Rassegna stampa estera
Buongiorno agli esportatori di Radio Radicale mercoledì quattro settembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta due temi Nek andremo ad approfondire questo oggi partiremo darla Siri al dibattito negli Stati Uniti dopo la decisione di Obama di
Rinviare in qualche modo la questione al congresso vedremo un editoriale del New York Times che ci ha messo quattro giorni in qualche modo a
Digerire questa novità e a prendere posizione il quotidiano liberal di New York dice che Obama ha ragione a dibattere con il Congresso le ragioni dell'uso della forza questo rinvio però provocato delle ripercussioni
Anche su altri paesi che avevano annunciato la loro intenzione di voler punire Bashar al-Assad per l'uso di armi chimiche per esempio la Francia
Alcuni come il quotidiano francese le Monde oggi chiedono al Presidente Holon due un voto dell'Assemblea
Nazionale e anche nel Regno Unito c'è qualche ripensamento dopo il Novella House of Commons il Times ieri pubblicato un editoriale dal titolo solidarietà con i siriani
Le crescenti prove sull'attacco chimico di Assad richiedono una risposta ferma mentre il Congresso delibera la Camera dei Comuni dovrebbe riconsiderare la sua posizione
Quanto invece alle implicazioni politiche più ampie geopolitiche
Delle esitazioni americana nell'intervenire in Siria redigeremo un commento di idem Lachlan Colonnese Fraktion Times che in questi due anni e mezzo è sempre stato contrario un coinvolgimento occidentale
Nella crisi siriana
In questo caso però sembra quasi cambiare idea al mondo mancherà al poliziotto meritano le linee rosse degli Stati Uniti sono le fondamenta della sicurezza globale
Dal Pacifico al Golfo passando per la relazione tra Russia e Polonia sottolinea Racman la linea rossa era
L'uso di armi chimiche almeno quella fissata da Barack Obama poco più di un anno fa l'altro tema che approfondiremo Germania si dirige verso le elezioni politiche del ventidue settembre
Leggeremo editoriale del Wall Street Journal Europe un po'in controtendenza rispetto
A quanto viene scritto sulla Germania per il quotidiano americano Berlino ha bisogno di un'agenda di riforme a partire dalla liberalizzazione del mercato del lavoro e questo per mantenere
I suoi attuali tassi di crescita leggeremo anche un commento di un Rebecca dal Guardian su Merchian rally Merkel Machiavelli che dopo le repliche elezioni sì risvegli era e si risvegli va in qualche modo per il meglio
Per fare avanzare un'unione europea politica secondo curriculum vecchi ma cominciamo dalla Siria
E dal dibattito negli Stati Uniti dopo la decisione di Obama di rinviare la questione del Congresso dibattere le ragioni dell'uso della forza al titolo dell'editoriale di ieri del New York Times ritrovate oggi
Sull'Herald Tribune scrive il quotidiano liberal di New York il Presidente Obama preso la decisione giusta chiedendo l'autorizzazione del Congresso fra un attacco militare unilaterale contro la Siria
Dopo l'uso di armi chimiche
Ci deve essere un dibattito pubblico vigorose trasparente su un uso della forza militare che potrebbe avere enormi conseguenze anche se l'intervento dovesse dovesse essere limitato nel tempo negli obiettivi
Se vogliono ottenere l'approvazione del Congresso bando i suoi Consiglieri dovranno spiegare
In maggior dettaglio perché sono così fiduciosi che i bombardamenti militari cominceranno le Presidente siriano Bashar al-Assad da non usare nuovamente le armi chimiche dovranno anche spiegare come pensano di poter tenere negli Stati Uniti lontani dalla guerra civile siriana
E come l'azione militare possa far avanzare la causa di una soluzione politica l'unica razionale alla guerra scrive
Il New York Times ci sono pochi dubbi che il Presidente Obama voglia ricorrere all'azione militare è spiacevole che il Presidente
Che fino adesso era stato tanto cauto di fronte alla possibilità di coinvolgere l'America nel conflitto in Siria abbia creato una situazione politica
In cui la sua credibilità e messa in gioco Obama lo ha fatto dichiarando pubblicamente che l'uso di armi chimiche era una linea rossa linea rossa che avrebbe provocato una risposta americana
Per il New York Times però ci sono altre responsabilità anche a partire da quelle del Consiglio di sicurezza dell'ONU
Che dovrebbe far rispettare i trattati internazionali sull'uso di armi chimiche ma non è riuscito a far nulla dopo l'attacco di agosto a causa dell'opposizione di Russia e Cina in questo contesto è vergognoso che in Russia e Cina non siano oggetto della pressione internazionale e soprattutto per la condanna internazionale così
Il New York Times in questo editoriale di ieri a proposito delle linee rosse e le implicazioni
