Tra gli argomenti discussi: Digitale, Economia, Facebook, Industria, Internet, Letteratura, Libro, Mass Media, Mercato, Pubblicita', Societa', Storia, Tecnologia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 23 minuti.
10:00 - Roma
10:00 - Torino
grafico e teorico del design
Radio radicale ben tornati in questo nuovo appuntamento delle parole le cose la trasmissione di Radio Radicale di approfondimento culturale librario oggi siamo veramente felici di avere nei nostri studi Riccardo Falcinelli benvenuta radio radicale Riccardo ciao grazie dell'invito
Allora l'occasione di questo incontro nasce dalla pubblicazioni il tuo ultimo libro
Cromo oramai come il colore ha cambiato il nostro sguardo edito da Einaudi che un libro molto interessante perché innanzitutto
Un viaggio secondo me nei nostri aspetti più più espliciti più visivi quelli del segno quelli del colore quelli della società anche che abbiamo intorno e fondamentalmente ci impone delle riflessioni che spesso a mio avviso soprattutto per fretta non facciamo che tipo di società siamo diventati anche
Per le immagini per il colore allora un libro molto corposo libro che in qualche modo molto corposo ma molto illustra esattamente come dicevo ci sono molte figure è una figura però è un libro che ci consente di
In qualche modo analizzare anche la nostra scala cromatica interiore anche della società che abbiamo intorno come nasce un tipo di di libro come cromo ramo
Allora nasce da vari cose la io
Mi occupo principalmente i texani o faccio il grafico Progetto prodotti editoriali libri riviste e copertine insomma mi occupo di mass media
E da un po'di anni da una decina d'anni insegno anche queste cose a ragazzi che ci hanno diciannove vent'anni quelli cui mi sono reso conto dopo un po'di tempo e che questi ragazzi che insomma rientrano nella categoria che i giornali chiamano i nativi digitali e e sono abbastanza impacciati nel nel capire come funzionano le immagini che c'abbiamo intorno ora questo è abbastanza paradossale perché da almeno quarant'anni ci dicono che noi viviamo nella società delle immagini ne siamo bombardati immagino
La non solo la pubblicità ai mass medium mass media ufficiali punto la televisione e il cinema e via dicendo ma anche tutti quelli delle zone ibride come sono oggi i social network pensa Instagram Pinterest insomma l'immagine oggi sono qualche cosa che tutti fruiscono tutti maneggiano tutti in un certo senso producono
Però c'è qualche cosa di sì io ho usato il termine impacciato cioè le persone che non capiscono fino in fondo come funzionano
E quindi qualche anno fa ho cominciato a pensare che sarebbe stato interessante provar raccontarle quelle cose non agli addetti ai lavori ma tutti gli altri perché perché per esempio
Al di là dell'aspetto secondo me anche civile che c'è dietro una cosa del genere no cioè Tito degli strumenti per capire quello che c'è intorno
Ma la maggior parte dei libri
Che si prefiggono di spiegare come funzionano le immagini alla fine sono dei libri di natura storico-artistica cioè se tu vai liberi e cerca un libro come funzione le immagini ti spiegano come funziona la pittura come funziona la storia dell'arte
Ma le immagini più potenti oggi non ce li abbiamo in metropolitana dentro il frigorifero cioè come funziona il Tetra Pack del latte
Quelle sono le immagini che poi ne consegneremo anche ai posteri perché noi produciamo molti più tetra Pak che dipinti certo ecco questo è un libro chiuso il colore come pretesto per spiegare a tutti o quasi tutti
Come funziona la società di massa dal punto di vista visivo ecco il libro inizia con la Società del design il giallo industriale in questo però devo dire che l'evoluzione non sono civile anche economica digitale anche il cambio di Barak di ma anche i mercati la comunicazione hanno avuto ovviamente esci impongono una riflessione più stringente anche non solo su quello che siamo diventati come società dei consumi ma anche su o come la società dei consumi e in generale del design in tutto quanto vuole cento noci attrae perché sono anche forse cambiate quelle scale di attrazione nei nostri confronti forse perché siamo cambiati noi siamo diventati
Da un lato più complessi da un lato più diciamo di consumatori più problematici se vogliamo diciamo intanto che oggi la quantità di cose già eseguono proposte da consumare
