Presentazione del volume 'La strada giusta – Idee a cinque stelle per un'economia al servizio dei cittadini', di Mario Turco (vicepresidente del M5S, Coordinatore del tavolo pentastellato su economia e lavoro)

Ora io direi dare subito la parola alla alla alla Presidente Castellone per un saluto introduttivo troppo iniziamo a parlare del libro che il vicepresidente turco prego
Grazie io solo per darvi il benvenuto qui al Senato della Repubblica dirvi che per me è un grande onore oggi ospitare in questa sala la presentazione
Del nuovo libro del nostro collega Mario Turco saluto tutti gli intervenuti ringrazio il nostro moderatore il giornalista del Messaggero
Andrea Bassi ringrazio tutti i relatori è in arrivo anche il nostro presidente Conte io vorrei introdurre questi lavori riprendendo delle parole
Che furono pronunciate qualche messe dopo lo scoppio della pandemia da Papa Francesco quando a Cernobbio erano riuniti tutti gli economisti e il Papa disse che per ripartire necessario un altro modello economico che non esclude ma include che non sacrifica la dignità umana agli idoli della finanza e non usa il denaro per dominare ma per servire in quella circostanza abbiamo cominciato a parlare non più di economia del profitto ma di economia della pura
Di e di economia della cura che mettesse al centro la persona e i diritti della persona e questa è la traiettoria che negli anni di governo il Movimento cinque Stelle approvato a tracciare
Quando parliamo di economia che mette al centro di la persona e quando parliamo di garantire i diritti
A livello nazionale ci riferiamo chiaramente a quei diritti che sono sanciti dalla nostra Carta costituzionale che vediamo purtroppo
Messa troppo in discussione da questo governo e da questa maggioranza e che mette questa insomma questo attacco continua i diritti
Costituzionali in realtà mette anche a rischio quell'idea anche quando c'è un momento di difficoltà come quello che sta vivendo il nostro Paese in questo momento
è evidente che le disuguaglianze aumentano del resto i dati ci dicono che la povertà e la più alta di sempre cinque milioni e settecento mila italiani vivono in povertà assoluta quindi sono persone a cui manca
Necessario non il superfluo
Quando le disuguaglianze aumenta anno ci troviamo ad avere persone che lavorano e non nascono dalla condizione di povertà abbiamo oltre quattro milioni di lavoratori
Poveri oltre tre milioni di lavoratori precari e quando parliamo di lavoro sottopagato lavoro precario sappiamo che è un fenomeno che interessa soprattutto i giovani
E soprattutto le donne tanto che moltissimi giovani circa centoventi mila all'anno
Lasciano il nostro Paese dove non sono valorizzati dove non hanno possibilità di mettere a frutto proprietà Dante non fanno più ritorno nel nostro Paese questi sono investimenti a perdere nove fa un padre un Paese se noi pensiamo quanto investiamo come è stato nella formazione a volte anche nella formazione specialistica nei dottorati di ricerca e poi questi giovani talenti li regaliamo
Ad altri paesi dove in genere hanno ricchezza dove attraggono finanziamenti quindi insomma sono investimenti che stiamo facendo per gli altri Paesi l'ultima considerazione che voglio fare in riferimento alle prossime elezioni europee dove noi veramente crediamo che bisogna costruire
Un'Europa che sia più solidale e in realtà abbiamo dimostrato quanto è possibile che l'Europa lavori
In maniera solidale se pensiamo che per la prima volta proprio durante la pandemia
I Paesi europei hanno utilizzato uno strumento come quello del debito comune e condiviso per finanziare un grande piano di investimenti che aiutava soprattutto i Paesi più in difficoltà
A insomma riprendersi da quello sciocca legato alla crisi pandemica quel paradigma è cambiato perché oggi l'Europa anziché mettere al centro davvero i diritti della persona l'inclusione sociale l'economia solidale sta parlando di altro no vediamo un'Europa che decide di investire nelle spese militari costringerlo chiedendo ai ai Paesi membri di destinare lo zero venticinque per cento del PIL alle spese militari sappiamo che parlare di zero venderebbero venticinque per cento del piede in Italia vuol dire investire cinque miliardi all'anno
In spese militari e poi magari non si fa tutto il resto non si investe
Per potenziare la sanità non si investe in istruzione non si investe in tutti quei servizi da cui tassa veramente poi il diritto dice cittadinanza di tutti i cittadini
Europei e quindi italiani
Grazie ancora per essere qui e passo la parola al nostro moderatore Andrea Bassi
Grazie mille grazie io ringrazio la Presidente Castellone e a questo punto direi che possiamo entrare nel vivo io nel sto volevo ringraziare sono l'autore del libro Mario Turco fa per l'invito e per l'opportunità di provare a ragionare insieme la questura un pannello con degli importanti professori
Su un tema che di strettissima attualità
Vorrei provare a condensare veramente in pochissimi i in un minuto intermezzo
Se ci riesco i contenuti del libro di di Mario Turco coi lasciato la Pro la Lupa Luís e poi mi sono la al leggi ad hoc ai due capigruppo di Camera e Senato Francesco Silvestri Stefano Patuelli
Tra quella di di turco è un'analisi critica molto critica
Dire nell'ultimo ventennio economico un un ventennio nel quale noi abbiamo assistito ad una serie di di crisi
La prima crisi è stata quella dei credenti subprime che coi abbiamo tu la crisi del della Grecia debiti sovrani
E ma la critica è rivolta soprattutto poi al modo in cui il il sistema Carinci da questa crisi questi vi si sia ed Egitto
Con fortissime iniezioni di di denaro a questi mezzi il denaro sono andate non a risolvere di cui turco i problemi strutturali di questa crisi ma a salvaguardare i numeri in alcuni casi le banche poi la seconda fase gli gli stessi Stati c'ero stato gli stati in questi casi sono intervenuti ma sono intervenuti come dei Marche Pfizer lascia dei degli interventi per rimediare a dei danni che erano stati provocati dal dallo stesso mercato
La proposta invece che è alla base del del libro e quella di un intervento statale che sia Marta etc India che dia forma via forma
Alla a quelle che sono con le sfide future etici che ci attendono quindi è un una posizione che orgogliosamente fermamente statalista quella espressa nel nel libro
Ovviamente non sta a me dire se questa è la strada giusta sono come istituendo ma e sinceramente è una strada diversa una strada talmente contraria a quella che noi oggi intravediamo soprattutto in in Europa
Però io ho detto ciò fatta questa brevissima premessa vorrei lasciare la parola direttamente all'autore del libro per spiegarci qual è la sua idea di è stata giusta prego
Grazie innanzitutto saluto tutti vi ringrazio di essere qui
Innanzitutto perché è stato scritto questo libro giunge da dove nasce l'idea di scrivere
Un libro
In questo momento che momento particolare difficile e il Paese
E la domanda a cui questo libro cerca di rispondere e soprattutto presta
Se noi realmente siamo usciti dalla crisi del due mila sette
E se l'abbiamo affrontata nel modo giusto
E se a questo punto abbiamo risolto tutti i problemi
Di quella libero mercato e di quella attivo Ria neoliberista che ha governato le scelte politiche in campo economico
Questo testo innanzitutto viene fuori da due esperienze una accademica
Se un professore di economia aziendale quindi che ha messo a disposizione della politica i sudditi e ricerche nel campo aziendalistico
E d'altra parte si è arricchita di questa esperienza politica che ho fatto in questi anni
Ma tutto quando sono entrato in Parlamento dopo alcuni mesi sono stato chiamato dal professor Domenico De Masi per partecipare alla stesura di un capitolo economico
Che poi ha avuto riscontro in una pubblicazione del professor che ma ah sì al titolo la cultura politica del Movimento cinque Stelle Beto cinque stelle era entrato
In parlamento una percentuale importante con una rappresentanza importante
