Direzione Nazionale del Partito Democratico: relazione di apertura del Segretario Guglielmo Epifani

Sostanzialmente per
Gli adempimenti relativi al nostro congresso
E questo naturalmente di questo ci occuperemo anche se
Il tema centrale della discussione di un altro finirà ovviamente per essere altro c'è una questione politica la questione
Istituzionale aperta di fronte all'apparenza
Io credo che siamo agevolati a fare una discussione prevalentemente su questo fronte politico istituzionale
Per il fatto che nella giornata di ieri sono state definitivamente
Concluse da parte della Commissione il lavoro sulle regole sul percorso congressuale
Noi ci presentiamo qui alla direzione
Con un testo condiviso
E anche chi eventualmente avesse qualche punto di riserva con l'impegno di tutti a sostenere il risultato del lavoro della Commissione
Quindi dopo la quasi intesa di luglio e quella della notte prima dell'Assemblea oggi
Siamo alla conclusione di questo percorso
Dopo la mia relazione Stefano Bonaccini a nome della Commissione presenterà illustrerà alla direzione i punti
Del Regolamento i quali muovono da raccordo necessario tra le linee del documento politico approvato dall'assemblea nazionale della settimana scorsa e l'invarianza dello Statuto
Che si è reso necessario per le vicende
Della nostra Assemblea
E io credo che dentro questa impostazione anche nella discussione di oggi
Troveremo anche la modalità per la risolvere in maniera corretta il problema del rapporto tra il candidato segretario e il candidato alla leadership del governo del Paese
Ringrazio di tutto questo la Commissione avendo eseguita soprattutto per una parte tutto il lavoro
Che si è presa e compito difficile perché naturalmente facile approvare delle regole quando si è d'accordo sulle regole sulla politica
Diventa più difficile trovare un'intesa sulle regole quando spesso le esigenze politiche le opinioni politiche divergono
Ma voglio anche dire detto questo che non condivido l'ho già detto anche in Assemblea il ragionamento in base al quale
Parliamo troppo di regole è vero non abbiamo perso troppo tempo sulle regole
Ma vorrei ricordare a tutti che le regole sono la sostanza della democrazia
Una democrazia si sostanzia nelle regole che la definiscono e questo vale sia per le Assemblee elettive sia per le istituzioni vale anche per la vita interna dei partiti e per l'idea di partito
Personalmente fatemi dire che sono soddisfatto per il partito che il congresso si possa attenere entro l'anno e che il congresso si svolga a partire dal basso con i congressi di circolo e delle federazioni provinciali
Anche se avrebbe aiutato di più un minor carico di sospetti e una maggiore fiducia nelle intenzioni dichiara
Con il voto di oggi quindi partirà la fase congressuale vera e propria e credo che apportiamo tutti la responsabilità
Di fare del congresso l'occasione nel quale il partito però parla al paese del suo Progetto per la la rinascita del Paese e affronti anche i temi dell'idea e della forma del nostro parti
Il tema di oggi invece ho detto quello prevalente
E quello della situazione politica istituzionale inutile da parte mia sottolineare la gravità estrema cui siamo arrivati
Penso che di farmi alle nostre le parole che sono state usate dal Presidente della Repubblica
Quando ha definito come inquietanti
Le decisioni e le scelte assunte
Dagli esponenti del centrodestra e dal centrodestra
E quando questo aggettivo viene usato non solo dalla più alta magistratura dello Stato ma soprattutto da un uomo
Misurato nei toni nelle espressioni attento all'uso delle parole evidente che siamo andati oltre il segno
E voglio anche qui a ripetere ma non per retorica o per una necessità astratta il sostegno mio di tutto il partito al ruolo difficile e delicato che Giorgio Napolitano sta svolgendo in questa fase della vita del quale
E lo voglio fare
Lo voglio fare perché
Dobbiamo avere coscienza come non sia facile la sua posizione
Tanto più di fronte a quegli attacchi volgari violenti e motivati che ancora nelle ultime ore si sono registrate contro la sua funzione contro la sua figura e contro il suo ruolo
Le decisioni prese dalla in quell'Assemblea
Del PdL o di Forza Italia apre naturalmente due evidenti vulnus alla vita del Paese
Il primo riguarda la vite la centralità del Parlamento
Nel momento in cui si è detto si formalizzano in questo modo improprio le dimissioni collettive di parlamentari è chiaro che si apre immediatamente
