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Nove sette minuti apriamo la prima edizione del notiziario di radio radicale sogna Martina studio però Scaldaferri alla regia chi occuperemo in questo notiziario del mattino della lunga diretta di radio radicale
In terra giornata di ieri per il venticinque aprire da via Tasso a Roma per la maratona oratoria dalla pensione Oltremare il ventiquattro febbraio e al sette ottobre e vi proporremo la sintesi di alcuni dei numerosi interventi che hanno dato vita all'iniziativa di ieri
Iniziativa organizzata da Radio radicale insieme al Partito radicale transnazionale tra spartito all'Unione delle comunità ebraiche italiane
Dalla comunità ebraica di Roma dall'associazione sette ottobre da Sinistra per Israele dalla Federazione delle associazioni Italia Israele allora numerosissimi gli interventi si è in presenza sia in collegamento introdotti a via Tasso dalla direttrice di Radio Radicale Giovanna Reanda in studio qui
Mi chiese lembo intanto vi proponiamo la sintesi di alcune di tanti interventi
E iniziando con la voce del ministro degli Esteri Antonio Tajani
Dobbiamo ricordare qui questa è la festa della libertà riconquistata come di del discorso non lo sentiamo di Faenza e anche mi sentite ora
Sì non da ministro inonda la sentiamo bene adesso vediamo di sistemare anche l'audio per quello che riguarda per quello che riguarda la sala di via Tasso ma intanto lei può può continuare se crede sul territorio e l'accesso della libertà riconquistata come disse Berlusconi durante il suo discorso
A donna che rimase è una pietra miliare vede per la per la difesa della libertà nel nostro Paese nella giornata del venticinque aprile che credere commemorare i caduti le vittime innocenti la libertà riconquistata ma deve essere anche una giornata che deve farci guardare al futuro cioè la libertà la difesa ogni giorno la libertà la possiamo perdere no momento all'altro
Non ce ne accorgiamo la libertà è come l'aria quando come se non ci fosse quando le armi non c'è più e come la libertà che nel rendiconto ti senti soffocare
Come Napolitano e dobbiamo batterci sempre perché questo valore sia un valore comune di tutti un sogno degli italiani ricordare chi è stato vittima chi conculcare la libertà
Deve essere un messaggio ristrutturò il ricordo denuncia di ciò che è accaduto nel passato perché questo non accada
Non è più in quegli anni sono stati anni orribili l'Olocausto
Il cd incaglio lenze su una popolazione civile e con questo dobbiamo denunciarlo ricordarlo ma quelle vittime e quei caduti per la libertà dell'Italia con antifascismo sono caduti
Che devono rappresentare un esempio ma anche conseguente ad costruire un futuro migliore per tutti
Così il ministro Antonio Tajani ascoltiamo ora il ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano
Ma innanzitutto buongiorno a tutti agli ascoltatori di radio radicale e il secondo anno che se qui coi ovviamente ce lo Stato in precedenza
Sposato giornalista ed è il secondo anno che per mia decisione di musei oggi sono gratuiti e non è un dato formale ma è un dato sostanziale perché vuole sottolineare l'importanza di questa giornata
Io ho reso gratuito il venticinque aprile il due giugno festa della Repubblica e il quattro novembre cioè tre date importanti della vita nazionale venticinque aprile non deve essere un momento assolutamente divisivo
Ma è la festa della da della liberazione da una dittatura che deve coinvolgersi quanti gli italiani
Poi in questi giorni ho anche sottolineato di concetti storici che ritengo sia il tosto significativi
Che la Resistenza fu fatta da donne e uomini di diverso orientamento politico
C'erano le Brigate mazziniane c'erano le Brigate socialiste Mazziotti c'erano i cattolici c'erano i monarchici ecco proprio qui all'interno delle stanze di questo museo che è stato un luogo di dolore sedi tormentone abbiamo visto una bandiera addirittura la bandiera monarchica che ci sono stati liberali e papà c'è stata però una minoranza comunista che attentato poi negli anni ha successivi di egemonizzare il di egemonizzare la resistenza e la liberazione
Ma questo poi lo lasciamo le discussioni storiche venuto il Pubblico il mio amico Fabrizio Cicchitto che sto questo tema scritto anche un libro significativo
Così il ministro della cultura San Giuliano ora ascoltiamo il ministro per le imprese nate in Italia Adolfo Urso lo squash partecipa alle celebrazioni colloqui tra il traliccio
