Radio carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Ora
Che
Adesso hanno anche il fratello all'idea che
Abilitate aumentate ma cerchiamo di ragionare qualcun altro giudiziario acquisite
Come consigliere del potete fare quello che fate scusi secondino secondino UNAGIPA dica superiore
Il nome del popolo italiano il tribunale
Soltanto il cinque il Codice di procedura penale
Ed abbiamo accolto l'appello di Palermo seconda sezione
Data cinque aprile del mille novecento
Per c'è una cosa devastante permettermi del Sindaco per me padri
Vedere le giovani detenute
Che hanno il figlio che
è nata in carcere sostanzialmente cresce con loro in carcere a una cosa indecente che cosa ha fatto quel bambino prestare in carcere niente
Allora noi siamo i primi in Italia ad aver fatto unicamente dopo custodia attenuata per le madri in collaborazione con la Madonnina del Grappa per dire che le mamme detenute
Possono stare detenute non nel carcere per attenzione i figli ma in una struttura ad hoc
Ecco per non far
Deve iniziare un caso banale I così Barbin unanimemente sanguinose senza esitare una così vasta serie
Parliamo di cose serie buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio che
Al CED da parte dei Riccardo Arena la voce che avete appena ascoltato che certamente avrete riconosciuto è la voce del Presidente del Consiglio Matteo Renzi Matteo Renzi che nell'ottobre del due mila tredici intervistato da Lucia Annunziata fa un'importante a annuncio considerate che eravamo nel pieno della campagna elettorale delle primarie Renzi disse noi a Firenze siamo stati i primi in Italia ad aver crea ATO li cam ovvero l'istituto a custodia attenuata per le mamme detenute per far sì che i bambini non siano più in carcere magari magari signor Presidente
Fosse vero quello che ha detto o quello che le hanno suggerito di dire perché probabilmente dietro questa sua affermazione c'è un errore causato
Da un Consigliere a dir poco frettoloso sta di fatto che nel carcere Sulic ogni Firenze i bambini sono continuati ad essere detenuti come è evidente che a Firenze l'Icam l'istituto a custodia attenuata per le mamme delle utile ancora oggi che è il due mila e quattordici non è stato ancora realizzato figuratevi nel due mila e tredici ma c'è di più e c'è qualcosa anche di più grave infatti non siamo venuti a conoscenza di una vicenda davvero incredibile la vicenda di Giacomo un bambino
Detenuto nel carcere Sollicciano che pensato un po'a sei anni mezzo sei anni e mezzo un bambino di sei anni e mezzo che secondo la legge in carcere non ci dovrebbe stare infatti l'articolo undici dell'ordinamento penitenziario parla chiaro al compimento del terzo anno di età il bambino detenuto che prima stava in carcere con la mamma
Deve essere scarcerato e invece invece Giacomo pure avendo sei anni e mezzo si trova ancora in carcere insomma un atto illegale ma anche un atto di grande inciviltà ed infatti Giacomo è entrato in calce che aveva poco più di un anno e si può dire che Giacomo sia cresciuto in carcere si può dire che Giacomo abbia passato la già la sua piccola vita in carcere e già perché come si è Giacomo avendo passato cinque anni su sei in carcere e come se fosse un ergastolano Giacomo è il più giovane detenuto d'Italia ma ancora Giacomo
è la più giovane persona detenuta ingiustamente d'Italia Giacomo è detenuto ingiustamente perché è tenere in carcere un bambino disse anni e mezzo eh illegale viola la legge di all'articolo undici dell'ordinamento penitenziario perché se è già osceno tenere in carcere un bambino di due o tre anni diventa criminale tenere in carcere un bambino di sei anni mezzo
E allora per questa sera per capirne di più abbiamo qui con noi proprio Antonella Mollica giornalista del Corriere Fiorentino grazie alla quale e abbiamo scoperto questa incredibile gravissima realtà la realtà di Giacomo sei anni e mezzo il più giovane
E ingiustamente detenuto di Italia
Allora Antonella Mollica grazie a te siamo venuti a conoscenza di una vicenda che lascia a dir poco perplessi una vicenda che abbiamo letto proprio sul Corriere della Sera nella cronaca di Firenze ed infatti due scoperta o che nel carcere Sollicciano di Firenze
è detenuto un bambino che addirittura a sei anni e mezzo sei anni e mezzo anche se la legge prevede che al compimento del terzo anno di età i bambini si debbano separare dalla mamma detenuta e debbano lasciare il calcio
Cusin che è proprio così questo bambino che ha negli anni e mezzo ne fa
Sette a febbraio assemblee comincerà ad andare prima elementare dite da oltre cinque anni con la mamma nel carcere Ferentino di Sollicciano
è una storia incredibile pure tante persone sono a conoscenza di questa storia hanno cercando in tanti tipi ricordarlo però alla fine la la situazione è questa c'è un bambino di sei anni e mezzo che capire
In carcere che frequenta la scuola materna e che qualche volta anche raccontato ai suoi compagni di scuola che lui dica in carcere e che la Fiera lo chiudono a chiave
