1985 - 2023 La mafia e l'antimafia hanno cambiato il proprio volto. Oggi a che punto siamo?

Intanto iniziamo inattesa e nella speranza che arrivi
Che arrivano tre persone è un ringraziamento al padrone di casa che c'ha voluto ospitare in quest'aula
Crescente della procura della Repubblica al procuratore Maurizio De Lucia un ringraziamento per la loro presenza che denota dimostra ancora una volta la loro sensibilità al presidente Montalbano in rappresentanza del presidente della corte alla procuratore procuratrice generale Lia Sava che non manca mai non mancano mai i vertici giudice di Palermo agli appuntamenti importanti a Palermo
Di appuntamenti importanti mi ha sempre tanti io mi fermo continuo ringraziarli ci sentiremo più tardi con gli interventi programmati intanto lascio la parola Mario Albanese che coordinerà i lavori
Quindi chiamerà nell'ordine vari relatori grazie
Grazie buongiorno a tutte tutti è iniziamo intanto con con i saluti si Lia Sava procuratrice generale dottore Montalbano presidente vicario della Corte di Appello di di Palermo grazie
Porto i saluti del presidente a Frassica ricordo il venticinque novembre ottantacinque Giuditta Milella e Biagio siciliana sugli utenti del liceo medi morirono nel tragico incidente alla fermata dell'autobus di piazza Croce a Palermo che coinvolse un'auto di scorta
Vi furono ventitré feriti viaggio siciliana morì subito mentre Giuditta il primo dicembre successivo avevano quattordici e diciassette anni
Una tragedia che ancora oggi fa male rimane un ricordo indelebile nella coscienza civile dei palermitani e che risveglia emozione e profonda commozione Giuditta e Biagio due giovani vittime collaterali del sistema mafioso di cui il clima di violenza e di paura che la Cosa Nostra restaurato a Palermo la città a quel tempo assediata blindata
E che ha costretto a continua costringa uomini dello Stato vivere sotto scorta insieme alle famiglie
Rischiando ogni giorno la vita propria dei familiari degli uomini che di proteggono in alcuni tragici casi come quello di Biagio di Giuditta di ignari passanti
è stata definita una strage della grande emergenza
Quando alla vigilia del maxiprocesso forze dell'ordine e magistrati cittadinanza vivevano
Uno stato di estrema tensione
Scrive Italo Calvino nelle conclusioni del suo libro le città invisibili l'inferno dei viventi
Non è qualcosa che sarà
Se ce n'è uno è quello che è già qui l'inferno che abitiamo tutti i giorni che formiamo stando insieme
Due mondi ci sono per non soffrire il primo riesce facile a Monti accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più
Il secondo il rischioso e di esige attenzione e apprendimento continuo cercare e saper riconoscere chi è cosa in mezzo all'inferno non è inferno per farlo durare dargli spazio
La nostra società così tanto permeata ancora purtroppo di mafiosità deve scegliere quindi uno delle due possibili soluzioni per non soffrire di quest'inferno dei viventi
Opere dal CCISS mezzo ammessi darsi ancor di più non farci più caso
Oppure con la ferma presa di coscienza di essere costretti dalla Cosa Nostra
In una dimensione infernale impegnarsi a trovarne nella società civile ciò che è estraneo a questo inferno avendone cura facendolo crescere e dandogli spazio non ho dubbi che il modo migliore per onorare quei due giovani e di continuare con il rigore necessario la lotta alla mafia
Per assicurare alla future generazioni una città una terra libera dalla violenza dalla prepotenza dei soprusi e affermare quei valori di libertà di Civita di solidarietà per cui Biaggi Giuditta
Sono stati AN sacrificati
Anch'io porto i saluti
A tutti quanti voi
Per questa
Iniziativa che prende spunto da viaggio e Giuditta
Ma il titolo la mafia e l'antimafia hanno cambiato il proprio volto oggi a che punto siamo
Mi impone alcune riflessioni perché sento il bisogno proprio di condividere con voi
La Sicilia del venticinque novembre mille novecento ottantacinque non è la Sicilia di oggi
La mafia si respirava
Ma della mafia non si diceva
Dopo trentotto anni tutto è cambiato
Sappiamo che mafia si chiama Cosa Nostra sappiamo che è un sistema politico affaristico abbiamo sconfitto i corleonesi
Da ultimo grazie alla sapienza investigativa della procura della Repubblica distrettuale antimafia diretta da Maurizio De Lucia anche l'ultimo stragista è stato
Attenzionato catturato
E il movimento antimafia
A Stato è stato parte importante essenziale di questo percorso di questi trentotto anni
Ma sappiamo anche che il movimento antimafia ha subito qualche scossone forte e ha rischiato di andare fuoristrada
Qualche indagine lo cito solo a titolo generico e meramente esemplificativo ha documentato imprenditori che invece di rivolgersi Allo stato a fronte di situazioni ambientali rischiose
Hanno preferito andare in via preliminare dal boss di quartiere per mettersi a posto prima di iniziare un lavoro ed ancora una volta solo la sapienza della direzione distrettuale antimafia di Palermo