E si accinge Eva a governare il Paese
Per cui noi ci siamo trovati di fronte a dover governare questo Paese a doverlo governare nella più grande crisi che attraversato questo Paese la crisi Ande mica
E molti ci accusavano di non avere forse capacità competenze
Per governare questo Paese noi invece abbiamo dimostrato di avere competenze e anche professionalità per come abbiamo gestito il Periodo della pandemia
E l'abbiamo anche affrontato con un cambio di paradigma
Cambio di paradigma che oggi rischia di ritornare di ritornare in auge
E di ritornare con quel patto di stabilità che poi ha governato
Sì presento aspettano questa sfruttiamo intanto il Presidente con
Colombo interrompo
E quindi
Il testo quindi nasce dalla dalla continuità di un lavoro che era iniziato nel due mila diciotto con la collaborazione con il professor Domenico De Masi che vi dicevo
Dove io sono stato diciamo chiamato a dare un supporto al professor e ma sì con riferimento alle prospettive economiche del Movimento cinque Stelle Simonetto
In questa Lecceta si accingeva a governare il Paese
Da più parti venivamo accusati di mancanza di competenze e di professionalità poi come dicevo abbiamo affrontato la più grande crisi del Paese dal dopoguerra con un cambio di paradigma
Un paradigma che si basava su una politica espansiva su una politica che vedeva sul piano della politica economica al centro il cittadino e anche il mondo economico però di con una prospettiva diversa rispetto al passato
Per cui
Io sono partito dal rispondere ad una domanda
Che veniva
Diciamo dalla dottrina Churchill insieme ad altri della dottrina quindi diciamo sia dalla parte politica che da parte della dottrina
Dove le crisi
Venivano inquadrate come momento di opportunità
Dove la parola crisi veniva diciamo collegata l'etimologia della parola giudizio e Scelta
E Churchill diceva
Non non sprecate le crisi
Perché le crisi poi devono poi comportare dei processi innovativi cosa che non è avvenuto in questi trent'anni perché questo
Perché noi negli ultimi trent'anni avevo conosciuto solo crisi
Abbiamo lasciato crisi
E forse ne lasceremo ancora altre di crisi
Se continuiamo a percorrere il percorso di un paradigma basato sull'austerity
Basato sì sull'intervento pubblico un mero però in termini di su siti
Per rimediare ai danni e quindi socializzare le perdite del mercato
Che abbiamo detto un mercato libero che però nel momento di crisi ha chiesto allo Stato di intervenire di socializzare le crisi
Siamo intervenuti in questa politica Uster Italia per affrontare le crisi dal due mila sette come così come si diceva in poi con tagli e tasse con privatizzazioni
Che non hanno risolto il problema del debito pubblico
Sacri e abbiamo sacrificato il fattore lavoro i salari
Salari bassi
E io qui ho dato una risposta del perché l'austerity ha voluto salari bassi
Per il tema della produttività
E per dare un e per trovare un rimedio
Al all'inefficacia del capitale
Cioè il capitali in questi ultimi vent'anni ha perso la sua funzione
Cioè il capitale
Aveva una grande funzione quella di garantire gli investimenti verso l'innovazione verso la produttività per migliorare il lavoro e le condizioni del lavoro
Oggi invece noi abbiamo sacrificato il lavoro di qualità perché abbiamo oggi
La carenza di produttività legata all'innovazione
E abbiamo chiesto al lavoro sacrificio per garantire quel minimo di competitività e di produttività per sostenere una nostra economia che è cresciuta molto poco
Molto poco
Per cui non è nel testo fatta questa premessa
Abbiamo cercato di trovare delle soluzioni a come uscire dalle crisi perenni perché oggi siamo in una situazione di poli tristi
Crisi una crisi dentro l'altra crisi finanziaria debito sovrano recessione crisi della globalizzazione crisi del lavoro crisi energetica
Pandemia inflazione quindi tutte crisi che si sono susseguite senza una soluzione come uscire a questo punto da questo vortice della crisi
E a tutto forse bisogna rivedere innanzitutto
Le regole di funzionamento del mercato
Di lì bisogna partire oggi abbiamo un mercato sì che deve essere libero
Invochiamo la libertà
Di commercio la libertà diciamo di mercato però poi chiediamo a mamma Stato di intervenire quando il mercato non ce la fa quindi il mercato non si autoregolamentata
Da solo non trova l'equilibrio perché se andiamo ad analizzare tutte le crisi
Vediamo che le crisi del libero mercato hanno prodotto diseguaglianze
E quindi insieme a rivedere le regole di mercato per cercare di rimuovere le vere cause l'accumulazione del capitale
Pochi eletti
Le rendite di posizione gli extra profitti straordinari o anomali
Il dumping fiscale e il dumping del lavoro dove il capitale corre dove il lavoro può essere sfruttato e quindi dove c'è il salario basso
Dopodiché una seconda strada e quella forse di rivedere il rapporto tra capitale e lavoro
Dove il capitale deve riacquistare la funzione innovativa trovare i canali dell'innovazione per garantire la produttività e liberare finalmente il lavoro nella direzione verso un lavoro di qualità
E il lavoro di qualità può essere solo lavoro stabile
Il lavoro instabile
Misura e fa nascere lavoro di scarsa qualità
Bene io direi ciò determinò questa strana Palmiero così un'ultima abbiamo il la prima
A
Io ho ho mancato ho mancato io perché mi hanno detto che noi all'una e mezza tassativamente si buttano fuori dalla dalla dalla sala quindi
Diciamo
O facciamo parlare tutti andiamo andiamo un po'ad Accra perfetti coi sostiene sforzo anche si vestito che deve scappare che alla capigruppo lo so lo so ora
Quindi allora diamo un minuto a a turco per concludere poi persona parla la parola Silvestri
Sì un ultimo tema il ruolo dello Stato si parlava di stato però noi lo concepiamo uno Stato statalista vecchia concezione o uno stato assistenzialista
Non uno stato spettatore ma uno stato promotore di innovazione garante di equità e sostenitore della libera iniziativa privata
Io terminare qui
Perfetto grazie
Ringrazio Mario Turco questo punto ebrei la parola a Francesco Silvestri capogruppo alla Camera del Movimento cinque Stelle rapidi mi mi sembra diciamo chiaro evidente che l'impostazione di del del libro di turco
Sia un forte riconoscimento una identificazione con quelle che sono state le politica del secondo governo secondo governo Conte
Oggi noi ci troviamo in una situazione in cui son queste quelle politiche sono nate si sono sviluppate
E in un periodo particolare della della storia economica del paese lo ricordava lo stesso turco era il periodo della pandemia quindi comunque un periodo in cui un premio di sospensione potremmo dire in cui tutte le regole sono state sospese offre sospese le regole del patto di stabilità interno
In una fase in cui la la BCE la Banca centrale europea avviato una spedito grammi Ripa nemici in cui era anche possibile
Diciamo utilizzare Sira leva del deficit che quello del debito oggi noi invece si stiamo entrando in una fase in una fase diversa in cui le regole del patto ritornano ritornano i vincoli del deficit e del debito quella o comunque la Simest ma richiedo
Sì un programma del genere può essere conserva ancora realista in una fase simile
Intanto scusatemi se non prenderò parte a tutto
L'evento che sarà molto interessante ma ho un impegno della della capigruppo alla Camera dei deputati
Ed è un impegno proprio sulla calendarizzazione di quelle che saranno le proposte di legge del Movimento cinque Stelle
Che saranno proprio delle scelte
Quindi per noi introdurre la mozione in questo momento sul
Per il governo sullo Stato sul riconoscimento dello stato della Palestina introdurre la settimana corta lavorativa ecco queste sono tutte visioni che il Movimento cinque Stelle a e credo che questo libro intervenga nel migliore dei momenti a livello tempistico
Perché parla di scelte questo è un momento in cui la politica subisce non sceglie ha rinunciato a scegliere
