Tra gli argomenti discussi: Cinema, Cultura, Film, Guerra, Informazione, Politica, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 3 minuti.
17:00
09:30
10:13 - Roma
10:13 - Ribera (AG)
17:00 - Ribera (AG)
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Da un film che appartiene al filone della fantapolitica potremmo aspettarci in primo luogo una ricostruzione dettagliata del contesto fantastico del racconto che lo rende allo stesso tempo pienamente comprensibile e verosimile
Per questo punto di vista il film Civil War che al genere della fantapolitica certamente appartiene a una prima considerazione delude le attese
L'autore immagina una nuova sanguinosa guerra civile che divide alcuni degli Stati Uniti d'America secessionisti e di contrapporre alla presidenza degli Stati Uniti
Ma niente ci viene rivelato sui motivi del conflitto sulle ragioni o sui torti dei contendenti
Ci sono mostrate soltanto le conseguenze le strade dell'America interrotte da incidenti catastrofici scene di guerriglia urbana gli orrori che abbiamo imparato a riconoscere caratteristici di ogni guerra
Ma ecco il punto perché ipotizzare una guerra immaginaria per poi limitarsi a rappresentare scenari di una guerra per così dire qualsiasi perché non riferirsi all'ora a una guerra realmente accaduta presento tale riserva in una forma interrogativa perché il film in parte forse la smentisce avvalorando la propria impostazione protagonisti del racconto non solo dei soldati ma un gruppo di reporter di guerra determinati a raggiungere un uovo sintomo allo scopo di intervistare il Presidente degli Stati Uniti
Braccato all'interno della Casa Bianca là dove attraverso la televisione lancia proclami all'America
Tra i reporter spiccano due fotografie una veterana i deportati di guerra e una ragazza ammiratrice nell'altra la quale forse per spirito di emulazione simile a quel gruppo di coraggiosi giornalisti
E non è un caso che proprio due fotografie siano le protagoniste del racconto perché nelle pericolose avventure che il gruppo si trova ad attraversare spicca un'immagine ricorrente quasi ossessiva
In cui sembra chiudersi il senso ultimo del film
Ed è poi quella di uno o più soldati vivi accanto ad altri soldati dell'esercito nemico già morti o da uccidere
I canali confronto i soldati viventi sembrano ricavare un'esaltazione della propria vitalità forse un senso di onnipotenza comunque un'emozione simile alla gioia che a volte si esprime nel riso
E il fascino certo visto orrore che tali immagini sembrano suscitare delle due fotografie che si avvicinano a tali scene mettendo a repentaglio la propria incolumità
Non sembra dovuto ai particolari cruenti dei cadaveri o dei corpi torturati ma proprio quella particolare reazione che le vittime suscitano dei carnefici
La guerra insomma metterebbe a nudo un fondo perverso e intatto che si avvita della civiltà anche in una civiltà apparentemente così evoluta come quella dell'America contemporanea
E proprio forse questo intento di svelamento giustifica l'ambientazione e poi niente come certe immagini fotografiche può portare tale contenuto alla luce della coscienza
Va detto che tra gli attori tutti credibili e forse King standard sta del ruolo della fotografa più matura
Con il suo sguardo puro severo ma anche come torbida venti affascinato quella che meglio esprime il senso del film
Si tratta di un film ben fatto interessante che è uscito nelle sale Civil War viale ex Garland un saluto da Gianfranco Cercone
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