LavorareInfo - Rassegna stampa della settimana

Radio Radicale lavorare in forziamo nel consolato spazio settimanale dedicato ai temi del lavoro e dell'economia chi vi parla Valeria Manieri questa settimana proveremo a fare una rassegna stampa degli dei principali articoli editoriali apparsi
Su quotidiani nazionali e settimanali che ovviamente ruotano intorno agli argomenti
Prima citati partiremo con delle considerazioni circa la
Quanto all'incertezza della politica economica e la politica italiana in generale produca poi delle degli effetti negativi ampiamente negativi in termini di pile anche in termini di fiducia degli investitori anche degli stessi cittadini
Parleremo anche di competitività e di risanamento di qualche buon consiglio da dare al nostro Paese e anche rispetto agli impegni e presi in Europa così come parleremo d'Italia Europa e dei degli impegni presi
Dal dal nostro Paese del famoso
Problema del deficit che ormai è salito sopra la soglia critica della tre per cento è che di quelle che saranno le manovre correttive
Previste dal governo letta parleremo ovviamente moltissimo di
Europa
Con alcuni commenti di Mario Draghi
E parleremo ovviamente di Europa anche nell'accezione del confronto continuo del nostro Paese con la Germania ha dato che sul quotidiano in questa settimana non si è parlato ad altro che
Non della vittoria schiacciante
Di Angela Merkel re di che cosa questo comporterà anche il termine di politica euro economiche
Europee per
Tutta
L'euro zona e poi ci con me ci confronteremo con alcuni editoriali alcuni consigli al Governo letta che sono apparsi sui principali quotidiani quali il Corriere della Sera e il Sole ventiquattro Ore partiamo da
Un interessante articolo di Riccardo pugliesi
Apparso il ventiquattro settembre sul Corriere della Sera incertezza nella politica economica un indice sulla debolezza delle nazioni
Non che accade in tutti i bar ma certamente in questo periodo si discute molto su quanto l'incertezza politica in soldoni la durata del Governo letta produca effetti negativi sul PIL prodotto interno lordo
Stroncando ogni accenno di ripresa il punto importante che ai consumatori agli imprenditori molto probabilmente non in Torre
Essa tanto l'incertezza sulla politica quanto su quella sulle politiche economiche e in particolare sul lato delle imposte
Che cosa succede la seconda rata dei limoni come sarà alla service tax quando aumenterà l'IVA
L'intuizione suggerisce che l'incertezza sulle politiche economiche induca ritardare gli acquisti soprattutto di beni durevoli e a cancellare gli investimenti sia come macchinari sia come assunzioni a tempo
Indeterminato siamo sempre alla chiacchiera da bar in questo caso no in un articolo recente gli economisti Becher Bloom ed Elvis mostrano come nel caso degli Stati Uniti un maggiore grato grado di incertezza
Sulle politiche economiche predica un peggioramento della produzione dell'occupazione degli investimenti nel breve termine
E continua degno di nota il modo in cui gli autori misurano incertezza l'indice si basa sul dissenso degli analisti su spesa pubblica inflazione sul peso in termini di gettito
Delle leggi tributarie che scadranno l'anno successivo e sulla frequenza mensile di articoli sui quotidiani principali in cui appaiano termini
Relativi a incertezza economia intervento pubblico tasse Spesal e regolamentazione
L'indice si comporta come ci si aspetterebbe il trend crescente i picchi si hanno appena prima delle elezioni presidenziali dopo l'undici settembre il fallimento di Lehman con la crisi dell'euro zona
Che cosa dire dell'Italia ci hanno già pensato gli autori nel breve periodo l'indice svetta nel novembre due mila undici e nel è nato il due mila e dodici all'incirca di duecentoquaranta punti uscì il cala durante tutto il due mila dodici incontra
Turbolenze nel due mila tredici ma raggiunge un nuovo minimo ad agosto due mila e tredici
Da qui bisogna ripartire
Anche prescindendo dalla stabilità politica solo politiche stabili e decise possono rendere solide
Solida la riprese così Riccardo pugliesi che ci commenta appunto questo studio e questo articolo di Baker brume ed Elvis negli Stati Uniti poi rapidamente a un articolo che
è comparso su il Sole ventiquattro Ore del ventisei settembre dal titolo competitività risanamento dei conti le vere priorità di Alberto Quadrio Curzio
