Rassegna stampa estera

Quel gennaio scrutatori di radio radicale sabato ventitré marzo questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi ci occuperemo della situazione in Ucraina ennesimo bombardamento russo drammatico l'altra notte una centrale idroelettrica vicino Zappoli già stata colpita da otto missili con danni alle infrastrutture anche rischi per la centrale nucleare di da politica che controllata
Dai russi nel frattempo a Brussel erano riuniti i capi di Stato e di governo dell'unione europea
Sempre più in difficoltà sul sostegno all'Ucraina un esempio le restrizioni che potrebbero imporre alle importazioni di prodotti agricoli ucraini
Tradendo quello che era l'impegno a sostenere l'economia di questo Paese messe in difficoltà dalla guerra di Vladimir Putin un'altra notizia che va segnalata data dal Financial Times
Alcuni funzionari dell'amministrazione americana quella di John vai dell'anno chiesto all'Ucraina di non lanciare più attacchi con droni contro le raffinerie di petrolio russe perché questo potrebbe avere un impatto sui prezzi globali
Di benzina e gasolio a proposito di Unione Europea leggeremo un analisi uscita sull'Economist
Gli alleati europei dell'Ucraina sono o al verde o troppo piccoli o
Non determinati si sta cercando un partner perfetto per far deragliare l'aggressione russa e l'Economist spiega perché in questo momento l'Europa non lo è fondamentalmente mancanza di di unità europea
Leggeremo anche un editoriale da il mondo incentrato più sul tema più generale della sicurezza e della difesa europea dibattuto sempre alla vertice dei capi di Stato e di governo di giovedì e di ieri
L'Europa deve difendere la sicurezza e la pace non dalle per scontate
Sempre più voci chiedono che la Società prenda coscienza della gravità della situazione scrive tra l'altro e il mondo in chiusura poi torneremo ad occuparci di Russia
Non va dimenticato che ieri il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov fra per la prima volta ha parlato di Stato di guerra non più di operazione militare speciale
Poi però c'è la guerra interna quella contro gli oppositori la libertà di espressione la libertà di stampa il New York Times sieri aveva un editoriale dal titolo incarcerati nella Russia di Putin per aver detto la verità è un editoriale dedicato ai giornalisti che sono in carcere e due americani Ivan Gershwin con Riccio del Wall Street Journal e al Sukur mascella di Radio Free Europe radio Liberti partiamo però dall'economista che nella sua rubrica Charlemagne dedicata all'Europa
è andato alla ricerca del partner perfetto per far deragliare l'aggressione russa e non l'ha trovato in Europa perché gli alleati europei dell'Ucraina sono al verde piccoli oppure il risoluti
Andiamo a leggere lei è uro Peo perfetto dice la battuta dovrebbe guidare come un francese cucinare come gli olandesi essere organizzato come i greci ed essere spiritoso come un tedesco questa la sintesi in qualche modo dell'Europeo tipico una variante di questa battuta
Potrebbe scrive l'Economist perseguitare quelli che cercano di trovare l'alleato perfetto per l'Ucraina per respingere l'aggressione della Russia
Immaginate di un paese delle dimensioni della Lettonia con i problemi di bilancio di debito dell'Italia
Con la volontà di intervenire degli input ungheresi amici del Cremlino e con l'industria degli armamenti dell'Irlanda paese neutrale
Purtroppo questa battuta è abbastanza vicino alla realtà dell'Europa odierna l'Ucraina ha bisogno di alleati che siano forti che spendono molto in campo militare che siano decisamente dalla sua parte
Ma lo Stato attuale delle cose i paesi sono troppo piccoli per avere importanza peso sul conflitto oppure troppo al verde per poter aiutare
Oppure troppo esitanti per usare la loro potenza se non tutte e tre le cose
Un nuovo approccio per fondere i ventisette Paesi dell'Unione europea in un unico alleato importante decisivo per l'Ucraina è necessario ma questo obiettivo e sfuggente
