La nota antiproibizionista

La guerra alla droga è fallita ha prodotto solo violenza ed stabilizzazione rinasce diritti umani e non è riuscito a raggiungere lo scopo per cui era tanta dichiarata in quanto affermano gli autori di uno studio diffuso mercoledì scorso la scorsa settimana London School of Economics
Un'area una rapporto di ottantuno pagine nella quale si dice una cosa molto chiara sulla guerra la droga abbiamo avuta abbastanza
Una critica molto importante molto autorevole dato che questo documento è firmato da cinque premi Nobel per l'economia ma anche da altri illustri economisti
Da leader politici in carica come dice il premier britannico Nick venga e il Ministro degli esteri del Guatemala o quello della sanità della Colombia cioè due Paesi
Eventualmente coinvolti nella guerra la droga anche da nomi importanti della politica internazionale come
L'ex segretario di Stato americano George asciutta
Questo studio analizza i danni prodotti dalla guerra la droga e offra anche alcuni suggerimenti su come le politiche sulle droghe potrebbero e dovrebbero cambiare parte dal principio che è un mondo libero dalle droghe non è plausibile
Chi dice che il divieto non è necessariamente un problema ma che non è questa la risposta
Si pone l'accento sulla guerra la droga come minaccia per i diritti umani si chiede di porre fine alle carcerazione di massa per i reati connessi alle droghe e infine
Qui sostiene un principio tanto semplice quanto assai poco applicato in materia di politica delle droghe non bisogna avere paura di sbagliare a bisogna imparare dagli errori commessi
Questo documento elenca quello che quelli che gli autori definiscono i giganteschi eviti negativi i danni collaterali degli sforzi militari dei Governi che negli ultimi vent'anni hanno dichiarato guerra consumo al traffico illecito delle sostanze proibite
La strategia militare dicono gli autori ha provocato incarcerazione di massa negli Stati Uniti politica estremamente repressive nati a corruzione dilagante destabilizzazione politica in Afghanistan
E in Africa occidentale immensa violenze in America latina un'epidemia di HIV in Russia penuria cui per i farmaci antidolore e la propagazione sistematica delle violazioni dei diritti umani in tutto il mondo
Questa strategia è fallita di se stessi intenti di c'è ancora il documento è provato che i prezzi delle droghe sono scesi in campo e la purezza è aumentata e questo nonostante il drastico aumento della spesa per le misure di controllo e costruzione
Continuare a spendere anche risorse su politica punitive di solito a spese delle politiche di salute pubblica che invece si sono mostrate efficace non è più giustificato
La conclusione di questo documento
E che serve una nuova strategia basata sui principi della sanità pubblica della riduzione del danno della riduzione dell'impatto del mercato illecito
è necessario dice il documento espandere l'accesso in camice essenziali minimizzare i problemi legati al consumo di stupefacenti
Bisogna condurre sperimentazioni rigorosamente monitorate il tutto nel rispetto io incrollabile dei diritti umani
E perché il giorno in cui veniva diffuso questo studio della London School of Economics il senatore Carlo Giovanardi è stato nominato relatore del provvedimento in discussione
A Palazzo Madama
E dovrebbe intervenire sulla legge sulle proprie italiana dopo l'abrogazione della precedente normativa quella cui lo stesso Giovanardi aveva dato
Il proprio nome
Una legge repressive antiscientifica frutto di un'ideologia proibizionista e quindi che la scelta
Una legge che ha concorso a provocare il costa il collasso definitivo nelle nostre carceri
Una legge sostenuta in questi anni dalla Dipartimento per le politiche antidroga dirette ordinato dal dottor Giovanni Serpelloni
Non è che adesso la legge in che è in vigore cioè siamo tornati alla Jervolino nazionali per quanto
Modificarla recando novantatré stia molto meglio ma si vuole anche tornare indietro e con tutto questo e l'andamento anche della discussione parlamentare
Parere sul decreto Lorenzi dimostra purtroppo non solo
Che l'attuale Governo e il Presidente del Consiglio a venti sta sottovalutando la rilevanza della politica delle droghe ma anche la subalternità culturale
Rispetto a posizioni che reprime irrazionali posizioni che sono di una certa destra italiana
Posizioni che continuiamo a ritrovarci al Governo ecco da chi come il Presidente del Consiglio dice di voler ammodernare rilanciare l'Italia
Ci dovremmo ci potremmo aspettare invece qualcosa di diverso comunque ne parliamo oggi alle tredici e noti tanti previste vista una saluto da Roberto spagnoli