Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato tredici aprile questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura
Di David Carretta in apertura oggi torneremo ad occuparci della guerra della Russia contro l'Ucraina lo faremo in particolare con l'Economist la rubrica scialle Magna che si chiede cosa succede se l'Ucraina perde la vittoria della Russia sarebbe debilitante per l'Occidente ma più in particolare
Per l'Europa sottolinea il settimanale britannico su cui resteremo per parlare anche di Medioriente la situazione
A Gaza l'esercito israeliano di corta avveduta è il titolo di uno degli editoriali dell'Economist la forza da sola non porta sicurezza per Israele infine
Ci occuperemo di
Pacifico particolare
La sicurezza in questa regione del mondo lo faremo con un editoriale uscito ieri sul Financial Times a proposito dell'augusto l'accordo tra Stati Uniti Australia Regno Unito che potrebbe
Allargarsi
Almeno
Almeno è uno scenario che viene evocato anche al Giappone e al Canada l'augusto raccoglie adesioni ed entusiasmo questo patto riflette un tentativo di preservare l'equilibrio strategico nel lindo pacifico di fronte in particolare
Alla Cina scrive il fa nasce Times
Partiamo però della guerra della Russia contro l'Ucraina e dalla rubrica scialle ma dell'economista cosa succede se l'Ucraina perde la vittoria della Russia sarebbe debilitante per l'Occidente e in particolare per l'Europa scrive il settimanale britannico
Chiedersi
E se l'Ucraina perde un tempo era la tattica preferita di chi cercava di rimproverare gli alleati occidentali per spingerli a inviare più denaro e più armi
Ma ora questa domanda sembra sempre meno un espediente psicologico per fare pressione e sempre più la prima fase di una pianificazione d'emergenza dopo alcuni mesi estenuanti sul campo di battaglia
Sono svanite le speranze dello scorso anno di un successo della controffensiva Ucraina per spingere la Russia verso i suoi confini e umiliare Vladimir Putin
In questi giorni è la paura a dominare lo scenario che la situazione di stallo attuale Possa crollare a favore dell'invasore russo o che Donal Trump torni
Al potere in America offrendo alla Russia la vittoria su un piatto d'argento l'Ucraina sconfitta è diventato una prospettiva ma meno inverosimile ma non per questo meno spaventosa
Per quanto ritorno della guerra sul continente sia stato scioccante una vittoria che permetta a Putin di trarre benefici geopolitici sarebbe molto peggio
Una sconfitta dell'Ucraina sarebbe un episodio umiliante per l'Occidente una versione moderna del momento sue dopo aver fornito sostegno morale militare e finanziario al proprio alleato per due anni l'America e l'Europa forse inavvertitamente hanno messo in gioco la propria credibilità il fatto che a volte abbiano esitato nel fornire questo sostegno non farebbe che peggiorare le cose
Sarebbe un'ulteriore conferma tra gli scettici delle politiche liberali che le democrazie non hanno ciò che serve per difendere i propri interessi in Russia ma anche in Cina India in tutto il Sud del mondo
E sostenitori dell'Ucraina verrebbero liquidati come bravi a presentare risoluzione all'ONU a negoziare belle parole i vertici dell'Unione europea e della NATO ma niente di più
L'inserimento nell'Atlante no globale del territorio ucraino nel territorio russo consoliderebbe l'idea che la potenza e la prepotenza siano tutto ciò che contano a beneficio degli uomini forti Giorgio Robson
Ex segretario generale della NATO avvertito che se l'Ucraina perde saranno i nostri nemici a decidere l'ordine mondiale
Sfortunatamente per i taiwanesi e molti altri probabilmente Robertson ha ragione
Nessun Paese sentirebbe il peso di questa umiliazione più dell'unione europea che è una costruzione fondata sulle norme internazionali liberali prosegue l'Economist
I vicini dell'Ucraina si sono mossi meno velocemente dell'America nel fornire aiuti ma secondo il tradizionalmente lento ma costante approccio europeo
Gli europei sentono di aver fatto tutto ciò che poteva essere loro chiesto
Hanno inviato armi include partito e hanno utilizzato tra l'altro per la prima volta i fondi dell'Unione europea per pagare queste armi
Hanno sostenuto le finanze dell'Ucraina hanno colto milioni di rifugiati hanno applicato una decine di pacchetti di sanzioni contro la Russia si sono liberati delle forniture di gas Rossi
Insomma i politici europei hanno superato tutti i confini di ciò che inizialmente sembrava
Impossibile
Se ciò sì rivelasse insufficiente molti si chiederanno se al se l'Unione europea sia adatta al suo obiettivo i populisti i fan di Putin tipo Viktor Orban in Ungheria un Marine le Pen in Francia diranno che è il loro ad essere il modello migliore per affrontare le cose
Le conseguenze geopolitiche di una sconfitta in Ucraina
Di di dipenderà di prenderebbero poi dalla forma di un eventuale accordo di pace
Questo a sua volta dipenderebbe dalle dinamiche militari o dall'elezione di Trump se l'esercito ucraino corto di munizione si dovesse sgretolare e in qualche modo la Russia
Dovesse controllare non solo i territori orientali ma l'intera Ucraina
Magari grazie un regime fantoccio stile bielorusso beh l'aggressore si troverebbe a condividere più di mille chilometri di confini con l'Unione europea se la sconfitta dovesse essere più limitata
Includendo l'annessione di parte del territorio ucraino ma con un'ucraina più piccole ancora funzionante
La tensione rimarrebbe comunque alta quanto tempo passerebbe prima che Putin si lanciasse in una nuova avventura per portare a termine il lavoro
Altri milioni di ucraini potrebbero cogliere l'opportunità per andarsene la futura forma dell'unione europea cambierebbe la promessa dell'allargamento all'Ucraina presupponeva una vittoria complessiva anche i Balcani occidentali cui tentativo di aderire è stato rilanciato dalla guerra rimarrebbero nel limbo
Al di là del sentimento di colpevolezza
E vergogna poi in Europa prevarrebbe un senso di paura
La domanda è potrebbe esserci un altro attacco l'attacco contro un Paese NATO e questo costringerebbe gli alleati a rispondere
Ulteriori tentativi di conquista sarebbero una possibilità in caso di vittoria della Russia in Ucraina Putin
Ha già fatto allusione al nazismo né i Paesi baltici facendo eco al pretesto utilizzato per invadere l'Ucraina
Paesi Baltici che hanno comunità russofone
Un
Un anno fa dire che la Russia al miglior esercito d'Europa era una battuta la Russia non aveva nemmeno il miglior esercito in Ucraina oggi le cose sono cambiate data la capacità della Russia di continuare
A rifornire i suoi uomini più velocemente del suo avversario un esercito russo vittorioso lascerebbe Putin al comando
Dell'unica forza combattente colle capacità di combattere una guerra da ventunesimo secolo se la Russia controllasse lo Stato ucraino controllerebbe due di queste macchine militari
Di fronte a lui si troverebbe un'Europa resti alla guerra un'America traballante e entrambi con arsenali sostanzialmente vuoti
La Polonia o la Germania potrebbero scoprire di aver bisogno di un loro deterrente nucleare
Anche se l'Ucraina vincerà all'Europa dovrà cambiare il Progetto di pace dovrà adattarsi a un mondo in cui la guerra è se non probabile almeno possibile
La NATO celebrato il suo settantacinquesimo compleanno ma il suo futuro come Alleanza utilizzata dagli europei per assicurarsi che l'America garantisca la loro integrità territoriale eh incerto
Decenni di dividendi della pace posso guardare prenda dovranno essere seguiti da decenni di bilanci per la difesa molto più elevati
Ma se la Russia uscirà anche solo parser mente vittoriosa
Il cambiamento imposto all'Europa sarà in mondi molto più
Spiacevoli imprevedibili sarà un cambiamento molto più spiacevole imprevedibile cercare un accordo con Putin che ricompense si la sua belligeranza
Con il controllo sul parti dell'Ucraina in cambio della promessa di non intraprendere più guerra fornirà una sicurezza solo illusoria insomma la risposta alla dell'Europa la domanda e se l'Ucraina dovesse perdere rimane molto semplice non dette
