Presentazione del libro di Carlo Ludovico Ragghianti e Ugo La Malfa "Carteggio" (Edizioni Fondazione Ragghianti)

Probabilmente il tavolo Bourguiba
L'occasione è un'occasione molto importante
Nel senso che la la fondazione
Ragghianti ha pubblicato un carteggio tra mio padre Carlo Ludovico Ragghianti
Per chi conosce la storia diciamo nel Partito d'azione dell'antifascismo Ragghianti è stato la personalità lo storico dell'arte di grande personalità ma anche con una passione politica autentica con una partecipazione molto viva
Alle vicende della lotta della resistenza del del Partito d'Azione poi del partito repubblicano insomma una vita documentata da questo carteggio trentennale allora abbiamo de deciso di di il fare insieme con la Fondazione Ragghianti
La presentazione
Questa è una di queste queste carte all'oblio pregherei il dottor Bolpagni che il direttore della Fondazione Ragghianti di raccontare ci il programma delle pubblica degli scritti di Ragghianti perché sono molto importanti ci sono anche c'è una produzione libraria che varrebbe la pena se si potesse rendere disponibile nuovamente
Non so se la dottoressa bassetto che ha parlato in modo meticolosi solo questo carteggio proprio a qualcosa sul la difficoltà di lavorare su queste carte poi il professor balzelli e io
Parleremo e forse porteremo discorso un po'più su anche sull'attualità perché su cose
Che hanno una grande importanza Stefano Folli che doveva precedere traballa si scusa vale scomparso Sabatino un esponente vecchie storie molto italico Santo no no sì capi M e quanto se la tira piedi telefonato che vedo dove dato alla causa di questo lo stesso atto parlamentare repubblicana per boschi o almeno le spolette del partito che in Campania verso molto intelligente una perdita e quindi in questo senso ma proprio faccio però la parte
Che farebbe stima allora allenata da portarmi ma se la burocrazia rappresenta
Grazie grazie a Giorgio la Malfa e alla Fondazione Ugo la Malfa anche ci ospita e che ha avuto l'iniziativa appunto di organizzare insieme con noi insieme con la Fondazione Ragghianti di Lucca la presentazione dell'edizione di questo carteggio Ragghianti Ugo la Malfa che è stato così accurata mente
Assemblato trascritto annotato commentato da Elisa bassetto e poi la pubblicazione appunto include un approfondito saggio di Roberto Balzani che
Ringrazio molto per quello che ha fatto e per essere
Posso dirlo un amico della Fondazione Ragghianti
Alla Fondazione Ragghianti che esiste come centro studi a Lucca città natale di Carlo Ludovico Ragghianti del dal mille novecentottantuno quindi quando Draghi anche la moglie dice a collo abbiano ancora in vita
Ha un archivio veramente amplissimo Carlo Ludovico Ragghianti diciamo ebbe la consapevolezza del proprio ruolo storico o molto presto nella propria vita e quindi ha conservato moltissimo
Non soltanto dei propri leader ma delle proprie corrispondenza dei propri documenti
E quindi la Fondazione Ragghianti dispone di un archivio di un fondo archivi di usare i fondi archivistici tra cui quello di Carlo Ludovico Ragghianti che consta di oltre centocinquanta mila documenti
Che nel corso degli anni sono stati completamente inventariate riordinati inventariati e che da qualche anno sono assolutamente a disposizione per la consultazione da parte di chiunque
Questo lavoro preliminare di riordino inventariazione di materiali altrimenti non facili per districare visti
Ci ha anche consentito di avviare una serie di iniziative di studio di iniziative editoriali per esempio un'iniziativa che ormai c'è da otto anni da sette anni questo all'ottavo di borse posta dottorale in che sono poi finalizzate alla realizzazione di monografie su singoli aspetti della vita dell'attività dell'opera di Ragghianti e di dice a con l'hobby
Pubblicazioni di scritti adesso è in corso un grande lavoro di pubblicazione degli scritti politici di Carlo Ludovico Ragghianti sì saranno due tomi per circa mille cinquecento pagine quindi opera molto
Ampia e anche ardua
E i carteggi carteggi che sono un elemento fondamentale per per comprendere la personalità di Carlo Ludovico Ragghianti ma anche
Per conoscere meglio il periodo storico cui egli appartenne
In quanto protagonista protagonista dalla cultura ma anche protagonista della politica il carteggio tra la pubblicazione del carteggio tagliante Ugo la Malfa e il secondo volume di questa collana quindi ancora neonata
E il primo in solito ma come dire finalizzato anche a sfatare miti è stato il carteggio Ragghianti Amintore Fanfani il prossimo sarà il carteggio
Corso di lavorazione carni bianche Bruno Zevi un altro suo storico amico compagno di strada
E per il quarto volume stiamo ragionando ci sono varie ipotesi diciamo ma la più probabile lo posso dire perché se non starà al quarto sarà il quinto il carteggio con Aldo Capitini quindi avete capito che la scelta e quella di privilegiare almeno in questa prima fase soprattutto i carteggi con personalità del mondo politico va be Bruno Zevi anche della storia dell'architettura evidentemente ma anche della della sfera politica
Perché perché
Carlo Ludovico Ragghianti chi è stato diciamo diciamo no anche a lungo emarginato per il fatto di non appartenere alle due principali parrocchie politiche italiane stato emarginato come studioso
Ma è stato poi mai da vario tempo venne recuperato bene ha studiato come storico dell'arte
Il suo apporto alla vita politica e civile italiana
