Rassegna stampa estera
Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale sabato quattordici settembre questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi torneremo evidentemente sulla Siria lo faremo
Con un editoriale dall'economista uscito ieri nelle edicole britanniche dal titolo non fidarsi non fidarsi dell'offerta russa del sì siriano alla messa
Sotto controllo dell'arsenale chimico ma verificare il Piano Russo per disarmare la Siria dalle sue armi chimiche ha senso solo però se sostenuto dalla minaccia della forza sottolinea
Tra l'altro l'Economist che utilizzeremo per parlare anche delle elezioni in Germania lo avevamo accennato già nell'edizione di ieri
L'Economist dedica la sua copertina Angela Merkel questo il titolo una donna per governarli tutti il settimanale al suo endorsement
Per la rielezione della cancelliera gli elettori farebbero bene a rileggere Merkel come cancelliera e come leader dell'Europa vedremo
Perché leggeremo sempre a proposito delle elezioni del ventidue settembre in Germania anche un commento di Philip Stephens Stefano affrontai INPS
L'audacia del silenzi o il Piano Merkel per l'Euro la cancelliera tedesca sa bene che
è più questione di leadership che di retorica basta guardare i problemi del Presidente americano secondo Stephens
Il Piano Merkel per salvare l'Eurostat funzionando e per questo in qualche modo meritarlo una rielezione rielezione che porterebbe anche maggiore solidità per la moneta unica nel lungo periodo chiuderemo con la Russia
E le elezioni a Mosca e il successo anche se non la vittoria di Alexei navali leader dell'opposizione che ha ottenuto il ventisette per cento dei voti ufficiali denunciando proprio le mondo frodi
Il mondo oggi pubblica
Un'analisi di Piotr ROS molare va secondo il quale Laval mia bozza un nuovo tipo di opposizione a Putin
Perché in qualche modo un'opposizione diversa da quella degli anni
Novanta affronta questioni che sono anche i popolari resta però una grande spaccatura nella società russa tra loro cioè la maggioranza e Novi l'opposizione e il loro
Composto per l'appunto dalla maggioranza dei russi che continua a sostenere il regime Putin cominciamo però dalla Siria dal da uno degli editoriali di questa settimana
Dell'Economist non fidarsi e verificare il titolo sul di di questo editoriale dedicato evidentemente alla
Proposta russa di mettere sotto controllo internazionale l'arsenale chimico di Bashar al-Assad il Piano Russo per disarmare la Siria dalle sue armi chimiche assenso solo però se sostenuto dalla minaccia bella forza scrive
L'Economist mai cedere l'iniziativa
Nel gestire la questione dell'uso di armi chimiche da parte di Bashar al-Assad Barack Obama ha violato questa regola base della diplomazia per
Due volte
La prima quando ha sottomesso la rappresaglia militare al voto di un congresso stile la seconda quando lasciato campo libero Vladimir Putin
Che non è un amico che l'America permettendogli di promuovere uno schema per il disarmo chimico della Siria il disarmo potrebbe funzionare ma il pericolo che Assad sia lasciato
Libero in qualche modo di prendere in giro resto del mondo fino a quando quel poco di determinazione che c'è attualmente di punirlo sì dissi in terra come impieghi necessari in nell'aria di Damasco
Per riprendere il controllo Obama cioè gli atti devono ottenere una risoluzione dell'ONU che obblighi la Siria cooperare
E sia sarde Putin rifiutano l'America deve essere pronta a colpire con o senza le Nazioni Unite così tra l'altro la vede l'avete l'Economist ovviamente soprattutto sulla stampa americana
Si moltiplicano gli articoli
Sulu Obama e in qualche modo come
Si sia fatto girare da Vladimir Putin il Presidente Russo molti commenti critici
Ne abbiamo già parlato negli scontri giorni designiamo due uno del Wall Street Journal americano l'altro ciascuno tam sul sul a Washington post di ieri per entrambi
Questa crisi siriana si sta dimostrando un'umiliazione per l'America umiliazione grave perché in qualche modo sminuisce
Il ruolo degli Stati Uniti nel mondo come
Ancora di di stabilità ma veniamo alle elezioni in Germania oggi vogliamo approfondire un po'di più questo tema
Il voto del ventidue di settembre l'economisti dedica la sua
Copertina il suo principale editoriale il titolo una donna per governarli tutti gli elettori farebbero bene a rileggere Angela Merkel come cancelliera e come leader d'Europa scrive il settimanale
