Rapporto sulla competitività dei settori produttivi

Ci sarà una revisione dei dei codici Ateco nel due mila venticinque anche dovrebbe consentire questa revisione di dare un quadro ancora più completo della del dei settori produttivi e di come questi si stanno sviluppando all'interno del della nostra nazione quindi tutto questo per dire che sono sicuramente molto interessata alla presentazione di oggi vedo qui presenti nella professione Saronni che è una una professoressa del Politecnico per conosco Rosario tempo quindi sicuramente parlerà di applicazione dei dati questo rapporto in un'ottica anche usufruibile ecco da noi ingegneri architetti del Politecnico di Torino comunque per me l'occasione veramente gradita di dare a tutti un bell'venuto
E ignora i migliori auguri di buona giornata di buon lavoro grazie a tutti
Chiedo ora al presidente di venire qui ed iniziare quindi i lavori grazie ancora
Otto
Signore e signori care colleghe e cari colleghi l'appuntamento di oggi inaugura in un luogo di grande valore estetico
Questo lo scritto prima di venire adesso lo sottolinea per e simbolico la stagione dei rapporti dell'Istat che nei prossimi mesi proporranno visioni analitiche sintetica del Paese nelle sue dimensioni chiave
Prima di dare l'avvio ai lavori e lasciare ai colleghi il compito di presentare i contenuti di maggior rilievo del rapporto sulla competitività
Desidero condividere qualche breve pensiero sulle implicazioni non banali della scelta di essere qui oggi
La sede bellissima regale che ci ospita è patrimonio dell'umanità ed è un vero onore per noi un onore per il quale ringrazio il nuovo rettore del Politecnico professor Stefano Corgnati
Ed in particolare la professoressa Maria Chiara Zanetti che era che lo rappresenta come vice lettrice quindi potrei poi ringraziare il professor Mauro Gasparini qui con noi che nel nostro Consiglio dell'Istat oggi viene c'è anche il l'altro consigliere il prole il rettore Federico Visconti
Sono molto contento che insomma che l'Istat si era presentato con il consiglio ai suoi massimi ai suoi massimi livelli
Sono
Molto importante trovarci qui a parlare di competitività ci mette a contatto con la densità storica di questa città
Sempre un luogo di grande lavoro di capacità di innovazione di spirito di servizio tipicamente senza clamore e con molta affidabilità
Una città che è sempre stata e resta sempre un riferimento primario per le istituzioni per la politica per le grandi trasformazioni economiche industriali urbane e sociali e culturali del nostro Paese
Mi piace pensare a curarmi che questa densità risuona nei si riverberi anche nella nostra fatica statistica di raccontare attraverso i dati attraverso i numeri
Come cambia l'economia in Italia
Lavoro serio coraggio di innovazione e spirito di servizio sono tre tratti che caratterizzano anche il nostro istituto l'istanza e la sua responsabilità verso il Paese
Responsabilità produrre fornire sia informazioni utili per la misurazione i fenomeni economici sia nello stesso tempo un aquilana litiga alla loro comprensione e interpretazione
Il rapporto che presentiamo oggi ne è un esempio
Si tratta di un lavoro che documenta l'importanza di investire e innovare nella integrazione delle fonti di microdati
Che è una strategia di conoscenza sempre più necessaria per Compper cogliere fenomeni multidimensionali e complessi
Quali gli effetti del gli sciocchi che hanno investito i sistemi economici dal due mila venti
I risultati che vedremo sono resi possibili grazie al fatto che i censimenti permanenti delle imprese che forniscono dati sulle strategie
Vengono utilizzati come fonte complementare a quella ministra attive
E forniscono dati su struttura e super formarsi
Oggi parleremo di dinamismo strategico di rilevanza sistemica di nuove soluzioni di uscita dalla crisi di trasformazione di nuovi assetti
Cercheremo di mettere a fuoco le pratiche di resilienza e di sviluppo presentate con successo le domande che aspettano ancora risposte
Su questo e su molto altro ancora siamo lieti di condividere i nostri dati e le nostre analisi per la conoscenza e per la decisione politica
Voglio ringraziare prima di concludere tutti coloro che hanno risposto al nostro invito a discutere dei risultati di nuovo la protettrice che ci fanno
Che ci ospita
Ne siamo onorati di essere qui le professoresse Anna Giunta e Laura Rondi
Il presidente Marco Gai
E tutto il gruppo di lavoro dell'Istat è stato coordinato dalla professoressa Pratesi come direttrice del dipartimento ma il il volume coordinato da aiuto da Stefano Costa e Claudio Vicarelli
E anche voglio ringraziare di nuovo tutte le persone che nel Politecnico in Istat hanno contribuito alla gestione di questo evento
Vorrei anche ringraziare per la sua presenza il professor Michele Rosa qualche presidente dell'IRES che è venuto anche a diciamo no ad ascoltare a e ci ha diciamo ha risposto al nostro invito del presidente dell'Istituto ricerche economiche e sociali del Piemonte
Grazie a tutti di nuovo buon ascolto Ras qui che sta l'otto
Bene allora come diceva Francesco Carelli il professor Cheli presidente del del nostro istituto a partire dalle fonti sistema integrato dei registi indagine multiscopo Censimento
Delle imprese siamo arrivati a un prodotto
Questo prodotto lo vedete nel suo involucro esterno e il rapporto sulla competitività dei settori più diffidenti
Nel mio breve intervento mi sono posta l'obiettivo di descrivere il prodotto è di introdurvi poi alle più specifiche
Discussioni che faranno
Il dottor di carabinieri dottor costa non so in che ordine non me lo ricordo più massime tra da dal programma e quindi non ho di introdurranno dentro proprio il rapporto io mi limito a arrivare alla soglia vi porto alla soglia allora intanto di che cosa si tratta è un prodotto digitale
La nostra ambizione sarebbe che divenisse multimediale cioè che fosse addirittura un testo un ipertesto però per il momento è un pdf ogni buca
Questo in buca per aver accompagnato da delle schede
Settoriali da indicatori quindi diciamo
Potete usare anche i contenuti del libro non solo per accrescere la vostra conoscenza va per progredire in ulteriori analisi arrivare magari ha degli aspetti che nel prodotto per la sua limitatezza
Definitoria sua per definizione è un e-book è quel che allora la sezione degli indicatori settoriali
E qui a questo punto
Però mi rendo conto che non sono stata brava ecco a a farvi vedere quello che dicevo
Quindi questo è l'involucro esterno ci sono circa ottanta indicatori settoriali si discute si diceva l'e-book accompagnato da questi indicatori che sono organizzati in diversi temi quindi si si vada alla struttura la demografia performances delle imprese costi Rex in nuove tecnologie ricerca innovazione è via via insomma qui potente effettivamente approfondire
Tradizionalmente riduca a una struttura in tre quattro capitoli questo vale anche per gli anni passati varrà anche per questo per questo il burqa
Il primo ha preso una dando una prospettiva macroeconomica quindi andamenti dicitur competitività Alitalia nel confronto internazionale
Poi si scende fino alla microeconomia passando per aggregati che ci piace definire mezzo economici cioè i settori manifattura e servizi
Quindi progressivamente si arriva al dettaglio che talvolta può essere arricchito da un ulteriore capitolo il quarto capitolo che da una prospettiva territoriale quindi si cerca veramente nell'ebook
Di dare panorama dal ma però attraverso Merisio analisi fino al all'analisi Nigro per poi aiutare la lettura
Di chi lo vorrà con il capitolo finale che ha un riepilogo di natura territoriale quindi regionale provinciale e di sistema locale della Fura
Quest'anno allora quest'anno abbiamo composto e li monca in quattro capitoli
Questi quattro capitoli come vedete e che ho già detto aprono con lo sguardo macroeconomico
Certo l'analisi della dinamica di decelerazione dell'inflazione è dovuta ma abbiamo voluto quest'anno rappresentare anche un
Un importante aspetto che è quello della recessione tedesca la Germania è il nostro principale partner commerciale è è importante guardare
Per le relazioni fra i due Paesi e l'impatto che la ricezione tedesca avuto sul PIL perché ha avuto un impatto di due decimali
Sul PIL dell'anno scorso sapete che si è arrestato a più zero nove se non ci fosse stata la recessione probabilmente sarebbe sarebbe cresciuto
A uno dei due quindi
Questo primo focus dovete pone nei suoi aspetti il contenuto parte del contenuto del capitolo uno
D'altra parte non si poteva fare a meno di analizzare le dinamiche dell'inflazione perché ricordiamo che nel due mila ventitré la Banca centrale europea effettuato sei rialzi del tasso di riferimento
Oggi il livello del tasso del quattro e mezzo per cento
Ora pubblico capiamo bene che questo ha delle conseguenze importanti e che ci possiamo facilmente immaginare sui costi di provvista delle aziende presso le banche
Quindi è ovvio che il capitolo due almeno ovvio per noi quell'analisi che vi proponiamo debba vedere gli affetti di questo progressivo inasprimento delle condizioni di finanziamento fronteggiarsi dalle imprese
Poi se oltre ci siamo interrogati a lungo dicendo di nuovo la crisi colpite ma ne abbiamo già parlato dello choc dagli USA alla alla pandemia l'anno scorso perché continuiamo
Beh continuiamo perché fatto siamo ancora in un Panorama non molto stabile soprattutto se guardiamo
A i grandi gruppi industriali cioè ci sono ancora degli affetti del cosiddetto dopo poche ed
Vediamo la situazione complessa siamo a Torino stella anche se ha dichiarato che ci sono mille cinquecento esuberi negli insediamenti di Torino quindi questo ci fa ci va un po'l'idea del fatto che conviene parlare ancora dei versetti del dopo poche idee perché ci sono ci sono impronte lasciate da questa maxi crisi e quindi per questo il capitolo tre fa ancora un'analisi su questi temi e mi pare la delle filiere di produzione sono otto le filiere sistemiche
Arriveremo poi ovviamente dopo aver lanciato tutti i temi che io ricordato a un'analisi più fine sul territorio ed è questo l'obiettivo del capitolo quattro
Ora oggi non vi si farà vedere tutto ma i due curatori del del rapporto di competitività che rappresentano qui tutta la la forza viva dell'istituto che non è soltanto due autori impegnati nella scrittura del per l'apporto ma vi diranno loro che come Saluzzo come sono riusciti a mettere insieme uno staff è un tema che collaborasse per il prodotto
Abbiamo deciso di parlare dell'inflazione
Però dell'uscita e la normalizzazione della politica monetaria per i motivi che vi ho detto i sei rialzi del ventitré i quattro cinque rialzi del ventidue adesso sembra che si vada verso un rientro a una stabilizzazione e quindi è importante
Descrivere come ci si arriva
L'impatto della crisi tedesca era ovvio partner commerciale importante per noi e poi vedere tramite
Il
Costei Vicarelli come queste la manifattura tedesca sia ben legata alle vicende delle otto dedica filiere sistemi
E quindi è importante per noi oggi mettere l'accento su questi quattro punti che adesso con pazienza Vicarelli consta delusi dell'anno quindi molte grazie
Sì
Non so se no sì
Questa azione
Perfetto grazie buongiorno a tutti essendo già ampiamente introdotto diciamo che segue presentazioni la mia si concentra sui primi due punti che faceva vedere l'opera stessa presi nell'ultima slide quindi essenzialmente gli affetti sull'andamento almeno congiuntura italiana la recessione tedesca del due mila ventitré neanche è un occhio sulla sull'andamento del processo di situazioni SIOC siamo ancora siamo ancora vedendo prima d'iniziare permettetemi di ringraziare numerosissimi colleghi che hanno contribuito alla realizzazione di questo rapporto è stato un lavoro abbiamo faticoso ma come come al solito ma si sono veramente impegnati con salito consolida professionalità e competenza quindi da parte mia di Serranova un grandissimo ringraziamento a tutti loro della lezione di questo Comune non sarebbe stato possibile senza il loro impegno
Partiamo prima di arrivare diciamo a questi due macro temi però è necessario fare
Una piccola introduzione di congiuntura internazionale per inquadrare appunto il tema cosa è successo stanza mentre venti enti vere
è stato un anno caratterizzava fortissima incertezza che sarà alimentata pensioni geopolitiche
In questo grafico cappesante rapporto vedete questo questi due indici di rischio politico e di incertezza ed è facile notare come nella alla fine della dell'anno scorso le note tensioni geopolitica Medioriente diciamo abbiamo alimentato questo questo clima
è stato un anno di rallentamento nella crescita del principale economia internazionali mondiali
