Le morti sul lavoro: intervista a Bruno Giordano

Radio radicale torniamo ad occuparci del tema della sicurezza sul lavoro purtroppo delle morti sul lavoro e ancora vivo e noi il ricordo Rutelli disastro ferroviario di Brandizzo
E però continuano continuano le morti sui e binari nei cantieri ferroviari
Ne parliamo con Bruno Giordano esperto di sicurezza del lavoro è stato direttore dell'ispettorato nazionale del lavoro magistrato presso la Corte di Cassazione scrive su La Repubblica
Un articolo oggi il tema è i soliti responsabili intanto lo salutiamo ben trovato buongiorno
Allora indubbiamente il perno il problema principale sono gli appalti e i subappalti
E alla fine magari la alla piccola azienda società insomma cerca di risparmiare ma cerca di risparmiare poi sempre sulla sicurezza e io lo chiedo guardi che se vuole anche ironicamente ma quanto costa questa sicurezza
Non è la più corretta corretta sempre meno in quello che quello che il costo umano ed economico
E amministrativo di un infortunio sul lavoro qualche eccesso sia valutare che Cossotto per la sicurezza in termini meramente economici
E riduttivo e comunque sbagliato secchezza sicurezze un costo per tutta la comunità per la spesa pubblica e oltre ovviamente a ai risvolti umani
Quello che è successo ieri
Con la morte di un operaio
A presso un cantiere ferroviario come sappiamo non è la prima volta faccia ed è sicuramente diciamo una una cosa che un evento che chiede edificato per il sopraggiungere di un treno non è possibile nel due mila ventiquattro avevo in cantiere
Lungo dei binari
E non sapere non conoscere non è non incontro non essere informate sul fatto che sta per arrivare un treno sui binari c'è una cosa normale che il treno che sui binari ci sia un treno questo è lette in più
Ieri una questione organizzativa ma anche perché l'anteprima dei subappalti perché tutti con mia Brandizzo anche ieri
Questo cantiere è un cantiere gestito in subappalto
E certe quello dette è quel per quello guardi la mia domanda era proprio di tipo perché c'è sempre questa questione dove il punto dove più si va a risparmiare e la sicurezza mi domando se ci sono sicuramente poi le responsabilità politiche ma io le chiedo se una questione di cultura perché a un certo punto guardi con tutte le morti sul lavoro che ci sono per la sicurezza uno deve pensare che un fattore culturale cioè io comunque risparmio su questo perché posso e risparmiare ma perché mi in tasca o così qualche cosa
O perché proprio non ce la faccio
Infatti il tema del subappalto etrusco il risvolto del risparmio sulla sui costi della sicurezza per risparmiare
Sì esternalizzano dei i contratti che poi a loro volta vengono delle rigirati ad alte subappaltatori non è altro che un meccanismo per risparmiare
Sull'appello sulle piccole imprese che poi devono accettare pur di lavorare e delle condizioni economiche
Criticatissima
Ma c'è di più il tema culturale che di cui le chiedo più ampie forse più specificamente un problema di etica dell'impresa e di critica nell'agone cioè il fatto di scegliere
La la via più breve più economica quando si tratta di
Caricare sulla pelle di chi lavora e consideriamo una cosa che è molto semplice
Ma non è banale per questo e cioè che a morire sono sempre gli operai
L'ultimo amore nei consigli di amministrazione o nelle stanze dei bottoni o almeno non si veda travolti da un treno
Cioè il tema della cultura della sicurezza non è altro che è quello della formazione e informazione
Una preparazione ma appongo serve l'addestramento la la l'istruzione data agli operai e poi li fai lavorare su un binario quando sopraggiunge un treno nessuno si è coordinato
Sa quanto è ancora più grave possiamo avere tutta la formazione che vogliamo potremmo anche mettere un premio Nobel su quel binario ma che arriva un treno Lomazzo allo sterzo
Sesto se questo è e questo è il tema soprattutto nella sicurezza ferroviaria di cui stiamo parlando in questo momento
Legato alla concussione sovrapposizione e assenza di controlli perché direttore
Sì più di tutto ha avuto in questi anni delle stragi non dimentichiamo che prima di Brandizzo non abbia avuto la strage di Corato angreal contente tre morti e cinquanta feriti
Il il Frecciarossa di Lodi che Hamas ha giocato la morte del Matese del macchinista
E e altri eventi come quello di Corigliano accaduto il ventinove ottobre sempre del due mila ventitré
