Festa Democratica Nazionale - "Il valore della democrazia: l'Italia di fronte alla crisi del Mediterraneo"

Buonasera a tutti
Grazie per essere venuti soprattutto grazie ai nostri amici ed ospite
Innanzitutto il ministro Mario Mauro il vicepresidente del parametro Gianni Pittella e il Presidente la Commissione difesa Nicola Latorre
Il
Il tema che vogliamo dibattere oggi legato ovviamente a le evoluzioni che stanno
Sconvolgendo a gli equilibri nel mediterraneo
Sarebbe bello poter affrontare un dibattito
Approfondito su
Su ogni specifica questione
Ma l'attualità
Ci riporta a un tema impellente che è quello della Siria
E ed è proprio in questi minuti che il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama sta iniziando una conferenza stampa per spiegare
L'impostazione ATER a loro posizione rispetto all'intervento
In Siria ed è negli stessi minuti in cui
Noi come Partito Democratico inizieremo questo confronto proprio partendo
Dalla dal tema dal tema siriano mettendo in chiaro innanzitutto che la nostra posizione
E quella che è stata anche espressa dalla
Presidente del Consiglio Enrico letta e c'è una posizione di contrarietà rispetto a questo
Possibile intervento chirurgico puntuale ossia di Colico che esso sia non n'è riusciamo a cogliere l'efficacia
E abbiamo timori infondati che possa essere più utile più dannoso che utile e che sopra dottor non porti a quella soluzione che noi da quando è iniziata la crisi siriana e cioè da questi due anni auspichiamo
E c'è una soluzione negoziata una soluzione politica una soluzione diplomatica che coinvolga tutti gli attori della regione e non invece una soluzione che passi per la via della forza e per la via militare
Mettendo in chiaro questa come base di partenza per all'APPA il posizionamento del Partito Democratico
Non possiamo non guardare al di fuori dei nostri confini e capire che il dibattito su l'intervento in Siria non è
Questione
Esclusivamente nazionale ma è una questione che riguarda sia il nostro ruolo in Europa sia all'Europa in quanto tale
Ed è per questo che vorrei iniziare questo giro di di commenti e di confronto con la persona che ci rappresenta al più alto livello in Europa il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella a cui chiederei di intervenire subito
Grazie grazie Giacomo
è la prima volta che accade
Sta accadendo drammaticamente sulla Siria
Io mi chiedo
Se ci fosse
Una politica estera comune dell'Unione europea se gli Stati Uniti
Fossero liberi di minacciare realizzare un intervento militare senza coinvolgere e senza l'assenso dell'Unione europea
E avvenuto
In Egitto e per l'Egitto
Delle scorse settimane
è avvenuto sulla questione mediorientale
A storiche ai annosa
E drammatica vicenda israelo palestinese
E avvenuto in altre parti del mondo
L'Unione europea è rimasta forse è un gigante economico sicuramente un nano politico
Perché nemmeno quando siamo riusciti a inserire
Nel Trattato di Lisbona come il collega
Mario Mauro il collega Panzeri che presente
Ricordano
Manco quando siamo riusciti a inserire la figura dell'Alto rappresentante per la politica estera comune
Si è
Avuta una politica estera comune perché i Governi
Hanno pensato bene di occupare quella nuova postazione
Con una persona
Sul piano umano degna di al massimo rispetto
Per benissimo
Con due problemi che io non ho nessun timore di ricordare uno
Scarsissima competenza sulla politica estera due britannica ora pensare
Che
La politica estera dell'Unione europea possa essere inaugurata da una espressione di un Paese che non ha mai creduto alla politica estera europea e una pura illusioni
E allora il
Salto di qualità che dobbiamo fare
E
La politicizzazione dell'Europa
Noi dobbiamo andare alle elezioni europee del prossimo maggio
Non con una come un appuntamento qual sia il sì e da questo punto di vista il nostro partito è in ritardo
In Francia in Germania inizi bagna sono pronte le liste dei candidati si dibatte il programma comune per le elezioni europee nei circoli da noi si discute di regole e di date di congresso
Abbiamo bisogno di prepara la campagna elettorale sui temi europei
Abbiamo dunque bisogna riconsiderare il Parlamento europeo non come un'area di parcheggio per qualcuno che deve stare lì un anno e può tornarsene in Italia
Abbiamo bisogno di interrompere questa brutta abitudine di considerare
I parlamentari europei coloro i quali devono essere mandati lì
Come buonuscita prima dorata e buone e meno dorata
E buone e meno dorata padre doveva dare per cercare notizie
E vedrete che non è assolutamente dorata
Oppure come
Un luogo di esilio per chi dà fastidio d'Italia
E abbiamo bisogni prepara la campagna europea dicendo noi la prossima volta vogliamo che gli elettori bottino la lista del PD con tutto amicizie per Mario Mauro
Il candidato che volete voi o i candidati sapendo che la lista del PD e collo e collegata al nome del prossimo Presidente della Commissione europea bisogna eleggere
Indirettamente con milioni di voti il prossimo Presidente dell'Europa e poi aprire una vera costituente europea per fare che cosa il Ministro degli esteri dell'Unione europea un vero Ministro degli esteri
Non la caricatura che abbiamo oggi
Un ministro del Tesoro
Con il Ministero del Tesoro capace di emettere eurobond
Perché non possiamo tenere la bolletta senza avere la governance economica e fiscale
Dobbiamo fare un Parlamento europeo
Camera legislativa dell'Unione europea una banca centrale europea presta trincea di ultima istanza come c'è in America in Inghilterra e dovunque nel mondo
Solo da noi se c'è il debito sovrano la Banca centrale europea non la può comprare ecco perché c'è la crisi è membro non perché è sbagliato l'Euro come dice stupidamente
Grillo problema non è l'euro il problema è l'assenza alle spalle dell'Euro della governance economica fiscale europea di una banca centrale europea questo significa fare una politica ed
Al Ministro della difesa l'ottimo amico che sta facendo egregiamente la politica
Di Ministro degli della difesa del Governo italiano dico rilanciamo anche il tema dell'esercito europeo di una politica di sicurezza e di difesa di Tropea lo dico al senatore presidente allora Latorre
Facciamo anche di queste una grande battaglia dell'Italia l'Italia deve tornare ad essere quella che è stata nel corso degli anni è cioè una protagonista dell'integrazione europea non
Una Paese silente si
Lorusso come nei Governi Bossi Berlusconi o addirittura postille
All'integrazione europea io mi aspetto ma già Giammario avvenuto più volte a Bruxelles a lavorare su questo terreno mi aspetto che Mario Mauro che Nicola Latorre che il Governo si intesti questa battaglia
Io ferito e siccome ho parlato assai rinuncio al secondo turno non si parla di economia stasera
Però poiché
La platea e così attenta e
Gli ospiti anche i presenti in sala sono così autorevoli voglio dire una cosa ed economia
Dobbiamo Smith rizzare
Il patto di stabilità questo patto di stabilità europeo è una fresca accumula
E non si può accettare a vent'anni da Maastricht
I tenere ancora in piedi un patto è dei parametri che sono
Assolutamente inadeguati e quindi voglio che il PD faccia per
La revisione del patto di stabilità un suo cavallo di battaglia
Noni marea demagogico come fa a Berlusconi in maniera seria
Altrimenti noi dovremmo rinunciare
A qualsiasi possibilità di sviluppo per noi
Per i nostri figli e per i nostri nipoti
Grazie Gianni
Per comportarti
Comunque l'impegno che il Partito Democratico già si è assunto in vista delle prossime elezioni europee proprio ieri questo palco ospitato dopo l'intervento del Presidente del Consiglio Enrico letta
Il
Leader di partito francesi spagnoli e il nostro Epifani
Proprio per dare il segnale che è nel campo europeo in cui va giocata la partita Perra cambiare le regole del del sistema è un'impresa che non possiamo portare avanti solo in chiave nazionale ma dobbiamo investirci direttamente del di un ruolo di responsabilità nel contesto comunitario e quindi su questo sta incerto
I tuoi le tue
Questo è più di menti e soprattutto la tua posizione politica la chiarezza con cui esprime quello che ancora manca all'Europa l'Europa che ancora non c'è
Sarà compito anche del Partito Democratico di farla di farla vivere nella prossima campagna elettorale per le europee ritornando però al tema
In oggetto di questo complicato e delicato dibattito e cioè quanto avviene nel Mediterraneo soprattutto quanto potrebbe ha ben dire di qui a poco a se la situazione in Siria deteriorarsi del con una possibile attacco di natura militare
Da parte del gli Stati Uniti e della Francia poiché adesso la coalizione sembra essere composta da questi due Paesi pur premettendo che
Come del Partito Democratico avendo anche un rapporto molto forte con il Partito socialista francese di François Hollande e avendo quindi parlato in questi giorni con la leadership