è rimasto più in ombra rispetto a quello dello studioso proprio per questo nella pubblicazione dei carteggi una scelta è stata quella di cominciare di primeggiare almeno nella prima fase i carteggi politici e anche adesso appunto
Di arrivare alla pubblicazione degli scritti politici
Che culminano nella vita di Ragghianti nella rivista criterio che fu attiva per non lunghissimo tempo tra il cinquantasette e il cinquantotto ma che ebbe un ruolo molto significativo
Quindi il carteggio tra radiante Ugo la Malfa era d'obbligo
E si è rivelato come ci si poteva attendere un carteggio ricchissimo molto significativo ma non ne parlerò specificamente io ma chi se ne è occupato
Da autentico studioso della materia però ci consente veramente
Di ripercorrere le tappe di una lunghissima amicizia cominciata a Milano negli anni Trenta è durata fino alla scomparsa di Ugo la Malfa tra l'altro in appendice al libro riportato il bellissimo discorso
Di commemorazione di Ugo la Malfa chi Ragghianti tenere il venticinque aprile del mille novecentosettantanove
Privo completamente di ogni svolazzi o retorico ma veramente forte di sostanza di sentimento trattenuto e di grande lucidità
E quindi appunto consente di ripercorrere la storia di questa amicizia ma veramente anche la storia
Della vita politica italiana dalla dal quarantacinque fino alla delusione
Del dopoguerra della rivoluzione democratica non compiuta e addirittura fino alla vigilia di quella che sarà possiamo che definire la la crisi della repubblica dei partiti
Ma non voglio rubare tempo mi premeva soprattutto appunto portarli questa testimonianza di lavoro che ci sta come Fondazione Ragghianti impegnando molto
Amministrazione
Cinica sulla però binaria posso dirlo figura di Carlo Ludovico Ragghianti ma straordinaria proprio nel senso che era fuori dall'ordinario che che ha subirà
Gli schemi e anche della moglie Licia con l'hobby che non è una figura ancillare rispetto a quella del marito ma una figura fortissima
E sulla quale tra l'altro stiamo per pubblicare un libro nella ma di un di una produzione editoriale Zeman FIOM FIM UILM buon viaggio delle
Alla prima barra frammenti chiedere qualcosa
Sulla su questo carteggio vorrei chiedere Aznar reso bassetto che non sia data la curatela perché visto che appare lavoro nero quindi che aggiungere qualche cosa
Questo libro che noi siamo qui Taldo perché lei e la curatrice di questo questo palco
Lettori
Vere dello storico dello Stato eletto alla Fondazione
Auguri di prova
Sì grazie grazie mille anzitutto ci tenevo moltissimo a a ringraziare lei ma anche tutto lo staff della Fondazione la Malfa che mia
Accompagnato no anche in questo percorsa di curatela che poi è sfociato appunto nell'edizione del carteggio sono state per me è un aiuto preziosissimo
Che dire non vorrei diciamo così dilungarmi
In una dettagli di il carattere tecnico Senoni insomma limitarmi a dire che quello di Carlo Ludovico Ragghianti in assoluto credo si possa affermare uno degli archivi privati più più ricchi diciamo del del Novecento italiano proprio per l'orizzonte a dei corrispondenti anche per l'ampiezza no delle delle tematiche trattate e il carteggio con con Ugo la Malfa no all'amico di di una vita
Rende bene tutto questo nella misura in cui le le tematiche le problematiche che vengono affrontate sono
Di ordine diversissimo dai temi del patrimonio culturale a quello della scuola
Dalle elezioni presidenziali alle dinamica puttini poi interne ai partiti alla crisi che che segue il
Il post sessantotto no quello che è stato questa icastica mente definito l'anno dei miracoli che ha
Soprattutto per raggi anche un un valore periodi Zante fortissimo no perché rappresenta proprio una cesura a livello biografico in questo ovviamente ci sono anche delle differenze rispetto all'interpretazione alla
Capacità di di lettura che invece
A a Ugo la Malfa no di quelli stessi eventi che entrambi si si trovarono a vivere
Se me lo consentite o credo che il professor Balzani meglio dimessa Franco anche modo addentrarsi a nell'analisi di di di temi che insomma risultano fondamentali per la comprensione della della storia della della seconda metà del Novecento
Vorrei diciamo così rubargli un attimo per una considerazione che che è di tipo personale ovvero che per quanto mi riguarda lavorare all'edizione di questo carteggio ha rappresentato un un arricchimento non solo dal punto di vista scientifico perché appunto come ho detto
Mi ha dato modo di Mère Czerny no di di di fare veramente una un Colin Marshall minima
In tematiche
Così ampie e trattate veramente in maniera così così lucidata entrambi perché poi colpisce tantissimo la capacità di di lettura no di fenomeni coevi che questi due due uomini avevano in comune veramente una capacità di di analisi non comune lo possiamo dire noi ex post e no sapendo già poi come le cose effettivamente sono sono andati a finire
Ma ha rappresentato volevo dire appunto questo anche un'occasione di arricchimento sul piano umano no perché appunto i valori noi l'umanità che emergono dal dal dialogo tra queste due persone
Veramente mi hanno se così posso dire lasciato un un'impronta in incancellabile due sono in particolare non le cose che che mi hanno colpito la prima quest'idea che io trovo dominante in entrambi quest'idea di interesse generale cioè l'idea che in qualche modo quello che è il bene comune che poi una concezione è un concetto estremamente difficile da da da definire abbia comunque guidato l'azione di entrando in una sorta di di di stella polare che in qualche modo ha fatto sì che tante delle delle loro analisi e della loro le iniziative promosse da entrambi padano superato no anche questo orizzonte a volte un
