Presentazione e consegna degli "Scritti in memoria di Beniamino Caravita di Toritto"

Buongiorno a tutti
E vende inutili a questo nostro incontro seminario che
Diciamo funzionale alla presentazione di questa opera dedicata Beniamino Caravita di Toritto e cade in un giorno particolare perché certe come saprete d'accordo con la famiglia abbiamo deciso di fa collocare questo evento nel giorno in cui Beniamino avrebbe compiuto
Settant'anni
Il giorno del suo compleanno abbiamo pensato di portare a compimento questa opera
Per la quale ringrazio tutti gli autori poi avremo modo di soffermarci brevemente alla fine sui temi trattati quest'opera ringrazio le autorità qui presenti
Ieri sono qui solo per presentare coloro che avranno il compito di diciamo curare il cerimoniale dare la parola sono i dottorandi e gli o le diciamo e Luca Di Domenico
Che hanno una peculiarità in quanto sono i dottorandi e da ultimo Beniamino è stato in grado di selezionare quindi allora una sorta di testimone e con l'augurio di svolgere una buona di Terna buona vita accademica grazie a tutti
La parola al
Allora iniziamo i lavori di questa giornata ringraziamo anzitutto gli organizzatori diciamo tutti quanti anche per aver riposto in lui la fiducia di oggi siamo onorati di poter rappresentare l'evento di oggi iniziamo con i saluti istituzionali della lettrice Antonella Polimeni e condividiamo immediatamente
Il di Dio
Autorità colleghe colleghi terrestri da intese cari studenti
Buongiorno a tutti tutti oggi ricordiamo il nostro illustre collega Benigno Caravita di Toritto che per l'occasione consegneremo alla famiglia iscritti insomma noi attivati dei colleghi dell'elica Fabrizi Guizza
Cassetti Andrea Morrone Federico Sala stanno e adesso Sterpa si tratta di un cofanetto contenente tre volumi che raccolgono i contributi di ben centonovanta studiosi accademici giudici della Corte costituzionale che hanno voluto in questo modo mangiare un uomo docente come lettrice la Sapienza voglio ricordare seppur brevemente su recante percorso accademico ringraziandolo ancora per il fondamentale apporto che ha saputo dare alla crescita nostra teniamo
Niente ad ordinare il giovanissimo Daniel duecentonovanta Caravita approdare sapienza novantasette e la facoltà di Scienze politiche ha svolto il suo magistero dando un contributo fondamentale il termine di didattica e di ricerca direttore tra l'altro di un master sul federalismo fiscale Corso di alta formazione sul territorio istituzioni aveva da ultimo ottenuto il riconoscimento della cattedrale Giannoni sul tema dell'orientata artificiale intelligente cattedra collegata due corsi di diritto
Dell'informazione di governance multilivello e delle politiche pubbliche e insieme alcune delle istituzioni di diritto pubblico Caravita teneva nell'ambito dei corsi di laurea triennali e magistrali il suo dipartimento
A questa intensa attività didattica e di ricerca professor Caravita ha sempre affiancato Ancona rilevata presente né presenza avrebbe dibattito istituzionale dando morto sarà Sapienza attraverso la sua competenza nei tavoli tecnici
Emigrati consessi istituzionali oggi sonore ascolteremo la lectio magistralis il giudice costituzionale Filippo Patroni Griffi che saluto e ringrazio intimamente accettato questo invito
E a cui poi seguirà una breve presentazione di scritti in memoria
De professore degna in un'opera ripeto il rito il giusto tributo mi anche dobbiamo attraverso Caravita che veramente accanto dato all'università la quale era Bostanica grazie grazie
Ringraziamo la la magnifica repressi e per questo io messaggio e passiamo la parola al presidente della Fondazione Sapienza il professor Eugenio Gaudio
Buongiorno buon giorno a tutti
Ringrazio anch'io gli organizzatori per avermi invitata essere qui cosa che ha citato con grande piacere non solo per portare il saluto della Fondazione Sapienza di Roma l'onore di risiedere
Martedì il veramente il sentimento personale di amicizia affetto e stima che mi lega a Beniamino Caravita saluto
La presente Covelli Iaia e Andrea con affetto sono tutte le autorità qui presenti saluto il presidente Patroni Griffi che ci terrà la lectio magistralis
Beniamino ci ha lasciato
Ma Roma e oltre due anni fa sembra ieri venticinque novembre due mila ventuno all'età di soli sessantasette anni
Come sapete lo dico anche per diciamo i giovani che vedo in questa o la gremita cosa che mi fa piacere
Non solo professore ordinario illustre di istituzioni di diritto pubblico nella nostra nel nostro ateneo vicepresidente dell'Associazione italiana di costituzionalisti chairman dello studio legale CTTA presidente di forma
Presidente la Conferenza delle associazioni scientifiche diarie giuridica era una delle personalità più prestigiose della scienza costituzionalistica italiana ed europea
E ha ricoperto pertanto importanti incarichi pubblici nelle istituzioni oggi manca
Alla Sapienza i costituzionalisti a tutta la scienza giuridica italiani contributo prezioso della sua intelligenza
Brillante
Della sua cultura profonda della sua passione nelle battaglie dell'idea del vasto campo dell'istituzione della loro struttura e della loro vita concreta Beniamino pur possedendo una solidissima preparazione teorica non era uno studioso astratto
Costruttore di architetture formali slegate dalla vita e dall'attualità pulsante
Della società civile
La sua attenzione era rapporti reali e lo portava ad impegnarsi nelle sedi dove il diritto viene applicato
Sia nella parte amministrativa informa amministrativa che in quella giurisdizionale da qui la sua intensa attività forense a tutti i livelli
La sua partecipazione a commissione gruppi di studio formati per offrire alle istituzioni alla pubblica amministrazione proposte utili
Per importanti iniziative di riforma in diversi campi tra i quali spicca per qualità e quantità
Del suo apporto quello del regionalismo
La sua straordinaria capacità di anticipare tendenze devoluzioni politico costituzionali e testimoniata anche proprio da federalismi punto it la prima di vista giuridico on line in discipline pubblicistiche da lui fondata che da circa vent'anni costituisce un luogo centrale di informazione di confronto per la comunità scientifiche per tutti gli operatori del diritto
Era un uomo sempre acuto garbato e disponibile ma allo stesso tempo deciso convinto delle sue posizioni a volte passionale
Ma sempre portatori di tesi brillantemente concepite sostenute senza mai cedere in prospettazioni eccentriche ma col coraggio di additare le soluzioni delle controversie non scontate frutto dei rigoroso
Di rigorosa razionalità giuridica e di costante apertura all'innovazione metodologiche dottrinario
La sua produzione scientifica è stata molto ampia e variegata oggi avremmo il contributo anche di questi tre volumi per i quali ringrazio i gli estensori
Dall'iniziale monografie sull'eguaglianza sostanziale alle ultime opere suo fedele al Rising Roses europea su dissenting opinion delle decisioni della Corte costituzionale
Ha continuato sino all'ultimo ha dato il suo contributo ha combattuto con coraggio la malattia senza mai interrompere il suo amato lavoro nonostante l'incalzare del male che doveva alla fine
Avere la meglio sulla sua forte fibra
Vorrei anche ricordare in questa sede l'attenzione all'autonomia universitaria altro tema che lo attraeva moltissimo e su quali ha sviluppato considerazioni molto sagge anche se a mare sulla crescente prevalenza
Ad esempio della quantità sulla qualità nella valutazione dei prodotti della ricerca scientifica in Italia
La sua voce
Autorevole ed originale è stato un punto di riferimento nel dibattito sui temi della forma di governo del processo d'integrazione europea dei diritti fondamentali della giustizia costituzionale del regionalismo del diritto dell'ambiente
Esatto un docente un maestro generoso e fecondo per tanti giovani
Ai quali chiedeva molto
A volte anche troppo
Senza fare sconti e e non senza conflitti ma con quella concezione della scuola della vita in comune che quella che poi ha formato tanti Dinoi
Anch'io nel periodo in cui ha avuto responsabilità diretta la tenerlo voluto al mio fianco in particolare quale delegato per i problemi di Roma capitale
Cui lui teneva moltissimo ma anche per poter fruire dei suoi consigli dei suoi suggerimenti delle sue critiche che sono sempre la cosa più importante
Da avete delle sue proposte
Ed è per tutto questo che oggi siamo qui a distanza di due anni oltre due anni dalla scomparsa nel giorno del suo compleanno per ricordarlo ed onorarlo
Come lui ha onorato la scienza giuridica e l'Accademia grazie
Grazie mille al Presidente della Fondazione Roma Eugenio Gaudio passiamo quindi ora la parola al Preside della Facoltà di Scienze politiche sociologia comunicazione il professor Tito marci
Grazie buongiorno a tutti e benvenuti io sono onorato oltre che è contento
E portare i saluti della facoltà di scienze politiche sociologia comunicazione a questa
Importante giornata già ne abbiamo sentito perché è importante
Lo dimostra questi questa grande opera in più volumi frutto di un grande sforzo di dei curatori di pizza Cassetti Federica Fabrizi Andrea Morrone Federico stava stanno Alessandro Sterpa
Ed è una una grande testimonianza io sono contento anche di essere in quest'aula perché qui proprio professor Beniamino Caravita di Toritto insegnava qui appunto che si confrontava con gli studenti
Questo questa grande opera
Ha un valore fondamentale Primo perché risponde anche agli interessi scientifici del professor Caravita che già stato sottolineato aveva intelligenza del sismografo di chi sa anticipare le cose chi le sente di chi legge il diritto di prelazione in prospettiva della dimensione sociale del motore politico del cambiamento acque appunto giurista era chiamata a dare una traduzione in termini giuridici
Altra l'importanza di questa di questi volumi testimoniano una comunità c'è una comunità di studiosi gli amici gli allievi
Testimone uno quindi in Lidia di un lavoro che non è mai perduto ma anche che viene disseminato nelle ulteriori studi perché mi limito a queste brevi considerazioni
C'è un'altra cosa importante è banale ma importantissima che proprio del lavoro del professore universitario il Beniamino Caravita impersonava molto bene
Fatto che lavoro universitario un lavoro che
A che sviluppa una grandissima generosità
La generosità di mettere a disposizione gli altri gli allievi come alla comunità di studiosi
Tutte le sintesi le intuizioni tutto il lavoro di studio che si è fatto e darlo così con generosità gli altri perché possano a partire da questo continuare nei loro studi
è una cosa banale ma importantissima forse l'ha detta bene Max Weber quando parlava del lavoro intellettuale
Cioè del lavoro scientifico che è un lavoro che ha in sé l'idea che ciò che si fa si invecchia ma che necessariamente superato da altri lavori che vanno più avanti di lui e questo significa appunto
Modestia e generosità
E la testimonianza di questi volumi è proprio questo
Un ci sono i temi cari a professor Caravita ambiente transazione economica giustizia costituzionale Europa federalismi regionalismo potete garanzie tutto ciò che appare ancora in quel grande laboratorio che sono le federalismi punto it
Che testimoniano anche negli studi dei colleghi degli amici degli allievi questa grande capacità appunto di intendere anche la società il sistema politico riflessione giuridica nell'ottica di un pluralismo sempre importante
Punto per la nostra vita democratica
Sono molto contento rinnovo il benvenuto attutito buon lavoro io ringrazio gli organizzatori i familiari che tutti quel più presenti grazie
Grazie presidente e concludiamo questa prima fase di saluti istituzionali dando la parola la direttrice del nostro dipartimento alla professoressa e Cristina Marchetti grazie