La capacità di leadership sottolinea l'economista e tristemente carente il vertice dei capi di Stato e di governo di questa settimana è stato Ricco di dichiarazioni sul sostegno incrollabile dell'Europa ma poco altro l'atmosfera in realtà il cupa quella che è diventato una guerra di logoramento sembra favorire la Russia la cui economia si è dimostrata resistente alle sanzioni occidentali
Il sostegno dell'Europa e dell'America ha contribuito a mantenere solvente lo Stato ucraino e a mantenere i suoi soldati in battaglia
Ma ora la carenza di munizioni e di di artiglieria munizioni che l'Europa aveva promesso
Ma che fatica a consegnare quella carenza significa che l'obiettivo più gente per l'Ucraina non è più quello di contrattaccare in modo da costringere la Russia chiedere la pace
L'obiettivo più urgente è diventato di non cedere sulla linea del fronte quel che è peggio è che se Donal Trump dovesse vincere le elezioni americane di novembre
L'Europa potrebbe ritrovarsi con la prospettiva di doversi difendere da sola dalla Russia
Nel tentativo di galvanizzare l'Europa il presidente francese ma nel macro
è arrivato fino al punto di suggerire che alcuni Paesi della NATO potrebbero inviare soldati in Ucraina
Solo che macro ha suscitato al contempo urla di entusiasmo Panico e finanche dir derisione
Sulla carta scrive ancora l'Economist gli europei dovrebbero essere in grado di fornire facilmente un sostegno più che sufficiente all'Ucraina
I tre enti trenta Paesi europei che sono membri della NATO nel loro insieme hanno il secondo Baget militare più grande al mondo superato solo da quello degli Stati Uniti molto di più rispetto alla Russia
La loro economia quella dei trent'di questi trenta Paesi è più grande di quella americana e in tutto il continente il desiderio che l'Ucraina vinca è Forte
La consapevolezza che Vladimir Putin difficilmente si accontenterebbe di invadere un solo vicino agghiacciante il problema è che gli attributi richiesti ha un buon alleato sono distribuiti scrive l'Economist in modo non uniforme
La maggior parte dei sostenitori più convinti dell'Ucraina provengono anche da Paesi più piccoli
Quelli più piccoli del blocco i nordici e i baltici prendiamo l'Estonia che è tra i Paesi dell'Unione europea che spendono di più per la difesa in termini di percentuale del PIL
Le sue finanze pubbliche sane le permettono di mantenere la parola data
L'Estonia al più alto aiuto bilaterale pro capite all'Ucraina rispetto a qualsiasi altro Paese dell'Unione Europea ma gli estoni sono solo uno virgola quattro milioni e dunque in termini reali le risorse sono poche
Tutto il denaro proveniente dall'Estonia finanzierebbe un ammontare di munizioni che consentirebbe all'Ucraina
Di uguagliare il fuoco di artiglieria russa per solo due giorni
Un altro paese membro dell'Unione europea la Repubblica Ceca
Ha stupito tutti con la sua agilità nelle ultime settimane è riuscita a procurarsi ottocento mila proiettili d'artiglieria da ogni parte del mondo ma ottocento mila sono sufficienti a tenere testa alla Russia per soli tre Nesi
Alcuni Paesi sono più grandi ma il problema è che non hanno le finanze pubbliche sane dell'Estonia
La spesa totale per la difesa da parte dei membri europei della NATO nel due mila ventitré è stata di circa sessantacinque miliardi di dollari cioè molto meno del due per cento del PIL
Oltre la metà di questo deficit va attribuito a una manciata di paesi che hanno un debito superiore al cento per cento del PIL
Italia Spagna Francia sono tra i più grandi paesi dell'Unione Europea ma negli ultimi anni hanno avuto poco margine fiscale per investire in capacità militari
Il loro contributo all'Ucraina è stato deludente nonostante tutta la retorica stile Paese baltico di macro
La quantità di aiuti militari che la Francia ha inviato l'Ucraina rimane irrisorie anche se poi i francesi dicono che per qualità hanno fatto molto
La Germania la Germania è un Paese dell'Unione Europea grande ricco e quindi in grado di spendere molto ma purtroppo la Germania nel campo degli esitanti
Il suo cancelliere OLAF Scholz sta aumentando le spese per la difesa provino messo grandi quantità di denaro e attrezzature militari e l'Ucraina
Ma spesso in ritardo dopo aver visitato sull'invio di armi di qualsiasi tipo
E dopo aver ritardato la consegna di carri armati ora Scholz si oppone alla fornitura di missili Tau russo
Alcuni nel suo partito spingono addirittura per l'idea di un congelamento del conflitto per candidarsi con un programma accomodante alle elezioni del prossimo anno
La Polonia forse l'unico grande Paese
Solvibile è fortemente preoccupata dalla Russia solo che poi ha condotto con successo un tentativo di limitare le importazioni di prodotti agricoli ucraini
Danneggiando così l'economia del suo alleato ucraino per calmare i propri agricoltori le le conclusioni del dell'Economist se alcuni Paesi sono carenti in termini di dimensioni e altri in termini di denaro ambizione
Allora perché non unire le forze
I programmi dell'Unione Europea abbondano alcuni sono migliori di altri il potenziamento della European Peace Facility concordato il diciotto marzo dovrebbe fornire all'Ucraina attrezzature militari per un valore di cinque miliardi di euro
Ma in realtà una parte di questi fondi sono riciclati con gli impegni bilaterali già assunti in passato
Un'idea migliore lanciata dall'Estonia e sostenuta da ma che non potrebbe essere per l'Unione europea di prendere in prestito congiuntamente cento miliardi di euro che andrebbero a rafforzare la difesa del blocco
Si tratterebbe di una ripetizione del fondo Next Generation New post pandemia da settecentocinquanta miliardi di euro in realtà lo diciamo noi non l'economista più uscio ore il modello ma diciamo sono tecnicalità che importano poco
Uno schema simile cioè debito comune europeo per finanziare lo sforzo di guerra dell'Ucraina e di difesa dell'Europa
Potrebbe trasformare l'unione europea in un unico grande alleato solvibile e potenzialmente ambizioso per l'Ucraina per ora però si oppongono i Paesi più ricchi soprattutto nel nord Europa
Perché perché sono loro che dovrebbero rimborsare la maggior parte del denaro preso a prestito dall'Unione Europea
Gli scettici temono che un grande fondo per la difesa sarebbe ostaggio della sclerosi che colpisce il progetti congiunti dell'Unione Europea compresi i veti dell'Ungheria gli scettici potrebbero avere ragione
Ma l'Ucraina potrebbe benissimo preferire un alleato grande imperfetto a tanti alleati più piccoli che a modo loro non sono all'altezza così tra l'altro l'Economist nella rubrica Sean Magna
Abbiamo abbiamo usato molto tempo però un accenno a un editoriale che uscito ieri sul mondo proposito proprio del tema della difesa europea anche riferito a articoli abbastanza allarmistici che sono usciti sui giornali italiani
Prepararsi alla guerra preparazione dei civili eccetera l'idea di fondo in realtà era è quella di di di Phil dimezzare l'Europa cioè occorre una cultura per prepararsi non sono le guerre ma in generale a rischio delle catastrofi e dunque anche alla capacità di di di reagire
Tema dibattuto nel contesto della guerra ovviamente della Russia l'Europa deve difendere la sicurezza e la pace non darle per scontate il titolo dell'editoriale di El Mundo sempre più voci chiedono che la Società prenda coscienza della gravità
La situazione con una guerra alle porte dell'Europa e un'altra di fronte al Mediterraneo Gaza è impossibile continuare a ignorare la necessità di configurare una solida strategia difensiva a livello continentale e di rafforzare i bilanci militari dei Paesi dell'Unione europea
Il Consiglio europeo a Bruxelles è stato dedicato esclusivamente o quasi ai temi della sicurezza e della difesa
Una preoccupazione che riflette la realtà di un contesto internazionale molto instabile e di un'Unione europea troppo dipendente dagli Stati Uniti
Stati Uniti che potrebbero diventare un alleato inaffidabile contro Putin se Trump tornasse alla Casa Bianca l'invasione dell'Ucraina dimostrato che siamo tutti esposti alle conseguenze di una guerra che sta devastando il minacciando l'equilibrio globale
Questo il motivo per cui sempre più voci in Europa chiedano alle società di prendere coscienza della gravità della situazione
L'Unione europea si è accorta che gli aiuti offerti all'Ucraina sono insufficienti
Ma Paesi come Ungheria Slovacchia rifiutano di inviare armi inscenando una divisione evidente anche riguardo alla guerra a Gaza con enormi difficoltà nel definire una posizione comune
Ciò che entrambi questi conflitti hanno reso chiaro è che l'Europa ha bisogno di rafforzarsi per potersi difendere e mantenere i valori di democrazia e di Berta che incarna così tra l'altro
Il il mondo per chiudere però un editoriale dal New York Times a proposito della Russia
Della
Dei giornalisti incarcerati da Vladimir Putin
Carcerati nella Russia di Putin e per aver detto la verità il titolo di questo commento del quotidiano liberal di New York che scrive il comitato per la protezione dei giornalisti ha documentato che in tutto il mondo
All'inizio del due mila ventiquattro c'erano almeno trecentoventi membri dei media dietro le sbarre nello stato di polizia di Vladimir Putin almeno ventidue giornalisti sono incarcerati la maggior parte per aver commesso il più elementare dei doveri di un giornalista cioè a dire la verità
Due di loro sono americani uno Ivan Ghersh convincere del Wall Street Journal la presto avrà trascorso un anno nella famigerata prigione di le forze dopo in attesa di processo con l'accusa di spionaggio
L'altra al Succher mascellare datrice di Radio Free Europe radio liberti è stata arrestata mentre era in visita da sua madre
Ed è in carcere da ottobre
Le accuse contro entrambi sono
Una parodia accuse fondamentalmente false la loro incarcerazione costituisce una violazione dei loro diritti un attacco i giornalisti stranieri ancora più grave di quanto accaduto
Durante il dominio sovietico l'amministrazione by del dovrebbe
Continuare a fare
Tutto ciò che
Può per garantire la loro libertà Ghersh convince non è una spia i suoi accusatori lo sanno è un giornalista che ha lavorato a Mosca con l'accredito ufficiale del governo fino a quando è stato fatto prigioniero da un ente da un unità segreta di polizia il motivo dell'arresto potrebbe essere noto solo a Putin si ipotizza che
Putin abbia voluto inviare un messaggio a tutti i corrispondenti esteri per dire loro non siete più al sicuro rispetto i giornalisti russi altri ritengono che Putin
Sia stato sequestrato come pedina da scambiare con i russi detenuti in Occidente colma sceglieva doppia cittadinanza russa e americana vive viveva col marito e due figli a Praga lavorava come redattrice di Radio Free Europe è andata nella città russa di Kazan a maggio per visitare la madre malata
Ma le è stato impedito di ripartire presumibilmente per non non aver registrato il passaporto americano il Po il diciotto ottobre è stata arrestata per non essersi registrata come agente straniero
Introdotta nel due mila e dodici la legge sugli agenti stranieri è un elemento centrale degli sforzi di Putin per dipingere l'Occidente come nemico
La legge richieda qualsiasi individuo oltre alle organizzazioni Russia che riceva denaro dall'estero di registrarsi come agente straniero frase che a Chiara connotazione di
Spionaggio
Morale
Secondo il wall street journal Putin avendo consolidato ancora una volta il suo potere come leader della Russia difficilmente si lascerà commuovere dalle pressioni
O dalle accuse del governo americano sul trattamento riservato ai giornalisti vs e pure spetta proprio al governo degli Stati Uniti e alla stampa libera esplorare ogni strada per ottenere il rilascio di Curbascio Eva e di Ghersh con Ricci
E continua a resistere utilizzando tutti gli strumenti diplomatici a disposizione affinché Putin smetta di intimidire i giornalisti
I giornalisti russi che era lavorano per superare gli ostacoli e le trappole di Putin svolgono un servizio fondamentale nel far luce sul suo progetto autoritario ed espansionista
Putin di terme per una ragione e per la stessa ragione i giornalisti in nero aiutano il sostegno instancabile di tutti coloro che hanno a cuore la libertà
Ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale