Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cina, Corruzione, Esteri, G20, Germania, Guerra, Medio Oriente, Obama, Rassegna Stampa, Siria, Unione Europea, Usa, Xi Jinping.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
Dibattito
9:31 - CAMERA
17:00 - Firenze
Buongiorno le scatole di Radio Radicale sabato sette settembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta due temi che tenteremo di approfondire questo oggi partiremo evidentemente dalla Siria
Che rimane di stretta attualità ancor più dopo il fallimento alla G venti che si è concluso ieri Hassan Pietroburgo leggeremo
Un commento di Philip Stephens sta al farla sciolta mensa secondo il quale non è rimasto più nessuno a far rispettare le regole globali
E c'è un problema tutto europeo perché l'attitudine dell'Europa rispetto i conflitti che si stanno diffondendo in Medioriente
Cioè alle sue porte al meglio quella di uno struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia Roger Cohen del New York Times
Da in parte la responsabilità di questo atteggiamento da struzzo alla Germania alla sua incapacità di essere leader il silenzio rumoroso della Germania il titolo di un commento
Che vi proporremo quanto invece al voto del congresso della prossima
Settimana ciascuno Tanner columnist del Washington post neocon aprendo una posizione
Molto particolare scrive cauta Hummer a meno che Obama non presenti una strategia seria votate no all'intervento in Siria l'altro tema di cui parleremo
La Cina e i vari episodi che lasciano intravedere una lotta di potere molto intensa all'interno del Partito Comunista attraverso una campagna contro
La corruzione ne parla l'economista uscito ieri nell'edicola europei in un editoriale dal titolo
A caccia di tigri una lotta di potere cinese nella sua repressione contro i funzionari corrotti ICI Jim Pindi il presidente cinese non deve dimenticare
Alcune riforme fondamentali le mondi invece oggi in un'analisi con sua Bugo
Racconta quanto l'aria di Pechino sia irrespirabile generalmente
La situazione atmosferica
Ma il clima politico e altrettanto irrespirabile tanto che più di centocinquanta mila cinesi hanno lasciato il Paese nel due mila e undici
E non sono più in più poveri come in passato sono i più ricchi e qualificati e questo in ragione anche della
Repressione
Condotta da parte del Governo cinese ma cominciamo dalla Siria e dalla commento uscito ieri sul Financial Times a firma Philip Stephens
Non è rimasto più nessuno a far rispettare le regole globali il titolo l'attitudine dell'Europa rispetto i conflitti che si stanno diffondendo in Medioriente al meglio quello di uno struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia scrive
Stephens qualcun altro può preservare la pace perché l'Occidente stanco di inseguire tiranni e tempo che altri se ne occupino
Questa è la risposta dal Santa di spalle I fuochi che si stanno anti fondendo in Medioriente
E all'uso di armi chimiche da parte del regime
Di Bashar al-Assad in Siria il problema come si può ben vedere dalla paralisi del Consiglio di sicurezza all'ONU e che non c'è nessun altro che voglia preservare la pace o inseguire tiranni
Questa settimana il leader del G venti si sono incontrati a San Pietroburgo la Russia in qualche modo è stato il luogo ideale per questa riunione perché
Il vertice ha offerto un'anticipazione di cosa saranno le relazioni internazionali in futuro la competizione prevarrà sulla cooperazione i piccoli interessi nazionali prevarranno sulle
Regole internazionali l'ospite del G venti Vladimir Putin vede questo disastro come un successo anche perché l'assenza di consenso globale
Viene vista Daloui come una diga contro l'inesorabile declino Russo l'obiettivo del G venti prosegue il Financial Times era di ampliare e rafforzare il sistema internazionale con un organismo che
Riflettesse la ridistribuzione del potere da Ovest verso est è questo
Questa
All'origine quando venne creato nel due mila e otto e invece il G venti è diventato uno specchio delle fratture fessure
Nell'ordine globale che verrà i paesi emergenti si presentano come i guardiani della sovranità dello Stato contro l'imperialismo occidentale mentre le potenze occidentali sono stanche degli sforzi per far rispettare le regole internazionali il voto alla Camera dei Comuni nel Regno Unito contro il l'intervento militare in Cile e stato visto come un lavarsi le mani di fronte i crimini di Assad contro il popolo siriano
Il Congresso americano rischia di fare la stessa cosa si dovesse votare contro l'intervento chiesto