La curva investigativo di tutti i suoi componenti consente di sgominare
Situazione di reati estorsivi commessi nell'interesse di Cosa Nostra
L'ho detto nell'inaugurazione dell'anno giudiziario ne sono fermamente convinta
La mafia si è fatta silente si è immersa nel dark web commercia in cripto valute
Utilizza il sommerso perché il sommerso è molto più più semplice e più facile cerca di distogliere l'attenzione da Hasse perché ancora una volta il sommerso paga
Lo diceva nel due mila sei anzi nel due mila quattro due anni prima della sua cattura un'indagine peraltro coordinata allora anche dalla proprio dal pop dall'attuale procuratore della Repubblica dal dottore De Lucia nel due mila quattro
In un sotto un albero la Direzione distrettuale antimafia di Palermo collocò una microspia è senti
Ciccio pastoie a che poi per questa cosa o si suicidò uno dei motivi del suo suicidio
Che riferiva le frasi di si obblighino diceva per mafia Randy disturbati iscriviamo cioè alle associazioni antimafia così ci prospetta
E ancora oggi il sommerso è molto forte perché la sommersione tarda
Ma non deve trarre in inganno
Il rischio c'è però c'è il rischio che qualcuno dica come trentotto anni fa si diceva la mafia non esiste più
Che oggi qualcuno di la mafia non esiste che oggi qualcuno a distanza di trent'anni dica la mafia non esiste più
E sarebbe un grave enorme errore perché Cosa Nostra è forte
Guarda al traffico di stupefacenti con cartelli in tutto l'orbe terracqueo che tanta morte poi dal macro economico al microeconomico porta nelle nelle strade della nostra per la nostra città
USA compiacenze all'interno della pubblica amministrazione per accaparrarsi illecitamente fondi pubblici ed il Pnr R diventa stimolo per Sordi dissi mi affari nell'inaugurazione dell'anno giudiziario io ho parlato di mafia liquida non mi piace l'espressione mafia Giano bifronte mi piace di più l'espressione mafia liquida
Che è in grado di assumere diversi stati della fisica
Si insinua in ogni spazio lasciato libero dall'etica e dal controllo statale
Però oltre ad essere liquida a volte solida capace di uccidere
E al bisogno ove occorre come in certe zone dell'Agrigentino ad esempio dove la DDA di Palermo
Ha individuato e continua a individuare armi e munizioni anche molto molto pericolosa e questo anche nel territorio di Palermo ancora una volta il mio plauso alla Direzione distrettuale
Antimafia di Palermo diretta dal dottore De Lucia che davvero sta facendo grandi cose in questa direzione
Ma a volte Cosa Nostra si respira e allo Stato aereo si respira in certi contesti ambigui
Dove è difficile vedere Cossa si respira ma si respira ancora il puzzo della compiacenza ammiccante
Fra borghesia appara mafiosa ed organizzazioni criminali di ogni tipo
Non solo Cosa Nostra ma anche 'ndrangheta e cartelle internazionali
A volte basta un uno sguardo un ammiccamento all'interno di determinati contesti per realizzare quella che è la compiacenza sordida
Una mafia che si respira e che si realizza purtroppo con la compiacenza lo sottolineo non solo di una borghesia chiaramente mafiosa ma anche di una borghesia para mafiosa che ugualmente pericolosa
Quali sono le ricette prima fra tutte la sapienza investigativa
Della DDA di Palermo delle forze dell'ordine
Su questo io non ho dubbi abbiamo i migliori magistrati migliori investigatori possibili lo scrupolo della magistratura giudicante l'attenzione della magistratura giudicante anche su questo io non ho dubbi
Ma non basta
Occorre l'attenzione forte di tutte le altre istituzioni la politica che deve fare la sua parte perché non si può lasciare il cerino sempre solo in mano alla magistratura e alle forze dello
Occorre altro occorrono scelte consapevoli
Leggi che non devono sempre solo inasprire le pene ma devono a bere la forza di creare occupazione perché l'occupazione sottrae braccia al crimine organizzato
Solo l'occupazione un programma serio di occupazione consente al ragazzo di vent'anni del quartiere degradato di Palermo che non trova lavoro dire no all'offerta deviante al crimine organizzato
Corre elaborò
Occorrono scelte di carattere macroeconomico sapienti per esempio potenziare l'agenzia dei beni confiscati alle mafie che adesso funzione non funziona benissimo
Perché è il potenziamento dell'agenzia dei beni confiscati alle mafie sarebbe utilissimo perché consentirebbe un efficace riutilizzo sociale dei beni entrerebbe consenso oltreché posti di lavoro
Occorre quindi creare condizioni tali per cui si comprenda che i costi dell'illegalità incidono in prospettiva davvero drammatica sullo sviluppo di quell'economia sana
Che la sola vera speranza periti giovane del nostro Paese
Qualche anno fa venne pubblicato un saggio sui costi dell'illegalità credo che fosse scritto dal professore Spina
L'antimafia quella vera quella che davvero serve a contrastare il fenomeno del sommerso mafioso
E questo che deve fare penso all'Accademia migliore agli intellettuali migliori devono Confort sa indicare la strada per non tornare indietro
Questo Paese ha bisogno dunque non solo della magistratura delle forze dell'ordine ma per far fronte al crimine organizzato
Abbiamo bisogno anche di intellettuali serie e liberi
Diceva Vittorini che l'intellettuale non è il piffero del partito il Tel l'intellettuale deve anche bacchettare
Al di là di ogni appartenenza deve indicare la strada la migliore accademia libera deve indicare la strada
Sono queste gli intellettuali liberi la migliore accademia che devono contribuire a far luce sulle coscienze
Per aiutarci a compiere quel salto etico che è un'espressione che in questi giorni stiamo utilizzando molto
Ma anche nella sola chiave di volta per un futuro prospero e per una democrazia compiuta grazie
Grazie
Invito al tavolo l'onorevole Antonello Cracolici all'avvocato Leone
Posso mettermi anch'io
Ti richiameremo tra tra un po'
Allora di nuovo buongiorno a tutte asciutti
Una mattina molto intensa
Quella del di questa mattina perché diciamo che abbiamo pensato di ricordare Biagi Giuditta in due momenti diversi in via Libertà piazza Croci dove persero la vita trentotto anni fa
è un momento anche molto bello di con un lavoro delle scuole molto anche molto emozionante è sempre stata la nostra scelta ormai da due anni con il centro Paulet Rita Borsellino organizziamo
Questa giornata è stato una scelta coinvolgere nuove generazioni lo dico da insegnante
Che condivido la visione di di Bufalino è vero che la mafia sarà sconfitta da un esercito di i maestri di maestre elementari
Dicevano bene i relatori che che ci hanno preceduto il titolo che abbiamo scelto per questo convegno è emblematico
Mille novecentottantacinque due mila ventitré la mafia ha cambiato il proprio volto è è anche l'Antimafia quindi oggi a che punto siamo
E abbiamo sentito quindi l'esigenza di collegare l'allora il passato con con con l'adesso
Che ci siamo resi conto ma non potrebbe essere naturalmente altrimenti che che esiste un filo conduttore che unisce le immagini truci e violente degli anni Ottanta di quegli anni terribili a Palermo con l'ha fatto fotografia contemporanea della nostra città della nostra Palermo
Oggi ma rimaniamo nel in quel terribile mille novecentottantacinque
E in particolare ecco ci sono delle immagini che
Scorrono nella nostra memoria che sono Tellini che ci ricordano ecco ciò che è stato e che bisogna richiamarle forse più spesso no soprattutto alle nuove generazioni
Ventotto luglio del mille novecentottantacinque viene ucciso Beppe Montana a soli trentatré anni commesso dal commissario della squadra mobile di Palermo
Tre giorni prima erano stati arrestati otto uomini di Michele Greco
Solo tre anni prima
Il primo a cadere fu Calogero lucchetto
Il quattordici novembre tutto mentre dell'ottantadue il primo a cadere un poliziotto
Straordinario e che andava alla Cacciatrice latitanti a Ciaculli con la sua Vespa avvenute a viso scoperto oggi questi immaginari ci sembra improponibile ventisette anni
Una seconda immagine una seconda foto nella Palermo del mille novecentottantacinque l'inferno di via Croce Rossa il sei agosto
Quando delle scintille luminose
Colpirono il palazzo dove viveva Ninni Cassarà cadde Ninni Cassarà solo trentotto aveva solo trentotto anni vice capo della squadra mobile di Palermo e c'è un'immagine che arrivata dopo went up che lo ritrae sui gradini della dell'androne di casa con accanto la moglie Laura accadere per primo in quel terribile sei agosto il
Il un ragazzo giovanissimo un poliziotto giovanissimo Roberto Antiochia di soli ventitré anni
Natale Mondo invece riuscì a salvarsi perché riuscì a nascondersi sotto sotto la sotto la vettura ma continuava a continuo
E a in qualche modo gridare all'Laura la moglie di Ninni Cassarà rientrare a casa perché capii perfettamente da poliziotto eccezionale qual era che proiettili arrivavano dalla e dalla palazzina di fronte e io o un particolare affetto per Natale Mondo avuto modo di conoscere la moglie le figlie nata nel mondo è morto davvero tre volte
Ucciso poi dalla mafia l'Arenella nel mille novecentottantotto è un'altra foto plastica di quegli anni e di quell'anno pochi giorni dopo alla
Al funerale di Roberto Antiochia
Quando la polizia gli agenti della della polizia
Manifesti manifestarono Francesca come dire ci fu una vera e propria una rivolta qualcuno a definire dirittura paragonandola ai Vespri no
La rabbia in quel momento era talmente forte che il il ministro degli Interni Scalfaro il capo dello Stato l'allora allora Cossiga furono contestati con armi in pugno
Furono seguiti fino fino in questura eppure non fu sparato un solo colpo segno di come ecco questa rabbia poi in qualche modo ne siciliani siamo bravi a canalizzati né siciliani soffriamo e sopportiamo tanto