Non posso fisso
E anche Dini dato da da una certa anche mentalità in qualche modo corporativa no da un'onda un'attenzione eccessiva a quelli che sono no agli interessi di parte cioè l'idea proprio di di di proiettare il tutto appunto in in in quella che che che si può dire una dimensione l'interesse generale
E la seconda cosa che invece mi ha mi ha colpito in in maniera particolare che ho già avuto modo di accennare durante la la presentazione fiorentina
è questo no di dimensione diciamo così di di futuro che entrambi questi uomini assegnavano all'italiana questa loro capacità in qualche modo di di proiettarsi Sempre in avanti e e ti vedere sempre in prospettiva e questo anche nonostante no già il paese ha all'epoca presentasse tutta una serie di di di problematiche ovviamente loro hanno visto no in parte anche fallire quella loro idea di di rivoluzione democratica che che accennava che accennava prima Paolo nondimeno sono Samperi riusciti diciamo così sia un a collocarsi in una dimensione di futuro nonché in qualche modo segna anche una una cesura rispetta l'attualità presente noi oggi che siamo così almeno parlo parlo per me ma credo che la cosa possa essere estesa anche ad altri esponenti almeno della mia generazione c'è questa idea no che a volte ma anche un orizzonte di schiacciamento in qualche modo sulla sul presente quindi questo queste quanto
O no la parola
Ma ringrazia intranet abbassamento aggiungono vere casi pubblici spiace di questi carteggi lei si convince poco dopo la guerra perché naturalmente forse questi ingresso come vedete chi lo perdeva bellissime per le ragioni che ho detto polpa di adesso
Perché son pieni di passione e di autorità politiche sa che cosa sarebbero state le lettere scambiate per trentaquattro non le conversazioni però messe su carta perché la la tragedia che la maggior parte di queste cose sensate o distrutte o non ho mai messo su carta
Cioè i pensieri sull'Italia da costruire
O su come costruirlo
O perché a mettere insieme il Partito d'Azione come avete lezione tutto questo non c'è per esempio Adolfo Tino
E mio padre oltre Adolfo Tino
Ragghianti
Ho tutto questo mondo e Benedetto Croce sicuramente sono stati degli scambi intensissimi in quegli anni
O o son state distrutte
Ecco consenso delle scritte
Quella prima lettera datata primo oggi Baggio del quarantacinque
Lo dico perché proprio perché è così bello il carteggio che ce
Succede
Il pensiero di quelle sarebbe da
Molto più probabilmente acquisito scrivendo
Poi dopo
Va bene
Fa molto piacere partecipare a questa presentazione perché sia per la vicinanza alle fondazioni sia Ragghianti ovviamente quella di Ugo la Malfa
E anche perché si tratta effettivamente di un contributo secondo me di primo ordine alla storia del dopoguerra quello che viene oggi pubblicato per quale motivo ben prima di tutto perché io lo vedo come un contributo se vogliamo alla secolarizzazione della storia post bellica nel senso che non è un carteggio filtrato
Da quello che succede poi una carteggio fra due persone
Dotate di una grande capacità analitica che raccontano i problemi dell'analisi mentre la politica si fa quindi non non c'è
Un elemento come dire di riconsiderazione postumo che come sappiamo ha ovviamente degli affetti sulla memorialistica e anche sul modo di vedere le cose quindi questo
è un primo dato è molto raro trovarne perché molto spesso quando si tratta di politica fatta i diciamo contingente di solito le informazioni sono sempre molto dettagliate puntuali quasi mai come dire implicano delle riflessioni di prospettiva
Naturalmente qui siamo di fronte a due persone che invece hanno per ragioni culturali
Quello che diceva la dottoressa bassetto e cioè il senso della storicità della loro azione che viene loro da Benedetto Croce in entrambi i casi cioè l'idea che la la storia sia una storia di libertà e che questa storia di libertà che si fa nel contemporaneo si iscriva in un quadro di valori complessivi di una civiltà nel caso italiano di cui le persone sono attori attori con le loro scelte quindi questa sorta di diciamo di storicismo vissuto che vale per l'uno e vale per l'altro in due forme diverse come vedremo perché non sono affatto simili sono due personalità molto forti e molto diverse
Tuttavia da a questo carteggio il senso di un'approfondita che non è abituale e questa è la prima considerazione
La seconda considerazione che c'è una percezione della dimensione del proprio della propria vita nella nella storia che si fa
Che da a Ragghianti l'esigenza che invece non è propria di Ugo perlomeno non in questa fase sola in una fase successiva di diciamo di dovere in qualche modo riepilogare quello che è appena stato fatto cioè l'esigenza di riconsiderare
Se stesso e la propria azione
Nell'immediato passato per riuscire da questo davvero e delle The diciamo a trattato diciamo attrarre
Degli elementi per la ricostruzione della propria vita nei colli della propria vita nel futuro è un una specie di regime di storicità per cui periodicamente Ragghianti
Sia nelle nella pubblicistica pensiamo al disegno della Resistenza italiana nell'immediato dopoguerra ma sia nelle lettere
Che scrive agli amici e in particolare Ugo la Malfa sente il bisogno in certi momenti per riuscire a capire a che punto siamo dove siamo di dover fare una specie di di analisi dell'immediato passato i di quello che è stata la vicenda propria in questo periodo