Da Obama e la Francia nonostante tutto il suo orgoglio gallico non può andare da sola eppure
La realtà della globalizzazione non è cambiata ascriveste sensi problemi economici che devono fronteggiare Paesi tanto distanti quando detto India Brasile Indonesia in Sudafrica
Dimostrano quanto il mondo sia ancora sempre più interdipendente la Federal Reserve americana intende rallentare l'iniezione di liquidità che alimentato la crescita
Anche dei Paesi emergenti ora divergenti iniziano ad avere serie difficoltà ma l'interdipendenza va al di là dell'economia
Le principali minacce moderne non la rispettano le frontiere nazionali la proliferazione di armi di distruzione di massa del cambiamento climatico
Di Stati in fallimento i Siber attacchi il terrorismo già dista le migrazioni incontrollate altre sfide di questo tipo riguardano la sicurezza di tutti i membri del G venti e oltre
E questo vale anche per la decisione di Assad di violare norme che vietano l'uso di armi chimiche ciò che manca al G venti un riconoscimento generale che esiste un bene comune sufficientemente importante da controbilanciare i piccoli interessi nazionali
Poi però c'è un problema tutto europeo sottolinea Stephens al tavolo del G venti gli europei che fino a non molto tempo fa immaginavano la proprio Unione come un modello per il sistema internazionale
Hanno abbandonato le loro ambizioni globali a parte l'eccezione francese al Parlamento britannico allineato il Regno Unito gran parte dei suoi vicini
Il problema è che il Medioriente è alle porte dell'Europa insomma l'Europa è quella che ha più da perdere dai conflitti che si stanno diffondendo nella regione
Non sembrerebbe così dall'attuale corsa verso l'inazione e invece l'Europa è un continente che fa lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia così tra l'altro
Per il senso sulla Financial Times di ieri a proposito di Europa Roger Cohen columnist del New York Times in qualche modo punta il dito
Pur con molta comprensione nei confronti della Germania della sua assenza di leadership sulla questione siriana ma più in generale anche sulle questioni economiche il silenzio rumoroso della Germania il titolo
Del pezzo dico io che scrive la Germania il Paese più popolare al mondo secondo un sondaggio di quest'anno della BBC non male per un paese che problemi inter danneggiato la sua stessa immagine più di chiunque altro la Germania anche un enigma una potenza che teme la potenza un leader senza lustro
Nel momento in cui i leader mondiali dibattono della crisi Siria la potenza dominante in Europa è visibile soprattutto per il suo silenzio
Berlino dice che il regime deve essere punito se l'uso di armi chimiche sarà approvato ha contribuito a fornire prove di Intelligence ma non vuole essere parte di una risposta internazionale il nobilita anni con il coinvolgimento militare
Del Regno Unito conforta le reticenze di Berlino il gas in Siria non è una preoccupazione tedesca la Germania eh per Roger Cohen il fantasma del relazioni internazionali
Ricordo ai colleghi che tra poco ci saranno le elezioni il destino che l'Unione europea in mano tedesca e pure quando si chiede i tedeschi quali siano i maggiori temi elettorali
Non viene data risposta i successi addormentano all'opinione pubblica la disoccupazione al cinque virgola tre per cento la metà della media europea
La crescita robusta per gli stand del continente il bilancio pubblico in pareggio il candidato socialdemocratico Peer Steinbrück non è stato in grado di provocare un dibattito politico sostanziale
La Germania forte deve rimanere così dice lo slogan della cancelliera Angela Merkel la cui vittoria al ventidue settembre
Sembra ormai essere acquisita ma rimanere forti per cosa si interroga Roger Cohen sul New York Times
Gli Stati Uniti vogliono che la Germania assuma un ruolo globale commisurato la sua potenza nessuno vede una soluzione alla crisi dell'euro senso un ruolo tedesco decisivo
Perfino la Polonia che ha pagato il prezzo più alto per le ambizioni storiche tedesche
Ha definito la Germania l'indispensabile nazione d'Europa ma se si guarda la realtà la realtà è questa la Germania non sarà leader la sola parola leadership feeling
è problematica per ragioni storiche l'architettura istituzionale del Paese una serie di istituzioni federali che si contro bilanciano a vicenda è una garanzia contro una leadership forte assertiva
I simboli della potenza nazionale come le bandiere un esercito lasciano i tedeschi indifferenti
Nell'era del mondo on line senza frontiere in cui lo Stato nazione sembra in difficoltà e nel momento in cui le guerre del dopo undici settembre hanno provocato una stanchezza europea americana per il militarismo