Quest'anno turismo per farlo in questa sede
Che il luogo emblematico
Nella sofferenza e quindi della Resistenza
Credo che sia assolutamente doveroso per chiunque come noi
Crede nella memoria collettiva
E i miei valori
Nella libertà che sono stati riconquistati simbolicamente proprio oggi venticinque aprile lo hanno fatto gli italiani insieme
E sono stati poi consacrati se la nostra carta costituzionale su cui ovviamente io ho giurato come tutti gli altri ministri
All'atto del mio insediamento
Ascoltiamo adesso le riflessioni sul significato del venticinque aprile il segretario del Partito Radicale Maurizio Turco
Il reato questo impedirebbe una sensata avendo
Coinvolto nel fallito episodio che è impegnato anche in dite decida d'Italia nei
La visita ai cimiteri
Dove ci sono oltre novanta mila anglo americani che peraltro la vita per la nostra libertà
Io credo che
Per decenni abbiamo lasciato correre penso che la rottura la vera rottura su una certa narrazione che ha avuto nel momento in cui Marco Pannella ha dato una lettura diversa
Di quello dell'eccidio di via Rasella non un atto eroico ma un atto va un atto terroristico che per una breve stagione ha riaperto il dibattito su una narrazione che è stata appaltata e continua e continua ad essere adesso alle ad essere ad essere falsata
Perché non solo in quegli anni ma potremmo dire forse più in questi anni
La tutto il primitivo fa conoscendo una nuova una nuova stagione
Sappiamo le radici di Trento antisemitismo in più iniquo agli ideologiche ideologie affondano sono d'accordo esso alle ideologie
Autoritarie
Fasciste e naziste e comuniste la storia degli ebrei russi negli ultimi dimenticata invece scelte invece niente e da riscoperta perché Licci sono le radici
Per se non altro del nostro del nostro sionismo oggi non basta più lire siamo antifascisti diciamo antinazisti chiamo anticomunisti chiamo sionisti
E qui ecco il grido di battaglia di questi anni perché perché l'obiettivo è quello di garantire la libertà tutti e ovunque nel mondo e quindi la nostra lotta non otto del Partito Radicale che affonda le radici nella storia di giustizia di Giustizia e Libertà Ernesto Rossi fratelli Rosselli il non mollare
Piccole storie rispetto a quella che portò la lotta degli deliberazione
Da parte degli anglo dagli anglo americani ma sono le storie di libertà perché c'era una componente c'era una componente della lotta liberazione dal fascismo
Che pensava
A una nuova
Un luogo principe anch'esso autoritario però non dobbiamo dimenticare perché ci dobbiamo voler tutti bene che nel mille novecentotrentasei
Togliatti ci rivolge ai fratelli in camicia nera ai fratelli in camicia nera tanti dei quali dopo il quarantacinque trovarono ospitalità in quel partito
Le cose son cambiate sono evolute del tutto quello che vogliamo però se vogliono ricordiamo la storia non possiamo avere la possibilità di comprendere di comprendere questo questo precedente
Era lessicale di quello che volevo dire e volevo ricordare una persona alla quale io sono stato molto affezionato questo qualche memoria un sollievo rapido intervento alla Camera dei Deputati quando racconto cosa gli accadde quando era bambino questa persona e Bruno veri assediato molto anche la nostra storia la storia del Partito del Partito Radicale però non ricordo non dimentichiamoci
Accanto alle parole dell'antifascismo dell'antiterrorismo dell'anticomunismo oggi
La lo slogan della libertà è chiamo sionisti
Così il segretario del partito radicale Maurizio Turco e adesso sentiamo invece il sindaco di Roma Roberto Gualtieri come abbiamo visto che
Il compito di essere ostinatamente
A favore questi una decisione in cui il venticinque aprile è la festa deve essere la festa dell'Italia tutta l'Italia si deve riconoscere nei valori e che sono la base della a di questa giornata e quindi della nostra liberazione Italia nata come è rinata come Repubblica come democrazia
Perché ha saputo riscattarsi dall'abisso in cui l'aveva getta del fascismo perché ci sono persone che hanno scelto di non aspettare
Che altri liberassero l'Italia e affidassero con il suo futuro ai negoziati tra le potenze ma hanno scelto di rischiare la vita fa di quindi ricostruire le condizioni in piena autodeterminazione che poi ci ha portato alla Repubblica e alla Costituente
Ecco e al termine dell'intervento del sindaco di Roma Roberto Gualtieri
