Dignità e carcere - Presentazione del libro di Marco Ruotolo (Editoriale Scientifica)

A
Iniziamo ugualmente ci raggiungerà a breve ravveduti
A questo terzo incontro del verso ciclo di iniziative dedicati ai libri dietro dietro le sbarre quest'anno
Il titolo del ciclo di incontri
Come dire di sapore dantesco
Libri galeotti
Vi ricordo anche come è già stato fatto nel precedente iniziative che i due volumi che raccolgono
Materiale di incontri del degli anni scorsi sono stati pubblicati presso e di essere editori sono qui esposte il debito della pena volti e maschere della pena
E vi ringraziamo anche naturalmente i DS che ci ospita come ci ha sempre ospitato in questi anni radio radicale che come al solito
Registra questi incontri investiamo anche alla direttrice del carcere che ha voluto essere presente la dottoressa Carmela De Lorenzo
Oggi come sapete il libro che presentiamo il libro dal titolo eloquente dignità e carcere di Marco Ruotolo che alla mia sinistra perché non lo conoscesse Marco Ruotolo è professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università
Di Roma Tre
Ha scritto moltissimo sia in tema di dignità sia in tema di carcere sia con riguardo ad altri temi del diritto costituzionale quindi tra tra queste ricordo la monografia del due mila e due se non ricordo male diritti tv dei detenuti e Costituzione
Quindi c'è senz'altro da imparare
Con noi c'è anche
Marcello Maritain legge poi svolgerà un breve saluto ci sarà solito
Marcello pronti con le sue letture libro verrà discusso
Verrà discusso da Andrea Pugiotto che ormai conoscete perché l'animatore il l'organizzatore di questi incontri e dal dottor Francesco mai viste latte appena arrivato
Che Presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna ricordo che
è stato anche membro della Commissione mista per lo studio dei problemi della magistratura di sorveglianza istituito dalla CSM nel due mila dodici
E presieduta dal professor Glauco Giostra e la prossima settimana verrà appunto a discusso il prodotto di questa Commissione cioè il libro dedicato
La relazione che passa tra l'otto in libro dedicato al tema del sovraffollamento delle carceri
Direi di partire subito con l'indirizzo di saluto del dottor ma richiede che è garante dei diritti dei detenuti del Comune di terra
Grazie
Grazie creare sottostare tutti gli intervenuti
Oggi abbiamo anche come è stato detto
Per me
Grande soddisfazione
Sta direttrice nostro carcere
Comandante della Polizia penitenziaria
Nel programma abbiamo anche Presidente del Tribunale
Cui
Per la funzione del ruolo che ho avuto anche occasione di avere proficui rapporti
Due parole su questo
Questo libro
Avevamo esposto insieme affronteremo Pugiotto
L'Acquedotto in occasione di riscatto e bambini
La locandina anche in questa nuova edizione di libri dietro le sbarre
è un esponente del volontariato regionale guardando l'avviso del diritto
Indicò
Questa giornata si disse come difficile questo libro
Sarò io credo che poi leggendo questo libro in effetti non è stato la difficoltà del ragionamento giuridico
Anche importante ma proprio dalla difficoltà del
Per terra carcere dignità della persona
è un testo quindi che cerca di andare
Molto a fondo sull'intermodalità della pena della
Della detenzione e fare riferimento centocinque risale
Lungo l'articolato della prostituzione e fa riferimento ai primi articoli articoli
Fondamentale
Male considerazione giuridica non Bertone a me spetta dalla testimonianza essendo garante dei diritti dei detenuti del carcere Ferrara quindi avendo
La possibilità di entrare
Carcere delle colonie con l'impegno io ne spetta
Testimoniare per la prima Commissione del Trentino
Non se ne detentiva che rispetto alla dignità del detenuto effettivamente viene ammessa
Duravano
Serve il Vinitaly voi pensiamo come comunemente si pensi solo a Roma
Gruppo miglia disponibile i diritti
Una
Dopo
Incomprimibile oltre un certo limite
Effettivamente le condizioni di vita l'affollamento
Le sofferenze anche della
Dovute alla impossibilità
Di avere un lavoro di avere
Delle attività
Nella nota dura presentarvi oscura approva
Stabilizzare del presunto
Ma io credo che su questo si passa anche diciamo così superare
Perché l'impegno
Di chi lavoro mentre nel caso del volontariato riescono in qualche modo
A far fronte Abate necessità difficoltà quella che io credo che sia effettivamente invece più nel senso di valutare una
Forma di limitate credo lo sia più legata
Al diritto alla persona di aspirare
Io spirare una realizzazione della propria personali
Nei fatti vedevo che questi due mesi non sull'ordinamento penitenziario e lo Statuto dei lavoratori nascono in una data molto vicina
E anche lo Statuto dei lavoratori si preoccupa da un titolo tutela della dignità del lavoratore nei luoghi di lavoro
Quindi riconoscersi occupati
Di tutelare di garantire al lavoratore non tanto i diritti sindacali l'orario che già erano conquista ma a questo sviluppo e la personalità espressione della personalità nel luogo di lavoro
Ecco io credo che quello che manca oggi
Se proposte
Sia
Perché
Davvero potrebbero avere mai svuota dare una svolta e anche una visione nuova
è in grado di valutare l'opportunità di garantire i detenuti la possibilità di sviluppare la propria personalità
Non tanto di aderire ad un moderno
Il detenuto
Pacifico che si adegua che cerca di corrispondere ad un modello preannunciato che abbiamo in testa una quella di
Vedere riconosciuta che ogni uomo può avere una varietà è un bene e può essere sviluppato che può essere la base per una vera
Rissa un'infrazione
Ecco io credo che questo potrebbe essere davvero una frontiera
Per lo sviluppo nuovo credo che abbiamo già voglio accogliere qui a sottolineare un aspetto
Che comunque tutti riconoscono però che la funzione del teatro dentro il carcere
E come anche chi svolto il teatro l'attività teatrale all'interno del carcere e poi
Meglio scrive inserisce assoggettare a un tasso di recidiva inferiore
A tutte le altre categorie di detenuti che il posto eccetera sullo Terlizzi
Non è forse perché il teatro
Cerca proprio di dare la possibilità ai detenuti di dare un loro diciamo in realtà proprio Progetto di di di persone proprio progetto di
Ecco io quindi credo questo possano essere per noi abbiano appuntamento importantissimo dove
Cuneesi detenute novantanove altrove nostro carcere
Farà qui in questa sede vorrei bis e trenta impropria
Un proprio spettacolo barra rappresentazione debba nell'attuazione dei ritardi tutti a partecipare questa iniziativa domani oggi certamente
Grazie
Zero
Microfono
Al microfono
Premesso
De Cillis alla mezzanotte
Non sempre
Mezzo nulla
Questa è l'ultimo
Posso farle Bovolenta
Mi ricollego
Quando voteremo seduto sopra il verbale
Il mondo Lima quando l'ordine in un problema
Consecutive nella
Una trottola
Pongo in capo
Storicamente
Faccio finta di non accorgimenti crisi parliamo
Cerco di trattenere le lacrime
E ci riesco
Desidero ciliegie conciliatori dal cuore chi inizia a piangere richiami per tutti e due
Dalla nota aggiuntiva scendere
Tratteremo
Secondo sembrano ore passano scanditi dai partiti del mio cuore
Pugliese dice sempre di più degli utili senza stipendio
Contrastare secondi sento crescere sempre di più il desiderio di farmaci
Forse l'America c'è il rischio
In questo momento non riesco a determinare
Non solo
Tristezza
Mi viene in mente questa è l'ultima delle mie
Anzi a Fiumicino
Grazie
Ricordo che lungo il primo volo sembrano alcuni anni
Tratto da lunedì luminare sbaglia
Finestre subito dopo il mio ritorno
Aggiungo rimane un verbale
Propongo un senso di libertà
Questo punto perché si abbattesse morire
Sembra che le morti in chiaro
Forse però sono i collegamenti
Respiro profondo
Chiudo gli occhi per un tempo che mi pare utilissimo
L'ordine
Il bandito controllare sganciato dal cielo
Ne va assolutamente bene
Questo non lo deve fare i rimproveri privata perché sicuramente si farà
Nutro domani ad esempio
Sarò in tutt'altro posto sarà un altro momento
Se non è gradita
Probabilmente se non
Va be'lontano dalla finestra
Per qualcuno rimane una mia tristezza
Anzi materassi
Prego l'accordo che ha vissuto con il lenzuolo
E all'egoismo
Volevo sapere
Ci stanno sopra
Contrario il nuovo sponsor
Grazie
Sono pronto
Non l'organico
Livello fissato
Punto davanti emerge
Nel frattempo il mio cuore è iniziata
All'anno
Dichiaro
E abbiamo
Però al Senato è sempre lottato per sopravvivere
Comincia a rimproverare adesso invece si sta realizzando da solo figlio di puttana
Vorrei morire che già il fatto di male
Probabilmente così forte perché essa che questi sono
I suoi ultimi incontri
Sarebbe ricordo che vuole
Gli altri colleghi che non è
Va bene mi sostiene
Provo a conservarlo
Va in carcere per essere libero degli sarebbe
Ritengo che l'assassino Rizzoni non si può mai
E proprio convincerlo che
Cioè la scelta giusta
E soprattutto non voglio passare negli ultimi anni della mia vita in una lunga gente
Poi c'è una carenza
Passo alla
Religioso affettuosa
Tra la libertà dalla morte era in un villaggio biogas sito dei sogni
Dicevo timori
Hanno paura
Ma nello stesso tempo non devo dire l'ambiente insieme
Penso che
La sto facendo troppo lunga perché il mio cuore prende il sopravvento
Come spesso è accaduto in passato tutti i deputati del mio cuore
Messa sempre una più del diavolo e
Diverse volte mi ha convinto a fare quello che vuoi
Come elettrica
Le cose sono chiare
E semplici
Senza se e
Senza ma
Conviene morire subito
Che sentirsi senza speranza
E senza futuro
Pochi giorni
Tutte le notti
Con una nuova impresa ad oggi
Ed è
Il mio cuore che le cose sono complicate
Non abbiamo perso rilasciano determine figlia pensieri
Poi
Niente non ci si è risolta pensa sempre tutte le udienze
Lo dico al fondo
Sono ancora in tempo per ripensarci
Trascurabile dietro e scegliere di vivere
Io però con un ordine retate coraggio ripeto a me stesso che non puoi dichiarare stanco ammalato murato vivo tra quattro mura
Non voglio dare questa soddisfazione all'assassino risolti
Preferisco morire bene
Di una morte piena diamo
Questa
Come ho sempre vissuto
Piuttosto che vivere un'esistenza senza diritto
Prima sui muscoli
Davvero il fiato
Buone
E lo deve andare
Poi arrivederci lamenta avendo buone don Carlo scade gli avversari che ormai è troppo tardi per ripensarci convertendo untore forte come se dentro di me qualcosa si sta passando i muscoli del Polo misi contrario Cipolloni dice no dall'affare armi allegare avvelenare la vista risposte
Capisco che ormai sono più vicino alla morte che è la verità
Poi però non ne vuol sapere chi si sente arrivate dedichi morire per questo
Petardi convincere i polmoni a continuare a respirare legge senso servire ancora qualche stante
Poi se
Iniziate delle curve
Poi un altro
Un'altra ancora
Subito dopo che avremo può nero
Propongo
Coordinatore egli occorre svolgere nel
La legge cominciano tutti e due io vado da una parte
Il mio popolo
Non
Ne ha
Purtroppo
A me il compito di dare
Un'idea
Del contenuto del libro libro il cui titolo è come sapete come mi ricordo dignità e carcere ma che cos'è la dignità perché a ben vedere