Il rifiuto della potenza dello Stato spiega molto della popolarità globale di cui beneficia la Germania nessun Paese europeo e meno attaccato alla sovranità della Germania ma il pericolo del successo tedesco
E della reticenza della Germania ad assumere la leadership è una compiacenza rigorista
Sarebbe illusorio aspettarsi un cambiamento maggiore dopo le elezioni si chiede una visione tresca per la Germania ma la Germania può offrire all'Europa solo il suo esempio qual è l'esempio tedesco in Germania la sulla da Rita conta
Le regioni ricche sostengono le regioni povere a condizione che
Le regioni povere non trucchi nei conti rispettino la disciplina di bilancio Merkel dice che l'Europa al sette per cento della popolazione mondiale il venticinque per cento di una ricchezza al cinquanta per cento della spesa sociale dunque
Senza disciplina di bilancio l'euro fallirà senza una cessione di sovranità alle istituzioni europee non ci sarà coesione di Bilancio non so scrive Cohen se gli europei siano pronti a seguire l'esempio tedesco ma sono sicuro che la Germania non cambierà
Fuori dalla metropolitana di ditte Lindbergh Platz
Ottanta dopo l'assunzione del potere da parte di Hitler
C'è una targa con decine di luoghi che non devono essere dimenticati tra loro Auschwitz Buchenwald questa e la storia che preclude la leadership tedesca la Germania e popolare e ammirata ma è difficile che altri Paesi possano e Mulas la perché il prezzo degli immensi successi tedeschi è stato il purgatorio così Roger Cohen sul
Io al Times così abbiamo parlato oltre che di Siria anche forse soprattutto delle elezioni tedesche
Del ventidue settembre che cerchiamo di tenere sottocchio in questi giorni ma torniamo alla Siria
E al voto del Congresso dalla prossima settimana perché un opinionista
Neocon
Cioè ascoltarle
Sul Washington post di riprendeva una posizione originale almeno rispetto a quelle che sono le sue tradizioni
A meno che Obama non sia serio votate no è il titolo del commento di cauta Marche scrivente abbiamo un problema il Presidente propone di attaccare la Siria ma il suo principale consigliere militare
Non può dire qual è l'obiettivo il comando non sa dire qual è l'obiettivo il Comandante in capo forse sì
Un messaggio spiegato Obama ora un messaggio un avvertimento l'obiettivo di dire smetti di fare quello che fai oppure il prossimo colpo ti affonderà
Ma Obama ha già detto il mondo a Bashar al-Assad in particolare che non ci sarà un secondo colpo ha insistito più volte che l'operazione sarà molto limitate insomma lancerà un missile poi tornare a casa
La deterrenza secondo cauta Amber dipende unicamente dalla percezione e la percezione Medioriente che Obama non voglia prendere parte in Siria
Il Presidente americano detto che Assad deve andarsene poi alzato poi non ha alzato un dito per due anni
Ha tracciato una linea rossa salve ignorarla vergognandosi davanti a un attacco chimico massiccia inviato Kerry a difendere le ragioni di una rappresaglia giusta urgente
Salvo poi lo stesso giorno minare tutto dichiarando un Time Out a tempo indeterminato per chiedere l'approvazione del congresso
Grottammare spiega che lui originariamente era favorevole ad andare davanti al Congresso per un intervento militare in Siria ma un intervento militare serio invece questo sorprendente
Di Zanchi Obama seguito anche da mesi di esitazioni ambiguità contraddizioni e rinvii studiati a tavolino lasci nostri alleati regionali sotto choc mentre i nostri nemici brindano perché perché non c'è strategia
Nemmeno di deterrenza come funziona la deterrenza in Medioriente la Siria che dichiara di volere
La distruzione di Israele non ha avuto uno scontro militare con Israele negli ultimi trent'anni perché
Perché la Siria riconosce che Israele un avversario serio che conduce politiche serie solo quest'anno Israele ha condotto quattro bombardamenti in Siria
E non c'è stata alcuna risposta siriana come ha fatto Israele annunciato che non avrebbe tollerato l'acquisizione da parte di Assad
Oltre al ferimento hezbollah di armi avanzate nessun discorso dalla grande retorica nessuna lista degli obiettivi nemmeno riconoscimento dei bombardamenti una volta effettuati
A differenza del Presidente americano che deve curare la sua
Immagino attraverso discorsi Lica la stampa
Minacce l'unica cosa che conta per Israele sono gli effetti su chi deve subire la deterrenza e cioè Assab dei suoi alleati insomma