Che parte con l'Italia si interroga su come l'esito elettorale in Germania influirà sulle politiche verso la UE e Lou Enna
E continua
Dicendo importante ma lo è anche interrogarsi sui rapporti tra l'Italia dell'Europa argomento di perdurante attualità che sfugge ad una parte della classe politica italiana convinta che tutto si possa fare nell'ambito di una presunta sovranità nazionale che invece per certi versi limitata ad accordi europei mentre
Per altri Paesi semmai essa emani esercitate in Italia
E poi prosegue l'articolo prendiamo una parte molto interessante riguardante proprio la competitività e il rapporto della Commissione europea sulla competitività dell'industria nello UE pubblicato due giorni fa dovrebbe essere oggetto di molta attenzione del Governo e dei partiti che si fa per dire lo sostengono in rapporto a molte assonanze con quello che la le Confindustrie dei maggiori Paesi europei hanno pubblicato la settimana scorsa e questo rafforza entrambi un punto
Preoccupante nell'analisi della Commissione che la convergenza tra i paesi più competitivi a livello industriale dei Paesi con risulta di moderati si è
Arrestata e qui appare una sorpresa la Spagna che l'anno scorso era tra i Paesi a moderata competitività adesso e tra quelli a maggiore competitività mentre l'Italia rimane
Tra quelli a moderata competitività con Cipro Grecia Malta Portogallo e Slovenia insomma non un guinness
Di cui vantarsi
Prosegue Quadrio Curzio
Con tutto il rispetto per questi Paesi e non crediamo che quello sia il nostro gruppo ma purtroppo crediamo che le critiche le valutazioni sul sistema Italia
Della Commissione siano in gran parte condivisibili anche se si riconosce che passi in avanti sono stati fatti in vari comparti senza però avere
Una continuità sistemica consideriamo allora solo due aspetti uno negativo non positivo quello negativo riguarda i vincoli amministrativi e regolamentari che gravano sul sistema imprenditoriale
La complessità del sistema tributario la lentezza della giustizia civile e qui c'è
Appunto si torna sul grande tema
Caro i radicali a Radio Radicale nella giustizia ancor più di quanto la giustizia civile abbia peso poi su l'andamento economico andrei e Paesi in particolare l'Italia si afferma chiarire si afferma a chiare
Lettere che è indispensabile la semplificazione ed una maggiore efficienza dell'apparato pubblico ma si afferma anche che va ridotto il cuneo fiscale il contributivo
Sul
Lavoro al qual proposito ci pare
Che per
Che aver dato priorità la riduzione dell'IMU sia stato un danno per l'occupazione per la crescita quello positivo
Che e le imprese italiane orientata all'innovazione all'internazionalizzazione hanno retto alla crisi dimostrando che vi è un segmento dell'industria italiana fortemente competitivo la Commissione pur segnalando
Che questo dipende molto dalle capacità imprenditoriali rileva anche che un buon sistema di accompagnamento delle imprese all'interno hanno
Interna agli atti interna azioni realizzazione scusate può essere cruciale per la competitività italiane così
Sul sole ventiquattro a proposito il quale sia lo stato di Salute del nostro Paese delle nostre imprese invece passiamo
A diciamo le affermazioni del Governo letta il il il grande tema del deficit e gli impegni con l'Europa
E e un PIL che cala più del previsto lo facciamo con un articolo apparso sulla stampa il ventuno settembre il premier
Colpa dell'instabilità rientriamo entro dicembre e a Napolitano non mi farò logorare letta il deficit è salito al tre punto uno per cento quest'area il titolo dell'articolo
C'è il PIL che cala più del previsto o meno uno e sette è scritto nell'aggiornamento del Documento economico-finanziario
Anziché dell'uno e tre
Per cento e Pacelli stabilita che avendo rallentato la discesa dei tassi ci fa pagare sempre una pacca tali miliardi ottantaquattro sono quest'anno di interessi sul debito se il deficit dell'Italia oggi viaggia al tre punto uno per cento
Ha spiegato ieri il Presidente del Consiglio lo si deve a questi fattori all'enfasi cade soprattutto su un nodo politico per ricordare a tutti gli alleati che non conviene a nessuno continuare a tirare la corda discussioni ieri al Consiglio dei Ministri chiamato a votare i nuovi numeri della contabilità nazionale ufficialmente nessuno
Ovviamente riportano anche le parole del premier letta