Non solo con rende Sirchia venuto a trovarci ieri siamo pienamente consapevoli dell'
Del loro convincimento rispetto a la loro volontà di voler dare un segnale su l'inaccettabilità dell'utilizzo delle armi chimiche
Risalendo il trattato talché le bandisce già alla fine della prima guerra mondiale e che quindi permettere che certi orrori si ripetano
A non non non è possibile pur ecco riconoscendo le ragioni della loro impostazione rimaniamo come dicevo prima di fatto scettici rispetto a all'opzione
Contrari di base poiché manca il vero sostegno da parte Nazioni unite da parte del Consiglio di sicurezza cornice entro la quale come Partito Democratico auspichiamo sempre si trovi
La strada per procedere
Il tema però qui riguarda noi riguarda l'Italia riguarda quali possono essere le conseguenze sul piano della sicurezza
Rispetto a un eventuale attacco
E ti chiederei anche se è possibile poi di allargare il discorso a una valutazione più complessiva
Rispetto a quello che è successo in questi ultimi due anni con all'inizio della cosiddetto fenomeno delle primavere arabe
Il ruolo che l'Islam politico a giocato in nei Paesi in cui si è avviata una sorta di transizione e e quindi affrontare più a trecentosessanta gradi quello che il futuro di un'area
A geopolitica di cruciale importanza per i destini del Pianeta intero quale l'area mediterranea
Ma io vorrei iniziare
Dicendo che noi dobbiamo avere tutti la consapevolezza che queste sono ore molto delicate
Per tutti noi per la comunità internazionale proprio mentre noi stiamo qui parlando questa sera il Presidente degli Stati Uniti sta svolgendo una conferenza stampa vedremo che cosa
Ci dirà noi
Potremmo trovarci nel giro di pochi giorni in uno scenario terribile
In uno scenario che comunque in qualche modo
Ci riguarda ci riguarda per le ragioni che dicevi tu in termini di sicurezza per il nostro Paese
In termini di sicurezza per i nostri soldati che sono impegnati nelle loro missioni internazionali
Non dimentichiamo che noi abbiamo
Una
Un numero importante di nostri militari impegnati in Libano nella missione UNIFIL
Come è noto gli hezbollah che lì sono una forza di governo sono protagonisti anche di questa vicenda
Siriana c'è qualcosa di estremamente serio e preoccupante che sta accadendo e in questo quadro io voglio subito dire approfittando anche della presenza del ministro
E credo anche di poterlo fare a nome di tutto il Partito Democratico di poter esprimere un notevole apprezzamento per le posizioni
Che il Governo con il ministro Mauro ma in particolare col Presidente del Consiglio anche in queste ore lettura le sue recenti dichiarazioni una posizione seria responsabile
Consapevole di chi ritiene che proprio per la gravità del momento dell'apportata delle questioni io mi tratterrò rapidamente
Non mi sottrarrò anche alla tua provocazione che credo interroghi anche noi e il modo in cui noi abbiamo guardato alle vicende
Di quella parte del mondo che hanno caratterizzato
I giorni mesi e nelle settimane e mesi
Scossi e
Ho molto apprezzato questa consapevolezza che
Tanto più in uno scenario di questo tipo una
Operazione di carattere militare non può non a vere la legittimazione del dell'organo dell'organismo internazionale delle Nazioni Unite
Questo credo che sia assolutamente giusto ribadirlo naturalmente dobbiamo avere anche
La consapevolezza di quello che sta accadendo in Sicilia
E cioè e qui sì non c'è da da fare soltanto una denuncia di circostanza in quella
Quel regime si sta rendendo protagonista di atrocità enormi
Guardate che
Il problema non è soltanto calcolare il numero dei morti
Ma a utilizzare il gas contro i civili e qualcosa che seppure in proporzioni completamente diverse può essere paragonato all'uso di una bomba atomica in una vicenda in un in un contesto in uno scontro
Dunque
Si tratta di atrocità enormi rispetto alle quali la comunità internazionale non può continuare ad assistere passivamente
E quando parlo di comunità internazionale non mi riferisco soltanto all'Occidente
Mi riferisco all'intera comunità internazionale
Che dovrebbe rendersi protagonista in tempi anche
Il più possibile rapidi
Di una iniziativa che certamente privilegia
La l'aspetto
E diplomatico ma che metta
Alle strette
Il regime
Siriano
Credo che questa consapevolezza è stata
Anche
Manifestata in maniera molto chiara proprio in queste ore dal Presidente del
Guido il quale ha ha sottolineato come lui comprende anche la discussione che si sta svolgendo in Francia che si sta svolgendo degli Stati Uniti
Ma ritiene di insistere giustamente sulla necessità di dare legittimità interna al
Con un'iniziativa delle Nazioni Unite a questa vicenda però quali sono gli interrogativi che intervengono alla alla luce di queste questioni ma la prima e che
Noi insistiamo col dire bisogna fare un'iniziativa diplomatica bisogna fare un'iniziativa politica
Ebbene che cominciamo a dire concretamente in cosa consistono questo tipo di iniziative
Noi abbiamo adesso chiesto di riprendere il discorso a stretto giro di Ginevra due abbiamo l'occasione del G venti che può essere un'occasione importante da utilizzare anche
Per riprendere questo tipo di discorso ma
In questo momento è solo su faccio soltanto questo riferimento noi potremmo a vere come Europa un ruolo straordinario in questa vicenda
Potremmo essere quelli che in questo momento possono anche potevano anche utilizzare la loro collocazione anche geografica le loro relazioni anche commerciali per poter come dire aprire un canale più efficace anche con la Russia per poter coinvolgere anche quest'altra
Realtà in undici Corso che aiuti a trovare una soluzione politica a questa
A questa vicenda purtroppo ancora una volta io ho molto apprezzato l'enfasi
Di Gianni Pittella ma
E sono convinto come lui che anche questa elezioni europee dovrebbe essere un'occasione da sfruttare in tal senso ma l'Europa non esiste in questa vicenda e questo è gravissimo
E si caratterizza più per le sue contraddizioni per le sue divisioni e questo comporta un prezzo io penso che sia stato un fattore non secondario anche rispetto al corso che ha preso la vicenda della cosiddetta primavera araba
Questa
Noi abbiamo guardato
A quelli a quei movimenti
Con la convinzione che si fosse naturalmente aperto un processo ormai di democratizzazione
Di quelle società che si sarebbe potuto risolvere in quel modo il tema del rapporto
Tra Islam e democrazia
E
E abbiamo quindi come dire
Espresso grandi apprezzamenti fatto grandi considerazioni diciamo
Di apprezzamento positive su quello che stava accadendo ma in realtà don ci siamo resi conto e poi il dirottamento la prima fila araba ci ha messo drammaticamente di fronte a questa realtà perché prima la Libia perché poi in Egitto
Poi la Turchia ora la Siria
Noi siamo di nuovo di fronte ad uno scenario nel quale da un lato
L'Occidente non appare avere una rotta e dopo aver giustamente archiviato quella
Infausta pagina di chi pensava di poter esportare la democrazia con le armi cosa questa che ha reso ancora più complicata la situazione
D'altro canto però dobbiamo prendere atto che questo processo democratico è un processo molto complesso
E che richiede inesorabilmente uno scenario internazionale nel quale
Il tema dell'la
Di come accompagnare il processo democratico in cui in quei Paesi è un problema importante perché c'è anche una parte
Di problemi che sono irrisolvibili dal nostro punto di vista
Perché come è noto noi siamo passati
Da una discussione sul tema dello scontro di civiltà a qualcosa Dick articolarmente
Imprevedibile cioè noi stiamo assistendo ad uno scontro nelle civiltà perché quello che sta caratterizzando anche la vicenda siciliana
I conflitti che si stanno aprendo in quel
In quella parte in quell'area sono conflitti di carattere prevalentemente religioso all'interno dello scorso mondo islamico uno scontro tra sunniti civili
E
Per una parte
Ventre quando sono in gioco interessi economici trovare delle mediazioni non è poi così complesso
E comunque non è impossibile trovare
In situazioni in lotte di religione mo'
Occasioni e possibilità di sintesi di compromesso è molto più complicato come stiamo peraltro constatato dunque
Spetta annoiamo Occidente allo comunità internazionale
Ripensare anche quello che sta accadendo l'atteggiamento che abbiamo avuto attivare
Tutte le
Di strumenti possibili per creare
Scenari internazionali che possono incoraggiare processi democratici e soprattutto possano fare desistere
Regimi come quelli appunto
Siriano dalla regolare i conti all'interno nei modi che abbiamo conosciuto e in questo senso non c'è dubbio che si tratta di privilegiare una in iniziativa politico diplomatica che però