Ipertrofica somma è qualche cosa che non si è mai vista almeno nella storia dell'umanità però se n'era neanche vista negli ultimi cinquant'anni da quando insomma la rivoluzione industriale ha cambiato un po'la faccia
Alla al pianeta e fa di questo libro che parte e dedica ampio spazio quello che è accaduto nell'Ottocento cioè racconta tutti quegli episodi
Legati al colore che nell'Ottocento hanno costruito il mondo come lo conosciamo oggi per esempio una cosa che hanno sembra scontata cosa veramente al limite del banale ma che non è mai esistita prima sulla facciata la terra
E il fatto che noi oggi possiamo comprare alcuni oggetti o quasi tutti gli oggetti di qualunque colore pensa le magliette Cersei tu una maglietta la polvere di qualunque tinta vuoi
E questa cosa non è soltanto una faccenda di disponibilità diventa ancora facendo e di scelta identitaria cioè il fatto che ne so penso a oggetti come lei Pod
Che ti dicono di che colore lo vuoi anche qual è il colore che ti somiglia di più perché se di magliette tute le può comprare una gialla però sarà verde pallida non è così perché se uno ama certi colori deve essere blu e di verde non d'arancione
Ma l'iPod che è un oggetto singolo
E tute compì solo uno e quell'oggetto finisce per rappresentarti attraverso quel colore ecco
Questo libro che parla anche di anzi parla parecchio di banalità di cose ovvie cioè quelle che c'abbiamo sotto il naso e Acqui non diamo abbastanza penso una di queste rendersi conto che quando Dubai da un bambino e gli chiedi qual è il tuo colore preferito
Questa domanda è possibile
Solo in una società del capitalismo avanzato
Questo non è un libro contro il consumo questo libro sulla consapevolezza però nel Medioevo chiederà un bambino qual è il colore preferito è una domanda che non avrebbe assolutamente avuto senso
Soprattutto più che un libro contro i consumi è un libro che
Ci aiuta a riposizionare lo sguardo forse il sito anche questo libro che parla di consumo parla della società attuale mette e Iaia a confronto le quello che noi reputiamo grande arte con gli oggetti popolari libro
La mia mi c'era per un libro che non fosse moralistico non c'è ma una presa di posizione queste bene questo è male però un libro che invita a ragionare su quello che c'abbiamo intorno
E anche spregiudicato perché mette la Coca Cola fianco a Michelangelo che non esprime un giudizio però il ragazzo da una responsabilità lettore cioè decidi poi tu
In che modo guerra portarti a queste cose io ti spiego come funzionano
Sì diciamo che l'intento non moralistico per me era importante perché troppo spesso quando si parla di società dei consumi si parte dal presupposto che questo sia il male in assoluto senza può ragionare su quello che accade realmente quando consumiamo le cose noi oggi attraverso il consumo costruiamo anche la nostra identità il consumo non è soltanto un consumo di merci di supermercato spesso alcun consumo di idee culturali
Certo ecco all'interno del libro c'è la possibilità almeno che io un po'scorto da rettore di anche di trovare non solo delle differenze cromatiche nei vari nelle varie tinte ma quasi anche delle differenze sociali se vogliamo e e questo secondo me è un lato molto importante perché siamo a radio radicale spesso i colori hanno contraddistinto in epoche differenti ovviamente
Diciamo le posizioni politiche in qualche modo alle gli abbinamenti senza che andiamo nel campo della moda insomma che un criterio diventa un altro versante però ovviamente la scala cromatica accompagnato per tanti anni il diciamo lì ideologia e le idee forti
C'era un uno scrittore americano diceva
Prima quando le idee erano forti le televisioni erano in bianco e nero oggi che le televisioni sono a colori la politica non ha più colori chiave da estendere quindi ecco però anche qui
Come nasce se c'è un una nascita di questa distinzione sociale dei colori
Allora se parliamo di
Di distinzione sociale da un punto di vista di relazioni tra gli individui o ancor prima che relazioni politiche
La prima distinzione che c'è fin dai tempi del dell'Impero romano è quella tra chi può permettersi di colori e chi non può permettersi