In numeri che vedete sono stime del Fondo monetario
Che hanno stimato una crescita del PIL globale il tre uno per cento nel due mila ventitré quindi il rallentamento rispetto all'anno precedente
Ed è stato un anno soprattutto in cui abbiamo assistito a Illy all'inizio della processo di rientro dell'inflazione questo processo comune a tutte le principali economie avanzate
Anche quindi che vedete sono stime della fondo monetario internazionale sulla sull'inflazione globale ed è stata chiaramente l'azione di rientro che è stata guidata dalla dalle azioni dall'azione restrittiva delle principali banche centrali
è stato già ricordato nel corso del ventitré la Federal Reserve perché ha iniziato prima dice diciamo a naso intonazione restrittiva a comunque realizzato quattro rialzi i tassi interesse la banca centrale europea
Sei quindi a coronamento corollario tutto questo di queste tendenze abbiamo anche avuto una crescente domanda mondiale di beni e servizi sostanzialmente stagnante
Dallo scorso anno
Uno sport e quindi sulla sull'andamento della crescita stato ovviamente difforme entrare principali aree internazionali nell'eurozona il rallentamento è stato particolarmente marcato quindi pillola mi scorse cresciuta lo zero quattro per cento
Tre punti in meno quindi rispetto alla media del due mila ventidue e caratterizzato anche da un'elevata eterogeneità tra le Principato principali economia dell'area euro
La Spagna ha dimezzato l'asso di crescita ma comunque mantenuto un ritmo superiore a quella degli altri per principali paesi
Italia Francia hanno realizzato uno zero nove per cento ma la notizia importante rilevante non si economia è stata la recessione tedesca il PIL in Germania lo scorso anno è diminuito di tre decimi di punto e punto su questo ci soffermeremo occhio ampi per quanto riguarda l'Italia la crescita è stata senza mente supportata da da un contributo positivo da parte degli investimenti e dei consumi delle famiglie
E anche per trentacinque tutto dalla domanda estera netta in questo caso però questo contributo è stato determinato sostanzialmente una riduzione delle importazioni mente invece le esportazioni a son cresciute
Marginalmente
Per quanto riguarda gli investimenti da segnalare la performances molto positiva dei mezzi di trasporto chiamò sono hanno avuto un incremento della ventitré e quattro per cento Paul
Uno sguardo copia un po'più diciamo dentro alla alla l'Italia qui veramente di rimando rapporto perché il rapporto è veramente ricchissimo di di là delle analisi di natura congiunturale sia internazionali che italiana qui faccio veramente un flash mi riporto semplicemente i dati di fatturato induce servizi
Nel ventitré la di servizi hanno performato meglio in termini di fatturato rispettabili fattura quindi l'incremento Mario hanno il fatturato è stato tre nove per cento mentre manifattura ha registrato una riduzione di un punto percentuale il valore una contrazione ancor più forte se calcolato in volume il due e mezzo per fare per cento
Però come al solito all'interno di frattura diciamo sezione molto eterogenei variegata e questo grafico lo mostra credo abbastanza chiaramente
Quindi diciamo abbiamo avuto da un lato un'ottima performance da parte per esempio dei altri mezzi di trasporto e dei mobili mentre invece all'opposto abbia avuto delle performances negativo per quanto riguarda la produzione di prodotti in metallo ma anche per la chimica della farmaceutica
Questi sono dati di tipo quantitativo poi non ebbe a disposizione una batteria molto ampia di di dati di natura qualitativa che ci permettono in qualche modo di analizzare la diffusione dei fenomeni e questi sono dati che traiamo da una delle nostre indagini indagini sulla sul clima di fiducia l'impresa di manifattura e servizi e questi dati
Disabile ci dicono sostanzialmente che nel lo scorso anno la gran nella gran parte dei settori si è manifestata diciamo atti le imprese hanno dichiarato di aver sostanzialmente aumentato pezzi di entità ma allo stesso tempo di aver ridotto
Le quantità vendute
D'altra parte abbiamo anche notato come forse un po'sorprendentemente le stesse imprese abbiano dichiarato avvenne lo scorso anno non entrato la dotazione di stock di capitale fisico e umano
L'altro aspetto sotto meno del rapporto del fatto che questa maggior sofferenza la manifattura riguardano in particolare le imprese di più piccola dimensione
Uno sguardo anche a questo punto anche margini di profitto
Nel ventitré i margini di profitto per quanto riguarda la manifattura sono tornati a crescere in quasi tutti i settori sono gli istogrammi blu che vedete nel grafico confrontarvi con Marco quelli rossi sono le variazioni di mercato della dell'anno precedente
Ci sono chiaramente anche in questo caso delle eccezioni a tessile abbigliamento pelle legno metallurgia hanno invece dichiarano invece registra come riduzione dei margini
Da segnalare poi alcuni settori come appunto tessile mobili macchinari autoveicoli che hanno ha avuto marca propositivo nonostante un incremento di prezzo degli input intermedi
Nei servizi segnalano appunto performances così vive in particolare per alloggio e ristorazione e servizio di feriale
Dopo questa panoramica credo molto rapida al adesso arriviamo a uno dei due punti che sono stati già diciamo annunciati quelle che secondo me sono i temi importanti del rapporto e che vengono che ritroverete nel ma lungo i capitoli franche punti
Il prima il punto è questo dello l'impatto sull'economia italiana e lo sciocca della cessione delle scale l'unica mentre
Abbiamo effettuato alcuni esercizi di simulazione il primo con il nostro modello ma trigonometrico e quindi abbiamo misurato l'impatto sulle variabili madre economiche nella recessione tedesca e poi abbiamo anche un altro esercizio nel capitolo due che invece va a stimare
La perdita in termini poco raggiunto per i settori a cui produttivi sempre determinati dalla dalla recessione tedesca nel due mila ventitré
I risultati sono già anche stati annunciati dalla professoressa Pratesi per quanto riguarda gli aspetti ma economici la minor domanda tedesca tramite una riduzione di un punto percentuale delle nostre esportazioni avrebbe determinato nel mio in crescita del prodotto interno lordo di due decimi di punto per avere poi un ordine di grandezza rispetto a questo impatto abbiamo fatto anche una seconda simulazione in cui abbiamo abbiamo simulato
La il rallentamento della domanda mondiale complessiva in questo caso l'impatto sul PIL di otto dieci intorni questo ci ci permette di avere di avere un termine di paragone rispetto appunto al suo shock tedesco
Il secondo esercizio con come come detto andata stimare la perdita in termini va raggiunto dei dei settori e come era atteso diciamo è stata la manifattura il Macrosettore GA
Dovrebbe sofferto di più per rispetto a questo sciocca adesso naturale perché sappiamo che la manifattura il comparto Camacho relazioni sa commerciali che pronti con la Germania
L'impatto è stato sicuramente a mia rilevante del comparto energia e sostanzialmente nullo verrà costruzioni servizi di mercato e servizi alla persona
Nel grafico che vedete poi punta ricordato l'andamento dello shock dei singoli verso settori e quindi all'Inter una manifattura sicuramente la metallurgia
è il comparto che dovrebbe aver sofferto di più seguito appunto da perché lettrici chimica e minerali non metalliferi
A questo punto abbiamo però diciamo voluto anche allargare lo sguardo temporale ci siamo chiesti
Se i rapisce otteniamo a che abbiamo affrontato dal due mila otto in poi abbia in qualche modo impattato sulla moda rispecializzazione italiano quindi sul nostro modello di specializzazione
Dell'esportazione e quindi abbiamo confrontato ma dagli specializzazione tra il due mila otto e il due mila ventidue per Italia Germania Francia e Spagna
E per quanto riguarda la Germania i risultati ci dicono che non è alla fine cambiano molto esso pur nei limiti diciamo della Nothing rende indire vendicatore si utilizza in questi in questi casi questi dati ci dicono che dal due mila otto la l'Italia continuava e continua ancora oggi a essere specializzata presentare vantaggi comparati
In settori e al basso medio contenuto ecologico con qualche rilevante eccezione che conosciamo e d'altra parte la Germania continua a essere specializzata prevalentemente in settori e a livello tecnologico elevato quando però si parla di modello specializzazione non possiamo non dare uno sguardo acqua a quello che è il ruolo una delle multinazionali questo è un dato che noi spesso riportiamo nei nostri i nostri rapporti lo facciamo anche quest'anno tenete presente che nel due mila ventuno circa il settantacinque per cento dell'export totale
Nel nostro Paese e l'ottanta per cento e le importazioni sono stanziamenti guidati generati dalle attività delle multinazionali quindi chiaramente un ruolo rilevantissimo a livello di esposta aggregato ma anche a livello di al suo settoriale questo grafico penso sia parli da solo quindi come vedete qui a siamo riusciti a distinguere la prova di export generata da impresa controllo statunitense cinese tedesco francese ed inglese
Ma concentrato in un attimo sulla posizione del pallino bianco che come vedete è la quota attribuibile al totale del multinazionale controllo essere quindi chiaramente evidente come in molti settori diciamo a gran parte del sosia dovuta all'attività di questa impresa
Autovelox farmaceutica in primis ovviamente mappa sulla parte destra il grafico deve anche notare come alcuni settori rilevanti del nostro morale specializzazione il cosiddetto made in Italy in questo caso diciamo l'incidenza delle multinazionali sia sicuramente né inferiore
La rilevanza internazionali peraltro fatto ma nel rapporto e anche rilevante nel determinare i flussi geografici di esportazioni l'esempio dell'ultimo balletto diciamo rivela questo cioè nel due mila ventuno un terzo esportazioni nel settore farmaceutico indirizzano in Germania era preventivata da multinazionale controllo tedesco
Ora sempre in una prospettiva di lungo periodo
Siamo stati diciamo incuriositi da alcune analisi da uscite recentemente che mostravano come dopo il due mila il venti pare sia diminuita la correlazione tra le esportazioni di input intermedi italiani e l'indice di produzione industriale tedesco quindi dietro c'è un'ipotesi diciamo di allentamento di questo forte legame
Storico tra Italia Germania e quindi abbiamo provato
Fornire ulteriori indizi a questa tesi andando a costruire attraverso l'utilizzo di tavole imputava QT internazionali questi indici di dipendenza e di rilevanza che cosa intendiamo per Milan alzava dipendenza la misura in cui i processi produttivi di un Paese
Necessitano degli input di un altro Paese ma in questo caso
La la necessità per l'Abruzzo di del più la produzione italiana di imputa di prevenzione riesca la rilevanza invece l'importanza degli input interna italiani per la produzione tedesca quindi un po'il reciproco
E questi indici nel lungo periodo ci dicono alcune cose interessanti innanzitutto che come vedete nel grafico la ridondanza circa due volte e mezzo chiedeva della rilevanza quindi tutti gli altri termini
Per la produzione italiana è molto importante dell'utilizzo di input tedeschi di quanto non lo sia
Lotta per la produzione tedesca l'utilizzo di in tutti italiani
Che questa questa tendenza tende questo indice dipendenza tende a crescere nel tempo più di quanto non cresca invece la rilevanza ma che tuttavia nel periodo che il recente sembra esserci un leggero allentamento diciamo di questa di questa reazione è questo danni si riferiscono appunto dal diciotto giugno aventi l'analisi siglando un venti per la disponibilità di dati dei lavori intersettoriali
E quindi diciamo secondo me sarà interessante verificare anche nei prossimi anni questo dico dipendenza perché perché se fosse confermata potrebbe essere un indizio del fatto che la recessione tedesca ventuno e ventidue
Dovrebbe aver colpito Italia in maniera meno meno grave meno forte di quanto collega succedere qualche anno fa
Secondo tema infrazione qui veramente ancora una volta di rimando alla alle analisi dei contenuti nel rapporto solo qualche flash confronto europeo abbiamo visto che nello scorso anno la Spagna ha mostrato un'accelerazione più accentuata di quanto non sia avvenuto in Italia in Germania la Francia partendo da un tasso di inflazione medio più basso degli altri non sa ha realizzato una decelerazione inferiore
Ci sono gli approfondimenti sulla di nani dinamica italiana nel corso del ventitré e si nota che la dissipazione di forte avvenuta nell'ultimo trimestre dello scorso anno grazie super