Così l'Economist nella rubrica Charlemagne spiega le ragioni per cui c'è urgenza di aiutare sempre di più l'Ucraina oggi vogliamo tornare sempre grazie all'Economist anche sul Medioriente
Nel contesto del della minaccia dell'Iran contro Israele l'Economist però torna ad occuparsi soprattutto di casa in un editoriale dal titolo l'esercito israeliano di corta veduta la forza da sola non porta sicurezza
Scrive scrive il settimanale la forza
Della delle forze di difesa israeliana ai DS e la storia dello stesso Stato di Israele
Dalla creazione nel mille novecentoquarantotto la i DS fa ripetutamente combattuto e vinto guerre con i paesi arabi
Paesi arabi che erano decisi a distruggere Israele Israele israeliani vedono loro esercito come il meglio di loro stessi duro astuto innovativo
Nonostante il terribile fallimento dell'Itf nel prevedere e prevenire l'incursione di da Gaza l'incursione di Hamas del sette ottobre due mila e ventitré molti israeliani pensano che il loro esercito abbia continuato a condurre
Una guerra giusta un ex generale Consigliere per la Sicurezza nazionale israeliano questa settimana affermato che l'operazione spade di ferro verrà considerata come un esempio di quorum di come condurre
Combattimenti urbani
Come chiarisce la nostra inchiesta prosegue l'Economist la realtà a Gaza è ben diversa la campagna contro masse giustificata
Ma è stata rovinata dall'eccessiva dipendenza dell'esercito israeliano dalla tecnologia e dalla mancanza di pensiero strategico
Soprattutto l'esercito ha sofferto a causa delle rivalità egoistiche e delle visioni ristrette dei leader politici israeliani
Come spesso accade i palestinesi mi hanno pagato il prezzo anche in questo la storia della i DS e la storia di Israele
Due aree in cui lei DS non è stato all'altezza sono le sue responsabilità come potenza occupante il suo dovere di ridurre al minimo le morti civili
Circa uno virgola sette milioni di persone sono state sfollate Agasa molti mancano di cibo acqua medicine per mesi sono entrati Agasa circa un centinaio di camion
Al giorno ben al di sotto dei cinquecento che rappresentano il minimo necessario
Indignati alcuni Paesi hanno fatto ricorso a pericolosi e costosi lanci a Eric Israele insiste di aver fatto tutto ciò che il diritto umanitario richiede ma in blocchi persistenti e arbitrari degli aiuti lo contraddicono lo stesso vale per gli sforzi tardivi compiuti da Israele negli ultimi giorni sotto la pressione americana
Per prevenire un'incombente carestia
Gli ufficiali della i DS hanno incolpato i politici per le carenze ma almeno avrebbero dovuto prevedere come queste carenze avrebbero definito poi le loro operazioni
Anche il bilancio delle vittime civile motivo di preoccupazione
Per molti decine di migliaia di morti feriti e la distruzione di così tanta parte di casa
Non potrebbero mai essere giustificati i funzionari israeliani ribattono che la guerra è dura che rapporto tra morti civili e combattenti di circa due a uno
Una cifra che corrisponde più o meno a studi indipendenti ed è simile a quella dell'Iraq quando una coalizione guidato
Gli americani colpi lo Stato islamico a Mosul nel due mila e sedici due mila diciassette
I paragoni sono difficili le cifre inesatte ma anche se ciò fosse vero molti eserciti riterrebbero le regole di ingaggio di Israele sproporzionate e dunque illegali
Si dice che lei di essa abbia fissato la soglia dei morti civili né che giustifica la decisione di combat di colpire un combattente di Hamas aventi a uno
E un leader anziano di Hamas cento a uno
Per Saddam Hussein il dittatore iracheno l'America aveva fissato come soglia trenta civili uccisi
Per colpire Saddam Hussein
Ai DS potrebbe anche aver agito in modo indiscriminato il che sarebbe illegale un'inchiesta afferma che all'inizio della guerra
Quando l'esercito era determinato a vendicarsi del sette ottobre sono stati compilati elenchi di obiettivi utilizzando l'intelligenza artificiale e che la pressione per andare avanti era così grande che gli umani hanno dato a questo sistema
Fondamentalmente mano libera