E intervenuto Carlo Romeo che ha condotto la diretta da via Tasso insieme la direttrice di Radio Radicale Giovanna Reanda è intervenuto
Facendo una proposta al sindaco sentiamola c'è un aspetto sono l'unico che vorrei mettere in luce perché non Emporio rilancia appunto testimonianza Ambra diventa anche impegno
Un'idea venuta qui da più parti ed è un'idea molto forte che gli ottant'anni di lui della liberazione il prossimo venticinque aprile due mila venticinque siano organizza atti da una istituzione come il Campidoglio ma il Campidoglio sarebbe la cosa più logica ma non da questa predica non da questo contesto
O il venticinque aprile del due mila venticinque diventa altro
Oppure nei giri troverete Emo non saremmo qua no Berna purtroppo dico che ce ne son tanti l'anno scorso eravamo aventi oltremare questa la via Tasso
La prossima vediamo ma Am ce n'è solo uno dei luoghi da questo punto di vista
è così e quindi credo che comunque ecco io preferirei e avere l'occasione di essere in piazza tutti insieme l'anno prossimo magari col gonfalone del Comune di Roma che ha una sua cecità storica dice grazie
Ecco così Carlo Romeo sentiamo adesso invece le riflessioni di Francesco con Rutelli presidente dell'Anica sentiamo
Testimoni significa personale impegno non persone che osservano ci ricordano tutte le persone che parlava oggi che la festa Liberazione aperta di libertà è un aspetto
Picchi Licci ha liberato dal fascismo
E Pato che oggi voi abbiate oscuri a via Tasso sì dice molte altre cose sulla contemporaneità e su tanti equivoci strumentali
Voluti
Che fanno un danno a proposito della libertà degli ebrei a proposito della democrazia israeliana ho apprezzato che abbiate detto che la condizione Lucrezia appunto quella di potere criticare un primo ministro
Come quello che c'è oggi in Israele e per il quale certamente per superare il quale tentano battendo direi la maggioranza della della dei cittadini dello Stato di Israele ma oggi c'è una insorgenza di antifascisti antifascismo che in modo totalmente incongruo sociale antisemitismo e antisionismo e quel con intollerabile che
A via Tasso ricordiate quello che è avvenuto permette a me di ricordare oggi ho fatto sulla mia puntuali nelle pagine familiari diciamo di Twitter EPT di Facebook BPER il buco pubblicato una foto che accomuna Ernesto Rossi al e Altiero Spinelli
Perché qui tu perché sono stati coraggiosi che hanno combattuto il fascismo hanno pagato col carcere hanno rischiato la vita
E hanno costruito il dopo allo stesso tempo sono costruito a democrazia
Però per libertà anche per l'Europa e quindi ricordare la minoranza non ci dimentichiamo mai
La minoranza che ha combattuto il fascismo che ha rischiato o ha pagato con la vita è oggi tanto tanto tanto più importante Via Tasso voglio ricordare Arrigo Paladini
Sua moglie dire il Milan Sabatini negarlo curato la la la rinascita
Del museo però voglio anche ricordare io ero sindaco che nel novantanove ci fu un attentato di impronta antisterilità contro il Museo di via Tasso che l'anno dopo c'è stata l'istituzione del Giorno della memoria
Ogni anno l'orgoglio ricordare e rivendicare grazie all'iniziativa che preti che prendemmo con l'amministrazione di Roma e da allora decine di migliaia di ragazzi
Si sono recati continua a recarsi ad Auschwitz Birkenau perché per ricordare che quel posto è vero Filippo
Certo ci sono grandi film che ci ricordano indifferenza com'è accaduto quest'anno e silenzio nei confronti dello sterminio ed è proprio per questo non dobbiamo ricordare che di combattenti per la libertà sono stati una minoranza ed è questa minoranza non dobbiamo oggi le prerogative di libertà che spettano alla grande maggioranza dei nostri contemporanei
Era Francesco Rutelli nove venticinque minuti siete l'ascolto del notiziario di radio radicale ieri
Per celebrare il venticinque aprile radio radicale ha organizzato una lunga diretta con il Museo della Liberazione di via Tasso a Roma la maratona oratoria per la pensione oltremare al ventiquattro febbraio e al sette ottobre
Organizzata insieme al partito radicale all'Unione delle comunità ebraiche italiane della comunità ebraica di Roma
Dall'associazione sette ottobre la Sinistra per Israele dalla Federazione delle associazioni Italia Israele e li stiamo facendo ascoltare
Delle sintesi di alcuni dei numerosissimi in interventi che ci sono stati durante questa diretta sia in presenza che da e remoto dunque ora vi facciamo ascoltare Piero fa Tino deputato del Partito Democratico vicepresidente della Commissione difesa che si si sofferma sul ruolo della brigata ebraica e cinque che
