Rassegna stampa estera

Buongiorno reso datori di Radio Radicale mercoledì diciotto giugno questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta due temi che tenteremo di approfondire questo oggi innanzitutto l'Iraq e l'avanzata dello Stato
Islamico dirà che del levante l'organizzazione
Già di lista che ha preso molto sul che minaccia a Baghdad
Il Governo di Nuri al Maliki ha scelto di Harry agirei in modo settario mobilitando gli sciiti
A questa minaccia sono
Diversi ditemi che hanno di fronte gli occidentali in particolare l'Amministrazione di Barack Obama
E di ri assumeremo colleghi diano Racman del Financial Times secondo il quale
L'Occidente non può risolvere il puzzle iracheno attraverso una guerra per i farmaci son Times
E questo il titolo di un editoriale di ieri
Gli Stati Uniti devono dialogare con l'Iran una sull'Iraq in particolare per trovare un sostituto proprio al Primo Ministro Nouri
Al Maliki è un'intesa e diranno americana e auspicata anche da
E non si fa un analista di le figlia o il QT diano conservatore
Francese l'altro tema di cui parleremo l'Ucraina particolare con un editoriale dal mondo la Russia chiude rubinetto del gas a destinato a Kiev per fare pressioni
Sull'unione europea al quotidiano conservatore spagnolo sottolinea che Putin sceglie di
Internazionalizzare di nuovo la crisi nel momento in cui sembrava dovesse essere risolta in modo bilaterale con i colloqui con il nuovo Presidente
Ucraino Petro Poro Sheng co
Dal Wall Street Journal vi segnaleremo anche una notizia un gasdotto è stato danneggiato da un'esplosione in Ucraina guarda caso era un gasdotto che portava
Il gas russo verso la Slovacchia un Paese che ha firmato un memorandum con chi avverte invertire i flussi
Di gas in modo da rifornire l'Ucraina sollevando le proteste di gas però mamma cominciamo
Dall'Iraq che dal lungo intervento di chi migliora Racman uscito ieri sul Financial Times l'Occidente non può risolvere il puzzle iracheno attraverso una guerra
Scrive il columnist del quotidiano della City la reazione istintiva dell'Occidente quando scoppia una crisi internazionale e di porsi due domande cosa dobbiamo fare e ci sono i buoni
Ma nel momento in cui si rischia la disintegrazione dell'Iraq la triste verità e che non ci sono buoni da sostenere
Ne opzioni politiche decenti abbiamo solo pessime scelte confusione e tragedia e questo rende ancor più vitale
Sviluppare una politiche a irachena umile con un chiaro senso delle priorità la notizia che lo Stato islamico dirà che delle avanti ha conquistato Mosul la seconda città del paese
E che potrebbe dirigersi verso Baghdad secondo Gideon Racman suona come un momento di chiarificazione
Dopo tutto questo è un gruppo Islam mista che perfino Al Qaeda considera troppo estremista il Governo iracheno guidato da un Nuri al Maliki malgrado tutti i suoi difetti il suo settarismo chiaramente preferibile allo Stato islamico dirà che del levante
Il problema è che il più stretto alleato di Maliki nella regione e diranno un Paese che l'Occidente continue a guardare come la più grande minaccia strategica in Medioriente e quando si arriva la Siria lo Stato islamico dirà che delle Lante l'Occidente
Condividono lo stesso obiettivo cioè rovesciare il presidente siriano Bashar al-Assad
Tutto questo porta ad un interrogativo cioè se la sconfitta dello Stato islamico dirà che delle variante ora sia diventata l'obiettivo primo dell'occidente se questo significhi che dobbiamo far causa comune con il Governo siriano l'Iran e la Russia già si parla di consultazioni dirette tra Stati Uniti e Iran sull'Iraq anche se poi l'Occidente continua a scontrarsi con l'Iran sul suo programma nucleare
Nel frattempo le relazioni tra Stati Uniti Russia sono al loro livello più basso da anni a questa parte a causa della crisi Ucraina una politica che si concentri soprattutto sulla sicurezza
In Terna potrebbe spingere i governi occidentali a concludere anche se in modo
Riluttante che il
Proseguimento la salvezza del regime Assad in Siria è il minore di due enormi mali nonostante tutti i suoi peccati regime Assad non ha mai preso di mira direttamente l'Occidente
Ma ricorda Racman Assad anche le mani talmente insanguinate che queste ipotesi rappresenterebbe un colpo mortale per l'immagine dell'Occidente i valori
Che l'Occidente dice sostenere nel mondo una delle forze delle democrazie liberali che malgrado tutti i loro errori e tutte le loro ipocrisie cercano di sostenere quei valori almeno tanto quanto i loro interessi