Antonella Mollica partiamo dall'inizio due accennati partiamo dall'inizio di questa incredibile gravissima vicenda quand'è che i Giacomo questo il nome di fantasia con quindi chiamo questo bambino detenuto a Sollicciano di sei anni me
Quand'è che già comunque entra in carcere con la madre allora Giacomo entra in carcere con la madre a un anno quindi era proprio piccolissimo perché la madre viene recapitata per reati anche piuttosto gravi che sono legate al traffico
I minori
Che vengono poi indotti alla
Gli oneri un reato gravissimo un reato gravissimo esatto la madre oggi ha quarantadue anni mi viene praticamente arrecata pari in che anno nel il febbraio del due mila nove sebbene poi viene trasferita alle certi e poi arriva pienamente nel novembre del due mila dieci questo sempre con Giacomo con sé dato monaci
C'è nel febbraio del due mila otto quindi quando lei viene arrestata Giacomo a un anno elette lo porta in giro prima appunto nel carcere di Bari poi a Lecce poi ripartire
Arriva più niente dal novembre del due mila dieci Giacomo retta in carcere con la madre
La madre viene finisce di scontare la pena nel gennaio del due mila diciannove quindi già questo ci dà la misura di che la gravità
Ha una lunga prima denaro a scontare pubbliche i reati contestati erano gravissimi sono gran
Infine inesatto finisce nel mito di siti Sollicciano ove la struttura dedicata alla Sezione femminile per le mamme che nel corso degli anni ha ospitato diversi
Diversi bambini
Tra l'altro lui fino a poco tempo fa era in compagnia di altri bambini che però poi sono andati via perché sono andati a
Nei in alcune comunità insieme alle madri
Il problema che posto invece per per Giacomo che invece è rimasto lì cupi nel corso degli anni ha frequentato prima l'asilo nido poi frequentato
La scuola materna adesso finisce la scuola materna pretende andrà scuola perché i volontari del Cal ci sono diciannove mi portano fuori e lo porto monito la scuola materna cerchiamo sotto dicono i volontari di Telefono Azzurro che stanno facendo grande la grande lavoro Ornello portano esteri meno ma
E che ci sono loro perché abbiamo eccetto per la verità dargli una parvenza di vita normale assenti però Antonella Giacomo sta di fatto che il detenuto questo Bambi
I nodi sei anni e mezzo sei anni e mezzo è detenuto da cinque anni e tre mesi cioè Giacomo ha passato la maggior parte della sua piccola dite in galera
Esatto esatto un ergastolo scritto io proprio mercato istituimmo grossi rischi petto alla sua al e i suoi pochissimi anni di vita no perché
Da cinque anni diventarci e lui ha conosciuto solo quello e poi appunto grazie volontari di Telefono
Aggiungo che tutti i giorni lo portano fuori sì però poi sempre in cella torna Giacomo è però sempre in cella torno a tutte le che ritorna in celle
Raccontano da Sollicciano che comincia a fare anche i capricci la fiera culti negli ottimale a quando non ci sono i volontari la domenica che lo possono portare fuori
Perché Chiusoli dentro opinion ci vuole stare
Capricci che un bambino fa a tre anni figuriamoci a sei in merito ma insomma che parliamo sta di fatto che Giacomo in base all'articolo undici dell'ordinamento evidenziarlo che è legge dello Stato lo voglio ricordare a qualcuno
Che ci sta ascoltando da Firenze non è uscito dal carcere così come prevede la legge al compimento del terzo anno di età il fatto è che Giacomo dopo aver compiuto tre anni non è uscì
Lo dal carcere mai stato in maniera illegittima trattenuto in carcere così Iraq ecco cioè non ci giriamo intorno al di là dei volontari questo è il fatto è così età ed è un fatto
Unico anzi io non ho memoria di un altro bambino detenuto di sei anni e mezzo in carcere però credo che il nord abbia perché non non c'è il piano casa così quindi voglio dire qua ci qualcosa che non ha funzionato perché Giacomo a tre anni doveva lasciare
Il carcere doveva essere separato dalla mamma anche se momento osservazione brutto ma questo
Questo atto previsto dalla legge non è stato compiuto
Cioè
Seggi Pizzetti Antonella ma per Giacomo quindi casa significa cella esatto caccia convocato alcunché cancello per ora la quando dice torno a casa torno in carcere per lui questo
E adesso con i suoi compagni di scuola ogni tanto si parla
Io
Future abiti rapito rapito affetto Ferentino io abito
Acquirente io abito in carcere Sollicciano effettivamente e pesante effettiva cioè quando Giacomo sta alla scuola moderna cultura compagnetti quindi viene portato fuori dal carcere BA
Alla scuola materna Cusa compagnetti quando si fanno giustamente delle domande perché sono bambini ormai di sei anni tutore abiti Giacomo risk
Onde io abito a Sollicciano nel carcere io abito incartare adesso a cominciare adesso che comincia ad avere la percezione note del mondo
Rapportino fino a quando di è piccolo mandino qui il suo punto di riferimento è la madre quindi lui finora che per lui la Camera la madre adesso comincia a farsi forte qualche domanda
E quindi comincia a diventare anche più difficile spiegare perché lui tutte le fiere tornati in cella c'è qualcuno che chiude a chiave la porta anche che
Hanno la struttura