Sappiamo che che viceversa Ugo la Malfa questa cosa normalmente non la fa quando la fa scegliere
Una particolare forma di comunicazione che è quella dei discorsi ai congressi del partito repubblicano e soprattutto dagli anni sessanta in poi diventa questo la sede della diciamo del riepilogo della propria vita politica in relazione alla storicità di quello che è avvenuto e della progettualità quindi quella è la sua diciamo la sua sede ideale
Fino all'ultimo grande discorso del congresso di Roma del gioco del mille novecentosettantotto naturalmente
E si sottrai sistematicamente alle siamo alla alla richiesta di alianti che i radianti gli fa
Perché lì Terio per esempio nel cinquantasette cinquantotto di intervenire sulla storia della sinistra democratica
Dicendo chiedendogli di una testimonianza immediata nell'imminenza della costruzione del centro sinistra cosa che invece poi farà Leo Valiani
Al posto di di Ugo la Malfa in quella rivista e anche in quegli anni
Quindi c'è questa percezione che davanti che produce anche una certa simmetria nella dimensione chiamiamola così della della stessa comunicazione verbale
Nel senso che per Ragghianti villa all'esigenza di scrivere e di collocarsi attraverso la scrittura in questa storia è un'esigenza profonda per cui è un grande scrittore nel senso che la l'elemento narrativo disse
è un elemento costitutivo del suo modo di vivere
Nel caso di Ugo la Malfa l'elemento del dell'East della scrittura e soprattutto una un'esigenza di diciamo di conferma di amicizia e relazionale
Ma è l'azione contingente che è il motore diciamo contingente nel disegno che è il motore
Delle sue scelte quindi c'è questa differenza che produce naturalmente
Una qualità degli interventi che è asimmetrica molto più come dire dilatata quella di Ragghianti molto più diciamo molto più sintetica e molto più ridotta anche contenutistica mente quella di Ugo la Malfa nonostante poi in certi momenti cadenzata da interventi minimi miracoli se mi è ben precisi
Un esempio di questa diverso modo di diciamo di percepirsi de nella storia evidente per esempio nella questione della terza forza
Del dalla dalla seconda metà degli anni quaranta fino a diciamo alle soglie del centro sinistra
Nel caso di Ragghianti la terza forza è un'esigenza di costituire uno spazio politico vero e proprio dal punto di vista di accordo fra i gruppi partiti che dovevano ritrovarsi Yeager riuscire a costituire una lo diciamo un elemento intermedi o sufficientemente robusto per poter competere con i due grandi gruppi
Politici del Paese della Repubblica
Nel caso di Ugo la Malfa la percezione che la terza forza e soprattutto un elemento di condizionamento di quello che debbono fare impartiti in particolare la democrazia cristiana
E il Partito socialista per riuscire a portarli dentro lo spazio di una democrazia moderna e quindi non è tanto un esigenza quantitativa
Ma è un'esigenza di collocazione politica puntuale per poter essere diciamo il fermento poi gli accordi politici è molto ma molto più chiari si capisce benissimo anche dall'uso dal modo con cui Ugo la Malfa entra nelle polemiche sulla terza forza che naturalmente periodicamente affaticano la vita diciamo degli intellettuali laici dal del mondo e anche del Mulino successivamente diciamo di tutti gli attori di questo di questo pericolo si vede benissimo questa differenza e diciamo non è un elemento
Che in un certo senso Ragghianti capisce cioè capisce che il suo interlocutore
Non la pensa esattamente come lui capisce che ha molto più fiuto politico di lui e questo è regolare in tutte le lettere e tuttavia pur riconoscendolo
Non riesce a sottrarsi a questa diciamo dimensione di di terza forza Isma'in senso diciamo quantitativo politico classico e non riesce a vedere invece questa con Kuhn adeguata lutti lucidità questo elemento più invece di bordeggia mento politico e di azione politica contestuale che stando dentro il governo stando fuori Ugo la Malfa costruisce per dare della terza forza un ruolo attivo e non semplicemente attendere che maturino le condizioni per prendere i dieci per cento dodici per cento mentre dentro i socialisti non mette le eccetera eccetera
Anche perché per esempio sappiamo che del terza forza Isma'l'elemento sarà che piano era quello che si riteneva depositario della componente socialista per cui Saragat era già Luís CONSAP pensava di fare il centrosinistra semplicemente col Partito socialdemocratico fosse già il centro sinistra realizzato qui mangia solo questo
Ne ha dato l'idea di quanta fosse la distanza poi dalla realtà bellissima la parte della della genesi del centro sinistra che forse nel momento in cui due
Diciamo amici si ritrovano a fare una battaglia parallela in modo completamente diverso diciamo che la cosa curiosi ho cercato di dimostrare diciamo di farlo anche schematicamente a che partono
Diciamo dallo stesso livello tutti e due sono dentro il governo Parri come sappiamo sotto il sottosegretario l'altro ministro poi uno diciamo non farà ma ancor più me sottosegretario del ministro lei deputato
Pur avendo voglia di facchino naturalmente non ci riuscirà mai più entrare in questo facendo alla fine una vita diciamo da intellettuale scegliendo i partiti politici nei quali militare prima il Partito d'Azione o il Partito repubblicano poi il Partito socialista dal mille novecentosessanta per Ragghianti come diciamo dei di dei contenitori nei quali la sua idea che è poi quella di la Malfa del Partito d'Azione potesse in qualche modo trovare un progressivo inveramento