Dopo tanti anni in cui un certo tipo di politica chiedeva la fine dei governi tecnici la fine della tecnica alla fine il tecnicismo per poter far avanzare la politica ci ritroviamo in una situazione dove la politica fa da vetrina
E dietro invece le scelte sono ancor meno politiche di prima
Lo dico questo perché questo ci sta riguardando per quanto riguarda la politica internazionale
E per quello che avviene negli assetti geopolitici mondiali negli equilibri geopolitici dove l'Italia ha dimostrato di non dar nessun contributo a quelle che sono poi le scelte europee le scelte della NATO in generale
E riguarda le scelte europee dove la domanda che mi è stata posta è assolutamente pertinente
Perché l'Italia è uno di quei paesi che ha subito la scelta del Patto di stabilità dove non è riuscita a dar nessun contributo Man dove non è riuscita nemmeno ad essere presenti alla conferenza stampa dell'annuncio quindi sia nella forma che nella sostanza abbiamo giocato un ruolo marginale
E abbiamo scelto e richiede un Governo che ha scelto di subire passivamente anche le logiche economiche salariali e tutte quelle soluzioni che probabilmente nostro governo si aspettava il nostro Stato si aspettava i nostri cittadini si aspettavano soprattutto in seguito all'uscita di un momento pandemico
Dove degli equilibri si vanno gli assestando
Allora io credo che se il Movimento cinque Stelle
Debba abbia un merito
Nella storia di questo Paese
E proprio quello di aver caratterizzato il suo governo con delle scelte di campo
è stato quello che ha introdotto una riflessione nel negli anni in cui c'è l'avvento dell'intelligenza artificiale quindi c'è anche uno squilibrio di riequilibrio degli assetti lavorativi quello di mettere in relazione il reddito con il lavoro il il reddito di cittadinanza era una riflessione molto più complessa di quella che poi invece ha visto il dialogo televisivo e parlamentare sul divano non il divano
Invece la proposta del Movimento cinque Stelle era un elemento di rottura per scardinare proprio degli elementi e credo che questo libro che di cui consiglio la lettura perché molto interessante
A una funzione importantissima
La strada giusta la strada giusta è un termine che in tanti possono usare anche in questo momento dove gli elementi di corruzione stanno crescendo Mammano tanti politici possono dire la strada giusta ecco
Questo libro però ci spiega una cosa la strada giusta per chi questo è un atto e non è un dettaglio qui dentro sono contenute delle misure è contenuta una visione che non è autoreferenziale Opel spesi o per Fini politici di crescita partitica o fini elettorali dentro c'è una visione di una strada considerata giusta
Però ai fini di una crescita collettiva questo esattamente lo spirito del contributo del Movimento cinque Stelle quindi questo libro centra perfettamente quella che è la cultura le senza il DNA
E anche il motivo dell'esistenza del Movimento cinque Stelle quindi per questo mi congratulo Conte Mario
E lascio agli interventi successivi perdonerete il fatto che io debba andare via
Non me ne vorrà il presidente o gli altri o soprattutto il pubblico in sala e e lascio agli altri contributi spiegare proprio queste linee di questo libro che ci risponde al
A chi a chi vengono destinate queste politiche grazie a tutti quanti
Ringrazio il il Silvestri avevano fa frutto anch'io
Può andare al alla capigruppo che in ben come dice l'importante a questo punto ridare la parola a Stefano Patronelli vicecapogruppo al Senato del Movimento cinque stelle sono Silvestri ha introdotto un po'il il tema del Nepi scambio di di paradigma che poi viene descritto in in questo libro che ho un po'sono a corto forse un punto c'erano questo governo ha subito il era un po'il il ritorno delle regole ritorno del patto
Do questo ovviamente somministrata personalmente mi pone a domandarmi se ci fosse una strada alternativa sono sulla strada giusta ma se ci fosse realmente poi un'alternativa una stradina che non dipendesse soltanto dalla decisione italiana non alternativa che andassi inquadrata
Nel nel sistema Romeo o non è un mistero che poi ci sono delle sensibilità delle pulsioni diverse in Europa
Teatro Buongiorno tutto a tutti grazie
Ma il senatore turca dell'amico Mario per per il libro per l'organizzazione di questo momento di presentazione di confronto su temi di politica economica che oggi latitano no in realtà nel dibattito politico a livello di governo perché quello che manca realmente a questo governo e popolo idea di politica economica unità di piano industriale umida di di sviluppo
Inizio da come avrei forse dovuto concludere il mio breve intervento Oliver Blanchard è stato economista del Fondo monetario internazionale racconta di un film
Una terra che brucia una terra invivibile il nonno che dicevano nipote ci sono due notizie quella cattiva perché si la terra e invivibile quella buona lettera apporto debito PIL sotto il sessanta per cento
Ecco non vorrei che non ci trovassimo nelle condizioni oggi di costruire un percorso che porta sì il rapporto debito PIL Raf sotto il sessanta per cento ma in una terra invivibile senza strumenti sostegno allo sviluppo
L'Europa sta perdendo totalmente a di vista ciò che doveva aver imparato nella gestione della pandemia
Ossia di un meccanismi solidaristici a livello europeo che consentano la crescita e lo sviluppo e nonché guardino esclusivamente appunto ai rapporti deficit PIL debito PIL
E quant'altro il problema del debito nel nostro Paese c'è ma è un problema che
Si dissolve guardando alla crescita
E non soltanto la riduzione del debito perché in la necessità
Di utilizzare strumenti anche a debito
Per il sostegno dello sviluppo del Paese sia in ordine allo sviluppo economico e quindi agli interventi in funzione in in dell'impresa
Che in funzione di tutela della tenuta sociale del Paese perché questo è il grande tema di oggi e che si sta totalmente sfaldando la nostra società le distanze aumentano non c'è più una prospettiva di ascensore sociale
Difficilmente c'è una possibilità di crescita personale perché cioè non atto precariato il tema della del lavoro precario del lavoro povero
Senza un indirizzo economico del sistema Paese
E il del tutto evidente che la società si sfalda
Ho avuto la fortuna l'onore di
Svolge per due volte il ruolo del mini di di ministro in due ministeri che si occupano di impresa
Prima ovviamente i settori
Della manifattura quello più canonico appunto il ministero frutto economico poi nel settore primario
Alle politiche agricole
La presenza dello Stato
All'interno delle dinamiche di crescita economica di un Paese e fondamentale proprio per poter intervenire
A nelle distorsione del mercato
Nella necessità di ridistribuzione
Di Indirizzo
Dello sviluppo del Paese
E in questo Paese è stato fatto
Poco e male in una fase
Con il Movimento cinque Stelle al governo oggettivamente ci si è cercato di tornare allo stato protagonista non dei consigli amministrazione
Ma dell'indirizzo di politica economica del paese
Posso fare tanti esempi ne cito uno più in in profondità ma
La fusione siano essi
Borsa Italiana acceleri l'Italia ITA
E la rete unica Autostrade
Attraverso quella che a nostro avviso doveva poteva e dovrebbe ancora essere la banca pubblica rivestimenti c'è cassa depositi e prestiti
Abbiamo cercato di condurre il Paese verso una politica economica che non avesse come finalità esclusivamente quello di arricchire il mondo di impresa ma soprattutto di indirizzare gli investimenti
Se pensiamo alla custodia rette
E la dimostrazione di come
Il mercato in qualche modo no non può dare tutte le risposte
Oggi ci troviamo in una condizione in cui si tenta di arrivare a una rete unica fondamentale per la copertura la restituzione dei dati in questo Paese
Ma figli di un passato che ci ha visto privatizzare un'azienda di Stato in malo modo addebito a cui è stata affidata la rete primaria
E oggi abbiamo delle zone interne del Paese dove non cinque GT non arriva neanche moderno qualche volta marco tedesco
In questo lo Stato ci deve stare perché appunto è è e lo stato in qualche molto tese garantire uno sviluppo ordinato e progettato
Del proprio Paese
Oggi siamo spaventati da
Dalle risposte che non arrivano dall'Europa
Da un ritorno alle politiche di austerità
Da scelte incomprensibili
L'aumento costante
Dei tassi di interesse
Con un tentativo di combattere in un'infrazione un'inflazione
Che a cause esterne
Con una avvilimento della domanda
E quindi con un aumento dei prezzi
Che modo sbagliato che sia per intervenire in una condizione come questa che non è certamente un problema di rapporto tra domanda essa Offerta che ha causato l'inflazione è esclusivamente un una speculazione sui core prezzi Energia che poi al prodotto un aumento compreso dei prezzi
E le risposte del movimento che sono descritte in questo libro che giustamente
Senatore turco
In premessa ha detto bene
E il figlio di competenze accademiche e di esperienza politica sul campo che probabilmente il miglior mix da cui può nascere un testo
Descrive esattamente cosa bisognerebbe fare età un'alternativa
Alle politiche di austerità che mi sembra regnano sovrane ancora oggi in Europa
Non mi soffermo su l'ultimo elemento con cui concludo il mio intervento
Perché l'esempio plateale
Di come politiche espansive
Abbiano un'incidenza positiva sul ciclo economico
E come però possano essere lette in un modo totalmente distorta negativo da chi ne dà una lettura a mio avviso ma preconcetta e il superbonus tredici per cento
Cioè una misura che ha consentito un incremento di centocinquanta miliardi di entrate tribù dalle tasse pagate del mondo e ricostruzioni sostanzialmente da quel mondo che ha permesso di ridurre credo di tredici punti il rapporto debito PIL
Che ha consentito un rientro per una retrazione diretta
Del circa trenta per cento come detto l'agenzia che ha avuto un effetto moltiplicatore diretto di zero ottantaquattro ogni euro investito
Dati Istat
è ufficio parlamentari di lancio dice su quell'atto va raddoppiato se si guarda il il valore aggiunto indotto nel settore ampio la ricostruzione che ha venti sottosettori e quindi ci dice che ogni euro di quel debito si è generato un euro e sessantotto di P
Ecco quella e quello è un esempio
Di come e assieme al quattro punto zero di cui mi intesto un po'la paternità nella sua veste più strutturata
Sia nei nel tempo che è stata do quando è stata prevista cioè per tre anni cosa che non si era mai visto sia nella quantità sia per aver aperto a tutti i settori economici
Passando dai gli ammortamenti dell'imposta appunto quella misura che ha consentito l'impeto di investire anche lì circa trentasei miliardi di investimento compreso da parte dello Stato
Queste due cose hanno consentito al nostro Paese di uscire dal punto di vista economico
Più forti di come siamo entrati in pandemia ricordo che l'Italia ter crescita al due mila ventidue fino a quando abbiamo avuto l'onore di di governare il Paese
Era il Paese con la miglior performance europea rispetto due mila diciannove non rispetto due mila venti
Rispetto al due mila venti e diciannove lì di tagliare il miglior Paese europeo per crescita
A dimostrazione che le politiche anticicliche espansive sono una risposta giusta che consente anche di investire risorse per gli strumenti di tenuta sociale come è stato lento e cittadinanza come dovrebbe essere salario minimo comma dovrebbe sulla settima corsa la corona stima corta
Che consentono quell'ascensore sociale che oggi manca completamente questo libro una un manuale una guida per una visione di paese diversa da quella che loro popoli imporre gli stati membri grazie
L'intero incasso voltarsi Donat Unaprol presente Conte prego prego presidente no
No io Silvio volevo
Per no volevo soltanto ovviamente sono sul superbonus nessun possono stare qui a fare un altro un altro convegno voi Ceccherini sostiene che sia una notificazione psichedelica no il il superbonus che non abbia poi avuto tutti questi questi di questi benefici
I però detto questo qui non so se se il presente Conte voleva forse intervenire prima del del del panel grazie a impegni lo faccio in realtà nelle poi parliamo il dibattito con con con gli invitati prego
Sì scusate ma sono costretto a intervenire chiede la parola adesso perché purtroppo devo immaginare sono giornate un po'fitte da degli impegni anche della campagna elettorale però ci tenevo a dare questa testimonianza
Da parte mia
Per e lavoro domani turco ha fatto ma soprattutto vorrei anche ringraziare tutti gli ospiti a partire dal moderatore tutti gli ospiti che sono qui presenti i relatori tra cui vedo anche amici come Stefano Fassina
Illustri permettetemi non posso dismettere la veste di collega illustri colleghi la professoressa accorsi e i professori cercare Valente saluto anche il professor Luciano D'Amico che ripeto è un po'che non ci vediamo mi fa piacere
Rivederlo il professor pizzo vedo altri ancora
Sono contento che ci sia questo confronto anche tra specialisti fermo restando che i temi sono di ampia portata
Col momento CIPE se le stiamo attraversando una fase io ripeto spesso di
Maturità rispetto a un precedente percorso come è giusto che sia
Una fase in cui c'è
Anche adesso sicura un'elaborazione teorica oltre che ovviamente un'azione pratica questo libro peraltro mi piace l'ho detto
In sede di altra presentazione quindi restituisco anche la cortesia in questa sede questo libro che ha coincide questa pubblicazione pressoché coeva
Con un'altra pubblicazione che ritengo importante assolutamente sincrona per quanto riguarda la prospettiva che state delineando su questi temi e c'è il libro di Tridico governare l'economia non è un caso che una forza politica che dovrebbe essere impegnata a coniare slogan in campagna elettorale invece si ritrova in campagna elettorale a riflettere su quelle che sono delle direttrici fondamentali per quanto riguarda la politica economica politica sociale cioè io lo ritengo un segno di forte maturità che si collega anche al lavoro che stiamo facendo con la scuola di formazione
Noi abbiamo bisogno di una forte elaborazione perché dobbiamo dare contenuto due o dare veste non solo con piena consapevolezza per quanto riguarda anche il coinvolgimento in un più ampio dibattito democratico di quella che è stata sosta delle azioni di governo e sono delle battaglie che portiamo avanti
Ma dobbiamo anche ovviamente nutrire quello che il nostro percorso in futuro
La forza pagato cinque se le è stato sempre questa quella di
E se fortemente innovatrice e questo è indubitabile si può far polemica politica ma siamo stati a forza che al governo è risultata più innovatrice numeri e impatto delle riforme che abbiamo realizzato
Allora queste riforme
Forse è stato difficile restituire l'azione di governo anche un disegno
Ma siamo stati sicuramente più innovatori al conte uno a pensarci bene perché la maggior parte delle riforme sono state si sono realizzate il conte uno però è chiaro che il conte due
Governo gocce due c'ha consentito poi di curare meglio e armonicamente una prospettiva una prospettiva che nel corteo bella ricavata solo da un contratto di governo è affidata a quella che era stata la negoziazione del contratto di governo cosa ne emerge emerge
Quello che abbiamo scritto anche la carta dei principi e dei valori stiamo cercando di costruire una economia chi chiamiamo ecco sociale di mercato
O economico sociale di mercato cercando di dare con le nostre Mothers modeste forze ma con invece il Valenti siano contributo di amici studiosi che ci affiancano e contribuiscono anche con pensiero critico a migliorare ad approfondire queste prospettive
Cercando di delineare un anche delle nuove prospettive