Alcuni libri Aral tentano di rompere questo circolo vizioso dicendo che necessario canalizzare gli aiuti militari verso le forze più liberali che combattono
Al contempo regime Assad e lo Stato islamico dirà che delle variante non c'è dubbio che ci sono alcune persone coraggiose ammirevole che l'opposizione siriana
Ma sarebbe un enorme atto di fede credere
Che le cose possono andare meglio se l'Occidente fornirà loro armi al contrario ci sono
Molte prove che suggeriscono che liberali hanno poche chance di rimanere al potere dopo la caduta di una dittatura mediorientale dall'Iraq alla Libia passando per l'Egitto illiberali Proci dentali sono stati spazzati via
Quelli a favore di un intervento militare occidentale diretto nel conflitto e quelli che si oppongono a questa ipotesi
Stanno invece pescando nella storia recente per difendere le loro tesi
è vero che una coalizione guidata dagli Stati Uniti in base dirà che nel due mila e tre che oggi il Paese è spaccato in preda a un caos sanguinario e con un movimento islamista
Rampante
Ma è vero anche che l'Occidente non è intervenuto in Siria e anche la Siria spaccate in preda un cause sanguinario con un movimento islamista rampante insomma scriverà Hackman poveri responsabili politici che devono sbrogliare tutto questo
La tentazione è di ricadere nel realismo da vecchie guerra fredda che va tanto di moda Mosca Pechino entra vive
E dirsi che l'unica questione rilevante Cuesta qual è il nostro interesse come nazione
Vista l'estrema difficoltà nel trovare un esito positivo in società complesse che conosciamo appena
Racman si dice simpatia etico con questo approccio salvo che la questione qual è il nostro interesse alla fine non è così chiara
Ha senso concentrarsi sul terrorismo e da questo punto di vista interventisti ricordano che l'incubatore ultimo del terrorismo sono
Gli Stati in fallimento le quelle le guerre prolungate cosa che spinge a concludere che occorre coinvolgersi anche militarmente per stabilizzare la situazione
Ma gli anti interventisti rispondono che ciò che provoca il terrorismo e proprio il coinvolgimento occidentale nelle guerre in Medioriente per quanto vale i servizi di sicurezza cioè i massimi realisti sembrano condividere il punto di vista degli anti interventisti
Per il momento preferiscono cercare di contenere il terrorismo attraverso l'Intelligence gli attacchi con i troni oltre a tutto ciò c'è un'altra questione
Quali principi dovrebbero guidare la politica occidentale Racman mi suggerisce il tre interesse nazionale umanitarismo e umiltà il principale obiettivo l'interesse nazionale deve essere di sconfiggere le forze già viste
L'obiettivo umanitario di contenere la violenza che si sta diffondendo in Iraq ha già provocato la morte di più di centocinquanta mila persone in Siria fortunatamente questo è un obiettivo coerente con quello di fermare il terrorismo
Ma l'impulso umanitario deve anche rendere l'Occidente cauto su un coinvolgimento militare che potrebbe destabilizzare ulteriormente la regione provocare altre vittime civili
La forza militare occidentale dovrebbe essere usata solo quando c'è una reale motivazione di antiterrorismo o se c'è una ragione di credere che farà cambiare in modo decisivo l'equilibrio dei diffusa
In termini di forza in modo
Che alla fine si arrivi a un esito politico sostenibile
Ed è qui secondo Racman è che l'umiltà conta la storia dell'ultimo decennio in Medioriente suggerisce che la forza militare occidentale se è capace di ottenere rapide vittoria sul terreno poi a un pessimo Bilanci in termini di esiti politici durevoli accettabili
Il Presidente Barack Obama sembra aver imparato questa lezione anche se i suoi oppositori politici vogliono dimenticarla così
Idem Racman sul Financial Times a proposito del perché l'Occidente non può risolvere il puzzle iracheno attraverso
Una guerra e allora che fare
Lo stesso fa la Giunta inseriti dedicava questa questione il suo primo editoriale la strada che ha di fronte Obama sull'Iraq gli Stati Uniti
Possono dialogare conterranno e per trovare un sostituto ama lì chi scrive effettivi
Barack Obama vorrebbe entrare nella storia come il Presidente che ha posto fine alle guerre dell'America all'estero nel due mila undici ha ritirato le truppe dall'Iraq alla fine di quest'anno ritirerà gran parte delle forze americane dall'Afghanistan