Tutto al crollo dei prezzi dei beni energetici e ha un importante ruolo di sì inflattivo che è stato esercitato dai prezzi dei beni regolamentato
Ancora per quanto riguarda l'indice di riferimento i per l'Italia cioè che l'unica che è aumentato in media cinque sette per cento nel rapporto si fa notare tuttavia che gran parte di questo incremento un effetto di trascinamento che abbiamo ereditato dal due mila ventidue quindi realtà
L'inflazione attribuibile solamente alle ingenti dream molto più più bassa zero cinque per cento
E allo stesso modo l'eredità inflazionistica che lasciamo alla al due mila ventiquattro
Sostanzialmente nulla
Ancora nel rapporto troverebbe molto dettagli sull'andamento delle componenti c'era non focus sulla sull'andamento dei dei beni alimentari
E ancora a livello territoriale del quarto capitolo El grafico che vedete diciamo abbiamo anche ha messo in fila la distribuzione per regione diciamo i tassi inflazione cumulati e quindi se non analizzare in quali regioni diciamo in tasca
Quali ragioni abbiano sperimentato un tasso d'inflazione più elevato della media nazionale e qui in questo grafico abbastanza chiaro abbiamo quattro regioni del Sud sopra la media nel cumulato ventuno ventitré due del centro un allarme sta e una del nord ovest
Ancora inflazione nel rapporto voi trovate anche una serie di analisi di tipo econometrico che a hanno cercato di di analizzare le componenti della dinamica inflazionistica un esercizio era stato già proposto lo scorso anno che andava a scomporre la dinamica infrazione in componenti d'offerta in componenti domanda
In seno all'esercizio nuovo diciamo invece è andato a scomporre l'amiamo inflazionistica in termini di variazione di prezzi di beni dei prezzi ha natura persistente o non persistente
Perché questi penali si rilevante perché secondo noi diciamo per dare un giudizio sull'efficacia della politica monetaria
Bisogna anziché andare a guardare anche quali sono i driver dell'inflazione questo perché in genere a parità di altre condizioni
La politicamente monetaria sarà tanto più efficace quanto diciamo l'inflazione guidato attori domanda di tostate fattori di offerta e d'altra parte lo farà lo sarà o sarebbe quanto più diciamo è rilevante il ruolo dei prezzi dei beni a prezzi con dinamica non persistente
Cosa ci dicono i risultati di questi due diversi esercizi ci dicono nel primo caso che nel primo trimestre due mila ventitré infrazione un major la discesa l'inflazione ancora generatori di Offerta mentre invece nel secondo e terzo trimestre lo scorso anno prevalevano fattori domanda
L'altro esercizio quella cui si riferisce questo grafico è abbastanza evidente anche in questo caso cioè da partire dal ventidue abbiamo assistito a un grado all'incremento relativo della componente transitoria che Elsa dramma giallo e poi successivamente cresciuta proporzionalmente di più la parte inviolate punta componente permanente che poi anche prevalente come vedete alla fine del periodo a dicembre
Del venti venti tre
Quindi note parole sembrerebbe che la fase di discesa abbiamo assistito nel corso dello scorso anno si ancorché modo stava frenata anche da da questa componente persistente quindi questa potrebbe rappresentato un elemento rallentamento dell'efficacia nella politica monetaria
L'ultima slide poi lascio la parola Stefano nel rapporto c'è anche ampio risalto rispetto a un altro dei Effetti collaterali al rialzo da sì interessante questo sanzionatoria Lamonica cioè l'effetto sulla sulle condizioni di accesso al credito per per le imprese
Questo grafico che vedete ancora notte trattore nostre Sardelli e quindi anche un grafico di lungo periodo e anche molto interessante perché all'ira dell'evidente a pronti rallentamento sa
Deve evidenti inasprimento delle condizioni di accesso che abbiamo visto all'ultimo nell'ultimo periodo è interessante notare come i punti di minimo l'abbiamo raggiunto recentemente siano paragonabile a quelli è che abbiamo sperimentato in occasione degli uccisi precedente quindi due picchi
In basso corrispondono alla crisi del due mila dodici e l'altra alla crisi del due mila otto Damiano
C'è però qualche differenza che abbiamo notato per esempio rispetto alla crisi dell'undici dodici oggi gli ostacoli interni accesso al credito non sono legati richieste da parte delle banche di garanzie reali o finanziarie
Fatto sta comunque che la maggiore onerosità aumentato la cosiddetta domanda scoraggiata ed infatti al dicembre mille ventitré questa componente spiegava circa la metà dei casi di mancato ottenimento del credito
Mi fermo qui c'è lo sciopero Stefano grazie
Buongiorno a tutti intanto mi associo ai ringraziamenti già espressi da Claudio per tutti presenti per tutti i colleghi che hanno contribuito la realizzazione del rapporto in questa seconda parte della presentazione come è stato già anticipato da da chi ci ha introdotto entriamo più affondo dentro che il sistema le dinamiche interne al sistema produttivo in pratica andiamo a vedere che cosa succede alla base delle delle evidenze macro richiamate da Claudio ma diffusa all'interno del rapporto in particolare
Con la professoressa pratese anticipato mette conto ancora di vedere quali sono stati gli effetti degli sciocchi del due mila ventidue mila ventuno sul sistema delle imprese perché adesso stanno uscendo di Bari deinde le basi dati
Già accennate come censimenti permanenti sull'impresa o i registri più recenti che permettono di fare questa analisi con un ragionevole grado di completezza e accuratezza
In particolare vedremo gli effetti degli choc sulla trittico struttura condotta performances dell'impresa
Per ogni mostrare come sia
Utile ottenere nuovi chiavi di nuove chiavi di lettura della delle dinamiche interne al sistema produttivo ma anche sul piano strutturale che vadano oltre le classificazioni a cui siamo abituati
E che ad esempio sì nano la filiera piuttosto che il settore o l'impresa comunità ad analisi dove l'impresa ai il tre giugno tra le diverse dimensioni
E quindi sul piano strutturale la prima cosa che le ultime edizioni sul sistema dei dei registri ci mostra una progressivo spostamento una ricomposizione un consolidamento della struttura
Nella tra il diciannove il ventidue a favore delle imprese di media grande dimensione qui stiamo parlando diciamo l'ultima edizione de de dei dei registri ci permettono di parlare al momento solo delle delle imprese con almeno un dipendente stiamo parlando di un un terzo delle imprese attive in Italia però estremamente rilevante perché spiega il novanta per cento del valore aggiunto del sistema l'ottanta per cento all'occupazione
Quello che vediamo che in tutti i macrosettori c'è appunto una ricomposizione verso imprese medio grandi che sono e una contemporanea sofferenza delle imprese di piccola dimensione più visibile nel nei comparti di industria e servizi di mercato da cui ci si aspetta
Anche una maggiore dinamismo risalta ovviamente anche la condizione di crescita del settore delle costruzioni sappiamo quanto sia stato oggetto di strumenti di incentivo e agevolazione
E l'aumento comunque generalizzato del valore aggiunto e ovviamente risente della diffuso ma intenso aumento dei dei prezzi
Già fortemente descritto da Claudio conseguenza di tutto ciò diciamo un consolidamento verso
Imprese di maggiore dimensione e un aumento generalizzato della dimensione media l'impresa
Che sul piano dell'entità ovviamente limitato ma significativo se pensiamo che stiamo parlando solo di tre anni generalizzato praticamente a tutti i macrosettori
A la grande parte dei comparti manifatturieri sebbene nella maggior parte di questi questo sì associ a una a una riduzione del numero di unità nel numero di imprese in realtà nell'industria un po'di tempo che sta perdendo che sta perdendo imprese
E più in particolare i settori dalla manifattura sono quelli tra parte destra a sinistra vedete macrosettori in arancione sono i compatti nel quale nei nei quali minore l'impresa si si riduce
Questo succede anche al commercio né servizi tradizionali nel terziario avanzato nel terziario avanzato cioè invece un aumento questo per quanto riguarda il primo sketch sulla sulle dinamica cambiamenti strutturali
Nel rapporto trovate nulla più ampia trattazione
Oltre a questo si trattava di vedere anche quali cambiamenti fossero intervenuti negli orientamenti nei comportamenti delle imprese in questo caso quello che occorre a nostro avviso è cambiare il punto di vista
Ricercare
Classificazioni diverse chiavi di lettura diverse al di là dei sente di quella dimensionale settoriale
Per dare conto sia dell'eterogeneità sia della vedremo l'interazione tra
Comportamenti e e componenti strutturali che possono dare degli spunti secondo noi interessanti di conoscenza sì analitica sia prescrittiva indefiniti policy del del fenomeno e dei cambiamenti una di queste classificazioni ci viene da un indicatore che abbiamo chiamato di dinamismo delle imprese
Il presidente
Che è lì lo accennava nella sua nella sua introduzione
E che riassume se vogliamo la vivacità degli investimenti d'impresa in termini di digitalizzazione internazionalizzazione capitale umano organizzazione dell'impresa tra quelli principali non sono solo questi che affonda le radici nelle informazioni contenute nei censimenti permanenti
E allora quello che vediamo è che abbiamo più di un sistema produttivo all'interno se saluti o in particolare c'è un dualismo piuttosto evidente perché il sessanta per cento delle imprese
è al dinamismo un basso o medio-basso
La grande maggioranza ma un peso economico piuttosto limitato perché spiega circa un quarto del valore aggiunto a livelli di produttività
Inferiori a quelle di al dinamismo più elevato che invece sono numericamente molto inferiori ma con un peso economico decisamente decisamente superiore
Per la cosa è successo dal diciotto al ventidue in generale agli orientamenti strategici dell'impresa e noi vediamo una
Una certa divergenza tra tra le classi questo
Si manifesta si vede nel grafico dovrebbe si nella forte caduta della o dalle imprese a dinamismo medio che sono transitate in parte verso il basso mettendo o riducendo moltissimo gli investimenti
Nelle tipologie
Che avevo citato prima in particolare digitalizzazione capitale umano e oppure verso l'alto
Tramite maggiori investimenti soprattutto in ai siti avanzata di cui parleremo tra poco internazionalizzazione
Questo tra l'altro questa divaricazione un fenomeno allo stesso tempo a nostro avviso occorre tenere molto presente quando si analizza a neutralizzare dinamiche interne soprattutto ai fini ancora di supporto conoscitivo per le policy
Tenere presente che c'è una possibilità di convergenza nei cambiamenti e una di divergenza di solito in fasi recessive prevale la seconda lo vedremo non solo a proposito del dinamismo perché è importante anche ancora diciamo avere queste chiavi di lettura perché sebbene
Il dinamismo aumenti e in come ci aspettiamo una crescita della dimensione d'impresa tuttavia
L'aspetto importante che come prescrizione non si dica necessariamente alla piccola impresa devi diventare grande per raggiungere i livelli no nei in alcune circostanze
Le strategie quello che si fa o fare premio su quello che si è per cui le piccole imprese altamente dinamiche presentano valori di produttività del lavoro superiori
Nel grafico si dovrebbe notare a quelli delle grandi imprese che però si sono fermate un livello dinamismo molto al basso come di un basso qui stiamo parlando di decine di migliaia di piccole imprese che si trovano in questa situazione un quinto se ricordo bene si nelle imprese con meno di cinquanta addetti e al dinamismo alto
Ora stiamo parlando di dinamismo abbiamo detto due due aspetti rilevanti sono investimenti in digitalizzazione internazionalizzazione sappiamo essere driver non solo di minorità
Formazione ma anche essere il risultato a loro volta di una spina di uno stimolo provano fortemente da una crisi come quella pannelli Kakà obbligato a ripensare spesso l'attività d'impresa anche in profondità
E allora questo aspetto l'abbiamo nel rapporto abbiamo voluto approfondirlo
Andando a vedere quali sono stati i comportamenti delle imprese in termini di investimenti in tecnologie digitali qui è importante distinguere diverse tipologie ne abbiamo invitate dodici sempre a partire dei censimenti permanenti
Alcune sono di tipo infrastrutturale
Si tratta di quelle legate ad esempio la fibra al mobile ai software gestionali sono quelle che immediatamente sono più a sono quelli che immediatamente vengono adottate
Poi intervengono quelle abbiamo individuato come applicative sono sette che spaziano dall'Internet delle cose la realtà aumentata virtuale fino alla simulazione San Patrizi