Perché vedete e qui sono rimaste modelli tradizionali a collettivizzazione liberismo spinto il dirigismo voi ci sono stati i francesi collettati pirateria noi con l'economia con la prospettiva di un programma ecco sociale di mercato che cosa siamo di fatto dicendo dicendo che non possiamo qui continuare con la politica interviene una politica di ultima istanza una politica nella logica di Onna Marchetti serve cioè risolutore di ultima istanza dei danni dei guasti provocati dal libero mercato ma dalle forze
Di un laissez faire dobbiamo anche cercare di svolge un ruolo Principi Sivo
Più incisivo di market share per di dar forma a promuovere anche alcune il cane e realizzare delle condizioni perché il mercato prenda alcune strade
E a noi non interessa e non ci spaventa il dibattito teorico laddove ovviamente
In epoca abbiamo vissuto di neo liberismo spinto ti contesta ma tu allora se statalista non siamo mai stati statalisti ci mancherebbe però voglio dire
è ridicolo fare questi dibattiti interni quando a livello internazionale addirittura avevo vediamo dei colossi e player che sembrano voler inseguire politiche Gore bestiale pensa ancora a darsi protezioni eccetera e si difendono
A colpi di protezionismo
E allora cerchiamo
Di governare l'economia ecco per ed imboccare la strada giusta sono i due titoli dei due volumi e come ovviamente lavorando con la consapevolezza che non abbiamo capitalismo debole fragile
Un capitoletto un capitalismo basato per lo più su piccole e medie imprese
Pochi ormai assetti strategici industriali c'erano quasi tutti depredati sono ormai di
Delle multinazionali e sono andati all'estero
Abbiamo anche un capitalismo che purtroppo densamente si regge su base relazionale nel migliore dei casi alcune volte un capitalismo suo dubbio bianchi infetto
Anche il setto perché scusate il modello Liguria che capitalismo e di chi svolge o di chi si procacciava la proroga delle concessioni edilizi delle concessioni
Ifi che attori e urbanistiche
A sulla base di incontri privati i luoghi privati senza nessuna trasparenza dei processi decisionali democratici
E ovviamente in cambio finanzia le campagne elettorali
Ma non è non interessa l'aspetto processuale però diciamo che questo è un capitalismo infetto ma guardate che si è mostrato infetto anche e noi ci siam passati
Quando ci siamo ritrovati ad analizzare una concessione con auto est Autostrade per l'Italia dopo il crollo del ponte
Abbiamo
Abbiamo avuto un come dire un sistema che si è ritorto completamente contro un sistema dove consulenti del privato capitalista scrivevano sui giornali fingevano di essere commentatori che difende uno Stato di diritto
Quando invece bisognava e pochi hanno avuto il coraggio di riconoscere che si trattava più semplicemente di un acconto di una concessione
Completamente squilibrata blindata per legge perché non fosse più toccata a favore del privato
Elisa posso tutte quelle questioni che sapete allora noi abbiamo la forza la capacità di intervenire e come dire non so di prendere la strada giusta ma di fare la cosa giusta e dobbiamo lavorare in questa relazione questo sarà il nostro contributo oggi
Né ci ritroviamo in un clima dove purtroppo si torna politiche di ostilità
Si cancella tutta la svolta che abbiamo fatto e quello che ha dato fastidio diciamolo anche e il fatto che abbiamo dimostrato che con forza con determinazione può andare in Europa e non prendere e non lasciar fare al l'asse franco tedesco cosa che appaia anche a me pareva impossibile attenzione a chiave pareva impossibile
Tentavano anche all'interno armi a maggioranza di spaventarmi
La sindrome del
Del dell'isolamento
I politici di lungo corso spesso tirano fuori al singolo nell'isolamento ma assesta così poi rimane isolato ma se fa così e continui a esistere vedrai che sarai emarginato ma scusate la mia risposta ma se viene emarginato delle decisioni è preferibile a meno che compatti e ti auto ai margini all'esito di una battaglia rimane emarginato piuttosto che auto emarginati di partenza
E questo allora il tema poi ovviamente la realtà della storia ormai e non più cronaca perché siamo alla storia ci attesta ci dimostra che se vai con visione con argomentazioni Settis anche muovere diplomaticamente necessaria anche quello che dei percorsi crei delle svolte e quelle svolte uno solo segnali assolutamente
Anche dei successi ma non solo per l'Italia per il nostro Paese per ogni europea che parlava da decenni di finanziamento basato sul debito pubblico non c'era mai riuscito
E a ritornando a nuovi oggi che succede oggi tutto questo non c'è più è sparito
Noi se fossimo rimasti l'avevamo anche detto annunciato dovevamo combattere ed era prioritario mi aspettavo che lo facesse Draghi mi aspettavo che facesse Meloni
Si combattesse per rendere strutturale questo percorso
Per quelle con queste
C'erano anche frutto di un contesto emergenziale diventassero pilastri per una nuova politica economica l'interesse di tutti perché abbiamo tante sfide se queste sfide le affrontiamo con questo patto di stabilità noi non potremo reggere la competizione
Si parla di competizione nell'Europa di Lidia ancora qualcuno dei miei colleghi degli ex colleghi parla di leadership dell'Europa alla leadership l'abbiamo persa da tempo
Come poi compete con Cina Stati Uniti se tu introduce un patto di stabilità e non riesce a costruire di fronte a prima un'emergenza pandemica poi energetica adesso bellica dei piani strutturati di finanziamento straordinario sempre sul debito comune
Corcelli endo quali sono gli obiettivi prioritari
Pervade poi ci si può anche dividere su quelli che sono gli obiettivi prioritari per noi fondamentali ovviamente
Non interrompere la transizione energetica ecologica non puoi rimanere a metà del guado perché quello è il percorso la lotta all'inquinamento contro i cambiamenti climatici non è una opzione culturale è una necessità vitale quindi non c'è da discutere però dico discutiamo anche i tempi i modi
Come vuole discutiamo che la transizione energetica ecologica non può oggi
Tramutare ormai c'è un delirio collettivo in transizione militare per cui tutte le risorse e sono i documenti ufficiali del Consiglio Megolo dicono devono essere adesso tutte concentrate
Sul questa fu corsa folle
Al riarmo nel momento in cui parlo uscì dall'agenzia di Borrelli che ha detto sì ha ragione Stoltenberg segretario generale della NATO dobbiamo utilizzare le nostre armi nel territorio russo
Quindi avete visto siamo in campagna elettorale i nostri governanti dicono ah ma attenzione non dico non si può fare bisogna essere un po'prudenti siamo in campagna e già però la strada è quella perché ormai la banche operano e l'investimento ha avuto l'ordine di concentrare gli investimenti a favore delle giuste militari
Hanno dato appuntamento questo forse è sfuggito ai visse l'economia per il prossimo giugno quindi non a caso dopo le elezioni europee
Di ritrovarsi per portare delle soluzioni per finanziare questa corsa al riarmo questi investimenti militari ecco allora e qui che dobbiamo discutere e su questo dobbiamo
Ragionare questa non è un'economia ecco sociale di mercato e se l'economia di guerra che noi respingiamo con forza
E non possiamo rassegnarci
Al fatto
Che la priorità diventi per tutto il sistema politico economico sociale e culturale italiano ed europeo la sconfitta militare della Russia perché siamo a questo livello
Per noi invece le politiche del lavoro salario minimo la riduzione del tempo di lavoro garantendo maggiore produttività
Per noi investire in questa direzione e ancora fondamentali non stiamo andando forse verso la stiamo ritornando uno detenere più austeri della storia
Questo in diciannove mesi governo milioni sta ritornando non so se ne siamo tutti consapevoli a tappe forzate
Al periodo più buio dell'autorità su quattro pilastri
Ossessione per l'avanzo primario
Privatizzazioni poi ditemi se facessimo adesso non so il tempo una breve digressione vi dimostra lei con calcoli alla mano che le privatizzazioni fatte in questo modo sono vota a perdere perché quello che tu cedi