Delle esitazioni di Obama nell'intervento in Siria
Il che ora Manieri pubblicavano interessante commento sul Financial Times al mondo mancherà al poliziotto americano
Le linee rosse degli Stati Uniti sono le fondamenta della sicurezza globale dal Pacifico al Golfo fino alla relazione Russo polacca la domanda centrale per Racman né se l'America si è ancora pronta a giocare il ruolo di poliziotto mondiale a condurre
Le guerre sanguinarie a favore della pace come diceva Kipling a proposito dell'Impero britannico
Questa questione sullo sfondo del dibattito il Congresso sull'intervento in Siria limitazioni dello stesso Obama i sondaggi negli Stati Uniti evidenziano che molti americani hanno seri dubbi
Dubbi che sono stati rafforzati dalla decisione britannica di non partecipare un intervento militare in Siria quasi ottanta anni dopo la morte di Kipling
Molti nel Regno Unito hanno interpretato la decisione del Parlamento come un segnale che il Paese ha messo finalmente alle spalle l'istinto posti imperiale di fare da poliziotto globale anche se nel ruolo di vice sceriffo degli
Stati Uniti dato che riunito la quarta potenza militare al mondo e un membro permanente del Consiglio di sicurezza al voto dalla Camera dei Comuni potrebbe avere ripercussioni globali
Ma scriverà ma anzi l'America dovesse fare una scelta analoga allora sì che sarebbe davvero un terremoto globale e la possibilità c'è
Dopo Iraq Afghanistan gli Stati Uniti hanno timore delle guerre la loro economia è stata indebolita dalla recessione la rivoluzione del c'è il gas belga sta cisti
Ha reso il Paese molto meno dipendente in termini energetici dal Medioriente
Gli americani da Obama in giù non si cullano più nell'illusione che le loro truppe saranno accolte con feste
I fiori nei Paesi stranieri come il Regno Unito negli Stati Uniti sembra essersi aperto un divario tale establishment di politica estera che dà ancora per scontato il fatto che l'America debba essere il poliziotto del mondo
è un'opinione pubblica sempre più scettica i sondaggi mostrano che quasi tre quarti dei britannici approvano la decisione dei Comuni sulla Siria nel frattempo il dibattito il congresso si svolgerà nel momento in cui l'opinione pubblica americana
Appare contrario anche la possibilità di lanciare qualche missile Floris come pensa di fare il Presidente Obama
Queste anzi sulla Siria sono assolutamente comprensibili precisa Racman se Obama ha sottolineato più volte l'intenzione di condurre un'operazione molto limitata ci sono alcune questioni a cui
Il Presidente americano non può comunque rispondere cosa Carra infatti si Bashar al-Assad userà nuovamente armi chimiche siamo pronti a ignorare tutte le altre violazioni dei diritti umani in Siria gli Stati Uniti hanno una visione politica per il futuro del Paese
Lanciare qualche missile su Damasco e sperare che questa possa in qualche modo migliorare le cose non sembra essere una strategia molto sofisticata per Racman
E poi ci sono questioni molto più ampie americana è stata al garante della sicurezza globale dal mille novecentoquarantacinque ad oggi
Questo però non è mai significato intervenire in tutti i conflitti o fermare qualsiasi violazioni dei diritti umani gli Stati Uniti per esempio
Non intervennero direttamente nella guerra Iran e Iraq degli anni Ottanta che come il conflitto siriano coinvolgeva due Paesi
Nei quali l'America non aveva fiducia e perché tra l'altro che c'è l'uso di armi chimiche la nozione secondo cui il ruolo degli Stati Uniti sia di intervenire nei conflitti civili particolarmente sanguinosi o per applicare il divieto di usare le armi chimiche
Questa mozione si è fatta strada solo negli anni Novanta
Con il genocidio in Ruanda la guerra in Bosnia e lo sviluppo di una nuova dottrina sulle armi di distruzione di massa come parte della guerra contro il terrorismo ricorderà ma anche Toni Blair all'ex premier britannico in un discorso del due mila e nove
Sì chiese se dobbiamo tornare indietro a una politica estera più tradizionale meno forti più cauta meno idealista più pragmatica più pronta a tollerare l'intollerabile per paura di conseguenza imprevedibile
Blair ha fatto molto per sviluppare questa dottrina dell'interventismo liberale ma la risposta alla sua domanda cioè se si debba tornare indietro
La data chiaramente la Camera
Dei Comuni e ha detto sì ripudia Ando l'eredità di Blair con il voto sulla Siria
E un'analoga presa di posizione del Congresso americano segna darebbe che anche gli Stati Uniti stanno tornando una visione più tradizionale ristretta della loro politica estera
Almeno in teoria