Per poi quelle trasversali che qui sono rappresentate dalla dalla sicurezza informatica
Che rappresenta un investimento piuttosto particolare per il tipo di evoluzione che avrà cosa è successo tra il diciotto e il ventidue
Sappiamo che gli investimenti digitalizzazione sono aumentati questa l'aspetto quantitativo l'aspetto qualitativo ci dice ci dice qualcosa di di parzialmente non diverso ma insomma che vale la pena di di di comprendere prima di tutto
Vi invito a guardare soprattutto gli la parte gialla degli istogrammi
Per rappresentarla la quota di imprese che per ciascuna tecnologia ha iniziato a investire in quella determinata l'ecologia tra il diciotto e il due mila ventidue prima non la dotava dopo sì
Questo ci dice che ovviamente dove c'è una prevalenza di investimenti anche successivamente
Allora la pandemia meglio sempre in tecnologie di tipo infrastrutturale quelle diciamo più elementare quelle avanzate ancora sebbene le adozioni siano più della parte che ha messo sì io vedo marrone
Riguardino gli abbandoni intervenuti nel periodo di questa tecnologia sono ancora limitati sebbene appunto siano in fase di di siano riempio le adozioni degli abbandoni un quello che emerge qui però è che la parte delle tecnologie un po'più avanzata è quella capire sostanzialmente dominata dalla parte blu
Che individuale impresa e che non adottavano questa tecnologia nel diciotto nel due mila ventidue in pratica sia emerge un'immagine di un sistema anch'che ancora di strada
Almeno per quanto riguarda questo tipo di Terrasini transizione digitale deve vede per correre
C'è anche una crescita delle degli investimenti in Cyber Security ma questo si accompagna alla tipo di parte Erna
Che questi Miele che la transizione digitale sembra avere che è piuttosto consolidato anch'esso perché questa qui la situazione al due mila ventidue
Semplicemente sull'asse orizzontale è riportato il numero delle tecnologie adottato dalla dall'impresa
Da uno a dodici
Sull'asse verticale la quota di impresa è caduta uno due tre fino a dodici tecnologia quello che occorre osservare che tra le imprese che adottano una sola tecnologia prevalgono le forme infrastrutturali so dal software gestionale la fibra ottica alla quattro tre G sono quelle cerchiate
Questa è la situazione ripeto una fotografia al due mila ventidue dopo lo choc pandemico
Al crescere delle tecnologie adottate queste forme infrastrutturali tendono ad andare a saturazione
E cresce con quella contemporaneamente la parte viola che la quota di imprese che comincia a investire in sicurezza informatica
Le tecnologie applicative che abbiamo chiamato applicative che avanzate cominciano a diffondersi a partire da una diciamo consapevolezza della transizione digitale che porta aveva ad adottare almeno cinque di queste di queste tecnologie l'ultima che si unisce la
La stampa tre D ma ovviamente questo dipende anche dai dai comparti
Dicevamo questo quindi l'impressione di un transizione digitale che deve tenere conto di alcune fasi che deve procedere per fasi probabilmente deve ancora completare quella infrastrutturale prima di lanciarsi su quella su quelle applicative
Ma non è l'unico pilastro di quel dinamismo di cui parlavamo c'è anche l'internazionalizzazione ora io riporterò solo questa questa slide nel rapporto ore molto articolata questa parte perché per una serie di motivi prima di tutto che la nel due mila ventuno ci sono state abbiamo visto dal ventuno ci sono state serie
Tensioni sia sì che hanno condizionato gli scambi internazionali e le catene del valore le forme di internazionalizzazione avevamo visto già in passato essere è un qualcosa che
Di cui tenere conto al di là della capacità di esportare l'impresa cioè non importa solo essere in grado di partecipare i mercati internazionali conta anche in quale forma ci si partecipa noi abbiamo individuato una serie di modelli di internazionalizzazione
Che trovate di elencati distinguendo le anche a seconda dei che con tempi non meno un coinvolgimento dell'impresa nelle catene globali del valore questa è un'altra delle classificazioni che a livello micro riteniamo importante fare per spiegare le dinamiche le dinamiche interne al sistema produttivo
Scegliere coll'esser molto rapido quello che prevale anche qui abbiamo un dualismo prevalgono le forme semplici di internazionalizzazione solo importatrice adesso lo esportatrici
L'ultimo anno disponibile per questo tipo di analisi al due mila ventuno in cui più del cinquantuno per cento dell'impresa si trova in cui nelle due forme più più semplici ma questa quota raggiunge il settantacinque per cento in Calabria sessantotto in Sicilia e meno di un terzo in Lombardia Friuli
Ci sono vantaggi
E per queste perché adotta questi modelli di specializzazione qualora si partecipino ma si sia inserito in catene globali del valore rapidamente definiti in termini di importazione o esportazione di beni intermedi
Le forme più complessa che qui dualismo forme di complesse hanno una maggiore peso economico un e una propri livelli di produttività decisamente superiori quello che notiamo ancora tra a cavallo della crisi una da un lato una lieve prevalenza di spostamenti verso forme d'interazione esazione più complessa e questo succede l'abbiamo già rilevato in un crisi passate ad esempio dal due mila undici due mila quattordici lì c'era stata una divaricazione estremamente forte tra la domanda interna e in discesa la domanda estera molto più dinamica
Qui molto meno qui però però il tentativo di intercettare la la domanda estera è ancora forte
Quindi spostamenti verso modalità più complesse ma contrazione ancora della classe media ancora una segnali di divergenza Inter in nero all'interno del sistema produttivo anche nel modo di partecipare alle catene valore segnali anche di gestione necessaria
I ripensamento delle catene di fornitura si hanno anche in una
Pendenza soprattutto nelle nel modello di specializzazione
Meno evoluti a rimanere al di fuori delle delle a uscire dal di Pucci
E
Per ma ripeto nel nel rapporto qui c'è un'articolazione di gran lunga superiore
Altri aspetti poiché sottolineano che sottolinea sono il fatto che le comprende forme più complesse in particolare le multinazionali ancora
Che abbiamo vivente Claudio a ricordato spiegare quote elevatissime della dell'importa dall'export raggiungono il novanta per cento a questo punto dell'export lo lo aggiungo io qui regionale in in Calabria Basilicata e Sardegna qui stiamo parlando del fatto che se
Poche multinazionali decidessero di deviate di flussi crollerebbe la l'export di quelle determinate regioni
E ovviamente anche anche l'importo c'è un'analisi piuttosto estesa ovviamente nel capitolo territoriale su questi aspetti
Questo il quadro per quanto riguarda le nei comportamenti a siamo andati a vedere anche gli effetti sulle performances
Perché insomma la la i dati in uscita permettono di essere precisi anche su questo abbiamo considerato i bilanci delle società di capitali
E abbiamo utilizzato un indicatore che misurasse la sostenibilità economico-finanziaria delle imprese
Sulla base delle loro condizioni di che redditività solidità
Cioè Leverage e e liquidità
Il grado di queste le questioni Cadore permette di classificare le imprese in quattro gruppi che vanno da nasce a a scendere da quelle in salute le fragili fino a quelle a rischio fortemente a rischio quello che si vede è che in toto al decennio due mila undici due mila ventidue
Il sistema è andato consolidandosi
Sostanzialmente si è irrobustito l'impresa in salute sono in continua fase crescente raggiungono un massimo nel due mila ventidue non risentono in termini di quota sul totale nemmeno della della della crisi pandemica ovviamente
Su questo hanno inciso
Gli ingenti aiuti forniti al sistema produttivo l'anno scorso abbiamo dato anche una prima misurazione di questo affetto
Però anche sul lato anche sul lato delle dell'impresa che la quota di imprese più a rischio chiusura vediamo che la discesa progressiva dal due mila undici è stata solo appena interrotta dalla dalla dalla crisi pandemica
Poi ha ripreso la tendenza raggiungendo un minimo proprio nel ventidue un aspetto che ci piaceva sottolineare che Sara Fontana che è stato affrontato anche questo nel capitolo sul territorio anche questo consolidamento e generalizzato in tutte le regioni italiane
La
Tra il due mila undici del due mila ventidue
La quota d'impresa a rischio fortemente a rischio nel due mila undici superava ovunque il trenta per cento Voltaire quaranta nel due mila ventidue non arriva
Al venticinque in nessuna delle regioni nel Mezzogiorno il rafforzamento è stato più visibile
Ma ci sono ancora segnali
Compiuti una quota fragile relativamente più elevata
Rispetto alle altre regioni che sembrano potrebbero segnalare problemi soprattutto di patrimonializzazione
La cosa importante che all'inizio ni di questo decennio quindi siamo già dopo la pessima nemica l'ottanta per cento dello come azione quasi il novanta del valore aggiunto era dovuto imprese al di sopra di una linea tenuto le dediche ricavi galleggiamento
Che si cioè che è rappresentata da quelle in salute o fragili
E questo è il quadro per quanto riguarda gli affetti sulla struttura la condotta la performances delle imprese
Come è stato accennato prima questo rapporto evidenza anche i risultati del censimento permanente in un'altra su un altro aspetto
Quello che ci portava vuole rispondere a crescenti e esigenze informative su nuove chiavi di lettura del sistema produttivo
Soprattutto lo stimolo probabilmente qualche nostro nella tavola rotonda dopo questa emergerà lo stimolo viene soprattutto da dal nuovi orientamenti di politica industriale so parlando dell'appartenenza dell'impresa le filiere produttive nel Censimento stato chiesto alle imprese con almeno tre addetti riposizionarsi
Di auto posizionarsi in una o più di ventotto filiere predefinite
Di cui quelle che vedete indicate nel nel grafico sono quelle che coinvolgono il maggior numero di imprese
E a cui fa riferimento la maggior quota di valore aggiunto ambiti e fatturato ora però questo apre apre una questione cioè il peso delle la rilevanza la rilevanza delle filiere
Questo può essere un modo di vederlo noi abbiamo voluto mostrare che spesso si tratta di una annacquamento
Piuttosto complesso perché
Perché sappiamo ad esempio che
Non tutte le imprese la rilevanza di imprese non è legata necessariamente alla loro alla loro dimensione manca la loro che ha
Nascita di trasmettere di relazionarsi col resto del sistema produttivo in termini commerciali o prodotti quindi abbiamo utilizzato un indicatore di rilevanza sistemica a cui precedenti precedentemente accennava anche presidente
Che contemperare dimensione d'impresa e capacità di trasmissione degli impulsi
E siamo andati a vedere
Per somma quindi in maniera estensiva puramente estensiva quali impreviste a in quali chiedo scusa quali filiere raggiungessero i valori più elevati e ne abbiamo individuate otto
Le otto filiere a cui faceva riferimento professoressa Pratesi che sono per ciascun gli aspetti quelle che sappiamo
Che
Sappiamo essere stata in parte anche individuate da da ministeri come potenziali impresa filiere meritevole di di stimolo c'è anche nel rapporto una
Trasposizione sul territorio dell'appartenenza dell'impresa le filiere che qui ho solo accennato per mostrare che queste misurazioni hanno una una loro effettiva fedeltà al alla alla realtà toccata
Ma so ma soprattutto non è l'unico tipo di lettura che si vuole che si può trarre da questo tipo di di analisi perché oltre a una misura estensiva si può utilizzare una misura intensiva cioè andare a vedere
Dove quali filiere si trovano le imprese altamente sistemiche in passate edizioni del rapporto tutto avevamo sì mostrato che l'uno per cento a maggiore rilevanza sistemica era in grado di determinare la maggior parte della capacità di reazione dell'intero sistema produttivo agli stimoli esterni non ultimo quello del l'indebolimento della domanda tedesca che già si era evidenziato precedentemente alla crisi pandemica
E allora se andate a vedere dove si trovavano queste in imprese altamente sistemiche
E la graduatoria delle filiere cambia notevolmente perché adesso quelle dove a maggiore incidenza di impresa altamente sistemi che sono filiere sostanzialmente legate a reti e servizi infrastrutturali dal trasporto Energia
Telecomunicazioni aerospazio e difesa
Che solitamente sono ritenute strategiche per ragioni non solo legata magari a situazioni diffusa di monopolio naturale ma anche strategiche
Legate ad esempio a
Sicurezza di di infrastrutture questo e per noi un un un aspetto da non trascurare il momento in cui si vuole dare sostegno informativo soprattutto a nuovi orientamenti di