E allora il tema della sicurezza ferroviaria affidato a un'agenzia la cosiddetta Agenzia nazionale sicurezza ferroviaria stradale che la cui competenza è stata creata proprio dopo il crollo del ponte adorante in tutto il disagio di quarantuno anni in Brianza terzo ferroviario di Corazzo Andrea e una gentile che ha pochissimi ispettori che dovrebbe controllare
Migliaia di chilometri di Rete ferroviaria
Questa è una latitanza dice tanto
Di cui qualcuno deve assumersi la responsabilità qualcuno si deve assume la responsabilità in questo caso è tutta politica eliminare politica ma anche amministrativa perché
Questi controlli sono affidati all'Agenzia della sicurezza ferroviaria sulla sfida che anche all'ispettorato nazionale del lavoro
E anche alle auto il e alla polizia ferroviaria ma il coordinamento di queste attività chi lo ha fatto cioè dopo Brandi se io mi chiedo quanti cantieri ferroviari sono stati controllati
Avrebbero dovuto controllare neanche prima indubbiamente esausto ma dopo una strage di questo tipo dopo il monito di Mattarella
Che è stato chiaro che è andato direttamente il giorno stesso prendi sono
Che cosa ci si è mosso a livello amministrativo organizzativo dei controlli prima ancora che politico
Non basta dal versare lacrime di coccodrillo sulle bare degli operai e poi ritornare ad ignorare tutto anche perché di stragi come Brandi insomma noi ce l'abbiamo ogni giorno dei nostri cantieri nelle aziende agricole
Nel nel nelle fabbriche nelle manifatture
Noi abbiamo ogni giorno la media di tre linguaggi quattro morti al giorno e perito il minuto allora ma se le amministrazioni competenti non si muovono a monte c'è la politica che non si muove
E nessuno controlla chi fa errori il risultato è minore della legalità e della loro bontà
Che il risvolto dell'etica del lavoro e quella più violata
Se consideriamo il lavoro nero con il lavoro grigio secondo l'Istat che in Italia
E l'universo dell'economia sommersa
Il che vuol dire che un'economia che esiste
Di decine e decine di miliardi di euro all'anno
Circa settanta miliardi di euro la neo e che costituisce un economia reale perché giornalista docente ma è sommersa cioè e il veicolo di una in circolazione non soltanto di lavoro anche di denaro di fondi completamente nero e questo ovviamente produce anche violazioni in materia di sicurezza perché il lavoro nero sempre insicuro ma irregolare sa sfugge a qualsiasi tipo di controllo
E a quel tipo di applicazione di normative in materia previdenziale assicurativa e quindi anche di di sicurezza
Ma per mantenere il lavoro nero ci vogliono dei fondi neri cioè bisogna che l'imprenditore abbia dissolti in contanti
Per pagare e questo si ricava attraverso ovviamente l'evasione fiscale c'è una venti per cento fattura
Certo
Quindi vive il momento dell'evasione fiscale per lavoro nero e no fa parte di quell'etica dell'impresa che animata dalla logica del profitto costi quel che costi soprattutto se poi il costo lo paga Tonkov imprenditore e molto la società perché quando c'è un infortunio comunque livelli deve indennizzare anche se il lavoratore almeno noi comunque sosteniamo delle spese sanitarie amministrativa e giudiziaria si fa un istruttoria un'ispezione circa un processo
Tutto quello ovviamente non paga la connettività quale sarebbe secondo lei mi il primo intervento proprio da fare
Ma è chiaramente è quello di coordinare tutte le attività ispettiva
Purtroppo in Italia ci sono oltre dieci organi di vigilanza sul lavoro e questo crea una dispersione di forze e di energie ma anche di materiale di dati
La concentrazione delle banche dati e la concentrazione delle forze ispettive
E il primo passo per affrontare qualche il tipo di fatto illecito no soprattutto se penalmente rilevante che l'aspetta cosa che potremmo dire che noi ci chiede il MOSE in presenza di un delitto per esempio di una rapina
Arrivassero dieci corpi di polizia contemporaneamente uno dopo l'altro
Ci chiederemmo ovviamente ma perché non si organizzano e non si distribuiscono il loro lavoro e antiche sovrapporsi s'aspetta cosa avviene qui dove però si può intervenire ancora più efficacemente sul piano preventivo non soltanto dopo sul piano repressivo e nella prevenzione il coordinamento delle forze in campo ovviamente l'unica vera regia che può far funzionare le cose intanto la ringrazio grazie a voi buon lavoro lavorando