Il contrario di Obama che per ora ha esitato minacciato ritrattato rifiutato responsabilità con la sua base pacifista Obama insiste su che questo attacco sarà limitato e militarmente marginale
Hai falchi come John McCain dice esattamente l'opposto cioè che intende minare l'esercito di Assad rafforzando i ribelli il problema è che Obama aveva promesso a mia americani ribelli tre mesi fa e non è arrivato nemmeno un fucile e questa volta
Sembra intenzionato a fare unicamente ciò che basta per non farsi prendere in giro come ha spiegato un funzionario
Dell'amministrazione a Los Angeles Times
Ecco perché gli ha gli alleati dell'America sono così stupiti
Non c'è strategia non c'è Obiettivo se non quello di evitare un'umiliazione a otto inflitta tutto questo perché l'alta Hammer non è serio a meno che Obama non dimostri al Paese che sul bombardamento in realtà parte di un piano strategico serio
Il Congresso dovrebbe semplicemente votare no quando Obama dirà al Paese ciò che ha detto a me che in ciò che vuole cambiare l'equilibrio del conflitto bel congresso potrà considerare l'autorizzazione all'uso della forza
Ma fino ad allora è
No scrive cloud Summer che potrebbe influenzare
Più di qualche parlamentare in questo un voto difficile
Difficile lo dimostra anche il voto che c'è stato la Commissione esteri
Non così netto con me è apparso dagli articoli della stampa italiana dei giorni dei giorni scorsi vedremo come andrà per chiudere oggi invece ne vogliamo parlare di Cina
Lo facciamo con l'Economist è un editoriale del settimanale britannico a caccia di tigri una lotta di potere cinese nella sua repressione contro i funzionari corrotti ci Jim quindi il Presidente non deve dimenticare riforme
Fondamentali
Sullo sfondo c'è il processo Bo Xilai lo vedremo ma
Ci sono altri episodi di questa
Caccia alle tigri è una campagna contro la corruzione oppure un'epurazione politica una purga politica o un po'di tutte e due cose
Fuori dalla Cina hanno molti hanno notato il licenziamento di Yang io Mimun il ministro che supervisionava lei potenti impresa in mano allo Stato l'accusa è grave violazione dello sci di della disciplina
Che nel linguaggio del partito significa corruzione anche alcuni funzionari della compagnia petrolifera pubblica che
Yang aveva guidato sono stati incriminati ma a Pechino tutto questo sembra seguire un percorso predefinito il seguito del processo Bo Xilai principale l'osso che guidava le norme Regione di Chongqing
E che si era posizionato come avversario dici Jim Ping prima di cadere il presidente cinese ora sembra dare la caccia un'altra tigre grossa Zhu Yong Kang il mentore
Di anche alleato di bocche fino allo scorso anno era capo della sicurezza interna e che boh sperava sostituire
Ci Gepim promette di combattere i funzionari corrotti grandi e piccoli le Tigri e le mosche come li ha definiti sicuramente parla più di corruzione dei suoi predecessori
E se tu sarà perseguito per corruzione ci jumping violerà una regola non scritta secondo la quale i membri presenti e passati del Comitato centrale del Politburo non devono essere
Colpiti ci sono buone ragioni per sci per reprimere la corruzione la prima è che
Le campagne anti corruzione sono
Popolari ma questa campagna si presta anche un'altra interpretazione innanzitutto tutte le tigri a cui finora è stata data la caccia sono dei nemici di Shipping degli avversari
Boh aveva sperato di usare Xilai di aver di usare Chongqing come rampa di lancio per entrare nel comitato centrale del Politburo il verdetto contro Bossi avrà deciso i più alti livelli
Del partito comunista e sarà duro insomma la campagna dici Gibin contro la corruzione e selettiva le altre tigri quelle vicine a lui non sono state toccate e poi c'è
Ci sono altre campagne come quella di repressione contro i riformatori che chiedono di pubblicare i patrimoni dei quadri del partito e delle loro famiglie insomma le mosse contro i anche Zhou così come il processo BO sembrano rientrare nell'oscura rotta di potere interna al partito comunista così tra l'altro l'economista e vi segnaliamo a proposito di Cina anche le Monde
Io oggi un'analisi di Fo sua buco l'aria di Pechino e irrespirabile il clima politico anche si parla di un'altra campagna quella contro
La libertà su internet il micro blogger e quant'altro e poi di una cifra che ha fatto scalpore più di
Centocinquanta mila cinesi hanno lasciato il Paese nel due mila undici non sono i più poveri come in passato mai più ricchi e qualificati
E questo perché manca una cosa fondamentale lo stato di diritto la certezza giuridica ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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