Una prospettiva che pone l'accento un attacco fortissimo alla centralità la funzione del Parlamento a quello che il Parlamento rappresenta e alle prerogative le libertà individuali dei parlamentari
Su un altro versante il vulnus riguarda il Quirinale
è evidente l'ho notato il Capo dello Stato ed assolutamente corretto
Che anche in questo modo si può vedere una pressione indebita su prerogative e facoltà ai poteri che la Costituzione assegna al Presidente della Repubblica
Il centrodestra
Se avesse voluto stare alle regole alle istituzioni e alla Costituzione avrebbe avuto una via maestra da seguire quello di richiedere una discussione in Parlamento e di misurarsi con il voto nel Parlamento
A seguito un'altra strada che porta direttamente alla messa in discussione del ruolo delle istituzione
D'altra parte mi sono anche convinto
Che nell'idea di pacificazione che il centrodestra e Berlusconi hanno sempre avuto nei confronti di questo Governo conteneva impotenza questo esito
Perché in realtà quella pacificazione non era intesa come pure si poteva intendere nel senso di favorire un rasserenamento del confronto politico
Ma realtà in quella pacificazione c'era evidente l'uso di questa
Per condizionare l'autonomia e le funzioni dei poteri e degli organi dello Stato
Aggrava naturalmente la situazione che si è prodotta il contesto anche il contesto ravvicinato
Vedere che mentre questo a Roma veniva il nostro capo del Governo stava parlando dell'Italia del suo ruolo all'ONU o agli investitori internazionali
Regole età parlato di umiliazione dell'Italia e io aggiungerei che oltre l'ammirazione anche un tradimento all'Italia un colpo alle spalle un colpo alle spalle all'Italia che lavora all'Italia che si sacrifica l'Italia
All'Italia che ha pagato che ha pagato e sta pagando i morsi di una crisi senza fine cioè quella parte dell'Italia che non riassegnare rassegna né al proprio declino nella propria decadenza
Ed è anche su un altro versante come in parte era scontato l'epilogo di una vicenda in cui via via il partito personale
Si identifica con il proprio leader fino
A Kfar né condividere tutte le vicende anche quelle personali che riguardano
Silvio Berlusconi il rapporto con le sentenze con la magistratura
In Europa in una democrazia normale
Non potrebbe accadere da nessuna parte nulla visibile
Ho detto che è un colpo all'Italia un colpo alla schiena l'Italia
Perché noi stiamo vivendo la crisi nel suo passaggio cruciale per molti versi più complesso
Perché è vero mai lo dicono tutti che noi siamo alla fine della caduta della caduta del precipitare di tutti gli indicatori
Ma abbiamo anche di fronte a noi la prospettiva di una ripresa basse quasi piatta per i prossimi due o tre anni
In sostanza lasciata a se stessa l'evoluzione automatica della crisi non porta a un superamento in grado di portare nuova occupazione
Ma un qualcosa che assomiglia a una stagnazione dopo anni di caduta e di precipizio
D'altra parte
Una crisi come questa
Una irresponsabilità come questa in questo momento
Può giocare anche su un rialzo dei differenziali degli spread è tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi
E vorrei che fosse chiaro che un'eventualità di questo tipo oltre ad aggravare
La nostra situazione del costo del deficit
Avrebbe immediatamente una gravi o evidente sulla situazione dei nostri istituti di credito stretti tra crediti in sofferenza e che stanno salendo e sotto patrimonializzazione
Che l'aumento degli spread apporterebbe addirittura alle stelle
Per dirla con chiarezza si sta scherzando con il fuoco con una situazione che possa fuggire di controllo riportarci davvero indietro in difficoltà
Come se non bastasse questo dato
A conti accompletiamo la nostra situazione c'è tutto il numero delle crisi industriali e dei problemi produttivi
Di quelli di cui abbiamo parlato e si parla molto nelle settimane scorse a partire dal ruolo le funzioni di Finmeccanica per arrivare a tutta la crisi della filiera della siderurgia
Dove non riusciamo a venire a capo di un complesso rapporto tra scelte della magistratura questioni ambientali e prospettive proprietarie strumenti straordinari
E che può mettere in discussione un giorno dietro l'altro tutti i principali siti dei nostri centri siderurgici
Per arrivare le due vicende di queste ore il caso di Tele come il caso di Alitalia su questo voglio solo spendere una parola perché
Ho ascoltato e letto molte cose che riguardano errori responsabilità storie che abbiamo alle spalle delle vicende delle due aziende
Non voglio aggiungere nulla alle cose che si sono scritto ci sono dette ma voglio anche dire che il nostro problema non è soltanto di guardarci indietro
Il nostro problema è anche di fare tutto il possibile anche di più per dare a queste due aziende un presente e anche un futuro
Ah come cioè possiamo muoverci a cosa possiamo salvare cosa riteniamo fondamentale per il futuro del nostro Paese
E davvero vi prego di credere che almeno nella mia impostazione non è un problema di natura
Della proprietà se italiana o estera ma di che cosa significa questa quella soluzione proprietaria per il futuro delle nostre aziende
Telefonica non ha nessun interesse
A rilanciare e rendere strategica la propria partecipazione in Telecom non ce la
Non ce l'ha perché le due aziende sono concorrenti in troppi mercati e in troppi Paesi non ce l'ha perché molto indebitata non ce l'ha perché non voleva intervenire
Da questo punto di vista
Se si lasciasse correre la soluzione fino all'estremo non avremo un'azienda in cui
L'azionista di riferimento non avrebbe nessun interessa mettere investimenti e risorse
Con il risultato di cedere due partecipate in Sudamerica sulle quali telefonica dice in condizioni di concorrenza non va bene telefonica per questo
Non perché spagnola non perché è un'altra azienda di telecomunicazioni ma perché non c'è nel suo interesse quello di rilanciare
L'identità il futuro ditte
E quindi da questo punto di vista tutto quello che si può fare per riportare razionalità certe proprietario e scelte di investimento io credo che debbano essere fatte con due vertenze
C'è visibilmente
Nei meccanismi odierni dell'OPA qualcosa che non va qualcosa che non funziona qualcosa che ancora volta fa pagare i piccoli azionisti e il peso delle decisioni dei grandi istituti di credito
Non va che Telefonica non metà soldi e risorse nell'aumento di capitale
E non va che la Rete il cuore del problema della strategia industriale possa essere messa in discussione
Le decisioni che il Governo sta prendendo da questo punto di vista vanno tutte nella giusta direzione
Ma gli strumenti servono se c'è una strategia gli strumenti si usano se c'è un'idea gli strumenti si usano se c'è una politica di contesto entro quali quegli strumenti possono avere un senso un altro senso
E anche sulla vicenda Alitalia dobbiamo stare attenti
Non voglio mettere in discussione nessuna delle scelte strategiche ma è evidente la voglio dire con chiarezza
Che se noi andassimo oggi da Air France ci consegneremo ad Air France
Senza nessun potere contrattuale nessuno nessuno
E quello che avverrebbe dei nostri ABA dei nostri vettori delle nostre strategie e dei nostri interessi non sarebbe dato
Non voglio mettere in discussione una possibile alleanza futura quelle frasi che peraltro partecipa di molto al capitale dell'Alitalia ma c'è modo e modo e interesse nazionale o interesse nazionale ad affrontare negoziati di questo tipo di questa prospettiva
Anche da questo punto di vista dobbiamo stare attenti non per difendere l'italianità di Alitalia non è questo il punto
Master costituire un assetto proprietario in grado nei limiti del possibile di tutelare anche i nostri interessi
Interessi dei cittadini che viaggiano interessi delle nostre imprese interesse del nostro turismo interesse della nostra cultura interesse cioè di quello che fa di un vettore per un Paese un punto di riferimento essenziale
Insieme
Questa situazione potenziale di crisi interviene
Nella fase più difficile in cui il Governo si apprestava si appresta
A configurare gli ultimi interventi sui saldi del due mila e tredici dalla manovra di bilancio e a preparare il Patto di Stabilità per l'anno prossimo e gli anni a seguire quindi una fase cruciale
Una fase cruciale in ragione non solo di quello che ho detto fino adesso
Ma ha ragione soprattutto del fatto che ci giochiamo la possibilità di accentuare quei margini di ripresa e di occupazione sede si fanno le scelte giuste
E quando le risorse sono scarse le scelte debbono essere giuste per forza
Perché se no si sbagliano strumenti Fini obiettivi
E alla fine Butti risorse o metti risorse nella direzione dove non servono e sottrae risorse quei campi a quelle persone che invece hanno bisogno in questa fase di essere sostenute
E aiutate
Da questo punto di vista è evidente per noi quali sono le priorità lo erano e lo sono
Primo
Una politica in grado di rilanciare gli investimenti non solo nel lungo periodo ma anche a Brad
Se noi vogliamo evitare quella curva piatta che si avverte per il due mila quattordici e per il due mila e quindici e ai nuovi anche per il due mila sedici non abbiamo bisogno di rilanciare gli investimenti a breve
