Rassegna stampa estera

Buongiorno riesco datori di Radio Radicale giovedì cinque settembre questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a curanti David Carretta anche oggi dedicheremo ampio spazio alla Siria
Gli occhi sono puntati sul G venti protetto ieri anche Emma Bonino
Prima di lasciare Bruxelles dove era impegnata in una
Riunione del Servizio diplomatico europeo
G venti che si apre oggi a San Pietroburgo non leggeremo editoriale da libertà siamo che scrive bisogna fare i conti con la realtà ma un attacco
Militare deve anche servire a destabilizzare Assad per spingerlo verso una soluzione politica
Secondo l'Independent il G venti è una rara chance per ricercare un consenso
Sulla siriano Obama e Putin devono discutere della crisi siriana nel vertice che si apre quest'oggi e tentare di trovare un compromesso a proposito di Siria leggeremo anche un editoriale di il Guardian proposito dell'incubo umanitario il numero di rifugiati supera i due milioni e le Nazioni Unite dichiarano che la Siria la peggiore crisi del
Ventunesimo secolo leggeremo anche un editoriale dal Washington post di riti mette in dubbio la strategia
Di Obama sulla Siria con la decisione di limitare l'attacco in risposta all'uso di armi chimiche altro tema di cui parleremo la Cina perché oggi nel mondo pubblico l'interessante inchiesta sul partito comunista che si trova di fronte alla fronda di una nuova élite quella degli imprenditori
Privati e deve fare i conti dunque con una contestazione sempre più diffusa chiuderemo con la Germania
Le elezioni sono calendarizzate per il ventidue settembre
E questo appuntamento elettorale che apparentemente sembra ormai chiuso con una vittoria di Angela Merkel permette comunque un dibattito sulla situazione economica della Germania ieri
Abbiamo letto un editoriale dal Wall Street Journal Europe secondo cui Berlino ha bisogno di un'agenda di riforme per sostenere la sua crescita
Infatti l'alta insieme ci ha pubblicato un commento di Adam pose un Presidente del Peter si Institute for international Economics
Secondo il quale la Germania si sta facendo schiacciare dalla sua ossessione per le esportazioni cominciamo però dalla Siria gli occhi puntati
Sul G venti ma non riporre molte speranze sul G venti e Libération quotidiano progressista francese
In un editoriale di ieri dal titolo realtà scrive libere dei molteplici fratture che attraversano la comunità internazionale sul dramma si piano
Riflettono il fallimento delle nazioni nel far fronte al macellaio Bashar al-Assad
A forza di lasciar marcire per due anni un conflitto che ha fatto più di cento mila morti i dirigenti del mondo sono tutti colpevoli
Al meglio colpevoli di vigliaccheria alpeggio colpevoli di complicità con un uomo che ha superato tutti i gradi dell'orrore fino al gas are il suo proprio popolo se si fosse tentato di armare l'opposizione qualche mese fa ma se si fosse
Deciso di creare dei corridoi a Erjon delle o per evacuazioni umanitarie
Avremo almeno indebolito il tiranno e forse evitato la deriva islamista in seno al campo anti Bashar oggi ignobile ricorso all'arma chimica
Pone nuovamente con ancor maggiore urgenza alle stesse questioni che ci perseguitano da mesi sottolinea Libération e cioè bisogna punire Assad occorre rovesciarlo oppure meglio non fare nulla
La sola risposta che si può portare quella che si fonda sulla realtà del momento dopo la decisione di Barack Obama di consultare il congresso che sembra orientato a dare
Il via libera alla guerra con ogni probabilità ci saranno dei bombardamenti limitati e puntuali
Ma questi bombardamenti secondo Libération debbono anche servire a destabilizzare Assad perché l'obiettivo deve essere spingere il dittatore siriano perso una soluzione politica nel frattempo ovviamente
Nulla impedisce di immaginare una soluzione negoziata con Mosca al G venti ma mista l'ostinazione del padrino di Damasco cioè ladini e Putin meglio non sognare così
Di Biasion chi in qualche modo sogna invece l'Independent quotidiano
Britannico diaria libelli in un editoriale dal titolo il G venti a una rara chance per trovare un consenso sulla Siria
Il G venti è un forum economico i temi in agenda nel vertice che inizia oggi a San Pietroburgo vanno dalle riforme della finanza internazionale al rafforzamento del commercio multilaterale ma a fare ombra tutto questo sarà la Siria da quando è iniziata la repressione da parte gli Assad nel due mila undici le Nazioni unite non sono riuscita a trovare un consenso nemmeno su una risoluzione di condanna per non parlare