Viceversa nel caso di Ugo la Malfa il percorso che lo porta che lo riporta boia al al Governo
May nei primi anni Sessanta invece è un percorso molto più come dire politicamente lineare costruito bisogna dire che i due si si ritrovano perché a un certo punto
La Malfa capisce che c'è una una cosa che il suo amico potrebbe dargli e chiede
La relazione con col mondo laico soprattutto sul tema della scuola che dagli anni la seconda metà degli anni cinquanta in poi diventa uno dei dei grandi cardini della riforma della scuola della partita del centro sinistra che come sappiamo
è messa circa uno degli aspetti centrali per i repubblicani socialisti
E Ragghianti imporrebbe nella seconda metà degli anni Cinquanta essere in qualche modo il referente del Pierri per la scuola
E soprattutto in relazione al mondo laico pensa alla da esplicare l'organizzazione a cui dà vita diciamo i di cui diventa poi siamo referente principale
Al quale la dottoressa bassetto sta dedicando una ricerca che sarà molto interessante
Proprio fra gli anni cinquanta e gli anni dei primi anni sessanta sui territori Librino sig. in uscita
E e e poi però che cosa succede che il Partito repubblicano della seconda metà degli anni Cinquanta non è un partito in mano la Malfa è un partito spaccato
E sulla parte della scuola in quel momento è tra Marollo
Il referente ahimè dico il referente che il per la parte un po'più conservatrice del partito quella Pacciardi Anna cerca di accreditare e sulla quale e la quale l'amato non può dire di no cioè non si può quindi per lui l'elemento economico ovviamente quello da presidiare in primo luogo e la i su quello perde il contatto con Ragghianti perché Ragghianti avrebbe voluto avere una dimensione sarebbe statuto un'altra cosa chiaramente averlo dentro il partito repubblicano nel cinquantasette cinquantotto come punta di forza lui lo invita naturalmente cose del mette l'MF e acque tecnico contro sulla scuola ma poi su quello
Ragghianti fa poi la sua strada
Ragghianti si rende conto che allorché c'era ed è molto entrare nella Commissione Ermini cioè quella della riforma naturalmente la scuola
Non ci riesce
Per
Nel nel Partito repubblicano né nel partito socialista non nessuno dei due alla fine lo inserisce nella nel gruppo quello per lui diventa un elemento di scacco notevolissimo nel sessantadue a quel punto si rende conto che
Poter vivamente che la partita della scuola per la Marco in realtà rientra nel progetto più generale della riforma economica del Paese diciamo è uno dei requisiti fondamentali della modernizzazione
E allora all'Ulpia celebra cui il punto entrare nella Commissione Saraceno che viceversa sta preparando la parte
Diciamo economica del primi anni sessanta
Però ci arriva un po'tardi in questa percezione e naturalmente rimane diciamo così in una fase il supporto non riesce a essere un protagonista fino in fondo e quella per cui secondo me
è un po'la fase di chiusura della suo ovvero il proprio impegno politico cioè rimane all'interno del partito socialista chiaramente però diciamo che la la stagione della della politica come il protagonismo politico nella favela Vespri quella è la la fase in cui riesce ad arrivare in fondo marò quello che non riesce ad agganciare e l'essere dentro le due
Quelle che lui immaginava fossero le due stanze dei bottoni del momento che sono la commissione Ermini e dall'altra parte la commissione Saraceno non riesce a fare né l'una né l'altra operazione però non
è un modo di pensare se pezzo alcun ruolo naturalmente come è giusto che sia per l'uomo grande intelligenza e ambizione
è un è tutto speso dentro
La relazione fra i partiti l'idea che sulla questione della dell'istruzione ci debba giocare una un elemento di condizionamento da parte del partito repubblicano
Probabilmente in quel momento proprio perché pensa a chi lo rappresenta nel Partito repubblicano invece la Malfa
Questa partita lascia giocare i socialisti questa del della della partita nella scuola ed è molto più interessante la parte economica che vede come più anche diciamo come più vicina quello che è la sua possibilità di diciamo di interlocuzione dirette quindi c'è anche tutta questa partita che si ricostruisce benissimo anche attraverso i diari degli uomini politici dell'epoca quello di Fanfani naturalmente lei gli incontri le le occasioni che si sviluppano fra il cinquantasette cinquantotto cinquantanove sessanta sessantuno ricostruite quasi giornalmente per diciamo che qui c'è molto di questa di questa stagione
E l'altra cosa interessante dove adesso per arrivare a tutti gli aspetti più diciamo per non
Rifare come dire una storia annalistica l'altro aspetto interessante sicuramente
La crisi degli anni settanta dove in questa diciamo accezioni più di potremmo chiamare di pessimismo non rassegnato che è un po'la chiave di questa generazione di tutti non solo loro due ma penso Nicola Matteucci penso a diciamo a questa visione di che loro traggono in parte da Croce spesso questo questo elemento di pessimismo non rassegnato
Diciamo Ragghianti
Gioco cerca immagine di giocare un'ultima carta devo dire da questo punto di vista Ugo La Malfa è molto molto più lucido
Con nel sessantotto sessantanove con la questione della riforma universitaria pensando che
Questa riforma universitaria si che la questione degli studenti si possono affrontare semplicemente dando più autonomia agli atenei
Nella logica con cui professori universitari dell'epoca prese pensavano l'autonomia cioè una forma di autogoverno più ancora più mercato
Idi con la preservazione della libertà di ricerca e così via
