Sono stati discussi i seguenti argomenti: Disarmo, Elezioni, Esteri, Germania, Medio Oriente, Onu, Rassegna Stampa, Siria, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
9:30 - CAMERA
16:30 - SENATO
10:00 - Roma
9:00 - Roma
11:00 - Roma
11:00 - Roma
11:00 - Roma
16:30 - Roma
17:00 - Roma
Buongiorno Lisco datori di Radio Radicale venerdì tredici settembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa estera curati
David Carretta l'edizione di oggi sarà quasi integralmente dedicata alla Siria alle evoluzioni diplomatiche degli ultimi giorni la proposta
Russa di mettere sotto controllo le armi chimiche di Bashar al-Assad ma anche le ripercussioni geopolitiche più anche di ciò che sta accadendo in particolare delle esitazioni occidentali americane rispetto a una risposta armata leggeremo l'editoriale di ieri del mio al Times che ritrovate oggi sull'Herald Tribune in sostanza per il quotidiano liberal di New York la diplomazia
Può funzionare meglio come deterrente rispetto a un intervento
Militare qualche missile o qualche bombardamento come preconizzato dal Presidente americano Barack Obama non la pensa così e di ascoltatori
Di questa rubrica lo sanno bene Wall Street Journal che ieri nell'edizione americana pubblicava un commento di Daniela ndr
Quale definisce
La presidenza di Barack Obama con giorni carry come Segretario di Stato
La presidenza di loro Hardy Stanlio e Oglio e questo crea dei pericoli per l'America per il resto del mondo vedremo anche
Un editoriale dalla Times quotidiano conservatore di Londra che parla di poker chimico secondo il Times l'Occidente non può sostenere un'iniziativa diplomatica sulla Siria
Che lasci Assad
Al potere poi
Quanto alle ripercussioni geopolitiche più ampie di quanto sta accadendo vedremo un commento di Timothy Garton Ash dal Guardian la crisi risolve poco in Siria ma dice molto degli Stati Uniti
L'America è stanca delle guerre
All'estero presto potrebbe smettere di essere l'ancora di instabilità globale rischiamo di rimpiangerlo avverte
Garton a lasciare l'avete più o meno allo stesso modo anche
Alla Fraktion analista di le monde in un commento dal titolo la fine della
Comunità internazionale un commento interessante anche perché parla molto della
Questione della sovranità assoluta degli stati in chiusura saremo tempo parleremo anche di Germania delle elezioni del ventidue settembre manca
Ormai poco più di una settimana l'Economist dedica la sua copertina proprio
Ad Angela Merkel favorita di queste
Elezioni
Dando anche il suo endorsement alla cancelliera ma cominciamo
Dalla Siria e dall'editoriale di ieri del New York Times dal titolo la diplomazia come deterrente scrive il quotidiano liberal di New York o dopo
Un inizio confuso della sua corsa verso un'azione militare in Siria al Presidente Obama
Martedì notte nel suo discorso agli americani a ha fatto un po'meglio del solito quando offerto forti argomenti morali a favore di un attacco limitato contro il regime di Bashar
Alla SAD per l'uso di armi chimiche
In Siria il ventuno agosto scorso le immagini di questo massacro fanno star male uomini donne bambini immobili uccisi dal gas alcuni avevano la bava alla bocca
Perché non riuscivano a respirare ha detto Obama in quell'orribile notte il mondo ha visto in dettaglio la natura terribile
Delle armi chimiche e perché la stragrande maggioranza dell'umanità LEA dichiarate bandite sono un crimine contro l'umanità e una violazione del diritto internazionale di guerra queste le parole di Obama
Il problema per il mio al Times che suo discorso non ha offerto una strategia
Di lungo e nemmeno di medio periodo se non la promessa ripetuta di non trascinare un'America stanca delle guerre in un'altra guerra con soldati sul terreno
Per quanto potenti si hanno le immagini ricordate da Obama per quanto sia chiara la sua determinazione di usare la forza solo se necessario in modo limitato il Presidente non è il padrone degli e venti
Ed è questo secondo il New York Times la decisione di Obama di cedere alla realtà diplomatica del momento e di chiedere al Congresso di rinviare il voto sull'azione militare eh saggia
Lo stesso dicasi della decisione di inviare il Segretario di Stato John Kerry a Ginevra per incontrare il suo omologo russo Sergei Lavrov con l'obiettivo di ottenere un qualche tipo di mandato ONU che imponga la Siria di cedere il controllo delle sue armi chimiche perché
Prosegue il New York Times la verità è che i missili Cruise sui bombardieri americani non faranno la differenza la proposta russa in base alla quale la Siria potrebbe evitare un attacco rinunciando le sue armi chimiche è il primo vero segnale di vita della diplomazia
In questa crisi siriana certo riconosce quotidiano liberal di New York potrebbe rivelarsi un fallimento ci sono così tante incertezze a cominciare da quando la Russia vorrà andare lontano con la risoluzione del Consiglio di sicurezza che dovrebbe
Richiedere il disarmo chimico della Siria altre incertezza come implementare il trasferimento di queste armi mortali nel mezzo
Del caos della guerra civile ci sono così tante incertezze che l'esito non è per nulla scontato ma per il signor Testa diplomazia potrebbe costituire un deterrente più efficace contro
Altri attacchi chimici di una rappresaglia militare
E sicuramente la diplomazia e più o di un semplice deterrente nel lungo periodo la Russia ovviamente continuano ad avanzare richieste
Che appariranno irragionevoli fino a quando non verrà firmato un accordo definitivo quasi certamente
Non ammetterà che l'attacco chimico è stato condotto dal regime Assad ma il Congresso Obama farebbero bene ad evitare di fissare
Scadenze un nuove linee rosse perché conclude tra l'altro il New York Times alcuni progressi reali ci sono almeno la Siria ammesso per la prima volta di avere armi chimiche
Almeno Putin ha riconosciuto davanti al mondo che deve esserci un limite agli assegni in bianco
Che il Presidente russo firma per i suoi alleati e almeno la Russia gli Stati Uniti stanno lavorando insieme ad un obiettivo comune strategico per la prima volta da lungo tempo così
Il il New York Times dimenticando però di dire che nel frattempo in Siria e la questione non viene affrontata da nessuno
Centinaia di persone muoiono praticamente ogni giorno il Wall Street Journal che
Ieri abbiamo dato conto aveva pubblicato un editoriale molto critico della reazione di Obama alla proposta russa torna alla carica con un commento di Daniela Anger
Dal titolo la Presidenza loro e alle
Hardy Stanlio e Oglio nel gioco delle parti tra Barack Obama giorno Carrie non è chiaro chi sia stabile che sia Oglio
Ma nessuno vuole vivere con una Presidenza loro a di in cui le linee rosse svaniscono le minacce
Sono come palloncini che scoppiano e alla fine non c'è nessuna strategia la scorsa settimana stato una tempesta perfetta di malfunzionamento americano
La Siria sembra ormai perduta ma la questione se qualcuno che ha partecipato questo fiasco qualcuno di destra o di sinistra vorrà aggiustare la situazione
Per evitare una ripetizione quando ci sarà la prossima crisi di politica estera Obama out Obama ha bisogno di qualcuno che guardi oltre i suoi istinti sulla politica estera distinti dello stesso Obama
Ma l'Amministrazione anche bisogno di una visione strategica formale permettere che questa settimana diventi lo status quo impensabile
Un'America guidata per ancora quaranta mesi da Stalin Iorio sarebbe un pericolo per tutti così la vede tra l'altro
Daniele Henning ero sul Wall Street Journal e sui pericoli che l'America un po'allo sbando ci torneremo tra poco il Times
Quotidiano conservatore di Londra a favore di una risposta militare in un editoriale ieri dal titolo poker chimico up dalla porta una soluzione diplomatica ma con molto scetticismo l'Occidente non può sostenere un'iniziativa diplomatica sulla Sila che lascia sa dal potere scrive il Times
Martedì a Washington Obama chiesto l'America di sostenere un'operazione militare che non ha alcuna intenzione di lanciare ieri a Ginevra il suo segretario di Stato iniziato cercare in termini di un accordo con la sua controparte russa
Per un'alternativa diplomatica che ha poche chance di successo
In questo processo la credibilità americana subito un duro colpo la Russia giocato con abilità la carta della diplomazia il regime di Bashar al-Assad più solido di quanto lo sia mai stato da quando Obama fissato
La linea rossa sull'uso di armi chimiche Obama i suoi alleati possono consolarsi con il fatto che per ora hanno evitato l'umiliazione di perdere un voto al Congresso ma comunque non c'è tempo da perdere
Perché perché l'alleanza occidentale che è stata la base della sicurezza globale dal mille novecentoquarantuno oggi sembra sul punto di abbandonare questo ruolo