Ovvero prima dei coloranti sintetici che di vengono diventano disponibili a metà Ottocento poter possedere cose colorate significava essere ricchissimi anzitutto l'abbigliamento
Avere dei tessuti colorati era qualche cosa che cosa veramente tanto più considera che una una una una veste rossa color porpora nel secondo secolo dopo Cristo costava quanto due anni di stipendio non fornaio quindi una cosa
Che per me oggi inconcepibile visto che coprono i coloranti sintetici abbiamo qualunque colore a disposizione questa diciamo che è la versione
Storica antica e via dicendo ora un'ipotesi che si può fare invece del perché la politica abbia scelto certi Puck colori e non altri nell'Ottocento
In parte è legata all'industrializzazione ovvero la grande presenza di rosso
In molti
Diciamo così marchi politici e legata fatto quello di colori che si riproduce meglio tecnicamente
E ovvero a distanza il blu e il verde
Tendono a essere meno distinguibili cioè se tu metti un manifesto immagina siamo cent'anni fa mette un manifesto in mezzo alla strada e ci metti un segno verde
Sì è brutto tempo se c'è poco sole se tu staia cinquecento passi istanza quel verde sembra grigio il rosso rimane sempre rosso
Quindi quella è la ragione per cui il rosso
C'ha questo così questa passionalità visiva delle sono quando diciamo rosso pensiamo anzitutto ai partiti di sinistra però anche ittero sale rosso
Quindi dipende sempre poco come i colori rangers USA nominativi siccome vengono declinati con quali altri segni che cosa tu fai raccontare questi colori mi ricordo qualche anno fa un lavoro proprio con gli studenti lessi che Hitler se decise di usare il rosso per quello che è un vero e proprio brand Celli ragionava del nazismo come se fosse una multinazionale odierna
Scelse rosso proprio per fare dispetto ai partiti di sinistra
Dice perché così gli andiamo d'osso quindi coloro cioè anche delle storie politiche code risvolti
E insomma che non t'aspetti perché gli sono stati delegati tutti quei significati che non dovevano passare in maniera razionale
Ecco in questa diciamo irrazionalità lì quindi digli colori in qualche modo delle forme entra anche voi nell'immaginario collettivo dura conti in un capitolo che si chiama
Cioè se simultanea dei contrasti cromatici fondamentali
Inizi con diciamo la provocazione perché Cappuccetto Rosso che in qualche modo è una delle domande ataviche accompagnano tutti noi
Queste sono le cose che dice prima libro parla di cose banali ovvie cioè tutti conoscono Cappuccetto Rosso troppo e non ti viene di chiederti perché le cose
Stavano
In quei termini ora va be'speriamo qualche cosa meglio che ci ascolta dicevo per non ci potete lasciare con la curiosità allora diciamo che su questo Cappuccetto Rosso ci sono varie ipotesi che hanno fatto gli storici secondo me la più interessante
E quella che i bambini venivano vestiti condivide le tinte più vivaci perché Mary meglio sott'occhio
E poi invece ci sono quelle spiegazioni di stampo su un diciamo sì psicanalitico che legano Cappuccetto Rosso a tutte quelle favole di iniziazione femminile come Biancaneve Cenerentola la Bella addormentata
In cui la storia si svolge la storia racconta del fatto che una ragazza viene allontanata dal gruppo sociale si perde nel bosco viene chiuso nella torre
E questa cosa ancestrale mente corrispondeva la prima mestruazione
Nel momento in cui la ragazza diventava donna poteva essere di raccolta nel gruppo e quindi in maniera nascosta Cappuccetto Rosso sarebbe una storia di questo tipo qui cioè io che abbandonò il bosco perché tu possa diventare donna cent'sai da sola per fare questo salto di crescita
Ecco un'altra parte del libro
La parte quarta dedicata alle percezioni e quindici riporta in una sfera anche più diciamo non solo contemporaneo anche più futuribile insomma si parte con una riflessione
Rispetto alle tonalità utilizzate all'interno dei videogiochi o dei film di Fantascienza in cui prevale insomma delle diciamo dei tavoli credo scale crede come gli azzurri grigi
Talvolta anche il verde scuro ecco in questo c'è una idea di malinconia incessante in qualche modo di sospensione quasi in questo però CD sembra di scorgere
Tanti dei sentimenti che al di là dei film o dei videogiochi animano Boy l'uomo contemporaneo nella sua nel suo anche utilizzo delle nuove tecnologie sia per l'intrattenimento che per l'aspetto ludico ecco questa sospensione questa tecnologia questo essere magari eccessivamente soli con il medium quindi soli con i computer o il videogioco uno il televisore ecco il colore risponde non solo come abbiamo visto storicamente a una
Diciamo una evoluzione sociale dell'uomo ma anche a una ma evoluzione di solitudine insomma quindi diciamo siamo più soli anche perché i nostri colori non sono più caldi come quelli di un tempo
Guarda qua secondo me si incrociano una serie di di coincidenze in parte storica in parte tecnologiche ovvero
Il mondo in cui viviamo noi oggi è fatto di materiali che quando sono stati inventati non potevano essere colorati
Penso al cemento penso la calce penso a le plastiche ad alcuni tipi di metalli
Ovvero oggi lo possiamo colorare lì però quando sono stati inventati era particolarmente costoso e quindi le le città moderne nate con l'intimo con un urbanistico intensivo massiccio alla fine erano grigiastre
Alcuni studiosi hanno stimato che le persone che vivono e nei contesti metropolitani sono in grado di distinguere
Per cinque volte tanto lei differenze di grigio di chi è abituato a vivere in campagna strade piuttosto divertente
E lo stesso sono stati grigiastri you comunque su cui tutti i primi elettrodomestici quindi la modernità lavatrici frigoriferi telefoni esso ne siamo circondati da microfoni sono tutti neri fa a Radio Radicale ecco insomma
E come se la tecnologia non fosse colorata e poi è stata colorata ad un certo punto
Non è un caso che quando lei Pozza inventate primi computer colorati della in tempi relativamente recenti perché nel mille novecentonovantanove
Quindi sono stati una novità ma perché perché venivamo da un secolo in cui tutto ciò che era elettrico che fosse l'aspirapolvere o fosse il PC era nero grigio antracite metallizzato
E quindi ci siamo costruiti un'idea della modernità come priva di colori paradossalmente può invece di colori ce ne sono tanti perché soprattutto le merci sono colorate supermercato coloratissimo
Però sicuramente rimane un'esperienza che c'ha un aspetto alienante soprattutto nelle grandi metropoli insomma completamente diverso credo da a quello che poteva essere per un uomo
Di due o trecento anni fa vivere in un mondo che effettivamente era poco colorato e però parlare a rientrare la domenica in chiesa e vedreste vetrate variopinte ce n'è sempre no il contesto rispetto al quale ti rapporti che cambia
Sentimenti all'interno del libro ci sono abbiamo visto quella di Cappuccetto Rosso ci sono anche altre metafore per esempio mi veniva in mente mentre leggevo anche che più o meno lo stesso
Quesito su Emma Bovary essere posto anche Guccini scrivendo scrivendo ci un album su i colori di ma Boveri ecco
Il colore e entra diciamo in modo prepotente anche all'interno della letteratura internazionale della letteratura mondiale il colore diventa anche uno strumento implicito per costruire una metafora e spesso diciamo la punto la storia di Emma Bovary ICI
Ci fa comprendere come quel blu poi alla fine non si è nient'altro che una sovrapposizione delle tanti dei tanti intrecci sentimentali e e mentali che vive però ecco anche qui come osservatore anche un po'esterno come è cambiato l'utilizzo del colore all'interno delle arti non visive quindi della letteratura del del cinema soprattutto in fase di scrittura magari però come riesce a diventare ancora metafora in una società dove tuo punto dice di prima il colore
è ormai diciamo il la diciamo la nota di scambio delle nostre giornale
Ma mi viene da dire che fino all'Ottocento proprio perché il colore era poco e meno disponibile aveva spesso anzi quasi sempre
Un valore simbolico cioè quando Flaubert ci dice che Emma Bovary vestita di blu ci sta dicendo una cosa precisa parte che era costosissimo c'era sincera la stoffa di blu
E ma boria abita a pochi chilometri da qua Anna che era nell'Ottocento il più grande centro di tintura in blu Indaco della Francia quindi chiuderci stanche dicendo che era benestante cioè che poteva permettersi un coloro insomma che la mostrarsi agli occhi degli altri come insomma persone c'era i soldi persero comprare quel vestito
Quindi insomma c'è un qualche cosa di fortemente simbolico non poi così distante da Cappuccetto Rosso di cui abbiamo parlato prima
E Allo stesso modo per cui fino agli anni cinquanta sessanta utili eburnea con il tubino nero Marilyn Monroe col vestito bianco diventano delle icone
Perché quel tipo di abito fa sì che spiccano rispetto a quello che ci sta intorno rispetto a quello che è la norma per eccesso di eleganza o per eccesso di frivolezza per un carattere espressivo
Oggi che i colori che dobbiamo tutti a portata di mano sempre comunque e a una cifra irrisoria
Questa cosa lo abbiamo mai dimenticarci ho scritto come si dossier nero bianco tra lo stesso prezzo fino a cent'anni fa non era così
Fa sì che oggi il colore abbia secondo me un aspetto più emotivo più sentimentali più d'atmosfera
Cioè oggi segnano un film che è un personaggio che siedono un certo colore o lo leggiamo in un romanzo e qualche cosa che crea atmosfera che ci dà un'idea dell'ambiente ma nulla un immediato significato simbolico se uno scrittore oggi mi dice che una vestito di blu
Per me è una mera di iscrizione di di contesto ma non potrò mai pensare beh questo cioè soldi come invece è chiarissimo per i lettori di Flaubert centocinquanta anni fa cioè già infetti voi
In questo diciamo viene anche una diversificazione
Rispetto alla concezione storica che abbiamo del colore perché
Di fatto come dicevi tu oggi a battendosi costi lavorazioni industriali di produzione ovviamente il colore va inteso quasi più come un ornamento di accompagno delle cose che una
Aristotele avrebbe detto un attributo c'è una che riposa distaccato dalle cose certo certo che questo diciamo che
è un è un modo anche per riflettere un po'sulla differenza tra la società occidentale e le altre società perché in verità in altre parti del mondo dove
Diciamo i consumi non sono così
Sfrenati e dove ovviamente prodotto interno lordo pro capite molto più basso rispetto a quello europeo ovviamente la differenziazione di tessuti di colori e di modalità di stare con quei colori nella società determina una scala sociale importante quindi in questo senso diciamo Lician possiamo ancora più comprendere determinate differenti ultima battuta Riccardo questa è un opera che in qualche modo
Diciamo è utile un po'un po'sempre un po'ovunque perché ci porta come ne ho cercato un po'di esplorare a tanti livelli ecco ma questo discorso di consapevolezza cromatico chiamerei io quanto è presente all'interno della società culturale italiana quanto c'è una ricerca di senso così come tu hai fatto
In tante piccole scelte in tante grandi scelte anche periodo esperienza professionali in questo campo ma secondo me c'è una consapevolezza piuttosto modesta
Riguardo tutto quello che riguarda le immagini come dicevo all'inizio
Il fatto di parlare di colore è un pretesto per parlare della comunicazione visiva nella società T-Max quindi parlare di televisione cinema arte pittura fumetti e via dicendo
Se ne sa poco se ne sa poco perché alla fine
L'educazione che viene data a tutti quanti noi dai bambini fa sì che tutto ciò che si artistico sia considerato espressivo e tutto ciò che sia linguistico sia considerato ragione attivo in una battuta te lo spiego se un bambino delle elementari da dalla Mestre fa un errore di grammatica la maestra gli dice hai sbagliato ti correggo
Se li porta un disegno la maestra si limita a dire bello brutto non fa correzioni perché per noi il disegno appartiene all'espressione non si crede che ci sia qualcosa di correggibile è vero questo io credo di no nel senso che disegna e fa tantissime applicazioni
E non soltanto espressive il pericolo di questa cosa
E far sì che i ragazzini crescano guardando serie tv videogiochi fumetti prendendoli come dato di fatto senza sapere che le immagini invece hanno delle strutture profondissime altrettanto potenti di quelle linguistiche
Bene allora io ringrazio Riccardo Falcinelli per essere stato nostro ospite grazie davvero perché sapevo dell'invito bella conversazioni intorno a cromo
Ama come il colore ha cambiato il nostro sguardo edito da Einaudi collana Stile libero extra grazie ancora Riccardo Falcinelli grazie a Burgas in regia e grazie a voi che ci avete ascoltato fino a questo momento rimanete con noi perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale
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