Il mito di Sollicciano la zona dove vivono all'interno di Sollicciano le mamme con i bambini ovviamente è stata è stata abbellita il Papa
è stata resa meno carcere più calda doppiamente però sempre carcerario società ricostituite le porte con le
Inferriate i blindati sono stati
Sostituiti rapporti legno così come le brande erano sono state sostituite talenti Di Resta di fatto che quando quella porta che non è più blindato
Di legno a una certa ora si teme che si chiude
E Giacomo rimane chiuso in cella questo mare era sei anni e mezzo
Età una un fatto non soltanto grave ma che profila
Non pochi
Non pochi a spetti di responsabilità sia penale che che disciplinare ma ci arriviamo allora Antonella Mollica giorno dopo giorno mese dopo mese come Dusko vivi su Corriere Fiorentino gli anni sono diventati cinque anche di più e così già con
Ho anche se la legge prevede che i bambini vengano separati della mamma al terzo anno di età è rimasto in galera ma perché non esiste l'Icam a Firenze voglio dire non esiste come a Milano e a Venezia una struttura alternativa al carcere dove far scontare questi bambini
La prima con la mamma così come disse tra l'altro Renzi nell'ottobre di dire tredici implora acquirente ancora validi elica ma di anno in anno è stato rinviato è stato annunciato questa questa tuttora che dovrebbe ospitare le
Madri detenute ma ancora ad oggi non non esistere l'ultimo l'ultimo auto annuncio che è stato fatto pochi giorni fa appunto dopo che la città occupati di questa vicenda
Dettato che nel entro la fine dell'anno finalmente dovrebbe arrivare dovrebbe completarsi questo Icam di Firenze alla fine di quest'anno cioè bisogna è cominciato a parlare di Camera e il due mila nove
Nel due mila nove il primo protocollo d'intesa del gennaio del due mila dieci nel due mila dodici è stata fatta accettato una delibera della Regione Toscana poi c'è stato un nuovo protocollo di intesa o in una nuova delibera della Regione nel due mila tredici
Quando l'allora Sindaco punto enti Gherardesca parlava di questa struttura come qualcosa di già patto all'Annunziata disse disse proprio e siamo stati i primi in Italia fare li chiama ottobre del due mila e tredici e invece all'epoca libica ma non era ancora pronto
Doccia annunciarono assessore qua l'allora assessore comunale Stefania Accardi piegò che li Campa repertato pronto in primavera pezzo di fatto tutti assistenze
L'Icam ancora non ci vorranno cioè il bando di gara però a ma manca ancora diciamo il nulla osta della Provveditorato le autorità penitenziaria perché manca perde per poter far partire
I lavori e quindi che a luglio partirà la gara come perdiamo i lavori che dovrebbero concludere fuori gettiamo forse grande colpi
A fine anno lasci insomma non è vero che come ha detto Renzi nell'ottobre del due mila e tredici allora c'era lirica ma a Firenze che loro sono stati i primi a farlo non è vero tant'è che ancora oggi dica ma a Firenze non c'è traccia ci sono queste dell'ebbene qui si annunci insomma quindi utilizzando poco le parole che uso il presidente Renzi dall'Annunziata tenuto delle tredici quando parlo di
I suoi ricama a Firenze oggi se una donna viene arrestata con un bambino quel bambino vede il cielo dietro le sbarre ancora oggi a Firenze
Perché
Dico allora Antonella Mollica comunque al di là di questo resta un dato fondamentale un dato legale come abbiamo detto la legge l'articolo undici dell'ordinamento penitenziario prevede che al compimento del terzo anno di età IBA Bini si debbano separare dalla mamma detenuta e debbano lasciare il carcere ora la domanda sorge spontanea perché è Giacomo questo bambino di sei anni e mezzo è rimasto in carcere pur avendo superato i tre anni età perché è Giacomo avendosi anni e mezzo rimane ancora oggi detenuto sull'ICI hanno
Settimo ha funzionato e adesso dobbiamo cercare di capire che cosa non ha funzionato perché sicuramente
Il
Qualcosa che qualcosa non abbia funzionato non Presidente evidente perché altrimenti non saremmo in questa situazione capiamo sicuramente che c'era un un altro fratello che era stato affidato dal CIPE un fratello di Giacomo affidato dal tribunale
Per i minori di Lecce ad una DIA paterna che scriveva in montagna
Dopo che ha compiuto tre anni su questo Giacomo che pronunciato il Tribunale per i minori che ha disposto l'affidamento del servizio studi sociali ma poi c'è stato un ricorso
Della cognata della madre che ha praticamente bloccato tutta la procedura
E quindi da come è rimasto lì adesso bisogna capire perché dal momento in cui Giacomo ha compiuto tre anni fino ad oggi son passati tre anni perché non
Non è stato possibile darlo in affidamento
Ad altre persone l'altra famiglia sappiamo che ci sarà un'udienza al prossimo luglio al Tribunale dei minori che potrebbe
E potrebbe decidere l'affidamento ad una famiglia paritetica fatta avanti una pastiglia
Fino a un familiare lontano del padre quindi forse
Si potrebbe tra poco vedere la soluzione sì rimangono tre anni e mezzo di illegalità cioè tre anni e mezzo durante i quali un bambino un bambino e