La festa della liberazione dal fascismo e dobbiamo continuare a celebrarlo per più ragioni la prima con un rapper quante onore tutti quanti
Hanno tratto molti hanno pagato con la vita per la nostra libertà il passare del tempo non può facci dimenticare questo e poi naturalmente perché io non mi sento di ribadire che le radici della Costituzione della Repubblica ci sono
Affascinano nell'antifascismo invece avevano
Io credo che questo sia quanto più importante con ricordi e quando vediamo diciamo pulsioni nostalgiche branco passato emergono in Europa pensiamo l'ascolto del ed in Germania
Ecco anche in altri processi anche periodicamente in Italia ricordare il venticinque aprile la lotta partigiana resistenza avevo capito circa sedici anche sapere che un protagonista di quella lotta anche la Brigata Ebraica quindi completare la pratica pratica a me ma io sono venticinque aprile e privo di qualsiasi senso è anche offensivo nei confronti e tutti coloro che appartenendo al mondo ebraico furono vittime di inenarrabili persecuzioni solo cacciamo
Alle leggi razziali prima e poi trova ai campi di sterminio le camere a gas al genocidio di un popolo
E quindi io penso che abbiamo bisogno di fare in modo che il venticinque aprile continua a essere diciamo un momento in cui si ricorda una storia per quello che che non si può permette di scriverla come troppo spesso qualcuno vuole fare
è stato il momento in cui l'Italia ha ritrovato sua libertà o democrazia a partire dagli anni l'Italia si adattano Repubblica e la Costituzione
A quell'ora lo stadio così decisivo per fare dell'Italia un Paese democratico hanno contribuito a uomini e donne di ogni fede politica
Comunisti socialisti democristiani liberali e monarchici
Uomini e donne
E e esce il cielo combattere lasciando loro funzione nella società civile militare e diciamo onorarono il giuramento al Paese nuovo al fascismo e combatterono anche loro ce ne parla né per liberare il Paese e tra le forchette ci batterebbe pagarono anche con vittime
Quel quel passaggio furono ciclo con la Brigata Ebraica e quindi è giusto che la Brigata Ebraica partecipe anche perché è un principio che è giusto soprattutto ricordare col risultato la Brigata ebraica ecco ricordando che per la calca ricordare le norme i cantieri sofferenza dolore e morte il mondo ebraico subito con la Shoah
Era Piero Fassino ora ascoltiamo le riflessioni di Noemi Di Segni Presidente dell'Ucei
Per quanto può non piacere il buonismo di dire o il pacifismo no guerra la guerra una guerra risolve il problema dell'umanità quella guerra volte purtroppo è è indispensabile necessaria la resistenza ricordiamo quella storica da conoscere da sapere da studiare
Oggi viviamo così mi sento una resistenza culturale
Liberazione libertà capire esattamente chi ha partecipato e capire che i valori che abbiamo conquistato non sono eterni appoggiati
Scontati ogni giorno li dobbiamo rivivere difendere e capire che vanno protetti
Protetti ma anche non abusati in nome della libertà non si può far parlare chiunque perché bello ed è giusto sa parlare tutti
Ovvio che noi vogliamo essere tra quelli che parlano ma non per odiare non per versare odio non per versare Bugie e distorsione
Brigata ebraica sconosciuta
Anche in Italia e mi dispiace dirlo anche nella comunità ebraica non è una storia abbastanza studiato abbastanza raccontate dobbiamo essere i primi a conoscere l'asta per l'asta per la rappresentare anche in Israele mi capita spesso di persone che nulla conoscono questa storia quindi impariamo la noi per saperla insegnare bene e anche agli altri
Così
Noemi disegni presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiani adesso sentiamo il Presidente della Fondazione del Museo della Liberazione Roberto Balzani
Devo dire che quando Giovanna Reanda ha proposto questa questa giornata
Evocando un collegamento che non è soltanto diciamo così pretestuoso ma concreto perché la scelta di radio radicale sta nella pensione male che è la sede la banda ecco che fu la sede della Baa della terribile banda Koch quindi della repressione
Del fascismo italiano che si collega in questo caso alla repressione del nazismo che avviene viceversa quindi nel museo di via nelle nelle celle di Via Tasso