A non non archivi la pratica quando la vicenda non è più così rilevante dal punto di vista anche dell'impatto con la nostra sicurezza perché questo è un problema latente
Che naturalmente ci impone di non abbassare la guardia che ci rende chiaro come il nostro Paese deve continuare ad essere molto allertato su questo fronte io lo dico perché fra qualche settimana noi avremo in Parlamento una discussione
Sul rifinanziamento delle missioni internazionali che sarà questa una occasione ulteriore per fare una grande discussione
Su come
L'Italia deve sviluppare il suo impegno sugli scenari internazionali e anche deve a rafforzare consolidare il proprio sistema di difesa
Nel quadro di una prospettiva del sistema di difesa europeo che l'obiettivo strategico al quale
Il nostro Paese
Osta orientando Granze a questo Governo grazie anche a questo ministro il proprio lavoro di queste settimane di questi mesi
Dunque con estrema responsabilità io voglio concludere io penso che noi dobbiamo renderci conto
Che in queste ore in questi giorni in queste settimane
Si sta attraversando una fase
Che potrà condizionare molto degli sviluppi della vicenda mondiale dei prossimi anni
E dunque accanto ad una giusta legittima cautela e anche a una giusta denuncia sulle eventuali conseguenze se di un'azione militare non coperta da una dalla legittimità di un organismo internazionale però dobbiamo accompagnare
Una tempestiva iniziativa politica e diplomatica anche del nostro
Paese
E soprattutto sia chiaro che per noi i protagonisti di quel la vicenda non sono tutti uguali perché quello di Assad è un regime infame
Ed è un regime che sta consumando delle atrocità inaccettabile
Ti ringrazio Nicola
Perché va anche la tua riflessione sulla questione del processo di democratizzazione nell'area mediterranea ci permette di anche scendere più nel e
Nel
Nel dettaglio
E quello che mi piacerebbe condividere prima di
Continuare con il Ministro Mauro perché come Partito Democratico siamo stati
Sin dall'inizio coinvolti nel processo Dini di transizione in Tunisia in Egitto in particolare
Dove abbiamo provato a a non cadere nel facile tranello in cui gran parte della pubblica opinione occidentale ed europea era caduta all'indomani delle manifestazioni di Avenue punitivo di piazza Dal Verme quell'idea che eliminato il dittatore di turno si apriva la stagione della democrazia con le prime elezioni libere
Eravamo pienamente consapevoli che quello era solamente una prima tappa un primo passaggio però una cosa
Volevamo che fosse chiara in questa occasione e che se l'Occidente si fa sempre portatore di un messaggio di
Democrazia come unico come miglior sistema possibile per l'organizzazione di società complesse allora poi bisogna accettare il responso che delle elezioni libere e democratiche producono
E l'idea che invece continua ad albergare in un pezzo di pubblica opinione anche istituzioni e i Governi
E che se vince il mio amico va bene ma se invece il mio nemico non così tanto
La vittoria della fratellanza musulmana in tutte le sue varie articolazioni in Tunisia in parte in Libia e soprattutto in Egitto ha fatto chiaramente storcere il naso a mo'sì di quelli che si erano infatuata i
Della del movimentismo ribelle liberaldemocratico che emergeva da piazza Tahrir per esempio
In Egitto
Ma lei la riflessione importante da fare e quelle e che quelle elezioni erano solamente il primo passaggio ed era inevitabile che anzi sarebbe en dato all'incasso il movimento che in più di tutti gli altri nei decenni precedenti si era distinto per la purezza della propria opposizione ai regimi dittatoriali
E questo movimento era il movimento della fratellanza musulmana quindi quel voto che ha portato milioni di persone dalla Tunisia all'Egitto esprimersi liberamente per la prima volta
Era un voto legato al passato cioè legato a quelli che meglio si erano distinti rispetto a
I regimi autoritari che fino allora
Gli avevano oppressi
Quello su cui volevamo lavorare noi con noi in molti altri partiti e movimenti progressisti europei era quello di lavorare sulle successive elezioni perché quelle si ci sarebbero state le elezioni che guardavano al presente e al futuro e non sarebbero più state ancorate
Allora al ricordo del passato dell'oppressione autoritaria
Dei regimi precedenti ora questo questa idea se volete un po'positiva e utopistica alla fine
In Egitto non si è realizzata qualche il sistema è crollato su di sé
E cioè
La fratellanza musulmana non è riuscita a imporre un'agenda di Governo che arginassero
Il fenomeno di restaurazione che inevitabilmente l'esercito da un lato e dall'altro l'Amministrazione profonda dello Stato egiziano ha voluto riportare in auge
Facendo leva su un malcontento popolare molto diffuso
Non possiamo infatti pensare che aver decapitato Mubarak dalla sua posizione significasse avverrà ripulito da quello che era stato il sistema di trent'anni di potere e quindi la fratellanza musulmana crolla non essendo in grado di c'è cioè
Questo momento difficile in Tunisia dall'altro lato si riesce invece ad arginare il crollo del sistema con la possibilità di un nuovo Governo di unità nazionale composto da tecnici che porti il Paese a nuove elezioni
Il punto è questo ci sono molti chiaroscuri in questa vicenda mediterranea ma se c'è un punto di chiarezza
è che noi come Europa e noi come occidente non riusciamo
Sempre ad essere una forza positiva nel cambiamento e questo invece queste sono occasioni che invece fanno par vanno prese perché poi
La riforma e lo sviluppo dell'area mediterranea in chiave democratica significa anche
Migliorare il nostro stesso sistema e migliorare la nostra stessa condizione di sviluppo economico come alle con tutta l'aria ora mi dispiace di aver vedi tediato Obama questo era un tema che per noi a che ci occupiamo di politica estera per il PD era molto importante da sottolineare
Vorrei adesso ritornare al tema siriano e sono felice di farlo
Con il ministro Mauro con cui da mesi siamo in costante contatto per per monitorare da affrontare ed affrontare questa vicenda
E devo riconoscere che dal Ministro della difesa e cioè dal ministro della guerra lui è stato il ministro più di pace sin dall'inizio in cui parte in questo dibattito sulla Siria convincendo gran parte e anche dei suoi interlocutori che link la via militare non sarebbe mai stata quella quella buona da seguire questo mi dà l'occasione anche di salutare chi assiste il ministro Mauro nel suo lavoro e cioè la viceministra
Finotti chiede di Genova che conoscete tutti e che è qui e che è qui con noi
Insomma la squadra una squadra di Mario Mauro è una buona squadra ma lui ha un
è una grande capitano in questo senso e qui rappresenta non solo il governo rappresenta anche tutti quegli uomini quelle donne
Che lavorano nelle trentasei missioni di pace in giro per il mondo e che sono una carta di identità dell'Italia che noi come Partito Democratico dovremmo
Valorizzare sempre in ogni nostro intervento purché sono sono quella la sarà faccia migliore del nostro Paese il nostro Paese che spesso riempie le cronache quasi mondane o politico internazionale con notizie non proprio elevata bene invece quando guardiamo al sacrificio dei nostri uomini quando guardiamo al Libano dove
Guidiamo con un generale generale Paolo Serra la missione UNIFIL
Due ricordata dal presidente Latorre con una capacità riconosciuta sia dal fronte libanese che dal fronte israeliano essendo questa una forza di interposizione
Tra queste due componenti una capacità indiscussa
Capacità e missione che potrebbe essere messa in grave pericolo proprio da una degenerazione del fronte siriano e quindi
Ministro da Floris io adesso
Grazie Giacomo grazie al Partito Democratico per
L'invito che mi è stato rivolto
Parto da alcune considerazioni che ha fatto figli banker la prima Giacomo è da poco tornato dal Libano
Il Libano rappresenta
Appunto uno delle trentatré missioni in cui sono coinvolti
Soldati delle forze armate italiane
Trentatré missioni in ventitré Paesi
Con quale scopo
Perché mettiamo in gioco e in discussione
La vita di nostri connazionali qual è lo scopo
E la risposta a questo interrogativo
Ci consente di entrare
Col cuore aperto nel merito
Della questione più importante di tutti la pace
La guerra
Il nostro scopo e garantire la pace
Perché per garantire la pace ci si presenta in armi in altri Paesi
Per esempio
I mille duecentosessanta soldati che sono in Libano sono una forza di interposizione
Interposizione è un'espressione tecnica che indica un concetto semplice ci siamo messi di mezzo
Ci mettiamo in mezzo
Ci mettiamo in mezzo c'è ci assumiamo una responsabilità
E quella responsabilità e la responsabilità contenendo il conflitto di consentire che nel tempo maturino le ragioni per la pace
Quanto tempo porta mettersi di mezzo
Il Libano ci siamo da trentaquattro anni
Quando spesso vengo richiamato