Conclude Racman il rifiuto di agire sulla Siria non implicherebbe un ritiro completo degli Stati Uniti dall'loro ruolo di poliziotto globale il problema è che Rizzo oltre ancora Giare altre atrocità da parte del regime Assad una decisione di questo tipo da parte del Congresso americano inevitabilmente verrebbe interpretata come un messaggio più ampio
E la ragione per cui le linee rosse dell'America contano così tanto per l'architettura di sicurezza mondiale dall'Oceano Pacifico al Golfo passando
Per la relazione Russo polacca giusto o meno Obama quella linea rossa la tracciata sulla Siria come lui stesso ha suggerito se gli Stati Uniti non registro gli avversari dell'America trarrebbero le loro conclusioni così come i suoi alleati
I Governi di Giappone Israele Polonia per nominarne solo alcuni si sentirebbero
Meno sicuri se il Congresso votasse contro un'azione militare in Siria perché alla fine il mondo ha bisogno del poliziotto America molto più di quanto pensi così
Video Racman sul Financial Times di ieri sembra cambiare un po'idea sulla sul coinvolgimento degli Stati Uniti in Siria almeno la linea rossa in qualche modo va fatta rispettare
Il Times sia di quotidiano conservatore di Londra invece invitava la Camera dei Comuni a cambiare idea in un editoriale dal titolo solidarietà con i siriani le crescenti prove dell'attacco chimico di Assad
Richiedono una risposta ferma mentre congresso delibera i Commons dovrebbero riconsiderare la loro posizione scrive il Times dalla confusione politica occidentale degli ultimi giorni il presidente siriano Assad è emerso come il principale beneficiario
Il suo regime del resto ha salutato con derisione la decisione del Presidente Obama di rinviare al Congresso la questione se lanciare un attacco militare limitato contro la Siria ma questo rinvio temporale potrebbe
In realtà a rafforzare la determinazione non ci dentale di punire
Un regime fuorilegge per il suo attacco chimico contro una popolazione che tiene in ostaggio ogni giorno che passa infatti ci sono prove sempre più solide che a regime Assad ha usato armi chimiche contro i civili
Questa conclusione giustifica una ferma risposta
Militare da parte dell'Occidente altrimenti le norme che vietano l'uso di armi chimiche non avrebbero alcun significato devi Decamerone che la scorsa settimana alla Camera dei Comuni ha subito una sconfitta sull'azione militare farebbe bene a pensare a un secondo voto
E a battersi per vincerlo il Times ricorda che i laburisti avevano lasciato l'aperta porta a la la porta aperta questa possibilità
L'attacco Damasco del ventuno agosto non è stata una tragedia casuale ma un'atrocità criminale il Congresso dunque farebbe bene a sostenere il Presidente sulla risposta militare questo dovrebbe rendere più facile anche per il francese fu solo Hondt
Agire al contempo però Cameron dovrebbe prendere alla lettera i laburisti e loro leader Miliband che la scorsa settimana avevano anche detto di essere
Disponibili a votare l'azione militare ma a condizione di avere ulteriori prove convincenti sull'attacco chimico c'è una forte lobby e la Camera dei Comuni britannica che si oppone per principio l'azione militare perché crede che sia
Nell'interesse del Regno Unito di non farsi coinvolgere nell'agonia in Siria ma questa non è una posizione coerente con quelle presenta Sato dal labour su questioni che riguardano la sicurezza
Ne con crudeltà ANCE una posizione degna quando più di cento mila siriani sono morti a causa di un conflitto che minaccia di travolgere l'intera Regione così
Il Times che cita Fossò l'onda cui viene chiesto di
Non solo andare davanti all'Assemblea nazionale
Anche se informalmente perché il Presidente francese non non può parlare davanti ai parlamentari viene soprattutto chiesto di votare sulla questione Siri anche dalle mondo giornale schierato a favore
Di una risposta militare l'uso di armi chimiche in un editoriale di oggi dal titolo il caso siriano e la necessità di un voto del parlamento la cosa dovrebbe essere evidente in una democrazia
Il Parlamento non solo dovrebbe dibattere ma anche pronunciarsi con un voto sull'eventuale partecipazione tra Francia un intervento contro la Siria
Destra centro verdi comunisti sono in molti a chiederlo invocano l'esempio di Regno Unito e Stati Uniti qualche giorno fa David Cameron ceduto incrinare davanti al voto dei Comuni ostile a un impegno britannico quanto il Presidente Obama ha deciso di sottomettere la sua
Iniziativa al congresso Parigi può fare altrettanto ricorda nel mondo in modo chiaro che
Non c'è un dovere un diritto costituzionale del Parlamento di esprimersi anzi
In realtà recenti modifiche costituzionali precisano che un voto non è assolutamente necessario
