Intervista a Monsignor Giancarlo Perego sul Patto Europeo in materia di migrazione e asilo politico

Radio radicale ci occupiamo della recente approvazione da parte del Parlamento europeo
Del patto sulle immigrazioni sull'asilo una patto che è stato diciamo visto insomma dai governi europei dalle maggiori istituzioni europee come un passo avanti nell'affrontare questa questione epocale però ha visto anche critiche da segno di segno opposto per esempio nel nostro Paese hanno votato contro ma la parte la per buona parte di questo provento la Lega che lo ritiene troppo aperti oppure il partito democratico invece dall'altra parte che lo ritiene diciamo troppo securitaria uno
Di questo patto ne voglio parlare con chi si occupa da tempo di questioni migratorie è una nostra conoscenza e monsignor Giancarlo Perego
Che noi ascoltiamo nella sua veste di presidente della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana benvenuto nuovamente su Radio Radicale monsignore buongiorno
Allora qual è il suo giudizio su questo fatto
Perché dopo dieci anni più percorso di revisione del Trattato di Dublino
Che era un primo trattato importante unitario con la politica e delirio dopo dieci anni è stato partorito sostanzialmente un topolino nel senso che il patto è stato approvato nei dieci tedeschi e quindi in maniera diverso dal punto di vista determina e al volto il patto che è stato approvato
Sostanzialmente la dimostrazione del male dell'Europa disunita attorno alla gestione dell'asilo e quindi un passo indietro rispetto Dublino soprattutto un patto che nega una solidarietà che invece è fondamentale attorno alla gestione del diritto d'asilo
Un diritto fondamentale e che lo scorso anno vi escono un milione e cento della persone
Chiedere asilo nel nostro contesto europeo a fronte di centodieci milioni di persone che si sono messi in cammino come emigranti costa che causa delle trentasei guai a Velletri cento mila e ambientali Micheli di trattati su un frammento di miseria
Ecco diciamo perché forse le parole chiave di questo patto sono la esternalizzazione no del della questione immigrazione e diciamo una tentativo di si redistribuire ma che ancora non non risolve no la questione appunto che era regolata dal patto di Dublino
Io questo patto è la negazione sostanzialmente la la tutela del diritto d'arrivo proprio perché accentua ancora di più
Il fatto divisi chiudere i nostri confini fatto di un controllo semplificato con una facilitazione anche alla Ricucci onde al ha vinto Attolico
E anche l'esternalizzazione che era stata anticipata già per quanto riguarda il nostro Governo italiano da quella del patto Albania Italia di cui vedremo poi e a reali effetti sennò sarà invece un flop con me
Tutti pensano
Ecco tra l'altro invece a livello europeo nostra Presidente Consiglio insieme la Fornarina e né altri ed ero per andata pure in Tunisia e poi in Egitto Sempre in questa logica
C'entra in questo logica cioè nella logica e quel disse alla madre e al di là dal Mediterraneo e di non salvare nel Mediterraneo e non tutelare nel Mediterraneo da persone che sono in cammino
In questa logica chiaramente porta spostare l'attenzione degli idranti antecedenti al Lido al di fuori dal nostro orizzonte
Facendo credere che siano risolti i problemi come si è fatto credere in questi mesi
Che gli barche erano stati informati o sono triplicati comunica all'ultimo mese ecco ecco tra l'altro invece si ritorna dal discorso della redistribuzione
è stata inserita questa questione del pagare no per diciamo
Non prendersi no no con le quote di immigrati anche questa è una forma
Anche questo un segnale certamente negativo di fronte a un diritto fondamentale di aver persone non seconde Carlo
Come impegno pagando una quota in modo che una che il Paese se ne prende carico questo non è l'Unione europea torno alla tutela del diritto d'asilo dei richiedenti asilo e rifugiati quindi quello che era già stato ventilato precedentemente ed alcuni Paesi soprattutto dall'Aler l'irregolare