Perché appare insensata l'esperienza afgana dove siamo dei dieci anni
Ricordo che siamo in Bosnia da venti
In Kosovo da quindici
Perché non è facile
Fare la pace
E meglio
Non far nulla
E consentire che i conflitti del platino
Ricordate sempre
Era nel cuore dell'Europa
Avevamo uomini armati
Al limite di quello che sarebbe accaduto
Quegli uomini
Hanno mantenuto il fucile imbracciato non si sono esposti ci sono stati otto mila capi famiglia musulmani
Massacrati
Dalle milizie serbe
Ricordate Ruanda
Cinquantaquattro giorni in cui
Nell'insensata tipi Dezza dalla comunità internazionale per non muovere settecento paracadutisti francesi
Abbiamo consentito che ottocento mila persone in cinquantaquattro giorni fossero fatti a pezzi a colpi di machete
Quindi il tema della pace la guerra non è un tema astratto
Vale sempre un principio e lo si ripete ossessivamente
Per perseguire la pace in alcune circostanze bisogna scegliere il tempo in modo del contenimento del conflitto e a volte di interporsi e interporsi non solo prende tempo
Ma comporta dei rischi
Sono cresciuto bambino non piccolo paese del sud dove era facile anche in un vicolo scattasse la rissa
Mettersi di mezzo
Interporsi che esponeva
Ti esponeva perché rischia di un pugno volte anche una coltellata
Ma se non c'era qualcuno che in termini di coesione sociale assumesse la responsabilità di pacificare quel contenzioso
Far deflagrare in conflitto tra famiglie tra clan poteva essere un rischio ancora maggiore
Allora
Interporsi lavorare per la pace
Garantire le condizioni per la pace
In qualche condizione come spesso mi capita di dire a normare
Le ragioni della pace
Perché
Se sei
In mezzo un vincolo e ti metti tra due più grossi non è consigliabile enti più sia il più gracile di tutti
Tante volte di essere nelle condizioni
Di dettare modi e tempi della ripresa di dialogo
Perché faccio questa anticipazione per spiegare la credibilità
E la maturità
E la forza e l'autorevolezza della posizione assunta dal Governo italiano sulla questione seria
Noi cioè
Che abbiamo cinque mila seicento uomini in ventitré Paesi
In trentatré situazioni differenti diciamo attenti a quello che può accadere in Siria
Perché in Siria a costo di essere schematico voglio ricordare che si fronteggiano una dittatura
E un'opposizione
Ma una dittatura
Che ancora un consenso popolare
Relativa a me
Se forte perché
è una dittatura
Che è legata basi etniche religiose la componente alla guida che il quindici per cento di quella popolazione
E che sa che nessuno avrà pietà di loro quando Assad cadrà
E dall'altro lato
Un'opposizione che ha mille ragioni ma anche mille fazioni cioè dove vivono gli uomini di ciabatta all'ultima legati ad Al Qaeda
Le Brigate cecene i pachistani
Gli iracheni
Gli afgani di yemeniti i sauditi legati a movimenti islamisti che da questa guerra
Spera
Non solo che la Siria trovi una nuova strada ma che quella strada sia la strada dell'emirato islamico
Allora la comunità internazionale
Che
Vive di compartecipazione con preoccupazione con drammatica attenzione quello che li accade sa anche che ci sono in gioco questi interessi
E anche gli interessi dello scontro tra sunniti e sciiti in tutta l'area significa usciti che tornano a fronteggiarsi per interessi politici precisi
Non perché suona in bocca a loro differente il nome di tiglio
Perché invece
Viene sistematicamente usato quel nome prima come pretesto per i propri progetti di potere c'è un progetto iraniani sull'area del Golfo sul Medio Oriente c'è un progetto saudita ci sono interessi del carta
C'è la Turchia
Che vive al limite della Siria con i profughi che continuamente Sondalo verso il proprio territorio e preoccupata di conservare un ruolo dentro il complicato scacchiere euromediterranea
C'è la Giordania che come in Libano rischia di essere spazzato via
Perché mi milioni di profughi siriani non solo del stabilizzano questi Paesi ma creano le condizioni perché il conflitto regionale si grati e coinvolga il tema pericolosissimo della sicurezza di Israele
E con la sicurezza di Israele
Il rischio enorme che realmente di vampiri addetto ladri qualcosa di più grande
Ecco perché l'Italia e prudente ed ecco perché l'Italia invita alla prudenza comprende come ha spiegato bene il Presidente del Consiglio
Proprio da questo palco le ragioni degli Stati Uniti e le ragioni della Francia
Di paesi cioè che non sono alimentati sarebbe banale dirlo da un'ansia guerrafondaio
Ma che oltre a segnare una linea rossa se parliamo dell'utilizzo delle armi chimiche sono altresì preoccupate che altri non comincino il conflitto pensata se qualcun capitolo scatenasse la Turchia
Pensate cosa accadrebbe se lo scatenato Israele
E allora l'idea di interventi mirati può essere comprensibile ma non la condividiamo
Per la complessità dei fattori che ho indicato e che richiedono
Un intervento un pronunciamento delle Nazioni Unite
Per valutare fino in fondo non solo ciò che accade ma anche le conseguenze possibili perché per l'appunto la pace
è frutto di un lavoro difficile e il Governo italiano
Chi è a un uomo di Nino Marmo
In giro per il mondo non per fare guerre
Perché la Costituzione stessa ce lo vieterebbe ma per garantire la pace per contribuire a garantire e a formare e a irrobustire le ragioni della pace è particolarmente sensibile in questo momento tenuto conto anche della nostra precipua responsabilità nello scacchiere euromediterranea
Siamo cioè
Quel Paese che non solo perché
E destinazione ultima del flusso di profughi che si genera
Quando si scatenano questi conflitti ma anche perché è preoccupato per cui il cuore di civiltà che si sta disfacendo
I cristiani siriani come quelli libanesi che futuro avrà
Se lo scontro arriverà a spazzare via ogni considerazione rispettosa del dramma delle comunità e delle persone
Che futuro avranno dall'Auditel che futuro avranno i sunniti di Siria se non si ricostruiscono le ragioni di una convivenza politica possibile
Per questo parliamo di soluzione politica e ci richiamiamo a Ginevra due
Un'idea cioè
Di fare un incontro non tra tutti quelli che hanno interessi nella regione ma soprattutto dove sono protagonisti i siriani
Cioè quelli che devono rappacificarsi e ritrovare le ragioni della propria convivenza l'opportunità per ridare una chance al proprio Paese
Questo vuol dire
Che come Paese come l'Italia siamo chiamati a scegliere tra gli Stati Uniti la Francia e da Assad no
Questo vuol dire che siamo chiamati ad alimentare
Le ragioni buoni di un processo politico che riaffermi la ricevono Rezza equity le nostre comunità del lavoro della pace
Vorrei
A conclusione di questo mio intervento
Sottolineare altri due aspetti
Chi si recasse oggi alle Nazioni Unite
E volesse radunare insieme agli europei
Vedrebbe che si radunerà ebbero in questo modo
Prima il ventotto Paesi membri
E poi
Un uomo con un'assidua l'ambasciatore dell'Unione europea
Qui sta l'errore di fondo
Se l'Europa è l'organizzazione non governativa che si aggiunge a un tavolo di ventotto per fare il ventinovesimo inconcludente artefice
Di posizioni diplomatiche che devono essere latenti la media tra impossibili convergenze è chiaro che una scommessa persa in principio
Nei dialoghi da parlamentare europeo con
Il vice Presidente alla Commissione Ascom più volte ho ricordato chiave ha dato un numero all'Europa
Se rimane
Nell'ambiguità di un numero telefonico chiamando il quale non risponde all'Europa ma un call center che in
Dice prendere uno per la politica estera inglese prendere due per la politica estera francese tre per quella spagnola e italiana
Allora vuol dire che non crediamo in ciò che diciamo
Chi crede in ciò che diceva
Giuseppe Larosa eccetera
Morto in un attentato terroristico in un blindato italiano in Afghanistan per sostenere le ragioni della pace
Morto quando è entrato la granata in quel blindato e comprendendo che non avrebbe potuto in tempo raccoglierne buttarla fuori dal brindato sia esteso
Si è interposto si è speso col proprio corpo su quella granata nel rimasto dilaniato per salvare gli altri che erano in quell'abitacolo guardando a queste
Guardando a queste
Noi capiremo
Cosa vuol dire costruire le ragioni della pace
Cosa vuol dire costruendo le ragioni della pace dare chance ad una generazione
E cosa vuol dire fa seriamente il lavoro di governo ed esprimere il senso più profondo dalla politica
Che attenzione offrire tutti gli altri specie quelle più deboli la possibilità
Di vedersi salvato il proprio futuro attraverso un abbraccio più grande che ringrazio
Non credo che la saggezza parole espresse dal Ministro Mauro abbiamo bisogno di
Ulteriori commenti io ringrazio tutti voi per aver partecipato a questa serata e ringrazio il presidente relatore il vice Presidente Pittella e di nuovo il ministro Mario Mauro per