E non dico un adulto un banco un rapinatore se un bambino è stato detenuto illegittimamente questo il nucleo essenziale della vicenda
Ora si ha la sensazione che con tutta la più buona volontà magari si è sbagliato però si è sbagliato magari volendo far del bene voglio dire e nei primi momenti arrivati a Sollicciano una volta che Giacomo compiuto tre anni età si ha la sensazione
Che in nel carcere di Firenze la direzione tutto sommato
Non sapeva dove metterlo voleva evitare traumi con la madre vero e
Anche anche questo sicuramente ha avuto una sua una sua influenza
Però ecco però ecco questo anche è un argomento un po'scomodo Antonella Mollica però insomma una mamma accusata di così gravi delitti
Sfruttamento dalla Costituzione minorile
Quanto può essere presa in considerazione voglio dire a un certo punto visto che hai commesso delitti così gravi sì in base alla legge italiana
Forse era il caso di forzare un pochino la mano di rispettare maggiormente la legge forse quella donna non meriterebbero quel bambino all'America hanno cercato di di mantenere gli atti andare probabilmente il bambino ad una ad un familiare perché poi
In realtà in queste situazioni si cerca di dare la la precedenza no prima di di togliere i bambini definitivamente la madre chi cerca magari di ritardi quindi un affinamento a qualcuno dei il Consiglio a minacciare una moda molto lunga storia sa di un familiare all'estero di un altro familiare all'estero perché
Perché si pensava si potesse occupare lui di questo bambino perché poi c'è stato anche il padre del bambino pescato
Detenuto quindi
Perché era complicata la situazione per un periodo ha avuto questi contatti con il padre questo bambino poi del sud turistiche che sono state interrotte
Signor Capello attenuarne e colpe ma non sarebbe stato un asset seconda soluzione più fisiologica anche se possiamo fare più brutale al terzo anno di età
Giacomo veniva portato che ha reso
Dalle Orsoline oppure comunità mass cioè voglio dire invece così poveraccio per essere stati e buoni buonisti si è prolungata una sofferenza anche il fatto non solo il rimanere in carcere fino a sei anni e mezzo anch'avere questi contatti sporadici un po'col padre un poco la madre è una follia oggi forse Giacomo severa non dico dimenticati però l'aveva superato meglio no TUC cioè la la linea della legalità spesso è anche quella
Quella più giusta questo voglio dire
Senti Antonella ma non non ti sembra che
Il fatto che da un lato la legge preveda che i bambini al compimento del terzo anno di età debbano uscire dal carcere
E dall'altra parte il fatto che ci sia un bambino che stia in carcere aziende mezzo non ci sembra che
Manifesti non dico profili di responsabilità penale ma quanto meno profili di responsabilità disciplinare
Questo bisognerebbe che bisognerebbe capire bene come sono andate le cose bisognerebbe leggere tutti tutti gli atti di questa vicenda alcune per potere vedere che effettivamente c'è stata una una carenza da parte di qualcuno sì però un una pezzi
Una all'autorità giudiziaria per carità però dico esso ragioniamo a voce alta una vertenza temo che il carcere un mondo chiuso no anche quella Sezione femminile una persona non autorizzata non può entrare e restare in carcere
Facciamo l'esempio che io conosco il direttore di un carcere x gli chiedo la loro cortesia di farmi vedere una cella mi fai entrare senza alle AA regolare autorizzazione
Ecco quella farmi vedere la cella integra un illecito amministrativo da parte del direttore ma questo mi sembra pacifico come trattenere un bambino di sei anni e mezzo in galera
Non ti sembra capire sicuramente sicuramente temporanee cioè come come hanno giustificato con la detenzione qual è il titolo di quella detenzione il titolo no no non c'è non certificate certe e che
Anche perché possiamo dire una cosa con certezza dinanzi a alle sovraffollate carceri italiane nelle case italiane c'è sicuramente una persona piccola ma è sempre persona
Che in carcere non ci deve proprio stare e questa persona si chiama Giacomo e a sei anni e mezzo è così ecco corre va bene grazie grazie Antonella soprattutto buon lavoro grazie
Grazie a voi grazie a voi
Una persona detenuta che preferisce mantenere l'anonimato ci scrive dal carcere di Bollate ed afferma cara radio carcere mi trovo detenuto in quello che è considerato un carcere modello eppure qui nel carcere di Bollate da qualche tempo sa succedendo qualcosa di strano prima di tutto devi sapere che qui
Esiste un padiglione
Nuovo di zecca che potrebbe ospitare circa cinquanta detenuti o un padiglione che però resta chiuso per mancanza di personale ma ti dico anche che recentemente nelle celle nel carcere di Bollate stanno aggiungendo di i posti letto in più perché dicono che presso arriveranno nuovi detenuti considerando che che qui esistono celle fatte per ospitare
Quattro persone e che sono per lo più piene mentre ci sono celle delle stesse dimensioni critiche sono invece occupate da una sola persona