C'è sembrato potevo dire che il direttivo è stato con un concordo in questo che si trattasse di un'opportunità punto da cogliere da cogliere proprio perché la la realtà romana è una realtà è stato una realtà di quelli quei duecento sessanta settanta giorni particolarmente significativo per non soltanto per la storia del nostro Paese ma direi a livello europeo e perché la pluralità di questa lotta per la libertà che si articola dentro questa città
Dal punto di vista la rappresentatività non ha eguali in altri posti del paese che pure sono stati i luoghi del diciamo della lotta contro il nazifascismo e quindi crediamo che questa occasione questa opportunità di parlare delle spinte delle pulsioni alla libertà della diciamo dell'ostilità contro tutte le forme di repressione che si manifestano non soltanto allora ma oggi va be'in questo luogo un senso e quindi e per questo motivo che considerata la tradizione di radio radicale la sua Allotta
Per la libertà che è stata era sempre presentato una caratteristica della tradizione pensiamo che ospitarla qui potete se fosse un elemento per noi di valore importante e quindi ci auguriamo che questa giornata apparsi in maniera serena e che le espressioni e le le e le testimonianze che vorranno porte saranno portate in qualche modo anche se non fisicamente ma dal punto di vista morale sì
Inter Facino con i numerosi le numerose persone che verranno a visitare il museo insomma che quindi questa duplice valenza del museo oggi possa costituire un valore aggiunto che a cui teniamo quindi grazie a voi per essere qui e buon lavoro
Così Roberto Balzani presidente della Fondazione del Museo della Liberazione adesso andiamo ad ascoltare invece Stefano Parisi presidente dell'associazione sette ottobre
Mi dispiace ma il fatto che noi siamo qua dentro dire quello che pensa il piano non là fuori fa sì che questa non è una festa proprio perché siamo o chiusi qua dentro costretti a essere chiusi qua dentro
Poco fa la polizia apporrà da Porta San Paolo
Ha mandato ieri dagli ebrei per lasciare lì i papà lesivi filopalestinese urlare contro di noi io non sono ebree Roma e allora questa non è una festa oggi avremmo dovuto ricordare il sette ottobre
Non si è parlato del sette ottobre oggi non avremmo dovuto tutti uniti perché la festa di Liberazione la festa di tutti gli italiani e invece da molti anni e non dal dopo il sette ottobre
Da molti anni ampi sta organizzando una festa che divide aveva da poco pubblicato tutte le notizie degli ultimi dieci anni di come è stata trattata la Brigata Ebraica
In in tutte le città italiane non è più una festa lampi da devastata
L'anti con questa ideologia antisemita contro Israele ha devastato la nostra memoria
E oggi i nostri giovani ignoranti che sono lì giustamente diceva discesa
Daniele Scalise non è quello il problema ma oggi quei giovani ignoranti non hanno neanche idea della nostra storia di cosa hanno vissuto e di cosa in questo momento i giovani della loro età
Stanno combattendo a Gaza per liberare noi dai terroristi
Dovrebbero stare lì a combattere invece che fare la guerra agli agli israeliani fare la guerra
E deve dire parole José contro contro gli ebrei covano sotto questi ragazzi e per fortuna per fortuna solo una minoranza di ragazzacci
Quello che fa paura la ragione Daniele non è tanto o questi ragazzi idioti di ignoranti che sa nulla ma è quello che c'è intorno
E il fatto che sono considerati e oggi ci sono esaltati dalla stampa perché la stampa non dice che solo una piccola minoranza di studenti invece di dire che sono gli studenti
Perché sono esaltati in questo modo è così è saltato il loro ruolo
Perché tutti si stanno occupando di questo perché la Conferenza dei rettori
Parla ed ex ingegneri genuflette per dire attenzione però noi vogliamo questi ragazzi ieri Settis Settis sul Sole sulla stampa scrivono articoli dicendo sono e lodevoli lo impegno questa è l'élite italiana questo è il vero problema
E la Stefano Parisi presidente dell'associazione sette ottobre ora sentiamo il presidente della comunità ebraica di Roma Vittor fra di loro
Il venticinque aprile simbolo di della fine grazie a dio o di un periodo tremendo ma anche di un inizio e molto triste che qualcuno oggi contesti la nostra presenza come ebrei come ebrei romani e italiani a Porta San Paolo e poi qui a avviata passo io penso che nessuno più degli ebrei italiani
Abbia il diritto di celebrare la fine del nazifascismo
Siamo stati vittime
Del nazifascismo il sedici ottobre a Roma la più grande retata di ebrei italiani ma anche l'esclusione dalle scuole mio padre è uno di quelli che fu cacciato dalla scuola perché ebreo