La loro disponibilità a contribuire a questo nostro dibattito grazie a tutti e buonasera
Buonasera a tutti
Grazie per essere venuti soprattutto grazie ai nostri amici ed ospite
Innanzitutto il ministro Mario Mauro il vicepresidente del Parlamento Gianni Pittella e il Presidente della Commissione difesa Nicola Latorre
Il il tema che vogliamo dibattere oggi legato ovviamente a alle evoluzioni che stanno
Sconvolgendo di equilibri nella mediterraneo
Sarebbe bello poter affrontare un dibattito
Approfondito su
Su ogni specifica questione
Ma l'attualità
Ci riporta a un tema impellente che è quello della Siria
E ed è proprio in questi minuti che il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama sta iniziando una conferenza stampa per spiegare
L'impostazione tarderà loro posizione rispetto all'intervento
In Siria ed è negli stessi minuti in cui
Noi come Partito Democratico inizieremo questo confronto proprio partendo
Dalla dal tema dal tema siriano mettendo in chiaro innanzitutto che la nostra posizione
E quella che è stata anche espressa dalla
Presidente del Consiglio Enrico letta e c'è una posizione di contrarietà rispetto a questo
Possibile intervento chirurgico puntuale o simboli coppie esso sia non ne riusciamo a cogliere l'efficacia
E abbiamo timori infondati che possa essere più utile più dannoso che utile e che sono a tutto non porti a quella soluzione che noi da quando è iniziata la crisi siriana e cioè da questi due anni auspichiamo
E c'è una soluzione negoziata una soluzione politica una soluzione diplomatica che coinvolga tutti gli attori della regione e non invece una soluzione che passi per la via della forza e per la via militare
Mettendo in chiaro questa come base di partenza per la
Il posizionamento del Partito Democratico
Non possiamo non guardare al di fuori dei nostri confini e capire che il dibattito su l'intervento in Siria non è
Questione
Esclusivamente nazionale ma è una questione che riguarda sia il nostro ruolo in Europa sia l'Europa in quanto tale
Ed è per questo che vorrei iniziare questo giro di di commenti e di confronto con la persona che ci rappresenta il più alto livello in Europa il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella a cui chiederei di intervenire subito
Grazie grazie Giacomo
è la prima volta che accade
Sta accadendo drammaticamente sulla Siria
Io mi chiedo
Se ci fosse
Una politica estera comune dell'Unione europea se gli Stati Uniti
Fossero liberi di minacciare realizzare un intervento militare senza coinvolgere e senza l'assenso dell'Unione europea
E avvenuto
In Egitto e per l'Egitto
Delle scorse settimane
è avvenuto sulla questione mediorientale
A storiche ai annosa
E drammatica vicenda israelo palestinese
E avvenuto in altre parti del mondo
L'Unione europea è rimasta forse un gigante economico sicuramente un nano politico
Perché nemmeno quando siamo riusciti a inserire nel Trattato di Lisbona come il collega
Mario Mauro il collega Panzeri che presente
Ricordano
Manco quando siamo riusciti a inserire la figura dell'Alto rappresentante per la politica estera comune
Si è
Avuta una politica estera comune perché i Governi
Hanno pensato bene di occupare quella nuova postazione
Con una persona
Sul piano umano degna di al massimo rispetto
Per benissimo
Con due problemi che io non ho nessun timore di ricordare uno
Scarsissima competenza sulla politica estera due britannica ora pensare
Che
La politica estera dell'Unione europea possa essere inaugurata da una espressione di un Paese che non ha mai creduto alla politica estera europea è una pura illusioni allora il
Salto di qualità che dobbiamo fare
E
La politicizzazione dell'Europa
Noi dobbiamo andare alle elezioni europee del prossimo maggio
Non con una come un appuntamento qual sia il sì e da questo punto di vista il nostro partito è in ritardo
In Francia in Germania inizi bagna sono pronte le liste dei candidati si dibatte il programma comune per le elezioni europee nei circoli da noi si discute di regole evitate di congresso
Abbiamo bisogno di prepara la campagna elettorale sui temi europei
Abbiamo dunque bisogno di considerare il Parlamento europeo Gorno come un'area di parcheggio per qualcuno che deve stare lì un anno e può tornarsene in Italia
A mio avviso ad interrompere questa brutta abitudine di considerare
I parlamentari europei coloro i quali devono essere mandati lì
Come buonuscita prima dorata e buone e meno dorata
Le buone e meno dorata padre dura dalla per cercare notizie
E vedrete che non è assolutamente dorata
Oppure come
Un luogo di esilio per chi dà fastidio d'Italia
E abbiamo bisogno di prepara la campagna europea dicendo noi la prossima volta vogliamo che gli elettori bottino la lista del PD con tutto amicizie per Mario Mauro
Il candidato che volete voi o i candidati sapendo che la lista del PD e collo e collegata al nome del prossimo Presidente della Commissione europea bisogna eleggere
Indirettamente con milioni di voti il prossimo Presidente dell'Europa e poi aprire una vera costituente europea per fare che cosa il Ministro degli esteri dell'Unione europea un vero Ministro degli esteri
Non la caricatura che abbiamo oggi
Un ministro del Tesoro
Con il Ministero del Tesoro capace di emettere eurobond
Perché non possiamo tenerla Bonetta
Senza avere la governance economica e fiscale
Dobbiamo fare un Parlamento europeo
Camera legislativa dell'Unione europea una banca centrale europea prestata dice di ultima istanza come c'è in America i nidi terre dovunque nel mondo solo da noi se c'è il debito sovrano la Banca centrale europea non lo può comprare ecco perché c'è la crisi dell'euro
Non perché è sbagliato l'euro come dice stupidamente
Grillo problema non è l'euro il problema è l'assenza alle spalle dell'Euro della governance economica fiscale europea una banca centrale europea questo significa fare una politica ed
Al Ministro della difesa l'ottimo amico che sta facendo egregiamente la politica
Di ministro del della difesa del Governo italiano dico rilanciamo anche il tema dell'esercito europeo di una politica di sicurezza e di difesa europea lo dico al senatore presidente allora Latorre
Facciamo anche di questo una grande battaglia dell'Italia l'Italia deve tornare ad essere
Quella che è stata nel corso degli anni è cioè una protagonista dell'integrazione europea
Non
Una Paese silente sì io uso come nei Governi Bossi Berlusconi o addirittura postille all'integrazione europea io mi aspetto
Ma già Giammario avvenuto più volte a Bruxelles a lavorare su questo terreno mi aspetto che Mario Mauro che Nicola Latorre che il Governo si intesti questa battaglia
Io ferito e siccome ho parlato assai rinuncio al secondo turno non si parla di economia stasera
Però poiché
La platea e così attenta e
Gli ospiti anche i presenti in sala sono così autorevoli voglio dire una cosa di economia
Dobbiamo Smith rizzare
Il patto di stabilità questo patto di stabilità europeo è una fresca accumula
E non si può accettare attende da anni da parte dei
I tenere ancora in piedi un patto è e i parametri che sono
Assolutamente inadeguati e quindi voglio che il PD faccia per la revisione del patto di stabilità un suo cavallo di battaglia
Non limare demagogico come fa Berlusconi in maniera seria
Altrimenti noi dovremmo rinunciare
A qualsiasi possibilità di sviluppo per noi
Per i nostri figli e per i nostri nipoti
Grazie Gianni
Per comportarti
Comunque nell'impegno che il Partito Democratico già si è assunto in vista delle prossime elezioni europee
Proprio ieri questo palco ha ospitato dopo l'intervento del Presidente del Consiglio Enrico letta il
Leader di partito francesi spagnoli e il nostro Epifani
Proprio per dare il segnale che è nel campo europeo in cui va giocata la partita Perra cambiare le regole del del sistema è un'impresa che il non possiamo portare avanti solo in chiave nazionale ma dobbiamo investirci direttamente della di un ruolo di responsabilità nel contesto comunitario e quindi su questo sta e certo
I tuoi dei le tue
Questo è più di menti e soprattutto la tua posizione politica
La chiarezza con cui esprime i quello che ancora manca all'Europa l'Europa che ancora non c'è sarà compito anche del Partito Democratico di parlare di farla vivere nella prossima campagna elettorale per le europee ritornando però al tema
In oggetto di questo complicato e delicato dibattito e cioè quanto avviene nel Mediterraneo soprattutto quanto potrebbe abbia ed è di qui a poco a se la situazione in Siria deteriorarsi con una possibile attacco di natura militare
Da parte del gli Stati Uniti e della Francia pochi adesso la coalizione sembra essere composta da questi due Paesi pur premettendo che
Come
Del Partito Democratico avendo anche un rapporto molto forte con il Partito socialista francese di François Hollande e e avendo quindi far lato in questi giorni con la leadership non solo con ammende Sirchia venuto a trovarci ieri siamo pienamente consapevoli dell'