E da questo punto di vista resto convinto
E non trovo nessun obiezione logica in senso contrario
Che dobbiamo riaprire la possibilità per gli enti locali di utilizzare il loro patto di stabilità interna in maniera più intelligente
Non c'è nulla più di questo in grado di attivare un po'di domanda un po'di nuova occupazione o un po'di nuovi investimenti in tempi brevi di altre soluzioni
Dobbiamo sì poi
Lavorare per avere meno fisco ma per usare avere meno fisco soprattutto sul lavoro sui redditi da lavoro e da pensione e sulle imprese che innovano e che investono
Questa è la questione che abbiamo di fronte a noi perché questa è la vera differenza
Che il nostro sistema tributario oltre
La più ampia aria di evasione elusione che abbiamo rispetta i Paesi europei abbiamo nel confronto europeo
Quello che ci fa diversi non è la tassazione sulle case
Quello che ci fa diversi esattamente che da noi si pagano troppe tasse sul lavoro e sui redditi di impresa soprattutto dell'impresa che nove investa lì è il cuore della nostra differenza e lì è la questione che noi dobbiamo saper affrontare
Anche perché dopo il passaggio della moneta unica
Avere scelto perché questa è stata la scelta che soprattutto il centrodestra la fine ha fatto
Di aumentare la tassazione sul lavoro e sulle grandi investimenti dell'impresa
Ha finito come conseguenza per penalizzare la nostra capacità di competere con i mercati soprattutto europee dove oggi a differenza dei mercati extra UE il nostro Paese incontra i suoi problemi più grande
Così come dobbiamo per forza dedicare più risorse e strumenti più adatti al tema della coesione sociale questa crisi e lo dicevo anche all'Assemblea non ci lascia nel modo come eravamo al suo inizio
In questa crisi si sono consumate tante nuove ineguaglianza è un'area di povertà è cresciuto
Non autosufficienza povertà esclusione debbano essere i titoli dell'impegno del patto di stabilità che Prodi a rimettere al centro questioni che fino a oggi sono state trascurato
Se uniamo l'assenza di risorse nel bilancio statale su questi temi alla riduzione delle risorse verso gli enti locali si avrà con mano la distanza abissale che c'è
Tra il quadro della condizione drammatica della crisi soprattutto per molte fasce di popolazione per molte famiglie e gli strumenti di cui possiamo dispone
E infine
Più formazione più investimenti nella scuola nell'istruzione più investimenti nella ricerca più investimenti dell'innovazione
Perché e su questo terreno che si gioca anche per quanto riguarda l'Italia il suo futuro
Questi sono i temi che io penso debbano stare al centro di una corretta politica di predisposizione degli strumenti di bilancio
Con quello che è avvenuto in questi giorni
La discussione che noi dobbiamo fare riguarda però un'altra e prioritaria questioni
Che cosa fare dopo le decisioni del centrodestra e prospettiva vere che tipo di iniziativa assunta
A mio modo di vedere il Governo ha una via obbligata dopo quello che è successo
Io so bene che anche qualcuno da noi anche nei giorni scorsi
è stato tentato di usare parole scherzosa l'ennesimo bluff all'ennesima farsa vedrete che tutto rientrerà
E capisco perché questa valutazione possa essere data dopo gli andirivieni atta a cui abbiamo assistito negli alle scorse settimane un giorno una minaccia un giorno una blandizie Angelo non al ricatto un giorno il tornare indietro
Ma vorrei invece che seguissimo per un momento
Anche a costo di sbagliarci la strada opposta provare a prendere sul serio quello che avviene
E credo che abbiamo il dovere di prendere sul serio quello che è avvenuto perché non riguarda più dichiarazioni fatti singoli riguarda un rapporto delicato e forte con il rispetto istituzionale di cui ho parlato all'inizio di queste mie parole
Noi cioè siamo di fronte a qualcosa che ha cambiato segno che ha cambiato pelle che non è più nella logica quantitativa diciamo che avevamo alle spalle qualcosa di più profondo e di più dedicato
E da questo punto di vista se il Governo abbia obbligata tocca al Presidente del Consiglio una volta rientrato dall'America lo farà in giornata e una volta incontrate riferito al Presidente aprire in Parlamento
Cioè il luogo della democrazia rappresentativa
Il chiarimento che si rende urgente
E che dal mio punto di vista deve essere un chiarimento che deve avere due oggettivi
Deve essere chiaro
E deve essere a suo modo risolutivo delle questioni sulle quali
Si farà oggetto di discussione i di voto in Parlamento