Ed ora proprio nel momento in cui gli Stati Uniti sembravano sul punto di lasciarsi alle spalle l'eredità dell'era Bush il Comandante in capo all'improvviso si trova costretto contemplare la possibilità di un nuovo intervento militare in Medioriente
L'avanzata dello Stato islamico dirà che delle vanti un gruppo islamista il cui fanatismo supero quello di Al Qaeda minaccia di disintegrato dell'Iraq questa prospettiva il pericolo di un radicamento
Dello Stato islamico dirà che delle radiante
Ha spinto l'Amministrazione Obama a chiedere si cosa possa fare per fermare la creazione di uno state rei lo santuario jihadista che si estenderebbe dall'Iraq fino alla Siria
Molti americani vedono di cattivo occhio la prospettiva di un nuovo coinvolgimento americano in Iraq
Invasione del due mila e tre
Considerata come un errore se gli Stati Uniti dovessero agire militarmente per contenere lo Stato islamico dirà che delle quante potrebbero provocare rappresaglie contro le capitali
Occidentali eppure secondo fra sciolta INPS ci sono ragioni per cui Obama non può escludere un intervento gli Stati Uniti hanno speso enormi quantità di soldi molto sangue in Iraq
Secondo alcuni hanno una responsabilità nei confronti del popolo iracheno le cui vittime del conflitto post due mila e tre hanno raggiunto quota duecentocinquanta mila
Per contribuire ad evitare altri spargimenti di sangue inoltre la minaccia per l'Occidente costituita dallo Stato islamico dirà che delle avanti e non può essere
Sottovalutata vero si tratta di undici mila combattenti la cui ambizione creare un califfato ma la storia di al Qaeda dimostra che l'Occidente rischia di pagare un prezzo quando permette a questi movimenti terroristi
Di conquistare territori nel caos nel momento in cui l'Amministrazione Obama valuta le sue opzioni sull'Iraq deve iniziare concentrandosi sul primo ministro muri Al Maliki e il suo Governo dominato dagli Sciti
Maliki ricordarti è sempre stato un alleato inaffidabile per gli Stati Uniti la responsabilità dell'attuale causa ricade innanzitutto su di lui
Le sue politiche settaria hanno alienato le tribù sunnite dando lo Stato islamico dirà che delle vanta il sostegno popolare di cui beneficia oggi
Gli Stati Uniti non possono permettersi di abbandonare Maliki in questo momento l'esercito ma che non si è disintegrato di fronte all'avanzata dello Stato islamico dirà che del levante
I jihadisti potrebbero dirigersi verso Baghdad se è così i sette inizi sarebbero costretti a offrire Maliki sostegno militare per evitare una disfatta totale
Ma il principale obiettivo della politica americana secondo effetti deve essere di far muovere il Paese verso un Governo di unità nazionale
Formato da sunniti sciiti e curdi in altre parole
Il sostegno militare americano deve essere condizionato e per perseguire questo obiettivo gli Stati Uniti potrebbero essere costretti a ricercare un accordo con l'Iran il principale alleato di Maliki
Le divergenze politiche tra i rami Stati Uniti rimangono immense ma un work in tono è riuscita a negoziare con successo con Teheran sulla questione del nucleare
Ed ora a un interesse comune nel futuro dell'Iraq per il quotidiano della City Waco agli Stati Uniti devono incoraggiare l'Iran
A
Evitare di fornire ulteriore sostegno militare diretto mariti perché questo non farebbe altro che alienare ulteriormente i sunniti
Per contro dovrebbero incoraggiare l'Iran a cercare una leadership nuove e più inclusiva a Baghdad visto che quella di Maliki si sta dimostrando controproducente per l'influenza città nella regione
Dalla primavera araba di tre anni fa il dibattito in occidente si è incentrato soprattutto su che gli Stati Uniti e loro alleati dovrebbero sostenere armare in ciascuno dei vari conflitti
Nella crisi attuale in Iraq gli Stati Uniti non devono scegliere una parte ma trovare un modo per dare all'ira col Governo
Inclusivo questo è di gran lunga il miglior modo per tagliare l'erba sotto i piedi degli jihadisti così
L'avete il Financial Times anche almeno cifra analista commentatori di le affidiamo
Chiede con urgenza un'intesa tirano americana questo il titolo di un pezzo uscito
Ieri
Da un male può sempre uscire un bene dalla tragedia di un Iraq aggredito da un'organizzazione islamista sunnita molto violenta pone nascere una nuova situazione strategica in Medioriente fondata su un'intesa tra Iran e Stati Uniti