Sì grazie
Cari colleghi gentili ospiti sono anch'io molto lieta di portare i saluti del dipartimento di Scienze politiche del suo corpo docente in questa giornata di presentazione degli scritti in onore di Beniamino Caravita di Toritto
è superfluo ricordare in questa sede la sua statura di studioso già sottolineata da chi mi ha preceduto
Ma in quest'Aula l'aula in cui per anni ha tenuto il suo corso di istituzioni di diritto pubblico
Mi piace ricordare la capacità che aveva di far appassionare gli studenti alla sua disciplina
è stato per i nostri ragazzi in un grande maestro e negli anni lo stesso Imparato che gli studenti sanno riconoscere imparare il mystery anche quando sono severi
In questi giorni ci siamo lentamente avvicinando alla data delle elezioni europee e mi fa piacere ricordare il contributo che Beniamino Caravita tra i tanti temi che ha trattato nella sua ricca produzione scientifica ha dedicato alla riflessione sul processo di integrazione europea
Penso in particolare al volume quanta Europa scende Europa che a un carattere quasi profetico e i tanti articoli pubblicati su federalismi
Sui quali io stessa da ben altra prospettiva disciplinare mi sono formata ricordo ancora un interessante confronto nell'ambito dei Dialoghi sull'Europa che si tengono ogni anno nel nostro dipartimento sui futuristi assetti istituzionali dell'Unione Europea
E in particolare una riflessione che stava portando avanti sul ruolo del Consiglio nell'ambito del delicato equilibrio istituzionale europeo eravamo collegati a distanza in annidi pandemia dovette Nemo ancora
I dialoghi e fu appassionato e combattivo anche in quell'occasione nel contrastare le posizioni degli interlocutori che partecipava quel dialogo
Voglio solo concludere con un pensiero che ha sempre guidato le mie riflessioni dentro l'università
Penso sempre che i grandi professori un po'come gli artisti
Abbia nel raro privilegio di continuare a sopravvivere alla loro scomparsa attraverso le loro opere e soprattutto attraverso i loro allievi
Ed è giornate come questa che abbiamo la testimonianza di come un docente abbia lasciato tracce importanti nelle aule di questo dipartimento per cui grazie ai curatori del volume ai suoi allievi ai suoi familiari che hanno scelto ancora una volta di essere qui con noi oggi in questo giorno importante
E grazie ancora anche a tutti coloro che vorranno intervenire nel ricordare il nostro professore
Ringraziamo il presidente il Preside la direttrice del dipartimento e passiamo quindi alla seconda parte della giornata di oggi con la lectio magistralis della presidente Filippo Patroni Griffi giudice della corte costituzionale
Ci stanno
Grazie
Buongiorno a tutti
Io sono molto grato
Sia gli organizzatori di questo incontro sia alla famiglia ovviamente per avermi invitato alla presentazione di questa dire ponderosa raccolta di
Scritto in memoria di Beniamino
Se è vero che la memoria serve a trasmettere anche la conoscenza io ne direbbe Mina è sempre stato uno studioso rigoroso e curioso intellettualmente oltre che un convinto assertore dell'interconnessione di di saperi la sua creatura
Federalismi naturalmente la sua produzione scientifica ma anche quella carattere divulgativo sui giornali denotano la curiosità intellettuale e politica nel senso proprio proprio degli etimologico del termine
Dello studioso ma quando occorre anche del polemista
Allude Ceva dibattere e il dibattito organizzato molto bene dai curatori in questi volumi gli sarebbe piaciuto proprio per le terre e metà dei temi trattati
Consentitemi solo un breve ricordo personale io sono andato a rileggermi qualcuna delle dediche personalizzate a penna mi la prima pagina di qualcuno dei ribelli mi aveva regalato
In uno faceva riferimento a l'amicizia e la stima e l'affetto degli ultimi trenta venti dieci anni poi per i prossimi dieci venti trent'anni ma soprattutto nel volume margini della dissenting opinion il sottotitolo Lo strano caso della sostituzione del relatore nel giudizio costituzionale
E descrivere una volta che ho sostituito tra virgolette chissà se succederà ancora si riferiva quando mi subentrò come assistenti di studio del giudice costituzionale Corasaniti più o meno quaranta anni fa
E a un futuribile di trovarsi in Corte vale a dire del quattro marzo due mila ventuno e io non ero ancora in Corte per la verità manco ci pensavo
Ora questa lectio magistralis addirittura aggiunto vuole essere solo una riflessione
Che si pone in un ideale confronto con Beniamino un confronto che sarebbe tornato molto utile a me che non sono costituzionalista e formazione ma che sarebbe piaciuto tanta Luís
Perché come lui scrisse in una intervista quand'era ancora
Presidente così è stato suo federalismi
Entrambi facenti parte di una generazione che ha iniziato a frequentare il foro e la giustizia amministrativa quando eravamo ancora pochi
E ora però non c'è più quella comunanza e siamo tantissimi e non c'è più quella comunanza scientifica che ci accompagnava una volta e il suo pensiero tornerebbe assai utile anche nel dibattito politico istituzionale oggi un pensiero lucido critico appassionato colto intellettualmente onesto merce abbastanza rara di questi tempi la mia riflessione riguarderà ovviamente a un punto di vista soggettivo e parziale
Le relazioni e le interconnessioni tra diritti i poteri pubblici e il cortile giudici
Partiamo dai impartendo un ordine parlando di diritti occorre ovviamente partire dagli articoli due e tre della Costituzione
Noi sappiamo che la nostra Costituzione vide la convergenza tra le forze politiche che la scrissero in un compromesso giudicato ambiguo da Benedetto Croce che però si rivelò sintesi capaci di conferire giuridicità a valori fondanti una comunità positivi Zandolin principi in diritti & doveri
E assoggettando a questi
A questi principi a questi diritti a questi i doveri i poteri pubblici
Diciamo che la nostra Costituzione delinea proprio la cornice giuridica per la locazione l'esercizio dei poteri per la posizione delle persone nella società
Doverosamente garantite nei loro diritti rispetto ad altri cittadini e ai poteri pubblici ma anche tenuta all'osservanza di doveri
Che sono inderogabili proprio perché funzionale al corretto svolgimento nella vita sociale
Io penso che il giurista positivo o meno che sia deve essere consapevole dei rischi di un relativismo etico o dei valori perché non credo che sia il tempo se mai lo sia stato
Di una concezione del diritto completamente neutrale cioè di un diritto privato di ogni aspirazione assiologica
Che diventi mera applicazione o strumento del potere di un potere quale che sia la Costituzione azione del diritto all'epoca contemporanea le carte scritte se ha un senso a mio avviso induce a pressare adeguata considerazioni ai valori ai principi e ai diritti naturalmente per come costituzionalizzato il le costituzioni contemporanee non sono neutrali nel senso di per tutte le stagioni ma semmai fanno del pluralismo
Di cui sono intrise un valore in sé della vita della comunità che essere volano
Per questo sempre pensato che non si possa fare a meno di una concezione assiologica del diritto per abbracciare una gru concezione scevra da ogni considerazione valoriale false diceva testualmente la norma giuridica pone un dovere essere che si riferisce al piano dei valori e l'effetto giuridico esprimo una necessità assiologica la necessità di un valore ora è vero che le visioni assiologica e del diritto oscillano tra concezioni formali e concezioni sostanziali forse un ragionevole punto di equilibrio lo si può trovare tra sostanza e forma
Come dire
Sostenendo che la realizzazione degli interessi materiali dei soggetti posso trovare attuazione al di là di una teoria di Mary concetti
Ma nondimeno all'interno di un sistema formale in cui quegli interessi ricevano riconoscimento e tutela
Bene Mino nel libro che ho più tenuto presente questa di repressione cioè oltre l'eguaglianza formale che risale all'ottantaquattro
Rifiuta l'idea citò secondo cui dalla politicità della Costituzione deriverebbe la necessità di attendere per l'attuazione di ogni sua parte l'interposizione di Gela Torres
Un testo normativo è per sua natura espressione di scelte politiche sarà compito del giurista teorico o pratico utilizzare le tecniche interpretative per cavarsi fuori da un testo il suo significato per tirar fuori le norme
Se noi riflettiamo sui diritti nella carta vediamo che questa espressione di un
Percorso che segna le tappe del costituzionalismo moderno in poche righe tutto ruota intorno alla persona
Tutto e funzionale al non solo alla libertà della persona ma anche al suo pieno sviluppo e alla partecipazione effettiva alla vita democratica del Paese
Dal punto di vista storico alla vicenda di diritti muove nell'ambito dei rapporti di diritto pubblico e si compone essenzialmente come rivendicazione Della libertà nei confronti del potere
Il passaggio dalle libertà ai diritti e qualcosa di molto più moderno come
Bensì sa io non solo certe libertà ma posso ma queste libertà costituiscono un mio diritto da far valere nei confronti di chiunque potere pubblico o privato che sia
La tappa successiva è quella di dalla libertà della la tappa successiva quella dalle libertà e diritti è il passaggio dei diritti individuali e diritti sociali per la verità nella nostra Costituzione
Già i diritti fondamentali sono riferiti in considerazione della socialità in cui si inserisce lo sviluppo della personalità però se la Commissione pratica tra i diritti intesi come proiezione della libertà
E potere pubblico e tipica dello stato di diritto sappiamo che a mano a mano che la ideologia dello Stato liberale si avvede quindi alla base lo Stato di diritto si arricchisce dell'idea democratica di eguaglianza
Comincia ad affacciarsi di idea dei diritti sociali e lo scopo come è stato detto da una studiosa di riequilibrare le disuguaglianze sociali intervenire a sostegno delle categorie più svantaggiate
Con i diritti sociali dalla iniziale contrapposizione tra Stato di diritto è stato sociale si perviene come sappiamo nel secondo dopoguerra l'idea dello stato sociale di diritto però osserva Beniamino
La nostra Costituzione va oltre le il pensiero delle socialdemocrazie europee
E gli dicesse il progetto di trasformazione delle socialdemocrazie far diventare i diritti di libertà borghesi
Una realtà per i più larghi strati del popolo nella nostra costituzione di più cito
L'estensione dei diritti civili e politici si pone in un certo senso quale mezzo al fine per l'instaurazione di un ordine sociale che permette il pieno sviluppo della persona Mana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione del paese
In questo scenario del progressivo affermarsi diritti sociali che Caravita colloca il principio di eguaglianza sostanziale
Citando Lelio Basso rileva che esso costituisce la cerniera fra le due categorie di diritti democratici quelli di partecipazione e quelli sociali
A questo punto però allora diventa centrale il rapporto di questi diritti col potere pubblico
In un'ottica inizialmente solo difensiva tutela delle libertà individuali poi in un'ottica Pretin Siva nel reclamare il godimento dei diritti sociali quindi come si atteggia oggi il potere nell'ottica tradizionale lo sappiamo dei della dialettica autorità libertà il potere può anche auto legittimarsi nel senso che è attribuito nell'interesse dello stesso soggetto pubblico e quindi va necessariamente accompagnato da una serie di limiti a garanzia dei diritti individuali
Del resto sappiamo tutti che proprio dalla giuridici Zazie o né del potere pubblico e quindi della relazione credibile potere che nasce il sistema diritto amministrativo nello Stato di diritto