è un concetto si presta ad assumere più significative per certi versi indefinito ed anche ambivalente pensata tanto per fare un esempio come è stato usato il concetto di dignità
Nelle vicende UE il precedente la utilizzato per legittimare il massimo Addis ma sono di espansione dell'autodeterminazione individuale usato invece
Con un significato esattamente opposto cioè per porre un limite all'esercizio del diritto
All'autodeterminazione
L'otto lo Marco Ruotolo mette in fila alcune delle posizioni filosofiche si sono occupate di questa falsa idea chiara potremmo dire come
Si diceva nell'Ottocento con riguardo alla nazione
E mette in evidenza come il concetto di dignità possa essere ricostruito secondo due prospettive
Che si ritrovano anche nei casi Welby Englaro che citavo prima
Può essere riguardata è considerata lo diceva già prima il dottor Mari Chiarelli comune addotte innata indisponibile e agli enti inalienabile che e che gli andamenti e spetta all'uomo in quanto tale è indipendentemente dal valore o dal figlio valore dei suoi atti e la cosiddetta appunto dignità doti dote concepita secondo una prospettiva statica e oggettiva
All'opposto però la dignità può essere assunta anche con una netta e con una conquista che l'uomo raggiunge solo e soltanto attraverso le proprie azioni e l'esercizio in concreto dei propri diritti è una prospettiva
Che si configura invece come dinamica soggettiva e chiede anche alla base dell'idea di autodeterminazione
Interessante però l'approdo de Ruotolo raggiunge nel suo libro confrontandosi con una serie di applicazioni pratiche spero prive poi lui stesso richiamerà
Questa è la sua tesi sostanzialmente esistono nel medesimo istante di vita vissuta ed esistono anche nella stessa Costituzione
Non una ma
Diverse dimensioni della dignità
In cui ogni soggetto si trova immancabilmente fu in volto
Esiste quindi contemporaneamente riallacciandomi Haile definizioni che prima di assumendo una dignità dote innata che spetta sempre e comunque a ciascun individua a prescindere dalle azioni che compie
E accanto a queste al Vinitaly dinamiche acquisita frutto invece delle azioni concrete di ciascuno e che in quanto tale può essere conquistata ventotto conquistata solo in parte perduta riacquistata in toto o solo in parte
Ne deriva dunque che sul piano della cosiddetta dignità addotte statica e innata
Non sono ammesse differenziazioni fra gli individui questo concetto
Alla base anche del principio di uguaglianza vale per il gentiluomo come per il pendaglio da forca potremmo dire per il povero come per il ricco per il genio come
Per il malato mentale
Le differenziazioni dove sono ammesse sono ammesse sul piano ulteriore della dignità intesa come dignità prestazione acquisita dignità dinamica qui ride rileva il merito il demerito
Il fatto non fatto d'azione da ciascuno nel proprio processo di realizzazione personale di autodeterminazione di produzione della propria identità
Sono proprio articoli tredici comma quattro della Costituzione che sono sono già stati citati più spesso nelle precedenti elezioni l'articolo tredici comma quattro e punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte
A restrizione di libertà
E ventisette
Comma a tre lepre le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere dinamicamente alla rieducazione del condannato insieme ad altri
Articoli
A ricordarci che anche nell'esecuzione della pena per la nostra Costituzione deve essere assicurato
Il rispetto della persona umana in entrambe le prospettive della ricostruzione della dignità che prima di ricordato finita oggettiva dote e soggettiva prestazione acquisita
Un obiettivo questo che non a caso è stato citato anche prima si trova conferma nell'articolo di apertura
Della legge che reca la disciplina dell'ordinamento penitenziario del mille novecentosettantacinque che troppo implementazione moltissime altre norme dello stesso Regolamento profili che ora
Sono stati ulteriormente arricchiti messi a fuoco dalla Carta dei diritti e dei doveri del detenuto dell'INPS dell'internato approvata con decreto del Ministro della Giustizia del cinque dicembre due mila dodici quindi particolarmente recente
Non potrebbe peraltro essere altrimenti perché questa dimensione della dignità si trovano
Con riguardo ai flussi si ritrovano anche tutelate da una serie di documenti e fonti sovranazionali che vincolano l'ordinamento giuridico italiano specie dopo la revisione dell'articolo centodiciassette che delinea
Questi legali
Si parte così della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo l'ha pensata era alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo anche questa spesso citata
E in particolare l'articolo tre in cui si vietano accanto la tortura anche più genericamente trattamenti inumani e degradanti ma questo vale anche per il Patto internazionale diritti civili e politici
Del mille novecentosessantasei regole penitenziari europea eccetera
Da tutte queste regole si vince dunque dignità dote dignità prestazione le regole ricavabili dalle fonti che di appena ho appena richiamato se vince dunque non solo
La continua titolarità di diritti in capo a chi è recluso ma anche il più specifico Diviesto di sovraffollamento carcerario che è un tema collegato non a caso costituire oggetto dell'incontro che la prossima settimana
Così come afferma testualmente Ruotolo a pagina quaranta per essere preciso del suo libro solo dopo aver assicurato il rispetto della dignità innata articolo tredici comma quattro che esprime di
Recitavo
Il detenuto potrà essere messo nelle condizioni di poter realizzare anche la sua dignità acquisito articolo ventisette che prima di leggero
Un percorso quindi che trova nella possibile rieducazione del reo il suo sbocco degno umano oltre che
Potremmo dire dinanzi
Questo è tra l'altro e nel libro sono analizzate queste sentenze rammentato ribadito da numerose pronunce della Corte costituzionale che a più riprese a ricordato cito testualmente chi si trova in stato di detenzione pur privato della maggior parte della sua libertà ne conserva sempre un lessico imitato
Questo va aggiunto il che è tanto più preziose in quanto costituisce l'ultimo ambito nel quale può espandersi e la sua libertà individuale da esercitarsi Fini della rieducazione del di conquista della dignità prestazioni
Non esiste quindi ne sarebbe costituzionalmente legittima e non sarebbe legittima neanche per le fonti che prima vi citavo una completa e illimitata soggezione del condannato dell'internato del recluso
Bene le giuste esigenze di sicurezza e di sanzione dei comportamenti
Rilevanti legittimano una irrazionale smisurata limitazione dei diritti del detenuto occorre invece misura equilibrio razionalità per conservare entrambe le prospettive della dignità
Oggettiva o dinamica che prima di illustra
Quindi non escludere in via definitiva il carcerato dal sociale non negando il ventotto diritti e dignità nella prospettiva della dote è il presupposto essenziale
Una sorta di trampolino per consentirvi poi il recupero per integrarlo di educando il periodo Carlo non azzerando né mai la componente umana
E questo
Costituisce paradossalmente proprio il presupposto per assicura assicurare anche la sicurezza altrui perché dal recupero che deriva la sicurezza non dalla crudeltà al di fuori delle regole
Lesiva dei diritti appunto della vita
L'autore tenendo conto perché è una sintesi molto brutale però l'autore non si nasconde dietro un dito
E da qui l'ulteriore problema finora abbiamo ragionato in astratto come realizzare in concreto questi concetti teorici per certi versi addirittura filosofici cioè come renderle effettivi come rendere effettivo tutto ciò
Recuperando quindi la doppia prospettiva costituzionali come coinvolgere i giudici in questo percorso e poi quali giudici occorre pensare a nuovi strumenti da utilizzare a questo scopo
Occorre pensare anche a una nuova organizzazione carceraria
E poi come classificare
Quegli orientamenti politici e legislativi attuali in cui non è tanto dice Ruotolo giustamente la criminalità ad aumentare bensì la criminalizzazione alla carcerazione
Anche in situazioni che non sono veramente offensive famoso caso dei reati senza vittima di cui si è parlato anche la settimana scorsa
Quindi comportamenti che richiederebbero Bank diverse reazioni che sono i più calibrati più razionali dell'ordinamento
E tenuto conto anche che ciò spesso avviene con il consenso di un film di un'opinione pubblica mio pre spesso per partito preso preso ma a volte anche indotta scientemente ad esserlo
Ho concluso con una serie di interrogativi penso che i nostri relatori siano le persone più idonee per
Rispondere eventualmente oppure proporre delle delle soluzioni a questi interrogativi e soprattutto attraverso i loro interventi citare ulteriore approfondita alla presentazione del libro di oggi
Quindi
Io
Secondo il programma
Programmato la parola al Primo di scarsa di oggi che professor Andrea Pugiotto che a venticinque minuti per svolgere il suo intervento
Ma
C'è un modo consolante per affrontare il tema dei diritti dietro le sbarre partire dal loro catalogo oggi squadernato nel decreto ministeriale cinque dicembre due mila dodici del ministro Severino
Che finisce i contenuti della cosiddetta Carta dei diritti dei doveri dei detenuti degli interna
Questa carta nelle sue prime cinque pagine e mezzo sparsi uno formato A quattro
Elenca le illustra i diritti di cui recluso gode dal momento dell'ingresso in prigione durante la vita quotidiana fino alla sua dimissione dal carcere le regole le garanzie concernenti i lavori in carcere i trasferimenti rapporti con l'attività esterna
L'illustrazione dei diversi misure premiali alternative alla pena cui può accedere indifferenti regimi detentivi cui può essere sottoposto si anche cura di illustrare lette qualità di taluni Stati detentivi gestanti
Guai telematico con prole stranieri
Di più
Parte integrante di questa Carta dei diritti e anche un glossario delle voci più ricorrenti nell'ordinamento penitenziario e un elenco analitico delle fonti normative del diritto carcerario
Di più ancora
L'articolo due della carta ne dispone la traduzione nelle lingue più diffuse tre reclusi stranieri mentre l'articolo tre prescrive che copia della carta sia disponibile nei locali destinati colloqui in carcere
Da ultimo dall'articolo quattro affida il capo del DAP il compito di aggiornarne periodicamente il compito
Il risultato che si intende ottenere cito dalla nota ministeriale è quello di una maggiore consapevolezza da parte della popolazione carceraria delle regole e dei diritti destinati a confermare la loro vita
Per un periodo di tempo più o meno lungo che si spera
Possa concludersi con un arricchimento della persona e nove con la negazione delle sue positive peculiarità
Come non concordare
La Carta dei diritti
Dei detenuti sta il punto più basso della piramide normativa
Se non risaliamo la parete della gerarchia delle fonti scorriamo via via picchetti e moschettoni sempre più robusti giuridicamente ed egualmente promettenti
Dobbiamo innanzitutto il Regolamento attuativo dell'ordinamento penitenziario numero duecentotrenta del due mila
Radicalmente diverso dal precedente Regolamento del mille novecentotrentuno allora concepito dal freddo Rocco che vi lascio l'impronta fascista sulla finalità della pena
E che smise secondo me i panni del raffinato giurista qual era per assumere quelli del crudele torturatore
Più su ancora troviamo la legge sull'ordinamento penitenziario del settantacinque e poi integrata robustamente dalla legge Gozzini dell'ottantasei che riscrive l'intero ordinamento penitenziario in modo costituzionalmente coerente
Introducendo una serie di istituti che rendono flessibile l'esecuzione della pena nella
Nell'Obiettivo dei vari socializzazione del reo
Più in alto ancora cambiamo la Costituzione
Che il disegno il volto costituzionale della pena
Una pena che non può mai consistere in trattamenti disumani e degradanti
è il cui orizzonte impone di guardare alla reclusione dietro le sbarre non come un punto d'arrivo
Ma come un punto da cui ripartire verso un recupero sociale che la Costituzione non preclude a nessuno
Per quanto grave sia la sua accertata responsabilità penale
Questo è un vincolo di scopo che accompagna le norme la legge sulla pena da quando nascono a quando si distinguono
La corda a doppia
Che ci assiste in questa rissa ditta della gerarchia delle fonti
Ci permette di aggiungere anche un livello che sta tra la legge la Costituzione che prima il professor Veronesi citava cioè le fonti sovranazionali
Che detta no tutta una serie di norme oggi vincolanti riferì che ai sensi della Costituzione il legislatore statale deve rispettare gli obblighi internazionali pattizi
Una legge che non rispettasse questi vincoli internazionali cade sotto la scure della Corte costituzionale dunque
Se questo è il catalogo dei diritti del detenuto
E come Francia dei militari ottimo e abbondante
Il sistema giuridico che lo genera e lo garantisce si è progressivamente allargato come i cerchi concentrici prodotti danza un sasso lanciate uno stagno normativo che fino a qualche tempo fa era maleodorante
Non mancano lacune
Penso ad esempio agli adeguato riconoscimento del diritto alla Settima Mita e alla sessualità del detenuto
La cui salvo diverse la cui assenza è stata denunciata anche recentemente da una sentenza della Corte del due mila dodici con monitor così pressante
Che neppure un legislatore affetto dai
Va beh ipoacusia come il nostro può fingere di non aver sentito
Resistono ancora grandi strutture due su tutte la prima
E la sua presenza della morte come pena
Perché questo è l'ergastolo tanto più che a suo variante ostativa articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario che è una vera e propria saracinesca abbassata nel trattamento rieducativo del condannato
L'altra distorsione è il doppio binario che catalizza l'esecuzione penale ma anche il diritto sostanziale ma anche al rito penale
Il riferimento al contratto alle categorie direi o di reati in forza di cangianti emergenze
Nel complesso tuttavia
Quel catalogo da cui sono partito sembra descrivere
Il migliore dei mondi penitenziari possibili
Dove sta allora l'inghippo
La trappola un momento complicato che io attingo dalla filosofia Scudella scolastica
Fallace normativi Istica
è il leader rata che una prescrizione giuridica basti a se stessa
Che una previsione normativa sia capace per sé sola di modellare la realtà sull'immagine e somiglianza come se il mondo reale fosse il calcolo del mondo del diritto così notai
Per meglio dire così non è Mai né mai è stato per quel mondo tutto particolare che sta dietro le sbarre
Certo ognuno facilmente se ci poniamo un tentativo basico e dunque capace di andare dritto al cuore del problema
Domandiamoci
Chi è il titolare dei diritti dei nostro catalogo
Il detenuto si dirà già ma chi è il detenuto
Il glossario
Allegata la carta di diritti dice che detenuto cito è il termine generico CONI quale Sindico una persona ristretta un istituto di pena senza specificarne la posizione giuridica
Scopriamo così che giuridicamente quello di detenuto è uno status che c'è enunciate come ha dimostrato con acutezza Stefano Anastasia
La Costituzione
Non parla mai di detenuti
Semmai di forme di detenzione articolo tredici secondo comma così come il Codice penale di procedura penale non parlo mai di detenuto
Nell'ordinamento penitenziario
Il detenuto e disarticolata in una molteplicità di condizioni è un insieme dove troviamo tanti elementi combinati tra loro internati imputati condannati giudicabili appellanti ricorrenti eccetera eccetera eccetera
Se poi guardiamo a prassi penitenziaria qui detenuta dirittura polverizzato
Perché è una categoria modificabile n volte per tipo d'autore per tipo di reato per posizione processuale per allocazione all'interno delle case circondariali alta sicurezza quarantuno bis protetti
Talvolta lo abbiamo visto la settimana scorsa lo Stato il detenuto e addirittura travestito in altro da assai
Quando cioè soggetti sottoposti a regimi che sono in tutto e per tutto pene vengono invece mascherati come se non fossero detenuti
Lo straniero rinchiusi nel CIE
Il folle aereo rinchiuso in ospedale psichiatrico giudiziario giudiziario i detenuti in custodia cautelare
L'imputato in regime di carcere duro detenuti di fatto ma non di diritto
Alla fine la giostra come in una pagina pirandelliana invito eventuali uno nessuno centomila
Cercavamo il suo status giuridico pensi ritorniamo in mano una costellazione di tante condizioni detentive dai diversi destini nel momento dell'esecuzione penale
Badate questo non è un problema classificatorio questo è un campanello d'allarme
Intanto ci invita a non fare una cosa
Evitate di entrare nell'avvilimento della molteplicità delle condizioni detentive perché ci si perde ed ma diamo l'essenziale è il nostro problema
Semmai quel campanello d'allarme ci dica due ci dice due cose fondamentali da tenere ben in mente e nel dibattito già odierno la prima
è che dietro le sbarre
L'unico denominatore comune non è soggettivo chi è il detenuto ma è oggettivo che cos'è la pena che cosa codetenzione
E da nuovi la detenzione è una pena corporale
Lo stabilisce il diritto
Chi ha costruito intorno al paradigma del corpo recluso in quattro minuti il suo sistemato le Maicon della sanzione penale
Ce lo dice la sociologiche la criminologia anche della sanzione indagano dato reale al di là di ogni ideologia
Ahimè lo attestano tragicamente gli studi epidemiologici sulle morti dietro le sbarre i gesti di autolesionismo le insalubre informi scritta di corpi stipati in cella e come tanti pezzi di legno accatastati in legno
La seconda cosa che si dice quel campanello d'allarme
è che l'unico modo per restituire ad unità la polverizzata categoria dei detenuti è quella di considerarli persone titolari di diritti
Diritti che la condizione detentiva qualunque essa sia certamente vengono contratti ma non possono mai scomparire del tutto
Questa è la tesi principale del libro di Marco Ruotolo che ricorrendo un'apparente ossimoro parlano di libertà della persona detenuta
Proiezione di una sua irriducibile dignità umana
è la tesi sposata dalla Corte costituzionale quando afferma come ricordava il professor Veronesi che detenuto mantiene un residuo di libertà personale ma anche quando aggiungere
Chiede
La dignità della persona
Anche in questo caso anzi soprattutto in questo caso è dalla Costituzione protetta attraverso il bagaglio degli inviolabili diritti dell'uomo
Chi anche il detenuto porta con sé lungo il corso dell'esecuzione penale sentenza ventisei del novantanove
Tutto questo ci poneva in modo molto semplice
Si va in galera perché si è finiti nonché per essere lì
La seconda difficoltà
A implementare il catalogo di diritti del detenuto
è un possente fattore extra ordinem ordinamentale
L'ostilità dell'opinione pubblica
Per anni
La Doxa dominante è stata alimentata con omogeneizzati tanto appetito così quanto a critici
Tolleranza zero conti piagnistei garantismo penale
Certezza della pena
Contro il diritto a un trattamento penitenziario che include mille premiale nel termine attiva la reclusione fino allo slogan mutuato del gioco del baseball
Tre colpi e sei fuori
Su cui è stata edificata la sciagurata legge Cirielli sulla recidiva qualificata corresponsabili sovraffollamento carcerario
Marco vuoto nel suo libro paga in proposito il vero e proprio pregiudizio
Ha ragione da vendere
Anche perché il pregiudizio eh come dire
Il pensiero Bremen dichiara vista corta
La città infatti ignora cosa avviene dentro il carcere la scena illuminata fino alla condanna poi si spegne
Non interessa l'opinione pubblica in quali condizioni di vita si traduce l'esecuzione della pena e sufficiente sapere che colpevole recluso e che quella porta non si aprirà mai
Come si dice al bar pianeta carcere
Come se il carcere non fosse di questo mondo come se appartenesse un'altra galassia
Questa diffusa domanda di sicurezze carceri esazione costi quel che costi stravolge anche il nostro vocabolario una parola per tutte vero passepartout dei tempi che corrono la parola sicurezza
E così mi riallaccio all'intervento del dottor Manganelli in tempo di uguali fra State
Il sostantivo sicurezza ci accompagnava oggettivo sociale sicurezza sociale cioè reti di protezione collettiva
Oppure faceva coppia fissa un'altra parola lavoro
Sicurezza del lavoro come diritto all'occupazione sicurezza sul lavoro come garanzia di sicurezza nelle presta nella nella lavorazione il prestatore d'opera oggi e tutto un altro dire
Sicurezza eh oggi sinonimo di protezione di vittime potenziali contro il potenziale aggressori cioè tutti contro tutti
è parola abusata nei discorsi anche che avete nel chiacchiericcio sul contrasto alla criminalità
Eppure
In ambito giuridico quella parola nasce con ben altro significato
Nel libro undicesimo del suo lo spirito delle leggi Montesquieu così scriveva
La libertà politica in un cittadino consiste in cui la tranquillità di spirito che proviene dalla convenzione che ciascuno a della propria sicurezza
E perché questa libertà esista bisogna che il Governo si è organizzato in modo da impedire che un cittadino possa temere un altro cittadino ma questa secondo Montesquieu non ci teneva con la clava penale
Si teneva attraverso una legge come condizione di garanzia della libertà di tutti
è evidente che se vuoi vincere facile con un'opinione pubblica spaventata il campo da gioco preferibile il carcere
Il detenuto del nemico e l'idea l'incarnazione
Parenti undici per questo senza troppi sensi di colpa in carcere sovraffollato dure punitivo alieno la finalità costituzionale arido ogni diritto
La terza e difficoltà che impedisce di implementare quel catalogo da cui sono partito attiene al problema del sovraffollamento carcerario
Una recente sentenza della Corte dura sentenza Torregiani contro Italia ha definito strutturale sistemico istmo fermento carcerario italiano condannando c'è risolverlo entro il ventotto maggio del due mila quattordici
La situazione è nota le cifre anche
Siccome non voglio andare oltre il cortile di casa mi limito anche andare alla situazione del suo fallimento carcerario la casa circondariale di viaggi in un e Ferrara
Capienza regolamentare duecentocinquantasei posti dove vivono si fa per dire quattrocento detenuti
Ogni cella misura incluso l'annesso bagno dodici metri quadri dove vivono si fa per dire tre detenuti Arcella
Gli agenti penitenziari in servizio sono centottantanove ne servirebbero duecentocinquanta
La direzione penitenziaria comminati carceri è in condominio con la casa circondariale di Ravenna questi dati della visita del garante dei detenuti di fermare regionale del diciotto settembre due mila tredici
In questo Ferrara non è isolato Ferrara e l'epifenomeno di una realtà che diffusa
In queste condizioni la detenzione è un inferno in terra che coinvolge tutti
Tutta la comunità carceraria cioè non solo i detenuti ma gli agenti di Polizia penitenziaria e anche la personale amministrativo
Lo dimostrano tragicamente le cucine suicidare che facciano vite a caso senza distinzione fra detenuti e custodi
Il sovraffollamento carcerario ha raggiunto lo stadio di una metastasi ordinamentale secondo me è dovuto a leggi carcere omogenee
A queste leggi alle sue cause e rimedi solidità che il prossimo incontro quindi io mi limito a utilizzare l'ultimo negli ultimi cinque minuti che ho a disposizione
Per un'altra riflessione più pertinente con il nostro tema
La sentenza Torregiani condanna l'Italia oltre che risolvere sul piano sistemico il problema del sovraffollamento carcerario a introdurre anche rimedi
Preventivi e compensativi che permettono al detenuto leso nella sua dignità di poter reagire a questa lesione di un proprio diritto
A che punto siamo la geografia che la sentita Torregiani fa non è molto incoraggiante
Ci dice ad esempio che era soldi ca la giurisprudenza con cui alcuni giudici di sorveglianza avevo iniziato a riconoscere il danno esistenziale detenuto condannando l'amministrazione penitenziaria una pena pecuniaria
La Cassazione sezione penale nel gennaio scorso ha spostato questa competenza al giudice civile questa strada inaugurata del giudice di ben altri invece non è più praticabile
La Corte di Strasburgo definisce non attivi non è non effettivo anche ricorso che legge che il detenuto può fare secondo momento penitenziario ai giudici di sorveglianza
Perché non perché riconosce accessibile in forma semplificata ma perché l'Amministrazione non si era mai ritenuto vincolata alle decisioni del giudice qui c'è una novità importante
Sentenza centotrentacinque del due mila tredici con cui la Corte funzionale risolvendo un conflitto di attribuzioni ha riconosciuto vincolatività alle decisioni del giudice di sorveglianza quel ricorso non è più una pistola assale
Da ultimo
La sentenza Torregiani
Rammenta l'Italia ha necessità di amplificare il ricorso a misure alternative alla detenzione carceraria e a ridurre ai minimi termini l'uso della custodia cautelare
Quanto al primo problema
Il recente decreto legge numero settantotto del luglio scorso per quanto non attuato da regimi conversione è già un buon inizio perché interviene sui flussi caccerà alimentati l'uscita per i soggetti meno pericolosi allargando l'accesso a misure alternative
Quanto alla custodia cautelare è soprattutto la Corte costituzionale che sta lavorando molto bene
Abbattendo l'obbligo di rincorrere la carcerazione preventiva obbligo automatico previsto dalla legge per tutta una serie di reati
In forza del minor sacrificio necessario nella compressione tra libertà personale il quaranta per cento di tempi Italia e inattesa di giudizio
Giurisprudenza salda otto sentenze negli ultimi tre anni anche coraggiosa perché osteggiata dall'opinione pubblica tutta chiacchiere e distintivo
La sentenza del luglio scorso duecentotrentadue del due mila tredici è escluso l'obbligo della custodia cautelare anche per chi è imputato del reato di violenza permane di gruppo
I giornali con annullato stupratori libertà fino al processo non è così
Perché semmai molto più civilmente sarà il giudice penale nel caso concreto e non la presunzione legale assoluta a verificare se nel caso specifico ricorrono
Gli estremi per la custodia cautelare opere misure limitative meno invasive
Chiudo
La situazione attuale e talmente seria
Da porre dava anche i poteri statali un obiettivo minimale
Fermare la catastrofe limitare i danni e risalire la china
Badate siamo condannati a Strasburgo perché non garantiamo lo Standard della CEDU che è uno standard minimo di tutti gli Stati che appartengono al Consiglio d'Europa
Si può dire provocatoriamente anche così
Siccome la Corte di Strasburgo ci condanna per violazione del divieto di tortura noi lo Stato né orario paga ogni giorno duecento euro per curare il detenuto e la guardia penitenziarie tutti in custodia
Ecco perché nel mio alla nel mio intervento che chiudo soprattutto come il gambero son partito trattati dall'altra per i diritti per arrivare a a dimostrare che questi diritti non hanno effettività
Dal resto su questi temi i passi indietro sono evidenti una volta si lamentavano convegni sul carcere chi nuovi educa oggi siamo qui a parlare di un carcere che tortura
Bisogna risalire la china al più presto altrimenti la dignità umana dei detenuto
Di cui Marco Ruotolo ci parla nel libro troverà una garanzia sono sordità qui ma nulla
Talvolta ma non sempre per alcuni ma non per tutti
Una dignità della persona detenuta scomparsi intermittente nessun più uscì mille all'uccellini in gabbia di nuovo gioco in cui
Che non è il principio costituzionale inderogabile quale invece dovrebbe essere grazie
Prendere la parola
Bene io ho letto
Con attenzione il
Libro del professor Ruotolo e devo dire anche con grande soddisfazione perché a aperto orizzonti
Nel senso che
Il diritto penitenziario levate enologia in fondo in quanto scienza infelice
Era
Notevolmente autoreferenziale
è vero che a livello accademico qualche penitenziari lista di basso livello veniva prodotto dai processuali posti
Però che di costituzionalisti finalmente prendessero in mano e per le corna il Toro il problema questo è un fatto che mi ha fatto molto piacere
Quindi una grande soddisfazione
Detto questo credo che
Prima di rispondere ha un ruolo qual è il qualcun modo mi costringeva il relatore cioè del del magistrato che un praticone del diritto no qualche caso ci dica qualche caso insomma
Ma
Allora volevo
Prima di di essere inchiodato come promette o al ruolo dicevo
Forse ebbene che faccia qualche riflessione comune
La prima riflessione preliminare
E che
Il riconoscimento e la tutela dei diritti dei detenuti
Non avrà mai un primo grosso ingresso di fatto nella nostra società e nel nostro ordinamento
Fino a quando non ci sarà un riconoscimento culturale
Del fatto che i diritti dei detenuti non confliggono con i diritti degli altri diciamo così in pristino in prima approssimazione
E in particolare fino a quando non si ha consapevolezza del fatto che riconoscere e tutelare i diritti dei detenuti
Significa
Capire che i diritti e tenuti non tolgono i diritti agli altri operatori penitenziari
Ha gli operatori penitenziari
Veniamo da una lunghissima stagione che probabilmente
Riusciremo a superare
Visto che per incidenza
Grazie qualche timido passo in avanti si cominciano a fare perché ci si avvia con questi timidi provvedimenti malamente indicati come svuota carceri che poi non hanno svuotato niente
Voglio dire
Riusciremo in qualche maniera
A capire che
Sappiamo probabilmente riusciremo a superare una visione carcerano cento ricca e fortemente militarizzata del sistema penitenziario italiano
Non si fanno concorsi per i direttori delle carceri credo da dieci quindici anni insieme
Il professor Pugiotto ricordava che la direttrice di Ferrara e a scavalco tra due istituti
Non ho problemi a dire che ci sono altri direttori di istituti di pena in Emilia-Romagna che reggono contemporaneamente tre istituti
Ma allora se è un istituto di pena deve avere una sua mission mi chiedo quale missione mai avrà un istituto di pena che per esempio avrà la quantità di una quantità di Sex offendere
Oppure una casa di reclusione in che cosa si distinguerà rispettarla comune casa circondariale
Quale sarà il destino di un eventuale custodia attenuata
Quindi
Bisogna uscire necessariamente cui da questa cultura carcere o cento ricca e fortemente militarizzata fin quando si pensa che la stazione di sanzione penale unica
Oppure si ricorre all'ipocrisia di dire di parlare di sanzione penale ma poi di pensare al carcere da applicare sempre e comunque il carcere
Il problema dei di che non sarà un problema facilmente realizzabile e è la visione culturale che impedisce ciò
Voglio dire cioè che
Potremmo anche a vere
Più che il condizionale potremo anche avere un futuro
Potremo anche a vere riconoscimenti di alcuni diritti e di tutela e di alcuni diritti ma ho l'impressione che a lungo andare paradossalmente questi riconoscimenti potrebbero ritorcersi contro
La stessa persona ma quale sia stato riconosciuto il diritto o contro persone che patiscono la pena insieme a quelli ai quali è stato riconosciuto il diritto sarò più chiaro tra poco facendo un esempio su questo punto
Seconda precisazione
Vedete che il volume di Ruotolo
Devo in qualche maniera smentire il dramma forse dipende dalla mia deformazione professionale io non l'ho trovato difficile francamente
Accessibile chiaro senza essere però didascalico perché fatto sembra da un professore universitario
E
A due punti che a me sembrano fondamentali appaiono secondari mi hanno detto
E sono quei punti che metterei sotto la rubrica oltre la tutela giurisdizionale
Ruotolo a pagina centoquattro è a pagina centododici
Dice
Cose di estremo interesse
Alla pagina centoquattro
Dopo tutto il
Il polo dopo l'esame di tutte le questioni di costituzionalità e così via dicendo
La questione è che gli elettori non si può limitare a gli strumenti forniti dalle pur necessarie forme di tutela giurisdizionale
Dovendo passare anche per una più puntuale definizione normativa di quei diritti a livello nazionale ed europea nonché eventualmente attraverso l'istituzione di nuovi soggetti istituzionali
E qui il riferimento è chiaro ed è alla istituzione del Garante nazionale dei diritti dei detenuti
Che nella formulazione di taluni progetti di legge pendenti in Parlamento
Non sarebbe una funzione confliggente con quella di vigilanza e di tutela assegnata per legge al magistrato di sorveglianza ma sarebbe conforme a quel che chiedo alla normativa europea
E noi siamo buoni ultimi a non aver realizzato nel nostro ordinamento non aver attuato la figura del garante che altrove in tutta Europa c'è
Anche laddove ci sono giudici che si occupano dell'esecuzione delle pene giacché in Francia e così via
L'altro punto interessante sotto l'etichetta oltre alla tutela giurisdizionale
Mai come in questo campo al giurista non basta conoscere e saper leggere le norme
Non basta a confrontarsi con le riflessioni dalla dottrina giuridica occorre confrontarsi anche con le opere non giuridiche e soprattutto con coloro che sono attivamente impegnati a diverso titolo nel carcere
Con questa consapevolezza che vale anche come riconoscimento della inevitabile limitatezza di qualsiasi analisi emittente eminentemente giuridica
Ecco credo che
Questa sia una una seconda premessa fondamentale
Il cuore la mia argomentazione questo
