Presentazione del libro di Emanuele Fiano "Sempre con me - Le lezioni della Shoah"

A tutti è grazie di cuore per essere venuti così numerosi e per me è veramente non ore è una grande emozione presentare questo libro bellissimo che ho finito di leggere stamattina
Con molte lacrime vi devo dire sinceramente non non ho retto da sempre con me le lezioni della Shoah
è un libro di straordinaria attualità di dolorosa attualità e importanza veramente molto molto prezioso per quello che ci lascia e per l'invito a non chiudere quella porta la porta che ci conduce alla memoria e al dovere di conservare tutto questo e di tra mandarlo ai nostri figli alle giovani generazioni come il papà di Emanuele Fiano
Nedo sopravvissuto unico della sua numerosa famiglia nei campi di Pacis Birkenau affatto
Passando il testimone questo testimone che a tutti noi tocca soprattutto adesso nell'imminenza del Giorno della memoria e con una tantissimi morti ancora da Piangerelli fronti di guerra in Ucraina in Medioriente
Questa guerra in Medio Oriente che interroga tutti che spacca politicamente costringe a schierarci quando invece dovremmo essere tutti schierati per
La sopravvivenza dei popoli da una parte e dall'altra saluto la vicepresidente della Camera hanno Ascani saluto agli Stein segretaria del Partito Democratico
Chiara Braga capogruppo del PD Emanuele Fiano che tutti conoscete e che molti miei colleghi e io stessa piangiamo come
Deputato parlamentare di grande saggezza intelligenza e di cui non abbiamo anche scoperto con questo libro che per me il primo
Purtroppo leggero subito anche gli altri perché veramente mi ha toccata tanto abbiamo scoperto anche una straordinaria scrittura di grandissima polizia e che
Accende ogni ad ogni riga a costringere a riflettere costringe ad interrogarci è una catena di interrogativi di cui questo libro è veramente ricco
E parte dalla dalla domanda di un di un in recluso ad Auschwitz era un carnefice perché perché non posso prendere quel ghiacciolo qua il cane il
Il recluso era Primo levi se non sbaglio perché non posso prendere quel pezzetto di ghiaccio che c'è fuori dalla finestra la risposta del carnefice fu non c'è un perché qui
E invece la le fiamme ci dice che c'è un perché bisogna trovarlo bisogna non stancarsi mai di
Aprire una porta via l'altra per porsi ancora nuove domande e capire cosa è successo perché quello che è successo era dentro la storia dentro la storia dell'Occidente
Non era niente di estraneo quelle persone non erano diverse da noi eravamo noi potremmo essere noi domani
Come si fa a evitare che accada ancora mentre qualcosa di non paragonabile ma di altrettanto grave sta accadendo
Il giro questa domanda forte ad Anna strani
Ora si grazie grazie mille aggiungo il mio Benvenuto qui alla Camera vedo tanti colleghi e colleghe ma Trio ospiti che sono qui per ascoltare
I contenuti di questo libro ringrazio Monica Guerzoni che ha fatto una bellissima introduzione molto vera perché questo grazie era voglio esternare prima di tutto a Lele grazie per aver scritto questo libro
Che deve essere stato libero faticoso
Vero perché
La commozione di Lele si respira in tutte le pagine di questo libro
è sempre con il lettore quel sempre con me che è stata la storia di Lele Fiano anche cresciuto con questo dolore
Che era parte della sua storia familiare della sua storia personale diventa la storia di chi lo legge quindi questo libro libro importante perché Consegna non solo cronaca
Non solo pagine di storia ma consegna l'emozione di chi abitato quella storia e la passa come un testimone a chi la legge in fondo è questo quello che poi Lele suggerisce di fare nel memoria della Shoah non trasformarla mai in qualcosa che ci ostiniamo a ricordare come collocato in un passato che non tornerà
In qualche modo anche rendendo lavo una storiella volte
Lascio a è qualcosa che è accaduto perché poteva cadere quindi può accadere ancora e questa è la grande lezione del libro di Lele Fiano
E nelle pagine che lei descrive cioè questo poi
Naturalmente questo diventa un libro di attualità per quello che stiamo
Vivendo e perché ancora di più ci interroga su come possiamo sensibilizzare le nuove generazioni proprio su quello che diceva adesso Monica Guerzoni
Cioè sul quanto la libertà deviata può condurre al male ci sono delle riflessioni anche molto alte
Di Lele che cita filosofi pensatori nel cercare di spiegare proprio questa distorsione della libera Tano addirittura richiama la genesi la storia del primo uomo della primadonna che
Imparano la libertà e con la libertà il dolore
Il dolore entra nella vita e ci entra il male frutto della scelta libera di uomini e donne
Quella scelta è diventata la Storia malata del Novecento d'Europa
Che ha portato a tragedie che non sono appunto pagine di libri lontani del sussidiario di scuola ma sono storie personali vere reali e mano a mano che i testimoni se ne vanno ahinoi sempre di più
Noi abbiamo il dovere di diventare noi i testimoni di quella storia perché a mano a mano che quelle vite si spengono
Noi rischiamo che si spenga anche questo modo di ricordare non come qualcosa che è stato ma come qualcosa che può tornare quindi davvero
Grazie per questo allele e poi anche grazie perché non sfugge le questioni più crude cioè Lele entra per esempio nella questione di quanto quel male sia legato all'essere umano no no e a volte ci diciamo io l'ho visto
Tanto occupandomi in questo periodo di intelligenza artificiale no ci ripetiamo sì però restiamo umani non dimentichiamo l'umano
Attenzione perché nell'umano c'è tutta la bellezza la speranza quel sorriso del papà di Lele ostinato anche dove era impossibile sorridere c'era la volontà la voglia la speranza che abitava quel sorriso e però l'umano e anche tutto il resto
L'umano non è soltanto un dittatore
Che decide scientemente di perseguitare qualcuno per la sola colpa di essere nato ciò che è nato ma è anche tutta quella parte ampia della popolazione
Che nel Silenzio o aggiungendo la propria voce facilita la vita di quel dittatore attenzione perché quello che è accaduto ci dice Lele Fiano non accade dal nulla
Ha un suo percorso questo non vuol dire giustificare ma vuol dire cercare quel perché proprio quello che diceva
Monica Guerzoni e noi ci dobbiamo interrogare su quanto oggi quello che accade attorno a noi naturalmente facendo le dovute proporzioni non esagerando e non facendo paralleli che poi rischiano di sminuire anche quello che nella storia è stato
Speriamo irripetibile sicuramente unico fin qui
Però dobbiamo interrogarci su quelle devianze che rischiano di portarci lì perché sono umane
Perché l'umano ha reso possibile quella storia lì e quindi può renderlo possibile ancora e quindi io che mi sono occupata di scuola e qui chiudo nelle parole di Lele Fiano trovo
Una spinta enorme ma anche le una grande domanda nei confronti degli educatori e dei politici di chi ha una responsabilità diversa ma in qualche modo affine di guidare le nuove generazioni da un lato e il Paese dall'altro
Di fare esercizio di ricordo attivo della Shoah
Evitando la tentazione di farne un'icona che si richiama una volta l'anno in quel momento e poi diventa qualcosa di cui non si parla più come se non ci appartenesse ogni giorno ogni momento ogni minuto della nostra vita perché la storia di Lele Fiano è la storia di tutti e tutte Noè questo libro ce lo dice io vi suggerisco di leggerlo perché non solo piange Rete come al pianto Monica Guerzoni nuovo pianto io come piange chiunque legga queste pagine
Chiunque se è umano tornando a quello che dicevo prima
Vi suggerisco di leggerlo perché troverete anche la forza di fare politica nel senso più alto di questo termine io davvero in questo libro trovato questo e ti ringrazio davvero
Lele perché questo libro molto molto prezioso io ho letto anche gli altri ma questo davvero è qualcosa che serviva ci serve
E che servirà anche in futuro grazie
Grazie ad Anna Ascani che ha visto ha letto in queste pagine tanto dolore ma anche
Tanta bellezza tanto amore per la vita e tanta speranza per il futuro allora poiché la vicepresidente ha toccato anche le questioni della dell'attualità che ci interrogano sempre chiedevano
Diciamo illuminare anche il discorso politico mi permetto di leggere un paio di passaggi da queste pagine
I sistemi totalitari annullano sia le differenze tra le vittime che le differenze tra gli assassini
Quando nella storia moderna l'individuo perde di valore ed è la massa indistinta ad assumere la centralità del discorso politico
Quando anche il nemico non viene più distinto in singole persone ma come Unicom
Unicum popolo etnia razza da odiare quando come nelle culture della destra europea di stampo fascista e totalitario sono i confini denti Tari quelli che definiscono la tua vita la terra il sangue la tua patria quando la differenza dall'altro che ti caratterizza allora il peggio sta arrivando allora tu individuo lotterà insieme a coloro che soli consideri fratelli e sorelle
Quelli che consideri omogenea attenti della tua stessa cultura del tuo stesso sangue del tuo stesso credo
E che insieme a tener le adunate di massa urlano gli stessi slogan che Osama non lo stesso dittatore omaggiando lo come un dio operando sia la sua fonte
Allora sarei pronto per eliminare tutto ciò che consideri diverso da tempo
Oltre il confine della tua identità e autore Rai la differenza e non l'uguaglianza l'odio e non la fraternità la costrizione non la libertà
E sarei pronto a uccidere a sterminare a violentare torturare a considerare i tuoi DiVersi
Come non più umani e sarai il perfetto ha detto di una nuova religione pagana dell'odio criminale
E questa la lezione
Presidente Chiara Braga
Grazie grazie davvero Monica Guerzoni ad Anna Ascani con cui abbiamo pensato e costruito questa iniziativa a tutti voi presenti un ringraziamento
Particolare ovviamente allegre Fiano per per essere qui con noi e condividere in queste giornate così particolari
Il suo ultimo libro le riflessioni e anche diciamo la fatica che che io sono sicura abbia accompagnato questo questo suo lavoro
C'è una domanda credo di fondo in questo in questo libro che in parte abbiamo toccato che ha una domanda che non tocca solo Lele credo ma tutti noi come si sopravvive all'orrore
Allora ore che ha vissuto suo padre che hanno vissuto i sopravvissuti è un'esigenza che cresce via via che diciamo si sviluppa una condizione in cui sono sempre meno i testimoni diretti quelli che possono raccontare direttamente dalla propria esperienza quello che è accaduto e questa esigenza parte in anche da da quello che che dicevi tu
C'è un'esigenza di Ri umanizzare i protagonisti di quella storia i morti sopravvissuti i morti attraverso il racconto la storia dei sopravvissuti e di restituire a ciascuno di loro prima di tutto il loro status di persona
Perché questo è stato cancellato
La disumanità azione l'annullamento della persona che spesso anche nel racconto di quello che è stata la Shoah ci porta a cancellare il fatto che ciascuna di quelle vittime era stata prima un uomo una donna un bambino un ragazzo con una storia dei pensieri e delle amicizie delle dei progetti di vita una scuola dove imparare da cui è stato strappato
E quindi questa sforzo di sottrarsi a quella lettura anche del brano che diciamo c'ha illustrato poco fa e la prima sfida che ci troviamo davanti
Adele diciamo consentitemi mi lega non soltanto una comune militanza politica anche il lavoro che abbiamo fatto insieme nelle istituzioni in questi anni qui alla Camera un'amicizia che si è cimentata anche nel corso degli anni però
Per me quello che c'è di molto importante anche
Una profonda riconoscenza lui per avermi consentito di condividere
Anche insieme ad altri colleghi alcuni li vedo anche qui in questa sala nel due mila e diciotto quel cammino laico che abbiamo fatto nel campo di Auschwitz Birkenau insieme a te insieme ad altri testimoni non c'era in quella casa
Crespo amato papà
Nedo ma c'erano altri testimoni di quell'orrore erano voci e presenze
Che da allora io lo lo dico insomma sperando di non ritornare a piangere restano scolpite nel mio animo e credo che Eric sì valga lo stesso per tutti quelli che hanno condiviso
Quell'esperienza quella quell'esperienza dolorosissima ma intensa di incontrarli ascoltarli lì in quel luogo
Dove i loro occhi i loro corpi diciamo avevano misurato l'abisso dell'orrore ma avevano anche trovato la forza di reagire di tornare a vivere e tra quelle persone