E e acquisti dell'immediato lo perdi in termini di utili dividenti stiamo parlando peraltro di asset fondamentali poi ditemi se un assetto come le Poste che oggi sono il presidio dei piccoli comuni eccetera
Può essere sottoposte può sfuggire a una logica di politica sociale
Poi lo sapete durante la pandemia io governato se non ci fossero state le poste nei paesini non potevo neppure erogare e pagare i soldi ai cittadini alla pensionata al piccolo
Pensionato che non non aveva carte non aveva possibilità e utilità diverso da poter utilizzare ancora altro pilastro precarizzazione poi rientro del lavoro e poi le regole europee rigide ecco allora non voglio trattenere perché rischio di scaldarmi troppo e devo conservare energie per la campagna elettorale solo per questo però vi ringrazio per il confronto abbiamo bisogno
I contributi critici abbiamo bisogno di confrontarci abbiamo bisogno di creare un dibattito nel Paese vero sincero autentico su dove vogliamo andare perché qui non si può far
Continuare a fare riforme
Dicendo che ovviamente si vuole premiare la meritocrazia
E poi si tira fuori il decreto in piena campagna elettorale per le sanatorie edilizie
E poi sia fuori ornare redditometro e ce lo si e lo si rimangia nel giro di qualche ora semplicemente perché c'è stato una reazione che spaventa da parte delle altre forze politiche o dell'opinione pubbliche questo significa non avere nessuna direttrice nessuna prospettiva nessuna visione
E affrontare quello che il moto inerziale
è il noto inerziale
Austerità tagli tagli alla domanda interna tagli ovviamente a tutto quello che il sistema del welfare in cui invece rigorosamente e consapevolmente dobbiamo investire grazie
Io ringrazio il presidente Conte diciamo che ovviamente ha dato una serie di spunti che ognuno dei quali mentre M. un un convegno a parte mentre faccio femm
La piccola riflessione che il il debito comune col mento non è che non lo quella Meloni non lo vogliono i tedeschi e gli olandesi più che più perché il governo coi sulle come andrebbe trattata la questione Europa è un altro paio di di maniche
Io però non voglio più rubare tempo perché il tempo veramente se ne rimasto poco e volevo invitare Malipiero uno per uno al al podio
Siamo i quattro
A okay allora possono suo debba allora l'invito a salire
Sul diciamo sul sul palco ambito Stefano Fassina la professoressa Anna Marcella Corsi della della Sapienza il professor Leo Francesco già cari nel nel nel Salento che il professor Marco Valente peronista dell'Aquila
Allora
Fatta se non attacca facciamo un patto e siamo cinque minuti a testa cinque a testa così diciamo parlo parliamo parlate più che altro tutti siamo a fare qualche qualche veramente qualche rapida riflessione io siamo parto da da Fassina che ce l'ho qui comici da me già viceministro all'Economia
Economista economista di di sinistra e ma io lo spunto che volerà sta finendo che che ovviamente ha letto il il libro
è un programma che richiama al centro lo Stato che si oppone all'austerity alle politiche diciamo neoliberiste era il turbo capitalismo tedesco lo lo cita
Turco nel nel libro è un programma di sinistra io ne ha scritto recentemente un libro no sulla sulla sulla sinistra sul dove proprio la sinistra e questo può essere considerato un programma di sinistra
Buongiorno grazie una richiesta Mario di riconvocarci magari dopo le elezioni per avere un pomeriggio perché il libro a mio avviso merita una discussione approfondita perché è un manifesto nel senso serio
Del termine di cultura economica con un una sistematizzazione importante che certamente per rispondere in termini molto secchi
Alla domanda per quanto mi riguarda interpreta secondo quella che è oggi la fase storica lei domani delle divinità del lavoro di giustizia sociale e di transizione
Ecologica e poi infine anche di pace
Quindi me è un libro che va discusso che va approfondito e coraggioso è coraggioso e anche innovativo per il dibattito italiano soprattutto nell'ambito progressista perché noi stiamo corriamo il rischio lo dico non ovviamente rivolto a questo libro sento tanti economisti sedicenti progressisti che sta rimasti della fase precedente cioè se lo scavalcati a sinistra da Draghi da Giavazzi per la battuta che ha fatto prima
Paduanelli la conclusione dell'editoriale di ieri di Giavazzi che fino a due giorni fa ci raccontava che bisognava diciamo che le politiche di austerità erano espansive ricordare la per vent'anni abbiamo letto editoriali
Sulla e sparisce la richiesta al con tracce almeno fare politiche restrittive sul piano puro di bilancio quelle quindi c'è questo questo coraggioso incursione e sistematizzazione lo Stato e è ritornato protagonista cioè se uno legge discorsi di Bailén se ne accorge il mercato e la regolazione del mercato
Da rivista
E il libro mi fa molto piacere perché questo è un tema importante dette enormemente sottovalutato cioè quanto contano i mercati ai fini degli effetti sul lavoro sulla disuguaglianza
Il libro e ne riconosce la rilevanza a livello globale e a livello di mercato unico
Europeo
C'è un ci sono delle affermazioni importanti sulla Banca centrale europea e in sostanza qual è il punto che il libero fa una firma diciamo fa un'affermazione ed è un un messaggio chiaro
L'ordine economico non è un fatto naturale
L'ordine economico e politico quindi non non c'è nessuna diciamo nessun destino segnato che la banca centrale debba combattere solo in frac inflazione non è una
Non è scritto nessun sulle tavole della legge
Che i mercati debbano essere regolati nel modo in cui lo sono anche il mercato unico europeo non è un non è un dogma chiudo che abbiamo proprio in poco tempo appunto poi magari ci torni ci torniamo sul libro nelle prossime settimane
Mario individua alcuni autori alcuni economisti che sono a me molto cari
Ne aggiungerei aggiunge un economista e poi un filone l'economista che era che aggiungerei Hakkar Polani che a mio avviso diciamo utilissimo per riconoscere in questa fase quanta domanda di politica quanto governo di dell'economia c'è bisogno di non c'è bisogno
E l'altro filone a proposito di interpretazione delle libertà no si insiste molto
E la dottrina sociale della Chiesa
Diciamo quell'idea di libertà economica che abbia un'utilità sociale che poi è finito nella nostra Costituzione all'articolo quarantuno e quarantadue è diciamo
La dottrina sociale della Chiesa
L'Aci un serbatoio fondamentale da recuperare per un'altra economia ci sono gli economisti ma c'è anche ogni un importante fondamentale
Come dire riferimento che che sta dentro la nostra in cui costituzione e che dobbiamo rimettere accentra è stata marginalizzata trattati europei la dobbiamo rimettere al centro grazie
Ringrazio Stefano Fassina e vorrei dare la parola alla professoressa corsi si occupata
Tanto di diseguaglianze e le volevo chiedere se il modello economico prevalente quello che viene messo qua in discussione dal libro in qualche modo incide sulle sulle diseguaglianze di genere
Beh ovviamente si ognuno e ognuna di noi ha letto il libro credo con uno sguardo diverso io ho scelto anche delle parole chiave che in qualche modo sono anche riecheggiato e negli interventi che ci hanno preceduto
Il cambio di paradigma ridistribuire possibile ripensare il welfare che paese alta e la parte del libro che mi ha interessato di più anche per le mie competenze per il mio sguardo appunto quello di genere quello che riguarda in particolare l'equità di genere che scegliere proprio come parole chiave dispetto è la strada giusta da imboccare diciamo
Tenendo conto che
E guida ed uguaglianza non sono ovviamente equivalenti e l'equità tra virgolette parlando adesso di elezioni europee fa parte del DNA dell'Unione europea perché di fatto è scritto già nel Trattato di Roma fa parte da di per sé del mandato istituzionale che noi
Portiamo come come contributo anche al al mondo economico a livello globale
Le donne le donne e gli uomini le donne i giovani in un vezzo
Da statistica perché io poi di fatto come formazione sono un'eco offrono economista applicata sono insegna in un dipartimento di Scienze statistiche sono andato a guardare nel libro quante volte le donne sono state citate raccontate proprio nove volte
Nel totale e in che capitoli in che contesti lo dico anche per sottolineare un merito perché non è scontato che ce ne sia la parola donne e non li proteggono via anche nei libri molto noti quelli dei grandi economisti
Alcuni sono stati citati anche qua
Ecco donne donne giovani soprattutto trovato l'associazione perché il libro ha comunque il merito di sottolineare come l'Italia sia in una situazione abbastanza vergognosa dal punto di vista della partecipazione delle donne
Al mercato del lavoro di come si caratterizzi per disuguaglianze dal punto di vista retributivo
Di bassa qualità del lavoro femminile di come la precarietà e in particolare i fenomeni come il part-time involontario si stiano concentrando principalmente sulle donne e AN
Anche sulle giovani donne
E allora abolendone i pochi minuti rimasti disegnare un percorso a venire quindi andare proprio prendendo questa sfida del titolo del libro volendo indicare in qualche modo una strada giusta
Cosa si potrebbe fare di più nella direzione dell'equità be'in primis abbandonare questo sguardo alle donne o ai giovani o a determinate categorie svantaggiate o vulnerabili come categoria a sé stanti
Cioè quindi prendere del genere e fare del gene una lettura trasversale
Fra l'altro mi dispiace che il presidente conteggiando via ma volevo ovviamente sfruttare anche la sua presenza per ricordare quanto sia parlato di questa lettura trasversale ovviamente lo faccio con tutti voi che siete impazziti
Dal punto di vista della della rappresentanza politica istituzionale
Quanto se ne fosse parlato nell'avvio nella scrittura del Piano nazionale di riprese l'etichetta di questa lettura trasversale di genere
Ovviamente sapete bene che ne è rimasto ben poco i pochissimi dati che noi abbiamo su ciò che il piano nazionale in realtà sta portando anche la potestà degli Investimenti
E quindi del futuro diciamo a Breve del due mila ventisei del nostro bene del nostro Paese di fatto non vengo su Italia domani sul portale dedicato non ci dicono nulla
Dell'impatto di genere di questi investimenti che invece ovviamente determinate aree quelle della salute
Quella dell'istruzione quella dell'inclusione sociale non parlo di transizione ecologica ne parlo di digitalizzazione perché sappiamo il che lì sarebbe ben più difficili giudicarli sebbene uno sforzo andrebbe fatto anche lì
Ecco di fatto c'è rimasto ben poco quindi la prima la prima diciamo così indicazione di merito è una tra una lettura trasversale di genere e poi permettetemi di chiudere su un tema che ha ha sollevato proprio l'autore del libro il collega il senatore che si replica il fianco ecco il tema del lavoro il sul tema del lavoro c'è davvero da fare un ripensamento globale di ciò che il lavoro vuol dire oggi
Nelle parole del del senatore ho sentito ovviamente il tema del lavoro dignitoso non è stato chiamato esplicitamente così ma lo chiama così l'International labour Office quindi è importante ricordarcelo quindi ma è anche un tema che io più mi sono segnato la citazione di una frase in modo specifico a cui tengo particolarmente a lei all'inizio del capitolo sugli ripensare il welfare c'è un passaggio in cui si dice in Italia le do al lei lavorano meno che in qualsiasi altro Paese occidentale
Se si esclude il lavoro di cura familiare che però non è retribuito ecco allora messa un'altra lettura che che mi sta molto a cuore facciamo in modo anche attraverso investimenti mirati nella creazione di indicatori di genere che ci permettano di legge la realtà con gli occhi giusti
Ecco facciamo in modo di valutare e valorizzare appieno quello che è il lavoro anche invisibile delle donne se volete io ci metto la faccia grazie
Grazie grazie alla professoressa corsi veramente mi dispiace per il poco tempo perché è un però io diciamo do la mia piena disponibilità
Al a tornare di fare il il dibattito con con più tempo a disposizione perché adesso per chiedere avente due tweet al Valente Giaccari io parte da Valente siamo il libro contiene ovviamente ne abbiamo parlato diffusamente in questo retta una critica alle politiche di di di austerity
Diciamo un po'si si sta tornando a quello che era il dogma dell'avanzo primario poi tante i tanti risultati non è che li ha portati sulla riduzione del debito
E la strada alternativa è la strada giusta se come dice turco nel nel libro
Se sempre in cinque minuti e raccomanda
Sì ma cercherò di essere brevissimo
Mentre sono con li separava il pranzo insieme al collega coincisero Cruz super rapido
No sicuramente no diciamo mio sguardo più di di confronto accademico generale
La l'atto di economia come abbiamo Ambin segnatamente all'accademico degli ultimi trent'anni abbondantemente in crisi è percepita come in crisi anche gli stessi accademici quindi una sorta di di di crisi identitaria in questione le Aule abbiamo di vite sto ma neanche negli occhi in quello che stiamo insegnando
Quindi il il il mio ruolo produce questo già adesso i termini della ditta come si può cercare di creare una diversa teoria economica che tenga conto dei fatti evidenti a tutti che emergono le chiunque
Operi all'interno e con la mia ad esempio responsabilità di politica economica
La questione fondamentale che nati economica esistente parte da un'utopia è stata progettata ai tempi delle delle isole sia industriale
In quest'asta mentre il Pirata grano e quindi mette insieme braccianti provvedere a terra produci il pile sei contento
Poi dopo hanno le fabbriche erano le complicazioni Massimo San lavorazioni su una un disegno intellettuale che parte da questa visione di base
Questo non è non è più sufficiente da molto tempo non è più si fece ante per catturare le complessità delle economie moderne
Per questioni tecniche non riandare discuteranno ad esempio sul sulla perfetta sostituita che noi assumiamo i nostri modelli economici
Latteria economica che si badate che giustifica il di verismo e tutte le teorie conseguenze afferma che è sempre possibile sostituire qualsiasi operaio con questi dato operaio con qualsiasi pezzo di capitale e quindi le imprese sceglieranno quel decimale giusto
Di fatto il produttivo tutte una sedi potessi tecnica che servono per telefoni conclusioni ma che sa assente inadeguate
Al contesto moderno e con cosa sostituirlo la critica è facile la parte positivo ovviamente più complicata
Ecco mi rifarei al titolo del libro perché questo era il esattamente l'approccio corretto non possiamo più immaginare di avere una cioè l'economia che anni assistiti a una un unico modello ideale di economia
Adesso ne diamo in un contesto in cui si aspira a Verona ma economia che produce la massima crescita
E attraverso questo poi magicamente si si arriva al benessere generale per tutti quindi il la massima produttività Emma si profili tira massima attività economica
è l'unico obiettivo che si deve porre con l'abbiamo imparato spesso anche in maniera costosa personalmente è che non esiste un unico obiettivo economico ci deve essere il benessere economico accanto alla protezione sociale accanto agli Allotta diseguaglianze accanto agli investimenti per per la per la sicurezza per per l'innovazione la ovviamente la sostenibilità ambientale sono tantissimi gli obiettivi e non ce n'è un unico formati ideale di società che ne possiamo raggiungere credo no fare percorre una strada e di volta in volta accorgerci quando stiamo andando fuori carreggiata su uno dei tanti obiettivi che dobbiamo porci
Ed è quello che ha fatto appunto il governo contee quando si trova di fronte a una pandemia sente imprevista ecco che bisogna fare costantemente la scena dizione chiara di quali sono i limiti che non si possono travalicare