Di stimolo è di comprensione del sistema produttivo
Questo era l'ultimo punto che come ha sottolineato grazie a tutti
Bene prima di aprire la tavola rotonda e lasciare la parola alla professoressa Pratesi
Ci tenevo innanzitutto a salutare il nuovo
Il Presidente la Confindustria Piemonte Marcora gli abbiamo salutato prima presa nel frattempo si è unito a noi grazie per la sua presenza e a salutare un po'tutta la squadra oggi siamo veramente rappresentanti ai massimi livelli oltre c'è il direttore generale del dottor Micalella mi salta Lella responsabile del servizio diciamo che ha che ha coordinato questo questo lavoro dottoressa Rossetti la dottoressa Giovenale tre se pensate Caruso e la responsabile del del territorio del della della della sede territoriale dell'Istat anche del Piemonte dottoressa dei kami ecco vi ringrazio perché siede è molto importante capire che sul lavoro di squadra un lavoro che ha portato a questo risultato che già da un'oretta più o meno io ho provato diverse volte si poggia scaricare dal nostro sito e che sta anche una bella cosa che per cui il direttore Colombo ha lavorato quindi tutto quello che è stato detto già il volume
Disponibile sul nostro sito si può si può scaricare di nuovo grazie a tutti per questo e passo la parola dottoressa tantissimo
Bene allora mio piacere invitare gli intervenuti per la tavola rotonda che sono la professoressa Anna Giunta che professoressa ordinaria di politica economica all'Università Roma Tre
La professoressa Laura Rondi professoressa ordinaria di economia e finanza d'impresa al Politecnico di Torino
Dottor Marco Cari presidente di Confindustria Piemonte anche non ultimo Davide Colombo direttore centrale per i rapporti esterni dell'istituto che coordinerà la tavola
Grazie e buon lavoro
Un'altra
Ingresso
Ecco i cinque anni allora grazie grazie a tutti
Ovviamente come sempre si dice è un grande piacere essere qui per questo tipo di una riflessione perché mettiamo un po'un po'sotto i riflettori e all'attenzione dei professori che fanno che fanno come dire della loro professione un'analisi proprio di questo aspetto dell'economia economia industriale ed economia dei settori produttivi
Quindi il il prodotto di Istat Comecon com'era una tradizione orale da diversi anni viene proposto in a prima lettura proprio all'Accademia la comunità scientifica che per noi il nostro come dire interlocutore di riferimento però voglio ringraziare in particolare anche il presidente Marco RAI perché come dire non solamente perché qui con noi era presentata Confindustria di questa regione ma anche perché una protagonista di una settore di attività imprenditoriale
Che nelle illustrazioni che abbiamo visto nell'ultima ora sesso rientra ritorna si incrocia con i settori con le filiere con i temi delle diverse forme di internazionalizzazione delle attività economiche a allora io do subito la parola seguendo il programma per le illustrazioni alla professoressa alla Giunta
Appunto professore
Professore ordinario ma all'università Roma Tre di economia industriale e che fa una sua prima lettura a come a passare anche in passato anche l'anno scorso al Politecnico di Milano abbiamo fatto questo
Esercizio molte delle cose che sono state santi sono state illustrate ora vengono come dire riprese che riconsiderati alla luce appunto dell'analisi
Grazie professoressa
Qualcuno mi aiuta riprendere l'insegnamento
Non si oppone
E intanto guadagno tempo buongiorno finire un grosso immagino fondamenta poi
Info e quindi grazie al presidente siriaco Missoni dei grazie anche alla professoressa Pratesi i miei
Anzi
Sì stavo semplicemente ringraziando un graditissimo invito e come è stato più a più riprese sottolineato sì questo è uno strumento
Estremamente importante è una comunità una lega
Non solo per studentesse e studenti che immagino siano collegate oggi la demolizione comune e quindi potrei sperare che siano collegati blog sul luogo
Per tutta la comunità dicono i ricercatori e ricercatrici un'economia industriale
Questo rapporto è particolarmente atteso e le edizioni di quest'anno semmai fosse possibile ancor più ricca complessa esaustiva come Stato più volte sottolineato nel corso dei primi interventi e moltissimo che l'ultimo utile i decisori politici per i policy maker
Perché ci sono una serie di spunti da di analisi
Da tenere bene a mente una volta che si disegnano le politiche e si vuole cercare di massimizzare il targhette l'efficacia di queste politiche quindi grazie infinite a tutta la comunità dell'Istat
A ovviamente Stefano Costa Claudio di carrelli ma tutta l'ampia squadra di ricercatori e ricercatrici che rendono possibile questo rapporto di che cosa parlo oggi nella sostanza io mi concentro su quelli che sono stati sottolineati come gli aspetti di dinamismo che un po'si sovrappongono con li strategie delle imprese sono molteplici quelli considerati io mi tengo parsimoniosa
E considerò digitalizzazione e internazionalizzazione vedrete che io ritengo come prima
Dice il direttore della comunicazione alcune alcune alcuni argomenti prima presentati da Stefano Costa
E
Una una considerazione generale
Lo diceva Stefano Costa prima insomma c'è stata una contrazione del numero delle unità produttiva
E attenzione questa contrazione è indubbiamente un fenomeno di lungo periodo l'industria italiana ha vissuto pericolosamente gli ultimi ventiquattro anni
A partire dallo choc Cina cioè l'ingresso della scena nel nell'Organizzazione mondiale del commercio ovviamente l'adesione all'Unione monetaria europea
Ovviamente perché come dire riduceva alcune leve di svalutazione competitiva pari ovviamente la crisi finanziaria che ha avuto una ripercussione immediata sulle variabili finali
E la crisi dei debiti sovrani che ha colpito per esempio l'Italia uno alla Germania e mi fermo qui perché poi il resto doveva ancora venire
E quindi è proprio di lungo periodo dal due mila otto e due mila e ventidue di recente Sergio De Nardis Cristina pensa proponevano una stima di perdita dell'ordine di cento dieci mila unità produttive
Nella nella manifattura si tratta della contrazione di inglese Nicola piccole ma tuttavia
Noi rimaniamo il Paese che ha il maggior numero di prese
Quindi nel corso del tempo si è effettuato un processo di riallocazione che uno dei canali che porta la crescita della produttività insediata
Quindi di riallocazione verso unità produttive più grandi più efficienti
Il dato e questo è un dato positivo cioè c'è una riallocazione il dato allarmante e anche in questo presente da tempo e Stefano lo sottolineava bene prima cioè che si va accentuando
è il dualismo della struttura produttiva cioè noi abbiamo da un lato
Lei inglese che ce la fanno che se la battono alla meglio con le imprese tedesche è stato sottolineato il nostro primo partner commerciale ma e tuttavia poi abbiamo un sessanta per cento di intese che spiegano non poco cioè spiegano un quarto del valore aggiunto e un terzo degli addetti totali
Quindi un sistema dualistico e qui interviene l'efficacia delle politiche l'addizionalità delle politica cioè le politiche devono essere come dire mirate a
Quelle inglese che senza quegli interventi Blasetti
Andrebbero indietro India situazioni di dinamismo ancor più basso quindi l'addizionalità della politica si misura
Sulla efficacia di un incentivo nei confronti di un'impresa che in assenza di quell'incentivo non ce l'avrebbe potuta fare ecco questa è una caratteristica presente da tempo e non so quanto sottolineata o il vivente ai policy maker
Allora lo anticipavo prima volevo parlare di amicissimo di fatto in India Nismo e quindi mi concentro su due su digitalizzazione
E internazionalizzazione anche qui alcune considerazioni generali insomma la la la digitalizzazione Insiel ritrovato in diversi studi non solo italiani che c'è un nesso di causa azione
Tra una maggiore riduzione delle tecnologie digitali e la produttività
Bene se questo nesso di causa azioni esiste c'è una ratio nel Piano Nazionale delle chiese fessi udienza di voler puntare con la prima missione proprio su maggiore adozione di
L'impresa
Di tecnologie di digitali
E tuttavia tutto questo coincide con una rallentamento della produttività
Proprio in coincidenza della maggiore diffusione delle tecnologie digitali un rallentamento della produttività che molto più forte nei paesi del Sud Europa
E quello che questa di nuovo siamo nelle considerazioni generali quello che si vede che malgrado il piano industria quattro punto Zico
Sembrerebbe che il processo di digitalizzazione proceda molto a rilento
Nelle imprese italiane
E
Si vede che almeno di pochissimi studi che hanno valutato l'efficienza di industria quattro punto zero il piano
Che è stato lanciato nel due mila e sedici si vede anziché c'è un assorbimento simmetrico per classe dimensionale e territoriali cioè se ne sono avvantaggiate
Le impresa del
Più grandi e le imprese del Centro-Nord ora qui c'è un un autorevole esponente della comunità imprenditoriale Saccà Luís dire dimmi
Però appunto anche qui bisogna ragionare su quale sia stato l'effetto dell'addizionalità probabilmente queste imprese avrebbero fatto in incinta
Avrebbero adottate le tecnologie digitali anche in assenza di questi incentivi è un punto della questione vediamo che cosa emerge e quello che emergeva lo sottolineava
Stefano che
In termini di tecnologia applicative che sono io non ce li ho qui certi belli che ha mostrato Stefano però e tecnologia che Fini debba dall'internet Agostinis fino a bloccarci innanzi
è l'adozione e basta e indubbiamente ancora assecondabile che sia un processo per gravi
Tuttavia c'è una insomma un elemento di criticità anche qui e anche qui due considerazioni ma quali sono i canali che potrebbero favorire una maggiore adozione
Secondo alcuni studi ai quali appunto anch'io contribuito ci sono nella sostanza due canali un canale interno e un canale sta
Si è visto che una delle criticità nella più bassa adozione di tecnologie digitali e quello che si chiama la il management bias cioè la sovrapposizione
Familiare del manager con gli imprenditori ovviamente questo capita soprattutto nell'i piccoli in quei sebbene
Un modo di
Aumenta la capacità manageriale è per esempio quello di ricorrere a quelli che sono stati sono chiamati gli non vede Consulting
Manager
Nel caso delle esportazioni per aiutare le imprese a esportare esportare un'attività difficile i bauscia sui il tempo degli export managers hanno mostrato avendo una qualche efficacia in alcuni studi che hanno adottato delle tecniche conto fattuali quindi non un'evidenza solo descrittiva ex si potrebbe pensare che per esempio di corroborare la capacità dei manager familiari con questo tipo di attività con di consulenza che perché non si può interferire sulla Corporate Governance dell'impresa
Un altro canale quello esterno quello esterno almeno che di nuovo abbiamo individuato in alcuni studi balia di la partecipazione alle catene globali del valore le catene globali del valore lo sapete tutto tutti è un processo di organizzazione
Che vede più inglese coinvolte in diversi fasi della produzione qual è il nesso tra catene globali del valore e capacità ma geniale beh che attraverso i legami
Verticali di specializzazione dell'impresa
è stato di nuovo di Moscato
C'è una trasmissioni di sapere manageriali conoscenza tecnologica
Quando non anche di imposizione di alcuni standard applicativi e questo potrebbe essere il canale Esterno che
Avvantaggia la le intese più piccole nella adozione delle nuove tecnologie e punto parlando di Canale Esterno parlo di catene globali del valore anche qui
Dal due mila otto al due mila e il ventitré ci sono stati sciocchi ripetuti
Ovviamente pensiamo alla alla guerra commerciale di Trump nel due mila e diciotto la pandemia
E successivamente il conflitto in lucani
E qui è importante distinguere Casciaro senza transitorie sciocco permanenti voi lo avete dimostrato che in realtà se lo choc viene ritenuto transitorio l'impresa non modificano significativamente la loro strategia perché gli investimenti solidi o si incarti c'è costoso
Smobilitare in una catena di fornitura così non è ora cioè ora la viene lo nel rapporto c'è una parte molto benda descritta dell'aumento dell'ICI incertezza e soprattutto c'è un cambiamento di prospettiva
Cioè è proprio cambiato anche il Lessico il il dei rischi il Frank Shiori Inga segnalano appunto che le variabili geopolitiche
Sopra determinò tutte le considerazioni di efficienza economica e quindi su questa
Su questo sfondo interessava dipende Riondato del della presentazione di Distefano cose che c'è ovviamente anche nel rapporto cioè le le catene globali del valore nel nel nella slide sinistra abbiamo confrontato