Ricordo c'erano due testimoni c'erano le due sorelline andrà il Tatiana Bucci che erano sopravvissute perché scambiate per gemelle quindi sottratta una morte certa immediata per essere sottoposte agli esperimenti del medico della morte
E c'era Sami Modiano che di fronte a quel filo spinato e quelle baracche al pronunciato delle parole che io ho riascoltato in questi giorni e che mi hanno diciamo capisco turbato proprio perché riprendono quella domanda che facevi tu lui diceva abbiamo cercato raccontandoci in maniera appunto drammatica quella quella storia qua un una frammento
Di quella sua esperienza nel campo di farvi capire quello che vi abbiamo detto non è che una piccola in parte parte uscire da questo inferno era impossibile io mi sono sempre portato dentro dei punti interrogativi perché perché perché
E le sue parole che ispira il tono l'importanza della racconto della memoria
Sapendo che come dice lui la storia deve sentirsi dire che c'è una necessità di raccontarla di trasferirla
Perché non si dimentichi perché si sappia che quello che è stato si deve sapere allora raccogliere diciamo così il testimone è un dovere come hanno fatto il papà di vede Nieto come ha fatto Sami Modiano tanti altri
Che trasmette eredità ma non basta fermarsi al racconto alla trasmissione della di quello che è stato io penso che serva fondamentalmente anche una comprensione critica di quello che è stato tanto più oggi
Tanto più oggi in cui vediamo che non siamo fuori non siamo liberi non ci siamo
Diciamo affrancati da rischi anche del ritorno di tentazioni e rischi di nuove forme di antisemitismo che oggi trovano il loro terreno di coltura
In un una miscela pericolosissima di pregiudizio razziale di odio religioso
Resa ancora più pericolosa dall'odio chi viene diffuso attraverso i social media
E penso che la conoscenza da un lato la riflessione
Ma anche la volontà di esercitare attraverso il lavoro che ciascuno di noi può fare nelle istituzioni nelle occasioni che possono essere appunto da alcuni anni
La giornata della memoria è quella di costruire un costante prestigio morale e civile perché quella logica aberrante del potere totalitario di quel tuo punto prima ci parlava non si abbatta
Sugli inermi non tenere e non trovi invece una resistenza degli strumenti di difesa e di salvaguardia questo libro
E costruito poi ce lo racconterà meglio lieve lo dice anche il titolo attraverso una serie di lezioni ogni capitolo si conclude credo con e questa la lezione
Ecco io penso che una delle lezioni che sicuramente mi porto dentro insomma che mi ha colpito di più e quella di non rinunciare mai
A continuare quella ricerca difficile spesso anche dolorosa perché ci pone davanti interrogativi
Tragici da ricerca nell'animo umano perché questa storia non è finita ricercare nelle contraddizioni dell'animo umano
Le sue contraddizioni enormi quelle ovviamente della dell'aberrazione che ha segnato la Shoah ma anche quelle meraviglie mi viene da dire
Che molti hanno saputo realizzare e ne cito due raccontate in questo libro
Quell'immagine terribile del SS che lanciano i bambini per poi ucciderli quasi utilizzandoli come dei colpiti i bersagli
E la decisione invece quella di Diana come la chiama delle usando una formula noi cara
Che decide di non esercitare la vendette decide di scegliere la vita allora questa libertà di scegliere alla fine sempre chi vogliamo essere la lezione più grande
Cosa possiamo fare come possiamo reagire all'idea di chi vuole appunto cancellare la differenza tra carnefici e vittime e la dimostrazione che si può resistere che ci si può ribellare come dice Lele resistere si può ribellate di si può sempre dire di noci urlano e questa la loro lezione credo che questa sia la lezione più importante anche da portare avanti di oggi di fronte alle tragedie che leggiamo che vediamo nel mondo
Senza dimenticare che la fatica di reggere le contraddizioni che ci sono nell'animo umano deve interrogare prima di tutto noi in ogni circostanza e non il ruolo
Grazie a Chiara Braga per questo suggerimento prezioso appunto i farci tutti portatori tutti interroganti riguarda questi termini fondamentali a queste elezioni ora assunta qualcuna
Ammesso che sia possibile appunto perché vanno lette la prima amara lezione appunto lo dicevamo lo hanno già detto
I nostri ospiti uomini non mostri esseri umani come noi possono raggiungere la la vetta la vetta dell'orrore del sadismo e della violenza e questo ci insegna Lele Fiano purtroppo si può ripetere no né barbari né bestie umani che si sono disumani Zatti coscientemente e hanno disse umanizzato le loro vittime
Seconda lezione tutto può essere spiegato ma non tutto può essere compreso
Quarta lezione la natura di ogni fondamentalismo la normalità il senso di giustizia che pervade ogni esecutore nazionale e naturale scusate cioè molti assassini erano convinti della bontà del loro male convinti che lo sterminio fosse un bene per la Germania
Cancellare gli ebrei come antitesi del mondo germanico che dopo l'Olocausto sarà abitato da esseri superiori
E via così
Ogni brano di vita ci dice che c'è ancora un abisso da indagare comprendere e questa è una lezione che ci facciamo raccontare da Lele Fiano questa immagine potentissima
Di una una ragazza molto bella di straordinaria bellezza mandata a morire nelle camere a gas con un corpo bellissimo con i capelli lunghi biondi e l'impossibilità per di reclusi ad Auschwitz che erano costretti a detti al terrificante compito di prima spogliare poi raccogliere testi le vittime l'impossibilità di distruggere questo corpo bellissimo la voglia di rimanere attaccati a questa visione a questa luce dentro tanto buio ecco sono immagini così Emanuele Fiano che ti hanno spinto che hanno reso necessaria la scrittura di questo libero così potente
Intanto grazie mille per questa presentazione grazie Annagrazia lei grazie a Monica e grazie a Chiara e a voi che siete qui tra l'altro questa sala
Sala della Regina nel nella sala dove nel due mila otto mio padre inaugurò con la targa che ricorda le leggi razziali era presidente Gianfranco Fini
Per riprendere molte delle cose che voi avete già detto
Federico dello studioso forse lo se lo ricorda quando furono votate quando fu votata la conversione del decreto legge alla Camera delle leggi razziali alla prima votazione c'erano quattro astenuti allora il presidente commettendo un violazione della regolamento ma non c'era più nessun Regolamento e contempla fece rifare perché volevano la unanimità dalla votazione delle leggi razziali
Quindi ritorno non avevo mai presentato niente quindi ritorno del luogo dove mio padre è stato l'unica volta che è stato alla Camera per per parlare delle sue leggi razziali il
Il brano che ha ricordato Monica ti ringrazio è un brano è stato molto difficile da scrivere
Che ha fatto piangere anche lo scrittore è un racconto di Shlomo Venezia che non è molto cioè un racconto con l'ha fatto in un libro a parole è stato molto ripreso insomma loro
Somma Venezia è l'unico testimone italiano non ce ne sono più
Nel mondo non ce ne sono più che faceva parte dei sonderkommando c'erano gli uomini che lavoravano dentro
L'edificio delle camere a gas dei forni crematori in uno di quegli edifici erano quattro al momento in funzione il loro compito era terribile perché loro dovevano aiutare le persone a spogliarsi
E poi i accompagnarla verso la camera a gas spingere dentro insieme le SS però le stesse non partecipava alle parti più cruenti facevano potevano che ne facessero i prigionieri poi chiudere quella quella stanza per me eticamente questi alla fine dopo mezz'ora dopo la morte di queste persone tirarne fuori i corpi che si erano tutti aggrovigliati tagliare i capelli delle donne strappare i denti Toro mettere su un elevatore
Che portava al piano invece dei forni crematori
A parte che sono delle se racconta tutto questo tragitto incredibile c'è un episodio che che racconta di questa donna indubbiamente dei nazisti facevano spogliare tutti insieme donne uomini anziani vecchi bambini donne che non si erano mai
Ovviamente spogliate di fronte a nessuno tranne suo lui racconta questo episodio che c'era una donna non voleva assolutamente spoglia afferrarmi cercava di aiutarle le le tirava giù la Cal sequestrata la sera mi tirava su il ritiro giù la calzatura presa dalla sola ritira tre quattro volte tre quattro volte ovviamente non cattiva
Questa donna verso dove stava andando cosa succedeva ma un giorno appunto
E tra l'altro è sono i mesi in cui papà lavorava la banchina del treno perché c'è questo agosto del mille novecentoquarantaquattro che ritorna sempre nei racconti dei testimoni perché in quell'agosto furono portati ad Auschwitz massacrati circa quattrocento mila ebrei ungheresi tutto l'ebraismo ungherese sostanzialmente arrivo alle camere a gas una ragazza bellissima che l'UI
Con pochi cenni descrive come statuaria
E poi forse la videro nuda non so se era lui lavorava sotto o sopra e mentre luglio racconta sempre di vedere questo
Questa carnagione di questa ragazza bionda che rischiara questo luogo che invece per noi che ne leggiamo adesso è il colore
Della tomba il colore nero del carbone della morte come quel falso che mio padre ha portato interno al forno crematorio sotto al merito
E però questa ragazza viene uccisa come come gli altri come le migliaia in questa fabbrica di morti che operava senza fine
Non uguale ad altre cose che abbiamo di cui abbiamo sentito parlare né allora né oggi non uguale a nulla
E questa ragazza viene uccisa viene cassata
E il suo corpo come gli altri tenne viene
Viene strappato al groviglio dei corpi
E però loro prigionieri che sono incaricati di bruciare i corpi questa volta non se la sente o no
Decidono di nascondere questo corpo alle SS per qualche ora per un giorno perché e come se un verranno di vita fosse tornato da loro e come una io me le immagino questa scena quando l'ho letta e riletta non so quante volte
Piangendo come una una torcia fra rimasta accesa in questo corridoio dei forni crematori in fondo loro avevano lasciato questo corpo di ragazza bellissima
Uccisa ormai morta mentre intanto incenerire hanno i neonati vecchi bambini in questi forni trecento abbracciare due corpi e tre corpi insieme per mettere su un carrellino per gli bruciava
A cui prima avevano strappati i denti e i capelli e mi è sembrato questo una specie di messaggio che come ci insegna primo lei quando scrive i sommersi e salvati e ci racconta di coloro che furono effettivamente sommersi dalle condizioni di vita
E ci racconta dei prigionieri che erano stati disumani usati perché in quel campo erano disumane infatti di assassini e veniva disumanità dalla parte di prigionieri che come dice il primo
Erano sommersi ma costoro invece che ancora lavoravano lì erano salvati evidentemente conservavano dentro l'animo l'idea dell'umanità che poi si esprime in dei principi
Semplici che sono la solidarietà la Fratellanza veniva persa lì lì si perdeva
I deportati perdevano in alcuni casi quelli che sono tornati da noi no
Anche Liliana Segre fa un racconto incredibile che riguarda questo Reggiana racconta che nel suo gruppo di ragazzine che lavoravano nella fabbrica di munizioni accanto ad altri un giorno qualcuno di loro non so se avesse rubato qualcosa non so comunque
Fu furono due di loro furono oggetto di una punizione prendere in tv dovevano essere in piccate
E le SS che non erano mai abbastanza contenta del loro sadismo decisero ma non era solo solismo era per piegare l'umanità delle vittime decisero che gli altri le altre perché era un gruppo di ragazze avrebbero dovuto assistere all'impiccagione
E
Per invogliarli ad assistere al supplizio di coloro che erano state fino ad allora accanto al loro e che con loro avevano sofferto avevano parlato
Bevono sperata avevano ricordato di offrire offrivano del mangiare in più un premio di mangiare in più perché così stessero buona ad assistere l'impiccagione delle loro compagne accanto alla sorella di una di queste che Liliana dice
Non non ci rendevamo conto che stavamo assistente accanto alla sorella di queste perché mangiavamo di più o il giorno avremo mangiato di più ad un supplizio di questo genere
Suma c'è già la lezione di propone di su questo sul rapporto fra i sommersi e i salvati ma tra
I salvati perché quel racconto di quella bellissima donna che io mi immagino che ovviamente nessuno dire ha mai visto che non esiste più
