"Il profumo di mio padre. L'eredità di un figlio della Shoah" - Intervista all'autore del libro Emanuele Fiano

Praticamente siamo con Emanuele Fiano che deputato del Partito Democratico che ha pubblicato il profumo di mio padre l'eredità di un figlio della Shoah che ricorda un po'la figura di Nedo Fiano che tuo padre
Al quale noi tutti dobbiamo tanto per la per la sua testimonianza dell'Olocausto e di come tuo padre ha saputo diciamo rialzarsi dopo quella tragedia ideati costruirsi a lasciare una testimonianza importante testimonianza che con il tempo sparisce perché spariscono i testimoni di quel di quel dramma allora
Che cosa hai voluto dire con questo libro e soprattutto in che clima si vive oggi il la diciamo la Cuccu questo della giornata della della della memoria
Ma
Grazie intanto
Devo dire che io non è che abbiamo voluto scrive questo libro questo libro nasce da una
Da un mio scrivere sulle pagine di Facebook
Negli ultimi anni di vita di papà
Quando lui al terzo sostanzialmente la
La memoria e la capacità intellettiva
E quindi quando questa nostra relazione che è stata molto ricca molto
Profit curati
Di racconti i vissuti i dolori
E anche di gioia si è interrotta nel senso che è rimasto un dialogo con una parte sola papà è rimasto molto affettuosa nei miei confronti ma non ricordava più
Come succede a migliaia di altri figli con i loro padri o madri che sono colpiti dalla degenera
Quel mitico
E quindi probabilmente c'è stato come un
Un flusso istintivo
Di memoria di ricordo rielaborazione purtroppo anche l'anticipo di un distacco definitivo comunque piacere tanto circa un mese fa
Dopodiché scrivendo lo scrivendo di me stessa del nostro rapporto vi sono come dire
K citato che dovevo anche
Chiarire a me stesso e gli altri quale fosse il compito di chi aveva ricevuto questa eredità morale
E quindi questo per il primo giorno della memoria che io c'ero però senza mio padre
Una ricorrenza nella quale
Percepisco che c'è questo dovere cerco di organizzarlo perché l'anticipo di quello
Come David Bidussa trascrizione dico dieci anni fa succederà dopo l'ultimo testimone in Italia e nel mondo
Come
Come tra manderemo messaggio che ci veda quella storia io nel libro suggeriscono soprattutto nella parte finale puntando su un'altra esperienza di un altro sopravvissuto non ebreo
Il problema che dobbiamo tramandare in generale nei confronti della storia ancora di più nei confronti di quella vicenda nelle giovani generazioni e la volontà di farsi delle domande
E questo riguarda anche il futuro della libertà democrazia considerare che ciò che ci è stato regalato sia per sempre di considerare la nostra fragilità
Pronte a questa fragilità del esigenza di
Di domandarci come sia potuto accadere quello che è accaduto
E se continueremo a domandarci nel profondo che cosa abbia
Cosa sia successo il genere umano in quell'occasione
Potremmo forse essere interpreti della capacità di impedire che possa accadere
Cioè che a proposito di tuo padre volevo sapere tuo padre che tipo di legame ha mantenuto con la città di Firenze
Dopo tutto quello che gli è successo volevo sapere se tu hai sentito da partito padre diciamo rancore per quello che gli è accaduto
Nel quando era ragazzo che al momento delle leggi razziali non ha più potuto frequentare una scuola
Ha vissuto questa grande tragedia che poi ricostruire una vita altrove in un altra in un'altra in un'altra città ricostruendo si daccapo come poche persone avrebbero saputo fare
Bene ha avuto corto molto difficile con Firenze
Abbandonata nella degli anni Cinquanta andando a vivere a Milano
Perché era il luogo del lutto della il trauma luogo del
Riduzione della mia famiglia della sua famiglia
Se abbia conservato rancore
Ma lui scrive una lettera un giorno di cui parla nella sua biografia
Ai compagni di scuola dell'epoca del settembre del mille novecentotrentotto chiede come con le sette non si chiamava così
Che il che lo invitarono per una
Celebrazione dei
Sessant'anni piccola classe
Penso sia stato mille centonovantotto io lo accompagnai Sala lungo l'Arno
Piena di teste cadute come diceva lui
I capelli bianchi tutti però conta ovviamente
E lui aveva preparato una lettera nella quale chiedeva loro ma com'è che per sessanta anni non vi siete fatti sentire qualche sapevate che la mia famiglia è stata cantata bruciata perché eravate le compagnie Franco allora eravate ragazzini compagni gioco negli anni successivi avete saputo cos'era successo cioè voi e le vostre famiglie poi dopo ha deciso in un inviato a questa lettera quel giorno quella sera fece solo un discorso schiaffetto quindi forse devo dire che non serbo rancore
Per coloro che furono indifferenti non parlo tanto dei ragazzi di quell'età magari delle loro famiglie sì però
E anche di tanti altri bizzarri indifferenza e per la raccolta ovviamente fermava rancore per
Senti come hai vissuto queste parole di Emanuele Filiberto che ha chiesto perdono per le
Per quello che è stato fatto dal trentotto in poi nel nostro Paese anche prima secondo me
Noi sappiamo che Vittorio Emanuele terzo ha dato incarichi di governo a Sidney Sonnino al Luzzati
A a Sandrino Fortis che erano presidenti del Consiglio di origine ebraica
Però ha messo la firma anche su quelle leggi che furono una grande tragedia per il nostro per il nostro Paese allora come possiamo considerare queste questa richiesta di perdono e come rispondi
Ma mio padre non ha mai considerato il perdono per i colpevoli di quegli atti comunque
Perdono lo possono solo
Assegnare coloro che hanno sofferto sulla loro pelle molto sono quindi stati improprio che Emanuele Filiberto abbia parlato o non è mai proprio se lui ha voluto scusarsi per un altro che non ha compiuto lui ha comunque un testo
Positivo non negativo non è mai negativo la richiesta di perdono però non sono io che posso assegnare il pretore era solo mio padre che poteva decidere se perdonarlo per quello che successe miei la mia famiglia e dieci persone tra famiglia Ciano sono stati
Quasi tutti arrestato un tutti dal mondo ha bisogno sono passati quasi tutti arrestati da fascisti italiani che agivano in un regime era supportato dal re Vittorio Emanuele evitare magari nel settembre
Termine novecentotrentotto nella tenuta di San Rossore dicono le cronache dopo la passeggiata mattutina quindi con calma
Rilassato firmò le leggi razziali si può sempre dire di no nella storia poiché la richiesta di perdono non è mai una cosa negativa in assoluto
L'importante è essere capaci dire fino al momento in cui si commette un'ingiustizia
Bene io ti ringrazio per questo importante testimonianza per averci parlato di che ricordo di tuo padre delle del libro con cui ieri voluto diciamo portare nel nella memoria di tutti questa importante testimonianza di tuo padre grazie Manuele Fiano ringrazio voi