Ed è vorrei essere chiaro su due punti
Non su uno solo primo
Io rispetto i comportamenti istituzionali che si rendono necessarie
E secondo le scelte di programma economiche e sociali che servano al Paese su questo io penso
Bisognava aprire il chiarimento la discussione il voto nelle aule del Parlamento
In questa prospettiva io credo che il Partito Democratico sosterrà queste scelte
Tanto più se sono e saranno ispirate alle parole condivisibili e corrette che per ultimo il Presidente del Consiglio Enrico letta ha pronunciato
Nel nostro tardo pomeriggio di ieri
Io credo che da parte nostra sia giusto avere chiarezza perché questo è il senso della nostra responsabilità
Che sta nel dire le cose che vogliamo
Di fronte al Paese
Nel quale la preoccupazione in queste ore sta crescendo perché si unisce la preoccupazione della condizione all'incertezza delle prospettive e che crescerà nelle prossime ore
In questa nostra responsabilità c'è anche il bisogno di dire con più forza che noi
Pensiamo che sia fondamentale a vere una nuova legge elettorale
Perché dovremmo fare di tutto come abbiamo sempre detto per non tornare al voto con questa legge che non sono penalizzati diritto di scelta dei cittadini ma insieme rende anche non sostenibile
Le questioni democratiche di rappresentanza aggiungo fra l'altro
E se quello che è avvenuto è stato reso possibile non da solo ma anche
E cioè questo comportamento un po'da caserma
Che rappresentanti del PdL stanno avendo in queste ore queste reso possibile anche al ragionamento in forza di un meccanismo elettorale che rende nei partiti proprietari il proprietario il signore il dominus
L'unico dominus delle scelte della selezione del gruppo da apportare nelle assemblee rappresentativo
In ragione di questo voglio solo aggiungere che per questa chiarezza e per questo senso di responsabilità io non credo che se ne possa uscire lo dico soprattutto per il Paese
Con un ennesimo falso giro di valzer in cui si dice una cosa se ne fa un'altra sì di sotterra una un'ascia di guerra pronto aria prenda la alla prima occasioni
Io credo che da per quello che mi riguarda non ha senso oggi fare altri discorsi o aggiungere altre questioni
Che cosa succede se poi l'esito in Parlamento ma in un senso ma in un altro senso cosa facciamo se andiamo in una direzione in un'altra direzione
Io credo che
Dobbiamo fermarci qui oggi in ragione di questo vi propongo
Di considerare la nostra direzione riunita in maniera permanente nei prossimi giorni ne in relazione anche a quello che si produrrà dopo il dibattito le decisioni parlamentari in modo tale da vere e via via
Un aggiornamento di confronto tra di noi e anche una sede permanente nella quale orientare le scelte le decisioni
Io credo che oggi dobbiamo attenerci a questo profilo con due avvertenze la prima
Che abbiamo bisogno anche in queste ore di spiegare con forza e con chiarezza al Paese la nostra posizione non stando chiusa nei nostri palazzi
C'è un bisogno forte di rapporto con l'opinione pubblica disorientata smarrita in gran parte preoccupata per il precipitare di questa
Di questa situazione
Il secondo punto che io vedo del quale
Rinnovo anche qui la mia
Che non è un'esortazione ma è un ragionamento politico profondo e convinto abbiamo bisogno come Partito Democratico non dimostrarci soltanto
Ma di restare un po'più unito perché nelle fasi nelle passaggi che avremo di fronte a noi abbiamo bisogno di a vere più convinzione nella nostra possibilità nella nostra forza e anche nella nostra unità
Ci sono usate o si possono usare per le vicende di questi giorni tante e tante parole tante parole diciannovesimo
Avventurismo
Farsa e per ultimo la parola venti
Io devo dire che quando ho sentito questa parola c'è stato qualcosa in me chiesto immediatamente ha reagito
L'Aventino fu a suo tempo quello vero
Un segno di difficoltà di debolezza ma da parte di chi voleva difendere la libertà del Parlamento e la libertà della nostra democrazia
L'Aventino pur molto estrema cui si voleva assicurare al Paese che questo era la sua funzione
Oggi
Non vedo questo vedo esattamente il contrario di questo e allora meglio togliere questo riferimento perché io resto convinto su questo termino
Che le parole debbono avere nel dibattito pubblico un solo senso un solo senso
Non un senso e il contrario di quel senso
Perché è esattamente in questa ambiguità in cui la parola può essere piegate in una direzione o nel suo posto
Che io credo possa crescere anche l'assenza di responsabilità e il populismo che attraversa anche la nostra società