Di questa cosa che rischiara il buio di questi luoghi distruzione di Shoah come si dice in ebraico vuol dire d'istruzione
C'è una come dire vorrei
Vorrei raccontarti erano così avete letto lo sapete una una pagina che è proprio del salvato per eccellenza che Primo levi tu prima hai raccontato di questo spazio petto del quindi ieri è scaduto a romperli dice questo tedesco che lo lo butta giù per per rubargli Luís il ghiacciolo non so se era un prigioniero non se non si capisce se ero prigioniero le stesse e che gli risponde qui non c'è un perché cioè non c'è la base dell'umanità perché il perché alla base della nostra vita
Noi chiediamo perché ricerchiamo il perché delle cose nelle relazioni umane nell'amore nella politica nel capire come funziona il mondo perché il mondo si sta così rovinando perché l'abbia il perché è la base del umanità come noi la conosciamo e li questo perché come giustamente lei dice questo insegnando a Primo levi nel secondo giorno di permanenza di Primo levi ad altezza
La regola fondamentale di quel non mondo che loro abita forma Primo levi a un altro capitolo in se questo è un uomo che la risposta alla crisi Resca interrompe qui non c'è un perché e dell'undicesimo capitolo di cui ho parlato di se questo è un uomo è il capitolo nel quale Primo levi
Citando il capo ventiseiesimo capitolo dell'Inferno dantesco
Deve insegnare l'italiano al suo amico piccolo piccolo il suo compagno di lavoro francese quel giorno lavorano fuori in campagna lavare un serbatoio Primo levi lavorava dove c'era l'industria chimica Iker Farber alla buona e questo piccolo quel giorno il responsabile del vettovagliamento deve andare in cucina insieme a qualcun altro a prendere un pentolone di questa brodaglia di acqua e bucce di rapa o di patata che loro mangiavano e chiede a Primo levi accompagnarlo perché sono amici vanno in questa cucina
Prendono in due con delle con dei legni questo pentolone di cinquanta chili litri
E piccoli dice facciamo la strada più lunga tanto non se ne accorgano così possiamo chiacchierare per più tempo per un'oretta e tu insegnami italiano le dice piccola primo
Perché io ancora avevo abitudine andare in ferie in Italia con i miei genitori mo'dimenticato l'italiano e Primo levi ha un'intuizione
Straordinaria
Che vale una delle più alte pagine
Della letteratura italiana o o non solo italiana secondo me decide che per provare a Arre insegnarle l'italiano proverà a tradurli dei brani di questo famoso ventiseiesimo canto dell'Inferno il canto che comincia fatti non foste per Dieter come routine per seguire virtute escano senza escano senza fra scienza e il contrario di qui non c'è un perché
E mentre camminano con questo peso terribile loro che sono ormai scheletri e affamati
Li racconta la storia dell'Ulisse dantesco l'Ulisse dantesco non è l'Ulisse omerico l'Ulisse omerico e quello che torna a casa dalla famiglia torna indietro Ulisse da omerico dopo aver attraversato tutti i pericoli delle delle sirene della maga Circe di Polifemo con un occhio solo lui tornata la famiglia vuole tornare indietro alla certezza di ciò che aveva alla sicurezza di avere la moglie Penelope il figlio Telemaco il padre morente il cane Argo ma l'Ulisse dantesco è diverso
L'Ulisse dantesco che Luigi narra Hill Ulisse che convince i propri marinai ad andare oltre le colonne d'Ercole un Ulisse diverso
E l'Ulisse della conoscenza del voler superare ogni limite e l'Ulisse che segue in quel momento Dante nel mezzo di una diatriba
Filosofica Firenze nel Trecento tra gli aristotelici incontro visto teorici cioè tra tra coloro che dicono noi dobbiamo spingere a nostra conoscenza oltre ogni limite e gli altri che dicono cella
C'è limiti fino alla nostra conoscenza e infatti Ulisse porterà i suoi marinai la sua nave oltre le colonne d'Ercole con quella straordinaria frase che Primo levi traduce il piccolo in francese che dice ma misi metter l'alto mare Alberto
Aperto
La conoscenza è aperta e il progresso Primo levi ci scrive la pagina di che cosa il pensiero il progressista di che cosa vuol dire spingerà la nostra conoscenza oltre ogni limite
Eppure tante che è l'uomo del suo tempo non può permettere veramente di conoscere l'infinito
E ovviamente l'Ulisse dantesco di racconta dal fondo del foro dell'Inferno dove è finito perché punito per la sua mendace a per le sue Bugie del per Cavallo di Troia lì dice e dopo questo un'onda ci rovesciò tre volte in Suso e ci fece morire ma questa è la risposta di coloro che che per fortuna loro non erano stati sommersi ma erano rimasti Salvati che
Tratteremo nel corpo di una donna che riportava latita anche se morto
Che trattenevano l'idea che la conoscenza la cultura il sapere fosse la chiave per resistere alle più terribili afflizioni con cui volevano sommergibili criminali nazisti
Grazie mano elencano per queste parole
Illuminanti e commoventi un'altra cosa ti vorrei chiedere non so se troppo privata ma
Nel in queste pagine io non ho trovato odio da parte tua cioè non percepisco l'odio come il sentimento che tu provi nei confronti dei carnefici come se ci fosse una pietas oltre che una comprensione
Lo puoi spiegare questo sentimento
Mio padre non mi ha trasmesso odio mio padre
Una persona che amava la vita
I Louise sostiene che chi è sopravvissuto avuto anche molta fortuna io sostengo comunque c'è una certa simili Anza perlomeno tre sopravvissuti che ci hanno raccontato di una amore per la vita Liliana Segre lo esprime tutti i giorni anche se esprime una
Un discreto pessimismo che è quello di cui parliamo spesso io e lei che ha che ha espresso purtroppo il giorno della presentazione del mio libro a Milano quando aveva presentato al memoriale che ha detto quella frase
Che forse tutti avrete sentito di aver paura di aver vissuto una vita invano e poiché la e che la
Inizia la Shoah diventi tra qualche anno una
Un rigo due sui libri di storia paura che ho anch'io e che mi ha spinto a scrivere questa cosa in forma di lezione soprattutto per i giovani che per fortuna sono fortunato
Mi chiamano molto nelle scuole e nelle università che ieri anche domattina
Perché penso che senno le trasformeremo in lezioni per l'oggi cioè le cose che sono successe allora
