XII Edizione di "Il Calvario dei poveri cristi". Maurizio Bolognetti intervista Rocco Vinciguerra

Potenza Venerdì Santo e il trenta marzo due mila diciotto e siamo con Rocco Vinciguerra capogruppo del gruppo scout AGESCI potenza due
Rocco buonasera se lo so però buonasera tutte sì
Allora tra poco inizierà questa manifestazione passano il termine il calvario dei poveri cristi e credo che questa sia la dodicesima edizione io la definisco una via crucis tematiche in questi anni avete affrontato temi importanti in una di queste in una delle ultime iniziative avete parlato per esempio nel caso Cucchi avete parlato di carcere un paio di anni fa
La via Crucis tematica questo calvario dei poveri cristi è stato dedicato all'enciclica di papa Francesco lo ad oltre laureatosi
Quest'anno
Avete scelto come tema l'amore
Crocifisso ecco ci spieghi il perché di questa di questa scelta ecco che cosa avverrà nel corso di questa via crucis
Ma allora sono dodici anni come detto tu prima che noi abbiamo deciso di percorrere un criterio diverso per provocare una riflessione su sulla morte di Cristo
Una morte che in pratica si si perpetua sulle strade della nostra quotidianità e che quindi non è relegata a soltanto a due mila anni fa
Quello che noi abbiamo cercato di far passare i ragazzi perché noi siamo educazione passiamo un'associazione educativa per cui deve vedere la cosa al livello educativo quello che abbiamo cercato di far passare i ragazzi è proprio questo che
Abbiamo ceduto abbiamo evitato l'abbiamo voluto evitare da dodici anni a questa parte una via crucis di tipo liturgico
Perché temevamo per l'esperienza che abbiamo acquisito con loro che potessero che questo fatto potesse relegare
La morte di Cristo solo a due mila anni fa quindi che fosse una memoria e non un memoriale allora abbiamo abbia voluto cercare con il calvario di attualizzare la morte di Cristo e di paragonarla a tante morti di di tanti poveri cristi a cui noi assistiamo tante ingiustizie tante vessazioni a cui noi assistiamo nella nostra quotidianità e magari tante volte siamo noi stessi crocifisso
Così come a volte siamo noi crocifissi
Come dicevi tu prima abbiamo affrontato tantissimi temi quest'anno
Poi ci siamo ci siamo detti va be'Gesù muore due mila anni fa noi cerchiamo di attualizzare questo discorso e far passare quello che ti dicevo poc'anzi
Ma chi è Gesù Gesù secondo la scrittura e colui che viene a mostrarci qual è il vero volto di Dio e qual è il vero volto di Dio il vero volto di Dio e amore lo dice la Scrittura non lo diciamo noi lo dice la Prima lettera di Giovanni al capitolo quattro
Quando dice Dio è amore chi rimane nell'amore rimane in Dio tedio rimane in lui ecco abbiamo voluto capire quest'anno come siamo messi nuovo in nei confronti dell'amore
Questa parola che nella nostra società nel nostro vivere comune assunto dei significanti dei tra i più disparati a volte totalmente inconciliabili tra loro
Allora abbiamo voluto provocare una riflessione in questo senso come siamo messi nuovi con l'amore
Lo crucifige amo pone siamo crocifissi
In cui in questo abbiamo voluto coinvolge quest'anno anche i genitori dei nostri ragazzi che si occuperanno di tre stazioni
Per fare il punto la situazione
E poi vedremo nella nostra verifica che noi facciamo dopo ogni esperienza vissuta che cosa ne sarà venuto fuori
Senti l'ultima cosa a proposito di estrema attualità del messaggio evangelico
Io c'è una frase che mi sta molto a cuore perché ha una grande forza evocativa una grande
Potenza nel senso buono del termine è una Di Matteo del Vangelo
Di Matteo e che recita guide CE che che filtrate il moscerino e ingoiata e il cammello
Come la chiuse resti questa frase ma era questo il mangiare nel Vangelo ci son tanti riferimenti alla a questo
A questo modo di essere cristiani da parte nostra no quello la differenza tra il dire e il fare il proverbio dice tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare non dovremmo essere così noi perché e proprio questo proprio su questo vogliamo riflettere per questo abbiamo pensato all'amore crocifisso
Noi dovremmo essere quelli che l'amore l'incarnano nella propria vita
Non che lo raccontano
E lì la chiave di tutto purtroppo siamo fragili ma il fatto di essere fragili non deve passare come una giustificazione
Dobbiamo lottare perché prima di tutto il cammino lo facciamo con le nostre gambe un cammino che di conversione
Ma lo facciamo anche con molta come comunità perché il messaggio della scrittura e del Vangelo in particolare e che gli uomini si salvano tutti insieme non da soli
Grazie grazie a Rocco Vinciguerra capogruppo del gruppo scout AGESCI Potenza due tra poco inizierà questa venisse manifestazioni il calvario di epoche poveri cristi noi seguiremo alcune di queste stazioni e documenteremo questa iniziativa grazie davvero grazie a voi
Analoga
Grazie innanzitutto per essere qua
Dalla Provincia nel questa parte quindi c'è un bel
Quando l'impegno che vi siete presi proprio genitore
Come come ormai già sapete visto che la dodicesima edizione quello che noi cerchiamo di fare battendo con il suo calvario
Provocare una riflessione
Sul fatto che c'è un sogno non muore in croce
Sono due mila anni fa
Ma muore quotidianamente
Sulla nostra strada nelle nostre vite
E spesso siamo proprio noi a favorire
Così com'è pur vero che spesso sia umano a morire come morto ruoli
Dato oralmente stiamo parlando una volta una morte figurata
Poi sanno quello dopo abbiamo però
Proprio per infrazione
Partite da da questo
Il ventisette che che muore in croce Jenson
Ma chi legge sul cioè su e colui che sulla terra viene a mostrare qual è il vero volto di Tito e qual è il vero punto di Tito
Non vedo questo dittico e onore
Lo dice la Scrittura lo diceva prima l'opera di Giovanni al Teatro portuale dove l'amore Kidman nella valore rimane e vip americani tornano nella Mauri rimanendo agli obiettori Marinus allora questa abbia voluto tre però sa commenta ci poniamo nei confronti di Orlando cioè nei confronti quello che non credenti diciamo osserviamo che figlio
Lo abbiamo fatto tutti gli atti
Nella più assoluta libertà di ciascuno
Proprio per capire come siamo messi di fronte a questo problema di fronte a questa come poi naturalmente come accadde in tutte le nostre esperienza verificheremo
E nella verifica approfondire i punti ulteriormente
La riflessione che ci siamo proposti da fare oggi
Le stazioni funzioneranno come sempre lettura del brano del Vangelo pausa di silenzio
Lei paura drammatizzazione riflesso fotocopia mirato a favorire nei nostri singoli campi
Point
Quasi come un mantra questa abbiamo voluto
Va a finire
In ogni stazione che io e amore chi rimane lavori rimane dico e tiro rimanendo
Quindi possiamo comincia
Dove poi
Prima stazione
Gesù e condannato a morte
Dal Vangelo secondo Giovanni allora Gesù sì portando la corona Cristina e rimandarlo di Tortora
E Pilato Odissea da Omero ecco vuoto al vederlo islandese azzardati e gli agguati privarono francesi ginocchio Ctg però disse allora Pilato prende però voi e crocifiggere però io non troveremo nessun'altra domanda
Gli risposero i Giudei noi abbiamo una lettura e se e quando questa ha detto deve morire perché pertanto il figlio di io
La mora condannato a morte
Quando noi riconosciamo l'altro come un dono
Quando lui non c'è una prodotti Apple non sapere una persona
Quando appena tornato in campo ragazzo
Quando abbiamo paura di assumere la condizione dell'amato
Quando abbiamo timore di farci accoglienza
Quando menzogna campagna perché non solo
Quando non si possono sostegno verso il primo ciclo
Quando non si fa per godono verso chi ci ha offeso
Quando non ci si fa quel divisione di percorso con chi ci chiede di fare un tratto di strada in piena
Quando non si fa rispetta per l'altrui differenza
Quando non si fa tenerezza verso il PC mostra rigidità
Quando non sempre pensiamo verso chi chiede aiuto
No non sempre a Premana verso tutti tende una mano
Quando non si fa disponibilità sentire certe sente l'altro
Quando mette a repentaglio la vita dell'altro pur di salvare la propria
Va bene il proprio potenziale che per evitare bisogna avere
Io e amore chi rimane nell'amore rimani invio e io rimanendo uniti