Però la situazione cambia completamente con la costituzione scritta perché l'ancoraggio dei poteri pubblici alla Costituzione costituisce un vero e proprio mutamento di paradigma che muta la fisionomia del potere
In primo luogo
Quanto meno per due ragioni in primo luogo perché nella relazione poteri cittadino alla dialettica autorità libertà
Si aggiunga una dialettica che potremmo definire autorità eguaglianza in cui il poteri si pone in una logica di servizio come strumento per la realizzazione della persona viene nel nostro Stato la centralità delle rimedi dell'intermediazione pubblica
Ma questa serbe non solo per l'ordinato assetto della società che una funzione tradizionale ma acquistare nuovo ma per la realizzazione in concreto dei diritti sociale realizzazione che richiede prestazioni amministrative cui corrispondono
Interessi di natura per intensità
In questa logica il potere non è più futuro tutto espressione di un di supremazia
Ma piuttosto di preminenza funzionale funzionale cioè e nella misura in cui lo sia ad assicurare una prestazione come è stato osservato in dottrina doverosa perché volta a tutelare interessi a soddisfazione necessarie delineati in Costituzione
In altre parole la posizione di preminenza non può andare disgiunta dalla doverosità dell'esercizio delle funzioni
Ogni qualvolta la funzione serba alle finalità di attuazione di diritti contenuti in Costituzione quindi come si vede muta proprio la logica della legittimazione dei poteri pubblici e della causa attributiva del potere
Il secondo aspetto di questa trasformazione del potere riguarda illa come dire la fisionomia delle situazioni soggettive che si muovono in questa cornice
In primo luogo sotto due aspetti in primo luogo perché si tratta di situazioni soggettive entrambe attive il potere e l'interesse legittimo
O comunque i diritti nei confronti del potere quindi una situazione completamente diversa da quella che caratterizza la relazione tra i privati
In più queste situazioni sono entrambe conformati al loro interno sia perché la legge e prima ancora la Costituzione conforme il contenuto delle situazioni soggettive attive dei privati ma anche perché con forma il contenuto del potere
Quindi se è vero come è stato osservato che il diritto amministrativo un diritto che esprime il modo di concepire il rapporto fra l'amministrazione e i cittadini
Si ricostruisce oggi il diritto pubblico partendo dalla persona e il diritto amministrativo è un diritto per e il relativo potere uno strumento per realizzazione alla persona in realtà il mezzo per rimuovere gli ostacoli di cui parla il secondo comma era così
Diritti e poteri e la relazione verticale tra individui un'autorità ma anche i diritti e doveri è questa la relazione orizzontale che lega la le persone che vivono in una comunità
In un'ottica di partecipazione effettiva di tutti a un progetto di trasformazione per usare ancora le parole di Beniamino
Della società che richiederà solidarietà tra tutti i suoi componenti ed è questa la ragione che recependo l'auspicio di merluzzo rullini coniuga l'articolo due i diritti inviolabili con i doveri inderogabili
Sulla solidarietà si fondono non poche pronunce della Corte costituzionale in svariati campi quello fiscale in materia previdenziale in materia di tutela della salute
E si questo profilo della solidarietà sappiamo che si è di recente arricchito a riferimento esplicito alla solidarietà intergenerazionale con la riforma degli articoli nove quarantuno
Però bisogna dire che il della giurisprudenza costituzionale il riferimento alla solidarietà intergenerazionale si trova anche prima di questa riforma costituzionale a conferma che esso trova indiretto fondamento nel principio di cui all'articolo due altro principio e il rispetto della dignità umana da tutti ritenuto un principio valvola e su questo ci soffermeremo
Tra un po'tra poco ma vorrei richiamare quanto dice un altro comma quanto dice
Sempre Beniamino
Il dilemma non è quindi tre quello tra interpretazione politica interpretazione non politico giuridica della Costituzione
Ma quello del rapporto tra spazio costituzionale lasciato alla struttura delle forze politiche e spazio costituzionale sottoposto al controllo e all'intervento della giurisdizione costituzionale
Teniamo presente questa affermazione tra qualche minuto
Tutti conosciamo la celebre frase di Calamandrei che la Costituzione deve essere presbiterio vedere lontane non essere ignote
Sul piano giuridico questo è consentito all'abuso che fa la carta di tecniche aperti di produzione normative riconoscimento siti esplicito di diritti ma anche concetti indeterminati clausole generali ammesso che esista una differenza tra le due cose principi valvola i quali ultimi parafrasando bene mio si pongono come strumenti di uso mosse di adeguamento tra ordinamento in realtà sociale perché questa rilevante
Quello che oggi non c'è nell'ordinamento è riconosciuto dallo stesso ordinamento che possa esservi domani e questo consente
Immutata la disposizione costituzionale di favorirne l'adeguamento al mutare dei tempi quindi l'attuazione della Costituzione costituisce come pure è stato detto un percorso una sorta di utopia incompiuta
Ora l'attuazione digitato rispetta familiare Costituzione spetta ovviamente al legislatore
Il quale tenuto esercitare la sua funzione politica non sono ogni limite del rispetto della Costituzione ma anche attuando gli indirizzi principi
E in questo processo di attuazione il principio di eguaglianza non può essere inteso nel senso che tutti devono essere uguali
Se è vero come è stato detto che l'uguaglianza il diritto di ognuno di essere diverso da tutti gli altri di non essere discriminato per la propria diversità
Espressione questo che collega l'uguaglianza al principio di tolleranza
Così la conseguenza è che
La Costituzione
Non vuole che le differenze siano legate e se così disco piuttosto la realtà che il legislatore deve rimuovere in quanto ma soltanto in quanto esse non giustificate si risolvano in una discriminazione
In altre parole la nostra Costituzione attribuisce alla Repubblica il compito di rimuovere li disuguaglianze discriminanti cioè i fattori di discriminazione
C'è un alto profilo poiché vorrei sottolineare Concetto Marchesi alla Costituente ci ricorda che le costituzioni sono fatte non per la maggioranza di cittadini che hanno comunque dalla loro la forza ma per tutti i cittadini e quindi anche per quelli che hanno minore rappresentanza
In effetti credo che se nello Stato di diritto il sovrano è più superiore a me norme cognome scienza dello Stato democratico la maggioranza non può essere superiore una vergognosa censore
La tutela del pensiero minoritario delle minoranze diventa un aspetto centrale in una democrazia matura quando si sente dire solo il legislatore quindi la maggioranza può riconoscere cosa tutelare e cosa no ci si imbarca su un terreno molto scivoloso perché il tema è più complesso e le complessità non possono essere affrontate con delle semplificazioni
Uno degli aspetti questa complessità rappresentato al rapporto tra legislatore e i giudici in particolare giudice costituzionale e riguarda due profili che però sono facce di uno stesso problema
Le sentenze additive o variamente male figurative o le sentenze normative come è stato detto della corte le omissioni legislative cioè i casi in cui legislature non regolato da una data materia ma no a mio avviso tenute presenti alcune considerazioni al riguardo in primo luogo ogni sistema di tutele dove per tante banche riconoscimento delle posizioni soggettive
Funziona come un sistema di vasi comunicanti se c'è in questo sistema un vaso che funziona poco il rischio che intervenga l'altro e che quindi si espanda l'altro vaso è molto elevato dette in termini meno metaforici
Il Parlamento se ritiene come costituzionalmente doveroso e necessario recuperare centralità deve assumersi la responsabilità di quello che è stato detto di mediare per decidere
Lo studioso si chiede il problema e l'attivismo della corte o l'indifferenza del Parlamento nell'attuazione della Costituzione che conduce una sorta di avvertiva costituzionale
Certo però bisogna tre presente che anche l'inerzia legislativa può essere frutto di una scelta politica di non regolare un fenomeno e di non riconoscere situazioni soggettive
Però perché ciò sia legittimo sul piano costituzionale occorre in primo luogo che la missione sia riconducibile a una chiara scelta politica
Ma soprattutto
Che l'ha scelto missiva sia consentito età e non si traduca in una visione sia pure indiretta di diritti o principi costituzionali
In altri termini le omissioni legislative in ciò secondo l'insegnamento di Mortati distinguendosi dalle mere lacune assumono la forma del mancato assolvimento dell'obbligo di legiferare implicitamente imposto dalla Costituzione
In altri termini una Costituzione che ponga al centro la dignità alla persona non solo non tollera rigide non rispettino la dignità che come dire il minimo sindacale
Ma nemmeno può tollerare che il legislatore sia inerte rispetto a situazioni in cui la lesione della dignità derivi proprio dalla mancata regolazione del fenomeno
Quindi il problema dicevo prima di ricordare quello che diceva sullo spazio costituzionale Beniamino
Il problema è capire quali siano gli spazi che la Costituzione non copre rimettendo legislatura decisione sull'intervenire o meno ma tutte le volte in cui l'omissione si risolve in una revisione di diritti costituzionalmente riconosciuto di principi è dovere per la corte intervenire in senso additivo comunque mani collettivo l'intervento peraltro intensità modulabile e indirettamente proporzionale all'omissione tutto ciò è ovvio non esclude un diverse successivo intervento legislativo e mille sentenza della Corte che ricorrono a sentenza a pronunce normative tengono sempre questa precisazione soprattutto quando devo fanno riferimento nel trovare la soluzione additiva le grandezze già esistenti nell'ordinamento
Questo però non costituisce come pure è stato detto in dottrina l'ammissione che la soluzione la Corte sia solo un temporaneo rimedio perché è ovvio che il legislatore può intervenire quando vuole vedesse mai la corte che deve giustificarsi
Al di là del fatto che non ci sia nulla giustificarsi mi sembra che non si tengono distinti due profili che sul piano giuridico sono proprio diversi
L'accertamento di un vulnus alla Costituzione che non può persistere sine die anche se vi siano più soluzioni in astratto possibile nella regolazione e io il rimedio al V rossa che non necessariamente presuppone una sola costituzione costituzionalmente obbligata
Ma dirò di più che anche quando la complessità della situazione renderà difficile individuare una soluzione tra le grandezze esistenti la corte dovrà porsi il problema sia vicari alla tutela formulando uno dei suoi moniti
O dichiarare senz'altro l'illegittimità costituzionale della norma pur creando un voto che spetterà doverosamente e ovviamente al legislatore
Colmare
Io direi che
In questa dinamica di confronto da Corte legislatura c'è l'interesse di tutti cioè l'interesse
C'è l'interesse di tutti a che ciascuno recupera il proprio ruolo
C'è un interesse della corsia non esporsi su un piano che potrebbe essere strumentalizzato a livello politico c'è l'interesse al Parlamento a recuperare la propria centralità e c'è anche per l'espressione più privatistica un interesse comune delle parti
Se il legislatore corte non si pongono il tema del riconoscimento della regolazione dei diritti il rischio che la supplenza sia esercitata dal giudice comuni ordinario amministrativo vi sia è molto elevato