Le esclusione dal lavoro essere cacciati come insegnanti dalle università dalle scuole
E addirittura chi è stato cacciato non ha manco ricevuto lì i pieni diritti di pensioni pieni diritti riconosciuti da dal grosso paese agli ebrei sono stati scontati ridotti al mi
E non se non proprio cancellati così tante però che quella che era la grande caccia all'ebreo lasciali nudi senza risorse per poter può essere meglio un torto individuate poveri portati verso la fine del tristissima
Di tutto questo cosa essa simboli presenti nelle nostre strade abbiamo dei periodi inciampo che qualcuno
Imbrattato profanato in questi ultimi mesi
Ma in quel periodo così terribile noi noi Breno non ci siamo arresi penta miti venderei
Hanno preso parte alla guerra come componente della Brigata Ebraica sotto la bandiera del Regno Unito questi trenta mila che giustamente la grossa presidente ma mi ricorda e dovremmo lavorare di più su questa memoria questi trenta mila ti erano erano ragazzi dei quali magari i genitori la sorella i fratelli hanno deportato definiti né insieme nei campi di sterminio
Erano ragazzi stesso famiglie la Cour Pica possibilità era combattere sopravvivere cercare di portare quella libertà che sarebbe stato il seme di una possibile deriva a Sheva per il popolo ebraico non valeva un'alternativa combatte perché l'alternativa era morire essere distrutti e questo Israele è un Paese che non ha mai avuto alternative al difendersi dagli attacchi che ha subito perché non difendersi vuol dire essere distrutti totale della guerra vuol dire morire tutti tutto il popolo
Così Vittor Faggiano il presidente della comunità e Veronica di Roma adesso ascoltiamo Luciano come Luciana Roccastrada comunità ebraica di Ferrara che nel corso del suo intervento ha contato la storia della brigata
Branca
Intorno per tornare al cast della comunità ebraica di Ferrara
E ringrazio radio radicale per l'apporto con ritardi illustrare il contributo degli ebrei della Palestina prima e della Brigata Ebraica poi alla liberazione dell'Europa dal nazifascismo
Ecco voglio fare una breve storia di questa brigata la brigata e è stata una formazione militare combattente di circa quattro mila e cinquecento uomini
Quasi tutti ebrei di varia estrazione provenienti per lo più dalla Palestina sotto il mandato britannico
La Brigata ebraica ha combattuto in Italia conterebbe atta a ioni di fanteria negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale
Contro l'esercito tedesco in ritirata nei pressi della linea gotica per ai Imola Ravenna e Forlì
La brigata era una formazione autonoma aggregata l'Ottava armata britannica con le proprie insegne
Con la denominazione brigata palestinese Jewish e quanto libri gay del Group
Il comandante era l'ebreo canadese generale Ernest Franca da ingenuamente
La pratica ha combattuto in Italia dal tre marzo al venticinque aprile mille novecentoquarantacinque
Cinquantaquattro giorni ha avuto il cinquantasette morti di cui il trenta palestinesi e ventisette ebrei inglesi
E i feriti sono stati oltre centocinquanta
Ora deciderò fare una breve storia di queste formazione quando inizia il conflitto mondiale il governo inglese rifiuta l'arruolamento degli ebrei
Ma nel mille novecentoquarantuno
Di fronte alle difficoltà della guerra Churchill autorizza la formazione di un reggimento palestinese di due mila cinquecento uomini ebrei e arabi con compiti di sicurezza territoriale
E un anno dopo nel mille novecentoquarantadue
E il comando britannico del Medio Oriente promuove la formazione di piccole unità militari ausiliarie
Composte di lavoratori specializzati carpentieri autisti meccanici radio tecnici e fotografiche da utilizzare presso le unità combattenti britanniche
Questi primi volontari arrivano in Italia nell'autunno del quarantatré
Organizzano le comunicazioni ripristinano gli impianti mettono in sicurezza i ponti rendendo possibile l'avanzata degli alleati verso il nord Italia
E finalmente nel dicembre quarantaquattro c'è c'è il d'accordo con il presidente degli Stati Uniti io Roosevelt dai il permesso alla costituzione di una brigata ebraica combattente da dislocare sul fronte italiano cito con il diritto di combattere similmente agli altri popoli
Sotto il loro vessillo formato da due strisce in fondo bianco sormontato dalla stella di Davide
Senta l'ascolto del notiziario di radio radicale sono le nove e quarantatré minuti ora andiamo ad ascoltare il direttore della Repubblica Maurizio Molinari
Ma il venticinque aprile è una giornata importante per la memoria i dipinti tratterrà del nostro Paese ricordare la liberazione dell'Italia da parte degli alleati sostenuti dai partigiani antifascisti significa ricordare le radici della nostra Repubblica infine ricordare che c'è stato un momento nel quale bisognava scegliere con i PPA farei bene il male dove male e i loro alleati resto cretini e il bene erano tutti coloro che si battevano contro di loro
Non era un scontato occhi si batteva con gli alleati gli antifascisti partigiani indipendentemente dal loro colore politico tra loro fede religiosa per la copertura totale non erano più sicuri ce l'avrebbero fatta
Nuova del male di chi la il potente macchina da guerra che forse mai stata creata dalla storia dell'umanità sappiamo com'è andata sappiamo che le radici dell'Europa delle democrazie anche della nostra Italia maschio no
Dalla lotta antifascista come ha detto il presidente della Repubblica Mattarella la Costituzione nata lì dove sono caduti i partigiani ai perché cranici sono quelli della Brigata Ebraica
Dei volontari della Palestina sotto il mandato britannico vedrai che l'attività e prega per l'epoca erano uniti alle forze britanniche per combattere contro i nazisti nella riparazione per l'Italia e anche in altre operazioni il Nordafrica ricordare il loro valore significa ricordare che la battaglia antifascista ha avuto molte identità e tutte oggi sono pragmaticamente importanti soprattutto perché intuito di avere libertà e democrazia deve costantemente riguadagnato però ognuno di noi
Ancora ascoltiamo adesso il fondatore del foglio Giuliano
Sei nove foglio abbiamo un'idea chiara
Israele Ucraina sono
Diciamo che i due situazioni in cui c'è una battaglia la libertà
Purtroppo ritrovata di due guerre si tratta di due in cui ripropone quel tempo prima della liberazione c'era guardi togliere con le armi distruggere un nemico
Totalitario un nemico solitarie un nemico vuole articoli così è la verità non è un anniversario facile è un anniversario di liberazione sono due cose molto diverse
Sono del parere che la memoria condivisa è una cosa impossibile
Ognuno dei due memorie c'è un pezzo d'Italia che a un'archiviazione che in quella Repubblica all'italiana
E di una malintesa lealtà verso le vecchie alleanze erano sciagurate alleanze di Mussolini non Hitler
A questo pezzo d'Italia piccolo minoritarie ormai siamo tutti invecchiati tutte
Tutte le memorie in realtà appartengono poi ai padri e i nonni cioè questo pezzo d'Italia ha una sua memoria
Non ha penso no non sento concentrarsi nello sforzo titanico
Chiedere una misura è una dichiarazione di antipasti attento invece integrare in una democrazia costituzionale aperta a terra appunto di opinione loro il verbale al gioco libero
Delle opinioni attenta invece integrare le destre
Per connotati profondamente rinnovate Amanda metà offrano prenome o no ma quale io non davo un tondo bucato
E Fratelli d'Italia e che attraverso una lunga cavalcata con correzione cresciuto denari prima del una donna Presidente del Consiglio che con Ucraina Elena non ho pagato colpo e quindi da questo punto di vista mi pare che il principio d'integrazione
Italiana ed europea Librandi detta le notorietà ma credo nove normali piano da un pioniere storica e anche provoca autrice di una destra nostalgica
Che non avrà da faticare con una grande novità è una grande conquista dell'Italia costituzionale
E dell'Italia antica
Sentiamo invece adesso il direttore del Foglio Claudio Cerasa sono Claudio Cerasa direttore dello spoglio e
Volevo provare a Alpitour vale cuticola allenamento ambizioso su questo avverbio questo tema
Che cosa è oggi il venticinque aprile da rispetto a quelle che sono le grandi minacce ma libertà che ci sono in questo momento non solo in Italia ma Giove il mondo
Detto in maniera più semplice perentorie dei validi solidi intelligenti credibili
Antifascisti bisogna semplicemente limitarsi a osservare ciò che è successo nel passato o bisogna provare a contestualizzare a capire quali sono
Anche le minacce del del presente anche quali sono le realtà totalitarismi che trovano in tutti i modi a limitare lo spazio e la nostra libertà e quindi
Organizzarsi di conseguenza il provare a declinare l'antifascismo anche sul presente non solo in passato