E a Palermo a quegli anni si correva correvano le scorte gli uomini dello stato e l'asta immagine l'avete richiamata benissimo l'immagine della fermata del centouno di fronte al liceo Meli
Piena di di giovani di di giovani ragazze di giovani ragazzi li nel loro quadrato di libertà no ma anche con un bisogno di normalità se vogliamo
E che invece in qualche modo anche loro vittime ecco Innocenti di mafia che vengono falciati
Dalla macchina di scorta di dei giudici Guarnotta e Borsellino io penso che quel giorno assieme a questi due ragazzi morirono lentamente le loro famiglie ma morirono dentro assolutamente sia Leonardo Guarnotta che che Paolo Borsellino sarà un peso che si porteranno dentro è qui con noi
Il dottore Guarnotta al quale poi daremo parola e ci interroghiamo oggi ecco su che cos'è la mafia noi abbiamo bisogno di capire ho bisogno di capirlo anch'io da insegnante di spiegarlo
Alle ai nelle mie alunne mi alunni Palermo quindi non è soltanto un percorso di rapidi no
Palermo è anche soprattutto labirinto di contraddizioni è di verità nascosto di storia ancora da da raccontare
Mi viene in mente con un baratro palermitano un postulandi stato per eccellenza dove io molto spesso porto i miei alunni e le mie alunne in gita
Che dicono Pipitone dal quale uscivano e gli squadroni della morte che uccisero più la torre dalla chiarezza
Ecco come quel posto che ci ci raccontava davvero tutta la violenza mafiosa i i killer c'era un arsenale cioè e era una vera e propria guerra
E l'altro baratro lo lordo diceva benissimo do dottoressa il narcotraffico di ieri e di oggi
E altre vittime innocenti Giovanni
Che sono morti di overdose e negli anni settanta ottanta per per eroina e i nostri giovani che oggi muoiono invece per il crack la stessa la la la stessa fatte dalla stessa fatto la la faccia della stessa medaglia
E ed è qualcosa a cui dobbiamo su cui dobbiamo davvero interrogarci a partire dai quartieri dall'esigenza e dal bisogno di ascolto da parte di questi di questi giovani di queste nuove generazioni però per ricollegarci al tema
Della giornata tanto tempo è passato il padre sul suo è successo davvero tantissimo dall'ottantacinque a oggi le stragi
Come dire i palermitani che sono riusciti ad alzare la testa nonostante la dicotomia tra le due città che secondo me c'è Palermo vive questa dicotomia tra e una città che in qualche modo e disincantato ormai rassegnata al proprio destino una città invece che sente il bisogno di alzare la testa di fare memoria di di continuare
Affari impegno quindi sono morti tutti
Riina Provenzano abbiamo arrestato Matteo Messina Denaro indenne denaro morto anche lui ma che punto siamo
Ecco come possiamo raccontare
Questa peste tremenda tutta siciliana
Che attraversa che che arriva veramente ormai globalizzata da da dall'Europa agli Stati Uniti da da Milano a Palermo ecco
Come possiamo raccontarla alle nuove generazioni ecco quando la mafia ne parlavo
Poco fa con il dottore Teresi smette di essere di usare le la sua comunicazione suo linguaggio anche plateale delle stragi del sangue no della del suo bisogno di uccidere per rendersi visibili per in qualche modo per affermare e la la propria identità e quando smette di sparare
Che cosa succede con cosa sta succedendo oggi dove possiamo rintracciarla questa macchina
Di oggi come cambiate soprattutto come possiamo raccontarla e alle nuove generazioni senza ecco provare quel disincanto e quel senso di rassegnazione che in qualche modo hanno i siciliani appartiene in maniera davvero ontologica
Io passerei adesso la parola al ma al dottore Maurizio De Lucia procuratore della Repubblica di Palermo intanto ringraziandolo
E per averci ospitati qui
Buongiorno a tutti
Sempre che si senta si sente sì
Questa è una vecchia questione estrapola
Che qualcuno ricorderà
Avrà innanzitutto grazie a voi per la giornata per la mattinata che io leggo come una mattinata di impegno civile perché
Fare il punto
Di mafia e antimafia oggi davvero vuol dire che si può partire da oggi cioè da questa riunione qui per dire e poi lo diremo che cose
Quali problemi a qual è lo stato di salute dell'antimafia dopo avere parlato naturalmente dello stato di salute della mafia un grazie particolare Vittorio Teresi perché qualcuno disse
Che si nasce incendiari e si finisce pompieri Luís nato incendiario ma è rimasto incendiario quindi erano una caratteristica di resistenza di resilienza come subisce il processo diario molto vera ma no invece una cosa sana è una cosa sana allora
è un momento particolare perché ricordiamo due vittime due vittime della mafia senza dubbio due vittime della mafia due ragazzi di quattordici e sedici anni Biagio di Giuditta
E in quella tragedia la parte positiva qual è che oggi dal mio novecentottantacinque son passati quasi quarant'anni siamo ancora qua e ne faccio la memoria e questo è un prezzo positivo dell'antimafia come noi la la immaginano la vogliamo cioè un riconoscimento ricordo alla memoria di tutti
Quelli che si sono sacrificati fra le vittime
Che sono tutte vittime di mafia ci sono anche quelli in qualche misura più innocente degli altri due ragazzi di quattordici e sedici anni che si possono serenamente a scrivere a vittime della mafia sono due vittime davvero innocenti
Magistrati poliziotti in qualche misura lo sanno che può capitare cittadini no
Ma la resistenza civile di questa città in questi anni è stato una resistenza senza dubbio di magistrati e di poliziotti ma è stata soprattutto una resistenza civile di cittadini è sempre più i cittadini ci sono stati e anche questo punto è un momento di di militanza in questo senso
Dal mille novecentottantacinque quelle immagini che venivano ricordate uno degli anni drammatici della città di Palermo uno dei degli anni della chiamiamola parente sì ma anche su questo potremmo discutere corleonese
A oggi intanto la parte positiva la parte positiva è senza dubbio un bicchiere mezzo pieno nella misura in cui si ricordava a tutti i capi dell'organizzazione mafiosa
Presenti e liberi nel mille novecentonovantadue non lo sono più oggi
La stessa organizzazione mafiosa oramai anche questo è diventato quasi un luogo comune ha continuato subire colpi importanti
Almeno dal mille novecentonovantadue ma la genesi sempre il lavoro di Giovanni Falcone il lavoro fatto prima durante il maxiprocesso
E quindi su prodotto l'impegno che secondo me va riconosciuto non grazie Lear perì
Complimenti che di fatto alla mia Procura distrettuale ma nella mia procura distrettuale in questo sforzo si sono impegnate almeno due generazioni di magistrati e di poliziotti alcuni sono qui ma sono tanti
Davvero due generazioni e la terza generazione sta lavorando uno degli sforzi che ne stiamo cercando di fare oggi è proprio quello di formare sempre più i colleghi giovani preparatissimi e bravissimi a quello che è però fare
Le indagini antimafia nella città di Palermo che non è come fare le indagini in qualunque altra città d'Italia
Perché più si va avanti più diventa complicato anche perché Cosa Nostra non spara più non spara più in larga misura per merito nostro
Però non spara più anche per una scelta precisa dell'organizzazione perché questo è il momento nel quale non si può permettere il ricorso alla violenza per la violenza come ha fatto in tutti gli anni Ottanta come ha fatto anche in quel mille novecentottantacinque che si ricordava
Oggi la situazione e una situazione complicata nel senso che se la Cosa Nostra che siamo abituati a conoscere non è più visibile come noi e l'abbiamo vissuta
Fino a qualche anno fa possiamo dire però noi sappiamo perché non ascoltiamo le voci dentro dell'organizzazione da questo punto di vista chi fa le indagini ha un osservatorio ovviamente privilegiato noi ascoltiamo le voci dentro dell'organizzazione e le voci vento dell'organizzazione sono uguali alle voci che abbiamo ascoltato
Negli anni nel primo decennale gli anni due mila negli anni novanta e parlo di quelle che ho ascoltato io cioè i ragionamenti che mafiosi conducono oggi
Sono in termini di regole di applicazione delle regole di a fare gli stessi ragionamenti che hanno condotto sempre certo il livello più basso perché i capi non ci sono più
La commissione non si riunisce dal mille novecentonovantatré ma le indagini almeno i centonovantatré in poi ce l'hanno spiegato quanto Cosa Nostra abbia tentato di riorganizzarsi attraverso nuovi vertici che grazie allo sforzo investigativo di qualcuno non sono riusciti a diventare una realtà ma le regole quelle ci sono funzionano l'organizzazione continua a funzionare soprattutto l'organizzazione in questo momento ha compreso due cose
Una e che deve tornare a essere che per tornare a essere forte deve tornare a essere ricca e torna ad essere dei che vuol dire cercare di rientrare in quel mercato degli stupefacenti e dal quale era rimasta fuori sostanzialmente a cavallo delle stragi del novantadue perché impegnati su quel fronte un fronte dichiaratamente terroristico politico
Si è in qualche misura distratta rispetto ai grandi affari e i grandi affari sono quelli che vengono intanto dalle importazioni alla cocaina perché non c'è nessuna merce al mondo
Che è un valore aggiunto più alto della cocaina cinquanta euro investiti per un chilo di cocaina in Colombia
Vogliono dire cinquanta mila euro guadagnati sul mercato di un qualunque piazze italiane
Quindi il primo sforzo loro e questo e noi questo lo vediamo il tentativo non di confliggere con la 'ndrangheta ma di che il broker europeo del traffico di stupefacenti ma di aprire una serie di dialoghi di fare affari joint venture trattando del mercato palermitano il siciliano dove come vogliono le regole dell'economia siccome la domanda è forte bisogna offrire quanto serve questo è il primo obiettivo loro tornare S ricchi non hanno mai lasciato il territorio perché come dire la politica dell'estorsione che non serve ad arricchirsi ma serve a dimostrare la presenza su quel territorio rimasta e però c'è l'altro fattore che un fattore che non dipende da Cosa Nostra ma che dipende da quella che chiamiamo società civile
Perché in questo fattore si identificano i germi della voglia di mafia la voglia di mafia
è una caratteristica che quella che qualcuno non io ha chiamato la borghesia mafiosa e presente da sempre nella storia della borghesia siciliana
E questa voglia di mafia che dal punto di vista cinicamente razionale aveva una sua giustificazione in un certo periodo della storia perché chi voleva fare in maniera becera affari gli faceva prima e meglio con la mafia che non certo rivolgendosi alle istituzioni
Oggi da questo punto di vista meno senso proprio in forza della debolezza dell'organizzazione mafiosa che tanti affari non tipo più aiutare a risolverli però
è rimasta nel senso che anche qui
I segnali che noi abbiamo dalle nostre attività continuano a farci individuare due fattori uno che sta dentro le indagini cioè la voglia di tanti di tanti di diversi professionisti ai gelati di risolvere i propri problemi individuando il capetto della mafia presente in quel momento che te li può risolvere e questa voglia di mafia rafforza la mafia paradossalmente cioè non è tanto quella che continua a chiare borghesia mafiosa che si rafforza grazie alla mafia ma è questo appoggio a questa ricerca che fa crescere in e consolida l'organizzazione mafiosa
E quasi un capovolgimento è quasi un venire in soccorso di quelli che alla mafia hanno sempre chiesto aiuto in questo momento poi c'è
La questione chiamiamolo pure etica cioè del fare finta che tutto quello che è successo che è successo la partita è chiusa non ci interessa andiamo avanti
Sono stato condannato ho subito la mia pena e quindi adesso io torno a fare esattamente quello che facevo prima ma questo ci stato al punto di vista di Chia subito la condanna
Non ci sta dal punto di vista di chi con continua a dialogare come se nulla fosse stato io subito la mia condanna faccio l'imprenditore torno a fare impresa benissimo ci sarà qualcuno che vorrà fare impresa commercio da qualcuno che non vorrà fare impresa come altra cosa ragionare di impegno civile perché lì è è la società che ti deve dire qualcosa è accaduto non ce lo possiamo dimenticare non c'è una pena perpetua però c'è una valutazione di carattere civile di carattere sociale che è affidata a tutti che allora la voglia di Murphy anche in qualche misura distrarsi rispetto a questo impegno perché poi ci dobbiamo mettere d'accordo
Finché è un soggetto non è condannato presunto innocente e allora lo si deve trattare con rispetto certo ci mancherebbe
Dopodiché è un soggetto del condannato e allora siccome condannato era scontato la sua pena il redento e anche qui non se ne può più parlare se non in un certo modo
Questa questione è una questione davvero che non appartiene più alla come dire alla valutazione di chi di deve parlare di mafia ma comincia a rientrare nella valutazione di chi deve ragionare sull'antimafia perché se l'Antimafia un'antimafia di carattere civile di carattere sociale
è un'antimafia che deve guardare alla sua storia e che deve guardare alla storia della città e che deve guardare alla storia della Sicilia
E allora non ci si può dimenticare questo perché noi onoriamo le nostre vittime
Tutte le nostre vittime
Partiamo da questi due ragazzini
Che oggi sarebbero qui seduti con noi chissà quale futuro li aspettava e lo hanno perso per colpa della mafia
è allora anche per onorare loro non ragionamento dobbiamo fare non è che quello che è stato è stato
E si va avanti come se niente fosse perché se si va avanti come se niente fosse tornare indietro e noi torna indietro non vogliamo e non possiamo non lo vogliono e non lo possono fare le generazioni di magistrati che ho citato
Ma non lo vogliano posso fare le generazioni palermitani di cittadini
Perché non hai con la mafia dobbiamo chiudere ma dobbiamo chiudere con i conti a posto e perciò siamo ancora lontani da chiudere il nostro rapporto con Cosa Nostra
Perché a parte i misteri che ci sono ancora e che compito delle indagini cercare di svelare poi appunto c'è un grande problema di di fare i conti con se stessi che non è un problema soltanto di magistrati
Il programma della mia procura e un programma che guardai in due direzioni
Guarda verso il presente il futuro perché non sappiamo che cos'è Cosa Nostra oggi e non le vogliamo consentire di tornare a essere quello che è stato in passato e guarda verso il passato perché noi abbiamo una serie di delitti irrisolti che dobbiamo cercare in tutti i modi di risolvere
In questo noi cerchiamo di di fare il massimo dello sforzo che una procura della Repubblica può fare
Abbiamo presente che cos'è l'impegno antimafia abbiamo presente che cos'è la mafia
Di una cosa sola abbiamo bisogno che non è neanche il sostegno dei cittadini perché quello è un accidente eventuale nell'azione dei magistrati
Noi abbiamo bisogno che il nostro sistema legislativo resti quello che che non venga modificato in maniera occasionale in maniera neppure dolosamente volta indebolirlo ma che comunque oggettivamente lo indebolisce
Ogni volta che ascoltiamo di una modifica legislativa questa modifica legislativa delle ricadute una parte di queste ricadute sono sul sistema della legislazione antimafia
Se dobbiamo parlare di chi si è sacrificato per questo ma è ancora oggi lavoriamo sugli strumenti che ci ha dato il pensiero di Giovanni Falcone quegli strumenti non possono essere toccate
Possono essere soltanto evoluti se in quei tempi si ragionava ancora di intercettazione al telefono oggi naturalmente le intercettazioni sono un'altra cosa ma allora noi abbiamo bisogno di strumenti non solo tecnologici ma anche legislativi
In evoluzione per potere cogliere quelle voci della mafia che altrimenti non potremmo coglie per il resto il sistema ha bisogno di essere lasciato virgolette tranquillo
Insomma in negli ultimi vent'anni non so quante volte è cambiato il regime della custodia cautelare sulla prescrizione no non capiamo più nulla perché ogni anno abbiamo un'evoluzione c'abbiamo quasi rinunciato
Il primo gennaio di quest'anno dovrebbe entrare in vigore il processo penale telematico che io quando lo dico comincio in ritardo Meehan che a livello epidermico perché è uno strumento che in prospettiva il futuro ma se entra in vigore il primo gennaio al due gennaio chiudiamo baracca
Per una questione di strumenti e di formazione che non è stata fatta
Allora noi a a un certo punto non chiediamo più neppure mezzi strumenti risorse di cui pure avremmo bisogno il mio ufficio io
L'inaugurazione l'anno giudiziario virgolette lamentato che mi mi mancano quattordici sostituti
E tutti situati tra la procura di Palermo a quattro i sostituti in meno e quindi mi hanno assicurato rinforzi
Che si terranno ma oggi il numero sussidi che mi manca è salito a quindici
Anche qui vogliamo dire che vogliono indebolire l'azione antimafia no non è così non vogliono indebolire l'azione antimafia c'è semplicemente distrazione rispetto a un problema che è un problema di carattere Geraci è persino peggio secondo me
Perché rientra nell'ordinario andare a delle cose
Mentre anche qui cito qualcuno ci ha insegnato che la lotta alla mafia si fa in maniera straordinariamente ordinaria e allora Straw ovviamente ordinaria vuol dire mettere le cose a posto quindi avere le risorse non in più
Non è che c'è il segnale ma quelle che servono per far funzionare la giustizia in una città come Palermo perché poi c'è la mafia non è che c'è solo la mafia qui
Ci sono una serie di problemi importanti rispetto ai quali i mezzi e gli strumenti che ci servono se li avessimo indubbiamente creerebbero maggiore anche tranquillità sociale ci consentirebbero di andare a cercare in quei salotti dove oggi ci avviamo ma molto spesso ci dobbiamo fermare perché anche questo deve essere chiarissimo una cosa e discutere in termini come dire di impegno sociale e civile
Nel rispetto dei compiti che la Costituzione ci dà ma un altro e ricordare che fra i compiti che la Costituzione dal Pubblico ministero sostanzialmente c'è quello di individuare i reati scoprirne i colpevoli farli processare farli condannare una pena giusta
Che non è poco però per fare questo ci vogliono degli strumenti che sono quelli per cui io non mi posso accontentare di avere messo in custodia cautelare un soggetto io questo oggetto lo devo prendere e fare condannare in via definitiva per fare questo bisogno di un processo che me lo consenta con tutte le garanzie
Naturalmente che i cittadini che sono sottoposte a indagini devono avere come è sacrosanto che sia però il sistema deve essere efficiente ecco quindi se dobbiamo fare il punto
Di quella che la lotta alla mafia credo sostanzialmente di averlo detto di quello che quello che serve per la lotta alla mafia credo anche quello di averlo genericamente indicato
Quello che serve al movimento antimafia anche Luís di guardarsi dentro Marlon soltanto per criticarci perché è vero che ci sono state non sono solo quelle a cui faceva riferimento Lia Sava de delle cadute del sistema
Della Resistenza antimafia chiamiamolo così però il movimento antimafia è una cosa che esiste a Palermo oramai da decenni e che continua a camminare con la schiena dritta
è vero che qualcuno ci ha marciato ama quelli purtroppo sono effetti collaterali e quali
E assai difficile evitarli e io preferisco come dire accettarle individuarle combatterli piuttosto che ragionare in termini di indebolimento di un movimento invece che in tante sue sfaccettature attivo del presente ed è importante nella vita della città della vita della Regione io credo anche la verità e l'intero Paese vi ringrazio
Grazie
Alla adesso io inviterei al tavolo lei il dottore Guarnotta già presidente del tribunale di di Palermo
Presidente
Talmente no ascesa al vertice è un fammi parlare
Ecco terremo una cartella appunto questa
E allora anzitutto Buongiorno tutte tutti i presenti
In realtà dico solo dirvi io sono in pensione dal quasi nove anni
E non più il polso della situazione come dire una volta anche se ventenne al giorno leggendo i giornali tendono ad hoc quello che succede
Il tema è questo incontro è ma c'è anche marcia hanno cambiato il proprio volto
Oggi a che punto siamo
Ecco io vorrei rispondere a questa domanda oggi a che punto siamo
Perché sul fattore mancante ma la trama è cambiato il proprio voto è già intervenuto
Ora
Cognita causa il nostro procuratore della Repubblica
Sono trascorsi trent'anni dalle stragi
E sorge spontanea una domanda
Cos'è cambiato se qualcosa è cambiato
Nel panorama
Cigliano cerca il modo di pensare c'è un modo di comportarsi da parte dei cittadini e di gestire rese pubblica
Da parte di amministratori
E politici
In questo lungo lasso di tempo siamo succedute numerosissime e manifestazioni pubbliche
Nel quale sono stati ricordati i sacrifici di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Molti hanno compreso che era più possibile rimanere in mezzo al guado ma è necessario operare una scelta sulla base di quei valori fondanti fondamentale non negoziabili
Ai quali del giudice avevano improntato l'attività quotidiana e per i quali hanno significato il bene supremo della vita
Però a ben vedere la lotta alla mafia nei suoi vari aspetti sembra quasi avere fatto dei passi indietro
Perché
Nella città di Palermo
Nella stessa e che ha dato innata l'idea a Giovanni Falcone e poi Borsellino
Parte della società non disdegna
Di essere vicini
Di convivere
Con personaggi che notoriamente tutti noi sappiamo essere vicini alla mafia
Per questo impasse
Non è uscita
Non se ne uscirà fino a quando Palermo
Non riuscirà a comprendere
Che bisogna adottare una ferma
Linea
Di contrasto
A tutto ciò
Che ha i più lontano sentori di mafia
Esami inutili parole buone intenzioni
Perché è sconsolante affermarlo
A Palermo attualmente
Una sera conta di contrastare Cosa Nostra
Quasi non esiste
Mentre di contro
Vi è una grande volontà
Di convivere
Con ambienti che notoriamente sono vicino a Formia
Nel corso delle recenti elezioni per la nomina del sindaco di Palermo
A riprova di quanto detto in precedenza
Dai servizi pubblicate su il Giornale trasmesse dalle televisioni emerso che è una fazione politica è stata sostenuta da due condannati con pena definitiva rispettivamente per favoreggiamento alla mafia e per concorso esterno alla mafia
Nel corso la campagna elettorale in occasione delle elezioni alle Kai presente la nostra regione
Una parte politica appoggiato un candidato nonostante sì è in atto imputato del reato di associazione per delinquere semplice
E rivelazione di notizie riservate nel processo ordinario a carico di Antonello montante ex potente presidente degli industriali siciliani ed ex paladino dell'antimafia condannato in appello a otto anni di reclusione per situazione delinquere
Finalizzata alla corruzione accesso abusivo a sistema informatico
Gli elettori premiano il candidato con un quaranta due virgola trentanove per cento dei voti è una icona presente in Regione
A Palermo
Dove va questa parte sembra che da un lato la lotta alla mafia sia quasi caduta nel dimenticatoio mentre di contro cresce questo desiderio di
Essere vicini di essere amici
Di convivere con ambiente che sono notoriamente legati alla mafia
Sembra quasi svanita la memoria delle parole di Paolo Borsellino
Quando ha più volte ricordato rotta la mafia il primo problema da affrontare risolvere nella nostra terra bellissima ma sfortunata non doveva essere soltanto una è staccato opera di repressione serba delle forze dell'ordine la magistratura ma un movimento
Culturale
E morale che escono i progetti coinvolgesse tutti e seriamente regioni generazioni le più adatte assentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale dell'indifferenza della continuità e quindi della complicità
A trent'anni dalle stragi
E ci disse
Constata che aria tira il capo Cecilia
Ma allora quelle morti
Il sacrificio del bene sulla malavita M. colleghi ed amici sono stati inutili
Tempo fa
Nel corso della cerimonia insediamento nelle funzioni di produrre Pubblico settimane di Palermo
Il dottor Maurizio De Lucia che ho avuto modo di apprezzare quando facevo le funzioni di giovane sostituto
Procuratore e in quelle di presentazione d'azione penale a Palermo ha ricordato che sono ancora tanti i fatti avvolti del ministero su cui indagare una frase impegnativa
Con la quale sembra volesse anticipare il suo programma di lavoro assicurando il suo impegno al fine di scoperchiare quel vaso di Pandora