Perché il giudice comune e vincolato dal divieto di non liquet e quindi a una domanda di giustizia una risposta la deve dare per forza lo ha sempre fatto e continuerà a farlo
Costantino Mortati dopo aver rilevato che l'esigenza di are la sfera di libera decisione legislatore non può essere invocato una volta accertato il suo obbligo di provvedere in ordine a determinati rapporti
Osserva che l'interprete deve necessariamente procedere alla determinazione della regola
E aggiunge testualmente
Un impegni mentre la dichiarazione di incostituzionalità non può discendere dal divieto per l'Inter per ricreare la regola che deriva dalla sentenza costituzionale perché non sono pensabili lacune incolmabili
Se ma il problema è diverso quello dicevo prima capire chi deve colmare la lacuna nell'inerzia del legislatore a questo punto il rapporto la relazione si spostata la Corte e i giudici comuni
Naturalmente il confronto tra corte legislatore può atteggiarsi in vari modi il secondo tecniche e strumenti variamente utilizzabili la Corte può preferire un'interazione con legislatore graduale e progressiva come avvenuta nella vicenda del cognome della moglie
Può preferire un'interazione più nette temporalmente definita come avvenuto con la con quella che è diventata nota come la tecnica Cappato
Però teniamo presente che rimedi meno collaborativi
Che non credo possano essere definiti una cauta collusione
Me li metti meno collaborativi e formalmente meno invasivi possono dar luogo a problematiche anche più conflittuali per nelle ipotesi in cui per esempio ci sia un intervento ablativo secco da parte della
Concluderei il tema dell'attuazione necessitata delle disposizioni costituzionale è un tema assai complesso che essi intreccia inevitabilmente alcuni problemi non tanto dell'interpretazione della Costituzione quanto Della sua applicazione
Specie quando si tratti di valutare le scelte del legislatore commissive o commissivi siano alla luce di principi valvola basti pensare a quello che richiamavo prima del rispetto della dignità
Però proprio questo
Affermazione personale ovviamente
Merita una considerazione conclusiva i principi le clausole generale sono per loro natura soggetti a una integrazione nel tempo sul piano contenutistico questa è la vera differenza tra regole e principi
Se il costituente o lo stesso legislatore volesse porre volessero porre una norma che non sia soggetta all'applicazione che Muti nel tempo
Porrebbero o dovrebbero porre una regola a contenuto determinato che per essere applicate in un modo diverso richiederebbe necessariamente il quella regola sia sostituita da un'altra regola questo non vale per i principi dire che il principio di eguaglianza ore rispetto al dignità si oggi come settant'anni fa
Implica una inammissibile sul piano teorico una inammissibile cristalizzazione del principio ma soprattutto è fuori della realtà delle cose alla quale additando sarebbe opportuno restare bene ancorati
In otto io sono state espresse preoccupazioni in ordine alla paventata per sovrapposizione logiche terminologica tavolo dei principi giungendo sì fino alla valenza giuridica di primi
Io credo che per giustificare un potere di intervento della corte non sia necessario teorizzare un atto
Sformati Simone o paventare una trasformazione del concetto di sovranità in sovranità dei valori o di paventare conseguentemente un intervento giudiziario creativo o addirittura secondo una lettura morale secondo note concezioni
Statunitensi del diritto
Un approccio pragmatico ogni tanto ancorché sorretto da visioni teoriche non guasta
Io non credo che ci sia il rischio di devo oggettivare un principio valore perché il processo è esattamente inverso sul piano ermeneutico i valori intanto rilevano in quanto si positivi Zi no in regole e principi
Però senza dimenticare la fondamentale distinzione come detto endocrina tra il mondo dei valori la sfera di principi di carattere normativo non possono disconoscesse alcune realtà e cioè
La differenza qualitativa tra Costituzione legge in quanto la prima incorpora anche valori è critico morali certo nella misura in cui riviste negli recepisce gli positivi Zen principi
Il primo per cui l'interpretazione costituzionale ma in realtà di tutte le norme che disciplinano i poteri pubblici in conseguenza del modello aperto della loro struttura richiede un consistente purché appropriato uso del bilanciamento degli interessi o quanto meno una valutazione della correttezza sul piano costituzionale del bilanciamento operato dal legislatore
E nonché uno dei canoni di ragionevolezza e proporzionalità
Che sono clausole generali aperti
La distinzione ancora tra principi e regole
Per a sensibili differenza strutturale tra disposizioni in entrambi i casi aventi valenza normativa
Disposizioni che pongono regole inevitabilmente puntuali disposizioni che impongono principi inevitabilmente soggetti a una loro storici storicizza abbellita
In modo da preservare il carattere mutevole necessariamente variabile della Società e quindi delle soluzioni ed è l'analisi della giurisprudenza non solo costituzionale ma anche amministrativa e civile degli ultimi decenni che suggerisce di prendere atto dell'evoluzione che sede applicativa se data di principi che sono rimasti immutati
Una presa d'atto non rassegnata ma consapevole di una caratteristica di ogni ordinamento giuridico che trovi fondamento nell'organizzazione sociale e non nel sistema che risieda nelle teste dei giuristi
Nel in questo contesto io credo che la crescente rilevanza del diritto giudice cosiddetto giurisprudenziale al di là dell'aspetto patologico della crisi della legge o dei dogmi del Cré attivismo giudiziario dei fautori addirittura il diritto libero
Che insomma non non possono essere condivisi
Si pone invece comunque numero fisiologico che ben governato
Può costituire oltre come si sta dimostrando che un fattore di integrazione dell'ordinamento europeo come più volte ha sottolineato benino
Anche un fattore di innovazione e di adeguamento costante all'esigenza della società come oggetti vate nell'ordinamento quel diritto è chiamato a dare risposte
Vide a questo punto infine un aspetto centrale la giurisdizione e la responsabilità della decisione
Con la sentenza del giudice DC del responsabilmente cioè dando conto della propria decisione attraverso la motivazione
Ora tutto sentendosi su chi sia il giudice
Il giudice singolo e monade isolata nella formazione la sua libertà di pensiero il tribunale la Corte secondo il principio di collegialità cui informato il nostro intero ordinamento processuale
Che intende dare attraverso questo principio autorevolezza all'organo giudiziario garantendo la libertà di discussione dei suoi componenti senza che invece sia il singolo a dovere o a volere dar conto della decisione
è alta la decisione non è mai imputabile a uno o ad alcuni soltanto i due componenti del collegio
Il collegio non costituisce una sommatoria dei giudici se mai se posso fare la situazione meno colta
La somma che fa il totale ma il collegio
La decisione è imputabile al collegio in quanto tale se non altro perché la decisione la motivazione costituiscono sempre dico sempre posso dirlo in quasi quaranta anni esperienza giudiziaria il frutto del confronto e della discussione tra tutti
La collegialità
Evita oltre che essere ovviamente positivamente possano nostro ordinamento sotto il profilo della segretezza delle delibere di camera di consiglio
La collegialità dicevo evita di inserire i singoli giudici in un dibattito politico e mediatico condizionando l'in positivo negativo la libertà di Cicerone e offre invece come è giusto che sia la sentenza al dibattito pubblico
Però lasciami concludere con una quello che posso dire per rafforzare l'idea mia una convinta convenzione
è stato autorevolmente detto per la Costituzione dice quel che c'è scritto non da quel che oggi ci piacerebbe chissà vicinissimo
Si prosegue per secolo citazione la Costituzione non è affatto nonostante i fiumi di retorica sostengono il contrario un living document
Se mi consentite siamo alla fine una battuta scherzosa direi mi verrebbe da replicare rispettosamente dissento
Però in realtà forti battute se non fosse un living document alla nostra Costituzione sarebbe già morta da tempo il che per fortuna non è grazie per l'attenzione
Ringraziamo il presidente Patroni Griffi per queste preziose riflessioni su temi tanto cari alla professor Caravita
E ora ascoltiamo con estremo piacere le parole vede i curatori che faranno una breve presentazione del piano dell'opera li ringraziamo per il prezioso lavoro di coordinamento
Iniziando dalla professoressa Luisa Cassetti
Il professor Andrea Morrone
Professoressa Federica Fabrizi professore Alessandro Sterpa e professor Federico Sava stavano
Come
Quando abbiamo deciso di organizzare questo quest'opera questa raccolta di scritti ci siamo posti un problema di metodo vorrei in due parole
Ricordarlo perché mi sembra anche rileggendo coi saggi che sono arrivati
Il metodo ci abbia premiato nel senso che non è non vogliamo evitare la lista dei partecipanti
E per questo abbiamo dato
Inviando con l'invito alcuni libri fondamentali Beniamino
Quindi abbiamo messo a disposizioni
Di tutti gli impiegati i colleghi alcune opere fondamentali
Che riguardano tematiche care a Beniamino
Dall'ambiente alla giustizia costituzionale alla ragionevolezza eguaglianza
Federalismo Europa riforme intese come assetto dei poteri volevamo un dialogo con Luigi volevamo che i partecipanti instaurasse ero a distanza un dialogo con lui
Mi sembra che questo obiettivo sia
Perfettamente riuscito e lo si capisce leggendo
I contributi ora noi
Ovviamente il compito dei curatori è innanzitutto quello di ringraziare le persone che hanno partecipato e che da maggio agenda maggiorenti tre a gennaio ventiquattro ci hanno inviato i loro contributi
Per la parte relativa all'ambiente
Dirò alcune cose veloci che poi si ritrovano nei saggi
Il diritto dell'ambiente accompagna Beniamino in tutto il suo percorso ora vedo studenti di primo anno
E ricordo quando lui arrivò nel mille novecentonovanta
Con il libero diritto pubblico dell'ambiente
E lo presentò diciamo agli studenti ma non in un corso sul diritto dell'ambiente che ancora non c'era ma in un corso di diritto pubblico dell'economia
E si divertiva molto perché era una parte speciale gli studenti erano molto attenti io allora una dottoranda e partecipava alle lezioni a Perugia Venezia di Perugia
E quindi fu un esperimento scientifico e didattico al tempo stesso perfettamente riuscito devo dire
Ma il diritto dell'ambiente lo accompagna poi nel percorso successivo è una costante in tutte le tappe della sua vita
Anche dopo il suo trasferimento a Roma perché tra il due mila uno
E il due mila cinque Shell edizione aggiornata nel quale Beniamino fa un'operazione che poi connota federalismi allarga lo spazio dei curatori
E quindi abbiamo dei capitoli in cui alcuni di noi hanno partecipato che fossero giovani dello studio ovvero fossero laureati con Luini ho ritrovato quei nomi scorrendo l'indice delle edizioni del due mila uno e del due mila cinque
Quindi è un tema che attraversa tutta la sua vita e arriva l'esperienza precedente nel due mila sedici quando con alcuni di voi è ripartita l'opera di aggiornamento
Del diritto dell'ambiente
Tre elementi mi sembrano fondamentali che io ritrovo anche in questi scritti
La innanzitutto la curiosità scientifica e il mille novecentonovanta quando bignamino e si avvicina lo studio del diritto dell'ambiente per cercare di recuperare una idea unitaria di ambiente no l'equilibrio ecologico lui lo fonda su una curiosità scientifica che per quei tempi e secondo me molto avanti cioè la necessità del giurista di parlare