Del loro convincimento rispetto a la loro volontà di voler dare un segnale su l'inaccettabilità dell'utilizzo delle armi chimiche
Risalendo il trattato talché le bandisce già alla fine della prima guerra mondiale e che quindi per mettere che certi orrori si ripetano a non non non è possibile
Pur ecco riconoscendo le ragioni della loro impostazione rimaniamo come dicevo prima di fatto scettici rispetto a all'opzione contrari di base poiché manca ma il vero sostegno da parte e Nazioni Unite da parte del Consiglio di sicurezza cornice entro la quale come Partito Democratico auspichiamo sempre si trovi
La strada per procedere
Il tema però qui riguarda noi riguarda l'Italia riguarda quali possono essere le conseguenze sul piano della sicurezza
Rispetto a un eventuale attacco e ti chiederei anche se è possibile poiché allargare il discorso a una va votazione più complessiva rispetto a quello che è successo in questi ultimi due anni con all'inizio della cosiddetto fenomeno delle primavere arabe
Il ruolo che l'Islam politico a giocato in una nei Paesi in cui si è avviata una sorta di transizione
E e quindi affrontare più a trecentosessanta gradi quello che il futuro di una reale a geopolitica di cruciale importanza per i destini del Pianeta intero quale l'area mediterranea
Ma io
Vorrei iniziare
Dicendo che noi dobbiamo avere tutti la consapevolezza che queste sono ore molto delicate
Per tutti i nomi per la comunità internazionale proprio mentre noi stiamo qui parlando ma questa sera il Presidente degli Stati Uniti sta svolgendo una conferenza stampa vedremo che cosa
Ci dirà noi
Potremmo trovarci nel giro di pochi giorni in uno scenario terribile
In uno scenario che comunque in qualche modo
Ci riguarda ci riguarda per le ragioni che dicevi tu in termini di sicurezza per il nostro Paese in termini di sicurezza per i nostri soldati che sono impegnati nelle loro missioni internazionali
Non dimentichiamo che noi abbiamo
Una
Un numero importante di nostri militari impegnati in Libano della missione UNIFIL
Com'è noto gli hezbollah che lì sono una forza di governo sono protagonisti anche di questa vicenda
Siriana c'è qualcosa
Di estremamente serio e preoccupante che sta accadendo è in questo quadro io voglio subito dire approfittando anche della presenza del ministro
E credo anche di poterlo fare a nome di tutto il Partito Democratico
Di poter esprimere un notevole apprezzamento per le posizioni che il Governo con il ministro Mauro ma in particolare col Presidente del Consiglio anche in queste ore lettura le sue recenti dichiarazioni una posizione seria responsabile consapevole di chi ritiene che proprio per la gravità del momento e la portata delle questioni io mi tratterrò rapidamente
Non mi sottrarrò anche alla tua provocazione che credo interroghi anche noi il modo in cui noi abbiamo guardato alle vicende
Di quella parte del mondo che hanno caratterizzato
I giorni mesi e nelle settimane e mesi
Scossi e
Ho molto apprezzato questa consapevolezza che
Tanto più in uno scenario di questo tipo una
Operazione di carattere militare non può non avete la legittimazione del dall'organo dell'organismo internazionale delle Nazioni Unite
Questo credo che sia assolutamente giusto a ribadirlo naturalmente dobbiamo avere anche
La consapevolezza di quello che sta accadendo in Sicilia
E cioè e qui sì non ci ha dato da fare soltanto una denuncia di circostanza
In quella
Quel regime si sta rendendo protagonista di atrocità enormi
Guardate che
Il problema non è soltanto calcolare il numero dei morti
Ma a utilizzare il gas contro i civili e qualcosa che seppure in proporzioni completamente diverse può essere paragonato all'uso di una bomba atomica in una vicenda in un
E in un contesto in uno scontro
Dunque
Si tratta di atrocità enormi rispetto alle quali la comunità internazionale non può continuare ad assistere passivamente
E quando parlo di comunità internazionale non mi riferisco soltanto all'Occidente
Mi riferisco all'intera comunità internazionale
Che dovrebbe rendersi protagonista in tempi anche
Il più possibile rapidi di una iniziative da
Che certamente privilegia
La l'aspetto
E diplomatico ma che metta
Alle strette
Il regime
Siriano credo che questa consapevolezza è stata
Anche
Manifestata in maniera molto chiara proprio in queste ore dal Preside e del Consiglio il quale ha sottolineato come lui comprende anche la discussione che si sta svolgendo in Francia che si sta svolgendo negli Stati Uniti
Ma ritiene di insistere giustamente sulla necessità di dare legittimità interna al
Con un'iniziativa delle Nazioni Unite a questa vicenda però
Quali sono gli interrogativi che intervengono alla alla luce di queste questioni ma la prima
E che noi insistiamo col dire bisogna fare un'iniziativa diplomatica bisogna fare un'iniziativa politica
Ebbene che cominciamo a dire concretamente in cosa consistono questo tipo di iniziative
Noi abbiamo adesso chiesto
Di riprendere il discorso a stretto giro Ginevra due abbiamo l'occasione del G venti che può essere un'occasione importante da utilizzare anche
Per
Riprendere questo tipo
Di discorso ma
In questo momento è solo su faccio soltanto questo riferimento noi potremmo a vere
Come Europa un ruolo straordinario in questa vicenda
Potremmo has
Tre quelli che in questo momento possono anche potevano anche utilizzare la loro collocazione anche geografica le loro relazioni anche commerciali per poter come dire aprire un canale
Più efficace anche con la Russia per poter coinvolgere anche quest'altra
Realtà in undici Corso che agli utili a trovare una soluzione politica a questa a questa vicenda purtroppo ancora una volta io ho molto apprezzato l'enfasi
Di Gianni Pittella
Ma
E sono convinto come lui che anche questa elezioni europee dovrebbe essere un'occasione da sfruttare in tal senso ma l'Europa non esiste in questa vicenda e questo è gravissimo
E si caratterizza più per le sue contraddizioni per le sue dimissioni e questo comporta un prezzo io penso
Che sia stato un fattore non secondario anche
Rispetto al corso che ha preso la vicenda della cosiddetta primavera araba
Questa
Noi abbiamo guardato
A quelli a quei movimenti
Con la convinzione che si fosse naturalmente aperto un processo ormai di democratizzazione di quelle società che si sarebbe potuto risolvere in quel modo il tema del rapporto
Tra Islam e democrazia e
E abbiamo quindi come dire
Espresso grandi apprezzamenti fatto grandi considerazioni diciamo
Di apprezzamento positive su quello che stava accadendo ma in realtà don ci siamo resi conto e poi il dirottamento della primavera araba ci ha messo drammaticamente di fronte a questa realtà perché prima la Libia perché poi in Egitto poi la Turchia ora la Siria noi siamo di nuovo di fronte ad uno scenario nel quale da un lato l'Occidente non appare avere una rotta e dopo aver giustamente archiviato quella
Infausta pagina di chi pensava di poter esportare la democrazia con le armi cosa questa che ha reso ancora più complicata la situazione
D'altro canto però dobbiamo prendere atto che questo processo democratico e un processo molto complesso
E che
Richiede inesorabilmente uno scenario internazionale nel quale
Il te ma della
Di come accompagnare il processo democratico in cui in quei Paesi è un problema importante perché c'era anche una parte
Di problemi che sono irrisolvibili dal nostro punto di vista
Perché come è noto noi siamo passati
Da una discussione sul tema dello scontro di civiltà a qualcosa Dick coralmente
Imprevedibile cioè noi stiamo assistendo ad uno scontro nelle città perché quello che sta caratterizzando anche la vicenda siciliana
I conflitti che si stanno aprendo in quello in quella parte in quell'area sono conflitti di carattere prevalentemente religioso all'interno dello scorso mondo islamico uno scontro tra sunniti CPT e
Per una parte
Ventre quando sono in gioco interessi economici trovare delle mediazioni non è poi così complesso e comunque non è impossibile
Trovare
In situazioni in lotte di religione mo'
Occasioni e
Possibilità di sintesi di compromesso è molto più complicato come stiamo peraltro constatato dunque
Spetta annoiamo Occidente allo comunità internazionali
Ripensare anche quello che sta accadendo l'atteggiamento che abbiamo avuto attivare
Tutte le
Di strumenti possibili per creare
Scenari internazionali che possono incoraggiare processi democratici e soprattutto possano fare desistere regimi come quelli appunto
Siriano dalla regolare il conti all'interno nei modi che abbiamo conosciuto e in questo senso non c'è dubbio che si tratta di privilegiare una iniziativa politico diplomatica che per però
A non non archivi la pratica quando la vicenda non è più così rilevante dal punto di vista anche
