Rassegna stampa estera

Quel giorno riscontri tori di radio radicale venerdì ventidue marzo questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David rette in apertura oggi torneremo ad occuparci di Medioriente lo faremo in particolare con l'economista che esce proprio oggi nelle edicole europea e la copertura la copertina
Particolarmente efficace una una bandiera israeliana nel deserto che sventola con qualche difficoltà il titolo Israele solo leggeremo l'editoriale dell'Economist nel momento della forza militare Israele appare profondamente vulnerabili e l'America farebbe bene ad aiutare a trovare una strategia migliore di quella portata avanti da Benjamin Netanyahu in questo momento a proposito di Medioriente leggeremo anche un commento
Pubblicato dal Financial Times a firma Kim Menga tassa
A proposito di Iran era abbia saudita i cui legami
Anche se difficili si sono rivelati un improbabile valvola di sicurezza per la Regione dopo sette anni di rottura Arabia Saudita Iran hanno annunciato quasi un anno fa su a sorpresa a Pechino la la ripresa delle loro relazioni diplomati che che secondo Gatti tassa hanno contribuito a scongiurare una più ampia conflagrazione nella regione dopo il sette ottobre e la risposta di Israele contro Hamas a Gaza in chiusura poi parleremo di Cino meglio di Hong Kong dove il regime di Pechino a imposto una nuova legge sulla sicurezza nazionale che integra è peggiore quella del due mila e venti le monde dedica questo suo editoriale Hong Kong schiacciata da sci Jinping partiamo però da dal Medioriente
Gaza l'Economist Israele solo il titolo sia della copertina sia del principale editoriale
Nel momento della forza militare Israele appare profondamente vulnerabile l'America farebbe bene ad aiutare a trovare una strategia migliore scrive il settimanale britannico c'è ancora una strada stretta per riuscire ad uscire dal l'inferno di Gaza
Un cessate il fuoco temporaneo il rilascio degli ostaggi israeliani potrebbero spingere a un cambiamento in particolare della politica del governo israeliano
Il quel che resta dei combattenti di Hamas nel sud di Gaza
Potrebbe essere contento di sopravvivere e svanire e dalle macerie potrebbero iniziare colloqui veri e propri su una soluzione di due Stati sostenuto dall'America ed ai suoi alleati del colpo tuttavia è altrettanto probabile che i colloqui per un cessate il fuoco falliscono questo potrebbe lasciare Israele
Incastrato nella traiettoria più desolante dei suoi settantacinque anni di vita
Una traiettoria fatta di occupazione senza fine politiche di estrema destra e isolamento oggi molti israeliani
Negano tutto ciò perfino se stessi ma prima o poi arriverà la resa dei conti che determinerà non solo il destino dei palestinesi ma anche la prosperità di Israele nei prossimi settantacinque anni avverte l'economista se sei amico di Israele questo momento profondamente spiacevole
In ottobre Israele ha lanciato una guerra di autodifesa giustificata contro Hamas
In cui i terroristi hanno commesso atrocità che minacciano l'idea di Israele come terra dove gli ebrei sono al sicuro oggi Israele ha distrutto forse la metà delle forze di Hamas ma per molti aspetti la missione fallita
In primo luogo Agasa dove la riluttanza contribuire a fornire distribuire aiuti umanitari
Ha portato una catastrofe umanitaria ed evitabile e dopo il Bilancio civile della guerra supera le venti mila vittime del momento
Il governo di estrema destra di Benjamin Netanyahu poi ha rifiutato i piani per far sì che Lambiase del dopoguerra sia gestita dall'Autorità palestinese
O da una forza internazionale insomma l'esito più probabile
è una rioccupazione militare da parte di Israele se si aggiunge la Cisgiordania Israele potrebbe finire con l'esercitare il controllo permanente su quattro cinque milioni di palestinesi
Israele tuttavia prosegue l'economista fallito anche in patria non solo a Gaza
I problemi vanno ben oltre la terribile leadership di Netanyahu un movimento di coloni sempre più ampio
E una popolazione ultra ortodossa in crescita
Hanno spostato la politica sempre più a destra e polarizzato la società prima del sette ottobre questo si manifestava nella battaglia sull'indipendenza della giustizia la guerra alzato la posta
Sebbene i partiti di estrema destra della coalizione siano stati esclusi dal gabinetto di guerra
Compromettono l'interesse nazionale di Israele con la loro lettori che incendia diaria
Alimentando la violenza dei coloni e cercando di sabotare gli aiuti umanitari e la pianificazione del dopoguerra
Che stabilisce un ente di sicurezza israeliano è
Competente ed è pragmatico ma non può tutto se non c'è dietro la politica
L'ultimo fallimento di Israele secondo l'economista e la sua maldestra diplomazia le critiche per la guerra erano inevitabili soprattutto nel Sud globale ma Israele ha fatto un pessimo lavoro nel contrastare queste critiche
Le false accuse di genocidio stanno danneggiando la sua reputazione i giovani americani simpatizzano per Israele molto meno dei loro genitori
Il presidente Giuba indiano ha cercato di frenare il governo di Netanyahu sostenendolo in pubblico e passando messaggi in privato ma non c'è riuscito il quattordici marzo Chuck Schumer il più grande alleato di Israele al Senato ha denunciato le atrocità di Hamas ma anche affermato che il leader di Israele cioè Netanyahu si è perso questo è un quadro desolante che non sempre viene riconosciuto Gerusalemme o Tel Aviv scrive l'Economist Netanyahu parla di invadere Rafa l'ultima roccaforte
Di Hamas l'estrema destra
Fantastica sul ritorno degli insediamenti a Gaza
Anche molti israeliani
Ordinari si illudono credono che le minacce unica Israele giustificano la spietatezza e che la guerra abbia contribuito a ripristinare la deterrenza
Gaza secondo loro dimostrerebbe che quando si uccidono gli israeliani la conseguenza la distruzione
Molti israeliani non vedono alcun partner per la pace e l'Autorità palestinese
è marcia
Il novantatré per cento dei palestinesi nega che le atrocità di Hamas siano avvenute
La conclusione che ne trae società israeliane che l'occupazione e Lops l'opzione meno negativa il meno peggio israeliani preferirebbero essere popolari e all'estero
Ma le condanne l'antisemitismo sono un prezzo da pagare per la sicurezza quanto all'America si è arrabbiata anche in passato la relazione agli occhi degli israeliani
Non è destinata a rompersi se Donal Trump tornasse potrebbe dare mano libera a Israele
Il problema per l'Economist che questa storia seducente per gli israeliani è una ricetta per il disastro
Pensate solo alla difesa il danno alla reputazione di Israele potrebbe rendere più difficile la difesa d'Israele
La minaccia lungo termine proviene dall'Iran ed ai suoi alleati compreso Hezbollah per scoraggiare questa minaccia è necessario un partnership militare con l'America
C'è bisogno del sostegno bipartisan al Congresso idealmente anche del sostegno dei paesi arabi del Golfo l'economia israeliana dipende dalle Q dalle esportazioni di tecnologia
Invece di garantire la sicurezza degli israeliani
L'occupazione permanente non farebbe altro che avvelenare la politica incoraggiando l'estrema destra e alimentando l'estremismo palestinese
La traiettoria scelta da Israele aggraverà poi la sua politica et non nazionalista e porrà
Una minaccia chiara all'economia Man mano che l'allontanamento dell'Occidente si approfondirà la deterrenza potrebbe indebolirsi
Le imprese israeliane potrebbero essere inserite in liste nere sanzionate che i proprietari potrebbero decidere di spostare l'high tech all'estero
Insomma secondo l'economista d'America
Farebbe bene ad aiutare Israele evitare questo scenario se non ci riuscirà la stessa America pagherà un pesante prezzo diplomatico la soluzione migliore sarebbe un cessate il fuoco temporaneo che apra la strada colloqui tra i due Stati
Senza questo la politica americana dovrà essere reimpostata l'America dovrebbe usare altri mezzi ricchi rispetto quelli tentati finora
Dovrebbe fornire più aiuti umanitari in modo unilaterale e rifiutarsi di fornire armi per un'invasione di Rafah
Dovrebbe ampliare le sanzioni contro i coloni israeliani e i fanatici di destra per mostrare agli elettori israeliani che l'America garantisce la loro sicurezza non l'estremismo o la l'occupazione permanente e poi l'America dovrebbe continuare a segnalare che vuole riconoscere la Palestina come parte di un negoziato di pace
A due Stati l'America tuttavia può fare solo unto tra la maggior parte delle guerre israeliane sono state seguite da sconvolgimenti politici rimuovere Netanyahu non sarà facile
Ma quando arriverà la resa dei conti sarà una svolta enorme la guerra infranto molte illusioni che i palestinesi possono essere ignorati che l'Autorità palestinese
Ha voglia di riforme che l'antisemitismo e qualcosa di raro che Israele può sostenere formalmente due Stati ma poi espandere gli insediamenti che l'estrema destra può essere domata
La buona notizia per l'economista che ci sono motivi di speranza i sondaggi suggeriscono che i centristi in Israele
Detengono forse il cinquanta sessanta per cento dei volti dopo il sette ottobre istituzioni come la Corte Suprema sono ancora forti
Ed esistono leader migliori ci attende una lotta per il futuro di Israele la battaglia a Gaza solo l'inizio così tra l'altro l'Economist sempre sul Medioriente vale la pena prendere anche un commento pubblicato dal Financial Times di Kim Gatta as i legami tra Israele rabbia saudita si sono rivelati un'improbabile valvola di sicurezza per il Medio Oriente
Effettivamente ricorda l'autrice di questo di questa di questo commento è passato un anno da quando l'Arabia Saudita e l'Iran hanno annunciato a sorpresa a Pechino dopo sette anni di rottura la ripresa delle loro relazioni diplomatiche
La mossa pragmatica ha funzionato soprattutto per ridurre le tensioni tra i due nemici
Il riavvicinamento rimane limitato eppure ha resistito lo choc della guerra di Gaza uno degli eventi più catastrofici della storia recente del Medioriente
Questo riavvicinamento di fatto si è rivelato una valvola di sicurezza fortuita ma essenziale che per ora risparmiato alla Regione una conflagrazione ancora più ampia
La relazione è stata utile anche per gli Stati Uniti in quanto costituisce un ulteriore canale di comunicazione in quello che spesso è un triangolo complesso tra Washington e Riad età era in la scorsa settimana il Frankenstein ci ha rivelato che gli Stati Uniti avevano ottenuto colloqui segreti in Oman con l'Iran a gennaio per convincere Teheran a frenare gli attacchi uti contro le navi nel Mar Rosso
Colloqui segreti tra America e Iran c'erano stati occasionalmente in passato in particolare durante la vicenda Iran contrasto negli anni mille novecentottanta
Più recentemente i colloqui che hanno portato all'accordo sul nucleare del due mila e quindici i sauditi all'epoca erano furiosi per essere stati lasciati all'oscuro dei negoziati sebbene i colloqui per rallentare l'escalation non raggiungano lo stesso livello di importanza dei negoziati sul nucleare
Sono comunque sono comunque in importanti per prevenire il rischio di sconvolgimenti
Tranne
In un'occasione Riad
è stata informata dei colloqui non solo da Washington ma anche
Da spera Anna l'articolo ovviamente
Prosegue
Il messaggio che trasmette l'Iran è stato chiaro anche se discreto non vogliamo la guerra
Senza questo canale quello con l'Arabia Saudita il rischio di fraintendere le intenzioni dei diversi attori nella regione sarebbe stato considerevole
Così tra l'altro il farà Shawn Times
Che però conclude così con
Con
Che in via Tasso
Alla fine l'Iran dovrà
Scendere
Se continuare a sostenere Hamas
O meno
Perché perché rischia la fine quello di affrontare conseguenze disastrose
Ho acconsentire indirettamente
Alla alla
Prosecuzione di una situazione altamente rischiosa così tra l'altro e il tutto anche implicazioni
Per per Israele e i rapporti tra
Tra l'Iran e Israele per chiudere però la la Cina o meglio unico schiacciata da Shinji mi spinge a questo il titolo dell'editoriale di oggi di del mondo che commenta
La nuova legge sulla sicurezza nazionale adottata all'unanimità martedì dal Consiglio legislativo di Hong Kong che scrive il quotidiano francese
Istituisce il sistema penale più pesante dalla retrocessione o dalla restituzione dell'ex colonia britannica alla Cina nel mille novecentonovantasei
Questo processo di evoluzione della legge di questa nuova legge di sicurezza nazionale si è concluso in appena cinquanta giorni un tempo record il che la dice lunga sulla volontà di Pechino di mettere questo arsenale repressivo al di sopra di ogni altra considerazione
Questa nuova legge integra e peggiora quella del due mila venti condanna con pene fino all'ergastolo cinque nuove categorie di reati tradimento insurrezione sabotaggio per la sicurezza nazionale furto di segreti di Stato spionaggio non che ingerenza esterna
La legge consente la custodia senza arresto e dunque il fermo di polizia senza accuse senza avvocati fino a sedici giorni
La legge del due mila e venti
Che Pechino aveva adottato in risposta al vasto movimento di protesta del due mila diciannove copriva già quattro crimini politici secessione sovversione attività terroristiche collusione con forze straniere
La frettolosa adduzione di questo arsenale repressivo senza possibilità di esame serio reale da parte dei deputati di Hong Kong che ormai sono tutti i deputati patriottici dopo una riforma
Della legge elettorale patriottici per Pechino ovviamente
Porta a compimento il controllo totale del regime cinese su onco Hong questa nuova pietra miliare nel controllo dell'ex colonia britannica
Rappresenta la vittoria DC Jinping la rapidità dell'iter legislativo
è dovuto
Dimostra in che misura le preoccupazioni relative alla sicurezza hanno la precedenza su tutte le altre priorità comprese quelle economiche
Non è sfa non è stato fatto alcuno sforzo per cercare di mantenere le apparenze ora l'arsenale repressivo di un congresso e modellato su quello della Cina
Questa legge sulla sicurezza nazionale anche indicativa del clima politico che segna l'inizio del terzo mandato DC Jinping il cui controllo sul potere continua a rafforzarsi
Le mondo ricorda
Che è stata cancellata la conferenza stampa del primo ministro nella sessione annuale dell'Assemblea nazionale del popolo tutti gli uomini ai vertici dell'apparato di potere sono fedelissimi DC Jinping
Hong Kong diventata una città cinese a tutti gli effetti
Questa normalizzazione ovviamente gravi conseguenze per le libertà e i diritti umani
Ora però tocca gli investitori stranieri imparare la lezione la politica di De rischi India nei confronti di Pechino riduzione dei rischi di dipendenza da un
Regime dalle regole opache dovrebbe includere anche i rapporti con un comunque conclude le monde ci troviamo anche noi da David Carretta una buona giornata radio radicale