Si traducono in lezioni per le scelte che noi le generazioni dopo di noi devono fare oggi la più la sintesi migliore di una di queste la fatta Liliana con la con la scelta del diciamo così tutto il discorso sull'indifferenza se non è quella una lezione per la quotidianità non saprei quali altre
Sull'odio ma tu hai ragione io non
Non provo oggi è difficile che ne provi veramente deve essere una cosa
Mio padre non me l'ha trasmessa mio padre mi ha trasmesso un grande amore per la vita per tutti è un grande una grande grande ottimismo e non mi ricordo chi di voi ed è forse hanno ha detto prima che col sorriso di mio padre non so se si riferisce a quella cosa che ha dell'incredibile che mio padre poi delle cose mi sono tornate in mente mentre scrivevo
Mio padre a proposito le torture dei nazisti ne ha subite perché l'hanno bastonato a sangue però gli faceva fare questi piegamenti
Una voltura ragazzo mi ha chiesto ma questi piegamenti che gli facevano fare quanti gliene facevano fare
Che la risposta deve faccia una finché non morivano
Ma a mio padre facevano fare una cosa di cui non ho trovato altre testimonianze non so dove in quale campo lo facevano correre a piedi nudi sui campi di spighe tagliate
In maniera che si spopola se chiede lumi diceva questa cosa ve lo ricordo frecciata
Da bambina da ragazzina me lo diceva ma io
Io ridevo guardavo le SS e ridevo perché avevo scoperto questa medicina che se sorridevo o ridevo durante il dolore
Dolore passava e questa è stata la medicina di mio padre
Perlomeno da quando lo conosco io e mio fratello mi raccontano che quando era appena dopo la guerra era un po'più triste la cosa era un uomo scosso dagli incubi aveva delle degli scatti ma per quando l'ho conosciuto io si vede che era passato un certo momento che si trovava e si si percepiva investito in realtà invece di uno
Più la necessità di di di di amare non di odiare non ha perdonato però se tu mi chiedi se avesse perdonato i tedeschi non aveva per ora passato anche no non aveva perdonato te lo dico ma non aveva ovviamente nulla contro i tedeschi di oggi ed era un uomo di di amore di pace di grande forza
Di di vita papà diceva sempre a proposito
Come dire del pessimismo che avrebbe potuto coglierli
Diceva sempre che con i suoi compagni nella baracca di Birkenau nel cuore della notte che loro sentivano che fosse il momento più duro perché non sapevano cosa li aspettava perché la morte poteva arrivare in qualsiasi istante a Birkenau
Potevano scagliati contro per divertimento un cane sapete che i cani di Birkenau erano allenati ad uccidere strappando i genitali agli uomini facendoli morire dissanguati anzi a leccare il sangue pattuglioni finché non morivano dissanguati oppure potevano uccidere a scudi Châtel come è successo a papa senza ucciderlo con il nerbo di bue
Contando obbligandoli a contare scudi sciatta e come forse avete visto in qualche film e quindi nella notte rispetto al giorno dopo poi c'era l'appello l'appello se erano sfortunati se c'erano state delle fughe durava otto ore dodici ore ho sentito delle testimoni che dicono ventiquattro ore non riesco a crederci ma loro raccontano e quindi potevano morire senza un perché perché credevano aste Chiti nel cuore della notte tra di loro si dicevano
Questo che per me è rimasto un insegnamento
Quanto nel il cuore della notte nel momento più buio che corrispondeva alla fase psicologica e anche al colore che c'era intorno vuol dire che l'alba più vicina è questo mera sempre segnate
Facciamo nostri questi insegnamenti a questo punto do la parola alla segretaria del Partito Democratico e liscia anche vedo come me ha preso moltissimi appunti ha avuto molte sollecitazioni da questo libro lascio Aurigo due libri di storia potrà mai accadere queste
No non deve e non dobbiamo permetterlo grazie anzitutto a a voi di avermi coinvolta nella presentazione grazie a Lele è un grazie sincero un grazie commosso Carolè lento sai anche le ragioni tante personali per cui te lo do te lo consegno questo grazie per aver scritto questo libro libro necessario
E oggi è ancora più necessario mi mette un po'in imbarazzo del parlare dopo dopo di te Lele perché dopo quello che ti abbiamo ascoltato dire raccontare anche su come è nato questo libro
Non sento di dover aggiungere altro anzi e avere invece tanto ascolto e di non limitarlo alle occasioni importanti che pure dobbiamo continuare a celebrare come questa ricorrenza della anniversario
La giornata della memoria ma deve essere la memoria che in qualche modo non riusciamo a coltivare giorno per giorno perché Lele la paura di cui due parlato di cui ha parlato Anna in apertura è una paura anche mia
Cioè e la paura di non sapere mentre passano gli anni mentre tanti testimoni
Scompaiono che ci lasciano
A partire da tuo padre Nedo
Se saremo all'altezza e dobbiamo essere all'altezza di fare quello che prima Anna diceva cioè di portare avanti questa testimonianza è questo stesso impegno
Un po'perché non possiamo permetterci appunto che diventino poche righe non lo può essere
è stata
Una tragedia sconvolgente di entità
E enorme sconvolgente dal punto di vista anche dell'impatto che ha avuto nella storia di quali sono state le sue conseguenze non
Però è vero che se ci pensate ascoltavo le le ci pensavo
La storia no la storia e quella riconosciamo è quella che studiamo abbiamo anche qui alcuni storici
Pensate oggi gli strumenti in più che noi abbiamo a disposizione per la conoscenza
Sembrerebbe quasi no quella testimonianza di diciamo prima facevi rispetto a al racconto dell'Ulisse nell'inferno chi è punito proprio per aver osato
No allargare aprire il mare aperto andare oltre la conoscenza oggi non abbiamo molti strumenti in più
Rispetto solo a dieci quindici venti anni fa
Pensate all'accesso della Rete
Io penso di essere stata forse l'ultima generazione che ha studiato per farle ricerche sulle enciclopedie
Spero di no però dico tanti strumenti in più sono arrivati attraverso la digitalizzazione quel contributo che appunto le stesse biblioteche librerie hanno potuto mettere a disposizione attraverso questi processi la Rete l'accesso internet naturalmente no
Eppure abbiamo la sensazione che questa dimensione della storia si vada assottigliando