Ma senza capire che in realtà in gioco ben altro quindi in realtà è una specie di autonomia tra virgolette dei baroni universitari che perché non ha nessun segno solo lui diventa per qualche mese diciamo il
Sempre il redattore di un progetto di legge che poi non va da nessuna parte e su questo bisogna dire che Ugo la Malfa non non lo segue minimamente sa benissimo che le cose non andranno in questa direzione più interessante
La crisi degli anni Settanta anche su quei anche su questo c'è una
Lunga lì ci sono lunghe lettere da parte di Ragghianti che sulla da un lato sulla contestazione della scelta della dei dei governi di unità nazionale che naturalmente Ragghianti piacciono pochissimo questo è evidente però il riconoscimento
Giunti il mettersi le mani nella superiore che mettersi nelle mani della superiore capacità di previsione di azione del suo vecchio amico cioè nel momento anche in cui
Contesta questa apertura ai comunisti che lui non capisce però dall'altra parte
Quindici però se tu
Pensi che questa operazione abbia un senso per la Repubblica
è quello che va fatto sostanzialmente
Ragghianti scriverà questo libro che è la traversata di un trentennio ok
Che viene pubblicato poi da editoriale Nuova di Montanelli che una specie di racconto
Piuttosto polemico sulla vita del Paese del top postali dagli anni sessanta in poi vista come una degenerazione della vita della Repubblica diciamo della Prima Repubblica questa trappola chiave
La manda a Ugo la Malfa che non gli risponde proprio i primissimi giorni del di gennaio del settantanove dicendo che aveva ricevuto da poco che gli avrebbe fatto sapere poi naturalmente cui non non ci sarà più l'occasione per poterlo fare
E in questo senso bisogna dire c'è
La sensazione un po'generazionale su questo un po'si vede l'impatto della generazione degli del dell'impatto fra una generazione che diciamo fa fatica a prendere il il ritmo della nuova repubblica della Repubblica del degli della fine degli anni Settanta sicuramente radianti questo filo lo perde nelle essi consegna ha una visione più e talmente più pessimistica nel caso di Ugo la Malfa ovviamente non è così anche se il pessimismo rimane però un pessimismo attivo come sappiamo
E su questo per esempio io ricordo
Le
Diciamo che il nemico gli articoli di Ugo la Malfa per esempio sui nouveaux philosophes francesi del settantasette pubblicato su Bernat riempire su sugli cosiddetti maître à penser i francesi degli anni Settanta coi quali
Ci sono alcuni articoli molto importanti di Ugo la Malfa sul Corriere della Sera coi quali
Brooks ma André Glucksmann coi quali apre alcun Ruini quali Daloui pare di vedere diciamo una forma di diciamo di posto marxismo
Che viene pure dalla dagli dalla contestazione degli anni sessanta
Che è per lui una una fase sicuramente di transizione sono degli articoli che forse varrebbe la pena riprendere perché devo dire che sono rari politici italiani che in quella temperie si rendono conto di questo
Di questa stagione della della degli intellettuali francesi che si consuma fra il mille novecentosettantasei mille novecentosettantotto quindi questo per dire su questo per esempio ci sono cose da parte di Ragghianti non ci sono elementi di riflessione da parte di Ragghianti ecco questo soltanto dunque Piccoli note di lettura che secondo me dimostrano quanto questa questa di me la dimensione di questi carteggi sia utile per chi si occupa della storia della Repubblica utilizzando le categorie periodi tanti tradizionali
La questa secolarizzazione della storia della Repubblica vista attraverso i carteggi contestuali
Ci dà una ricchezza di posizioni ci dà anche il senso dell'accidentalità della storia che non è male tenere presente non c'è nessuna terminologia li succedono cose che in qualche misura vengono decise quasi di di mese in mese noti signor Rossi fra il sessanta e il sessantuno per esempio
L'apertura a destra e poi il ritorno mentre si prepara il centrosinistra sono giochi straordinariamente ricchi di colpi di scena è anche di tic di cose che a caso che accadono del Paese dalla dal ai fatti del mille novecentosessanta alle Olimpiadi che tengono insieme due cose che non c'entrano niente
Ma che capitano nello stesso pochi mesi diciamo agivano al Paese sensi sentimenti con assolutamente contrastanti cambiano il ritmo e la percezione del Paese ecco queste cose
Da carteggi di questo genere si si desumono e e riescono a essere secondo me delle fonti di straordinaria ricchezza il fatto di avere il carteggio e non quindi solo una voce ma vere la voce
Dialogica naturalmente alcune lettere di Ugo la Malfa sono per sé mentre quelle TT Ragghianti sono pressoché integra anche perché teneva le minute insomma quindi si fa fatica per vedere dei pezzi
Naturalmente da al carteggio tutto un altro sapore perché c'è proprio civiltà il ping pong delle opinioni e questo naturalmente un arricchimento straordinario e devo dire anche per chi la legge una grande Nostalgia naturalmente per un letto che per questi
Grazie
Mirabile
Intervento di Roberto veramente
Coglie
Molti degli ospiti del
Beh della problematica di questo mondo di intellettuali che costituì il Partito d'Azione poi si sì sparpagliati questo soprattutto molto interessante la considerazione già ma non è pensato in questi termini la la ragione della perplessità di mio padre nei confronti vertenza fortissimo
Che emerge da questo cioè Ragghianti vuole raccordo dei laici
E lo padre cauto
E evolvente ha raccolto la ragione perché