Dell'impatto con la nostra sicure esatto perché questo è un problema latente che naturalmente ci impone di non abbassare la guardia che ci rende chiaro come il nostro Paese
Deve continuare ad essere molto allertato su questo fronte io lo dico perché fra qualche settimana noi avremo in Parlamento una discussi pone sul rifinanziamento delle missioni internazionali che sarà questa una occasione ulteriore per fare una grande discussione
Su come
L'Italia deve sviluppare il suo impegno sugli scenari internazionali e anche deve rafforzare consolidare proprio sistema di difesa nel quadro di una prospettiva del sistema di difesa europeo che l'obiettivo strategico al quale
Il nostro Paese
O sta orientando grazie a questo Governo grazie anche a questo ministro il proprio lavoro di queste settimane di questi mesi dunque con estrema responsabilità io voglio
Concludere io penso che noi dobbiamo
Renderci conto
Che in queste ore in questi giorni in queste settimane
Si sta attraversando una fase
Che potrà condizionare molto degli sviluppi della vicenda mondiale dei prossimi anni
E dunque accanto ad una giusta legittima cautela e anche a una giusta denuncia sulle eventuali conseguenze di un'azione militare non coperta da una d'alla legittimità di un organismo internazionale però dobbiamo accompagnare
Una
Tempestiva iniziativa politica e diplomatica anche del nostro
Paese
E soprattutto sia chiaro che per noi i protagonisti di questa vicenda non sono tutti uguali perché quello di Assad è un regime infame
Ed è un regime che sta consumando delle atrocità inaccettabili
Vi ringrazio unico
Perché veramente la tua riflessione sulla questione del processo di democratizzazione nell'area mediterranea ci permette di anche scendere più nel
Nel
Dettaglio
E quello che mi piacerebbe condividere prima di
Continuare con il Ministro Mauro che come Partito Democratico siamo stati
Sin dall'inizio coinvolti nel processo di di transizione in Tunisia in Egitto in particolare
Dove abbiamo provato a a non cadere nel facile tranello in cui gran parte della pubblica opinione occidentale ed europea era caduta all'indomani delle manifestazioni di Avenue punitivo di piazza da fare quell'idea che eliminato il dittatore di turno si apriva la stagione della democrazia con le prime elezioni libere
Eravamo pienamente consapevoli che quello era solamente una prima tappa un primo passaggio però una cosa volevamo che fosse chiara in questa occasione
E che se l'Occidente si fa sempre portatore di un messaggio di
Democrazia come unico come miglior sistema possibile per l'organizzazione di società complesse allora poi bisogna accettare il responso che delle elezioni libere e democratiche producono
E l'idea che invece continua ad albergare in un pezzo di pubblica opinione anche istituzioni e i Governi
E che se vince il mio amico va bene ma se invece il mio nemico non così tanto
La vittoria della fratellanza musulmana in tutte le sue varie articolazioni Tunisia in parte in Libia e soprattutto in Egitto ha fatto chiaramente storcere il naso a MOL sì di quelli che si erano infatuata qui della
Del movimentismo ribelle liberaldemocratico che emergeva da piazza Tahrir per esempio
In Egitto
Ma lei la riflessione importante da fare e quelle e che quelle elezioni erano solamente il primo passaggio ed era inevitabile
Che anzi sarebbe andato all'incasso il movimento che in più di tutti gli altri nei decenni precedenti si era distinto per la purezza della propria opposizione ai regimi dittatoriali
E questo movimento era il movimento della fratellanza musulmana quindi quel voto che ha portato milioni di persone dalla Tunisia all'Egitto esprimersi liberamente per la prima volta
Era un voto legato al passato cioè legato a quelli che meglio si erano distinti rispetto a
I regimi autoritari che fino allora gli avevano oppressi
Quello su cui volevamo lavorare noi con noi in molti altri partiti e movimenti progressisti europei era quello di lavorare sulle successive elezioni perché quelle si ci sarebbero state le elezioni che guardavano al presente e al futuro e non sarebbero più state ancorate
Allora al ricordo del passato dell'oppressione autoritaria
Dei regimi precedenti ora questo questa idea se volete un po'positiva utopistica alla fine
In Egitto non si è realizzata con che il sistema è crollato su di sé
E cioè
La fratellanza musulmana non è riuscita a imporre un'agenda di Governo che arginassero
Il fenomeno di restaurazione che inevitabilmente l'esercito da un lato e dall'altro l'Amministrazione profonda Delors dato egiziano ha voluto riportare in auge facendo leva su un malcontento popolare molto diffuso
Non possiamo infatti pensare che aver decapitato Mubarak dalla sua posizione significasse avverrà ripulito da quello che era stato il sistema di trent'anni di potere e quindi l'alleanza musulmana crolla non essendo in grado di CESC cioè
Questo momento difficile in Tunisia dall'altro lato si riesce invece ad arginare il crollo del sistema con la possibilità di un nuovo Governo di unità nazionale composto da tecnici che porti il Paese a nuove elezioni
Il ponte questo ci sono molti chiaroscuri in questa vicenda mediterranea ma se c'è un punto di chiarezza
E che noi come Europa e noi come Occidente non riusciamo
Sempre ad essere una forza positiva nel cambiamento e questo invece queste sono occasioni che invece vanno bar vanno prese perché poi
La riforma e lo sviluppo dell'area mediterranea in chiave democratica significa anche
Migliorare il nostro stesso sistema e migliorare la nostra stessa condizione di sviluppo economico come le con tutta l'aria ora mi dispiace di aver veri tediato Obama questo era un tema che è per noi a che ci occupiamo di politica estera per il PD era molto importante da sottolineare
Vorrei adesso ritornare alla tema siriano e sono felice di farlo
Con il ministro Mauro
Con cui da mesi siamo in costante contatto per per monitorare da affrontare ed affrontare questa vicenda
E devo riconoscere che
Dal Ministro della difesa e cioè dal ministro della guerra lui è stato il ministro più di pace sin dall'inizio in cui parte in questo dibattito sulla Siria convincendo gran parte anche e i suoi interlocutori che link la via militare non sarebbe mai stata quella quella buona da seguire questo mi dà l'occasione anche di salutare chi assiste ministro Mauro nel suo lavoro e cioè la viceministra Pinotti chi è di Genova che conoscete tutti e che qui e che è qui con noi
Insomma la squadra una squadra di Mario Mauro è una buona squadra ma lui ha una
è una grande capitano in questo senso e qui rappresenta non solo il governo rappresenta anche tutti quegli uomini quelle donne
Che lavorano nelle trentasei missione di pace in giro per il mondo e che sono una carta di identità dell'Italia che noi come Partito Democratico dovremmo
Valorizzare sempre in ogni nostro intervento purché sono sono quella sarà faccia migliore del nostro Paese il nostro Paese che spesso riempie le cronache quasi mondane o politico internazionale con notizie non proprio elevate
Bene invece quando guardiamo al sacrificio dei nostri uomini quando guardiamo al Libano dove
Guidiamo con un generale generale Paolo Serra la missione UNIFIL
Due ricordata dal presidente Latorre con una capacità riconosciuta sia dal fronte libanese che dal fronte italiano essendo questa una forza di interposizione
Tra queste due componenti una capacità indiscussa
Capacità e missione che potrebbe essere messa in grave pericolo proprio da una degenerazione del fronte siriano e quindi
Ministro da Floris io adesso
Grazie Giacomo grazie al Partito Democratico per
L'invito che mi è stato rivolto
Parto da alcune considerazioni che ha fatto fili Berger la prima Giacomo e da poco tornato dal Libano
Il Libano rappresenta
Appunto uno delle trentatré missioni in cui sono coinvolti
Soldati delle forze armate italiane
Trentatré missioni in ventitré Paesi
Con quale scopo
Perché mettiamo in gioco in discussione
La vita di nostri connazionali qual è lo scopo
E la risposta a questo interrogativo
Ci consente di entrare col cuore aperto nel merito
Della questione più importante di tutti la pace
La guerra
Il nostro scopo e garantire la pace
Perché per garantire la pace ci si presenta in armi in altri Paesi
Per esempio
Il mille duecentosessanta soldati che sono in Libano sono una forza di interposizione
Interposizione è un'espressione tecnica che indica un concetto semplice ci siamo messi di mezzo
Ci mettiamo in mezzo
Ci mettiamo in mezzo c'è ci assumiamo una responsabilità e quella responsabilità e la responsabilità contenendo il conflitto di consentire che nel tempo maturino le ragioni per la pace
Quanto tempo porta mettersi di mezzo
Il Libano ci siamo da trentaquattro anni
Quando spesso vengo richiamato
Perché appare insensata l'esperienza afgana dove siamo dei dieci anni