Oggi la storia anche quello strumento attraverso quali sui sociali no siccome mimica una informazione una fotografia un pensiero per la sola durata di ventiquattro ore
E poi sparisce no
Allora la mia paura è questa con quali strumenti noi riusciremo ad assicurare che non sia sottili questa dimensione della tragedia dell'Olocausto
E continuare a rimarcare invece quanto importante coltivare quella memoria proprio per quel perché di cui tu prima parlavi
Chi riesca in Bar Room dice di no dicevano
Questo per un questo perché
Ci porta e forse soltanto questo perché prima lei ha detto una cosa importante ha detto che quella fabbrica di morti perché questo è stata non è uguale al nulla e questo è vero è proprio vero
E allora a maggior ragione quelle bare Umma
Segna un po'il confine tra USA e privare le parole che dice livello temete un'altra citazione importante di Primo levi quindi se comprendere impossibile conoscere
è necessario allora lo stesso limite che non deve avvenire non può avere la conoscenza e la conoscenza necessaria della nostra storia e di questa memoria
è un limite che invece bisogna rimarcare per quanto riguarda l'esercizio del potere
Affinché non diventi autoritarismo affinché non diventi totalitarismo perché alla fine quel qui non c'è un perché su cosa si basa se non sull'idea che io lo faccio perché posso perché posso perché possono Hegarty lo quel pezzo di ghiaccio
Perché possono dire arti di strappare i denti dorati Ida evidenti Doro e di strappare i capelli alle donne
E ti ordino io non lo faccio neanche io ma come racconti chiedo un prigioniero come te di fare la parte ancora più truce no di quella soluzione finale allora è chiaro che il libro di Lele anzitutto si interroga di nuovo e ancora e mai abbastanza su come è stato possibile per l'umanità
Arrivare a pianificare a programmare lo sterminio di un intero popolo
Ecco e quel perché e che mi ricorda anche no tu racconti a un certo punto anche di quella
Di quell'artista che che che poi andava a casa e tornava a a occuparsi dei suoi gerani
Come se nulla come possono convivere
Tu dicevi prima ci sono due Ulisse
Quello che ha usato e quello che invece torna ma io in fondo non credo che ci fossero due persone in quel gerarca nazista
è questo il punto
Troppo spesso noi quando facciamo esercizio di memoria come nei giorni che ci avvicina al di ventisette febbraio cicli fungiamo
In un pensiero confortante in fondo cioè che quello che fosse una vicenda che ha riguardato ma umanità Arkham ma non è così
è questa stessa umanità è questa stessa pasta ed è per questo che non è per quanto non adeguati nella storia comunque non si può dire che non ci sia quella stessa matrice di odio ancora così fortemente radicata nella nostra società queste la tragedia
Ed è una tragedia che ci fa stare male
Per un doppio motivo e cioè chi come me
E e l'ultima diciamo nata in una famiglia da genitori di quegli anni perché inviai sono nati nel trenta nove nel quarantadue
C'è anche un senso di vergogna nel fatto che oggi
Loro hanno più di ottant'anni noi ne abbiamo trentotto tu qualcuno di più ma siamo comunque una generazione che oggi si scontra con il fatto che è come se non si fosse imparato nulla dalla nostra storia
Ricordate ammanchi più recenti fenomeni di brutale antisemitismo in questo Paese in altri Paesi il ritorno delle stelle di David in Francia
Io mi ricordo un episodio che mi ha colpito tanto la era l'anno scorso forse normali qualche anno fa quello di era forse in Toscana del del ragazzino picchiato da due sue coetanee se non sbaglio di tredici anni
Chiamandolo sporco ebreo tredici anni allora dov'è il fallimento e dove dobbiamo indagare oggi le ragioni di questo fallimento perché è un fallimento se non abbiamo ancora capito le ragioni
Di quello di quel non perché e del perché che invece dobbiamo oggi ribadire perché oggi dobbiamo farci carico di portare avanti quell'impegno e quella memoria ma perché purtroppo e come se non avessimo imparato sulla matrice di quell'odio verso il diverso
Verso l'ebreo in questi casi ma purtroppo tanti altri sono stati i diversi allora e tanti sono i diversi oggi
E i rom i sinti
Né i dissidenti le persone LGBT cui a France immigranti certo
In Harry perché abbiamo a che fare oggi in Europa con un rigurgito di antisemitismo al contempo forte anche di razzismo sì che si accompagna spesso a questa a questo nazionalismo no che alla fine dei conti è sempre stato all'origine delle guerre più brutali che hanno sconvolto il nostro continente e di nuovo oggi
Cosa abbiamo a che fare con nazionalismo
E con le conseguenze devastanti che produce soprattutto sulle persone più fragile
Segretario interrompono apre il chiederle c'è poi il sette ottobre
Va scusami
Cioè il sette ottobre la strage
Di Hamas la strage terrorista l'uccisione di mille duecento
Persone di sangue ebraico in Israele che ci costringe a riflettere alla luce di questo bellissimo libro anche sulle parole che si possono usare che non si devono usare sulle strumentalizzazioni che non si devono fare
E lei da sinistra ha il dovere di mettere un po'diciamo ordine in tutto questo che cosa sta succedendo a Gaza è genocidio come alcuni sostengono e Olocausto si può fare un paragone così improprio
O barra più di ogni altro il Partito democratico deve tenere distanza dato qualsiasi strumentalizzazione di questo tipo anche nell'imminenza di manifestazioni come quella che sta per avvenire nove giovani studenti palestinesi che comprano convocano una manifestazione per Gaza e contro Israele proprio nel giorno della memoria
Quale il sette ottobre abbiamo visto
Una violenza efferata e una strage fatta da un'organizzazione terroristica animata sicuramente da odio certo e l'abbiamo condannata con la più netta fermezza abbiamo fatto dal primo momento e ha ragione chi dice che dopo l'Olocausto è stato sicuramente il dal momento in cui c'è stato il più alto numero di vittime tra gli ebrei
Così come da lì abbiamo subito detto attenzione
Hamas non è il popolo palestinese
E quindi è chiaro che quello che si fa e quello che è successo dopo poi ci arrivo se vuole arrivare lì
Non deve e non può essere una punizione collettiva verso il popolo palestinese