Sapendo avendo studiato l'ecologia ci fa le scienze dure quindi curiosità scientifica e approccio anche umile Haidari della scienza lui parte proprio dai dati fondamentali della ecologia
E quindi si appropria degli diciamo delle categorie no ecosistema
Di osceno così
Tutti questioni che sono trattate da altri studiosi quindi curiosità scientifica è alla base di questo testo e forse la sua fortuna perché il concetto di equilibrio ecologico e al centro del suo tentativo di dare una mozione unitaria di ambiente di ragionare in termini di tutela dell'ambiente come equilibrio ecologico tra i vari ecosistemi
Secondo elemento che appare evidente la la capacità di colloquiare con la altri giuristi
Che siano compare artistiche siano giuslavoristi
Cristiano
Studiosi di altri ambiti dello ius beh questo emerge molto chiaramente e c'è una attenzione particolare da parte sua che e lo ha sempre connotato fin da forse dalla suo primo percorso no non ci dimentichiamo che e si laureò con Gorla e quindi la la sua matrice di comparatista lo accompagnerà e arricchirà tutti i suoi studi
Terzo elemento fondamentale che oggi anche alla luce di della bellissima lectio del consigliere Patroni Griffi che abbiamo appena ascoltato è utile l'altro tema è quello della fiducia
Che in Benjamin una fiducia consapevole un'apertura di credito consapevole verso il ruolo dell'Europa
è chiaro che lui quando scrive nel mille novecentonovanta il primo diritto pubblico dell'ambiente si rende conto che la gran parte della normativa che lui andava a commentare era di matrice europea e quindi no i primi passi del nostro diritto dell'ambiente
Traggono spunto il linfa dalle prime direttive sull'inquinamento sulle altre magro materie di diritto dell'ambiente
E oggi siamo in presenza di un grande sfida che in primo luogo è da vincere in Europa il Greenville è è tutto da realizzare è un enorme sforzo regolatorio
Rispetto al quale abbiamo tutti una grande responsabilità noi che insegniamo le premesse del diritto pubblico dell'ambiente del diritto europea dell'ambiente anche e chi ha il compito come ci diceva ora la lectio di attuarlo perché è evidente che c'è una importante riforma costituzionale intervenuta nel due mila ventidue ma e questo emerge dai saggi è molto importante che ciascuno faccia il proprio ruolo a cominciare dal legislatore
Che dovrà recepire tutto quello che dal green villa sta emergendo ma dovrà incamerare lo matura lo adattato alla realtà italiana questa è la grande sfida quindi la fiducia consapevole nel ruolo dell'Europa che è la terza matrice che io vedo nello studio di Beniamino sull'ambiente e più in generale nel suo ruolo di studioso a tutto tondo ora questi elementi io li ritrovo voglio ritrovati in esame
In particolare quelli dedicati all'ambiente due minuti per ringraziare ma ci tengo tutti coloro che hanno scritto che hanno scelto di scrivere
Su questa materia da Michele Belletti Simone Bolelli e Roberta Calvano Cile Caravale Marcello Cecchetti Fabio Cintioli Gian Luca Conti Claudio De Fiore sa Alessandro Di Martino Giampiero di Plinio vera Fanti
Giovanni Maria Flick Silvia prego Luppi Fabio Giglioni Mario Gorlani Daniele granata Stefano Grassi Pier Domenico Luca Roscigno Cosimo Guarini
Paolo Lombardi Roberto Logan Gloria Marchetti Sergio Marchisio Roberto Micoud Giuseppe Monaco Simoni Parrino Stefano Petitti Paola di Sciacca
Nicola Pignatelli a Anna Pirozzolo di Giovanni Pitruzzella tabelle Quarena Giulio Prosperetti Margherita Ravera ira Giovanna Razzano Francesca Rescigno Antonio Riviezzo Paolo Scarlatti Silvana Sciarra Massimo Siclari
Giorgio suo Brino Alfonso Vuolo grazie di cuore io ho trovato dentro ognuno di questi saggi un dialogo a distanza un beniamino
Questo mi ha molto diciamo non sorpresa hammam mi ha colpita perché è evidente che ci sono alcuni suoi concetti che sono molto chiari e forti
E c'è in particolare non soltanto la capacità di leggere tra le maglie della riforma costituzionale del ventidue Marchand che la capacità di chiedersi che cosa significhi interessa delle future generazioni
Ora codificato nell'articolo nove
Cella attitudine alla comparazione ci sono saggi pregevoli diritto comparato c'è il versante del diritto dell'Unione Europea e c'è il versante del diritto internazionale il diritto dell'uomo un ambiente sano quindi dire grazie a questi saggi abbiamo coperto tutte le matrici del diritto dell'ambiente di Beniamino
E c'è un elemento che a mo'di conclusione Avolio
Ricordarli perché moltissimi saggi è citata la pagina ventitré della sua edizione di diritto pubblico dell'ambiente del mille novecentonovanta
Da quando molti autori citano alcuni passi di un amore da questo è interessante perché il messaggio è passato
E vivo
è profondamente radicato e questo è un grandissimo successo che ci rende davvero felici
E ci rende anche molto responsabili di tenere in mano questo testimone in tutte le cose che facciamo ogni giorno
In pratica in quella magica una Luís con una capacità incredibile di sintesi traccia siamo nel mille novecentonovanta
Traccia un paragrafo che è la sua convinzione è una convinzione che in due parole significa
Avere la consapevolezza della centralità dell'essere umano della sua dignità dei suoi doveri solidarietà del suo essere
Persona umana a trecentosessanta gradi e c'è un chiaro riferimento perché dice è la mia convinzione lascia in pratica la prima vita dell'uomo
Che non significa antropocentrismo esasperato ma che non può nemmeno essere lesa l'esasperazione del fondamentalismo ecologico
Il fatto che molti autori siano partiti da questa premessa
è la cifra della sua capacità di sintesi
Ma anche della sua capacità di estrema sincerità nelle cose che affermava e questo secondo me è un valore assoluto permettetemi poi di ringraziare solo nel finale
Due autorevoli studiosi del diritto costituzionale che ci hanno fatto un dono il dopo ne quello di Antonio Baldassare Di Angelantonio Cervati
Che hanno scritto frammenti di vita di Beniamino e ci hanno permesso di creare una sezione così intitolata
Perché in questo modo che non abbiamo fatto un elenco a volte freddo della biografia dell'autore noi abbiamo vita vissuta che grazie a questi due saggi
Emerge della vita della formazione dello studioso e dell'esperienza ampia di Beniamino Caravita per questo ringrazio moltissimo e ringrazio tutti partecipa
Grazie
Allora andiamo in ordine alfabetico giusto quindi tocca a me sì al
Prima in realtà prima di illustrare brevemente le due sezioni che sono dedicate all'eguaglianza e alla giustizia costituzionale che mi sono state assegnate permettetemi
Di ringraziare credo con questo di interpretare anche il pensiero degli altri curatori la professoressa cassetti per il lavoro di coordinamento che ha fatto tra di noi è stato un lavoro preziosissimo
Fondamentale direi e senza la sua guida un punto forse oggi non saremmo riusciti ad avere e questo prodotto quindi grazie davvero a Luisa
Allora come dicevo a me è stato dato il compito di illustrare voi sezioni quella sull'eguaglianza e quella sulla giustizia costituzionale
E sarei tentata di dire che sono le due sezioni più importanti ma non voglio fare arrabbiare gli astri vi fu fondatore e soprattutto in realtà direi una cosa che parzialmente vera perché fare una graduatoria dell'importanza ricami affrontati da Beniamino Caravita impossibile io credo che lui stesso
Avrebbe avuto grosse difficoltà non avrebbe saputo in che ordine mettere queste queste sezioni
E tuttavia un appiglio oggettivo per sottolineare l'importanza di queste due sezioni io Ocelot ed è un riferimento al dato cronologico
Perché nell'elenco delle monografie che compare nella bibliografia in appendice al terzo volume
La prima opera monografica del professor Caravita è quella che dà origine appunto alla sezione sull'uguaglianza
Mentre l'ultimo lavoro monografico affronta un tema classico di giustizia costituzionale quello appunto della Zona distanti opinion
Ora non mi piace dire l'inizio è la fine
Direi piuttosto il prologo e l'epilogo di un discorso che continua e la sezione sull'eguaglianza prende le mosse proprio dalla dance rigoroso sono aggettivi che compaiono in uno degli iscritti
Di questa sezione del Danese rigoroso lavoro monografico del mille novecentottantaquattro oltre l'eguaglianza formale un'analisi dell'articolo tre comma due della Costituzione che quest'anno compie quarant'anni
E che ha offerto una prospettiva in un'analisi del principio di eguaglianza declinata appunto secondo il la prospettiva delle quali Amsa sostanziale
Che ha segnato tutta la riflessione giusto pubblicistica successiva oltre l'eguaglianza formale è uno di quei testi con i quali chiunque si sia avvicinato all'articolo tre non ha potuto non non confrontarsi
Ed è un lavoro che già dicevamo moltissimo se non tutto di Beniamino Caravita che pure aveva solo trent'anni quando lo ha scritto
Dice molto perché c'ha tutta la sua solidità scientifica ma dice molto anche del suo essere un un precursore aggettivo che compare tornavo l'incredibile frequenza in questi tre volumi in tantissimi contributi c'ha questa notazione sul suo vedere
Prima degli altri era appunto uno che vedeva le cose prima e che spesso aveva ragione prima degli altri si arrivava prima
E come sottolinea giustamente uno degli Autori non farò il nome nello specifico mi limito a ringraziarli tutti davvero di cuore
Il riferimento al pieno sviluppo della persona umana con Santa Caravita di individuare i soggetti storici della trasformazione in nuovi soggetti sociali
Che in quel lavoro di appunto quarant'anni fa Caravita in individua in donne consumatori giovani ecologisti esporta ex ecco la missione la capacità di vedere oltre
Era chiusa a mio modo di vedere in questo che non è solo un semplice elenco ma è appunto una visione e la visione di una società in trasformazione il richiamo agli interessi ai stanze di soggetti che fino allora erano rimasti pressoché silenti nella società
Quindi si capisce bene perché undici colleghi hanno voluto dialogare con lui partendo da questo scritto e gli undici colleghi che compaiono nella sezione sull'eguaglianza li li voglio citare anche io
Sono Giuseppe accorso Quirino Camerlengo Marta Cartabia Augusto servi Francesco Cerrone Tania Groppi Matteo Losanna e Donatella Morana e Andrea Moro
Hanno scusate anche Franz Francesco limoni e Patrizia Viviana i giorni letti tutti
Ecco è evidente il motivo appunto per cui questi autori si sono voluti confrontare con con Beniamino Caravita sul tema dell'eguaglianza
Perché come scrive uno di loro l'autore cioè Caravita
Più che condurci oltre l'uguaglianza formale sembra portarci dentro l'uguaglianza costituzionale dentro quel particolare tipo di eguaglianza colto dalla nostra Costituzione
E definito dei traguardi di giustizia che si possono cavare fuori è un termine utilizzato proporrà Caravita dalle formule costituzionali
Quindi da qui da quel calarsi dentro il concetto di eguaglianza Costin costituzioni
Il in Costituzione
I saggi che le riflessioni che ruotano attorno al piano sviluppo della persona umana alla pari dignità sociale al diritto alla salute all'inclusione per approdare inevitabilmente al principio di ragionevolezza edili al principio di proporzionalità
Ecco ragionevolezza e proporzionalità connotano come scrive Morrone luglio cito perché un curatore
L'intera vicenda della giustizia costituzionale italiana e quasi specularmente vorrei dire possiamo dire che la giustizia costituzionale con nota che attraversa l'intera vicenda scientifica di Beniamino Caravita
La seconda sezione quello appunto sulla giustizia costituzionale vede infatti prende le mosse da i due estremi del lavoro e della riflessione scientifica di Caravita
Un pionieristico lavoro del mille novecentottantacinque sulla corte giudice a quo