Un diverbio uguale status di impotenza esportatrici
Duetto inverso cioè importando ed esportano oppure Lo Falco che portano su cinque più mercati al di fuori dell'Unione Europea quella del
Del rapporto Istat che cosa si vide che
A parità di status la produttività delle imprese che partecipano alle catene globali dell'avvocato è sistematicamente più elevata e questa è una evidenza ogni variata di iscritti
Nella nel Pannella in testa Agostino ha dato un lavoro al quale o contribuito il classico non è proprio molto esplicativo però affidate di lavoro è stato pubblicato e verificabile noi abbiam visto la stessa cosa cioè che ha parità di Stato sono gli Stinger annota investe fornitrici cioè che vendono i loro beni ad altri impresa intese finali
Il fatto che uguali fornitrice finali ma lì le une partecipassero alle catene globali della valore e le altre Novo
Segnalava una maggiore efficienza tecnica
Più giovani magari non lo hanno ben presente però l'effetto giudizi è molto simile cioè
è l'aumento della produttività Tissi conseguenza segue in seguito all'operatività all'interno di una cattiva appunto per i legami di specializzazione dall'inglese per la trasmissione di saperi e manageriale
Quanti minuti ho ancora
Davide
Allora
Stop simile quanti neonati trading
A diciamo che proviamo arrivare fino alle tredici tredici quindici per cui abbiamo un po'di tempo stessa
Grazie
E anche Luca anche per non è una ottima occasione non ce lo lasciamo sfuggire
Allora grazie
Appunto su questo aspetto oggi dirsi c'è una mole di lavori che dovrebbe
Dal momento che le catene globali del valore di nuovo è stato sottolineato nel rapporto hanno avuto hanno giocato un loro ruolo nel sostegno alle intese
E anche alla il sangue crescita del prodotto interno lordo nel periodo in cui la domanda interna era minore
Ecco allora occorre considerarle anche sotto quest'angolazione cioè del contributo che in danno alla produttività
Ovviamente parlando di catene globali del valore
Il riferimento immediato alle multinazionali estere che che sono gli ha tanti principali cioè dopo che è meglio dunque urbani del valore sono i principali protagonisti
Sono quelli che sono l'inglese leader che organizzano il processo di frammentazione della produzione
E nel rapporto si mette bene in evidenza quanto siano rilevanti e quanto questo pentimento si stia estendendo
Negli ultimi anni quindi vediamo che in termini di contributo alle esportazioni
I gruppi multinazionali estere spiegano quote ragguardevoli
Non è solo questo non è solo l'esportazione ma è anche il contributo al valore aggiunto il contributo alla ricerca e sviluppo ricordo che l'Italia spende uno virgola cinquantatré per cento del prodotto interno lordo in ricerca e sviluppo
è ben al di sotto di quello prefigurato dall'Unione europea per un Paese avanzato per esempio la Germania spende il tre per cento
Quindi viene un grosso contributo dalla manifattura in generale e quindi ma soprattutto dalle multinazionali estere e hanno una produttività più elevata dell'altra tipologia di impresa
Il clima è di incertezza e Stefano Costa
Lo evidenziava prima cioè attenzione che una un disse ancora amento di un gruppo di di alcune intese potrebbe causare danni rilevanti al sistema economico italiano d'altro canto uno crescenti si vota poste del due mila e ventiquattro
Nel sottolineare l'allargamento di intervento delle multinazionali estere in Italia sottolineava anche un vantaggio cinese al tali multinazionali estere vengono in Italia
Per invia della ottima qualità della forza lavoro e stabiliscono
Dei legami produttivi con i fornitori monolocali quindi c'è una sorta di radicamento che dovrebbe contrastare quello che è stato da sempre stigmatizzato come il frutto illustri delle multinazionali vengono e se ne vanno non è esattamente così è o c'è una borgata che lei rappresenta anche così
Dice attenzione questo rapporto di di fuoco ed altri del mille ventiquattro dice anche nel Periodo di di crisi per il compito quando le catene globali del valore sembravano strozzata in alcuni punti non c'è stata una una di allocazione geografica dei fornitori
E tuttavia
La la preoccupazione manifestata prima secondo me e molto fondata cioè basterebbe basta quel vantaggio localizzativo di fronte a quello che sta accadendo in termini di politica industriale
In flash unità scena a di Bari venne
Apparentemente mirato alla transizione è in realtà sotto molti verso una politica protezionistica e una politica che premi in termini di incentivo il knock-out contento cioè quanto si produce localmente negli Stati Uniti e alto basso
Quella misura ti consente di garantire l'incentivo ma a livello dell'Unione Europea
La open strategica autonomi che dovrebbe far considerare i Paesi come la Germania ovviamente i Paesi amici facendo shopping
E tuttavia la recente liberalizzazione degli aiuti di Stato
E cosa fa se non dare maggiore opportunità alla Germania di attrarre imprese multinazionali visto che
Lo spazio fiscale tedesco e molto maggiore di quelli italiani quindi ci sono luci ed ombre per finire
Le filiere il la la
Questa è un'innovazione estremamente preziosa irrilevante
Proprio per la centralità che si stanno assumendo le filiere nella politica industriale italiana e decuplicato
E qui io riprendo e quindi vado molto veloce quanto già era stato mostrato un clima cella che cos'è una filiera quando una filiere rilevante come si articola territorialmente perché un'altra
La ricchezza di questo
O rapporto
E anche tutte le analisi delle articolazioni territoriali allora vediamo che per esempio per le ciliegie c'è Minoli internazionalizzazione del nel Mezzogiorno e minor incidenza della manifattura la lascio lì come considerazione
E poi li filiere rilevanza sistemica e quali sono le filiere a più elevata sistematicità
Sono otto qui io
Mi sono divertita
A semplicemente pone l'accento sulla centralità delle filiere nell'ambito della politica industriale che cosa significa e Cassa depositi e sono elaborazioni che ho fatto su Cassa depositi e prestiti
I lavori dell'Istat cioè significa che alcune delle filiere che sono state rilevate dall'Istat come di rilevanza sistemica sono attualmente considerate per esempio Strategic nelle analisi di Cassa depositi e prestiti
E sono attualmente oggetto di incentivazione sia nei bandi del Piano nazionale di Lippi senza insipienza
Sia nei bandi del ministero delle imprese del made in Italy
Quindi questo come dire da contezza di quanto sia rilevante oggi questo studio sulle filiere e Stefano non ha avuto la possibilità di soffermarsi ma ovviamente nel rapporto ce n'è diffusa argomentazione di come di come si si possa aveva una perdita di valore aggiunto in caso di azzeramento
Di una del della produzione di una delle CGIL
Arrogante e chiudo su questo strumento di policy perché è importante
Non solo per noi ricercatori ricercatrice
è importante che i policy maker decisori politici abbiano a disposizione i dati per potere mirate le loro indagini per il rinnovo le loro misure di politica economica quindi questo lavoro dell'Istat
Consente una comprensione dei legami tra le attività produttive
Si tratta di informazioni annullati cioè a livello anche di impresa
E sono uno strumento potente per la comprensione dei canali attraverso i quali appunto l'economia genera o perde valori aggiunti
Quindi importantissime per meglio indirizzare lei politiche di stimola la crescita eh
Il più volte ripetuto
Conoscere per deliberare di Luigi Einaudi di cui sì celebrano appunto in questi giorni il ventiquattro marzo i centocinquanta anni dalla nascita e quindi fa piacere anche qui ricordarlo molte grazie
Grazie davvero professoressa Giunta perché abbiamo abbiamo visto una una lettura molto interessante io adesso lascio la parola alla collega la professoressa Laura Rondi anche lei docente qui ha invece al Politecnico di Torino di economia applicata economia industriale sostanzialmente per una una sua lettura del nostro rapporto grazie
Considera
Ok
Benissimo grazie
Buongiorno a tutti grazie
Voglio ringraziare moltissimo Chinellato non coesione di esprimere queste mie riflessioni
Su un documento veramente veramente molto ricco di non soltanto di informazioni ma di analisi che io ho anche un po'saltuariamente seguito o comunque negli anni e del quale ho visto un miglioramento avuti negli ultimi negli ultimi anni veramente notevole dal punto di vista dello spessore delle alleanze
Che rivelano proprio un utilizzo di moltissimi strumenti di tutti gli strumenti disponibili agli economisti industriali fornitrici e la capacità di estrarre veramente
Delle delle suscitare proprio delle delle riflessioni che che adesso c'è però di condividere con voi basandomi soprattutto su quelle che sono gli aspetti e mi hanno colpito
Che mi hanno colpito di più di questo di questo rapporto ovviamente sono tantissimi la lettura entità approfondire
E però chiaro per anche per le mie competenze mi sono soffermata soprattutto sugli aspetti industriali d'impresa perché sono appunto un economista industriale con una
Con un con un con un focus abbastanza micro
E quindi magari vedrete qualche slide perché ripeto ripeto un rispetto alla presentazioni precisa rappresentazioni precedenti ma vero e proprio perché mi hanno suscitato molte questioni anche i i dubbi su quelle che possono essere le prospettive dell'industria di come l'impresa è sapranno affrontare il prossimo il prossimo futuro
Adesso di di condivido le parole chiave che io estratto soprattutto da quelli che sono i capiturno due capitolo tre
E che secondo me e rappresentano un po'i nodi della della questione sono l'accesso al credito il rafforzamento o consolidamento perché evidente sì
Assistance stendo o a quelli che sono dei dei dei dei cenni degli di di consolidamento che hanno sostenuto seriale importanza però degli aiuti e dei sostegni che sono stati dati
Al sistema da da delle politiche delle politiche economiche dell'età e delle politiche industriali e anche date le politiche monetarie negli anni negli anni trascorsi
Il problema delle tecnologie digitali ed è indubbiamente il ritardo sei sta ancora manifestando vetuste italiana e infine però appunto ha trattato ampiamente la la mia collega Anna Giunta il il tema importantissimo delle multinazionali italiane ed estere indica grandi c'è un un focus molto molto interessante sulla sull'interscambio delle multinazionali italiane delle nazionali estere
E quindi sul grado di dipendenza o di indipendenza delle multinazionali estere dal sistema italiano che secondo me assolutamente da approfondire e ovviamente lei catene globali del valore quali tipo di problemi Sissi si trovano a fronteggiare l'impresa allora domanda debole in questo momento domanda debole
In prospettiva incertezza geopolitica che non possiamo comunque tralasciare che e molto pesante e ce l'abbiamo qua alle spalle e che cosa già chiaramente contribuisce al clima di fiducia dell'impresa
Il problema dei tassi di interesse che
Se magari si stanca un po'attenuando e secondo me anche un il problema della cessazione della riduzione delle politiche di sostegno che sono state e che sono state realizzate in questi anni e di cui le imprese hanno dovuto salperà applauso approfittare infine però è un pochino su come un futuro le pressioni per la transizione digitale tenerci allora che cosa preoccupa l'impresa è quanto importante
Riporto due grafici che sono abbastanza evidenti qui abbiamo i tassi di interesse tratto da parte d'Italia
Come si sono come si sono mossi negli ultimi negli ultimi anni e che cosa sta appunto che cosa su che cosa allora c.t. tutto
Diciamo costruire loro consolidamento lento rese dopo che si è superata la la crisi economica finanziaria del due mila otto due mila undici
E qua vediamo appunto beffa copiato parquet riconosciamo questa piatto i tassi erano bassi e non riciclano e poi c'è stata questa impennata quindi vediamo e che ed è la è che questa fiammata chiaramente
E quella sta preoccupando
Perché sta preoccupando tutti
In parallelo che cosa abbiamo una seconda preoccupazione e la domanda lei è quella che riflette stare pretese riflessa adesso da come sono stanno andando le cose la variazione del fatturato dell'industria in senso stretto
Ovviamente i due mila diciannove
Bene già stava attenzione in linea diciannove già stava rallentando dal due mila diciotto di ogni giorno diciannove stava rallentando poi è successo al codino e la lo vediamo nel due mila ventuno due mila ventidue c'è stato questo rimbalzo che sembra meraviglioso ma è ovvio che c'è stato questo rimbalzo perché chiaramente c'era stata una caduta spettacolare
Però ahimè nel due mila ventitré il il diciamo che non c'è da essere molto ottimisti e lo vediamo anche il suddiviso nei trimestri che c'è un andamento della domanda che assolutamente insoddisfacente
E questo è chiaro che preoccupa l'Empoli lei prese come vediamo riflesso da quest'altro grafico che ci ci fa vedere proprio dal fiume della fiducia e dell'impresa e quali sono le preoccupazioni e allora qui vediamo sotto la linea dello zero quando prevalgono gli operai Lilli preoccupazioni negative e qui che cos'è appunto l'accesso al credito le attese del ciclo economico e e poi la difficoltà di prevedere l'andamento degli atti da da difficoltà di prevedere l'andamento degli affari
E l'altra l'altro elemento un altro aspetto che mi ha colpito l'eccesso di capacità produttiva perché dall'eccesso di capacità di delle dell'eccesso di capacità produttiva che cosa fa pensare fa pensare che abbinata soprattutto dei tassi attivi interesse aspettiamoci pochi investimenti
Il problema è aspettiamoci pochi investimenti per se c'è se egli a sensazione che c'è un eccesso di capacità di polo produttivo è chiaro che l'impresa non investono
La difficoltà prevedere nell'andamento degli affari Leo abbastanza ovvia perché tutto sommato con i problemi geopolitici l'incertezza mondiale e chiaro per la difficoltà c'è però d'altra parte che cosa chiede chiederebbe in effetti un investimento incapacità manageriale diciamo capitale umano capacità manageriali che devono affrontare e inutile non possiamo nascondercelo un momento di grande di grande incertezza e quindi ecco che precaria prevalere che cosa preoccupa le imprese sono domanda interna debole e accesso al credito e tassi e tassi di interesse
Diamo un'occhiata un po'più ampia cioè allarghiamo lo sguardo ad un periodo un po'più lungo e mi e mi riferisco qua un una figura che merita molto qua andando il guardando il rapporto che quella del degli indicatori di di sostenibilità economico-finanziaria di come stanno mutando della suddivisione dell'impresa e tra a rischio fortemente a rischio fragili e invece instante le imprese USA e vedete che le imprese in salute e questa vita verde e qui parte un grafico dal due mila undici quindi all'uscita della crisi perché da lui insomma le cose andavano fatti portato abbastanza male
Per non subito ma un po'dopo e quindi dal due mila undici ecco che c'è questa parte il il nei paesini salute aumentano arrivano addirittura al trentasei per cento delle imprese che sono il rappresentate
Quindi e istante cosa fassona le imprese in salute con quelle fragili per dire quelle che non solo a rischio perché invece le altre sono quelle a rischio
Ed effettivamente che cosa vediamo nelle imprese fragili che peraltro fragile non è che sia proprio un concetto molto rassicurante
Comunque le imprese francesi sono circa il cinquanta per cento è non è e non è poco e che cosa vediamo nelle imprese voragini
Naturalmente nel due mila venti due mila ventuno sono diminuite a qualche sono diminuite perché sono aumentate solo passato nella categoria a rischio e infatti fanno anche una bella una bella analisi della transizione tra le varie tra le varie categorie
Allora vediamo questa situazione che aumenta passata dare Adele trentasei per cento insoluti e più fragili per Ivano l'ottanta per cento ed è a rischio esci dono quindi questo effettivamente è un elemento che ci fa pensare a un consolidamento da una un rafforzamento della struttura ma a me interessa anche per Padania colpito mi ha colpito il fatto che probabilmente i sostegni le politiche di sostegni sono state messe in atto per fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia potrebbero avere effettivamente impedito alle imprese a rischio di
Essere troppo e questo a qualche cosa che non possiamo non possiamo dimenticare così come anche le politiche di bassi tassi il quantitative easing ha sicuramente aiutato a salire lei prese l'inglese invece in salute
Il fatto è che non si vede tanto ma è scritto nel rapporto che le imprese a rischio stanno un po'risalendo dal due mila ventidue
Allora tutto questo mi fa venire in mente due domande due tipi di domande la prima domanda è sulle imprese a rischio perché aumentano e quali sono le auto le imprese che potrebbero diventare diventare a rischio allora una primo aspetto è sicuramente l'accesso al credito e qui ci sono queste due figure sull'accesso al credito alla prima hanno infatti ci fa vedere qual è la differenza
E cerco quali sono quelle che sono a cui che sentono di avere una hanno avuto delle condizioni di finanziamento un meno favorevoli e quanto siano tutte sotto lo zero vuol dire che molti impegni prese che hanno richiesto il credito hanno si sono trovate in condizioni più sfavorevoli rispetto a prima il che ovviamente rappresenta un onere maggiore
Sui bilanci di queste in paese e non solo non solo per l'onere ma anche perché la domanda
Cosiddetta domanda scoraggiata che cosa genera genera il fatto che le imprese tirano i remi Vignolo tirare i remi in barca
E non possono proseguire nella loro opera di consolidamento
E che cosa vediamo queste sono suddivisa per classe dimensionale e si vede che quelle che hanno sofferto di più sembrano essere quelle medie che stanno soffrendo di più sono le medie da cinquanta duecentoquarantanove poi le piccole e meno ancora dei grandi bello soffrono meno perché per anni ed ora le piccole piccole che cosa fa l'avviso molte delle piccole piccole si basano tantissimo sull'autofinanziamento e magari cioè e angolati immensa accertare abbastanza poco il canale
Il canale di finanziamento esterno per mantenere la propria la propria autonomia
E e questo forse lei si pone leggermente di Nino le medie si trovano a metà del quindi agguato perché hanno sicuramente molta più cioè capitale finanziare ma nello stesso tempo non hanno fatto ancora il salto per poter avere molte fonti alternative cosa che invece chiaramente le imprese più grandi riescono ad accedere e quindi può questa è un po'la mia spiegazione magari voi concrete contestare di quella che potrebbe essere questo questo andamento nel secondo nella seconda parte però c'è una cosa interessante qui abbiamo due
Due Asperti
Quelle imprese che hanno avuto accesso al credito ceiling cioè quelle verdi e atti condizioni assai scarse condizioni oppure a condizioni più onerose mentre le altre questa qua marroncine
No sono quelle che non hanno avuto hanno fatto o richiesta ma io è stato detto Dino a ok comunque gli è stato detto di nuovo quei hanno poi alla fine rinunciato
E che cosa si vede tutto sommato si vede e quelle che hanno che hanno avuto accesso non sono state poi così poche su tutto il sistema
Perché arrivano al settanta per cento ed ero sono diminuite nel tempo leggermente però solo sono diminuite ed è vero che lo hanno avute anche a condizione alcune di queste hanno avuto a condizioni più onerose perché il gli altri due visti gli altri due sette degli istogrammi sono sono dei delle esplosioni ok ci sono delle di cui ok così come nell'arena seconda parte della figura in cui si vede che la maggior parte di quelle che hanno avuto che non hanno avuto accesso ai finanziamenti ma sono sei per cento ma solo il sei per cento è stato partendo dalla banca la seconda invece pene rinunciano rinunciato perché le condizioni erano troppo Nichols questo che cosa mi a farmi fa pensare di nuovo poi chiedo conforto
Che sì c'è stato una un inasprimento accende corso un inasprimento delle delle condizioni di accesso al credito ma alla fine o perché hanno rinunciato o perché in questo momento non ne hanno bisogno
Perché a stanno stanno pensando di fare degli investimenti non è che stia colpendo così tanto il il sistema quindi sicuramente un problema mass se consideriamo che dal dicembre due mila ventitré
Le condizioni forse un camping discesa sono e il piede è prevista nel due mila ventiquattro da giugno in avanti ed è previsto una riduzione del forse forse e il costo del denaro quindi forse non ci sono non è una cattiva non lo sono cattive notizie non è un aspetto un po'più di cui essere molto pessimisti
Allora questo sull'accesso al credito la seconda sulle per le imprese a rischio chi potrebbe diventarlo e qua c'è e l'aspetto sulla sostenibilità economico-finanziaria la sosta di nuovo l'ho preso da questo indicatore che evidentemente più Minghini piaciuto Mutis indico serve il Purgatorio sono cresciuti molto e qua che cosa ha vediamoli sulla sulla sinistra
C'è il la leva finanza e c'è una rappresentazione della il dinamica della leva finanziaria
No questa leva finanziaria è un popolo occupante perché voi sapete finanziaria che comporta il rendimento sul capitale investito e il costo del denaro per l'impresa e chiaramente se il costo del denaro per imprese maggiore rendimento
Le capitali iscritto insomma siamo o in un problema perché io vado a mordere sulla redditività dettati
Allora che cosa si vede quelli chiaramente sono non sono andamenti non non è non solo livelli ma solo andamenti fine Regione che la il costo del il costo del denaro diciamo il costo dell'indebitamento è la e la e le blu e Siena che aumenta di più di quanto almeno invece UTIN Brusca il il il ROI cioè il rendimento del capitale investito e questo cioè non è molto rassicurante perché da questo punto di vista non ci sono due di quei due elementi nuovi avvenimento capitale investito che forse o marzo e che sta aumentando poco il momento in cui sta aumentando il costo dell'indebitamento
Quindi questa l'idea è che comunque se ci fosse un prolungarsi della stretta Codella stretta
Della stretta creditizia sarebbe un rischio questo sarebbe sicuramente un rischio questa è l'immagine acida
Poi nella versante a destra ci fa vedere quali sono le imprese che potrebbero diventare a rischio e non sono poche perché sono un quarto dell'impresa che potrebbero scendere
Probabilmente tra le fragili potrebbero scendere nella categoria a rischio e si capisce anche quali sono pesare sono quelli piccole cioè non piccole sì piccola bassa produttività perché sono quelle poco liquide e Ambrassa solidale solida o solidità patrimoniale perché questo indicatore di sostenibilità economico-finanziario e basato su tre pilastri uno alla redditività uno dalla solidità pro patrimoniale e l'altro la liquidità e queste quindi all'interno dell'analisi si capiscono quali sono le imprese che sono appunto più a rischio di passare nella categoria a rischio per scusate il bisticcio
E qua e quindi poi solo piccole bassa produttività e senza punti alternativo
La seconda domanda quindi è venuta in mente da appunto questi problemi dell'impresa o e questo andamento teller che l'impresa è è se che cosa c'è dietro a questo consolidamento questo apparente consolidate
C'è una selezione competitiva c'è stata una selezione competitiva che è durata dal due mila dal due mila Da Rin da quando è partita la crisi del due mila otto oppure c'è stato un un grosso aiuto diciamo da quel parte del quelle del delle politiche e qui magari un imprenditori non saranno tanto d'accordo d'accordo con me adesso sentirò
Schie cosa mi dirà però io voglio ricordare che gli aiuti della politica anche fondi comunitari ai fini il e qui tutte impose eccetera non sono semplicemente soltanto urgenti all'impresa
Sono gli aiuti che vanno all'economia in generale e allora il Polo niente quindi anche alle famiglie che possono mantenere i loro livelli di domani quindi anche se non vanno più subito alle riprese possono arrivare indirettamente ai indirettamente all'impresa
E allora qui su questa mia domanda mi chiedo se c'è stata una comperi un problema di competizioni frutto della competizione oppure è un anche un stato aiutato diciamo dalla politica
Dalle politiche economiche ci basiamo sulla demografia e vogliamo vedere il tasso di natalità il tasso di mortalità
Il tasso di mortalità lo vedete che in effetti è salito ha continuato a salire dopo la crisi del due mila otto e poi ha cominciato a scendere ha cominciato a scendere perché evidentemente c'era un clima che era più favorevole la natalità non è è cresciuta ma non è cresciuta tantissimo quindi ci siamo sentiti un problema di epici di natalità anche tra le prese e non soltanto nella demografia della popolazione e e ci fa vedere che per esempio c'è il rallentamento diciamo dal due mila diciotto due mila diciannove quando la domanda aveva cominciato a rallentare
E e era già era già stata era già stato percepito con un aumento del tasso della mortalità
Poi c'è stato il colpi d'ecco la avrebbe potuto generare gravi sfracelli
Nella generale sfracelli e invece non li ha generati al pubblico e appunto c'è stata una una riduzione una riduzione della mortalità
Il contemporaneamente e quindi a questo colpita abbiamo anche visto che il il periodo del colpite e sicuramente lei e ristrettezze le difficoltà in cui ci sono venuti a trovare l'impresa sono stati in complesse in hindi Sgai se perché perché alla fin fine hanno costretto le imprese a ricorrere alberi investimenti vinti
Tecnologie digitali alcune non avrebbero magari pensato se non ci fossero state obbligate dalla situazione del della situazione del cortile e questo l'abbiamo visto anche dalla di dalla dalla dalle sedute precedenti ecco il sto finendo dei consente quanti minuti
Va bene allora allora posso
Tenuto conto occulto di qua e sto il la seconda il secondo aspetto che volevo sottolineare era quella della questione dimensionale che continuo a pensare che sia un malgrado quello che hanno detto appunto su un un problema rilevante e visto che il da questo direi che posso passare alle conclusioni
E e quindi la mia mia riflessione siamo a un bivio il peggio è passato oppure deve ancora venire e qui perché effettivamente o le prese riescono a ad approfittare per quello che è stato quel quanto hanno accumulato
In anche in termini di esperienza
Può o potrebbe aiutarli a consolidare presto
Questo rafforzamento strutturale e hanno dimostrato la capacità di tenuta ed una capacità di reazione che sicuramente è stata molto più elevata anche di tante altre imprese nel paesi europei e sperando appunto che possano sfruttare queste opportunità ribadisco i punti critici che sono emersi e che nei quali o che impegna rafforzato questa lettura sulle dimensioni di impresa la diversificazione delle fonti finanziarie e sul problemi di capacità e di dinamismo manageriale
Infine il convitato di pietra rimane la transizione energetica perché ovviamente oltre la trasmissione tv digitale potrà imporre delle fortissime esigenze di molti in di nuovi Investimenti per per le riprese italiane
Grazie grazie
Parco grazie professoressa Romanini grazie questo intervento
Diciamo che per il presidente Gai le le due professoresse hanno alzato svariate pale soprattutto con considerazioni di policy diciamo che vanno oltre i nostri numeri dietro questi numeri quando c'è un imprenditore io dico sempre immagino che lui abbia riconosciuto
Nome cognome molto di tante imprese tante aziende che se non si collocano nelle filiere settori nelle filiere sistemi che nelle e quindi non c'è che da come dire sarà passa da lui analizzare il momento delle considerazioni alla luce di quante quante cose abbiamo sentito finora presidente prego allora grazie
Bongiorno tutti anche da parte mia ho ascoltato con grande interesse adesso nei prossimi quarantacinque minuti
Cercherò di fare una sintesi della mattinata
E no occorre ascoltato con grande interesse e devo dire che molti dei dati e poi voglio fare qualche considerazione che che ho letto
In realtà rintracciano quello che è stato l'andamento del del sistema dell'impresa ma vorrei portare qualche riflessione in più in più di merito allora innanzitutto mi sembra che se dovessi fare una considerazione un po'industriale dei dati sta emergendo una necessità che poi impatta sui policy maker impatta poi anche sui temi economici industriali di effrazione e quant'altro
Ma che e sempre più necessario spingere aiutare il mondo dell'impresa
Verso un binomio che deve rendersi indissolubile
Fra tecnologie industria perché la creazione di quelli di quei punti di valore aggiunto che mi sembra che invece siano emersi in maniera molto molto chiara su gomme da questo punto se siamo ancora un po'distanti siamo un po'un po'distanti un po'per un tema intrinseco delle imprese del parquet somma gli ultimi anni prima citavamo citavate giustamente gli ultimi ventiquattro anni devo dire che negli ultimi ventiquattro anni gli ultimi quattro cinque anni sono stati ancora più intensi
Per poi non parlare
Della crisi finanziaria due mila otto due mila nove che prova portata o a una distorsione del mercato ad esempio per l'accesso al credito perché ricorderete tutti whatever it takes di Draghi che in realtà ha creato
L'accesso ai capitali in maniera copiosa a tassi sostanzialmente nulli abituando tutta una generazione di imprese di imprenditori
Ha un costo del denaro nullo quindi al netto dell'ultimo periodo e cerco di dirlo con grande attenzione perché non vorrei essere frainteso
In cui c'è stato un aumento in realtà vertiginoso di volume di tempi soprattutto perché in sei mesi abbiamo visto no aumento dei casi
Si dà il cinque sei per cento siamo però tornati a tassi di interesse
Con cui le imprese avevano a che fare prima di quel famoso due mila otto
Chiaro che quando sei abituato per quindici sedici anni ha poter gestire sulla base degli Investimenti e quindi i conti tornano anche meglio quando non quando paghi poco e niente al denaro a doverlo ripagare
Ahimè con una struttura che ha avuto un input che ha un impatto sul di costi che non ti fa più rimanere non posso dire né nella logica corretta del del ritorno all'investimento
E allora cosa succede succede che in carenza di incentivi il décalage secondo me dell'industria quattro punto zero degli ultimi quattro anni è stata molto pesante ma aggiungo che è stato anche molto poco lungimirante da parte e di tutti i policy maker che abbiamo visto negli anni dico tutti perché in questo periodo bravo chi si ricorda quanti siano stati i i ministri dello Sviluppo economico bravo che si ricorda
Tutte le varie cambi di direzione bravo chi si ricorda sul perché non è stato più reso disponibile un piano di politica industriale
In primo piano il di politica industriale da trent'anni è realizzato in questo Paese
E questo lo sottolineo perché tornando al costo del denaro ci si presenta un'altra necessità importante cambiare rapporto coi capitali e noi che facciamo impresa abbiamo bisogno di di di andare un po'in questa direzione perché le sfide che abbiamo davanti e dobbiamo l'atto in transition adesso sia prima una nuova fase necessaria
Di digitalizzazione dell'ente dei processi e di realizzazione di servizi a valore aggiunto sui prodotti competere per competere nelle filiere in cui siamo inseriti che poi sono quello che ci permette di esportare AN la metà del nostro prodotto interno lordo non credo che sia un dato marginale diventa assolutamente importante
Capire come mettere questa accelerazione con processi di open Innovation per incentivare le filiere e per incentivare questi tipi di investimenti allora i capitali diventano di due tipi tattico e strategico tattico e il nostro rapporto con gli istituti di credito
è finito il tempo in cui solo di quello le aziende possono solo a quello le aziende possono fare ricorso perché è stato nominato il credit crunch che è un tema anche perché scusate metto un po'di punti ma per cercare di dare un contributo a questi interessante mattinata
Quasi tutte le imprese oggi sono indebitate da un periodo corpi d'
Che rende di felicità difficilmente per lo più bancabili secondo le proprie necessità perché c'è un principio sacrosanto che la capacità di restituire i prestiti ricevuti e a meno che non sia successo qualcosa di straordinario queste imprese fanno fatica a restituire
è aggiungendo che il debito e le imprese un po'più sane mi permetto
Perché motivo dovrebbero cambiare o con cambiare del nuovo debito altre quattro cinque per cento con un debito che hanno ancora in pancia
Allo zero virgola
E questo produce però degli effetti sugli investimenti che in un clima geopolitico sostanzialmente molto complesso chi fa fare delle scelte e richiede policy maker invece deve intervenire
Perché lì che c'è la direzione vuol dire Twin Transition industria cinque punto zero competitività filiere competenze e sviluppo di nuovi business e quindi start-up ma open Innovation e e via discorrendo allora giunto sulle produzioni eliche l'incentivo che non sostituisce l'investimento dell'impresa
Ma lo amplifica crea quel punto di discontinuità e ottiene intorno ai capitali anche l'apertura dei capitali strategici del proprio della della propria azienda
E quindi crescita dimensionale quindi ho voluto citare tattico e strategico sui capitali legato ai numeri interessanti che sono andati a essere messi in pista perché quando uno apre il proprio capitale trova dei soci
Che ti danno denaro necessario fare delle operazioni vuol dire che Cresci
E crescendo vuol dire che la tua scala e la tua capacità di fare investimenti soprattutto in presenza di di di di di politiche industriali
De diventa diventa centrale
Faccio ultime due riflessioni mi permetto ancora
Sulla dimensione aziendale questo siccome anche parte di policy perché noi abbiam passato tanti anni a dirci che il piccolo era bello
Io non sono un fan della dimensione industriale ma siccome faccio l'imprenditore capisco che più alle spalle robuste più riesco a fare investimenti che tra guardino il triennio quindi più riesco io stesso a fare dei piani
E quindi favorire non tanto
Il l'acquisizione o la vendita ma la fusione di aziende
Potrebbe su una straordinaria missione di policy perché vorrebbe dire attenere capacità competenze che oggi ci fanno competere alle filiere su una dimensione che ci fa anche
Crescere in queste filiere industriali ed e aprire dei paesi perché la la catena di valore globale dall'interdetto molto bene quella che poi permette di superare certi limiti e a fianco a questo diventa anche attrattivo e chiudo con questa riflessione
Per le multinazionali perché io se devo decidere di andare a fare un insediamento industriale
In un luogo e noi qua in questa regione ne siamo l'esempio virtuoso siamo forse la regione d'Italia che ha più multinazionali
Dove io trovo una filiera che già dimensionalmente Bosch supportare e sopportare i miei sviluppi industriali da multinazionale e io ci tengo molto volentieri
E quindi questo farò avere favorirebbe ancora di più
Questo tipo di questo tipo di di Crash
Ultima riflessione sull'Adige utilizzazione e prometto che che che ho che ho finito
Io credo che l'altra parte sia e dei dati secondo me non si evince ancora abbastanza ma perché e molto più un fattore di consapevolezza del dato raccolto cioè di consapevolezza di chi consegna il dato più che del dato raccolto l'impatto che veramente la trasformazione digitale sta avendo sui processi sui prodotti
Da una parte pari valore aggiunto quindi processo dall'altra parte di debbano giunto sul prodotto quindi semplificazione chiede la parola terribile mai così che ai ahimè ahimè si usa del del del prodotto di cui c'è grande richiesta anche grazie al brand del made in Italy
Io credo che in questa direzione c'è di nuovo un cambio di visione che parte da una imprenditori il politecnici università possono venirci in aiuto la riqualificazione professionale accrescimento e competenza anche male policy di più viene dal fatto che nel momento in cui intra prendo questo percorso semi viene
Indirizzato a sistemare il Paese non tanto una politica dei settori qua e molto emerso ma una politica dei fattori di competitività e quindi di mi si permette di giocare poi almeno una partita europea
Diventa assolutamente importante per noi poterla non solo vedere ma guidare e quindi creare quel valore che poi determina il fatto che metà del nostro prodotto interno lordo va in esportazioni silice aggiungiamo qualche punto percentuale di valore aggiunto vuol dire poi una ricaduta
Anche tramite industrali per chi ci lavora significativa non dovendo correre a qualche taglio importante ma in alcuni casi hanno Paratico
Del delle de de de del costo del lavoro che in realtà non produce gli effetti desiderati perché siamo un popolo di risparmiatori ma poter ebbe molti più usciti un un percorso strutturale da quella parte e una creazione di valore che coinvolga veramente a scelta in una visione di paese che si fa
Riconoscere in Europa e da lì
Con l'Europa si fa riconoscere in un mercato sempre più globale dove chiudo siamo bravi grazie
Io come dire con questo intervento del Presidente che ai concludiamo le nostre riflessioni di questa mattinata è stata una tutta la strada per non attirata ricca di di riflessione di occasioni
Una sola battuta se posso quest'ultima considerazione faceva il presidente sulle fusioni tra impresa mi ha fatto venire in mente come c'è un'altra dimensione ancora nella complessità per esempio se pensiamo a quante imprese sono alla soglia di un passaggio generazionale
A perché anche c'è una demografia d'impresa che va oltre la natalità la mortalità ci sono anche i passaggi generazionali che sappiamo sono momento critico non per le nostre imprese ecco
Esatto il passaggio impegnativo e forse anche quello è una è un tema interessante di le analisi io come dire ringrazio tutti in questo caso vediamo come istituto un appuntamento al prossimo anno al tredicesimo rapporto competitività dei settori produttivi grazie buon lavoro e buona analisi del nostro lavoro
Grazie