Proprio perché se vogliamo isolare amasse dobbiamo isolare fermare Hamas ecco è necessario diciamo da questo punto di vista chiarire che il popolo palestinese non ha la responsabilità di quelli atti terroristici orrendi che hanno portato alla morte di più di mille duecento
E Drei nella giornata del sette ottobre noi pensiamo egli se ne è discusso anche oggi in aula
Che quello che è successo dopo però
Non vada strumentalizzato paralizzato perché e chiediamo da mesi ormai un cessate il fuoco umanitario lo chiediamo per riuscire anzitutto a liberare gli ostaggi ancora detenuti da Hamas
Lo chiediamo perché serve fare arrivare tutto l'aiuto umanitario necessario alla popolazione palestinese a Gaza che non dimentichiamolo è stretta e chiusa in un fazzoletto di terra
Leggevo
Che prima del sette ottobre arrivassero a Gaza più di cinquecento camion di aiuti umanitari e invece nei giorni successivi sapete c'è stato un blocco che non abbiamo duramente criticato ma ancora adesso insomma non arriva tutto l'aiuto umanitario che serve e al contempo per riuscire a riprendere un processo di pace in Medioriente che per noi è ancora la strada necessaria dei due popoli due Stati
Due popoli due Stati
Vizi di cui si discute molto io devo dire sono contenta che finalmente ci sia un principio d'iniziativa da parte dell'Unione Europea anche diplomatica e politica perché il rischio che corriamo è che ci racconta chi anche tra i nostri deputati senatori è stato è stato in Israele e a Gaza in questo periodo di atroce guerra è un disimpegno della comunità internazionale
E invece no ne abbiamo bisogno del contrario però bisogna che tu ritorni la politica e che ritorni un ruolo forte della comunità internazionale per riuscire a riaffermare i principi del diritto internazionale poi certo attenzione su questo bisogna essere eletti la nostra storia la nostra cultura politica
Ci porta sempre tutti i giorni a rimarcare l'impegno contro ogni forma di oggi voti discorso dato il discriminazione e troverete sempre il partito democratico dalla parte di chi si chiede ogni giorno cosa fare di più
Per evitare di vedere questo rigurgito pericoloso di antisemitismo di razzismo l'abbiamo detto prima
Ecco cosa diversa è però fare una legittima critica alle scelte da dichiarazioni del Governo di Netanyahu che anche in questi giorni ha detto finché ci sarò io non ci potrà mai essere uno Stato palestinese negare la causa palestinese
è negare la soluzione politica due popoli due Stati è chiaro che quindi noi non siamo d'accordo
E lo siamo d'accordo perché siamo convinti che quella soluzione sia l'unica che possa garantire la sicurezza e la pace a tutta la regione e quindi sia agli israeliani che i palestinesi che non hanno meno diritto
Di vivere in pace e sicurezza quindi ecco noi su questo siamo sempre stati chiari coerenti e continuiamo a a pensare soprattutto adesso
Che serva un cessate il fuoco ma li tariamo
Perché ecco la brutalità che si è vista il sette ottobre l'abbiamo sempre detto
Non può in ogni caso giustificare altra brutalità su i civili palestinesi che sappiamo essere una popolazione fatta per oltre il quaranta per cento di bambine e bambini
Di ragazze e ragazzi che non hanno la responsabilità per quel terrorismo
Guidato da odio sfrenato che dobbiamo fortemente continuano a contrastare alla luce di questo di queste parole si spiega
Si spiega la dichiarazione che ha fatto un po'di di rumore di polemica sulle armi sullo stop alle armi a Israele insomma questo voleva dire
Ho fatto riferimento l'altro giorno ad una emendamento
Che è stato presentato ad una risoluzione importante dico io importante ma rovinata da un altro emendamento dei popolari europei
Che il Parlamento europeo che è sempre stato il più forte sostenitore della soluzione due popoli due Stati abbia fatto una risoluzione in cui chiede il cessate il fuoco è una cosa importante
Però minata però da un emendamento dei popolari che aggiunge delle condizionalità impossibili prima diciamo del cessate il fuoco noi pensiamo che ci state poco serva subito per tutti i motivi che ho detto e su cui non vado a tornare
Uno da altro emendamento che il partito democratico la sua delegazione a votato
Ma che non invece è stato approvato è un emendamento che invita tutti gli stati membri a non alimentare con l'invio di armi quel conflitto
Ecco mi sembra diciamo che sia una posizione molto chiara e che non ci sia mai stata
Un'ambiguità sulla nostra posizione tranne negli negli occhi negli occhi di chi guarda o meglio di chi sta dall'altra parte nell'aura di Montecitorio e che finisce per strumentalizzare anche cose delicate su cui noi come il Paese dovremmo provare a dare un contributo insieme che sia all'altezza della tradizione diplomatica e politica dell'Italia che ha sempre lavorato tanto è una soluzione della del nella ricerca della soluzione al conflitto israelo palestinese
Allora grazie per
Adesso ce l'hai anche per le la chiarezza del cose che ci ha detto volevo anche chiederle cosa farà il giorno della memoria ma forse troppo sfarzo cosa farà strada
Sabato saremo anzi la ringrazio per questo così rinnovo l'invito a tutto e tutti saremo a Cassino
Avevamo lanciato a dicembre
Con la prima nostra iniziativa sull'Europa che vogliamo verde sociale giusta
E che a memoria appunto la prima iniziativa la facciamo proprio il ventisette sabato a Cassino Cassino ricordate a una pazzia
Che purtroppo durante la guerra è stata completamente distrutta dai bombardamenti ci è sembrato il luogo dove proseguire questa riflessione Liga legata alla memoria ma anche all'uomo di un'Europa nuova nell'
Nel mondo e per la pace e di un'Europa appunto sociale verde insieme siete tutti invitati naturalmente ci saranno molte testimonianze della società civile inesperti avremo una lezione iniziale da parte Alberto Melloni che ringrazio e sarà un bel momento di riflessione proprio su questi temi tra l'altro e non è un caso erano amata è un'abbazia di
Siamo al Licata San Benedetto che anche il patrono d'Europa quindi sarà una bella giornata densa di riflessioni e di memoria grazie grazie agli ospedali
Adams cani
Grazie a lei piace grazie ancora moltissimo ad Emanuele Fiano e complimenti per questo per ritrarre rispetto alle