E il libro cui facevo riferimento prima ai margini della dissenting opinion uscito nel mille novecentoventitré nel scusate nel due mila ventuno l'ultimo lavoro del del Prof
In questa sezione sono raccolti ventitré contributi che spaziano attraverso tutto il prisma offerto da questa tematica
Mi risulta in realtà assai difficile
Provare a farne una un sunto ci sono riflessioni su alcune questioni specifiche che hanno occupato la corte ci sono lavori che ricostruiscono il ruolo della corte nell'ordinamento ci sono alcuni contributi che trattano le tecniche decisorie
Altri che si inseriscono nel filone del cosiddetto dialogo tra le corti
E c'è il tema dei conflitti di attribuzione in un ambito nel quale Beniamino Caravita ha saputo dare sostanza ad uno strumento residuale ma fondamentale
Interpretandone al massimo grado le potenzialità costituzionali
Allora anche qui l'Elenco
Luca Antonini è la Bindi
Andrea Bonomi Marilisa D'Amico Sandro De Nardi Filippo Penati Francesco Duranti Federica Fabrizi e inalienabile di ogni Davide Galliani Giuseppe la neve
Cavina lavagna era mal fatti Anna Mariani dico Andrea Patroni Griffi Luciana peso nel Giorgione Pichetto
Marco Ruotolo Francesco Saito Carmela Salazar Giovanni fare gesti Angioletta Sperti Francesco Picano
Tutti in un modo o nell'altro diabolico con opere riflessioni di Beniamino Caravita
E a varietà è facilmente spiegabile spiegata come è ricordato va da Valerio Onida nel toccante ricordo che ha inviato in occasione della sua scomparsa la presenza del professor Caravita nella giustizia costituzionale
E certificata dalle centocinquantanove pronunce che lo hanno visto coinvolto nelle nelle relative udienza davanti alla Corte nel corso di quasi trent'anni
Dal mille novecentonovantatré al due mila ventuno non si tratta solamente quindi di una cospicua
Presenza quantitativa ma anche e soprattutto di una pensiamo di una pesante presenza qualitativa nel senso che in più di un'occasione le questioni proposta la Corte costituzionale sono state risolte qualcun pronunce
Che hanno segnato un momento di svolta importante e questo a prescindere dall'esito professionale favorevole o sfavorevole del del ricorso e in questa sezione ci sono anche diversi contributi che ruotano attorno al tema della polizza le della collegialità e del dissente e che prendono dunque le mosse da quell'ultimo lavoro uscito no appunto nel febbraio del ventuno
E al quale il professore si era dedicato con
Accuratezza durante i giorni di Natale una ricostruzione attenta di tutti i casi di sostituzione del giudice relatore siccome scrive lui stesso è una pratica ai margini della dissenting opinion
L'opinione di Caravita sul punto era netta e non ha neppure nuova
Come è noto non ha una posizione unanimemente condivisa ma un tema sul quale si torna a parlare a scadenze più o meno regolari probabilmente anche oggi avrebbe dovuto qualcosa da dire
E dunque riga si chiude
Riportando le parole di uno degli autori che di nuovo non citerò
Che proprio in materia di dissenting opinion esprime il suo punto di vista diverso rispetto a quello di Caravita e argomentando le ragioni per cui i vantaggi dell'introduzione andrà distante Ingo Pignon sarebbero superiori ai vantaggi
Chiude il suo scritto dicendo
La storia potrebbe andare un'altra risposta confermando qualora l'istituto dell'opinione dissenziente venisse inserito nel nostro sistema le ragioni così bare sposterà Caravita
Dell'opposta tesi per cui i benefici dell'innovazione sarebbero maggiori degli svantaggi e poi da un orecchio de dicendo
Qualora ciò dovesse accadere non avrei ritrosia ad affermare subito che aveva ragione Beniamino e non sarebbe la prima volta
Bene buongiorno a tutti grazie di Hevia sarebbe io non farò i nomi della parte relativa da potere garanzie perché i contributi sono troppo oltre quaranta
è diciamo così esaurire il tempo soltanto a menzionare gli autori sanno che hanno contribuito a questo scritto con degli pezzi di grande di grande rilievo devo dire che quello che cercano di fare metterli infila
Individuando quelli che secondo me sono gli aspetti salienti
Che avrebbero fatto molto piacere abbinabili Mino se lui sta sfogliando questo questo testo in questo momento
Ci sta mandando il suo il suo sorriso perché nella parte dedicata appunto ai poteri e alle garanzie
Tutti gli autori inconsapevolmente non credo che ci sia stata una regia se non quella di Beniamino occulta probabilmente
Hanno tratteggiato del tema del potere quelle che sono le traiettorie più più interessanti
Perché più attuali e quindi più sfidanti
Il filo conduttore proprio questo direi
I diversi Autori e le autrici hanno messo in evidenza alle trasformazioni del del potere
Con una
Con una particolare attenzione
Alla a questo concetto che va trasformandosi nel nel nel tempo in relazione ai contesti non limitato soltanto ai Poteri in senso tradizionale ma quando parliamo di potere siamo soliti sua tutti i costituzionalisti che hanno un po'questa deformazione professionale no pensano che i poteri siano soltanto quelli classici no Capo dello Stato il Parlamento il governo il primo ministro o il Presidente del Consiglio
Dei ministri accezione che io ho definito ottocentesca la forma di governo pensiamo che sia questa realtà forma di governo a qualcosa di molto più complessa infatti nel capitolo sui Poteri
Si parla dei classici poteri
Degli organi di indirizzo politico di come stanno cambiando nel corso del tempo ma soprattutto direi dei nuovi poteri e con l'approccio al tema è esattamente questo chi sono i poteri oggi con i quali il costituzionalismo deve fare fare i conti
Non soltanto Poteri pubblici e non soltanto tre poteri pubblici quelli propri del modello
Di governo in senso stretto il politico ma come cambia il ruolo del giudice e dei giudici in questa in questa Grande trasformazione che la storia del terzo millennio c'è un saggio molto interessante
Che cerca di recuperare la grande questione che anche Filippo Patroni Griffi prima toccato della funzione creativa del del giudice collocando l'appunto in una prospettiva critica
Non possiamo fare a meno di un ordine giudiziario di giudici autonomi indipendenti dal potere politico in senso stretto ma è evidente che il senso del limite dell'autolimitazione deve riguardare anche questo potere
Ma c'è soprattutto un'attenzione direi non scontata per
Gli studi
Pubblicistici ai poteri privati in senso largo i poteri privati intesi come gruppi di pressione lobbies le grandi piattaforme informatiche
I mercanti del diritto è quindi grande tema della della globalizzazione che viene posto al centro di queste di queste di queste riflessioni da questo punto di vista devo dire che c'è una forte attenzione a quello che è stato un capitolo che la storia culturale di Beniamino Caravita cioè il digitale la società digitale e come questo trasforma la nostra vita di esseri umani
Come cambiano le nostre abitudini tema della profilazione il consumismo no nel terzo nel terzo millennio ma soprattutto come cambia l'atteggiamento politico
Dell'individuo nella società politica
Determinata dalla forte presenza del del digitali ci sono alcuni scritti che sono preoccupati di questo come lo spazio pubblico la partecipazione politica risente può essere
Determinata condizionata anche in modo rilevante
Dalla forte presenza dei poteri del digitale e poi ovviamente c'è tutta un'attenzione al grande tema della delle riforme in senso largo che non poteva non esserci
Non soltanto perché le riforme sono l'attualità di questo paese da cinquant'anni a questa parte quindi anche oggi non potevamo essere da meno ma soprattutto perché nell'agenda politica e culturale diciamo così mettiamola così questo pubblico di persone attrezzate quindi possiamo dire
Interessate
Certamente la questione del premierato occupa uno spazio rilevante
Potremo tutti esercitarci nel chiedersi ci e qualcuno lo ha fatto in questo scritto in questo in questa raccolta di scritti quale sarebbe l'idea di Beniamino con riferimento alla premierato elettivo
Io mi permetto di dire non so ovviamente nessuno di noi credo possa interpretare la sua idea però dalle cose che conosciamo di Beniamino dalle cose che ha scritto dalle cose che ha per le quali ha lottato nella sua vita di animale politico e delle istituzioni certamente un'idea possiamo averla ad esempio
Io credo che lui si porrebbe questo quesito
Ma il premierato elettivo
Come si colloca rispetto al presidenzialismo e al parlamentarismo in fondo questa domanda principale è che occorre porsi se è vero che presidenzialismo il parlamentarismo rappresentano i modelli di riferimento generale delle esperienze concrete
Con le quali dobbiamo dobbiamo fare fare i conti
Il premierato elettivo o alcuni lo definiscono
L'appropriandosi di una formula che Augusto Barbera
Presidente della Corte Costituzionale credo abbia e inserito nel dibattito politico più di trent'anni fa neo parlamentarismo ecco questa formula il neo parlamentarismo
è in grado di rappresentare il modello del premierato elettivo
Ecco io ho l'impressione che occorrerebbe rileggere Beniamino approfonditamente per renderci conto tutti che probabilmente
Insomma ci sono molte cose che vanno messe in quadro
E molte cose vanno messe impara un bisogna farsi prendere dalla frenesia di collocare esattamente negli schermi
Io penso che prima delle T uno sia né nel modello neoparlamentare
Nel nel presidenzialismo nel nel parlamentarismo è una un una sorta di terzi un genus
Una vera tra le novità italiana possiamo dirlo a modello tutto italico tutto nostrano
Che prende ad esempio altre esperienze ma fino a un certo punto Beniamino se era molto occupato faccio tanto parallelo per farvi capire quello che voglio dire
Della forma di governo regionale quando venne modificata nel novantanove fece anche delle battaglie per cercare di correggere quel modello che veniva considerato troppo rigido come sapete fondato sulla regola aut simul stabunt d'
Aut simul cadent nascono insieme Presidente Consiglio cessano insieme
E i tentativi di Beniamino insieme a un certo gruppo di persone fu quello di correggere in senso parlamentare e
Questo modello
E sappiamo la Corte costituzionale in realtà ha ritenuto non ammissibile perché
La formalizzazione dell'auto auto del simul simul su non impediva correzioni in senso
Parlamentarista Ico quindi per dirla in breve i tentativi di sottoporre a voto di fiducia il presidente della Regione eletto direttamente o di sfiduciarlo di passare il passamano dal presidente il vicepresidente il sostituto
Tema all'ordine del giorno non poteva stare
In piedi perché il modello era un altro ora si pensa oggi questo il punto Kent vorrei consegnare al dibattito
Che il presidente eletto del Consiglio eletto direttamente posso stare insieme con la fiducia parlamentare
è questa la novità no e la singolarità se volete di questo di questo modello
Cioè come se avrebbe detto Max Weber che è stato citato anche stamattina il carisma plebiscitario dell'elezione Diretta Possa conciliarsi con un rapporto fiduciario in cui il Parlamento che
Deve grazie all'elezione diretta del primo ministro
La sua formazione poterlo
Consolidare o addirittura superare determinando la formazione di un'altra maggioranza anche se all'interno di quella indicata dagli elettori addirittura guidata da un altro esponente della maggioranza che non sia stato eletto come primo ministro
L'ultimo punto di questa
Parte degli scritti in memoria di Beniamino riguarda il metodo e credo che sia importante no blog perché
I giuristi non debbano discutere di metodo è sempre difficile farlo
Sempre un tema complicato
Ma perché
Nelle riflessioni sul mento doccia secondo me un aspetto importante su cui Beniamino a lungamente insistito
Credo che lo scritto più significativo sia a questo proposito tra crisi e riforme del mille novecentonovantatré
Ecco la giustapposizione o l'accostamento di questi due concetti la crisi e le riforme
Sono il DNA culturale
Mi permetto di farlo di dirlo di Beniamino Caravita la crisi intesa non è come evento ineluttabile permanente dal quale non so dalla quale non si può uscire
E che
CIN pone di abdicare la nostra funzione critica sostanzialmente in quasi costretti ad accettare la crisi è un appunto
Momento di passaggio
De de
Sviluppare la nostra capacità di analisi critica ma il punto è che dalla crisi occorre uscire con un approccio riformista ecco
La via di fuga dalla ossessione
Critica
Dalla crisi permanente e proprio va bene l'idea
Di come uscirne quindi necessariamente
Sviluppare un approccio riformista avere un Progetto un progetto di paese diremmo noi costituzionalisti no un'idea che si può realizzare a partire dall'esperienza concreta
Di una di una crisi
Ecco credo che da questo punto di vista Beniamino cd indichi la strada giusta nel senso che
Il compito del giuristi lavoro intellettuale del giurista anche del giurista che certamente deve fare i conti col diritto scritto con la norma però insomma
Non c'è soltanto questo
Il lavoro intellettuale del giurista sia quello di non limitarsi alla contemplazione ma appunto di
Sviluppare una forte capacità riformista in questo Beniamino c'è stato di molto aiuto ci sarà sempre di molti grazie
Grazie grazie anzitutto agli atti curatori per avermi accolto insomma il permesso di partecipare alla curatela alla cura della di di quest'opera
Mi sia concesso a un po'di emozione sinceramente perché avevo diciannove anni quando più o meno dove sta seduta professoressa gravare in questo momento seguivo le elezioni del professor Caravita e quest'altra per cui momento personalmente molto molto toccante dev'essere si
Mi occupo della sezione della sezione relativa all'Europa che l'argomento devono che ho trattato con il professore sino al momento della discussione la mia tesi di laurea insieme a Luís perché ovviamente razione materie non poteva toccarmi altra sezione
E l'Europa non è stata solo uno degli interessi di beni di ricerca di Beniamino Caravita
Il tema del federale ai sin però se essa ha costituito per certi versi per lui il punto di arrivo di una gran parte delle sue riflessioni e in ultima analisi una chiave interpretativa dei fenomeni di rilievo costituzionale
Il contributo forse più importante in questo settore è stato quello di insegnarci a leggere l'Unione europea come un ordinamento costituzionale
E di leggere le questioni di rilievo costituzionale interne sempre alla luce del loro inquadramento sovranazionale
Questa impostazione ha trovato espressione soprattutto in Duomo non
A finire trasformazioni costituzionali del federale si impossessa europeo
E le due versioni di quanta Europa cioè in Europa e nei diversi di doriani iscritti ma anche fatti scrivere ad alcuni ad altri autorevoli penne molte delle quali qui presenti per la verità per federalismi punto it
L'impatto delle sue speculazioni è rintracciabile nella raccolta di scritti in sua memoria sotto diversi profili
Da una parte c'è il dato quantitativo
Ci sono trentaquattro saggi che appaiono nella sezione dedicata ma sappiamo bene come le opere di incastellamento non siamo mai facili soprattutto relaziono studioso eclettico quale Stato Beniamino Caravita per cui oltre trentaquattro
Bisogna tener conto di tutti i saggi che sono stati collocati in altre sezioni
Per evidenti ragioni di tema prevalente ma che in ogni caso contengono dei riferimenti all'ordinamento europeo all'Unione e soprattutto sono stati scritti tenendo ben presente l'esistenza in contesto sovranazionale
Questo vale per ambiente giustizia riforme per tutti gli altri gli altri
C'è poi un dato di ampiezza delle tematiche che ci restituisce compiutamente lo spirito con cui Caravita sì approcciava all'Unione Europea
Non una semplice riflessione sul dato istituzionale ma un ragionamento più ampio che raccogliesse tutti gli ambiti in cui Up essa agisce quel quanta Europa
è da intendersi più più che altro come un Europa ovunque Europa dovunque nella vita degli ordinamenti degli Stati membri a partire dalle istituzioni fino alla disciplina dei settori materiali più specifici
E così la sezione sull'Europa raccoglie alcuni contributi espressamente dedicati alla figura di Beniamino Caravita come giurista europeo particolare quelli di Arianna Ciancio e Titania Cerruti capaci di cogliere spirito e tappe Della formazione europeista del pensiero europeista cara dichiarano
Molti scritti sottolineano invece l'attenzione del professore per l'applicazione delle categorie tradizionali del costituzionalismo all'Unione Europea cittadinanza
Per esempio ho scritto della professoressa di coso là territorio iscritti di Bertolino ed Andrea
Funzionamento delle istituzioni penso al lupo e De Petris sul Parlamento europeo ma anche a Zena sul ruolo dell'amministrazione Spataro sulla proporzionalità delle sanzioni delle sentenze della corte di giustizia l'ultimo prima spinto da principali investiga e Torre da parte di Beniamino Caravita si basava su una domanda di ricerca
Volta individuare a le nuove direttrici del federalismo Process e attraverso queste provare a comprendere il destino dell'unione il Progetto che si è chiuso di recente con un convegno organizzato a Bologna si chiamava evoca attivamente doveva all'Europa sempre con il punto interrogativo finale come ogni buona domanda di ricerca
E anticipava già nel due mila diciassette i temi di quella conferenza sul futuro dell'Europa che in questi scritti sono stati richiamati da Fernanda Bruno e Laura Fusina
L'unità romana di quel Brin aveva come tema portante quello dei valori comuni di cui all'articolo due del Trattato
E in questo quadro si inseriscono riflessioni di Giovanni Amoroso sul Regolamento condizionalità e di chat Jacques killer sul ruolo e la distinzione dei concetti di rule of law è stato di diritto nel processo di integrazione il dialogo tra ordinamenti ovviamente in particolare il tema del rapporto fra le corti all'oggetto dei contributi di Giuseppe Morbidelli
Che richiama l'occasione in cui la nostra Cassazione una casa nello stand della avanzata secondo Caravita era arrivata in doppiare la Costituzione
E di Marcello Clary c'era che invece prende le mosse dalla nota sentenza del Bund Stefansson garitta del cinque maggio due mila venti sul caso Weiss che fu oggetto di uno di quegli efficacissimo mi Seminari last minuto
Che Caravita era solito organizzare sulle questioni di stringente attualità
Basti pensare che la sentenza era del cinque maggio
E il seminario a distanza in piena pandemia si tenne il ventisei maggio praticamente tutto in venti giorni con interventi invito a cercare la locandina on line di studiosi autorevolissimi molti dei quali oggi qui presenti
Sopra gli scritti di Allegri è sputo che vertono invece su temi di carattere sociale
E anche qui si riprende parte del pensiero cara richiamo che amava ricordare come stando alla lettera dei trattati obiettivo dell'unione dovesse essere la creazione di una economia sociale di mercato insisteva molto su questo il professore dicendo che troppo spesso quel sociale rischiava di essere dimenticato in nome di un liberismo assoluto che non apporta non appartiene alla tradizione europea
Proprio gli aspetti economici e finanziari invece per i quali Caravita ha sempre mostrato grande interesse coinvolgendo studiosi ed esperti provenienti da altri settori scientifici
In nome di una concreta e convinta interdisciplinarità
Sono oggetto di un blocco di saggi che riguardano la BCE Pisani Ski il patto di stabilità il messa Sciortino e salmoni nonché il tema delle risorse proprie e della fiscalità dell'unione professor Selicato
La varietà dei temi quindi rispecchia la grande attenzione nei confronti anche delle questioni di attualità di più stretta attualità costituzionale europea a tutto tondo sotto i profili più vari labbra exit oggetto di appassionati e stimolanti dibattiti in sedi convegnistica editoriali e seminariali viene trattata ad Andrea Biondi ovviamente il cui legame con il professor Caravita
Nasce proprio dal comune desiderio di confrontarsi sul tema Breaks Seat tentando di tenere insieme i punti di vista di entrambi i lati della Manica
Questioni di bioetica nello scritto sul fine vita di Federico Girelli la storia infinita delle concessioni balneari trattata da Carlo Curti Giardino che è senz'altro uno degli studiosi di diritto dell'Unione europea con cui il professore più si divertiva a confrontarsi e mettere in discussione le proprie tesi
Grazie anche alla comune appartenenza a questo dipartimento di scienze politiche
Dipartimento acque parte anche Sandro Guerrieri il cui saggio ripercorre la storia dei diversi progetti di unificazione europea del dopoguerra facendo tornare alla mente anche qui una tesi cara ripiana
Della necessità quasi fisiologica che si aveva nel dopoguerra di un momento di integrazione dopo la grande disgregazione della seconda guerra mondiale nel riproporsi ciclico diceva Luís di momenti di unità frammentazione nella storia d'Europa tema peraltro oggetto di uno dei convegni organizzati in occasione del decennale di federalismi a Napoli
Nel due mila tredici
Tenendo fede poi alla sua complice convinzione per cui il diritto essi dover essere scriveva Caravita ma non può prescindere dall'osservazione dei grandi fenomeni politico costituzionali per come evolvono e per le linee di tendenza che seguono due blocchi di contributi gli ultimi due che cito appaiono altresì significativi in termini di ricostruzione dello spirito con cui si delineava la speculazione scientifica gravitiamo
Quello sul difesa comune
Che raccoglie testi Paola Bilancia Matteo Fraud Ciro spy love Federico Furlan sul quale Beniamino Caravita scritto pagine importanti in particolare in un fascicolo speciale di federalismi curato da Ciro proprio da chi lo spadino
E che lette ora alla luce del conflitto russo ucraino mostra qualora ve ne fosse ancora bisogno la sua grande capacità di precorrere in questo caso ahi noi ahi noi i tempi e poi c'è l'altro blocco sull'intelligenza artificiale la tutela dei dati personali che raccoglie i saggi di diano Rania Galetta Nadia Maccabiani Laura Fabiano e Francesco Battaglia
Un argomento di ricerca quello dell'intelligenza artificiale che era balzo a Beniamino Caravita la cattedrale fra Monnet
Di cui era particolarmente orgoglioso perché sebbene non avesse certo il bisogno di questi formali riconoscimenti chiudeva in qualche modo il cerchio di un percorso che lo fa individuare senza timore di smentita come ciò che gli piaceva essere cioè un giurista europeo un costituzionalista europeo
Tema a cui dedico anche il il suo ultimo grande sogno
Acqui aveva iniziato a lavorare noi troppo tardi ma che con la sua capacità di coinvolgimento e la sua concretezza aveva già iniziato organizzare nei dettagli con tanto di nomi
Nome ufficiale quindici adesioni da parte di altrettante di associazioni nazionali di altri stati membri e riunione iniziale svoltasi
Simbolicamente a Brussel ossia la creazione di una associazione europea di di diritto costituzionale
Grazie
Alla spetta a me presentare la parte vedo iscritti dedicata a Federalismo e regionalismo però a farlo velocemente incrociando
I saggi con alcune riflessioni che Beniamino ha tenuto i suoi lavori ma anche con qualche avvenimento che ha caratterizzato questi questi anni cui siamo stati partecipi gli assi tutto il titolo dalla sezione già evocativo indicativo bene raccolto Gennaro ferraiolo nel suo contributo
Federalismi regionalismo mi due termini non tradizionali
Impiegare nella scrittura scientifica ma che in qualche modo rappresenta una difficoltà oggettiva oltre che scientifica d'una persona come Beniamino di incasellare dentro dei contenitori prestabiliti predefiniti