Quanto al deficit si prosegue poi nell'articolato articolo al deficit ieri il Ministro dell'economia ha detto chiaramente dello scostamento deve essere corretto rapidamente e letta confermato è una questione di credibilità del Paese
Dal mantenimento degli impegni dipende la possibilità di convincere i mercati tanto più che un aggiustamento dello zero virgola uno per cento non richiede interventi rilevanti e Dessì aggiunge contiene
Tutto ciò
Che accaduto fino oggi dodici miliardi di interventi nel triennio un pacchetto molto importante per il rilancio dell'economia che ci permette di avere il segno
Più davanti agli indicatori giusti ossia la crescita e qui si parla ovviamente delle prospettive di ripresa di crescere il nostro Paese vediamo quali
Potrebbero
Essere le prospettive di ripresa con una crescita positiva del PIL dall'ultimo trimestre due mila e tre gli si sono solide conferma il mini se l'economia precisando che i dati sono ripetibili ma nelle valutazioni di crescita abbiamo già utilizzato tutte le cautele possibili è chiaro
Che se si inceppa il meccanismo mette a rischio processo ma siamo fiduciosi che il processo sia ben avviato le scelte fatte
Stanno dando gli effetti sperati come ha detto Saccomanni e credo che
Il dato moderatamente ottimista contenuto nel DEF sia a portata di mano così aggiungeva letta
Ricordando che il quindici ottobre sarà presentata la legge di stabilità il cuore dell'attività del Governo
Le previsione invece per il due mila quattordici sono decisamente positivo il deficit è indicato al due tre per cento
L'uno e otto nel due mila e quindi si mentre il PIL stimato a salire dell'un per cento questi diciamo le prospettive in termini numerici date durante questa settimana da al fragile
Di stelle l'attualità politica Governo letta
Passiamo invece
A quelli che sono i consigli consigli dati da Alberto Alesina e Francesco Giavazzi il ventiquattro settembre sulla prima pagina
Del Corriere della Sera alla prigionia dei numeri
L'economia cresce meno di quanto il Governo prevedesse solo pochi mesi fa i conti pubblici peggiorano in aprile Monti stimava per quest'anno una caduta del reddito dell'uno e tre per cento ora la stima e del meno uno sette per cento è così
Come era facile intuire per mantenere il deficit due mila e tredici al di sotto del tre per cento e si dovrà ricorrere a una manovra correttiva e qui c'è un link diretto rispetto
All'articolo che abbiamo letto prima diciamo vediamo la visione dei due economisti
E Alesina e Giavazzi il Presidente del Consiglio dà la colpa all'instabilità politica come si senza di essa miracolosamente l'economia si sarebbe ripresa magari fosse così semplice
Le ragioni per cui non riusciamo a superare la recessione sono ben più profonde non troviamo il coraggio di attuare le riforme di cui discutiamo invano da almeno un paio di decenni qui ovviamente sì toccarmi
I nodi cruciali lavoro burocrazia concorrenza e soprattutto una minore una minore pressione fiscale
In tre anni essa è salita dell'acqua dal quarantasei punto uno
Per cento al quarantotto punto nove per cento mentre le spese delle amministrazioni pubbliche al netto degli interessi continuano a crescere un punto in più
Del prodotto interno lordo in un triennio solo nel due mila tredici il Documento di economia e finanza il destro pubblicato la scorsa settimana
Stima che la spesa al netto degli interessi aumenterà di circa dieci miliardi da settecentoquattordici a settecentoventiquattro miliardi Enrico Letta Regis reagisce a questi dati ricomponendo la solita ricetta altre tasse e qualche artificio contabile come l'anticipo a novembre di alcune imposte dovute l'anno prossimo e niente riforme ma quando si comincerà che una ricetta che non funziona
Monti non ci riuscì a fare le riforme ma almeno ci provo l'attuale Governo pare non provarci neppure
Spendiamo al netto di interessi pensioni sanità interventi sociali circa duecentocinquanta miliardi l'anno possibile che non se ne può sono risparmiare tre per evitare l'aumento dell'IVA che fine ha fatto il Progetto fortemente sostenuto da Confindustria
I tagliare i sussidi alle imprese in cambio di minorità SSIS
Tasse sul lavoro
Sono quasi dieci miliardi l'anno come conferma un'analisi della Ragioneria generale dello Stato il Governo dice che lari Presa dell'occupazione richiede una forte riduzione delle tasse sul lavoro giusto ma bisogna capire l'ordine di grandezza