Domenica il quindici giugno senatore Lindsay Graham il più conosciuto del Partito repubblicano ha pubblicamente preconizzato che americani iraniani si mettano attorno un tavolo per col
Di dare una risposta comune ha ricordato che contro il nazismo l'America di Roosevelt aveva avuto ragione ad allearsi alla Russia di statali il
Ma il terreno mai il terreno secondo me non c'è la è stato così propizio un riavvicinamento di questa portata
In Iran e trentacinque anni di clericalismo antiamericano hanno paradossalmente ha reso la popolazione molto prometti che Anna alle ultime presidenziali gli iraniani hanno eletto il meno antioccidentale dei candidati proposti dal sistema
Negli ultimi negoziati a Ginevra americani iraniani hanno proseguito il lavoro per appianare le loro divergenze nucleari
In America al Presidente Obama era stato il primo nel marzo due mila e trenta tendere una mano cordiale alla popolazione e al governo iraniani
Il regime religioso che prevale nell'Iran cita infinitamente più aperto e tollerante dello wahabismo sunnita
E in fondo a Teheran i cristiani praticano apertamente loro culto e le do donne godono di una vera autonomia personale e professionale
La costruzione di un'intesa strategica tra Washington torna e terranno e costituisce secondo le Figaro
La sola chances affinché il Medioriente ritrovi un giorno la pace ed e la stabilità in questo patrimonio di interesse ciascuno ha qualcosa da apportare lira ma i mezzi militari per rendere
Al Governo di Baghdad il controllo del territorio iracheno l'influenza di cui dispone Teran sulle rendite Sciti irachene può obbligarla condividere il potere con la comunità
Sull'Unità e dirigenti di Taranto sono anche convincere Bashar al-Assad a procedere alla federalizzazione della Siria
L'America ai mezzi per convincere i suoi alleati sauditi e turchi di sopprimere ogni aiuto anche indiretto agli jihadisti sunniti
Nessuno ha interesse a che il Medioriente venga travolto da una guerra generalizzata tra sunniti e sciiti ecco perché un'intesa erano americana oggi più urgente che mai così
Renault gira su le affidiamo di ieri unico di problema lo sottolineiamo Israele
Che non viene tenuto conto in questa analisi contrariamente ai cristiani
In Iran per chiudere l'Ucraina la la e il mondo quotidiano spagnolo ieri
Dedicato un editoriale alla decisione di gas proprio di tagliare il gas a chi in questa chiave la Russia chiudo il rubinetto del gas per fare pressione sull'Unione europea
Lunedì il gigante di Stato del gas russo ha dato seguito da alla sua minaccia l'Ucraina non riceverà più gas fino a quando non pagherà al suo debito da uno virgola quattro miliardi di dollari con questo nuovo scenario
La Russia impedisce che il conflitto si possa risolvere in modo bilaterale coinvolgendo l'unione europea più di un terzo del gas europeo proviene dalla Russia la metà di questo passa attraverso i gasdotti ucraini
Inoltre ci sono paesi particolarmente importanti come la Germania che sono fortemente dipendenti dal gas russo gas pro mangia lanciato una serie di minacce nei confronti dei Paesi che sono disposti a invertire i flussi di gas per rifornire l'Ucraina
Si tratta di un avvertimento all'Europa e soprattutto di un attacco la sovranità di questi Paesi che pagano
Regolarmente per il combustibile Russo la Russia vuole anche che l'Unione Europea risponda del debito dell'Ucraina
Ma il punto è questo sta contribuendo a esacerbare il sentimento anti io russo della popolazione
Ucraina
Dopo la vittoria delle presidenziali di Petro puro Sheng così sperava che il conflitto potesse passare una fase di negoziati bilaterali
E invece la Russia ha scelto di nuovo di internazionalizzare la crisi
Il comportamento di Gazprom dimostra che Putin ancora l'iniziativa in Ucraina e che è in grado di far piegare l'Unione europea se questa vuole continuare a ricevere il gas Russo così
L'avete il mondo in borsa il giornale oggi invece racconta di un'esplosione che ha danneggiato un gasdotto in Ucraina che portava il gas russo in Slovacchia Paese che ha firmato un memorandum Contiero batteri invertire i flussi di gas
In modo da rifornire l'Ucraina proprio caso di taglio del gas da parte
Di Gazprom la reazione europea si fa attendere
Ci fermiamo ricordandovi la caselle meglio ascolto chiocciola Radio Radicale punto it da David Carretta una buona giornata su Radio Radicale