Era senza polemica che c'è diciamo oggi se ne prendiamo a a livello molto più basso in cui si svolge oggi la battaglia politica come mezzi Calenda e così questa roba qui che parlano cioè ma hanno lo stesso problema
Cioè da una parte ricordo dove dobbiamo metterci insieme perché noi siamo alternativi agli altri
E l'altra l'altra posizione di revamping senza sito alternativi o avete un'opinione
Percepibile fino in fondo comune inferiore di mais
Ecco allora partiamo dalle opinioni non partiamo dagli schieramenti
Questo è il punto di debolezza diciamo di queste aggregazioni
Terza forzisti che di oggi solo appunto che solo al massimo delle pompe di schieramento dei patti per il parterre
Gli sbarramenti vanno delle posizioni critiche nei confronti tanto è vero tanto è vero che si sia i protagonisti questi qualche volta votano a sinistra qualche volta votano a destra sulla riforma della legge delle leggi solo con il governo con la magistratura sono il Governo per altre cose cioè uno dice ma come fai a fare
Terza Tursi sono se non hai un'opinione terza
Aspirazioni diverse da terzi deve essere fondata sulla opinione diverso
E quindi questo viene verso verso la seconda cosa che colpisce di questa storia ripeto secondo me per così dire la parte più bella è questo che intende quello che non abbia
Perché perché la storia del dopoguerra dell'azionismo vigente
Sconfitta nel loro progetto politico ciascuno dei quali cerca di difenderlo nelle circostanze in cui si trova
Fuori dalla politica o dentro la politica le spartito solista ho detto la politica del partito repubblicano
O dovunque sia quindi questa è la parte più per rinuncia sordo triste della loro vita
Valuterà il giovane non più speranze qua come disse coesione Aliani nel quale quante speranze avevamo le quarantenni quanta speranza avevamo il coraggio cioè quando l'Italia si libera del fascismo finisce la guerra
La ma io non è cacciato Vismara e quindi l'Italia poco
è certo ma male quel
E in quel momento poi il partito si lo strumento di questo progetto questa è il punto che un giorno bisognerà tornare a capire ma
Ma poi perché in fondo il Partito d'azione si è sfasciata
Che è stata la tragedia della vita di tutti loro
Perché questo qui che è stato il partito che e cioè insieme con il Partito Comunista caratterizzato la lotta la resistenza al fascismo esistenza comuniste azionista poi c'è anche un'altra opera ma è questione giustizia libertà debba vedersi sei andata le Brigate Garibaldi cogente la Resistenza italiana poi ci poco altro
E l'intellettualità era comunista azionista
E perché questo progetto e il passaggio dalla monarchia alla Repubblica e accelerazioni dove lo fa
E allora la sconfitta di Togliatti quando Togliatti porta il Partito comunista
Do atto dopo Salerno nel governo Badoglio ebbe il Partito d'Azione che trascina con sé il Partito socialista di Nenni e vince e e e Borromini
Perché voleva fare il presidente del Consiglio
E me ne contiene ferro cade troppo e etico e il Partito d'azione si si sfasciò in febbraio del quarantasei la cortina di ferro comincia a scendere col discorso di di di di furto dice dice che è del maggio del quarantasei ma insomma poi il corpo quarantasette si compra non sa se è già in quel momento che si spacca la Cosa Nostra se se la spaccatura su sul curioso questo mi pare
Noi dovremmo capire bene credo che cosa perché il Partito d'Azione non ce la fa non ce l'ha fatta c'è qui dentro un punto interessante guardo Ragghianti dice
A mio padre avevi ragione tu guarda ti sei rivolto al Nenni nel quarantacinque peccato che nel mio non abbia capito perché nel quarantacinque il Partito d'Azione si rivolge Armenia dice facciamo noi il blocco centrale
Per evitare che impongono la vita italiana democristiani ai comunisti perché si rendono conto
In quel momento che sta arrivando la democrazia cristiana era se sottoterra ma forse era già troppo tardi
L'altra cosa che mi colpisce poi dico dicono cose
Perché quando si arriva al compromesso storico Ragghianti che sia collocata per quindici anni a sinistra
è contrario
E scrive con Montanelli pubblica il libro con Montanelli
Cioè e il compromesso storico
è un è soltanto la posizione di mio padre nel mondo laico non c'è nessun altro
Nella Democrazia cristiana e e di Moro e di nessun altro
Nel partito comunista forse di Berlinguer e di pochi altri compromesso storico è una posizione di estrema minoranza nella vita italiana
Non strenna migliorarsi
Che è portata avanti nel Partito repubblicano io lo ricordo adesso tutti contrari
Anche lì io e la cosiddetta a parte i tram avranno che così un capitolo niente di politica diciamo così
Erano vecchi repubblicani al fresco mazziniano Marziliano ma ovvi sentirla furibondo mente contrario e Pastore che se la sinistra del partito repubblicano
Per
Marcatori et forse oltre al centrosinistra un percorso compiute dobbiamo dire ancora ecco approfittando e c'è solo radio radicale che ci per settantatré aggiuntiva
Come in quella questa storia potete resa in ieri io io via mi ha chiesto al
Ah va a Venezia abbiano chiesto di fare un discorso su mio padre cosa che io volessi inquietante per tutta la mia vita tragitti parlare
Mi hanno chiesto la formazione politica
Nel preparare questo intervento
Io mi sono reso conto di di una cosa che non sono quali
Cioè la la dico come cautela davanti a uno storico di vaglia come Roberto Balzani
L'idea di recuperare il Partito comunista accompagna la vita degli operatori
Solido buon per mai
Cori gli amici e i compagni Pompei inteso come dice avendo per litigare no