Il Ministro del lavoro Giovannini punta una riduzione del cuneo fiscale la differenza tra ciò che paga l'impresa e quanto va in tasca dipendenti di cinque miliardi
Ne servono cinquanta per portarlo a livello tedesco un Governo che avesse il coraggio delle proprie convinzioni anziché ricorrere il rincorrere il tre per cento con aumenti di tasse proporlo proporrebbe a Bruxelles
Una riduzione immediata della pressione fiscale di cinquanta miliardi accompagnata da tagli corrispondenti ma graduali della spesa e riforme coraggiose da attuare nell'arco di un triennio
Il deficit supererebbe per un paio d'anni il tre per cento come in Francia torneremmo sotto la sorveglianza europea una ragione in più per garantire che i tagli e riforme vengano davvero attuati
E soprattutto riducendo i sussidi improduttivi liberalizzazioni mercato del lavoro e riduzione della spesa si darebbe il segnale che la priorità eh la crescita
Ma se la politica il Governo non hanno questo coraggio allora ha ragione il ministro Saccomanni a mantenersi ancorato al principio del tre per cento
Instaurare un circolo virtuoso richiede tagli difforme al alleggerimenti del carico fiscale che farebbero crescere il PIL e occupazioni e scendere il deficit ma i tagli e riforme non si vede traccia questo così
La opinione
Di Alesina e Giavazzi
C'è anche una
Editoriale di Roberto Napoletano apparso sempre nella stessa giornata del ventiquattro settembre invece su
Sole ventiquattro Ore in realtà la
Gela del ventiquattro settembre è stata una giornata ricca sui quotidiani di consigli
Al al Governo
Commentava così andando un po'al nocciolo del della
Questione passando direttamente a quelli che sono i consiglieri
Il Ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni ha ragione nel sostenere che gli italiani meritano i sapere la verità sui conti ma la smetta di indossare abiti erano non c'Dario Bitti mistici non si governa così il Paese sporchi le mani su due e dei suoi collaboratori per fare quello che nessuno finora si è azzardato a fare
Cominci dalle cose più semplici un decreto che permetta alle banche italiane di dedurre fiscalmente le perdite sui crediti alle aziende in un anno in ogni in diciotto
Tocca a lui può contribuire a salvare l'economia reale di questo Paese molto più di quello che si immagini in così come accadrebbe se si fermassero gli eccessi imposti sulle prassi citazioni dei crediti deteriorati ma a cui la responsabilità non è sua prosegue privatizzando tutto quello che è privatizzando e soprattutto a livello locale nell'immobiliare faccia gli esami
Alle Regioni una una smontando pezzo pezzo ricatto delle mille burocrazie che bloccano da sempre il Paese passi al setaccio tutte le amministrazioni pubbliche centrale tagli dove c'è da tagliare senza riguardi per nessuno abbattendo la conservazione avendo cura di preservare il patrimonio di esperienze di competenze nelle pieghe del bilancio pubblico con un lavoro certosino pluriennale si possono trovare le risorse per abbassare davvero le tasse individuare altresì
I meccanismi giusti per alleggerire il peso burocratico
Nella macchina pubblica che da troppo tempo paralizza gli investimenti in infrastrutture schiaccia lo spirito di intrapresa
Degli italiani e da ultimo rischia di mettere in difficoltà pezzi pregiati del nostro made in Italy
Questa è la dura fatica che serva l'Italia non riguarda solo il Governo il suo Ministro dell'economia guai se imprese sindacati non saranno all'altezza della sfida alla voce dei fatti ma ad esempio un po'e deve venire da lì in Europa
Quale che sia il tipo di Governo guidato dalla Merkel ci potremo stare e contribuire a cambiare se legittimati da risultati di quella dura fatica che ci permetta di chiudere
I conti con vent'anni di distorsioni di conflitti tra poteri interessi mai affrontati ma risolto i prima si esce da questa stagione e meglio ecco
Così napoletano sul sulle ventiquattro ore gli arrivano anche i
Una lettera invece apparsa sempre nella stessa giornata sul Corriere della Sera di Luca Cordero Monte Zaccon oneri prendiamo suolo una parte
Occorre un piano straordinario di ampio respiro che parta dall'unico vero obiettivo in grado di salvare il Paese far ripartire la crescita attraverso uno shock di competitività la politica che rattoppi affatto
E il suo tempo ovviamente può arrivare nel dettaglio fa anche dei richiami
Alla Europa
Per ora diciamo