E non è possibile tollerare una riduzione del benessere economico per per i pensionati per i lavoratori per le fasce deboli per i territori sotto una certa soglia indipendente mentre quasi sei altro criterio che ci possano essere così come non si può neanche tollerare di avere squilibri esagitati da qualsiasi parte quindi un buon senso applicato alle economie moderne complesse
E che deve tener conto del del dei contesti in cui viviamo e non in dialisi mi ha assorbito topici e non giustificati grazie simile
Rapidissimamente andrei al professor Giaccari
E so che lei si è occupato tanto direi
I quindi quello che sono siccome nel libro se il ritorni forte ritorno del della presenza dello Stato nell'economia Fraioli la domanda che mi verrebbe da fare c'è bisogno di una nuova IRI
Cercherò di essere molto breve visto esplorare anche qua corre il rischio di parlare da solo io però prima prima di intervenire
Volevo veramente
Come dire accedere ad un invito che ha fatto Fassina prima perché Indro libero e così ricco di spunti che mai che meritava
Veramente notevoli approfondimenti tra l'altro devo dire che anche come dire degli spunti che sono arrivati su cui diciamo questo tavolo
Meritano davvero un degli approfondimenti che aiuto ma davvero a collocare il problema economico su un piano differente da quello che molto spesso viene interpretato lette conosciuto un senso comune che come diceva il professor Valente
Probabilmente non è in linea con i tempi ne parliamo ancora per esempio di neoliberismo
Ma ciò ma li li dell'ideologia la dottrina che regola le Crevola diciamo le l'Europa è tutta la legislazione intorno
Fiscale dell'Europa eccetera risponde ad un altro tipo di dottrina che è diverso dall'essere Ferrario liberismo che quello dell'ordo liberismo di origine tedesca
Che prevede che che diciamo che legge anche l'intervento pubblico in una maniera completamente diverso da quello che neoliberismo quindi questo libro permetterebbe davvero notevoli approfondimenti per quanto riguarda domanda specifica sunniti
Cioè lì di la storia dell'IRI è una delle
Tante storie in Italia che non vengono come dire lette in maniera approfondita si legge solamente un aspetto dei libri si dice l'intervento statale è stato fallimentare eccetera eccetera
Io ho avuto modo di entrare proprio nell'archivi degli vini che sono stati per qualche sonora conservato presso l'Archivio di Stato e per un paio d'anni mi sono dedicato questo studio anche per motivi mie personali oltre che che dottrinali Lili la storia del divieto battuto nel Primo Periodo quello che va dalla sua costituzione fino alla fine degli anni sessanta è una storia ricchissima che rappresenta davvero il modello di modernizzazione del Paese
Condotto da un'è lite competente un'élite competente che aveva proprio questa compio grafie completamente differenti ma che avevano davvero uno spirito di responsabilità civile
Ed un impegno profondo nell'ammodernare il Paese
In assenza di che cosa di quello che ha ricordato il il presidente
Una carenza una scarsità che è tuttora ancora e un come dire un limite del capitalismo italiano cioè la la scarsità apre il capitale di rischio di impresa privato
E questo si è dimostrato sia nel momento in cui c'è stata la crisi che poi ha condotto alla costituzione del
Deliri e sia al momento della liquidazione dell'IRI nel momento in cui sono state fatte della privi delle privatizzazioni in cui ancora una volta il grande capitalismo italiano è stato completamente assente
E conseguenza di quelle scelte
In quelle conseguenza di quelle scelte
Oggi viviamo in un Paese che ha perso le grandi industrie che hanno prodotto dei profondi mutamenti economici e soprattutto sociali nel primo periodo posto guerra quindi anche questo è una storia che va raccontato in maniera completamente differente da quello che il senso comune
Grazie
Io ringrazio tutti ringrazio capesante Castellone Stefano Fassina a chi prego presente da sotto ci tengo a a ringraziare tutti
Ringraziare soprattutto i relatori che sono intervenuti e ringrazio anche coloro che mi hanno aiutato anche a diciamo a a scrivere questo questo testo
Ringrazio la comunicazione richieste in grazia anche tutto lo staff delle ci sono attivo ma soprattutto la comunicazione
Stefano Sansonetti
Paolo Ortelli
Giorgio
Perché scheletro qui diciamo Clark che hanno collaborato con me nella stesura di questo testo ma soprattutto negli approfondimenti poi che facciamo ogni giorno
Che poi questo testo è frutto anche diamo di discussioni che ne facciamo continuamente innanzitutto
Richiesta comune a organizzare un convegno a questo l'organizzeremo presto convegno facciamo di approfondimento io volevo un attimo richiamare alcune Caroli alcune parole che sono state richiamate
Francesco Silvestri parlava della crescita collettiva e quindi un'economia al servizio dei cittadini
Stefano Patronelli parlava della patto di stabilità quindi queste regole
Rigide
Il presidente Conte due due espressioni importanti no a un'economia di guerra
E no quindi alla transizione evitare e Paul tema della fragilità del capitalismo italiano e quindi la scarsità la scarsa propensione al capitale
Di rischio
Poi la professoressa corsi tema dell'equità e l'impatto degli investimenti anche sui giovani e quindi sulle donne lavoro invisibile altro
Altro tema ci ha richiamato poi l'onorevole Fassina che ringrazio ex vice ministro il tema della diciamo della dell'austerity della libertà sociale soprattutto l'approfondimento condivido Conte
Di rivalutare la dottrina della Chiesa
Perché lì c'è l'economia sociale che fosse abbiamo dimenticato anche noi come economisti e quindi mi faccio anche al tema del professor all'ente non esiste
Un obiettivo unico che per molto tempo forse l'abbiamo confuso abbiamo confuso lo strumento per arrivare a quell'obiettivo cioè il profitto visto come obiettivo ultimo ma il profitto è uno strumento per raggiungere l'obiettivo che rimane quello sociale di soddisfare i bisogni perché di lì
Nasce
Poi l'economia e quindi forse gli obiettivi particolari devono trovare poi un giusto indirizzo e quindi una strada giusta verso il benessere collettivo e non di pochi e poi il tema
Rilanciato depresso Giaccari sulle imprese pubbliche
Cioè oggi abbiamo il problema chi fornirà i servizi essenziali e quindi le prestazioni essenziali privato e quindi tutto appagamento oppure dobbiamo andare a valorizzare
Le imprese pubbliche e quindi allargare anche l'orizzonte del concetto di di Obiettivo e di sostenibilità
Quindi io ringrazio poi c'è il il il dottor Bassi quindi il nostro moderatore per aver diciamo portato a termine questa discussione
E ringrazio e saluto l'amica Maria Castellone per la disponibilità e anche per la sua introduzione dove lei diciamo ha fatto riferimento a tutto una serie di a spetti
Di nostre misure che sono utili per il raggiungimento di quell'economia sì di mercato ma orientata sempre al bene collettivo e quindi ai cittadini grazie a voi tutti
Grazie Mario vi saluto anche io vi ringrazio per essere stati qui mi scuso per il Breve
Tempo a disposizione ma questa era una conferenza stampa di presentazione del libro e quindi il tempo illimitato come dice Mario sono temi che approfondiremo però oggi non volevamo dare degli spunti
Che chiarisse era una cosa che il cambio di paradigma
Per passare da un'economia del profitto a tutti i costi a un'economia che invece mette al centro il bene collettivo la persona e i diritti fondamentali della persona è possibile abbiamo avuto l'esempio durante la pandemia
Con i fondi destinati alla Next Generation io e la professoressa ci ricordava quali erano gli assi portanti di quel piano che ancora aspetta di essere messo a terra è uno degli assi dei tre assi principali
Era proprio l'inclusione e la coesione sociale quella direttrice su cui costruire il futuro di questo Paese anche con il coraggio a volte di fare no scelte di rottura con il passato quindi grazie veramente a tutti e grazie in particolare ad Andrea Bassi per aver moderato questo incontro
Se voi grazie