Ma perché oggi
Noi
Stiamo insistendo tanto sui diritti dei detenuti e si va a sulla tutela giurisdizionale
Perché oggi perché cessata la sentenza dove Gianni
Che in qualche maniera essendo una sentenza pilota crea scarpone perché assegna una data perché ci sono centinaia di altri ricorsi pendenti presso la Corte
Perché in precedenza cessata la sentenza Suleman amici no direi in qualche maniera siamo anche abituati visto che forse siamo anche il più condannati d'Europa per violazione dell'articolo tre
Il più condanna
Io ho l'impressione invece che il motivo profondo di tanta insistenza sui diritti dei detenuti e quindi della
Scoperta o riscoperta perché alcuni di noi in verità nei decenni passati ed avevamo ben scoperta
Ci avevano messo a tacere
Sia
La
Consapevolezza che l'idea di rieducazione e diritto alla rieducazione
Per quanto
Sia un'aporia necessariamente coltivabile perché pietra d'inciampo di tutto l'ordinamento
Però si è preso consapevolezza che
Non c'è e non ci sarà ben poi ci sono i casi isolati
Abbiamo una quantità di casi abbiamo una quantità di misure alternative poche poche sempre poche in verità
Però se oggi si insiste tanto
Sulla
Partono partendo appunto dal concetto perso una dignità legalità della detenzione
E
La consapevolezza che non si darli educazione senza legalità e senza riconoscimento dei diritti
Perché ogni rieducazione senza riconoscimento di diritti sarebbe una rieducazione illegale è carina quella cosa che ha scoperto di Carnelutti agli all'arrivo di vertice
La differenza fra il Duce le e il docente
Ecco ecco si entra in quando avremo un carcere che per una certa parte non avrà come meta il Duce rally indicare l'obiettivo di reinserimento sociale ma il docente che in qualche maniera far pensare a una supremazia speciale
Ai
Ai campi di rieducazione cinese e così via no a me piace quell'idea del concetto di supremazia speciale
Cioè della intese della conversione o nella interiori iniziazione della cultura
Ecco
Il problema vero è che stiamo a causa della situazione di grossa incarcerazione di massa che
Per un certo verso dobbiamo dire comincia a frenare assente nel senso che dal due mila e nove due mila e dieci il numero degli incarcerati resta costante ma resta costante
E quindi il gatto dei venti mila posti letto resta
Però
C'è questo problema sei e cioè all'ora è meglio riversarsi sul tema della legalità della detenzione dei diritti
Della persona detenuta dei diritti soggettivi piuttosto che ambire a una rieducazione impossibile
La falsa rieducazione la rieducazione senza legalità io ho parlato prima di lunga marcia dei diritti
Luna Marcellini che perché
Da parecchio alcuni di noi magistrati di sorveglianza abbiamo lavorato anche a progetti di legge
Per il riconoscimento dei diritti ma sono stati messi nei cassetti ministeriali
Lei ricordava prima il lavoro della Commissione mista
Che in verità non si occupa dei diritti e della tutela dei diritti
Quella parte è stata messa appositamente da parte perché la parte del ministro veniva richiesto progetti consistenti di deflazione attraverso le misure alternative alla detenzione
è vero polveri incidenti d'auto il progetto se ne presa soltanto una piccola parte quindi lo stesso si è servito a poco il progetto
Va beh io ricordo quando si lavorava al dato con il Presidente l'allora capo del DAP il presidente Malgara quella Borato un lungo
E consistente Progetto di revisione dell'organizzazione penitenziaria delle direzioni delle aree
I e chi più dei regimi detentive dell'attuale quarantuno bis insomma un progetto di grosso respiro ma il primo punto che ponemmo all'attenzione
Dell'opinione pubblica e degli organi ministeriale
Fu
Senza riconoscimento dei diritti soggettivi della giurisdizionalizzazione degli stessi diritti nell'esecuzione del decisum
Non si va da nessuna parte
Non è un caso che in quel progetto sì in particolare si configuravano alcuni diritti con maggiore precisione come auspicava lei nel suo
Nel suo intervento per esempio in relazione al diritto alla salute in relazione al diritto all'affettività
E e altro
Quindi c'è
Una lunga marcia degli
Si pone il problema oggi
No prima ancora di porre il problema degli strumenti e dei mezzi di tutela io devo dire che il problema di Amanda marcia dei diritti dei detenuti e non è poi
Come dire di difficile realizzazione
Soltanto perché
Non abbiamo
Una normativa chiara non abbiamo vede tenuti difesi in modo attento non abbiamo non abbiamo non abbia
E anche dalla stessa Accademia che sono venute grosse
Difficoltà ed ostacoli
Ma io non posso non ricordare
Come dire la dialettica che tra il due mila e cinque il due mila e sei cessata tra l'Università Cattolica del Sacro Cuore lasci e
Una parte nella scuola penalistica dell'Università di Bologna
Paradossalmente
Mentre
Forti in Università Cattolica Gabrio Forti diceva
Usciamo da queste andiamo via da queste lastre che sono pericolose
Che ci fanno cadere ci fanno slittare come quelle della rieducazione e andiamo al largo e usciamo
Cattolico che deciderà
Non ci nascondiamo dietro la rieducazione per non riconoscere i diritti se non riconosciamo i diritti non sia di educazione
Caro amico cattedratico dell'Università di Bologna in Antigone nel due mila e sei nell'articolo alla lotta per i diritti dei detenuti concludeva
E allora onestamente non intendo come si possa parlare di diritti in senso proprio dei detenuti e visto che aveva fatto lungo preambolo configurandosi al diritto penale come il diritto penitenziario come diritto penali di questi
E quindi il nemico
Quindi
è vero che in quest'ultimo scorcio di tempo abbiamo avuto Corte costituzionale che ci ha aiutato voglio dire
è vero che ci sono state ordinanze coraggiose di alcuni magistrati di sorveglianza come ci sono state ordinanze
Diciamo di non luogo a provvedere eri oppure di chiusura degli occhi di fronte a violazioni di diritti soggettivi di cialtroneria da parte di altri magistrati di sorveglianza
Però anche l'elaborazione dottrinale
è stata carente su questo punto invece
Quel che scrive Ruotolo quel che dice oggi Pugiotto è estremamente significativo pone un argine
Rispetto
Alla logica
Del
Tanto peggio tanto meno
Ecco io la qualifico così
L'ultimo punto è quello degli strumenti occorra qualche minuto esauriti venticinque
Ultimo punto quello degli strumenti e dei mezzi di tutela a voi è noto che la Corte costituzionale
Tra alcuni giorni deciderà sulla ordinanze sulle due ordinanze carne sollevato la questione di legittimità costituzionale l'articolo centoquarantasette
In ordine alla sospensione dell'esecuzione della pena per condannati ristretti in due istituti di pena uno a Padova se ricordo bene uno è una Monza
Irrazionale la situazione del sovraffollamento
La
Eravate Re per una
Non diciamo non persone analizziamole ordinanza perché se no poi fulmini e saette supporto la
Allora è stato è stato un collegio
Oppure invece d'accordo è già stato aborto
Va bene
Scusi se
Decidendo
Atto dei vari colleghi coraggiosi
Detto questo però devo anche dire che non la condivido per niente l'ordinanza ritenendo ancora ecco se l'avessero sollevato al Tribunale di Sorveglianza di Bologna lo dico molto chiaramente nello la prima cosa avremmo ritenuto cioè non avvenuta avremmo ha ritenuto
Manifestamente infondato quindi no non manifestamente infondata
Ma per
Un criterio estremamente fragile che alla base ho letto quello che lei ha scritto di commento al
All'ordinanza veneziana pregevolissimo
Sott'acqua
Perché il presupposto e è troppo fragile
Basta che l'Amministrazione trasferisce quel detenuto e il problema è risolto
è diciotto
Credo che non so ho l'impressione che la Corte si si orienterà ammettendo facendo fuoco su questo argomento
Ora però
Noi abbiamo gli strumenti
Sapete benissimo che la Corte costituzionale ha detto che
L'ordinanza del magistrato di sorveglianza che decide sui violazione di diritti soggettivi compressione ridotti da parte dell'Amministrazione dirò tra poco il perché non soltanto da parte dell'Amministrazione
Non sono l'ordinanza non è un consiglio
Un benevolo atto indicativo ma è un ordine dice la Corte costituzionale è una disposizione
Alla quale e bisogna
Un ordine al quale bisogna dare esecuzione
Questa costruzione
Dell'ordinanza del magistrato di sorveglianza a tutela del diritto detenuto è stata ancor più confermata dalla Corte Costituzionale del tre giugno del due mila ettolitri laddove ha risolto il conflitto di attribuzione
Tra il magistrato di sorveglianza e
L'amministrazione penitenziaria ma in particolare il Ministero della giustizia
Nella parte in cui l'Amministrazione aveva ritenuto che non fosse suo obbligo
Non rientrasse nelle sue competenze o non rientrasse nelle competenze del magistrato di sorveglianza emettere quell'ordinanza e invece la spiegherà meglio come sa fare
L'urto
E ha detto la Corte che la competenza è del magistrato di sorveglianza e l'Amministrazione deve ottemperare
Però
Qui veramente alla luce di quelle pregiudiziale che ponevo io credo che bisognerebbe stare molto attenti ai riflessi di ordinanze a tutela di diritti soggettivi viola
Non voglio fare del terrorismo psicologico
Torno alla questione dei riflessi alla quale accennavo all'inizio
Non so quanti hanno avuto la possibilità di seguire la vicenda
Del detenuto di quell'ottimo diciamo che come detenuto faceva il suo buon mestiere di detenuto che era
In situazione di rieducazione
Che si occupava della biblioteca del carcere di Padova
Che però era in una cella al di sotto dei limiti di dimensioni indicati dalla sentenza Torregiani aveva fatto regolare reclamo quindi nel senso della legalità chiedeva la legalità e riconoscimento del debito
Il magistrato di sorveglianza ha emesso un'ordinanza con la quale giungeva all'Amministrazione indaghi lo spazio vitale l'Amministrazione
Ottemperando farisaico amente bisogna aggiungerlo doverosamente l'aggettivo ottemperando all'ordinanza ha trasferito all'estero
Come per dire volevi la cella in cui c'è lo spazio vitale che entravano a Carceri di Cremona e così è stato interrotto
Il percorso rieducativo che si attuava anche attraverso una funzione che era utile per la comunità penitenziaria riconosciute dalla comunità penitenziari perché quella funzione era nel programma di trattamento
Che era stata approvato dalla gotta ed altri con potesse equazione trattamento che era stata approvata dal magistrato di sorveglianza capito
Era un percorso rieducativo quello che è stato interrotto
Allora attenzione ai riflessi perché ci sono sempre poi
Delle come dire delle deviazioni volontarie e consapevoli nel momento in cui si dà attuazione
Come pure
La vicenda dell'ordinanza del magistrato di sorveglianza di Lecce
Probabilmente non apprezzabile nella misura in cui si arrogava alla competenza del giudice civile in ordinava quantificazione del danno esistenziale
Ma sicuramente praticabile ancor oggi nella misura in cui riconosce non il quantum Malan del danno
E questo sicuramente ancora un terreno di diciamo avverto da arare
Così come sono terreni rare aree quelle ecco qui non nei confronti e dall'Amministrazione ma nei confronti del servizio sanitario un tempo si diceva nazionale oggi servizio sanitario regionale
Il detenuto al quale nonostante l'Amministrazione abbia chiesto avanza la competenza per territorio di apprestare la protesi dono molto e altri campi che è
Virtualmente portatrice di tutta una serie di malattie quindi tutela del diritto alla salute
Il magistrato di sorveglianza che emette l'ordinanza con la quale in giungiamo ASL competente in relazione all'istituto di pena di
A prestare la protesi odontoiatrica per il condannato e su questo punto vedete che ormai
Si va sul sicuro perché in una situazione analoga in relazione ai
Alla alla somministrazione degli ormoni ai transessuali altro magistrato di sorveglianza aveva messo un'altra ordinanza
La competente ASL un'altra ASL aveva fatto ricorso per cassazione alla Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dicendo che anzi io credo che lo abbia dichiarato inammissibile dicendo vaso non può ricorrere attraverso il
L'ordinanza del magistrato di doversi perché era fatta con quattordici quattordici diciotto terra e quindi quel procedimento particolare che non prevede che
Ci sia quel tipo di ricorrenza altro terreno aperto che cominciamo a dissimulare in questo periodo è quello della sigaretta Elettronica o elettrica come si
Elettronica
Ci sono ricorsi pendenti su questo vedremo cosa diranno i nostri colleghi giudici di merito
L'altro problema aperto è quello dell'affettività sulla quale è vero che la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile l'ordinanza di rimessione del Tribunale di Sorveglianza di Firenze
Però la Corte ha dato delle indicazioni molto significativo
E io aggiungerei stiamo attenti perché delle indicazioni già ci sono tra la legge penitenziaria e il Regolamento il Regolamento per quanto riguarda l'affettività
Conclusione
Vedete
è una conclusione che è di aspirazione verso il riconoscimento dei diritti soggettivi di tutela dei diritti soggettivi tutela giurisdizionale di esecuzione
De il decisum del giudice che tutela e riconosce il diritto
Però sicuramente tutto questo non passa attraverso una carta dei diritti
Ci hanno sempre insegnato
Da diciamo da trent'anni a questa parte da quando c'era una sovrabbondanza di diritti ed ha quando si cominciò a parlare dei diritti degli animali
E i dei diritti delle piante e dei diritti della natura ci hanno sempre insegnato che le carte dei diritti
Creano diritti di carta non abbiamo bisogno di carte di diritti
Abbiamo alla Costituzione abbiamo le leggi e abbiamo
La carta europea grazie
Adesso
Grazie e ringrazio davvero per l'invito
Come diceva Paolo genovesi le sollecitazioni sono moltissime tant'è vero che o ipotizzato un intervento che ora cercherò di adattare nei limiti di tempo che mi sono stati dati a appunto quelle che sono le
Principali indicazioni emerse nell'incontro di oggi
Ringrazio Andrea Pugiotto per avermi invitato discutono un libro che ormai uscito da un paio di anni in deroga alle regole abitualmente seguite per questi incontri ferraresi
E mi piace anche il fatto che sia stato declinato l'incontro con un titolo suggestivo azzeccato André azzecca sempre i titoli non solo i titoli ma anche i contenuti dei suoi lavori
Io ogni tanto quando non riesca a trovare il titolo lo consulto richiede offro aiuto diritti e diritto dietro le sbarre
Perché il punto questo titolo ci permette ci ha permesso di riflettere non solo sul tema a me caro dei diritti dei detenuti ma anche su
Il tema connesso ed è stato sottolineato nel corso degli interventi precedenti della legalità nell'esecuzione penale
Il rispetto della legalità è stato più o meno detto è premessa necessaria per il rispetto della dignità del detenuto
Quindi zio con la prima citazione di Valerio Onida che qualche anno fa
Bello scritto dal titolo carcere legalità
Scrisse appunto che il carcere quale pena legale per un delitto non può e non deve trasformarsi nella semplice riproduzione a carico del colpevole del modello dell'arbitro e della forza che si manifesta nel delitto
Nulla come la condizione carceraria evoca l'esigenza e la necessità di assicurare la piena legalità
E ancora non solo l'imperio della legge non si ferma le porte del carcere ma al contrario dei tre con la dietro quelle porte la legge si impone più che mai
Ecco questa riflessione sul carcere come luogo della legalità di Valerio Onida è stata poi da me sviluppata successivamente proprio lavoro dedicato agli scritti in onore di Onida
E però credo che sia presente appunto questa considerazione relativa alla centralità del tema della legalità nell'esecuzione penale anche nel libretto dignità e carcere
Non solo dal punto di vista della constatazione della illegalità diffusa negli istituti penitenziari
Ma appunto verso la parte del libro cerco di farlo anche qui è stato ricordato sposto l'attenzione sull'esigenza e sulla rivendicazione di un mutamento radicale delle politiche sociali e penali
Perché il fallimento delle politiche sociali penali che
Prego trova riscontro plastico tutti gli studi le rilevazioni statistiche relative alla composizione della popolazione carceraria prima è stato ricordato Malgara illuminato capo del dato qualche anno fa
Ed è Malgara aver parlato di detenzione sociale e del carcere come vera e propria discarica sociale
In larga parte per l'effetto delle leggi prima sono state richiamate sulle droghe sull'immigrazione e sulla recidiva
Un problema preliminare quindi partendo dal titolo diritti diritti dietro le sbarre direi anche il diritto verso le sbarre nel senso che c'è stato un trend legislativo qui Andrea
Sia al dottor Maisto ha parlato della cultura carcere carcere uscì implica si è fatto riferimento a più volte a politiche penali sicuramente cancerogene
E che sono andate contro l'idea diffusa del carcere come estrema ratio
Un'idea che come dirò dopo e come è stato ricordato ha trovato riscontro anche in alcune importanti decisioni della Corte è costituzionale
Quindi il diritto verso le sbarre il diritto inteso come legislazione positiva si è rivelato inidoneo ad adempiere sia al dovere costituzionalmente imposto di rimuovere le diseguaglianze
Le ha tutto al contrario acuite e a esteso l'area dei soggetti che mai si definiscono clienti privilegiati del carcere
E
Ed è una legislazione che si è fondata lo ricordava Andrea Pugiotto prima su un paradigma sbagliato sul paradigma del diritto alla sicurezza di una sicurezza guardata esclusivamente attraverso l'induzione della paura nei confronti del diverso come conservazione dello status quo ante
E nel libro lo ricordava Andrea ho cercato di rovesciare questo paradigma riportando l'attenzione sui
Sulla Costituzione sui principi costituzionali sulla sicurezza dei diritti si diceva prima sicurezza sociale del lavoro sul lavoro sulla sicurezza dei diritti ancor prima che sul diritto alla sicurezza in una prospettiva che sicuramente più complessa
Non si tratta solo di proteggere i diritti ma ancor prima di promuoverli e quindi di renderli effettivi
E questo compito difficilissimo quello dell'attuazione del secondo comma dell'articolo tre
Che pone un obiettivo al quale
Le scelte politiche devono orientarsi qui ho trovato tra i tanti lavori splendidi Lorenza Carlassare un ultimo scritto sulle priorità costituzionale controllo sulla destinazione delle risorse
Dove si svilupperà ragionamento relativo alla
Diciamo limitazione della discrezionalità del legislatore nell'allocazione delle risorse dovendo essere queste anzitutto destinate alla realizzazione delle priorità costituzionali
Se questo cambio di rotta non ci sarà sul punto di dal punto di vista delle politiche securitaria penali e sociali
Potremmo fare qualsivoglia cosa anche gli auspicati provvedimenti che le mezze ali
Amnistia e indulto ma probabilmente e l'esperienza posso indulto due mila sei ce lo insegna la situazione di sovraffollamento si verrà in qualche modo a riproporre
Una delle mie preoccupazioni però è che nella descrizione
Delle conseguenze delle
Politiche penali e sociali sbagliate non condivisibile
Si possa in qualche modo arrivare ad una conclusiva giustificazione di comportamenti non conformi alle regole di un'ordinata convivenza cioè il rischio di dipingere sempre e comunque il condannato ad una vittima del sistema
Non è così su questo insiste anche per questo ho voluto utilizzare la chiave di lettura della distinzione tra dignità innata e dignità acquisita
Per partire da una considerazione che per me di base i comportamenti non conformi al diritto devono essere sanzionati
E le sentenze che attestino la commissione di un reato rispettate
Semmai appunto si tratta di rendere il carcere extrema ratio
Riservando questa misura
Solo a reati che lascino presagire la concreta esigenza di sia la di solare pro tempore dal contesto sociale il suo autore
Ovvero in questo caso con ulteriore restrizione il suo presunto autore se parliamo della fase cautelare qui Andrea Pugiotto ci ricordava prima
Delle giuristi una giurisprudenza costituzionale coraggiosa
Che ha portato a dichiarare incostituzionale una serie di automatismi per cui
Soggetto sospettato gravemente indiziato di aver compiuto un reato di grave allarme sociale automaticamente andava in carcere la Corte costituzionale ha detto di no
Ma attenzione ha detto di no nel senso che di fatto ha sostituito quella che era una presunzione assoluta a quel reato nei confronti del suo presunto autore corrisponde il carcere in una presunzione relativa nel senso che il magistrato avrà come strada principale per quei reati la violenza sessuale di gruppo il carcere salvo che
Si
Attesti l'esistenza di e situazioni tali che determinano nei confronti di quel soggetto l'inutilità dell'applicazione di quella misura ancor più grave da questo punto di vista la reazione dell'opinione pubblica e soprattutto dei mass media nel
Semplificare la questione dicendo la Corte costituzionale ha detto che per quei reati non c'è più carcere ovviamente non è così
E altro punto sempre legandomi ad una riflessione che prima
è stata fatta rispetto al concetto di rieducazione
Altro punto che secondo me è importante ricordare che la nostra Carta costituzionale
Quando ci parla della pena l'articolo ventisette declina il termine al plurale sono le pene che devono tendere alla rieducazione del condannato
Non c'è nessun equazione Pina uguale carcere
E da questo punto di vista del l'auspicato maggior impiego delle misure alternative qui è importante come diceva il dottor mai visto che
Ci sia un riconoscimento appunto culturale un cambiamento della induzione del cambiamento
Della cultura relativa alla sanzione penale perché anche la sanzione penale non detentiva è sanzione deve essere percepita come tale
Qui deve essere proporzionata alla reato commesso e deve essere appunto percepita come sanzione mentre questa idea purtroppo mi pare che nell'opinione pubblica non ci sia
Il ventisette umanità intenzionale rieducazione sono i due pilastri su cui si regge l'articolo ventisette che però come cerco di spiegare nel libro in altri scritti deve essere letto illuminato anche da altre disposizioni costituzionali
A partire dagli articoli due tre cioè dal riconoscimento e garanzia dei diritti e dal principio di eguaglianza