Detto questo però niente diretta ATO l'onda e al Governo di consultare il Parlamento e di chiedere di esprimersi come un voto così come era già accaduto nel mille novecentonovantuno con non so mi terrò prima dell'impegno francese
Nella guerra in Iraq quell'esempio e valido per tre ragioni primo
O London può ritenere con voto del Parlamento sarebbe un utile esercizio di pedagogia nazionale secondo dopo la decisione di Obama di consultare il congresso l'onda non può dire che c'è urgenza perché c'è un po'di tempo
Terzo primo della seconda guerra in Iraq
Nel due mila e tre o l'onda all'epoca primo segretario del Partito socialista aveva proprio chiesto un voto del Parlamento sulla risoluzione ONU che doveva servire da base per l'intervento
Americano infine o long candidato alla Presidenza nel due mila e dodici aveva promesso un dialogo approfondito con l'Assemblea nazionale in caso di operazioni militari esterne è l'occasione
O mai più
Di avviare questo dialogo conclude tra l'altro le mode ma vediamo alla Germania altro tema che oggi vogliamo approfondire in vista del voto
E politica del ventidue settembre un un commento originale al dibattito che c'è stato domenica tra Angela Merkel Peer Steinbrück il candidato socialdemocratico l'abbiamo trovato ieri su Wall Street Journal Europe un'agenda di riforme per la Germania
Allentare le protezioni sul lavoro può contribuire a salvaguardare la crescita Angela Merkel ha dibattuto con il socialdemocratico Peer Steinbrück
In tv domenica anche se non è stato un vero scontro la favorita
Elezioni tedesca trascorso novanta minuti
A rafforzare la sua reputazione di leader della continuità e della stabilità i giornali tedeschi hanno parlato di uno zero zero il dibattito il riflesso di una campagna elettorale che finora non ha mostrato grandi sorpreso grandi idee
Sandro che scommette sui temi tradizionali della espediente la giustizia sociale il che significa alzare le tasse per i redditi più alti adatte a buttare un salario minimo
Di otto euro e cinquanta all'ora Merkel punta sul suo appeal personale il suo bilancio in termini economici
Sia Merkel sia Steinbrück hanno lodato le riforme economiche lanciato una decina d'anni fa dall'ultimo governo socialdemocratico con Gerhard Schroeder come cancelliere
E che sono all'origine dell'attuale il successo economico della Germania il problema secondo il giornale che Merkel ha trascorso otto anni in carica traendo i benefici di quelle riforme senza però fare nulla o quasi per ampliarne il loro affetto
L'OCSE lo scorso hanno ricordato che la Germania implementato meno riforme strutturali dal due mila sette ad oggi di qualsiasi altro Paese ricco
Insomma ci vuole una nuova agenda di riforme per la Germania che inizi dal mercato del lavoro mercato del lavoro che soffre delle stesse rigidità presenti nel resto dell'Europa occidentale e ci sono i mini giovarsi i lavori
Non garantiti e poi ci sono i contratti a tempo determinato
Per i garanti per i garantiti bisogna
Liberalizzare poi occorre liberalizzare anche le professioni settori chiusi
Abbassare un po'le tasse visto il vantaggio nei sondaggi Merkel non sarà costretta a proporre un'agenda di riforme per essere rieletto al ventidue settembre ma se vuole cementare il suo posto il suo ruolo
Nella storia deve fare in modo che il futuro economico della Germania abbia una priorità maggiore rispetto alla sua attuale tattica di preservare il presente così
La vede il Wall Street Journal Europe in questo
Editoriale per chiudere anche
Un un
Una segnalazione dal Guardian di ieri un commento di Ulrich Beck sociologo tedesco molto critico di Angela Merkel
Ma che alla fine di queste elezioni vede in qualche modo una una speranza al titolo ad effetto Merchian belli si risvegli era back tentato questo acronimo Merkel Machiavelli
La Germania sembra un vulcano sopito ma tutto cambierà se Merkel vincerà le elezioni perché Merchian belli perché come Mattia è lì Merkel volesse rette muta all'estero
Agli altri Paesi imponendo un brutale neoliberismo ma in patria pratica il consenso attinte socialdemocratica
Il paradosso di queste elezioni secondo Beck che la campagna elettorale priva di vere discussioni ma arraffa alla fine
Il risultato sarà un passo verso un'unione europea più politica e questo perché perché Merkel tornerà alla cancelleria per un terzo mandato
Con una svolta che porterà a più Europa in fondo cambiare posizione è l'elemento chiave della politica di Merz Chiapelli così un rito back sul Guardian di ieri non ci fermiamo
David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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