Insomma una grande disorganizzazione e anche una inspiegabile disomogeneità ti lascio con una domanda che a tutti è la più evidente che senso ha riempire ancora le celle se si esiste una palazzina nuova di zecca che resta vuota ed ancora che senso ha riempire celle già affollate se poi ce ne sono altre occupate solo da una persona
Detenuta Chávez Graziella le tra è firmata da una persona detenuta appunto del carcere
Bollati e di Milano
Beh insomma che a Bollate che fino a poco tempo fa era ha reputato un carcere modello stia ultimamente succedendo qualcosa di strano
Era notizia nota anche a noi di radio carcere non vorremmo che con questi scombussolamento i che essa organizzando il DAP spostare detenuti da un carcere all'altro oggi rimettesse proprio un carcere ma bello come quello di come quello di Bollate in altri termini se da un lato il dato vuoi far diventare tutte le carceri italiane come Bollate si rischia invece di far diventare bollate come tutte le carceri italiane saremo a vedere
Poi ci scrive Calogero dal carcere Petrus ad Agrigento Carolina riscrivo anche a nome dei miei compagni detenuti perde iscriverti le disumane condizioni di vita che dobbiamo partire nel carcere di Agrigento un carcere che potrebbe contenere è solo duecento quaranta detenuti un carcere dove però ci viviamo ammassati in circa quattrocentotrenta persone e dico ammassati in una casa scrive ancora Calogero visto che in Celletti di circa nove metri quadri siamo così e e a viverci in tre persone ma non finisce qui infatti se da questi nove metri quadri ci toglie lo spazio occupato dalle Titta avoli sgabelli armadietti alla fine noi abbiamo per poter vivere solo un metro quadro e mezzo a testa
Altro che tre metri quadri per detenuti così come sbaglia generato dal DAP ma scrive ancora Calogero dal carcere leggendo ma il dover vivere in spazi angusti
Non è l'unico nostro problema del carcere Agrigento infatti siamo costretti a dormire sulle teca se lo alti tre piani letti a castello che non hanno nessuna pro lezione con la conseguenza che se uno di noi cade dall'ultimo piano fa un volo di oltre due metri esattamente come accaduto in passato
Per non parlare poi delle coperte che ci danno che sono
In avanzato stato di decomposizione o dei muri delle celle che sono pieni di muffa e di umidità o ancora degli scarafaggi delle zanzare che con l'ARPA può dell'estate invadono questi piccoli spazi dove siamo costretti a vivere ora scrive ancora Calogero dal carcere Agrigento ora noi grazie a Radio Carcere sentiamo che il ministro ha deciso di vedere tutte le celle aperti
Bene peccato che questa decisione non sia arrivata fino a qui fino al carcere di Agrigento carcere dove noi detenuti restiamo chiusi nelle nostre celle per ventuno ore al giorno
Insomma vivere una condanna nel carcere di Agrigento e asset peggio che essere condannati a morte mentre noi chiediamo solo di scontare le nostre bene nel modo come prevede la legge
è chiedere troppo ti saluto con stima la lettera è firmato da Calogero persona detenuta nel carcere pet USA di Agrigento
Sì Calogero forse oggi in Italia nel due mila e quattordici
Che delle persone detenute chiedano non l'immunità non l'impunità ma che chiedano soltanto di scontare
Le loro pene in maniera legale forse forse davvero davvero
Chiedere troppo comunque ci sposiamo adesso in Sardegna perché ci scrive Domenico che è persona detenuta nel carcere Badu e Carros di Nuoro carissimo Riccardo resto davvero stupido quando sento il Ministro della Giustizia Andrea Orlando dichiarare che oggi a tutti i detenuti sono garantiti tre metri quadri attesta nelle celle resto stupito per il semplice fatto che in base a ciò che vedo intorno a me nulla nulla di quanto dichiarato dal ministro corrisponde a verità ed infatti almeno nel carcinoma Oro si sono limitati ad aggiungere una branda delle celle singole e due o tre brande nelle celle più grandi morale
Nelle celle gli spazi non sono aumentati ma casomai
Solo diminuiti io scrivo ancora Domenico dal carcere Badu e Carros di Nuoro io ad esempio pure essendo stato condannato all'ergastolo e dopo aver scontato la bellezza di trentanove a anni di galera che non sono pochi aggiungo io mi trovo detenuto in una cella con altre cinque persone e tra loro c'è chi è in attesa di giudizio oppure ciechi appena ebrei di da scontare
Ma io che doveva restare per tutta la vita in carcere non o almeno il diritto di avere una cella singola
Ti faccio inoltre presente che prima ero detenuto dei carceri di Gorno carcere dove mi ero iscritto all'università conseguendo ottimi voti ebbene quel mio percorso universitario quella mia e speranza per una vita migliore è stato bloccato spezzato grazie a un improvviso trasferimento che mi ha portato qui in Sardegna si può chiamare
Questa vi educazione un caro saluto e grazie per quello che fai la lettera è firmata da
Domenico persona detenuta nel carcere
Vado e Carros di Nuoro insomma che ci sia un po'il sospetto che in Ministero della Giustizia il DAP a forza di parlare i numeri sia facendo il gioco
Delle tre carte non lo si può di certo negare d'altra parte dalle lettere che ci arrivano da legarci lì in pochi carceri si dice che questi tre metri quadri a testa per detenuto esistono esistono realmente
Per quanto riguarda la situazione di Domenico che se non ricordo male
Uno di quelle persone che dal carcere non usciranno mai perché condannato
All'ergastolo statico che la vera ingiustizia del nostro ordinamento non tanto l'ergastolo ma l'ergastolo ostativo ovvero quello che non per vedete nessun accompagnamento verso la libertà non in base a una decisione di un giudice presa a caso per caso ma in base a un dettato
Normativo beh insomma far vivere una persona condannata a un larga solo ostativo che sta in carcere trenta nove anni farlo vivere in una celletta occupata con altre cinque persone etti più che l'illegale ha ragione Domenico a sottolineare questo aspetto come ragione a sottolineare il fatto che
Grazie questo trasferimento grazie a questa deportazione in Sardegna
Ha dovuto interrompere gli studi universitari che aveva intrapreso mentre si trovava
In Toscana insomma insomma c'è poco
C'è davvero poco per stare allegri andiamo adesso nel profondo nord perché ci scrivono Mattia e Aldo che sono persone detenute nelle carceri Tolmezzo Mattia e Aldo che affermano cara radio carcere siamo due detenuti napoletana mi che senza alcun motivo sono stati deportati a centinaia e centinaia di chilometri di distanza dalla città di residenza delle proprie famiglie in poche parole siamo costretti a subire una doppia pena
Non solo una detenzione disumana e degradante ma anche il non poter vedere i nostri cari che non hanno i soldi necessari per fare un viaggio così lungo e venirci a trovare
In questi anni scrivono Mattia e Aldo Dakar cito il mezzo in questi anni fatti di prigioni lontane abbiamo fatto decine di istanze per essere
Trasferiti in un carcere della Campania ma tutto tutto è stato inutile
è come se noi non esistesse anzi sembrava che ci prendessero in giro visto che a ogni nostra richiesta di avvicinamento ci rispondevano spostandoci in un carcere ancora più lontano
Io ad esempio scrive Mattia nel due mila otto mi sono costituito nel carcere di Poggioreale poi da lì mi hanno spostato in Sardegna ed infine qui nel carcere o il mezzo morale
Sono tre anni che non vedo mia figlia ovvero una bambina che ha soltanto sei anni e che non capisce il perché non può più vedere il avere domandiamo mai giusto oltre a noi punire anche le nostre mogli e i nostri figli che sono innocenti
La salutiamo con stima la lettera è firmata Mattia e Aldo persone detenute in carcere con il mezzo persone detenute che come loro giustamente sottolineano patiscono a doppia pena una detenzione disumano e degradante e la lontana
Ansa ingiustificata dalle proprie famiglie perché vedete un conto è il pericoloso mafioso che viene trasferito in un carcere lontano dall'ASI ci via per far sì che perde contatti con quel contesto malavitoso altra cosa e trattare così persone povere magari responsabili
Di reati comuni e facendo pagare veramente un prezzo una condanna ingiusta a tante mogli e a tanti figli questo è veramente
Inaccettabile dobbiamo tornare a parlare del principio della territorialità della pena questo è un tema che va
Nuovamente purtroppo affrontato ma torniamo adesso in Sicilia perché ci scrivo una persona detenuta del reparto
Adriatico del carcere Pagliarelli di Palermo carissimo Arena comincio col dirti che neanche nel carcere Pagliarelli di Palermo corrisponde al vero quanto detto dal Ministro della Giustizia ministro che ha affermato che tutti i detenuti in Italia hanno tre metri quadri a testa per vivere delle celle ed infatti io come tanti altri detenuti del carcere Pagliarelli vivo in una cella di appena settima e quadri cella che divido con un altro detenuto uno spazio che in teoria sarebbe tollerabile se non fosse che questi sette metri quadri
Sono comprensivi del mobilio della cella insomma qua abbiamo misurato noi stessi lo spazio calpestabile de la Nostra cella è di soli tre me i quadri e di conseguenza ognuno di noi vive in uno spazio che misura soltanto un metro quadro e mezzo a testa
Ma ti dico anche che io e mio compagno di cella ci possiamo ritenere fortunati visto che nel reparto Adriatico del car cioè Pagliarani di Palermo ci sono celle piccole come la nostra ma che invece sono occupate e non da due ma da tre detenuti
Sarebbe il caso che qualcuno facesse una visita a sorpresa nel carcere Pagliarelli Palermo per vedere nei feti come viviamo e ti dico questo perché la direzione del carcere quando sente puzza di controlli si affretta a togliere le brande dalle c'celle per poi rimettere il giorno successivo insomma per quanto ci riguarda il ministro Orlando detto una grave inesattezza ma la domanda è immenso Orlando viene informato correttamente ed ancora il ministro Orlando conosce l'la reale obiettiva condizione delle carceri o si limita ad ascoltare quello che gli dicono ti saluto con tantissima stima la lettere firmate da una persona detenuta del reparto deviati co del carcere Pagliarelli di Palermo ma lo sapete che
Avete avuto la stessa mia idea l'altro giorno mi domandavo ma siamo certi che il ministro Orlando conosca direttamente la realtà delle carceri
Siamo certi che le affermazioni solo l'anno non siano soltanto frutto di cattivi collaboratori di persone
Che gli dicono dati e realtà diverse dispetto alla realtà insomma siamo certi che il ministro Orlando conosca la reale condizione delle carceri
Oppure
Si limita ascoltare qualche
Cattivo consigliere questa forse la domanda che dovremo porci oggi perché non è possibile affermare circostanze tanto tanto lontane dalla realtà c'è qualcosa che non torna
Vito dal carcere di Pavia caro Riccardo quarantatré anni ho passato metà della mia vita in carcere senza poter mai uscire
Infatti sono detenuto da ventidue anni per scontare un cumulo di pene e finirò di scontare la mia lunga condanna tra un anno ovvero nel maggio del due mila e quindici ora descrivo perché pur mancando né solo un anno per finire la mia pena ho fatto diverse istanze al magistrati sorveglianza senza però riuscire a ottenere nessun risultato considera che pochi mesi fa mentre ero detenuto a Torino ho presentato l'ennesima istanza per avere una misura alternativa ma per risposta mi hanno trasferito qui nel carcere di Pavia arrivata a Pavia ho fatto un'altra istanza ma ad oggi il magistrato sorveglianza non mi ha ancora risposto devi anche pensare che io stando in che parce da ventidue anni metà della mia vita non ho né una famiglia che mi possa accogliere ne è una casa dove posso andare e così ho chiesto io tutto nudo ospitalità da un'associazione cattolica ma ciononostante
Resto in carcere
Sono ventidue anni che sto in carcere e tra un anno finirà di scontare la mia pena e allora chiedo perché non mi concedono una possibilità di vita ovvero una misura altre nativa perché si parla tanto di sovraffollamento delle carceri ma si tace e sull'operato dei magistrati di sorveglianza che tanto potrebbero fare per svuotare le carceri
Ciò è grazie la lettera è firmato da Vito persona detenuta appunto nel carcere di Pavia ha ragione Vito perché si parla tanto di sovraffollamento si fanno nuove leggi ma non si discute su come queste leggi poi vengono applicate da maggio sei sorveglianza non si discute della necessità di integrare l'organico e la formazione di questa importante parte della magistratura su queste le questioni
Che oggi dovrebbero essere poste sul tavolo anche anche del ministro Magis possiamo adesso a basso perché si scrive Gerry che è persona reclusa nella casa lavoro di basso da casa lavoro
è quel luogo dove vengono detenute le persone sottoposte a misure di sicurezza detentiva scrive Gerry nella sua lettera cara radio carcere sono uno dei tanti internati nella cosiddetta Casa lavoro di Vasto un luogo di detenzione dove scontare i nostri misure di sicurezza che però di lavoro non ha neanche l'ombra ed infatti qui invece di farci fare lavori formativi e soprattutto lavori che potrebbero essere utili quando saremo liberi si limitano a farci fare gli Scopinich o il porta Vito una volta ogni quindici giorni alla faccia di aria educazione aggiungo io
Attività queste che non hanno nessuna capacità né informativa nei donne a capire se non siamo più pericolosi visto che ci troviamo detenuti non perché condannati ma sul presupposto della nostra pericolosità
Inoltre quando non ci fanno fare questi lavoretti siamo costretti a vivere in tre persone chiuse all'interno di celle grandi appena sei metri quadri celle dove c'è solo l'acqua fredda e dove spesso manca anche il biglietto
Eppure per soggiornare in luoghi tanto degradanti per i nostri lavori ci pagano solo cinquanta euro trattenendosi il resto per le spese dovute a questa degradante detenzione
Ora sarebbe il caso scrive ancora Gerry della casa lavoro di Vasto ora sarebbe il caso e penso soprattutto ai cittadini che chiedono sicurezza
Di ragionare sul modo in cui si viene trattati in carcere perché se uno esce da qui il peggiore e non migliore rispetto a quando è entrato
Non solo si perde una vita ma si produce insicurezza l'esatto contrario di ciò che giustamente chiedono i cittadini
Sappi che con i miei compagni che ascoltiamo sempre ti mandiamo una forte stretta di mano la lettera è firmata da Gerry persona detenuta internata
Nella cosiddetta Casa lavoro di Vasto dico cosiddetta perché evidentemente a basso di lavoro ce n'è ben poco visto che lì gli internati al massimo fanno
Gli scopi IMI o il porta diritto e poi e poi appare un po'curioso che per una detenzione tanto disumana lo Stato trattenga quei pochi soldi che gli danno in busta paga
Fosse un albergo non dico a cinque stelle ma pure a tre stelle fosse pur una pensione mila mare
Sarebbe giustificato ma in un carcere degradante questa richiesta è veramente è veramente sfacciato e poi
C'è un aspetto che non ho capito da un lato chi è detenuto e magari alla possibilità di fare qualche lavoretto di volo scopino portavitto
Percepisce un minimo di stipendio da qui viene trattenuto quanto lo Stato ha speso per mantenerlo in carcere e d'altra parte si approvò un decreto che prevede che il detenuto possa avere otto euro al giorno
Se ha vissuto in modo
Disumano e degradante quando il degrado e la disumanità sono la regola delle carceri e non l'eccezione
Francamente francamente io non capisco più questo Stato e vi confesso creano difficoltà ad orientarmi
Comunque ci scrive voi Luigi dal carcere di Campobasso carissimo Arena ti scrivo dalla Sezione di meglio e sicurezza del calcio di Campobasso e ti dico subito che
Pur avendo quarantott'anni le cose che ho visto qui dentro la ne ho viste solo nei film americani pensa che in questo carcere dell'ottocento le nostre celle sono delle vere e proprie topaia delle topaia sporche piccolissime dove passiamo le nostre giornate
Ma la cosa che ci dà più fastidio e che siamo costretti a lavarci il viso oppure i denti nello stesso contenitore dove ci laviamo anche
Le nostri parti intime circostanza questa che per noi detenuti rappresenta una grande umiliazione
Poi scrive ancora Luigi recarci Campobasso poiché quando finalmente aprono le nostre celle per portarci allora Daria siamo costretti a vivere l'ennesima umiliazione in quanto in quanto il
Camassa no come animali in un piccolo cortiletto un piccolo cortiletto dove
Siamo costretti a sederci per terra sopra le sigarette e altre cose che non voglio pronunciare
Perché lì non c'è neanche una sedia di plastica inutile diritti che come abbiamo fatto su altre problematiche abbiamo screen
Cito decine e decine di lettere alla direttrice del carcere direttrice che però non si è mai degnata di incontrarci per ascoltare
Le nostre ragioni ti saluto con un grande abbraccio la lettera è firmato da Luigi persona detenuta
Nel carcere di Campobasso carcere lo ricordo che è stato realizzato a metà dell'Ottocento una delle tante vecchie strutture
Italiane un le tante vecchie gare italiane anzi io ne approfitto per ricordare incidentalmente che circa l'ottanta per cento delle carceri italiane risalgono all'ottocento al Settecento al seicento e qualcuna risale anche al mille e i duecento e faccio anche presente che proprio queste vecchie degradate galere che sono la maggior parte delle carceri italiane
Sono quelle più costose da essere mantenute perché è facile capire
Che più semplice più economico mantenere un carcere nuovo che mantenere un carcere che ci ha cento duecento trecento anni quella struttura oltre tre inidonea essere destinata come luogo di detenzione e anche molto molto costosa ma nessuno se non pochi si pongono questo problema
è l'economia
Del degrado quando qualcuno guadagna sul degrado l'economia del degrado
Salutiamo Carmela che ci scriverà carceri vigevano Salvatore dal carcere Poggio lei Napoli Giuseppe dal carcere San Vito e di Milano Mario dal calcio gli ordini e do Giovanni recarci in legge e poi salutiamo infine un gruppo di persone detenute che si scrivono dal carcere Santa Maria Maggiore di Venezia
è dunque vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di Radio Radicale ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate se serve da poco uscito dal carcere
Chiamate se avete subito un'ingiustizia del processo sia come persone offese sia come in votanti del ricordo anche il nostro sito internet ovvero radio carcere punto com dei ricordo che ci potrei trovare sia su Facebook che su Twitter su Facebook infatti c'è la pagina di radio carcere ma ci potete trovare anche cercando Ricard Barrera su Facebook e su Twitter basta cercare radio carcere e così ci potrebbe seguire anche su Twitter e poi soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere da lega ce n'è lettere che per noi sono così importanti perché ogni settimana documentano le condizioni disumane e degradanti presente nelle carceri italiane scrivete radio carcere questo l'indirizzo
Radio radicale
Rubrica
Radio carcere
Via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque
Roma scrivete scrivete scrivete radio carcere lo ripeto sempre non lasciate che le ingiustizie che subite rimangano protette
Dal silenzio maledetto silenzio e da quelle quattro mura vi informo che sempre in più carceri si stanno creando questi comitati per la missione per la giustizia l'obiettivo è arrivare a duecentosei comitati per l'amnistia per la giustizia presenti in
Le centosei casi italiani quindi scrive e dice anche per dirci se avete costituito il Comitato per la missione per la giustizia inviateci ovviamente anche le vostre firme a dimostrazione della costituzione del Comitato in quel car
Cifre lo sapete lo sapete che purtroppo siamo precisi io ringrazio Alessandro Teodori per l'assistenza in regia e grazie grazie davvero a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion ed allora c'era solo affollata aveva acceso Marrali per ascoltare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Adesso
Anche nella linea che
Abilitate affrontate
Maggior immaginare qualcosa
Accogliente
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondino secondi in una cifra dica superiore
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque il Codice di procedura penale
Dottor credo di averlo accolto dal Governo secondo se c'è un