Io penso che l'occasione di oggi la possibilità di mettere in mostra emettere luce che cosa significa il fondo essere assediati nella propria libertà ci permetta di ricordare che il popolo ebraico non soltanto venticinque aprile avuto una sua grande centralità naturalmente nella resistenza no da piegare Rai che ha soltanto uno dei tanti dentro questo burbero tale ma è quanto mai centrale in questa fase perché oggi cresce davvero antifascisti di fondo bisogna avere il coraggio di difendere le democrazie assediate
Le realtà che rappresentano i valori non negoziabili la nostra libertà
Che vengono ogni giorno da moltissimo tempo ormai minacciate e di fronte alle quali purtroppo per il fronte unico dell'antifascismo molto attento al passato fatica a riconoscersi fatica a rivendere quei valori come invece l'OPA se rivolge lo sguardo verso il il passato
Dunque oggi l'appello che andrebbe andrebbe fatta e che andrebbe messo a fuoco e quello di considerare il venticinque aprile come l'occasione per rinnovare ora il la difesa delle nostre libertà non negoziabili dai totalitarismi ma bisogna essere anche bravi intelligenti e pronti fa capire quali sono oggi i fronti che vogliono limitare gli spazi della nostra libertà
Così Claudio Cerasa infine sentiamo il direttore del dubbio David vari
Vorrei raccontarvi la storia storia non cerco di essere breve perché è una storia che va raccontata vedo in questo giorno vorrei raccontarla con le parole il PD Sergio Mattarella
Che premono per l'aiuto pronuncia il giorno del suo insediamento coefficiente Repubblica Italia rischio Mattarella pagato più volte in un passato non troppo lontano il prezzo dell'Oriente l'intolleranza
Voglio ricordare un solo nove sempre Vaccarella Stefano Taché Massucci terribile attacco terroristico la sinagoga di Roma nell'ottobre ottantadue aveva soltanto due anni però l'osso del bambino un bambino Ettore Italia ecco ma tra la pronuncia queste parole che mila cinque cinque
Ma la domanda è questa come mai a distanza di tanti anni l'attentato dell'ottantadue quindici decennio presente nel complicarci senti in dovere ottantuno soluti ricordare la memoria di quel bambino ebreo ma soprattutto di sottolineare che campano era un bambino italiano se non fosse scontato
Evidentemente lo fino a quel giorno Stefano che che fossi nato da un commando palestinese nell'ottantadue Linceo famosissime tracce non certo in più di Roma evidentemente su un bambino ebreo buon italiano è stato il celebre evidentemente lui non aveva diritto a restare umili elenco delle vittime del terrorismo italiano non aveva una pipa Clito di cittadinanza
Ecco io io io vorrei capire Polito con il giorno il venticinque aprile come dire
Perché la morte di Stefano come abbiamo dovuto aspettare più di trent'anni e il coraggio dei picchetti Mattarella per tacita Rinazzo spesso Capalbio
Perché allo stop perché ucciso perché era per più complicato perché c'è oggi devono fare o non fare i corsi secondo il venticinque aprile soprattutto sarà il suo venticinque PG biocidi cittadini cinque di un di un bambino però Italia vi ringrazio Specialu proprietario con attenzione
Ecco e con il direttore il dubbio abbiamo chiudiamo questa lunga
Così testimonianza di questa giornata di ieri che trovate trovate ovviamente integralmente sul sito di Radio Radicale
Dove appunto radio radicale ha organizzato una lunga dirette con il Museo della Liberazione di via Tasso a a Roma organizzata da Radio Radicale insieme al partito radicale transnazionale tra spartito l'Unione delle comunità ebraiche italiane
Dalla Comunità ebraica di Roma dall'associazione sette ottobre da Sinistra per Israele dalla Federazione delle associazioni Italia Israele
Appunto che abbiamo fatto ascoltare in questa prima edizione del notiziario di radio radicale i passaggi di alcuni dei numerosi interventi che ci sono stati appunto nella giornata di
Adesso chiediamo a cui
Prima la notizia che
è stata confermata che oggi il segretario di Stato americano Anthony Blinken incontrerà a Pechino il presidente cinese Xi Jinping il colloquio segue un incontro tra Blinken l'omologo cinese Hou Han G
Che ha evidenziato le crescenti tensioni tra le parti però appunto è stato poi confermato questo incontro che dovrebbe tenersi a vede
Chiudiamo qui questa prima edizione del notiziario di radio radicale ora andiamo ad ascoltare la replica di stampa e regime curata questo cita Roberta Iannuzzi
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