Di una risoluzione per passare all'azione due dei cinque membri con il diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza Russia e Cina hanno mantenuto in modo determinato la loro posizione secondo cui il
L'ONU non deve immischiarsi con le dispute interne
Agli Stati sovrani Mosca protetto il suo storico alleato Damasco
A prescindere dalle sue tattiche sanguinarie ma nel momento in cui si accumulano le prove sull'uso e le armi chimiche e nel momento in cui Washington si prepara a rispondere militarmente la questione di un'azione globale nuovamente in primo piano
Il che maggiorenti non è di buon auspicio riconosce l'Independent le relazioni Giaffreda tra Barack Obama Vladimir Putin
Si sono ulteriormente congelate dopo l'offerta temporanea di asilo della Russia a Edwards loden il responsabile della fuga di notizie sul
N sei lo scandalo delle intercettazioni americane un po'in tutto il mondo in risposta
Obama cancellato un summit bilaterale che doveva esserci oggi con il suo omologo russo ma San Pietroburgo rappresenta comunque un'opportunità diplomatica unica
La decisione finale sull'attacco contro Saddam nelle mani di un congresso americano diviso ma il sostegno internazionale rimane comunque importante in particolare dopo che la Camera dei Comuni
Ha rinnegato i piani di Devid Cameron di un coinvolgimento britannico nel conflitto siriano inoltre
La risposta globale la Siria e l'uso di armi chimiche non può esaurirsi con un'azione limitata americana si può solo sperare che i colloqui faccia a faccia tra le principali potenze regionali e mondiali
Possono contribuire a sblocca are lo stallo all'ONU così l'Independent che poi chiude sugli altri temi
Di San Pietroburgo la Siria non è la solo crisi in vista cioè rallentamento delle economie emergenti che sarà un'altra priorità se la sessione formale del G venti strade che di carta questioni come l'elusione fiscale delle multinazionali
Incontri collaterali devono concentrarsi su come evitare una crisi sui mercati ma tutto questo in realtà non fa altro
Che enfatizzare un'altra questione cioè la necessità di cooperazione globale la rapida azione seguita alla crisi finanziaria del due mila otto aveva dimostrato che i leader del G venti possono lavorare insieme dopo quell'emergenza
Ci sono di nuovo divisi con il potere politico ed economico che si sta riequilibrando sempre più la collaborazione dei beni entrare la norma non l'eccezione altrimenti problemi sempre più globali che vanno dalla regolazione bancaria cambiamento climatico fino alla Siria non saranno risolti così l'Independent anche Garden ieri dedicava un editoriale alla Siria tornando sulla tragedia umanitaria siriana che forse l'aspetto
Ancor più grave
Dopo dopo o l'uso di armi chimiche da parte del regime di Assad l'incubo siriano mentre il numero di
Rifugiati supera i due milioni
L'ONU dichiara che la Siria la peggiore crisi del ventunesimo secolo il titolo scrive il Guardian la guerra civile in Siria è una tragedia una tragedia per il suo popolo le cui vite e case sono state
Danneggiate in molti casi in modo definitivo e per milioni di bambini che hanno dovuto subire ventitremila il cui futuro ora è prevedibilmente nero
La Siria una tragedia per un Paese che per decine di generazioni era riuscito a convivere nella diversità di Fedi
Ed è una tragedia globale perché gran parte del mondo sembra indifferente alla sofferenza paralizzato dai dubbi riluttante a confrontarsi
Alla necessità urgente di azione al freddo inverno del Medioriente
Si avvicina l'ONU martedì nel giorno in cui il numero dei rifugiati e superato la soglia dei due milioni ha dichiarato che la Siria la peggior crisi del ventunesimo secolo il Guardian poi spiega
Qui ci sono molte difficoltà per far arrivare gli aiuti umanitari ai profughi siriani
Ci sono le reticenze dei donatori poi la dispersione di fondi che arrivano dai Paesi del Golfo ma che vengono distribuiti in modo poco organizzato
Il punto però per il quotidiano britannico è un altro e cioè che la sola vera risposta anche all'emergenza umanitaria e di far avanzare il processo diplomatico verso
Ginevra due e cioè la strada che l'inviato dell'ONU la dar Brai mista proponendo un modo per rompere l'impatto potrebbe essere dichiarare un gruppo di contatto per la Siria che rappresenti tutti i Paesi con un interesse nella regione