Chiudiamo la la parte relativa agli editoriali e passiamo invece indichi usura rapidissimi rapidissimamente a quelle che sono state invece le parole di Mario Draghi
Sulla sulla ripresa lenta diciamo cd con giungiamo un po'agli argomenti presi in testa a questa rubrica i l'ESA lenta pronti a nuova liquidità articolo il ventiquattro settembre della stampa il Presidente BCE conferma il due mila quattordici sarà un anno senza recessione
Nessuna nuova buona Novacco sarà l'articolo ovviamente di Marco Zatterin corrispondente da Bruxelles per la stampa Mario Draghi conferma che la fine dell'anno si chiuderà con il PIL europeo in accelerazione così che
Il CUP due mila quattordici potrà essere finalmente un anno senza rescissione quindi diciamo cogliamo qualche spiraglio dopo
Il lungo tunnel di questi ultimi anni anche per quanto riguarda l'Italia di questo due mila e tredici
Si attende anche che
L'attività
Benefici del graduale miglioramento della domanda interna sostenuta dalla politica comodante della BCE oltre che dall'export il guaio
Resta e qui
Torniamo al nostro tema principale la disoccupazione troppo alta mette l'uomo della Eurotower troppo alta dal vero è stata un'audizione informale fiume al Parlamento europeo per l'accusa il Governo attore della Banca d'Italia tre ore e mezza di confronto con gli eurodeputati su crescita regolamentazione
Finanziaria
Draghi afferma che non si debbano disfare gli sforzi compiuti sinora risanando i conti anche perché le reazioni dei mercati possono essere brutali
Ieri il banchiere e si prosegue centrale ha assicurato che l'Eurotower è pronta se necessario usare altre misure anche un'altra operazione
Per finanziare le banche sostenere le impresa è così insomma poche parole
Mario Draghi nella sua nel suo confronto con l'Europarlamento e invece passiamo a un articolo apparso molto interessante su venerdì di Repubblica della settimana il venti settembre
Giovani è sempre più disoccupati e non è tutta colpa della crisi crisi
La l'articolo è di Gianluca Baldini ogni tanto il caso di vedere il cosiddetto bicchiere mezzo pieno il tasso di disoccupazione medio dell'Italia il dodici punto uno per cento
Secondo gli ultimi dati
OCSE eh in linea
Con quello dei diciassette Paesi più industrializzati dell'Unione europea ora il turno e l'altra metà del bicchiere quello mezzo può oso ovvero che il numero di disoccupati in Italia e in più Panther crescita solo nel terzo trimestre del due mila dodici il tasso era dello del al dieci punto sei per cento in questa triste classifica fanno Paggi non solo l'Irlanda
La Slovacchia il Portogallo la Spagna tutte economia co che con un po'di spocchia dieci anni fa sarebbero state considerate senza speranza rispetta poderoso sistema delle piccole e medie industrie italiane
Indotti inoltre cioè da sottolineare che la percentuale di disoccupazione in Italia
è difficilmente calcolabile a causa del più grande cruccio che affligge l'Italia l'evasione fiscale che tanto per avere un'idea ammonta a circa ventuno il ventuno per cento del prodotto interno lordo circa un quinto della ricchezza che ogni anno si produce nello stivale questo dettaglio rende di fatto molto difficile il lavoro delle istituzioni Statte OCSE che ogni anno devono calcolare quanti disoccupati ci sono in Italia un effetto domino
Che rende ancora più complessa la crea la creazione delle liste di disoccupazione a tutto svantaggio di chi cerca lavoro
E come ricorderete tra l'altro questo tema l'abbiamo toccato in alcune interviste alcune puntate di lavorare info nelle scorse settimane
Ma quelli che stanno davvero male in Italia sono i giovani tra i quindici e ventiquattro anni in questa fascia di età il bel Paese mette a segno un preoccupante trentacinque punto tre per cento persino Paesi come la Slovacchia l'Irlanda la Lettonia l'Ungheria
E la Bulgaria ci battono peggio di noi fanno solo i Paesi noti alle cronache per essere stati sul baratro come la Grecia con un clamoroso cinquanta cento cinquantacinque punto tre per cento la Spagna quel cinquantatré punto due per cento e la Croazia con un quarantatré per cento
E il Portogallo non troppo distante da noi con trentasette punto sette
Per cento in molti mi sono diverso sì
Spiega Paolo guida
Vicepresidente dell'AIAF Associazione italiana degli analisti finanziari a partire dall'incertezza normativa e della rigidità del lavoro insieme un sistema di ammortizzatori sociali probabilmente superato insomma
Il vero problema della disoccupazione italiana non è temporaneo ma di sistema per farla breve la crisi si entra solo marginalmente
E si prosegue
Una soluzione a tutto questo c'è come ci insegnano i tedeschi che e qui di nuovo torna richiamo alla Germania
Che come saprete ha toccato tra l'altro il la soglia minima di disoccupazione
Degli ultimi negli ultimi anni
Ancora una volta maglia rosa
In Europa i tedeschi ci insegna nonché meno di dieci anni fa erano
Messi peggio di noi la Germania introdotto le famose riforme Agenda due mila dieci con la espedienti Schroeder ma fra il due mila e te e il due mila cinque per modernizzare rendere più competitiva di lo mondiale aumentare il potenziale di crescita dell'economia tardi tedesca da allora la disoccupazione anche giovanile non ha smesso di scendere e dal peggiore della classe nel due mila cinque ora la Germania è uno dei modelli da seguire
In effetti la locomotiva tedesca in termini occupazionali non sembra perdere un colpo secondo gli ultimi dati erano stati giovani tedeschi che non lavora non sono intorno all'otto punto uno per cento quasi cinque volte in meno che in Italia
Lo stesso vale per la classifica generale dei disoccupati con un risicato cinque punto quattro per cento contro il dodici punto uno per cento dell'Italia
La situazione sta cambiando secondo gli esperti
Suggeriscono un recupero e l'attività produttiva
Nella seconda metà dell'anno del resto come confermano gli indici di correlazione il tipico ritardo tra la ripresa dell'attività produttive l'effetto favorevole sul mercato e di due-tre tre Maestri lasciando implicitamente prevedere un miglioramento del mercato del lavoro nel corso della primavera due mila e quattordici insomma siamo sulla buona strada così parrebbe da alcuni
Gli articoli che abbiamo
Che abbiamo
Letto insomma una chiusura dell'anno ancora incerta per poi andare verso un due mila quattordici salvo sorprese pone qualche effetto di benefico sulla disoccupazione
E su la
Crescita forse abbiamo tempo rapidissimamente se lo ritroviamo un accenno alla situazione
Spagnola qualche secondo eccola qui
In Spagna che cosa succede la Spagna riparte dalla riforma del lavoro
Torna l'idea del contratto unico così si titolava il ventisette settembre sul Sole ventiquattro Ore
Il premier spagnolo Mariano rancori presenterà oggi il suo progetto di finanziaria per il due mila quattordici un appuntamento importante che i mercati per i mercati per l'Europa che dovrebbe confermare gli infine gli impegni riformisti di Madrid
Si vanno a
Tipo
Si intravedono segnai stabilizzazioni soprattutto guadagni di competitività maggiori spetta altri Paesi dell'eurozona periferica come dicevamo tra l'altro nell'articolo il secondo articolo che abbiamo
Trattato ricorderete sulla competitività nelle
Ricerche nei confronti con le Confindustrie europea
Si parla ovviamente anche l'export spagnolo che ha ripreso a crescere a ritmo sostenuto si chiama svalutazioni interno in questo caso il costo del lavoro
Grazie a formule di flessibilità contrattuale gruppi stranieri come Renault hanno compiuto importanti scelte produttive era o in un'intervista Bombarda lasciato capire che potrebbe proseguire su questa strada e i visti i primi successi accogliere almeno parzialmente alcune ero raccomandazione dell'OCSE
Tra queste compresa l'idea di arrivare a un contratto unico di lavoro la Francia di Sarkozy ci aveva pensato alcuni anni fa senza riuscirci Madrid se davvero desse seguito alle prescrizioni l'OCSE diventerebbe l'avanguardia europea
Su questo fronte confermando
Impressione generale che la sua economia possa uscire dalla crisi prima o meglio di quella italiana ostaggio della rissa
Politica permanente qui ci fermiamo come avete visto a parte i consigli al Governo letta questa rassegna stampa parlato molto di competitività impegno europei e anche su quelli che sono i due puntelli con cui si confronta
L'economia il mercato del lavoro italiano
Il Paese sta messo peggio di non aver sembra che si possa
Che stia recuperando
Con più chance rispettano e la Spagna è invece il grande traguardo e il il perenne confronto con la Germania ancor più sotto
All'insegna della guida di Angela Merkel ci fermiamo qui siamo stati anche troppo lunghi con lavorare info con questa rassegna ci ritroveremo la prossima settimana sempre sulle frequenze di Radio Radicale con nuove interviste invece