Ma non rinunzia mai all'idea che un giorno li riporto indietro
E per farlo
Per quello no non non si preoccupa di avere un blocco di terza forza alternativo
Perché pensa che a un certo punto forse riporta al Partito Comunista ma comincia presto a pensarci
Quando Togliatti lunedì quando diventa ministro del cinquantuno e Togliatti mi mandò un biglietto e adesso compie discuto io
E lui gli risponde a mio parere potete nella venti
Ma che vuol dire che Togliatti con quella arroganza di un capo partito di quella forza che vuol dire confini discuto io vuol dire che riconosce che nonostante la guerra fredda lo Statuto questo lì c'è un dialogo
Qui il filo del dialogo
Non viene interrotto viene interrotto naturalmente ma al Governo l'altro l'opposizione
Ma l'idea di fondo io mi sono reso conto
Lui non rinunzia mai all'idea di riportare quella parte della gioventù antifascista che per combattere il fascismo sceglie il partito comunista io mi ricordo quando Valiani racconta nella sua autobiografia
Valiani e socialista di origine lui ha quindici anni
Decide del ventidue dagli al ventisette decide lui al socialista
E prende contatto con i socialisti a Milano fornendo eccetera e mi dice vi distribuisco io nella nel Friuli-Venezia Giulia fa la distribuzione del e poi viene arrestato nel ventinove
Va nel carcere di Civitavecchia e conosce Terracini e Scoccimarro
E entra nel Partito comunista perché quelli la rivoluzione la sapevano fare
Dice dice Mariani quando entra poi dieci anni dopo le
Dopo i processi staliniani ce esce perché perché un socialista che vuole combattere il fascismo va nel Partito comunista perché è un liberale che vuol combattere il fascismo a Vendola
Preventivo il figlio di trentina il figlio via mentre il figlio di Berlinguer perché il padre di Berlingo e di Enrico Berlinguer e deputato di Amendola
Quindi i figli della di grande generazione liberale antifascista
Ritengo che la battaglia contro il fascismo si faccia solo dal partito comunista
Ma forse forse il l'idea di fondo rimane ma io li recupero prima o poi debbo riportare dentro cioè non possiamo perde perché se perdiamo questa componente la componente moderata del Paese che così forte
Che è in continuità col fascismo c'è tutta la discussione
Sullo compare di Codice
Se noi perdiamo pezzi così importanti quindi pressione è che la preparazione del compromesso storico
è molto lunga
Ma non si può confermare un filo
Ora speranza di ricucire
D'altra parte quando nel sessantacinque e mio padre
Fa il dibattito con Ingrao a a a a Ravenna
Che cosa gli dice Michal dice voi siete e dice ma voi queste vostre istanze riformatrici
Come le collocate all'interno di un Paese occidentale che ha un'economia di mercato che un sistema parlamentare e così via non gli dice voi dovete rinunziare alle vostre idee
Prima cosa convocata alle vostre idee in cui è stanco realtà cioè è un richiamo alla realtà che è un tentativo di aprire un dialogo e difatti il biologo in qualche modo sia e quindi e probabilmente il nuovo io conosco molto meno probabilmente Moana un'analoga visione
Che bisogna tenevo un filo di e quindi il compromesso storico
è una e il fatto che una parte di questo mondo
Antifascista così nobile fa fatica a capirlo
Perché qui si si capisce al centotredici e il il capo dice il doppio selvaggio del compromesso storico cioè essere servi e della DC e del PC scrive
Ragghianti dove detiene il venticinque novembre del settantotto il doppio selvaggio
Quindi col più contrario di questi
Ecco io penso che il CIPE coriste canta sono molto importanti perché io fanno più fanno riflettere sul
Su queste forse dovremmo
Dovremmo forse fare uno sforzo
Per rimettere in poi insieme al prestito dicevo prima Abel Pagni per esempio quel libro che io quando lo lessi mi fece un'enorme impressione il disegno storico della liberazione
Che è uno dei più belli Poliuto Ho letto sul sulla storia della dell'antifascismo forse bisognerebbe ripubblicato in cui
Insieme col io questi scritti politici non molto non riconosce son felice che escano e magari Attila riscoprire presentiamo
Se non ci sono osservazioni no chiudiamo qui con gli ovuli
A tutti
Di più di una finisce festività e ci rivediamo la ripresa
Questo
Prego
Boh
Io sono lenti vengo da Lucca vento questo convegno per una realtà sono andata anche a vedere Van Gogh nel museo un ex usa in questa forma di elettronica son venuti quando
Io ritengo che il terzo polo oppure queste forze che dice lei che ancora esistono perché naturalmente andrebbero riaggregare quindi sono malamente perché c'è nell'aria una riedizione di una DC sotto un'altra forma
Che già anche la Chiesa sostiene e dice l'ora di finirla sia il democristiana glieli cattolici non abbiano un peso e le cosa voleva dire sì ero di Pinilla
Che siano entrati i partiti come fino adesso perché naturalmente non se ne faccia uno solo se per caso nasce questo sistema
La terza forza qui ancora sussiste come dice lei che potrebbe essere ritrovata
Poi ricollocato in una forma come dice lei
Primi ebbe totalmente sbalordisce questo
Qualche volta mi domando se non sarebbe meglio per l'Italia
Perché
Tra esse ritornati dalla signora Veronica si riorganizzano riedizione per la democrazia che siano io ancora qui finisco la Democrazia Cristiana
Capisco
Quello che lei dice
Da Baghdad noi alternative ci piacciono cioè mediocre
Piangono nello
Allora lasciamo grazie al ci vediamo a breve separazione del
Le due volumi degli scritti politici una volta a Lucca
Parlare voglio
La banda larga detto
Abbiamo finale