è di fatto in Caraccio con meno elemento quando c'è una pressione migratoria supera i trenta mila cc se a questo ogni distribuzione ma anche attraverso il Parlamento di una quota alunni migranti che non c'è colline
Sul ecco un cedimento all'economia della politica soprattutto dei diritti ecco certa e poi c'è la questione appunto del del diritto d'asilo che
Appunto lei lo dicevano le procedure semplificate i i trattenimenti
No nei centri cioè questa cui questo diritto appunto come lei ricordava fondamentale viene compresso e e su cui esso diciamo cioè un assenso insomma generalizzato
Negli anni scorsi non l'abbiamo visto un'Europa FIAT comunque parte dal Trattato di Dublino aveva allargato la protezione internazionale
Aggiungendo nel gelido la prostituzione sussidiaria la protezione umanitaria la protezione temporanea
Per dopodiché questi misure sono state limitati e sempre di più
Anche nel nostro Paese e soprattutto non si è guardato come invece la protezione internazionale doversi ulteriormente essere allargata
Per comprendere qual ormai una figura via richiedenti asilo rifugiato
Naturali in maggio quindi gioco dei movimenti migratori Fossati perciò migranti climatici emigranti ambientali quaranta milioni lo scorso anno il doppio rispetto a rifugiati di guerra
Quindi ci si aspettava una riconsiderazione anche lei nei vari titoli di protezione internazionale per un allargamento e per una conferma poi un allargamento anche dalla protezione temporanea
Che dal due mila non era mai stata utilizzata ed è stata utilizzata solo per gli ucraini
Una protezione temporanea che sarebbe importante per tutti coloro provengono da situazioni sono riconosciute come situazione che chiedono una produzione internazionale che permetterebbero come hanno permesso agli ucraini anche tutto subito un titolo di soggiorno che permetteva il loro spostamento dei ventisette paesi europei la tutela sanitaria era costruita ad un lavoro cioè una frase denuncia un'integrazione è una
Un'arma valorizzazione di competenze e di aver dei diversi Paesi europei sì perché poi effettivamente invece di prendere ad esempio quello che è stato fatto
Per i rifugiati ucraini Milian solo da Paragon da fare un piccolo paragone con un'altra una un'altra cittadinanza un'attrazione da per esempio quella afgana no chi potrebbe dire che appunto e non non va non varrebbe la pena di aprire no dei corridoi
Invece purtroppo molti afgani
Si ritrovano come a Cutro a dover morire in mare e o o nelle nella via insomma orientale di entrata per esempio nel nostro paese questo appunto
Lascia un po'essere fatti no
Certo come sceglie come avvenuto anche per i siriani scusami detratti i Paesi che avevamo sostanzialmente è una condizione evidenti cari chiedevano sostanzialmente lo stesso delitto glielo abbiamo dato solo Nicolini giorni attraverso dei Gori che poi si sono fermati dopo quell'attentato all'aeroporto per quanto riguarda la tale istanza
E che oggi passa soltanto attraverso i piccoli numeri dei corridoi umanitari ecco certo infatti come anche le di sei anni c'era stata tanti anni fa la grande apertura Merkel ma finito quel momento
Sono tornati a essere considerati come tutti gli altri migranti irregolari che poi magari se accedono al territorio forse possono anche essere conosciuti però è proprio c'è un blocco generale che con la scusa del bloccare la la migrazione economica poi però va a ledere direttamente appunto il diritto all'asilo
Certo c'è un atto questore è un fatto molto grave che non va nella direzione invece di una ok l'abbiamo capito che è fondamentale in tutte le nostre costituzioni e nazionali dei Paesi Cormano l'Unione Europea è inquinata condiviso ha come principio all'interno parco accanto dunque no certo
Bene monsignor Perego io la ringrazio come sempre avremo modo ancora di risentirci
Buon lavoro a monsignor perdevo Presidente della Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana
Grazie c'è un unico