Ricordo che siamo in Bosnia da venti
In Kosovo da quindici
Perché non è facile
Fare la pace
E meglio
Non far nulla
E consentire che i conflitti del platino
Ricordate sempre
Era nel cuore dell'Europa
Avevamo uomini armati
Al limite di quello che sarebbe accaduto
Quegli uomini
Hanno mantenuto il fucile imbracciato non si sono esposti ci sono stati otto mila capi famiglia musulmani
Massacrati
Dalle milizie serbe
Ricordate Ruanda
Cinquantaquattro giorni in cui
Nell'infettata tipi detta dalla comunità internazionale per non muovere settecento paracadutisti francesi
Abbiamo consentito che ottocento mila persone in cinquantaquattro giorni fossero fatti a pezzi a colpi di machete
Quindi il tema della pace la guerra non è un tema astratto
Vale sempre un principio e lo si ripete ossessivamente
Per perseguire la pace in alcune circostanze bisogna scegliere il tempo in modo del contenimento del conflitto e a volte di interporsi e interporsi non solo prende tempo
Ma comporta dei rischi
Sono cresciuto bambino non piccolo paese del sud dove era facile che in un vicolo scattasse la rissa
Mettersi di mezzo interporsi che esponeva
Ti esponeva perché rischia di un pugno a volte anche una coltellata
Ma se non c'era qualcuno che in termini di coesione sociale assumesse la responsabilità di pacificare quel contenzioso
Far deflagrare in conflitto tra famiglie tra clan poteva essere un rischio ancora maggiore
Allora
Interporto lavorare per la pace
Garantire le condizioni per la pace
In qualche condizione come spesso mi capita di dire a normare
Le ragioni della pace
Perché
Se sei
In mezzo un vincolo e ti metti tra due più grossi non è consigliabile di più sia il più gracile di tutti
Tante volte di essere nelle condizioni
Di dettare modi e tempi della ripresa di dialogo
Perché faccio questa anticipazione per spiegare la credibilità
E la maturità e la forza e l'autorevolezza della posizione assunta dal Governo italiano sulla questione seria
Noi cioè
Che abbiamo cinque mila seicento uomini in ventitré Paesi
In trentatré situazioni differenti diciamo attenti a quello che può accadere in Siria
Perché in Siria a costo di essere schematico voglio ricordare che si fronteggiano una dittatura
E un'opposizione
Ma una dittatura
Che ancora un consenso popolare
Relativamente forte
Perché
è una dittatura
Che è legata basi etniche e religiose la componente alla guida che il quindici per cento di quella popolazione e che sa che nessuno avrà pietà di loro quando Assad cadrà
E dall'altro lato un'opposizione che ha mille ragioni ma anche mille fazioni cioè dove vivono
Gli uomini di ciabatta all'ultima legati ad Al Qaeda
Le Brigate cecene i pachistani
Gli iracheni
Gli afgani
Di yemeniti i sauditi legati a movimenti islamisti che da questa guerra
Spera
Non solo che la Siria trovi una nuova strada ma che quella strada sia la strada dell'emirato islamico
Allora la comunità internazionale
Che
Dico di compartecipazione con preoccupazione con drammatica attenzione quello che li accade sa anche che ci sono in gioco questi interessi
E anche gli interessi dello scontro tra sunniti e sciiti in tutta l'area sunniti e sciiti che tornano a fronteggiarsi per interessi politici precisi
Non perché suona in bocca a loro differente il nome di piglio
Perché invece
Viene sistematicamente usato quel nome prima come pretesto per i propri progetti di potere c'è un progetto iraniani sull'area del Golfo sul Medio Oriente
C'è un progetto saudita ci sono interessi del carta cioè la Turchia
Che vive al limite della Siria con i profughi che continuamente Sondalo verso il proprio territorio e preoccupata di conservare un ruolo dentro il complicato scacchiere euromediterranea
C'è la Giordania che come in Libano rischia di essere spazzato via
Perché in milioni di profughi siriani non solo del stabilizzano questi Paesi ma creano le condizioni perché il conflitto regionale si grati e coinvolga il tema pericolosissimo della sicurezza di Israele
E con la sicurezza di Israele
Il rischio enorme che realmente di vampiri addetto ladri qualcosa di più grande
Ecco perché l'Italia e prudente ed ecco perché l'Italia invita alla prudenza comprende come ha spiegato bene il Presidente del Consiglio
Proprio da questo palco le ragioni degli Stati Uniti e le ragioni della Francia
Di paesi cioè che non sono alimentati sarebbe banale dirlo da un'ampia guerrafondaio
Ma che oltre a segnare una linea rossa se parliamo dell'utilizzo delle armi chimiche sono altresì preoccupate che altri non comincino al conflitto pensate se qualcun capitolo scatenasse la Turchia
Pensate cosa accadrebbe se lo scatenato io dovrei
E allora l'idea di interventi mirati può essere comprensibile ma non la condividiamo
Per la complessità dei fattori che ho indicato e che richiedono
Un intervento un pronunciamento delle Nazioni Unite
Per valutare fino in fondo non solo ciò che accade ma anche le conseguenze possibili perché per l'appunto la pace
è frutto di un lavoro difficile
E il Governo italiano
Che ha un buon minima
In giro per il mondo non per fare guerre
Perché la Costituzione stessa ce lo vieterebbe
Ma per garantire la pace per contribuire a garantire
E a formare
E a irrobustire le ragioni della pace è particolarmente sensibile in questo momento tenuto conto anche della nostra precipua responsabilità nello scacchiere euromediterranea
Siamo cioè
Quel Paese che non solo perché
E destinazione ultima del flusso di profughi che si genera
Quando si scatenano questi conflitti ma anche perché è preoccupato per cui il cuore di civiltà che si sta disfacendo
I cristiani siriani come quelli libanesi che futuro avrà
Se lo scontro arriverà a spazzare via ogni considerazione rispettosa del dramma delle comunità e delle persone
Che futuro avranno gli all'audizione che futuro avranno i sunniti di Siria se non si ricostruiscono le ragioni di una convivenza politica possibile
Per questo parliamo di soluzione politica e ci richiamiamo a Ginevra due
Un'idea cioè di fare un incontro non tra tutti quelli che hanno interessi nella regione ma soprattutto dove sono protagonisti i siriani
Cioè quelli che devono rappacificarsi e ritrovare le ragioni della propria convivenza l'opportunità per ridare una chance al proprio Paese
Questo vuol dire
Che come Paese come l'Italia siamo chiamati a scegliere tra gli Stati Uniti la Francia ed Assad no
Questo vuol dire che siamo chiamati ad alimentare le ragioni buoni di un processo politico che riaffermi la ricevono Lezza equity le nostre comunità nel lavoro della pace
Vorrei
A conclusione di questo mio intervento
Sottolineare altri due aspetti
Chi si recasse oggi alle Nazioni Unite
E volesse radunare insieme agli europei
Vedrebbe che si radunerà ebbero in questo modo
Prima di ventotto Paesi membri
E poi
Un uomo con un'assidua l'ambasciatore dell'Unione europea
Qui sta l'errore di fondo
Se l'Europa è l'organizzazione non governativa che si aggiunge un tavolo di ventotto per fare il ventinovesimo inconcludente artefice
Di posizioni diplomatiche che devono essere latenti la media tra impossibili convergente
è chiaro che è una scommessa persa in principio
Nei dialoghi da parlamentare europeo con
Il vice Presidente alla Commissione Ascom più volte ho ricordato chiave ha dato un numero all'Europa
Se rimane
Nell'ambiguità di un numero telefonico chiamando il quale non risponde all'Europa ma un call center che in
Dice premere uno per la politica estera inglese premere due per la politica estera francese tre per quella spagnola e italiana
Allora vuol dire che non crediamo in ciò che diciamo
Chi crede in ciò che diceva
Giuseppe Larosa certe
Morto in un attentato terroristico in un blindato italiano in Afghanistan per sostenere le ragioni della pace morto quando è entrato la granata in quel blindato e comprendendo che non avrebbe potuto in tempo raccoglierle buttarla fuori dal brindato sia
Penso
Si è interposto sia esteso
Col proprio corpo su quella che era nata nel rimasto dilaniato per salvare gli altri
Che erano in quell'abitacolo guardando a queste
Guardando a questo
Noi capiremo
Cosa vuol dire costruire le ragioni della pace
Cosa vuol dire costruendo le ragioni della pace dare chance ad una generazione
E cosa vuol dire fa seriamente il lavoro di governo ed esprimere il senso più profondo dalla politica
Che attenzione offrire tutti gli altri specie quelle più deboli la possibilità
Di vedersi salvato il proprio futuro attraverso un abbraccio più grande che ringrazio
Non credo che la saggezza parole espresse dal Ministro Mauro abbiamo bisogno di
Ulteriori commenti io ringrazio tutti voi per aver partecipato a questa serata e ringrazio il presidente Latorre il vice Presidente Pittella e di nuovo il ministro Mario Mauro Guerra la loro disponibilità a contribuire a questo nostro dibattito grazie a tutti buonasera