Per mettere insieme tutti gli sponsor dei partecipanti al conflitto occorre includere anche i principali sostenitori del regime Assad l'Iran come la Russia
Certo non è un'opzione facile Regno Unito finora lo escluso ma dovrebbe ripensarci conclude tra l'altro il Guardian
Chi invece
Come dire in vita un'altra soluzione e cioè
A modificare gli equilibri
Del conflitto attraverso l'intervento in risposta all'uso di armi chimiche il Washington post in un editoriale di ieri dal titolo ma dov'è la più ampia strategia di Obama
La politica del Presidente in Medioriente vaga e contraddittoria scrive il post nell'argomentare a favore di un'azione militare contro la Siria martedì
Il Presidente Obama ha dichiarato che dei bombardamenti in risposta all'uso di armi chimiche rientrerebbero in una più ampia strategia che può portare pace stabilità non solo alla Siria ma alla Regione
Vorremmo credere che questa strategia esista ma molto di ciò che il Presidente la sua Amministrazione dicono e fanno solleva
Dubbi Obama dice che sentiamo imporre delle conseguenze a regime Assad per l'uso di armi di distruzione di massa vietate siamo d'accordo il posto spiega anche perché prima di tutto perché ha saputo Treviso dalle di nuovo poi perché
Il messaggio della non risposta a a regimi come iraniano e Nord Corea
Sulle amministrazioni di massa sarebbe disastroso Obama dice anche che l'attacco che sta contemplando minerebbe le capacità di Assad e che gli Stati Uniti intendono rafforzare anche le capacità dell'opposizione
Ma anche sottolineato la natura limitata dell'attacco descrivendolo come un messaggio anziché come
Uno strumento per cambiare la situazione militare sul terreno alcuni funzionari dell'amministrazione
Spiegano che Obama non vuole far pendere l'ago della bilancia contro il regime perché ciò che potrebbe seguire e peggio compresa la
La cattura di armi chimiche da parte di forze legate ad Al Qaeda che operano in Siria
Le preoccupazioni su cosa potrebbe accadere nella si riapre dopo Assad sono fondate riconosce Luo sì Washington post ma non è chiaro come questa neutralità sull'esito del conflitto possa portare pace stabilità nella regione
In realtà una strategia seria per porre fine alla guerra siriana dovrebbe implicare sforzi militari diplomatici considerevoli
Compreso l'addestramento e l'equipaggiamento delle forze moderate in modo che possano
Tener testa a regime e anche ad Al Qaeda l'Amministrazione immagino invece una soluzione politica nella quale si assaggio dovrebbe essere rimosso
Ma che permetta una parte del regime di restare per partecipare a una transizione
Questo può cadere solo però se l'equilibrio militare cambierà sul terreno c'è una possibilità che dei bombardamenti ben preparati possono
Cambiare lo status quo militare a condizione che vengano presi di mira i giusti obiettivi a partire dalle basi
A. R. del regime dei bombardamenti che permettano di mettere definitivamente fuori uso basi chiave realizzerebbero l'obiettivo di Obama di ridurre la capacità del regime di condurre altri attacchi chimici contribuendo al contempo alla più ampia strategica così
Il Washington posta sempre a proposito di Siria
Una segnalazione
Dalle mondo di oggi ne parlava anche fa una scelta insieme
Voci discordanti in Iran sul sostegno alla Siria secondo l'ex Presidente raspa in Gianni il popolo siriano sul
Ha subìto bombe chimiche lanciate dal suo stesso regime
Due settimane dopo l'attacco chimico che ha provocato diverse centinaia di morti il ventuno agosto la periferia di Damasco il potere iraniano non sembra più così unanime nel suo sostegno Bashar al-Assad questa volta la voce dissonante
Quella dell'ex presidente raspa Luciani capo del Consiglio dei saggi personalità del campo moderato le sue accuse dirette contro Damasco hanno suscitato grande imbarazzo Teheran
Tanto è vero che l'agenzia a censurata dapprima pubblicato e poi cancellato le sue dichiarazioni il fatto che una personalità politica di alto rango abbia usato smarcarsi della linea ufficiale
Secondo cui gli autori del massacro sono i ribelli sostenuti dall'Occidente dai Paesi arabi della regione ha provocato numerose reazioni ostile
Per le mondo però la determinazione dei più conservatori a difendere attivamente
