Sono stati discussi i seguenti argomenti: Ambiente, Energia, Shale Gas, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 3 minuti.
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economista
Queste Derrick tre minuti dedicati energia ambiente ogni martedì mattina su Radio Radicale seconda puntata di un ciclo dedicato agli idrocarburi non convenzionali in particolare all'uscire il gas drastici visti
Ripartiamo approfondendo da dove eravamo rimasti l'ultima volta
I dati dell'Agenzia statunitense per le statistiche sul Gia indicano l'acqua duplicazione delle riserve certe usati Cherie casi tra il due mila sette due mila dieci
Con un livello a fine due mila dieci già di quasi tre mila miliardi di metri cubi pari a oltre quarant'anni di consumi italiani attuali e anche la produzione è aumentata tanto da deprimere il prezzo spot a inizio due mila dodici sotto i sette centesimi di dollaro al metro cubo
Recentemente risalito fino a raddoppiare ma ancora molto basso rispetto agli anni precedenti e pari a solo un terzo del prezzo italiano nel frattempo quasi allineato sia quello centro europeo
No l'atto quindi gli USA che secondo l'International energie i gesti di Parigi hanno un futuro di autosufficienza petrolifera potrebbero azzerare o invertire anche il proprio import di gas
Dall'altro però il crollo così violento del prezzo sta portando a una riduzione pesante dell'investimento in estrazione da parte di aziende come BHP ascella come riporta recentemente tra gli altri Bloomberg
Questo rallentamento degli investimenti secondo i più critici potrebbe essere l'inizio dello scoppio di una bolla la bolla della filiera della prospezione ed estrazione dell'OSCE il gas
Questo accadrebbe se gli investimenti fatti fin qui si rivelassero di colpo non sostenibili in termini di ritorno per producibilità dei giacimenti e prezzo del prodotto
Ma in direzione di questa tesi un lavoro dello scorso febbraio l'idea di fiducia del post Carboni Institute
Che afferma che il declino di produzione più veloce del previsto dei giacimenti non convenzionali americani la veloce necessitati mettano in produzione degli altri prendono più alti del previsto il costi fissi per gli idrocarburi non convenzionali
Ma qui siamo alle solite se gli investimenti si ferma non la produzione cala il prezzo torna in fretta sui livelli più sostenibili in termini di ritorno degli Investimenti
In altri termini le riserve dipendono dagli investimenti in prospezione ed estrazione che a loro volta dipendono dal livello della stabilità del prezzo degli idrocarburi
Se il prezzo del gas scende molto e normale che crollino temporaneamente gli investimenti in generale delle variabili macroeconomiche gli investimenti sono proprio una delle più volatili
Va in questa direzione di critici ISMU alla teoria del piccolo per esempio Devid Blackmore nel doppio Forbes
Per quanto mi riguarda mi pare che la contrapposizione tra picchi visti e non picchi visti sia sterile in termini di conseguenza di politica energetica
Nel senso che le conclusioni a cui arrivano i picchi istinto mi in primis la necessità di abbandonare gli idrocarburi restano corrette anche se il picco non c'è ancora perché gli idrocarburi non rinnovabili diventeranno sempre più rari e quindi relativamente costosi da estrarre
Oltre che costosi per l'ambiente in termini di danni ed i costi di moderazione degli effetti negativi
Quindi affrancarsi il prima possibile dei combustibili fossili è meglio
La prossima volta ripartiamo dal boom americano del gas di cisti ed agli scambi commerciali di gas tra USA e resto del mondo
Michele governatori vi dà appuntamento martedì le puntate e tutti i link alle fonti che ho citato solo sul blog Derrick energia ringrazio Luca Pardi via Aspo Italia per alcuni dei riferimenti
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