Sin dall'inizio della crisi dell'euro la fine del due mila e nove questo giornale ha criticato la donna più potente del mondo
Siamo stati in disaccordo con la medicina di ostilità assoluta imposta da Angela Merkel il risultato è che la recessione del continente è stata più lunga brutale del necessario
Avremmo voluto vedere la cancelliera abbandonare il suo atteggiamento cauto
E il peso della storia tedesca per guidare l'Europa in modo più vigoroso e in gran parte colpa sua se non si è riusciti a creare una vera Unione bancaria per la zona euro il primo di molti cambiamenti istituzionali che sono ancora necessari
Perché l'ha rifiutato di guidare la sua opinione pubblica di spiegare i suoi lettori quanti quali responsabilità abbia la Germania per il caos dell'euro
Non ultimo quanto le sue banche siano state salvate dai salvataggi in Grecia e altrove siamo anche preoccupati del fatto che Merkel non abbia fatto abbastanza in patria negli ultimi anni nessun Paese
Dell'Unione europea ha adottato così poche riforme strutturali ma nonostante questo prosegue l'Economist
Crediamo che Merkel sia la persona giusta per guidare
Il suo Paese e quindi l'Europa questo in parte è dovuto alla sua persona la democratica più dotata al mondo
E una scommessa molto più sicura dei suoi avversari socialdemocratici ma in parte
C'è anche il fatto che crediamo che Merkel possa ancora diventare la grande leader di cui la Germania e l'Europa hanno disperatamente bisogno
Politicamente spiega l'economista pochi possono tener testa a me che la differenza di altri leader che erano decollati prima di schiantarsi
Barack Obama e dell'incamerano nessun i primi a venire in mente oppure di leader mai decollati del tutto il povero Von solo onde
A differenza loro perché le rimasta popolare da continuato beneficiare della fiducia dei tedeschi non va nemmeno sottovalutato il suo risultato nel tenere l'Europa unita
La Grecia non è uscito dall'Euro gli europei del nord hanno pagato per i salvataggi la Spagna in altri hanno adottato riforme che pochi pensavano possibili
Ma è anche la contribuito a far fuori dei clown a come Silvio Berlusconi in Italia insomma
La sopravvivenza dell'euro non era così scontata la campagna elettorale tedesca è un altro episodio del Merkel velinismo crasi tra Merkel e Machiavelli
Merkel non ha quasi mai menzionato la politica interna europea od estera concentrandoci sulla questione
Della fiducia
Il suo messaggio in sostanza è stato che la Germania sta prospera andò la disoccupazione i minimi e che lei ha gestito bene la crisi dell'euro insomma questo non è il momento di cambiare e il quaranta per cento attribuito al suo partito nei sondaggi dimostra che il messaggio funziona
Ma perché le
Molto più popolare del suo avversario socialdemocratico Peer Steinbrück che aveva fatto bene come Ministro delle Finanze nel primo Governo Merkel quello di grande coalizione tra il due mila cinque due mila nove
Ma da allora i socialdemocratici hanno compiuto una
Pesante virata sinistra con un manifesto elettorale redistributivo di aumenti di tasse per i ricchi
Una nuova patrimoniale è un salario minimo le schede diventata anti riforme al punto da sconfessare le riforme dell'Agenda due mila dieci in particolare nel settore del mercato del lavoro introdotte dall'ultimo cancelliere socialdemocratico Gerhard Schroeder
In un confronto diretto Steinbrück Merkel Merkel avrebbe chiaramente il nostro voto scrive l'Economist ma la Germania governata da quali tensioni e visto che Steinbrück non ha alcuna chance di vincere da solo con i Verdi
Il suo partner per preferito ci sono solo tre esiti possibili
Primo l'attuale coalizione Merkel con i liberali secondo una grande coalizione con i socialdemocratici oppure terzo una coalizione rosso rosso verde tra socialdemocratici verdi di Linke l'estrema sinistra
Sarebbe la cosa peggiore di tutte quest'ultima ipotesi e pericolosa insostenibile l'Economist si schiera
A favore dunque della prima ipotesi una continuazione dell'attuale coalizione
Quella sociale cristiano democratici liberali ma la maggior parte dei tedeschi sembra preferire una grande coalizione alla stessa Merkel l'idea non dispiace partiti d'opposizione controllano già al Bundesrat la Camera dei Länder
E così il loro consenso già necessario per le leggi più importanti il problema è che una grande coalizione