Il regime siriano sembra intatta lo dimostra il fatto che i guardiani della rivoluzione rivendicano sempre più apertamente la loro partecipazione alla guerra in Siria restiamo sulle mondo per una segnalazione anche sulla
Cina
Supplemento geopolitico di oggi del quotidiano francese c'è una lunga inchiesta di per rispetto letti il Partito Comunista di fronte alla fronda delle nuove élite
Allora del rallentamento economico il potere cinese deve fare i conti con una contestazione diffusa nel mondo racconta che l'economia cioè che i tassi di crescita sono in calo c'è una frenesia da investimenti che ha generato una montagna di debiti
E lo sviluppo demografico attuale minaccia di far diventare la Cina vecchia prima di essere brevi che ha insomma forse si è un punto di svolta rispetto alla straordinaria crescita degli ultimi
Degli ultimi trent'anni e il regime deve fare i conti con una nuova categoria
Della popolazione categoria finora relativamente docile che oggi manifesta segnali di scontento sono gli imprenditori del privato dopo le classi medie arricchite i cinesi arrivati dalle campagne
Che non hanno cessato di rivendicare più partecipazione politica e sicurezza giuridica agli imprenditori del privato stanno diventando una forza del cambiamento
Che pone una nuova sfida ad una aristocrazia rossa messa in crisi dargli scandali così Le Monde per chiudere noi però vogliamo occuparci
Delle
Elezioni in Germania il ventidue settembre i sondaggi continua a dare nettamente in testa
Angela Merkel anche se va detto il partito alternativa per la Germania il partito antieuropeo
Da alcuni istituti viene dato al quattro per cento poco al di sotto della soglia di sbarramento del cinque per cento se dovesse entrare in Parlamento questo partito rischierebbe di mandare in crisi in qualche modo i progetti di conferma della grande della dell'attuale coalizione
Tra sedi userei su e liberali il Financial Times ieri invece pubblica un commento di Adam pose il Presidente del PD persone Institute for International Economics
Commenti interessante perché
Leggiamo il titolo innanzitutto la Germania si sta facendo schiacciare dalla sua ossessione per le esportazioni
Pose un contesta e lo vedremo soprattutto la politica di compressione dei salari per mantenere alti di export interessante perché perché è vero oggi Merkel sembra sembrarvi dover vincere queste elezioni in base al messaggio di stabilita politiche a e economica e però pose non è l'unico a contestare la lo status quo
Il Wall Street Journal Europe ieri sosteneva la necessità di un'agenda di riforme per la Germania leggiamo però sono Sean Times se il modello economico tedesco il futuro dell'Europa abbiamo di che preoccuparci ma questa è la direzione verso
Cui sembra siamo diretti la campagna elettorale di Merkel che appare destinata a essere rieletta
Promette che il futuro della Germania in mani sicure in altre parole aspettate vi sempre la stessa cosa
La risposta politica alla crisi della zona euro dovrebbe rimanere un programma per indurre gli Stati membri a seguire il percorso della Germania verso la competitività come tagliando il costo del lavoro
Lo sbagliata di questa è stata la base per il successo tedesco nell'export negli ultimi dodici anni ma i bassi salari non sono le fondamenta giuste su cui un Paese ricco dovrebbe competere
Idealmente infatti un Paese ricco dovrebbe rimanere competitivo attraverso la ricerca sviluppo e gli investimenti e da questo punto di vista la Germania è carente investimenti totali sono scesi in modo stabile dal novantuno ad oggi l'altro modo per restare al vertice
è di investire in capitale umano il che significa forza lavoro ma anche su questo la Germania
Non investe
Alcuni potrebbero dire che la Germania sta solo facendo del suo meglio rispetto
Alla mondo globalizzato in particolare alle pressioni sulla reali che vengono dai paesi
Emergenti ma questo non ci deve nascondere i vantaggi che verrebbero da un diverso approccio da un diverso tipo di agenda di riforme che
Che è possibile per la Germania l'azione euro
Quale agenda di riforme bene i responsabili politici tedeschi si sono dimenticati di ricapitalizzare le banche di liberalizzare il settore dei servizi incentivare la riallocazione del capitale troppo ritentato la vecchia
Industria input e poi mancano
Investimenti Pubblici insomma la compressione dei salari non sarà una strategia di crescita di successo per il futuro della Germania o dell'Europa ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale