distribuito addestriamo manca la loro firma sotto le mozioni documenti vari di indirizzo politico o meglio partitico ma deve piuttosto sempre appartata tenuto fede ha una sua la sua vocazione di scrittore che opera solo e sempre alla ricerca diciamo che la sua verità e quindi della verità per questo per esempio da radicali possiamo dire che era raramente abbiamo incontrare il San Morante accanto a noi in manifestazioni e iniziative varie ma deve avere ugualmente e anti forse proprio per questo trovato sempre stimola ante gratificante e utile il suo silenzioso e appartato lavoro di scrittore di storie importante ti e nutritive per noi e per tutti quanti ricordiamo qui adesso l'impressione che noi avemmo ad esempio alla lettura del suo romanzo una storia
Che fu un romanzo della nostra storia in cui la Morante cercava di leggere
La nostra comune vicenda di questi decenni con l'occhio rivolto ad una diversità ma che si dichiarava e voleva essere aprivo l'irriducibile agli schemi del compromesso agli schemi della mediazione agli schemi che il politico la politica allora già in quegli a
Ogni come poi volevano e vogliono forse e vogliono senz'altro imporre ancora al Paese all'otto dicembre
Dunque in questo senso la storia fu per noi anche un libro importante un libro di libertà che cercava di dare voce
Al mille
Altri un milione di altre voci dimenticate in questo nostro Società ricordiamolo vi è anche un olocausto delle voce della parola e che non è migliore se non è peggiore certamente dell'olocausto di de le olocausto dei corpi questo
Realtà non lo lasciamo al terzo il quarto mo'al quarto mondo ed è certo nel peggiore perché non vi è Ipotesi di felicità possibile
Dove non c'è presente delle mentalità della vita l'immediatezza la possibilità stessa della vita non lo dimentichino coloro che non sanno o non vogliono sapere cos'è la fame nel mondo cosa sia questo dramma
Così ci va e oggi bello tornando alla sa mora ante a cui facciamo tutti i nostri auguri per un ristabilimento per una guarigione assoluta ci pare bello che la rivista la linea d'ombra pubblichi tutto ultimo numero uno scritto per amaranto vecchia finito intitolato pro o contro la bomba atomica leggendo questa mattina abbiamo sentito ed erano diciamo se vuole che questa impressione ci era lontana lecco ma presente e viva di preoccupazioni di parole di in Mancini che erano proprie di Pasolini il Pasolini della disperazione della speranza il Pasolini credente cattolico e insieme vicino ai radicali del Pasolini mite violento Pasolini che esplora avanza così angosciata com'era
Le ragioni e le fondamenta spesso del nostro vivere quotidiano delle nostre disperazione delle nostre speranze
Si possono si potevano condividere o meno quelle preoccupazioni quell'indicazione di Pasolini ma non vi è chi non veda quanto sia più oscuro e ha un gusto
Questo nostro presente di oggi rispetto agli anni quando Pasolini parlava oggi presente
Presente quando le certezze le scelte sono diventato appaiono se ottimiste troppo perentoria per essere credibili S. pessimiste troppo elusive per non essere almeno sospette
La Morante riapre una piaga dunque con questo suo scritto ma credo che ci di poter dire che ci fa anche bene impegnati come siamo tutti in questa difficile lotta contro il tempo contro le false certezze recepite sbandierate per vincere per una tale la lotta contro lo sterminio contro l'Olocausto per far a me la ringraziamo ringraziamo la rivista per averci restituito il senso umile delle parole dell'incertezza della trepidazione e quindi definitiva della vera fede nell'uomo e nel suo quotidiano per la R. che è sospesa appunto tra verità e inquietudini tra i valori rischio della loro
Loro ineluttabile e quotidiano scomparsa
Leggendo questo breve testo della Morante
Abbiamo provato almeno e questo vale la pena di l'almeno una punta di serenità una piccola punta di serenità ci siamo infatti misurati subito leggendolo con la domanda sì anche nuovi da quel mille novecentosessantacinque quando il testo della Morante vide la luce se anche noi abbiamo mollato in qualcosa rispetto alle speranze e alle ipotesi che in quel testo e dunque in quegli anni venivano formulate
Lo scrittore la Morante rivolte individuare a scongiurare il dramma della bomba atomica come d'ma che incombe domina tutta la nostra società la nostra vita per la Morante la bomba il fiore cioè l'espressione naturale più completa più alta della società contemporanea che
Da questa dalla bomba si distingue rispetto alle altre del passato
Cosa può fare l'artista contro questa realtà drammatica si chiede
La sa Morante poco
Al più
Comunque rifiutarsi alla disperazione credeva la propria opera lavorare per fabbricare cose cioè opere belle valida artisticamente il poeta lo scrittore dice insomma la Morante
E infatti solo per quello che opera
Contro di la disintegrazione lo scrittore vale in quanto opera contro la disintegrazione dell'uomo
Tutto qui tutto qui apparentemente e noi cosa c'entriamo noi con questo messaggio con i messaggi di Elsa Morante perché io ho detto ci sentiamo seri
E non c'entriamo credo c'entriamo nella misura almeno
In cui mentre faticosamente la abbiamo ora per ora ora dietro ora rispettato le scelte di questi scrittori di questi poeti come scelte di verità di fede senza interferire nel loro lavoro delle loro credenze in ciò che essi erano
Abbiamo nuovi dotata d'altra parte qui a radio radicale del partito radicale in altre sedi insomma e con altri mezzi certamente
In altre lotte per scongiuro pare però giorno per giorno ora per ora questa o quella crisi di disperazione la consumazione dell'Apocalisse dello sterminio della morte e in questo certo un pochino più fiduciosi e lungi mi anti anche dall'amica Morante e di molti altri scrittori artisti che più o meno conosciamo anch'essi da loro
Questo riconoscimento non ci è stato dato perché noi ramo capito a differenza di lei o di loro che l'Apocalisse la disperazione non ha mai totale quella totale appunto perché totale non ci interessa non ci interessa come uomini come operatori
Come persona chiamata operare qui e adesso allora in quanto uomini in quanto operatori del qui e dell'adesso interessa non la categoria della totalità ma quella dell'azione quotidiana puntato l'obiettivo certo l'obiettivo preciso
Deve totalità abbiamo diffidato perché di totalità si è sempre nutrito di poi realtà colpevolizzato strumentalizzando lo due le sue paure l'artista lo scrittore e poeta da radicale abbiamo come partito come radio operato quotidianamente perché l'immagine del cataclisma si scompone sono le sue parti reali
Non è sui corpi nel suo diverse situazioni e dunque ecco adesso ce la fame nel mondo come corpo visibile reale in realtà corposa drammaticamente corposa della totalità della condizione economica della guerra e del moderno della condizione moderna
E qui una volta individuato così l'avversario abbiamo cercato nei limiti delle possibilità di agire di Mou
Dolci di progredire giorno per giorno per noi e per gli altri e la fedeltà questo metodo a questa pazienza direi che ci ha sempre impedito che tenuto lontani dall'ipotesi dalla stessa possibilità di mistificare la disperazione
Con l'impegno come si diceva dell'artista dello scrittore
Non disinteresse mandate c'era nelle impossibilità nostra a strumentalizzare costruito costoro
Non l'assenza di consapevolezza circa la sua funzione la loro funzione la loro ricerca
Ma proprio anzi lucidità teorica e quindi fiducia operativa rispetto in qualche misura anche amore nella lontananza le diversità
Anche nell'amarezza in tutti questi anni di sentire la loro lontananza appunto
E dietro a questa anche un certo loro disprezzo un certo loro fastidio come sin lui gli operatori del quotidiano dovessimo sentirci colpevoli per non essere capaci di strumentalizzarlo latte incontra via della disintegrazione scrive ora qui Elsa Morante in queste pagine il suo compito compito dell'arte di impedire la disintegrazione della coscienza umana
Il suo uso alienante allenato di reintegrare insomma l'integrità se così possiamo dire del reale e del mondo appunto siamo d'accordo con l'amica Morandi Elsa Morante
E appunto il nome di questi ideali di queste verità invochiamo ora con ciascuno di questi scrittori artisti poeti un dialogo un dialogo vero aperto leale costruttivo sulla cosa sull'immediato sul da farsi oggi e domani
In nome di che possiamo vantare questa pretesa io credo che la risposta sia semplice il nome del fatto che anche e ci sono uomini come noi e noi uomini come loro e il loro essere che poeti artistico non li esime dalle no tre quotidiano e responsabilità in quanto uomini forse qualcuno potrebbe dire
In quanto cittadino la fiducia in questo dialogo c'è i nuovi
Per la consapevolezza di non aver tradito ancora in tutti questi anni nella sostanza se non nelle particolarità l'appello né speranza di Pasolini
Quelle che abbiamo sentito stamani echeggiare nello scritto di Elsa Morante
E che hanno fatto risalire noi qualche memoria
E alcune non secondarie certamente non secondari passione
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