Sono quei due pilastri umanità e attenzione alla all'educazione che evocano immediatamente il tema della dignità
Non sono nel senso del rispetto della dignità intesa come dote come umanità
Ma
Rispetto che deve essere sempre garantito anche nei confronti del più pericoloso delinquente ma anche nella direzione questa il passaggio più complesso
Del riconoscimento quantomeno presupposto questo lo ricordava soprattutto Paolo Veronesi della rilevanza delle azioni umane che conduce inevitabilmente ad una differenziazione tra gli individui
Cioè non è possibile che le azioni umane non siano considerate o considerabili in questa prospettiva che la dignità non sia negare che la dignità sia declinata non solo come dote ma anche appunto come prestazione
In Costituzione ne abbiamo riscontri che rapidamente richiamo
Una nell'articolo quarantotto ultimo comma formula magari infelice sulla quale si può discutere molto si parla dell'indegnità morale si parla dell'indegnità morale con riferimento alla limitazione dei diritti politici
Ma non dimenticherei una disposizione spesso purtroppo dimenticata o che si è cercato di far dimenticare quella contenuta nell'articolo cinquantaquattro dove si parla di disciplina e onore nell'adempimento delle funzioni pubblica
E la stessa attenzione della pena verso la rieducazione del condannato può essere guardata nella prospettiva di una riconquista di una dignità
Non la dignità è nata che spetta comunque ma di una dignità appunto acquisita che magari è stata intaccata dalla comportamento che il soggetto stesso attenuto
E qui di Rodotà omesso ricordava Carnelutti la mia citazione di Carnelutti il termine rieducazione al termine pericoloso un termine ambiguo come ambigua anche il concetto di dignità
Però non c'è dubbio che ci
Richiama all'idea di un condurre fuori di un liberare dal male di un redimere secondo la tradizione cattolica
In prospettiva manca lo tradurrei tant'è vero che mi piace più parlare di reinserimento sociale nei termini di una risparmi diciamo restaurazione ricostruzione di un legame sociale
Che si presume essere stato in qualche modo interrotto dalla condotta che ha portato alla condanna
E che appunto
Siccome
Soggetto appunto che subisce la sanzione deve essere messo in grado di poter da questo punto di vista riconquistare ciò che ha perduto
Essere messo nelle condizioni di sviluppare la propria personalità il garante molto bene secondo che riassumeva il tutto parlando di diritto della persona ad aspirare alla realizzazione della propria personalità
Il che significa poi riconoscere al detenuto tutti i diritti che non siano incompatibili con la situazione detentiva
Perché se questo non avviene le pene si riducono a mero strumento di difesa sociale soprattutto la Pina carceraria
Dimenticandosi completamente le finalissima rieducativo che l'articolo ventisette indici chiaramente delinea
E qui ricorderà una sentenza la trecentotredici del mille novecentonovanta della Corte costituzionale che è fondamentale avere proprio spartiacque
Nello sviluppo della giurisprudenza costituzionale in tema di rieducazione di principio di umanizzazione della pena
C'è poi una recentissima decisione di di qualche giorno fa mi pare numero centosettantanove del due mila tredici dove si dice che la funzione rieducativa opera ben al di là della legislazione penitenziaria strettamente intesa
Qui la Corte cita una propria precedente decisione del due mila sette mi meraviglia molto che invece non abbia citato la decisione del mille novecentonovanta nella quale a chiare lettere era scritto
Che il finalisti morì educativo vincola il legislatore quindi al di là della collocazione della singola disposizione all'interno dell'ordinamento penitenziario altrove e di più
Caratterizza la pena vado più o meno a memoria dalla sua malati astratta previsione alla sua concreta esecuzione e vincola quindi non solo il legislatore
Ma vincola i giudici e da questo punto di vista il giudice della cognizione dell'esecuzione
E l'Amministrazione
Cosa non secondaria perché qui non ho il tempo però sarebbe anche
Simpatico fare simpatico sarebbe importante fare qua citare qualche caso in cui forse l'amministrazione penitenziaria cercando di interpretare le leggi alla luce della Costituzione
Potrebbe
Fare molto di più qui Andrea Pugiotto prima
Mi pare parlasse di fa lascia normativi Istica all'indomani della legge del settantacinque
La legge sull'ordinamento penitenziario per come è stato detto ha costituito una vera e propria svolta
Nel processo di graduale affermazione dei diritti dei detenuti che prima non esistevano sostanzialmente
Uno acutissimo studioso
Un lavoro del settantasei pubblicato nel settantasette Franco bricolage parlava di
Effettività rinnega ante della normativa penitenziaria cioè metteva già sull'attenti dicendo i principi sono ottimi
L'attenzione dei quei principi debba avere uno svolgimento soprattutto a livello di amministrazione
Forse sull'esempio la faccio però a quel punto che nutrendo due minuti in più ancora più vicina
Sì volevo dire altre cose però qui qui forse ci sta bene questo esempio alla luce di ciò che la
Corte costituzionale ha detto e ha detto il
A mio giudizio in modo sempre più più forte nell'ultimo periodo
Sottolineando che le disposizioni legislative soprattutto in materia di quarantuno bis
Che limitino i diritti del detenuto in quarantuno bis il regime di carcere duro devono trovare uno specifico fondamento le esigenze di ordine e sicurezza
E se non trovano questo specifico fondamento nelle esigenze di ordine e sicurezza riguardate in senso stretto sì rivelano misure afflittive meramente afflittive come tali contrastanti con l'articolo ventisette
Ora questo principio che la Corte Costituzionale utilizza per dichiarare incostituzionali leggi
Che appunto in quel caso e anche questo un caso molto recente oggi riesco traduzione economica vi da dare i numeri di sentenza centoquarantasette del due mila tredici penso di non sbagliare
è una sentenza che riguardava i colloqui con il difensore del detenuto al quarantuno bis
C'era una legge che stabiliva delimitazioni temporali che la Corte costituzionale ha ritenuto di far saltare con un ragionamento semplice semplice siccome la
Che poi
Anche questa sentenza deve molti aspetti di interesse ma lo semplifico al massimo siccome al collaudo col difensore è un colloquio che avviene senza registrazione
La difesa richiede la riservatezza inevitabilmente
Non è che se il detenuto può colloquiare per
Tre ore con il proprio difensore senza essere ascoltato non riesce in questo modo perché quella è la preoccupazione a dare messaggio all'esterno
Siccome dovresti vietare e non si può fare cioè il diritto di difesa inviolabile
Garantito e tutelato dalla Costituzione non paga e dare al detenuto in quarantuno bis di avere colloqui con il proprio difensore stabilire un argine temporale significa seppur semplicemente
Andare a
Determinano una lesione del diritto di difesa di quel soggetto
E
Però appunto la Corte costituzionale in questa decisione appunto dice tutto ciò che va oltre le esigenze strette di ordine sicurezza particolarmente declinate prevedere regime di carcere duro si rivela appunto una inutile afflizione
Perché questa è un indirizzo che secondo me deve seguire anche l'Amministrazione quando può
C'è una recente interessante sentenza così cito io i casi che spesso l'artigiano del diritto faccio riflessioni alte
La sentenza del
Magistrato di sorveglianza di Spoleto
Molto recente che riguardava
Detenuto in quarantuno bis
E aggredito tetto di usare i termini non troppo tecnici una circolare del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che andava disciplinare
La questione dei colloqui a dell'incontro del detenuto con il figlio o con il nipote con un il bambino di età inferiore agli anni dodici
Sapete che il in carcere in regime di carcere duro non ci sono delle precauzioni che giustamente la legislazione prevede proprio per evitare che il detenuto possa
Diciamo dare ordini mafioso soprattutto
All'esterno
Il problema materiale qual era il passaggio del bambino
Che appunto poteva andare ad ad incontrare il padre o il nonno di solito sono uomini detenuti in quarantuno bis o comunque la mamma e la nonna
E dovete prego si deve presumere che questo bambino non vedesse per ovvie ragioni il genitore facciamo il Papa da qualche anno
Qual era il regime prima di un'ultima circolare del dato di una recente circolare del DAP il regime era la moglie quindi la mamma resta dietro il vetro divisorio il bambino passare al contatto diretto con il Papa
Ultima circolare data dice siccome
La legislazione prevede che ci sia appunto il vetro divisorio nel
Incontro con il familiare
E e la possibilità che viene data al minore di incontrare il
Padre deve interpretarsi come alternativa sostanzialmente nel momento in cui il bambino passa all'incontro portare la mamma deve uscire dalla sala colloqui
Immaginatevi questa applicazione
Contraria a tutti i principi costituzionali riguardanti rapporti familiari in particolare io mi permetto dal
Punto di vista del bambino quale poteva essere il trauma del bambino
Che portato dal personale della Polizia penitenziaria non dalla mamma al di là del vetro divisorio si vedeva uscire la mamma la persona che in quel momento gli poteva dare la maggiore sicurezza nell'incontro con un soggetto
Per lui forse sconosciuto o nei confronti del quale magari aveva anche veri sentimenti forti perché
Si sentiva
Abbandonato per effetto della
Del fatto che il padre appunto stava in istituto di pena bene il magistrato di sorveglianza ritenuto
Inutilmente afflittiva farà diciamo questa privi
Ci vuole quindi a delle
A ripristinato lo status quante chiedendo che il colloquio con il figlio avvenisse secondo le modalità precedenti all'ultima circolare DAP dell'aprile del due mila tredici
Cioè sostanzialmente
Passaggio del bambino immagino con un passeggino accompagnato dal personale di polizia penitenziaria ma la mamma che rimaneva comunque al di là del vetro divisorio
Anche qui qual è il pericolo che il genitore
Via messaggi attraverso il figlio ma anche l'incontro con il figlio è videoregistrato quindi si trattava di una probabilmente inutile afflizione tante volte non sono le leggi
Ma sono anche i concreti atti dell'Amministrazione che possono determinare questa lesione e mi pare che questa sentenza del questa decisione del
Magistrato di sorveglianza di Spoleto vada nella direzione indicata dalla Corte costituzionale
Altro punto però ora mi avvio a a concludere
Tutto ciò lo diciamo rispetto alla
Alla pena a tempo determinato
A tutto ciò ancora più grave lo accennava Andrea Pugiotto prima rispetto
Alla pena dell'ergastolo cioè se ragioniamo sul senso del non senso della pena
La penale Vergassola prescindere dal sovraffollamento si colloca proprio nel non senso della pena per una espressa contrarietà esplicita dichiarata contrarietà con il finalissima rieducativo
Qui molto bene proprio nella recensione al libero di Corleone Pugiotto dello scorso anno il delitto della piena Giovanni Maria Flick CAA ha descritto il paradosso appunto
Giurisprudenziale
Perché la Corte Costituzionale è arrivata sostanzialmente a dire in alcuni casi che la pena a tempo determinato
Dal punto di vista della sua esecuzione in situazione di sovraffollamento determina una illegittimità e che invece la pena a tempo indeterminato cioè l'ergastolo
Visto che ne infatti può tradursi non in un fine pena mai perché ci può essere
La liberazione anticipata la liberazione condizionale e allora siccome nei fatti c'è questa possibilità non è incostituzionale
Ovviamente qui
Il ragionamento è paradossale anzitutto perché sempre lo ricordava Pugiotto
Ci sono situazioni di ergastolo cosiddetto ostativo
Dove l'aspirazione alla liberazione condizionale non c'è ma di là da quello il giudizio di costituzionalità dovrebbe svolgersi sulla norma e la sua astratta previsione
Non potendo essere fino a tal punto condizionato dalla possibile ricorrenza di fatti il riscontro dei quali può indurre a concedere la liberazione condizionale
è un problema di costituzionalità è un problema di violazione non solo dell'articolo ventisette ma direi dei più elementari e costituzionalizzato i principi di giustizia e ragionevolezza
E allora e mi avvio a concludere
La pena
Quale connotazione dovrebbe avvenire partendo dalla equazione che li anima secondo la quale il delitto nega il diritto la pena nega il delitto la pena afferma il diritto
Quindi il delitto
Il scusate la pena finisce per affermare il diritto in questo modo
E tenendo conto del fatto che le pene in base alla nostra Costituzione non hanno come unico obiettivo quello della difesa sociale si dovrebbe concludere che l'ergastolo non ha non è idonea ad affermare il diritto
Perché più che negare il delitto né annienta l'autore non dandogli la possibilità di reinserirsi nella società
Ma questo discorso riguarda anche la pena a tempo determinato ove le condizioni della sua esecuzione siano inidonee rispetto all'obiettivo costituzionalmente imposto
E qui è stata ricordata da ultimo la sentenza Torregiani ed è stata ricordata la sentenza le sentenze della Corte costituzionale che hanno scardinato gli automatismi per la custodia cautelare in carcere
Facendo leva sul principio del minore sacrificio necessario della libertà personale
Un principio che si lega ad una nota elaborazione di un compianto costituzionalista Paolo Barile che ricavava dalle disposizioni in tema di diritti il principio della massima espansione delle libertà
Qualsiasi limitazione diritti deve trovare una puntuale giustificazione
E i diritti fondamentali non si perdono non si devono perdere nell'esecuzione e penale
Le eventuali limitazioni stabilite dalla legge dovranno per questo essere dichiarata incostituzionale si ingiustificate
Allora per negare il delitto attraverso la pena e necessaria che la pena sia conforme al diritto torno al punto di partenza implicato dal titolo diritti diritto dietro le sbarre
Che sia conforme
Quindi rispettosa della dignità della persone e idonee a consentire l'espressione della sua personalità anche in vista del reinserimento sociale
è questo il punto fondamentale che a mio giudizio va aggiunto integrando l'equazione hegeliano è necessario che la pena si eseguite in condizioni che assicurino la possibilità di esercitare i diritti
Ed è dunque necessario che siano predisposti adeguati strumenti di tutela giurisdizionale non giurisdizionale ove ciò non accada
Insomma il carcere deve rispettare e promuovere la libertà della persona ritenuta favorire il processo di autorizzazione del detenuto senza imporlo che qui si aprirebbe un altro problema
Perché la
Eterodeterminazione
Da questo punto di vista non produrrebbe nulla probabilmente in termini di reinserimento sociale ed è in questo senso che a mio giudizio il rispetto della dignità della persona in carcere assume una valenza più ampia
Del mero divieto di trattamenti inumani e degradanti si deve trattare di dare la possibilità di riconquistare la dignità visita ove si ammetta che questa sia stata in tutto in parte pregiudicata dall'azione o dall'Iran azioni che hanno determinato la condanna
E qui mi fa piacere che
Tra gli altri sia stata letta in questa prospettiva
La mia proposta di distinzione tra dignità innate dignità acquisita
Sì è stata correttamente riguardata proprio nel volume di recente uscito sempre a cura di Corleone Pugiotto volti maschili della pena nel contributo di Mauro Palma
Dove
Certo punto Mauro Palma arriva a dire che questo è il sistema penitenziario comunque lo si analizzi non riconosce non tutela la dignità della persona
Affidata al sistema stesso e come tale rischia di scadere in un trattamento inumano e degradante
E parlare di un sistema che determina un'offesa della dignità intesa sia come elementi innato statico incomprimibile sia come elemento dinamico da riconquistare
Fallisce l'attuale sistema penitenziario sotto entrambi i punti di vista
E allora e allora credo che però
Ci si debba limitare
A rilevare questa situazione ognuno secondo le proprie possibilità e il proprio ruolo faccia quel che deve
E poi come ama ripetere Andrea Pugiotto sul accada quel che può
In questo spirito tra le altre cose ci ha unito lo scorso anno
Non è impegno la rivendicazione nei confronti del Capo dello Stato che il ci siamo permessi
Su su su iniziativa proprio di Andrea Pugiotto di sollecitare un messaggio formale
Del Capo dello Stato alle Camere perché invitasse appunto le Camere a
Ragionare in ordine alla necessità di
Utilizzare i provvedimenti Clement segnali che la nostra Carta costituzionale prevede l'articolo settantanove l'amnistia l'indulto
E c'è qui un problema
Formale
Del quale forse non tutti sono edotti che significativa sul quale il Capo dello Stato ha convenuto riflettuto con noi e in ordine al fatto che il sistema previsto all'articolo settantanove per la concessione della missiva dell'indulto
In porta implica
Il raggiungimento di una maggioranza elevatissima addirittura
è più facile tra virgolette
Revisionare la Carta costituzionale che non dare la missili indurito allora forse sarebbe il caso di utilizzare lo strumento della revisione costituzionale per modificare l'articolo settantanove rendendo di nuovo possibile ricorso acquisti strumenti
Quando nel periodo del tentativo
è stato fatto promosso dall'attuale presidenza del Consiglio dalla Presidenza della Repubblica di
Diciamo manutenzione della Carta costituzionale o di
Modifica della Carta costituzionale dispiace che nell'agenda del riforma non sia stato inclusa anche incluso anche questo intervento fondamentale credo per cercare di nuovo di dare un po'di dignità e di civiltà al nostro sistema penitenziario vi ringrazio
Allora sulla parola Marcello battuta lettura
Nel nel frattempo vi ricordo l'appuntamento ridondanza letta
Domani le rappresentanze durante la rassegna una serie di quaderni di riviste per il quale anche assolato del giornale della casa circondariale di Terrassa in quel contesto l'osservazione del Presidente della Provincia finale
Da ragazzo in quanto
Domenica benevolo molto importanti
Abile dormono Nestor
Degli accordi sembra
Assertivo sempre illuminato Ivan Cermelli
Dover ridurre requisizione delle impronte digitali dichiarati le generalità eccetera
E quindi
Passaggi sono
Del
Carcere
Per prima cosa che colpisce la polvere parlo di tutto
Non è prevista in un armadio
Pieno del fermo il tutto imbullonato legale
Ma di una sede come ha già
O
L'unica finestra guarda su un muro grigio venite tutti i gangli visivo
Prevede cedute volgare sul fallimento
In un angolo della stanza vale lavabo sono stati di plastica riga
Decine e decine di canturini erano stati incollate differenti e poi
Il tentativo di strappare erano rimaste appese a
Paesaggi sereni
Come quel grande di cartoline senza strappate Euromed esistenza
Strappato era incollato in un mondo migliore
Nello strato avevo lasciato tracce di mettere un altro
Se mi sino alla sera
Primeggiano sempre più sicure grazie
Vivo Mario vedo sempre chiuso in una cella di dodici metri quadri
Trovammo in contrapposizione smarrito
Non si è mai
Possa succedere in un momento all'altro
Nella speranza poi
Reporter rientri
Investirli cosa cosa succede nella fuori
E familiari parenti delle persone care
Elefante attese dei corpi l'attesa di vita
Chiedo se ci dirlo
Se il servizio civile pomposa ingiusto cosa non
Avevo dall'altro lo spero Stoccolma impronte che questa detenzione lascia sinergicamente
Capitano sempre più numerosi
Io sempre personale
Senza più quelle logiche ed efficace
Credo che non ci sia niente di più spaventoso che è stata smentita
Perlomeno Castiglia sorveglianza condizione
Ma così si finisce anche per i casi presentate restare
Nel suo territorio sforamento una scatola di cemento grigio corridoio Celli aveva di fronte all'altra cancelli
Attribuita
L'aria come uno vicino nuove tutte le case che non lo so così
Siti passano guardano tutto è scandito derivi sempre uguale
La sezione piccola
La prima impressione di essere catapultata nel passato
I percorsi professionali volontariato niente niente nessuno scambio di parole
Che non sappia di detenzione di ristrettezza di malessere
Sono cancelli sbarrati recante Walter Veltroni
E ogni parola viene assunta
Dopo le telefonate Tricarico per fare intimità il telefono in mezzo alla Sezione in campo tante emergenze
Non possono sentire
Io stessa dovuto ascoltare una telefonata Travanut ritenutane somale
Non ti vergogni chiederà Leonardi mandati soldi oppure ma perché
Dargliene
Si può sentire
Nel caso in cui si può stress
Per questo difficilmente accade perché a nessuno importa nessunissima cosa si dirà praticamente io impiego sinergico Francia
Distribuiti generosamente come dappertutto
C'è necessità
Che l'avvocato naso che sbatte le porto sicuro disagi governance
Nessuno sappia ascoltare nessun senso esistente si gira dall'altra parte o altri volume del televisore
Se poi c'è qualcuno che sconta veramente vorrebbe accorperemo può
Il cancello divieto si blocca sei costretto a fermarsi proprio chiamare ma pure queste vietato
Sembra che ci sia l'abitudine avete messo fine lui detenuti
Sì se succede qualcosa ci facciamo male procuriamo solo un fastidio leggi
Avvertimento fare verbali chiamare i soccorsi spostarla detenuta che sia sbagliato in un altro genere
Nel caso di isolamento togliere fornendo piani il suolo lasciare in cella quindi niente di niente
Solo la possibilità di formare
Anche se accetti le sigarette sia
Chiedere alla gente di volta in volta
Ricordo che l'uno grigio
Deserta deserta ricordo che le compagnie che non costrette desideri abbandonate a loro stessi
Dove tutti si lamentano e protestano contro tutti in carcere certo il luogo di espiazione della condanna
Ma devono si aggiunge una pena sulla bene
Anche
Se nessuno impone questi
Io
Se non altro ho voluto raccontare
Non soltanto i propri beni si aiutano
A farci compagnia per andare avanti
Fanno la stessa cosa anche i conti come questi
Vi sono lo specchio
Si cambierà qualcosa prima di pensare a lamentarmi mi fermerò
Rivolta all'indietro
Grazie Marcello ricordo fondamento sancito pubblicità perdono
Utilizzo dunque
Niente
Da
Magistratura sovraffollamento carceri
Proposto ad affrontare da raggiungibile
Il problema
Ci sono
Grazie