Obama Devid Camerano Fossò a Londra hanno pochi giorni non settimane per riunirsi imparare la lezione e agire per evitare un disastro geopolitico
Dieci giorni fa a regime assaggerà di fronte allo scenario che temeva di più una serie di missili Cruise bombardamenti aerei
Rafforzato dall'insistenza di alcuni leader repubblicani a Washington che avrebbero
Potuto danneggiare significativamente il regime rovesciando gli equilibri del conflitto a favore dei ribelli siriani
Ora lo scenario peggiore che deve affrontare Assad è quello di alcuni ispettori dell'ONU visto che la comunità internazionale spicce interamente sconfessato il cambio di regime Damasco
E tacitamente accetta il proseguimento della guerra civile
Di Assad con armi convenzionali fornite dalla Siria in questo scenario Assad in realtà viene premiato per avervi alzato il suo popolo non punito sottolinea il Times
La Russia
E a Ginevra con l'obiettivo di erodere ulteriormente l'autorità morale e non solo dell'Occidente per Putin il suo alleato siriano e altri dittature questo obiettivo
Questo è un obiettivo che vale la pena perseguire per il resto di noi invece e inaccettabile la Casa Bianca ha giustamente detto che la minaccia di un'azione militare
Americana contribuito a allentare lo stallo diplomatico sulla Siria questa minaccia però non deve essere ritirate e più in generale Washington non può continuare a permettere a Mosca di dettare i termini di questi negoziati
Il compito di Obama ore di far rispettare le norme internazionali contro le armi chimiche ma anche di dimostrare che le sue parole a nome dell'unica superpotenza democratica al mondo hanno un senso
Deve fissare un ultimatum affinché la Siria rispetti la sua promessa sulle armi chimiche
E in caso contrario deve essere pronto a colpire con o senza il sostegno dell'ONU o del congresso così la vede il Times in questo
Editoriale
Di ieri
Ci sono in gioco conseguenze geopolitiche così la pensano in molti e la pensa anche un un commentatore
Liberal come Timothy Garton Ash in un pezzo uscito sul Guardian di ieri dal titolo la crisi risolve poco in Siria ma dice molto dello Stato degli Stati Uniti l'America stanca delle guerre all'estero
Potrebbe smettere di essere l'ancora della stabilità globale però rischiamo di rimpiangerlo
Garton Ash spiega che quello attuale in America è un isolazionismo molto diverso da quello che storicamente ha contraddistinto almeno in alcuni periodi
Sia democratici sia i repubblicani quello di oggi
è l'isolazionismo di un paese non è l'isolazionismo di un Paese che sta salendo i gradini della scena
Mondiale com'era accaduto per esempio negli anni venti e non c'è solo la questione dell'Iraq e dell'Afghanistan in sostanza
Questa è un'America che ha paura di fronte al suo declino relativa
Negli anni Venti gli americani non erano preoccupati che una Cina in crescita potesse venir a far loro le scarpe oggi invece secondo Timothy Garton Ash lo sono
Forse tra qualche anno dopo aver messo apposto casa propria
L'america farà il suo ritorno come ancora come fondamento indispensabile di qualsiasi io tipo di ordine Internazionale liberale
Ma dati non solo i problemi strutturali interni ma anche soprattutto i cambiamenti nella costellazione del potere globale
Ne dubito scrive Garton Ash hai molti critici nemici d'America in Europa e nel resto del mondo dico solamente questo se non visti piaceva quel vecchio mondo in cui gli Stati Uniti intervenivano regolarmente
Provate a guardare quanto vi piace il nuovo mondo in cui
Non intervengono e
In cui praticamente una guerra civile come quella siriana
Viene lasciata a se stessa in sostanza nella speranza che i musulmani si ammazzino tra di loro così tra l'altro Garton Ash
Alla fine sono sulle mondo di oggi
Pubblica un'analisi abbastanza simile ma incentrata su un'altra questione la fine della comunità internazionale titolo scrive Fraktion la comunità internazionale non esiste è una finzione un miraggio un fantasma che Anna in ma gli spiriti naïf
Almeno questo dicono i sostenitori della Realpolitik sulla scena internazionale contano solo gli Stati non c'è autoritativo per rigore o entità che di superino e tra gli Stati proseguono i sostenitori della Realpolitik
I più forti impongono la loro volontà la crisi siriana da ragione I reale politici su tutta la linea
Compreso l'ultimo è stupefacente episodio dell'offerta russa di una messa sotto controllo delle armi chimiche di Bashar al-Assad
L'amico Putin dice a Barack Obama e se mettessimo l'arsenale di armi di distruzione di massa della sia sotto controllo internazionale
Mosca non sottomettere ovviamente la sua offerta all'ONU né al G venti
Il suo Ministro degli esteri Sergei Lavrov abile diplomatico telefono al suo omologo americano John Kerry un diplomatico meno agguerrito si parla tra grandi a due è la quintessenza di ciò che gli specialisti e relazioni internazionali definiscono il
Vi laterale
Gli americani dicono che Putin non si sarebbe mosso senza
La pressione militare di Obama i russi fanno valere che conducono una diplomazia costruttiva
L'episodio attiva di tutto questo insegna una cosa le iniziative provengono e sono portate avanti dagli Stati non dalla comunità internazionale
Nella tragedia siriana nessuna delle organizzazioni che dovrebbe incarnare rappresentare la comunità internazionale in tutto o in parte
Ha prodotto un abbozzo di soluzione non il Consiglio di sicurezza dell'ONU non il G venti non la lega araba non l'Unione europea
Per un verso o l'altro ricordarle mondo ciascuna di queste istituzioni internazionali aveva la sua da dire il G venti perché riunendo le grandi potenze economiche del nord del sud del Forum più rappresentativo
Del mondo in questo inizio di secolo la lega Araba perché la prima organizzazione che dovrebbe coinvolgersi visto che si tratta del futuro della Regione
Le l'Europa perché è il vicino immediato di questo Medioriente infine il Consiglio di sicurezza dell'ONU perché almeno in principio è il solo competente quando in gioco il mantenimento della pace
Ma nessuno di questi forum si è dimostrato in grado di reagire l'ONU ha bloccato dal diritto di veto russo e cinese
La lega Araba incapace di preconizzare un'azione di qualsiasi tipo il G venti e senza ambizioni l'Unione Europea e divisa su come reagire insomma sintetizza Fraktion benvenuti nel mondo multipolare
Si pensava che la fine della guerra fredda la fine di un universo bipolare avrebbe portato avrebbe dato vita alla nozione di comunità internazionale
Terminata le situazioni di stallo dovute all'antagonismo tra Stati Uniti Unione Sovietica le organizzazioni internazionali multipolare a cominciare dal Roma avrebbero dovuto rafforzarsi avrebbero saputo imporsi agli Stati
Influenzare la loro condotta far rispettare i trattati i principi e valori della Carta dell'ONU Pace diritti Umani eccetera non è andata così anzi
E la Regione secondo alla fra shock dovuta in gran parte al cambiamento dei rapporti di forza sulla scena internazionale
Anche se gli Stati Uniti restano una superpotenza senza pari l'Occidente ha perso la sua superbia e la sua preponderanza
Il quasi monopolio della potenza economica e politico occidentali domani forse anche militare è stato rotto dalle potenze emergenti
E il punto è che l'insieme di questi Paesi emergenti Cina Brasile India Messico
Eccetera condivide la dottrina russa su una questione chiave della vita internazionale cioè
Nessuna ingerenza negli affari interni di uno Stato questi Paesi emergenti sacra Lizzano il principio di la sovranità assoluta degli Stati
Vi si aggrappano per demolire per quanto possibile tutte le iniziative occidentali prese all'indomani della guerra fredda dal Ruanda ad altre azioni contro massacri collettivi
Pazienza dire collettive destinate ad instaurare un diritto di ingerenza negli affari interni di uno Stato
Che tipi a Nizza il suo popolo nessuna deroga per i Paesi emergenti il rispetto della sovranità nazionale primeggia sul divieto internazionale dell'arma chimica
Il regime siriano libero di avere alleanze militari con Russia Iran ha così tutto il diritto di schiacciare la ribellione
Il Consiglio di sicurezza e bloccato perché la vecchia russe armata del suo diritto divieto e con la Cina
Vuole uccidere sul nascere ogni giurisprudenza che potrebbe un giorno rivoltarsi
Contro questi due Paesi spesso ex colonie o ex dominati Paesi emergenti sono anche ultranazionalisti poco importa se le minacce di oggi proliferazione terrorismo clima
Se ne infischiano delle sovranità nazionali e delle frontiere ma la domanda è un'altra per le Monde chi se non gli occidentali
Faranno rispettare le norme internazionali perché gli emergenti non hanno risposta non propongono niente non vogliono prendere rischi l'ossessione della sovranità li paralizza e cancella la nozione di comunità internazionale
Così le monde e non ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0