Rimarrebbe comunque un esito non auspicabile perché perché i socialdemocratici sono talmente compromessi nella precedente coalizione con Merkel che diventerebbero più recante ci tra enti
Gli elettori rischierebbero una deriva verso l'estrema incluso il nuovo Partito antieuropee proattiva per la Germania liberali per contro sostengono riforme economiche tagli alle tasse che hanno poche possibilità di passare con una grande coalizione
La domanda vera però è un'altra ed è
Cosa farà Merkel in caso di rielezione ci sono due ragioni per pensare
Che potrebbe diventare una sostenitrice molto più convinta delle riforme in patria che all'estero primo fatto che il suo istinto generalmente è dalla parte delle riforme in fondo nel due mila e cinque aveva proposto una serie di idee
Di riforme tagli alle tasse che poi vennero lasciate cadere per il brutto risultato elettorale del suo partito
Nel due mila e nove su entusiasmo è stato invece bruscamente interrotto dalla crisi dell'euro
Ma nel momento in cui la crisi svanisce la crescita in Europa sembra tornare un terzo mandato Merkel con un occhio la sua eredità politica potrebbe fare di più per rendere le economie
Europee più competitive la seconda ragione di speranza per l'Economist che il suo cauto approccia appare un'opzione sempre più pericolosa per la Germania l'Europa
I tedeschi magari si sorprenderanno sentirsi dire che hanno bisogno di riforme
Eppure nonostante la loro forza attuale la loro economia molte debolezze
Un mix di problemi demografici eccessiva dipendenza dalle esportazioni bassa crescita della produttività e troppi lavori mal pagati
Hanno portato l'OCSE a piazzare la Germania in ultima posizione con il Lussemburgo nelle sue proiezioni di crescita per i prossimi cinquant'anni il settore dei servizi deve essere più aperto alla concorrenza al sistema dell'istruzione deve essere profondamente riformato
Servono più investimenti in infrastrutture e ricerca e sviluppo i prezzi dell'energia devono essere tagliati al settore pubblico deve diventare più produttivo
Questo riguarda evidentemente l'agenda in Terna ma alla fine conclude l'Economist la vera eredità di Merkel sarà definito dalla sua capacità di trasformare l'Unione europea
Ancora una volta i suoi istinti sono promettenti vuole costruire un'unione finanziarie più forte spingere per politiche più liberali completare il mercato unico tagliare il welfare e ridurre la regolazione
Vuole mantenere il Regno Unito nel club anche se non ad ogni costo se
Come pare sarà confermata cancelliera
Beh che diventerà il politico dominante in Europa la nostra scommessa conclude il settimanale e che vorrà essere ricordata come qualcuno che
Decide enorme come qualcuno che esita così
L'Economist il cui bilancio però negli occhi negli endorsement recentemente peggiorato almeno un po'certo l'economista aveva appoggiato Barack Obama nella corsa presidenziale americana ma
In Italia il settimanale aveva scommesso su Mario Monti in Francia aveva sostenuto Nicolas Sarkozy o c'è anche chi
Ritiene che nella modo di far politica di mettere un po'esitante traballante non sia poi così male
Ed è
Philip Stephens sul Financial Times ieri sostanzialmente perché beh perché è riuscito a salvare la zona euro
Facendo pagare un prezzo e tedeschi senza che i tedeschi si accorgessero l'audacia del silenzio il piano di Merkel per lei loro il titolo la cancellazione esca sa bene che è più questione di leadership che di retorica basta guardare i problemi del Presidente americano scrive
Tra l'altro Stephens Merkel asta
Recitando l'ultimo
Atto dell'audace Merkel e lo sta facendo male almeno
Il resto d'Europa spera che sia così
Non riesco a ricordare l'ultima volta che una lezione tedesca ci tenuto tutti in sospeso come questa
Ma la campagna elettorale noiosissimi alle elezioni del ventidue settembre
Sono più sul futuro dell'Europa che sulle
Condizioni tra Germania la sostanza non è alta l'assunto universale che meritino tra un terzo mandato come cancelliera difficilmente cambierà direzione nel mezzo nemmeno nel caso in cui fosse costretta una grande coalizione con i socialdemocratici secondo
Quasi tutti Merkel ha deciso che il
Terzo sarà l'ultimo mandato vuole evitare l'errore del suo mentore Helmut Kohl è rimasto il potere per troppo tempo
La crisi dell'euro però ricorda Stephens ha sfiorato appena la campagna elettorale ingresso al Bundestag del partito euroscettico alternativa per la Germania sarebbe una sorpresa visto che i sondaggi lo danno sotto la soglia del cinque per cento
Due terzi dei tedeschi ritengono che con Merkel sono in mani sicure
Ma nonostante tutto questo i destini dell'euro dell'Unione europea saranno comunque determinati dai contorni di un terzo mandato Merkel
La minaccia immediata di disintegrazione dell'euro è scomparsa ma le decisioni che verranno prese nei prossimi giorni gran parte anche se non interamente dalla Germania determineranno se l'euro potrà avere basi solide insomma
La storia potrebbe ancora ricordare Merkel come leader ca presieduto all'unico esperimento
Di integrazione europea fallito o come il cancelliere tedesco che ha portato una nave molto danneggiati in un porto sicuro
Secondo Stephens se si dovesse giudicare oggi l'accusa avrebbe gioco facile a far condannare Merkel innanzitutto sintetizziamo per le sue esitazioni che hanno portato ad accordi dell'ultimo minuto spesso incoerenti aumentando i costi del salvataggio dell'euro
Asperità forzosa provocato un'ostilità senza pari una una depressione senza pari veri sui partner proteggere le banche tedesche che hanno investito male
Punendo i debitori in Spagna Portogallo Irlanda non è solidarietà insomma
I critici possono produrre una lunga lista di accuse nei confronti di Merkel ma c'è un'altra storia storia secondo la quale Merkel comprenda che la leadership e più bella retorica delle parole
L'efficacia significa sposare il desiderabile con impossibile espandersi le frontiere ma
Garantendo che ci sia sostegno popolare insomma
Merkel sacche la Germania si sente meglio se guidate da dietro lead fra un viale INDA per usare un'espressione
Utilizzata per Barack Obama e la realtà è che la Germania ha fatto passi avanti significativi dall'evoluzione della crisi dell'euro tre anni fa sarebbe stato impossibile immaginare il sostegno tedesco un Fondo di salvataggio da cinquecento miliardi di euro
O la firma della Germania su
Tre salvataggi della Grecia al terzo probabilmente
Verrà adottato dopo le elezioni del ventidue settembre o ancora la messa in discussione da parte del Governo di Berlino della Sacra Bundesbank per aiutare i Paesi del sud con la Banca centrale europea
Il futuro dell'euro dipende dal consenso tedesco elettori tedeschi sono stati spinti da Merkel ad acconsentire quasi senza accorgersene c'era c'è un'altra cosa poi per
Per Philip
Stephens del Financial Times
Merkel ritiene che l'euro potrà prosperare nel lungo periodo solo lì se le economie deboli adotteranno le riforme necessarie a restaurare la loro competitività
Ed ha assolutamente ragione la solidità in cambio della solidarietà non è un brutto slogan
Per il futuro comunque due quo due cose sono chiare la prima è che i Paesi della zona euro non costruiranno all'Europa federale
La velocità dell'integrazione si accelera e vanno alcuni settori come l'Unione bancaria ma la moneta unica rimarrà come l'Unione europea un ibrido un'unione monetaria con regole collettive decisioni nazionali
La seconda cosa e che arrivarci non sarà comunque un processo facile ci sono un sacco di ostacoli davanti ma il punto
è un altro la visione di Merkel è che l'atto asperità e la sicurezza della Germania dipendono dall'euro
Non ci saranno grandi gesti ma farà tutto ciò che è necessario dimenticatevi gli eurobond pesati invece al consenso tedesco di fronte
All'allentamento della politica monetaria della BCE oppure guardate a Berlino che accetta deficit più alti per quei Paesi che si sono
Dimostrati seri sulle riforme strutturali difficile trovare qualcosa di tanto audace anche se segretamente e silenziosamente audace così
Philip Stephens sul Financial Times di ieri per chiudere un accenno anche alla
Russia con nel mondo di oggi un'analisi di Piotr Small arms sul
Buon risultato del leader dell'opposizione alle Xena Vallini
Nelle elezioni per il sindaco di Mosca
Laval mi in sostanza abbozza una nuovo opposizione a Putin questo è il titolo perché perché non è solo un'opposizione liberale
E anche una posizione abbastanza popolare il problema qual è il problema è che la conquista del potere può farsi solo sulla base di un'opposizione caricaturale tra
Loro e noi
E i loro cioè
I russi che sostengono Putin sono ancora molti perfino una maggioranza ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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