I funzionari israeliani lo negano con veemenza ma non sarebbe la prima volta in una guerra che senza una chiara idea di ciò che conta come vittoria al tasso di uccisioni diventa misura dei progressi in mezzo a questi eccessi prosegue l'Economist la Edf rischia di non riuscire a raggiungere il suo obiettivo distruggere Hamas
Dopo sei mesi i leader più anziani del gruppo terroristico sono ancora vivi e oltre cento ostaggi sono ancora prigionieri fra i DS parla di attaccare il quattro battaglioni di Hamas rimasti a Rafah nel sud di Gaza
Ma questa è una ricetta per un disastro circa uno virgola cinque milioni di persone sono rifugiate vicino a Rafah
Israele deve ancora
Produrre un piano per proteggerle
Sembra che Israele non abbia alcuna strategia per impedire che a marzo qualcosa di simile risorgere dalle macerie
Senza una strategia prevarrà la matematica devastante delle insurrezioni le operazioni progettate per ridurre il numero di terroristi alla fine producono reclute più che sufficienti a sostituirli
Non è troppo tardi secondo l'Economist per cambiare rotta eppure politici israeliani tra cui ex ufficiali dell'AIDS
Vogliono che bombe proiettili sostituiscano una visione politica sulla fine della guerra
Senza un piano per la pace Israele finirà per diventare un occupante o per colpire ripetutamente Gaza in ogni caso pagherà un prezzo elevato dal punto di vista militare economico e diplomatico dai DS dipende da Paesi esterni in particolare America Germania per le sue armi se gli elettori occidentali rifiuteranno l'idea di sostenere un conflitto senza fine beh i loro politici alla fine vi seguiranno ascolteranno i loro lettori la nostra proposta di pace scrive l'Economist si basa su un cessate il fuoco temporanee in cambio del rilascio degli ostaggi questo porterebbe a un accordo regionale coinvolgendo denaro arabo e possibilmente sicurezza araba a Gaza in questo momento né Israele né Hamas sono interessati
Questo non ha senso per Hamas perché prospera grazie ai conflitti e alle sofferenze dei palestinesi per Israele e il suo esercito invece avrebbe perfettamente senso così tra l'altro il il settimanale
Britannico per chiudere almeno un accenno all'autobus
A quanto sta accadendo l'attivismo americano nell'indo Pacifico con l'editoriale del farà champagne di ieri la occorso raccoglie entusiasmo e adesioni
Da quando è stato annunciato nel due mila ventuno Laucussi attirato ostilità e scetticismo la Cina costantemente detto che questo patto di sicurezza tra Australia Regno Unito e Stati Uniti
è una mossa pericolosa che aumenta le tensioni regionali alcuni critici occidentali dell'augusto suggeriscono che il suo progetto centrale cioè la fornitura di sottomarini nucleari all'Australia
Potrebbe non realizzarsi mai e il raggiungimento di questo obiettivo deve essere una priorità per mantenere la credibilità del Patto
Ma nonostante queste critiche l'Augusto sta guadagnando slancio e adesioni
La scorsa settimana i capi della difesa dei paesi How CUS hanno annunciato che stanno valutando la possibilità di invitare il Giappone a partecipare alla sviluppo di nuove tecnologie militari
Anche il primo ministro canadese Justin Tundo ha parlato positivamente dello sviluppo delle Ganmi con l'Authors
L'adesione formale per il Giappone Camarda probabilmente ancora lontana ma è chiaro che entrambi i Paesi
Vedono nell'augusto un'importante partner strategico la lamentela della Cina secondo cui lau CUS aumentato le tensioni regionali
In realtà interpreta il nesso di causalità nel modo sbagliato Pechino investito denaro e risorse enormi nelle sue forze armate
La Cina costruito basi militari nelle acque contese del Mare Meridionale cinese ha intensificato le intimidazioni nei confronti dei paesi vicini Filippine Giappone India Taiwan
L'Augusto non è la fonte di queste crescenti tensioni fa parte dello sforzo per ripristinare la deterrenza nella regione
Di lanciando la crescente Potenza militare della Cina così tra l'altro il fallo Sontag con cui ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale