Presentazione del libro di Giuseppe Lorentini "L'Ozio coatto. Storia sociale del campo di concentramento fascista di Casoli (1940-1944)"

In primo luogo
In primo luogo il mio vivo desiderio diverse ore occupato
Possibilmente nel miglior modo
Perché non posso sopportare la vittoria ozioso del campo di concentramento più in quanto che dalla mia infanzia sono abituato sempre ad un lavoro strenuo
Se possibile
Prego di trasferirmi in qualche laboratorio o meglio potrà impiegare la mia abilitazione quale calzolaio ortopedico
Vivavoce vivissime home per riuscirci
Ed è una voce viva ancora oggi perché quest'uomo questo signore veniva da una vita normale
Costretto
Al segregazione
Appunto calzolaio ortopedico un mestiere degnissimo semplice
Non mi ha risolto un calzolaio ortopedico il problema è è un colosso del piccolo spesso risolve tantissime dolori affanni malamente
Lo zuccotto
Giuseppe Ugo Intini
Buonasera tutt'grazie per essere intervenuti alla presentazione del libro L'ozio coatto Storia sociale del campo concentramento di Casoli fascista Ricasoli mille novecentoquaranta mille novecentoquarantaquattro
Ne parliamo questa sera oltre che con l'Autore Giuseppe Lorenzini anche con lo storico Manuel Gianfrancesco con Mario setta storico e responsabile culturale del sentiero della libertà e ci accompagneranno le letture di X boria
E il lavoro di Lorenzini ricostruisce dal punto di vista scientifico la vicenda di un campo di concentramento fascista nell'Italia centromeridionale
Casoli in questa località in provincia di Chieti fu scelta nell'aprile del mille novecentoquaranta dal ministero dell'Interno per alle stirpi un campo di concentramento per internati ebrei stranieri che divenne attivo poi dalle nove di luglio del mille novecentoquaranta
Nei primi giorni del maggio del mille novecentoquarantadue gli internati ebrei a Casoli vennero trasferiti in un altro campo nel campo di campagna in provincia di Salerno per fare posto agli internati politici in per la maggior parte si trattava di civili ex jugoslavi delle gare di occupazione italiana in Jugoslavia
Che provenivano dal campo dico roccoli in provincia di Teramo
Il libro di Giuseppe Lorenzini consta di quattro capitoli che l'autore prima di arrivare al caso specifico di del campo fascista di Casoli ci fornisce degli elementi storiografici normative e legislazioni fasciste sull'internamento civile
E ci aiuta a fare la distinzione tra le differenze tra il differenti tipi di internamento civile
Affido i saluti iniziali all'ex sindaco di Torricella Peligna Carmine fitta prego Sindaco
Buonasera a tutti saluto tutti presenti saluto
Gli storici Emanuele Gian Francesco mio coetaneo anche lì all'uno del professor Biondi saluto lo storico Mario setta
Animato il sentiero della libertà insieme a Maria Rosario avalla Moccia saluto l'attore ex doriano saluto Cecilia Di Paolo che questa sera moderato in conto in ultimo Giuseppe dove Intini mio coetaneo anch'egli studente di liceo scientifico e tu dovresti tattiche che i tempi in cui abbiamo studiato insieme appunto la facoltà di lettere e filosofia
Questa sera appunto
Siamo onorati di aver qui questa presentazione di ospitare questa presentazione a Torricella Peligna
Paese Natale no di Ettore Torino
Quindi il Paese che adulto la ho assistito alla nascita dalla perché era Maiella
Questo sia quindi parleremo
Della storia noi di questo campo di concentramento
Di Casoli Camporini concentramento fascista
A Giuseppe lo Lentini va il merito di aver approfondito la storia che lui non abbia che questo territorio non aveva mai conosciuto
All'UIC che ha fatto questa ricerca importante e che sta appunto presentando nel nostro Abruzzo ma in diverse partiti Italia
La questo grande merito io vorrei ringraziarlo per essere qui vorrei ringraziare tutti gli intervenuti ed è vorrei ringraziare anche soprattutto questa sera per averci convocato della propria presenza la figlia di Ian
Ai piccioni
La figlia di ai Ian ai Pictures
Ian ai pictures e un internato
Polacco proprio qui a Torricella Peligna
Grazie ecco a Cecilia Giuseppe Cecilia che ha contattato la famiglia siamo venuti a conoscenza di questa storia veramente importante incredibile
Lo dice la è stata sede il campo tutti internamento libero
Adesso ci spiegheranno bene gli storici ci spiegheranno bene gli storici
Un loro appunto hanno scelto di venire se non sbaglio a Torricella Peligna
E grazie a questo lavoro di ricerca
Siamo riusciti a appunto rintracciare la famiglia
E quella questa storia che verrà presentata sarà perché è una storia veramente molto molto interessante emozionante perché la storia che si intreccia con la storia del del nostro Paese con la storia appunto della resistenza di Torricella del nostro territorio
E quindi una storia che si intreccia con la Brigata Maiella quindi siamo onorati di averli ospiti qui a Torricella è un lavoro che deve essere ancora fatto intenzione dell'amministrazione comunale di Torricella di appunto lavorarci avremo modo di ospitare qui adesso prima ne parlavamo
In una giornata in ricordo appunto di impianti anche se scusate per la pronuncia mi scuso sin da ora lascio la parola a Cecilia chiedo un grande applauso
Qualcosa riunione molto emozionante per noi ma soprattutto per lei per la figlia
Grazie non ho ascoltato avesse intervenuti
Ora grazie Sindaco Carmine ficcarsi indebolito recita Peligna grazie anche all'amministrazione comunale di Torricella Peligna ringraziamo anche Radio Radicale che trasmetterà questo nostro incontro e l'antiche patrocina questo evento perché attraverso la riscoperta dei luoghi della memoria si divulgano i valori fondanti della nostra costituzione anch'io mi associo al caloroso benvenuto alla signora sul se a suo marito
Allora due parole per spiegare come siamo arrivati ad averli qui negli annali decise stato internato a Torricella Peligna dal quarantuno al mille novecentoquarantatré
E era un ebreo polacco che dopo l'invasione della Polonia da parte dei tedeschi
Baco insieme ai suoi compagni fu proprio errante in Europa per ben due anni giunse in Italia a Roma nel mille novecentoquarantuno non sapendo più cosa fare arrivato in Italia per paura di essere rastrellato di essere catturato
Insieme all'ambasciata polacca e alla della sembra decisa insieme ad altri suoi compagni polacchi di farsi internare il farsi auto in terra mare quindi si piacere internare in Abruzzo perché sembrava il posto meno diciamo più lontano dalle dalle zone di guerra appunto chiamai Pešić sette qui due anni a Torricella Peligna insieme a un altro suo compagno e tutte queste cose le sappiamo perché lui rilasciò un'il Naviglio intervista nel mille novecentonovantotto
E poi in seguito quando io ho preso contatti con la figlia lei e suo fratello mi hanno inviato un libro che non è stato mai pubblicato scritto dagli anche un libro di memorie scritto da questo Jana i pesci insieme ad un altro ragazzo polacco che si chiamava poltrona sembra che era internato Abila Santamaria
In questo libro sono raccontate tutte le loro traversia raccontato anche il Periodo di internamento a Torricella quindi si parla di Torricella dopo il venti il giorno del venticinque luglio quindi la caduta del fascismo
Torricella dopo l'otto settembre si parla del loro rifugiarsi in una masseria sotto Montenero dopo la stessa masseria dove si trovava Alba de Céspedes la scrittrice italo cubana
Di cui tante volte abbiamo parlato anche in questa sede tante volte abbiamo ricordato anche le parole di Alba de Céspedes che diceva cosa non vi dobbiamo cara gente d'Abruzzo ecco in queste memorie anche gli annali bel Suzie
E purtroppo embargo dicono le stesse cose parole di riconoscenza per la popolazioni Torricella Peligna
E per la la gente della nostra terra inseguito fortunatamente e fortunosamente anche con l'aiuto della nostra popolazione questi polacchi riuscirono a raggiungere gli alleati e poi a spostarsi verso Bari Diana i pesci sessioni si arruolò al secondo Corpo di armata polacco e quindi si trova poi a Cassino e a liberare Ancona
Per inciso il secondo Corpo di armata polacco e quello alle quali dipendenze si trovava dal diciassette giugno del mille novecentoquarantaquattro la Brigata Maiella che rimase alle dipendenze dei polacchi fino al ventuno aprile del quarantacinque quindi fino alla liberazione di Bologna
Quindi come ha detto già il sindaco l'amministrazione comunale sta facendo promotrice di questa di questo recupero della memoria tori ce l'hanno
Torricella va detto come tutti gli altri Paesi della della nostra zona ha purtroppo durante il periodo dell'occupazione
Sofferto moltissimo perché Torricella Peligna un paese così piccolo avuto centocinque morti civili è stata sinistrata più dell'ottanta per cento le sue abitazioni sono state distrutte più di quattrocento oltre quattrocentocinquanta sono state seriamente
Danneggiati e quindi sono sicura che rivedremo in un futuro prossimo la famiglia ai sul se continueremo questo ragionamento è questo discorso più lungamente
Allora torniamo alla presentazione del libro di Lorenzini entriamo più nel vivo io passo la parola a Manuele Gian Francesco che è un ragazzo di attesta quindi uno storico del nostro territorio
E che proprio nel due mila diciannove proprio quest'anno è stato curatore con Vincenzo Iossa di un volume titolato vietato studiare vietato insegnare il Ministero dell'educazione nazionale e l'attuazione delle norme anti ebraiche per Palombi Editore
Questo è un frutto di un lavoro di ricerca su leggi decreti concorsi regolamenti e circolari ministeriali tra il trentotto e il quarantatré
Che è stata effettuata da Manuele presso la Biblioteca Luigi De Gregori del Ministero dell'università e della ricerca sentiamo il commento di Manuele sul sull'occhio quattro prima
Anzitutto grazie al Sindaco Carmine ficca per per indica un qui a Torricella ecco possiamo vedere dal Manifesto qui accanto a noi e anche il Comune di John Fante scrittore quello mi sento particolarmente legato ma è chiara indubbiamente uno dei più grandi del del nostro tempo del Novecento e non solo
Il cibo e Giuseppe appunto ha un titolo che ha mi affascina sempre molto faccio quattro Storia sociale del campo di concentramento fascista
Di Casoli novecentoquaranta mio novecentoquarantaquattro è un titolo completo che riassume un po'tutti i problemi storiografici che sono all'interno del libro innanzitutto c'è il luogo
E c'è questo sarà sociale di cui parlerò nel mio intervento c'è questo ozio quattro di cui c'è il riverbero insomma di questa lettura che faceva prima e X Boretti e rappresenta anche un po'la vita nel campo
In questo momento c'è un grande dibattito che sia nella nella diciamo che a livello storiografico non si è mai subito ma che è tornato anche prepotente tanto a livello politico quanto effettivamente a livello letterario l'altro giorno proprio Giuseppe ci scambiavamo un articolo del cast del tascabile di Christian Raimo in cui si passava rassegna tutti i libri di letteratura che si sono occupati quest'anno di fascismo
è un dibattito che da tutti i punti di vista anima anima il nostro tempo per una necessità che il nostro presente che il nostro presente pone il libro di Giuseppe si scrive a pieno titolo all'interno di questo dibattito perché ha la capacità di rinnovare effettivamente la nostra conoscenza la vostra riflessione sul fascismo
E lo fa proprio punto di vista da una parte dal punto di vista dei contenuti e dall'altro dal punto di vista del metodo storiografico che il libro contiene che la ricerca di Giuseppe attuato dal punto di vista dei contenuti bisogna fare due ragionamenti
Dall'alto da un lato c'è un ragionamento locale ovvero questo libro parla del campo di concentramento di Casoli quindi di un piccolo comune abruzzese dove nel mille novecentoquaranta il fascismo scese di internare e e Pray e appunto slavi come si diceva cioè scegliesse di escludere parte della della popolazione di ebrei stranieri che erano sul campo che erano nel paese italiano
E di interminabili in un luogo che in quel momento era isolato che era la periferia nel territorio e il territorio italiano non sapendo chiaramente due tre quattro anni più tardi la Grande Guerra sarebbe passata proprio attraverso quei luoghi ma non soltanto con il professor Mario Satta sicuramente cita ci dirà qualcosa di più in questo
In questo senso
E però se il discorso particolare questo cioè l'internamento
In Abruzzo c'è un discorso generale che questo libro fa tanto volontariamente quanto a volte anche inconsciamente e sulla nostra conoscenza del fascismo
Sono sono scienza del fascismo tanto da un punto di vista storico quanto da un punto di vista insomma del nostro presente cioè ci aiuta a capire effettivamente cosa è questo fascismo analizzando uno degli elementi identitari degli organi dell'ideologia del regime mussoliniano
E mi riferisco in questo caso appunto al al razzismo il fascismo chiaramente non è un un discorso monolitico esauriti è un solo elemento però quello del razzismo è sicuramente un elemento fondante
Almeno dal mille novecentotrentasei tanto dal punto di vista retorico per compattare contro qualcuno contro l'altro il territorio italiano
Tanto da un punto di vista pratico come vediamo appunto in questo libro e come vediamo dal mille novecentotrentotto quando l'emanazione di un corpus legislativo dal settembre del mille novecentotrentotto fino al novembre mille centoventotto escluse una parte della popolazione italiana classificata su basi biologiche di sangue come di razza ebraica li escluse dalla dalle scuole dall'università dei luoghi di lavoro quindi dalla vita pubblica
Diciamo che l'internamento del mille novecentoquaranta è la prosecuzione di questo discorso
E sia le leggi del mille novecentotrentotto sia l'internamento sono invece l'anticamera di quel fenomeno che ha segnato il Novecento in nel senso negativo che che è la Shoah
Quindi questo libro ci dice qualcosa del fascismo analizzando la sua componente razzisti Ca'e dicendoci sostanzialmente che il fascismo o i fascismi se vogliamo dire
Di fronte all'incontro con l'altro appunto nel mille novecentotrentasei in Africa
Nel mille novecentotrentotto con gli ebrei di fronte all'incontro con l'altro che esprime una paura della contaminazione con l'altro che è una paura si biologica ma anche una paura collettiva
E questo libro ci racconta di questa esclusione
Questo da un punto di vista dei contenuti da un punto di vista dei metodi questo libro riesce a intersecare due riflessioni storiografiche
Da una parte quella storia sociale che appunto è contenuto nelle nel libro e viene dalla storiografia francese dalla storiografia degli Annals
E dall'altro dal punto di vista public chissà
Che cosa vuol dire storia sociale effettivamente il significato di storia sociale un po'proprio tutto nella lettera che legge ogni volta l'inizio di questi incontri X Borea perché ci racconta una riflessione sull'umano sull'essere umano sull'altro sulle persone
Cioè ci dice effettivamente questo internamento che cosa ha significato con quelle persone infatti con tutti i problemi di natura quotidiana che ne vengono fuori
Il problema appunto del lavoro che è un programma che poi incide anche sulla salutato sua salute psichica delle persone
Il problema della biancheria del dell'alimentazione di confrontarsi con la popolazione locale i come diceva prima Cecilia di non sapere a un certo punto più come scappare dalla guerra e e dal nazifascismo in quel momento
Però ci dice anche qualcosa sulla mentalità sugli usi costumi delle persone
La sua grafia sociale nascevano per questo per raccontarci in un momento di in un periodo di lunga durata la mentalità delle persone come cambia nel corso del tempo ecco che noi di fronte a questo libro dobbiamo porci una riflessione che chiaramente questa sera ma io penso anche per molti anni rimarrà aperta tanto in campo pubblico quanto storiografico cioè con l'esperienza del razzismo in Italia che è durata cinque anni quanto ha inciso nella mentalità nei costumi
E anche inconsciamente degli italiani
Nell'anno pratica nelle pratiche amministrative io appunto come diceva prima Cecilia ho studiato i le leggi decreti le circolari anche le norme minime insomma che il ministro dell'educazione nazionale come siamo allora
Ai malato
Sulla scuola nei confronti dei cittadini classifica di razza ebraica ovvero da questo studio si emerge come ci fu un'esclusione totale non potevano partecipare ai concorsi
Non potevano o iscriversi a scuola insomma tutto ciò che era vita della scuola e dell'istruzione è era bandito per i cittadini classifica grazie baia che erano italiani quindi per un pezzo di quella popolazione
Ora per il legislatore che per cinque anni scrive nelle leggi che non possono partecipare gli appartenenti alla razza ebraica quanto quel nella mentalità di quel legislatore rimane quell'elemento anche a livello inconscio
Dicevamo però che il libro di Giuseppe segue anche uno dei filoni metodologicamente e più avanzati che appunto quello della public History cioè il racconto della storia che non si esaurisce
Nello studio accademico macchie entra anche nel linguaggio pubblico e collettivo attraverso i giornalisti attraverso gli appassionati come me come Luís insomma
Cioè attraverso quelle persone che fanno quotidianamente storia che raccolgono memoria che musica Lizzano memoria e nella loro vita senza essere professore universitario
Perché quello di Giuseppe è un esperimento di public History
Perché si è andato a confrontare con una memoria conflittuale complessa ostica che è la memoria del fascismo in Italia ed è una memoria complessa tanto a livello locale quanto a livello nazionale di paese
Chiaramente mi ha avuto diciamo anche per pratica storiografica i suoi problemi e confrontarsi coi con con quella che è anche una rimozione umana di quell'esperienza fascista
Cioè di persone che nel corso del tempo avendola vissuta e avendo avuto anche rapporti e con protagonisti dell'esperienza tanto fascista Antonio centrati celare tanto hanno chiaramente Raboni
Quindi
Non ricordandone poi la privazione di diritti
La durezza della vita la complessità della vita per gli internati allora questo libro di Giuseppe per me mi fa concludere Sempre insomma la riflessione su questo libro con una domanda che è che è cruciale per noi ma che dovrebbe esserlo in generale
Cioè a che cosa serve la storia cioè a raccontarci qualcosa in più di quello che è stata la mentalità e la vita di di alcune persone in un determinato momento storico grazie
Grazie a Manuele Gian Francesco
Come
Più lontano va bene proveremo allora grazie a Manuele Gian Francesco car magari cambiamo microfono ecco proviamo con questa
Vediamo un po'se è meglio allora andiamo avanti proseguiamo con il nostro incontro una data fatale della storia contemporanea sicuramente siccome contemporanea italiana è senza dubbio l'otto settembre del quarantatré fu allora che per le note vicende storiche tutto si complicò su una data fatale per italiani una data fatale per l'Italia e possiamo immaginare che lo fu anche e soprattutto per lui internati
Tanti riuscirono a salvarsi grazie alla resistenza umanitaria
Un fenomeno che caratterizzò il nostro Abruzzo e che ha un sistema di assistenza data ai perseguitata fra i perseguitati fondata sul principio di solidarietà e soprattutto del rispetto della dignità di ogni uomo
Un esempio di resistenza è umanitaria fu quella fornita ad esempio dalla banda sciupata di Campo di Giove che aiuto migliaia di prigionieri nel nel sul Molise e poi fra l'altro Enzo sciupato uno di questi fratelli che componevano questa banda azioni
Alla Brigata Maiella altri esempi che possiamo fare di resistenza un umanitaria sul nostro territorio sono quelli dei ragazzi o che organizzavano sulla costa fra Lanciano e San Vito questi trasporti trasporti in cui tra dettavano chiamare i fuggiaschi
Verso le le zone di beati quindi verso Teramo e che anche il signor Cupido racconta bene nel suo libro
Car San Vito e la guerra
Abbiamo Picone questa sera Mario settant'non storico sul monete responsabile culturale del sentiero della libertà il sentiero della libertà e un cammino che dalle due mila uno ripercorre la strada
Intrapresa dagli ex prigionieri di guerra del campo di Sulmona ed ai fuggiaschi che si ritrovarono sulla Maiella nel tentativo di raggiungere le zone liberate
Ogni anno circa cinquecento ragazzi delle Liceo Fermi di Sulmona insieme ad altri ragazzi di altre scolaresche intraprendono questo trekking che dura circa una sessantina di chilometri
Partendo da Sulmona valicando la montagna quindi passando dal versante occidentale a quello orientale passando da quadro di Coccia
Facendo tappa a Taranta Peligna e giungendo il terzo giorno di cammino a Casoli nella Casoli che nel mille novecentoquarantatré era la Casoli liberata quindi una meta
Agognata caso direi un centro già liberato il primo centro che che si incontrava ma soprattutto era la sede del comando alleato quindi tutti gli ex prigionieri militari miravano a ricongiungersi con le truppe alleate ricordiamo su tutti Carlo Azeglio Ciampi che nel marzo del mille novecentoquarantaquattro intraprese questa stessa strada
E raggiunse Casoli naturalmente a Casoli in per la collaborazione per lo smistamento di questi sfollati si trovava anche l'avvocato Torricella no
è Ettore Troilo che grazie alla sua tenacia riuscì in seguito a convincere gli alleati della necessità della Resistenza
Armata italiana trovando sappiamo bene diventò poi il comandante della Brigata Maiella
La gloriosa formazione partigiana Bruzzese l'unica in Italia ad essere ad avere la medaglia decorata di al fece la bandiera decorata di Medaglia d'Oro la parola a Mario Satta
No io posso
Mario Mario assente
Ah va bene
Credo che cioè l'ho sentito un po'l'invito da parte del signore così Pablo anche attraverso questo microfono
Dobbiamo ringraziare Giuseppe
Perché ha trovato qualcosa di importante a Casoli noi noi tutta la storia Apruzzese ha sempre visto Casoli come il punto d'arrivo durante la guerra e il Ponte della Libertà
Voi sapete benissimo che Casoli viene liberata da da di dagli alleati nel dicembre del mille novecentoquarantatré
Noi in Abruzzo avevamo tre grandi campi di concentramento adesso facciamo una spiega una diciamo precisazione una spiegazione del concetto di campo di concentramento
Giuseppe fa un'analisi molto accurata e molto bello nella prima parte del della cosa del l'universo concentrazionario ecco di vario tipo soprattutto
Dal punto di vista degli internati internati erano in gran parte così come avviene a caso vi sono gli ebrei
Che vengono messi in un campo di internamento o anche di concentramento
è di degli slavi così come avviene a Casoli
Come numero non arrivano a cento igiene nomi piombare in totale sono intonare solo duecento però Stra ebrei si barrica si ritroveranno
Il problema degli ebrei no in Abruzzo abbiamo avvertito abbastanza ma non molto
C'era una specie di
Razzismo ebraico ed era evidente io so per esempio che addirittura nelle curie religiose c'era un attacco pare se nei confronti degli ebrei
L'ebreo visto come colui o come coloro come il il popolo che ha ammazzato Gesù Cristo cosa veramente assurda sono così neppure allora si parlava pure in questa maniera
Si cantava così contro gli ebrei discende liberarci dagli ebrei in qualche maniera così quindi questa mentalità
Si sentiva sarebbe interessante io non che a Casoli oppure andranno nostre zone come si evidenziava
Questa mentalità
Che poi probabilmente
Sparsi scriveva contro gli ebrei la si sentiva
Io posso raccontare un fatto perché ho conosciuto un ebreo l'ho intervistato
E questo ebreo si chiamava Beniamino Sato un
Ed era un amico di Carlo Azeglio Ciampi da giovani così
Sono andato intervistato a Roma
Questo ebreo penali non salgono perché si si è liberato insieme avevamo alla madre e ad altri comunque
Nasca est nascondendosi a Scanno
Bene quando sono andato a intervistarlo
Piangeva
Un ingegnere
Raccontava la sua esperienza l'esperienza della sua famiglia
E sapeva della esistenza dei campi di internamento e quindi diceva dichiarò noi dobbiamo cercare in tutti i modi di fuggire per salvarci
C'è una delle storie questo tutte storie molto significative ma molto
Sentite
Perché
La storia dei Nagel raccontata dal sito frecce
è una qualcosa di meraviglioso è un romanzo
Non si può dire la storia non è romanzata il vice duro
Di
Giuseppe noi l'abbiamo definito abbiamo parlato come la storia al microscopio
Nel senso che fa un'analisi così approfondita così interessante con documenti straordinari che secolo un esperto come nuovi lo poteva fare
Io fatto lo storico insegnato storia eccetera
Ma non però non sono state in grado così come è stato lui sta per affrontare un argomento del genere però c'è un un altro aspetto della storia che
L'uomo conoscere l'uomo amare l'uomo
C'è un libro dei Marc Bloch che si chiama Apologia della storia
Bene
Se la storia l'uomo non è altro che una Apologia dell'uomo
Cercare di conoscere e di imparare e di approfondire la storia
Perché ci insegna en elevare l'uomo ad essere migliore questo è il concetto più bello secondo me concerti tant'è vero che quando noi abbiamo cominciato una ricerca e questa ricerca l'abbiamo cominciata su sollecitazione dei prigionieri di guerra che alcuni che erano stati prigionieri dico ne arrivano protestate per generi Init non solo in Italia c'erano ottanta mila prigionieri di guerra in Italia in Abruzzo non avevamo dieci mila prigionieri di guerra in tre carburanti campi di concentramento ceti Sulmona Avezzano
Bene le storie raccontate da loro sono estremamente significative Napoli abbiamo tradotto parecchie libertà donato al sindaco parecchi libri
Dante dai dalle testimonianze inglesi da lasciati da loro
Un aspetto importante incentivare in campi di concentramento il campo di concentramento per militari di guerra aveva il filo spinato
Mentre il campo croci sconcertato il campo libero in qualche modo il campo di internamento nel campo di Casoria per ebrei non aveva assolutamente dire filo spinato erano pure abbastanza liberi
Sì sotto questo aspetto può essere così nel senso che ci avevano una atti lo spiegherà il meglio allora che cosa vuole significare però in realtà avevano una certa libertà
Se leggiamo il libro più bello l'internato numero sei sulla Tyrrell Eisenstein e che stava al Lanciano
C'è un qualcosa che ti parente profondamente
E sentiva sentiva profondamente anche la sua il suo essere ebrea
Ma a mio parere ecco queste storie dovrebbero in qualche maniera riuscire a migliorare noi ma anche a lanciare un messaggio che è un messaggio di grande apertura non dimentichiamo che in queste nostre zone
C'era era avvenuto una signora
Che era una scrittrice prestava proprio da queste nostre parti ha lasciato delle testimonianze meravigliose si chiamava Abbate sesta ed essa
Le frasi che ha lasciato soldi avvicina soglia a Bruxelles e si sono veramente
Commoventi dice noi sta e stava stava proprio qua vicino in questi in questi zona comunque alla festa tant'è vero che poi arriva a Bari fa incontrare Benedetto Croce e racconta province quello che succedeva a monte dell'atomo è qui in questa nostra zona
Bene il messaggio lasciato da queste persone
Dicevo prima crediamo in un saldo nonché ringraziava proprio
Il d'aiuto ricevuto da parte degli abruzzesi in particolare vice ITO ha reso anche Albate sesta testa ma potremmo fare un elenco
C'è un autore che si chiama Fox Fox ha lasciato las la scritto la sua storia il suo ti il titolo del suo libro si chiama spaghetti e filo spinato
Spaghetti per Dubai e filo spinato riesce a superare il campo di concentramento di Sulmona
Si libera partendo insieme a cento persone il tredici gennaio mille novecentoquarantaquattro con la neve centinaia di persone
Partono da Sulmona e arrivano a Casoni arriva la casa una quarantina e quando arrivano a casa di sono liberi
E loro hanno raccontato l'aiuto ricevuto dalla nostra gente ecco perché noi dovremmo parlare e soprattutto qua
A Torricella perché ci sono
Due partite due personaggi in particolare Ettore Troilo che il fondatore dell'ideatore il realizzatore
Della resistenza armata la Brigata Maiella
Carlo Troilo che forse oggi poteva stare qua russo si stava Canal colorito ha lasciato una intenzione lasciato un'intervista meravigliosa
Dove dice sostiene tanta Antonio sostiene questa autrice
L'Abruzzo avrebbe bisogno di una medaglia d'oro al valore civile
Che è vero poi tra l'altro quindi non gli abbiamo
Già quella della Brigata Maiella valore mi al diciamo valore
Medaglia d'Oro al valore militare
Ma l'Abruzzo meriterebbe
Soprattutto per quello che è successo in quel periodo una medaglia d'oro al valore civile
Per la dedizione per tutto quello che è avvenuto perché il cielo ce lo raccontano della loro stessi moltissimi prigionieri di guerra ritornano ancora lo questi sono morti ma i parenti figli
Varie persone ritornano per ringraziare le persone e le famiglie che li hanno aiutati
Questo diciamo il messaggio che dovremmo cercare di far conoscere di approfondire
Per tornare a libro
Tiro Lentini certo che cosa dobbiamo dire che ha aperto una pagina bellissima
Che proprio questa pagina di storia che cosa realmente successo
Probabilmente se ci riesci fare una specie di
Analisi dei vari campi di internamento in a secondo il libro disfatto con Capogreco
è un amico tra fatti fa i conti un carissimo amico di queste storie che ha scritto il libro più bello più interessante i campi del Duce
Bene in Abruzzo esistevano quattordici in Abruzzo senza Molise quattordici campi di internamento va bene seggi i e quindi video foto
Fa sapere che cosa succedeva in tutto c'erano un dieci mila quanti potevano essere dei questi campi in quei dal le persone che che stavano in questi campi se si riuscisse a fare un analista molto sei andato a a Corropoli queste
Diciamo una pagina nuova bellissima
Sapere un po'in tutti questi campi che cosa succedeva come si viveva così come è fatto tu col campo di Casoli veramente si aprirebbe
Uno dicessi a Berna un mondo nuovo un qualcosa di di e soprattutto servirebbe per noi perché la storia serve per noi
Per conoscere tra e migliorare poi noi stessi per quanto possibile cioè restituisco morti se ci sono comunque Cecilia è stata bravissima a presentare sentire una libertà facendo non mi dilungo il settore è la libertà come diceva un po'prima e nato dai prigionieri di guerra
Perché loro ci hanno farci hanno lasciato i libri ci hanno lasciato le loro testimonianze in una scuola che era il liceo scientifico di Sulmona
Ci siamo dati da fare vari insegnanti insomma abbiamo portato avanti la ricerca
Poi vi dirò che abbiamo approfondito
Il tema di argomento Carlo Azeglio Ciampi
Quando noi abbiamo scritto la sua storia lui ha pensato al suo diario perché aveva fatto la traversata il ventiquattro marzo mille novecentoquarantaquattro gli veniva da piangere perché ricordava quel periglioso
Che era il quarantaquattro al Paraguay arriva che e l'Italia stava ancora ed Abruzzo stava ancora sotto la Domizio dettate la dominazione tedesca
Sentiva profondamente queste diceva sempre stretto cioè io con l'Abruzzo mi sento vicinissimo
Tant'è vero che raccontava sempre una volta a Scanno una vecchietta lo chiamo e di disse vieni e dirette
Un un panino è un qualche altra cosa cui tutto contento e ricordava sempre questo fatto quest'episodio
Il senso della solidarietà Apruzzese
è vero noi possiamo dare una versione
Chiamiamo romana proprio di grande solidarietà con i rischi che ci sono stati perché chi teneva i prigionieri in casa rischiava la pena di morte come insuccesso come il caso di Michele Greco un contadino un pastore che aveva aiutato avevo dato da mangiare a questi prigionieri che fuggivano fu denunciato
Fu processato e fucilato il ventidue dicembre mille novecentoquarantatré
Basta
Grazie a Mario setta
Adesso passiamo la parola Giuseppe allora Giuseppe faccio entrare un po'in questo campo Ricasoli con le sue più Julia Rita raccontaci dell'altra ricerca però forse prima di entrare proprio nel merito del campo
Facciamo un po'di chiarezza su quelle che erano le figure dei degli interrati quindi la differenza fra campo luogo d'internamento perché internamento libero
Innanzitutto buona sera e colgo l'occasione per ringraziare il il sindaco e l'amministrazione comunali Torricella Peligna per quest'invito e per aver appunto organizzato proprio qui a Torricella
La presentazione di questo libro perché ma abbiamo venga ricordato come ha ricordato già Cecilia arazzo di cella sia stata anche sindacati patate stata si la patria di Ettore Troilo e quindi della della formazione della Brigata Maiella però dobbiamo anche ricordare che tu dici ed è stata appunto uno di queste località di cosiddetto internamento libero allora adesso facciamo un passo indietro per spiegare un po'che cosa significano tono che cosa significa campo di concentramento fascista innanzitutto dobbiamo anche fare diciamo un excursus storiografico per quando riguarda la cronologia perché noi adesso abbiamo sentito storie che vanno dal quarantatré al quarantacinque ma ci dobbiamo ricordare che cos'è stato l'Abruzzo dal quarantatré e indietro l'Abruzzo è stato un un territorio di internamento
è stata la Regione che ha avuto il più alto numero di campi di concentramento fasciste località d'internamento libero
Parliamo di sedici campi di concentramento fascisti
Se poi aggiungiamo il Molise che in quegli anni non esisteva come regione autonoma arriviamo a diciannove su un totale di cinquanta tre campi
E oltre cinquanta nuove comuni cosiddetti località d'internamento libero così cosa significa internamento libro nella nel linguaggio del regime fascista significa dei luoghi dove internare le categorie che il regime fascista perseguitava però libero dai campi ossia in una condizione simile a quello che era stato già alto il domicilio coatto che possiamo comunque
Paragonare a un a una forma di di arresti domiciliari ora spiegheremo anche meglio che cosa significa intanto torniamo ora la definizione di campo di concentramento non abbiamo un problema un problema semantico
Perché ogni qual volta che ascoltiamo le parole campo di concentramento abbiamo Sambre quell'immagine archetipica che appunto trasformato setta diceva del filo spinato della Gad nazisti del dei forni crematori telecamera casi e questo è uno dei grandi problemi che ha avuto proprio l'internamento fascista perché i suoi campi a parte alcuni campi come quelli di quello di Ferramonti oppure altri campi costruiti ad hoc nelle terre d'occupazione jugoslava che avevano sì il filo spinato e però la maggior parte dei campi di concentramento fascisti così definita regime fascista non avevano tutti quegli elementi archetipi cita il campo sia il filo spinato
Le torrette e tutto ciò che noi abbiamo come come immaginario collettivo purtroppo anche a causa di una di una pubblicistica diciamo strenuamente oppure anche dovuto a alle alle alle giornate della memoria che in qualche modo emanano sempre quelli quelle immagini senza fare le dovute differenziazione spiegazioni
Per campo di concentramento fascista questa radio la definizione giusta che il regime appunto adottata
Sono praticamente dei dei le delle strutture che potevano essere ex novo quindi costruita ad hoc oppure già esistenti palazzi scuole conventi monasteri edifici pubblici o privati all'interno del quale venivano segregati in condizioni di di persecuzione dei diritti come appunto ha detto
Moreggia Francesco le categorie che il regime fascista perseguitava quindi politica razziale la categoria dei libri stranieri è stata quella che una delle categorie più perseguitate durante l'internamento civile fascista che viene messi in atto appunto nel luglio nell'immediato nel giugno del mille duecentoquaranta
Ma anche tante altre categorie gli antifascisti i Rom e Sinti gli omosessuali
I comunisti
Gli internati politici quindi tutte quelle categorie che in qualche modo il di regime individuava come come oppositori politici ora l'Abruzzo è vero che si è dimostrata una terra di di diciamo di resistenza umanitaria apre pure vera che è stato una terra
Di internamento una terra di deportazione è stato una terra estremamente fascista
Dobbiamo ricordarlo tant'è vero che appunto in questi campi che erano disseminati dell'Abruzzo abbiamo abbiamo diversi contesti
Che non sono tutti tutti uguali per esempio l'Abruzzo è stata la Regione dove sono state internate tutte le categorie noi abbiamo qui in Abruzzo a Isola del Gran Sasso sono stati internati dove c'è il convento di San Gabriele per intenderci
Erano internati addirittura cinesi
Che erano considerati tutti i nemici in quegli anni oppure abbiamo il campo rito Sicilia in provincia di Teramo dove erano internati Rom e Sinti
Ad Agnone se ci spostiamo ad Agnone che comunque faceva parte dell'Abruzzo il vicino Molise avevamo campo appunto un altro campo per zingari Rom e Sinti
Quindi la busta è stata una vera e propria terra di deportazione io mi permetto di prendere una licenza diciamo poetica non non giusta storiografica mente mariti lardo sempre definito l'Abruzzo un arcipelago Lager fascista
Quinti la busta è stata poco la regione che più di tutti di tutte è stata scelte perché è stata scelta per la sua particolarità
Il suo territorio così isolato i suoi comuni così isolati ancora oggi abbiamo problemi di sola mento basti pensare una nevicata cc rende praticamente isolati dal resto del mondo e quindi pensate questo negli anni quaranta
E l'approdo appunto
Cioè esiti sigla l'Abruzzo presentava tutte quelle caratteristiche che il regime cercava quindi con piccoli comuni arroccati su delle colline vicino
Giù sul delle colline lontano dalle vie di comunicazione un certi solamente un isolamento è anche culturale politico un certo tipo anche io analfabetismo politico
E tutto questo erano appunto e tutte queste sono delle caratteristiche hanno permesso di far diventare l'Abruzzo la Regione
Primarie del del dell'internamento ora per quando riguarda appunto il campo di concentramento di Casoli noi abbiamo due fasi
Di di vita una prima fase come ricordava appunto Cecilia quella del padre all'inizio del nove luglio quaranta
Fino alla maggio tre maggio quarantadue dove furono deportati e internati ebree stranieri
E successivamente dal cinque maggio quarantadue fino a tutta la fase di esistenza del campo
Infatti la datazione si estende al quarantaquattro nonostante la censura dell'otto settembre quarantatré perché abbiamo dei documenti che certa stanno degli internati fino al due febbraio quarantaquattro sotto il comando addirittura alleato quindi si trasforma in una specie di campo profughi
E quindi abbiamo due categorie che il regime perseguitava e vedo che libri stranieri avevano diciamo una certa libertà di movimento ma questa libertà movimento non era diciamo garantita per la magnanimità o perché per compassione per empatia ma solamente per poter far circolare un po'di economia perché venivano sfruttati economicamente
A da diciamo dalla dal chi tenta di piccoli
Ristoratori oppure
Negozianti a poter appunto consumare i loro i loro averi tant'è vero che quando arriverà la seconda categoria sia quella dell'ITT deportati civili
Delle Terre d'occupazione psico strade come dicono ricordiamo che nel quarantuno dall'Italia fascista insieme la Germania fascista mi sa l'invasione
Della ex Jugoslavia e quindi inizia una vera e propria deportazione di massa di civili anche nei campi fascisti nel territorio della penisola italiana
Queste persone noi leggiamo dalle lettere che arrivano in condizioni misere in totale abbandono con vestiti indumenti
All'epoca della cattura quindi leggiamo lettere in cui si chiede appunto un paio di mutande delle camicie perché sono internato da quindici mesi da tredici mesi con gli stessi vestiti non c'è stato nessun gesto di umanità della popolazione locale nessuno è andato a portare qualcosa
A questi questi poveracci quindi dobbiamo anche ricordare che l'Abruzzo è stata anche una terra
Diciamo non solo ospitale ma è stata anche una terra appunto di internamento civile fascista
E questo possiamo anche spiegarlo perché la categoria degli degli degli slavi
Per quanto riguarda il razzismo fascista era una delle categorie più colpite non ci dimentichiamo che il campo di sull'isola di Rab in Croazia cosiddetta isola Arden italiano dove morirono circa mille quattrocento
Civili appunto assillati lasciati morire gli incontri si ogni pessime in condizioni di igieniche sanitarie che hanno appunto portato a queste a queste
Queste morti basti pensare anche a tutte le stragi di civili
Che l'esercito italiano commesse in quello pochi quindi dobbiamo un po'di portare anche questa parte della della nostra storia che spesso viene dimenticata e quindi nonostante manchino questi differimenti Arché tipici dell'Aia quindi filo spinato e tutta quella struttura
Che ben conosciamo però i cambi fascisti dobbiamo interpretarli appunto come di sistemi di repressione
A livello locale
Depressione appunto del dissenso politico della politica razziale per quanto riguarda in questo caso particolare di Casoli degli ebrei stranieri ma anche appunto gli slavi
E e questo è importante farlo in una maniera diciamo storiografica quindi con con uno studio delle fonti
Delle fonti anche appunto comparate non soltanto dal punto di vista degli internati ma anche dal punto di vista del regime quindi come il regime descrive questi interna che come gli internati
Definiscono se stessi tant'è vero che noi e cioè io ho riscoperto in questo campo delle personalità importantissime per esempio
Per la per la Slovenia che per noi erano semplicemente dei numeri di matricola tinti cognomi Stanica stranieri
Tant'è vero che questi nomi sono tutti storti atti perché il regime accertato appunto di cancellare anche questa identità cercando di italianizzare i loro nomi stranieri
E tant'è vero che era difficile dico capire esattamente chi fossero queste personalità ma grazie a questo studio grazie alla pubblicazione della documentazione abbiamo rintracciato che a caso di sono stati internati pesante dei pittori
Dei medici che professori importantissimi a Casoli sono stati internati ma sta in modo particolare i tre personaggi molto importanti
è stata Inter internato un ebreo polacco professore di Urologia erano andati in che fu catturato a Roma durante Italia Roma si trovava a Roma nel quaranta per un convegno di Urologia fu fui deportato a caso le questo professore appunto nome affermato nella nella scienza medica e in modo particolare dell'Urologia ma era anche un musicista era un pianista
Quando arrivo a casa di fu fu subito riconosciuto dall'allora giovani medici che studiavano appunto anche sui suoi libri e fu lasciato libero dal campo poco anche per curare ittita ascolani al punto tale che quattro fascisti Casolani mandano una lettera al ministero degli interni alla divisione generale di pubblica sicurezza che ora Beppe vi leggerà però questa detta nulla firmarono una lettera appunto tipi tipico
La tipica dell'azione del regime quindi tipica del
La la tipica dell'azione e questa le tre molto emblematica che adesso appunto sentiremo un alto personaggio molto importante un altro medico Petrarca Tsai mi perdonino gli sloveni per la pronuncia e questo magico sloveno è stato appunto internato a Casoli ed è stato un eroe nazionale della resistenza partigiana per la Slovenia perché riuscì a fuggire
A ripercorrere fino a risalire appunto in Slovenia morì durante uno scontro a fuoco con con sono i tedeschi oggi gli ospedali indicizzato dell'Università di Lubiana porta il suo nome questo questa persona era caso di non sapevamo nulla
Oppure un altro esponente della pittura della pittura slovena gli opporrà unica che ha dipinto durante il suo internamento delle opere delle opere che ora sono ho rintracciato al Museo di di Lubiana di storia contemporanea perché figlio le ha fatto nato lì e ci sono dieci sono in totale venti acquerelli prodotti dieci accorrono politici a Casoli che raffigurano scene di vita
Del campo ma un'altra fonte importantissima che anticipa addirittura l'internata numeri sei e il diario scritto da un internato a caso di di un avvocato sloveno che scrisse nel quarantatré diciamo un over quaranta fino al quarantadue quarantatré una una un diario diciamo
Un diario del giorno perché appunto si svolgeva in quella in quegli in quel momento ciò che scriveva
Che è stato poi pubblicato postumo in lingua slovena con il nome di internati ITIS quindi fece anche secondo me è una cosa molto intelligente cioè internati ITIS come fosse una patologia medica all'interno attiviste
E questo e questo libro un libro di duecentoquaranta pagine che contiene anche i dipinti di questo Ranica suo compagno d'internamento
Sono rimasti appunto nell'oblio per per per tantissimi anni è stato pubblicato il settantaquattro per gli italiani hanno italiane sapevamo io rintracciato questo libro adesso o la o una copia e sono stato anche incaricato dall'editore di curarne ed Edison italiana
Quindi presto nei prossimi anni avremo anche la traduzione in italiano di questo libro così possiamo avere una testimonianza Interna
Della della vita nel campo di concentramento fascista di Cassani insomma questi temi sono molto compressi perché complessa anche la terminologia che si usa abbiamo detto all'inizio io ho trovato una delle frasi che con il quale quella con la quale apro
Il mio primo capitolo voglio citarla perché secondo me una delle fasi più intelligenti col visto Colletto cosa su questo tema
Credo che in futuro ogni volta che verranno pronunciate le parole campo di concentramento si penserà alla Germania di Hitler e solo a quella queste sono le parole aggiunte professore filologo ebreo di tre sta Victor Klemperer che scrisse queste parole subito dopo l'apertura nell'autunno del trentatré subito diciamo qualche mese dopo l'apertura del campo di concentramento di tacco
E se conto me secondo me lui a veramente colto nel segno il problema che tutta la storiografia molo particolare gli storici
Hanno con questa espressione
Perché noi traduciamo diciamo in maniera errata campo di concentramento l'espressione tedesca consenta Sons Luck acconsente australiano né il campo di concentramento fascista
E appunto un Lager la green tedesco non significa campo ma significa magazzino
Quindi noi le il campo di concentramento è sempre utilizzati in maniera nel diciamo archetipica oppure in maniera troppo generale ma andrebbe ogni qual volta specificato
Analizzato in quelle che sono i loro contesti perché abbiamo avuto e abbiamo tuttora campi di concentramento anche in democrazia quindi non è soltanto un un una struttura del totalitarismo ma abbiamo avuto cambi di congelamento anche a sinistra anche gli Stati Uniti
Quindi il discorso è molto complesso per questo io ho cercato proprio di dispiegare tutte le possibilità che abbiamo nelle definizioni diciamo di concentramento per arrivare a delineare appunto il campo fascista che è uno strumento di repressione
Della del regime fascista non bisogna banalizzato col fatto
Che appunto gli internati potessero girare potessero andare in giro o in alcuni casi anche diciamo socializzare con con la popolazione ospitante si tratta sempre di persone che non avevano più nessun tipo di diritto quindi erano state cancellate perché erano state messe in una lista e quindi escluse dalla società civile escluse
Data dall'essere appunto riconosciuti come cittadini e questo già basta
Perché Michele Sarfatti
Ha sempre detto una cosa che mi ha colpito c'è la persecuzione dei diritti è il primo passo per arrivare poi allo sterminio nel momento in cui io metto delle persone sopra una lista e gilet cancello lede tenda io le ho già eliminate nella società
Ora naturalmente ciò che fa più impatto emotivo e lo sterminio lo sterminando talmente indicibile il rappresentabile anche in quello che ora se le testimonianze sono indicibili però non ci ricordiamo che non è non si arriva allo sterminio direttamente ma ci sono delle fasi e sei campi fascisti per alcuni sono stati un rifugio dall'Olocausto peraltro è stata l'antica ma dello sterminio
E poi dobbiamo considerare le due categorie per vie prese che si sono salvati naturalmente l'esperienza ricordo del campo fascista è quasi un'esperienza positiva
Però per degli slavi che hanno veramente vissuto l'internamento nella forma più pura e questo si vince anche a Casoli e e quell'esperienza è considerato una vera e propria speranza di deportazione
Quindi secondo me bisogna sempre stare molto attenti quando si affronta questo tema altrimenti ritorniamo di nuovo nell'oblio ora io penso di chiudere qui ci terrei che batte leggeste qualche ma
Sia volle prescritto alle prescrizioni del
Regolamento del campo di concentramento di Casole subito dopo
La lettera è emblematico di dell'azione sulla quale si denunciava qualcuno
Il magico quando vanno a letto
Prescrizioni
Del campo di concentramento di clausura
Non uscire dal campo
Sono scortato
In ogni caso mai
Mai prima delle ore sette mai dopo il tramonto
Rispondere
A tre appelli giornalieri
Che avranno luogo alle ore sette alle ore dodici e al tramonto
Serbare buona condotta
Non dar luogo a sospetti e tenere contegno corretto riservato e disciplinato
Non tenere con sé
Il proprio passaporto né altro documento anche di carattere militare
Non tenere con sé i gioielli titoli me altro assicurando d'intesa con la direzione del campo in cassette di sicurezza presso la banca locale a sue complete spesi
Non tenere con sé denaro in misura superiore a lire cento versando le eventuali eccedenze alla direzione del campo come curerà la custodia
Non perdere assolutamente apparecchi radio macchine fotografiche lampadine elettriche né binocoli
Non detenere armi o strumenti atti ad offendere
Non leggere
Ne detenere che giornali opuscoli e libri italiani autorizzati dalla direzione del campo essi chiedendo sì per quelli stranieri la speciale autorizzazione autorizzazione del ministero
Non spedire nel ricevere corrispondenza epistolare o pacchi di qualsiasi genere se non attraverso la direzione del campo
Non occuparsi nel fare propaganda politica
Non ricevere visite dai propri familiari se non debito debitamente preventivamente a ciò autorizzato dal ministero
Non occuparsene fare propaganda politica
Non frequentare in modo assoluto eventualmente caffè bar nei luoghi di pubblico spettacolo
Non comunicare con persone del luogo né accedere alle abitazioni private
Non permettere l'accesso alle camerate a persone estranee
Non contrarre debiti con chicchessia
Non alienare deteriorare o distruggere gli oggetti di casermaggio forniti dall'amministrazione
Osservare rigorosamente il silenzio nelle ore di riposo
Attenersi a tutte quelle altre disposizioni che questa direzione credesse opportuno di emettere ancora per la disciplina e per l'ordine del campo
Prendere esatta cognizione delle sue esposte prescrizioni e osservarle scrupolosamente
Riferendosi in caso di inadempienza anche di una sola delle medesime possibile passibile della misura del fermo e della denunzia all'autorità giudiziaria agli atti ai sensi dell'articolo seicentocinquanta del codice penale l'internato suddetto si dichiara inteso da presente diffida e ha confermato nove si sottoscrive firma dell'internato il commissariato DPS e mi missione firmato che chiede
Cancellato
Mentre il soldato italiano verso il suo sangue per la lotta contro l'ebraismo internazionale in qualche angolo d'Italia si verificano vere scene di tradimento alla causa nazionale
In caso
In provincia di Chieti
Vi sono circa cinquanta ebrei internati e fra questi un professore medico interna
L'ex podestà di Casoli di animo antifascista ed espulso dal partito per tradimento nel mille novecento ventiquattro e poi riammesso indegnamente parlò al pubblico molto bene di detto polacco qualificandolo uomo molto dotto
Dalle parole passò ai fatti perché lo invitò a varie volte a casa e li fece visitare anche una figlia
Dopo questo esempio venuto dall'alto accadde che il professore comincio ad esercitare sul serio e a frequentare lo studio medico dei dottori Ernesto ed Andrea De Vincentis nello studio di costoro il polacco però un giovanetto contadino alla presenza dei giovani studenti Casolani medicina Guido Di Giorgio e Gaetano Raimondo
In casa del signor Di Giorgio ha visitato anche una signorina ha pranzato varie volte
Molte altre visite ha fatto a contadini nella sua camera perché vive separatamente dagli altri internati
Si reca a domicilio
Il vero popolo fascista che vede domanda se costruì è un internato oppure un gradito ospite
E questa è una lettera all'autorità di polizia
Grazie grazie Alix gloria per le per queste letture anti
Allora aggiungiamo alla conclusione io chiedo se tra il pubblico c'è qualche intervento qualcuno che volesse intervenire
Non si sente chiedevo se ci fosse qualche intervento giace una prenotazione prego
Microfono
Abbiamo bisogno di Milano perché stiamo registrando quindi altrimenti non non viene registrato l'intervento
Io volevo fare un'osservazione a quanto detto prima il signor
Dell'odio che giaceva nei confronti degli ebrei perché avevano ucciso Cristo
Noi lancianesi
Nessuno Dio mai odiate questo richiamo M. de Feria Criscito per esempio con i nostri contadini presso la gente non ha mai chiesto sei ebreo
Se il polacco
Se il ecco mai a non sono soltanto dato ristoro
Senza chiedere mai niente a nessuno
Poi c'è anche un'altra componente perché noi essendo nel Regno di Napoli il Regno di Napoli ha sempre dato ricetto agli ebrei che venivano scacciati da tutte le parti d'Europa perché gli è perché Napoli avviso i di braccia e aveva bisogno di cervelli e di gente che sapesse leggere scrivere pertanto gli ebrei sono sempre stato ben accetti nel nostro territorio
Poi abbiamo anche l'esempio di moltissime chiese che oggi si chiama Donnola nero madonne quella madonne che alla erano sinagoghe però nessuno li ha mai dato fastidio
Di ebrei arrivati qua avevano il corrispondente all'interno delle mura delle città e dei paesi Giovanni di Tommaso perché Tommaso era il corrispondente e così via
Perciò io questa è l'unica osservazione che volevo fare io l'ho fatto
Compiutamente prego sono d'accordo che tra la gente comune non c'era assolutamente antiebraismo è vero
Erano in alto e al e ad esempio era il giornale del Diocesano di Chieti che scrive il
Che faceva tutto viene fatta
Bene bastano registrate
è l'istituzione ecclesiastica come tale che nelle nella messa si diceva all'ora ente property disse John Benes poiché è stato abolito diciamo che tra la gente comune una cosa voglio dire
Ed è questa che una signora dell'Aquila
Fu processata dai tedeschi e poi è andata a finire in Germania e non sappiamo esattamente come comunque in un campo di sterminio quando fu processata dai tedeschi
Lei e i tedeschi fecero questa domanda
Perché aiutato Tizio aiutato questi e lei rispose perché sono cristiani come bene cioè uomini come me
In questo nel mondo noi santa e lo possiamo dimostrare nel mondo contadino tra la gente nostra
Diciamo l'altro non viene mai preso come nemico o gli inglesi Mussolini
Contro gli inglesi dice una fonte Dio Stramare indica gli inglesi Mussolini ma la gente comune la gente semplice diceva no no sei un uomo come me ecco perché vi hanno aiutati
Ecco perché il concetto di Resistenza umanità
Era l'alto diciamo era l'intero l'intellettualità cattolica in un certo modo che per perché diciamo d'accordo con Mussolini non dimentichiamo che fare Mussolini fece il Concordato del mille novecentoventinove con la Chiesa
E la Chiesa in qualche modo non poteva non aderire alle linee perché Mussolini poi con tutta la la questione che fece nei confronti degli ebrei era tutto un riserve
Mussolini aveva aveva i suoi diretti d'azione pensata Sarfatti la Sarfatti con la quale lui ha fatto l'iradiddio era un'ebrea poco pensare cosa significava quella coordinata questi invece di attacco agli agli ebrei non esiste ma non non l'aveva nemmeno Mussolini che vede immaginare
Tutto qua grazie
Io stavo per farne un'altra a altre due osservazioni
Se noi prendiamo a tutti quanti io sto facendo a lei perché alle lei ha parlato se noi prendiamo i registi dalle nelle chiese le date le nascite
Noi troviamo la gente è stato battezzato a novantacinque anni a cento anni loro quel giorno sono nati e c'è un secolo addirittura dei differenza perché perché ci stanno c'erano quelli che si prendevano per poco perciò quello era nato quel giorno era nata in Cristo in quel giorno questa questa prima osservazione ma aspetta no noi vogliamo himalayani a nascere rimase le mi sapete dire perché voi non parlare ma in questa coatti Antonio Manzi che è stata forse il primo il primo a lottare a combattere
Ma facendo resistenza prima che gli altri si organizzassero Guadalupi e dottor Cupido del questo quando si fanno gli voi Allegra Brigata Maiella sicuramente Antonio Mangia Torricella viene ricordato punto riciclano e la moglie fra parentesi fino a qualche anno fa partecipava anche Sempre a tutte le iniziative io da noi Manza è sempre stato ricordato allora altri interventi la signora Emerson soleva parlare per questo
è quella essere il sindaco per l'invito e volevo ringraziare la dottoressa Di Paolo per tutto il lavoro che ha fatto veramente tirato fuori model tanto che c'è da tirare fuori
E credo che abbia ancora voglia di di lavorare tante cose e tante storie belle perché vero che le singole persone sono state eccezionali in tantissime situazioni però anche vero purtroppo che l'antisemitismo esistito
Esistito allora e purtroppo esiste che il concetto di accoglienza purtroppo ancora a tutt'oggi e difficile ne sarei considerato concetto quale è uguale per tutti grazie
Prego basta
Egregio signor direttore
Sono coatto rivolgermi a voi io scrivo con le mani tremanti di freddo
Prego Dio consentirmi almeno il minimo di poter oggi sotto qualunque sorveglianza cambiare la biancheria personale prendere dalla mia valigia le indumento ecco occorrenti a proteggermi contro il freddo
E lavare ogni
Di più di poter portare mia ecco nel carcere una coperta di lana per evitare di tremare tutta la notte
E non si potrebbe sollecitare il mio trasferimento mi rivolgo a voi a nome di certe massime di ordine dell'anzianità ed un po'anche di giustizia e dell'umanità non essendo di nulla colpevole e prego di gradire in questa occasione l'espressione di mia gratitudine
Di miei ossequi e di auguri per l'altro parlando Novello distintamente tematici
Allora grazie io chiuderei qui se non ci sono altri interventi
Giuseppe poi aggiungere qualcosa
Ci sarebbero tante cose raggiungere ma direi che c'è il libro quindi Melli proficuo dire si può leggere comunque questa lettera una lettera Ambar vincolare perché è stata scritta il trentuno dicembre del mille novecentoquarantadue quindi alla vigilia appunto di Capodanno
E avete le avete sentito no si trovava in carcere ossia nelle carceri mandatarie Ricasoli perché questo signore era un avvocato
Che ha approvato dopo aver fatto oltre ci oltre tra le cinque e le sei sette richieste di di licenza per raggiungere la figlia Lubiana che si era appena diplomata
E che dovevano appunto parlare di di progetti futuri la figlia voleva studiare a Firenze
Dopo queste richieste
Tutte quante diciamo declinate dal dal ministero decide di entrare di nascosto
Nel nell'ufficio del direttore del campo e rubare i cosiddetti foglio di via perché non ci si poteva spostare senza questi foglio di via obbligatorio
E fu appunto arrestato e mandato con l'attento in queste carcere abbandonato per una settimana
E questo appunto ci fa cita un altro punto di vista di cui dell'internamento civile che bisogna considerarlo che appunto il punto di vista di chi lo lo ha lo ha subito di chi lo ha vissuto
Non prendere soltanto una parte la parte che ci piace perché nella memoria conflittuale di cui parlava Manuele si ricorda per esempio a Casoli chi ricorda chi ha avuto il contatto con gli internati
Appunto ricorda soltanto quella delle la la parte che riguarda gli internati per stranieri però per quanto riguarda gli internati slavi di questo ricordo non non ce ne
Ricordiamo anche che un internato slavo morto nel campo di Casoli o meglio è morto durante il trasferimento all'ospedale di lanciano perché arrivo in ritardo e mi è stato negato per per tre volte di mandare di di essere trasferita lo spread annunciano per una sua patologia alla fine arrivò morto quindi bisogna appunto anche ricordare quest'aspetto dell'anti ebraico antisemitismo cattolico noi sappiamo che in quegli anni circolava dentro le parrocchie
Nei comuni dell'internamento civile fascista in Abruzzo un opuscoletto che si chiamava il nuovo Abruzzo difficilmente trovabile oggi negli archivi
Io ho ritrovato queste informazioni in una tesi di laurea negli anni due mila centonovantuno che custodita nell'archivio di Stato di dell'Aquila e in questo opuscoletto si faceva avere proprio alla propaganda antisemita tant'è vero che anche alcuni alcuni Casolani allora bambini ricordano la l'arrivo degli ebrei
Con tutta quella serie di isteria otto Pinky stereotipi pregiudizi ieri i piedi piccoli lavori visto il naso
Gli occhi piccoli aperta grande quindi nelle testimonianze che sono state raccolte dagli così ero vicino al suo romanzo appunto non era una donna era un bandito di ferro sani
Ricostruisce anche questa quest'aspetto tanto tanto difficile anche da da studiare perché
Difficile arrivare appunto i documenti comunque
Sicuramente nei prossimi anni si potrà Pino anche un dibattito una volta che che che alcuni documenti verranno decretati perché gli archivi vaticani eseguono gli ottant'anni invece di settanta anni
E io ho ritrovato per esame dell'archivio dei gesuiti di Roma alcune richieste di tre internati ebrei che chiedono appunto alla a si rivolgono al Vaticano per avere Cher con versioni quindi per per poter uscire dall'internamento attraverso la conversione oppure di chiedere da fare da mediatore con le ambasciate per ottenere i visti di migrazioni che comunque vi furono poi negati ai ministeri Interno però questa questa documentazione di diventerà consultabile soltanto dal marzo del due mila e venti quindi non ho potuto consultarla per questo anche negli però l'ho evitato di parlarne
Quindi la ricerca è una ricerca ancora giovane quella dell'internamento basti pensare che ora Casoli dopo settanta anni diventato ufficialmente un luogo della memoria europeo quindi un luogo trave ma proprio riconosciuto dalle istituzioni
Ce ne sono ancora sedici da da portare alla luce da fare da far diventare luoghi della memoria e altri cinquantanove comuni dell'internamento di privo mi auguro che con il sindaco
Carmine ficca riuscì riusciamo insieme a ricostruire la storia appunto degli internati qui a Torricella che ne erano se non sbaglio una un sei o sette no
Col degli ebrei sono sette
Cui c'erano anche i confinati a Torricella
Quindi mi auguro anche di di fare qui una una una targa che ricorda appunto che ricordi appunto dove hanno vissuto internamento di Pro questi questi primo letale da inserire anche Torricella Peligna in un percorso della memoria che stiamo costruendo con ottanta tanta difficoltà ma ce la stiamo stiamo facendo la grazie appunto alla collaborazione la sensibilità di alcuni sindaci che sono molto sensibili a queste tematiche io ringrazio anche pubblicamente Radio Radicale per questa per essere qui registrare appunto questa presentazione ringraziò Cecilia per la per la sua amicizia e per la sua collaborazione sempre attiva perché anche questa ricerca con con gli internati Torricella punto la stiamo seguendo parallelamente ringrazio Manuele Gian Francesco che è oltre a essere un grande amico è uno storico eccellente invito tutti anche a comprare il cioè il suo libro che è una ricerca peculiare è molto importante in Italia basti pensare cioè che siamo appunto abbiamo ricordato gli ottant'anni CD razziste e fasciste ringrazio il professor Mario sette anche tutto l'impegno perché mette per i sentieri Bertani grazie a un mio amico X boria senza la conferenza il quale non si avrebbe la voce degli internati ringrazio la presidente dell'Anpi
Della sezione di caso Lippi era della morsa che e il mio braccio quando io sono in Germania quindi è lei che fa coi il lavoro diciamo sporca come si suol dire andare a parlare con i sindaci tenere potere contrattuale quando piace questa parole politici
Niente quindi io vi ringrazio per essere qui soprattutto anche per aver sfidato queste temperature temperature infernali quindi grazie veramente di cuore Angelo si partorisce la folla si sa bene perché siamo un po'
Sì sì sì stavolta bene
Sì io chiuderei qui se Cécilia vuole fare sì io volevo salutare tutti grazie a Giuseppe al suo libro io vi lascio con un augurio che è quello che la memoria ci sia Lince di insegnamento che ci guidi oggi più che mai verso un cammino di giustizia premessa indispensabile alla pace grazie