Tutto ciò che la realtà producesse dal punto di vista sociale e giuridico
Ma non è forse sanno in caso che i saggi si aprono con intervento del presidente Barbera
Il quale
Nel suo contributo si autodefinisce frequentatore delle regioni beh insomma quale saggio migliore poteva aprire questa parte visse così dato che Benjamin è stato un davvero un frequentatore delle regioni
Un frequentatore che come tale ha potuto cogliere sia i problemi di fondo sia le opportunità del sistema dell'autonomia
In particolare un pre un frequentatori che è riuscita a fare dell'attuazione del nuovo Titolo quinto dopo la riforma del novantanove due mila uno un palcoscenico di prova di riflessione giuridica per l'intero ordinamento giuridico
Come a dire che quello che stesse accadendo sul piano più basso del palazzo dell'ARPA stava riguardando l'assetto complessivo dell'ordinamento statale della Repubblica anzi dell'Europa perché con una coincidenza quasi plastica parlavamo prima
La mia Laura del due mila uno è dotato del due mila uno orientali e venne regioni due mila undici tocca a Federico laurea dottorato orientati ai temi dell'Europa
Con una diciamo con impatto dell'approccio di Beniamino anche su chi lavorava Collu
Dicevo del saggio del presidente Barbera che parte ponendo in evidenza nei limiti ovviamente che mi stressano i Tanzi ricorda che consente il ruolo che ricopre
I vizi di fondo i problemi di fondo delle regioni di tema identitario ma soprattutto la così di come dire
La mancanza delle regioni nella cultura della classe dirigente del Paese bene Beniamino approccia e molti saggi dando evidenza al tema delle regioni come una grande opportunità di riflessione
Non è un caso che la sua pubblicazione il famoso la Costituzione dalla riforma del Titolo quinto già PdL due mila due viene citato praticamente da quasi tutti i saggi
Che vengono inclusi in questa sezione un libro che non parla della riforma detenuto ma della Costituzione dopo la riforma
Come già intravedere l'impatto generale di questi duelli fu tre realtà leggi costituzionali novantanove due mila uno allora avuto sull'intera te la iattura costituzionale e quindi eccola
L'attuazione uomo opportunità come era stata per molti giuristi negli anni Settanta un'opportunità dello stesso Barbera se pensiamo solo all'interesse nazionale e regioni per molti altri alcuni dei quali peraltro sono sudditi
Le riforme quindi per dirla con con la con Barbera non un pretesto o per dirla con cammelli omicida nominato con terreni in cui il costituzionalista scende
Misure processi di cambiamento e ne trae probabilmente elementi a di analisi Jim generalizza Beniamino si mette in questo e voi lo dite né i saggi molto bene in questo terreno con un approccio non dentro ma con una serie di valori
C'è un passaggio che venne richiamato nei saggi più volte incredibilmente un passaggio in cui lui dice in un editoriale del due mila sei
Che al centro dell'assetto costituzionale non vi è lo Stato unico detentore di una sovranità incommensurabile bensì binomio popolo prezzo con questo binomio da voi citato qui si metta a lavorare a tutti i profili più importanti dell'attuazione del Titolo quinto
Che vengono non a caso Tuck toccati da quasi tutti i saggi che fanno parte della sessione d'altronde in quegli anni lo facciamo dei volumi collettanee
Di commentari su tutti gli atti su tutti i processi che portano l'attuazione del Titolo quinto ma qui quasi tutti noi abbiamo con gioia partecipato
Alla dicevamo
Attuazione e qui scatta la prima grande impostazione attuazione per Beniamino e per molti saggi lo ricordano far rima con collaborazione
Non ci può essere un'attrazione che evita il profilo collaborativo pattizio interlocutorio il profilo di una multilevel governance che tanto più complessa e quindi tanto più pretende una capacità di interazione fra livelli di governo ricorda bene Elisabetta Catelani
Ricorda anche
Arianna Carminati ricorda Francesco Zammarchi e lo ricorda un particolare Anna Poggi la quale ci ricorda che questo approccio arriva fino all'ultimo atto attuativo
Il regionalismo differenziato quando stava nella Commissione Gelmini Rauti sparpagliati nei vari commissione
A contaminare il governo Draghi ebbe il punto giustamente Anna ci ricorda venne quella proposta di una legge attuativa del centosedici è una visione
Tiziano multilaterale del procedimento
Quindi è bene Mino c'era da parlarsi non a caso giustamente Paolo ridò la ci ricorda
Quanto la dottrina tedesca e su questo elaborato mi ricordo che lui in quel periodo cercava anche
La colleganza cercava Paolo per parlare della Woodstock per capire quanto potesse di quello spirito assicuro Carbonera dinamica attuativa del Titolo quinto e
Non a caso Luís spesso circa siti dove questa collaborazione potesse realizzarsi non c'è il Senato federale insistiamo delle conferenze Bice Valori Jaffa
E quello che succede allora e che la Corte costituzionale diventa un luogo naturale dove è stato e regioni in qualche modo arrivano a comporre il difficile meccanismo di attuazione del Titolo quinto che aveva riscritto la Costituzione diventa una dinamica molto male
E non è un caso ricordo solo un momento
Che uno dei momenti più importanti in cui si chiude questo processo di collaborazione attuativa e la sentenza sulle grandi opere
Quella sulla sostenuta verticale
Chiamiamola nodo mezzanotte peraltro pochi giorni fa ricorrono sedici anni la scomparsa dei professore vedo Paolo Pini un saluto mi sembra doveroso ricordo anche del professor Carlo Mezzanotte
è in quella sentenza si costruisce un pezzo fondamentale dell'attuazione di quel titolo stato e regioni dialogano oltre la rigidità di un riparto costituzionale approvato dal Parlamento in una logica molto politica e poco giuridica a fine legislatura di corsa
Peraltro uno dei meccanismi di rigidità non più adeguati alla società italiana meccanismi globali soprattutto con l'arrivo dell'unione europea
Quindi c'eravamo un approccio all'attuazione con questo taglio collaborativo un approccio a favore del pluralismo ma mai con uniti con un approccio ideologico a favore da differenziazione
Diceva Beniamino la differenziazione se serve è bene che ci sia sembra ci sia bene che non ci sia questo lo rendeva capaci di collocarsi tantissimi contesi lo ricordate con i saggi benissimo
Cucurachi chiarezza di fondo Matteo costituisce lo ricorda anche Gambino e c'è un certo se consente questa distensione nozze fa perché non ha una sostenibilità costituzionale a priori no deve non la ricaduta di un sistema tale per cui il sistema si semplifica e funziona poche diventa ancora più complicato e ancora meno meno attivo e allora anche lui si rendeva ben conto di questo attuatore troppo presente con un punto interrogativo la corte ma al tempo stesso diciamocelo usava quella sede perché quei processi avessero una forma
Sia quando magari la Regione modificava la legge quindi cessava Valé Ry contendere sia quando l'impugnativa video sottoposta a trattativa politica prima che fosse formalizzata il Consiglio ministri
E cosa e così via c'è un punto che peraltro parlavamo prima colorare occhietti lei coglie citando una
Un'audizione dei bisogni no in Commissione parlamentare sulle questioni regionali suo ricordo male mosse dico una fesseria tutti
E questa in questa occasione lui lo dice
Era preoccupato che ci fosse una erosione del ruolo del Parlamento
Anche qui lo diceva espressamente perché capiva la verticalizzazione procedesse a velocità maltempo sito come voi avete in più saggi ben colto voleva bisogna che quella sede mantenesse una capacità direbbe Silvestri di essere il filo rosso dell'indirizzo politico a cui attaccare con gli altri processi necessari nel pluralismo istituzionale nella nella decisione
E poi per i giorni speciali
Che pur non fosse un
Fautore di una differenziazione ideologica lo racconta benissimo quella vicenda non solo per i fatti che Giuseppe Caravita cioè ricorda di un altro visione
Davanti a un convegno in cui veniva in qualche modo
Giallo qualche politico Trentino Alto Adige infiniti interventi tedesco ma anche perché lui si era reso conto
Che quella specialità aveva un senso allora e oggi andava recuperato si ricorda ci dica sempre Emma questo ragazzo di Bolzano a fine pasto da rispetto non è che c'ha bisogno da Antonio come primati oppure
Le altre regioni ma al tempo stesso capiva la peculiarità delle isole a quali grato sono dedicati i saggi di Stefania ma Bellini e del collega pezzo con
E quindi una differenziazione vado a chiudere non fine a se stessa udire questa s'è tradotta anche in un giudizio come dire il sereno verso un tentativo editoriale che fece già PdL quando comincio affari volumi sulle singole regioni diritto regionale del Lazio dalla Lombardia cioè lo dissi chiaramente lo dissi pure a Giuliano prosciolto perché l'editore tradizionale stanze principe c'è il rischio che non sembra perché dov'è stato che si appostano elementi di freno sono sempre meno no e da lì poi la riflessione abbiamo condiviso sulle macroregioni e sulle intese fra regioni quindi una lealtà anche mentire
Quando questa differenziazione nel senso e quando questo senso ma rischia di non esserci
Vado a chiusura perché sento la la pressione della della fame e del parto imminente
C'è il passaggio dalle regioni alla partenopea queste evidente plastico ci sono i saggi di piazze Rivosecchi ricordano in maniera emblematica quasi a chiudere il cerchio
Cioè abbiamo capito quello che stava accadendo frammento la frammentazione del potere verso l'interno ora ci occupiamo di quello che sta avvenendo con la frammentazione del potere verso la parte superiore manchi con una tavola di valori lo ricordava sempre l'articolo sette dei Trattati
Cioè l'idea che l'Europa avesse un piano sia logico
E quel piano assiologica era un piano che governava i processi dire di rapporto fra le le lo Stato spia ex sovrano comuni una volta sovrano e l'Unione europea e anche questo chiudendo con lo studio del federalismo un una un un ciclo ben preciso la sezione tiene peraltro conto anche di altri saggi che non ho citato alcuni dei quali sono simbolo molto concentrati su centosedici comma tre ma anche sull'Africa che non a caso terrena di grande sperimentazione istituzionale
Costituisce un punto di riferimento Conti io chiudo solamente
Avendo studiato per più di vent'anni somma le regioni tutti questi vent'anni insieme a lui
Con un piccolo episodio che perdonatemi
Dona a tutti voi perché dà la misura dello spessore dell'uomo ci siamo trovati in un tavolo istituzionale in parti diverse io lui Francesco Marini ognuno rappresentava un Ente diverso
Una furibonda discussione sull'attuazione di una norma costituzionale da centoquattordici Roma Capitale
Certo punto c'era una divisione in campo tra due enti e io stavo in mezzo un giovane ricercatore lui era ordinario qui ero felice
Certo punto Silla dice una buona posizione io mi schiera Igor Marini dal punto di vista della esegesi della Nord
Quindi se va bene non cambia nulla pene ci manca un sacco di persone libere così grazie
Permettetemi di chiudere ringraziando alcuni giovani che ci hanno supportato nel lavoro del coordinamento formale del di questo importante lavoro
Stefano rotolo in particolare e tutti i giovani che ci hanno aiutato nella fase della correzione delle bozze mi piace ricordarli e li ringrazia Francesco severa
Sergio Spatola Adriano dirli e in onore agli annali o Luca Di Domenico gli oli di Chaumont chiara Abruzzo lì
Grazie
E ora farei
Chiederei a Iaia Andrea di avvicinarsi ringraziando River la vicinanza per il supporto per i consigli per
Nonostante aspra
Senza bisogna certo
Sì
Con gli altri si può quella foto